Il centrodestra di Macerata all'unisono: "Bloccare subito l'arrivo di altri 400 migranti in una città sotto choc"
Da Riccardo Sacchi (anche per i consiglieri comunali: Maurizio Mosca, Deborah Pantana, Andrea Marchiori, Paolo Renna, Francesco Luciani e Gabriele Mincio, tutti quali firmatari della mozione di censura che andrà in discussione al prossimo Consiglio comunale) riceviamo
Non vi è dubbio che i cittadini maceratesi si aspettino un’obiettiva e penetrante analisi della situazione che si è determinata per far sì che non si ripetano mai più i tragici episodi di cui sopra, unitamente a un deciso cambio di rotta.
Dopo la presentazione della mozione di censura da parte del centrodestra nei riguardi dell’operato Sindaco in ordine ai tragici fatti di sangue accaduti nei giorni scorsi nella nostra città, riportati dai media di tutto il mondo con gravissimo pregiudizio per l’immagine di Macerata, ribadiamo che l’opposizione consiliare, da anni, sottopone all’amministrazione e all’opinione pubblica questioni di grande rilevanza connesse al generalizzato degrado di alcune zone della città come i giardini Diaz, sottopassi, parcheggi, ecc., all’accattonaggio molesto e ai bivacchi, all’aumento dello spaccio di droga, al complessivo aggravarsi della sensazione di insicurezza dei maceratesi.
Inoltre, come opposizione, abbiamo anche promosso molteplici mozioni, interrogazioni, interpellanze, incontri pubblici, comunicati, proponendo soluzioni concrete già positivamente adottate in altre città come il c.d. “controllo del vicinato”, l’implementazione della videosorveglianza, l’assunzione di nuovi agenti di Polizia municipale e la revisione dei relativi regolamenti, un maggior coordinamento del Comune con le forze di polizia e con le associazioni di categoria, sottolineando con forza la necessità di una maggior trasparenza sulle attività e sull’utilizzo delle ingenti risorse economiche da parte delle associazioni che gestiscono l’accoglienza, nonché sui relativi numeri.
Ebbene, l’amministrazione, benché più volte formalmente sollecitata, non solo non ha prestato la minima attenzione alle nostre proposte, ma si è sempre ostinatamente rifiutata di fornire informazioni sulle modalità di accoglienza, sulle strategie adottate al momento della fuoriuscita dai progetti dei soggetti assistiti, sulla mancata integrazione, nonché sui finanziamenti e sui bilanci delle associazioni che gestiscono l’accoglienza in città.
Tale atteggiamento di reticenza permane, nonostante la recente notizia di procedimenti penali attivati dalla Guardia di Finanza nei riguardi delle predette associazioni abbia evidenziato un’evidente carenza di trasparenza nei bilanci relativi agli ultimi esercizi, nonché una natura giuridica che sembrerebbe aver poco a che vedere con la figura associativa genuinamente intesa. Contesto da cui emergerebbe un ruolo determinante di esponenti della galassia del centrosinistra da cui discenderebbe un inquietante intreccio tra politica e associazioni dedite all’accoglienza.
A fronte di questa inedita, gravissima situazione, nonché di tali preoccupanti compromissioni, apprendiamo che Sindaco ed esponenti del centrosinistra, ora, invitano ad abbassare i toni “lasciando in pace” Macerata, organizzando - forse per uscire dall’isolamento in cui la maggioranza si è cacciata - una non meglio specificata manifestazione pubblica per domenica prossima.
Pur condividendo l’opportunità di una riduzione del clamore mediatico sulla nostra città, diciamo un chiaro e forte “no” a quello che appare un atteggiamento autoassolutorio da parte di chi governa da decenni la città e che non può più illudersi di sfuggire dalle pesantissime responsabilità, dalle conclamate omissioni relative agli ultimi anni in materia di sicurezza pubblica e di supporto a quello che si sta rivelando un vero e proprio “business dell’immigrazione” incontrollata.
Pertanto, riteniamo che, anziché spegnere i riflettori, sia invece il caso di fare definitivamente luce sulle reali cause dell’accaduto, sui motivi per cui si sono sommati anni di assoluta disattenzione in materia di droga e di presenza in città di tanti, troppi spacciatori pronti a tutto.
Questa volta non consentiremo che le nostre proposte, le nostre idee vengano lasciate cadere nel vuoto o derubricate a “fantasie” o “pessimismo”.
Fondamentale importanza rivestono le vicende giudiziarie che vedono coinvolte le associazioni dedite all’accoglienza con i loro nebulosi bilanci milionari che costituiscono, quindi, un monito alla prudenza e alla trasparenza. Da ciò discende l’assoluta necessità ed urgenza di bloccare immediatamente tutti i nuovi progetti voluti da Comune e Prefettura di Macerata, che farebbero arrivare altri 400 migranti circa in una città ancora sotto shock.
Occorre ragionare “a bocce ferme”. Prima di acconsentire a nuovi arrivi, è infatti necessario riflettere profondamente sul “sistema Macerata”, sulle politiche di accoglienza e di (mancata) integrazione sin qui adottate, nonché sui legami tra politica e gestione dell’immigrazione.
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