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Sport Macerata

Medea Macerata, Miscio e Molinari parlano di Portomaggiore

Medea Macerata, Miscio e Molinari parlano di Portomaggiore

Sa.Ma. Portomaggiore in avvicinamento. Sicuramente per la Medea Macerata non è l’ultima chiamata della lotta per la testa del girone, ma è senza dubbio un match di cartello, di grande fascino e soprattutto di alto livello. Sarà di certo un match che lascerà un buon sapore in bocca al pubblico che giungerà questo sabato alla Marpel Arena dalle ore 21.

Le premesse per una bella serata di sport ci sono tutte, anche ricordando quanto bella e combattuta fu la partita di andata a Portomaggiore. Allora era la terza di campionato ed era un po’ tutto nuovo con una gara tutta in equilibrio. Alla fine prevalsero i padroni di casa ma ora per i ragazzi allenati da coach Adrian Pablo Pasquali la gara di ritorno rappresenta un’altra pagina sul libro della storia di questo campionato che da allora è corso sul filo dell’equilibrio proprio come quella partita, quel 3-2 per Portomaggiore che molto disse sulle potenzialità della Medea e sulla forza e quadratura dell’avversario che si era affrontato.

La partita che è stata – “La partita che è stata, quella di Portomaggiore, fu una partita agrodolce. Ricordo che non l’approcciammo nella maniera ottimale e infatti perdemmo il primo set, con qualche errore di troppo. Fu una lotta: il secondo set lo giocammo bene e lo vincemmo ai vantaggi; vincemmo anche il terzo. Poi c’è quella vena di rimpianto per quel quarto set che ad un certo punto potevamo anche vincere, ma anche lì abbiamo commesso degli errori che alla fine, ai vantaggi, ci sono stati fatali. Poi c’è stato il tie-break. Di nuovo una battaglia interminabile tanto che finì 21-19 per Portomaggiore. Questo per far capire quanto fosse una gara equilibrata e di alto livello. Di quella partita mi ricordo la percezione di come ogni punto occorresse sudarselo in quell’equilibrio che regnava. Alla fine ti resta quella sospensione tra la consapevolezza di essertela giocata e quella sensazione di incompiuto per quel quarto set in cui avremmo potuto chiudere i giochi, con un maggiore cinismo. Però quando ci sono queste battaglie va così”. (Emanuele Miscio, palleggiatore)

La partita che vorrei – “La partita che vorrei, quella di Macerata, è prima di tutto una partita in cui vincesse la pallavolo. Vorrei vedere il palazzetto pieno, quella cornice di pubblico che ci ha accompagnato in estate in quella avventura dei play-off e vorrei che tutti insieme si riesca a regalare ai nostri sostenitori una partita bella da vedere. Questa è la prima cosa che vorrei per sabato sera, se poi il risultato sarà dalla nostra, tanto meglio. Sentiamo questa gara che si sta avvicinando, ci sentiamo carichi e sentiamo la giusta mentalità. La vogliamo vivere con entusiasmo, non con apprensione perché sappiamo che è una partita importante, ma non è la gara del dentro o fuori di questo campionato che è ancora lungo. Partita tosta fu a Portomaggiore, partita tosta sarà a Macerata: d’altronde il loro cammino parla chiaro. Sta arrivando un avversario forte, quadrato, che si è anche rinforzato con l’opposto Pellegrino. Sono esperti, sono forti e stanno facendo bene come noi, ecco perché ci aspetta una gara equilibrata e perché il nostro pubblico potrà fare la differenza”. (Alex Molinari, centrale)

 

 

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