Civitanova Marche

Civitanova, scogliere sul lungomare nord: interventi per 67 mila euro

Civitanova, scogliere sul lungomare nord: interventi per 67 mila euro

La Giunta Comunale, con apposita delibera, ha approvato il progetto esecutivo relativo al ricarico di materiale delle scogliere emerse esistenti “rifiorimento” del lungomare nord antistanti gli stabilimenti Federico e Galileo. Si è ritenuto opportuno intervenire visto che nello scorso inverno si sono registrati progressivi abbassamenti, rotolamenti e formazione di varchi di alcune porzioni delle scogliere in quella zona, con ripercussioni sulla loro capacità di resistere alle mareggiate. Sono stati pertanto ritenuti urgenti in quanto devono garantire la protezione alla linea di costa ed alle future opere pubbliche previste in quel tratto di arenile. L’importo complessivo dell’intervento è pari a  67.074,59  euro, finanziato interamente con fondi regionali inerenti la difesa della costa. “Si tratta di un intervento importante per la nostra città ed un impegno che abbiamo mantenuto – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – che si aggiunge a tutta una serie di lavori operati nel corso degli anni del mio mandato per interventi eseguiti sul rifiorimento, riallineamento e riqualificazione delle scogliere sul lungomare nord. Interventi completati  a giugno 2018 nella parte antistante gli stabilimenti “Attilio” e “G7”,  altri terminati ad aprile 2020 davanti agli stabilimenti “La Bussola” e “Caribean”, altri completati a maggio 2020 nella zona antistante “La Lampara”, altri terminati nell’aprile scorso presso la zona dello stabilimento “Santina”, a cui si aggiungono ulteriori lavori di rifiorimento scogliere e movimentazione spiaggia sempre riferiti all’area del lungomare nord completati tra giugno 2019 e maggio 2020. Per questi interventi, a cui si unisce il progetto recentemente approvato per la zona antistante gli stabilimenti “Federico” e “Galileo”, la spesa complessiva è stata di 1.122.770 euro di cui 647.770 euro sono stati finanziati dalla Regione Marche grazie alla partecipazione a bandi. Agli interventi sulle scogliere si aggiungono quelli eseguiti per i servizi di livellamento, sistemazione pulizia, raccolta rifiuti presso le spiagge libere per una spesa annuale di 127.720 euro l’anno a carico del Comune”.  

05/01/2022 18:55
Al via i Saldi 2022 nelle Marche, ma i consumatori sono sempre meno interessati a spendere (FOTO e VIDEO)

Al via i Saldi 2022 nelle Marche, ma i consumatori sono sempre meno interessati a spendere (FOTO e VIDEO)

È iniziato ufficialmente il 5 gennaio il periodo dei saldi invernali 2022 che durerà fino ai primi giorni di marzo. Come in molte altre regioni d’Italia, anche nelle Marche negozianti e consumatori si preparano a fare i conti con una situazione generale incerta, che dovrà tenere conto della pandemia ancora in corso e della conseguente crisi economica. Secondo le stime di Confcommercio Marche, la spesa pro capite prevista sarà di 120 Euro, per un giro d’affari complessivo di 180 milioni. Tra gli acquisti maggiormente desiderati si registrano maglieria, capispalla e scarpe per circa il 60%, camiceria 11%, intimo 16% e accessori vari 13%. Il dato negativo più importante si riferisce al calo d’interesse da parte dei consumatori nei confronti dei saldi, segnando un –12%. «I numeri sono lontani da quelli pre crisi – ha dichiarato il direttore di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco – e oggi a pesare sono soprattutto la variante Omicron e la concorrenza derivante dalle promozioni pre natalizie, come il Black Friday di fine novembre, e quelle natalizie. Il consumatore medio sta vivendo un periodo di profonda incertezza rispetto alla convenienza di certi acquisti, al punto di non programmarli nemmeno più per tempo. Questo da un lato determina una maggiore fiducia rispetto ai negozi di prossimità, ma dall’altra rischia di penalizzare gli operatori commerciali più grandi che comunque devono assicurarsi la propria stabilità aziendale». All’interno della provincia di Macerata, la zona commerciale di Piediripa è sicuramente fra le più frequentate dalle famiglie per i propri acquisti, sebbene le impressioni generali sulle prospettive di spesa e guadagno non sembrino attualmente essere delle migliori. Di seguito, il servizio:

05/01/2022 16:30
INTERVISTA - Saldi invernali 2022, Federconsumatori: “È il periodo più buio di sempre, nessuno compra più”

INTERVISTA - Saldi invernali 2022, Federconsumatori: “È il periodo più buio di sempre, nessuno compra più”

Non sono positive le aspettative sui saldi invernali partiti il 5 gennaio nella Regione Marche, e non solo per la pandemia ancora in corso che nel frattempo sta segnando nuovi record legati alla variante Omicron. L’idea di base è che a pesare in maniera decisiva negli ultimi vent’anni sia stata la crescente crisi del lavoro, che non solo ha aumentato il numero dei disoccupati ma anche quello dei piccoli consumatori in tutta Italia, oggi sempre più decisi a risparmiare piuttosto che a spendere. A confermare le deboli previsioni sui prossimi acquisti è stata la presidente regionale di Federconsumatori, Patrizia Massaccesi, che è intervenuta ai microfoni di Picchio News, chiarendo quella che è la situazione del settore in tutto il Paese. Che idea vi siete fatti rispetto a questi saldi di inizio anno? Saranno dei saldi poveri, visto il problema del lavoro che si sta espandendo sempre di più. La gente ha meno potere d’acquisto, anche per l’incremento delle bollette in questo periodo invernale. Le famiglie non riescono più a soddisfare i loro piaceri. Questa situazione esisteva già prima del Covid? È progressivamente peggiorata, al di là della pandemia. Una volta i saldi veri si facevano solo a inizio anno e al massimo a fine stagione estiva. Adesso ci si inventa tante altre formule per scontare la merce, quindi l’acquisto conveniente è disponibile un po’ tutto l’anno. Accade in tutta Italia. Paradossalmente, le file ci sono solo per i marchi più prestigiosi e costosi. Anche le formule come il “Black Friday” hanno sofferto nell’ultimo anno? I negozi fisici sicuramente, le piattaforme online no. La moda del “Black Friday”, è più simile a uno svuota magazzini di merce invenduta l’anno prima, e questo alimenta la diffidenza del consumatore rispetto alla merce e ai relativi prezzi. C’è un settore che soffre più di altri? Quello dell’abbigliamento soffre sempre più degli altri, soprattutto la fascia medio-bassa. Chi ha già poco preferisce fare  a meno di tutto, e i piccoli imprenditori e le famiglie ci rimettono, per paura del futuro: i risparmi degli italiani stanno aumentando, perché tutti si aspettano il peggio. Questo frena anche quel poco di economia, e le Marche stanno facendo molta fatica a riprendersi. Di chi è la responsabilità? Parliamo di una gestione complessiva del Paese che parte da 20 anni fa. In questo lasso di tempo abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, perché ci è stata data presuntuosamente l’idea di poter avere tutto spendendo poco per macchine, cellulari, televisori e altro. E cosi la gente si è indebitata. La responsabilità è anche di un Governo che ha avuto una visione dell’Italia troppo assistenzialista, invece di impegnarsi di più sul tema del lavoro. Questo vale indipendentemente dagli ultimi due anni di pandemia? La pandemia ha sicuramente inciso. Ma per esempio anche il discorso delle aziende che chiudono e delocalizzano avveniva già da tempo. Quale futuro prevede per i consumatori marchigiani? Non basta la buona volontà per far cambiare le cose, bisogna investire. Ora abbiamo una buona possibilità con i soldi del PNRR, ma vanno indirizzati in maniera saggia. Occorre investire nel lavoro, riqualificare il territorio, rilanciare del turismo, valorizzare la manifattura nostrana. Non bastano gli spot pubblicitari, bisogna andare fisicamente nei posti e sapere cosa agire. Senza lavoro non c’è potere d’acquisto, giusto? Ognuno di noi deve avere la possibilità di vivere bene e del proprio lavoro. Le Marche sono la regione più bella del mondo, ma non è accogliente. Vent’anni fa se se lasciavi un lavoro ne potevi trovare subito un altro. Oggi si finisce in mezzo alla strada.

05/01/2022 14:45
Civitanova, Troiani e i parcheggi selvaggi nelle 'strade cieche': "Accesso solo per gli autorizzati"

Civitanova, Troiani e i parcheggi selvaggi nelle 'strade cieche': "Accesso solo per gli autorizzati"

"In seguito a numerose segnalazioni e diverse raccolte di firme dei cittadini di Civitanova interessati, che hanno voluto portare all’attenzione dell’Amministrazione comunale i notevoli disagi dei residenti e commercianti delle cosiddette 'strade cieche', l’assessorato alla viabilità , coadiuvato dai responsabili della polizia locale e dal funzionario del servizio viabilità del comune, si è preoccupato di fare diversi sopralluoghi in molteplici strade interessate e di parlare con i residenti di tali strade". Ad annunciarlo è Fausto Troiani, assessore all'Urbanistica del comune di Civitanova Marche "Ne è emersa la necessità di porre rimedio a situazioni spesso estremamente caotiche e di porre ordine al traffico e ai parcheggi - sottolinea l'assessore -. Le strade cieche sono, per necessità, sempre a doppio senso di circolazione, con le auto parcheggiate ai lati seppure spesso la carreggiata risulta essere più stretta del dovuto. Una situazione di questo tipo è spesso causa di incidenti e controversie. In molti casi le auto vengono parcheggiate oltre che in modo selvaggio, ovvero sopra i marciapiedi, davanti i passi carrabili e in prossimità degli incroci".  "Appurato ciò, d’accordo con la stragrande maggioranza dei cittadini interessati, l’amministrazione comunale ha pensato di ridurre il caos in queste strade cieche ponendo i segnali che indicano: 'strada chiusa – divieto di transito esclusi residenti e autorizzati', intendendo per 'autorizzati' tutti coloro che si devono recare presso le attività commerciali presenti nella via. Questo non per dividere i civitanovesi in cittadini di serie A e di serie B, ma per riportarli tutti in serie A" conclude Troiani.   

05/01/2022 12:14
Civitanova, vaccinazioni senza prenotazione: a gennaio due domeniche di open day, ecco quali

Civitanova, vaccinazioni senza prenotazione: a gennaio due domeniche di open day, ecco quali

Sono state previste per domenica 9 e domenica 23 gennaio, dalle 8 alle 13, le giornate open day, in cui sarà possibile accedere direttamente, senza prenotazione, per la somministrazione della seconda e della terza dose di vaccino Sars-Cov2 presso il centro comunale per la profilassi anti-covid di via Gobetti, a Civitanova Marche. Si ricorda che potranno accedere al centro vaccini solo coloro che si sono prenotati (al numero verde 800.009.966), o chi deve effettuare la prima dose di vaccino a cui è sempre consentito l’accesso senza prenotazione, nei seguenti giorni e orari per il mese corrente: leggi qui. 

05/01/2022 11:25
Civitanova, Covid e sicurezza nelle scuole:  114 mila euro per adeguare quattro edifici scolastici

Civitanova, Covid e sicurezza nelle scuole: 114 mila euro per adeguare quattro edifici scolastici

Apposite risorse per l’adeguamento di quattro edifici scolastici alle norme di sicurezza legate all’emergenza Covid-19: è quanto deliberato dalla Giunta Comunale di Civitanova Marche. La spesa è stata imputata ai capitoli inerenti i fondi destinati per tale emergenza. Nello specifico, gli interventi riguardano: la Scuola Primaria “Castellara” in via Regina Elena per la sistemazione di camminamenti e percorsi esterni che possano favorire il distanziamento degli alunni nelle fasi di ingresso e uscita, per una spesa ammontante a 20 mila euro; l’Asilo Nido “La Lumachina” in via Quasimodo per la realizzazione di una pensilina che garantisca il dovuto distanziamento eliminando il problema dell’insolazione dei locali, vista la necessità da parte della scuola di avviare attività all’aperto, per una spesa prevista di 12 mila euro; la Scuola Primaria “San Marone” in via Tacito per la sistemazione di coperture esterne fisse, al fine di consentire didattica all’aperto e di garantire un miglior sistema di distanziamento nelle fasi di ingresso e di uscita, con una spesa stimata in 60 mila euro; la scuola secondaria di primo grado “Pirandello” in via Saragat per la risistemazione dei servizi igienici che ne consentano anche la fruizione da parte degli studenti in spazi adeguati a livello di distanziamento e sicurezza, con una spesa ammontante a 25 mila euro. “Il lavoro continuo e costante svolto dall’Amministrazione Comunale e dai relativi Uffici – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica - consente di raccogliere importanti risultati a beneficio delle strutture scolastiche della nostra città. Stiamo provvedendo, attraverso l’impiego delle risorse destinate all’emergenza Covid-19 e ad una programmazione basata su obiettivi mirati, ad intervenire sui nostri edifici scolastici al fine di garantirne la sicurezza e la fruibilità in un periodo assai delicato, quale quello attuale, segnato dalla pandemia e dalla variante Omicron". 

04/01/2022 17:26
Lube Civitanova, nono giocatore positivo al Covid: contagiato anche Kovar

Lube Civitanova, nono giocatore positivo al Covid: contagiato anche Kovar

Non finisce l'emergenza Covid in casa Cucine Lube Civitanova. La società biancorossa, in seguito agli ultimi tamponi molecolari sul gruppo squadra, ha dato notizia di un altro atleta risultato positivo al Covid-19. Si tratta dello schiacciatore Jiri Kovar, nono contagiato tra i biancorossi, asintomatico e in isolamento fiduciario. Degli altri otto campioni d'Italia positivi solo uno si è negativizzato, il centrale Rok Jeroncic. Ancora positivi il libero Fabio Balaso, i palleggiatori Luciano De Cecco e Daniele Sottile, i centrali Robertlandy Simon e Simone Anzani, lo schiacciatore Marlon Yant e e l'opposto Ivan Zaytsev.  “Dal giorno della partita con Padova non ci siamo più allenati – spiega il dg Beppe Cormio - se non con pochi ragazzi. Non è facile lavorare così, ma la situazione è questa e viviamo alla giornata, monitorando la situazione in attesa di buone notizie. Ormai sono passati nove giorni dai primi responsi e speriamo che altri giocatori positivi si negativizzino quanto prima e tornino ad allenarsi con il gruppo, anche perché il 12 abbiamo una partita determinante e, a questo punto, quasi impossibile in Polonia contro lo Zaksa campione d’Europa". "Tra l’altro tre dei quattro schiacciatori sono alle prese con degli infortuni - aggiunge Cormio -. Quello che sta un po’ meglio è Lucarelli, perché ha ripreso l’attività anche se è al 50%, mentre Juantorena e Kovar li vedremo in campo più avanti. Stavamo recuperando Zaytsev, ma si è dovuto fermare e questo non è un bene per il suo fisico, visto il grande lavoro svolto per tornare in forma. La situazione è questa, si tratta di una stagione anomala e poco fortunata per la Lube". "Per recuperare le partite rinviate avremo un calendario ancora più fitto, ma questo vale anche per altre rivali. Dobbiamo cercare di arrivare in fondo giocando quando si può e arrangiandoci. Salti mortali per arrivare tutti ai Play Off dopo una prima fase regolare, con la possibilità di giocare le nostre carte. Dovremo resistere e lottare, ma questo sarà il compito di tutto il movimento. La Lube quest’anno è stata meno fortunata di altre realtà, ma conta portare avanti la SuperLega e resistere per dare segnali positivi. Faremo già fatica a recuperare il pubblico quando la situazione sarà normale, mi auguro presto, figuriamoci ora con le difficoltà burocratiche e di salute. Dobbiamo resistere per noi, ma anche per lo sport che amiamo e per il nostro lavoro” ha concluso il dg. +++ AGGIORNAMENTO 05/01/2022 +++ Buone notizie nel Gruppo Squadra biancorosso in seguito agli accertamenti odierni tramite tampone molecolare. A.S. Volley Lube informa che dopo il centrale Rok Jeroncic si sono negativizzati altri tre atleti cucinieri: l’opposto Ivan Zaytsev, il centrale Robertlandy Simon e lo schiacciatore Marlon Yant. Sono ancora positivi al Covid-19 e in isolamento fiduciario il centrale Simone Anzani, i palleggiatori Luciano De Cecco e Daniele Sottile, il libero Fabio Balaso e lo schiacciatore Jiri Kovar.  

04/01/2022 17:10
Civitanova, addio all'imprenditore Romano Giordani: "Pioniere nel suo settore e grande innovatore"

Civitanova, addio all'imprenditore Romano Giordani: "Pioniere nel suo settore e grande innovatore"

Imprenditoria in lutto per la scomparsa a 91 anni di Romano Giordani, fondatore della Tirrenia Spa, conceria di fodere per calzature con sede a Civitanova Marche. Ed è proprio il sindaco della città rivierasca, Fabrizio Ciarapica, a ricordarlo attraverso una nota. "Il nuovo anno 2022 ha consegnato alla nostra città una gioia ma, purtroppo anche un dolore, scrive il primo cittadino. La gioia di avere la prima nata in Provincia, la piccola Vittoria e un dolore per la scomparsa, avvenuta ieri sera, del grande imprenditore Romano Giordani, fondatore della Tirrenia SPA, conceria di fodere per calzature, leader d’Europa che dal 1992 aveva trasferito la propria sede da Montegranaro a Civitanova Marche nella strategica zona autostradale, utilissima per incrementare il flusso dell’export sempre più in crescita”. Romano Giordani, 91 anni è stato un vero pioniere nel suo settore e nell’immediato dopoguerra aveva intuito che lo sviluppo calzaturiero nella nostra zona sarebbe stato trainante per l’economia locale e si sarebbe imposto a livello mondiale. Grande lavoratore, vero capitano d’impresa, Romano fino a poco tempo fa – quando ha avuto un piccolo incidente - è stato sempre presente in azienda, lucido e con grande visione ha trasferito fin da piccoli ai figli Donatella e Mario la sua stessa passione per il lavoro, fatto di impegno costante e di attenzione verso i propri collaboratori e dai figli ha colto anche le innovazioni che i tempi necessariamente hanno imposto. Mario e Donatella hanno sempre lavorato al suo fianco e con lui sono cresciuti mai dimenticando i valori della nostra terra: il sacrificio, la passione, l’onestà. Esprimo con sincero affetto sia a titolo personale che dell’intera comunità civitanovese, le mie più sentite condoglianze ai figli Donatella e Mario a cui mi sento particolarmente vicino”.

04/01/2022 13:34
Mattarella, i momenti più importanti di un Presidente: “Quale futuro adesso per il Paese?"

Mattarella, i momenti più importanti di un Presidente: “Quale futuro adesso per il Paese?"

Il 3 febbraio 2022 scadrà ufficialmente il mandato da Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella e, per quanto in molti lo sperassero, non ci sarà un bis. Il politico, giurista e avvocato di origini siciliane, giunto alla soglia degli 81 anni, era stato categorico sin dal maggio scorso, prima che scattasse ad agosto il fatidico semestre bianco. Riportando alla memoria l’ex presidente Antonio Segni (1962 – 1964), dichiarò di fatto la propria indisponibilità a una rielezione con un discorso politico nel quale manifestò esplicitamente la propria adesione a quello che era già il pensiero di Segni: modificare la Costituzione iscrivendovi l’impossibilità del secondo mandato, e abolire contestualmente il semestre bianco. Giorgio Napolitano, in questo senso, ha fatto storia: mai infatti, prima del 2013, un presidente era stato rieletto per un secondo mandato. Tensione che Umberto Ambrosoli (figlio dell’avvocato Giorgio, ucciso nel 1979 perché non remissivo a logiche di cointeressenza di mondi istituzionali, massonici e mafiosi) definì immotivata e utile solo a pilotare la rielezione dello stesso Napolitano per interessi interni alla politica – fra cui la cosiddetta “congiura del silenzio” rispetto al processo della trattativa Stato Mafia. CORREVA L’ANNO 1981. In seguito all’assassinio per mano mafiosa del fratello Piersanti, Sergio Mattarella intensifica progressivamente il proprio impegno politico e fa il suo ingresso alla direzione della Dc. Nello stesso periodo, i magistrati che indagano sul rapimento del banchiere Michele Sindona ritrovano l’elenco di 962 affiliati alla P2: molti nomi sono di esponenti di alto livello della Dc. Mattarella diviene membro della commissione parlamentare d’inchiesta a fianco dell’ex partigiana cattolica Tina Anselmi, che porterà anche ad un rinnovamento interno al partito democristiano. Sono anche gli anni ’90 del “Mattarellum” e delle immense aspettative disattese, come testimoniato anche dalle successive leggi elettorali “Porcellum” e “Italicum”. Con il crollo della Prima Repubblica, lo stesso Mattarella transita al Partito Democratico prima di essere eletto giudice della Corte Costituzionale. IL CAPO DELLO STATO. Nel 2015 viene eletto Presidente della Repubblica con un discorso d’insediamento su giovani, anziani, donne, ammalati e disabilità. Un impegno umanitario che viene subito confermato nel giugno dello stesso anno, in occasione dell’ingresso alla Tenuta di Castelporziano: «Nessuno può essere abbandonato di fronte alle difficoltà. La nostra bella Italia se perdesse o se si attenuasse il senso di solidarietà, tradirebbe i suoi valori e la sua storia». Nel corso del suo mandato, Mattarella si confronta con un Paese profondamente segnato da crisi economica e dei valori, con effetti devastanti legati soprattutto al futuro dei più giovani e delle classi sociali più deboli.  LA PANDEMIA DA COVID-19. Un ultimo anno complicato quello di Sergio Mattarella nelle vesti di Capo dello Stato, fra la gestione del Governo Conte e quello più attuale di Mario Draghi. Con l’esplosione della pandemia da Covid-19 e il Paese che ha mostrato tutte le sue criticità e fragilità rimaste fino a quel momento nascoste o accantonate, facendo cadere gli italiani in uno status di totale incertezza e paura. L’abbraccio e la vicinanza alla passione degli italiani giunge anche in occasione dei risultati sportivi ottenuti agli Europei di calcio, ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo. Non poteva che terminare con un pensiero a chi è stato profondamente segnato dalle calamità degli ultimi sette anni (fra alluvioni, terremoti, pandemia), a chi svolge ogni giorno il proprio lavoro in funzione della comunità tutta e ai più giovani il mandato di Sergio Mattarella, che di fatto consegna al suo successore un’Italia forte solo del proprio senso di appartenenza nei momenti più difficili, ma con addosso il segno delle profonde fratture sociali, delle difficoltà economiche e della politica ancora immatura. Citando le parole del professor Pietro Carmina (morto nell’esplosione di Ravanusa l’11 dicembre scorso), si è voluto rivolgere così ai giovani nel suo discorso di fine anno 2021: “Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare”.

04/01/2022 10:00
Civitanova, nuovo centro per l'autismo: avviato lo studio per la variante

Civitanova, nuovo centro per l'autismo: avviato lo studio per la variante

Con una delibera, la Giunta Comunale ha assunto l’impegno di avviare una variante specifica al vigente Piano regolatore generale per la realizzazione di una nuova struttura socio-sanitaria da destinare principalmente a “Centro per l’Autismo”, sulla base della proposta avanzata dall’ASP Paolo Ricci. In termini quantitativi la proposta di variante, che gli Uffici Tecnici comunali avvieranno nell’immediato, prevede che siano realizzati circa 6.000 metri quadrati di struttura socio-sanitaria – dislocata su di un lotto di terreno di circa 5.000 metri quadrati. Ne consegue che la struttura dovrà essere realizzata almeno su due piani, oltre ad ulteriori superfici pertinenziali dedicate all’attività di servizio, nonché la previsione di parcheggi pubblici e privati ed attrezzature ludiche e ricreative di sostegno all’attività terapeutica. Il disegno urbanistico della struttura si conformerà al contesto storico e paesaggistico rappresentato dal centro storico di Civitanova Alta, fino ad includere le continuità naturalistiche del Bosco del Castellaro con il mantenimento della viabilità ciclopedonale esistente. “Dopo mesi in cui abbiamo preso in esame ogni aspetto amministrativo e progettuale - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica –  abbiamo dato finalmente avvio alla variante sul Piano Regolatore che permetterà la realizzazione di un “Centro per l’Autismo” dotato di una propria ampia struttura. Abbiamo quindi mantenuto l’impegno con la nostra cittadinanza per offrire un importante e valido servizio a sostegno delle famiglie con soggetti autistici al proprio interno, anche alla luce dell’espansione dei fenomeni propri dell’autismo che colpiscono soprattutto bambini e ragazzi. Perseguito questo obiettivo, il nostro compito è quello di rendere questi bambini e ragazzi quanto più autonomi possibile, creare realtà aggregative relazionali giovanili e sviluppare una comunità che ne favorisca una progressiva inclusione nel nostro tessuto sociale anche in funzione di una crescita socio culturale di Civitanova Marche”.

03/01/2022 19:31
Civitanova, Troiani fa chiarezza: "Villa Letizia non è in vendita, ma serve una nuova Rsa"

Civitanova, Troiani fa chiarezza: "Villa Letizia non è in vendita, ma serve una nuova Rsa"

“Prosegue, soprattutto sui social, una discussione priva di senso sul futuro di Villa Letizia; discussione alimentata anche da pseudopolitici locali che vogliono cavalcare l’argomento a fini elettorali, senza conoscere la storia e le condizioni della struttura”. A sottolinearlo, in una nota stampa, è il vice sindaco di Civitanova Marche Fausto Troiani.  “Le notizie sulla vendita o sulla chiusura di Villa Letizia sono falsità prodotte ad arte per tentare di mettere in cattiva luce questa amministrazione – afferma Troiani - che, invece, si sta prodigando per dotare la città di una casa di riposo moderna, più grande e più funzionale”. “Tutti sappiamo o dovremmo sapere, prima di parlare, che Villa Letizia è una struttura risalente al 1925, quindi ormai obsoleta per certe funzioni, trasformata in “casa di riposo” nel 1996, ma che per necessità dovute alla richiesta, dal 2016 è stata trasformata, in toto,  in un ospizio per cronici da 57 posti, di cui 30 in Residenza Protetta (pazienti cronicamente allettati bisognosi di assistenza continua anche per le minime attività giornaliere) e 27 in Residenza Protetta Dementi (del tutto non autosufficienti come gli altri con, in più, problematiche psicologiche)” puntualizza il vice sindaco. “Questo a significare che presso Villa Letizia non c’è, attualmente, un posto per anziani autosufficienti o semi autosufficienti. Comunque sia, una casa di riposo di 57 posti, è evidente a tutti che sia del tutto inadeguata ed insufficiente per le necessità per una città di 43.000 abitanti come Civitanova” spiega Troiani. “L’ente che gestisce gli ingressi ha una lista d’attesa di oltre 130 richieste e riesce a garantire un minimo turnover in una media di tempo di circa tre anni – aggiunge -. Senza parlare dei costi di manutenzione che ogni anno il Comune deve necessariamente spendere per fronteggiare i cedimenti strutturali di una costruzione di quasi un secolo fa”. “Tutto ciò rende evidentemente necessaria una struttura nuova, ideata e costruita con metodologie moderne, più capiente – almeno 120 posti – e fruibile da più categorie di utenti, partendo da chi necessita di RSA fino agli anziani autosufficienti che sono rimasti soli” annuncia il vice sindaco. “Al momento, questa amministrazione comunale si è limitata a pubblicare una ‘manifestazione di pubblico interesse’ per la quale tutti i cittadini, operatori del settore e non, possono partecipare con proposte e/o consigli per il raggiungimento dell’obiettivo che è la nuova necessaria casa di riposo; in tale pubblicazione non viene in alcun modo citato il metodo di finanziamento né, tanto meno, della vendita o della chiusura di Villa Letizia. Visto il presunto costo dell’opera, un'eventuale gara d’appalto avrà valenza europea e l’attuale amministrazione comunale si sta muovendo presso la regione per l’assegnazione di posti in Rsa, che sono quelli con un maggior contributo regionale; attualmente a Civitanova chi dispone di posti in RSA è Villa dei Pini (30) non il Comune o sua partecipata, ma di questo nessuno ne parla” conclude Troiani.  

03/01/2022 13:00
Civitanova, i delfini festeggiano il nuovo anno al molo Sud

Civitanova, i delfini festeggiano il nuovo anno al molo Sud

Dolce risveglio all'alba del 2022 nel porto di Civitanova. Ancora una volta a "salutare" i pescatori o coloro che si sono semplicemente concessi una passeggiata rilassante di fronte al panorama del molo sud, sono stati i delfini. Un segno, si spera, di buon auspicio per l'anno appena iniziato.  I delfini sono arrivati fino all’interno del braccio portuale. Una "visita" simile si è avuta anche pochi giorni fa, sebbene sia piuttosto raro ammirare il mammifero marino così nelle vicinanze degli scogli, mentre sono stati numerosi gli avvistamenti al largo della costa civitanovese. (Foto di Alessandro Panichelli) 

03/01/2022 12:30
Civitanova, sequestrati 3.600 medicinali di produzione cinese: erano spacciati come cura al Covid

Civitanova, sequestrati 3.600 medicinali di produzione cinese: erano spacciati come cura al Covid

Operazione dei Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche: sequestrati 3.600 medicinali di produzione cinese, sprovvisti della necessaria Autorizzazione all’Immissione in Consumo rilasciata dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), pubblicizzati online quale rimedio e cura all’infezione da Covid-19. Denunciato a piede libero un responsabile.  Il FATTO - Tutto nasce da un controllo che le Fiamme Gialle civitanovesi hanno effettuato all'interno di un autoveicolo, insospettiti dagli strani movimenti posti in essere dal conducente, nel centro della città costiera. Dall’approfondita perquisizione conseguente, i militari hanno potuto constatare la presenza di numerose confezioni contenenti prodotti medicinali con scritte esclusivamente in lingua cinese. È, quindi, emerso che il conducente, un cittadino di nazionalità cinese stava trasportando, per la successiva commercializzazione e distribuzione nel territorio italiano, medicinali pubblicizzati sul web quale rimedio e cura all’infezione da Covid-19, ma privi di qualsivoglia autorizzazione per l’immissione al consumo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco. L'uomo non è stato in grado di esibire alcun tipo di documentazione a corredo della merce trasportata - anche in relazione all’acquisto della medesima - ed è stato pertanto segnalato alla Procura della Repubblica di Macerata per i reati di ricettazione, previsto dall’articolo 648 del Codice Penale e di distribuzione ed importazione di medicinali non autorizzati, contemplato dall’articolo 147, comma 2, del Decreto Legislativo 219 del 2006. I prodotti medicali sono stati sottoposti a sequestro probatorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.          

03/01/2022 11:02
Civitanova, cambiano gli orari del centro vaccinale a gennaio 2022: ecco come

Civitanova, cambiano gli orari del centro vaccinale a gennaio 2022: ecco come

Con l'arrivo del nuovo anno cambiano, per quanto riguarda il mese di gennaio, gli orari d'apertura del centro vaccinazioni anti-Covid di Civitanova Marche.  L'hub comunale di via Gobetti, seguirà i seguenti orari, dal lunedì al sabato: lunedì dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; martedì dalle ore 8:00 alle 13:00; mercoledì dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; giovedì dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; venerdì dalle ore 8:00 alle 13:00; sabato dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00 (ad eccezione di sabato 8 gennaio in cui l’ingresso è previsto dalle ore 8:00 alle 13:00). Il centro vaccini resterà chiuso, oltre che di domenica, nei giorni del primo e del 6 gennaio. Il calendario potrà subire variazioni in base alle necessità stabilite dall’Area Vasta 3.  

01/01/2022 10:55
L'amarezza di Osmany Juantorena: "Pagherei qualsiasi cosa per giocare di nuovo quella finale"

L'amarezza di Osmany Juantorena: "Pagherei qualsiasi cosa per giocare di nuovo quella finale"

Ciao Osmany, so che stai lavorando per tornare al top. Come ti senti? Direi bene, a parte per il Covid che ha colpito la squadra recentemente, per fortuna ancora non a me. Il problema alla spalla, anziché una piccola lesione, si rivelato qualcosa di più serio, sarà quindi difficile che possa ricominciare a breve. Quando credi di riuscire a tornare in campo? Sicuramente non a gennaio, però sono convinto che a fine mese potrò ricominciare ad allenarmi e di tornare disponibile a febbraio. Purtroppo, le tempistiche sono queste e non posso fare niente per accelerarle, bisogna avere pazienza. Il problema alla spalla ti ha costretto ad assistere dalla panchina alla finale persa. È ancora una ferita aperta? Quando mi sono fatto male a Trento non avrei mai pensato di non poter giocare il mondiale. È stata dura da digerire. All’inizio non era una lesione, poi le cose si sono complicate. È stata dura per me guardare da fuori senza poter dare una mano. Non è stato semplice anche perché non mi era mai capitato. È stato veramente difficile. Ti piacerebbe avere l'opportunità di giocarti di nuovo il titolo?  Pagherei per giocare di nuovo quella finale ma so che non sarà semplice: bisogna arrivare alla finale di Champions o vincere il campionato. Però sì, avrei dato qualsiasi cosa per giocare il mondiale e rientrare in squadra. Hai fatto, e stai facendo la storia della Lube. Identifichi qualcuno come tuo successore ideale o come futuro capitano della Lube? È una domanda che mi mette un po’ di pressione sinceramente, non saprei proprio. Sono convinto che il secondo capitano, Simon, abbia la stoffa per condurre i biancorossi, come sta anche dimostrando in queste partite sostituendomi mentre non ci sono, però non spetta a me decidere, ma alla società. Quando qualche anno fa offrirono a me la fascia avevo avuto inizialmente qualche dubbio, non ero stato io ad offrirmi, ma alla fine ho deciso di prendermi questa responsabilità. Saranno comunque loro a indicare alla fine il prossimo capitano. Gli azzurri hanno dovuto imparare a fare a meno di te dopo Tokyo. Ti senti tranquillo ad affidare alla giovane promessa Michieletto la tua eredità in nazionale?Non ho nessun rimpianto, ho sempre dato il massimo con la maglia della nazione e sono fiero di averla data a Michieletto a Tokyo. Giovane solo anagraficamente, Alessandro è uno pallavolista esperto: l’ho visto nascere praticamente ed era giusto passare a lui il testimone. Mi è dispiaciuto da morire non poter chiudere in bellezza alle Olimpiadi, ma così è lo sport: è stata questione di un attimo, ci mancava così poco, ma quel poco ha fatto la differenza. Me ne vado con un argento sul petto, che mi tengo stretto, ma è giusto così, avevo detto che me ne sarei andato dalla nazionale dopo Tokyo e così doveva essere. Sono felice di aver potuto lasciare la mia maglia a Michieletto, che ha lavorato tantissimo ed è riuscito a portare a casa l’Europeo, un risultato incredibile per loro di cui sono anche io molto felice.      

01/01/2022 10:00
Le Marche fra Capodanno e tradizione: la storia dei 12 chicchi d’uva prima di mezzanotte

Le Marche fra Capodanno e tradizione: la storia dei 12 chicchi d’uva prima di mezzanotte

Sebbene non sia ufficialmente riconosciuta come tradizional-popolare, l’usanza di mangiare 12 chicchi d’uva negli ultimi altrettanti rintocchi che precedono la mezzanotte del 31 dicembre ha assunto nel tempo un significato importante negli usi e costumi delle Marche, sottendendo con molte probabilità un legame con altre realtà europee, sulle basi del più romantico culto della terra e dei contadini. Va detto, anzitutto, che la storia dei festeggiamenti in occasione della Notte di San Silvestro, o Capodanno, risulta essere in Italia un interessante connubio fatto di cultura e religione. Le origini risalirebbero addirittura al 153 a.C., anno in cui il cosiddetto calendario giuliano - elaborato dall'astronomo egizio Sosigene di Alessandria sulla base del culto del dio romano Giano – venne accolto dai più solo in forma ufficiosa. Fu infatti nel 46 a.C. che Giulio Cesare decise di promulgarlo in via ufficiale e diffonderlo in tutti i domini dell’Impero romano, finché nel 1582 papa Gregorio XIII lo fece sostituire con il calendario gregoriano, complice il poco preciso (sebbene molto accurato) calcolo delle annualità bisestili da parte di Sosigene di Alessandria. Contemporaneamente allo sviluppo di quello che tutt’oggi è considerato il più noto sistema di riferimento per l’annuale ciclo delle stagioni, il giorno del 31 dicembre venne a coincidere nel 335 d.C. con la morte di papa Silvestro I, figura religiosa passata alla storia soprattutto per lo stretto legame con l’imperatore Costantino (il primo regnante ad accettare il cristianesimo), il quale a sua volta favorì il passaggio della Roma pagana a quella cristiana. Ma cosa c’entra il rito dei 12 chicchi d’uva? Occorre soffermarsi alla prima metà del 1500, periodo nel quale moltissimi ebrei sefarditi espulsi dalla Spagna a seguito dell’Editto di Granada (1492) finirono con lo stanziarsi soprattutto nelle zone del centro nord della Penisola italiana. In particolare, le Marche iniziarono ad ospitare comunità molto importanti, da Ancona ad Urbino, da Fermo a Macerata: queste terre divennero un punto d’incontro tra Oriente e Occidente, in quanto vi si trovavano anche ebrei romani, veneziani, dei paesi islamici, nonché i già citati sefarditi che volevano fuggire lontano dall’Inquisizione che dava loro la caccia. L’incontro di culture - fra rituali legati all’agricoltura e alla religione – dà ragione di credere in quelli che sono stati recepiti come simboli di buon auspicio per l’anno venturo: i dodici apostoli, i dodici figli di Giacobbe, le dodici ore del giorno, i dodici mesi dell’anno, i dodici simboli dello zodiaco, e poi ancora l’uva come frutto della fratellanza, dell’unione, della gioia e del piacere - sentimenti cari al culto del dio greco Bacco. Non è difficile, quindi, individuare il significato e l’importanza culturale di un rito storicamente accolto a tutti gli effetti dai marchigiani come atto per ingraziarsi la fortuna nella speranza di un anno fruttuoso e abbondante. Non mancano, ovviamente, le chiavi di lettura politica di un simile gesto, spesso utilizzato dal popolo (dalla fine del 1800) con intento burlesco nei confronti della borghesia. Ma questa è un’altra storia. L’uva della fortuna, o “uva de suerte”, rimane tanto in Spagna quanto nelle Marche un suggestivo rituale fatto di convivialità, esorcismo dei tempi più bui e buoni propositi per l’anno che verrà. L’importante, ovviamente, è riuscire a mangiarne 12 chicchi al ritmo degli ultimi rintocchi di campana prima della mezzanotte.

31/12/2021 15:00
Civitanova, i saluti di fine anno dell'assessore Belletti: "Carenza di personale, ma obiettivi raggiunti"

Civitanova, i saluti di fine anno dell'assessore Belletti: "Carenza di personale, ma obiettivi raggiunti"

La Giunta comunale di Civitanova Marche ha approvato il piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2021/2023, rinviando a successivi provvedimenti la restante programmazione, tenendo conto della scadenza del mandato elettorale del sindaco Fabrizio Ciarapica, prevista per l’anno 2022.  Il comune di Civitanova dispone attualmente di un organico di poco superiore alle 200 unità. A disposizione dei civitanovesi ci sono meno dipendenti rispetto ai previsti in base al numero dei residenti, soprattutto in considerazione dei diversi periodi emergenziali affrontati negli ultimi anni.  L’assessore al Personale Roberta Belletti, nei tradizionali saluti di fine anno inviati anche quest’anno da remoto a causa della pandemia, si dice soddisfatta per il servizio erogato e coglie l’occasione per fare a tutti gli auguri, ma anche per ringraziare il segretario comunale Sergio Morosi e i responsabili delle Risorse umane per la loro disponibilità.  “Il Comune di Civitanova è storicamente sotto organico - ha dichiarato l’assessore al Personale Roberta Belletti -  e questo dato è indicativo della qualità espressa nel lavoro negli anni dai dipendenti dell’Ente. Poter contare su maggiori risorse umane velocizzerebbe i servizi, potendo sostituire i posti lasciati scoperti da quota 100 o mobilità. Per il 2022 si ricomincerà a lavorare sulle assunzioni, alla luce anche del perdurare del difficile periodo segnato dal Covid. Nel caso della Polizia locale, ove le esigenze erano più pressanti, è stato fatto un ottimo lavoro usufruendo di forme di lavoro flessibile, sempre nel rispetto del limite di spesa imposto dalle norme”. Nel 2021, sono 26 dipendenti che hanno richiesto di lasciare il lavoro per la pensione raggiunta con quota cento o per limiti di età o chiesto mobilità per lavorare in altri Enti (alcuni di loro sono poi rientrati a Civitanova), mentre dal 2017, sono 84 le cessazioni per diversi motivi, più di un quarto dell’intero organico. L’Amministrazione per sopperire alle esigenze sostitutive, si è orientata a coprire prioritariamente i posti vacanti nei Servizi in cui è maggiormente impattante il raggiungimento degli obiettivi programmati di mandato, mediante la conclusione di procedure concorsuali pubbliche avviate e attraverso l’avvio di procedure più veloci, quali utilizzo di graduatorie di terzi o mobilità tra Enti. Nel corso del 2021 si sono concluse anche le procedure per le progressioni verticali per un profilo di Istruttore Direttivo e per tre profili di Istruttore Amministrativo, al fine di poter rivalutare le professionalità. “Nonostante il notevole numero di cessazioni – conclude l’assessore Belletti - la politica dell’Amministrazione è stata quella di rispettare le motivazioni e di non deludere le aspettative dei dipendenti che hanno fatto la scelta di trasferirsi presso altri enti per mobilità; con la stessa sensibilità riguardo alle problematiche legate ai concorsi sono state messe a disposizione di altri Enti le graduatorie. Ringrazio, in generale tutto il personale, che in un periodo difficile per la carenza di organico e segnato anche dall’emergenza Covid, ha comunque contribuito a realizzare gli obiettivi programmati dell’Amministrazione”.

31/12/2021 11:44
Civitanova, bandita la vendita di superalcolici per Capodanno: sì ai 'botti', ma con prudenza

Civitanova, bandita la vendita di superalcolici per Capodanno: sì ai 'botti', ma con prudenza

In vista dei festeggiamenti per l’arrivo del 2022, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha emesso un’ordinanza ad hoc per il Capodanno, con disposizioni sulla somministrazione e vendita delle bevande da parte degli esercizi pubblici. Nello specifico, è vietata la vendita, dalle 21 del 31 dicembre alle 6 del mattino del primo gennaio, di qualsiasi bevanda contenuta in lattine e bottiglie. Sussiste, altresì, il divieto di vendita per asporto di superalcolici dalle 21 del 31 dicembre alle 6 del mattino del primo gennaio, nonché il divieto di somministrazione di superalcolici dalle 2 di notte alle 6 del primo gennaio. “Gli esercizi saranno tenuti ad esporre al pubblico un cartello con l'indicazione dei divieti e degli orari in cui questi saranno in vigore” puntualizza il primo cittadino. Sempre in occasione di San Silvestro e Capodanno, l’Amministrazione Comunale raccomanda a tutti i cittadini “di assumere comportamenti responsabili sull’utilizzo dei prodotti pirotecnici, con preciso riferimento a quanto riportato nell’Articolo 31 - Norme per l’uso di petardi, botti e artifici pirotecnici - del vigente Regolamento Comunale di Polizia Urbana e di Decoro”. Si consiglia di adottare scrupolosamente tutte le cautele e gli accorgimenti necessari, a cominciare dall’indicazione della marcatura CE, dalle avvertenze indicate sulle confezioni o suggerite dagli stessi commercianti, “per prevenire rischi e danni per la propria e l’altrui incolumità”. Nell’ordinanza si invita anche “ad evitare l’utilizzo di botti e articoli pirotecnici nei luoghi di aggregazione o comunque affollati, nelle aree a rischio di propagazione degli incendi, nei pressi di ospedali, case di cura e di riposo, scuole, luoghi di culto, o nelle vicinanze di monumenti, edifici, o in aree a valenza storica, archeologica, naturalistica o ambientale”. “Massima attenzione dovrà essere rivolta alla presenza di bambini o di altri soggetti deboli, che dovranno sempre essere tenuti in condizioni di sicurezza ed a debita distanza, e agli animali domestici e selvatici che possono subire traumi dal rumore dei botti. Si fa quindi appello al senso civico e di responsabilità di ciascuno affinché si festeggi l’arrivo del nuovo anno nel rispetto delle persone e dei nostri amici animali” ha sottolineato il sindaco Fabrizio Ciarapica.          

30/12/2021 17:30
Civitanova, il Covid "frena" il cartellone degli eventi a Capodanno: cosa cambia e cosa no

Civitanova, il Covid "frena" il cartellone degli eventi a Capodanno: cosa cambia e cosa no

Il cartellone degli eventi natalizi di Civitanova Marche, realizzato nel mese di novembre grazie alla collaborazione tra il Comune e diverse realtà del territorio, ha subito alcune modifiche decise in questi giorni. In via precauzionale, visto il momento pandemico, associazioni organizzatrici di singoli appuntamenti hanno ritenuto opportuno sospendere alcune manifestazioni. Così, a seguito del Decreto Festività del 23 dicembre in materia Covid-19, è stata annullata “La Frittella della Pasquella”, prevista domenica 2 gennaio 2022 in piazza XX Settembre. Inoltre sono stati annullati il concerto jazz di martedì 4 gennaio 2022, precedentemente in programma al Teatro Rossini e lo spettacolo di musica popolare previsto giovedì 6 gennaio 2022 al Teatro Annibal Caro. Sono invece confermati, nel rispetto di tutte le misure anti-contagio previste dalla normativa vigente, il concerto di Capodanno di stasera all'Annibal Caro (30 dicembre), lo spettacolo “Lo Schiaccianoci” (lunedì 3 gennaio, Teatro Rossini) e il concerto di Massimo Ranieri (venerdì 7 gennaio, Teatro Rossini).   

30/12/2021 11:12
Covid Marche un anno dopo: dal Vax day alla variante Omicron. “Chi ha sbagliato e cos'è cambiato?”

Covid Marche un anno dopo: dal Vax day alla variante Omicron. “Chi ha sbagliato e cos'è cambiato?”

Prendeva il via esattamente un anno fa la campagna di vaccinazione nelle Marche. Giornata rimasta impressa nella memoria collettiva sia grazie al dottor Adolfo Panzoni, primario del pronto soccorso di Osimo - diventato ufficialmente il primo immunizzato della regione -, sia per il lungo e duro percorso che da lì si sarebbe prospettato in vista di un ritorno alla normalità. Ma di questa luce in fondo al tunnel ancora non vi è traccia: governi impreparati, sanità sotto accusa, contromisure inadeguate, campagne di sensibilizzazione tardive e poco persuasive. E allo stesso tempo: migliaia di fake news diffuse sulla rete (insieme a dati imprecisi e spesso corrotti), medici e virologi più o meno attendibili onnipresenti nei talk show televisivi, manifestazioni di piazza contro vaccino e green pass. E infine di qualche no mask. In un anno, la vaccinazione ha inciso fortemente sulla sintomatologia del Covid-19. C'è però ancora bisogno di mantenere la guardia alta di fronte alla quarta ondata di contagi – ad oggi arrivati a 4.031 nuovi casi (rispetto ai 3.052 del 28 dicembre 2020), con un tasso di contagiosità (Rt) salito a 1,24 (0,98 a fine 2020). 603 i ricoverati un anno fa a fronte dei circa 254 attuali (42 quelli in terapia intensiva): meno della metà, anche questo segnale dell'utilità del vaccino. 130.000 guariti, 3224 deceduti. Sono numeri che, per quanto possano dare da un lato ragione delle misure finora adottate, dall’altro evidenziano anche un altro fattore meno esplicito: la graduale crescita dell’insoddisfazione generale nei confronti delle istituzioni. Le innumerevoli dichiarazioni volate da un comparto all’altro della politica nazionale e regionale – e non solo in virtù della pandemia – non hanno di fatto reso più semplice affrontare la situazione, ma anzi hanno amplificato malumori e insofferenze. Un accresciuto tasso di fiducia nei confronti delle istituzioni come Stato, Regione, Unione Europea, e Chiesa - legato per lo più alla paura e al bisogno di sicurezza -, non sembra essersi tradotto in altrettanta soddisfazione per quei servizi pubblici che un Paese civile dovrebbe saper garantire. A livello nazionale, la sanità privata (60%) rimane più apprezzata di quella pubblica (48%), mentre la scuola - privata e pubblica - negli ultimi due anni non ha subito significative variazioni (rispettivamente, 42 e 47%), così come i trasporti ferroviari (36%). Per il trasporto urbano, invece, l’indice di gradimento è precipitato di ben 10 punti: dal 36% del 2019 al 27% del 2021.Inoltre, a rimanere ancora oggi appannaggio delle minoranze, è la richiesta generale di ridurre il peso dello Stato nella gestione delle strutture sociosanitarie (24%) o scolastiche (22%), favorendo al contempo di +6 punti l'indice di propensione al privato rispetto al 2020 (oggi al 31%). Detto altrimenti, Il 60% degli italiani ritiene oggi che il paese abbia «bisogno di essere guidato da un leader forte». All’interno delle Marche, invece, i dubbi restano legati all’attuale gestione della pandemia che, anche di fronte all’aumento dei contagi causati dalla variante Omicron e alla profonda crisi del personale sanitario, è diventa a fasi alterne un argomento qualunque di dibattito fra vecchia e nuova giunta regionale, o più semplicemente fra esponenti di sinistra e quelli di destra.Se nel corso del 2021 abbiamo assistito alla bagarre in più riprese fra l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini (Lega), e la sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani (Pd), è di fronte all’ultimo dramma dei tamponi e dei vaccini che l’attenzione si è ora spostata. A lanciare il sasso è stato stavolta Angelo Sciapichetti (Pd), ex assessore regionale nella precedente giunta Ceriscioli, il quale ha voluto cogliere l’occasione per segnalare l’incapacità di Acquaroli e soci rispetto ad una prevedibile recrudescenza della pandemia e al numero insufficiente di presidi sanitari messi a disposizione. Non ultimo, va ricordato che lo stesso presidente della regione nell’ultimo anno si è “lasciato muovere” fra le incoerenze della propria leader di partito, Giorgia Meloni.L'esponente di Fratelli d'Italia a marzo 2021 invitava l’Unione Europea ad accelerare sull’obbligo del Green pass, per poi rimangiarsi la parola solo 4 mesi dopo facendo leva sul diritto consegnato per sempre ai no vax (oltre a quello di non vaccinarsi) di esprimere pubblicamente il proprio dissenso in forme sempre più esasperate. Perdendo di vista quelle che sono ormai manovre sociosanitarie necessarie per proteggere le categorie più a rischio ed evitare nuove mutazioni del virus. Un virus che, sicuramente, ha cambiato la vita di tutti i giorni, e del quale non si conoscono ancora gli effetti a lunga distanza. Questo perché, oltre alle nuove campagne di vaccinazione, bisognerà fare i conti nei prossimi mesi anche con le decisioni della classe dirigente: l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la condotta del Parlamento, le responsabilità del Governo Draghi rispetto ai fondi PNRR, la lealtà istituzionale delle Regioni, e il futuro della Sanità Pubblica. Fonte: La Polis-Demos

30/12/2021 10:00
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