Il Presidente della CNA Macerata Giorgio Ligliani lancia un appello per far correggere il tiro sui ristori previsti per le imprese.
“Le imprese in difficoltà sono molte e, secondo le stime fornite dalla Banca d’Italia, quelle marchigiane sembrano essere messe peggio rispetto alle altre. Per le Marche, infatti, è stato stimato un calo di 10,5 punti percentuali del PIL entro fine anno, oltre un punto in più rispetto alla media nazionale. Questa tendenza negativa contraddistingue già da qualche anno la nostra regione e ad incidere, ora più che mai, è anche la nostra caratteristica e la nostra abitudine al risparmio. Questo legittimo atteggiamento precauzionale delle famiglie, se da una parte permette una attenuazione delle peggiori conseguenze della crisi, dall’altro comporta un calo di consumi con forti ricadute su settori specifici”.
Ligliani giudica positivamente che ci sia un meccanismo selettivo e che non vengano dati indiscriminatamente finanziamenti a pioggia ma esprime forti perplessità sul criterio scelto.
“È un bene che nei Dpcm e nei vari Decreti di ristoro gli aiuti alle categorie siano diventati più selettivi ma la scelta di chi indennizzare e chi no, non può essere fatta attraverso i codici Ateco. All’interno di un singolo codice, infatti, può essere ricompresa una vasta tipologia di imprese e non è detto che qualcuna di queste possa non aver subito conseguenze della crisi pandemica in corso”.
Il Presidente CNA porta i dati di alcuni studi svolti su un campione di aziende marchigiane: “Da recenti indagini, fatte anche dal nostro Centro Studi, risulta sì che tra aprile e maggio quasi l’80% delle imprese ha subito perdite, di cui il 36% anche pesanti, ma non possiamo non considerare che oltre una su 5 non ha avvertito alcun calo di fatturato durante il lockdown. Non possiamo aiutare chi non è in difficoltà e lasciare al proprio destino chi invece rischia una chiusura definitiva. All’interno dello stesso codice Ateco potremmo trovare entrambe le situazioni contrapposte: sia chi non ha subito perdite sia chi ha incassato zero dall’inizio della pandemia, e questo non va bene”.
Per il rappresentante dell’Associazione di categoria maceratese, questo meccanismo, oltre a creare situazioni inique, presenta anche un problema di eccessiva complessità di calcolo: “In Italia la quantificazione del ristoro è legato all’aiuto che lo stesso beneficiario ha ricevuto a giugno che, a sua volta, doveva corrispondere al 20% della perdita subita da aprile del 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. In Francia, invece, è tutto molto più semplice e diretto: le imprese commerciali o artigiane con cali di fatturato superiori al 50% possono beneficiare di un aiuto direttamente proporzionale alla flessione degli introiti con un tetto massimo di 10mila euro al mese per azienda. Analogo il funzionamento in Germania e con contributi ancor più generosi”.
Duplice il problema su cui occorre intervenire e la CNA offre la sua disponibilità per aiutare il legislatore a prevedere aiuti più puntuali e che quindi potrebbero essere anche più consistenti: “Nel nostro Paese a subire le conseguenze più dure del lockdown sono stati soprattutto gli autonomi ma i rimborsi per questa categoria sono circa la metà rispetto a quanto riconosciuto nel resto d’Europa.
CNA è disponibile a condividere dati ed indicazioni provenienti dal mondo produttivo con gli enti, nazionali e locali, che vogliano intervenire efficacemente e chirurgicamente sui comparti di mercato in forte difficoltà”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati sei decessi e che di altre cinque persone, decedute nei giorni scorsi, è stata definitivamente accertata la diagnosi di Covid.
Nel territorio anconetano si sono registrate quattro vittime, due all'ospedale di Senigallia (una 92enne di Senigallia e una 66enne di Ostra Vetere) e due all'ospedale di Jesi (un 70enne di Belvedere Ostrense e un 88enne di Jesi). Due i decessi nella provincia ascolana dove si sono spenti, una 80enne di Castel di Lama (presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto) e un 86enne di Folignano (presso l'ospedale di Ascoli Piceno).
Nell’elenco fornito dalla Regione sono tre i decessi che hanno interessato la provincia di Macerata: a perdere la vita una 78enne di Loro Piceno (presso l'ospedale di Pesaro), una 91enne di Treia (presso l'ospedale di Macerata, zia del sindaco Franco Capponi) e un 84enne di San Severino Marche (presso l'ospedale di Civitanova Marche).
In provincia di Pesaro si sono verificati due decessi: un 83enne e una 84enne di Porto San Giorgio.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1161 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (543), mentre sono 192 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Nella mattinata di oggi, il Prefetto Flavio Ferdani e il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli hanno incontrato in Prefettura Diego Ciccarelli, allievo del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Macerata, diplomatosi con lode lo scorso giugno e insignito con l’attestato di Alfiere del lavoro.
Si tratta del primo allievo del liceo scientifico di Macerata ad essere insignito della benemerenza, istituita dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro in collaborazione con la Presidenza della Repubblica Italiana, che viene riconosciuta ogni anno ai 25 migliori studenti d'Italia.
La consegna da parte del Presidente della Repubblica inizialmente programmata per il 30 ottobre scorso è stata rinviata a causa dell’evoluzione dell’emergenza Covid-19.
Dopo un breve colloquio nel corso quale lo studente ha rappresentato il desiderio di proseguire il suo percorso di studi in medicina e della ricerca medica più in generale, il Prefetto ha espresso il suo più vivo compiacimento per i risultati fin qui ottenuti, evidenziando come l’impegno e l’abnegazione dimostrata negli studi dall’insignito rappresenti per i più giovani un modello positivo da emulare e a riprova che "investire" nell'istruzione significa "investire" nei cittadini di oggi e di domani.
Dopo aver ribadito il rilievo assegnato al diritto allo studio e il valore dell’istruzione pubblica nella nostra Costituzione ha consegnato una copia della nostra Carta Fondamentale della Repubblica Italiana allo studente.
Anche il Sindaco ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per la benemerenza conseguita e dopo aver evidenziato l’importanza della formazione nel percorso professionale di ogni cittadino ha voluto omaggiare l’insignito con il crest della città di Macerata.
Il prossimo 30 novembre il Questore di Macerata, Antonio Pignataro, terminerà il suo incarico a Macerata per tornare a Roma.
L’assessore alla Cultura e alla Scuola, Katiuscia Cassetta, rivolge un saluto e parole di ringraziamento per il suo operato: “Come servitore dello Stato è stato esempio per tutti noi e punto di riferimento per tutta la comunità per la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti. Arrivato in città in un triste momento, è stato in grado di far ritrovare alla comunità maceratese un senso di unità e di rispetto reciproco concentrando le sue azioni verso un unico fine ultimo: la tutela e la sicurezza del territorio con un occhio sempre attento alle giovani generazioni che rappresentano il nostro futuro".
"Come assessore alla Scuola non posso non ricordare - aggiunge Cassetta - il suo impegno per sensibilizzare ed educare i nostri ragazzi verso una conoscenza più puntuale sul tema. Il progetto “Scuole Sicure”, portato avanti in questi anni, ha permesso alle giovani generazioni di confrontarsi direttamente con i poliziotti e anche con lo stesso questore Pignataro e di comprendere, attraverso le parole e le testimonianze degli uomini in divisa, la pericolosità di un mondo che continueremo sempre a combattere insieme a tutte le forze dell’ordine"
"Come madre di tre figli sarò sempre grata al questore Pignataro per aver riportato nella città, insieme a tutte le forze dell’ordine, maggiore tranquillità e possibilità di fruire degli spazi comuni che per troppo tempo ci erano stati preclusi; lo ringrazio per aver contribuito a ristabilire un clima di serenità insieme a tutte le istituzioni pubbliche e private. Un lavoro di squadra il suo, insieme alla Procura della Repubblica e alle altre Forze dell’Ordine, che ha portato per la prima volta a una sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite - nel 2019 - a condannare la vendita della cannabis light e dei prodotti che contengono thc; un procedimento avviato dalla Procura di Macerata e che ha fatto giurisprudenza".
A ricordare il lavoro fatto dal questore Pignataro è anche il gruppo consiliare comunale di Macerata di Forza Italia: "All’indomani dei tragici fatti di inizio 2018, il suo impegno si è sin da subito caratterizzato per l’altissima professionalità e per la profonda competenza, avendo contribuito in maniera determinante, insieme a tutte le forze dell’ordine, a restituire a Macerata e ai maceratesi la sensazione di sicurezza e serenità".
"In particolare, l’attività si è concentrata sulla lotta e sulla repressione dei reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti, senza dimenticare la prevenzione, e con uno sguardo sempre attento alla tutela delle famiglie, alla centralità della salute e dell’educazione dei giovani, nonché al più generale rispetto della legalità. Del pari non possono essere taciute le spiccate doti umane" continua da Forza Italia.
"Ci teniamo, pertanto, a esprimere tutta la nostra stima e profonda gratitudine al Questore di Macerata, Antonio Pignataro, per il lavoro svolto in questi anni “nella”e “per” la nostra città e provincia, nonché a formulare i nostri migliori auguri di buon lavoro in vista dell’incarico che andrà a ricoprire" concludono gli 'azzurri'.
Infine, il Sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini ha voluto salutare il Questore Pignataro, accompagnato dalla Dirigente della Digos Nicoletta Pascucci e dal Sostituto Commissario Aldo Massei, con una sobria ma sentita cerimonia presso la Sala Giunta del Municipio di Potenza Picena alla quale hanno preso parte anche l'Assessore Luisa Isidori, il Comandante del Corpo di Polizia Locale Commissario Anna Mercuri, il Comandante della Stazione Carabinieri di Potenza Picena Luogotenente Massimiliano Del Moro e il Comandante della Stazione Carabinieri di Porto Potenza Picena Maresciallo Maggiore Alessio Alberigo.
"In questi anni in cui ha prestato servizio sul nostro territorio, abbiamo potuto apprezzare pregevole preparazione professionale, indomita abnegazione e straordinarie qualità umane. Le auguriamo un futuro ricco di soddisfazioni e tanta serenità. Con stima e gratitudine". Questo il testo della lettera che il Sindaco Tartabini ha consegnato al Questore uscente, visibilmente commosso, unitamente ad una foto su tela, realizzata da Luigi Anzalone, rappresentante il territorio del Comune di Potenza Picena.
Le politiche abitative al centro dell’incontro che lunedì scorso l’Amministrazione comunale ha avuto con i vertici dell’Erap.
Il sindaco Sandro Parcaroli, accompagnato dall’assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro, dal dirigente del servizio Welfare e Cultura Gianluca Puliti e dalla dottoressa Emanuela Piedimonte, ha incontrato il presidente dell’Ente Massimiliano Bianchini, il direttore Daniele Staffolani, il dirigente dell'ufficio Tecnico Lucia Taffetani e i funzionari Gianni Ciccarelli e Laura Morici e insieme si cono confrontati sulle politiche abitative e su alcuni focus relative a questioni specifiche.
Il sindaco Parcaroli, sottolineando l’importanza della relazione e delle sinergie che i due enti hanno intrapreso da tempo, ha auspicato che la domanda abitativa per le persone meno abbienti sia adeguatamente sostenuta mettendo a disposizione il maggior numero possibile di case popolari.
I vertici dell'Ente Regionale per l'Abitazione Pubblica hanno assicurato al Sindaco il massimo impegno e hanno comunicato che a breve potranno essere assegnati una trentina di alloggi di edilizia residenziale pubblica attualmente sottoposti a lavori di manutenzione e di ripristino.
L’incontro è stato anche l’occasione da parte dell’Erap di illustrare al sindaco Parcaroli le attività che sta svolgendo, i progetti, gli impegni futuri e i programmi relativi alla realizzazione di una settantina di alloggi, 18 dei quali in fase di ultimazione nel quartiere di Collevario.
Al termine dell’incontro le due Amministrazioni hanno ribadito l’impegno di proseguire nel lavoro sinergico intrapreso e di dedicarsi all’intercettazione di fondi regionali che possano finanziare la costruzione di nuove case popolari.
Un appello al senso civico e al rispetto delle regole anti Covid, soprattutto in materia di distanziamento interpersonale, è quello che lancia l’assessore alla Sicurezza del comune di Macerata, Paolo Renna.
“Serve l’impegno di tutti nella lotta al contrasto della pandemia in atto – afferma Renna -. Ognuno deve fare la sua parte, se tutti remiamo dalla stessa parte si arriva più facilmente alla meta. Evitare gli assembramenti, indossare la mascherina e lavarsi le mani sono tre semplici gesti che, se rispettati, aiutano a limitare i contagi. I comportamenti virtuosi possono essere un aiuto concreto anche nei confronti del comparto sanità che ogni giorno deve far fronte all’emergenza e fare i conti con strutture in sovraccarico.”
E proprio per evitare gli assembramenti ci sarà un inasprimento dei controlli da parte della Polizia locale che agirà, oltre che in giro per città, anche nelle strutture commerciali e “laddove si dovessero riscontrare situazioni irrispettose – prosegue Renna – scatteranno le sanzioni. Oggi come non mai è necessario un gioco di squadra che veda scendere in campo i cittadini, l’Amministrazione comunale e le forze dell’ordine, insieme, fianco a fianco, per far fronte alle criticità”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3795 tamponi: 2213 nel percorso nuove diagnosi e 1582 nel percorso guariti.I positivi sono 667 nel percorso nuove diagnosi (152 in provincia di Macerata, 213 in provincia di Ancona, 168 in provincia di Pesaro-Urbino, 78 in provincia di Fermo, 51 in provincia di Ascoli Piceno e 5 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (110 casi rilevati), contatti in setting domestico (156 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (208 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (27 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (16 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (5 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (8 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 125 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia un leggero incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 30,14% oggi , contro il 29,04% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 25.101 per un totale di 222.600 campioni testati. Scende di 2 unità il numero delle persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (sono 604), di cui 78 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 106 pazienti (+6 rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 55 al Covid Hospital.
Nei pronto soccorso maceratesi risultano ospitate 40 persone (+2 rispetto a ieri), di cui 13 a Macerata (-3 rispetto a ieri), 23 a Civitanova Marche (+4 rispetto a ieri) e 4 a Camerino (+1 rispetto a ieri).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Continua il delicato ed estenuante momento della sanità maceratese, impegnata ad affrontare la seconda ondata di coronavirus. "Purtroppo la situazione nei nostri ospedali e nei pronto soccorso, in particolare mi riferisco a quello di Macerata, è drammatica". Così ha definito il quadro della situazione nel capoluogo di provincia il primo di cittadino Sandro Parcaroli che ha proprio ieri invocato l'attivazione di un ulteriore Covid-hospital.
Tanti reparti del nosocomio civile maceratese stanno soffrendo la gran mole di lavoro a cui sono sottoposti così come gli operatori sanitari che stanno vivendo delle vere e proprie giornate da incubo tra continue chiamate per casi covid, che necessitano il più delle volte di interventi immediati e che parallelamente tolgono "forze" alle prestazioni per i lungodegenti e pazienti del Pronto Soccorso.
Oltre ai posti letto che scarseggiano ogni giorno sempre più, da qualche giorno anche il personale sanitario maceratese è costretto a "marcare visita" a causa dell'elevato numero di contagi che stanno decimando gli operatori e Operati socio-sanitari. L'Unità Operativa di Cardiologia sembra essere stata quella più preso di mira dal virus, tanto che nelle ultime ore starebbe salendo sempre il numero dei contagiati anche tra i pazienti ricoverati ed è per questo che sarebbe imminente la chiusura dell'intero reparto con il conseguente trasferimento dei degenti in altri strutture.
La stessa sorte si sta parzialmente valutando anche per il reparto di Chirurgia generale, anch'esso fortemente provato e depotenziato dalla probabile migrazione di medici e infermieri verso la struttura ospedaliera di Civitanova Marche, che porterebbe alla sospensione delle attività nelle sale operatorie.
Una fase quanto mai drammatica, quella che sta vivendo, l'intero Ospedale Civile di Macerata e che necessita urgentemente di un pronto intervento per ridare una parvenza di quotidianità al lavoro degli operatori sanitari e garantire le cure necessarie ai pazienti della provincia.
Il Presidente Antonio Pettinari ha conferito ad Alessandro Mecozzi un incarico a titolo gratuito di collaborazione tecnico/giuridica con l’Amministrazione e con le strutture tecniche della Provincia.
L’ingegnere, che ha diretto in qualità di dirigente l’ufficio tecnico provinciale fino al 31 ottobre 2020, attualmente in pensione, ha accolto la proposta del Presidente di affiancamento alle attività attinenti i lavori pubblici di competenza provinciale, quali la viabilità, il patrimonio e l’edilizia scolastica, fino al 31 marzo 2021 e comunque fino alla scadenza del mandato del Presidente.
La collaborazione riguarderà anche gli interventi di approfondimento degli atti e dei provvedimenti concernenti la ricostruzione post sisma, comprese le partecipazioni alle riunioni e ai tavoli istituzionali su tali problematiche.
“Esprimo l’apprezzamento dell’Amministrazione - dichiara Antonio Pettinari - per la collaborazione dimostrata dall’ingegner Mecozzi, che si è messo di buon grado a disposizione dell’Ente, accettando l’incarico di consulenza che la normativa vigente consente alle Pubbliche Amministrazioni di affidare, a titolo gratuito, ai dipendenti collocati in quiescenza. La Provincia potrà così contare sull’esperienza, la professionalità e la competenza di un ottimo dirigente, specie in una fase delicata per le molteplici attività legate anche alla ricostruzione”.
Si è conclusa il 7 novembre 2020, all’interno della galleria del Centro Commerciale Valdichienti, Art rEvolution - dove l’arte prende vita, la prima mostra interattiva interamente dedicata alla storia dell’arte i cui protagonisti sono dieci “quadri parlanti”.
La mostra virtuale, presentata per la prima volta nelle Marche, è stata realizzata con l’intento di raccontare i capolavori dell’arte in maniera innovativa e di coinvolgere il pubblico di tutte le generazioni nella scoperta delle opere attraverso un’inedita interazione digitale.
Dieci opere esposte in galleria, dalla Gioconda di Leonardo alla Venere di Botticelli, dall’autoritratto di Van Gogh alle Marilyn Monroe di Andy Warhol hanno preso vita all’interno di grandi schermi per raccontare, con suggestive animazioni 3D, testi curati da esperti d’arte e la voce di doppiatori nazionali, i segreti dietro i quadri. Un percorso dal rinascimento alla pop art di circa trenta minuti fatto di immagini, voci e parole.
L’iniziativa - completamente gratuita per gli ospiti del Centro Commerciale - ha offerto a migliaia di persone l’opportunità di vivere un’esperienza altamente formativa ed entusiasmante e di fare un tour virtuale nei più importanti musei del mondo usufruendo delle riproduzioni digitali delle opere nella massima sicurezza e nel pieno rispetto delle normative di distanziamento sociale.
Un progetto di particolare valenza, anche sotto il profilo emozionale, in un periodo in cui la fruizione dell’arte è stata preclusa a milioni di persone, come sottolinea il Direttore del Centro Commerciale Gianluca Tittarelli: “Crediamo davvero che la bellezza salverà il mondo: donare e condividere la meraviglia di questi capolavori in una mostra mai vista prima sul nostro territorio ha contribuito a rendere più piacevole e gratificante la shopping experience dei nostri fedelissimi clienti”.
La mostra, ideata e sviluppata da Cube Comunicazione, proseguirà il suo tour nei prossimi mesi in alcuni tra i più importanti Centri Commerciali italiani.
Lo Sferisterio tornerà a illuminarsi. Questa volta di azzurro in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza festeggiata in tutto il mondo il 20 novembre, da quando fu istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 14 dicembre 1954. Una giornata per riflettere e confrontarsi sulle strategie e le priorità nel campo degli interventi a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, per rimettere al centro dell’attenzione il tema dei bambini e dei loro diritti.
Il Comune di Macerata, evidenziata l’importanza di sostenere le politiche finalizzate a promuovere il benessere dei fanciulli, così da tutelarli, difenderli, guidarli nel loro cammino, proteggendoli dai pericoli, dalle violenze e dalle discriminazioni ancora radicate nel mondo di oggi, ha infatti aderito alla proposta del Comitato provinciale Unicef Macerata concedendo il patrocinio non oneroso all’iniziativa e illuminando lo Sferisterio, monumento rappresentativo della nostra città, con il colore azzurro.
Ogni anno il Comitato Provinciale Unicef Macerata ha sempre organizzato, in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, eventi con la presenza dei bambini e adolescenti delle varie scuole della città, iniziative che quest’anno, purtroppo, non potranno essere realizzate a causa delle misure contenitive dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19. Ma, nonostante tutto, ha comunque intrapreso un percorso di formazione con i genitori, i bambini e gli insegnanti, incentrato sul “diritto all’ascolto”, quale strumento fondamentale dal punto di vista educativo, pedagogico e sociologico e, allo stesso tempo, ha proposto al Comune di Macerata di illuminare con il colore azzurro lo Sferisterio di Macerata con l’obiettivo di attirare l’attenzione della cittadinanza, stimolando la coscienza delle famiglie e dell’intera comunità a favore dei diritti dei bambini.
Autunno a due facce per gli atleti del Triathlon del Centro Nuoto Macerata. Dopo una prima parte piena di impegni agonistici e condita da risultati più che brillanti, la squadra biancorossa si è dovuta fermare in virtù delle disposizioni governative per arginare l’emergenza sanitaria. O meglio sono state annullate le gare, mentre il gruppo continua ad allenarsi.
Trattandosi di un’attività sportiva che si svolge prevalentemente all’aperto, è più facile organizzare gli allenamenti (secondo le modalità previste dal nuovo Dpcm) e quindi preparare le prossime gare nazionali inserite nel calendario Fitri approvate dal Coni.
Prima delle restrizioni, il team del CN Macerata aveva partecipato a 3 importanti competizioni.
Al Triathlon Sprint di Cervia protagonisti Roberto e Pietro Ripani, quest’ultimo quarto al traguardo nella categoria giovanile Youth B.
A Borgo Egnazia, in Puglia, nel campionato Italiano “Mezzo Ironman” (il 70.3), Stefano Wosz ha concluso con ottime sensazioni le tre frazioni di gara, ben 1900 metri di nuoto, 90 chilometri di bici e 21 chilometri di corsa.
L’ultimo appuntamento è stato il Triathlon Olimpico Rank di Porto Recanati dove i colori biancorossi sono stati rappresentati di nuovo da Roberto Ripani, prima partecipazione assoluta per lui su questa distanza, e da Enrico Ribichini. Il secondo è giunto secondo nella sua categoria e così si è confermato anche in questa distanza primo atleta marchigiano.
Il Centro Nuoto Macerata è assai soddisfatto del movimento, in crescita notevole nei numeri e con già molti giovani in rampa di lancio pronti ad affrontare la nuova stagione già da gennaio.
"Purtroppo la situazione nei nostri ospedali e nei pronto soccorso, in particolare mi riferisco a quello di Macerata, è drammatica e la provincia ha bisogno che uno dei nosocomi sia riconvertito in Covid-hospital come accaduto nella prima fase della pandemia". A dirlo è il prrmo cittadino maceratese Sandro Parcaroli.
"L’ospedale di Macerata, in questi giorni, sta vivendo delle situazioni pesanti con pazienti in attesa di un posto letto e medici, infermieri e personale sanitario che lavorano in condizioni difficili - afferma il Sindaco - Mi sono già confrontato con la Regione, l’unica deputata a decidere in merito,e sto monitorando la situazione costantemente per cercare di trovare una soluzione adeguata al momento di emergenza".
"Comprendo le difficoltà che un ospedale si troverebbe ad affrontare nel caso di una riconversione ma dobbiamo garantire ai pazienti contagiati dal virus la possibilità di usufruire, nell'immediato, delle cure mediche necessarie - conclude Parcaroli - L'ospedale di Macerata è al collasso e chiediamo un intervento rapido".
Le Mascherine Tricolori tornano a dar voce alle proteste contro la scelta del governo di classificare le Marche come zona arancione con provocatori striscioni affissi nelle principali città: "Zona Arancione, commercianti in rosso".
"Come confermato anche dai recenti dati che sono emersi - sostengono in una nota le Mascherine Tricolori - questa scelta del governo sarà l'ulteriore pietra tombale sull'economia regionale già fortemente provata dalle restrizioni dei mesi precedenti e dalle spese sostenute per gli adeguamenti richiesti per le riapertura delle attività. Oltre 9700 imprese risentiranno pesantemente delle conseguenze di questa scelta del governo, comunicata a pochissima distanza dalla sua entrata in vigore".
"La situazione insostenibile del popolo dei commercianti, dei ristoratori e delle partite IVA è ormai una tragica realtà - si legge ancora nella nota - e l'economia di una regione a forte vocazione turistica e non solo rischia di essere irrimediabilmente compromessa".
"Sosteniamo la necessità di dar voce e supporto alle categorie nuovamente colpite dal dpcm - si conclude - chiedendo che venga applicata ogni misura a sostegno delle attività economiche in tempi rapidi, per evitare famiglie sul lastrico e gravi e irreparabili danni ad una larga fetta del tessuto produttivo marchigiano".
Venerdì 20 novembre l’Università di Macerata con il patrocinio del Comune organizza una giornata di Studi in onore di Ghino Valenti, statistico, economista agrario ed esperto di diritto. La data cade nel centenario della morte dell’importante studioso, avvenuta a Roma il 20 novembre 1920. I lavori si svolgeranno online su piattaforma Teams a partire dalla ore 9. Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato e dell’assessore comunale alla cultura e istruzione Katiuscia Cassetta, interverrano professori e ricercatori dell’Università di Macerata, Perugia e Pisa. Oltre che temi di economia e diritto dell’agricoltura, saranno discussi aspetti relativi alla cooperazione e all’istruzione, tipici del pensiero di Valenti. Il professor Mirko Grasso dell’Istituto Agrario di Macerata sensibilizzerà all’opera dello studioso maceratese anche gli studenti degli ultimi anni di corso, dato che Valenti sedette nel Consiglio di amministrazione e influenzò l’indirizzo formativo della Scuola.
Valenti merita un posto di rilievo non solo tra i maceratesi illustri, ma anche tra gli intellettuali del nostro Paese. Il 21 novembre 1920 Luigi Einaudi, futuro Presidente della Repubblica italiana, scriveva sul “Corriere della sera” che, con la morte di Valenti, veniva a mancare un maestro da cui lui stesso, e quelli della sua generazione, avevano imparato «a studiare seriamente, a diffidare delle frasi fatte, a concludere entro i limiti delle premesse e dei dati conosciuti». Einaudi, economista di levatura nazionale e internazionale, aveva dunque appreso da Valenti il rigore scientifico.
Valenti con Francesco Coletti – altro economista definito «serio e poco amante dei paradossi» in un libro di recente pubblicazione – e con Maffeo Pantaleoni fa parte della triade di studiosi che «per un eccezionale capriccio della sorte, sono nati, fra il 1852 e il 1866, nella provincia di Macerata. Tutti lasciarono un nome illustre alla seguente generazione», come tenne a sottolineare Marcello Boldrini, amico di Enrico Mattei, presidente dell’ENI ma, soprattutto, presidente dell’Istituto Internazionale di Statistica e fondatore del Bollettino di Statistica delle Nazioni Unite.
A Pantaleoni, negli anni ’90, l’Università di Macerata dedicò un convegno internazionale e, poco dopo, la città poté recuperare e mettere a disposizione di pubblico e studiosi la biblioteca della sua famiglia, attualmente conservata presso la biblioteca Mozzi Borgetti. Nel 2014 la stessa fortuna toccò al fondo Coletti, dopo un convegno universitario e il successivo salvataggio del fondo librario e documentario dello studioso, ora conservato nella biblioteca Antolisei di San Severino Marche. “Si spera che questi precedenti siano di auspicio anche per il recupero della biblioteca Valenti, attualmente dispersa e oggetto di ricerca di diversi studiosi di storia del pensiero economico e di diritto” è l’auspicio del professor Stefano Spalletti, coordinatore della giornata di studi.
Presso l’Università di Macerata è attivo il Laboratorio Ghino Valenti, un Centro Interdipartimentale di ricerca che si occupa di studi giuridici, economici e storici relativi alle politiche agricole, ambientali e alimentari. Istituito dal prof. Francesco Adornato, è attualmente coordinato dal prof. Stefano Spalletti.
Valenti insegnò nelle Università di Roma, Modena, Padova, Bologna e Siena. Fu il primo Segretario generale della Società degli Agricoltori, Presidente della Commissione Agrologica della Libia. Discepolo di Fedele Lampertico e di Angelo Messedaglia, nel 1880 fu chiamato a collaborare da Stefano Iacini all’Inchiesta Agraria, divenendo esperto di economia applicata all’agricoltura. L’opera del Valenti, nella sua interezza, rimane di grande ausilio per la comprensione storica e prospettica dei problemi dell’agricoltura italiana. A Valenti si deve la prima pubblicazione del Catasto agrario italiano, un meticoloso studio empirico di rilevazione di masse di coltura, atto a stimare la produzione agraria regionale. Esso costituisce la prima e fondamentale opera di statistica descrittiva dell’agricoltura italiana.
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata, nell’ambito dell’attività di contrasto della contraffazione e dell’abusivismo commerciale, ha sottoposto a sequestro circa 300.000 mascherine,del tipo “FFp2”, “chirurgiche” e cosiddette “generiche”, prive dei prescritti requisiti di conformità.
I finanzieri hanno eseguito una serie di controlli presso diversi esercizi commerciali della provincia, finalizzati a verificare il rispetto della normativa sulla sicurezza dei prodotti. Attività, questa, volta alla tutela della salute dei consumatori e degli operatori economici che operano nel rispetto delle regole.
Attraverso il costante controllo economico del territorio, le fiamme gialle hanno appurato che - presso due rivendite al dettaglio, entrambe gestite da soggetti di etnia cinese, ubicate una nell’hinterland maceratese e l’altra sul litorale - venivano detenuti prodotti, destinati alla vendita, privi delle indicazioni minimali imposte dalla normativa in materia di sicurezza dei prodotti.
All’atto dell’accesso, sono state infatti rinvenute numerose mascherine di differenti tipologie: “chirurgiche”, quelle cosiddette “generiche” e dispositivi di protezione individuale del tipo “FFp2”. Le stesse erano sia esposte per la vendita ai clienti che stoccate in numerosi cartoni all’interno di locali adibiti a deposito.
Nel corso degli interventi, i militari hanno riscontrato, in tutte le tipologie di mascherine rinvenute, diverse irregolarità riconducibili sia all’apposizione del marchio CE che all’assenza di indicazioni e avvertenze, chiare e leggibili, espressamente previste dalle normative di settore.
Si è pertanto proceduto al sequestro di circa 300.000 articoli non conformi e alla segnalazione dei responsabili alla Camera di Commercio e alla locale Prefettura, per l’adozione dei rispettivi provvedimenti di competenza.
Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare eventuali profili di irregolarità anche da un punto di vista fiscale.
Le operazioni portate a termine si inseriscono nell’ambito dei controlli che la Guardia di Finanza prosegue in maniera incessante in tutta la provincia, al fine di monitorare e contrastare le fenomenologie illecite correlate all’emergenza sanitaria in atto - poste in essere approfittando dell’aumento della richiesta, sul mercato privato e pubblico, di mascherine, agenti biocidi e apparecchi elettromedicali - a salvaguardia dell’economia sana e a tutela della salute dei cittadini.
Seppur in maniera meno incisiva rispetto a primi giorni della seconda ondata, continuano a salire i numeri dei contagiati nei comuni della provincia di Macerata.
Il passaggio delle Marche in zona “arancione” non ha fatto altro che confermare il momento delicato che tutta la regione sta attraversando e che genera tensione soprattutto nelle strutture ospedaliere. Nonostante la memoria di quanto vissuto nel mese di marzo, è ancora palpabile, tra gli operatori sanitari, lo stress di un carico di lavoro che si fa ogni giorno più gravoso.
Pazienti in attesa per ore di un posto letto, innumerevoli interventi legati a casi covid e interi reparti al collasso. È questo il quadro della quasi totalità delle strutture sanitarie provinciali nei quali rientra anche il Pronto Soccorso di Macerata, dove infermieri e medici sono costretti a turni estenuanti, oltre alla parte pratica legata alla prestazione, sono altresì impegnati a monitorare lo stato psicologico dei pazienti bisognosi di trattamenti che, il più delle volte, non possono essere garantiti nell’immediato.
Se ci si sposta all’esterno del nosocomio civile maceratese la situazione non è certo meno vibrante. Il via vai di ambulanze, che trasportano il più delle volte dei casi di Coronavirus, è abbastanza emblematica del momento che sta attraversando la sanità maceratese, una fase al limite del drammatico che per questo richiede un immediato interessamento da parte degli organi preposti.
Durante le la serata di sabato scorso, intorno alle 23:30, i poliziotti della "Volante" nel corso dell'attività di controllo, transitando in viale Don Bosco hanno notato un ragazzo sdraiato al centro della carreggiata.
Il giovane, che in quel momento era in compagnia di un suo amico , correva il concreto rischio di essere investito dai veicoli in transito ma grazie all'intervento dei poliziotti è stato subito soccorso e messo in sicurezza.
Lo stato di evidente difficoltà del 27enne, residente in provincia di Macerata, era dovuto ad una pesante assunzione di sostanze alcoliche e per questo è stato contravvenzionato per ubriachezza in luogo pubblico.
L’Amministrazione comunale di Macerata al lavoro in questi giorni con scambi di idee, confronto e aiuto reciproco e partecipazione tra tante persone, associazioni, organizzazioni varie per costruire un gruppo di volontari e professionisti a disposizione della città per il periodo natalizio. Un Natale insolito quello che ci accingiamo a vivere ma che non dimenticherà di valorizzare le bellezze e le particolarità della città.
“Partendo dalle frazioni, il vero ingresso della città, abbiamo cercato di convogliare le forze sostenendoci a vicenda – afferma l’assessore alla Cultura Katuscia Cassetta -. La città deve aprirsi alla condivisione e alla partecipazione, non restare spettatrice e mero palcoscenico. Il cittadino deve vivere lo spazio urbano come la propria casa. Ogni angolo è stato osservato per capire come poterlo addobbare in armonia con tutto l’allestimento previsto, cercando di valorizzarlo pur rispettando le particolarità di ogni singolo spazio, grazie alla collaborazione di tutti i soggetti che vivono le singole zone.”
“Non è facile coordinare un programma che subisce continue restrizioni e prevedere un’offerta culturale in cui teatro, musei, biblioteca sono chiusi e le varie proposte ormai consuete e definite ogni anno dovranno essere riviste o annullate – ha spiegato l’assessore -. Tutti però stanno pensando ad un nuovo modo di fruizione dell’offerta culturale e siamo pronti a essere operativi – in presenza e in sicurezza o, in alternativa, in streaming - appena riceveremo le indicazioni definitive; nel frattempo il personale del museo si sta attrezzando per raggiungere le famiglie e le scuole con un’offerta didattica online e i bibliotecari stanno riattivando il prestito su prenotazione e l’attivazione della piattaforma MLOL. Lo Sferisterio sarà al centro degli eventi natalizi, e come simbolo della città verrà scelto per accogliere una mostra dei presepi storico artistici provenienti dalla collezione storico-tipologica Domenico Cassese e dalla collezione artistica Andrea Pistolesi presso la Galleria delle Antiche Botteghe dello Sferisterio a cura dell’Assessore Silvano Iommi. Nel caso in cui i musei cittadini rimanessero ancora chiusi, a causa dell’emergenza sanitaria, l’esposizione sarà comunque fruibile dall’esterno. Lo Sferisterio sarà anche sede di un concerto di auguri in streaming con il violinista Marco Santini. La collaborazione dà la confidenza e la sicurezza Ciò è fiducia, protezione, valori, futuro.”
“Il Liceo artistico, la Scuola Civica di Musica Scodanibbio, la Confartigianato, le Pro Loco, le scuole primarie, le guide turistiche della città e con alcune compagnie teatrali, associazioni che ogni giorno sono sempre più numerose e ognuno sta apportando la propria idea o il proprio contributo – continua la Cassetta -. Nessuno è fermo e, oltre a pensare a come essere vicini ai cittadini nell’immediato, ognuno di noi spera che presto si possa uscire e si possa tornare pian piano a una normalità che ci farà vivere una Macerata che per ora sappiamo solo sarà riscaldata dalla luci delle luminarie, che saranno accese nella prima settimana di dicembre, ma che potrebbe cogliere da questa diversa esperienza del Natale la forza per ritrovarsi nel dono.”
“Non saranno dimenticate le fasce più deboli della città per le quali i Servizi Sociali sono già all’opera da tempo, come non sono stati lasciati soli i commercianti ai quali sono stati offerti degli strumenti di supporto logistico e organizzativo fin da subito e le scuole che vengono costantemente sostenute con la programmazione di attività e monitoraggio continuo – conclude l’assessore -. Ogni cittadino dovrà sentirsi così accolto in città e pronto a dare il suo contributo per sostenere tutta la comunità. Ci auguriamo davvero che ognuno possa collaborare al meglio per ridare speranza, ancora una volta, a una comunità che come tante altre in Italia dovrà superare un periodo intenso e pieno di ansie per la tutela della salute di tutti.”
Nuova ordinanza del Comando della Polizia locale, emessa per motivi di interesse pubblico e la salvaguardia della mobilità, che prevede l’istituzione di obblighi, divieti e/o limitazioni in diverse zone della città.
Il provvedimento prevede:
- Via Filelfo: realizzazione di stalli di parcheggio a pagamento in concessione all’APM sul lato sinistro a partire in prossimità del civico n. 20 con la stessa regolamentazione di quelli già presenti sul lato opposto (feriali 9-13 e 15-20 eccetto residenti con permesso zona L);
- via Lauro Rossi: installazione dissuasori di sosta flessibili all’altezza del civico n. 6;
- via Brigata Macerata: istituzione di un ulteriore stallo di sosta riservato ai veicoli degli invalidi che espongono lo speciale contrassegno in prossimità del civico n. 54;
- Borgo Peranzoni: spostamento dell’attraversamento pedonale situato all’altezza del civico n. 188 di circa 5 metri verso il civico n. 115 (dopo l’accesso alla piazzetta del teatro), istituzione di uno stallo di sosta riservato ai veicoli degli invalidi che espongono lo speciale contrassegno all’altezza del civico n. 188;
- via Prezzolini: installazione di dissuasori di sosta sull’area antistante il distributore dell’acqua sito in prossimità dell’intersezione con via Caduti delle Forze dell’Ordine;
- piazza Vittorio Veneto: modifica dell’orario del termine di vigenza del divieto di sosta con rimozione valido il mercoledì per il mercato, dalle correnti ore 15 alle ore 10;
- viale Don Bosco: estensione del tratto con sosta regolamentata a disco orario, con validità dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 dei giorni feriali, sul lato destro rispetto al senso di marcia), a partire dall’intersezione con via Dante Alighieri, uniformando il periodo di sosta massimo consentito a 90 minuti;
- piazza della Libertà: istituzione di un’area di sosta per ciclomotori e motocicli sullo spazio antistante il civ. 16/a dove segnalato (tra il sagrato della chiesa e l’intersezione con via Don Minzoni);
- piaggia Università: “percorso pedonale” eccetto autorizzati per accesso al cortile di Palazzo Conventati;
- strada d’uso pubblico che collega viale Leopardi con il parcheggio Garibaldi (strada di Porta San Giorgio – c.da S. Stefano): divieto di transito eccetto autovetture dei residenti in c.da S.Stefano civ. n. 1 (servitù di passaggio) dove segnalato; senso unico alternato con diritto di precedenza per i veicoli circolanti in direzione del parcheggio Garibaldi; direzione obbligatoria a sinistra per i veicoli in uscita dal parcheggio privato della società Avvenire Srl;
- via Livatino: istituzione di un ulteriore parcheggio parallelo all’asse stradale sul tratto antistante il civ. n. 28 dove segnalato (tratto terminale della via);
- via P. Borsellino (modifiche alla regolamentazione prevista dall’ord. n. 129/2012): sul lato destro della carreggiata per chi proviene da via Falcone revoca del divieto di sosta 0-24 sul lato destro della carreggiata sul tratto compreso tra l’attraversamento pedonale esistente all’altezza del civico n. 18 e l’area di parcheggio segnalata; conferma del divieto di sosta 0-24 sul tratto compreso tra l’accesso carrabile del civ.n. 33 (aut. 3491/2009) e il termine della via (tratto senza sbocco);
- sul lato destro della carreggiata in direzione via Falcone: divieto di sosta sul primo tratto (in prossimità della curva) mediante segnaletica orizzontale, revoca divieto di sosta sul tratto opposto al civico n.33; divieto di sosta 0-24 sul tratto compreso tra la parte opposta all’accesso carrabile del civ. n. 33 fino all’intersezione con via Falcone.