Sarà un percorso di emozioni intense e attimi irripetibili la mostra Cuba, luci e ombre del fotografo documentarista Ernesto Scarponi, patrocinata dal Comune di Macerata, che verrà inaugurata domenica 19 marzo, alle ore 17.30, alla Galleria degli Antichi forni.
Scarponi, nato e residente a Macerata, finalista 2016 e 2015 autore FIAF Regione Marche con il progetto foto-viaggio, “Cuba, luci e ombre racconta e fa sfilare attraverso contenuti reali ciò che la contingenza delle circostanze gli palesa. Coglie immagini ed eventi di ordinaria quotidianità stringendo con forte empatia l’ambiente che lo circonda. Pennella e rafforza la quotidianità rendendola nuova. Non è semplicemente un viaggio importante, ma è il viaggio: unico e irripetibile come tutti i viaggi perché irripetibili e unici sono le esperienze degli incontri”.
“Questo reportage estetico – documentario su Cuba - scrive Claudio Marcozzi - è solo un capitolo tra i tanti temi affrontati da Scarponi, in Italia e nel mondo, con un crescendo che evidenzia per riflesso quello della sua passione per la fotografia e per la vita”.
La mostra sarà visitabile fino al 26 marzo tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Ingresso gratuito.
L’Università di Macerata tramite il Dipartimento di Giurisprudenza ha attivato il corso Ifts (Istruzione Formazione Tecnica Superiore) dal titolo “Tecniche per l'amministrazione economico-finanziaria. Europrogettazione per la green economy e l'ambiente” della durata di 800 ore, completamente gratuito e destinato a 20 partecipanti, di cui 12 selezionati fra i disoccupati/inoccupati da più di 6 mesi, e 4 uditori.
Il corso, finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Marche, mira a fornire le competenze specialistiche e le capacità tecniche e metodologiche necessarie per proporsi come tecnici qualificati in Europrogettazione, in particolare nei settori della Green Economy e dell’Ambiente. La figura professionale dell’Europrogettista deve, infatti, possedere competenze molteplici e deve essere in grado di gestire attività complesse quali il monitoraggio dei finanziamenti europei, la progettazione tecnica, la costruzione di partenariati internazionali, la comunicazione e diffusione dei risultati, l’organizzazione e conduzione di gruppi di lavoro, il monitoraggio e la valutazione degli interventi, la rendicontazione delle attività.
Il programma didattico è caratterizzato da un approccio altamente professionalizzante ed operativo, con il 50% delle lezioni in aula svolte in lingua inglese. La domanda di partecipazione dovrà essere inviata entro lunedì 20 marzo. Informazioni e modulistica sono disponibili nel sito giurisprudenza.unimc.it/ifts.
Gratuito e aperto a venti partecipanti. Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 20 marzo.
Anche lo scorso fine settimana la Martial Arts Project ASD, centro specializzato sulla divulgazione delle arti marziali con sede in via Dei Velini a Macerata, capeggiata dal suo presidente Maestro Marco Nacchia e dal responsabile di settore, Maestro Salvatore Drago era presente a Termoli con tre atleti al Trofeo Italiano ASI KungFu Sanda e Semisanda.
Partiamo da sabato, dove Alessio Lutero e Marco Barbaro erano impegnati sulle gare di Forme a mani nude e con armi. Già qui si sentiva aria di medaglie che, infatti, non si sono fatte attendere: Alessio conquista il 2° posto a mani nude “Da Pao Quan” e un 3° posto con l’arma lunga “Chi Chiu Da Dao”, mentre per Marco arriva un 3° posto con la forma di sciabola “Shaolin Dan Dao”.
Complimenti a tutti, soprattutto all'ottimo lavoro condotto dal Maestro Salvatore della Scuola di Shaolin Kung Fu Drago Verde, per la preparazione tecnica dei ragazzi.
Domenica invece si sono svolte le gare di sport da combattimento Sanda e SemiSanda dove Alessio Lutero e Francesco Carducci si sono dati battaglia fino all'ultimo respiro per conquistare l'ambito titolo di Campione d'Italia. Francesco nella gare di Sanda si piazza sul gradino più basso, prendendo la medaglia di bronzo nella categoria -85kg, mentre Alessio vince in tutto e per tutto in due categorie: Sanda e SemiSanda, salendo sul gradino più alto e laureandosi campione italiano.
Grande soddisfazione per il Presidente Marco Nacchia che ha lavorato con loro in palestra, nonostante non fosse la sua specialità: "Bravi ragazzi" dice Nacchia "avete tenuto il alto il nome della scuola MAP. Ora" anticipa il Presidente "i ragazzi già si sono messi sotto per i prossimi eventi sportivi dove saranno impegnati nei campionati italiani di un'altra specialità di sport da combattimento che è l’MMA a Rimini"
Università e Sferisterio insieme per promuovere l’importanza dell’opera come linguaggio universale, soprattutto tra i giovani, e valorizzare la forte vicinanza, storica e culturale tra Ateneo e Arena. Da questa premesse nasce una nuova collaborazione tra i due enti, grazie alla partecipazione speciale del direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli al Laboratorio di comunicazione, coordinato dalla delegata del rettore Lucia D’Ambrosi. Il percorso formativo, di trenta ore, ogni anno affianca la campagna iscrizioni di Unimc, che quest’anno sarà legata al mondo della lirica. Si tratta di un tema, che era stato scelto anche nel 2013 in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Per tre giorni da lunedì circa venti studenti possono assistere a una lezione speciale del Maestro Micheli sulla fenomenologia del teatro italiano all’interno di un gioiello architettonico come il Lauro Rossi di Macerata. Successivamente, i partecipanti lavoreranno alla messa in scena di una breve performance teatrale, attraverso un laboratorio intensivo con un coach professionista, Eleonora Moro. Alla lezione introduttiva, che si è svolta la scorsa settimana, hanno preso parte anche il rettore Francesco Adornato, il sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio Luciano Messi e il responsabile del marketing del Festival lirico Andrea Compagnucci.
“Ogni comunità – è il commento del rettore Adornato – ha i suoi topos in cui si riconosce e in questo progetto ne sono rappresentati due: lo Sferisterio e l’Università. In passato, per lungo tempo, siamo stati due percorsi paralleli che non si incontravano. Ma negli ultimi anni la situazione è cambiata. Con il mutamento della connotazione sociale e del modello di sviluppo della città, queste due entità hanno stretto un legame imprescindibile, che vogliamo rafforzare in modo ancora più strutturato”.
Da tempo, Università e Macerata Opera Festival hanno avviato, in questo senso, un percorso specifico, sfociato in iniziative come serate di presentazione delle opere in cartellone, ingressi agevolati per gli studenti, flash mob e partecipazione alla Notte dell’Opera.
Grande partecipazione di pubblico all’incontro “Life+TROTA: prospettive per una sana gestione della pesca”, che si è svolto questo weekend in occasione della rassegna “Wild Nature Expo”, presso il centro fiere di Villa Potenza (MC).
La fiera, un evento imperdibile per appassionati e cultori del vivere all'aria aperta, ha visto l’intervento di molti pescatori e associazioni ed è stata l’occasione per parlare di alcune tematiche fondamentali, tra cui i contratti di fiume, la gestione dei corsi d'acqua e i risultati del progetto Life+TROTA. Un’opportunità, dunque, per approfondire l’argomento con le associazioni piscatorie e tutti gli appassionati del settore e per mettere a tacere le riserve che, qualche settimana fa, erano state avanzate dal presidente di Enalcaccia Giorgio Salustri.
In particolare, come spiegato dal prof. Massimo Lorenzoni dell’Università degli Studi di Perugia e da Legambiente Marche nel corso dell’incontro, la finalità del progetto europeo Life+TROTA, che vede un partenariato composto da ben due province, Pesaro-Urbino e Fermo, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Perugia e Legambiente, è quella di migliorare le prospettive di conservazione della trota nativa mediterranea (trota macrostigma) e, più in generale, di proteggere i pesci dulcicoli, ovvero d’acqua dolce, dell’area mediterranea.
Non c’è nessun nesso, infatti, tra il Progetto “Life+TROTA” e il mancato ripopolamento dei corsi d’acqua regionali. In realtà, la Legge Regionale non vieta il “consueto ripopolamento di fiumi e torrenti con trote, trotelle e uova”, ma vieta, in conformità a norme nazionali e direttive comunitarie, di farlo con specie e popolazioni non originarie del nostro territorio. Un divieto che trova le sue ragioni nelle conseguenze che queste immissioni possono avere sulle specie autoctone come la trota macrostigma, il cui declino l’ha portata ad essere inserita nella Direttiva "habitat" 92/43/CEE tra le “specie animali e vegetali d’interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione”.
Per queste ragioni, il Progetto “Life+ TROTA” rappresenta una reale opportunità per la nostra regione, perché,grazie alle ricerche e alle attività finora intraprese, le Marche costituiscono una delle poche regioni italiane in grado di adeguare i propri programmi di gestione della fauna ittica nel rispetto della normativa vigente (nazionale e regionale), garantendo un corretto equilibrio fra aspettative dei pescatori sportivi e esigenze di conservazione.
Il progetto Life+TROTA, infatti, in questi tre anni di svolgimento ha collaborato proprio con le associazioni piscatorie locali con lo scopo di condividere insieme a loro gli obiettivi e le attività di campo, costruendo con il territorio le condizioni per il mantenimento dei risultati ottenuti.
Pur sul doppio vantaggio, la Maceratese Berretti non ce l’ha fatta a chiudere vittoriosamente il match d’esordio della 69^ edizione del Torneo di Viareggio, disputato a Capezzano di Lucca, e si deve accontentare del pari. I biancorossi di Tiziano Turchetti sono stati protagonisti di un grande uno-due in apertura grazie a due belle giocate di Marcantoni e Manna. Nella ripresa il ritorno del Toronto che impatta con una doppietta di Fraser. Chiacchio è rapido a trasformare in rete dopo una ribattuta corta del portiere canadese, ma Onkony trova il gol del definitivo 3-3 in pieno recupero. Nell’altro incontro del girone di qualificazione la Juventus all’89’ ha siglato il gol del 2-1 che è stato il risultato finale con cui i bianconeri si sono imposti sul Dukla Praga, prossima avversaria dei biancorossi. Mercoledì 15 marzo, appunto, seconda partita a Lido di Camaiore, alle ore 15, contro i cechi del Dukla Praga.
TORONTO-MACERATESE BERRETTI 3-3
Reti: 2’ Marcantoni (M), 4’ Manna (M); 10’ st Fraser (T), 22’ st Fraser (T), 27 st Chiacchio (M), 48 st Onkony (T).
Arbitro: Ferrieri Caputi di Livorno
I carabinieri della Stazione di Appignano hanno denunciato per truffa una donna, 40enne, laziale, titolare di una ditta di articoli da regalo.
Un uomo residente in provincia di Macerata, navigando in rete, si imbatte in quello che sembra un vero e proprio affare: uno smartphone a prezzo decisamente concorrenziale.
Contatta il numero presente sul sito e ordina l’apparecchio desiderato, versando la somma pattuita, poco più di 300 euro. Passano i giorni, ma del telefono nessuna traccia. Neanche le chiamate all’azienda hanno l’effetto sperato. A quel punto comprende di essere stato truffato e si rivolge ai carabinieri.
Qualche accertamento sul web, analisi di documenti postali e della camera del commercio ed ecco che spunta il nome della titolare della ditta, non nuova a simili azioni. Inevitabile la denuncia per truffa all'autorità giudiziaria.
I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Macerata, hanno denunciato alla Procura di Macerata una donna, 55enne, proprietaria di alcuni cani, per maltrattamento di animali.
Tutto nasce da una segnalazione per un cane in difficoltà nelle campagne treiesi. I militari, raggiunto il luogo, notano un cane che era letteralmente appeso ad una catena che lo cingeva al collo e con le zampe posteriori toccava a malapena il terreno. Compresa la situazione, i carabinieri hanno contattato i vigili del fuoco che subito hanno spezzato la catena e liberato l’animale che, sostanzialmente, era penzoloni: la povera bestia rischiava il soffocamento.
Rinchiuso in una gabbia, inadeguata per l’aspetto etologico, e legato ad una catena, probabilmente ha cercato di scavalcare il box ma la catena era troppo corta e così è rimasto penzoloni fino all’arrivo dei militari che hanno permesso la liberazione.
A quel punto i carabinieri hanno controllato anche gli altri 4 box presenti che contenevano nove cani, in spazi inadeguati. La proprietaria degli animali dovrà rispondere anche di sanzioni amministrative.
L’animale dopo una visita del veterinario, si è ristabilito.
Sferisterio Live, la stagione dei concerti allo Sferisterio organizzata e promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, per l’estate 2017 assicura grandi serate di musica e spettacolo. I primi nomi sono due big della musica italiana: Nicolò Fabi e Massimo Ranieri.
"Sarà una stagione straordinaria. - afferma Stefania Monteverde assessore alla Cultura - Stiamo lavorando ad un calendario con grandi nomi della storia della musica, con il musical e con i grandi eventi. Macerata si riconferma città della musica".
Sferisterio Live quest'anno nasce dalla positiva sinergia dell'assessorato alla Cultura con Luciano Messi, sovrintendente dell'Associazione Sferisterio, in collaborazione con l'Amat.
"È una sinergia importante – prosegue l’assessore - perchè mette insieme una rete di competenze sempre più strutturata per una programmazione culturale efficiente anche per lo sviluppo del turismo. Già a marzo lanciamo un pezzo importante della nostra Estate maceratese e nelle prossime settimane arriveranno gli altri concerti."
Il palcoscenico dell’arena Sferisterio, non appena il sipario si chiuderà sulla 53^ edizione della stagione lirica del Macerata Opera Festival, presenterà i concerti dei due big della musica italiana.
Il 26 agosto sarà la volta di Niccolò Fabi, che ha scelto Macerata come una delle tappe del suo nuovo tour che da giugno a settembre lo vedrà calcare i migliori palchi italiani estivi per raccontare dal vivo i suoi venti anni di percorso artistico e musicale.
Il 1° settembre Sferisterio Live presenta invece Massimo Ranieri in Malia, il tour tratto dal suo album Malìa–Napoli 1950-1960, una nuova tappa del suo lungo viaggio nella canzone napoletana, un’avventura musicale in un tempo magico delle canzoni napoletane, quando tra la fine degli Anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta quelle melodie già universali si riempirono improvvisamente di estate e di erotismo, di notti e di lune. Una Napoli che cantava e incantava e che è diventata una immortale Malìa, come suggerisce una parola nascosta tra i testi delle canzoni che il cantante partenopeo proporrà a Macerata.
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dei teatri di Macerata (boxoffice@sferisterio.it) e nei circuiti on line.
L'AIC ha diffuso una nota ufficiale inviata dai tesserati della Maceratese in merito alla situazione che stanno vivendo: "I calciatori e lo staff tecnico della S.S. Maceratese 1922 con il presente comunicato vogliono chiarire e porre in evidenza la loro attuale situazione; in oggi la società, a soli tre mesi dalla fine del campionato, ha corrisposto unicamente i compensi contrattuali fino alla mensilità di ottobre 2016.
Tale circostanza coinvolge non solo i calciatori, ma altresì lo staff tecnico e tutte le persone che quotidianamente permettono il regolare svolgimento della normale attività di preparazione ed allenamento.Le ripetute promesse fatte nell’ultimo mese dai rappresentanti della società non hanno trovato alcun riscontro ed hanno determinato ulteriore tensione ed incertezza sui programmi e sulle prospettive societarie. Per questo motivo abbiamo già interessato l’Assocalciatori e, qualora non vengano onorati nei prossimi giorni gli impegni sottoscritti, verranno poste in essere tutte le azioni a tutela dei nostri diritti. Ribadiamo, infine, con maggior vigore il nostro impegno e la nostra professionalità che mai verranno a mancare anche a fronte delle difficoltà prospettate”.
Una delegazione di Giovani Industriali maceratesi guidata dal Presidente GGI Simona Reschini è da poco rientrata dalla Germania dove si è recata per approfondire nell'ambito del percorso di formazione promosso da Confindustria Macerata sul tema Industria 4.0. le tematiche della manifattura digitale.
Tra le tappe del tour tedesco due casi di eccellenza del settore dell’automotive: Porsche e Mercedes-Benz.
Nella visita alle due prestigiose aziende, negli stabilimenti rispettivamente di Zuffenhausen e di Sindelfingen, la Delegazione si è potuta rendere conto di come, ricorrendo ad innovativi modelli organizzativi, uomo, macchina, processi industriali sono collegati sapientemente in una rete intelligente che ottimizza ogni processo consentendo tempi di fabbricazione più brevi, garantendo sempre un’altissima qualità dei prodotti ed abbattendo i costi di produzione, in un percorso completo che va dalla progettazione alla vendita ed assistenza, passando per la produzione.
La visita poi è proseguita presso la Festo, che è sinonimo di innovazione nell’automazione industriale ed alla Sew-Eurodrive, leader mondiale nelle soluzioni di automazione.
La Festo rappresenta in un certo senso l’emblema dell’Industria 4.0 avendo creato lo scorso anno a Scharnhausen il Technology Plant, principale sito produttivo per la produzione di valvole ed elettronica, costruito sulla base di apposite innovazioni come l’automazione intelligente, la collaborazione tra funzioni, la Lean production, una nuova efficienza energetica e la riqualificazione dei collaboratori.
La fabbrica 4.0 è già una realtà anche nello stabilimento di produzione e assemblaggio di Sew-Eurodrive a Graben-Neudorf, dove gli specialisti sono impegnati per sviluppare e testare nuovi modelli per migliorare i processi logistici, di assemblaggio e di produzione e in cui i dipendenti assumono il nuovo ruolo di direttori nella creazione di valore e si occupano del controllo e dell’ottimizzazione dei processi. Nello stesso stabilimento i giovani imprenditori hanno potuto vedere le modalità di produzione tradizionali e nello stesso tempo l’evoluzione dei processi attraverso l’integrazione dei sistemi informatici con i robot.
Il Presidente GGI Simona Reschini ha dichiarato “Varcando oggi i portoni delle aziende ci si trova di fronte ad un clima tranquillo, addetti in divisa rappresentativa e muletti senza pilota che trasportano materie prime e semilavorati da una parte all’altra dei plant. La digitalizzazione della catena del valore permette di garantire più sicurezza all’operatore, più qualità nella produzione e un ciclo produttivo flessibile in funzione del flusso mutevole degli ordini.
Le esperienze della Germania risultano tra le più avanzate in ambito europeo nella creazione di un modello Industria 4.0 integrato tra istituzioni, ricerca, imprese e parti sociali, cui l’Italia è particolarmente attenta per l’entità dell’industria manifatturiera. L’innovazione tecnologica è e sarà un fattore strategico per lo sviluppo e la competitività dell’Italia. Come già accaduto in Germania, però, l’obiettivo potrà essere raggiunto attraverso un lavoro di squadra che veda come protagoniste le imprese insieme a istituzioni, università e ricerca, formazione e parti sociali”
Il capitano della Maceratese, Alberto Quadri, alza la voce. “Tutti noi stiamo dando tantissimo per questa maglia – ha detto Quadri dopo la vittoria con la Reggiana - Però abbiamo bisogno che qualcuno ci dia una mano, ci stia vicino in modo concreto e non più solo a parole. Di queste ne abbiamo sentite pure troppe, c’è bisogno di tradurle in atti concreti e cioè nel pagamento degli stipendi. Doveva essere la settimana scorsa ma non è accaduto, ci hanno detto che avverrà questa settimana. Aspettiamo un segnale da parte della società, di cui vediamo solo il direttore sportivo Fabrizio Benassi. Nessun altro ci mette la faccia”.
La squadra deve percepire ancora gli stipendi di novembre e dicembre, i conti dovevano essere saldati entro il 16 febbraio, per questa ragione la Maceratese andrà incontro ad una ulteriore penalizzazione in classifica.
Nonostante fossero presenti allo stadio sia il presidente Filippo Spalletta che il direttore generale Stefano Caira, la dirigenza, come è abitudine da sempre, ha evitato la sala stampa a fine partita.
Il Tribunale amministrativo regionale per le Marche ha scelto quest'anno di celebrare l'apertura dell'Anno giudiziario a Macerata, in segno di solidarietà verso le popolazioni colpite dal terremoto. La cerimonia, che si svolgerà il 15 marzo dalle 11, sarà ospitata dall'Università di Macerata, nella sede del Polo didattico Pantaleoni.
Alla relazione del presidente del Tar Maddalena Filippi seguiranno il saluto del presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno, del rettore Francesco Adornato e di alcuni rappresentanti delle istituzioni del territorio.
Il Comune di Macerata ha aderito al nuovo Patto dei sindaci per il clima e l’energia, che vede coinvolte migliaia di autorità locali e regionali impegnate su base volontaria a raggiungere sul proprio territorio gli obiettivi UE per l’energia e il clima.
Nelle Marche sono 12 i comuni aderenti al Patto presentato nei giorni scorsi in Regione, che li vede uniti per ridurre le emissioni di anidride carbonica sul proprio territorio di almeno il 40% entro il 2030, per rafforzare la capacità di adattamento agli inevitabili effetti dei cambiamenti climatici e per garantire ai cittadini l’accesso a un’energia sicura, sostenibile e alla portata di tutti. “L’adesione del nostro Comune – spiega l’assessore all’Ambiente Mario Iesari – rientra nell’ambito del progetto europeo Life Sec Adapt, di cui Macerata è partner, che porta avanti gli obiettivi UE per il clima e l’energia.
Il progetto coinvolge quattro stati europei (Italia, Croazia, Spagna e Grecia), 20 città (12 marchigiane, 6 croate, 1 greca e 1 spagnola) che possono contare su un budget di 3 milioni 300 mila euro nel triennio 2015/2018 per politiche finalizzate ad aumentare la capacità di resilienza ai cambiamenti climatici in atto nelle aree urbane, facilitando così il passaggio verso economie a basso tenore di carbonio. Obiettivo finale del lavoro che abbiamo avviato in partnership con altre città è quello di adottare un piano di adattamento.”
Step di azione di Life Sec Adap sono l’analisi del rischio e della vulnerabilità del territorio con monitoraggio dei dati climatici per aumentare la consapevolezza dei decisori locali e regionalisull’urgenza e l’importanza di strategie locali di adattamento climatico; l’adozione dei relativi piani con misure concrete, attraverso l'integrazione di piani energetici sostenibili esistenti (SEAP), la cuirealizzazione passa anche attraverso una maggiore consapevolezza dei cittadini e la modifica di comportamenti per limitare o evitare ulteriori costi naturali, sociali ed economici dovuti ai cambiamenti climatici; la creazione di un sistema di monitoraggio per verificare costantemente l'impatto delle azioni del progetto e lo stato di avanzamento delle azioni di mitigazione e di adattamento previste.
Si sta preparando una stagione estiva da ricordare per la piscina de La Filarmonica di Macerata.
La struttura di via Ghino Valenti, infatti, è stata affidata dalla nuova gestione dell'imprenditrice Stefania Cittadini, che attualmente gestisce anche il ristorante attiguo agli impianti sportivi.
La stagione partirà nel mese di maggio e si protrarrà fino a settembre, con apertura dalle 8 alle 20. Il venerdì e il sabato sera, però, la piscina sarà aperta anche la sera con serate musicali, la possibilità di cenare a bordo piscina e fare un bel bagno notturno.
"Sono molto contenta di avere la possibilità di gestire anche la piscina de La Filarmonica e mi auguro che i nostri clienti ci vengano a trovare in tanti nelle prossime settimane. Stiamo preparando una stagione importante per consentire a tutti di passare ore di spensieratezza restando a Macerata" ha detto soddisfatta Stefania Cittadini.
La vulcanica imprenditrice, particolarmente apprezzata per la gestione del ristorante curata nei minimi dettagli, sta già predisponendo un ricco calendario che darà la possibilità a tutti di trascorrere delle belle giornate (e serate) in piscina con intrattenimento e divertimento assicurati.
L’ex azionista di maggioranza della Maceratese, Gianni Piangiarelli, non ha potuto assistere alla partita fra la squadra allenata da Federico Giunti e la Reggiana. La nuova proprietà ha infatti revocato al “braccio destro” di Maria Francesca Tardella il pass di ingresso allo stadio, oltre che quello per il parcheggio auto in quanto invalido. Piangiarelli, tifoso da sempre della Maceratese, è dovuto tornare a casa.
“Adesso capisco perché la gente non viene più alle partite” ha detto ironicamente Gianni Piangiarelli. Ma come sono andate effettivamente le cose ? “Sono venuto allo stadio come faccio tutte le volte che gioca la Maceratese in casa – racconta Piangiarelli – Avevo il permesso come presidente onorario per assistere alla partita e siccome cammino male anche per parcheggiare la macchina dietro alla tribuna. Quando sono arrivato al cancello sono stato informato che non potevo entrare perché il permesso mi era stato tolto”.
Piangiarelli ha chiesto spiegazioni, ma invano. “Sono andato allora al botteghino di Idea 88 a fare il biglietto per la tribuna – continua Piangiarelli - Ma siccome non riesco a camminare in discesa e non avevo nessuno che mi accompagnava, mi sono diretto con l’automobile davanti all’ex bar Trapè e a piedi fino all’ingresso della gradinata. Ho presentato il pass, il biglietto della tribuna, la tessera da accompagnatore della Maceratese, ma non è stato possibile entrare. Ho chiesto se qualcuno mi poteva accompagnare in tribuna, ma niente. Sono cinquanta anni che vengo alla partite della Maceratese, da quando ero militare a Novara, non è successo mai niente. Ho strappato il biglietto, l’ho buttato via, e sono tornato a casa”.
L’allievo supera il maestro, Federico Giunti batte Leonardo Menichini. All’Helvia Recina la Maceratese batte per 2 a 1 la corazzata Reggiana e riporta a sei i punti di vantaggio sulla zona play out. Le reti che decidono l’incontro portano la firma di Marchetti ed Allegretti; di Cesarini il gol del momentaneo pareggio degli emiliani. La Reggiana ha giocato buona parte del secondo tempo in dieci uomini per l’espulsione di Contessa. Da rimarcare l’ottima prestazione fornita dalla squadra di casa, nonostante i noti problemi societari.
La Maceratese non vince in campionato dall’8 febbraio, data di recupero della partita con il Modena. Nelle ultime quattro partite i biancorossi hanno raggranellato due punti ed il vantaggio sulla zona play out si è più che dimezzato. Sulla squadra allenata da Federico Giunti pende la spada di Damocle di un ulteriore punto di penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi nei tempi dovuti. La Reggiana, quarta forza del campionato, è in serie positiva da sei giornate. Gli emiliani hanno un ritardo di dieci punti dalla capolista Venezia e sono reduci dal pareggio interno con il Padova.
Giunti deve rinunciare agli squalificati Perna e Malaccari, la Reggiana è senza Perilli, Pedrelli, Maltese, Marti Riverola e Marchi.
La Maceratese gioca un gran bel primo tempo. Al 7’ un colpo di testa di Colombi su calcio d’angolo di Quadri termina di poco a lato. Al 17’ De Grazia entra in area palla al piede, la gran botta di sinistro termina alta non di molto. Il portiere degli emiliani Narduzzo mostra i pugni su un calcio di punizione di Quadri al 26’, poi si ripete al 26’ su un destro di Franchini.
Un sinistro di Sbaffo poco dopo la mezzora spezza il dominio della Maceratese. I padroni di casa passano meritatamente in vantaggio al 36’: sul quinto calcio d’angolo tirato da Quadri Marchetti ruba il tempo agli avversari sul primo palo e di testa gonfia la rete, 1 a 0.
Nel secondo tempo la Reggiana parte in attacco, al 52’ Rozzio colpisce di testa, para facile Forte. Replica la Maceratese con un destro da fuori area di Petrilli, centrale. Gli ospiti restano in dieci uomini al 22’ del secondo tempo: Contessa strattona il raccattapalle mentre si appresta a recuperare con troppa foga un pallone uscito dal terreno di gioco, l’arbitro estrae il secondo cartellino giallo e dunque il rosso.
La Maceratese approfitta della superiorità numerica e in contropiede va vicina al raddoppio al 71’, Colombi però alza troppo la mira. I padroni di casa sembrano in grado di controllare il risultato, ma al 33’ l’arbitro assegna un calcio di rigore alla Reggiana per un contatto in area ai danni diCesarini, contestato dalla Maceratese. Sul dischetto degli undici metri va lo stesso Cesarini, Forte intuisce e para, sulla respinta Cesarini è più lesto di tutti e ribadisce in rete, 1 a 1.
La reazione della Maceratese è veemente, due minuti dopo i biancorossi sono nuovamente in vantaggio: Quadri mette una palla in area, Marchetti colpisce di testa, sulla respinta corta di Narduzzo Allegretti gonfia la rete e fa 2 a 1.
Alla triplice fischio finale è festa grande all’Helvia Recina. In settimana la società ha promesso che pagherà gli stipendi di novembre e dicembre alla squadra.
Maceratese (4-3-2-1): Forte 6,5; Ventola 6 Marchetti 7 Gattari 6,5 Sabato 6; Franchini 6 Quadri 6,5 De Grazia 6,5; Petrilli 6 (20’ st Palmieri ng) Turchetta 5,5; Colombi 5,5 (27’ st Allegretti 6,5). A disp. Moscatelli, Gremizzi, Broli, Bondioli, Massei, Mestre, Bangoura, Moroni, Ingretolli. All. Giunti 6,5
Reggiana (4-3-1-2): Narduzzo 6; Ghiringhelli 6, Spanò 5,5, Rozzio 6, Contessa 4,5; Bovo 5,5 (30’ st Trevisan ng), Genevier 5,5, Sbaffo 5 (9’ st Calvano ng); Cesarini 6; Carlini 5,5, Guidone 5,5 (39’ st Rizzi ng). A disp. Demalija, Lombardo, Sabotic, Panizzi, Rocco. All. Menichini 5,5.
Arbitro: Volpi di Arezzo
Guardalinee: Cecchi e Mariottini
Espulso: Contessa al 22’ del secondo tempo per doppia ammonizione
Ammoniti: Contessa (R), Colombi (M), Allegretti (M), Rizzi (R).
Rete: pt. 36’ Marchetti; st 35’ Cesarini, 37’ Allegretti
Note: al 35’ del secondo tempo Forte para un calcio di rigore a Cesarini. Spettatori 1000 circa, incasso non comunicato. Angoli 9 a 2 per la Maceratese. Recupero pt. 1’, st.4’.
"Il Consiglio delle donne non ha proposto per questo 8 marzo appena passato nessun nome per intitolare una sala consigliare che è inagibile e che, purtroppo, lo sarà ancora per diverso tempo.” Così, replica alle polemiche del Movimento 5 Stelle, attraverso un comunicato stampa Ninfa Contigiani, Presidente del Consiglio delle donne. “A non essere accecati dal sacro furore dei giustizieri – prosegue la nota - quanto scrivo sarebbe facilmente verificabile facendo la fatica di leggere bene la proposta di delibera che sembra aver innescato il caso, poi ritirata dall’Assessora competente, ed anche i resoconti-verbali del Consiglio delle donne. Certo, leggere con attenzione è fatica. Questa fatica qualche consigliere pentastellato e qualche giovane neofita della politica hanno preferito non farla sollevando invece uno strumentale polverone che non onora di sicuro la figura di Barbara Pojaghi (che di certo sarebbe stata più accorta e che mi spingo a pensare non avrebbe gradito essere strumentalizzata da nessuno). La contrapposizione sterile – continua la professoressa Contigiani - oltre a non avere senso per l’evidente diversità delle figure, è anche dannosa perché rischia di lacerare il mondo femminile e una parte della città, su un’azione che avrebbe dovuto, invece, coinvolgere positivamente la nostra comunità. Il nome di Maria Pucci, insegnante a Macerata e qui prima donna Consigliera comunale e poi Deputata eletta nel 1948, è l’esempio di un recupero possibile della memoria istituzionale di una città e, in quanto tale, non ha senso sia contrapposta ad alcun’altra figura femminile, tanto meno a chi, scomparsa da così poco, è ancora vicinissima nell’animo di amici e conoscenti. Per essere stata una figura istituzionale che ha rappresentato in prima persona la cittadinanza avuta dalle donne finalmente con la Repubblica, ben 70 anni fa, Maria Pucci è stata votata in ambito regionale come degna di un’intitolazione (una via, una piazza, uno spazio urbano) nel Progetto #leviedelledonnemarchigiane dedicato alla Toponomastica femminile dall’associazione Osservatorio di genere. Poi, quando il progetto è stato accolto e patrocinato dal Consiglio delle donne, più di un anno fa, si è trasformato in un libro che ricorda, biografandole, tutte le donne indicate (tra cui Maria Pucci e la stessa Jader Pojaghi con voci curate da me). A difesa del valore di una memoria positiva delle figure femminili che si sono impegnate in questa città – chiude la nota - penso che sia il momento di evitare le guerre di religione e di riflettere, anche mettendo in stand by una delibera che rischia di diventare controproducente.”
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da Lorena Polidori Coordinatrice Provinciale Forza Italia Macerata.
"Anche Forza Italia Provinciale di Macerata ha aderito al #securityday, la mobilitazione nazionale promossa da Forza Italia che vedrà il movimento allestire propri Gazebo in 100 piazze italiane, nelle Marche anche a Pesaro, Ancona e Fermo sono stati organizzati dai coordinatori provinciali nei loro rispettivi territori Bettini, Berardinelli e Marcozzi e dai Club Forza Italia guidati da Regoli insieme al capogruppo ad Ascoli Piceno Bono.
Presenti in Piazza della Libertà a Macerata con la Coordinatrice Provinciale Lorena Polidori ed alcuni militanti e coordinatori comunali del Movimento, il Sindaco di Cingoli Sen. Filippo Saltamartini da sempre sensibile al tema della sicurezza.
L’intento è quello di far conoscere ovunque le proposte sviluppate dal nostro movimento, le critiche avanzate al governo in materia di sicurezza con la consapevolezza che ai partiti di sinistra manca la percezione della gravità della situazione e di quanto la microcriminalità sia in continuo crescendo con epiloghi drammatici come le cronache di questi ultimi giorni ci hanno raccontato anche nella nostra Provincia.
Siamo da sempre vicini al comparto delle forze dell’ordine che vanno tutelate, alle quali va garantito maggiore supporto da parte dello Stato e non tagli delle spese che compromettono la qualità del loro lavoro sul territorio a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini e della libertà degli stessi sempre più intimoriti perché non si sentono più sicuri neanche tra le proprie mura domestiche.
Ci tengo a ribadire e sottolineare che nel dicembre 2015 sempre Forza Italia Provinciale di Macerata si fece promotrice di un partecipato convegno sulla sicurezza tenutosi a Civitanova Marche dove presero parte illustri relatori tra i quali l’On. Simone Baldelli Vice Presidente della Camera dei Deputati, l’Avv. Valter Biscotti e lo stesso Sindaco di Cingoli Sen. Filippo Saltamartini e anche in quella circostanza venne sottolineato sia l’aumento del fenomeno nella nostra provincia, una volta “isola felice” sia l’aspetto della legittima difesa.
E’ necessario ridare più sicurezza e libertà al popolo italiano".
Vittoria sofferta per la Medea Montalbano che espugna Pineto solo al tie-break al termine di una gara altalenante, che comunque dà altri 2 punti alla classifica dei biancoverdi.
Medea che deve fare i conti anche con qualche acciacco: Gemmi influenzato lascia il posto in banda a Scarpi nello starting six dei maceratesi, che d’altro canto sono contati al centro visto l’infortunio di Alex Molinari. Nel primo set la Pineto Volley pasteggia con gli ospiti rimasti ancora nel pullman: 4-0 subito e coach Adrian Pablo Pasquali chiama il primo discrezionale. La scossa purtroppo non arriva e gli abruzzesi fanno loro il primo parziale con il punteggio di 25-17.
Nel secondo set Pasquali rischia la carta Gemmi ed ottiene risultati. È tutta la Medea a crescere e a rimettere subito le cose a posto vincendo il secondo set con un perentorio 12-25. Il terzo parziale è più equilibrato ma è sempre condotto dal Montalbano che si porta avanti concludendo sul 25-22. Potrebbe essere la chiave dell’incontro ma nel quarto set i maceratesi si siedono: 8-6 per gli abruzzesi nel primo time out tecnico, 16-12 nel secondo. Sarebbe una situazione ancora rimediabile ma sfugge di mano quando i padroni di casa piazzano un break di 5-1 portandosi sul 21-13. Il turno al servizio di Bruno porta la Medea ad accorciare sul 22-18, ma ormai è troppo tardi, con Pineto che trova 3 punti decisivi e va al tie-break.
Tie-break sempre condotto da una Medea che, ferita nell’orgoglio, tira fuori tutto il suo carattere per portare a casa il massimo ormai possibile: i 2 punti, che limitano al minimo indispensabile la vittoria della Ledlink Perugia contro Terni. 46 i punti della Medea contro i 35 degli umbri dopo la sesta giornata del girone di ritorno.
Prossimo week-end e turno di riposo per la Medea. Da un lato una possibilità per recuperare un po’ di energie, dall’altro però un’arma a doppio taglio per la concentrazione degli uomini di coach Pasquali.
PINETO VOLLEY-MEDEA MONTALBANO 2-3
PINETO VOLLEY: Pisciella n.e., Brocco (L1), Ridolfi n.e., Maricardi 4, Fortuna n.e., Ferenciac 9, Mongia (L2), Mille 9, Evangelista 9, Palumbo, Cretone 5, Zanette 13. All. Cimini.
MEDEA MONTALBANO: Taffetani (L2) n.e., Sarnari, Miscio 1, Gemmi 19, Medei 4, Bruno 9, Molinari M. 7, Scuffia 23, Scarpi 1, Saltarelli, Cacchiarelli (L1). All. Pasquali.
ARBITRI: Melizzi-Iannotti
PARZIALI: 25-17, 12-25, 22-25, 25-18, 7-15.