Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate.
Si svolgeranno sabato 5 novembre i funerali di Lucia Ciccioli, la ragazza di Loro Piceno di 32 anni scomparsa tragicamente il 24 ottobre a Londra, investita da un tir mentre stava andando a lavorare (leggi qui e qui). L'orario dell'arrivo della salma in Italia è stato confermato: il corpo di Lucia sarà riportato in Italia venerdì con un volo British Air che atterrerà alle 13.10 a Roma. L’arrivo del feretro a Loro Piceno è previsto intorno alle 18, ma per precauzione invece della chiesa di Santa Maria, la camera ardente sarà allestita in un tendone presso il campetto polifunzionale dell'oratorio della parrocchia. Poi, sabato pomeriggio alle 14.30, si svolgeranno le esequie.
Si svolgeranno sabato 5 novembre i funerali di Lucia Ciccioli, la ragazza di Loro Piceno di 32 anni scomparsa tragicamente il 24 ottobre a Londra, investita da un tir mentre stava andando a lavorare (leggi qui e qui).I genitori della giovane hanno raggiunto la capitale britannica nella giornata di ieri, mentre il riconoscimento ufficiale della salma di Lucia è stata fissato per domani, mercoledì 2 novembre. Il corpo di Lucia sarà riportato in Italia venerdì con un volo British Air che atterrerà alle 13.10 a Roma. L'arrivo del feretro a Loro Piceno è previsto per le 18.30 nella chiesa di Santa Maria dove sarà allestita la camera ardente. Poi, sabato pomeriggio alle 14.30, si svolgeranno le esequie. Lucia aveva compiuto 32 anni lo scorso 31 luglio. Da circa quattro anni lavorava a Londra nel campo della ristorazione. Aveva iniziato, come tanti ragazzi, facendo la cameriera e inseguendo il sogno di una vita migliore, arrivando da qualche tempo ad essere direttrice di sala in un ristorante di una catena vietnamita.
In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata.
Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”).
“Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio.
In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente.
Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “
Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno.
In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”.
La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola.
Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it)
Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater).
Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)
"Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)
Dopo l’evento di ieri mattina, 30 ottobre, alle 07:40 ora italiana di magnitudo M 6.5, sono stati localizzati complessivamente circa 560 eventi sismici in tutta l’area interessata dalla sequenza di questi mesi. Alle ore 11:00 sono 207 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 18 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dopo il forte terremoto di ieri mattina. L’area interessata dalle scosse successive al terremoto di ieri alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (l’epicentro è la stella rossa). Le scosse più forti (magnitudo uguale o maggiore di 4.0) dalle 07.40 di ieri mattina sono riportate in tabella: In mappa la situazione complessiva di tutta la sequenza iniziata il 24 agosto 2016.
Gravi problemi anche a Loro PicenoSi sono registrati alcuni crolli nel centro storico ma i problemi sono legati a rischi indiretti di palazzi e monumenti in parte implosi e gravemente lesionati che pongono in pericolo altri edifici.Il Castello Brunoforte ha subito grossi danni. Già da un sopralluogo di ieri le lesioni apparivano gravi e soprattutto c'è pericolo per la Torre Merlata e la Torre degli Impiccati che incombe sulla circonvallazione. La Torre Merlata si è staccata dal corpo dell'edificio principale e ha gravi lesioni al basamento. La torre degli impiccati è molto lesionata e potrebbe cadere.Gravi lesioni sull'intera struttura. Il corridoio delle cellette delle suore si è avvallato in alcuni punti e molte sono le crepe.Palazzo Cecchi: una parte della struttura è implosa nell'edificio lasciando spaccature nella parete posteriore. Evacuate in via precauzionale tutte le abitazioni poste nelle immediate vicinanze a rischio cedimento indiretto.Lesioni complesso francescano: la casa di riposo Struttura Protetta è evacuata con i suoi 35 ospiti trasferiti presso l’albergo La Maestà di Urbisaglia. Il campanile appare lesionato ma ad osservazioni tecniche sembrerebbe non in misura da chiudere la pubblica via. Lo stabile del comune è a rischio. È caduta la campana del campanile del comune sopra il tetto e una parete si è aperta di lato, probabilmente verrà dichiarato inagibile. Attualmente è ancora sede del COC ma da domani si sposterà in altra sede.Oggi pomeriggio il Presidente della Regione e Sciapichetti hanno organizzato proprio a Loro Piceno un incontro con i Sindaci di Petriolo Mogliano Ripe San Ginesio Colmurano ed Urbisaglia per valutare la situazione dei territori. Crolli dentro al centro storico, chiuso il Cimitero, palazzina a rischio lungo il Viale Strada Provinciale. Le palazzine delle case popolari sono preoccupanti. Due erano state evacuate i giorni scorsi ma potrebbe essersi attivata una frana.È stato chiesto alla protezione civile di monitorare la situazione che, ovviamente, va oltre il singolo edificio per come appare al momento.
Una tragica fatalità. Un destino assurdo. E' quanto emerge a 24 ore dal tragico incidente di Londra, in cui ha perso la vita la giovane Lucia Ciccioli di Loro Piceno in provincia di Macerata.Dai racconti dei testimoni raccolti dal giornale online Evening Standard, la ragazza stava attraversando la strada a Lavender Hill (nella zona di Battersea, quartiere a sud del Tamigi) nell’ora di punta ieri mattina poco prima delle 8, quando è stata investita da un camion.Sul posto sono arrivati subito i soccorsi e la polizia, ma non c’è stato nulla da fare per Lucia: la giovane marchigiana è stata dichiarata morta sul posto.“È impossibile descrivere ciò che ho visto” dichiara Justin Lee, testimone 36enne, residente a Clapham; un residente ha aggiunto che la polizia ha corso dalla stazione al luogo dell’incidente per arrivare il prima possibile e prestare soccorso: “Stavo andando in palestra quando ho notato il camion fermo sulla strada e ho pensato che fosse uno strano posto dove parcheggiare, poi ho capito cosa era successo. C’erano molte persone tutte intorno e ho visto il primo poliziotto attraversare la strada di corsa per raggiungere l’incidente. Non riesco a descrivere quello che ho visto è troppo traumatico”.James Bailey, lavora vicino al luogo dell’incidente: “È successo prima che arrivassi a lavoro e c’erano molti poliziotti e auto della polizia, mi hanno detto che è stata una tragica fatalità e la donna stava attraversando la strada quando è arrivato il camion che l'ha investita”.Alex Robinson, 32 anni, stava camminando verso la stazione Clapham Junction al momento della tragedia: “ Normalmente attraverso Lavender Hill ma quando sono giunto all’altezza della stazione di polizia la strada era transennata. C’erano macchine della polizia ovunque, un grande camion era fermo davanti alla biblioteca di Battersea e tutto intorno i poliziotti”.Un portavoce della polizia ha dichiarato che sul posto sono arrivati sia l’ambulanza che l’eliambulanza, ma non c’è stato nulla da fare, la donna era già morta. I soccorsi sono arrivati 4 minuti dopo l’incidente ma sfortunatamente non hanno potuto fare niente per salvarle la vita.(Foto da www.standard.co.uk)
Dramma a Londra, dove una ragazza di Loro Piceno, Lucia Ciccioli, è morta ieri investita da un camion mentre stava andando al lavoro. Lucia aveva compiuto 32 anni lo scorso 31 luglio. Da circa quattro anni lavorava a Londra nel campo della ristorazione. Aveva iniziato, come tanti ragazzi, facendo la cameriera e inseguendo il sogno di una vita migliore, arrivando da qualche tempo ad essere direttrice di sala in un ristorante di una catena vietnamita. Ieri si è materializzata l'incredibile e assurda tragedia: mentre stava andando al lavoro, è stata travolta da un camion ed è morta sul colpo. Sono in corso tutte le prassi burocratiche e le autorità inglesi stanno valutando la possibilità di svolgere l'autopsia sul corpo della ragazza: difficile che la salma possa rientrare in patria prima del fine settimana. Lucia Ciccioli, anche se viveva da tempo a Londra, aveva ancora la residenza a Loro Piceno. Distrutti i genitori, molto conosciuti in paese: la mamma lavora alla casa di riposo di Loro Piceno, mentre il papà è un artigiano.
La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale, Elena Leonardi, ha presentato venerdì mattina una interrogazione con il carattere di urgenza per far luce sui criteri del Decreto “Terremoto” del Governo che ha penalizzato molti Comuni del territorio marchigiano colpiti pesantemente dal sisma di agosto, ma incredibilmente tagliati fuori dal provvedimento di ricostruzione governativo.“Ha dell'inverosimile - dichiara la Leonardi – ma nei due sub ambiti territoriali marchigiani (Ascoli Piceno-Fermo e Nuovo Maceratese) nei quali sono stati inseriti i Comuni destinatari delle risorse e dei provvedimenti per la ricostruzione post-sisma, non c'è traccia di importanti realtà locali che hanno riportato ingenti danni materiali e forti ripercussioni sociali e che proprio per questo hanno avuto fin da subito il sostegno e l'attenzione degli organismi della Protezione Civile marchigiana e della politica delle Marche.”“Per fare alcuni esempi – continua la Leonardi – potrei citare, nella Provincia di Macerata, i Comuni di Camerino, Tolentino e Loro Piceno, casi clamorosi se pensiamo agli effetti del terremoto nei loro territori, ma analoga sorte è toccata anche a diversi Comuni del fermano e della provincia di Ascoli Piceno. Una incresciosa e brutta pagina della ricostruzione, non vi sono davvero motivazioni plausibili rispetto ad una esclusione di Comuni gravitanti nella stessa area geografica di altri Comuni inseriti invece nel Decreto.”“Chiedo conto alla politica regionale e in particolare al Presidente Ceriscioli così vicino al Premier Renzi, – incalza la Leonardi – dei criteri di questo provvedimento e dell'assurdità rispetto alla scelta di lasciare fuori Comuni che hanno subito gravi danni. I Comuni marchigiani inseriti nel Decreto sono frutto di scelte operate in sinergia con il Governo centrale oppure no? Alla Regione va bene così o vuole intervenire per ampliare il cratere facendo rientrare i Comuni inspiegabilmente esclusi? ”La Leonardi ha anche avanzato la richiesta che il Consiglio Regionale che affronterà il tema del terremoto si svolga in uno di questi Comuni esclusi “dal cratere” come ad esempio Camerino che la Regione aveva anche individuato quale sede del Centro Operativo Misto. “Un gesto non solo simbolico – conclude la Leonardi – alla presenza di tutti i Sindaci coinvolti dobbiamo far sì che nessuno venga penalizzato nella fase della ricostruzione e degli interventi post-sisma!”
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il commissario straordinario per il terremoto del centro Italia Vasco Errani hanno incontrato alcuni amministratori del Maceratese e del Fermano, in particolare dei Comuni non inseriti nel cratere sismico. Primo incontro a Falerone, con i sindaci di Falerone, Montelparo, Montefalcone, Santa Vittoria, Smerillo, mentre a Colmurano erano presenti una decina di amministratori di Colmurano, Belforte del Chienti, Tolentino, Camerino, San Severino, Loro Piceno, Treia, Ripe San Ginesio, Urbisaglia, Monte San Martino. La Regione ha dato la disponibilità a creare uno spazio di confronto per la governance nella fase della ricostruzione, che consenta a tutti i Comuni di avere un ruolo sia nella strategia sia nella parte operativa. Piena disponibilità da parte di Ceriscioli a ragionare per sostenere la fascia dei Comuni extra cratere, creando fondi che vadano a integrare le iniziative già previste nel decreto, per esempio attraverso la rimodulazione dei fondi europei.Erano presenti anche l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e l'onorevole Irene Manzi: "Di ritorno da una mattinata passata con i Sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso per parlare del sisma, per vedere di persona i danni subiti, per riflettere sulle conseguenze economiche che quei territori stanno soffrendo. Il decreto del Governo ormai prossimo alla pubblicazione affronta in modo articolato le esigenze legate alla ricostruzione. Sarà lungo il lavoro per il recupero di immobili e attività produttive a cui si dovrà accompagnare l'impegno di tutti (a ogni livello istituzionale) per ragionare ed investire sulle opportunità di sviluppo di queste aree, legate anche alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico. Perché, spenti i riflettori del clamore mediatico, non venga meno l'attenzione e l'impegno per tutti i nostri territori colpiti".Nelle zone terremotate delle Marche intanto ci sono ancora 53 tende allestite, di cui 23 ad Arquata del Tronto, frazione Borgo Campo sportivo, e tre in punti sparsi della provincia; 4 a Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e 25 in punti sparsi del Maceratese. I posti letto allestiti sono 351, di cui solo 30 occupati. Le persone che si trovano in strutture ricettive sono 888, di cui 237 in provincia di Macerata e 649 in quella di Ascoli, per la maggior parte (477), in zona di Arquata. Oltre 500 i pasti giornalieri ancora erogati, e 130 i volontari tuttora presenti. I dati, aggiornati ad oggi, sono resi noti dalla Sala operativa regionale della Protezione civile. (Ansa)
Giornata di festa ad Unicam per gli studenti della Scuola di Giurisprudenza che nella mattinata di oggi sono stati proclamati laureati.Tra i neo dottori anche alcuni appartenenti all’Arma dei Carabinieri in servizio nelle Marche.Tra questi il Maresciallo Capo Vincenzo Albanesi, Comandante della Stazione Carabinieri di Arquata del Tronto che pur nelle oggettive difficoltà collegate all’evento sismico del 24 agosto, ha concluso il percorso di studi per il conseguimento della laurea Magistrale in Giurisprudenza in perfetta linea con la tempistica prevista per il corso di laurea. Il candidato ha svolto una tesi dal titolo “Il fenomeno della prostituzione in provincia di Teramo dal 2010 al 2015”, con relatore il prof. Piergiorgio Fedeli.Alla presenza del Rettore Unicam prof. Flavio Corradini e del Direttore della Scuola di Giurisprudenza prof. Antonio Flamini, hanno discusso le tesi anche Antonio Trombetta luogotenente della stazione CC di Ascoli Piceno, Giulio Spendolini maresciallo aiutante in servizio presso la Procura della Repubblica di Macerata, Daniele Cialini maresciallo capo in servizio ad Ascoli Piceno, Giorgio Bibini maresciallo capo in servizio a Loro Piceno, Giuseppe Greco brigadiere in servizio a Tolentino. Fra i tutor, il luogotenente Giuseppe Losito, comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Tolentino.Momento importate dunque che sottolinea ancora la proficua e sinergica collaborazione per la formazione degli appartenenti alle Forze di Polizia, tra le stesse e l’Università di Camerino.
Nonostante una pioggia battente la serata di inaugurazione di Villa Anitori a Loro Piceno è stato un grande successo.I proprietari Aldo e Alessandro Teodori dopo cinque anni di lavori, hanno realizzato il loro sogno. La dimora storica, interamente restaurata, è stata trasformata un relais di lusso con una piscina esterna, spa e suites e ristorante aperto tutti i giorni.L’evento, curato nei minimi dettagli, è stato coordinato dalla wedding planer Daniela Perroni della Glamy Eventi che ha organizzato per i 200 ospiti giochi di luci, fuochi d’artificio e una performance di Antonio Mezzancella, imitatore apprezzatissimo del programma "Tu si que vales" e "Tale e quale show".Tutti i dolci della serata sono stati ideati e realizzati dal pasticcere stellato Roberto Cantolacqua, apprezzato da tutti per il wedding cake della serata.La Villa Anitori, in mezzo alla splendida campagna marchigiana, è già stata contattata per prenotazioni di feste e matrimoni.
Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”. Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes. In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011
"Siamo ovviamente felici che il vicepresidente della Camera si occupi dei Comuni del Maceratese pesantemente colpiti dal terremoto, ma l'on. Baldelli probabilmente ha una scarsa conoscenza del territorio, perchè non si possono non inserire in quella lista tutti i Comuni della fascia dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, a partire da Tolentino fino ad arrivare a Sarnano": così il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, dopo che l'on. Simone Baldelli di Forza Italia, lunedì aveva dichiarato nel suo intervento in aula che esistono "territori e province dove si reclama soccorso, dove si reclama un sostegno, perché non sono rientrate nella prima perimetrazione, diciamo così, del primo intervento di emergenza"."Invito personalmente l'on. Baldelli a venire nelle nostre zone e a parlare con i sindaci, al di là dello schieramento politico, per rendersi conto di persona che esiste una ampia fascia di Comuni dove il terremoto ha provocato danni molto ingenti e parlo di tutti i Comuni che fanno parte dell'Unione Montana dei Monti Azzurri. Non ci si può dimenticare, ad esempio, di realtà importanti come Tolentino, come San Ginesio, dove i danni sono stati enormi, Caldarola, Sarnano, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Serrapetrona, Camporotondo, Cessapalombo, Colmurano, Ripe San Ginesio, la mia Belforte, Loro Piceno Sant'Angelo in Pontano. Non voglio pensare che si sia trattato di una dimenticanza per meri motivi elettorali: non devono esistere territori di serie A e territori di serie B. Tutti abbiamo diritto al sostegno da parte dello Stato".
Si è svolta con successo al canile dei Monti Azzurri in contrada Rotondo a Tolentino la Festa del Randagio, alla presenza dei sindaci proprietari, del prorettore Unicam Andrea Spaterna, del veterinario Asur Otello Battellini e del rappresentante regionale del servizio Veterinario Alberto Tibaldi con ospite e testimonial di eccezione Licia Colò.Tutti hanno messo in evidenza la buona gestione ed il lavoro dei volontari secondo criteri ben definiti grazie alla lungimiranza della Unione Montana.Il gran numero di adozioni ha fatto sì che i cani di ben sette Comuni fuori dal territorio dell’Unione Montana Monti Azzurri abbiano trovato spazio in questa struttura che può godere della collaborazione di Unicam e della sua clinica veterinaria di Matelica di cui in modo ufficiale il Presidente Giampiero Feliciotti ha sottoscritto con il prorettore il rinnovo della convenzione esponendo i risultati raggiunti negli anni precedenti e facendo ben presente ai sindaci che trattasi di un accordo senza costi.Entusiasmo e belle parole verso i sindaci sono state espresse da Licia Colò che si è detta felice di ritornare in questa struttura della quale “Giampiero ci ha fatto innamorare", un luogo vivo, immerso nella natura con prato e ombra dove gli animali possono vivere ben accuditi insieme all’uomo, "non un lager ma un luogo di incontro" come ha detto il rappresentante della Regione.Complimenti al direttore veterinario della Skilos per le tante attività comportamentali e alle tante cure e siete fortunati ad avere questa bella collaborazione con l’università alle associazioni ed ai mecenati che hanno permesso con le loro donazioni un bel decoro per il benessere degli animali: era presente anche il presidente di Poltrona Frau Franco Moschini che Feliciotti ha ampiamente ringraziato.La festa è proseguita con il mercatino e le sfilate di cagnolini di ogni genere: simpaticamente ogni sindaco è stato fotografato con un cane del suo Comune.Licia Colò poi è ripartita passando per Camporotondo dove ha potuto salutare i ragazzi del Centro Montiazzurri, dove sono stati trasferiti a seguito dell'inagibilità della struttura originaria per via del sisma del 24 agosto.
Loro Piceno in lutto per la scomparsa di Mario Verdicchio, primo cittadino della cittadina in passato per ben 26 anni. Conosciutissimo e amatissimo in tutto il paese, Mario Verdicchio è stato uno dei principali fautori del gemellaggio con il Comune austriaco di St. Nikolai Im Sausal dove un cittadino di Loro, il soldato italiano Rinaldo Temmel, dopo i disordini della Seconda Guerra Mondiale, aveva trovato riparo. La famiglia lo aveva creduto morto per tanto tempo, poi invece arrivò la bellissima notizia. Questo fatto è stato il trait d'union fra i due Comuni e nel 1986 i sindaci Erwin Aistleitner e Mario Verdicchio siglarono il gemellaggio ufficiale.
Il sisma del centro Italia ha colpito zone il cui ricordo della “terra che trema” era ancora tangibile negli edifici non del tutto ricostruiti nella comunità montana.Con l’ultima calamità naturale, infatti, a Sarnano il Coser disabili in località Gabella, già lesionato allora, è stato evacuato e la sede dell'ente Unione Montana Monti Azzurri a San Ginesio (dove vengono gestiti tutti i servizi sociali dei 15 Comuni) anch’essa già danneggiata nel ‘97, purtroppo oggi è inagibile totalmente.A seguito del sisma di fine secolo le strutture rovinate sono state visionate dai tecnici per accedere ai fondi post sisma, fondi non ancora arrivati. La preoccupazione del presidente Giampiero Feliciotti è quella che questi edifici, già presenti nella graduatoria approvata in passato, siano cancellati da quest’ultimo terremoto e che tutto sia da rifare.Preoccupato da tale evenienza, Feliciotti ha scritto una lettera al Prefetto di Macerata e alla Regione Marche per chiedere “di finanziare quella graduatoria in modo definitivo senza sprecare somme per la provvisorietà che poi rimanda il tutto a tempi biblici”. Inoltre il presidente dell'Unione Montana invita a valutare assegnazioni a chi ha già ristrutturato con fondi del terremoto passato esaminando prima i relativi collaudi: “Bisogna fare attenzione a come verranno spesi i soldi pubblici. Se qualcuno, sia esso pubblico o privato, ha già ricevuto i fondi della ricostruzione del ’97 ma poi ha subito danni anche in questo caso, sorge il dubbio che tale ricostruzione non abbia realmente seguito le norme antisismiche. Non bisogna sperperare il denaro, soprattutto in questo momento così difficile in cui si ha bisogno di molte risorse per far rinascere i territori devastati”.L'Unione Montana ha inoltre messo a disposizione il canile comprensoriale di Tolentino e i suoi veterinari per i cani terremotati che hanno bisogno di cure e di un rifugio.
Una rete per parte tra il Tolentino e la Lorese al termine di una gara piacevole che è servita alla due squadre per provare la migliore condizione in vista della Coppa Italia prevista per il prossimo week-end. Passa in vantaggio a Lorese al 15’ del primo tempo con Iori, un ex che quando ritrova il Tolentino va sempre in rete. Il numero nove biancoceleste sfrutta un indecisione di Nicolosi, lo supera e batte Natali in uscita. Il Tolentino non ci sta e ci prova con Eramo, Mongiello ed Adami ma in tutte e tre le circostanze Carnevali, anche lui un ex compie tre autentici miracoli e nega il pareggio al Tolentino. Pareggio che arriva solo al 37’ del st. tempo con Ripa che ribatte in rete una conclusione di Mongiello respinta dal portiere ospite. Prossima amichevole del Tolentino mercoledì 24 agosto a Chiesanuova (inizio ore 18)TOLENTINO Natali, Palazzetti, Ruggeri, Romagnoli, Eramo, Nicolosi, Mandorlini, Mercuri, Adami, Siena, Mongiello. Entrati nella ripresa Palmieri, Colonnelli, Gobbi, Strano, Rozzi, Tizi, Senigagliesi, Ripa). All. PassariniLORESE Carnevali, Fusari, Tarquini, Mochi, Cocciaretto, Silenzi, Compagnucci, Tidiane, Iori, Bigioni, Latini. Entrati nella ripresa Lalla, Pelusi, Peroni, Vignaroli, Selimi, Casoni, Dalibi, Pettinari). All. PierantoniARBITRO: Ubaldi di CaldarolaRETI: 14'pt Iori, 37'st Ripa
Il piccolo gioiello del maceratese torna a brillare nel terzo weekend di agosto: come accade ormai da 45 anni, Loro Piceno si veste a festa e brinda con la sua miscela migliore: il vino cotto.Il Vino Cotto Festival è una manifestazione che coinvolge tutto il centro storico addobbato per l’occasione, con musica live in ogni piazza e stand gastronomici ad offrire prodotti tipici variegati. Una gamma di eventi che si susseguono per rispondere alle diverse generazioni che affollano le vie.Tante le cantine aperte per gli assaggi del vino cotto, che come tutte le tradizioni ha una ricetta che viene tramandata di generazione in generazione e, come tutte i prodotti che appartengono alla cultura agreste, è presente in ogni casa lorese. Di tutte le cantine, cinque hanno fatto il salto nel mercato concorrenziale, hanno acquisito le certificazioni necessarie per essere riconosciute e ora stanno cercando di far conoscere questo prodotto. Un grande investimento che non ricade solo in questi cinque produttori, ma in tutta la città e il territorio. Il turismo enogastronomico può essere il quid in più per far giungere le persone anche a Loro Piceno.Non solo vino cotto, la città apre le porte dei suoi gioielli: la torre civica, il museo delle due Guerre Mondiali, il museo interattivo delle tradizioni locali, il museo della storia pastorale dei monti Azzurri e gli immancabili: museo del Vino Cotto e quello delle sue etichette storiche.Il Festival proseguirà fino a domenica e si concluderà con Il Carrozzone, la cover band ufficiale di Renato Zero.https://www.youtube.com/watch?v=4LeU-PoUKeY
E’ di pochi giorni fa la notizia che il sequestro disposto su richiesta della Procura della Repubblica di Macerata sull’impianto a biogas di Loro Piceno è stato revocato. Il Tribunale penale, in composizione collegiale, in sede di riesame ha, infatti, disposto per l'accoglimento dell'Appello ex art. 322 bis cpp promosso dal legale rappresentante della VBIO2 SA srl disponendo dunque per la revoca del sequestro preventivo disposto dal GIP del Tribunale di Macerata in data del 14/10/2014 sull'impianto di Loro Piceno. Allo stesso modo è stato disposto anche per la revoca del sequestro disposto sull'impianto di Corridonia di proprietà della VBIO1.Non si conoscono ancora le motivazioni del giudizio del Giudice, ma certo è che la richiesta del dissequestro trova ragione nel nuovo Decreto Ministeriale 30 giugno 2016 n. 151 (che esclude il metano dal calcolo delle emissioni -Composti Organici Totali -) che il Comune di Loro Piceno ed il Comitato Cittadino duramente definiscono “come un provvedimento fatto ad hoc” dopo le sonore bocciature della Corte di Cassazione (che aveva confermato invece il sequestro preventivo disposto su istanza della Procura di Macerata ante DM 30 giugno 2016 n. 151 ), del Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche, nonché del Consiglio di Stato che fino a questo punto hanno dichiarato l’illegittimità rispettivamente della Legge Regione Marche n. 3/2012 in materia autorizzatoria, e delle stesse autorizzazioni amministrative degli impianti.“Dove la legge non c’è, si crea.” – tuona il Comune di Loro Piceno che sottolinea come del resto, i rappresentanti legali della VBIO2 già a giugno 2014 parlavano di questo decreto, mostrandone il contenuto in anteprima durante una conferenza di servizi presso la Provincia di Macerata. Ad ogni modo, dal Comitato cittadino e dal Comune ci tengono a dire che la battaglia è ben lontana dall’essere chiusa: proprio pochi giorni fa, infatti, il Comune di Loro Piceno alcuni cittadini di località Passo Loro ed il Comune di Corridonia, hanno presentato “Osservazioni scritte” nella procedura comunitaria davanti alla Corte di Giustizia della Comunità Europea. Era stato infatti il TAR Marche a rimettere la questione con ordinanze 185 e 186/2016 davanti al Giudice Europeo, lasciando allo stesso il compito di dipanare una matassa normatica complessa e pasticciata come le autorizzazioni concesse. A fronte infatti dell’annullamento delle autorizzazioni alla luce della dichiarata incostituzionalità della Legge Regionale 3/2012 nelle parti in cui escludeva la sottoposizione degli impianti alla preventiva valutazione di impatto ambientale la stessa valutazione è stata richiesta dalla VBIO2 alla Provincia di Macerata ed ottenuta con il verosimile intento di utilizzarla a “sanatoria” delle autorizzazioni annullate. Lo stesso Tar Marche dinanzi al quale i Comuni di Loro Piceno ed i cittadini di Passo Loro ma anche il Comune di Corridonia ha eccepito l’illegittimità della VIA POSTUMA ha ritenuto vista la complessità della questione di rimettere la decisione alla Corte di Giustizia Europea.E dunque mentre è stata la Corte Costituzionale a dichiarare la illegittimità costituzionale di parte della Legge Regionale 3/2012 sarà la Corte di Giustizia Europea a dipanare la questione della ammissibilità o meno della Via Postuma. Così come in materia di COT la Corte penale di Cassazione sezione IIIa con sentenza n. 30481 del 15/07/2015 aveva dunque dato piena ragione alla Procura della Repubblica di Macerata che aveva chiesto ed ottenuto il 14/10/2014 il sequestro degli impianti di Loro Piceno e Corridonia; allo stesso Procuratore dott. Giovanni Giorgio va da parte del Comune di Loro Piceno che dei cittadini di Passo Loro un doveroso ringraziamento per l’attività tutta espletata sol che si consideri che unica Procura, per cui è dato conoscere in Italia , ad aver richiesto ed ottenuto sequestro preventivo degli impianti con piena ragione da parte della Corte di Cassazione Penale.