È stata inoltrata dal delegato Marche dell'Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi, Flavio Vai, alla Regione la documentazione conclusiva per la richiesta di inserimento del prodotto di salumeria storica, denominato "salame morsetto di Fiuminata", nei prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) della regione Marche, con la quale si attesta la storicità dell'insaccato prodotto nel territorio di Fiuminata da generazioni.
"Purtroppo a partire dagli anni '70 si è persa gradualmente la tradizione di allevare e\o di effettuare la lavorazione del maiale in famiglia per la tradizionale 'pista e salata', che rappresentava un rito e una festa annuale - sottolinea Vai -. Nel territorio di Fiuminata fortunatamente la tradizione non è del tutto scomparsa e ci sono ancora 3\4 famiglie che lavorano il maiale, e ancora confezionano il salame morsetto a punta di coltello".
Un salume di grande valore anche tradizionale, come evidenziato nello documentazione storica presentata da Onas, che l’amministrazione di Fiuminata intende promuovere e valorizzare nel ricordo anche degli uomini e le donne che lo hanno prodotto per generazioni.
Una delle particolarità del salume è la lavorazione a punta di coltello. I tritacarne manuali per la lavorazione del salame iniziano ad essere utilizzati su larga scala a partire dalla fine degli anni trenta del secolo scorso, fino a soppiantare la tradizionale lavorazione a punta di coltello.
Nei salumi con lavorazione a punta di coltello, la carne non viene macinata ma viene sapientemente tagliata a coltello, da cui il nome salame a punta di coltello. L’insaccato realizzato in questo modo è un salume normalmente a grana grossa ottenuto tagliando a cubetti le carni suine che non vengono mai tritate.
Quando si parla di salumi a punta di coltello si pensa subito ad altri luoghi della penisola (Calabria, Sicilia, Lombardia ecc) dove questa lavorazione non è stata soppiantata totalmente dal tritacarne. Anche nelle Marche prima dell’avvento della "macchinetta", la lavorazione delle carni per gli insaccati avveniva solo ed esclusivamente con taglio a punta di coltello.
Operazione complessa e fortemente laboriosa a cui partecipava tutta la famiglia. Il ricordo di questa lavorazione veniva narrata dagli anziani "pistaroli" che ricordavano anche gli imbuti per l'insacco dei salumi, operazione anche questa che avveniva a mano.
Nove eventi e sette comuni coinvolti, tutti dell’entroterra maceratese. Con una serata al Teatro Piermarini di Matelica è stato ufficializzato il cartellone del Festival d’Autunno “Armonie dell’entroterra”.
Dal 7 al 31 ottobre, con appuntamenti a Sefro, Pioraco, Esanatoglia, Castelraimondo, Matelica, Gagliole e Fiuminata. L’evento di presentazione è stato condotto da Beppe Convertini e Agnese Testadiferro, con il coinvolgimento dei sindaci dei comuni coinvolti e della Regione Marche. Ad aprire la serata l’esibizione delle allieve e degli allievi della scuola del Centro studi danza Joy Dance di Castelraimondo e Matelica.
La presentazione si è svolta in modalità talk con la partecipazione di: Renzo Marinelli consigliere della Regione Marche, Massimo Baldini sindaco di Matelica, Pietro Tapanelli sindaco di Sefro, Matteo Cicconi sindaco di Pioraco, Luigi Nazzareno Bartocci sindaco di Esanatoglia, Patrizio Leonelli sindaco di Castelraimondo, Sandro Botticelli sindaco di Gagliole e Romolo Mancini consigliere comunale di Fiuminata.
Il programma del Festival è incentrato sulla valorizzazione delle peculiarità dei vari territori, dall’enogastronomia alle bellezze naturali, dall’arte alla scoperta della storia. Nella programmazione delle date sono coinvolte associazioni e attività del posto. Immancabile la parte dedicata allo show con musica e intrattenimento. Tra i big svelati ci sono Filippo Graziani, Cristina d’Avena, Martufello, Dario Cassini, Greg & The Frigidaires e i Cugini di Campagna.
Il via sabato 7 ottobre a Sefro con protagonista la trota con la visita al trotificio (ore 10), a seguire (ore 11.30) convegno con ospite d’eccezione Tessa Gelisio; spettacolo per bambini nel Bosco incantato alle ore 15. Gran finale con il concerto di Filippo Graziani alle ore 18.
Il progetto del Festival d’Autunno si propone di valorizzare l’offerta turistica dei comuni dell’alta valle del Potenza, dello Scarzito e dell’Esino, situati nell’Italia Centrale e in pieno cratere Sisma 2016, attraverso la creazione di esperienze uniche e autentiche che mettano in risalto la ricchezza storica, agroalimentare, culturale, produttiva, enogastronomia e paesaggistica del territorio rappresentato.
L’obiettivo principale è attirare i turisti desiderosi di scoprire luoghi meno conosciuti ma altrettanto affascinanti e di promuovere uno sviluppo turistico sostenibile che contribuisca al benessere delle comunità locali. Il Festival d’Autunno – Armonie dell’entroterra si inserisce nel programma di promozione e valorizzazione turistica e territoriale della Regione Marche con l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione della Regione Marche (Atim), in collaborazione con i Comuni dell’Area del Cratere Sisma.
Sei fine settimana di escursioni ed eventi alla scoperta del territorio dell’Unione Montana Potenza Esino Musone. Dal 23 settembre al 29 ottobre arriva il festival “Valli a Conoscere”, rassegna che permetterà di scoprire paesi dalla storia secolare, un territorio che dal punto di vista naturalistico e paesaggistico conserva un fascino e una ricchezza unici nel loro genere, un’enogastronomia di qualità che non ha perso l’autenticità dei sapori di un tempo, e ancora musei, spiritualità, arte ed architettura.
Attraverso escursioni, visite guidate, musica, degustazioni, incontri e osservazioni delle scelte si potranno vivere esperienze irripetibili. Ben 12 le realtà coinvolte nel progetto di valorizzazione turistica promosso dall’Unione Montana Potenza Esino Musone, con la collaborazione di Cuore di Marche e di Marche Active Tourism: Apiro, Cingoli, Sefro, Pioraco, Poggio San Vicino, Matelica, Gagliole, Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, San Severino Marche e Treia.
Si parte sabato 23 settembre da Apiro con un’escursione che dalla diga di Castreccioni porterà a scoprire la campagna circostante attraverso il percorso: “Terre di Apiro: dalle acque alle rocce”. Domenica 24 settembre il festival “Valli a conoscere” farà invece tappa a Cingoli con la proposta dal titolo: “Tra boschi e storie dal Balcone delle Marche”.
Sabato 30 settembre ci si sposta a Sefro per scoprire “L’altopiano di Montelago: uno scrigno della bellezza” mentre domenica 1 ottobre a Pioraco, paese della carta, la proposta porterà verso: “Il Sentiero del sole e delle acque”.
Sabato 7 ottobre Poggio San Vicino ospita la passeggiata “Sentieri monastici, la Via per Valdicastro” mentre domenica 8 ottobre a Matelica si va “Alla scoperta della Gola di Jana, la dimora della Dea dei boschi”. La rassegna riprende sabato 14 ottobre da Gagliole con il tour dedicato a “La Valle dell’Elce, la magia dell’acqua e della roccia” poi domenica 15 ottobre a Castelraimondo si va alla scoperta di “Torri, castelli e mura. Il sistema difensivo dei Da Varano”.
Sabato 21 ottobre passaggio a Esanatoglia “Dove nasce il fiume… risalendo l’Esino” mentre domenica 22 ottobre la rassegna porta a Fiuminata tra “Rocche, castelli e Briganti”. Gran finale sabato 28 ottobre a San Severino Marche con il tour: “Terra di cammini” e domenica 29 ottobre a Treia tra “Storia e panorami di una perla del Maceratese”.
“Il territorio dell’Unione Montana Potenza Esino Musone torna a fare rete e a presentarsi ad escursioni, turisti e visitatori in tutta la sua bellezza – sottolinea il presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi – Il festival “Valli a Conoscere” non solo porterà alla scoperta del nostro territorio con escursioni guidate ma farà conoscere anche la genuinità vera delle nostre terre con sapori e tradizioni unici. Inoltre ci aiuterà ad allungare una stagione che è stata particolarmente favorevole per il nostro entroterra vista la presenza di tanti vacanzieri arrivati anche da altre realtà d’Italia e d’Europa. L’idea è quella di strutturare questa proposta e di ripeterla anche i prossimi anni coinvolgendo, in particolare, le imprese e le aziende del territorio perché la promozione dello stesso passa anche per il cosiddetto turismo esperienziale e per i prodotti tipici che da noi sono davvero un ottimo biglietto da visita”.
Dieci anni dopo essersi affermato nella corsa fiuminatese, Stefano La Rosa ha replicato il successo aggiudicandosi il Trofeo Alfredo Beni in palio nella 45ma Marcia dei 4 Ponti-Memorial Decio Beni, organizzata dall’associazione dedicata all’evento, disputata sui 12,5 km del percorso, in condizioni meteo ottimali.
Alla gara era abbinata una passeggiata ludico-motoria di 2,2 km: 107 i partecipanti. La Rosa, trentottenne ex campione europeo e italiano, ha rispettato in pieno il pronostico che lo voleva favorito: ha iniziato prendendo il comando della competizione, disputata da 178 concorrenti, seguito da Andrea Falasca Zamponi, mentre Giorgio Lampa vittorioso sette giorni fa a Cingoli e Marco Ricci erano già distanziati.
Al terzo chilometro La Rosa proseguiva in testa, Falasca era più distaccato, Lampa precedeva Ricci. E intanto nelle prime posizioni s’inserivano Michela Cesarò e Gaia Colli: quasi un derby podistico la loro prestazione, entrambe appartenendo al Centro Sportivo Carabinieri come pure La Rosa. Cesarò aveva già conquistato il primo posto tra le donne nel 2019.
Cesarò e La Rosa continuavano appaiate, staccando Sveva Fascetti (Fiamme Gialle). Il momento decisivo per gli sviluppi nei settori maschile e femminile si è verificato lungo la ripristinata salita di Pontile: verso la cima, La Rosa ha intensificato il ritmo facendo il vuoto alle sue spalle, Cesarò ha vanificato l’opposizione di Colli. Riguardo alle posizioni di preminenza, niente più è cambiato verso l’arrivo, se non l’incremento del vantaggio acquisito da La Rosa che ha tagliato il traguardo in solitaria.
"Tutto sommato – ha dichiarato dopo l'arrivo – ho effettuato un ottimo allenamento". Falasca Zamponi, secondo, ha ottenuto il 22° Trofeo Giovanni Grelloni, Cesarò da prima donna è stata premiata col 12° Trofeo Alfredo Costantini, all’Avis Castelraimondo, gruppo più numeroso, è stato assegnato il 3° Trofeo Comune di Fiuminata.
LA CLASSIFICA: 1. La Rosa Stefano (Centro Sportivo Carabinieri) km. 12,5 in 40’39”; 2. Falasca Zamponi Andrea (Atletica Potenza Picena) 41’30”; 3. Lampa Giorgio (Space Running) 42’59”; 4. Ricci Marco (CUS Camerino) 43’51”; 5. Carboni Cristian (Grottini Team Recanati) 44’22”; 6. Cesarò Michela (Centro Sportivo Carabinieri) 45’09; 7. Colli Gaia (idem) 45’28”; 8. Bonifazi Giosuè (CUS Camerino) 45’32”; 9. Calcina Eugenio (Grottini Team Recanati) 45’47”; 10. Palmieri Luca (Space Running).
Nella mattinata di oggi si è tenuta nel cimitero di Fiuminata la commemorazione della morte dell'appuntato Alfredo Beni, medaglia d'oro al valor militare, caduto in un conflitto a fuoco contro dei malviventi, avvenuto a Porto San Giorgio il 18 maggio 1977, nel quale perì anche il maresciallo Sergio Piermanni.
Presenti il figlio dell’eroe, il sindaco di Fiuminata Felicioli e il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata colonnello Nicola Candido, oltre ad una numerosa rappresentanza di cittadini e di associazioni combattentistiche.
Alla cerimonia hanno partecipato anche i ragazzi delle scuole medie che hanno letto brani tratti dalla biografia del militare scomparso. Si è inoltre sottolineato l'importanza della cittadina di Fiuminata che ha dato i natali a ben due medaglie d'oro al valor militare, oltre all'appuntato Beni infatti è tumulato nello stesso luogo anche l'appuntato Alfredo Costantini.
Nella mattinata odierna si è tenuta presso il cimitero di Fiuminata la commemorazione dei quarant'anni dalla tragica morte del vice brigadiere Alfredo Costantini, originario del borgo maceratese.
Alla cerimonia, organizzata dall'amministrazione comunale, erano presenti oltre al sindaco Vincenzo Felicioli, il comandante Provinciale dell'Arma dei carabinieri Nicola Candido, l'ispettore regionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri Tito Baldo Honorati e le autorità dei comuni limitrofi come il vicesindaco di Castelraimondo Roberto Pupilli e il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi che hanno voluto far sentire la loro vicinanza alla Bememerita.
Presenti i ragazzi delle scuola media Dante Alighieri che hanno partecipato alla solenne cerimonia leggendo la biografia del militare. Toccanti le parole pronunciate dal primo cittadino alla presenza delle sorelle dell'eroe, Mirella e Mariantonia.
Il vice brigadiere Costantini era nato a Fiuminata il 12 giugno 1960 e prestava servizio a Padova il 14 aprile 1983 quando, da capoequipaggio del radiomobile, intervenne presso una gioielleria di Montegrotto Terme dove tre banditi armati minacciavano la proprietaria e un cliente.
Nel conflitto a fuoco che ne seguì, riuscì a ferire uno dei rapinatori ma venne a sua volta ferito mortalmente. Si spense quindi il 29 luglio 1983 dopo una lunga agonia di 106 giorni. Per il coraggio mostrato veniva insignito della medaglia d'oro al valore militare alla memoria, il più alto riconoscimento esistente nelle forze armate italiane.
Si ribalta col quad: soccorso conducente e trasportato all’ospedale. I Vigili del fuoco e il personale del soccorso alpino sono intervenuti, poco dopo le 16, lungo un sentiero a Fiuminata, a un chilometro da Passo Cornello.
Il mezzo – condotto da un 42enne – si è capovolto per cause in corso di accertamento per poi precipitare in una scarpata. La squadra dei pompieri sul posto, dopo aver raggiunto il luogo impervio dove si è verificato l'incidente, ha estratto la persona alla guida del quad, affidandola alle cure del personale del 118.
Il 42enne è stato quindi trasferito dai sanitari all'ospedale di Camerino con un codice rosso.Successivamente i Vigili del fuoco si sono occupati della messa in sicurezza del veicolo coinvolto nell'incidente.
L’Ambito territoriale sociale 17 San Severino Marche - Matelica presso l’Unione Montana Potenza Esino Musone ha pubblicato un avviso per la presentazione della domanda di accesso all’assegno di cura per anziani non autosufficienti.
L’assegno di cura, pari a 200 euro mensili per la durata di un anno, è riservato a persone con più di 65 anni d’età, non autosufficienti, con invalidità pari al 100%, che usufruiscono dell’indennità di accompagnamento e vivono a casa assistiti da un’assistente familiare con regolare contratto di lavoro e iscritta al registro regionale assistenti familiari o direttamente dalla famiglia.
Non saranno accolte le domande di coloro che vivono in modo permanente in strutture residenziali. I richiedenti dovranno essere residenti nei Comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, San Severino Marche, Sefro.
Le domande per l’ottenimento dell’assegno vanno presentate entro le ore 12 del 16 dicembre 2022. L’avviso, e la relativa modulistica, sono disponibili presso i comuni dell’ ambito 17, presso l’Unione Montana o al link www.umpotenzaesino.it/bandi
Una prima graduatoria verrà stilata sulla base del reddito risultante dalla certificazione Isee riferita all’ultimo periodo di imposta e in corso di validità. Per essere ammessi al provvedimento è necessaria poi una valutazione positiva da parte dell’unità valutativa integrata di Ambito/Distretto e la sottoscrizione di un “patto di assistenza” con la famiglia.
Per maggiori informazioni ci si può rivolgere all’Ambito Territoriale Sociale 17 San Severino Marche - Matelica al numero di telefono 0733/637245 interno 2 oppure ci si può collegare al sito www.ats17.it
Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì scorso: nella zona di Fonte del Piscio si trovavano due squadre di tagliaboschi (di origine romena) intenti da circa un mese a condurre alcuni lavori, quando improvvisamente sarebbero cominciate a volare – secondo le prime ricostruzioni – insulti e minacce da ambo le parti.
La situazione è presto degenerata, finendo a spintoni e pugni: ad avere la peggio è stato uno dei caposquadra (colpito ai testicoli) che, aiutato da un collega più giovane, avrebbe tentato di allontanarsi e in auto, in direzione di Castelraimondo.
Ma non finisce qui: sulla base delle testimonianze finora raccolte, i due “fuggitivi” sarebbero presto stati inseguiti dagli aggressori, radunatisi in gruppo complessivo di otto persone. Dopo alcuni sorpassi, la squadra di rissosi avrebbe tagliato la strada all’auto in fuga all’altezza di Piane di Lanciano (tra Pioraco e Castelraimondo), finendo così col bloccare il traffico e dare vita a un vero e proprio raid punitivo: violenti calci e pugni sono stati riversati sui due romeni sotto gli occhi increduli degli automobilisti.
Dopo essere stati avvertiti da alcuni testimoni, sul posto sono sopraggiunti i carabinieri della stazione di Pioraco guidati dal comandante Claudio Fabbrizio e i sanitari del 118. Il giovane è stato dunque trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Camerino insieme al suo caposquadra aggredito: dopo aver ricevuto le cure del caso, i due sono stati dimessi con una prognosi di 20 giorni.
Nel frattempo, i militari del 112 sono riusciti ad individuare i presunti aggressori - in totale otto – facendo scattare la denuncia alla Procura di Macerata per il reato di lesioni. Ad essere preliminarmente informato dell’accaduto è stato anche il pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Vincenzo Carusi, che seguirà le future indagini.
Auto contro moto: centauro 48enne trasportato a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, poco dopo le 12, lungo la Provinciale 361 che collega Pioraco con Fiuminata
Per cause in corso di accertamento, i due mezzi sono entrati in collisione frontalmente. Ad avere la peggio l'uomo in sella alla motocicletta che, dopo l'impatto, è stato disarcionato dalla due ruote ed è finito a terra
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco di Camerino. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno disposto il trasferimento del motociclista all'ospedale di Torrette in codice rosso.
Bissando il successo ottenuto nel 2019 e rivalutando il secondo posto dell’anno scorso, Sergiy Polikarpenko, origini ucraine, effettivo al centro sportivo carabinieri di Bologna, ha vinto a Fiuminata la 44esima edizione della Marcia dei Quattro Ponti-Memorial Decio Beni, organizzata dall’associazione omonima sul percorso di 11,5 km su strada e sterrato (200 i concorrenti) con partenza e arrivo a Pontile.
Polikarpenko ha battuto nel finale il rivale che lo ha contrastato, Dario Santoro dell’Atletica Potenza Picena, protagonista d’una prestazione di notevole spessore agonistico: ha superato le previsioni che prospettavano per l’assoluto un duello tra Polikarpenko (che si è aggiudicato il 42° Trofeo Alfredo Beni) e Mohad Abdikadar, originario della Somalia, appartenente al gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare, giunto terzo precedendo Andrea Falasca Zamponi (Atletica Potenza Picena).
Ha replicato il quinto posto dell’anno scorso Luca Antonelli (Cus Camerino). Dopo un chilometro e mezzo, a Valcora, in testa Polikarpenko e Abdikadar, con Santoro e Falasca Zamponi a breve distanza. Al quinto chilometro, Santoro, unendosi al comando con Polikarpenko ha sostituito Abdikadar terzo a qualche diecina di metri con Falasca Zamponi.
La progressione del quartetto ha provocato una frattura dal gruppo che si è ulteriormente frazionato anche a causa del caldo che ha reso più usurante l’impegno. E dopo due chilometri, sempre insieme Santoro e Polikarpenko, si è dilatato il distacco che Abdikadar e Falasca Zamponi hanno cercato di contenere in limiti non mortificanti.
La fase decisiva si è determinata nell’ultimo chilometro, fra la salita e la successiva discesa di Pontile: Polikarpenko in prossimità del traguardo ha effettuato l’allungo che lo ha proiettato verso l’affermazione comunque insidiata fino in fondo da Santoro. La prima donna è stata Milena Morbidoni (Atletica Potenza Picena) in 49’24”, che si è aggiudicata il 2° Trofeo del Comune di Fiuminata.
Per l’allestimento della competizione, il sodalizio locale ha avuto come sponsor la Regione, il Comune e la Pro Loco di Fiuminata, l’Avis intercomunale Fiuminata-Pioraco-Sefro, la sezione dell’Associazione carabinieri, l’Unicam il Consorzio turistico Alte valli Potenza e Scarzito.
LA CLASSIFICA: 1. Polikarpoenko Sergiy (Centro Sportivo Carabinieri Bologna) km. 11,5 in 36’02; 2. Santoro Dario (Atletica Potenza Picena) 36’04”; 3. Abdikadar Sheik Ali (Centro sportivo Aeronautica militare) 36’57; 4. Falasca Zamponi Andrea (Atletica Potenza Picena) 36’59”; 5. Antonelli Luca (CUS Camerino) 40’48”.
Concorrenti di levatura internazionale esaltano le premesse che dilatano l’interesse per lo svolgimento della 44esima edizione della "Marcia dei 4 Ponti-Memorial Decio Beni", la corsa competitiva Fidal su strada e sterrato, che l’associazione omonima ha organizzato a Fiuminata per domenica 7 agosto.
In palio i trofei 42° "Alfredo Beni", 11° "Alfredo Costantini" (carabinieri medaglie d’oro al valor militare alla memoria) per atleti e atlete dei centri militari, 21° "Giovanni Grelloni" storico animatore della gara, 2° "Comune di Fiuminata". Premi verranno assegnati ai primi cinque classificati di ogni categoria. La partenza è fissata per le 9:30 da Pontile in cui è previsto l’arrivo. È in programma anche una passeggiata ludico-motoria sul tracciato di 2,3 chilometri.
Il percorso della competizione è stato leggermente modificato, riducendo a 11,5 chilometri i tradizionali 13: ma non per questo sarà meno impegnativo effettuarlo, essendo alla distanza usurante per i tratti che lo rendono particolarmente selettivo.
L’anno scorso, alla ripresa sul declinare della pandemia, i partecipanti sono stati 250, poiché la gara era riservata solo ai competitivi. Stavolta quella cifra di adesioni è stata già ampiamente superata, quindi sussistono i presupposti per prestazioni ad alta intensità agonistica.
Tra le iscrizioni perfezionate, ne figurano alcune di assoluto prestigio. È attesa la prova di Sergey Polikarpenko, ucraino, praticante anche il triathlon, effettivo al centro sportivo carabinieri di Bologna, primo nel 2019, secondo l’anno scorso dietro al vincitore Iliass Aouani.
La sua collega di sodalizio, Michela Cesarò, nel 2019 e l’anno scorso è stata la prima delle donne, figurando nella top ten in assoluto. Con Cesarò, anche Yoannes Chiappinelli e Angela Martedì, appartenenti allo stesso centro sportivo dell’Arma. Da esordiente a Fiuminata si propone Mohad Abdikadar, originario della Somalia, in organico al gruppo sportivo dell’Aeronautica militare, che ha collezionato un’impressionante serie di successi e di titoli. Rappresenterà il Cus Camerino uno dei suoi migliori talenti: Luca Antonelli, quinto l’anno scorso.
Simone Cristicchi e Amara con un concerto mistico dedicato a Franco Battiato. Il reading musicale “Canto per Europa” dello scrittore Paolo Rumiz. Il tour “A cuor leggero” di Riccardo Sinigallia. Il Festival in un giorno a Esanatoglia con Alessandro D’Alessandro ed il Canzoniere Grecanico Salentino, oltre a “La storia del rock” raccontata da Ezio Guaitamacchi, Andrea Mirò e Omar Pedrini.
Il Giro dei Castelli tra Caldarola e Cessapalombo, ascoltando Luca Aquino, Roberto Lucanero, Lorenzo Santangelo, il duo Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo con un tributo a Nick Drake. L’estrosità di Eugenio in Via Di Gioia e Rachele Bastreghi. Il rap festoso di Dargen D’Amico. I Marlene Kuntz con il progetto, anzi, l’esperienza Karma Clima. La chiusura con un incantevole concerto escursione.
Sono gli eventi inseriti nel cartellone della sesta edizione di RisorgiMarche che, dopo l’anteprima del 17 giugno a Treia con l’Orchestra Giovanile Cherubini e David Fray, si aprirà ufficialmente domenica 26 giugno con un concerto all’alba nel suggestivo scenario del Cristo delle Marche a Cingoli, che vedrà protagonisti la Villa Strada Concert Band e Antonino De Luca.
“Dalla metà di giugno alla prima settimana di settembre - spiega Giambattista Tofoni, ideatore del festival insieme a Neri Marcorè - il popolo di RisorgiMarche tornerà a godere di ben 11 giornate con proposte di assoluto prestigio, in luoghi di grande suggestione, scelti in collaborazione con i Comuni del cratere sismico che, ancora una volta, hanno deciso di condividere il nostro percorso: amministratori e associazioni che ringraziamo per aver creduto nel nostro progetto e per averci stimolato a dare forma anche a nuovi format”.
Solidale, inclusivo ed ecosostenibile: queste le parole chiave di un’edizione che, come rimarca Tofoni, amplifica la sua vocazione. “Accanto alla musica, come da tradizione consolidata, daremo spazio a realtà sociali di grande dinamismo, come l’Anffas Sibillini Onlus, che si occuperà nuovamente della vendita del merchandising (con i proventi che andranno a finanziare le loro attività) e del Microbiscottificio Frolla, i cui ragazzi hanno realizzato il biscotto Sibillino, unendo qualità culinaria e sensibilità ambientale”. I biglietti per i concerti saranno disponibili nei prossimi giorni.
IL PROGRAMMA
Venerdì 17 giugno 2022 - ore 18:00
- Orchestra Giovanile Cherubini e David Fray
Piazza della Repubblica Treia MC
Domenica 26 giugno 2022 - ore 5:00
- Villa Strada Concert Band e Antonino De Luca
Cristo delle Marche (Domus San Bonfilio) - Cingoli MC
Sabato 9 luglio 2022 - ore 16:30
- Simone Cristicchi e Amara “Torneremo Ancora” Concerto mistico per Battiato
Località Fontanelle - Amandola FM / Sarnano MC
Domenica 10 luglio 2022 - ore 16:30
- Paolo Rumiz “Canto per Europa” - Reading musicale
Monte Moscosi - Apiro / Poggio San Vicino MC
Venerdì 15 luglio 2022 - ore 16:30
- Riccardo Sinigallia “A cuor leggero”
Piani di Berro - Bolognola MC
Domenica 17 luglio 2022 dalle ore 10:00
Festival in un giorno
- Alessandro D’Alessandro
- Ezio Guaitamacchi con Andrea Mirò, Omar Pedrini “La storia del rock”
- Canzoniere Grecanico Salentino
- Furgoncinema
Esanatoglia MC
Domenica 24 luglio 2022 dalle ore 11:00
Giro dei Castelli
-Luca Aquino
- Roberto Lucanero
- Lorenzo Santangelo
- Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo “Nick Drake - Songs in a Conversation”
Caldarola / Cessapalombo MC
Sabato 30 luglio 2022 dalle ore 16:00
- Eugenio in Via Di Gioia
- Rachele Bastreghi e Mario Conte “Psychodonna”
Fiuminata MC
Lunedì 1 agosto 2022 ore 16:00
- Dargen D’Amico
La Roccaccia - San Lorenzo
San Severino Marche / Treia MC
Venerdì 5 agosto 2022 ore 16:00
- Marlene Kuntz “Karma clima”
Parco Fluviale Santa Croce - Mogliano MC
Sabato 10 Settembre 2022 ore 16:00
- Concerto-escursione da definire
In dirittura di arrivo la messa a terra del finanziamento delle opere contro il dissesto idrogeologico dell’alta Valpotenza. Lo comunica il capogruppo della Lega in consiglio regionale Renzo Marinelli che, fin da quando era sindaco di Castelraimondo, "si è fortemente speso per risolvere questa forte criticità del territorio che va da Fiuminata a San Severino Marche".
“Dopo aver inaugurato a fine aprile scorso i ponti di Castello e Massa nel territorio di Fiuminata, ora avanti con l’ultimo stralcio dei lavori: le opere idrauliche lungo i corsi e sulle sponde per prevenire disastri come l’esondazione del 2012 – spiega Marinelli ricordando che circa 755 milioni di euro sono stati destinati complessivamente agli interventi –.
Avendo vissuto dal di dentro tutto l’iter di progetto, a partire dall’accesso ai finanziamenti, posso confermare come gli interventi siano tutti rispondenti alla filosofia della prevenzione, indispensabile per affrontare una criticità complessa come il dissesto idrogeologico in aree a forte esposizione sismica.
Garantiti i collegamenti con ponti di concezione moderna, ridotta l’alberazione spontanea degli alvei, verranno ora realizzate quelle opere idrauliche che, insieme al consolidamento delle sponde, metteranno in sicurezza un territorio che ha innumerevoli potenzialità naturalistiche da tradurre in appeal turistico che non possono essere compromesse”.
I sindaci dell’Alta Valle del Potenza e dello Scarzito dicono no al progetto Pnrr per la realizzazione di condotte per la ricarica del lago di Castreccioni dalle prese di Valcimarra, Sefro, Pioraco e Fiuminata. Le ragioni contro l’idea avanzata dal Consorzio di Bonifica delle Marche, sono finite in un documento inviato al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e agli assessori regionali alle Risorse Idriche, Stefano Aguzzi, e ai Servizi pubblici e agli Enti locali, Guido Castelli.
“Non si tratta di una protesta sorda, la nostra, ma di un no ragionato con il quale un intero territorio vuol far sentire la propria voce” - spiega il presidente dell’ente comunitario e sindaco di Pioraco, Matteo Cicconi, che è il primo firmatario del documento aperto alla firma anche di altri amministratori e già sottoscritto dal sindaco del Comune di San Severino Marche, Rosa Piermattei, in qualità di ente capofila, e dai primi cittadini di Treia, Franco Capponi, di Castelraimondo, Patrizio Leonelli, da quello di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, di Gagliole, Sandro Botticelli, e di Sefro, Pietro Tapanelli.
Diverse le “interferenze negative” che gli amministratori locali lamentano. I prelievi previsti, infatti, secondo questi ultimi causerebbero inevitabilmente l’impoverimento del bacino idrico ad essi sotteso in quanto il drenaggio previsto in captazione creerebbe una situazione di cospicuo richiamo delle acque di falda con conseguente impoverimento di tutto il comprensorio circostante.
“Attualmente – spiegano i sindaci - tale bacino, con le sue acque, garantisce il fabbisogno idropotabile a più di un territorio comunale e l’operazione prospettata porterebbe inevitabilmente ad un grave ammanco di acqua ad uso potabile. Già oggi, nei periodi estivi o di prolungata siccità, si assiste ad un notevole decremento delle portate delle sorgenti, tanto da richiedere l’attivazione di misure di contenimento della conseguente carenza idropotabile.
Si aggiunga poi che tra le sorgenti afferenti al bacino coinvolto dal prelievo in progetto ne ricadono due inserite nei piani emergenziali della Protezione Civile, la sorgente San Giovanni di Sefro e Ponte Cannaro di Pioraco, la cui portata deve essere interamente garantita a tale scopo e che, inoltre, la captazione in progetto comporterebbe una significativa riduzione a valle della portata del fiume Potenza stesso con conseguente diminuzione della attuale disponibilità e qualità della risorsa idrica, sia irrigua che idroelettrica, a servizio dei territori ricadenti nella vallata che già oggi presenta problematiche di forte carenza idrica che sarebbero indubbiamente aggravate dalla realizzazione del progetto in questione”.
Dai primi cittadini dell’Alta Valle del Potenza e dello Scarzito, infine, l’invito a usare i fondi del Pnrr per investimenti e interventi a favore del territorio per un utilizzo efficace ed efficiente delle risorse che vada nella direzione di risolvere le problematiche di natura idrogeologica esistenti e promuova il risparmio dell’acqua con la sistemazione degli acquedotti esistente.
A Fiuminata l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi e l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli hanno inaugurato i due nuovi ponti sul fiume Potenza, realizzati dal Genio civile di Macerata nelle frazioni Castello e Massa. Sostituiscono i due manufatti demoliti - in calcestruzzo armato, con due pile nell’alveo, per una lunghezza complessiva di 35 metri – con due moderni e funzionali viadotti, a una campata, in acciaio.
Sono stati approntati con le migliori tecnologie costruttive, nel rispetto della normativa sismica, con l’inserimento di isolatori tellurici, e idraulica, con un adeguato “franco di sicurezza” per garantire un regolare deflusso delle acque. “L’intervento rientra nell’ambito dei progetti, finanziati dalla Regione, per la prevenzione sismica e idrogeologica dei territori del cratere – ha evidenziato Castelli – Abbiamo destinato complessivamente 4 milioni di euro del Por Fesr, equamente ripartiti al 50% tra i bacini dei fiumi Potenza e Chienti. Le risorse sono state affidate al Genio civile per provvedere alla manutenzione straordinaria dei reticoli idraulici comunali più precari”.
I lavori eseguiti e inaugurati oggi, secondo l’assessore Aguzzi, “rappresentano un segnale importante per la ripartenza di questi territori e per la stessa sicurezza Fiuminata. I due ponti vanno a sostituire i precedenti, compromessi dal degrado del calcestruzzo e dei ferri di armatura per la vetustà, oltre che troppo bassi per garantire lo scorrimento delle acque e prevenire potenziali esondazioni. Idealmente possiamo dire di aver gettato altri ponti sulla ricostruzione e sul ritorno alla normalità in questi territori”.
Con l’assegnazione delle risorse finanziarie, il Genio civile di Macerata ha predisposto la progettazione nelle aree a rischio più elevato: in particolare è stato redatto il progetto dall’abitato di San Severino Marche fino alle sorgenti del Potenza, nel comune di Fiuminata, con anche la rimozione delle alberature cresciute in ambito fluviale. Il progetto è stato curato in ogni aspetto, compreso quello ambientale, in quanto gli interventi ricadono in zone di protezione speciale
Il costo complessivo dei due ponti ammonta a 1,5 milioni di euro. Superati i collaudi statici, le due infrastrutture sono state assegnate al Comune di Fiuminata, ente proprietario delle strade. Il personale del Genio civile di Macerata ha curato la progettazione e svolto la direzione dei lavori nella fase esecutiva degli interventi.
Il Circolo “Il Grillo” Legambiente di San Severino Marche dichiara la propria “totale contrarietà” al progetto del Consorzio di Bonifica delle Marche di “utilizzare le acque del fiume Potenza e del suo affluente Scarzito (nonché del Chienti), per alimentare, tramite condotta forzata, il lago di Castreccioni situato nei pressi di Cingoli”.
I rappresentanti del circolo settempedano di Legambiente, in una nota, sottolineano “l’impatto ambientale devastante che produrrebbe” così come le “gravissime conseguenze economiche e sociali che si avrebbero con il sottrarre risorse idriche a dei territori che già nel recente passato hanno sofferto per fenomeni di siccità”.
“Sono ormai quarant'anni che questo progetto viene più volte presentato – si aggiunge -: ogni volta, le amministrazioni locali e le associazioni lo hanno bocciato in maniera netta (anche il Ministero dell'Ambiente) e anche questa volta è stato rigettato dai sindaci di Fiuminata, Pioraco e Sefro”.
Pertanto il Circolo Il Grillo invita gli Enti che insistono nella valle del Potenza ad “adottare, qualora ancora non si siano espressi, ogni possibile atto ed iniziativa che tenda a bloccare, in modo definitivo, questo progetto”.
Visita del Prefetto di Macerata Flavio Ferdani a Pioraco, Sefro e Fiuminata. Accompagnato dai tre sindaci (Matteo Cicconi, Pietro Tapanelli e Vincenzo Felicioli) ha visitato lo stabilimento cartario di Pioraco, il polo museale della carta e della filigrana nonché i vari cantiere diffusi nel paese; a seguire la troticoltura Rossi e l'intero territorio comunale sefrense.
Infine, nel Comune di Fiuminata, la visita è proseguita con un sopralluogo ai ponti che sta realizzando la Regione Marche e all'edificio scolastico oggetto di nuova realizzazione. "Ringraziamo il Prefetto per la gradita visita segno di vicinanza, collaborazione e solidarietà istituzionale" hanno rimarcato i sindaci Cicconi, Tapanelli e Felicioli.
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
È stata sottoscritta oggi la convenzione tra il commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016, Giovanni Legnini e il direttore della Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici dell'Agenzia del Demanio, Filippo Salucci.
La convenzione affida alla Struttura dell'Agenzia la progettazione e il monitoraggio di 39 interventi su caserme e strutture demaniali da ricostruire in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, indicati dall'ordinanza speciale in deroga numero 27 firmata lo scorso 14 ottobre dal commissario Legnini.
Gli edifici finanziati dall'ordinanza, che sono soprattutto caserme danneggiate dal sisma, si trovano nei Comuni di Camerino, Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Visso, Castelsantangelo Sul Nera, Ussita, Ascoli Piceno, San Severino Marche, Montemonaco, Castignano, Tolentino, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Rieti, Fiuminata, Norcia, Sant'Anatolia di Narco, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Montereale, Sulmona, Teramo e Castelli.
La Struttura per la progettazione dell'Agenzia Demanio si occuperà delle fasi preliminari, di project management, di supporto tecnico e monitoraggio della maggior parte degli interventi, 39 su un totale di 41 (dei restanti due se ne occuperà l'Arma dei carabinieri), con l'obiettivo di rendere il processo più snello e coordinato possibile, garantendo allo stesso tempo i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica degli edifici da realizzare o riparare.
A coordinare gli interventi dell'ordinanza resta comunque il Tavolo permanente istituito e presieduto da Legnini ."Si tratta di un'ordinanza importante e innovativa - sottolinea il commissario - sia per le procedure introdotte sia per l'impatto che avrà sul territorio, dato che questi presidi sono fondamentali non solo per le forze dell'ordine che così ritroveranno delle sedi nuove, ma anche per le comunità a cui restituiamo luoghi strategici per la sicurezza e che spesso fanno parte anche del bagaglio identitario del paesaggio cittadino che il terremoto ha così radicalmente sconvolto"