"No al circo con gli animali". A ribadirlo con forza sono le associazioni animaliste della provincia di Macerata nel commentare il ritorno del circo Madagascar di Maya Orfei a Macerata.
"La comunità maceratese, con l’approvazione del regolamento sul benessere animale (avvenuta nell'aprile di quest'anno, ndr), aveva manifestato la volontà di offrire maggior tutela agli animali nei circhi, imponendo, il rispetto delle linee guida Cites, che dettano i requisiti per una detenzione degli animali che garantisca il minimo livello di benessere" sottolineano, in una nota congiunta le associazioni animaliste appartenenti alla a Consulta animalista del comune di Macerata e firmatarie del regolamento: Argo, Lav, Legambiente, Lipu, Oipa, Wwf.
"Il ricorso al Tar, presentato dal circo nell'immediatezza dell'approvazione del regolamento, dimostra il totale disprezzo sia della volontà di una comunità, che del benessere degli animali, costretti a partecipare a uno spettacolo incivile e anacronistico", puntualizzano le associazioni.
"Ci chiediamo come possa essere considerato divertente lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi - aggiungono -, in cui gli animali vengono privati completamente della possibilità di esprimere qualsiasi loro istinto o caratteristica naturale, costretti per tutta la loro vita a compiere gesti che sono totalmente fuori dalla loro natura, vivendo per in spazi piccolissimi, letteralmente ridotti in una condizione di schiavitù".
Per contestare la presenza del circo in città, la Consulta animalista del comune di Macerata organizza per sabato 17 settembre, dalle 16:30 alle 22:30, un presidio contro l'uso degli animali nei circhi, che si terrà al centro fiere di Villa Potenza.
“Educatori trattate l’argomento del circo degli animali durante le vostre lezioni e attività, parlate con bambini e ragazzi di ciò che vuol dire maltrattamento e benessere animale, insegnate ai vostri alunni l’empatia e il rispetto per la natura che ci circonda" concludono le associazioni animaliste di Macerata rendendosi disponibili "ad essere presenti nelle classi per spiegare ai ragazzi il perché del 'no' al circo con gli animali e l’importanza delle tematiche animaliste".
“Grazie alla mediazione del nostro Segretario Federale, Matteo Salvini si è trovato un accordo con gli altri partiti che ha consentito di salvare le imprese in difficoltà a causa dalle criticità del superbonus. Ci saranno certezze per chi compra i crediti, così le aziende respirano e il lavoro riparte. Ancora una volta la Lega ha dato prova di essere una forza di governo responsabile e concreta. Ora avanti contro il caso bollette. L’Italia ha bisogno di una guida sicura, donne e uomini preparati e competenti che sappiano traghettarla attraverso uno degli autunni più difficili della storia. La Lega ha amministratori con decenni di esperienza alle spalle che sapranno essere determinanti per la rinascita del nostro Paese”.
Così in una nota i candidati al Parlamento della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti, Elena Campagnolo, Giuliano Pazzaglini, Silvana Ghiretti, Mauro Lucentini, Laura Laviano, Alessandro Amadio, Mirco Carloni e Giorgia Latini.
Burocrazia e tecnologia, un binomio che in Italia si muove tutt’altro che in maniera armonica. L’efficienza maturata circa taluni metodi di pagamento - si guardi al recente, definitivo approdo al Pos per i commercianti - smaschera in ancora troppe occasioni il mancato passo evolutivo che da anni ci si attende nel comparto della pubblica amministrazione. In termini di semplificazione, s’intende.
In un comune come quello di Macerata, per esempio, circa 11 mila persone di età superiore ai 65 anni (1/4 della popolazione) debbono scontrarsi quotidianamente con vari disservizi, per lo più legati al pagamento di bollette e contravvenzioni stradali. Su quest’ultima formula sanzionatoria, in particolare, alcuni cittadini hanno voluto sottolineare come - recentemente - i verbali emessi dalla polizia locale non rechino più con sé, oltre alle motivazioni, la possibilità di estinguere il pagamento dovuto tramite il codice Iban solitamente riportato sul verbale stesso. Nelle avvertenze, infatti, si viene rimandati direttamente alla consultazione del sito onoline www.comune.macerata.it, previo possesso e visualizzazione del “Vademecum per effettuare il pagamento PagoPa per preavvisi e verbali non notificati”.
Si tratta di una serie di passaggi (otto per la precisione) da seguire allo scopo di finalizzare al meglio l’operazione, ma che nella sua relativa intuibilità non tiene troppo in considerazione le difficoltà nelle quali potrebbe incorrere il contravventore di turno. Soprattutto se di età superiore ai 65 anni, sprovvisto di dispositivi elettronici (computer o cellulare), poco aggiornato sul loro utilizzo e costretto a risolvere il tutto nella finestra dei canonici 5 giorni prima incorrere in un aumento delle spese di notifica e accertamento.
“Non avendo la vista buona mi viene difficile pagare una multa tramite il cellulare - spiega Franco (nome fittizio) di 72 anni - e se i miei figli o nipoti non possono darmi una mano, diventa un guaio. A casa non ho un computer e per pagare multe e bollette mi sono sempre recato direttamente agli uffici postali: spostare tutta la burocrazia sui dispositivi elettronici, senza una via di mezzo, rischia di essere un serio problema per persone come me. Come se non facessimo già abbastanza trafile per ogni cosa”.
1 miliardo e 238 milioni di euro. E’ quanto hanno dovuto spendere i marchigiani per il consumo di energia elettrica nel periodo compreso fra gennaio e luglio 2022, a fronte dei 313 milioni di euro del 2021 (stesso periodo). Un aumento più che considerevole, se si calcola la differenza minima di richiesta di elettricità da parte di famiglie e imprese: 4.237 Mwh (2021) contro i 4.349 Mwh (2022). Con quest’ultimo dato si parla di un plus della domanda di appena il 2,7% in sette mesi, che normalmente non potrebbe giustificare un rincaro di 925 milioni (296%).
E anche sul fronte gas le cose non vanno meglio. Come già individuato nei mesi scorsi, e recentemente confermato dagli ultimi studi del CNA Marche, il comparto imprenditoriale maggiormente colpito dalla crisi risulta il manifatturiero, seguito a ruota da commercio, trasporti, alberghi, ristoranti e bar. Qui, nello specifico, si parla di costi per l’energia più che quadruplicati.
Per scendere ancora più nel dettaglio, ricorriamo anche degli ultimi dati forniti da Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) che sottolinea come “per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell'anno in corso (compreso tra il 1° ottobre 2021 e il 30 settembre 2022) sarà di circa 1.071 euro, +91% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° ottobre 2020 - 30 settembre 2021). Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.696 euro, con una variazione del +70,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente”.
Insomma, il rischio per l’imminente autunno è quello per i marchigiani (e gli italiani) di subire incrementi per luce e gas superiori al 100% rispetto allo scorso trimestre. Questo, però, dipenderà dai futuri accordi internazionali, estremamente vincolati dagli sviluppi della guerra fra Ucraina e Russia, e - di conseguenza - dal destino che il Cremlino vorrà riservare all’Europa delle sanzioni, che passa necessariamente per i gasdotti Nord Stream 1 e 2. Nel frattempo, i livelli delle quotazioni del gas si sono raddoppiati, andando a incidere sempre più sulla volatilità dei prezzi nei mercati delle materie prime energetiche (petrolio, carbone e gas naturale).
Nel corso dell’anno, il governo Draghi - forte del proprio sostegno a Bruxelles circa il costante invio di armi alla resistenza ucraina - è intervenuto più volte con azioni di contenimento alla variazione dei prezzi, senza esorcizzare però del tutto lo spauracchio di un ulteriore incremento delle tariffe a partire dal prossimo ottobre. Allo stato attuale, dunque, l’unico appiglio utile alla sopravvivenza di famiglie e imprese rimane il decreto "Aiuti bis" (D.l. n. 115 del 9 agosto 2022).
Fra gli aspetti più interessanti, spicca il Bonus bollette 2022, che punta a un rafforzamento del bonus sociale energia elettrica e gas per gli utenti domestici che vertono in condizioni economicamente svantaggiate o in gravi condizioni di salute; alla riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali di sistema sulle bollette del gas metano per utenze domestiche e non domestiche; al pagamento rateizzato delle bollette senza interessi; azzeramento degli oneri generali di sistema per le forniture elettriche domestiche e non domestiche, in bassa tensione per altri usi, con potenza fino a 16,5 kW.
A fare da èco ci sono i Bonus sociali luce e gas, potenziati dal governo grazie all'innalzamento del livello limite ISEE per l'accesso (passato da 8.265 euro a 12.000 euro, 20.000 euro se famiglie con più di 3 figli). Le famiglie beneficiarie sono così diventate oltre 3 milioni per il bonus elettrico e oltre 2 milioni per il bonus gas. Chiaramente, per potervi accedere occorre possedere i seguenti requisiti: avere indicatore ISEE non superiore a 12.000,00 euro; avere almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa con valore ISEE massimo 20.000 euro); essere titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza; utenti con patologie gravi e certificate che necessitano di apparecchi elettrici di tipo medico.
Ancora, il decreto prevede: la sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas, e l’istituzione di un organo giuridico che permetta al fornitore di variare a sua discrezione le condizioni anche economiche del contratto; prezzi agevolati a partire al 1° gennaio 2023 per le categorie vulnerabili (redditi bassi, persone con disabilità, titolari di utenze in isole minori o in strutture abitative di emergenza dopo eventi calamitosi, persone over 75); eventuali contributi in busta paga da parte delle aziende per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.
Un prospetto significativo, ma che dovrà fare i conti con il prossimo cambio di governo in Italia e, di conseguenza, anche dei rapporti internazionali dentro e fuori l’Unione Europea. Le uniche certezze passano, al momento, per i consigli pratici da parte di esperti e addetti ai lavori, su come incassare al meglio i prossimi rincari: 2 gradi in meno da segnare sui riscaldamenti (limite 19°), lume di candela preferibile a qualche lampadina e imparare a cucinarsi la pasta a fuoco spento.
Auto contro moto: centauro trasportato in ospedale. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 14:30, lungo la strada Carrareccia, che congiunge le frazioni di Sforzacosta e Piediripa.
Per cause in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine i due mezzi sono entrati in collisione e ad avere la peggio è stato il cinquantenne in sella alla due ruote che è finito a terra nello scontro battendo sull'asfalto.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno trasportato il motociclista all’ospedale di Macerata per accertamenti. Le sue condizioni non destano, tuttavia, particolari preoccupazioni. Praticamente illeso, invece, il conducente dell’auto.
Prosegue il lavoro di preparazione della Med Store Tunit in vista dell’inizio del campionato di A3. Dopo il primo test giocato con l’Abba Pineto, i biancorossi si apprestano a due sfide ravvicinate contro avversari di livello: martedì 13 al Banca Macerata Forum, ore 17.30, incontreranno la Vigilar Fano, che sarà nuovamente avversario della Med Store Tunit nel Girone Bianco, e mercoledì 14 all’Eurosuole Forum, ore 15, la Cucine Lube Civitanova. Due sfide importanti per mettersi alla prova e migliorare condizione e conoscenza tra i giocatori.
Il capitano Simone Gabbanelli commenta i due test: “Sono due ottime occasioni per testare la nostra condizione e capire l’andamento del lavoro di queste settimane. Incontriamo uno dei futuri avversari in A3, conosciamo bene Fano e sappiamo che è una squadra di livello; poi avremo l’onore di giocare contro la Lube, una delle formazioni più forti d’Italia. Da parte nostra stiamo lavorando sul costruire una buona base dalla quale partire per migliorarci nel corso delle prossime settimane e arrivare pronti all’inizio del campionato”.
Su quali aspetti vi state maggiormente concentrando?
"Intanto sul cercare di essere aggressivi al servizio, poi sullo sviluppo del gioco muro-difesa, e ovviamente siamo attenti a migliorare la condizione lavorando sul fisico. Nel corso delle settimane e affrontando le amichevoli che ci aspettano, sapremo meglio dove concentrarci durante gli allenamenti".
I test vi danno anche modo di cominciare a conoscervi meglio tra giocatori, quest’anno la Med Store Tunit riparte da diverse novità nel roster
"Sì le amichevoli ci aiutano a trovare il giusto feeling. C’è spazio per tutti in questi test, sappiamo di avere un roster di qualità e che ci permette di provare soluzioni diverse durante le partite, tutti possono e devono dare il proprio contributo nel corso della stagione".
La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio e pluricampionessa Valentina Vezzali sarà a Macerata il 16 settembre per l’apertura dell’anno sportivo 2022-2023. La cerimonia avverrà nell'auditorium della biblioteca Mozzi-Borgetti, in piazza Vittorio Veneto alle 16:30.
Valentina Vezzali sarà accompagnata da un grande campione dello sport italiano, una “legend” scelta da Sport & Salute SpA per testimoniare i valori dello sport, il cui nome non è ancora stato svelato.
All’incontro sono invitati i responsabili del Coni regionale e provinciale e tutte le associazioni sportive maceratesi. L’incontro prevede il saluto dell’assessore allo sport di Macerata Riccardo Sacchi, successivamente Valentina Vezzali, parlando delle prospettive dello sport italiano nel prossimo anno sportivo, si soffermerà sulla situazione attuale e sui possibili sviluppi.
Dapprima i 2 anni di pandemia hanno fortemente penalizzato soprattutto le associazioni sportive e gli atleti che si dedicano alla pratica sportiva per passione, a cui ha fatto seguito la crisi energetica che sta mettendo in seria difficoltà tutte le strutture sportive, le società, gli atleti facendo lievitare talvolta in modo insostenibile i costi per la gestione e per la pratica.
Su questi temi Valentina Vezzali racconterà quanto è stato fatto a livello governativo e sulle possibilità future di alleggerire le difficoltà attuali. Sarà anche posto l’accento sulle iniziative per lo sviluppo dello sport giovanile e l’integrazione nel sistema scolastico primario.
Oltre 600 persone raggiunte tramite incontri di comunicazione e sensibilizzazione sulla pratica dell'affido familiare e l'affido di minori stranieri non accompagnati. Trenta minori stranieri non accompagnati presi in carico dal settembre 2021 al settembre 2022, tra cui anche giovani ucraini. Quattordici in affido nello stesso periodo temporale e 5 minori stranieri non accompagnati di nazionalità ucraina accolti in famiglie maceratesi.
Trentasei le famiglie valutate per l'affido, di cui 28 ritenute idonee. Sono i numeri del progetto "Fami.glie a colori", presentati in occasione della festa finale tenutasi al Centro per famiglie, in viale Indipendenza.
"Macerata si è dimostrata un esempio veramente virtuoso - ha affermato Francesca D'Alessandro, vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali - e voglio ringraziare i miei uffici perché se questo progetto è stato realizzato è grazie a loro. Vincendo un bando nazionale, infatti, e grazie alla collaborazione di partner ed enti aderenti, abbiamo potuto realizzare quel modello di accoglienza che a noi piace e allarga il cuore".
"Voglio contestualmente ringraziare le famiglie, senza le quali questo progetto non si sarebbe potuto realizzare: il loro è stato un atto di generosità straordinario e da questo connubio che sembra improbabile sono nate storie, relazioni e legami affettivi, cioè quella molla che fa sì che un'integrazione possa essere veramente tale", ha aggiunto D'Alessandro.
"Questi ragazzi hanno il diritto di continuare a crescere in un contesto di serenità, lasciandosi alle spalle storie spesso drammatiche, e avere una famiglia che li accompagna per tutto il tempo necessario - ha concluso la vicesindaco -, fino a quando non sono in grado di essere autonomi, pensiamo sia davvero il modello di integrazione che vogliamo e un'accoglienza con la A maiuscola".
Anche il dirigente del Servizio Welfare e Cultura del Comune di Macerata Gianluca Puliti ha voluto spendere parole importanti per il lavoro portato avanti dal personale del Comune: “Per far funzionare un progetto come questo serve quel materiale umano che per fortuna i Servizi Sociali di Macerata hanno, e serve che riesca poi a trovare una corrispondenza sia nella società civile sia in tutta la rete associativa che sostiene il progetto".
"Un progetto che si rinnova, rimanendo fedele alla sua caratteristica essenziale e anche in questa fase vicina all'emergenza ci permette di lavorare al meglio e di accogliere minori stranieri non accompagnati. L'associazione Piombini Sensini svolge una parte essenziale nel momento dell'arrivo, quando ancora dobbiamo costruire un rapporto con il minore, Intanto, però sappiamo che c'è un luogo sicuro e che ci può dare il tempo di costruire una relazione, che riusciamo a fare innescando dinamiche basate sul rispetto reciproco e sulla fiducia, senza i quali non andremmo da nessuna parte" ha concluso Puliti.
Oltre alle famiglie, ai ragazzi, ai rappresentanti delle associazioni e degli enti, all'incontro ha preso parte il Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli: "Quando mettiamo insieme più soggetti che interagiscono tra loro e affrontano in maniera concreta un problema - ha detto - questa diventa una priorità che il Garante assume e fa propria, cercando di allargare un'esperienza positiva come quella maceratese a tutta la Regione e anche su scala nazionale".
"Ciò che mi ha colpito è aver trovato nelle famiglie un modo diverso di inclusione, che consente anche di limitare le problematiche che questi minori possono incontrare. Faccio presente, infine, che l'Osservatorio nazionale sui minori stranieri non accompagnati in un report che riguarda Sicilia, Puglia, Liguria e Marche, fa riferimento a FAMI.glie a colori definendola una lodevole iniziativa che ha dato vita ad una rete di famiglie dedite all'accoglienza di minori stranieri non accompagnati” ha chiosato Giulianelli.
Al termine dell'incontro, sono stati presentati anche i risultati di un laboratorio teatrale tenuto da Fabiana Vivani, che ha visto protagonisti proprio i minori stranieri non accompagnati affidati alle famiglie maceratesi.
Da domani, martedì 13, fino a venerdì 16 settembre l’università di Macerata insieme all’Alam, l’associazione dei laureati dell’ateneo, celebra i suoi laureati, di ieri e di oggi. Dal 2020, la tradizionale Giornata del Laureato, ideata nel 2003 per riunire insieme generazioni diverse di dottori Unimc, si è estesa su più giorni per risarcire con una festa collettiva quanti avevano conseguito il titolo finale in lockdown.
Sono nati così i Graduation Day che nei prossimi pomeriggi, alle ore 17, porteranno in piazza della Libertà un migliaio di laureati dell’anno accademico appena concluso. I partecipanti sono ripartiti nelle varie giornate in base al dipartimento di appartenenza, eccezion fatta per i laureati con lode, cui è stata riservata l’ultima giornata: martedì sarà la volta dei Dipartimenti di Studi Umanistici e di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali; mercoledì toccherà a quelli di Scienze della Formazione, Beni Culturali e Turismo, di Giurisprudenza e di Economia e Diritto; si chiude giovedì con tutti i laureati con lode.
Gran finale venerdì 17 con la "Giornata del Laureato", sempre dalle ore 17 in piazza della Libertà. Parteciperanno i laureati di 25 (anno solare 1997) e 50 (anno solare 1972) anni fa. Per l’occasione, saranno conferiti i premi "Alumni", "Laureato dell’Anno" e "Oscar Olivelli", quest’ultimo istituito in memoria del giurista scomparso nel 2015: un riconoscimento simbolico per mettere in luce e raccontare le storie di laureati Unimc, che si sono distinti per meriti personali e professionali,
Ecco i nomi dei vincitori di quest’anno. Per il Premio Alumni: Mariangela Ciccone, organizzatrice e direttrice artistica di grandi eventi a New York; Tullia Leoni, dirigente scolastica in pensione, che ha conseguito una seconda laurea in beni culturali a 75 anni con una tesi sul recupero della aree interne dell’Appennino; Elena Stramentinoli, giornalista Rai, inviata per la trasmissione "Presa diretta" di Riccardo Iacona; Silvia Tempestilli, direttrice delle risorse umane alla Cnh Industrial Italia, azienda leader nel settore dei macchinari e dei servizi. Il Premio Olivelli sarà, invece, assegnato all’ambasciatore Giuseppe Cinti e il Premio Laureato dell’Anno al cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila.
Incontro a Washington tra il rettore-eletto dell’Università di Macerata John McCourt, direttore del dipartimento di Studi Umanistici, e il vice presidente della Georgetown University Mark Bosco S.J.
Nel corso di un lungo colloquio, sono state esplorate opportunità di collaborazione tra UniMc e l’Ateneo americano, uno dei più prestigiosi degli Stati Uniti e del mondo, altamente selettivo e con studenti provenienti da oltre 135 Paesi. Bosco ha, inoltre, accettato l’invito di McCourt di visitare l’Università di Macerata il prossimo anno.
L’occasione è stata offerta dalla partecipazione del professor McCourt come relatore plenario al simposio “Ulisse nel Mondo” (“Ulysses in the World”), organizzato dalla Georgetown University dal 9 all’11 settembre per celebrare il centenario del capolavoro di James Joyce.
Fra gli altri relatori spiccano Alice McDermott, vincitrice del National Book Award, Richard A. Macksey, docente di studi umanistici alla Johns Hopkins University, e Barry McCrea, scrittore e docente di letteratura all’Università di Notre Dame nell’Indiana. Grande esperto joyciano, McCourt è anche presidente dell'International James Joyce Foundation e componente del board dell'International Yeats Summer School.
Esordio in categoria atteso da tempo in casa Maceratese che torna a solcare i campi dell’Eccellenza, con la curva Just di nuovo piena dopo 5 anni. Primo tempo a senso unico con la Rata in testa a due distanze entro lo scadere dei primi 45’. Ripresa più sofferta con l’Atletico Gallo che riesce a portarsi a -1 al 26’. L’assedio finale in cerca del pareggio termina senza rete e i biancorossi festeggiano i primi tre punti in Eccellenza.
Buona partenza per la Rata che si sa rendere pericolosa fin dai primi minuti. Il risultato si sblocca al 18’ con Strano che si riconferma un saltatore d’eccezione e conclude di testa il corner di Loviso sul secondo palo. La Maceratese continua a mettere sotto pressione l’Atletico Gallo, complice un Rivamar oggi in ottima forma. Gli ospiti al termine della prima frazione commettono un errore e arriva il raddoppio biancorosso: al 41’ Elezej rimette dal fondo ma Papa, più lesto degli altri, si avventa scaltramente sulla palla e insacca in rete il gol del 2 a 0. Massini sventa una pericolosa azione avversaria in contropiede allo scadere e salva il risultato.
La Maceratese scende col giusto piglio e si rende subito pericolosa. L’Atletico Gallo riesce a incassare bene le nuove offensive e dopo il 15esimo arrivano i primi segni di stanchezza dei biancorossi. Gli ospiti iniziano a riguadagnare terreno fin quando non trovano il gol del 2-1: al 26’ Barattini accorcia di una distanza ribattendo in rete la punizione tagliente di Belkaid. Il match si accende negli ultimi 10’ di gara e la curva Just continua a cantare per sostenere i propri beniamini nella difesa finale. L’assedio dell’Atletico costringe i biancorossi nella propria metà campo, astuti nello sfruttare ogni occasione per guadagnare tempo. Bugaro essenziale sul finale strappa secondi e ossigeno e i biancorossi festeggiano il 2-1 definitivo al triplice fischio.
(Fonte foto: Giovanni Orlandi, gruppo FB "Amici della Rata")
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dal legaal Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa agli anziani e alla loro cura. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Fiuminata che chiede: “Un anziano assistito da una badante può intestare alla stessa la propria abitazione?”
Spesso gli anziani sono curati dalle badanti, anche per lungo tempo, cosicché si instaura un rapporto di fiducia ed affetto per cui il soggetto assistito desidera intestare alla badante, in segno di riconoscenza, la propria abitazione.
Passando all'esame del caso di specie, è accaduto in una recente vicenda giudiziaria che gli eredi di una anziana donna, hanno impugnato il contratto stipulato dalla cara estinta con la badante e con il quale, conservando l'usufrutto dell'immobile di proprietà, ha ceduto la nuda proprietà alla persona che si occupava della sua cura, con l'obbligo da parte di quest'ultima di continuare ad assisterla fino alla morte.
Contratto che il Tribunale ha definito "atto di trasferimento a titolo oneroso, qualificabile come un contratto di mantenimento vitalizio oneroso", stipulato dall'anziana donna bisognosa di cure, nel totale disinteresse dei parenti che hanno agito in giudizio, al fine di cristallizzare un rapporto che andava avanti da tempo e che si caratterizzava "da una parte il suo bisogno di cura della persona e di ogni altra esigenza quotidiana di vita materiale e anche di natura morale, dall'altra la disponibilità della badante a prendersi cura di ogni bisogno della anziana signora, dedizione di durata già quindicennale e promessa anche per il futuro fino a vita natural durante, ivi compresa quella di farle personalmente compagnia”.
Difatti, la normativa vigente prevede il contratto di vitalizio assistenziale, detto anche rendita vitalizia, per il quale è possibile cedere la nuda proprietà dell'immobile ad un estraneo, con riserva del diritto di usufrutto per il proprietario, in cambio di assistenza morale e materiale sino alla morte; in sostanza, a fronte della cessione della nuda proprietà si ha la controprestazione di assistenza materiale e morale.
Affinchè tale tipologia contrattuale sia valida devono, però, ricorrere due condizioni: che l'anziano sia capace di intendere e di volere al momento del rogito, e che l'anziano non si trovi in condizioni di salute troppo precarie o, addirittura, in fase terminale.
Dal punto di vista pratico per effetto del contratto di vitalizio, in pratica la badante si obbliga a fornire prestazioni di assistenza morale e materiale all'anziano, vita natural durante, in cambio del trasferimento dell'immobile al momento della morte; qualora la badante risulti inadempiente rispetto alle esigenze di salute dell'anziano non prestando assistenza, perderà la nuda proprietà e sarà chiamata, eventualmente, al risarcimento del danno.
Cosicché i parenti dell'anziano possono senza dubbio impugnare il contratto di vitalizio, ma solo a certe condizioni, ossia se gli stessi sono in grado di dimostrare: che l'anziano, al momento della stipula del contratto era incapace di intendere e di volere, non è indispensabile essere stati dichiarati interdetti o inabilitati, e che al momento della stipula del contratto, l'anziano risultava gravemente malato e quasi prossimo al decesso.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice ed in linea con la più autorevole giurisprudenza, si può affermare che, “Il contratto di vitalizio si caratterizza per essere atto di trasferimento a titolo oneroso, qualificabile come un contratto di mantenimento, pienamente legittimo se risponde ad interessi meritevoli di tutela.
Esso si caratterizza per l'alea rappresentata dalla durata della vita del vitaliziato e dalla conseguente non prevedibilità delle obbligazioni assunte dall'obbligato alla cura” (Tribunale di Benevento, sentenza del 02.02.2022), tenuto conto che, “Il contratto vitalizio assistenziale è nullo per mancanza di alea ove, al momento della sua conclusione, il beneficiario sia affetto da malattia che, per natura e gravità, renda estremamente probabile un esito letale e ne provochi la morte dopo breve tempo o abbia un'età talmente avanzata da non poter certamente sopravvivere oltre un arco di tempo determinabile” (Cass. Civ., sentenza n. 25624 del 2017). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Al netto di una recessione economica (mondiale) sempre più probabile, e di un autunno nero sul fronte caro vita, la mole di proposte lanciate nel barile dell’informazione da parte delle coalizioni prossime allo scontro sul terreno delle elezioni politiche (25 settembre) evidenzia in molti casi un dato incontrovertibile: la mancanza di un chiaro sistema di reperimento delle risorse necessarie alla loro realizzazione.
Stando ai dati di Pagella Politica, il 96% dei programmi risulta essere senza copertura economica (9 promesse su 10). Tra le 328 proposte isolate nei programmi dei quattro comparti politici più importanti - centrodestra, centrosinistra, Movimento 5 stelle e Azione/Italia Viva - solo in 13 casi viene specificata la fonte dalla quale attingere denaro per realizzarle; in tutti gli altri, l’ambiguità si regge sulla speranza di aumentare le entrate per lo Stato o di risparmiare.
Centrodestra. In linea di massima, l’accordo quadro denominato “Per l’Italia” e sottoscritto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati risulta molto vago e incentrato più sui temi generali che sulle singole modalità di intervento del governo. Infatti, solo 88 delle proposte avanzate nel programma prevederebbero una spesa da parte dello Stato, fra queste: taglio delle tasse (“la riduzione della pressione fiscale per famiglie”, “imprese e lavoratori autonomi”) e interventi di sostegno alle famiglie (“aumento dell’assegno unico e universale”, “innalzamento delle pensioni minime, sociali e di invalidità”). L’unica formula di risparmio ipotizzato (quindi utile alle casse dello Stato) è la tanto promossa abolizione del reddito di cittadinanza. Nel frattempo, Giorgia Meloni continua a puntare sul clamore di piazza spingendo su Dio, patria e famiglia: no agli immigrati, no all'aborto, no ai diritti civili, no a Peppa Pig.
Centrosinistra. Anche nel programma sostenuto da Partito democratico e soci (“Insieme per un’Italia democratica e progressista”) risultano 88 le promesse realizzabili come spesa per lo Stato, fra le quali: rendere gratuita e obbligatoria la scuola dell’infanzia, rendere gratuiti i libri di testo per le famiglie con reddito medio-basso, introdurre un reddito alimentare, garantire ai giovani una pensione di garanzia e attuare nuove politiche pubbliche di welfare per favorire la transizione ecologica. Le possibilità di risparmio, qui, passano per il recupero dell’evasione fiscale o l’aumento delle imposte di successione sui patrimoni superiori ai 5 milioni di euro. Come copertura, inoltre, il Pd cita spesso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), i cui obiettivi sono già stati decisi dal governo Draghi. Ma che, comunque, non sarebbe in grado di coprire tutte le proposte presentate da Enrico Letta & co.
Movimento 5 stelle. Il progetto “Dalla parte giusta: cuore e coraggio per l’Italia di domani” racchiude in sé già le nove proposte che portarono allo scontro Giuseppe Conte e Mario Draghi, con conseguente crisi e caduta del governo. In linea generale, le iniziative dei pentastellati non entrano mai troppo nel dettaglio, preferendovi sottolineare i potenziali benefici. Quelle che sicuramente prevederebbero una spesa sono circa 61, come quella relativa al riscatto gratuito della laurea, a fronte di sole quattro promesse di entrata che però andrebbero ad appellarsi a nuovi fondi europei, fra cui: l’istituzione di un Energy recovery fund, l’emissione di debito comune, lo scorporo di alcuni investimenti dal computo finale del deficit. Non ultimi, il decantato cashback fiscale - di non chiara attuazione ma che potenzialmente potrebbe agevolare il contrasto all’evasione (con conseguenti nuove entrate per lo Stato), e il “no alla corsa al riarmo”, con riduzione della spesa militare (ma che andrebbe in contrasto con quanto richiesto dalla Nato circa l'aumento degli investimenti in Difesa pari al 2% del Pil).
Azione/Italia Viva. Il “Programma elettorale” dell’accoppiata Calenda/Renzi, checché se ne dica, risulta l’unico con una chiara dichiarazione d’intenti: “nessun programma elettorale contiene mai le coperture finanziarie. Noi invece non fuggiamo dal problema. Perché è venuto il tempo della serietà”, recita il piano che riserva l’ultima pagina proprio alla questione finanziaria. La formula del risparmio viene qui fissata in due punti: la lotta all’evasione fiscale (secondo il principio per cui “ogni euro già recuperato dall’evasione, torni in tasca ai contribuenti”), e un taglio alla spesa della pubblica amministrazione (per “riprendere il controllo della spesa in acquisti”). Peccato, però, che in nessun passaggio del piano risulti comprensibile come ‘la strana coppia’ intenda recuperare le risorse attraverso i suddetti espedienti. Di conseguenza, non risulta chiaro nemmeno quante promesse possano essere realisticamente attuate: quel che si sa, è che in tutto sono 91 quelle che richiederebbero una spesa da parte dello Stato.
Idee poco chiare (le nostre), la solita politica (la loro). Difficile non presentarsi alle urne anche stavolta riducendo questa tornata elettorale all’ennesimo derby calcistico Destra vs Sinistra o all’antica rassegnazione del “votare il meno peggio”. La comunicazione, sicuramente, ha avuto un ruolo predominante nel dispensare confusione fra talk show e canali social. L’informazione, dal canto suo, forse ancora una volta non ha saputo fare la differenza, lasciando nuovamente ai leader politici la libertà di trattare gli italiani come fossero dei bambini a cui raccontare tante belle favole della buonanotte.
Sono 426 i nuovi casi positivi di Covid rilevati nelle Marche nell'ultima giornata (ieri 455), su 1.798 tamponi analizzati. Continua a scendere anche l'incidenza del virus da 240,03 di ieri a 229,99 su 100mila abitanti. Questo è quanto si evince dagli ultimi dati resi noti dalla Regione Marche.
Nelle ultime 24 ore c'è stato un decesso legato al Covid, che fa salire il totale delle vittime a 4.097 vittime. Diminuiscono anche i ricoverati: 62 ricoverati (-2 su ieri), di cui 3 in terapia intensiva, 2 in semi intensiva, 57 in reparti non intensivi, oltre a 9 persone in osservazione nei pronto soccorso. Crollo, infine, delle quarantene: ieri erano 5.876, oggi 4.969 (-907), tra cui 34 persone con sintomi.
Cinque giorni di vacanza strettamente privata, in giro per le Marche, ma con base a Recanati (Macerata), per dare sfogo alla passione per l'arte e l'architettura e per la pittura ad acquerello: sono quelli che l'allora principe di Galles, oggi re Carlo III d'Inghilterra, si concesse dal 9 al 14 maggio 1988, ospite dei conti Leopardi (discendenti del poeta).
Un'ospitalità non legata a conoscenza personale, ma ad un passaparola tra casate nobiliari, e a Giacomo Leopardi, tradotto e amato nel Regno Unito. Carlo atterrò la sera del 9 maggio all'aeroporto di Falconara, ai comandi di un aereo militare da lui stesso pilotato. E sempre lui guidò fino a Recanati una Jaguar, accompagnato dall'amico Nicholas Soames, nipote di Winston Churchill, e da due uomini di scorta.
A Recanati, accoglienza da parte della contessa Anna Leopardi, dei figli Vanni e Giacomo e dei nipoti Olimpia e Pierfrancesco, oltre ad una piccola folla plaudente. A Palazzo Leopardi gli erano stati riservati degli appartamenti rinnovati e ritappezzati per l'occasione, tra i giardini e le stanze da cui Giacomo guardava le"'vaghe stelle dell'Orsa", vicino all'Ermo Colle dell'Infinito.
Dal giorno dopo per il re cominciò una vera e propria full immersion tra le bellezze delle Marche, con itinerari tenuti segreti fino all'ultimo per motivi di sicurezza, ma anche con imprevisti legati alle curiosità del principe e vari strappi al protocollo: Urbino, l'Abbadia di Fiastra, Sarnano, Monte San Martino, Jesi , Villa Imperiale a Pesaro, Corinaldo, la stessa Recanati e anche una puntata a Portonovo presso il ristorante "Emilia".
Sua sorella, Ilaria Gazzella, si tolse la vita in un sabato di aprile del 2021. La ragazza era nota a Macerata per la sua battaglia contro i tabù della sanità mentale. Il fratello, oggi, continua la sua battaglia tramite la musica.
Ilaria se n'è andata a soli 26 anni. Una ragazza abituata a lottare per i propri ideali. "Secondo me non c'è differenza tra malattia fisica e malattia mentale perché entrambe vanno curate - ci aveva detto in un'intervista -. Se io ho dolore a un braccio prendo un farmaco, mentre se ho un dolore interno o un malessere psicologico non viene visto. Il tabù dei tabù è quello secondo il quale se soffri di un disagio psicologico, puoi farcela con la tua forza di volontà: non è assolutamente vero".
Un anno dopo, suo fratello, Aziz Gazzella, in arte Jamie PTG, annuncia il suo album di 7 tracce intitolato "Legami". Ogni traccia rappresenta un legame diverso, attraversando le radici dell’amore, dell’amicizia, delle dipendenze (vizi e non) e dei legami con sé stessi, come le proprie insicurezze.
Delle 7 tracce quella che sicuramente suscita maggiore curiosità è quella che battezza l’intero progetto, ovvero il brano "Legami". "Avevamo già scelto il nome dell’album e realizzato la copertina prima ancora di comporre la traccia Legami” afferma Jamie “Volevo dedicarle il brano più importante del progetto, e questo mi ha messo non poca pressione, rendendo molto difficile la scrittura del singolo, ma con un po’ di sforzo e aspettando la sera giusta sono riuscito a dedicare ad Ilaria e all’intero album la main track che volevo rappresentasse il tutto".
Jamie inoltre ci spiega il significato della copertina: "La copertina è stata il risultato di una mia bozza di idea e della creatività di Viviana Viviani, la fotografa che mi ha assistito nel corso dell'intero progetto. Il mio obiettivo era quello di creare un simbolo. E non dovevano essere due mani a caso quelle nella copertina: dovevano essere le mani di un fratello e una sorella. Abbiamo così introdotto nella copertina i due figli di Viviana e abbiamo creato questo simbolo: due mani, di un fratello e di una sorella, che vorrebbero sfiorarsi di nuovo, un’ultima volta, prima di dirsi addio".
L’album di Jamie è disponibile su tutti gli store digitali ed è anche acquistabile in forma fisica. L’ultimo brano rilasciato dall’artista si intitola "Nella Mia Testa" e riguarda tutti quei disagi legati ai problemi adolescenziali connessi allo studio, all’amore, alla famiglia e alle dipendenze. Come morale, l'album di Aziz ci insegna a tenere strette le persone che ci circondano, perché se poi un legame si spezza, niente è in grado di ricucirlo.
Si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri l’amichevole della squadra biancorossa che ha partecipato al Memorial Pisciella nel PalaVolley S.Maria di Pineto. Un test importante per mettere minuti nelle gambe degli atleti ancora condizionati dalle intense settimane di lavoro fisico e per cominciare a provare gli schemi di squadra. La gara si è conclusa al quarto set con i padroni di casa dell’Abba Pineto che hanno chiuso l’incontro per 3-1.
Le squadre hanno dato vita ad una gara combattuta, con due set conclusi soltanto ai vantaggi. Il primo set segna l’andamento della sfida con un inizio combattuto e Pineto che guida il risultato 16-15, allunga nel finale 21-19 ma subisce il ritorno dei biancorossi che si arrendono soltanto sul 28-26. Nel secondo set non riesce il recupero alla Med Store Tunit, i padroni dicasa scappano 21-18 e si prendono il doppio vantaggio, 25-20. Accorciano le distanze i biancorossi che vanno avanti nel terzo set 13-16, Pineto reagisce e strappa il pareggio che costringe gli uomini di coach Gulinelli a lottare fino ai vantaggi, 26-28. Quart set in favore dei padroni di casa, nella Med Store Tunit si fa sentire la stanchezza, cala nel finale e Pineto chiude l’incontro 25-22.
Per i biancorossi era importante tornare in campo, mettersi alla prova e conoscersi, viste le diverse novità nel roster della Med Store Tunit Macerata. Nel corso della gara coach Gulinelli ha dato spazio a tutti, compresi i giovani che hanno avuto un’occasione per mettersi in mostra e dare seguito al lavoro settimanale. Proseguirà così la preparazione della squadra con nuovi allenamenti ed amichevoli nel corso delle settimane che precedono l’inizio del campionato di Serie A3, con l’obiettivo di arrivare alla prima sfida contro ErmGroup San Giustino nella forma migliore.
Una carambola ha coinvolto tre auto questa mattina, intorno alle 10, in via Pace, a Macerata. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale del comune di Macerata un’autovettura Hyundai Crv, un suv Mercedes Gla e un suv Seat Arona sono entrati in collisione.
A bordo dei veicoli erano presenti tre donne, soccorse prontamente dai sanitari del 118 e trasferite, per accertamenti, all'ospedale di Macerata: nessuna di loro si trova in gravi condizioni. Coinvolta nell'incidente anche il consigliere regionale della Lega Anna Menghi. Il sinistro sta causando momentanei rallentamenti alla viabilità stradale. Presenti anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dei mezzi e dell'area in cui si è verificato l'incidente.
Primissimo test stagionale in archivio per la Cbf Balducci Hr: venerdì pomeriggio al Banca Macerata Forum le arancio-nere hanno disputato una sessione di allenamento congiunto insieme alla formazione slovacca del VK Pirane Brusno, allenata dall’ex giocatore di serie A maschile Martin Nemec.
La due squadre hanno provato diverse situazioni di gioco, senza punteggio e senza disputare una vera e propria partita, come da programma vista la primissima fase di preparazione che le ragazze di Paniconi stanno vivendo.
Un test che la Cbf Balducci non ha potuto affrontare a pieno organico vista l’assenza della palleggiatrice Maria Irene Ricci (indisposizione) mentre sono rimaste a riposo precauzionale la centrale Aurora Poli e la schiacciatrice Giorgia Quarchioni (affaticamento).
Coach Paniconi ha dato spazio a tutta la rosa a sua disposizione nell’allenamento congiunto, in attesa dei primi test match che arriveranno la prossima settimana (lunedì sarà ufficializzato il calendario definito delle amichevoli).
L’allenamento congiunto con le slovacche del VK Pirane Brusno ha chiuso anche la settimana di lavoro delle arancio-nere, che torneranno in palestra lunedì mattina dopo il weekend di riposo concesso dallo staff tecnico.
“Un primo contatto con situazioni di gioco a livello di squadra che mi ha dato buone sensazioni, al di là delle problematiche che abbiamo avuto in questi giorni - ha commentato coach Luca Paniconi -. Volevo vedere come le ragazze avrebbero approcciato la ricezione a livello individuale e anche rilevare dei passi in avanti e sull’intesa tra regista e attaccanti: ho ricevuto risposte positive e l’appuntamento di stasera serviva sicuramente a questo".
"n allenamento che ci è stato utile, la situazione giusta come primo test in questa fase di preparazione. Test tenuto insieme ad una squadra slovacca molto giovane che ha potuto vivere un’esperienza stimolante confrontandosi con una formazione del massimo campionato italiano" ha concluso Paniconi.
(Foto di Roberto Bartomeoli)
Si rinnova la collaborazione tra Università di Macerata e Carabinieri, avviata già dal 2016. È stato firmato il nuovo accordo tra l’Ateneo e il Comando Legione “Marche” per favorire la formazione accademica, garantendo al personale dell’Arma la piena partecipazione alle attività didattiche e curriculari.
La convenzione è stata siglata stamattina dal rettore Francesco Adornato e dal Comandante della Legione Carabinieri “Marche” Generale di Brigata Fabiano Salticchioli. Presenti anche il Comandante Provinciale dell’Arma Nicola Candido, l’Ispettore regionale AncTito Baldo Honorati, il vice presidente del CO.BA.R. Marche Salvatore Strocchia, la professoressa Ninfa Contigiani, oltre a una rappresentanza del CO.BA.R. Marche, che ha voluto fortemente l’accordo siglato nell’interesse del personale in uniforme.
“È una sfida per l’Università – ha commentato il rettore Adornato – che deve rispondere nel modo migliore alle esigenze del personale dell’Arma, mettendo a disposizione una storia plurisecolare e un’offerta formativa ricca”.
“La cultura – ha ribadito il comandante Salticchioli – è un viatico per comprendere e affrontare il futuro. Ci auguriamo che il modello adottato con l’Università di Macerata possa in futuro estendersi anche al di fuori dell’ambito regionale”.
La convenzione, della durata di cinque anni, ha l’obiettivo di favorire la formazione del personale dei Carabinieri, attraverso la partecipazione alle attività didattiche curriculari: corsi di laurea e laurea magistrale compresi quelli a ciclo unico e quelli impartiti con modalità e-learning. Possono usufruire della convenzione i militari, in servizio e in congedo, i coniugi e conviventi, i figli e le figlie.
L’Università si impegna a favorire l’iscrizione ai corsi di studio con una riduzione del 30% sui contributi universitari e a consentire il riconoscimento delle eventuali conoscenze, competenze e abilità maturate in ambito lavorativo e professionale. Il Comando Regionale Marche assicurerà, dal canto suo, l’organizzazione di attività seminariali attraverso la valorizzazione delle proprie professionalità. Referenti dell’accordo sono la professoressa Ninfa Contigiani per Unimc e il presidente pro-tempore del Consiglio di base di rappresentanza del Comando regionale.
Dall’anno accademico 2016/2017 ha avviato convenzioni istituzionali con Carabinieri, Guardia di Finanza, Aeronautica, Polizia, Guardia Costiera, favorendo la formazione di alcune centinaia di studenti appartenenti alle Forze dell’ordine. Visto l’interesse riscontrato, l’Ateneo ha redatto un modello unico di convenzione che le forze dell’ordine possono condividere su richiesta.