Esanatoglia

Referendum, nelle Marche e in provincia di Macerata vince il No

Referendum, nelle Marche e in provincia di Macerata vince il No

Netta la vittoria del No nelle Marche.Il commento a caldo del segretario regionale del Pd, Francesco Comi, lascia poco spazio alle interpretazioni: "Peccato per il risultato. Sono amareggiato dell'esito e non ho motivo di nasconderlo. Abbiamo perso un'occasione. Chi ha votato contro la riforma si è caricato sulle spalle una grande responsabilità. Questo Paese aveva e ha bisogno di proposte costruttive".A votare per il referendum costituzionale, in tutta la regione, è stato quasi il 73% degli aventi diritto. La percentuale più alta in provincia di Pesaro Urbino (74,87%) quella più bassa in provincia di Macerata (70,84%) che ha registrato a sua volta la più bassa affluenza alle urne nel comune di Pieve Torina (47,21%), quella più alta, invece, a Muccia (89,84%).A Camerino domina controtendenza il Sì con il 53,71. Anche a Sefro vince il Sì con il 51.77 per cento, a Caldarola con il 50,28 (uno scarto di cinque voti), ad Apiro con il 55,59 e ad Appignano con 50,65 per cento.Incredibile parità a Poggio San Vicino con 63 voti al Sì e 63 voti al No: annullata una scheda.Trionfo del No a Bolognola: 50 voti (76,92 per cento) contro i 15 del Sì.Nel capoluogo di provincia, tendenza nazionale rispettata: a Macerata il No si afferma con il 54,85 per cento.Anche a Civitanova domina il No con un netto 58,05 per cento.A Loro Piceno è un voto a fare la differenza a favore del No: 641 a 640 con una percentuale del 50,04. A Cingoli il No si afferma con il 56,46 per cento, a Tolentino con il 53,16, a Porto Recanati con il 57,59, a San Severino con il 58,83, a Visso con il 61,59, a Serravalle con il 57,12, a Serrapetrona con il 57,22, a San Ginesio con il 52,18, a Ripe San Ginesio con il 58,74, a Pioraco con il 57,07, a Pievebovigliana con il 62,26, a Penna San Giovanni con il 58, a Morrovalle con il 56,57, a Montecassiano con il 54,39, a Monte Cavallo con il 51,67, a Mogliano con il 52, a Gagliole con il 61,11, a Fiordimonte con il 59,52, a Fiastra con il 54,10, a Esanatoglia con il 59,29, a Cessapalombo con il 63,44, a Camporotondo con il 52,74, a Belforte con il 54,19, a Urbisaglia con il 55,49, a Treia con il 55,46, a Sant'Angelo in Pontano con il 54,13, a Muccia con il 57,23, a Montecosaro con il 59,39.Nei comuni di Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, colpiti dagli eventi sismici, non sono state costituite le sezioni elettorali. Nei comuni di Fiastra e Pieve Torina, colpiti dagli eventi sismici, è stato costituito un numero ridotto di sezioni elettorali, pari a 1.

05/12/2016 01:04
Il contributo di autonoma sistemazione, quando e da quando spetta. Facciamo un po’ di chiarezza

Il contributo di autonoma sistemazione, quando e da quando spetta. Facciamo un po’ di chiarezza

Contributo sì, contributo no, forse prima ma poi se lo tolgono... Com’è nostra consuetudine, cerchiamo ancora una volta di fornire delle informazioni precise e serie alle tante persone che si trovano nella condizione di “sfollati”, fuori, se non lontani, dunque dalle proprie abitazioni, costrette a sobbarcarsi i costi di un affitto non preventivato e senza un chiaro orizzonte temporale di riferimento. Ed ora, dopo il danno la beffa? Stavolta no. O meglio. Non sarà così. Ci spieghiamo. Il contributo per l’autonoma sistemazione assolve alla funzione di permettere a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione non per propria volontà ma per effetto di una ordinanza sindacale di inagibilità della stessa o di dichiarazione dell’intero quartiere o abitato come “zona rossa”. Dalla data di emanazione del provvedimento del Sindaco che impedisce al legittimo proprietario o all’affittuario di rientrare in casa propria anche solo per recuperare i beni di prima necessità, da allora dunque si ha diritto o ad un alloggio sostitutivo o al contributo previsto dall’ordinanza del Capo della Protezione civile Nazionale per la Ricostruzione n.388  del 26 agosto 2016  e poi innalzato negli importi fino ad un massimo di 900 euro per nucleo familiare dalla recente ordinanza n. 408 del 15 novembre 2016. Nello specifico: “Il Contributo di Autonoma Sistemazione destinato alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto è elevato, a partire dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza, a un massimo di 900 euro mensili. In particolare, il contributo ammonta a 400 euro per i nuclei familiari composti da una sola unità, 500 euro per quelli composti da due unità, 700 euro per quelli composti da tre unità, 800 euro per quelli composti da quattro unità e 900 euro per quelli composti da cinque o più unità. Nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore ai 65 anni, o portatrici di handicap, o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuna persona, anche oltre il limite massimo dei 900 euro mensili previsti per famiglia, come già disposto dall’ordinanza 388/2016. Le disposizioni relative al contributo di autonoma sistemazione si applicano anche agli studenti iscritti agli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017 presso Istituti universitari ed Istituti superiori di grado universitario che rilasciano titoli di studio aventi valore legale con sede nei comuni interessati dagli eventi sismici. Saranno i Comuni, che effettuano l’istruttoria e gestiscono le attività correlate all’assegnazione dei contributi per l’autonoma sistemazione, a rideterminare i contributi secondo le nuove disposizioni, anche quelli in via di erogazione”.   Il problema postosi di recente circa la successiva conferma dello stato di inagibilità a mezzo della redazione della scheda Aedes non va a toccare quanto di spettanza per il periodo di cui sopra. Il contributo, anche se non ancora erogato, spetta di diritto “alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto”. Abitazione distrutta, anche parzialmente, oppure sgomberata, quindi con ordinanza appunto di “sgombero”. Laddove invece la scheda Aedes riscontrasse un esito difforme dalla valutazione del sindaco, e dunque in caso di dichiarata agibilità dell’abitazione sia possibile per i proprietari o affittuari rientrarvi, si verificherà un contrasto tra i due provvedimenti riguardo ad oggi al quale non sussiste pacifica soluzione. Deve prevalere cioè la scheda Aedes sulla precedente valutazione del tecnico comunale oppure il primo provvedimento rappresenta la base da cui la successiva valutazione non può comunque discostarsi come presupposto di partenza e da cui magari può variare solo in termini di grado di inagibilità? A prescindere dall’esito circa tale disputa, in nessun caso potrà essere messo in discussione retroattivamente il diritto già acquisito di ricevere il contributo per l’autonoma sistemazione per il periodo di dichiarata inagibilità dell’abitazione. Contributo che invece cesserà, ma solo successivamente, laddove vi sia un provvedimento che dichiari la definitiva agibilità dell’abitazione. Dubitiamo invece che il problema si ponga per le c.d. zone rosse. Se infatti anche una  o qualche abitazione fosse dichiarata agibile, non sarebbe possibile tornare ad abitarvi prima che tutta la zona sia resa sicura attraverso la ricostruzione degli edifici inagibili. E dunque, a nostro avviso, il contributo di autonoma sistemazione in questo caso spetta anche nel caso in cui la propria abitazione sia agibile. La ratio infatti alla base del contributo è quella di permettere a chi non può più abitare nella propria casa di sistemarsi altrove, sia nel caso di dichiarata inagibilità, sia in caso di pericolosità di tutta l’area su cui insiste l’abitazione, eventualmente anche agibile. Ovviamente sarebbe auspicabile una nota di chiarimento in merito da parte delle autorità competenti al fine di fugare ogni dubbio.

29/11/2016 13:16
Giordani (Blu Lab): "Sulle presidenziali americane Morgoni ha confuso Trump con Obama"

Giordani (Blu Lab): "Sulle presidenziali americane Morgoni ha confuso Trump con Obama"

Da Mirko Giordani, presidente Associazione Blu Lab, riceviamoIl 9 ovembre, dopo la vittoria travolgente di Trump in America, il nostro senatore Morgoni se ne esce con un post su Facebook dal dubbio gusto. Il nostro dice queste parole: “di solito questi impostori, che proliferano in modo preoccupante al giorno d’oggi, una volta raggiunto il potere producono danni gravi, a volte irreparabili, e ogni volta a pagare il conto pesante di questi danni sono proprio coloro che incautamente si sono fidati di certi maldestri capipopolo”.Il nostro voleva rivolgersi a Trump, ma inconsciamente ha descritto alla perfezione l’amicone del suo segretario, Obama. Si, perché quando il nostro si riferisce ai “danni gravi, a volte irreparabili”, forse si voleva riferire al disastro in Libia, dove la coppia Obama-Clinton ha lasciato morire un ambasciatore tra le grinfie di una folla di bestie. La stessa coppia, sempre democratica come il nostro, che ha favorito il vuoto geopolitico in Libia e la conseguente ondata massiccia di immigrati clandestini. Immigrati che poi troviamo anche nelle nostre Trump. Il democratico Obama poi è sempre quello delle sanzioni alla Russia, che stanno uccidendo le nostre imprese a vocazione esportatrice? Che ci dice su questo il democratico Morgoni? Forse il nostro, democratico solo di nome, tende a dimenticare che Trump ha preso i voti dei tanti Mister Smith d’America, stufi delle chiacchiere liberal e vogliosi di crescere e fare impresa in libertà, mentre i dem parlavano solo alle minoranze. Perdere di vista un’intera porzione di popolo, spiegatelo al nostro, non fa bene, soprattutto alle urne.

21/11/2016 16:27
Errani incontra i sindaci a Tolentino: "Il cittadino non c'entra nulla col credito d'imposta"

Errani incontra i sindaci a Tolentino: "Il cittadino non c'entra nulla col credito d'imposta"

Il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani ha incontrato questo pomeriggio all'Hotel 77 di Tolentino i sindaci e gli amministratori della provincia di Macerata per illustrare il decreto. Siamo riusciti a scambiare alcune battute con Errani al termine della lunga riunione, soprattutto per fare chiarezza in merito a una questione sulla quale in questi giorni si sta creando molta confusione: il credito d'imposta utile al pagamento dei lavori per la ricostruzione."E' stata una riunione molto importante e anche positiva. Stiamo avviando la ricostruzione, gestendo ancora l'assistenza. Tuttavia" ha sottolineato Errani "stiamo già impostando la ricostruzione: le scuole, le imprese, e cominceremo anche con le abitazioni e i danni lievi.Il credito d'imposta è uno strumento relativo ai rapporti fra Ministero dell'Economia, Cassa depositi e prestiti, Agenzia delle Entrate: un cittadino terremotato, danneggiato, presenta il progetto attraverso il professionista e l'impresa che deve essere iscritta alle white list e deve avere l'approvazione dell'Ufficio Ricostruzione. Dopo di che va in banca e la banca pagherà il saldo all'impresa che costruisce. Il cittadino non deve fare null'altro: tutto in bianco e in maniera assolutamente trasparente.E' chiaro che per valutare i lavori stiamo costruendo un nuovo prezziario che fa la sintesi dei diversi territori, perchè come sapete il terremoto riguarda quattro regioni".

18/11/2016 21:17
Ceriscioli, "dentro e fuori il cratere: ecco cosa cambia"

Ceriscioli, "dentro e fuori il cratere: ecco cosa cambia"

Sono 131 in tutto i comuni di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo che figurano nel cratere del sisma che dal 24 agosto al 30 ottobre ha interessato l'Italia centrale. La gran parte dei Comuni, 87, si trova nelle Marche.Il presidente della Regione Luca Ceriscioli assicura che ''per i cittadini non ci sarà differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici saranno risarciti al 100 per cento. Fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi, e per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento''. Ma i cittadini e le imprese che ricadono nel cratere possono chiedere il rinvio dei pagamenti dei tributi: un'agevolazione che nei Comuni più grandi (Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto) si applicherà però solo a chi ha subito danni diretti dal sisma. E i sindaci potranno sforare il pareggio di bilancio e rinviare il pagamento dei mutui. (Ansa)

18/11/2016 19:51
"Cratere sismico": ecco l'elenco ufficiale dei 69 Comuni aggiunti

"Cratere sismico": ecco l'elenco ufficiale dei 69 Comuni aggiunti

Sono 131 i comuni che fanno parte del 'cratere' delle scosse di terremoto nel Centro Italia. A quelli già considerati, infatti, ne sono stati aggiunti 69 (di cui 57 solo nelle Marche) inseriti nel decreto terremoto con il maxiemendamento del governo. Questo l'elenco dei nuovi comuni terremotati: - ABRUZZO - 1. Campli (TE); 2. Castelli (TE); 3. Civitella del Tronto (TE); 4. Torricella Sicura (TE); 5. Tossicia (TE); 6. Teramo. - LAZIO - 7. Cantalice (RI); 8. Cittaducale (RI); 9. Poggio Bustone (RI); 10. Rieti; 11. Rivodutri (RI). - MARCHE - 12. Apiro (MC); 13. Appignano del Tronto (AP); 14. Ascoli Piceno; 15. Belforte del Chienti (MC); 16. Belmonte Piceno (FM); 17. Caldarola (MC); 18. Camerino (MC); 19. Camporotondo di Fiastrone (MC); 20. Castel di Lama (AP); 21. Castelraimondo (MC); 22. Castignano (AP); 23. Castorano (AP); 24. Cerreto D'esi (AN); 25. Cingoli (MC); 26. Colli del Tronto (AP); 27. Colmurano (MC); 28. Corridonia (MC); 29. Esanatoglia (MC); 30. Fabriano (AN); 31. Falerone (FM); 32. Fiuminata (MC); 33. Folignano (AP); 34. Gagliole (MC); 35. Loro Piceno (MC); 36. Macerata; 37. Maltignano (AP); 38. Massa Fermana (FM); 39. Matelica (MC); 40. Mogliano (MC); 41. Monsapietro Morico (FM); 42. Montappone (FM); 43. Monte Rinaldo (FM); 44. Monte San Martino (MC); 45. Monte Vidon Corrado (FM); 46. Montecavallo (MC); 47. Montefalcone Appennino (FM); 48. Montegiorgio (FM); 49. Monteleone (FM); 50. Montelparo (FM); 51. Muccia (MC); 52. Offida (AP); 53. Ortezzano (FM); 54. Petriolo (MC); 55. Pioraco (MC); 56. Poggio San Vicino (MC); 57. Pollenza (MC); 58. Ripe San Ginesio (MC); 59. San Severino Marche (MC); 60. Santa Vittoria in Matenano (FM); 61. Sefro (MC); 62. Serrapetrona (MC); 63. Serravalle del Chienti (MC); 64. Servigliano (FM); 65. Smerillo (FM); 66. Tolentino (MC); 67. Treia (MC); 68. Urbisaglia (MC).- UMBRIA - 69. Spoleto (PG). (Ansa)

17/11/2016 21:47
Mirko Giordani (Blu Lab): "Ecco le ragioni del nostro No al referendum"

Mirko Giordani (Blu Lab): "Ecco le ragioni del nostro No al referendum"

Da Mirko Giordani, Fondatore Associazione Blu Lab e promotore di Centrodestra per il NO, riceviamol’associazione che mi onoro di rappresentare, che si riconosce pienamente nei valori di centrodestra, è schierata per il no in occasione del referendum del prossimo quattro dicembre. Il nostro no è tuttavia diverso dal no che finora ha caratterizzato il centrodestra: non ci opponiamo alla riforma costituzionale in quanto “mina la democrazia” o metta l’Italia “a rischio golpe”; al contrario, ci opponiamo alla riforma perché riteniamo che sia una finta. Matteo Renzi è un abile venditore di fumo e fino all’ultimo proverà a convincere l’elettorato di centrodestra con la storia che questa è la riforma da noi tentata per anni: nulla di tutto questo. Anzitutto, il nuovo Senato: nel centrodestra nessuno si sarebbe mai sognato di trasformare l’elezione dei senatori da diretta ad indiretta, anche perché nella nostra riforma ideale ci sarebbe stata l’elezione diretta del Presidente del Consiglio e/o del Presidente della Repubblica. Come può chi voleva eleggere direttamente il Presidente accettare di non eleggere più direttamente i senatori? La riforma che avremmo fatto noi avrebbe previsto due cose: la trasformazione del Senato in un qualcosa di davvero diverso (e nel 2006 il centrodestra lo fece, ma la stessa gente che oggi invoca il cambiamento dieci anni fa invitò a votare no contro quella riforma) oppure la sua definitiva chiusura. Quel che nascerà invece sarà un qualcosa che non è né carne né pesce, con competenze dubbie e fatto da persone non elette direttamente che all’occorrenza saranno spedite in Senato per godere dell’immunità. Inoltre, vogliamo parlare delle Province abolite per finta? Renzi ha cancellato la parola “province” da ogni articolo della Costituzione, peccato che se si legge la riforma si scopre che nelle disposizioni transitorie (art.40, punto 4) è previsto che “Per gli enti di area vasta, tenuto conto anche delle aree montane, fatti salvi i profili ordinamentali generali relativi agli enti di area vasta definiti con legge dello Stato, le ulteriori disposizioni in materia sono adottate con legge regionale.” Cosa sono gli “enti di area vasta”? Sono le province! In pratica sparisce il loro nome dalla Costituzione, ma basterà una legge successiva al referendum per ripristinarle sotto un altro nome, prive del rango di costituzionalità e sottraendole definitivamente anche a qualunque meccanismo elettorale, persino indiretto come quello previsto attualmente. Riforme farlocche e inutili insomma, per giunta con un risparmio irrisorio: la Ragioneria Generale dello Stato quantifica i risparmi non in 500 milioni di euro come dice il Governo (cifra presa ma non si sa dove), bensì in appena 50 milioni il che vuol dire un risparmio di circa un euro ad italiano. Per risparmiare questa cifra non c’era mica bisogno di una riforma che sa di presa in giro: il Governo aveva nominato Carlo Cottarelli commissario alla spending review ed egli aveva individuato possibili risparmi per quasi due miliardi nelle spese ordinarie della Pubblica Amministrazione. Perché Renzi non ha applicato il lavoro di Cottarelli (che nel frattempo è stato costretto alle dimissioni e Renzi ha stracciato tutto il suo lavoro) anziché fare questa finta riforma? La domanda è puramente retorica. C’è solo una cosa da fare il prossimo 4 dicembre per gli elettori di centrodestra, che nella nostra provincia sono storicamente tanti: votare no, no, e ancora no.

17/11/2016 12:10
L'elenco completo dei Comuni inseriti nel cratere: c'è anche Macerata

L'elenco completo dei Comuni inseriti nel cratere: c'è anche Macerata

Sarebbero 46 i comuni maceratesi inseriti nel cratere del terremoto: restano fuori undici comuni della fascia costiera, mentre entrano città come Macerata, Tolentino, San Severino e Camerino. Sono queste le disposizioni della nuova geografia del cratere sismico disegnato dal commissario straordinario Vasco Errani nella relazione tecnica che accompagna il decreto per la ricostruzione post terremoto. L’elenco sarà ufficializzato in giornata (ma potrebbe slittare a mercoledì): la bozza conferma quanto assicurato nei giorni scorsi dallo stesso Errani, che ha sostanzialmente raddoppiato il cratere disegnato dopo la scossa del 24 agosto. Il decreto originario, infatti, prevedeva sessanta comuni, quindici dei quali nel Maceratese.Questi i 31 comuni aggiunti da Errani: Apiro, Belforte, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia. Nel cratere iniziale figuravano: Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso.Restano fuori soltanto Appignano, Civitanova, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati, Recanati.Un discorso a parte merita Macerata per la quale Errani precisa che «le misure di sostegno al reddito dei lavoratori e quelle in materia fiscale saranno riconosciute soltanto a soggetti effettivamente danneggiati, che comprovino il danno subito». Questo perché – spiega il commissario – i danni di Macerata (ma anche di Teramo, Rieti, Ascoli e Spoleto) sono di «portata minima rispetto al numero della popolazione e risulta che sostanzialmente il tessuto economico-sociale è rimasto inalterato». Nei comuni del cratere sarà concentrato il grosso dei finanziamenti per la ricostruzione e qui verranno applicate le norme introdotte dal decreto.Il decreto prevede poi fondi per 1,1 miliardi di euro, da spalmare nei prossimi sei anni. Il provvedimento rafforza i poteri dei sindaci, i quali potranno portare avanti in tempi celeri le opere di messa in sicurezza. I Comuni, poi, potranno sfondare i tetti di spesa per il personale, assumendo fino a 350 persone a tempo determinato. Sul fronte scuole, i presidi potranno derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe. Per quanto riguarda le case, nel cratere saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, prime e seconde case. Fuori dal primo cerchio, il 100% resta per le attività produttive, le prime case e le seconde abitazioni nei centri storici, mentre per il resto delle seconde case la copertura è al 50%. Previsto il prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle attività produttive coinvolte e rinvio di imposte e tasse.

14/11/2016 10:35
Una casa per tutti: iniziativa per mettere in rete alloggi vuoti o sfitti a disposizione degli sfollati

Una casa per tutti: iniziativa per mettere in rete alloggi vuoti o sfitti a disposizione degli sfollati

Venerdì architetti, ingegneri, geometri e geologi si sono incontrati a Tolentino al bar Pistacchi per un confronto sulla ripresa e sulla ricostruzione post terremoto. Dall'iniziativa, partita dall'architetto tolentinate Alessia Scarpeccio, è nata subito una proposta importante, sicuramente utile per chi è ancora alla ricerca di una casa dopo essere stato costretto a lasciare quella dove viveva a causa del sisma."Abbiamo organizzato insieme ad altri colleghi una rete di proprietari di immobili agibili ed agenzie immobiliari sia sulla costa che nell'entroterra" spiega Alessia Scarpeccio "che hanno disponibilità di appartamenti in affitto! Chi fosse interessato può inviare una mail a: casapertutti2016@gmail.com, specificando Comune di residenza, dove si cerca l'immobile e particolari esigenze! Ovviamente l'attività da parte nostra è completamente gratuita.  Possono inviarci le proprie disponibilità anche agenzie e privati che ancora non sono in rete! Sarà nostra cura inviare le numerose richieste arrivate. Speriamo di essere utili in questo momento! casapertutti2016@gmail.com

13/11/2016 21:44
Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Si è svolto oggi presso il Multiplex di Piediripa l’incontro tra i rappresentanti de la protezione Civile regionale e nazionale ed i Sindaci dei comuni della Regione Marche per l'illustrazione della scheda "Sisma Fast". Si tratta della scheda tecnica per il rilevamento sui fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto. "Fast" sta infatti per "Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto". In merito alla richiesta dei moduli abitativi per i piccoli comuni è stata evidenziata l'esigenza di procedere al censimento dei fabbricati danneggiati nel minor tempo possibile e d'ausilio è appunto la scheda Fast. Legata alla compilazione della scheda è la relativa procedura che è stata attivata in conseguenza della pubblicazione del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di protezione Civile del 4 novembre 2016 (prot. n. CENS/TERAG 16/0059235) e che si concretizza in una rapida ricognizione  o su singoli edifici o indifferentemente su tutti i fabbricati che si trovano in aree perimetrate che sono preventivamente indicate dai Sindaci. Erano presenti il Capo della Protezione civile Regionale di Cesare Spuri e l''ingegnere Dolce del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. E' stato innanzitutto chiarito che la compilazione della scheda FAST non sostituisce la scheda Aedes. Anzi, laddove l'edificio La scheda FAST (nella versione 01/2016) ha un’unica facciata che ricalca la prima facciata della scheda Aedes ed in cui vanno inserite le seguenti informazioni sull'edificio che si è verificato: Identificativo dell’edificio Mappa dell’aggregato strutturale Caratteristiche geometriche Destinazione d’uso Struttura portante Giudizio/Esito FAST In quest ultimo caso le opzioni possibili sono: ◦ AGIBILE ◦ NON UTILIZZABILE ◦ NON UTILIZZABILE SOLO PER RISCHIO ESTERNO ◦ SOPRALLUOGO NON ESEGUITO, in questo caso occorre specificare il motivo per cui non è stato possibile condurre il sopralluogo. La scheda non serve nel caso in cui i sindaci abbiano già provveduto al censimento ed alla dichiarazione di inagibilità a mezzo ordinanze. Di seguito il link per scaricare la scheda http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Scheda_FAST.pdf

08/11/2016 17:14
Settempeda non passa con l'Esanatoglia

Settempeda non passa con l'Esanatoglia

Al Comunale di Esanatoglia la Settempeda conosce la quarta sconfitta del torneo e vede svanire i propositi di dare continuità ai risultati positivi dopo la prima vittoria in casa della stagione.Dall’altra parte festeggia il primato solitario l’Esanatoglia che mette in atto la prima fuga del torneo confermandosi imbattibile in sul campo amico, davvero un valore aggiunto. Non è stata una bella partita. È mancato lo spettacolo e le occasioni da rete sono state vicine allo zero (i pericoli per le due porte giunti da palle inattive, compresa quella che ha deciso il match). Gara prevalentemente tattica e giocata a centrocampo. Insomma, un tipico incontro di Seconda categoria nel quale si è vista tanta lotta, agonismo(alla fine ben 10 ammoniti, 5 per parte, anche se la partita non è stata cattiva) e molti palloni lunghi. Visto il quadro generale il risultato non poteva che essere deciso da un episodio e questo puntualmente si è verificato al terzo minuto della ripresa quando Francesco Fede ha trovato l’esecuzione perfetta su punizione dal limite.Non si è visto il miglior Esanatoglia, anche se alla fine è riuscito ugualmente a portare a casa il bottino pieno. Cinismo e grinta sono state le armi migliori mostrate dai ragazzi di Fabio Fede che nel primo tempo hanno faticato a costruire ed a trovare manovre fluidi. Merito anche della Settempeda che tatticamente non ha sbagliato niente. Squadra attenta, compatta, ben chiusa e pronta a ripartire. I biancorossi, inoltre, sono quelli che hanno creato di più e potevano andare al riposo in vantaggio, ma sfortuna e un bravo Costantini hanno mantenuto il risultato ad occhiali. La ripresa, poi, è stata diversa anche per il repentino vantaggio dei locali, fatto che ha contribuito a mutare il tema tattico. L’Esanatoglia ha potuto giocare in controllo e di rimessa e la Settempeda, dovendo fare la partita, ha incontrato difficoltà già viste e con gli spazi intasati gli ospiti hanno faticato a rendersi pericolosi pur provandoci fino alla fine con volontà. Al termine il verdetto è chiaramente molto positivo per i locali che incamerano un bottino prezioso e proseguono la marcia spedita, mentre per la Settempeda arriva l’ennesima gara piena di rammarico a conferma di un periodo un po’ così, ovvero poco favorevole specie negli episodi.Sono minime le novità nelle due formazioni. Nell’Esanatoglia, che presenta un 4-4-2 dai connotati molto offensivi, è assente Animobono al cui posto gioca il giovane Galassi; nella Settempeda sono out Broglia, Rocci e Dialuce ai quali va aggiunto Meschini che è in panchina, ma solo per far numero. Dall’inizio partono Gianfelici, come esterno sinistro, e Fattori, come seconda punta. Inizio con ritmi compassati e squadre poco propense a scoprirsi e a fare gioco. Regna un gran equilibrio e il match si dipana a centrocampo. Enorme l’attenzione tattica messa in campo dai 22 protagonisti e gli errori sono ridotti al minimo. Ovvio che con queste premesse si vedano pochissime azioni offensive e c’è la sensazione che qualcosa possa accadere soltanto su palla inattiva. E sarà così. Al 27’ Rossi si incarica di battere una punizione dalla trequarti. Destro a spiovere in area dove Gheroni salta ma non tocca e così la palla arriva direttamente in porta con Costantini attento e pronto a deviare con il piede. Intorno alla mezzora è D’Ascanio ad andare a prendere un pallone vagante per tentare poi il destro in corsa. Un difensore rimpalla in angolo. Un minuto dopo ancora Rossi su punizione. Destro di poco alto.Al 44’ dalla bandierina spiove un pallone a centro area dove Gheroni anticipa tutti e devia al volo con l’esterno destro. Ne viene fuori un tiro rasoterra insidiosissimo che fa gridare al gol qualche tifoso ospite, ma c’è l’ottimo Costantini a dire di non con un altro bell’intervento di piede a mettere in corner. L’azione, poi, continua e nasce una punizione per i biancorossi. Mulinari batte a sorpresa vedendo il portiere fuori dai pali. Pallonetto che Costantini va ad arpionare con un balzo plastico. Intervallo. Alla ripresa delle ostilità c’è un Esanatoglia più deciso e spigliato. Il ritmo dei locali è diverso e lo si nota. Al terzo minuto, poi, tutto cambia. Punizione dai 25 metri. Esegue Fede che fa partire un destro preciso e potente che, dopo aver superato la barriera, scende teso verso la porta per poi insaccarsi a mezza altezza alla sinistra di Palazzetti che va in volo ma non ci può arrivare. Sarà un gol pesantissimo. 1-0 Esanatoglia e match ora diverso.La Settempeda è chiamata a fare la partita e questa non è certo la situazione preferita dagli ospiti. I ragazzi di Ruggeri ci provano e per un quarto d’ora portano un buon forcing, anche se improduttivo. Il tecnico biancorosso cambia: dentro Cruciani per Fattori e passaggio alla difesa a 4 con Giorgi seconda punta. La Settempeda trova pochi varchi e prova con le palle inattive. Colpo di testa di Mulinari in mischia. Alto. Calcio piazzato di Rossi largo di poco. Oltre a ciò, si registra ben poco e soprattutto nulla di veramente pericoloso. Si va avanti così fino al termine con la gara che offre un tema scontato. Settempeda che prova ad attaccare, Esanatoglia che punge, specie con Jonuzi. Non accade nulla di rilevante fino al 94’(4’ di recupero) con i locali che si impongono con il minimo scarto.

29/10/2016 19:40
Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”.  Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes.  In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011  

11/10/2016 17:06
Modesti: "Ecco perchè voto Sì al referendum"

Modesti: "Ecco perchè voto Sì al referendum"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Cataldo Modesti:La critica di fondo che viene rivolta dai critici è che la riforma sarebbe antidemocratica e autoritaria poiché si concentrano troppi poteri nelle mani di un uomo solo e non sono previsti poteri di bilanciamento e strumenti di garanzia. Queste critiche generano allarme e preoccupazione. Ed è giusto verificare alla fonte se sono motivate. Io l’ho fatto mettendo a confronto, parola per parola, il testo vigente e quello sottoposto a referendum. Francamente trovo  infondate  tali preoccupazioni. Andiamo per ordine. I primi 54 articoli (principi fondamentali e la parte prima – diritti e doveri -) non vengono minimamente toccati. Le modifiche riguardano l’ordinamento della Repubblica ed essenzialmente consistono nel superamento del bicameralismo paritario, la trasformazione del Senato ed il conseguente mutamento del procedimento legislativo. Inoltre vengono riportate in capo allo Stato alcune materie ora di competenza delle Regioni o “concorrenti” tra Stato e Regioni. Sul bicameralismo non mi soffermo per brevità anche perché è l’aspetto forse più noto e comprensibile anche ai non addetti ai lavori. In ogni caso lo snellimento del procedimento legislativo e la riduzione dei costi, da non enfatizzare, sono evidenti. Strumentale è la critica sulle modalità di nomina-elezione dei senatori. Infatti, i consiglieri regionali sono scelti dagli elettori con il sistema delle preferenze (che io non apprezzo) mentre i parlamentari sono nominati dai partiti con le liste bloccate o come lo erano nei collegi uninominali prima del porcellum. Concordo pienamente con la “potatura” dei poteri regionali (personalmente ci sarei andato anche più pesante). Le grandi reti di comunicazione, l’energia, le principali infrastrutture portuali e aeroportuali, ecc.. non possono che essere di competenza nazionale e in alcuni casi sovranazionali. Vengono tolte dalla Costituzione le provincie e viene soppresso il CNEL. Il procedimento legislativo solo in apparenza sembra complicato. Ci sono tempi più certi per l’approvazione dei provvedimenti ritenuti urgenti dal governo e contestualmente viene limitato il ricorso ai decreti legge (vero svuotamento del ruolo del parlamento). E veniamo alle garanzie ed all’equilibrio dei poteri. La Magistratura non viene nemmeno sfiorata. La Corte Costituzionale rimane di 15 membri. Cambia la modalità dell’elezione dei 5 rappresentanti del parlamento. Prima erano eletti in seduta comune. Ora saranno eletti distintamente tre dalla camera e due dal senato. Una maggioranza arrogante potrebbe, al massimo, eleggerne uno in più. Per il Governo non cambia una virgola. Per il Presidente della Repubblica cambia soltanto il quorum per l’elezione che viene aumentato dalla maggioranza assoluta ai 3/5 (60%). Con l’italicum il partito che vince nonostante il vituperato premio di maggioranza, tra camera e senato (nominato in modo proporzionale) non va oltre il 52/53%. Oggi la maggioranza di governo sarebbe in grado di eleggere il capo dello stato da sola. Domani sicuramente no. E’ previsto lo statuto delle opposizioni per garantire  i diritti delle minoranze. Il Senato può richiamare, con tempi brevi e certi, le leggi che approva la Camera e proporre modifiche sulle quali la stessa Camera deve pronunciarsi. E’ un antidoto alla fretta e alla superficialità. Le leggi elettorali a richiesta di 1/4 dei deputati o di 1/3 dei senatori vanno esaminate dalla Corte costituzionale prima di essere promulgate. Strumenti della partecipazione popolare. Il numero di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare aumenta da 50.000 a 150.000. Solo che oggi nessuna proposta viene presa sul serio dal Parlamento. Domani sarà obbligatorio il suo esame. E’ previsto il referendum propositivo (da disciplinare con apposita legge). Per i referendum abrogativi nulla cambia con la richiesta da parte di 500.000 elettori. Se la richiesta è sottoscritta da almeno 800.000 elettori il quorum non è più della maggioranza assoluta degli aventi diritto (questo meccanismo ha fatto fallire tanti referendum che pure avevano ottenuto un plebiscito di SI e consente la poco trasparente strategia del non voto) bensì della maggioranza dei votanti alle ultime elezioni politiche (in sostanza un quorum decisamente più basso di circa 5-6 milioni). Dunque, nuovi e maggiori strumenti di partecipazione diretta.L’ultima osservazione dei critici riguarda i tempi per l’approvazione delle leggi di attuazione e dei regolamenti. E’ questione di volontà politica. Comunque ricordo che la Costituzione entrata in vigore il 1.1.48 prevedeva la Corte Costituzionale, nata dopo sette anni;  le regioni e i referendum nati dopo oltre 20 anni.Non sono un renziano, non l’ho votato. Ho preso le distanze anche dalle minoranze dem che ho votato poiché impegnate a tempo pieno a criticare, in tempo reale, ogni decisione del Governo e del segretario.  Giudico in assoluta autonomia senza dover rendere conto. Si poteva fare di più e meglio. Oggi siamo chiamati ad esprimerci e valutati i contenuti, alla domanda referendaria rispondo con un SI poiché si fanno passi in avanti.

10/10/2016 10:58
Partito Comunista di Matelica Esanatoglia: prima assemblea degli iscritti

Partito Comunista di Matelica Esanatoglia: prima assemblea degli iscritti

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Partito Comunista sezione Matelica- Esanatoglia:"Il giorno 8 ottobre si è tenuta la prima assemblea degli iscritti del neonato Partito Comunista Italiano della Sezione di Matelica - Esanatoglia. La relazione introduttiva, alla presenza di molti compagni e compagne, è stata tenuta dal compagno Alessandro Belardinelli Coordinatore provinciale del partito.Sono seguiti diversi interventi i quali hanno puntato maggiormente sulla necessità di avere un partito comunista organizzato non solo nel nostro territorio ma a livello nazionale che affronti in modo nuovo e unitario dei comunisti le problematiche del lavoro, della scuola, della sanità, ecc..Molto apprezzato è stato l’intervento del compagno Cesare Procaccini, membro del Comitato centrale, il quale ha affrontato le tematiche sulle quali il PCI dovrà impegnarsi nel prossimo futuro.Le conclusioni sono state tenute dal compagno Marco Amagliani membro della Segreteria nazionale e responsabile del welfare il quale ha puntato parte del suo intervento sulle ragioni del NO alle riforme costituzionali di Renzi - Boschi - Verdini. Una riforma truffa che stravolge i cardini democratici voluti dai nostri padri costituenti.Successivamente si è votato per la elezione del Comitato direttivo della sezione il quale è stato eletto all’unanimità nelle persone dei compagni/e: Ilari Maria Cristina, Manca Maddalena, Procaccini Cesare, Tritarelli Maurizio e Riccardi Alpio. A sua volta, il Comitato direttivo ha eletto Segretaria della Sezione la compagna Ilari Maria Cristina.I compagni Daniele Farroni, membro del Comitato centrale e Alessandro Belardinelli, coordinatore provinciale, sono invitati permanenti".

10/10/2016 09:48
Coltiva marijuana in camera da letto: denunciato 32enne di Matelica

Coltiva marijuana in camera da letto: denunciato 32enne di Matelica

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Camerino, diretti dal Capitano Vincenzo Orlando, hanno fatto irruzione in un’abitazione di Esanatoglia abitata da un giovane di Matelica sul quale negli ultimi tempi si erano concentrati gravi sospetti circa il possesso di droga.I militari della squadra operativa, infatti, già da qualche tempo tenevano d’occhio il giovane, conosciuto per pregresse vicende giudiziarie attinenti agli stupefacenti, e, dopo averlo intercettato nel centro cittadino lo hanno ricondotto a casa procedendo ad una perquisizione dell’appartamento.Nella camera da letto, all’interno di un armadio, il giovane aveva messo ad essiccare dei rametti di marjuana, agganciandoli ad un filo con dei gancetti, provenienti da una piccola coltivazione dallo stesso portata a termine nell’appartamento in questione. Infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto anche altre foglie di marjuana già essiccata oltre ai vasi utilizzati per la coltivazione  sottoponendo tutto a sequestro.Complessivamente sono stati sequestrati circa 250 grammi di marijuana pronta per essere utilizzata e, di conseguenza, per il disoccupato 32enne  M. S. è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per Produzione e detenzione di stupefacenti. Sono in corso accertamenti finalizzati a verificare se la droga fosse destinata alla cessione a terzi. 

05/10/2016 08:31
Premi ai laureati della Scuola di Giurisprudenza Unicam

Premi ai laureati della Scuola di Giurisprudenza Unicam

Si è svolta oggi la cerimonia di premiazione, presso la sala del Consiglio Regionale delle Marche, delle due laureate in Giurisprudenza all’Università di Camerino insignite del premio di laurea concesso dall’Associazione tra gli ex-Consiglieri della Regione Marche relatore delle tesi delle due laureate è il Prof. Fabio Maria Grifantini.Luisa Amato di Niscemi e Diletta Bartocci di Esanatoglia, laureate in procedura penale hanno ricevuto dalle mani del Presidente dell’Associazione, On. Luigi Micci, i premi di laurea per le loro tesi su “La condizione dei detenuti nella Regione Marche dopo la sentenza Torreggiani della Corte europea dei diritti dell’uomo”. Le tesi di laurea si inseriscono in un più ampio progetto di ricerca che, con metodo originale di monitoraggio dei dati, si propone di fare il punto sul modello delle carceri della nostra Regione e di contribuire, in tal modo, all’attuazione generale della riforma penitenziaria da tutti auspicata.

30/09/2016 12:43
Unioni civili, l'ex sindaco di Fiuminata dice sì al suo storico compagno

Unioni civili, l'ex sindaco di Fiuminata dice sì al suo storico compagno

Claudio Mazzalupi, ex sindaco di Fiuminata e attivista storico dei diritti civili per gli omosessuali, si è unito oggi al suo storico compagno secondo le norme delle unioni civili.La cerimonia si è svolta oggi, intorno alle 12,30, nel palazzo comunale di Esanatoglia ed è stata officiata dal sindaco Luigi Nazzareno Bartocci. Gli sposi Claudio Mazzalupi, 58 anni, e Emanuele Carta, 43 anni, stanno insieme da circa 20 anni e dopo la cerimonia sono usciti dal palazzo comunale avvolti dalla bandiera arcobaleno.Un percorso lungo il loro che si è concluso stamani in un clima di festa condiviso con i 200 invitati, da sempre vicini alla coppia che oggi si è vista riconoscere dallo Stato i diritti di coppia.Il sindaco Bartocci, legato a Mazzalupi da una lunga amicizia, ha accolto la coppia in fascia tricolore e ha celebrato la terza unione civile della provincia di Macerata. La festa, dopo la cerimonia, è proseguita nell'agriturismo di famiglia "La Castagna", a Fiuminata.

27/09/2016 15:31
Boom di iscrizioni ad Esanatoglia per il terzo trofeo di parapendio “Tre Pizzi”

Boom di iscrizioni ad Esanatoglia per il terzo trofeo di parapendio “Tre Pizzi”

Si preannuncia un lungo week-end in parapendio ad Esanatoglia, dove dal 24 al 28 agosto si svolgerà la terza edizione del trofeo “Tre Pizzi” categoria FAI2 international. La manifestazione è organizzata dall’Aero Club Lega Piloti in collaborazione con l’A.s.d. Volo Libero Monte Gemmo.Il trofeo, valido per la Coppa Italia, è diventato ormai un appuntamento fisso sia per i piloti della Nazionale Italiana, che per i rappresentanti delle nazionali di parapendio estere, in quanto presenta un territorio di gara e condizioni meteorologiche favorevoli a competizioni di questo genere. Ogni anno, per la gioia delle attività turistiche della zona, sono più di quattrocento le persone fra iscritti, familiari e spettatori che soggiornano nelle città di Matelica e Esanatoglia. Il presidente dell’A.s.d. Volo Libero Monte Gemmo, Ettore Azzolini, si dimostra ogni anno più soddisfatto, per il successo internazionale della manifestazione.I centoquarantasette iscritti di quest’anno provenienti da ben quattordici paesi esteri (gli ammessi alla gara saranno poi centoventi in base al ranking mondiale) si fronteggeranno su un suggestivo percorso di gara dal Monte Cucco fino ai piedi dei Monti Sibillini. Per quanto riguarda i decolli sono previsti con venti da est\nordest nel territorio di Esanatoglia e con venti da ovest\sudovest nel territorio di Monte San Vicino.Il trofeo terminerà domenica ventotto con le premiazioni in piazza a Esanatoglia.   

19/08/2016 13:44
Cade col parapendio: turista tedesco portato a Torrette

Cade col parapendio: turista tedesco portato a Torrette

Si lancia con il parapendio ma finisce addosso ad un palo della luce. Il brutto episodio è accaduto intorno alle 18,30 ad Esanatoglia, territorio che è spesso teatro dei lanci degli appassionati degli sport estremi.Un 60enne di origine tedesca si è lanciato con il parapendio ma in fase di atterraggio, probabilmente per una mossa sbagliata, si è andato a scontrare con un palo della luce. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e la medicalizzata del 118 di Matelica che ha ritenuto opportuno l'intervento di Icaro. L'uomo dovrebbe essere sempre rimasto cosciente ma per tutti gli accertamenti del caso è stato trasportato a Torrette. Non è in pericolo di vita

11/08/2016 18:34
Acquaroli, Saltamartini e Paolini: i "tre moschettieri" provano a compattare il centrodestra

Acquaroli, Saltamartini e Paolini: i "tre moschettieri" provano a compattare il centrodestra

Sindaci, assessori, consiglieri comunali del centrodestra insieme per una lista identitaria alle elezioni della nuova provincia di Macerata. Con questo spirito, i sindaci di Cingoli e Potenza Picena, Filippo Saltamartini e Francesco Acquaroli, insieme al segretario regionale della Lega Nord, Rodolfo Paolini, hanno dato vita alla "lista civica di centrodestra" con la quale cercare di ottenere una rappresentanza nella prossima assise provinciale. La lista è stata salutata con "grande soddisfazione"dai suoi promotori, espressione delle anime del centrodestra: Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega Nord. E il senso di questa loro posizione è stato spiegato direttamente nella redazione di Picchio News. "Sono un sindaco con la tessera di Forza Italia, ma al di là delle sovrastrutture dei partiti abbiamo creato un'opportunità. L'idea è quella di dare sostanzialmente un’idea che sia indipendentemente dalle leadership: queste si costruiscono sul territorio con i fatti concreti. Per noi" ha detto Saltamartini "è motivo di grande soddisfazione poter contare su un numero elevato di consensi. Ho trovato negli amici di Fratelli di Italia e della Lega una grande coesione tra le forze politiche per creare un’alternativa al renzismo e al grillismo, che è poi quello che serve all’Italia".Sulla stessa lunghezza d'onda Rodolfo Paolini: "Questo nuovo passo ha un significato politico profondo. Uniti si può e si deve vincere e soprattutto vincere significa dare fiducia a quelli che non votano, perché noi perdiamo non per mancanza di voti ma perché la gente sfiduciata da tante sciocchezze fatte da taluni si rifugia nel non voto o nel grillismo, che forse è anche peggio, perché quest’ultimo, nei fatti, è il miglior amico di Renzi. È un piccolo punto di partenza e siamo certi che l’unità consolidata nei comitati per il no si consoliderà ancora di più alle elezioni politiche".Per Francesco Acquaroli "Questa è una compagine che raccoglie un consenso civico, sempre riferito al popolo del centrodestra, senza però la sottolineatura all’appartenenza ad un determinato partito politico. Il centrodestra viene da anni dove ci sono state disgregazioni che l’hanno penalizzato nella sua conformazione complessiva. Era importante che tutti quelli che si ritengono appartenenti al centrodestra, sia come partiti sia come simpatizzanti dei valori di riferimento della destra, trovassero un’opportunità per stare insieme e creare un’alternativa chiara e definita a quello che è il centrosinistra. Non poteva essere altrimenti quindi, che tutte le esperienze del territorio che si rifanno a questa visione e a questo tipo di appartenenza si sono delimitate in questa lista. È bello perché c’è stato un ritrovarsi insieme anche in maniera spontanea e chiara. Noi siamo aperti al dialogo con tutti nell’agire istituzionale però con una chiara collocazione: noi siamo il centrodestra. In questo momento dove si continua a parlare di alleanze possibili e immaginabili, in cui una parte del centro appoggia Renzi a livello nazionale e con quello che è successo lo scorso anno con le elezioni regionali, c’è stata tanta confusione. Invece in questa occasione il centrodestra, a tutti i livelli è unito, rimanendo aperto comunque agli altri. Oggi si consegnano le liste però le elezioni ci sono il 28 e questa può essere un’occasione per, speriamo, allargare le adesioni e il consenso. Hanno aderito i sindaci, oltre a noi di Potenzia Picena e Cingoli, di Sarnano, Esanatoglia, Montefano e Mogliano, e hanno firmato tanti consiglieri a Civitanova, a Recanati, a Montelupone, Monte San Giusto.Noi appoggiamo chi, anche non stando nei partiti è chiaramente di centrodestra, senza ma nè però. Parliamo con tutti, ci confrontiamo in maniera serena senza però dover scendere a compromessi con l’identità di centrodestra. Non facciamo la stampella degli altri. La nostra è una lista identitaria: alle ultime elezioni abbiamo dimostrato che nella provincia il centrodestra è vivo e ha raggiunto ottimi risultati. La presenza della lista fa definitivamente chiarezza. Questo è il momento per compattarsi, questi sono fatti non più chiacchiere, chi si identifica con questo schieramento si deve fare avanti e unirsi, altrimenti sono scuse, tatticismi e trasformismi, logiche di territorio". All'appello però mancano sindaci eletti con coalizioni di centrodestra come Marinelli a Castelraimondo o Pezzanesi a Tolentino. "Il sindaco di Tolentino è 'Pettinari ma non troppo', ma in questo momento o stai con noi e sei di centrodestra oppure fai tatticismo, quindi il sindaco di Tolentino non è di centrodestra e avrà fatto le sue valutazioni" dicono i "tre moschettieri" aprendo un dibattito che si preannuncia caldo all'interno della coalizione.

08/08/2016 16:06
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