Macerata

Rocambolesca carambola sulla Cingolana: due persone ferite in maniera lieve

Rocambolesca carambola sulla Cingolana: due persone ferite in maniera lieve

Un rocambolesco incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze per i protagonisti, si è verificato questa sera intorno alle 22.30 lungo la strada Cingolana. La carambola di un'auto, infatti, ha provocato inevitabile apprensione e, vista la dinamica, ha fatto temere il peggio per il conducente e il passeggero della macchina che, invece, fortunatamente hanno riportato solo lievi ferite. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 per soccorrere i feriti. 

04/02/2017 23:25
Il sismologo Amato: "la sequenza in atto nelle Marche è la stessa del 26 ottobre"

Il sismologo Amato: "la sequenza in atto nelle Marche è la stessa del 26 ottobre"

"Si tratterebbe con ampia probabilità ancora di aftershocks dell’evento sismico principale verificatosi alla fine di ottobre 2016 tra Norcia e Pievetorina, quindi nella zona nord”.  Così il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), si esprime in merito alla sequenza sismica in atto negli scorsi giorni e tuttora nella zona di Montecavallo e Pieve Torina.  Ciò che ne è indice è la magnitudo a scalare: sono infatti terremoti che si attestano tra le magnitudo 3 e 4, e dunque di molto inferiori ai precedenti.  “Gli epicentri dei terremoti del 3 febbraio ricadono nell’area della faglia che si era attivata il 26 e poi il 30 di ottobre. Considerando anche la loro magnitudo, minore di 4.4 (la magnitudo Richter ML del terremoto più forte, quello delle 5:10, è stata stimata di 4.4, mentre la cosiddetta magnitudo momento Mw è pari a 4.2). Una sequenza di eventi in quella posizione e con queste magnitudo rientra nel quadro delle repliche (o aftershocks)”. Tra gli studiosi parrebbe dunque pacifico che si tratti di scosse di assestamento a decrescere derivanti dal mainshock di ottobre. In questo senso infatti si è espresso anche il geologo Emanuele Tondi: i terremoti di questi giorni infatti  per il Professore “ricadono nell'area destabilizzata dai forti eventi di fine ottobre. Quindi sono aftershocks della sequenza principale”  e, se si pensa che gli aftershocks a partire dal 30 Ottobre sono troppi e di forte magnitudo, assicura che “i sismologi pensano il contrario. Infatti, non si è mai nemmeno lontanamente raggiunta una magnitudo di un grado inferiore al mainshock principale, cosa che generalmente avviene subito dopo (via via che passa il tempo è sempre meno probabile) ".  Tornando ora al sismologo Amato, lo stesso ritiene invece “difficile tentare una correlazione con il terremoto del 1799, di cui non si conosce con precisione la faglia responsabile, e il cui epicentro presunto (ricostruito sulla base dei danni) si colloca parecchio più a nordest, a metà strada tra Camerino e Tolentino. Ricordiamo che la magnitudo stimata dai danneggiamenti per il terremoto del 1799 è pari a 6.2. Questo terremoto è attribuito a una fascia di sismicità più “esterna” (ossia più adriatica) rispetto a quella dei terremoti del 2016 e del 2009. Purtroppo non conosciamo quale sia il grado di interazione tra la faglia attive oggi e quelle della fascia esterna”. In entrambi i casi dunque il risultato sembrerebbe lo stesso: scosse di magnitudo inferiori rispetto alle precedenti vissute nei mesi scorsi.  “Nel settore centrale della zona colpita da agosto – quello che va circa da Amatrice fino a Visso passando per Accumoli - la sequenza si è molto diradata nell’ultimo mese, mentre le zone più attive nelle ultime settimane sono anzitutto la zona abruzzese, a sud,  e quella del settore nord, tra Monte Cavallo, Fiastra e Pieve Torina”. Continua l'esperto dell'INGV.  Il grafico allegato mostra il numero giornaliero di aftershocks (le colonnine colorate) e il rilascio di energia (punti neri) (dati Ingv) “Abbiamo ormai imparato che i trend che si vedono sono significativi per indicare il decadimento nel tempo della singola sequenza-nella-sequenza, ma anche che se si attiva un nuovo segmento di faglia si ricomincia da capo. Si vedono bene i tre picchi (24/8, 26-30/10, 18/1). Si tratta di un'unica sequenza o sono tre? Entrambe le cose: è una sequenza complessa fatta di più sequenze, ognuna relativa a una nuova faglia (o a una parte dello stesso sistema di faglie). È quello che Utsu avrebbe chiamato "sciame sismico del secondo tipo", mostrato nella seconda figura”. Amato aggiunge poi :  "Tornando dunque alla sequenza, o sciame, “si nota che dopo i terremoti del 18 gennaio sia il numero di terremoti sia l'energia emessa giornalmente sono tornati rapidamente ai livelli pre-18/1. E' un buon segno? Non lo so. Forse sì, ma resta sempre la possibilità di qualche altro forte terremoto, sia nella zona del 18 gennaio ( a nord dell'Aquila) sia nelle altre aree in prossimità della sequenza. Impossibile al momento calcolare la probabilità di attivazione di ciascuna delle faglie della zona perché non conosciamo bene quanta energia c'è sulle varie faglie, né quanta resistenza abbia ognuna di esse”. Il sismologo insiste dunque a precisare che il sistema di faglia dell’Italia centrale è molto complesso, essendoci diverse faglie parallele. Le perforazioni profonde delle faglie attive, cui ha fatto riferimento durante la trasmissione Porta a Porta di qualche settimana fa, secondo la sua opinione sono molto utili per comprendere la struttura e il comportamento delle faglie, e rappresenterebbero ano una grande novità per il nostro Paese. Ma va ricordato appunto che non ci troviamo in presenza ad esempio della faglia di San Andreas dove tali strumenti sono stati utilizzati con successo.   “Si tratta infatti di una faglia in cui si concentra buona parte della deformazione derivante dal moto relativo della placca nordamericana rispetto a quella pacifica, e di conseguenza più semplice da studiare. Su quella faglia può ancora applicarsi in qualche modo un modello proposto tipico negli anni ’80 – quello del “terremoto caratteristico” – che per il caso italiano è difficilmente applicabile, proprio per la complessità della struttura crostale dell’Appennino”.    “In ogni caso, ogni sequenza che ha interessato il nostro Paese prima o poi si è esaurita, dopo settimane o dopo molti mesi, quando l’energia a disposizione, quella derivata dalle spinte geologiche, e quella che in qualche modo “passa” da una faglia a un’altra, non è più sufficiente a superare la resistenza delle rocce che si saldano ai due lembi di una faglia. Per il prossimo terremoto, a quel punto, bisognerà aspettare molti anni o secoli, durante i quali quella faglia verrà “stressata” fino a fratturarsi di nuovo, dando così l’avvio a un nuovo ciclo sismico. Sarebbe bene che in ogni zona d’Italia ne fossimo tutti consapevoli e ci preparassimo prima che questo accada”.      

04/02/2017 22:29
Mario Venuti rapisce Musicultura

Mario Venuti rapisce Musicultura

“Quando si fa musica, bisogna sgombrare la mente, lasciarsi andare e fare quello che si sa fare, come dei semplici artigiani.” Così Mario Venuti apre il secondo week end delle audizioni live del Festival Musicultura Radio 1 Rai intonando al pianoforte le note della struggente "E’ stato un attimo", cantata in un emozionante duetto con il pubblico.  “Qualche giorno fa, un giornalista ha osservato che le mie canzoni sono piene di  paradossi. Probabilmente è dovuto alle mie origini siciliane, una terra ricca di contrasti, nella  mia canzone  scrivo che l’amore non è quello che abbiamo ma è quello che ci manca” e parte con il brano Quello che ci manca. Un incontro con uno degli autori più importanti della musica italiana degli ultimi 30 anni, che ha permesso di conoscere da vicino il cantautore siciliano per il quale “il pop è un termine nobile, che unisce Domenico Modugno e Luigi Tenco, Elvis Costello e i Talking Heads, i Beatles e Lucio Battisti” Certi artisti hanno bisogno del palco per riflettere, della chitarra per pensare, del confronto col pubblico per scrivere, e così Mario, si è offerto al pubblico di Musicultura nell’arrangiamento più puro, accompagnando la sua voce con una chitarra ha intonato Crudele “quando ho portato questa canzone a Sanremo nel 2004  i giornali il giorno dopo intitolarono i pezzi -il sadomaso sbarca a Sanremo” -ricorda ridendo l’artista.  Con uno sguardo verso l’amato Brasile, Mario racconta sognante al numeroso pubblico rapito dal suo talento, anche la fortuna di chi nasce danzando sul naso del mondo e inventa la bellezza: Fortuna. Il live prosegue in un tripudio di emozioni con Veramente e Mai come ieri,  applauditissimo per la performance generosa ed impeccabile, il cantautore siciliano torna sul palco per concedersi ancora  con la travolgente ” A ferro e fuoco”. A sfidarsi sul bollente  palcoscenico di Musicultura nelle audizioni live  che prevedono l’ascolto  dei sessanta artisti in gara 2017, selezionati sugli ottocento iscritti, il primo marchigiano Piero Romitelli di Morrovalle, accompagnato dal pianoforte, con i brani che l’autore stesso definisce i suoi più veri e autentici: Caro Amore, L’Alfabeto dei Silenzi e Mai Abbastanza. “Sentivo la mancanza dell’adrenalina che ti prende quando stai per salire sul palco” ha dichiarato Romitelli, classe ’86 ex Pquadro, il duo con cui vince Sanremolab nel 2006, e con cui ha interpretato la colonna sonora del film Disney “High School Musical 2”. Poi il cambio di direzione,  Piero si dedica esclusivamente al songwriting per grandi interpreti, come Marco Mengoni, Dolcenera, Raf, Chiara Galiazzo, Francesco Renga e molti altri. Dal 2014 è autore in esclusiva Sony atv e i suoi brani vengono inseriti in progetti discografici insieme a firme prestigiose, tra i cui James Blunt, Tiziano Ferro, Cesare Cremoni, Ivano “Pur essendo giovane, - ha detto l’artista marchigiano- sento che il tempo vola e credo che solo la musica rende immortale  un momento”. Tra gli altri artisti in gara:  Valerio Buchicchio in arte Buva, Shark e Groove Lucia Montrone alias Luce e Gaetano Mongelli, in arte Tano, a cui è andato l’apprezzamento del pubblico con il ‘Premio Val di Chienti’ espresso dai voti dei presenti in sala. Domani domenica 6 febbraio  si chiuderà il secondo week end di audizioni live con le esibizioni di: Alfredo Marasti, Gian Piero Milanetti, Agnese Valle, Bob Messini e Irene. Tutte le info su app gratuita di Musicultura!    

04/02/2017 15:44
Macerata Cultura acquisisce il Museo civico di Storia naturale “ Romano Dezi e Rita Ramazzotti”

Macerata Cultura acquisisce il Museo civico di Storia naturale “ Romano Dezi e Rita Ramazzotti”

Con la firma dell’atto di donazione da parte di Romano Dezi, da oggi le collezioni del Museo civico di Storia naturale sono ufficialmente acquisite dall’Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei. Questa mattina la cerimonia di consegna alla presenza del sindaco Romano Carancini, dell’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, di Alessandro Blasetti – responsabile del Museo scientifico dell’Università di Camerino e membro del Consiglio di amministrazione dell’Istituzione Macerata Cultura e della direttrice della stessa Istituzione Alessandra Sfrappini. Presente anche Cesare Rastelli, da sempre volontario e collaboratore di Romano Dezi e Michele Calzolaio anche lui dello staff del museo.    “Il museo di storia naturale è un pezzo importante della rete di Macerata Musei, amato dai bambini e da tanti visitatori” afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde “Prezioso il lavoro scientifico degli operatori dei musei civici insieme all’impegno appassionato dei volontari a cui siamo molto grati per il forte senso civico. Il desiderio è trovare risorse per progettare nuovi spazi per un polo museale scientifico. Può sviluppare in città un nuovo volano del turismo”.    Con il suo patrimonio costituito da reperti fossili, minerali, farfalle, coleotteri, reperti di zoologia, conchiglie, piante e acquari, il museo proseguirà nella sua attività che fino ad oggi lo ha contraddistinto e lo ha fatto entrare tra i musei scientifici di interesse regionale, sotto  il coordinamento e la responsabilità di Romano Dezi. Importanti i numeri che lo contraddistinguono con più di 11 mila visitatori nel 2016 e un elenco delle prenotazioni che già registra visite fino al mese di maggio.   Sarà ora l’Istituzione Macerata Cultura a definire progetti di valorizzazione che verranno messi a punto in collaborazione il Museo di Scienze dell’Università di Camerino, nell’ambito della rete dei Musei scientifici della provincia, con l’obiettivo della revisione e ripubblicazione della guida breve del Museo maceratese e per attività educative condivise.   Intanto in questo ultimo anno l’Istituzione Macerata Cultura ha proceduto, grazie alla collaborazione dei volontari del Servizio civile regionale, all’inventario del patrimonio del Museo. Sotto la guida dello stesso Dezi la volontaria del servizio Giorgia Cegna ha effettuato il minuzioso lavoro di sistematica inventariazione fisica e ricognizione fotografica che ha consentito l’acquisizione del pregiato patrimonio.             Al termine della cerimonia il sindaco ha donato a Romano Dezi una targa ricordo in segno di riconoscenza nella quale si legge “Con sincera gratitudine della Città per il dono della preziosa collezione del Museo di Storia naturale e per l’infaticabile impegno posto nella sua valorizzazione”. 

04/02/2017 14:34
Macerata, Michele D'Alfonso ha assunto l'incarico ad interim di dirigente del servizio Polizia Municipale

Macerata, Michele D'Alfonso ha assunto l'incarico ad interim di dirigente del servizio Polizia Municipale

Dal 1° gennaio 2017 un cambio ai vertici della Polizia Municipale di Macerata. Cessato l'incarico lo scorso 31 dicembre perRoberta Pallonari ha assunto l'incarico ad interim di dirigente del servizio Polizia Municipale Michele D'Alfonso, dirigente dei servizi al cittadino e all'impresa. Incarico ad interim  finché non sarà selezionato il nuovo comandante della Polizia municipale di Macerata.   Il bando di selezione fu infatti emesso nell'ottobre 2015, ma poi non espletato per nuove normative nazionali in materia di dirigenza pubblica. E’ stata ora riattivata la procedura di  selezione  per comandante di Polizia municipale di Macerata, in quanto la delega legislativa in materia di dirigenza pubblica della legge Madia è scaduta, quindi è possibile proseguire nella selezione che era rimasta bloccata da tali norme vincolanti. Entro breve, quindi, se non intercorrono nuovi blocchi normativi in materia, potrà essere individuato il nuovo comandante della PM tra i 50 candidati che hanno risposto al bando di selezione indetto dal Comune.  

04/02/2017 14:12
Droga, maxi operazione della Polizia: 4 arresti e 80 persone identificate tra Macerata e Porto Recanati

Droga, maxi operazione della Polizia: 4 arresti e 80 persone identificate tra Macerata e Porto Recanati

Dalla mattinata di ieri, con l’impiego di un consistente numero di agenti e di mezzi, è in corso in provincia una vasta operazione della Polizia di Stato finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività a cui è stato dato avvio ieri mattina, è proseguita senza soluzione di continuità per tutta la giornata. Durante le operazioni, sono state identificate e sottoposte a controllo decine di persone ed autoveicoli. Sono state altresì effettuate  perquisizioni domiciliari ad abitazioni in uso a soggetti pregiudicati orbitanti nel mondo della droga alcuni dei quali da tempo finiti nella sfera di attenzione della Polizia. Sono stati impegnate 10 pattuglie dislocate su tutto il territorio della provincia. Gli esiti dei controlli hanno determinato l’arresto di 27enne tunisino, in Italia senza fissa dimora, sorpreso ieri pomeriggio a Porto Recanati dagli agenti della Squadra Mobile nei pressi del River Village in atteggiamento sospetto. L’uomo colto in flagrante dalla Polizia, ha tentato immediatamente di darsi alla fuga a piedi lanciando nel contempo un involucro nel tentativo di disfarsene. Dopo un breve inseguimento a piedi tra i palazzi del quartiere, veniva raggiunto dagli agenti della Squadra Mobile e bloccato. Nell’involucro recuperato vi erano 20 grammi di eroina purissima.  L’uomo è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associato al carcere di Ancona. A Macerata, invece, gli agenti delle “Volanti” nel controllare la zona dei Giardini Diaz si imbattevano nel controllo di tre cittadini extracomunitari uno dei quali era stato sorpreso mentre cedeva una dose di stupefacente ad un minore che nel frattempo si allontanato velocemente. Un cittadino del Gambia di 24 anni residente in città   veniva trovato in possesso di n° 8 involucri in cellophane termosaldati pronti per lo spaccio contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di circa 10 grammi, nascosti nel giubbetto e nelle mutande. Il giovane è stato denunciato in stato di libertà per il reato di cui detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. all’art 73 dpr 309/90. Un altro cittadino nigeriano di 19 anni, che invece era stato visto cedere la dose, tentava di disfarsi di un involucro che gettava in terra e che subito è stato recuperato dagli agenti risultava contenere marijuana del peso di circa 6 grammi. Ne sono  derivate, come d’obbligo, le perquisizioni nei rispettivi domicili. In tal modo, a casa del giovane nigeriano venivano rinvenuti 4 involucri in cellophane termosaldato nascosti all’interno delle tasche di un pantalone riposto nell’armadio. La sostanza risultava essere marijuana di peso complessivo di 22 grammi. Atteso quanto sopra l’uomo veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Nel corso delle operazioni, oltre alle due persone arrestate, sono state identificate circa 80 persone, sottoposti a controllo 45 veicoli ed effettuate una decina di perquisizioni ad appartamenti ed abitazioni in uso a soggetti pregiudicati

04/02/2017 13:50
No al centro islamico a Piediripa, Forza Nuova pronta alla mobilitazione

No al centro islamico a Piediripa, Forza Nuova pronta alla mobilitazione

Forza Nuova esprime massima contrarietà all’idea di un centro culturale islamico che -secondo indiscrezioni- dovrebbe sorgere tra circa cinque mesi a Piediripa nelle vicinanze dell’attuale moschea. "Nonostante il recente patto per l’integrazione promosso dal governo" si legge in una nota "va sottolineato che l’Islam al momento non ha stipulato nessuna intesa con lo Stato italiano, questo probabilmente perché nella maggioranza dei Paesi islamici, da cui provengono numerosi extracomunitari presenti in città, vige una sovrapposizione tra legge statale e Sharia, legge religiosa che presenta forti criticità con il nostro ordinamento, tra cui pratiche espressamente vietate dalla legge italiana, come ad esempio la poligamia. Nessuno vuole mettere in discussione la libertà di associazione e l’iniziativa privata, ci sembra evidente però che le cronache degli ultimi anni (anche ieri la notizia di un attentato a Parigi), nonché l’opera di polizia e di intelligence abbiano consolidato il fatto che i centri culturali islamici rappresentano luoghi a rischio radicalizzazione, –in molti casi- un serbatoio per terroristi e foreign fighters e pertanto, sul fronte della sicurezza, sarebbe stato corretto da parte dell’amministrazione confrontarsi con la cittadinanza prima di dare autorizzazioni in materia. Dal punto di vista politico constatiamo il consueto buonismo della giunta, che continua a smaniare di multiculturalismo nello stesso momento in cui molti paesi del Mondo vedono i cristiani perseguitati e le chiese rase al suolo. Forse sarebbe ora di iniziare a parlare di reciprocità e rispetto, non solo di accoglienza e diritti? Nei prossimi giorni i militanti di Forza Nuova diffonderanno dei questionari durante il mercato settimanale per comprendere la posizione dei maceratesi sulla questione; siamo pronti a dare vita a un corteo per difendere le radici romane e cristiane della nostra città.

04/02/2017 13:28
Maceratese, settimana di ferro con Padova, Modena e Pordenone

Maceratese, settimana di ferro con Padova, Modena e Pordenone

Sarà una settimana di ferro per la Maceratese. Domani (fischio di inizio alle ore 14,30) i biancorossi ospiteranno all’Helvia Recina il Padova. Mercoledì prossimo, sempre a Macerata, è in calendario la partita con il Modena, rinviata lo scorso 21 gennaio a causa della neve. Domenica 12 febbraio infine trasferta a Pordenone. Sia il Padova che il Pordenone attualmente occupano a braccetto la terza posizione di classifica, mentre il Modena è in piena zona play out.   Per la squadra allenata da Federico Giunti sarà la prima partita del 2017 giocata all’Helvia Recina, dove nel girone di andata i biancorossi hanno ottenuto due sole vittorie. “E’ un anno nuovo, speriamo che sia anche vita nuova - ha affermato Giunti - Dobbiamo cercare di migliorare la classifica tra le mura amiche. E’ da tanto che ce lo diciamo, dobbiamo passare ai fatti. Fuori casa stiamo facendo molto bene”. Il Padova è un avversario di spessore. “E’ una squadra costruita per provare a vincere il campionato, come  Venezia, Parma e Reggiana. Hanno fatto un paio di acquisti ottimi sul mercato, si sono rinforzati in attacco. Dovremo fare una prestazioni sopra le righe. La forza del Padova non la scopro io”. Come scenderà in campo la Maceratese? “Continueremo sulla base di quello che è stato fatto nelle ultime partite. Il nostro modo di giocare è quello, centrocampo a tre e difesa a quattro”. Ultimamente la squadra ha ricevuto la visita del presidente Filippo Spalletta. “Credo che il presidente abbia fatto bene a parlare con la squadra. Quando all’esterno si alimentano alcune voci è giusto fare chiarezza. Sono state dette cose che fanno piacere, dalle parole bisognerà passare ai fatti. Il presidente ha ribadito che è venuto a Macerata per creare qualcosa di importante. Ci ha messo la faccia fino ad adesso, speriamo che continuerà mettercela il più a lungo possibile”. La Maceratese, reduce dalla vittoria in trasferta ad Ancona, recupera De Grazia, assente nel derby a causa di una giornata di squalifica.  Tra i pochi (ma buoni) rimasti dallo scorso torneo c'è Francesco. Saracinesca di affidabilità assoluta, lo scorso anno fu un elemento di spicco della difesa dell’allora compagine di Cristian Bucchi e nell’attuale campionato si è confermato ai massimi livelli anche nella retroguardia di Federico Giunti. Forte ha contribuito in prima persona a far restare blindata la propria porta in ben 12 delle 23 giornate finora disputate con la maglia della Maceratese. Traguardo non da poco, perché quando le fondazioni sono buone (nel territorio maceratese di recente, con lo sciame sismico, ne sappiamo qualcosa…), la casa rimane salda. Ragazzo sempre positivo, non può che gongolare dopo due derby esterni vinti. Vero, Francesco? “Eh sì – attacca Forte – il fatto di aver vinto sia a San Benedetto, peraltro dopo mezzo secolo di vani tentativi, sia ad Ancona, anche lì dopo 45 anni di attesa, non può che far crescere l’autostima di un gruppo veramente tosto. Stiamo bene ed abbiamo vissuto una settimana tipo. Non temiamo il Padova perché ci siamo preparati alla grande”. Domenica il Padova, poi il recupero con il Modena ed infine il Pordenone, un trittico da brividi… “Tutte le partite sono difficili. Nel nostro girone non vedo gare facili sulla carta, ma noi le dobbiamo affrontare con il piglio giusto, quello battagliero che potrebbe portarci altre soddisfazioni. Quando giochiamo come sappiamo, possiamo davvero dare tanto”. Un passo indietro, al Del Conero nel secondo tempo ai tifosi dorici è venuto il mal di testa a sentire il continuo fischio arbitrale a fermare gli avanti locali terminati in fuorigioco. Casualità oppure preparazione? “Preparazione. Direi meticolosa. Sia Federico Giunti che il trainer in seconda Daniele Gregori sono maniacali nello studio dei movimenti giusti per disinnescare gli attacchi dei nostri avversari. Sapevamo che l’Ancona ci avrebbe attaccato con puntate profonde e abbiamo tenuto la linea difensiva alta, quel tanto che è bastato per mandare in offside i nostri avversari un gran numero di volte. In settimana ci prepariamo bene a livello tattico ed i frutti si vedono”. Contro il Padova pensi che sarà un’altra partita casalinga con scarse soddisfazioni per i tifosi della Rata oppure… “Non credo che il Padova, quarto in classifica, verrà a Macerata per difendersi. Se i veneti ci presseranno, noi sapremo come ripartire ed approfittare degli spazi che si verranno a creare in contropiede, la nostra “arma letale”. È nelle nostre caratteristiche. In caso contrario sarebbe più difficile attaccare l’ennesima difesa chiusa a riccio. Ne abbiamo viste diverse, a Macerata, di squadre abbottonate”. La dirigenza ha fatto ritocchi precisi nella finestra di mercato invernale, come giudichi l’operato del direttore Benassi? “Ha ingaggiato i giocatori di cui avevamo bisogno. Rocco (Sabato, ndr), ad esempio, ci darà molto a livello di esperienza e andrà a colmare un settore, quello difensivo sinistro, dove eravamo un po’ scoperti. Moroni è un giocatore di grande prospettiva”. Firmeresti per 5 punti nelle prossime tre partite? “Firmerei solo per… 9 punti. Si deve puntare sempre in alto”. L’uscita… alta di Francesco Forte non può che fare piacere allo staff ed ai tifosi. Contro il Padova sarà un bel vedere.

04/02/2017 11:47
Povertà, Lodolini: “I fondi al sociale sono un investimento”

Povertà, Lodolini: “I fondi al sociale sono un investimento”

In 5 anni il numero dei poveri in Italia è triplicato e, dei circa 5 milioni stimati, almeno 1,2 milioni sono minori. A questi se ne aggiungano altrettanti in condizione di povertà relativa. Ecco i numeri drammatici che rendono indispensabile il contrasto alla povertà al centro della mattinata di riflessione organizzata ad Ancona dall'On. Emanuele Lodolini con il patrocinio di Anci Marche e della Camera dei Deputati, alla quale sono intervenuti anche Emma Capogrossi, Coordinatrice della Commissione Servizi Sociali e Immigrazione di Anci Marche, Sergio Pierantoni, Coordinatore dell'ufficio Amministrativo della Caritas nazionale, Sergio Santarelli, Dirigente dei Servizi Sociali della Regione Marche. “Per svoltare con gli strumenti di contrasto alla povertà, in sostegno di famiglie ed persone in grave difficoltà economiche – ha detto Emanuele Lodolini introducendo l'incontro - un gran lavoro è stato fatto dal governo Renzi con la legge di stabilità 2016 e la legge di bilancio 2017 che ha destinato 1 miliardo e mezzo di euro da considerarsi un punto di partenza importante sapendo che il fondo sul sociale era stato azzerato”. “I fondi destinati al sociale – ha aggiunto l'On. Edoardo Patriarca, Presidente del Centro Nazionale Volontariato – per troppo tempo sono stati considerati una spesa mentre andrebbero considerati un investimento perché se si aiuta le famiglie ad uscire dalla povertà, queste rientrano nel circuito economico e quindi contribuiscono alla ripresa del paese”. “Inoltre – ha aggiunto – dovremmo re-introdurre nel nostro vocabolario il concetto del prendersi cura, di chi ha bisogno, di chi vive situazioni di disagio, del territorio, degli altri, e la politica, da questo punto di vista, può fare molto ma, con l'approvazione di questa legge per la quale attendiamo i decreti attuativi, si è già dato un segnale significativo”. Il disagio sociale oggi riguarda soprattutto i giovani ed i minori, e meno gli ultra 65enni i cui dati sono pressoché invariati. Il dibattito aperto riguarda anche il reddito d'inclusione il cui sostegno economico è “condizionato all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativo volto all’affrancamento dalla condizione di povertà” - ha detto Emma Capogrossi a nome dell'Anci Marche. Dunque il modello scelto è quello di un sostegno complessivo alla persona finalizzato soprattutto al suo inserimento lavorativo ed all'uscita da una situazione di disagio momentaneo.

04/02/2017 11:40
Macerata, i commercianti di corso Matteotti, via Gramsci e via Lauri: "Servono interventi urgenti per il commercio"

Macerata, i commercianti di corso Matteotti, via Gramsci e via Lauri: "Servono interventi urgenti per il commercio"

A seguito degli eventi sismici che da agosto in poi hanno tartassato la nostra provincia si è verificato un vero e proprio spopolamento del centro storico di Macerata con conseguente crisi delle attività commerciali di una zona già in difficoltà per ragioni strutturali e problemi di accessibilità. Nel corso di un incontro tra i commercianti di Corso Matteotti, Via Gramsci e Via Lauri si è discusso della necessità di interventi immediati per favorire il rilancio del centro. I commercianti chiedono, anche a seguito dell’attuazione del “Piano Parcheggi “ del Comune, con l’acquisizione del Park Sì, che vengano messe in atto le misure già preventivate dall’amministrazione per migliorare la fruibilità dei parcheggi. In particolare si chiede che venga messa in opera un’opportuna segnaletica lungo le principali vide d’accesso e lungo le mura che consenta di raggiungere i parcheggi (Park Sì, Paladini, Garibaldi) e che specifici che da tali aree di sosta possono essere raggiunte facilmente, con gli ascensori le varie zone del centro. Si chiede anche che vengano ristampati i volantini informativi sui parcheggi dato che quelli messi a disposizione sono velocemente terminati. I commercianti si impegnano fin d’ora a diffonderli e spiegarli alla loro clientela. Inoltre si chiede la realizzazione di piano di comunicazione per rilanciare il turismo nella nostra città che è stata colpita solo marginalmente dal sisma e che quindi è pienamente fruibile dai viaggiatori. Purtroppo i media nazionali hanno spesso identificato come zona dell’epicentro con grave danno per l’immagine della città.   I provvedimenti richiesti sono da considerarsi estremamente urgenti poiché si sta già verificando una diminuzione degli esercizi commerciali nel centro storico. Molti hanno chiuso o si sono trasferiti m molti altri sono a rischio. Occorre perciò una risposta immediata.

04/02/2017 10:08
Maltrattamenti alla moglie e minacce alla sorella: finisce a Montacuto l'autore della rapina violenta di Santo Stefano

Maltrattamenti alla moglie e minacce alla sorella: finisce a Montacuto l'autore della rapina violenta di Santo Stefano

Stavolta non c'è stato scampo. E' finito (finalmente) in carcere Marco Frascaria, il 28enne originario di San Severo che il giorno di Santo Stefano ha messo a segno una rapina violenta ai danni di una coppia di anziani a Macerata, uno dei quali addirittura allettato. Frascaria aveva minacciato la donna con un coltello e l'aveva colpita, rubando oro e gioielli che poi aveva rivenduto in un Compro Oro di Firenze. Il 28enne, infatti, lavora in Toscana per una cooperativa locale. Attualmente, Frascaria si trovava agli arresti domiciliari da alcuni parenti maceratesi non solo per la rapina di Santo Stefano, ma anche perchè a suo carico c'era una denuncia da parte della moglie per maltrattamenti.  A tutto questo, si è aggiunto un nuovo capo di imputazione: è stato infatti denunciato per minacce dalla sorella convivente. Alla luce di questo ultimo, nuovo episodio la Procura di Firenze ne ha disposto la custodia cautelare in carcere. Oggi, gli agenti della squadra mobile sono andati a prelevarlo nell'abitazione dove stava scontando i domiciliari e lo hanno portato in carcere ad Ancona. 

03/02/2017 20:29
Livi (Azione in Movimento) scrive al presidente dell'Abi: "Sbloccate i conti per la ricostruzione"

Livi (Azione in Movimento) scrive al presidente dell'Abi: "Sbloccate i conti per la ricostruzione"

Il segretario di Azione in Movimento, Simone Livi, ha inviato una lettera aperta al Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, per invitarlo a prendere le iniziative necessarie a sbloccare una situazione oggi statica che impedisce a diversi cittadini di poter avviare le opere di ricostruzione dopo il terremoto. Questo il testo della missiva   Signor Presidente, vado subito al motivo di questa mia missiva. Vista la convenzione da Voi stipulata con la Cassa Depositi e Prestiti in data 18/11/2016 con la quale si sono definite le linee guida e le regole applicative per l’erogazione dei Finanziamenti per i fini di cui all’articolo 5 del D.L. 189/2016, volti a fornire alle Banche - nei limiti del Plafond e nel rispetto del Limite Annuale- la provvista per l’erogazione dei Finanziamenti. Considerato che da tale data sono passati ormai due mesi e mezzo e che l’accordo ancora non è stato reso operativo e quindi le Banche non sono attualmente in grado di aprire conti correnti intestati a tutti quei cittadini che potrebbero partire immediatamente con i lavori di ristrutturazione dei propri immobili danneggiati dagli eventi sismici di agosto ed ottobre, secondo i criteri previsti dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione. Tenuto conto della enorme situazione di disagio che stanno vivendo le tantissime persone costrette ad abbandonare la propria abitazione e che attualmente sono ospiti in varie strutture spesso anche distanti molti chilometri dal proprio paese e/o luogo di lavoro; Le chiedo di intervenire con cortese sollecitudine al fine di sbloccare questa impasse, invitando gli Istituti Bancari a stipulare immediatamente convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti in modo da rendere subito efficace l’atto da Voi stipulato a novembre. Mi permetto di ricordarle che questo territorio sta vivendo una situazione drammatica e che tutti dovrebbero fare la propria parte per cercare, nel più breve tempo possibile, di ristabilire un minimo di normalità.   Confido nella Sua disponibilità nell’accogliere positivamente tale appello.

03/02/2017 19:37
Unimc: aperte le iscrizioni al Salone di orientamento 2017

Unimc: aperte le iscrizioni al Salone di orientamento 2017

Si terrà il 9 e il 10 febbraio l'edizione 2017 del Salone di orientamento dell’Università di Macerata, l’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori. L'ateneo apre le porte ai ragazzi offrendo un programma ricco di attività: gli studenti saranno accolti dalle 10 alle 11 dagli operatori dell’orientamento e dai senior tutor, nei due punti informativi allestiti in piazza della Libertà e sotto la Loggia del Grano in via Don Minzoni. A seguire, dalle 10 alle 12, si svolgeranno gli incontri con i docenti e i tutor dei Dipartimenti per la presentazione dell'offerta formativa e dei corsi di laurea, nelle sedi indicate nel programma. Dopo la pausa pranzo alla mensa universitaria, il Salotto di orientamento propone un approfondimento sulle professioni degli umanisti e un incontro a "Tu per Tu" con la delegata all'orientamento, il consulente di orientamento e i senior tutor del servizio "Pillole di orientamento per una scelta consapevole". Gli studenti possono partecipare singolarmente o con la propria scuola di appartenenza, compilando e inviando la scheda disponibile sul sito www.unimc.it. All'Infopoint in via Don Minzoni gli studenti potranno avere informazioni sulla Scuola di Studi superiori Giacomo Leopardi, sui programmi Erasmus, sul servizio disabilità e sull'Istituto Confucio e sulle borse di studio e gli alloggi dell’Ersu.

03/02/2017 18:05
Ancora una sfida stellare, stavolta in SuperLega: domenica ore 18 c'è Perugia-Lube

Ancora una sfida stellare, stavolta in SuperLega: domenica ore 18 c'è Perugia-Lube

Ancora un big match in arrivo in una vera e propria settimana di fuoco per la Cucine Lube Civitanova. Dopo il successo in Final Four di Coppa Italia e la fondamentale vittoria di mercoledì sul Resovia in Champions League, Stankovic e compagni tornano a pensare al campionato: domenica 5 (ore 18.00) li attende la super sfida con la Sir Safety Conad Perugia al Pala Evangelisti. A +6 sugli umbri e in vetta alla classifica, gli uomini di Blengini puntano a distanziare ulteriormente la formazione guidata da Bernardi, in una gara che si preannuncia davvero complicata e di altissimo livello. Non a casa il palasport perugino è tutto esaurito da giorni, ma i biancorossi non saranno soli: circa 300 tifosi raggiungeranno il capoluogo umbro per sostenere la Cucine Lube Civitanova. Venerdì e sabato pomeriggio gli ultimi due allenamenti tecnici dell'Eurosuole Forum, poi la partenza per Perugia. Gara numero 20 tra Lube e Perugia, cucinieri avanti con 12 successi contro i 7 degli umbri. Due già gli incroci in questa stagione: in semifinale di Supercoppa italiana con la vittoria Sir per 3-1 e nel girone di andata con vittoria Lube per 3-2. Come detto ci saranno due grandi ex in campo come Marko Podrascanin, ben 8 stagioni in biancorosso dal 2008 al 2016, e Ivan Zaytsev alla Lube dal 2012 al 2014. Con la maglia dei cucinieri lo schiacciatore Denys Kaliberda, nella passata stagione a Perugia. Infine il tecnico di Perugia, Bernardi, è stato un giocatore della Cucine Lube nella stagione 2005-2006. Attualmente al secondo posto in classifica a pari punti di Trento (ma con un miglior quoziente set) e a -6 dalla Cucine Lube Civitanova, Perugia (ora in mano al tecnico Bernardi dopo aver iniziato la stagione con Kovac in panchina) schiera in regia l'argentino De Cecco, in diagonale con il serbo Atanasijevic. In banda l'ex Zaytsev insieme allo Russell o in alternativa l'austriaco Berger. Grande ex anche al centro con il serbo Podrascanin, in biancorosso negli ultimi 8 anni, il secondo posto al centro è in gioco tra Birarelli e Buti. Seconda linea in mano ai liberi Bari e Tosi. "A Perugia ci aspetta una partita molto difficile contro una delle formazioni più attrezzate del campionato, accreditata da tutti come la favorita. Veniamo da un periodo di risultati positivi e cercheremo di confermarli anche al Pala Evangelisti, giocando con tranquillità e dando il massimo dal primo pallone. E' una fase ricca di partite di alto livello e impegni ravvicinati, fondamentale anche la gestione del recupero tra le gare, ottimizzato dal nostro staff grazie anche all'utilizzo dei prodotti Enervit. Siamo pronti per la sfida di domenica, consapevoli dell'ampio vantaggio in vetta alla classifica che, però, vogliamo mantenere intatto". Così sul match Osmany Juantorena.  L'ottava giornata di ritorno sarà diretta da Gianni Bartolini di Firenze e Armando Simbari di Milano. Giocatori a caccia di record In Regular Season: Davide Candellaro – 3 muri vincenti ai 300, Klemen Cebulj – 3 attacchi vincenti ai 1000 (Cucine Lube Civitanova). In Campionato: Simone Buti – 2 battute vincenti alle 100, Ivan Zaytsev – 6 attacchi vincenti ai 2500 (Sir Safety Conad Perugia). In Campionato e Coppa Italia: Aleksandar Atanasijevic – 3 battute vincenti alle 200, Dore Della Lunga – 4 muri vincenti ai 100, Ivan Zaytsev – 1 partita giocata alle 300 (Sir Safety Conad Perugia); Enrico Cester – 14 attacchi vincenti ai 1000, Tsvetan Sokolov – 8 attacchi vincenti ai 1500 (Cucine Lube Civitanova). Come seguire Cucine Lube Civitanova - Sir Safety Conad Perugia Diretta sulla web tv Lega Volley Channel (Sportube.tv). Diretta Radio Arancia Network con la radiocronaca di Gianluca Pascucci. Aggiornamenti live anche sul profilo Twitter @VolleyLube.

03/02/2017 17:43
Musicultura: continua la caccia ai nuovi talenti

Musicultura: continua la caccia ai nuovi talenti

Domani sabato 4 a Macerata sul palcoscenico del Festival sarà la volta dei live di Amarcord, Antonio Langone, Nunzia B, Frè Monti e Rachele Di Caro. A ritmi serrati continua la maratona musicale d’autore nel secondo week end di audizioni live di Musicultura partner Radio 1 Rai, che vede in gara sessanta artisti provenienti da tutta Italia esibirsi con i propri musicisti al Teatro della Filarmonica di Macerata per garantirsi un posto al sole tra i sedici finalisti del celebre concorso. Domani sabato 4 febbraio sul palcoscenico maceratese si esibiranno di fronte la giuria di Musicultura e il gremito pubblico che ogni sera segue con passione e con interesse le audizioni a caccia dei nuovi talenti italiani: Amarcord, Antonio Langone, Nunzia B, Fre Monti e Rachele Di Caro. Scopriamo chi sono e le loro storie artistiche: Amarcord band di Firenze composta da Francesco, Gabriele, Giovanni, Marco e Riccardo. In “Vittoria”, il loro album d'esordio, è racchiuso l'intero percorso del gruppo: dalla formazione, ai numerosi concerti fino alle partecipazioni a Sanremo Giovani, al Premio De André e al RockContest 2015. Nel 2016 la band vince l’assegnazione del riconoscimento “Toscana100band” e realizza il singolo “A Testa Alta”, ricevendo la possibilità di registrare nello studio di Luciano Ligabue il secondo album. Antonio Langone, classe '88, nasce a Potenza, studia la tromba e frequenta i corsi di formazione per “Autori di testi” e “Compositori” al CET di Mogol. Trombettista nella banda della città di Pignola, partecipa a due tappe del Tour “Ovunque Proteggi” di Vinicio Capossela. Apre i concerti di Eugenio Bennato e di James Senese / Napoli Centrale. Il suo progetto musicale da solista nel 2016 è alle finali del Premio “De Andrè” con “Chiedi alla polvere”. Nel 2013 esce l'album “Un po' nell'ombra un po' nel buio”. Antonio compone musiche per spettacoli teatrali ed ha collaborato con la “Glasgow Clyde College”, con il suo brano “Perduto altrove”, colonna sonora di un cortometraggio muto. Nunzia Carrozza, di Telese Terme, in arte Bi, è una pianista laureata al Conservatorio di Campobasso, cantautrice, turnista (piano e tastiere), e vocalist di esponenti della scena cantautorale, tra cui Fausto Mesolella nel tour “Diffidate dalle imitazioni” e nel disco “Cantostefano”. Tra i riconoscimenti ricevuti: il Premio “Pigro Ivan Graziani” nel 2007 e il Premio Repubblica in occasione del “Premio F. De Andrè” nel 2016; i suoi brani sono stati inseriti nella compilation del Giffoni Film Festival (2006) e nell'album “Sono un'isola – Premio Bianca d'Aponte” (2007) e nel 2016 si è esibita al concerto del Primo Maggio a Roma. Nunzia, laureata in logopedia specializzata sulla voce artistica, è vocal coach di professionisti nell'ambito musicale quali Renzo Arbore, Fatima Trotta, Carmine Faraco, Rosalia Porcaro e Francesco Cicchella. Francesco Monti, alias Frè Monti, di Castellarano (RE) nel 2013 partecipa alla prima edizione di “The Voice of Italy”, nella squadra di Riccardo Cocciante. Si esibisce al Soave Guitar Festival, al Ferrara Busker Festival e ad iniziative organizzate dalla Nazionale Italiana Cantanti. Apre i concerti di Ron e Andrea Mingardi. Nel 2016 è alle semifinali di Sanremo Giovani. Ha all'attivo due album di cover riarrangiate, che racchiudono brani di Paolo Nutini, The Beatles, David Bowie e Jack Johnson. Rachele Di Caro, nasce a Caltanissetta nel 1991, laureata in Filologia moderna e scienze filosofiche, compone canzoni e si esibisce come cantante e attrice in spettacoli-concerto organizzati dalla Comunità “La Presenza”. Nel 2009 vince il primo premio al progetto Stand-Up della Caritas della Diocesi di Caltanissetta. La giovane artista è molto attiva a livello sociale, tanto da aver compiuto numerosi viaggi missionari in Uganda.   E’ possibile seguire lo STREAMING LIVE delle audizioni sul canale you tube di Musicultura: www.youtube.com/user/musicultura   APP MUSICULTURA Tutte le info sull’ App gratuita di MUSICULTURA da scaricare su Apple Store e GooglePlay CALENDARIO AUDIZIONI LIVE 2016 - APERTE AL PUBBLICO Teatro della Società Filarmonico Drammatica di Macerata INIZIO SPETTACOLI venerdì e sabato ore 21 - domenica ore 17 -venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 Gennaio; -venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 Febbraio; -venerdì 10 , sabato 11 e domenica 1 Febbraio; - venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 Febbraio.   PROGRAMMA AUDIZIONI LIVE MUSICULTURA 2017 GENNAIO Venerdì 27 gennaio Giulia Catuogno Lene Eugenio Rodondi Antonio Ferrari Salvario Sabato 28 gennaio Lorenzo Santangelo Luca Mele Makardia Doro Gjat Gigi Marras Domenica 29 gennaio Francesca Sarasso Lovain Lumanera Andrea Del Rivo Teo Manzo   FEBBRAIO Venerdì 3 febbraio Luce Shark E Groove Tano Mongelli Piero Romitelli Buva Sabato 4 fabbraio Nunzia B Rachele Di Caro Fre Monti Amarcord Antonio Langone Domenica 5 febbraio Alfredo Marasti Gian Piero Milanetti Agnese Valle Bob Messini Irene   Venerdì 10 febbraio Jess Virginia VeronesI Punto E Virgola Cauteruccio Jaspers Sabato 11 febbraio Lastanzadigreta Marte Il Grande Capo Nico Gulino Luca Dolci Domenica 12 febbraio Riccardo Ceres La Base Francesco Papageorgiou T;Nagaï Roberta Dragone   Venerdì 17 febbraio Simona Severini Le Larve Lucio Corsi Oyoshe Mirkoeilcane   Sabato 18 febbraio Valeria Vaglio Alessandro Sipolo Bruschetta Brothers Nico Sambo Francesco Balasso Domenica 19 febbraio Marilisa Ungaro Ambra Calvani L’Armeria Dei Briganti Peligro   GLI ARTISTI IN CONCORSO 2017 A seguire i nomi degli artisti selezionati e relative città di provenienza: Francesco Balasso (Thiene – VI), Buva (Cerignola – FG), Ambra Calvani (Roma), Andrea Delrivo (Bologna), Nunzia Bi (Telese Terme – BN), T;nagai (Barletta – BT), Le Larve (Roma), Giulia Catuogno (Palermo), Cauteruccio (Arezzo), Bruschetta Brothers (Trento), Riccardo Ceres (Santa Maria Capua Vetere – CS), Lucio Corsi (Castiglione della Pescaia – GR), Shark e Groove (Siderno – RC), L'Armeria Dei Briganti (Capoterra – Cagliari), Bob Messini (Bologna), Il Grande Capo (Formia – LT), Makardia (Avellino), Giorgieness (Milano), Luca Dolci (Forlì), Doro Gjat (Dolmezzo – UD), Roberta Dragone (Monza), Antonio Ferrari (Piacenza), La Base (Ascoli Piceno), Punto e Virgola (Forlì), Nico Gulino (Erice – TP), Antonio Langone (Roma), Mirkoeilcane (Roma), Marte (Monza), Teo Manzo (Milano), Alfredo Marasti (Pistoia), Gigi Marras (Cagliari), Jess (Chianciano Terme – SI), Luca (Molfetta - BA), Peligro (Vignate – MI), Gian Piero Milanetti (Roma), Tano Mongelli (Toritto – BA), Frè Monti (Castellarano – RE), Luce (Bari), Amarcord (Scandicci – FI), Vincenzo Musto (Napoli), Francesco Papageorgiou (Parma), Salvario (Torino), Lovain (Grottaglie – TA), Eugenio Rodondi (Collegno – TO), Piero Romitelli (Morrovalle – MC), Lene (Vimodrone – MI), Nico Sambo (Livorno), Lorenzo Santangelo (Sydney), Francesca Sarasso (Vercelli), Irene (San Sebastiano al Vesuvio – NA), Simona Severini (Gorgonzola – MI), Jaspers (Asti), Alessandro Sipolo (Brescia), Lastanzadigreta (Torino), Marilisa Ungaro (Ischia – NA), Valeria Vaglio (Roma), Agnese Valle (Roma), Virginia Veronesi (Lodi), Lumanera (Avellino), Rachele (Caltanissetta).              

03/02/2017 17:12
Maceratese - Padova di 36 anni fa nel racconto di Giancarlo Nascimbeni

Maceratese - Padova di 36 anni fa nel racconto di Giancarlo Nascimbeni

Domenica prossima lo stadio Helvia Recina torna ad ospitare la partita fra la Maceratese ed il Padova. Giancarlo Nascimbeni, presidente dell’associazione “Amici della Rata” si immerge nei ricordi e con un racconto minuzioso e particolareggiato ci fa rivivere la doppia sfida di trentasei anni fa. “La partita con il Padova evoca in me dei ricordi emozionanti per averla vissuta direttamente nel campionato 1980-81 quale direttore sportivo e dirigente accompagnatore della Maceratese. Due soli punti ci preclusero la possibilità di salire in serie C1, cosa invece ottenuta dallo stesso Padova che arrivò primo e dalla Civitanovese. La Maceratese era neo promossa, l’allenatore era Pino Brizi, il direttore tecnico era Tonino Seri, in squadra c’erano fra gli altri Giovanni Pagliari e Moreno Morbiducci.  Man mano che il campionato si stava svolgendo la Maceratese cominciò ad assumere la connotazione di una squadra rivelazione, perché si era partiti per la salvezza e invece cammin facendo la stagione si fece entusiasmante. Posso dire che da una sconfitta al 91’ al Polisportivo di Civitanova per 1 a 0 con rete di Morra avemmo consapevolezza che la squadra poteva essere protagonista, come lo era stata l’anno precedente. Tanto è vero che quando alla penultima giornata del girone di andata il Padova, che era la favorita d’obbligo in quanto l’anno prima aveva perso lo spareggio con il Trento per la promozione in C1, e doveva risalire ad ogni costo, perché era scesa in C2 dopo aver conosciuto gli anni epici della serie A con Nereo Rocco, fu una grande sfida. Una partita bellissima che sembrava non si dovesse giocare tanta era la neve. All’epoca il terreno dell’Helvia Recina era particolarmente curato dal Comune, a differenza di questi ultimi anni, tanto di avere la protezione dei teloni che l’allora responsabile della struttura, l’indimenticabile Delio Monteverde, stendeva quando c’era minaccia di maltempo. Avvenne una nevicata improvvisa, era il 19 gennaio del 1981, anche il Padova che era arrivato a Macerata la sera prima si era oramai convinto. E invece quasi miracolosamente gli operai del Comune riuscirono a liberare il campo, si giocò, c’era una temperatura polare e sugli spalti erano presenti quattromila spettatori. Fu una partita epica, in quel caso vedemmo veramente la forza della nostra squadra e la conferma di quella del Padova. Andammo in vantaggio a pochi minuti dalla fine del primo tempo con una rete di Moreno Morbiducci, all’inizio del secondo tempo il Padova pareggiò. Dopo pochi minuti Giovanni Pagliari fece un gol straordinario e ritornammo in vantaggio. A metà del secondo tempo in cinque minuti il Padova ribaltò il risultato, con un calcio di rigore ed una rete di Pezzato, un grande giocatore, che era il capocannoniere. Ad un minuto dalla fine Nicola Gazzani che era solito entrare a partita in corso segnò un gol magnifico in mischia e raggiungemmo il 3 a 3. Li ci fu un’apoteosi, con grande delusione del Padova che al termine del girone di andata aveva quattro punti di distacco dalla Civitanovese. Noi seguivamo il Padova di tre punti. Dopo quella partita facemmo altre partite entusiasmanti fino all’epico derby con la Civitanovese in cui vincemmo per 1 a 0 con rete di Morbiducci ed andammo a due punti dai rossoblù. Addirittura anche il prato della curva nord era stato aperto al pubblico per l’occasione”. “Ci presentammo a Padova alla penultima giornata di campionato, era il 1 giugno, con grande entusiasmo, nello storico stadio Appiani gremito da venticinquemila persone. Con il pareggio il Padova si sarebbe garantita la C1. I nostri giocatori non erano abituati a quelle platee, ma devo dire con orgoglio che c’erano circa duemila maceratesi che oltre alla passione e al piacere di seguire la squadra, avevano approfittato del bel tempo per fare una gita. Eravamo tutti emozionati perché inaspettatamente si era prospettata la possibilità di salire in C1. Partimmo in ritiro il giovedì, prima tappa sulle colline romagnole a Riolo Terme e poi la sera prima della partita ad Este dove la squadra fu disturbata nella notte da alcuni giovinastri tifosi del Padova che andavano a sparare mortaretti. Ho fatto venti anni di panchina come dirigente, non mi è mai successo di non sentire neanche i fischi dell’arbitro per quanto tifo c’era. Purtroppo la partita si incanalò male, nel primo tempo dopo poco tempo il Padova andò in vantaggio e al quarto d’ora del secondo tempo perdevamo per 3 a 0 con la complicità di un arbitro che ricordo ancora, tale Greco di Lecce, che subì tantissimo la sudditanza psicologica di quel Padova che doveva essere promosso necessariamente in C1, al punto tale che la Maceratese fu frastornata. La squadra era talmente forte ed entusiasta che nel giro di quattro minuti a metà del secondo tempo riuscimmo ad andare sul 3 a 2 con le reti di Giovanni Pagliari e di Smeraldi su rigore. Devo ricordare che questo rigore fu dato alla Maceratese sul 3 a 1 quando nel primo tempo ce ne erano stati negati altrettanti, almeno due, sullo 0 a 0 e sull’1 a 0 per il Padova. A fine partita ebbi un vivace scambio di idee con l’arbitro, ma la delusione più grossa oltre ad aver perso la partita e la speranza di salire in C1 è che a fine anno mi ritrovai il signor Greco di Lecce promosso addirittura in serie B. Lo seguì l’anno successivo, come era prevedibile usci subito dai ranghi”. “Queste due partite con il Padova sono state clamorose, in 180’ ci sono stati undici reti. Posso dire oggi, non se ne abbia l’amico Di Giacomo che allenava la Civitanovese, che le due squadre più forti del campionato e che giocavano il miglior calcio erano il Padova e la Maceratese. La Civitanovese era una squadra robusta, esperta, guidata molto bene dall’allenatore, che aveva preso un grande vantaggio nel girone di andata, lo consumò parzialmente nel girone di ritorno perdendo anche a Macerata e in casa con il Venezia. Alla fine dei giochi il Padova arrivò primo, la Civitanovese seconda e noi terzi. All’epoca non c’erano i play off, se ci fossero stati la nostra era una squadra piuttosto giovane e avrebbe fatto bene”. Per due volte la Maceratese in quegli anni arrivò terza nel campionato di C2, nella stagione 1985-86 con Gianni Balugani allenatore, in squadra c’erano Dino Pagliari e Frinzi. “Ci fu un precedente altrettanto negativo in serie B nel 1940-41, il Padova vinse per 2 a 0 all’Appiani e per 3 a 1 al Campo dei Pini”. “Sarebbe ora che la Maceratese raggiungesse il successo, lo auguro a questa squadra molto simpatica, giovane, che sta facendo risultati inaspettati in particolare sta battendo ogni record in trasferta, vedi anche i derby con la Sambenedettese e l’Ancona. Ci rimasero molto sullo stomaco quelle due partite con il Padova che ho citato. Sarei doppiamente felice se la Maceratese riuscisse a vincere domenica, sia per la classifica ma anche per la rivincita che è iniziata nella gara di andata all’Euganeo dove Giunti e i suoi ragazzi sono riusciti a pareggiare 1 a 1”. 

03/02/2017 11:53
Ancora scosse nella notte: nessun danno in provincia

Ancora scosse nella notte: nessun danno in provincia

Ancora molta paura, ma nessun danno, nell'area del Maceratese in cui si sono avvertite maggiormente le scosse di questa mattina alle 4:47, di magnitudo 4, e delle 5:10 di magnitudo 4.2. Epicentro del sisma Monte Cavallo, vicino ai comuni di Pieve Torina, Fiordimonte, Visso e Pievebovigliana tra i più danneggiati dalla serie sismica iniziata il 24 agosto. Alla Protezione civile delle Marche non risultano ulteriori crolli, né danni alle persone (i paesi interessati sono pressoché disabitati), ma le verifiche dei vigili del fuoco proseguono. (Fonte Ansa)

03/02/2017 10:15
Intitolato a Roberto Massi il ponte sul torrente Fiastra

Intitolato a Roberto Massi il ponte sul torrente Fiastra

L'Amministrazione Provinciale di Macerata ha intitolato a Roberto Massi Gentiloni Silveri il ponte appena ristrutturato sulla Strada Provinciale 78 nei pressi della Abbadia di Fiastra. Roberto Massi amava la nostra terra ed ha dedicato molta parte della sua vita alla promozione del nostro territorio. La sua opera è stata determinante in particolare per il rilancio e la valorizzazione della riserva naturale Bandini e della sua Abbazia tali da costituire oggi un complesso meraviglioso e una vera eccellenza per arte, storia,cultura, paesaggio e ambiente. E' il luogo che rappresenta in modo autentico la storia di questa terra, le sue origini , le sue tradizioni ed i valori della nostra gente.

02/02/2017 17:59
Unimc diventa partner di un progetto europeo per la salvaguardia ambientale

Unimc diventa partner di un progetto europeo per la salvaguardia ambientale

   Si intitola Alice. Finanziato per 900 mila euro, ha l’obiettivo di accelerare l'innovazione nella gestione delle acque reflue urbane in un’ottica di maggiore sostenibilità.   L’Università di Macerata è partner di un nuovo prestigioso progetto internazionale Horizon 2020 nel campo della salvaguardia ambientale. Si intitola “Alice”, acronimo che indica, in inglese, l’obiettivo di “accelerare l'innovazione nella gestione delle acque reflue urbane per il cambiamento climatico”. Il totale del finanziamento europeo è di 900 mila euro, di cui 99 mila sono quelli destinati a Unimc.  I lavori sono appena cominciati, dopo la riunione di avvio a Bruxelles, a gennaio, negli uffici del governo dell'Irlanda del nord. Al progetto partecipano università, centri di ricerca ed enti non accademici provenienti da sei paesi europei: Gran Bretagna, Cipro, Grecia, Irlanda, Italia e Spagna. Per la Regione Marche è presente anche Aset, società specializzata nella gestione del ciclo delle acque. Capofila è il Dipartimento di ingegneria dell'Ulster University di Belfast, leader nelle ricerche sulle interazioni tra energia e ambiente. I ricercatori coinvolti in Alice studieranno in che modo garantire una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed energetica del ciclo delle acque, in vista delle sfide poste dai cambiamenti climatici globali. L'Università di Macerata, con il Dipartimento di Giurisprudenza capofila, analizzerà gli aspetti giuridici e socio-economici che riguardano l'uso delle acque pubbliche a livello cittadino, oltre che i sistemi di regolamentazione e le politiche dell'acqua. I professori coinvolti sin dalla progettazione sono Erik Longo (nella foto durante la presentazione a Bruxelles), Pamela Lattanzi, Francesca Spigarelli e Andrea Prontera. Ad essi si uniranno altri docenti dell'ateneo esperti in materia. Il progetto è finanziato all'interno della linea per lo scambio del personale addetto alla ricerca e all’innovazione delle azioni Marie Skłodowska-Curie. “La collaborazione a questo progetto – commenta il rettore Francesco Adornato – ancora una volta mostra come la nostra Università possa portare innovazione anche in temi solo apparentemente distanti dai nostri abituali percorsi di ricerca. In questo caso, entrano in gioco quegli studi giuridici, che rappresentano un’eredità secolare e di grande autorevolezza per il nostro ateneo e che, allo stesso tempo, permettono di analizzare scenari di interesse strategico a livello internazionale, come, appunto, la salvaguardia ambientale. La mobilità all'interno del Consorzio costituisce, inoltre, un’ottima opportunità, soprattutto per i giovani dottorandi di Macerata, di rafforzare all'estero, in prestigiose sedi, il proprio profilo internazionale e la propria capacità di ricerca”.

02/02/2017 17:53
Chiara Gamberale vicina alle popolazioni colpite del sisma: a Macerata la presentazione del suo libro

Chiara Gamberale vicina alle popolazioni colpite del sisma: a Macerata la presentazione del suo libro

Dopo gli eventi sismici improvvisi di fine ottobre, Chiara Gamberale ha cercato in ogni modo di essere vicina alla nostra città e ai paesi colpiti. Ha organizzato a Roma una raccolta di beni di prima necessità, suggeriti dalla Croce Rossa, grazie alla pronta collaborazione della presidentessa Rosaria Del Balzo Ruiti. Beni giunti a Macerata tramite TNT e FedEx, che hanno viaggiato gratuitamente. Con Nati per Leggere ed Elena Carrano, ha coinvolto la Feltrinelli nella donazione di libri, scelti ad hoc per un percorso che avesse come tema la resilienza. Inizierà tra poco questo impegno di Feltrinelli sul territorio. Ma la Gamberale ha voluto fare di più. Volendo sostenere la realtà di Macerata, ha deciso con la casa editrice Longanesi, da subito disponibile, di portare qui l'anteprima nazionale del suo ultimo romanzo “Qualcosa”. La presentazione sarà domenica 5 febbraio alle ore 18 al Teatro Lauro Rossi, con ingresso libero, senza prenotazione, fino a esaurimento dei posti. A vendere il libro sarà la libreria indipendente Il Nautilus di Tolentino, rimasta chiusa dopo le scosse di ottobre. Presso la libreria Il Nautilus è possibile prenotare le copie dei libri che saranno in vendita in anteprima nazionale il 5 febbraio durante la serata, anziché il 10, data effettiva dell’uscita. L’incontro nasce dall’amicizia che lega Chiara Gamberale alle componenti della nascente associazione “L’Arca senza Noè” (Emanuela Corvatta, Romina Germani, Paola Locatelli e Francesca Rosini), con la quale ha voluto iniziare una collaborazione per fare da lente di ingrandimento sulle realtà che stavo ripartendo nel territorio colpito dal sisma. “Questo appuntamento” dicono le organizzatrici “non sarebbe stato possibile senza l’appoggio del Comune di Macerata, nella persona del vice sindaco Stefania Monteverde, entusiasta lettrice della Gamberale, il fondamentale supporto dell’Associazione Cure Palliative Gigi Ghirotti Macerata Onlus e della Presidente Isabella Propersi e lo sponsor Giaconi Editore. Inoltre un ringraziamento particolare va alla Casa Editrice Longanesi per la fiducia data all’associazione Arca senza Noè, sia tramite consigli e indicazioni, sia per il non meno importante supporto economico.”  

02/02/2017 15:30
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