"Lascio gli altri giudicare. Non si può recuperare ciò che non si è fatto".
Così il leader di Leu, Pietro Grasso, risponde a chi gli chiede se la decisione del segretario del Pd Matteo Renzi di andare a Sant'Anna di Stazzema sia un modo per recuperare la mancata partecipazione alla manifestazione antifascista di Macerata.
(Fonte Ansa)
Ben 69, con iscritti anche da Puglia ed Emilia, sono i partecipanti a “Il segno d’inizio”, sesta edizione della mostra-concorso d’arte rivolta ad artisti emergenti organizzata dalla Pro loco di Macerata e in esposizione fino al 28 febbraio alla galleria degli Antichi forni in piaggia della Torre.
Ieri mercoledì 14 febbraio il taglio del nastro alla presenza dell’assessore alla Cultura Stefania Monteverde e della giuria che ha valutato le opere, composta dalla direttrice dell’istituzione Macerata Cultura Alessandra Sfrappini, dal collezionista Maurizio Costantini, dalle professoresse Maria Vittoria Tomassetti e Mariella Malatini e dalla decoratrice Alessia Menichelli. Ad aggiudicarsi il primo premio (400 euro) Sandro Cianni di Montefiore dell’Aso con l’opera “Gente di Macerata”, seconda classificata Vania Caprari di Filottrano con “Ricordi”, terza la maceratese Tiziana Fagiani autrice di “La natura ci cambia la storia”. Menzione anche per le opere delle maceratesi Gabriella Belardinelli e Federica Ricci, degli anconetani Sandra Tavoloni e Massimo Volponi e per Marida Di Francesco di Controguerra (Teramo).
Macerata è libera. La città riparte, dopo le tragiche vicende che ha vissuto nei giorni scorsi con la morte di Pamela Mastropietro prima e la sparatoria in cui sono rimasti feriti sei immigrati dopo, dalle parole che pronunciò il 30 giugno 1944 il partigiano Augusto Pantanetti liberando, con il gruppo delle Bande Nicolò, Macerata dal nazifascismo.
“Macerata è libera. Non violenta, antirazzista e antifascista” è infatti il titolo della manifestazione, promossa dall’Amministrazione comunale, condivisa sinergicamente da Enti e associazioni del territorio - per riflettere profondamente su quanto accaduto - che si svolgerà domenica 18 febbraio.
A presentarla questa mattina nel corso di una conferenza stampa il sindaco Romano Carancini e i firmatari del documento frutto dell’incontro di tutti gli attori della rete antifascista svoltasi il 9 febbraio scorso in Municipio.
L’appuntamento è per tutti domenica mattina alle 9.30 in piazza della Libertà, da dove, dopo il saluto del primo cittadino, alle 10 partirà il corteo che sfilerà senza bandiere, ma con striscioni e cartelli che richiamano la Costituzione Italiana. Il cammino proseguirà in corso Matteotti, via Tommaso Lauri, corso Garibaldi, corso Cavour per arrivare al Monumento ai Caduti in piazza della Vittoria, dove verranno dispiegati il Tricolore e tutti i vessilli, verranno letti i 12 principi fondamentali della Costituzione Italiana e verrà intonato l’Inno nazionale. La manifestazione, come ha ribadito il sindaco Carancini, è per la vita, per la persona e per la libertà, frutto della necessità di una riflessione profonda e il bisogno di ricercare i perché di quanto accaduto a Macerata, sul come coniugare i valori indiscussi della comunità civile maceratese, fondata sulla Costituzione e in risposta alla necessità di rafforzare nella cittadinanza la coesione sociale fondata sui valori democratici. Una manifestazione per affrontare e respingere gli attacchi alla libertà della persona in tutte le sue forme, dalla violenza di genere alla discriminazione, al razzismo, alle forme di fascismo e intolleranza.
La manifestazione del 18 febbraio sarà solo la prima tappa di un percorso che passerà anche attraverso le scuole, i musei, le biblioteche, ha detto il sindaco: “Da qui nessuno si potrà sentire escluso da una responsabilità comune.”.
Carancini ha ricordato anche la manifestazione del prossimo 24 febbraio a Roma che Macerata vuole condividere nel percorso di risalita che sta affrontando : “Un segno di ripresa – ha detto ancora – che vogliamo dare perché la città deve tornare a essere quello che è senza dimenticare”.
Alla manifestazione di domenica 18 febbraio, a cui sono stati invitati i sindaci del territorio, hanno aderito Cgi, Cisl, Uil, Anpi, Unimc, Unicam, Officine Universitaria, Mondo Solidale, PD Macerata, Isrec, Refugees Welcome, Arci Macerata, Leu, Acli Macerata, Auser Macerata, Lega Coop Marche, Anolf, Anteas, Albero dei Cuori. Con il passare delle ore al Comune di Macerata stanno arrivando tante altre adesioni.
Torna al liceo “G.Galilei” di Macerata, dopo alcuni anni, la “settimana culturale”, iniziativa caldeggiata e curata dagli studenti con il supporto della dirigenza e di tutto il personale docente e Ata. Il progetto è stato autofinanziato dagli studenti attraverso la vendita di gadget disegnati dagli stessi (felpe e maglie con il logo del liceo).
Da giovedì 8 a mercoledì 14 febbraio gli studenti, divisi per classi aperte e interessati alla frequenza di corsi per lo più tenuti da personale esperto esterno, ma anche da alcuni insegnanti dello stesso liceo, hanno indagato ed approfondito temi ed argomenti stimolanti ed innovativi, condividendo passione e dedizione, curiosità ed impegno.
Si sono tenuti corsi di archeologia, con l’intervento di insegnanti del Dipartimento di Scienze storiche dell’Università di Macerata, di arte multimediale, di fotografia, con l’esperto Roberto Riccitelli, di giornalismo, di psicologia, con il dottor Giammaria, mentre l’Associazione Amici del liceo, costituita da professionisti già studenti del Galilei, ha curato l’orientamento al lavoro.
I ragazzi sono stati ospiti anche della redazione di Picchio News dove hanno potuto osservare da vicino il lavoro che c'è dietro ad un giornale. Una lezione è invece stata tenuta all'interno delle aule del liceo. La seconda parte della lezione si sarebbe dovuta svolgere sabato scorso, sempre nelle aule del Galilei ma è purtroppo saltata a causa della chiusura delle scuole per la manifestazione antirazzista che si è svolta in città.
Martedì 13 poi tutti gli allievi si sono riuniti al Palazzetto di Fontescodella, nell’intento di premiare le eccellenze della scuola e di celebrare il carnevale in uno spazio capace di contenere tutti gli studenti, che normalmente, si sa, sono smembrati in due sedi, l’istituto di via Manzoni e il palazzo degli studi di via Gramsci. L’impegno tenace di molti, ma soprattutto dei giovani rappresentanti del Consiglio d’Istituto ha permesso la realizzazione di una festa sentita e partecipata con entusiasmo anche dagli insegnanti.
Al momento centrale della premiazione delle eccellenze, alla presenza del Dirigente, professor Pierfrancesco Castiglioni, gli allievi meritevoli per il profitto e per la partecipazione attiva ai progetti della scuola hanno ricevuto il diploma di attestazione delle attività svolte e dei risultati di rilievo conseguiti, oltre al dono di libri. Performance canore, ludiche e danzanti si sono alternate nel corso della mattinata ed hanno rivelato o confermato il talento di un numero cospicuo di studenti liceali.
Riprendono, sabato 17 febbraio alle ore 17.00, gli incontri presso la Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata sul poeta Remo Pagnanelli.
Tanti i nomi che prenderanno parte all'evento: i professori Enrico Capodaglio, Umberto Piersanti dell'Università di Urbino, i poeti Filippo Davoli e Alessandro Seri, lo psichiatra Piero Feliciotti, il giornalista Maurizio Verdenelli che ne tracceranno la figura ricordando l'attività letteraria e la sua vita di uomo e intellettuale nella Macerata degli anni settanta e ottanta.
A coordinare gli interventi il prof. e amico Guido Garufi. Gli attori maceratesi Piero Piccioni e Fulvia Zampa leggeranno testi poetici. Nella serata saranno riprodotte foto e alcune letture dello stesso autore recuperate dagli archivi di famiglia, in viva voce, che certamente potranno dare il senso della partecipazione dello stesso poeta alla serata .
Sarà inoltre presentata una plaquette voluta e curata da Eugenio De Signoribus dal titolo "Remo Pagnanelli, il filo del pensiero" con testi di Garufi e Capodaglio.
Arrestato un 22enne del Gambia trovato in possesso di sette dosi di eroina.
È accaduto a Macerata ieri sera quando sottoposto a controllo dalla suqadra mobile, è stata trovata droga nella sua abitazione dove sono state oppunto ritrovate sette dosi di eroina confezionate in piccoli involucri termosaldati pronti per essere spacciati e la somma di circa 300 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio. Il giovane è stato ristretto agli arresti domiciliari.
Nella provincia di Macerata stati rintracciati un uomo e una donna, S.G. di anni 37, bosniaco pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e H.V., anch’essa 37enne di nazionalità bosniaca, i quali fermati mentre viaggiavano a bordo di un furgone, sono risultati privi del titolo di soggiorno.
Entrambi sono risultati avere numerosi precedenti di Polizia. Nei confronti dell’uomo segnalato anche alla competente Autorità per guida senza partente poiché mai conseguita, è stato emesso un decreto di espulsione dal territorio nazionale mentre la donna è stata accompagnata al Centro per i Rimpatri di Roma per essere rimpatriata nel proprio paese in quanto già gravata da un precedente ordine di espulsione. Nello stesso ambito è stato rintracciato a Civitanova Marche un cittadino tunisino di 33 anni con numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti, che è risultato inottemperante all’ordine di espulsione. Lo stesso è stato accompagnato presso il Centro per i Rimpatri di Torino per il successivo rimpatrio presso il proprio paese.
Nella notte, inoltre, in Piazza Annessione è stato perquisito un cittadino di origini somale di 30 annitrovato in possesso di alcuni grammi di marijuana, fatto per il quale lo stesso verrà segnalato alla competente Autorità quale assuntore di sostanza stupefacente.
"Macerata è libera, non violenta, antifascista,antirazzista": con queste parole comuni la Cisl di Macerata si unirà al corteo di domenica 18 febbraio organizzato insieme all’amministrazione comunale, agli atenei di Macerata e Camerino, all’ANPI e ad altre realtà sindacali, politiche e dell’associazionismo.
La manifestazione prenderà il via alle 9.30 da Piazza della Libertà e proseguirà lungo Corso Matteotti, Corso Garibaldi e Corso Cavour per terminare al Monumento ai Caduti, dove saranno letti i 12 principi della Costituzione Italiana e brevi brani dalla storia della resistenza maceratese.
La Cisl delle Marche e di Macerata parteciperanno convinti che sia quanto mai necessario promuovere il senso di coesione in una comunità da sempre contraddistinta da sensibilità sociale tesa all’accoglienza, alla solidarietà e all’integrazione: un patrimonio che va preservato e custodito in nome dei valori democratici sanciti dalla Costituzione.
"Non ho ucciso la ragazza". Lo ha ripetuto oggi al suo nuovo legale, l'avv. Simona Matraxia di Ascoli Piceno, Innocent Oseghale, 29 anni, uno dei tre nigeriani fermati (un quarto è indagato a piede libero) con l'accusa di aver ucciso e fatto a pezzi a Macerata Pamela Mastropietro, 18enne romana. A riferirlo all'ANSA è stato il difensore che ha parlato per oltre un'ora con Oseghale nel carcere di Montacuto ad Ancona.
"L'indagato respinge l'accusa di omicidio - detto il legale - mi ha ribadito di non aver ucciso la ragazza". "Non sono a conoscenza degli atti. - ha proseguito Matraxia - Mi sto recando a Macerata per avere contezza degli atti a sostegno della misura cautelare. Altro non voglio aggiungere perché, non avendo visto gli atti, preferisco rimanere in silenzio per il resto". (Ansa)
Il sindaco Romano Carancini ha incontrato ieri pomeriggio 14 febbraio nel suo studio di Palazzo Conventati il nuovo questore di Macerata Antonio Pignataro dandogli il benvenuto in città e augurandogli buon lavoro.
L'incontro è stato momento di condivisione della delicatezza della fase che il territorio sta attraversando, ma sono giunte parole puntuali e rassicuranti sulla chiara volontà di accentuare ulteriormente il valore della legalità e la lotta alla criminalità, in particolare quella attinente lo spaccio di stupefacenti.
Al termine dell’incontro il sindaco Carancini ha donato al nuovo questore Pignataro il crest del Comune di Macerata.
Sa.Ma. Portomaggiore in avvicinamento. Sicuramente per la Medea Macerata non è l’ultima chiamata della lotta per la testa del girone, ma è senza dubbio un match di cartello, di grande fascino e soprattutto di alto livello. Sarà di certo un match che lascerà un buon sapore in bocca al pubblico che giungerà questo sabato alla Marpel Arena dalle ore 21.
Le premesse per una bella serata di sport ci sono tutte, anche ricordando quanto bella e combattuta fu la partita di andata a Portomaggiore. Allora era la terza di campionato ed era un po’ tutto nuovo con una gara tutta in equilibrio. Alla fine prevalsero i padroni di casa ma ora per i ragazzi allenati da coach Adrian Pablo Pasquali la gara di ritorno rappresenta un’altra pagina sul libro della storia di questo campionato che da allora è corso sul filo dell’equilibrio proprio come quella partita, quel 3-2 per Portomaggiore che molto disse sulle potenzialità della Medea e sulla forza e quadratura dell’avversario che si era affrontato.
La partita che è stata – “La partita che è stata, quella di Portomaggiore, fu una partita agrodolce. Ricordo che non l’approcciammo nella maniera ottimale e infatti perdemmo il primo set, con qualche errore di troppo. Fu una lotta: il secondo set lo giocammo bene e lo vincemmo ai vantaggi; vincemmo anche il terzo. Poi c’è quella vena di rimpianto per quel quarto set che ad un certo punto potevamo anche vincere, ma anche lì abbiamo commesso degli errori che alla fine, ai vantaggi, ci sono stati fatali. Poi c’è stato il tie-break. Di nuovo una battaglia interminabile tanto che finì 21-19 per Portomaggiore. Questo per far capire quanto fosse una gara equilibrata e di alto livello. Di quella partita mi ricordo la percezione di come ogni punto occorresse sudarselo in quell’equilibrio che regnava. Alla fine ti resta quella sospensione tra la consapevolezza di essertela giocata e quella sensazione di incompiuto per quel quarto set in cui avremmo potuto chiudere i giochi, con un maggiore cinismo. Però quando ci sono queste battaglie va così”. (Emanuele Miscio, palleggiatore)
La partita che vorrei – “La partita che vorrei, quella di Macerata, è prima di tutto una partita in cui vincesse la pallavolo. Vorrei vedere il palazzetto pieno, quella cornice di pubblico che ci ha accompagnato in estate in quella avventura dei play-off e vorrei che tutti insieme si riesca a regalare ai nostri sostenitori una partita bella da vedere. Questa è la prima cosa che vorrei per sabato sera, se poi il risultato sarà dalla nostra, tanto meglio. Sentiamo questa gara che si sta avvicinando, ci sentiamo carichi e sentiamo la giusta mentalità. La vogliamo vivere con entusiasmo, non con apprensione perché sappiamo che è una partita importante, ma non è la gara del dentro o fuori di questo campionato che è ancora lungo. Partita tosta fu a Portomaggiore, partita tosta sarà a Macerata: d’altronde il loro cammino parla chiaro. Sta arrivando un avversario forte, quadrato, che si è anche rinforzato con l’opposto Pellegrino. Sono esperti, sono forti e stanno facendo bene come noi, ecco perché ci aspetta una gara equilibrata e perché il nostro pubblico potrà fare la differenza”. (Alex Molinari, centrale)
La Procura di Macerata chiederà "quanto prima" il giudizio immediato dinanzi alla Corte di Assise per Luca Traini, accusato di strage aggravata per il raid xenofobo a colpi di pistola del 3 febbraio, "in modo da giungere celermente alla celebrazione del processo ed alla sentenza di primo grado rispetto ad una condotta criminosa, posta in essere per odio razziale, valutata di particolare gravità". Lo annuncia il procuratore Giovanni Giorgio, precisando che le indagini proseguono. "Sono stati nominati i consulenti medico-legali, in servizio presso l'istituto di medicina legale dell'Università di Macerata - spiega Giorgio - al fine di definire in modo preciso l'entità delle lesioni patite dai sei feriti e per acquisire ulteriori dati medico-legali d'interesse" in modo da "articolare dettagliatamente le contestazioni da muovere al responsabile della contestata strage". In corso anche accertamenti balistici.
(Fonte Ansa)
Da Riccardo Sacchi (anche per i consiglieri comunali: Maurizio Mosca, Deborah Pantana, Andrea Marchiori, Paolo Renna, Francesco Luciani e Gabriele Mincio, tutti quali firmatari della mozione di censura che andrà in discussione al prossimo Consiglio comunale) riceviamo
Non vi è dubbio che i cittadini maceratesi si aspettino un’obiettiva e penetrante analisi della situazione che si è determinata per far sì che non si ripetano mai più i tragici episodi di cui sopra, unitamente a un deciso cambio di rotta.
Dopo la presentazione della mozione di censura da parte del centrodestra nei riguardi dell’operato Sindaco in ordine ai tragici fatti di sangue accaduti nei giorni scorsi nella nostra città, riportati dai media di tutto il mondo con gravissimo pregiudizio per l’immagine di Macerata, ribadiamo che l’opposizione consiliare, da anni, sottopone all’amministrazione e all’opinione pubblica questioni di grande rilevanza connesse al generalizzato degrado di alcune zone della città come i giardini Diaz, sottopassi, parcheggi, ecc., all’accattonaggio molesto e ai bivacchi, all’aumento dello spaccio di droga, al complessivo aggravarsi della sensazione di insicurezza dei maceratesi.
Inoltre, come opposizione, abbiamo anche promosso molteplici mozioni, interrogazioni, interpellanze, incontri pubblici, comunicati, proponendo soluzioni concrete già positivamente adottate in altre città come il c.d. “controllo del vicinato”, l’implementazione della videosorveglianza, l’assunzione di nuovi agenti di Polizia municipale e la revisione dei relativi regolamenti, un maggior coordinamento del Comune con le forze di polizia e con le associazioni di categoria, sottolineando con forza la necessità di una maggior trasparenza sulle attività e sull’utilizzo delle ingenti risorse economiche da parte delle associazioni che gestiscono l’accoglienza, nonché sui relativi numeri.
Ebbene, l’amministrazione, benché più volte formalmente sollecitata, non solo non ha prestato la minima attenzione alle nostre proposte, ma si è sempre ostinatamente rifiutata di fornire informazioni sulle modalità di accoglienza, sulle strategie adottate al momento della fuoriuscita dai progetti dei soggetti assistiti, sulla mancata integrazione, nonché sui finanziamenti e sui bilanci delle associazioni che gestiscono l’accoglienza in città.
Tale atteggiamento di reticenza permane, nonostante la recente notizia di procedimenti penali attivati dalla Guardia di Finanza nei riguardi delle predette associazioni abbia evidenziato un’evidente carenza di trasparenza nei bilanci relativi agli ultimi esercizi, nonché una natura giuridica che sembrerebbe aver poco a che vedere con la figura associativa genuinamente intesa. Contesto da cui emergerebbe un ruolo determinante di esponenti della galassia del centrosinistra da cui discenderebbe un inquietante intreccio tra politica e associazioni dedite all’accoglienza.
A fronte di questa inedita, gravissima situazione, nonché di tali preoccupanti compromissioni, apprendiamo che Sindaco ed esponenti del centrosinistra, ora, invitano ad abbassare i toni “lasciando in pace” Macerata, organizzando - forse per uscire dall’isolamento in cui la maggioranza si è cacciata - una non meglio specificata manifestazione pubblica per domenica prossima.
Pur condividendo l’opportunità di una riduzione del clamore mediatico sulla nostra città, diciamo un chiaro e forte “no” a quello che appare un atteggiamento autoassolutorio da parte di chi governa da decenni la città e che non può più illudersi di sfuggire dalle pesantissime responsabilità, dalle conclamate omissioni relative agli ultimi anni in materia di sicurezza pubblica e di supporto a quello che si sta rivelando un vero e proprio “business dell’immigrazione” incontrollata.
Pertanto, riteniamo che, anziché spegnere i riflettori, sia invece il caso di fare definitivamente luce sulle reali cause dell’accaduto, sui motivi per cui si sono sommati anni di assoluta disattenzione in materia di droga e di presenza in città di tanti, troppi spacciatori pronti a tutto.
Questa volta non consentiremo che le nostre proposte, le nostre idee vengano lasciate cadere nel vuoto o derubricate a “fantasie” o “pessimismo”.
Fondamentale importanza rivestono le vicende giudiziarie che vedono coinvolte le associazioni dedite all’accoglienza con i loro nebulosi bilanci milionari che costituiscono, quindi, un monito alla prudenza e alla trasparenza. Da ciò discende l’assoluta necessità ed urgenza di bloccare immediatamente tutti i nuovi progetti voluti da Comune e Prefettura di Macerata, che farebbero arrivare altri 400 migranti circa in una città ancora sotto shock.
Occorre ragionare “a bocce ferme”. Prima di acconsentire a nuovi arrivi, è infatti necessario riflettere profondamente sul “sistema Macerata”, sulle politiche di accoglienza e di (mancata) integrazione sin qui adottate, nonché sui legami tra politica e gestione dell’immigrazione.
Un sabato ricco di eventi per festeggiare il carnevale e divertirsi in musica. L’associazione Mc food & drink, in collaborazione con il Comune di Macerata, ridà vita al centro storico con tante iniziative in programma per il weekend. Ad anticipare il fine settimana di eventi il “Party Grasso”, organizzato nei locali Duma dai locali Spulla, Fabric e Cabaret in programma domani, 15 febbraio, a partire dalle 22. Dj set by Sweet teddy records, musica soul, rock'n rool, garage in vinile.
Sabato (17 febbraio) tutto da ballare con i numerosi eventi in programma nel centro storico di Macerata a partire dalle 19 fino all'una di notte. Alcuni locali aderenti all'associazione Mc food&drink si sono messi insieme per fare festa e dare vita ad appuntamenti dislocati qua e là tra le vie principali della cittadina.
Quattro feste in quattro angoli diversi della città:
Al Civico 37, in corso della Repubblica musica live e dj set a partire dalle 19. Carnevale Cocktail Pizza Birra davanti alla Pizzeria "La Taverna" in via XX settembre, evento organizzato dai locali “La Taverna” e “Bar Firenze”. Dalle 19 la musica di dj [Nooz].
Rise of the dragon Night, Capodanno Cinese al Beer Bang (in via Crispi 41/A). A partire dalle 22 Diggei set by Cameretta.
Serata organizzata dai locali “Centrale” e “Q.b.” con musica live. In concerto in Largo Amendola "Le tre civette sul comò". Aperitivo con “Spaghetti a Detroit” al Doppio Zero Lab, in programma per sabato 17 febbraio, a partire dalle 19.30.
Dopo il successo di Mirkoeilcane a Sanremo, ultima scoperta di Musicultura vincitore assoluto del Festival 2017, che con la sua canzone "Stiamo tutti bene" si è posizionato sul podio sanremese secondo nella categoria Nuove Proposte vincendo il prestigioso Premio della Critica Mia Martini, il Premio Enzo Iannacci di NuovoImaie per la migliore interpretazione e la Targa Pmi (Produttori musicali indipendenti), Musicultura si riconferma come il principale trampolino di lancio della musica popolare e d’autore di qualità per i giovani talenti.
Sarà proprio Mirkoeilcane uno degli attesi ospiti sul palcoscenico delle audizioni live di Musicultura 2018 . Ad aprire le audizioni live venerdì 16 febbraio al Teatro della Filarmonica di Macerata Ginevra di Marco, una delle voci femminili italiane più belle e amate, massima esponente della world music e nuovo folk italiano accompagnata da Francesco Magnelli e Andrea Salvadori. Poche ore ancora per ascoltare dal vivo Ginevra Di Marco e conoscere le nuove 60 proposte selezionate dalla giuria di Musicultura su oltre 2500 brani, 60 artisti provenienti dall’ Italia che canta e che crea nuove canzoni, dove scopriremo i nuovi talenti 2018. Una rosa selezionata su otre 800 iscritti composta da band per un 25% e dal restante 75% da artisti singoli, provenienti da tutta Italia.
Le Marche confermano la storica tradizione cantautorale con ben 4 artisti in gara:
Francesco Mircoli di Porto San Giorgio, Gloria Collecchia di Ascoli Piceno, Comelinchiostro ovverosia Giorgio Bravi di Sant'Angelo in Vado, e la band di Ancona La Chance Su Marte. E proprio in questo primo week end di grande musica a Macerata si potrà conoscere domenica 18 pomeriggio La Chance Su Marte composta da Federico Olivieri, Francesco Flammia, Francesco Coen, Alessandro Bisogni, Alice Guazzarotti e Gianmarco Scortechini. Quattro weekend non-stop di musica dal vivo al Teatro della Filarmonica di Macerata, con tante soprese! Tra le novità di quest’anno, Musicultura, da sempre sensibile ai temi della tutela dell’ambiente e della natura, saluta un nuovo partner, il noto l’imprenditore italiano delle energie rinnovabili Antonello Ieffi a cui verrà intitolato l’ambito premio della giuria di Musicultura per la migliore esibizione delle serate di audizioni live. L’edizione numero 29 del Festival Musicultura entra nel vivo per i sessanta artisti che durante le audizioni live, in programma dal 16 febbraio al 11 marzo, avranno l’opportunità di far conoscere il proprio mondo artistico eseguendo rigorosamente dal vivo tre brani del proprio repertorio davanti alla commissione d’ascolto e al pubblico. Una maratona di musica in cui si potranno assaporare i set inediti di artisti che arricchiranno il cartellone delle audizioni di Musicultura 2018. Oltre a Ginevra di Marco che aprirà le audizioni live venerdì 16 febbraio, tra gli altri ospiti attesi: venerdì 23 febbraio Mirkoeilcane, giovedì 1 marzo Grazia Di Michele con la partecipazione di Ivan Segreto e venerdì 9 marzo Mimmo Locasciulli. L’ingresso al Teatro sarà sempre libero. Chi non potrà raggiungere.Macerata avrà modo seguire questa prima fase del concorso in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Festival.
"Per le nuove generazioni". Milano, Roma, Catania, Thiene...E ancora Cluj Napoca (Romania), Budapest (Ungheria), San Juan (Portorico), Tamarin (Mauritius) saranno, anche quest'anno, decine e decine le messe celebrate in tutto il mondo durante le quali le comunità locali ricorderanno l'anniversario della morte di don Giussani (22 febbraio 2005) e il riconoscimento della Fraternità di Comunione e Liberazione (11 febbraio 1982).
Nella diocesi di Macerata l'appuntamento è fissato per venerdì 16 febbraio, alle ore 21,15, presso la chiesa dell'Immacolata con la messa presieduta da mons. Nazzareno Marconi, Vescovo di Macerata. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare a questo gesto durante il quale si pregherà secondo l'intenzione indicata: "Nell'anno del Sinodo dei Giovani chiediamo al Signore di vivere l'intensità di passione educativa per le nuove generazioni che sempre ha animato l'opera educativa di don Giussani".
Arresti convalidati per Desmond Lucky e per Lucky Awelima, i due nigeriani coinvolti nella morte di Pamela Mastropietro, che restano in carcere. Lo ha deciso il gip di macerata Giovanni Maria Manzoni. Awelima, 27 anni, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Desmond Lucky, 22 anni, ha risposto alle domande, negando però su tutta la linea di avere a che fare con la morte della 18enne, il cui cadavere fatto a pezzi è stato trovato in due trolley nelle campagne di Pollenza il 31 gennaio. (Ansa)
Cambio di gestione per la storica macelleria di Enzo e Lauretta in via Pace a Macerata. Parte infatti giovedì 15 febbraio la nuova avventura targata Gf Carni di Cipolletti e Piancatelli.
In realtà, a parte la gestione dell'attività, cambierà ben poco: resta l'alta qualità delle carni, tutte locali, e degli altri prodotti in vendita nella macelleria. Con una gustosa novità: la possibilità di acquistare prodotti pronti da cuocere in pochi minuti a casa.
La nuova gestione prende il via giovedì 15 febbraio con il consueto orario di apertura del negozio. Sempre giovedì, a partire dalle 9, i nuovi gestori offriranno a tutti un buffet.
Da Ivano Tacconi e Marco Foglia del Gruppo consiliare UDC di Macerata riceviamo
I Consiglieri comunali UDC Ivano Tacconi e Marco Foglia, rispetto ai gravissimi fatti accaduti la settimana scorsa, che, purtroppo, hanno fatto sanguinare contemporaneamente alcune delle gravi piaghe che assillano la nostra società in questo periodo, esprimono il proprio profondo, personale cordoglio a tutte le vittime coinvolte e, molto sinteticamente, il proprio punto di vista politico.
L’aumento del consumo di droghe e alcol sta creando enormi problemi di dipendenza specie nelle fasce deboli e danni incommensurabili a quelli che ne fano uso e ai loro familiari. E’ purtroppo un fatto che gli spacciatori ci sono perché c'è chi compra droga: è la domanda che alimenta l’offerta e nel nostro territorio il consumo di sostanze è diventato preoccupante anche quando si presenta nascosto e sottotraccia. Da tempo L’UDC si batte contro qualsiasi liberalizzazione di tali sostanze e cerca di contrastare il fenomeno con l’informazione e l’educazione dei ragazzi e delle famiglie. I fatti accaduti ci determinano a ribadire quanto sia importante la famiglia per l'intera collettività, come primo nucleo e come fondamento della nostra società, basilare per l’educazione dei ragazzi e per l’aiuto reciproco che i componenti riescono a darsi, oltre che luogo di esercizio dei valori più importanti della nostra vita. Quando non c'è, o non è in grado di svolgere la propria funzione naturale, manca qualcosa di essenziale e gli individui rimangono soli, senza aiuto e senza punti di riferimento, perdono valori e fiducia e corrono il rischio dell'emarginazione. Anche in questo campo l’UDC è tra i pochi soggetti che si batte per la difesa della famiglia, sottolineandone l’importanza e la valenza, pur nell'ovvio rispetto di tutte le realtà di relazione oggi riscontrabili. Riguardo alla questione immigrazione, è necessario chiarire che non si tratta di un fenomeno al quale si possa essere favorevoli o contrari, è il segno della nostra storia attuale: non possiamo chiudere le porte a chi ha realmente bisogno, come ci ricorda Papa Francesco, e l’accoglienza è sicuramente un obbligo prima di tutto morale, per un popolo civile e democratico. Ciò non toglie però che si renda necessaria una verifica costante delle effettive capacità di accoglienza e di integrazione che la nostra società oggi possiede e dare priorità solidale a chi è effettivamente in stato di bisogno perché fugge da una realtà tragica, rispetto a chi, invece, fa semplicemente una scelta di trasferimento lavorativo o economico, fuori dagli accordi internazionali e dalle norme di stabilimento. Chi poi non dovesse risultare in regola deve essere riportato nei paesi di origine, in tempi brevi e con modalità più semplici di quelle attualmente previste da una normativa complessa e in larga parte inefficace che lascia la 'patata bollente' nelle mani dei Comuni, enti ormai di 'primo soccorso', senza una struttura di sostegno e di aiuto adeguata. E' noto che l'immigrato, dopo una sommaria fase istruttoria e un primo periodo di sostegno, è abbandonato a se stesso, destino che purtroppo condivide con lui pure il Comune che lo deve soccorrere.
Da ultimo, non possiamo non sottolineare che speculare politicamente su fatti così gravi e sulla paura dei cittadini sia inaccettabile e meschino e quanto di più lontano dalla nostra visione della politica e dell'azione sociale. In questi giorni sarà necessario evitare polemiche e dichiarazioni a effetto, le cui conseguenze non siano poi gestibili: l’episodio di Traini dovrebbe insegnare, che mai debbono esasperarsi gli animi, con il rischio che poi qualcuno possa ritenersi giustificato a commettere delitti e a spargere terrore. Riteniamo che il compito di chi amministra e di chi fa politica dai banchi della maggioranza o dall'opposizione, sia quello di tenere unità la comunità, e di aiutarla a superare i momenti difficili come quello che, in questi giorni, stiamo vivendo.
Dal presidente di Confindustria Macerata, Gianluca Pesarini, riceviamo
Venerdì 16 febbraio 2018 si terrà a Verona l’Assise di Confindustria. Un momento essenziale di confronto e partecipazione per il mondo dell’impresa. L’ultima Assise è stata nel 2011, l’obiettivo allora era superare la grande recessione, in questa abbiamo invece davanti due opzioni: tornare rapidamente indietro, senza che però si riesca ad attivare una rete di protezione sul Paese e in particolare sui titoli del nostro debito pubblico; andare avanti e aspirare a diventare primo Paese industriale d’Europa.
Tornare indietro è un rischio concreto. Andare avanti una sfida affascinante. E noi come imprenditori per DNA non ci tiriamo mai indietro e guardiamo avanti accettando la sfida. Di certo non c’è la bacchetta magica, Confindustria non propone un libro dei sogni. Indica un metodo che parte dall’ascolto per dare obiettivi concreti. Vere e proprie missioni-Paese che in modo coordinato individuino gli strumenti, tenendo conto delle risorse, valutando i risultati qualsiasi siano, in un’ottica di politica economica unitaria per tutto il Paese che oggi più che mai occorre. Non chiediamo più spesa pubblica, ma spesa migliore. Non vogliamo l’aumento del debito pubblico che scarichi ancora una volta gli oneri sul futuro. Le nostre tre-missioni Paese sono più lavoro, più crescita, meno debito pubblico. Presenteremo perciò a Verona obiettivi credibili, basati su una serie di azioni:
Primo, non bisogna smontare le cose fatte in questi anni e che hanno dato effetti economici positivi. Ci sono politiche che hanno inciso sui fattori produttivi in modo trasversale ai settori economici e che hanno permesso di accelerare i processi di cambiamento. Queste politiche – principalmente Jobs Act, Industria 4.0, riforma fiscale, sostegno alla promozione delle imprese all’estero – vanno valutate per gli effetti che hanno generato, adattate per renderle più efficaci se necessario, ma non depotenziate per motivi ideologici.
Secondo, è necessaria l’azione congiunta di tre attori: le imprese, che devono accelerare il cambiamento e diventare sempre più capaci di cogliere le opportunità della domanda mondiale; l’Europa, che deve essere motore di crescita economica, anche con strumenti diretti; la politica italiana, a tutti i livelli, che deve creare le condizioni migliori per investire, creare lavoro, fare crescita, ridurre il debito.
L’azione si sviluppa su sei ambiti, che chiamano in causa le imprese, l’Europa e la politica italiana:
o Italia più semplice ed efficiente.
o Prepararsi al futuro: scuola, formazione, inclusione giovani.
o Un paese sostenibile: investimenti assicurazione sul futuro.
o L’impresa che cambia e si muove nel mondo
o Un fisco a supporto di investimenti e crescita.
o Europa miglior luogo per fare impresa.
All’interno di ogni ambito declineremo le nostre proposte: alcune genereranno risorse – pubbliche, private e di provenienza comunitaria – che serviranno per finanziare investimenti in infrastrutture, capitale umano e ricerca; per premiare le imprese che creano lavoro, si innovano e vanno nel mondo; per rendere più semplice ed efficiente la mano pubblica.
Comparsa in varie testate nazionali, in relazione ad una presunta iva milionaria non versata, l'organizzazione Perigeo ci ha contattato chiedendo di poter precisare la propria posizione.
Il direttore generale Giorgio Conconi, spiega che in vari articoli di stampa si è parlato di accertamenti da parte delle Fiamme Gialle e la cosa risponde al vero, solo che l'indagine, partita nel 2011, ha riguardato un periodo temporale di due anni e si è conclusa senza aver riscontrato nessuna irregolarità.Sulla organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ha però puntato il faro anche l'Agenzia delle Entrate ed è quì che sono sorti dei problemi. "Ci viene contestato il fatto - prosegue Conconi - che da statuto non possiamo fare accoglienza e secondo un'interpretazione della norma che non è chiara, ci dicono che l'attività svolta da Perigeo, non sia di tipo istituzionale ma commerciale e quindi prevedeva il pagamento dell'iva. C'è stato già un primo incontro con l'Agenzia delle Entrate di Macerata, il primo febbraio scorso, per spiegare la nostra posizione e nel caso di condanna, percorreremo tutti i gradi della giustizia per far valere la nostra posizione".
La onlus in questione, con sede legale a Milano e operativa a Corridonia, in Italia svolge i suoi servizi tra le provincie di Macerata e Fermo. A Macerata gestisce 40 rifugiati in prima accoglienza e 25 a Tolentino con il progetto Sprar, mentre nel fermano gli accolti sono 114. Perigeo è però attiva anche in campo internazionale, con missioni in Somalia, Etiopia, Kenia, Libano e diverse altre aree di crisi.
"Purtroppo siamo stati travolti da questa situazione di Macerata - dice il presidente Laura Bacalini - perché il ragazzo che è stato ferito in maniera più grave è un nostro accolto, però, la cosa che ci ha sconvolto è che anche uno dei ragazzi indagati lo era. Questa cosa ci ha devastato perché non avremmo mai potuto immaginare una cosa del genere".
"La somma di presunta iva evasa che viene contestata - conclude la Baccagliani - ammonta a 500mila euro e se dovesse essere confermata, la nostra organizzazione sarà costretta a chiudere e sarebbe un grosso dispiacere perché abbiamo cercato di lavorare sempre in modo professionale, in maniera apolitica e apartitica, facendo accoglienza, quando possibile, fuori dai centri abitati, in numeri che vengono concordati con le autorità, ponendo grandissima attenzione alla capacità ricettiva e di accoglienza da parte delle comunità".