Riparte con energia l’attività dall’Azienda dei Teatri di Civitanova. Con l’ultimo decreto, dal 26 aprile possono riaprire musei, cinema e teatri, sia all’aperto che al chiuso e l’Azienda dei Teatri è subito pronta con la programmazione cinematografica.
Da domani, 29 aprile, si accendono i riflettori del cinema Cecchetti, dopo la lunga pausa forzata dovuta all’intensificarsi della pandemia.
Il film del rilancio è Nomadland, diretto da Chloé Zhao, che ha vinto tre Oscar pochi giorni fa e ha fatto la storia della 93ª edizione: miglior film, miglior regia (la seconda in assoluto a una donna dalla storia del premio, la prima a una asiatica) e migliore attrice protagonista, Frances McDormand che ne è anche coproduttrice.
La pellicola racconta la storia straordinaria di Fern (Frances McDormand) che, rimasta senza lavoro e vedova, si mette in viaggio verso gli stati occidentali, determinata a vivere come una nomade dei nostri giorni, al di fuori della attuale società e delle convenzioni odierne.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo Nomadland: un racconto d’inchiesta (2017) della giornalista Jessica Bruder.
L’orario di proiezione è unico, alle 19.30, fino a mercoledì 5 maggio (lunedì chiuso). Prezzo del biglietto: intero € 5,00 – ridotto € 4,00 (fino a 18 anni, oltre i 65 e studenti universitari fino a 24 anni). Per informazioni è attivo il numero TDiC informa: 351/5715757.
Dopo lo stop imposto dalla pandemia nel mese di ottobre, riprendono i Martedì dell’Arte, l’appuntamento settimanale dedicato ai temi dell’arte, della musica, del cinema e molto altro, promosso e organizzato dall’Associazione Arte con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura e l’Azienda Rossini. Il primo incontro si svolgerà martedì 4 maggio, alle ore 18.00. Per motivi di carattere tecnico, cambia momentaneamente la location dell’evento: non si svolgerà infatti al teatro Rossini, attualmente ancora in fase di ristrutturazione, ma presso la sala del cinema Cecchetti di viale Vittorio Veneto. Relatore della lezione di martedì 4 maggio sarà Andrea Viozzi, storico dell’Arte, che parlerà di Giorgio Morandi.
“Accogliamo con gioia questa ripartenza - ha detto Anna Donati, ideatrice della storica rassegna – che ci permette di svolgere la quattordicesima edizione dei Martedì dell’Arte, se pur in un momento estremamente difficile. Saranno rispettate tutte le misure di distanziamento ed igienizzazione previste dal protocollo sanitario”.
A distanza di pochissimi giorni dal sesto Scudetto, il secondo titolo stagionale conquistato dalla Cucine Lube Civitanova dopo la Del Monte® Coppa Italia vinta a Bologna, Albino Massaccesi, vice Presidente della A.S. Volley Lube, ricorda il passato, esalta il presente e pensa già agli obiettivi futuri del Club perché la sua filosofia coincide con quella del patron Fabio Giulianelli: “La Cucine Lube partecipa a tutte le competizioni per arrivare fino in fondo”.
Albino Massaccesi: “Il nostro feeling con le finali è notevolmente migliorato, ma non rinnego il periodo in cui collezionavamo secondi posti. La Cucine Lube in questi anni ha sempre lottato al vertice. Dopo lo Scudetto e la Coppa Italia vinti durante il primo ciclo di Blengini in panchina, abbiamo dovuto fare i conti con 7 battute d’arresto all’ultimo step sfiorando il Mondiale per Club, la Champions League e lo Scudetto, ma eravamo lì a giocarci obiettivi prestigiosi. Abbiamo fatto tesoro delle occasioni sfumate e ci siamo imposti in sei delle successive sette finali diventando campioni del Mondo e d’Europa, dominando in Italia, con due Scudetti e due coppe nazionali. Abbiamo perso solo la finale di Supercoppa con Perugia al tie break e ci è dispiaciuto perché vogliamo sempre vincere. In questo lungo lasso di tempo abbiamo fatto degli investimenti e siamo stati protagonisti. Continueremo a lavorare per dare una continuità al bellissimo percorso senza mai snobbare nessuna kermesse, ma inseguendo tutti gli obiettivi come facciamo ormai da molto tempo. Senza il blocco dei tornei nel 2019/20 forse la bacheca sarebbe ancor più ricca”.
Cristiana Mazzaferro è stata riconfermata alla guida del Club Vela Portocivitanova, dove inizia proprio oggi a lavorare al suo settimo mandato.
Questo il verdetto dell'Assemblea elettiva del sodalizio civitanovese, che si è svolta sabato sera presso l’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, secondo le procedure anti Covid disposte dalla legge, che ha portato al rinnovo di tutte le cariche sociali.
Oltre al Presidente, sono stati nominati i consiglieri Andrea Netti, Vicepresidente, Luca Avallone, Tesoriere, Oscar Monina, Segretario, Alessandro Battistelli, Direttore Sportivo Altura, Stefano Cossiri, Consigliere Sandro Iesari, Consigliere, Augusto Moretti, Consigliere, Vittorio Palmieri, Consigliere.
I membri supplenti: Pacifico D’Ettorre, Pierluigi Cipolla, Giacomo Sabbatini.
I probi viri: Augusto Cingolani, Francesco Tassi, Antonio Paoletti.
Il revisore unico Giampietro Verdini e il revisore supplente Francesco Stronati.
I probi viri supplenti: Gianclaudio Luzi, Giampaolo Morresi.
L’olimpico di Londra 2021, Michele Regolo, resta Direttore Sportivo della scuola vela come figura esterna, mentre è una novità l'affidamento della gestione dei pontili ai soci Augusto Moretti e Vittorio Palmieri.
Nel corso dell’assemblea sono stati approvati Bilancio Consuntivo e Preventivo, fortemente orientati al fundraising per opere future, con particolare attenzione sul rifacimento dei pontili più obsoleti dell’area Nord del porto.
Nel corso dell’Assemblea è stato presentato il progetto editoriale de “Le Vele che Schioccano”, house organ trimestrale del Club di cui è attesa a breve l’uscita del primo numero. Il nome riprende un’espressione nota del poeta Dino Campana che fa riferimento ai trabaccoli, gli antichi velieri commerciali dell’Adriatico. Nel giornalino infatti, accanto alla narrazione del presente, ci saranno ampi spazi per il ritorno alle tradizioni veliche della zona, con rubriche dedicate alla storia del Club.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha firmato oggi un’ordinanza per dare la possibilità di apertura al pubblico alle attività presenti all’interno Mercato coperto (ex Pescheria), nonché alle attività di acconciatura, estetica, tatuaggio e piercing presenti sul territorio comunale nella giornata del 1° maggio 2021.
“Quest’anno la festività del 1° maggio 2021 cade di sabato – spiega il Primo cittadino nel testo - giorno in cui alcune attività registrano una maggiore concentrazione di appuntamenti e richieste di servizio. Con questo provvedimento abbiamo voluto tener conto delle difficoltà economiche e finanziarie in cui versano le attività economiche a seguito della situazione emergenziale causata dalla pandemia da Covid-19, e pertanto abbiamo ritenuto opportuno concedere la delega. L’adattamento dell’orario permette anche di diluire e rendere più veloce e sicura l’evasione delle richieste delle persone”.
Operazione dei Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche: sequestrati 180 kg. di crostacei, meglio noti con il termine inglese Blue Crabs e 2,5 kg. di cefali, che erano trasportati in macchina, all’interno di vaschette di plastica, occultati con teli di stoffa, in condizioni igieniche precarie ad una temperatura non idonea per la conservazione e la successiva consumazione. Ingente il valore della merce sequestrata.
Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, finalizzato tra l’altro a garantire il costante monitoraggio della circolazione delle merci e delle persone nel territorio i militari della Compagnia civitanovese hanno controllato un veicolo condotto da un cittadino di nazionalità cinese, accompagnato da una sua connazionale.
Alla richiesta dei documenti d’identità degli occupanti l’autovettura, i militari sono stati immediatamente attirati da un acre odore, proveniente dall’interno del mezzo, un SUV, che ad un immediato riscontro visivo è risultato contenere, nel vano posteriore, diverse cassette coperte con teli di stoffa.
A specifica domanda, il conducente rappresentava di essere il titolare di un ristorante di sushi in Provincia di Bari e di trasportare, per l’esercizio della predetta attività commerciale, 180 kg. di granchi reali blu dell’Atlantico e 2,5 kg. di cefali.
Rilevata la conservazione dei medesimi in condizioni igieniche precarie, alla luce dell’assenza di idonea cella frigorifera per il trasporto della merce, le Fiamme Gialle hanno richiesto l’intervento del personale medico del Servizio Igiene Alimenti di Origine Animale dell’ASUR - Area Vasta 3.
Le analisi condotte dai sanitari hanno permesso di rilevare come i crostacei e il pesce fossero trasportati in un cattivo stato di conservazione, ad una temperatura di oltre 17°C, a fronte di quella prevista pari a 0°C.
Rilevata l’inidoneità al consumo , stante peraltro l’assenza di documentazione di supporto dalla quale rilevarne la provenienza, i granchi reali blu e i cefali sono stati così sequestrati e distrutti.
Il legale rappresentante dell’attività commerciale è stato denunciato per il reato previsto dall’art. 444 del codice penale (“commercio di sostanze alimentari nocive”), nonché per la violazione all’art. 5 della Legge di Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
Parimenti, per l’assenza di idonea documentazione che garantisse la tracciabilità della merce rinvenuta, è stata contestata nei suoi confronti una sanzione amministrativa ammontante nel massimo ad 4.500 euro.
Ingente il valore della merce sequestrata, in considerazione dei prezzi di mercato del granchio blu reale che, in Italia, si aggirano intorno ai 150 € al chilogrammo.
L’attività di servizio si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto a tutela dell’economia legale, costante impegno della Guardia di Finanza che mira a garantire la sicurezza, la salute pubblica e l’ordine economico finanziario.
Si sono rimessi in moto oggi all’ora di pranzo tanti bar e ristoranti che, seppur con norme ancora stringenti, hanno potuto ritrovare alcuni dei propri clienti, anche se solamente all’aperto.
Tanta era la voglia di rialzare le serrande da parte dei proprietari delle attività ristorative che, per garantire il distanziamento richiesto e cercare di mantenere a galla la quotidianità del lavoro, nonostante la pandemia ancora in atto, si sono ingegnati con delle soluzioni originali ricavando degli spazi adatti per servire i pasti all’aria aperta.
Autorizzati a partire erano solo i locali provvisti di gazebo e verande ma c’è chi comunque ha ricavato il proprio posto dove riabbracciare gli avventori in totale sicurezza.
E’ il caso della Trattoria ‘Lo Monte’ nel quartiere Fontespina di Civitanova Marche, i cui gestori si sono ingegnati trasformando il corridoio, utilizzato solitamente come deposito per i fornitori, in un suggestivo dehors composto da dieci tavoli rispettosi delle vigenti misure anti-covid.
Il clima, non troppo clemente della giornata di oggi, ha un po’ oscurato l’entusiasmo delle persone di ritrovare un luogo tanto caro come un ristorante, ma a ‘Lo Monte’ anche in questo caso la soluzione è stata a portata di mano.
Il calendario indica che siamo entrati nella primavera ma il termometro, nelle prime ore di zona gialla non ha segnato numeri degni di questa stagione, rallentando quindi l’operazione ‘ripartenza’ di molti esercenti.
Ecco che nel ristorante di pesce, sito in località IV Marine, sono spuntate sopra le sedie di ogni tavolo delle calde coperte utili per gustarsi un buon pranzo al caldo, oltre che in sicurezza.
Idee, iniziative ed esperimenti: tutto per poter tornare gradualmente ad una normalità che manca da troppo tempo a questo settore.
Con il DL 22 aprile 2021, n.52 (c.d. decreto riaperture) da oggi sono previsti graduali allentamenti delle misure restrittive. Le novità per il settore food prevedono ristoranti aperti a pranzo e a cena, purché all’esterno. Via libera a verande, dehors, balconate e tavoli fuori. Non di secondaria importanza, la notizia che il coprifuoco rimarrà, a meno di significativi miglioramenti della curva epidemiologica, fermo alle 22 fino al 31 luglio.
Queste novità son state accolte con grande scetticismo dai ristoratori. Coprifuoco, meteo, disparità e spese importanti li soffocano, ancora una volta con la sensazione di esser stati trattati senza rispetto. Sono pochi i ristoranti attrezzati per l’esterno, o comunque il numero dei coperti all’aperto non permette di sostenere i costi dell’apertura. Il personale è appeso ad un filo, il mal tempo non aiuta. Queste e molte altre le criticità emerse.
Vittorio Rastelli, titolare di Officina Bistrot, circoscrive le riaperture ad un segnale più che ad un cambiamento effettivo:”Riapriamo perché vogliamo esserci e mandare un messaggio di speranza ma non ci aspettiamo grossi miglioramenti perché le cose in sospeso sono davvero tante: il cliente ancora non sa cosa si può fare e quindi l’afflusso di gente sarà limitato. Pagare il personale è difficile se la sera magari non lavori a pieno regime e non guadagni. Il discorso cena così non è praticabile. Va bene per i bar che allungano l'aperitivo ma per la ristorazione è inutile. Il coprifuoco alle 22? Non ha senso perché molti arrivano proprio a quell’ora per cenare, possiamo ipotizzare due turni prorogando di un’ora ma così no, chi viene da lontano non prende nemmeno in considerazione l’idea”.
“Stiamo ampliando lo spazio all’esterno con dei lavori. Negli scorsi mesi, la zona rossa ha bloccato anche i tentativi di ristrutturazione quindi non siamo pronti al 100% però intanto iniziamo con gli spazi nel patio e nel giardino. Speriamo migliori il tempo perché ancora fa molto freddo la sera – Sorgono dubbi anche sulla gestione di eventuali peggioramenti atmosferici – poniamo inizi a piovere, non posso spostare i clienti all’interno. Come mi muovo? Dovrei mandar via le persone nel bel mezzo dell’aperitivo-cena. Non li faccio pagare e tutto il lavoro per i coperti svanisce”.
“C’è molta voglia di ricominciare ed euforia per l’arrivo della stagione estiva ma la paura rimane perché la percentuale dei vaccinati non consente di rilassarsi. È frustrante sentire che le persone hanno voglia di tornare alle vecchie abitudini, ad organizzare una cena fuori, e non poter lavorare in questo senso, con le regole in ballo non è fattibile – incalza Rastelli – io all’orario stabilito giro la chiave e chiudo ma pensate che il lungomare sarà vuoto per quell’ora e che ci saranno controlli? Ho seri dubbi a riguardo”.
Il tira e molla di direttive non permette una gestione ottimale delle scorte di cibo: “Abbiamo avuto l’ufficialità del passaggio in giallo venerdì, se fossimo rimasti arancioni avrei mandato all’aria ore di preparazione. Noi non avremmo buttato il cibo perché collaboriamo con un’associazione ma sprechi del genere sono all’ordine del giorno con così poco preavviso. Demoralizza esser trattati così”.
“La voce dei ristoratori è unanime – ricorda Roberto Broccolo, titolare de La Lampara - Noi siamo fortunati con una piccola veranda esterna ma dipendiamo dal tempo. Gli orari sono il problema principale: per noi il grosso del lavoro arriva con le cene, impossibili con il coprifuoco. Faremo di tutto per lavorare ma ho ragazzi del personale che stanno con il cuore in mano nella speranza di essere chiamati ma nelle condizioni attuali, con i ricavi che si prospettano più che dimezzati, non posso assumere tutti perché le spese sono davvero tante su un incasso che è ridotto all’osso. Per non parlare del tempo. Ho una veranda a vetri ma come faccio a prendere le prenotazioni? Ho i vetri aperti, inizia a far vento, devo chiudere e vado in multa, dove mando le persone? Noi ci prepariamo, prepariamo il cibo e poi? Non si può lavorare così, appesi a un filo.”
“Senza ristori. Avevo preventivato delle spese che queste riaperture sicuramente non saneranno. Capisco i comportamenti responsabili e la cautela ma ci devono dire secondo che principio scientifico sono i ristoranti a far innalzare i contagi dopo che ci siamo adeguati al 100% ai protocolli. Segnavamo i nomi, le persone erano sedute e distanziate. Per quale motivo siamo gli untori? Abbiamo affrontato grandi spese per metterci a norma. Lo scorso anno non c’è stato mai un controllo! Se non fanno i controlli non trovano chi si comporta male. Non possono fare direttive senza controlli e chi le rispetta rimane fregato – incalza Broccolo – denuncio una situazione in cui molti ristoratori non fanno quello che devono e son disposti a pagare la multa risulta, risulta più conveniente che adeguarsi alle norme. Fanno un discorso di convenienza economica e mettono in pericolo la salute”.
Antonio Priolo, gestore del T-Bone, parla di un altro “Bluff dello Stato: è evidente che il clima ancora non permette di stare all’esterno. Non posso far mangiare le persone con il freddo. Hanno regolamentato una cosa improponibile. Le attività di ristorazione avranno ancora dei grossi problemi, lavorare con la parte esterna non basta. Dal 26 proveremo ad aprire ma non è più tempo per i tentativi”.
“Di solito aprivo la veranda esterna verso la fine di giugno, non prima, perché a cena le temperature si abbassano molto – commenta Priolo – hanno creato solo un altro disagio. Forse sarebbe stato meglio rimanere chiusi e riaprire secondo i giusti criteri il prima possibile. Stanno promuovendo un dispendio di energie e di denaro grave con queste mezze decisioni.”
Ricorre la parola “frustrazione”: "Lavori senza garanzia di risultati, sei frustrato e questa sensazione si ripercuote sul personale e sull’azienda tutta. Il settore richiede una preparazione, c’è una linea da seguire. Con queste misure han cercato di placare gli animi ma non ne uscirà nulla di positivo, solo ulteriori difficoltà".
Da ultimo la questione comunicazione, difficile da programmare: “Io aprivo solo a cena e mi conoscono per questo, non ho mai aperto a pranzo e parto svantaggiato. Mangiare all’esterno non è ancora una soluzione. Come dovrei comportarmi?”.
"Riapertura? Da valutare – così il titolare del Gabbiano sulle prossime settimane. Non sussistono le condizioni. Le riaperture non so per chi sono state previste e in quali termini, per la ristorazione non è un termine accettabile quello che ci concederanno. Parliamo di un forte fattore discriminatorio. Ad oggi si pensa a maggio all’aperto e da giugno si torna al chiuso ma navighiamo a vista. Aprire è poco rispettoso nei confronti del cliente che dovrà pagare il pranzo o una cena e non godersela perché non è periodo per andare a servire fuori. È solo un contentino, sicuramente nulla di risolutivo”.
Beccato al parco con 26 dosi di hashish: nei guai un 20enne
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, nell’ambito di specifici servizi di prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti hanno tratto in arresto L.P., insospettabile ventenne civitanovese ritenuto responsabile dell’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio.
I fatti risalgono a qualche giorno fa quando gli investigatori, a seguito di insoliti movimenti nei pressi dei giardini e parchi della città rivierasca, si erano messi sulle sue tracce del giovane.
Proprio lo scorso venerdì insospettiti dall’atteggiamento, hanno deciso di effettuare un accurato controllo che ha permesso di recuperare addosso al giovane un involucro contenente ben 26 dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish confezionate con cellophane per un peso utile di 26 grammi, evidentemente destinate alla popolazione giovanile.
I militari dell’Aliquota Operativa hanno quindi deciso di estendere la perquisizione alla sua abitazione dove, in effetti, sono stati trovati nella sua camera da letto ulteriori tre panetti dello stesso stupefacente per un peso complessivo di 327 grammi, insieme ad un bilancino di precisione ed altro materiale utile al confezionamento.
Il giovane, in ossequio alle disposizioni impartite dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Macerata dott. Enrico Barbieri, è stato dichiarato in arresto e trasferito presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida prevista questa mattina alle 10.00 dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata.
Vie del centro quasi tutte piene, lungomare affollato e spiagge tornate ad animarsi di gente intenta a godersi una calda giornata di sole che ha fatto da cornice all'ultimo weekend prima delle parziali riaperture di tante attività commerciali in programma domani.
Gli ultimi istanti di zona arancione a Civitanova Marche, oggi pomeriggio presentavano già i primi riflessi di giallo. Le restrizioni anti-covid odierne in vigore impedivano ancora gli spostamenti fuori comune e consentivano solo l'asporto per bar e ristoranti ma sono stati in molti ad approfittarne per passeggiate o attività fisica all'aperto.
Tutti muniti di mascherina, sono anche state anche in tante le attività ristorative al lavoro per preparare l’attesa ripartenza di domani che vedrà tornare 'in vita' tutti quegli esercizi che potranno garantire il servizio al tavolo solo in spazi aperti come verande, dehors o gazebi ma non al bancone in quanto considerato al chiuso.
Un assolato anticipo di 'zona gialla' che fa da prologo ad un altro capitolo della fase pandemica che ancora vedrà il coprifuoco scattare alle 22 e il divieto di spostamento tra una regione e l'altra.
Il sesto Scudetto della Cucine Lube Civitanova è stato salutato con frasi di stima dai vertici dello sport italiano e della pallavolo nazionale.
Giovanni Malagò, Presidente del CONI, ci ha tenuto a rimarcare sui social network la doppietta biancorossa e a complimentarsi per “questa bellissima impresa”.
Puntuali le congratulazioni di FIPAV e Lega Volley tramite i due presidenti, che ieri erano in tribuna stampa all’Eurosuole Forum e hanno applaudito alle prodezze della Cucine Lube e di Perugia in Gara 4 della Finale Play Off. Il numero uno federale Giuseppe Manfredi ha parlato di “meritato trionfo” e di “ennesimo successo conquistato dalla Lube”, mentre Massimo Righi, condottiero della Lega Volley, ha twittato la sua soddisfazione per lo spettacolo della SuperLega Credem Banca, con tanto di complimenti al Club cuciniero ed elogi alle altre squadre della SuperLega “per questa incredibile e difficilissima stagione portata a compimento”. Una carezza a tutto il movimento la coda del suo cinguettio: “La nostra forza è la nostra passione!”.
Il titolo numero 24 nella storia della Cucine Lube Civitanova ha avuto un grande risalto anche sui media cubani. Titoli e foto-notizie che hanno fatto il giro del web. Un feeling legato alla presenza dei quattro atleti caraibici in maglia biancorossa. Tra i protagonisti della vittoria di Coppa Italia e Scudetto figurano, infatti, il capitano Osmany Juantorena in posto 4, MVP di Gara 1 e Gara 4 di Finale, il centralone Robertlandy Simon, un rullo compressore per tutto il torneo, e lo schiacciatore in partenza Yoandy Leal, che ha salutato la Cucine Lube con una volata di grande intensità nei Play Off e il titolo di MVP di Gara 3 di Finale. In mostra si è messo anche il giovanissimo connazionale Marlon Yant, che ha risposto all’appello con freschezza atletica, entusiasmo e sprazzi di ottimo volley quando è stato chiamato in causa. La vittoria, da attribuire alla compattezza e alla forza del collettivo biancorosso, presenta una fortissima impronta cubana.
Nella mattinata di ieri, a Civitanova Marche, nel corso di un servizio mirato, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, diretto dal Commissario Capo Fabio Mazza, nella zona adiacente il parco Cecchetti, hanno intercettato un’autovettura condotta da una 35enne italiana residente in provincia, a bordo della quale vi era un uomo di nazionalità tunisina, conosciuto dalla Polizia quale abituale assuntore di sostanze stupefacenti.
L’autovettura era già nel mirino dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche poiché, a seguito di attività investigativa antidroga condotta nelle settimane scorse, era stata notata aggirarsi nei luoghi della città solitamente frequentati da tossicodipendenti. Per questo motivo, sono stati seguiti a distanza al fine di monitorarne i movimenti fino ad arrivare al parcheggio del vecchio Mcdonald in via Carducci, all’interno dell’area di servizio ENI.
Da qui hanno ripreso la marcia in direzione centro città, dopo che alcuni soggetti si erano dapprima avvicinati all’autovettura dalla quale si erano allontanati dopo un breve contatto con i due passeggeri facendo perdere le loro tracce.
Nell’immediatezza l’uomo, un 27enne di origini tunisine, in Italia senza fissa dimora, che era seduto nel lato passeggero, colto di sorpresa, alla vista dei poliziotti, con una manovra repentina ha portato le mani in bocca riuscendo ad ingoiare alcuni involucri che aveva in mano, vincendo la resistenza di un poliziotto che aveva tentato di evitare che lo stesso potesse disfarsi degli involucri che invece riusciva a deglutire. La successiva perquisizione, effettuata all’interno dell’abitazione dei due, ha consentito il rinvenimento di circa 1900 euro in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio, altro materiale comprovante la medesima attività criminosa posta in essere dai due, nonché materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.
Nel contempo, l’uomo è stato condotto presso il nosocomio di Civitanova Marche al fine di effettuare gli accertamenti radiografici che hanno evidenziato la presenza di 4 involucri contenenti alcune dosi di eroina e per tali motivi è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed trasferito al carcere di Ancona-Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Civitanova Marche ha celebrato in forma ristretta, ai fini del contenimento del contagio da Covid 19, il 25 Aprile Festa della Liberazione, con un programma ridotto cui ha aderito l’ANPI. Assente il presidente Claudio Gaetani, figlio della storica presidente Annita Pantanetti scomparsa lo scorso settembre, che ha fatto essere presente una delegazione femminile dell’Associazione.
La celebrazione è stata scandita dalla consueto programma: la deposizione di una prima corona d’alloro a Palazzo Sforza, poi ritrovo è proseguita nella Città Alta in Piazzale Italia, con la seconda corona, per terminare, infine, alle ore 11 nei giardini di Piazza Gramsci dove è stata depositata la terza corona d’alloro ai piedi del monumento in ricordo dei Caduti della Resistenza, dell’artista Wladimiro Tulli.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica è intervenuto con un breve discorso dedicato alla memoria di Annita Pantanetti e ha evidenziato l’importanza della figura femminile all’interno della guerra di Resistenza.
“La rappresentanza al femminile di oggi dell’ANPI è un segnale di rilievo per tutti noi, non solo per ricordare la professoressa Pantanetti, ma anche per ricordare quanto furono essenziali le donne nella liberazione dell’Italia: decine di migliaia di donne, insieme agli uomini, fecero la Resistenza contro l’oppressione di un regime totalitario nazifascista che aveva trascinato la nostra nazione in una guerra mondiale deflagrante, a leggi razziali atroci, a milioni di morti, alla povertà per tutta la nostra popolazione”. Così il Sindaco Fabrizio Ciarapica, intervenendo alla celebrazione.
“Le donne che fecero la Resistenza perlopiù sono sempre state un passo indietro nei ricordi, nelle celebrazioni, ma esse hanno avuto un ruolo importante soprattutto in quello che fu chiamato delle ‘staffette’. Donne – ha proseguito il Sindaco - che avevano il compito di garantire i collegamenti tra le varie brigate di mantenere i contatti fra i partigiani e le loro famiglie o occuparsi spesso del trasporto degli alimenti. Il loro ruolo non fu mai evidenziato perché in quegli anni la narrazione è stata scritta dai maschi. Quindi sono ben lieto di poter condividere questa festa con tutte voi”.
Questo incontro di oggi, vuole anche essere un segnale di rafforzamento, di unione per rinsaldare i principi della nostra libertà, della nostra patria, della nostra Repubblica, in un difficile momento in cui c’è bisogno, come allora, di rivivere la speranza in un futuro migliore, senza dimenticare quei pilastri valoriali che hanno unito tante donne e uomini in un ideale comune che era e resta quello della libertà”.
“Ricordare i passaggi della storia che portarono 76 anni fa alla liberazione del nostro Paese è un dovere affinché si possa trasferire questi principi ai nostri figli in modo molto chiaro, netto, inequivocabile, poiché la libertà è un bene che deve essere tutelato sempre”.
“Le istituzioni, in questo 25 Aprile 2021, sono chiamate ad assolvere a un compito di grande responsabilità. Dobbiamo diventare tutti insieme, in modo trasversale, portatori di solidarietà e umanità affinché nessuno possa essere mai più calpestato e possa rimanere indietro. I valori – ha concluso il primo cittadino - della festa sono contenuti anche nella realtà che stiamo vivendo in questi giorni difficili, affinché l’unione e lo sforzo collettivo possa far ritornare la nostra Nazione alla rinascita che merita, come fu dopo il 1945”.
Dopo l’intervento del Sindaco, ha preso la parola in rappresentanza delle donne dell’ANPI, Anna Donati, che è anche presidente dell’Associazione Arte, che ha evidenziato come “la Festa del 25 Aprile deve essere un punto di ripartenza e di riconciliazione per chi ha a cuore la democrazia e la libertà”. Infine ha ricordato la figura della partigiana staffetta Nunzia Cavarischia, stella Rossa, staffetta del Gruppo 201 Volante, che prese parte alla guerra di Liberazione a soli 14 anni. La Cavarischia ha oggi 92 anni e attualmente si trova in provincia di Alessandria presso la figlia ma con il cuore è sempre nella sua Acquacanina.
Presenti alla piccola cerimonia, oltre al Sindaco Fabrizio Ciarapica, Claudio Morresi, Presidente del Consiglio Comunale, Amedeo Regini dell’ANPI Civitanova, Giorgia Belforte, responsabile del Circolo Sibilla Aleramo, la consigliera Mirella Franco, il consigliere Pier Paolo Rossi e Francesco Micucci, ex consigliere regionale.
(foto: Ciro Lazzarini)
La Feba Civitanova Marche torna da Bolzano a mani vuote. Le momò, dopo un match equilibrato, cedono per 73-56 contro le altoatesine. Le biancoblu hanno avuto un passaggio a vuoto nel terzo quarto, con le padrone di casa che hanno scavato il solco vincente. Si chiude così con una sconfitta la regular season delle momò in attesa di conoscere la griglia play-out, in vista anche dei recuperi delle altre squadre impegnate per la lotta salvezza.
La Feba si presenta con il rientro di Binci e con Rosellini e Bolognini in campo ma senza Trobbiani, precauzionalmente a riposo. Primo quarto in perfetto equilibrio tra le due squadre, con la Feba che tenta l’allungo in alcune situazioni ma le locali rimangono sempre in scia per poi chiudere con il canestro di Assentato sul 15-15. Nel secondo periodo parte meglio Bolzano che tocca il 28-20, a metà frazione, ma le momò rientrano con tanta determinazione e concentrazione, con il canestro di Binci a fissare il punteggio sul 33-31 con cui si va al riposo lungo.
Alla ripresa delle ostilità le ragazze di coach Donatella Melappioni e Gabriele Carmenati partono a rallentatore e le locali ne approfittano, La compagine di coach Alessandro Pezzi mette il break decisivo chiudendo sul 58-41 il periodo. Nell’ultima frazione la Feba non riesce a ricucire lo strappo e si deve arrendere per 73-56.
“Siamo reduci da una settimana in cui non ci siamo allenate al completo visto che alcune ragazze sono reduci dalle terapie – commenta coach Donatella Melappioni – e da problemi fisici, quindi siamo riuscite ad allenarci a pieno organico solo ieri. Oggi mancava Jessica Trobbiani, che è una giocatrice importante nella nostra economia del gioco, e la sua assenza si è fatta sentire. Detto questo purtroppo ancora una volta siamo incappate in un terzo quarto non all’altezza delle aspettative ed abbiamo perso lì la partita. Sul -17 nell’ultimo quarto abbiamo avuto tre attacchi per cercare di accorciare e ribaltare la differenza canestri ma senza successo. A questo punto non ci resta che attendere il risultato delle avversarie, ovvero Bolzano e Livorno, nei loro recuperi per capire la nostra griglia play-out”.
ACCIAIERIE VALBRUNA BOLZANO – FEBA CIVITANOVA MARCHE 73-56 (15-15; 18-16; 25-10; 15-15)
ACCIAIERIE VALBRUNA BOLZANO: Kujit 20, Chiabotto 5, Fabbricini 8, Assentato 13, Hafner D. 9, Luppi, Garaffoni 1, Bonvecchio 13, Marcello 4, Hafner M., Villarini All. Pezzi
FEBA CIVITANOVA MARCHE: Rosellini 5, Paoletti 16, Dzinic, Castellani 6, Bolognini 9, Angeloni 2, Bocola 13, Severini ne, Binci 5, Pelliccetti ne All. Carmenati
Arbitri: Andrea Andreatta ed Alessandro Frigo
Andreani che si lascia scivolare a terra sfinito dopo l’errore di Giulio Casagrande sul tiro da tre del potenziale pareggio nei supplementari è l’immagine del sofferto ma fondamentale successo della Rossella Civitanova sul campo della Pontoni Monfalcone. Una vittoria, la prima dopo sei ko in fila, che i biancoblù si sono guadagnati dopo 45’ di autentica battaglia, nei quali nessuna delle squadre ha mai avuto più di due possessi di vantaggio sull’altra e che la Virtus ha fatto sua solo grazie alla maggiore lucidità nei secondi finali tanto dei tempi regolamentari quanto dell’overtime.
Coach Foglietti recupera in extremis Riccardo Casagrande, subito lanciato in quintetto da 4 al posto di Vallasciani (in tribuna finisce stavolta Felicioni), e che sarà una battaglia lo si capisce sin dai primi minuti. La Rossella inizia la gara con le polveri bagnate al tiro dalla lunga distanza, ma i guizzi di Milani e dello stesso Casagrande suonano la carica per i biancoblu, che provano a dare un primo strappetto (11-16 al 7’) e tengono il naso avanti praticamente per tutto il primo quarto. La Pontoni però reagisce e il secondo quarto è tutto sul filo dell’equilibrio: l’intervallo lungo dice 37-39.
Nella ripresa Monfalcone prova ad alzare i giri e prende il volante del match salendo anche a +5 (54-49 al 27’ con bomba di Scutiero), ma la Rossella, a differenza delle ultime uscite, stavolta è viva, trascinata da un ottimo Milani, e tiene la scia dei padroni di casa. Un’amnesia difensiva su un taglio back door di Bacchin costa il massimo vantaggio Falconstar in apertura di quarto periodo (60-54 a 9’ dalla sirena), ma Civitanova risponde colpo su colpo e all’ultimo giro di lancette la gara è ancora tutta da decidere, con Monfalcone sì avanti, ma solo di 3 lunghezze (69-66). Rocchi sbaglia dall’arco per il pareggio con 55” da giocare, ma la Pontoni spreca in attacco e poi fa un disastro in difesa: invece di spendere il fallo per evitare la tripla del pareggio, la Pontoni commette fallo sulla avventurosa tripla di Andreani con 10” da giocare. Il play biancoblu lucra così tre liberi e li manda tutti a bersaglio per il pareggio a quota 69. La palla della serata, però, ce l’avrebbero comunque i friulani: ma Matteo Schina non punisce, tutto rinviato all’overtime.
Il supplementare è di autentica guerriglia, con tanta intensità e altrettanti errori. Il solito prezioso Vallasciani porta avanti la Rossella all’imbocco dell’ultimo minuto (72-73), la Pontoni perde palla sul ribaltamento di fronte e Andreani azzanna la preda guadagnandosi un paio di liberi per il +3 a 33” dalla fine (72-75). L’errore del Casagrande monfalconese da 3 con 20” sul cronometro è di fatto la condanna per i friulani, perché Fabi arpiona il rimbalzo, subisce il fallo e dalla lunetta manda i titoli di coda.
È un successo dal peso specifico enorme per la Rossella, che complice il ko interno della Guerriero Padova contro Roseto abbandona proprio i veneti solitari all’ultimo posto. La strada che porta verso la salvezza è ancora lunga e passerà dal tirare fuori qualche punto dalla doppietta casalinga con la quale si chiuderà la regular season (mercoledì sere alle 20.30 contro la Antenore Energia Padova, domenica alle 18 contro la Gesteco Cividale): la brutta china presa nell’ultimo mese e mezzo, però, è stata cancellata.
Queste le parole a caldo di coach Stefano Foglietti: «Siamo scesi in campo con l’atteggiamento giusto, siamo sempre rimasti attaccati alla partita e alla fine con una difesa molto aggressiva siamo riusciti a portarla a casa. Abbiamo finito la gara praticamente con cinque piccoli, con Casagrande e Vallasciani come finti lunghi, e cambiando su tutti i blocchi siamo riusciti a mantenere alta l’intensità. La scelta ci ha pagato, ma al di là della tattica abbiamo avuto qualcosa in più a livello mentale. Nelle partite scorse c’era sempre un momento in cui la squadra aveva una sbandata clamorosa che comprometteva il risultato. In queste mie prime due partite qui, a parte quel brutto primo quarto e mezzo contro Vicenza, siamo sempre stati sul pezzo. Abbiamo cambiato registro sia in difesa che in attacco e questo mi fa piacere e mi fa ben sperare per le prossime partite».
PONTONI MONFALCONE-ROSSELLA CIVITANOVA 72-79 D.T.S.
MONFALCONE: Murabito 3, Bacchin 3, Casagrande 13, Arnaldo, Scutiero 8, A. Schina 7, Bonetta 3, M. Schina 9, Milisavljevic 7, Macaro ne, Gobbato 2, Medizza 17. All.: Praticò.
CIVITANOVA: Montanari ne, Fabi 7, Cognigni, Andreani 14, Vallasciani 6, Amoroso 7, Lusvarghi 5, Casagrande 13, Rocchi 9, Milani 18. All.: Foglietti.
ARBITRI: Suriano, De Bernardi.
PARZIALI: 20-21, 17-18, 19-13, 13-17, 3-10.
La Lube è campione d'Italia per la sesta volta nella sua storia, possono partire i festeggiamenti. Festeggiamenti in cui a mancare tremendamente sono i tifosi, che hanno potuto ammirare l'impresa dei biancorossi soltanto davanti alla tv, in una appassionante quanto combattuta gara 4 (la cronaca della partita).
Il successo di Civitanova arriva al termine di una stagione travagliata per via delle note vicende legate al Covid-19, ma anche per il sofferto cambio in panchina tra Ferdinando De Giorgi e Gianlorenzo Blengini dopo la sconfitta contro i polacchi dello Zaksa nei quarti di finale di Champions League.
Lo sottolinea anche il patron Fabio Giulianelli nel post-partita: "Le emozioni sono tante. Mantenere la concentrazione, ripetersi e vincere contro certe squadre non è scontato. Questo è il modo di essere Lube, è nel nostro Dna. Abbiamo anche preso delle decisioni difficili durante la stagione con il cambio di allenatore. Penso che questo scudetto sia estremamente importante per la società, è stato il più duro per tutto quello che succede all'esterno. Per l'anno prossimo chissà chi giocherà, ma sarà sempre la Lube la squadra da battere".
Proprio riguardo il futuro arriva direttamente dall'interessato la conferma del passaggio di Leal alla Leo Shoes Modena ("Non vedo l'ora di andare lì. Conquistare lo scudetto è bello, ma aver vinto la Champions lo è stato di più"), mentre Rychlicki nicchia sul suo futuro ("Se resto l'anno prossimo? Oggi non si pensa al domani").
A restituire il senso di felicità per il traguardo sono le parole del gigante Simon, apparso raggiante: "Abbiamo cuore, oltre che essere una grande squadra. Dedico la vittoria a mia mamma, morta quattro anni fa, a mio fratello e ai miei figli".
"Ogni anno ci sono sempre tante difficoltà, ma grazie al nostro capo abbiamo sempre una squadra competitiva - ha detto capitan Juantorena, eletto mvp della serata -. Sono fortunato perchè gioco in una squadra forte e con tanti campioni, dove di conseguenza è più facile vincere. Sono contentissimo perchè è stata una stagione difficile, con tanti cambiamenti e tante chiacchiere. Questa Lube ha risposto sul campo".
“Non me lo sarei mai aspettato – afferma coach Blengini, che guiderà la Cucine Lube Civitanova anche nelle prossime tre stagioni – Stavo ragionando sull’Olimpiade, ma poi è arrivata questa chiamata, ho accettato con grande entusiasmo e umiltà, e sono arrivato a Civitanova con l’obiettivo di dare il mio contributo. Ho cercato prima di tutto di capire quale era la situazione, visto il pochissimo tempo a disposizione, ho ascoltato i ragazzi e provato a metterli nelle migliori condizioni per rendere al massimo. Ed è più facile riuscire a farlo quando in una squadra ci sono così tanti campioni”.
“Questo scudetto è sicuramente per mia moglie e mia figlia – aggiunge Blengini – che mi ha visto lasciare casa dalla sera alla mattina. Loro sanno benissimo in cosa consiste il mio lavoro, ma non è sempre semplice. Avere una famiglia solida alle spalle è davvero bello e molto importante. La dedica professionale è invece per i ragazzi, che sono stati straordinari nel saper stringere i denti, e per la società, che ha allestito una squadra così forte. Per me è davvero un privilegio allenare una squadra di giocatori così forti. E’ bellissimo”.
"Una grandissima soddisfazione, il connubio Civitanova-Lube funziona, un grazie a questa squadra per i grandissimi risultati raggiunti e soprattutto per il fatto che porta il nome della nostra città in tutto il mondo - ha sottolineato il sindaco Fabrizio Ciarapica che ha seguito la sfida dagli spalti -. Vedere questo palazzetto che può contenere oltre 4mila persone vuoto dispiace, però questa vittoria vuole essere anche un messaggio di fiducia e di ripartenza, in modo da mettersi alla spalle la pandemia".
Fuori dal palazzetto, dopo la festa tra i giocatori, c'è anche il tempo per un fuoriprogramma. Capitan Juantorena va a portare la coppa ai tifosi che lo attendono fuori dall'Eurosuole Forum, per condividere insieme un pizzico di normalità dopo il trionfo.
Ecco gli scatti di Lucia Montecchiari che descrivono l'insolita e contenuta festa scudetto:
La Lube Civitanova è campione d'Italia. I ragazzi di coach Gianlorenzo Blengini hanno battuto in quattro set (25-20, 25-22, 21-25, 25-21), la Sir Safety Conad Perugia in gara 4 della serie di finale, consegnando nella bacheca della società biancorossa il sesto scudetto della storia.
Un trionfo che arriva nella stagione più difficile, quella contraddistinta dai palazzetti vuoti causa Covid-19, con il virus che ha anche rischiato di compromettere la stagione dei cucinieri, per via della positività di due pilastri come De Cecco e Leal, assenti durante tutta la serie dei quarti di finale contro Modena.
L'assenza di pubblico e dei Predators (il gruppo di tifo organizzato della Lube ndr) oggi, nel giorno più bello, si fa sentire ancora di più perché il tricolore non potrà essere festeggiato - come si conviene - col solito bagno di folla. Ad esultare insieme a staff e giocatori c'è, però, anche il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, che ha seguito la sfida dagli spalti.
LE FORMAZIONI - Lube in campo con il collaudato sestetto: Simon al centro assieme ad Anzani. De Cecco è il regista, Leal e Juantorena schiacciatori, Rychlicki opposto e Balaso libero.
Anche Carmine Fontana conferma lo starting six di gara 3 con Atanasijevic nel ruolo di opposto assieme all'esperto Travica come alzatore, Russo e Solè centrali, Leon e Plotnytskyi in banda e Colaci libero.
PRIMO SET - Il primo break lo trova Perugia, approfittando di una Civitanova un pò imballata e distratta: un'incomprensione in alzata fra De Cecco e Simon, consegna agli umbri il doppio vantaggio nel punteggio (3-5). Proprio il centrale cubano, però, suona la carica per l'immediata rimonta. È lui a firmare quattro dei primi otto punti della Lube, tra cui un ace. Il pareggio arriva sul 9-9. Subito dopo arriva anche il contro-sorpasso, firmato da un maestoso muro di capitan Juantorena (13-11).
I cucinieri si tolgono di dosso le paure e volano a più tre dopo l'ace di Anzani (15-12). La ricezione della Sir entra in crisi, con l'inevitabile conseguenza che il set scivoli piuttosto agevolmente nelle mani di Civitanova (25-20).
SECONDO SET - Perugia parte meglio ancora una volta, ma la fuga dura poco. Leon prima fa e poi disfa, facendosi murare da Leal (4-4). La Sir infila cinque errori alla battuta nella prima metà del parziale, troppi per pensare di reggere il confronto contro Civitanova. I ragazzi di Blengini salgono in cattedra. Particolarmente incisivi sono Rychlicki e Leal, i padroni di casa fuggono sul più cinque (14-9).
Sembra l'allungo decisivo, ma un turno al servizio di Leon provoca un contro-parziale di 4-0: Perugia è di nuovo lì (16-16). A far tornare gli umbri sotto'acqua ci pensa uno spaziale Rychlicki (5 punti con il 71% in attacco). La Lube si porta a un set dallo scudetto (25-22).
TERZO SET - Il copione iniziale non cambia neppure nel terzo parziale, il break lo trova per prima la Sir con un muro di Leon (7-9). A differenza dei due set precedenti, però, la Lube non riesce subito a trovare il bandolo della matassa. Le due squadre viaggiano appaiate sino al 17-17, poi Perugia piazza di rabbia un 4-0 che le consegna quattro set point. Agli umbri basta il primo (21-25).
QUARTO SET - Rinvigorita dal pericolo scampato, Perugia alza la voce con gli attacchi di Atanasijevic e Leon (2-5). La Lube non si lascia irretire e affronta a viso aperto gli avversari, riportando tutto nei giusti binari con due murate vincenti di Anzani (8-8). Sono i due uomini più rappresentativi, Simon e Juantorena, a far di nuovo scappare avanti Civitanova (12-8).
Il tira e molla prosegue anche dall'altro lato, con un contro-break di 5-0 che riporta la Sir a contatto (14-14). A ricacciare indietro gli umbri ci pensa capitan Juantorena con un infinito turno al servizio condito da due ace (20-14). Stavolta Perugia non può più reagire: la Lube si ricuce lo scudetto al petto. A firmare il punto decisivo, con una magia di prima intenzione, è il grande ex Luciano De Cecco.
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Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Kovar, Marchisio, Juantorena 19, Balaso (L), Leal 16, Larizza (L) n.e., Rychlicki 17, Diamantini, Simon 9, De Cecco 1, Anzani 10, Falaschi n.e., Hadrava n.e., Yant. All. Blengini.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Piccinelli, Ricci, Vernon-Evans, Travica 1, Ter Horst 3, Muzaj, Biglino n.e., Leon 17, Zimmermann, Solé 11, Russo 5, Colaci (L), Atanasijevic 16, Plotnytskyi 10. All. Fontana.
ARBITRI: Stefano Cesare (RM) e Umberto Zanussi (TV)
PARZIALI: 25-20 (28'), 25-22 (29'), 21-25 (28'), 25-21 (32')
(Foto Lucia Montecchiari)
Si è celebrata la “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore” con la diretta facebook organizzata dalla Gemma Edizioni che ha visto il coinvolgimento di quindici Comuni virtuosi riconosciuti 'Città che legge' dal Cepell (Centro per il libro e la lettura) e partecipanti al progetto “Una città da favola”.
stato un incontro piacevole e costruttivo dove ogni Amministrazione Comunale coinvolta ha raccontato le esperienze vissute dai propri bambini e ragazzi che, con i loro candidi occhi, stanno scrivendo, attraverso i loro racconti, le bellezze della propria città. L’incontro è stato vissuto facendo passare un ideale filo conduttore tra territori molto distanti tra loro però uniti nel considerare la lettura come uno dei motori e degli investimenti per la crescita culturale dei più piccoli, che, diventando gli adulti del domani, contribuiranno ad arricchire la società del futuro.
In rappresentanza di Civitanova Marche ha partecipato l’Assessore Barbara Capponi che nel corso del suo intervento ha ripercorso anche gli apprezzati concetti espressi dagli altri Amministratori Comunali che l’hanno preceduta.
“Desidero congratulami – ha dichiarato Capponi- con la Gemma Edizioni per i progetti “Una Città da favola” e “Favole al telefono” e per aver organizzato l’evento di oggi che unisce tanti territori che hanno a cuore i bambini, la lettura e la cultura. Ringrazio i dipendenti degli Uffici Comunali di Civitanova Marche per la loro preziosa collaborazione e soprattutto presidi, insegnati e studenti degli Istituti comprensivi “Sant’Agostino” e “Via Ugo Bassi” che hanno aderito al progetto. Noi abbiamo ideato un brand “Civitanova Città con l’Infanzia” dove il “con” sta a significare che i più piccoli ed i più indifesi sono parte integrante, con la stessa dignità degli adulti, della nostra città, a tutela delle loro esigenze e dei loro “desiderata”. Il tema “Civitanova Città con l’Infanzia” rappresenta il fulcro del progetto, al quale gli studenti degli istituti civitanovesi aderenti stanno lavorando per sviluppare i componimenti dei racconti e delle storie fantastiche sulla nostra città che saranno racchiusi, a suggello dell’iniziativa, in un libro. La bellezza del progetto sta anche nel rendere i bambini veri e propri autori, motivo per loro di vanto e orgoglio nel vedere tangibilmente riconosciuto il loro talento. Il progetto funge da stimolo per gli studenti alla lettura che ha la meravigliosa caratteristica di astrarsi da stretti concetti spazio-temporali, potendo ambientare i racconti in ogni epoca ed in ogni dove. Come diceva “Peter Pan” occorre creare il pensiero felice per una crescita culturale non solo personale ma di tutta la comunità. Noi di Civitanova Marche stiamo portando avanti tanti progetti a tutela dei minori, delle donne, dei disabili, delle famiglie che rispondano fattivamente al concetto di inclusione. Concludo dicendo che la bellezza salverà il mondo ed in questo noi italiani siamo i più vocati nel sostenerlo visti i nostri meravigliosi luoghi, la nostra arte, la nostra scienza, la nostra letteratura, perfino la nostra eno-gastronomia. Il mio auspicio è che tra i comuni presenti alla diretta di oggi si crei una rete tra luoghi lontani uno dall’altro ma uniti nell’intento di promozionare lettura e cultura, e che nasca un gemellaggio che consenta di far incontrare non solo i nostri bambini e ragazzi ma anche docenti ed insegnanti per un futuro da costruire insieme. Nel ringraziarvi e complimentarmi con ognuno di voi partecipanti all’evento odierno, Vi invito tutti a Civitanova Marche”.
Risultati altisonanti per l’Ippocampo al Campionato Italiano Lifesaving. A Fermo (in base alle normative sanitarie si è svolto con sedi regionali), la squadra del vivaio natatorio civitanovese ha conseguito il gran totale di 46 medaglie.
La distribuzione è di 18 ori, 11 argenti e 17 bronzi e ripaga il tecnico del Salvamento Pietro Giulietti, la società e naturalmente gli stessi atleti che si sono dovuti preparare tra le difficoltà del contesto generale.
In più per l’Ippocampo sono maturati 9 tempi di qualifica, i cosiddetti pass, per i Campionati Italiani Estivi che si disputeranno allo Stadio del nuoto di Roma in estate.
Bene tutte le fasce d’età, a partire dai baby della categoria Esordienti A con ben 3 medaglie per Mery Papili (2 ori e un argento) nonché per Riccardo de Martino (un oro e due bronzi).
Nella categoria Ragazzi doppio oro e un bronzo per Beatrice Paolini e tripletta anche per Alessandro Papili che si è messo al collo un oro, un argento e un bronzo.
Ancora, per Michele Pieroni oro e bronzo, per Emma Agostini doppio argento, altri due allori per Edoardo di Lupidio (argento e bronzo) e ci sono stati i terzi posti di Tommaso Capponi e Dorian Hoxha.
Straordinarie le ragazze Juniores con Bianca Maria Costache che ha primeggiato due volte e si è portata via anche un bronzo. Tre medaglie anche per Giorgia Marcozzi (oro e due bronzi), due a testa per Chiara Pistilli e Giovanni Giammarco, entrambi protagonisti con oro e argento.
Dulcis in fundo il bronzo di Giulia Ramadori nei 100 percorso misto. Doppietta di successi anche per Davide Angeletti che solo per sfortuna, pochi decimi, non guadagna pure i pass.
Come sempre una garanzia i Cadetti, specialmente le ragazze. Oro ed argento sia per Aurora Lazzarini che per Ilaria Malaccari, doppio argento anche per Maria Chiara Angeletti che chiude con un ottimo tempo il 100 manichino pinne. Meritatissimi argento e bronzo per Lena Caretti Riccobelli mentre Ludovica Corallini sale sul gradino più basso del podio. Tra i maschietti oro per Lorenzo Forani che centra pure la qualificazione per Roma.
Nella categoria Senior bel rientro in vasca dopo una lunga pausa per Niccolò Bruscantini che ottiene un argento ed un bronzo. Promettenti le prove di Greta Gattini, Juri Vecchierelli e Leonardo Turtù.
Il miglioramento della curva epidemiologica nella Regione Marche ha permesso la riapertura del reparto di degenza di Chirurgia Generale ed Urologia dell’Ospedale di Civitanova Marche, dopo tre settimane di chiusura. Una riapertura, seppur ancora parziale, accolta con sollievo dall’utenza e dagli stessi operatori sanitari del popoloso bacino di utenza civitanovese.
Nello specifico 10 sono i posti letto messi a disposizione, 5 per Urologia e 5 per Chirurgia.
“Nelle settimane di chiusura del reparto ai ricoveri – ha precisato il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale ad indirizzo d’Urgenza, Stefano De Luca – l’attività chirurgica non si è fermata. I pazienti in lista di attesa con patologie non rimandabili sono stati comunque operati dalla nostra equipe nelle sale operatorie dell’ospedale di Macerata. Come risposta al rapido aumento dell’emergenza, anche la nostra Unità, composta da 9 chirurghi, 17 infermieri e 7 operatori socio sanitari, è stata convertita in reparto Covid. Dopo circa tre settimane, al calare della curva epidemiologica, il reparto è stato riaperto seppur con una dotazione di posti letto ridotta poiché gran parte del personale infermieristico è ancora impegnato presso il Covid Hospital”.
Con la riapertura ai ricoveri è ripartita anche l’attività operatoria a Civitanova?
“Da questa settimana abbiamo iniziato sia l’attività operatoria d’urgenza che di elezione – ha aggiunto il Dott. De Luca – va detto che le patologie neoplastiche non hanno subito ritardi al contrario di quelle non neoplastiche che verranno recuperate non appena aumenteremo i posti letto”.
Quali sono le tipologie di interventi effettuate nella vostra Unità?
“Interventi di chirurgia generale anche di supporto agli altri reparti, patologie oncologiche e non neoplastiche, dell’apparato digerente, chirurgia della parete addominale, la tiroide e la chiurgia toracica d’urgenza. Da qualche anno ci occupiamo, in accordo con le linee guida internazionali, della chirurgia laparoscopica di cui, insieme a Fermo, siamo centro accreditato per le Marche. Tuttavia la nostra attività non si limita agli interventi ma i pazienti vengono seguiti in collaborazione con gli oncologi, con i quali settimanalmente svolgiamo riunioni multidisciplinari dove vengono discussi i casi clinici nuovi e quelli già trattati.
Inoltre, i nostri medici in collaborazione con i gastroenterologi di Macerata, svolgono attività negli ambulatori di endoscopia di Civitanova e Recanati. Diamo sempre massima collaborazione ai medici di base con cui teniamo un solido e proficuo rapporto per la continuità assistenziale del paziente. Vorrei sottolineare – chiude De Luca – che in queste tre settimane i medici sono stati occupati nell’assistenza ai malati Covid nel reparto e contemporaneamente hanno effettuato attività di assistenza al Covid Hospital e, su base volontaria, si sono impegnati nella campagna di vaccinazione territoriale”.