I vigili del fuoco sono sempre in prima linea contro ogni calamità e in difesa della sicurezza dei cittadini. Eppure il trattamento retributivo e pensionistico che ricevono rispetto agli altri corpi di Polizia è ben diverso e chi governa continua a fare orecchie da mercante e non dare mai soluzione a questo problema. Trecento euro al mese in meno rispetto alle già sottopagate forze di polizia e nessun riconoscimento dei servizi operativi ai fini pensionistici è un affronto che i pompieri del CONAPO non riescono più a digerire, anche perché dopo le tante lodi pubbliche per loro i soldi non si trovano mai, finiscono sempre all’ultimo posto dell’agenda politica. E per dire basta a questo trattamento da corpo di serie B il CONAPO ha organizzato per giovedi 16 febbraio 2017 una manifestazione di protesta a Roma davanti alla Camera dei Deputati che vedrà la partecipazione di migliaia di pompieri in divisa provenienti da tutta Italia e non mancheranno ovviamente quelli di Macerata che daranno il loro contributo numerico alla protesta.
“Non possiamo tollerare oltremodo questa inaccettabile situazione anche perché non chiediamo nessun privilegio ma solo parità di trattamento con gli altri corpi semplicemente attraverso o l’inserimento del CNVVF nel comparto sicurezza dal quale siamo rimasti nel passato esclusi per volere dei sindacati politicizzati, oppure attraverso misure legislative di equiparazione retributiva e pensionistica agli stessi corpi del comparto sicurezza” fa sapere Michele Cicarilli, segretario del CONAPO di Macerata che aggiunge “non c’è nessuna attenzione nemmeno per gli specialisti che vivono una sperequazione ancora più elevata rispetto agli altri corpi dello stato”.
I Vigili del Fuoco, gli stessi eroi del terremoto, quelli che ogni giorno si vedono passare per le vie delle citta maceratesi e ancora impegnati a fronteggiare numerosissime richieste di massa in sicurezza sul territorio soprattutto nell’entroterra maceratese, quelli che avete chiamato per far valutare le vostre abitazioni in conseguenza del sisma, quelli che avete chiamato ogni volta che avete avuto bisogno di essere aiutati, quelli che sono intervenuti per salvarvi la vita, quelli che sono intervenuti nella tragedia di Rigopiano, non sono solo i meno pagati tra i corpi dello Stato ma, secondo la ragioneria generale, si trovano anche agli ultimi posti nella classifica delle retribuzioni del pubblico impiego, e nessuno interviene per aiutarli.
“Una umiliazione che deve essere subito e totalmente sanata in occasione dei decreti di riordino delle carriere che la legge Madia ha previsto entro la fine di questo mese – ha spiegato Cicarilli – ecco perché abbiamo urgentemente deciso di gridare il nostro malessere in piazza, chiediamo stanziamenti maggiori anche per noi pompieri”.
“Ma vi è di più – continua il segretario del Conapo – oltre all’affronto di essere i meno pagati e di non vedere mai stanziati i fondi necessari a risolvere una volta per tutte questa ingiustizia, dobbiamo anche combattere la poca attenzione del ministero dell’Interno e degli altri sindacati che rappresentano anche i normali impiegati pubblici, i quali ogni volta che si riesce a spuntare una qualche risorsa aggiuntiva che il Governo stanzia per i Vigili del Fuoco, seppur insufficiente, pretendono di distribuirla anche a chi non è Vigile del Fuoco, a chi sta dietro una scrivania, cosi ritardando sempre il processo di equiparazione agli altri corpi”.
Insomma servitori dello Stato veramente privi di attenzione se pensiamo anche che “durante le drammatiche operazioni di soccorso in centro Italia hanno dovuto persino acquistare di tasca propria le calzamaglie termiche per difendersi dal gelo e dalla neve in quanto il ministero dell’interno pur prevedendo che i vigili del fuoco intervengano in ogni circostanza o situazione di pericolo non prevede la fornitura di vestiario intimo e tecnico adatto a quel tipo di interventi”.
“Aspettiamo da troppo tempo - conclude Cicarilli - di avere un rilancio autentico dei Vigili del Fuoco e la meritata valorizzazione del personale in divisa che è il vero patrimonio del Corpo Nazionale e che grazie solo alla passione e al sacrificio individuale rappresenta un’eccellenza nel Soccorso Pubblico e nella Difesa Civile del Paese invidiata in tutto il mondo.
Servono anche ulteriori assunzioni per coprire la grave carenza di organico di 3 mila pompieri che mancano dai 32 mila previsti a livello nazionale e quelli in servizio hanno un età media troppo elevata di 48 anni causata dai tagli alle assunzioni. Per questo ci aspettiamo la solidarietà e il sostegno delle Istituzioni, del governo a partire dal premier Gentiloni e dai Ministri Minniti e Madia, delle forze politiche responsabili, dei mezzi di informazione e dei cittadini”. Il Conapo fa sapere che attraverso il proprio segretario generale Antonio Brizzi ha lanciato anche un appello agli altri sindacati affinché escano dal silenzio in questo cruciale momento di protesta e si uniscano alle importanti battaglie per la parità di trattamento con gli altri corpi. Mai più trattati come un corpo di serie B sarà lo slogan della protesta di Roma affinché in questo momento storico in cui la legge Madia impone riforme del nostro corpo i pompieri non vengano ancora una volta traditi".
Ventiquattro atleti hanno fatto da portacolori al Centro Nuoto Macerata nell’edizione 2017 dei Campionati Italiani di Nuoto per Salvamento tenutisi a Riccione. Una presenza numericamente massiccia grazie alle favolose performances conseguite in precedenza ai “trials” di Moie.
Agli Assoluti nella vasca olimpionica romagnola, non sono arrivate medaglie ma la spedizione è stata ugualmente assai positiva perché molti nuotatori dell’associazione maceratese si sono confermati ai vertici a livello nazionale.
Tra gli atleti Juniores hanno brillato Sonia Sotiri e i fratelli Nicola e Sara Tobaldi che si sono cimentati in tre diverse specialità: i 100metri percorso misto, i 200mt nuoto ostacoli e i 50mt trasporto manichino. Nella categoria Cadetti invece sugli scudi gli esperti Simone Bruzzesi, Maria Chiara Cera, Lorenzo Menchi, Maria Sara Mirabile e Riccardo Zaffrani Vitali.
Va ricordato che, oltre alle gare individuali, i 24 atleti sono stati protagonisti anche in 12 staffette.
Molto soddisfatto il coach Franco Pallocchini, che vede una squadra sempre più affiatata e pronta anche negli appuntamenti importanti a livello nazionale; un gruppo dove gli atleti più esperti sono quotidianamente un traino e un esempio per quelli più giovani che in gran numero stanno facendo le prime bracciate in questa disciplina.
Le qualifiche alla manifestazione tricolore erano state ottenute in occasione del Campionato Regionale di Moie di Maiolati dove il Centro Nuoto Macerata aveva davvero fatto faville sfornando una memorabile collezione di ascese sul podio, in totale 85 volte!
Più nello specifico, 15 le medaglie conquistate dagli Esordienti A di Francesca Vella in virtù di 3 ori, 6 argenti 6 bronzi; i Categoria invece avevano raccolto 57 allori (18 ori, 16 argenti e 23 bronzi). Nella classifica Assoluta erano state vinte 13 medaglie, con 4 ori, 3 argenti e 6 bronzi.
L'Ancona si affida all'esperienza e al carisma di Giovanni Pagliari. Il tecnico tolentinate va a sostituire sulla panchina dorica Fabio Brini e questo pomeriggio dirigerà il suo primo allenamento sul campo sintetico di Offagna, in vista della prossima partita contro il Santarcangelo.
Giovanni Pagliari, la scorsa stagione era il vice di De Canio in serie A all'Udinese e ora cercherà di riportare l'Ancona in zone di classifica decisamente più tranquille. Un passato importante da calciatore, soprattutto con le maglie di Perugia e Maceratese, come allenatore ha avuto esperienze sempre a Macerata ma anche a L'Aquila e Foligno.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Presidente dell’AAto 3 Macerata, Francesco Fiordomo, risponde al M5S in merito alle critiche sulla gestione del servizio idrico integrato:
“La riorganizzazione della gestione del servizio idrico non sta passando sotto nessun ‘preoccupante silenzio. Non solo perché il tutto si basa su delibere degli enti competenti che sono pubblicate sui rispettivi siti internet e perché ad ogni passaggio è stato dato il giusto risalto con articoli di stampa, ma anche perché ogni decisione viene presa nella massima trasparenza e fuori dagli schemi della politica, senza input di partiti e movimenti. In modo libero, nell'interesse dei cittadini e per la tutela di un bene prezioso come l'acqua. Che significa vita, salute, qualità, bandiere blu, economia.
La normativa che ha stabilito la soppressione delle ATO e assegnato alle Regioni i compiti di programmazione e controllo è stata recepita dalla Regione Marche con la legge 30/2011 che ha consentito la costituzione dei nuovi enti d’ambito in forma di convenzione, con un congruo risparmio di poltrone (i cessati consigli di amministrazione) e di risorse. Tali enti sono pubblici perchè costituiti a spese zero dai Sindaci dei Comuni e dai Presidenti delle Province ricadenti negli ATO. In quanto enti pubblici le assunzioni non avvengono per nomina ma solo per concorso e sono peraltro bloccate da almeno un decennio, come per tutti gli enti pubblici territoriali.
Non è in corso nessuna lotta fra le aziende per ottenere la gestione unica. Questa verrà affidata direttamente alla società unica risultante dalla fusione degli attuali gestori. Le operazioni societarie di Astea servono ad escludere il socio privato dalla gestione del servizio idrico, stante la natura pubblica che i Sindaci del territorio hanno deliberato già dal lontano 2003 per la gestione. In tale quadro si colloca l’affidamento del Comune di Apiro che l’AAto, non il Comune, ha consentito all’APM di Macerata. Ad oggi non risulta notificato nessun ricorso al TAR da parte di UNIDRA, e sarebbe molto strano che ciò avvenisse, visto che i Sindaci del territorio UNIDRA si sono adoperati per ottenere questo risultato in sintonia con la Presidenza dell’AAto.
La procedura di infrazione cui il comunicato si riferisce interessa tutta l’Italia e risale al 2014 a motivo di mancati investimenti risalenti a loro volta ad almeno un decennio precedente. Solo nelle Marche sono una trentina le aree soggetta ad infrazione e di queste solo otto nel territorio dell’AAto 3. Da almeno due anni si sta lavorando efficacemente per porre rimedio e recuperare il tempo perso in termini di investimenti depurativi e fognari. In particolare a Castelfidardo, Comune amministrato dal M5S, dove si è in procinto di ampliare l’attuale depuratore che consentirà un più efficace smaltimento di reflui per l’intero versante Nord dell’ambito.
Come tutti gli enti pubblici, anche le S.p.A. pubbliche sono trasparenti e non fanno utili con l’acqua, come d’altronde sarebbe impossibile fare stante l’attuale metodo tariffario che privilegia l’efficienza e i reinvestimenti di risorse per accelerare il processo di ammodernamento delle reti e degli impianti necessario a recuperare il tempo perduto.
L’acqua non è pubblica per decreto ma perchè l’intero impianto normativo italiano la qualifica come tale. Nel nostro ATO anche l’attività di distribuzione dell’acqua è pubblica, come già accennato.
Da almento quattro anni nell’ATO 3 non si procede più a distacchi di fornitura ma alla riduzione del flusso per garantire i 50 l/ab/giorno anche in casi di morosità. L’AATO3, inoltre, ha distribuito voucher idrici per un importo di 100 euro l’uno agli utenti più disagiati del territorio per garantire l’approvvigionamento idrico minimo. In
Dopo il successo delle prime presentazioni nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli, sabato 18 febbraio 2017 alle ore 17.30, torna a Macerata, ospite della Bottega del Libro (C.so della Repubblica 7/9), il libro di Silvia Alessandrini Calisti, Sani e Liberi. La maternità nella tradizione marchigiana (sec. XVII-XX), Giaconi Editore.
Dialogherà con l'autrice la padrona di casa, Chiara Tomassetti, ripercorrendo tradizioni, usanze, superstizioni, ricordi e scoperte relative ad un passato comune di madri e di donne con forti radici piantate nella nostra Regione.
Tè, tisane e dolci fatti in casa riscalderanno l'atmosfera, ricreando un'antica sorellanza che dalle pagine dell'opera si riproporrà anche nell'accogliente Bottega del Libro.
Attraverso una ricerca accurata delle fonti bibliografiche e tramite 22 interviste l'autrice ha ricostruito l'esperienza della madre in un'epoca ormai lontana dall'attuale per distanza temporale, ma che, sostanzialmente, appare ancora presente inconsciamente nella memoria collettiva. Gesti, usanze, accortezze, credenze, superstizioni quasi del tutto svanite relative alla gravidanza, al parto e alla cura dei bambini nella tradizione popolare delle Marche riprendono vita nelle pagine del libro, risvegliando i ricordi di alcuni e suscitando lo stupore di altri.
Il lavoro è impreziosito dalle illustrazioni dell'artista Luisa Gianfelici.
Prefazioni della storica Silvia Casilio e della sociologa Claudia Santoni.
Silvia Alessandrini Calisti, classe 1976, una laurea quadriennale in Lettere Moderne e una laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia, entrambe con lode. Per diversi anni libera professionista nel settore bibliotecario, ha collaborato anche con l'Università di Macerata e con l'Università di Roma3. Nel 2010 fonda mammemarchigiane.it, portale rivolto alle famiglie, per il quale riceve il Golden Media Marche 2015 e il premio Impresa Donna 2016. Da sempre appassionata di folklore locale e microstoria, "Sani e Liberi" è il suo primo libro.
Luisa Gianfelici, laureata nel 1997 presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata, dove ricopre da diversi anni l'incarico di Tecnico di laboratorio per la Cattedra di Tecniche Pittoriche, lavoro che svolge anche nella sede I.R.M. (Istituto Restauro Marche) di Montecassiano (Mc). Libera professionista nel campo delle Arti Applicate, del Restauro e della Progettazione Grafica e dell'Illustrazione. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali. Menzione d'Onore 2006 all'XI Premio Internazionale d’Illustrazione per l’infanzia Scarpetta d'Oro, Vigonovo (Pd).
“Poche settimane dopo che ho rilevato la Maceratese diversi creditori hanno cominciato a bussare alla porta della società. Mi sto tutelando nelle sedi opportune per fare fronte a questa situazione”. A parlare è il presidente Filippo Spalletta.
Il numero uno del sodalizio biancorosso non nasconde le difficoltà, però rassicura i tifosi: “Purtroppo certe situazioni stanno togliendo un po’ di energia al nostro lavoro, ma non ci tiriamo indietro. Vado avanti per la mia strada. Quando sarà il momento informerò sulla situazione. Abbiamo ereditato qualche problemino dalla vecchia proprietà, c’è la volontà di rimettere tutto a posto”. Spalletta dice che manterrà fede agli impegni presi, anche riguardo alle scadenze dei pagamenti previste per i prossimi giorni: “Non vedo tutti questi problemi”.
Per quanto riguarda la squadra, domenica prossima all’Helvia Recina arriverà il Fano, fanalino di coda del girone, ringalluzzito dalla vittoria ottenuta nello scontro diretto con il Teramo. “Macerata è un campo difficilissimo – ha detto l’ex Giordano Fioretti, match winner contro gli abruzzesi, che quest’anno all’Helvia Recina ha già fatto gol con la maglia della Sambenedettese – Ci aspetta una battaglia, se la interpretiamo nel modo giusto possiamo toglierci delle soddisfazioni”.
Un altro furto in auto a Macerata. Ignoti, approfittando dell’oscurità notturna hanno rotto il vetro del lato passeggero di una macchina parcheggiata in via Ghino Valenti, nei pressi degli impianti sportivi.
Il proprietario, il giornalista Emanuele Trementozzi, ha lasciato l'auto in sosta dalle 21 fino alle 23:30 circa mentre lui era nel campo da calcetto e solo quando è tornato a riprendere la macchina ha notato i vetri spaccati. Non gli è stato sottratto nulla nell’abitacolo, ma i ladri hanno aperto il portabagagli dove era stato riposto il borsellino dal quale sono stati rubati 30 euro, tre carica batterie e una power bank.
Al di là della piccola refurtiva, ciò che purtroppo è costato di più è il danno al mezzo, circa duecento euro, per il vetro rotto e la sostituzione.
Sodalizio di spessore tra lo Chef Andrea Giuseppucci e Lord Bio di Raffaele Delle Fave: a Macerata prende vita “Piazza 16 - Lord Bio”, Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar, incastonato nel Palazzo dei Priori, in Piazza della Libertà 16.
E’ una sinergia, quella tra Giuseppucci e Delle Fave, che nasce dalle conseguenze del terremoto del 30 ottobre scorso, evento drammatico che ha reso inagibile “La Gattabuia”, il ristorante di ricerca avviato nel 2014 dallo Chef tolentinate, oggi “ambasciatore” delle Marche in giro in alcuni ristoranti Eataly nazionali ed europei.
Il Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar amplierà l’offerta gastronomica di Lord Bio, il Ristorante vegetariano biologico di altissima qualità inaugurato nel 2015 dall’iniziativa di Raffaele Delle Fave.
Primo step “Piazza 16 - Lord Bio” sarà quello di avviare una nuova stagione per la ristorazione maceratese, con un menu speciale pensato per la sera del 14 febbraio: saranno proposti molti piatti “pop” marchigiani, oltre alla pizza al piatto digeribilissima, con 48 ore di maturazione, che offrirà sapori diversi per ogni stagione.
Un’equipe di professionisti a servizio delle popolazioni colpite dal terremoto, che fornisce supporto tecnico, economico, legale, morale e ricreativo. In due parole: Sisma Service. E’ nata un’associazione unica nel suo genere perché offre consulenze completamente gratuite da parte di avvocati, geometri, esperti di management e marketing, consulenti finanziari e programmatori web. Non solo, perché oltre ad aiutare i cittadini a districarsi tra perizie di immobili, decreti e agevolazioni fiscali, Sisma Service organizza eventi per finanziare i suoi progetti di beneficenza.
In questo periodo di difficoltà, c’è innanzitutto bisogno di concretezza. E l’associazione, composta da un team di specialisti in vari settori, garantisce in tempi rapidi, con un linguaggio semplice, comprensibile da tutti, e a costo zero risposte ai quesiti degli associati.
Chiunque può diventare socio. Il progetto si basa su tre concetti fondamentali: no profit, no politica, etica professionale. Per informazioni e consulenze chiamare il 3491048279.
Sisma Service è attiva dal primo gennaio. I promotori hanno eletto Leonardo Maccari, libero professionista, come presidente e l’avvocato Andrea Luzi come vice. Il resto della squadra sarà svelato durante la serata di debutto dell’associazione giovedì 23 febbraio al Donoma Sound Theater and Food di Civitanova, in via Mazzini 47. Sisma Service in collaborazione con l’Avis, l’associazione volontari italiani sangue di Tolentino, organizza un gran buffet di beneficenza dalle 20.30 (costo 30 euro a persona), mentre dalle 23 si balla (uomo 10 euro, donna omaggio). L’intero incasso dell’iniziativa sarà destinato alla ricostruzione dei locali Avis, danneggiati dal sisma, adibiti a punto di raccolta e sede amministrativa. Per le prenotazioni contattare il 3345979000 (la presidente Avis Ivana Ciucci) o il Donoma allo 0733.775860.
Dopo le scosse di fine ottobre infatti i donatori dell’oro rosso, che a Tolentino sono 1.011, non hanno più una sede. E la prima mano di Sisma Service va a loro.
L’associazione La luna a dondolo ha consegnato i libri ricevuti dall’APM di Macerata e dalle case editrici Rrose Sélavy eZOOlibri al primario del reparto di Pediatria, il dottor Francesco Perri.
Oltre 150 persone hanno partecipato all’iniziativa “Il Banco del somaro”, il weekend letterario organizzato, sabato 11 e domenica 12, dal Museo della scuola «Paolo e Ornella Ricca» dell’Università di Macerata in collaborazione con l’associazione La luna a dondolo.
Simone Maretti, circondato dalla suggestiva atmosfera dell’aula scolastica degli anni Trenta, ha raccontato tre storie che hanno soddisfatto tutte le età: dal racconto dell’orchessa Babayaga per i piccoli dai 4 ai 7 anni a quella per i grandi, “Il piccolo sarto e il cappellaio” di Simenon, per poi concludere con “Thomas e le gemelle” di Carlo Lucarelli per le famiglie con bambini dagli 8 agli 11 anni. Domenica è intervenuto anche Massimo De Nardo, della casa editrice Rrose Sélavy, per presentare la storia in giallo di Lucarelli, che, per la prima volta, ha scritto un libro per ragazzi.
Il weekend letterario è stato l’occasione per consegnare al primario del reparto di Pediatria, il dottor Paolo Francesco Perri, i tanti libri che l’associazione La luna a dondolo ha ricevuto come donazione dall’APM di Macerata e dalle case editrici ZOOlibri e Rrose Sélavy. L’attività principale dell’associazione è, infatti, quella di volontariato nel reparto dell’ospedale di Macerata: ogni giorno i volontari vanno a trovare i piccoli ricoverati per leggere un libro insieme o per consigliare una lettura da fare con la propria famiglia. Alla cerimonia di donazione è intervenuta anche la professoressa Anna Ascenzi, direttore del Museo della scuola, per dare il benvenuto al pubblico.
L’iniziativa “Il Banco del somaro” si ripeterà anche amarzo. Info: www.museodellascuola.unimc.it. Pagina Facebook: “Museo della scuola Paolo e Ornella Ricca”.
Dante Cecchi, Teatro è il titolo – sintetico ma quanto mai evocativo del fondamentale ruolo che l’illustre Professore maceratese ha svolto nell’ambito del teatro dialettale locale – dell’ultimo libro della Fondazione Carima, che è stato presentato ieri al teatro Don Bosco di Macerata.
L’iniziativa editoriale, che si inserisce nel novero degli eventi commemorativi di Cecchi ad un anno dalla sua scomparsa, è stata fortemente voluta dalla Fondazione per rendere un doveroso omaggio a questo insigne cittadino di Macerata, che nel corso della sua lunga ed intensa carriera è stato anche Presidente della Cassa di Risparmio.
Alla presenza di una platea attenta e numerosa, la Presidente della Fondazione Rosaria Del Balzo Ruiti ha fatto gli onori di casa, aprendo la presentazione:
Dante Cecchi è stato un uomo poliedrico che ha lasciato un segno profondo nella storia cittadina e non solo, come dimostrano le numerose iniziative organizzate per celebrarne i meriti indiscussi.
La Fondazione non poteva esimersi dal ricordarlo e ha deciso di celebrarne le doti di autore teatrale realizzando questo libro che, se vogliamo, può essere considerato quasi una sorta di copione che viene consegnato nelle mani di chi conosce bene Dante Cecchi, ma altresì delle giovani generazioni, perché non si può guardare al futuro senza avere contezza del passato.
Ringrazio quindi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione che ha creduto in questo progetto e tutte le persone che ne hanno reso possibile la realizzazione, in particolar modo Pierfrancesco Giannangeli e Fabio Macedoni.
Fabio Macedoni, Presidente della Compagnia teatrale “F. Valenti” di Treia, ha ringraziato le compagnie amatoriali che con grande disponibilità si sono fatte coinvolgere nella realizzazione della rassegna Il teatro di Cecchi, insieme alla UILT Marche, grazie alle quali si è riusciti a riproporre tutte le commedie scritte dal Professore, che stanno riscuotendo grande apprezzamento e adesione da parte del pubblico.
Alberto Meriggi, Presidente del Centro Studi Storici Maceratesi, ha invece tracciato il profilo di Dante Cecchi, ricordandone l’immancabile sorriso carico di simpatia ed ironia che era il segno esteriore della sua anima, così come l’eccellente impegno in tanti settori e il forte legame con il territorio che ricambiava il suo amore.
Giovanni Cecchi, figlio dell’autore, dopo aver ringraziato quanti hanno concorso all’organizzazione dell’iniziativa, dimostrando generosa sensibilità, particolare impegno e amore per le tradizioni, ha ricordato che:
Il dialetto non è subordinato all’italiano ma è una lingua a sé, che esterna i valori e i sentimenti di quella gente che mio padre considerava la sua gente. Dante Cecchi ha elevato i valori e i sentimenti dei marchigiani – onestà, vera fede, spirito di sacrificio, forza d’animo e coraggio – a elementi di civiltà.
Bisogno dunque approcciarsi al dialetto con interesse e simpatia, perché può insegnarci ancora molto.
Infine, il curatore del volume Pierfrancesco Giannangeli, docente di Storia dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha illustrato l’opera – che pubblica in raccolta l’intera produzione di testi dialettali scritti da Dante Cecchi per il teatro – spiegando il grande lavoro fatto con i collaboratori per darle vita e attualizzarla.
Ha concluso poi con una nota personale, ricordando che per lui la pubblicazione di questo volume chiude un cerchio iniziato 40 anni fa, quando ha esordito come attore amatoriale con una parte nella commedia di Cecchi Lu postaréllu su la Comune.
Dopo un breve saluto del Vicesindaco Stefania Monteverde, l’appuntamento si è concluso con la brillante rappresentazione della commedia di Cecchi Comme lu sòle, messa in scena per l’occasione dalla Compagnia teatrale “Don V. Fermanelli” di Treia con la regia di Quinto Romagnoli.
Quello di ieri è stato solo il primo di un ciclo di incontri-spettacolo che promuoveranno in volume in alcuni dei principali teatri del territorio provinciale.
Le prossime date sono:
- Sabato 4 marzo, teatro Persiani di Recanati, ore 21;
- Sabato 18 marzo, teatro Comunale di Treia, ore 21;
- Sabato 8 aprile, teatro Feronia di San Severino Marche, ore 21;
- Domenica 23 aprile, teatro Caro di Civitanova Marche Alta, ore 17.15.
Seconda battuta d’arresto per la Medea Montalbano a Terni contro la Pol. CLT. I padroni di casa offrono una prestazione di grandissimo livello di fronte ad una capolista irriconoscibile nei primi due set, capace di riaprire la gara nel terzo parziale, ma poi costretta a capitolare alla fine di un interminabile quarto set.
Pronti-via e subito il turno al servizio dell’opposto Puliti fa la differenza per i locali, che si portano al primo time-out tecnico sull’8-4. I biancoverdi non riescono mai a produrre il cambio di passo ed imbarcano acqua fino ad affondare (16-10 al secondo time-out tecnico e 25-18 finale).
Secondo set che parte ancora peggio per gli uomini di coach Pasquali. Terni sopra per 8-3, Macerata questa volta sembra in grado di ricucire lo strappo, ma quando lo fa la CLT risponde con una grande seconda metà di parziale e mette in cassaforte il 2-0.
Due cambi in casa Medea all’inizio del terzo set rispetto allo starting six iniziale: Scarpi prende il posto in banda di Gemmi e Saltarelli sostituisce Scuffia in opposto. Qualcosa cambia nella partita e la Medea parte forte, portandosi al primo time-out tecnico sul 3-8, allungando sull’8-16 e chiudendo sul 20-25.
Si arriva quindi al quarto set. Macerata prova a partire forte ma stavolta Terni non permette l’allungo. Al primo time-out tecnico si è sul 7-8, al secondo il punteggio recita 15-16. Si va avanti punto su punto fino a che Macerata non si porta sul 23-24. I locali annullano la palla che vorrebbe dire tie-break e portano la gara nelle sabbie mobili dei vantaggi. Dopo una girandola di match ball annullati da una parte e set ball vanificati dall’altra, alla fine un muro out di Puliti fissa il punteggio sul 32-30 e chiude il match.
Nel frattempo la prima inseguitrice, la Ledlink Perugia, vince a Foligno e si porta a quota 32, riducendo da 9 a 6 punti il ritardo dalla capolista Macerata, ferma a quota 38.
POL. CLT TERNI-MEDEA MONTALBANO 3-1
POL. CLT TERNI: Cesaroni n.e., Pacciaroni 7, Coccetta 17, Spalazzi n.e., Troiani 5, Buttarini (L), Capotosti, Fratini n.e., Bisonni n.e., Campana 11, Ricci 6, Puliti 29. All. Sacchinelli.
MEDEA MONTALBANO: Molinari A. 7, Sarnari, Miscio 1, Gemmi 3, Medei 4, Bruno 16, Molinari M., Scuffia 7, Scarpi 8, Saltarelli 12, Cacchiarelli (L). All. Pasquali.
ARBITRI: Cutrì-Angeloni
PARZIALI: 25-18, 25-18, 20-25, 32-30.
Festa grande all’AVIS Macerata per la vittoria di Elisabetta Vandi ai Campionati Italiani indoor allieve (under 18) svoltisi in Ancona in questo fine settimana.
Aveva il miglior accredito della stagione 55”65, ha corso la batteria cercando di risparmiare energie (56”95”), ma la vittoria è stata quella di un atleta consapevole delle difficoltà della gara e del valore delle avversarie, che ha saputo correre la finale dei 400 metri con grandissima maturità tattica, senza errori.
Non era né facile né scontato questo successo perché c’erano due temibili concorrenti: Letizia Tiso e Eloisa Coiro, due atlete che avevano già indossato lo scorso anno la maglia azzurra ai Campionati Europei a Tbilisi in Georgia, ma la forte avisina le ha lasciate alle spalle con una gara decisa già al termine del primo giro, quando le ragazze scendono in prima corsia e lei, in questa occasione, ha preso la testa della corsa e non ha più ceduto il comando.
56”50 il tempo della Vandi e al secondo e terzo la piemontese Tiso e la romana Coiro, sul traguardo con la stessa prestazione cronometrica 56”60.
Con questa vittoria Elisabetta ha ripreso la sua strada e la forte quattrocentista dell’Atletica AVIS Macerata ha dimostrato a Stefano Baldini, il Commissario Tecnico giovanile presente alla manifestazione, di essere completamente a posto e competitiva.
Nel 2015 la brava Elisabetta si era congedata dalla categoria cadette a Sulmona con il titolo Italiano dei m. 300 e con la migliore prestazione nazionale di categoria, ottenuta a Fidenza in 38”57.
Poi l’annus horribilis, il 2016. Iniziato bene con il secondo posto ai campionati italiani indoor nei m. 200, con un notevole 24”63 dietro l’azzurra Dosso, e il successivo esordio in maglia azzurra a Padova nella staffetta 4 x 200 nell’incontro Italia – Francia – Germania under 20, la stagione si interrompe a primavera. Un grave incidente muscolare al Brixia Meeting, nel mese di maggio, durante la staffetta 4 x 100 corsa con la maglia della rappresentativa Marche, per troppa generosità arriva un brutto stop che interrompe per più di sei mesi la sua attività proprio nel periodo della stagione e nell’età in cui un atleta cresce nei risultati e matura importanti esperienze.
Anche la ripresa, nello scorso mese di novembre, ha avuto delle interruzioni per motivi di salute. E quindi la forte avisina è arrivata all’appuntamento di Ancona oltre che determinata anche particolarmente concentrata al fine di evitare qualsiasi errore, e i risultati le hanno dato ragione.
Gioia e soddisfazione per la famiglia Vandi che nell’arco di una settimana ha festeggiato prima il titolo Promesse di Eleonora, sugli 800 metri, e questa domenica quello di Elisabetta nei 400 metri. La ragazza è seguita tecnicamente dalla mamma Valeria Fontan, splendida quattrocentista anche lei, che ha esordito in nazionale proprio a Macerata nell’incontro juniores Italia - Polonia – Cecoslovacchia nel 1982.
Sono da segnalare inoltre le belle prestazioni di Micol Zazzarini che in semifinale nei 60 ostacoli si è migliorata in 9”03 arrivando 11^, di Giulia Miconi al personale nei 3 km di marcia in 15’39”90, 12^ classificata e di Anastasia Giulioni, allieva al primo anno, anche lei marciatrice che ha ottenuto il 18° posto in 16’19”84.
Per ultimo va citato il brillante 5° posto di Giulia Miconi a Grosseto, a fine gennaio, nel Campionato Italiano di società allieve di marcia su strada, sulla distanza di 8 km. coperta con il tempo di 43’55”.
È una storia di coraggio quella raccontata all’Aula magna dell'I.I.S. Garibaldi di Macerata. Pino Masciari, imprenditore edile calabrese e testimone di giustizia, ha parlato agli studenti, delle classi V del Tecnico agrario e del professionale, della sua lotta contro la ‘ndrangheta.
Nell’ottobre del 1997, Masciari e la sua famiglia, con due figli appena nati, entrarono nel programma speciale di protezione e dal 2010 vivono sotto scorta. Denunciò il racket della ‘ndrangheta, e ora prosegue la sua vita con forza e determinazione, nonostante abbia dovuto rinunciare alle certezze di un'esistenza agiata e appagante: niente più lavoro, affetti, niente più Calabria, dalla notte al giorno.
Il testimone di giustizia è stato accompagnato al tavolo dei relatori da Elio Veltri, medico, scrittore e sindaco di Pavia negli anni Novanta, uomo in prima linea per la lotta alla corruzione.
Gli alunni hanno seguito con molto interesse gli interventi, intrattenendosi poi con Masciari e Veltri, anche oltre il termine. L’incontro, dal titolo Organizzare il coraggio, è stato curato dall'Istituto Agrario, in collaborazione con Paolo Cudini del ristorante macrobiotico di Macerata, e con la partecipazione dell’Avvocato Marco Ginesi, Console Onorario della Federazione Russa di Ancona, e del Cav. Renato Barchiesi, coordinatore della segreteria consolare della Federazione Russa di Ancona.
Intanto, con il prolungamento del termine delle iscrizioni al 7 marzo deciso dal Ministero dell’Istruzione, l’Istituto Agrario ha organizzato un’ulteriore data di Scuola aperta. Per studenti e genitori l’appuntamento è domenica 19 febbraio, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Per info e iscrizioni: www.itagaribaldi.it oppure telefonare allo 0733/262036.
“…questo non è amore” è lo slogan che la Polizia di Stato ha scelto di legare al progetto contro la violenza sulle donne che ha visto impegnato il personale della Questura di Macerata e del Centro Anti Violenza durante lo scorso anno.
La Polizia di Stato sarà impegnata su questo delicato fronte anche nell’anno in corso.
Domani 14 Febbraio in occasione della ricorrenza di San Valentino, a Civitanova Marche presso il Centro Commerciale “Cuore dell’Adriatico” nel pomeriggio sarà presente una postazione mobile della Polizia di Stato con l’obbiettivo di creare un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.
La Polizia di Stato ritiene fondamentale proseguire nel percorso avviato di avvicinamento alla cittadinanza per non lasciare che il triste fenomeno della violenza sulle donne sia dimenticato e non attendere nuovi cruenti episodi dalla cronaca.
La Questura di Macerata dopo un’attenta pianificazione sulle problematiche causate dalla cosiddetta “Movida”, ha messo in atto una serie di controlli durante il weekend nei confronti dei locali di pubblico spettacolo e presso gli esercizi pubblici dove si organizzano eventi e serate danzanti nei quali si assiste ad un notevole afflusso di persone.
Il fenomeno, recentemente ha fatto registrare episodi che hanno destato un particolare “allarme sociale” aumentando il senso di insicurezza da parte dei cittadini.
Il problema è stato più volte al centro dell’attenzione per fatti che hanno turbato l’ordine e la sicurezza pubblica cittadina, tra i quali episodi di violenza sulla persona, che hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine e del personale sanitario di emergenza. In tali frangenti purtroppo è fatto notorio che aumenta altresì il consumo di alcool e di sostanze stupefacenti.
A questo bisogna aggiungere il fenomeno degli eventi infortunistici stradali, che hanno visto il diretto coinvolgimento di giovani utenti, determinando gravi conseguenze fisiche, spesso causate dalla guida in stato di alterazione psicofisica, riconducibile al fenomeno delle stragi sabato sera.
Ne consegue inoltre la presentazione di esposti da parte di cittadini che segnalano anche lo stato di degrado di zone urbane per le problematiche legate al disturbo del riposo delle persone sino a tarda notte, oltre ad atti contrari alla pubblica decenza.
Per contrastare questi fenomeni, sono stati predisposti mirati servizi nella notte tra sabato e domenica scorsi, anche con l’obiettivo di contrastare fenomeni criminali come lo spaccio di stupefacenti e la prostituzione.
A Civitanova Marche, l’attività di Polizia è stata condotta con l’impiego di agenti della Squadra Mobile della Questura di Macerata, del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, della Polizia Stradale e della Polizia Municipale di Civitanova Marche.
Durante il servizio protrattosi per tutta la notte, è stato arrestato un giovane per il reato di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale dopo che lo stesso si era rifiutato di sottoporsi al controllo di Polizia, due persone sono state denunciate per il reato di lesioni, 9 sono state le patenti ritirate e 23 le contravvenzioni contestate da parte della Polizia Stradale e della Polizia Municipale. Nel corso delle operazioni, durante le quali sono state controllate oltre 50 persone e 40 veicoli, sono stati anche sequestrate alcune dosi di cocaina e i relativi possessori verranno segnalati alle competenti Autorità quali assuntori di sostanze stupefacenti.
A Macerata invece le attività di controllo dei locali che hanno visto l’impiego di agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Polizia Amministrativa della Questura si sono sviluppate con il controllo di un locale notturno sito nella zona di Piediripa.
Al momento dell’ingresso nel locale notturno, gli agenti hanno sorpreso due donne, una 19enne rumena e una 37enne di origini cubane, le quali dopo essersi appartate, stavano compiendo atti sessuali con due uomini di 59 e 68 anni. Per questo motivo e a seguito dei successivi accertamenti svolti all’interno del locale, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria cinque persone per il reato di sfruttamento della prostituzione.
Riceviamo e pubblichiamo l'appello di un cattolico praticante al quale piacerebbe venga reintrodotta la messa in latino nella cattedrale di Macerata:
"Sono un cattolico praticante e frequento la parrocchia della Cattedrale. Qualche giorno fa, dopo aver ascoltato il parere di alcuni fedeli entusiasti dell’idea, ho chiesto al parroco la possibilità di far celebrare la messa in rito tridentino, possibilità reintrodotta da Papa Benedetto XVI e non revocata da Papa Francesco. Possibilità che mi è stata negata, senza troppe spiegazioni, a quanto ho capito su espressa direttiva del Vescovo. Tengo a sottolineare che non avrei avuto problemi a trovare sacerdoti disponibili e luoghi idonei per l’iniziativa.
Mi è stato suggerito di rivolgermi a Tolentino presso una chiesa al momento inagibile, dove, saltuariamente, -mi dicono- vengono celebrate tali funzioni. Una decisione che personalmente trovo singolare se non grottesca, visto che il latino è la lingua della Chiesa e che un articolato del Concilio Vaticano II ne incentiva esplicitamente l’uso, anche da parte dei fedeli nelle parti dell’ordinario che spettano ad essi, durante la Messa. In compenso però sempre nei giorni scorsi mi è arrivato un invito dell’ufficio stampa di Sua Eccellenza a non mancare ad una celebrazione ecumenica della Chiesa Evangelica Battista locale. Perché le preghiere con le altre religioni si e la messa tradizionale in latino no?"
L’attività di recupero dei beni di prima necessità svolta dai vigili del fuoco nei fabbricati inagibili e presso gli edifici ubicati in zone rosse nei comuni terremotate è conclusa. E anche da diverso tempo.
Così il Ministero dell’Interno, in una nota riguardante appunto il “Coinvolgimento dei vigili del fuoco nel prelievo di beni da fabbricati inagibili e edifici ubicati in zone rosse nelle aree colpite dal sisma” , informa l’ufficio del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, i comandi dei vigili del fuoco del cratere e la Dicomac che d’ora in avanti la loro attività di salvataggio di beni nelle zone danneggiate dal terremoto riguarderà soltanto i beni culturali, storico-documentali e di interesse pubblico. La nota è stata inviata lo scorso 29 dicembre, ma ha effettiva validità dalla data in cui la stessa è stata protocollata.
I cittadini, laddove debbano recuperare beni non classificabili di prima necessità, non potranno avvalersi dei vigili del fuoco ma dovranno invece rivolgersi a delle imprese private che, pur non specificato, ma sicuramente, in quanto tali, si faranno pagare.
Quindi è proprio il caso di dire: dopo il danno ecco la beffa. Puntuale.
In primis: si parla di beni di prima necessità e beni non qualificabili come tali. Ma in realtà tale suddivisione è stata soltanto una conseguenza delle circostanze e delle disposizioni impartite ai proprietari degli edifici: ingresso in casa accompagnati dai vigili del fuoco per non più di cinque minuti per volta. Sappiamo però bene che in simili condizioni i beni di prima necessità non possono essere raccolti in così poco tempo e con la paura che ci crolli la casa addosso. Si pensi poi a chi ha bambini o anziani o disabili che necessitano di oggetti che in un primo momento non possono essere portati via dalle abitazioni ma che sono comunque necessari a queste categorie di soggetti.
In secondo luogo: le persone terremotate, oltre a non avere più a disposizione i propri beni per ovvie ragioni, ed avere aspettato tempi più tranquilli per poterle riprendere, ora devono addirittura pagare per averli? Non sono infatti previsti contributi per questo. Come si può chiedere a chi è già in difficoltà di pagare per un suo legittimo diritto, ovvero entrare in casa e prendere le proprie cose? E’ assurdo se non raccapricciante.
In ultimo ma non meno importante: certamente i vigili del fuoco non sono dei facchini, ma perché non prevedere nel terzo decreto terremoto un fondo per tali necessità? I vigili del fuoco sono stati sempre a disposizione dei cittadini anche oltre il proprio dovere ed ora le persone dovrebbero rivolgersi ad aziende private che non hanno di certo l’ esperienza e soprattutto l’affidabilità dei vigili del fuoco.
Urge pertanto un emendamento al decreto in fase di conversione in legge per evitare l’ennesimo schiaffo alla collettività colpita dal sisma.
Per il corso di formazione “Alla scoperta del Medio Evo” mercoledì 15 febbraio alle ore 15.00, presso l’auditorium dei Geometri di Macerata, saranno relatori il prof. Nazareno Morresi con la lezione su “La trasformazione dell’amore dall’età Classica al Medio Evo” e la dottoressa Isabella Cervellini, funzionario archivista di stato, su “Approccio metodologico alla ricerca storica”.
Molti partecipanti al corso sonodegli appassionati dell’argomento ma soprattutto sono docenti che coraggiosamente vengono da tutta la Provincia, nonostante i tanti problemi.
Promotrice dell’iniziativa è l’Associazione Diesse - Didattica e innovazione scolastica-che vuole valorizzare e promuovere la professionalità degli insegnanti anche con attività culturali e di aggiornamento, coinvolgendolidirettamente in un lavoro.
In questo caso è stato prezioso il contributo dell’ITCAT Bramante e del Centro Studi San Claudio al Chienti: la sinergia porta sempre frutto.
La prossima lezione è programmata per il 21 febbraio: “Colture e ambiente nell’Europa e nelle Marche del Medio Evo” con il prof. Enzo Mancini e “La cartografia e le strade nelle Marche del Medio Evo” con lo studioso e collezionista Antonio Volpini.
Oltre all’appuntamento del 14 marzo, è prevista anche una visita alla chiesa di San Claudio, guidata dall’architetto Riccardo Garbuglia, e un ultimoincontro su “Il cibo tradizionale a tavola” con illustrazioni, commenti e degustazioni, curato dal pluristellato chef Silvano Scalzini. Il suo ristorante “Picciolo di rame” si trova all’interno del castello di Vestignano ed è un esempio di chi non trema e ricomincia prendendo per la gola.
Il corso è valido ai fini della formazione dei docenti ed è ancora possibile iscriversi.
Per informazioni scrivere a diesse.allascopertadelmedioevo@gmail.com
"Chiamati in causa dal Presidente dell'ordine degli architetti di Macerata, Renzo Fusari, sentiamo la necessità di intervenire per esprimere la nostra posizione sulle polemiche in corso".
Prendono la parola i parlamentari maceratesi del Pd, Irene Manzi e Mario Morgoni, di fronte alle accuse lanciate dall'architetto Fusari circa la presunta "latitanza dei parlamentari locali" di fronte alle istanze lanciate dai professionisti riguardo alla ricostruzione post sisma.
"La nostra principale occupazione e preoccupazione in queste settimane - contrariamente a quanto sostenuto - non è stata l'eventuale ricandidatura nelle liste del nostro partito quanto il lavoro sui procedimenti legislativi, primo tra tutti il nuovo decreto sul terremoto e l'esame delle problematiche inerenti la ricostruzione. Per questo non sono mancati, sin dalle prime settimane successive al sisma, incontri, confronti con amministratori locali, associazioni, istituzioni per migliorare il contenuto dei provvedimenti, per venire incontro alle istanze rappresentate e portarle all' attenzione del governo.
Così è stato e così sarà anche per i prossimi mesi, senza mai sottrarci alle sollecitazioni provenienti dal nostro territorio. Ovviamente spiace anche a noi constatare come in alcune notizie di stampa si sia trascurato il fatto che molti architetti abbiano risposto all' appello della Regione Marche per formare le squadre fast, dando così un prezioso contributo in questa delicata fase propedeutica alla ricostruzione: ma tale circostanza non può certo esserci imputata .
Siamo ben consapevoli del fondamentale ruolo che i tecnici (tutti i tecnici, geometri, architetti, ingegneri) stanno svolgendo rispetto all'attuale fase di ricognizione dei danni su immobili pubblici e privati e ancor più del ruolo che potranno svolgere per la fase successiva della ricostruzione e della progettazione urbanistica delle nostre comunità, valorizzando anche gli strumenti che la legge ed i successivi decreto relativi al sisma mettono a disposizione. In tale contesto è per noi evidente come il peculiare profilo professionale dell'architetto possa e debba trovare una piena valorizzazione, in particolare per quanto attiene il rapporto tra aspetti tecnici della ricostruzione, contesto urbano e valori territoriali.
Vogliamo infine sottolineare" concludono Manzi e Morgoni "come l'obiettivo fondamentale che abbiamo davanti, da maceratesi prima ancora che da rappresentanti delle istituzioni che vivono in questo territorio, è quello del recupero e della ripresa del nostro entroterra e delle comunità coinvolte dal sisma e proprio per questo, come abbiamo sempre fatto, diamo la nostra piena disponibilità, in un clima di confronto e rispetto reciproco, ad incontri o momenti di approfondimento da parte dell'ordine degli architetti riguardo alle problematiche che essi pongono, anche in vista della conversione in aula del nuovo decreto terremoto".