Loro Piceno

Salvini nelle zone terremotate: "Esenzione fiscale totale per queste persone!"

Salvini nelle zone terremotate: "Esenzione fiscale totale per queste persone!"

"Esenzione fiscale totale, bollette comprese, per almeno tre anni per tutte le persone che hanno perso tutto col sisma. Non vogliamo una semplice sospensione per tre, quattro mesi".A chiederlo è Matteo Salvini che questa mattina è in visita a Norcia e agli altri centri dell'Umbria, delle Marche e del Lazio colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorso. "Il commissario alla ricostruzione Errani ha detto che l'Europa non permetterà l'esenzione dei tributi? E chi se ne frega, noi siamo noi, noi siamo l'Italia" ha detto il leader della Lega Nord, secondo il quale "se Renzi è in guerra con l'Ue, allora si faccia carico anche di questa battaglia. Noi lo sosterremo". (Ansa)

11/11/2016 11:38
Sclavi scrive ad Alfano: "Lasciate le case agibili ai lavoratori del posto e spostate i migranti sulla costa"

Sclavi scrive ad Alfano: "Lasciate le case agibili ai lavoratori del posto e spostate i migranti sulla costa"

Dall'ex presidente del consiglio comunale di Tolentino, Mauro Sclavi, arriva una proposta destinata a sollevare inevitabili discussioni.Sclavi, infatti, ha scritto una lettera aperta al ministro dell'Interno Angelino Alfano, al prefetto di Macerata Roberta Preziotti e al sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, nella quale invita le istituzioni a spostare lungo la costa i migranti alloggiati in abitazioni agibili delle zone colpite dal sisma, per lasciare le case alla gente del posto rimasta senza casa e consentirle di raggiungere più agevolmente i luoghi di lavoro."Dopo le prime fasi dell’emergenza" scrive Sclavi "sarà necessario prestare attenzione alle famiglie ed ai lavoratori sfollati, perché l’attuale sconvolgimento dovuto al sisma sta mettendo a dura prova la nostra proverbiale forza e laboriosità.Considerando che molti concittadini sono stati costretti a mettersi in salvo sulla costa ed in altri luoghi molto lontani dalle abitazioni e dal posto di lavoro, ". Spostando i rifugiati sulla costa, le strutture da loro occupate, che risulteranno agibili potrebbero essere destinate a coloro che garantiscono una normale attività lavorativa e che al momento compiono centinaia di chilometri. Le nostre aziende vivono del lavoro degli operai che se pur spauriti e senza casa continuano a lavorare con la caparbietà e l’abnegazione che caratterizza da sempre la gente delle Marche". 

10/11/2016 17:02
Vaccinazione antinfluenzale gratuita per i terremotati

Vaccinazione antinfluenzale gratuita per i terremotati

Prende avvio, nelle Marche, la campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2016-2017. Nel corso della settimana i vaccini antinfluenzali, inizieranno a essere somministrati dai medici di Medicina generale e dai Servizi vaccinali dell'Asur.La Regione Marche garantirà l'offerta gratuita della vaccinazione antinfluenzale a tutti coloro che si trovano nelle strutture di accoglienza e quanti altri, nelle zone terremotate, ne faranno richiesta, rivolgendosi agli operatori sanitari presenti sul posto.A seguito degli ultimi eventi sismici, il sistema sanitario regionale ha ulteriormente potenziato l'assistenza sanitaria per raggiungere, in modo capillare, tutta la popolazione ospitata nelle strutture alberghiere del litorale e nelle strutture emergenziali allestite localmente dai Comuni.Molti medici volontari si sono già resi disponibili per agevolare la vaccinazione dei cittadini anche nel caso si trovino al di fuori del comune di provenienza.(ANSA)

10/11/2016 11:44
Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Si è svolto oggi presso il Multiplex di Piediripa l’incontro tra i rappresentanti de la protezione Civile regionale e nazionale ed i Sindaci dei comuni della Regione Marche per l'illustrazione della scheda "Sisma Fast". Si tratta della scheda tecnica per il rilevamento sui fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto. "Fast" sta infatti per "Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto". In merito alla richiesta dei moduli abitativi per i piccoli comuni è stata evidenziata l'esigenza di procedere al censimento dei fabbricati danneggiati nel minor tempo possibile e d'ausilio è appunto la scheda Fast. Legata alla compilazione della scheda è la relativa procedura che è stata attivata in conseguenza della pubblicazione del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di protezione Civile del 4 novembre 2016 (prot. n. CENS/TERAG 16/0059235) e che si concretizza in una rapida ricognizione  o su singoli edifici o indifferentemente su tutti i fabbricati che si trovano in aree perimetrate che sono preventivamente indicate dai Sindaci. Erano presenti il Capo della Protezione civile Regionale di Cesare Spuri e l''ingegnere Dolce del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. E' stato innanzitutto chiarito che la compilazione della scheda FAST non sostituisce la scheda Aedes. Anzi, laddove l'edificio La scheda FAST (nella versione 01/2016) ha un’unica facciata che ricalca la prima facciata della scheda Aedes ed in cui vanno inserite le seguenti informazioni sull'edificio che si è verificato: Identificativo dell’edificio Mappa dell’aggregato strutturale Caratteristiche geometriche Destinazione d’uso Struttura portante Giudizio/Esito FAST In quest ultimo caso le opzioni possibili sono: ◦ AGIBILE ◦ NON UTILIZZABILE ◦ NON UTILIZZABILE SOLO PER RISCHIO ESTERNO ◦ SOPRALLUOGO NON ESEGUITO, in questo caso occorre specificare il motivo per cui non è stato possibile condurre il sopralluogo. La scheda non serve nel caso in cui i sindaci abbiano già provveduto al censimento ed alla dichiarazione di inagibilità a mezzo ordinanze. Di seguito il link per scaricare la scheda http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Scheda_FAST.pdf

08/11/2016 17:14
Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Fermateli! Subito. Con pene esemplari.In questo momento di emergenza totale, dove migliaia di persone non hanno più casa e cercano una sistemazione che, purtroppo, molto probabilmente si protrarrà per mesi e mesi, ci troviamo di fronte a uno scenario condito da un continuo pericolo di sciacallaggio e proprietari di immobili che vorrebbero affittare o vendere ad un prezzo molto superiore al canone di mercato, approfittando dell’esigenza abitativa di migliaia di persone.L’allarme sciacallaggio arriva anche dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, che scrive "Considero sciacalli anche chi chiede cifre indecenti per affittare casa a chi ha perso la propria ed è in mezzo la strada".Si vocifera di rincari consistenti, percentuali importanti. In un momento come questo, invece, sarebbe opportuno mantenere un livello normale di prezzo per non mettere in difficoltà chi soffre per un disagio grave come il terremoto. Ci sarebbe addirittura chi, per liberarsi degli inquilini e rimettere sul mercato gli immobili a prezzi più alti, ha “stracciato” contratti di locazione regolari. Fortunatamente, accanto al rialzo dei prezzi, ci sono anche proprietari che si sono messi una mano sul cuore e hanno addirittura abbassato il canone richiesto. Segnalazioni arrivano anche per rialzi improvvisi del prezzo di noleggio di camper e roulottes.Insomma, dopo gli enormi danni all’economia locale causati dal sisma, il mattone è diventato inevitabilmente il bene più pregiato. Per chi ha pensato di speculare sui drammi anche dei suoi stessi concittadini il sindaco di Belforte non trova altra definizione che “sciacalli”. 

08/11/2016 11:22
Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Ora siamo di fronte a una scelta di campo. Assodato che (con tutto il doveroso rispetto) due morti per una tromba d'aria a Roma occupano più spazio nei media di 30mila persone sfollate, dobbiamo decidere se piangerci addosso e commiserarci con le vite da ricostruire o se capire una volta per tutte che viviamo in un territorio dove il terremoto è di casa e può manifestarsi in qualsiasi momento e imparare a conviverci. Che significa provare anche ad esorcizzare la paura, comprensibile ed umana, ma spesso alimentata da link, articoli, post sui social che non fanno altro che aumentare l'ansia in una popolazione colpita come non mai nella storia da un evento, comunque, naturale.Dall'inizio della sequenza sismica, dal 24 agosto, si sono susseguite qualcosa come 24mila scosse di terremoto. E dal 24 agosto sono tornati in auge "santoni" e "veggenti" che ogni giorno, in piena sequenza, pontificano: "Presto sicuramente ci sarà una scossa...". Ma va? Veramente? Roba da non credere. Così come è roba da non credere che ad ogni scossa superiore allo spostamento di un divano da parte dell'inquilino del piano superiore, parta la corsa all'articoletto acchiappaclick che solitamente finisce con "... torna la paura". No, la paura non torna. La paura c'è ed è il sentimento più naturale e umano che si possa avere in queste situazioni. Però dobbiamo evitare di tornare al medioevo e alla superstizione. Siamo piombati in una situazione dove si crea allarme se si sentono due cani abbaiare o se le temperature sono sopra la media stagionale. Ogni tuono durante un temporale diventa un allarme catastrofe. E' ora di finirla: e qui anche noi media dobbiamo giocare la nostra parte, per quanto ci è possibile. A noi spetta il compito di amplificare la nostra richiesta di aiuto alle istituzioni,  di non spegnere i riflettori sul dramma che stiamo passando, di metterci a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie per (provare a) ripartire. Non forniamo aiuto a nessuno scrivendo due righe su "nuova scossa 3.5 a Preci". Anzi, continuando a scrivere queste cose, rischiamo di allontanare ancora di più le persone che invece dobbiamo tornare ad attrarre con le nostre bellezze storico-architettoniche (le poche che si sono salvate, dopo i colpevoli ritardi seguiti alla scossa del 24 agosto), con i nostri paesaggi unici e con le specialità eno-gastronomiche che ci hanno resi famosi nel mondo. La scossetta l'abbiamo sentita tutti qui e più o meno tutti abbiamo l'app che ci dice in tempo quasi reale magnitudo ed epicentro. Non amplifichiamola.La crisi sismica che stiamo attraversando è la più importante dal 1703: è evidente che si è trattato di qualcosa di epocale. Ma proprio per questo dobbiamo renderci conto che le scosse che si stanno susseguendo rientrano nella normalità. Non sono ovviamente un tecnico, ma ho acquisito in questi giorni dialogando a lungo con studiosi decisamente ferrati in materia, elementi sufficienti per poter affermare che dopo un evento talmente forte come quello di domenica scorsa, le repliche, i cosiddetti aftershocks, si manifesteranno anche con magnitudo superiore al 4 di questa sera e potranno farlo per diverse settimane, forse mesi. Nel 1997 la crisi sisma durò quasi un anno. Si tratta di eventi che rientrano nella assoluta normalità dopo quanto si è verificato. Nessuna faglia nuova si è attivata, niente cavalieri dell'apocalisse in arrivo. Non possiamo conoscere ovviamente l'imponderabile ma dobbiamo affidarci alla scienza e a chi questi fenomeni li studia per mestiere da anni. Gli stessi che dopo L'Aquila ci avevano avvertito con precisione millimetrica che il terremoto avrebbe colpito poi a Norcia - Preci. Ci sono studi precisi (dei quali disponiamo e sui quali sta lavorando Francesca Testella) che pubblicheremo nelle prossime ore e che indicano come l'allerta era stata data con ampio preavviso. Sono studi scientifici. Non allarmismi probabilistici che chiunque di noi oggi come oggi potrebbe lanciare. Chiunque può scrivere un bel post su facebook "siamo convinti che nell'arco di 24-48 ore ci sarà un evento di magnitudo superiore a 3" e poi dire di averlo previsto. Viviamo in zona sismica e vi ripropongo la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani.Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – “Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale. Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari Dei Comuni in provincia di Macerata, sei sono stati inseriti in fascia 1: Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso. Tutti gli altri risultano inseriti nella zona 2.E' chiaro e evidente che con questa "bestia" dobbiamo imparare a convivere: viviamo in una zona altamente sismica. Che si "balli" spesso è non solo normale ma anche probabile. La paura è naturale ma per provare a tornare alla normalità dobbiamo esorcizzarla. E soprattutto dobbiamo pretendere che le nostre case siano ricostruite con severi criteri antisismici ed evitare che il sisma possa diventare una scusa per spogliare il territorio di servizi essenziali. Basta col terrorismo mediatico, non continuiamo a farci del male.P.S.: firmato uno sfollato

07/11/2016 23:43
Loro Piceno, ieri l'ultimo commosso saluto a Lucia

Loro Piceno, ieri l'ultimo commosso saluto a Lucia

Il tendone allestito dalla Protezione Civile accanto al campo da calcetto a Loro Piceno, ieri pomeriggio, ha accolto un'intera comunità commossa, riunita per salutare per l'ultima volta Lucia Ciccioli, la ragazza di 32 anni tragicamente scomparsa a Londra investita da un camion.Centinaia gli amici e conoscenti che sono arrivati anche da fuori Loro Piceno per salutare Lucia, amici con i quali la ragazza, pur vivendo da 4 anni a Londra, non aveva perso i contatti e che ieri hanno ricordato la loro amica per l'ultima volta con messaggi intensi.Una cerimonia commossa, come commosse sono state le parole del parrocco Don Claudio che ha ricordato l'impegno attivo della ragazza, animatrice in parrocchia per tanti anni.Nella commozione generale tutta la comunità di Loro Piceno si è stretta intorno alla famiglia di Lucia, al papà David, alla mamma Rosalia e alla sorella Beatrice.

06/11/2016 12:09
Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate. 

03/11/2016 15:41
La camera ardente di Lucia Ciccioli sarà allestita in un tendone nel campetto polifunzionale di Loro Piceno

La camera ardente di Lucia Ciccioli sarà allestita in un tendone nel campetto polifunzionale di Loro Piceno

Si svolgeranno sabato 5 novembre i funerali di Lucia Ciccioli, la ragazza di Loro Piceno di 32 anni scomparsa tragicamente il 24 ottobre a Londra, investita da un tir mentre stava andando a lavorare (leggi qui e qui). L'orario dell'arrivo della salma in Italia è stato confermato: il corpo di Lucia sarà riportato in Italia venerdì con un volo British Air che atterrerà alle 13.10 a Roma. L’arrivo del feretro a Loro Piceno è previsto intorno alle 18, ma per precauzione invece della chiesa di Santa Maria, la camera ardente sarà allestita in un tendone presso il campetto polifunzionale dell'oratorio della parrocchia. Poi, sabato pomeriggio alle 14.30, si svolgeranno le esequie.

02/11/2016 16:20
La tragedia di Lucia: i genitori a Londra, sabato a Loro Piceno i funerali

La tragedia di Lucia: i genitori a Londra, sabato a Loro Piceno i funerali

Si svolgeranno sabato 5 novembre i funerali di Lucia Ciccioli, la ragazza di Loro Piceno di 32 anni scomparsa tragicamente il 24 ottobre a Londra, investita da un tir mentre stava andando a lavorare (leggi qui e qui).I genitori della giovane hanno raggiunto la capitale britannica nella giornata di ieri, mentre il riconoscimento ufficiale della salma di Lucia è stata fissato per domani, mercoledì 2 novembre. Il corpo di Lucia sarà riportato in Italia venerdì con un volo British Air che atterrerà alle 13.10 a Roma. L'arrivo del feretro a Loro Piceno è previsto per le 18.30 nella chiesa di Santa Maria dove sarà allestita la camera ardente. Poi, sabato pomeriggio alle 14.30, si svolgeranno le esequie. Lucia aveva compiuto 32 anni lo scorso 31 luglio. Da circa quattro anni lavorava a Londra nel campo della ristorazione. Aveva iniziato, come tanti ragazzi, facendo la cameriera e inseguendo il sogno di una vita migliore, arrivando da qualche tempo ad essere direttrice di sala in un ristorante di una catena vietnamita.

01/11/2016 09:42
Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata. Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”). “Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio. In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente. Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “ Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno. In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”. La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola. Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it) Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater). Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater) "Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)

31/10/2016 17:49
Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Dopo l’evento di ieri mattina, 30 ottobre, alle 07:40 ora italiana di magnitudo M 6.5, sono stati localizzati complessivamente circa 560 eventi sismici in tutta l’area interessata dalla sequenza di questi mesi. Alle ore 11:00 sono 207 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 18 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dopo il forte terremoto di ieri mattina. L’area interessata dalle scosse successive al terremoto di ieri alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (l’epicentro è la stella rossa). Le scosse più forti (magnitudo uguale o maggiore di 4.0) dalle 07.40 di ieri mattina sono riportate in tabella: In mappa la situazione complessiva di tutta la sequenza iniziata il 24 agosto 2016.

31/10/2016 15:51
Loro Piceno: lesioni e crolli, arriva anche Ceriscioli

Loro Piceno: lesioni e crolli, arriva anche Ceriscioli

Gravi problemi anche a Loro PicenoSi sono registrati alcuni crolli nel centro storico ma i problemi sono legati a rischi indiretti di palazzi e monumenti in parte implosi e gravemente lesionati che pongono in pericolo altri edifici.Il Castello Brunoforte ha subito grossi danni. Già da un sopralluogo di ieri le lesioni apparivano gravi e soprattutto c'è pericolo per la Torre Merlata e la Torre degli Impiccati che incombe sulla circonvallazione. La Torre Merlata si è staccata dal corpo dell'edificio principale e ha gravi lesioni al basamento. La torre degli impiccati è molto lesionata e potrebbe cadere.Gravi lesioni sull'intera struttura. Il corridoio delle cellette delle suore si è avvallato in alcuni punti e molte sono le crepe.Palazzo Cecchi: una parte della struttura è implosa nell'edificio lasciando spaccature nella parete posteriore. Evacuate in via precauzionale tutte le abitazioni poste nelle immediate vicinanze a rischio cedimento indiretto.Lesioni complesso francescano: la casa di riposo Struttura Protetta è evacuata con i suoi 35 ospiti trasferiti presso l’albergo La Maestà di Urbisaglia. Il campanile appare lesionato ma ad osservazioni tecniche sembrerebbe non in misura da chiudere la pubblica via. Lo stabile del comune è a rischio. È caduta la campana del campanile del comune sopra il tetto e una parete si è aperta di lato, probabilmente verrà dichiarato inagibile. Attualmente è ancora sede del COC ma da domani si sposterà in altra sede.Oggi pomeriggio il Presidente della Regione e Sciapichetti hanno organizzato proprio a Loro Piceno un incontro con i Sindaci di Petriolo Mogliano Ripe San Ginesio Colmurano ed Urbisaglia per valutare la situazione dei territori. Crolli dentro al centro storico, chiuso il Cimitero, palazzina a rischio lungo il Viale Strada Provinciale. Le palazzine delle case popolari sono preoccupanti. Due erano state evacuate i giorni scorsi ma potrebbe essersi attivata una frana.È stato chiesto alla protezione civile di monitorare la situazione che, ovviamente, va oltre il singolo edificio per come appare al momento.    

30/10/2016 19:37
Il tragico destino di Lucia, travolta e uccisa da un tir a Lavender Hill - FOTO

Il tragico destino di Lucia, travolta e uccisa da un tir a Lavender Hill - FOTO

Una tragica fatalità. Un destino assurdo. E' quanto emerge a 24 ore dal tragico incidente di Londra, in cui ha perso la vita la giovane Lucia Ciccioli di Loro Piceno in provincia di Macerata.Dai racconti dei testimoni raccolti dal giornale online Evening Standard, la ragazza stava attraversando la strada a Lavender Hill (nella zona di Battersea, quartiere a sud del Tamigi) nell’ora di punta ieri mattina poco prima delle 8, quando è stata investita da un camion.Sul posto sono arrivati subito i soccorsi e la polizia, ma non c’è stato nulla da fare per Lucia: la giovane marchigiana è stata dichiarata morta sul posto.“È impossibile descrivere ciò che ho visto” dichiara Justin Lee, testimone 36enne, residente a Clapham; un residente ha aggiunto che la polizia ha corso dalla stazione al luogo dell’incidente per arrivare il prima possibile e prestare soccorso: “Stavo andando in palestra quando ho notato il camion fermo sulla strada e ho pensato che fosse uno strano posto dove parcheggiare, poi ho capito cosa era successo. C’erano molte persone tutte intorno e ho visto il primo poliziotto attraversare la strada di corsa per raggiungere l’incidente. Non riesco a descrivere quello che ho visto è troppo traumatico”.James Bailey, lavora vicino al luogo dell’incidente: “È successo prima che arrivassi a lavoro e c’erano molti poliziotti e auto della polizia, mi hanno detto che è stata una tragica fatalità e la donna stava attraversando la strada quando è arrivato il camion che l'ha investita”.Alex Robinson, 32 anni,  stava camminando verso la stazione Clapham Junction  al momento della tragedia: “ Normalmente attraverso Lavender Hill ma quando sono giunto all’altezza della stazione di polizia la strada era transennata. C’erano macchine della polizia ovunque, un grande camion era fermo davanti alla biblioteca di Battersea e tutto intorno i poliziotti”.Un portavoce della polizia ha dichiarato che sul posto sono arrivati sia l’ambulanza che l’eliambulanza, ma non c’è stato nulla da fare, la donna era già morta. I soccorsi sono arrivati 4 minuti dopo l’incidente ma sfortunatamente non hanno potuto fare niente per salvarle la vita.(Foto da www.standard.co.uk)  

25/10/2016 11:04
Giovane di Loro Piceno muore a Londra investita da un camion

Giovane di Loro Piceno muore a Londra investita da un camion

Dramma a Londra, dove una ragazza di Loro Piceno, Lucia Ciccioli, è morta ieri investita da un camion mentre stava andando al lavoro. Lucia aveva compiuto 32 anni lo scorso 31 luglio. Da circa quattro anni lavorava a Londra nel campo della ristorazione. Aveva iniziato, come tanti ragazzi, facendo la cameriera e inseguendo il sogno di una vita migliore, arrivando da qualche tempo ad essere direttrice di sala in un ristorante di una catena vietnamita.  Ieri si è materializzata l'incredibile e assurda tragedia: mentre stava andando al lavoro, è stata travolta da un camion ed è morta sul colpo. Sono in corso tutte le prassi burocratiche e le autorità inglesi stanno valutando la possibilità di svolgere l'autopsia sul corpo della ragazza: difficile che la salma possa rientrare in patria prima del fine settimana. Lucia Ciccioli, anche se viveva da tempo a Londra, aveva ancora la residenza a Loro Piceno. Distrutti i genitori, molto conosciuti in paese: la mamma lavora alla casa di riposo di Loro Piceno, mentre il papà è un artigiano.

25/10/2016 08:55
Leonardi, interrogazione in Regione: "Il Consiglio si riunisca in uno dei Comuni esclusi dal cratere"

Leonardi, interrogazione in Regione: "Il Consiglio si riunisca in uno dei Comuni esclusi dal cratere"

La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale, Elena Leonardi, ha presentato venerdì mattina una interrogazione con il carattere di urgenza per far luce sui criteri del Decreto “Terremoto” del Governo che ha penalizzato molti Comuni del territorio marchigiano colpiti pesantemente dal sisma di agosto, ma incredibilmente tagliati fuori dal provvedimento di ricostruzione governativo.“Ha dell'inverosimile - dichiara la Leonardi – ma nei due sub ambiti territoriali marchigiani (Ascoli Piceno-Fermo e Nuovo Maceratese) nei quali sono stati inseriti i Comuni destinatari delle risorse e dei provvedimenti per la ricostruzione post-sisma, non c'è traccia di importanti realtà locali che hanno riportato ingenti danni materiali e forti ripercussioni sociali e che proprio per questo hanno avuto fin da subito il sostegno e l'attenzione degli organismi della Protezione Civile marchigiana e della politica delle Marche.”“Per fare alcuni esempi – continua la Leonardi – potrei citare, nella Provincia di Macerata, i Comuni di Camerino, Tolentino e Loro Piceno, casi clamorosi se pensiamo agli effetti del terremoto nei loro territori, ma analoga sorte è toccata anche a diversi Comuni del fermano e della provincia di Ascoli Piceno. Una incresciosa e brutta pagina della ricostruzione, non vi sono davvero motivazioni plausibili rispetto ad una esclusione di Comuni gravitanti nella stessa area geografica di altri Comuni inseriti invece nel Decreto.”“Chiedo conto alla politica regionale e in particolare al Presidente Ceriscioli così vicino al Premier Renzi, – incalza la Leonardi – dei criteri di questo provvedimento e dell'assurdità rispetto alla scelta di lasciare fuori Comuni che hanno subito gravi danni. I Comuni marchigiani inseriti nel Decreto sono frutto di scelte operate in sinergia con il Governo centrale oppure no? Alla Regione va bene così o vuole intervenire per ampliare il cratere facendo rientrare i Comuni inspiegabilmente esclusi? ”La Leonardi ha anche avanzato la richiesta che il Consiglio Regionale che affronterà il tema del terremoto si svolga in uno di questi Comuni esclusi “dal cratere” come ad esempio Camerino che la Regione aveva anche individuato quale sede del Centro Operativo Misto. “Un gesto non solo simbolico – conclude la Leonardi – alla presenza di tutti i Sindaci coinvolti dobbiamo far sì che nessuno venga penalizzato nella fase della ricostruzione e degli interventi post-sisma!”

16/10/2016 17:41
Errani incontra gli amministratori del Maceratese

Errani incontra gli amministratori del Maceratese

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il commissario straordinario per il terremoto del centro Italia Vasco Errani hanno incontrato alcuni amministratori del Maceratese e del Fermano, in particolare dei Comuni non inseriti nel cratere sismico. Primo incontro a Falerone, con i sindaci di Falerone, Montelparo, Montefalcone, Santa Vittoria, Smerillo, mentre a Colmurano erano presenti una decina di amministratori di Colmurano, Belforte del Chienti, Tolentino, Camerino, San Severino, Loro Piceno, Treia, Ripe San Ginesio, Urbisaglia, Monte San Martino. La Regione ha dato la disponibilità a creare uno spazio di confronto per la governance nella fase della ricostruzione, che consenta a tutti i Comuni di avere un ruolo sia nella strategia sia nella parte operativa. Piena disponibilità da parte di Ceriscioli a ragionare per sostenere la fascia dei Comuni extra cratere, creando fondi che vadano a integrare le iniziative già previste nel decreto, per esempio attraverso la rimodulazione dei fondi europei.Erano presenti anche l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e l'onorevole Irene Manzi: "Di ritorno da una mattinata passata con i Sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso per parlare del sisma, per vedere di persona i danni subiti, per riflettere sulle conseguenze economiche che quei territori stanno soffrendo. Il decreto del Governo ormai prossimo alla pubblicazione affronta in modo articolato le esigenze legate alla ricostruzione. Sarà lungo il lavoro per il recupero di immobili e attività produttive a cui si dovrà accompagnare l'impegno di tutti (a ogni livello istituzionale) per ragionare ed investire sulle opportunità di sviluppo di queste aree, legate anche alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico. Perché, spenti i riflettori del clamore mediatico, non venga meno l'attenzione e l'impegno per tutti i nostri territori colpiti".Nelle zone terremotate delle Marche intanto ci sono ancora 53 tende allestite, di cui 23 ad Arquata del Tronto, frazione Borgo Campo sportivo, e tre in punti sparsi della provincia; 4 a Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e 25 in punti sparsi del Maceratese. I posti letto allestiti sono 351, di cui solo 30 occupati. Le persone che si trovano in strutture ricettive sono 888, di cui 237 in provincia di Macerata e 649 in quella di Ascoli, per la maggior parte (477), in zona di Arquata. Oltre 500 i pasti giornalieri ancora erogati, e 130 i volontari tuttora presenti. I dati, aggiornati ad oggi, sono resi noti dalla Sala operativa regionale della Protezione civile. (Ansa)

15/10/2016 17:49
Il comandante dei carabinieri di Arquata si è laureato ad Unicam

Il comandante dei carabinieri di Arquata si è laureato ad Unicam

Giornata di festa ad Unicam per gli studenti della Scuola di Giurisprudenza che nella mattinata di oggi sono stati proclamati laureati.Tra i neo dottori anche alcuni appartenenti all’Arma dei Carabinieri in servizio nelle Marche.Tra questi il Maresciallo Capo Vincenzo Albanesi, Comandante della Stazione Carabinieri di Arquata del Tronto che pur nelle oggettive difficoltà collegate all’evento sismico del 24 agosto,  ha concluso il percorso di studi per il conseguimento della laurea Magistrale in Giurisprudenza in perfetta linea con la tempistica prevista per il corso di laurea. Il candidato ha svolto una tesi dal titolo “Il fenomeno della prostituzione in provincia di Teramo dal 2010 al 2015”, con relatore il prof. Piergiorgio Fedeli.Alla presenza del Rettore Unicam prof. Flavio Corradini e del Direttore della Scuola di Giurisprudenza prof. Antonio Flamini, hanno discusso le tesi anche Antonio Trombetta  luogotenente della stazione CC di Ascoli Piceno, Giulio Spendolini maresciallo aiutante in servizio presso la Procura della Repubblica di Macerata, Daniele Cialini  maresciallo capo in servizio ad Ascoli Piceno, Giorgio Bibini maresciallo capo in servizio a Loro Piceno, Giuseppe Greco brigadiere in servizio a Tolentino. Fra i tutor, il luogotenente Giuseppe Losito, comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Tolentino.Momento importate dunque che sottolinea ancora la proficua e sinergica collaborazione per la formazione degli appartenenti alle Forze di Polizia, tra le stesse e l’Università di Camerino.

12/10/2016 13:34
Villa Anitori torna a nuova luce

Villa Anitori torna a nuova luce

Nonostante una pioggia battente la serata di inaugurazione di Villa Anitori a Loro Piceno è stato un grande successo.I proprietari Aldo e Alessandro Teodori dopo cinque anni di lavori, hanno realizzato il loro sogno. La dimora storica, interamente restaurata, è stata trasformata un relais di lusso con una piscina esterna, spa e suites e ristorante aperto tutti i giorni.L’evento, curato nei minimi dettagli, è stato coordinato dalla wedding planer Daniela Perroni della Glamy Eventi che ha organizzato per i 200 ospiti giochi di luci, fuochi d’artificio e una performance di Antonio Mezzancella, imitatore apprezzatissimo del programma "Tu si que vales" e "Tale e quale show".Tutti i dolci della serata sono stati ideati e realizzati dal pasticcere stellato Roberto Cantolacqua, apprezzato da tutti per il wedding cake della serata.La Villa Anitori, in mezzo alla splendida campagna marchigiana, è già stata contattata per prenotazioni di feste e matrimoni.

12/10/2016 09:54
Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”.  Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes.  In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011  

11/10/2016 17:06
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.