La Roana Cbf si rituffa nel campionato dopo la sconfitta per 3 a 0 a Palau in Coppa Italia. Si torna a giocare per il vero obiettivo della stagione e lo fa nel migliore dei modi: vincendo contro la Covergenze Cus Siena con un 3 a 0 senza troppi patemi d'animo.
Le ospiti maceratesi fanno proprio il set già dall'inizio, al primo time out tecnico Micheletti e compagne hanno già collezionato un vantaggio di tre punti destinato a maturare nell'arco del parziale. Le cussine non possono niente contro gli attacchi di Tozzo e Recine e si chiude per 15 a 25.
Secondo set molto simile al primo. La Roana Cbf sbaglia molto poco, solo 5 errori diretti per le ragazze di Giganti, mentre le padrone di casa pagano l'inesperienza ma cercano comunque di tirar fuori il massimo delle loro potenzialità. Fino al secondo time out tecnico, infatti, il Cus Siena mantiene uno svantaggio di tre punti, poi Giorgi e compagne prendono il volo e chiudono anche il secondo parziale con un ampio vantaggio (16 a 25).
Nel terzo ed ultimo parziale è ancora la Roana Cbf a tenere le redini della partita da capolista, la Convergenze Cus cerca l'ultimo sprazzo di orgoglio ma ormai i giochi sono fatti e Bellucci and Co. chiudono il set 18 a 25, portando a casa altri tre punti importantissimi soprattutto perché in questa stessa giornata la diretta concorrente, la Pieralisi Jesi, ha perso 1 a 3 tra le mura della Corplast Corridonia.
Il vantaggio di sei punti dovrà essere mantenuto in queste otto gare rimaste da giocare. Si torna in campo sabato 11 marzo alle 21.15 al Fontescodella di Macerata per giocare contro la formazione di Gabicce in cerca di punti preziosi per la salvezza. Fondamentale in questo momento per le maceratesi tenere la concentrazione soprattutto in vista degli incontri rimasti, proprio contro Jesi, Corridonia e Civitanova; squadre insidiose e ben attrezzate, che stanno dimostrando di essersi guadagnate la loro posizione in classifica.
Convergenze Cus Siena: Cencini, Mazzini, Mancini, Marchi, Piangianini, Guerrini, Milanesi, Bova, Nencioni, Pasqualini, Landi, Angiolini. Allenatori: Falchi - Capannoli
Roana Cbf Macerata: Grilli, Lombardi, Tozzo, Recine, Grizzo, Peretti, Pieristè, Armellini, Bellucci, Giorgi, Foglia, Micheletti. Allenatore: Giganti
Arbitri: Fiori - Nannini
Convergenze CUS Siena (SI) - ROANA CBF HR MACERATA 0-3
15-25 \\ 16-25 \\ 18-25
Domani pomeriggio (fischio di inizio alle ore 16,30) la Maceratese ospita allo stadio Helvia Recina il Gubbio. La formazione umbra, sesta in classifica, ha già centrato l’obiettivo salvezza. Oltre all’allenatore, Giuseppe Magi, torneranno da ex all’Helvia Recina i vari Romano, Croce, Petti, Ferri Marini. Sarà invece assente Marini.
In casa biancorossa tiene sempre banco la questione societaria, ma sull’argomento mister Federico Giunti taglia corto: “Ho detto la mia sulla questione societaria, preferisco lasciare fuori questi discorsi. Parliamo di questioni tecniche”.
“Ho tutti a disposizione – afferma Giunti - Veniamo da un periodo in cui abbiamo raccolto poco a livello di risultati, dobbiamo riprendere a camminare forte, ci servono i tre punti. La classifica si sta accorciando, bisogna mantenere una distanza di sicurezza sulle inseguitrici che ci permetta di giocare tranquilli. La partita con il Gubbio non è facile, hanno giocatori che sanno ribaltare l’azione velocemente, non dovremo concedere le ripartenze, un paio di elementi sotto questo aspetto sono letali”.
A chi dovrà fare attenzione la Maceratese?
“Ferreti e Casiraghi a livello tecnico hanno grandi capacità nel saltare l’uomo e un gran piede, a sarebbe riduttivo parlare solo di loro. Il centrocampo è assortito benissimo, Croce e Romano a Macerata si conoscono bene. Il Gubbio ha l’attitudine di attaccare con tanti uomini, solitamente concede qualcosa. Potrebbe venir fuori una partita piacevole come lo è stata all’andata”.
Nelle ultime quattro partite la Maceratese ha subito sei gol. In avanti manca sempre l’ultima giocata, Turchetta è un po’ calato dopo la sosta?
“Gianluca ha fatto la differenza in tante partite, ultimamente è stato meno incisivo di altre volte, ma la qualità non manca. Per quanto riguarda la difesa a Mantova due errori che ultimamente non facciamo hanno portato alla sconfitta. La prestazione però non è stata negativa. E’ comunque vero che per vincere le partite devi concedere meno e il gol lo devi fare. Speriamo di rimetterci nella retta via”.
Ha già scelto la formazione titolare?
“Nella mia mente è chiara. Potrebbero esserci un paio di ballottaggi in attacco e in difesa”.
Rispetto a Mantova tornerà Quadri.
“Alberto nella nostra economia di gioco è fondamentale. La qualità del capitano non si discute, ha piede, cambio gioco. A noi serve come il pane
Moroni, arrivato nel calcio mercato di riparazione, a che punto è?
“Ha avuto un problema al polpaccio nell’amichevole a Corridonia contro una squadra coreana. Si è dovuto fermare un paio di settimane. Nei prossimi giorni si allenerà con i compagni. Ha una qualità immensa, si vede che ci sa fare, sulla tenuta fisica c’è un punto interrogativa, ha subito tanti interventi al ginocchio”.
Cosa è cambiato rispetto alla partita di andata fra Gubbio e Maceratese?
“Siamo le uniche due squadre che hanno cambiato poco o niente. Il modo di affrontare le partite è lo stesso. La vittoria dell’andata ci diede la consapevolezza di poter fare risultato su tutti i campi”.
La probabile formazione.
MACERATESE (4-3-1-2): 22 Forte; 14 Ventola 6 Gattari 24 Perna 31 Sabato; 19 Malaccari 8 Quadri 7 De Grazia; 10 Turchetta; 9 Colombi 16 Palmieri. A disp. 1 Moscatelli, 2 Gremizzi, 3 Broli, 4 Bondioli, 5 Marchetti, 11 Petrilli, 13 Massei, 15 Allegretti, 17 Manna, 20 Mestre, 21 Bangoura, 23 Franchini, 30 Ingretolli. All. Giunti
Torna in questo periodo il consueto, quanto naturale fenomeno della processionaria del pino, dovuta ad un insetto, il Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa, capace di defogliare vaste aree alberate e le cui larve sono particolarmente urticanti per l’uomo e gli animali.
L’ufficio Ambiente del Comune ha attivato il servizio di asportazione dei nidi sericei, nei siti di proprietà comunale con significativa presenza di alberi sensibili al fitofago (Sasso d’Italia, via Mattei verso incrocio via San Francesco, scarpata tra Via Maffeo e Diomede Pantaleoni, via Verga, via Mancini, ecc.).
Per gli alberi privati, il Comune ricorda che l’azione di contrasto alla processionaria del pino è regolata da un Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria del 2007, dove è fatto obbligo di procedere contro il lepidottero, “…a cura e spese dei proprietari e dei conduttori delle piante infestate”. Il Comune ha anche emesso un ordinanza (n.343/2016) per il contenimento della popolazione del fitofago e a salvaguardia della salute pubblica, a cui i privati dovranno far riferimento al fine di prendere provvedimenti in proprio.
Si ricorda che le processioni dell’insetto avviene una volta all’anno in questo periodo e dura solo alcune ore (massimo mezza giornata). Chiunque vedesse le formazioni può aggirarle senza problemi, ma può anche versarvi sopra una sostanza urticante come alcol etilico o varichina, per bloccare le larve che possono essere in seguito raccolte in un sacco e gettato come rifiuto “umido” senza particolari problemi per chi opera, oppure si possono schiacciare senza pericolo alcuno per l’operatore.
Naturalmente si raccomanda ai proprietari di animali di effettuare una vigilanza più assidua sulla presenza di eventuali “processioni”, per evitare che gli animali entrino in stretto contatto con le larve a terra.
Per maggiori informazioni sulla biologia e lotta all’insetto, si rimanda al link del Servizio Fitosanitario Regionale delle Marche: http://www.assam.marche.it/servizi1/fitosanitario/fitosanitario/emergenza-fitosanitaria/205-thaumatopea-pityocampa-processionaria-del-pino.
Dopo la fortunata sesta edizione terminata nel mese di ottobre, Overtime Festival torna con il lancio del suo primo progetto editoriale, con il supporto di Università degli Studi di Macerata, Comune di Macerata e Panathlon International. Un progetto unico nel suo genere, creato dalla penna degli amici del festival nazionale del racconto e dell’etica sportiva. “E vissero… sconfitti e vincenti”, il titolo del progetto, un libro fatto di storie, aneddoti, racconti e fantasie. Un libro che ha coinvolto il giornalismo sportivo italiano. Per la prima volta insieme. Tutti in nome della solidarietà e dell'etica sportiva.
Ed ecco i nomi che compongono la famiglia di “E vissero… sconfitti e vincenti”: Bebe Vio (prefazione), Marco Ardemagni, Claudio Arrigoni, Davide Barzi & Oskar, Franco Bragagna, Elisabetta Bucciarelli, Nicola Calzaretta, Angelo Carotenuto, Matteo Cruccu, Luca Ferrara (illustrazione in copertina), Luca Leone, Elvis Lucchese e Vittorio Munari, Paolo Maggioni, Giammarco Menga, Marco Pastonesi, Dario Ricci, Dario Ronzulli, Giorgio Terruzzi, Stefano Vegliani, Furio Zara.
In occasione della presentazione è stato pubblicamente consegnato al Sindaco Falcucci un assegno gigante (riproduzione) attestante la donazione di Overtime Festival, avvenuta in occasione dell’edizione 2016, nonostante la cancellazione dell’evento di piazza con Teo Teocoli.
Presenti all’incontro: Mauro Falcucci, Sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera; Marco Ardemagni (Caterpillar AM – Rai Radio2) e Giammarco Menga (Sport Mediaset), due degli autori; prof. Francesco Adornato, Magnifico Rettore dell’Università di Macerata; Mauro Giustozzi, Direttore Generale Università di Macerata; Romano Carancini, Sindaco del Comune di Macerata; Michele Spagnuolo, Direttore Overtime Festival; Barbara Morresi, presidente Panathlon International Macerata; Nazaremo Rocchetti, artista ed ex fisioterapista della nazionale italiana di atletica.
Per info e per ordinare il libro: www.overtimefestival.it – http://www.facebook/overtimefestival
Picchia, pedina e molesta l'ex compagna che, alla fine, lo denuncia alla polizia. A finire nei guai un uomo di 35 anni, denunciato dagli agenti della Questura.
La giovane donna, residente in un quartiere periferico di Macerata, in preda alla paura e ad un profondo sconforto, si è recata giovedì scorso in Questura denunciando di essere vittima di atti persecutori e minacce da parte dell’ex compagno, un 35enne italiano, diventato un vero e proprio tormento dopo la fine, circa un anno fa, della loro relazione. La stessa denunciava di essere vittima di pedinamenti continui da parte dell’uomo, molestie telefoniche, fino ad arrivare addirittura alle percosse e facendo temere per la sua incolumità fisica.
Dopo l’ennesima violenza consumata pochi giorni fa a Macerata, quando l’uomo l’aveva picchiata al volto, la giovane, visibilmente spaventata dai comportamenti aggressivi dell’ex compagno, si è decisa a recarsi in Questura non essendo più in grado di sopportare questa situazione.
Considerata la gravità e l’attualità della situazione, gli agenti della “Volante” diretti dal Commissario Gabriele Di Giuseppe, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata, sono intervenuti immediatamente presso l’abitazione dell’uomo rinvenendo svariati coltelli di varie misure oltre un quantitativo importante di sostanza stupefacente. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e l’uomo denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di atti persecutori e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
E’ possibile ottenere uno sconto sulle bollette dell’energia elettrica e del gas per coloro che si trovano in condizione di difficoltà economica grazie al bonus sociale introdotto dal Governo con un decreto del 2008.
Possono beneficiare del bonus i cittadini residenti a Macerata intestatari di una fornitura elettrica per uso domestico e di gas naturale sempre per uso domestico con un contratto diretto e con un impianto di riscaldamento condominiale, in condizioni di disagio economico certificate mediate l’attestazione ISEE in corso di validità, il cosiddetto bonus per disagio economico, e/o in condizioni di disagio fisico o con familiare in tale condizione (grave malattia che imponga l’uso di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita) a prescindere dal valore ISEE, cosiddetto bonus per disagio fisico.
Il valore Isee deve essere non superiore a 8.107,50 euro e a 20.000.00 euro per le famiglie Per la presentazione della domanda gli interessayti possono rivolgersi ai seguenti CAF con cui il Comune di Macerata ha sottoscritto una convenzione per la raccolta delle domande: 50 & più corso Cavour, 85 (tel. 0733/261393) Acli via Carducci, 57 (0733/263970), Anmil via Prezzolini, 19 (0733-30414), Cgil Marche via Garibaldi, 77 - via G. Di Vittorio, 2 (0733/245758 | 0733/245711), Cia via dei Velini, 147 0733/261976 0733/232591, Cisl via Ghino Valenti, 27/35 0733/407511, Cna via Zincone, 20 (0733/261309), Coldiretti via dei Velini, 14 (0733/2441), Confartigianato pensionati e dipendenti via Pesaro (0733/366262), Ugl via Zincone, 50 (0733/232466), Uil via Annibali, 17 (0733/231645).
,,Info: Servizio Servizi alla Persona, Viale Trieste, 24, Telefono 0733.256243 oppure 0733.256465 Fax: 0733.256238 e-mail: ups@comune.macerata.it .
I Musei civici di Macerata sono stati onorati nei giorni scorsi della visita di una delegazione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, composta dai tre funzionari: Alessandra Griffo, responsabile del patrimonio di arredi storici delle Gallerie, nonché della collezione di carrozze e dagli architetti Mauro Linari, capo della Divisione Architettura, Paesaggio e Tecnologia delle Gallerie degli Uffizi e Angela Pintore, assistente nella stessa divisione.
La ragione della visita risiede nella volontà delle Gallerie degli Uffizi di valorizzare il patrimonio di carrozze Lorenesi e Sabaude con un nuovo allestimento museale.
Il Museo della Carrozza di Macerata rappresenta una delle realtà più accreditate nel panorama nazionale e dunque i funzionari fiorentini hanno ritenuto imprescindibile tale sopralluogo prima di procedere alla preparazione del progetto, al fine di avere un quadro preciso delle esperienze maturate nel contesto italiano oltre che straniero.
Ad accogliere la delegazione la direttrice dei Musei civici Alessandra Sfrappini e le sue tre collaboratrici Rosaria Cicarilli, Maria Vittoria Carloni e Giuliana Pascucci, unitamente a Luca Schiavoni, architetto progettista del Museo. Si è trattato di un piacevolissimo scambio professionale che si ritiene possa continuare nei mesi futuri, lungo il corso dell’attività progettuale fiorentina.
Niente Tirreno Adriatico per Macerata. L'amministrazione comunale ha infatti annunciato che l'edizione 2017 della Corsa dei Due Mari non passerà in città.
Per la Classica di primavera si tratta di una perdita importante perchè il capoluogo di provincia era diventato quasi un appuntamento fisso con la competizione. Più di una volta, negli scorsi anni gli sportivi maceratesi avevano potuto vedere da vicino campioni del calibro di Evans, Cavendish e Contador, facendo riscontrare una grande affluenza di pubblico agli arrivi di tappa.
Stando ad alcune indiscrezioni la frazione "incriminata" sarebbe la sesta, da Ascoli Piceno a Civitanova Marche di 159 km. Per la Giunta di Carancini il mancato saluto della carovana a Macerata sarebbe da attribuire ad Rcs (organizzatrice l'evento) che avrebbe violato il termine tassativo fissato dai regolamenti per avanzare la proposta di ospitare la corsa. In questo modo, fanno sapere dal palazzo comunale, verrebbero meno i tempi tecnici per risistemare le strade.
Per contro, ribattono gli organizzatori i quali sostengono di aver comunicato l'intenzione di portare la Tirreno Adriatico a Macerata in data 7 febbraio. Ora, considerando che la tappa si svolgerà il 13 marzo l'avviso è quindi pervenuto molto prima dei trenta giorni dall'evento stabiliti inderogabilmente dalla normativa, smentendo in questo modo le argomentazioni di Sindaco e consiglieri. Secondo alcune fonti molto più realisticamente l'accordo sarebbe saltato per l'indisponibilità di risorse economiche per retribuire polizia Locale e addetti della protezione civile impiegati nella regolazione del traffico durante il passaggio della carovana. A ciò si deve aggiungere il fatto che, trattandosi di una tappa per velocisti, il gruppo sarebbe passato compatto per le vie cittadine "costringendo" allo stop del traffico soltanto per un tempo relativo, senza alcuna necessità di un restyling del manto stradale. La diatriba tra Comune e Rcs sulla responsabilità dell'addio a Macerata della Tirreno-Adriatico 2017 continua senza esclusione di colpi, ma ad uscire sconfitto da questa storia è soprattutto lo sport e i tanti appassionati che saranno privati di uno spettacolo tanto affascinante quanto avvincente
Si è svolto presso l’hotel Grassetti di Corridonia, il V Congresso provinciale dell’Auser di Macerata, l’Associazione di volontariato che opera nell’ambito sociale e culturale, con particolare riferimento al sostegno degli anziani e alle politiche per l’invecchiamento attivo, senza escludere interventi a favore delle altre fasce di età della popolazione.
A questo Congresso, propedeutico al IX Congresso nazionale, hanno partecipato Marco Di Luccio della Presidenza Nazionale, Paolo Pittori Presidente Regionale Auser Marche, Daniel Taddei Segretario generale della CGIL di Macerata e Stefano Tordini Segretario Generale SPI CGIL Macerata.
I lavori sono stati aperti dal Presidente Provinciale dell’Auser di Macerata, Antonio Marcucci, che nel suo intervento ha sintetizzato le scelte e gli indirizzi espressi dagli iscritti nel corso delle ben 17 Assemblee che hanno preceduto questo Congresso. Anche l’Auser – ha detto Marcucci – ha risentito delle conseguenze del terremoto e ben tre sedi sono state dichiarate inagibili. A questo difficile momento, però l’Auser ed i suoi iscritti hanno risposto come è loro tradizione, facendo appello a tutte le risorse del nostro volontariato e, addirittura, in alcune nostre sedi sono state ospitate nelle prime settimane, anche sfollati delle zone del sisma.
L’Auser, ha proseguito Marcucci, guarda avanti e proseguirà nella propria attività di sostegno ed assistenza, cercando di migliorare ed ampliare la propria presenza nel territorio, adoperandosi per avere rapporti più stretti con i Comuni e le altre Istituzioni del nostro territorio. A radiografare meglio di ogni parola la nostra attività – ha concluso Marcucci – sono le statistiche: attraverso il Filo d’Argento, fra Macerata e Tolentino nel 2016, abbiamo ricevuto 10.530 telefonate, di cui 7.320 per richiesta di trasporto da parte degli anziani; sono state effettuate 2351 consegne di farmaci e generi alimentari a domicilio; 860 telefonate sono state quelle ricevute per richiesta di sostegno e compagnia telefonica.
Al termine dell’Assemblea è stata approvata la relazione del segretario Marcucci ed è stato assunto come proprio il Documento nazionale che ha come titolo “Insieme sempre più forti – La cittadinanza non ha età”; l’Assemblea ha anche provveduto ad eleggere il nuovo Organismo e Presidenza Provinciale come Segue:
Presidente Provinciale: Marcucci Antonio;
Vice Presidente: Carloni Maria Teresa;
Responsabile orti: Seghetta Renzo.
Grande adesione sia in termini di partecipanti che di attenzione all’incontro che si è tenuto il 28 febbraio presso Confindustria Macerata sul tema “Le novità per il lavoro 2017 in materia di lavoro e previdenza”.
La riunione aveva l’obiettivo di approfondire ed analizzare le ultime novità sulla tematica oggetto del Convegno.
In particolare sono state illustrate le nuove disposizioni in materia pensionistica, i recentiincentivi alle assunzioni, la fine della mobilità, le novità in materia di collocamento obbligatorio e gli ultimi provvedimenti in aiuto alla genitorialità.
E’ stato inoltre presentato un aggiornamento informativo sulle vigenti disposizioni della CIGO.
Dopo i saluti del Presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini sono intervenuti la dott.ssa Maria Magri (Dirigente Area lavoro e Welfare di Confindustria), la dott.ssa Elisabetta Cristallini (Confindustria Macerata) ed il dott.Giuseppe Carelli (Confindustria Macerata).
Al termine delle relazioni ha fatto seguito un interessante e partecipato dibattito.
Domenica 5 marzo al Teatro Don Bosco nuovo appuntamento con la rassegna di teatro dialettale Il Teatro di Dante Cecchi, organizzata per celebrare la figura di uomo di teatro dello studioso maceratese dalla compagnia Fabiano Valenti di Treia con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche, del Comune di Macerata e della Unione Italiana Libero Teatro delle Marche (Uilt).
In scena la compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia con Le votaziò per la regia di Fabio Macedoni.
“La storia di un’elezione politica alla fine degli anni Sessanta – si legge nelle note di regia - dopo un decennio culminato con la “rivoluzione culturale” in Europa e non solo, è più che una semplice competizione elettorale fra la lista della Cerqua e quella della Campana. O almeno così l’abbiamo voluta rivivere, mettendo in evidenza le tante storie importanti di allora che si intrecciavano con quelle minuscole, piccole, talora insignificanti, di tanti piccoli paesini della nostra terra. Dall’uomo sulla luna ai figli dei fiori, da papa Giovanni a Martin Luther King, il decennio che vivono i protagonisti della commedia è, sicuramente, uno di quelli che di più ha cambiato il mondo ed anche ognuno di noi.
Questo non è sfuggito all’autore, però, che, seppur in maniera sussurrata, lancia ogni tanto qualche sasso nei pantani degli sterili litigi degli amministratori locali, animosi, protervi, ma alla fine sempre pervasi dal buon senso. Una storia che vuole prendere parte alla Storia importante, quella scritta sui libri. Una storia di una umile e piccola comunità, con le rispettive problematiche, con i propri rapporti interpersonali, con i propri pettegolezzi ed i propri amori: una storia semplice, che, per una volta, vuole diventare protagonista all’interno di un decennio caratterizzato da eventi dalla dimensione molto più complessa”.
Il Teatro di Dante Cecchi prevede ancora due appuntamenti: il 12 marzo con la compagnia Giovanni Ginobili di Petriolo che si esibirà in Le pasció d’un curatu de cambagna mentre il 19 marzo toccherà alla compagnia Alternativa di San Severino Marche chiudere la rassegna con Lo petrójo.
Biglietto 10 euro, ridotto 7 euro (under 25, over 65, diversamente abili e associazioni convenzionate). Info: info@compagniateatralevalenti.it; fb Compagnia Teatrale Valenti; tel. 335.7681738 (Fabio Macedoni), 320.4919737 (Marco Giachini), 348.0741032 (Quinto Romagnoli) h 15 – 19.
Terzo e ultimo appuntamento della stagione con il classicismo viennese, diretto dal Maestro Hubert Soudant. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana sarà infatti impegnata, insieme al violinista Vincenzo Bolognese, lunedì 6 marzo al Teatro Lauro Rossi di Macerata.Il programma è dedicato in particolare a Franz Schubert, diretto erede della tradizione di Haydn, Mozart e Beethoven divenuto poi uno dei massimi protagonisti del Romanticismo musicale europeo. La prima parte propone la Sesta Sinfonia (La piccola) di Schubert, opera tra le più luminose e “classiche” del compositore , seguita da due lavori per violino e orchestra presentati da Vincenzo Bolognese: il Rondò per violino e archi di Schubert e la celebre Romanza in fa maggiore di Beethoven.
La seconda parte del concerto vede protagonista ancora il compositore tedesco, con la sua Seconda Sinfonia, Bolognese è molto noto in ambito internazionale per la revisione di numerosi brani di Paganini, compositore di cui ha eseguito, nel 2015, l’integrale dei Capricci, ed è stato anche insignito della medaglia d'oro presso l’Università La Sapienza dalla associazione Maison des Artistes. L'artista ha ricoperto a lungo il ruolo di Primo Violino nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, mansione che riveste attualmente nell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Vincenzo Bolognese, che si è esibito con le più importanti istituzioni musicali nel mondo, suona un violino della fine del Seicento.I biglietti vanno da 4 euro per le scuole, a 12 per gli spettatori fino a 30 anni e oltre 60, per i possessori della Carta Giovani, per le Associazioni musicali, per i Club Services, per gli abbonati alla stagione teatrale AMAT, fino a 18 euro per il prezzo intero.Info:FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana tel. 071 206168 | fax 071 206730 info@filarmonicamarchigiana.com, Biglietteria Teatro Lauro Rossi tel. 0733 230735 | fax 0733 261570 | boxoffice@sferisterio.it.
Non v’è dubbio alcuno. Dopo i terribili eventi sismici che hanno violato le zone del centro Italia, parlare di ricostruzione vuol dire riunirsi attorno ad un tavolo di concertazione e parlare di dove vuole andare un intero territorio, quello marchigiano, fatto di un pulviscolo di identità e comunità.
Capire come immaginare luoghi interi tra storia e progettualità. Sembrano tutti concordi i protagonisti di “Dopo il terremoto… come agire?”, convegno organizzato ieri alla Domus San Giuliano dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata, in accordo con Italia Nostra, AssoRestauro e Arco e che ha visto intervenire anche esperti delle università di Roma Tre, La Sapienza e Unimc. «Non si può immaginare di costruire un territorio senza partire dalla sua comunità» sostiene Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata nei primi interventi d’apertura del convegno. E quella intesa istituzionale e professionale che auspica Romano Carancini, sindaco di Macerata e che deve essere alla base di un reale progetto di ricostruzione pare essere uno dei fil rouge della discussione.
Perché se è vero che negli anni, sin dal terremoto dell’Irpinia slogan cardine di ogni ricostruzione è stato “Dove era, come era”, altrettanto vero è che proprio nel lavoro di team tra varie figure professionali si può valutare di volta in volta se quel buon proposito lo è davvero. L’Architetto Francesco Doglioni che in prima linea si occupò della ricostruzione in Friuli nel suo intervento pone subito le basi del tema caldo del convegno. “Dov’era e com’era non è un format. Si tratta invece di qualcosa che va discusso caso per caso, luogo per luogo. In Friuli i muri delle città colpite erano stati mantenuti come traccia della continuità di un luogo. Ricostruire il duomo di Venzone è stato un ricomporre ciò che il terremoto aveva scomposto, pietra su pietra.” Non si tratta di un intervento romantico. Quel lavoro fatto di volontà di una comunità attaccata ai suoi luoghi è stato alla base del ripopolamento dei centri storici e la creazione di un motore economico che ha fatto ripartire la loro economia. “La pista ciclabile per il Tarvisio che ha attraversato Venzone, - spiega Doglioni – ha ridato vita economica all’intero territorio”.
A questo si aggiunge quanto evidenziato dall’Ing, Cesare Spuri, Direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Marche che evoca nel suo intervento uno scenario “post bellico” ed evidenzia la necessità di una gestione in loco dei territori, più autonomi rispetto all’accentramento romano. Altrettanto accorato l’intervento di Carlo Birrozzi, Soprintendente Marche, che ha evidenziato quello che l’ordine degli architetti di Macerata nella persona del suo presidente Enzo Fusari, denuncia da tempo. “Ancora non si parla davvero di ricostruzione, questa è forse la prima occasione – tuona Birrozzi – Siamo di fronte ad un tessuto sociale estremamente impoverito, invecchiato e con un patrimonio storico-architettonico straordinario ma in esubero. Di fronte ai terribili fatti manca un’attività programmatica che miri domani a riportare la gente nelle aree colpite, che trasformi quei luoghi in smart land. Occorre una regia forte che unisca tutti i professionisti e le Università in una visione sistemica di ricostruzione di luoghi e comunità.”
Ma non si tratta solo di ricostruire, occorre anche saper creare nuovo senza averne paura, obbedendo non solo a tecniche d’avanguardia antisismica ma anche ad una visione del territorio che miri alla qualità del costruito in armonia con la sua storia e identità. Una fiducia nel costruire con il minor consumo di suolo possibile, ricreando patrimonio e nuovi modelli di vita e di arte. Ora, decisamente, i tempi sembrano essere più che maturi.
“Quando metterò piede all’Helvia Recina sarà dura tenere lontani i ricordi, le emozioni e l’affetto che provo per la gente di Macerata”.
Giuseppe Magi, l’allenatore della Maceratese degli invincibili, domenica tornerà per la prima volta da avversario a Macerata con il suo Gubbio, provando a lasciare da parte i sentimenti .
Di questa Maceratese non si fida, nonostante le vicissitudini societarie in casa biancorossa. “Sia contro il Fano che a Mantova non ho visto una Maceratese arrendevole – ha spiegato il tecnico pesarese – So che è un gruppo sano e farà di tutto per fare bene. Non ho mai visto una squadra che non si impegna perché ci sono problemi societari”.
Il Gubbio con 43 punti occupa la sesta posizione di classifica. Nel girone B di Lega Pro la formazione umbra è quella che ha collezionato meno pareggi, quattro in ventisette partite. Per il resto il ruolino di marcia di Romano e compagni è di tredici vittorie (di cui sei ottenute in trasferta) e dieci sconfitte.
La Società Filarmonico-Drammatica di Macerata festeggia la donna con una serata d'arte, gusto e note mercoledì 8 marzo alle 20.30.
Chi vorrà prendere parte alla festa della donna firmata Filarmonica nei locali della storica sede di via Gramsci troverà in esposizione le opere di Luca Zampetti nella mostra che inaugura domenica 5 marzo alle 17.30 curata da Daniele Taddei, segretario dell'Art Club Studio Macerata: intitolata Ma_Donna. La libertà di essere, presenta dodici opere dell'artista marchigiano ispirate al mondo femminile e alle sue molteplici sfaccettature.
Sempre la sera dell'8, sotto gli splendidi affreschi del teatro di palazzo Bourbon-Del Monte, si potrà degustare il menu dedicato alla festa della donna e ideato dal responsabile della delegazione maceratese dell'Accademia Italiana della Cucina, Ugo Bellesi. Preparata dal Ristorante Due Cigni, la proposta enogastronomica per festeggiare l'8 marzo offre al palato il colore giallo della mimosa declinato in ciascuna pietanza: tortino di patate e scamorza affumicata con hummus di ceci e crema di zucca gialla; risotto con mimosa di uovo e parmigiano e fagottini di crespelle ripieni di ricotta con besciamella allo zafferano; bocconcini di pollo e finocchi impanati e indorati al forno per concludere con la Mimosa, una cassata semifreddo con canditi ed uvetta ammorbiditi nel Varnelli e pinoli sabbiati, salsa di arancia e sue zeste.
La serata sarà allietata dalla musica del duo Tete a Tete, Rosa Sorice e Deborah Vico. Rosa (voce) e Deborah (sax e pianoforte) coinvolgeranno il pubblico con grandi classici della musica, da New York New York e Moon River a Malafemmena e O' Sarracino.
Il costo della serata è di 25 euro per i soci Filarmonica, 30 euro per i non soci. Prenotazioni chiamando la segreteria della Società Filarmonico-Drammatica al 333-1721308.
Il progetto di ricerca internazionale diretto da Gennaro Carotenuto, docente di storia contemporanea del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, “Il discorso sui diritti umani fra Italia e Argentina come patrimonio culturale” è risultato vincitore come primo assoluto in graduatoria del bando di finanziamento 2017 del Cuia, il Consorzio Interuniversitario Italiano per l'Argentina.
Al progetto diretto dal prof. Carotenuto, che da molti anni si occupa di questioni inerenti i diritti umani, del quale l'Università di Macerata è capofila, partecipano anche l'Università di Roma Tre, due atenei argentini e la prestigiosa associazione delle "Nonne di Plaza de Mayo". Nell'ambito del progetto, nella prima settimana di maggio, si svolgerà a Buenos Aires un convegno internazionale dallo stesso titolo.
"Grazie alla burocrazia e ad uno Stato ormai morto, mia figlia e i figli di tanti altri non hanno diritto ad avere un pediatra se non a pagamento".
Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un papà che si è visto assegnare e poi negare il pediatra "della mutua" per la sua bambina nata da poco.
"Vi scrivo perché sono indignato nei confronti della sanità maceratese, a tutela dei diritti della mia famiglia e quella di altre che versano nella mia stessa condizione". Ci chiede però la cortesia di mantenere l'anonimato. "Venendo ai fatti, sono padre di una bellissima bambina nata a dicembre 2016. Purtroppo nell’ultimo trimestre di gravidanza mia moglie ha contratto il Citomegalovirus trasmesso poi alla bimba . Fortunatamente non ci sono state conseguenze per mia figlia , avendolo contratto proprio nel finale, però periodicamente deve essere sottoposta a controlli".
Oltre alla difficoltà derivante da questa situazione, che non può non preoccupare un neo papà, un'altra è derivata da una illogica burocrazia. Dopo aver infatti presentato domanda per l'assegnazione di un pediatra per la piccola ci racconta che "Nella lista ricevuta comparivano circa dieci nominativi di pediatri su Macerata e tutti abbondantemente sopra la soglia massima di mutuati (il limite se non erro è di 800 per pediatra). Faccio la richiesta per l’assegnazione di un pediatra di cui ho la conoscenza, lo stesso comincia a seguirmi per un paio di visite fino ad arrivare a venerdì 24 febbraio quando mi dice esplicitamente che non potrà piu’ seguire la mia bambina se non a pagamento".
Al papà viene dato dal pediatra un numero di telefono "per poter far sentire la mia voce a chi decide riguardo il blocco/sblocco dei mutuati". Purtroppo però al numero non risponde nessuno....
"Ciò che mi fa infuriare è che la mia bimba ha necessità di essere seguita, soprattutto a causa della circostanza sopra indicata". Così conclude amareggiato.
La morale di questa storia è che una bambina nata da poco, per di più con dei problemi di salute, si vede negare il diritto ad avere un dottore e suo padre non trova risposte nella sanità pubblica, che dovrebbe essere a servizio dei cittadini malati.
Un simbolo di speranza e di rinascita frutto della trasformazione di un evento negativo, quale è stato il sisma che ha ferito le nostre terre, in opportunità.
Il campus scolastico che sorgerà nell’area dell’ex Saram in via Roma sarà questo, un ulteriore elemento di quella rigenerazione urbana su cui l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Romano Carancini, sta lavorando con impegno per restituire alla città spazi “addormentati”. “Quello che si discuterà– ha detto questa mattina il primo cittadino, affiancato dalla Giunta e dal dirigente dei Servizi tecnici, Tristano Luchetti, facendo il punto sul progetto che prevede la ricostruzione di due nuovi edifici scolastici che ospiteranno gli istituti Dante Alighieri ed Enrico Mestica - è uno degli investimenti più importanti che questa Amministrazione abbia fatto e che vale 3 milioni di euro. Si tratta allo stesso tempo di un modo diverso di interpretare la scuola”.-
Il campus, che si estenderà su un lotto di 24.000 mq per una volumetria totale di 60.324 mc, comprenderà due edifici collegabili tra loro in maniera coperta e una struttura sportiva aperta anche alla città. Avranno forme squadrate, semplici, costruiti con edilizia a secco, di legno, dipinti con i colori della terra e con standard di sicurezza assoluti così come altissimi saranno quelli dell’efficienza energetica per cui si parla di una classificazione tra A3 e A4.
Il nuovo polo scolastico sarà un arricchimento per il quartiere: dal punto di vista della viabilità con la futura realizzazione della bretella Via Mattei – La Pieve, con un asse viario centrale via Roma – via Silone, con spazi per i parcheggi ai lati del campus e penetrazioni del rione all’interno dell’area per usufruire degli spazi verdi grazie all’abbattimento dei muri che attualmente circondano la zona.
“E’ un’operazione pubblica – ha tenuto a sottolineare il sindaco Carancini - resa possibile dalla disponibilità inaspettata da parte della Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria dell’area, e da quella civica dell’Ircr e frutto di un lavoro di squadra che vede la struttura comunale in prima linea”. Il campus scolastico, infatti, come noto, sorgerà in un’area di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti che verrà ceduta al Comune. Quest’ultimo però dovrà acquisire l’immobile dell’Ircer in via dei Sibillini, sede della scuola Mestica, per una spesa di 1 milione mezzo di euro compresa anche la chiesa di san Barnaba e accessori, per un valore di 445.000 euro. Edificio che verrà dato in permuta alla CDP così come quello che ospitava la Dante Alighieri del valore di 500.000,00 euro.
Per quanto riguarda l’eventualità che nell’area dell’ex Saram possa sorgere anche una casa di riposo per anziani il sindaco Carancini ha affermato che da parte dell’Amministrazione comunale non è stata presa alcuna decisione in merito ma in caso di una proposta in questo senso “il nostro sarà un sì”. Sul fronte spazi commerciali “in questa zona – ha detto ancora il sindaco annunciando anche le opere di demolizione dei fabbricati esistenti all’interno dell’area dell’es Saram saranno a carico della Cassa Depositi e Prestiti – c’è una porzione destinata a questo uso, ma a dirlo non è la Giunta Carancini, bensì a stabilirlo è stato tanti anni fa il Piano regolatore”.
Il progetto, non essendo ancora definitivo, potrà naturalmente subire delle modifiche. E sulle tempistiche si spera entro la metà di aprile di avere il progetto esecutivo e di consegnarlo. Subito dopo l’ufficio Ricostruzione provvederà a due gare di appalto che parallele per quantio riguarda gli edifici scolastici mentre una terza, a parte, sarà dedicata alla palestra. “Non vogliamo illuderci ma siamo fiduciosi – ha concluso Carancini ricordando che rimangono in piedi anche i progetti per la nuova scuola nel quartiere Vergini, per il futuro del Convitto e dei Salesiani –. Le nuove scuole potrebbero essere pronte per la primavera 2018”.
La querelle fra vecchia e nuova proprietà della Maceratese è infinita. Dopo le gravi esternazioni rilasciate nel corso di una conferenza stampa dagli avvocati Valori e Pantana, arriva la replica dei legali della dottoressa Maria Francesca Tardella, Giancarlo e Massimo Nascimbeni. Questo il testo integrale delle loro dichiarazioni
Gli avvocati Giancarlo e Massimo Nascimbeni, su espresso incarico della dottoressa Maria Francesca Tardella, quanto al comunicato del giorno 24 febbraio scorso della società rappresentano che la sostituzione della fideiussione depositata in Lega Pro all’inizio del campionato corrente dalla dottoressa Tardella doveva avvenire da parte dell’acquirente entro il 30 dicembre 2016 così come previsto dall’atto di trasferimento di quote a rogito Notaio Alessandrini Calisti sottoscritto dall’attuale proprietario con l’assistenza del suo legale di fiducia, del suo commercialista, ora Amministratore Delegato della società che appare anche tra gli estensori del comunicato summenzionato, e dal referente marketing a suo tempo scelto dalla parte acquirente, che ha partecipato insieme all’altro professionista a ben tre mesi di due diligence, senza che gli scriventi difensori dei signori Piangiarelli e Tardella abbiano mai preso parte, neppure per un minuto, alla lunghissima verifica delle scritture contabili, compito demandato ai professionisti commercialisti.
Si diffida formalmente chiunque intenda associare gli scriventi avvocati alle operazioni di verifica del bilancio e della contabilità della S.S. Maceratese per tutto il lungo periodo in cui è avvenuta la due diligence. Compito dei sottoscritti avvocati è stato altro, altrettanto impegnativo, per la trattativa, per la stesura delle varie bozze degli atti legali, fino al contratto definitivo per il trasferimento delle quote, atto che è stato assolutamente e completamente approvato da tutte le parti che ebbero ad esprimere soddisfazione e ringraziamento.
Sgomberato il campo da ogni equivoco in proposito, non si comprende come gli estensori del comunicato della società del 24 febbraio scorso, tra cui l’attuale Amministratore Delegato, abbiano potuto scrivere che la sostituzione della fideiussione depositata in Lega Pro fosse “inattesa” ed abbia costituito una importante concausa per il mancato pagamento degli stipendi dei mesi di novembre e dicembre 2016, considerato l’obbligo assunto con l’atto di acquisto delle quote dalla parte acquirente, a conferma dell’impegno già previsto negli atti preparatori e prodromici del contratto definitivo sin da settembre – ottobre 2016.
Tra l’altro risulta agli scriventi che la fideiussione depositata dalla società in sostituzione di quella della dottoressa Tardella, avvenuta con un mese di ritardo rispetto al preciso impegno liberamente assunto dall’acquirente con la firma del contratto in data 22 novembre 2016, sia ancora al vaglio degli organi di verifica della Lega Pro. Altra falsità che emerge dal comunicato stampa summenzionato è quella che si riferisce al pagamento degli stipendi ai tesserati relativo ai mesi di settembre e ottobre 2016 avvenuto il 16 dicembre (ultimo giorno utile) con risorse personali dell’attuale proprietario, in quanto la provvista per il pagamento si era già formata, almeno in gran parte, con la gestione della dottoressa Tardella per un credito esistente all’epoca nel cosiddetto conto Lega.
Esaminando seppur velocemente le dichiarazioni rese nell’odierna conferenza stampa, con riserva di ulteriori approfondimenti e più precisa replica in data successiva all’8 marzo prossimo allorché potrebbe conclamarsi un ulteriore grave inadempimento da parte dell’acquirente, si prende atto che, seppur in modo sfumato, si sia riconosciuto che il pignoramento effettuato dal Ristorante Il Giardino di Pioraco, a cui ha dato ampio risalto la stampa in questi giorni, si riferisce ad una debitoria nota all’acquirente, in quanto iscritta a bilancio come tutte le altre facenti parte della due diligence, del cui pagamento egli si è fatto carico con la sottoscrizione dell’atto di acquisto, senza poi provvedere.
Si ricorda a quei pochi che ancora non lo sapessero ed ai tanti che fingono di non saperlo, che l’acquisto delle quote riguarda una società con i relativi debiti, i cui importi sono stati decurtati dal prezzo, peraltro solo parzialmente corrisposto dalla parte venditrice e che si tenta in ogni modo di non saldare, malgrado il rilascio di una fideiussione emessa da un ente diverso da quelli previsti nell’atto, ovvero primario istituto bancario o assicurativo. Malgrado ciò, la parte venditrice ha accettato pro bono pacis quella tipologia di fideiussione che ora si tenta di non onorare, ma anzi si chiede alla dottoressa Tardella di rinunciarvi onde evitare ulteriori danni alla Maceratese. Per quanto riguarda invece le presunte debitorie spavaldamente e disinvoltamente enunciate come sopravvenute, se non addirittura occultate, rispetto a quelle risultanti dalle scritture contabili, se ne contesta sia il fondamento sia il fatto che l’acquirente e/o per lui i suoi professionisti, fra cui l’attuale Amministratore Delegato, non ne abbiano mai avuto conoscenza. In ogni caso, la dottoressa Tardella, ove sussistessero debitorie immediatamente esigibili estranee ai patti di trasferimento delle quote, se ne farà carico, così come ebbe a sottoscrivere a latere del rogito definitivo impegnandosi a farlo allorché fossero evidenti la fondatezza, l’esigibilità ed il nocumento che esse potrebbero rappresentare per la parte acquirente.
Nessuna delle voci esposte in conferenza ha questa connotazione, per cui è puerile e risibile addebitare ad esse il motivo del mancato pagamento degli stipendi ai tesserati entro il termine scaduto il 16 febbraio scorso. Dimostri l’acquirente quale euro non previsto in contabilità sia stato costretto a pagare dalla data dell’acquisto ad oggi, che abbia distolto le sue ingenti risorse dal pagamento degli stipendi. La verità è che l’acquirente, a quanto risulta a parte venditrice e da quanto emerge dalle notizie più recenti di stampa, non ha pagato alcunché, salvo piccole somme, neppure delle debitorie indicate in bilancio che si è espressamente accollato. Si offenderebbe l’intelligenza di qualunque maceratese se si ritenesse che affermazioni tanto spregiudicate, non supportate da alcuna prova di avvenuto pagamento di somme non previste, possa aver determinato lo stato di insolvenza della società, in particolare per non aver onorato l’impegno del pagamento degli stipendi ai tesserati, onere non certo a carico della parte venditrice. In particolare la debitoria enunciata come relativa all’impianto di Collevario risale al 2014 e l’atto di ingiunzione è stato prontamente opposto dagli allora legali della dottoressa Tardella (gli scriventi non ne hanno mai avuto conoscenza) ed il Tribunale non ha concesso la provvisoria esecutorietà del decreto, per cui l’attuale società non dovrà pagare alcunché non solo nell’imminenza ma neppure in futuro in quanto la debitoria è stata assunta personalmente dalla dottoressa Tardella e da lei sempre gestita come debito personale con liberatoria della società, come ben sa il precedente legale dell’attuale proprietario.
Di converso, è vero invece che a seguito del riconoscimento da parte della Corte Federale di Appello del giusto diritto, sempre rivendicato dalla parte venditrice, avverso l’errata valutazione della Covisoc che ha costretto alla ripatrimonializzazione con un onere finanziario per quasi 200.000 euro non dovuto, ma versato dalla dottoressa Tardella per consentire l’iscrizione al campionato, la società, all’esito di tanta fatica dei commercialisti della dottoressa Tardella e degli scriventi legali estensori anche del ricorso in appello (peraltro neppure ringraziati a voce dal beneficiario né tanto meno pagati), ha conseguito un attivo di bilancio di euro 132.000, somma che la parte venditrice ha diritto di riavere, essendo ciò espressamente previsto nel contratto di cessione delle quote.
Tale circostanza peraltro nota a tutti non è stata minimamente evidenziata né nel comunicato né in conferenza.
Giova inoltre ricordare che se il rapporto tra la società ed il Comune di Macerata è avviato verso una reciproca comprensione e soddisfazione lo si deve al fatto che la dottoressa Tardella, assistita dagli scriventi legali, in data 31 agosto 2016, giorno del nostro patrono, si è recata a Milano a sottoscrivere una fideiussione di 60.000 euro con la Vittoria Assicurazioni, rilasciata a favore del Comune di Macerata a garanzia del pagamento della corrispondente somma prevista come canone di concessione dell’Helvia Recina per la stagione 2016/2017. Dimostri la parte acquirente che il 31 gennaio scorso, data di scadenza della prima rata, ha provveduto a versare la quota di euro 30.000, come previsto dalla convenzione, perché se ciò non fosse avvenuto sarà la Vittoria Assicurazioni, grazie alla fideiussione ottenuta dalla dottoressa Tardella, a dover far fronte al pagamento, pur essendo prevista questa debitoria nella due diligence e quindi posta a carico di parte acquirente. Ed ancora, risulta purtroppo non pagata l’ultima rata scaduta il 31 gennaio scorso di un’altra importante debitoria inserita a bilancio e quindi a carico dell’acquirente, per il pagamento della cui somma di circa euro 20.000 è stata in questi giorni escussa dal creditore la garanzia fideiussoria rilasciata personalmente dalla dottoressa Tardella, la quale quindi sarà costretta a farsene carico in luogo dell’acquirente.
Ed ancora, contrariamente a quanto riferito dall’odierno conferenziere, non è vero che la villa Tardella dove sono stati ospitati la sede della società ed i giocatori dell’Accademy sia stata lasciata a seguito di provvedimenti amministrativi di sgombero per eventi sismici. L’abbandono è avvenuto senza riconsegna delle chiavi per libera scelta della parte acquirente che non ha corrisposto nessun canone e non ha pagato neppure le utenze per i consumi, i cui importi sono stati versati dalla dottoressa Tardella. Ed ancora, gli allenatori dello staff tecnico abitano tuttora due appartamenti attigui alla villa Tardella senza che la società abbia mai provveduto a corrispondere alcunché alla proprietaria neppure per le utenze.
E’ fuorviante e contrario al vero caricare la dottoressa Tardella di colpe ricadenti invece su chi, forse con superficialità, si è avventurato, senza idonee pronte risorse, all’acquisizione di una società che è stata giudicata dagli stessi qualificati consulenti della parte acquirente come sana e con i conti in ordine. Quanto all’ulteriore voce ipotizzata come debito sopravvenuto riguardante il consumo idrico dell’impianto di Collevario, è noto a tutti da mesi che ciò è stato determinato da un guasto dell’impianto accertato da APM, come peraltro avvenuto due anni orsono per il consumo idrico dello stadio Helvia Recina, per ben 90.000 euro, somma che il Comune di Macerata, riconoscendo il guasto, a differenza dell’odierno acquirente, si è ben guardato dal chiederne il pagamento alla S.S. Maceratese. Da ultimo, ma non per ultimo, è risibile la disinvolta contestazione sui presunti premi di preparazione per l’acquisizione di giovani calciatori. Tutti i contratti, finché ha gestito la società la dottoressa Tardella, sono muniti di rinuncia da parte delle società cedenti i giovani giocatori per la riscossione del parametro di competenza e ciò potrà essere agevolmente confermato dagli addetti dell’epoca del settore giovanile. In ogni caso il presunto credito non è né determinato nel suo ammontare né prontamente esigibile, per cui nessun nocumento ha potuto subire l’acquirente, anche per questa voce, tanto da non consentirgli il pagamento degli stipendi.
Poiché dall’odierno conferenziere si è appresa la notizia che la dottoressa Tardella è stata denunciata dall’acquirente per i reati dallo stesso riferiti, nel prendere atto di ciò, si ravvisa l’esigenza, nel rispetto delle più elementari norme deontologiche professionali, di esimerci dall’esposizione mediatica dei fatti e documenti che saranno oggetto di indagine da parte dell’autorità giudiziaria adita dall’acquirente. Si rappresenta come palese caduta di stile quella della enunciazione pubblica di una denuncia presentata all’autorità giudiziaria per rapporti privatistici di nessuna rilevanza pubblica e chi lo ha fatto se ne dovrà assumere la responsabilità. E’ di tutta evidenza che a seguito di questa temeraria iniziativa giudiziaria la dottoressa Tardella non avrà alcun timore e remora di difesa ed è appena il caso di ricordare che se i reati ipotizzati a suo carico sono particolarmente odiosi, tenuto conto della personalità del soggetto incriminato, sono altrettanto odiosi i reati di tentata estorsione e di calunnia riscontrabili nella minaccia di un danno ingiusto ove la dottoressa Tardella non rinunciasse all’escussione della fideiussione e nella infondatezza delle accuse tanto pretestuosamente e disinvoltamente a lei mosse con tanto clamore mediatico.
E’ di altrettanta evidenza che a fronte di tale improvvida iniziativa la Tardella, senza clamore mediatico, ma con assoluta determinazione, chiederà in ogni sede tutela della propria onorabilità tanto minata dall’infondato sospetto che abbia occultato debiti e sia stata lei a causare il gravo dissesto della società, senza che sia stata data prova che l’acquirente abbia profuso in questi mesi il minimo impegno economico per far fronte alle debitorie da lui liberamente assunte. Ovviamente, considerato il clima accusatorio generalizzato da mesi nell’ambiente sportivo maceratese nei confronti della dottoressa Tardella, gli scriventi non si illudono che quanto qui riferito possa determinare il mutamento delle opinioni oramai diffuse ed ancor più alimentate dalle odierne dichiarazioni, ma sono certi che almeno l’opinione pubblica non accecata dall’odio nei confronti della dottoressa Tardella potrà distinguere le colpe degli uni da quelle degli altri con assoluta serenità. Auspicano per il bene del calcio maceratese che l’attuale esperienza, purtroppo sempre più invalsa a leggere di altri analoghe situazioni, possa servire per il futuro, onde evitare criminalizzazioni di persone locali che, pur commettendo inevitabilmente degli errori, hanno comunque profuso ingenti risorse personali ed economiche per consentire ad una squadra di salire in quattro-cinque anni dalla Promozione regionale al professionismo della Lega Pro. L’amara considerazione finale è che la città di Macerata ben poteva fare a meno di certi personaggi che avventurosamente cercano, privi di idonee risorse rispetto agli impegni assunti, di gestire una società che è patrimonio dell’intera città. Per noi, come professionisti e come tifosi, l’amarezza è ancor più profonda in quanto, pur inconsapevolmente ed in assoluta buona fede, non siamo riusciti ad evitare che ciò avvenisse. Ci conforta, seppure solo parzialmente, il fatto che la nostra impressione inizialmente favorevole rispetto all’acquirente nel corso delle trattative, abbia poi avuto conferma dalla accoglienza positiva ricevuta dallo stesso sia dai tifosi che dall’Amministrazione comunale di Macerata che per bocca del Sindaco, nella conferenza stampa di fine anno ebbe testualmente a definire il progetto della nuova proprietà lungimirante e totalmente condiviso dall’Amministrazione. Con questo comunicato termina, qualunque sia la reazione di controparte, l’esposizione mediatica per questa vicenda, salva l’enunciazione di un eventuale ulteriore inadempimento della parte acquirente da constatarsi dopo l’8 marzo prossimo venturo, riservando ogni risorsa di impegno professionale in un campo a noi più congeniale che è quello giudiziario che spavaldamente e temerariamente ha ritenuto di intraprendere l’acquirente, almeno a quanto oggi riferito dal suo legale.
Oggi è frequentata mediamente da circa 360 persone ogni giorno, diventando un punto di aggregazione per gli studenti dell’Università e delle scuole superiori, ma non solo.
Compie dieci anni la biblioteca didattica dell’Università di Macerata. Inaugurata all’interno del palazzo del Mutilato il 27 febbraio 2007, oggi è frequentata mediamente da circa 360 persone ogni giorno, diventando un punto di aggregazione non solo per gli studenti Unimc, ma anche per quelli delle scuole superiori, nonché per tutto il resto della comunità accademica e cittadina. “Un luogo di bellezza per la mente e per il cuore” l’ha definita oggi pomeriggio il rettore Francesco Adornato durante il primo giorno di festeggiamenti, lo stesso in cui avrebbe finito gli anni Mario Sbriccoli, studioso di fama internazionale e autorevole docente dell'Università di Macerata a cui è intitolata una delle due sale di lettura della biblioteca. “E’ stata la nostra prima sede a riaprire dopo soli quattro giorni dal terremoto del 30 ottobre – ha ricordato Adornato – dando un segnale forte di ripresa e speranza”.
Coordinati dalla responsabile del centro di ateneo per i servizi bibliotecari Patrizia Raponi, sono intervenuti anche il vicesindaco e assessore alla cultura Stefania Monteverde, il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, la delegata del rettore per il sistema bibliotecario Elisabetta Michetti, il professore Marcello La Matina. Per l’occasione è stata allestita una mostra di foto dell’inaugurazione del 2007, realizzate da Sara Bruni, prematuramente scomparsa lo scorso dicembre e figlia della bibliotecaria, ora in pensione, Enza Rubicondo. Sabato pomeriggio, 11 marzo, la biblioteca offrirà alla città il concerto di musica da camera per violoncello e pianoforte “Viaggio musicale nell’Europa dell’Ottocento” tenuto dal Duo Rosamunde.
La biblioteca didattica conta un patrimonio bibliografico di circa 29 mila volumi, prevalentemente costituiti da manuali delle diverse aree disciplinari dei singoli Dipartimenti. I libri possono essere consultati direttamente secondo la logica dello “scaffale aperto”. Sin dall’inizio la biblioteca è stata aperta il sabato mattina. Si è passati da 61 ore settimanali iniziali a 83 ore settimanali di apertura del 2017. Attualmente la biblioteca è aperta dal lunedì al giovedì fino a mezzanotte, il venerdì fino alle 20 e il sabato dalla mattina fino al pomeriggio. Oltre che luogo di studio, la biblioteca ospita anche eventi culturali. Di rilievo è stata la mostra documentaria “La politica manifesta”, che ha visto esposti alcuni dei manifesti del Centro di documentazione sui partiti politici nelle Marche di Unimc. Il prossimo obiettivo è la realizzazione di uno o più spazi di studio e lavoro comuni, accessibili su prenotazione. Tale proposta nasce soprattutto dall’osservazione delle mutate abitudini degli utenti, che sempre di più utilizzano gli spazi comuni della biblioteca per studiare in piccoli gruppi o per condividere e confrontarsi su tematiche di studio.