
Cingoli

Benessere, bellezza e medicina: un evento al femminile promosso dall’Avis di Cingoli
La sezione Avis di Cingoli ha organizzato un’importante occasione di informazione e aggiornamento per domenica 22 giugno alle ore 17 nell’auditorium Santo Spirito di Cingoli. Si tratta di un incontro con la dottoressa Patrizia Sacchi, medico chirurgo dietologia e medicina estetica e anti-aging, fondatrice della FEME, Federazione Italiana Medici Estetici, rivolto a tutti ma in particolare alle donne. Il sottotitolo recita: “Un evento dedicato all’integrazione tra medicina estetica, arte e benessere per esplorare come la bellezza e l’armonia possano contribuire alla salute globale della persona” e in effetti lo scopo degli organizzatori è sottolineare come sia importante per ogni persona avere un’idea olistica del proprio benessere e quindi perseguire uno stile di vita che integri la salute con la ricerca della bellezza in tutte le sue manifestazioni. L’Avis intende sottolineare l’importanza della figura femminile come protagonista della cura degli altri e anche di sé stessa e non a caso sono tutte donne le protagoniste dell’evento, a partire dalla presidente Floriana Crescimbeni, che ha caratterizzato questi anni di presidenza con una costante azione di promozione dell’associazione, e dalla dottoressa Sacchi, da sempre vicina alle donne e alle loro esigenze; l’immagine della locandina è opera della professoressa Katia Gigli, l’accompagnamento musicale sarà di Ilde Maggiore, Micaela Chiariotti canterà l’inno dell’Avis composto da Rossella Maggiore. Un ruolo significativo avrà Sara Francucci, insegnante e scrittrice, che leggerà il suo testo “Ero, sono e…sarò donna”. Al termine dell’incontro, all’interno del quale sarà possibile per il pubblico confrontarsi con la dottoressa Sacchi, e al quale parteciperanno il sindaco di Cingoli Michele Vittori, il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, verrà offerto un aperitivo a tutti i partecipanti.

Cingoli, rinasce la Chiesa di San Filippo: restituita alla comunità dopo il sisma del 2016
Una cerimonia carica di emozione e significato ha accompagnato la riapertura della chiesa di San Filippo a Cingoli, chiusa da quasi un decennio a causa dei gravi danni riportati durante il terremoto del Centro Italia del 2016. Un momento di festa, ma anche di riflessione sul valore spirituale, artistico e culturale del patrimonio ecclesiastico, che ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, delle autorità locali e regionali, e di chi ha lavorato con dedizione alla rinascita del luogo sacro. «Siamo custodi di una bellezza che non è nostra ma è di tutto il popolo cristiano, della nostra fede e dei secoli», ha ricordato il vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi, durante il taglio del nastro insieme al parroco don Gabriele Crucianelli. Con loro anche il sindaco Michele Vittori, il vicepresidente della Regione Marche Filippo Saltamartini, gli assessori Cristina Nardi e Pamela Gigli, e l'ex parroco don Marino Mogliani, visibilmente commosso per il ritorno in una chiesa a cui è rimasto profondamente legato. «Tutto il progetto di San Filippo è stato pensato per garantire solidità e sicurezza a questa bellezza – ha aggiunto mons. Marconi –. Ogni elemento interno è parte di un disegno coerente, frutto di un pensiero e di una storia che solo l’Italia può vantare. Riaprire chiese come questa non serve solo ad attrarre visitatori, ma a stimolare lo studio e la comprensione di ciò che esse rappresentano per la nostra cultura e la nostra fede». Anche don Crucianelli ha sottolineato l’importanza del momento per la comunità: «Questa chiesa è un gioiello di fede, arte e cultura. La sua riapertura rappresenta un ponte tra Vangelo e bellezza, una via concreta per trasmettere la fede alle nuove generazioni». Prima della celebrazione eucaristica, officiata dallo stesso vescovo insieme a don Gabriele, l’architetto Giacomo Alimenti – direttore dell’Ufficio Sisma della Diocesi – ha illustrato ai presenti gli interventi architettonici e culturali realizzati. I lavori, sostenuti dalla Diocesi di Macerata grazie all’8xmille alla Chiesa Cattolica e a contributi privati dell’Ente Ecclesiastico, sono stati affidati a Edil 93 s.r.l. e a EURES ARTE s.r.l. per gli aspetti artistici. A presentare i dettagli tecnici sono stati l’architetto Claudio Cardinali e l’ingegnere Daniele Menghi. Il sindaco Vittori ha parlato di «un momento di orgoglio collettivo» e ha auspicato che la chiesa possa tornare ad essere un punto di riferimento non solo per la liturgia, ma anche per eventi e iniziative culturali. Toccante il ricordo del vicepresidente Saltamartini, all’epoca sindaco della città: «Il terremoto fu un dramma. Mostrare la chiesa di San Filippo era per me un gesto di orgoglio verso chi visitava Cingoli. Oggi, vederla rinascere è motivo di grande soddisfazione e merito va dato alla Diocesi e a tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato». Con la riapertura, la chiesa di San Filippo torna ad essere pienamente operativa anche dal punto di vista liturgico: la Santa Messa feriale sarà celebrata al suo interno ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 19, così come la domenica, nello stesso orario. Un segnale concreto di ritorno alla normalità e di speranza per l'intera comunità.

"Cristo delle Marche", il corpo bandistico accende l’alba di Cingoli
Anche quest’anno sarà all’insegna di Musica e Natura la prima domenica dell’estate cingolana, con cui si aprirà il ricco cartellone di eventi organizzato dal Comune di Cingoli per la stagione estiva 2025. E continuando una bella e applaudita tradizione protagonista dell’evento sarà il grande ensemble strumentale del Corpo Bandistico di Villa Strada. A grande richiesta, dopo la straordinaria e acclamatissima edizione 2022 (che aprì il festival RisorgiMarche), si torna nella suggestiva spettacolare ambientazione del panoramico pianoro erboso del “Cristo delle Marche”, nell’attesa delle prime luci dell’alba della prima domenica dell’estate 2025. Domenica 22 giugno, alle ore 5.00 (al sorgere del sole). Sul palco con la formazione strumentale cingolana, diretta dal maestro Luca Pernici, ci sarà quale ospite d’eccezione: il cantate e trombettista Michele Samory, entusiasmante musicista marchigiano, che da un po’ sta facendo parlare di sé in giro per il mondo! Attorno a cui è stato costruito il nuovissimo repertorio, che spazia nel grande e appassionante repertorio della musica italiana d’autore». «Portiamo avanti una bella e fortunata tradizione – ha dichiarato il sindaco di Cingoli Michele Vittori – che si configura quale stupenda occasione di promozione e di valorizzazione della bellezza e della ricchezza del nostro territorio, come dei suoi tanti talenti. Si dia il via all’Estate 2025Al termine del concerto ricca colazione curata dello storico Forno Ciattaglia di Cingoli, con dolci della tradizione.

Cna Cingoli–Appignano: artigianato e territorio alleati contro lo spopolamento e per lo sviluppo locale
Si è svolta nei giorni scorsi, presso il Centro socio-educativo di Sambucheto di Montecassiano, l’Assemblea elettiva della CNA zonale di Cingoli e Appignano. Un appuntamento importante che ha visto la partecipazione attiva di rappresentanti istituzionali del territorio e ha posto al centro del confronto il ruolo strategico dell’artigianato e delle piccole imprese per il rilancio economico e sociale delle aree interne. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena, che ha dato il benvenuto ai presenti e introdotto i temi, il sindaco di Apiro Ubaldo Scuppa, la Sindaca di Montefano Angela Barbieri, il vice sindaco di Appignano Stefano Montecchiarini, l’assessora di Cingoli Cristiana Nardi e l’assessore di Montelupone Giordano Elisei. Il Direttore della CNA Macerata, Massimiliano Moriconi, ha illustrato i dati elaborati dal Centro Studi CNA Marche sull’andamento delle imprese attive nel periodo 2018-2024, evidenziando un trend negativo che impone una riflessione e azioni condivise. A seguire, Lucia Pistelli, funzionaria CNA e referente per il territorio, ha presentato le attività che l’Associazione porta avanti quotidianamente a fianco di imprese, cittadini, pensionati e donne. Pistelli ha inoltre esposto il lavoro dell’Osservatorio CNA Nazionale sulla burocrazia, soffermandosi su casi concreti che coinvolgono direttamente i Comuni, come il SuperSuap o la semplificazione delle procedure per l’installazione delle insegne commerciali. Uno dei momenti centrali dell’Assemblea è stata la proposta lanciata da CNA Macerata per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con le amministrazioni locali, finalizzato alla valorizzazione turistica dell’artigianato locale e delle aziende della filiera collegata. Una proposta accolta con grande interesse dagli amministratori presenti, che hanno espresso la loro disponibilità a lavorare in sinergia con l’Associazione. “Fare sinergia” è stata la parola d’ordine dell’incontro, e su questa linea si è espresso anche Daniele Rango, eletto presidente del nuovo direttivo zonale. “Spero che questo incontro sia solo il primo di un dialogo costante – ha dichiarato – perché lo scambio tra istituzioni e realtà economiche locali può generare valore per entrambi.” Il presidente CNA Macerata Maurizio Tritarelli ha sottolineato come l’Associazione sia, da sempre, un punto di riferimento per il territorio: “Lavorare insieme ai Comuni ci consente di far conoscere le nostre imprese e promuovere le nostre aree. L’obiettivo più ambizioso – ha concluso – è contribuire a contrastare lo spopolamento delle zone interne, fenomeno aggravato non solo dall’inverno demografico ma anche dalla progressiva carenza di servizi.” A margine dell’Assemblea, oltre all’elezione di Daniele Rango alla Presidenza zonale, sono stati designati i tre delegati che rappresenteranno l’area in Assemblea provinciale: Alessandra Lo Giudice, Federico Domizi e Rossano Biagini.

Nerovisciola: La passione di Giorgio e Monica per le visciole delle colline cingolane
Giorgio Togni è il titolare di Nerovisciola - Azienda Agricola Antinori, situata in località Santa Maria del Rango a Cingoli. Dal 2014 Giorgio, insieme a sua moglie Monica, gestisce l’Azienda Agricola Antinori, la quale produce diversi prodotti a base di visciole. L’idea di questa realtà immersa nel verde è nata nel 2011, nonostante entrambi venissero da famiglie da sempre legate all’agricoltura. Tutti e due da piccoli, seguivano i lavori nei campi dei genitori, come per esempio la raccolta delle olive. Ma all’inizio, le loro strade erano completamente diverse, Giorgio è un geometra e lavorava in un’azienda, mentre Monica, faceva la maestra in un asilo nido. Puoi raccontarci la storia dell’Azienda Agricola Nerovisciola? “Sin da quando ero bambino, l’idea di avere una mia attività da gestire in maniera diretta, è sempre stata forte, ma appena diplomato c’è stata la chiamata di questa azienda che conoscevo e già a 23 anni avevo un contratto a tempo indeterminato. Quindi ho messo un po’ in secondo piano quelle che erano le mie passioni, seguendo l’opportunità lavorativa che mi si era presentata. Poi nel 2011 l’azienda con cui lavoravo, importante a livello nazionale, decise di chiudere 8 stabilimenti su 14 e di licenziare circa mille dipendenti, ed io, come dico sempre, fortunatamente sono stato uno di quelli. Da lì nasce un po’ quest’idea di partire d’accordo con mia moglie, di aprire una nostra attività, ed abbiamo così deciso di valorizzare un prodotto che facevano i genitori di Monica. Loro lo realizzavano in casa, come molte realtà della zona di Cingoli, che è il vino di visciola. Un’idea dunque sorta grazie a questa “occasione”, che la vita con questo licenziamento, in maniera inaspettata ci aveva messo davanti. Oggi ci troviamo ancora su questa strada anche se l’azienda rispetto all’inizio è completamente cambiata. La visciola è tipica delle colline maceratesi, negli anni abbiamo scoperto che la prima ricetta di vino di visciola è del 1600, nel ricettario del Buonaccorsi di Macerata”. Com’è cambiata la tua vita da quando hai iniziato a dedicarti all’agricoltura? Che cosa ti senti di dire ad un giovane che ha in mente questo sogno? “Sicuramente il cambiamento più grande da quando ho lasciato l’azienda a quando ho aperto la mia attività agricola è stato il poter gestire il tanto tempo che avevo a disposizione. Oggi è un po’ diverso, ma all’epoca facevamo molti meno prodotti. I primi anni sono stati un po’ difficili perché devi organizzare quella che è la tua giornata, prima ero abituato che comunque c’era sempre qualcosa da fare, poi ho dovuto imparare a gestire i miei tempi. Un’altra cosa complicata da capire è anche la gestione monetaria dell’azienda, quando è tua, e soprattutto un’azienda agricola non convenzionale, ci sono magari dei periodi dove hai dei buoni incassi ed altri dove non hai niente. Questo è stato un forte cambiamento ma anche una grande sfida aziendale perché siamo riusciti in più di 10 anni a cambiare questa situazione. Quando abbiamo iniziato le vendite erano concentrate soprattutto nel periodo natalizio, mentre poi con degli aggiustamenti e con dei nuovi prodotti, come l’apertura di un agriturismo, esso ci permette di avere un’organizzazione finanziaria completamente diversa dall’azienda, su tutto l’anno. Dall’altra parte, il tempo e questa apertura a nuovi prodotti ha fatto sì che i ritmi siano completamente cambiati. L’idea mia e di mia moglie è sempre comunque quella di seguire la stagionalità e i ritmi che ci dà la natura". "Per un ragazzo che vorrebbe intraprendere questo sogno, sicuramente dico di chiedere un po’ le orecchie dalle persone che ti stanno vicino, che come nel nostro caso avevano un po’ di scetticismo. Tante persone ci hanno detto che stavamo sbagliando, quindi serve molto coraggio per seguire i propri sogni e il non aver paura di fallire perché comunque uno fallisce solo se ci prova. Una buona dose di incoscienza aiuta ed anche l’idea che comunque il fallimento non è così grave. Altri due suggerimenti che mi sento di dare sono di collaborare con altre aziende perché oggi da soli si va avanti sì, ma insieme è meglio. Noi abbiamo sperimentato molto spesso che collaborando si ottengono prodotti migliori e più in linea con l’idea che vogliamo raccontare. Il secondo consiglio è quello di non fare più un’agricoltura come i nostri nonni, funzionava ma con i loro tempi, oggi ne serve una diversa. Nei prossimi anni dobbiamo puntare molto di più sulla qualità dei prodotti che non sulla quantità, soprattutto per il cambiamento climatico in atto, noi come azienda abbiamo deciso di puntare sulla qualità, che è quella che premia”. Che cosa offrite ai vostri clienti? Il prodotto più richiesto? “Nell’arco di tutti questi anni sono stati inseriti tanti nuovi prodotti, ma quello che di base resta sempre è quello di offrire ai nostri clienti un’armonia, una pace di fondo. Ovvero staccare una mezz’ora in mezzo alla natura, assaporare prodotti che ti riportino alla semplicità delle cose ed alla loro naturalezza. Quello che offriamo ai nostri clienti, sia con i prodotti che appunto con le degustazioni che facciamo, è quello di far conoscere una vita che magari si faceva 50 anni fa nelle nostre campagne, dove tutto era molto più lento. Portiamo i clienti anche a vedere dei punti panoramici della nostra zona. I prodotti che offriamo sono tutti biologici, non vengono in nessun modo trattati, né con agenti chimici né con concimi per aumentare le produzioni, teniamo molto alla loro sanità, anche perché è ciò che facciamo anche nella nostra vita privata. È proprio una nostra idea di vita. I prodotti più venduti sono sempre a base di visciola, nel periodo natalizio, più il vino, in altri più le confetture, o nel periodo estivo le visciole al sole da mettere sul gelato. Il prodotto che più rappresenta l’azienda è il nostro Nerovisciola, è un po’ la nostra immagine". “Harmonico” è l’amaro effetto wow che avete realizzato con ben 21 tra erbe e fiori. Puoi parlarci di com’è nata questa idea e… di che cosa si tratta? “Harmonico” è un amaro alle erbe che nasce nel 2021, la prima realizzazione è stata fatta nel 2024. L’idea nasce passeggiando tra le nostre colline, abbiamo visto che ci sono diversi conventi e monasteri e la domanda è nata spontanea: ma questi frati e queste monache come curavano queste persone negli anni 1000? Facendo un po’ di domande abbiamo chiesto al nostro botanico e naturopata, quali fossero le erbe nella nostra zona, ne abbiamo selezionate ventuno. Da lì nasce questo prodotto che è proprio una collaborazione. Con mia moglie ogni anno le raccogliamo nel giusto periodo e poi la distilleria che fa l’infusione. Le stesse erbe raccolte in un altro territorio non avrebbero mai lo stesso sapore, è un prodotto che ci sta dando delle grandissime soddisfazioni”. Tra l’altro per grazie ad esso siete candidati all’Oscar Green 2024 nella categoria “Custodi d’Italia” giusto? Ve l’aspettavate? “Con “Harmonico” abbiamo partecipato all’edizione 2024 di Oscar Green nella categoria “Custodi d’Italia” è stata una bella sorpresa essere stati candidati per la Regione Marche, non abbiamo vinto come progetto ma Coldiretti ci ha inserito in un atlante dove vengono selezionate alcune aziende, la nostra come “Custode del territorio”, perché “Harmonico” rappresenta la bellezza di questo piccolo scorcio delle colline cingolane, è un grande piacere essere riconosciuti a livello nazionale”. Progetti in cantiere? “Come per tutte le aziende i progetti in cantiere sono sempre tantissimi, quelli che stiamo portando avanti con maggiore interesse e che usciranno prima di Natale parlano di nuove collaborazioni. Credo che in questo periodo, sia sempre più fondamentale andare a creare ciò con altre aziende dove si riescono a valorizzare al meglio i nostri prodotti. Non riusciamo sempre a fare tutto e a saperlo fare nel miglior modo possibile, per cui appoggiandoci ad altri riusciamo ad avere dei prodotti che sono veramente buoni e che valorizzano il territorio e le nostre produzioni al 100%”.

Cingoli, albergatore denunciato: non registra un ospite ricercato dai carabinieri
I carabinieri della stazione di Cingoli hanno denunciato un albergatore 54enne del posto per aver omesso la registrazione obbligatoria del soggiorno di un proprio cliente, in violazione delle normative vigenti in materia di sicurezza pubblica. Nel corso di un’indagine legata a un provvedimento cautelare nei confronti di un cittadino marocchino ospite della struttura, i militari hanno riscontrato gravi irregolarità nella gestione delle procedure amministrative. Secondo quanto previsto dalla legge (articolo 109, comma 3, Tulps), ogni ospite deve essere registrato sul portale "Alloggiati Web" del Ministero dell’Interno entro le 24 ore dall’arrivo. Il titolare dell’albergo, pur essendo tenuto per legge all’invio telematico tempestivo delle generalità dei propri clienti, non ha adempiuto all’obbligo di registrazione dell'ospite marocchino. Un’infrazione che si configura come omessa segnalazione, punita dalla legge come strumento di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza nazionale. La denuncia, formalizzata dai carabinieri di Cingoli, si basa sul mancato rispetto dell'articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Se riconosciuto colpevole, l’albergatore rischia sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 1.032 euro, con la possibilità di requisire documenti o procedere a chiusure temporanee dell’esercizio in caso di recidiva.

Cingoli, "Tv, Sorrisi Ed Emozioni": l'IIS Varnelli celebra i 70 anni della televisione con la cena di gala finale
Lo scorso giovedì 29 maggio l’Istituto Alberghiero "G. Varnelli" di Cingoli ha celebrato la conclusione dell’anno scolastico con la tradizionale cena di gala finale, intitolata "TV, Sorrisi ed Emozioni", un omaggio sentito e creativo ai 70 anni della televisione italiana. L’evento, ospitato negli spazi del giardino interno e nella sala ristorante della scuola, ha visto protagonisti assoluti gli studenti delle classi quinte, impegnati nella realizzazione di un’esperienza completa, elegante e suggestiva. Il servizio di cucina è stato curato dalle classi 5AC e 5BC sotto la guida dei professori Lancioni e Liberti, con il supporto delle professoresse Scoccia, Cutrini e Rango. In sala, le classi 5AS e 5BS, accompagnate dai professori Grasselli e Leandrini, hanno garantito un servizio impeccabile. L’arte dolciaria è stata affidata alla classe 5AP con il professor Spaccia, mentre l’accoglienza è stata gestita con professionalità dalla classe 5ATBTS guidata dalla professoressa Esposito e supportata dalla professoressa Montesi. Fondamentale anche il contributo del personale tecnico Ata dei reparti cucina, sala e accoglienza, che ha offerto un supporto instancabile e prezioso durante tutta la preparazione dell’evento. A condurre la serata sono stati il professor Piccinini e la professoressa Catinari, insieme agli studenti dell’indirizzo di Accoglienza, che hanno saputo trasportare gli ospiti in un viaggio emozionale tra epoche, gusti e ricordi televisivi. Particolarmente apprezzato l’omaggio finale a tavola, con cioccolatini realizzati dalla 5AP e presentati in una raffinata composizione ideata dal gruppo del progetto inclusivo “Alberghiamoci”, a testimonianza di una scuola che promuove l’inclusione, la creatività e la collaborazione tra studenti. La serata ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti delle istituzioni, tra cui il sindaco di Cingoli Michele Vittori, il presidente della provincia di Macerata Sandro Parcaroli e il vicepresidente della Giunta regionale Filippo Saltamartini, che hanno portato il loro saluto e il loro apprezzamento per l’eccellente lavoro svolto da studenti e docenti. “TV, Sorrisi ed Emozioni” è stata molto più di una cena di gala: è stata un’esperienza formativa, culturale ed emotiva che ha dato risalto al talento, alla passione e alla preparazione dei ragazzi del Varnelli, confermandone ancora una volta il ruolo di eccellenza educativa e professionale nel panorama scolastico regionale.La dirigente scolastica, Annamaria Marcantonelli, esprime la sua gratitudine per un evento così eccellente, da lei curato e pensato, in cui ha visto applicarsi con sollecitudine e impegno tutta la comunità scolastica del Varnelli.

Educare al futuro: a Cingoli un convegno sulla pedagogia che lascia il segno
CINGOLI - Si è svolto giovedì 29 maggio, presso il Liceo Leopardi di Cigoli, un convegno di grande spessore culturale e formativo dal titolo "La pedagogia tra passato, presente e futuro", promosso dalla pedagogista Monia Batassa in collaborazione con l’istituto scolastico e l’amministrazione comunale di Cingoli. Un evento che ha saputo unire riflessione accademica, testimonianza diretta e impegno educativo, ponendo al centro dell’attenzione un tema cruciale per la società: il senso profondo dell’educare. Tre le figure chiave della pedagogia del Novecento al centro dell’incontro: Mario Lodi, Danilo Dolci e Giuseppe Tamagnini - maestri e pionieri di una scuola nuova, fondata sull’ascolto, la cooperazione, la libertà e la creatività. A raccontare il valore attuale delle loro esperienze e intuizioni, tre relatori d’eccezione. Ha aperto i lavori il prof. Juri Meda, docente di Storia dell’Educazione presso l’Università di Macerata, che ha restituito un vivido ritratto di Mario Lodi, il maestro che seppe rivoluzionare il concetto di disciplina scolastica, eliminando le punizioni corporali e promuovendo l’errore come parte integrante del processo di apprendimento. A seguire, Amico Dolci, figlio del celebre educatore e attivista Danilo Dolci, ha offerto una toccante testimonianza umana e pedagogica, introducendo i presenti alla forza della maieutica socratica praticata dal padre, sintetizzata nella celebre frase "Ciascuno cresce solo se sognato". Infine, la dirigente scolastica prof.ssa Emanuela Tarascio, responsabile provinciale del Movimento di Cooperazione Educativa e studiosa di Giuseppe Tamagnini, ha illustrato il pensiero del maestro che ha fatto della cooperazione educativa il perno di un nuovo modo di fare scuola, fondato sulla partecipazione attiva e il protagonismo degli alunni. L’intero convegno ha avuto il pregio di coniugare rigore intellettuale e passione civile. I relatori hanno affrontato con lucidità e senso di responsabilità temi oggi più che mai attuali, non solo per gli addetti ai lavori, ma per chiunque abbia a cuore il futuro delle nuove generazioni. L’incontro si è concluso con una serie di quesiti aperti, lasciati in eredità al pubblico come stimoli per ulteriori riflessioni. Le lezioni dei tre "maestri rivoluzionari" restano quanto mai vive e urgenti, in un tempo in cui la scuola è chiamata a ripensarsi, senza smarrire i suoi fondamenti. Ascolto, cooperazione, libertà e creatività: sono questi i quattro pilastri che il mondo dell’educazione non dovrebbe mai abbandonare. Un messaggio chiaro e potente, emerso con forza da un convegno che ha saputo trasformare la memoria in futuro.

Acquazzone nel Maceratese: frane e smottamenti sulla Septempedana
Un violento acquazzone abbattutosi nel primo pomeriggio di oggi ha interessato l’intero territorio comunale della città di San Severino Marche, causando numerosi disagi e danni soprattutto alla viabilità. Frane e smottamenti si sono verificati in più punti del comprensorio comunale, rendendo difficoltosa la circolazione su diverse strade. Particolarmente critica la situazione lungo la S.S. 361 “Septempedana”, nel tratto compreso tra la zona archeologica e l’abitato di Taccoli, dove si è formato un esteso manto melmoso sulla sede stradale. Questo ha reso il transito estremamente pericoloso per i veicoli in circolazione, causando rallentamenti e potenziali rischi per la sicurezza. I disagi maggiori si sono registrati nella fascia oraria compresa tra le 15 e le 17, quando l’intensità delle precipitazioni ha raggiunto il picco. Provvidenziale si è rivelato l’intervento tempestivo della Polizia Locale, che ha immediatamente segnalato i punti critici agli automobilisti in transito, scongiurando incidenti. Contestualmente, è stata mobilitata una ruspa con pala meccanica per liberare la sede stradale dal fango e dai detriti accumulatisi. Grazie alla prontezza dell’intervento, la situazione è tornata alla normalità nel giro di un paio d’ore. L’Amministrazione comunale di San Severino Marche invita la cittadinanza alla massima prudenza negli spostamenti e ricorda che è attivo il servizio di segnalazione dei disagi tramite i canali ufficiali del Comune. Il maltempo ha interessato, nel primo pomeriggio, anche i territori di Cingoli, Apiro e Muccia colpiti da una violenta grandinata.

Sette musei dell'Unione Montana verso il rilancio: via ai progetti per 3,5 milioni di euro
Semaforo verde dall’Unione Montana Potenza Esino Musone per l'affidamento delle progettazioni relative ai lavori di riqualificazione e potenziamento del patrimonio museale del territorio. Gli interventi, in partenariato pubblico – privato, interesseranno sette musei, situati in altrettanti Comuni: Castelraimondo, Cingoli, Matelica, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia. L'investimento complessivo, che include sia i lavori strutturali che gli allestimenti, ammonta a 3,5 milioni di euro e mira a rafforzare la rete museale locale, con l'obiettivo di avviare la gestione in rete entro il 1 gennaio 2027. I fondi destinati agli interventi provengono dal "Fondo Complementare Aree Sisma Centro Italia 2009-2016, Macro Misura B, Sub Misura B2, Linea di Intervento B2.2 'Contributi destinati a soggetti pubblici per iniziative di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio del Programma Unitario di Intervento Interventi per le Aree del Terremoto del 2009 e 2016, del Piano Nazionale Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza'. Progetto 'Radici' ”. Di seguito il dettaglio degli interventi e gli affidamenti delle progettazioni: a Castelraimondo, il Museo Nazionale del Costume Folcloristico sarà oggetto di interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, con una quota di intervento di 200mila euro mentre a Cingoli, il Polo museale-Pinacoteca vedrà interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, con una quota di 300mila euro. La progettazione per i lavori a Castelraimondo e Cingoli è stata affidata allo Studio Tecnico Gruppo Marche con sede a Macerata. A Matelica, il Museo Civico Archeologico sarà interessato da interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, per un importo di 300mila euro. La progettazione è stata affidata all’operatore economico GTRF Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni architetti associati di Brescia. A Pioraco, il Museo della Carta e della Filigrana beneficerà di interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, per una quota di 200mila euro mentre a Sefro, il Museo della civiltà contadina "Ferretti Florindo" vedrà interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, per un importo di 200mila euro. L'incarico di progettazione per le due strutture di Pioraco e Sefro è stato affidato allo Studio tecnico dell’ingegnere Erika Gatti con sede a Camerino. A San Severino Marche, il Museo civico archeologico "Giuseppe Moretti" sarà oggetto di interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, con un investimento di 300mila euro. Infine, a Treia, il Parco archeologico “Ex Velani” sarà protagonista di un recupero del casolare per la realizzazione di un polo culturale e la trasformazione delle aree acquisite e da acquisire per la realizzazione del futuro parco archeologico dell’antica città romana di Treia, con una quota di intervento significativa di 2 milioni di euro. La progettazione è stata affidata allo studio Giacomo Gajano Saffi Mauro Gastrechini Architetti Associati con sede in piazza Sant’Apollonia a Roma. Questo importante progetto mira a rafforzare l'attrattiva culturale e turistica dei Comuni coinvolti, creando una rete museale integrata e promuovendo la valorizzazione del ricco patrimonio storico, artistico e archeologico dell'Appennino centrale.

Lutto nel mondo dell’arte e dello sport: addio a Nazareno Rocchetti
Il mondo dell’arte, dello sport e del sociale perde oggi una delle sue anime più vibranti: è morto Nazareno Rocchetti, conosciuto da tutti come "Rocky". Aveva 78 anni ed era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Torrette, ad Ancona, dove si è spento questa mattina. Originario di Filottrano, da tempo si era trasferito a Cingoli, dove aveva trovato una seconda casa e una comunità che lo aveva accolto con affetto. Lascia la moglie Sandra, due figli, nipoti e una miriade di amici e ammiratori che oggi ne piangono la scomparsa. La notizia della morte ha colpito profondamente anche le istituzioni locali, in particolare il sindaco di Filottrano, Luca Paolorossi, che ha voluto ricordarlo con parole sentite e cariche di riconoscenza: "È curioso il fatto che continuamente veniamo messi alla prova. Non possiamo mai godere appieno di un successo che subito la vita ci proietta nella sua realtà più dura. E oggi ci porta a dare l’addio a un uomo a cui devo tanto, ma a cui forse tutta la nostra regione deve qualcosa". Nazareno Rocchetti, artista, scrittore, agricoltore, oratore, sportivo e massaggiatore di fama internazionale (è stato lui a curare i muscoli di Pietro Mennea), è stato una figura poliedrica e visionaria. Con le mani creava, con la parola ispirava. "Lui tutto poteva - prosegue Paolorossi, - è riuscito a far dialogare i grandi dello sport, della musica e dello spettacolo. Casa sua era una fucina di idee e progetti. Quando ad un’iniziativa arrivava Nazzareno Rocchetti, tutto cambiava: quell’iniziativa diventava un evento". Non solo un punto di riferimento per il territorio, ma anche per il Paese: Rocchetti ha saputo attraversare generazioni, toccando le vite di atleti, artisti, cittadini comuni con la sua energia e la sua visione. Un uomo "illuminato", come lo definisce il primo cittadino, capace di forgiare progetti e legami, di parlare alle persone con il cuore e di lasciare un segno ovunque andasse. Il suo contributo non si è fermato all’arte o alla pratica sportiva: è stato un tessitore di comunità, un ponte tra mondi diversi, un catalizzatore di entusiasmo. "A Sandra, ai suoi figli, nipoti, parenti ed amici - conclude il sindaco Paolorossi - dico: teniamo duro e ringraziamo Dio, o chi per lui, per averci dato un uomo come Nazzareno Rocchetti, l’illuminato del terzo millennio". La redazione di Picchio News, con in testa il direttore editoriale Guido Picchio, legato da un profondo rapporto di amicizia con Rocchetti, si unisce al dolore della famiglia e di tutte le persone che lo hanno conosciuto e amato. I funerali saranno domani alle ore 16:00 a Cingoli, nella chiesa di Sant'Esuperanzio.

Cingoli, pubblicato il bando di gara per completare la progettazione del nuovo Polo scolastico
È stato appena adottato un atto molto atteso e particolarmente importante per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Cingoli dove troveranno sede l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri (Ipseoa) ‘G. Varnelli’ (unico nella provincia) e il Liceo Linguistico e delle Scienze Umane ‘G. Leopardi’. La Provincia di Macerata, infatti, ha pubblicato il bando di gara per il completamento della fase progettuale (affidando la parte complementare a quella sviluppata internamente dell’ufficio Tecnico dell’Ente) per poter poi procedere con la fase realizzativa (mediante una nuova gara di affidamento dei lavori). L’intervento in oggetto ha un costo complessivo stimato che supera 30 milioni di euro e che saranno messi a disposizione dalla struttura commissariale sisma. Il progetto dovrà prevedere tutte le dotazioni necessarie a ospitare ogni materia del Piano triennale dell’offerta formativa delle due scuole, compreso lo svolgimento curriculare dell’educazione fisica e motoria in spazi propri; la nuova sede sarà destinata ad ospitare un numero di studenti pari a quello degli iscritti al momento del sisma nelle due scuole, con le stesse classi del 2016 e lo stesso numero di indirizzi, specializzazioni triennali e corsi serali. “Si tratta di un’opera molto complessa, frutto del lavoro di squadra che ha visto impegnati in sinergia la Provincia, in particolare l’Ufficio Tecnico dell’Ente che ringrazio per il costante impegno, l’Usr e il Commissario Guido Castelli sempre al nostro fianco e il Comune di Cingoli – spiega il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli -. L’inserimento della nuova sede in un contesto di pregio ma complesso, sia dal punto di vista morfologico che paesaggistico, ha richiesto una particolare attenzione nella fase di pre-valutazione del progetto e molteplici confronti con gli Enti preposti al rilascio dei pareri sull’opera. Ha richiesto anche una variante urbanistica specifica che ha già raccolto riscontro positivo nelle Conferenze dei Servizi a livello di Comune, Soprintendenza, Usr e degli altri Enti coinvolti. Il misurarsi con i limiti imposti dalla specifica conformazione dell’area individuata dal Comune, infatti, attraverso un’azione partecipativa della cittadinanza, come possibile sede del nuovo Polo scolastico e dal contesto ambientale di alto valore paesaggistico e storico, come quello in cui insisterà, hanno imposto un delicato e lungo processo che ha condotto all’individuazione di una soluzione progettuale congrua capace di calare nella realtà del sito le indicazioni delle normative in vigore in materia e rispondere a tutte le istanze. Dunque il passaggio il testimone ai futuri affidatari della gara che oggi si avvia, per la conclusione della fase progettuale, ha già all’attivo questa mole di lavoro svolta e pareri raccolti che consentirà una rapida discesa di scala”. “Uno dei principali obiettivi del nostro lavoro è quello di garantire scuole efficienti e sicure per i nostri studenti – sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli –. Dobbiamo proseguire con quel cambio di passo che abbiamo intrapreso e che non si deve fermare. Gli interventi sulle scuole sono cruciali anche per permettere alle famiglie di poter scegliere i nostri territori per creare il loro futuro. Attraverso l’accordo quadro, nella provincia di Macerata siamo intervenuti con 103 progetti sulle scuole per una cifra che si avvicina ai 400 milioni di euro”. Il progetto nasce da diverse necessità, prima tra tutti quella di restituire al territorio idonee strutture scolastiche a seguito del sisma del 2016 che ha compromesso le strutture in uso ai due istituti, in secondo luogo quella di raggruppare più istituti scolastici per ottimizzare le risorse anche – e soprattutto - in termini di gestione, sia inerente la necessità di disporre di strutture più adeguate alle esigenze di studio della nostra contemporaneità. “Accogliamo con soddisfazione la pubblicazione del bando di gara per il completamento della fase progettuale del nuovo polo scolastico di Cingoli – conclude il sindaco Michele Vittori –, un passaggio che attendevamo da tempo e che rappresenta una risposta concreta alle esigenze del nostro territorio. Questo intervento darà finalmente ai nostri ragazzi la possibilità di studiare in una struttura moderna, sicura e all’altezza delle sfide educative del presente. Le scuole coinvolte – l’Ipseoa ‘Varnelli’ e il Liceo ‘Leopardi’ – sono da sempre un fiore all’occhiello per Cingoli, espressione di un’offerta formativa di eccellenza che ha saputo attrarre studenti da tutta la provincia. Confido nella qualità del lavoro già svolto e nella solidità della procedura avviata, certo che i risultati saranno all’altezza delle aspettative della nostra comunità”.

Cingoli, il "Balcone delle Marche" diventa set cinematografico
Cingoli è tra le location principali del film "Il Principe della follia", scritto e diretto da Dario D'Ambrosi e attualmente in lavorazione nelle Marche. Le riprese si stanno svolgendo in questi giorni tra Jesi, Cingoli, Monsano, Castelfidardo, Montemarciano e Senigallia. Prodotto da Red Post Production S.r.l., il film vanta un cast d’eccezione con Alessandro Haber, Andrea Roncato, Carla Chiarelli e Stefano Zazzera, affiancati dagli attori marchigiani Rebecca Liberati e Andrea Caimmi. Completano il cast Riccardo De Rinaldis, Francesco Venerando, Giorgio Belli, Valentina Romani, Jenny De Nucci e Federico Russo. Il progetto è stato selezionato nell’ambito dei bandi promossi da Regione Marche PR-FESR 2021-2027, Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission, che sostengono tre nuove produzioni cinematografiche sul territorio. A Cingoli, le riprese si sono svolte il 15 e 16 maggio presso gli Horti del Baio, una struttura immersa nel verde con vista panoramica sul lago di Cingoli, perfetta per valorizzare l’intensità visiva e narrativa del film. "Siamo orgogliosi che Cingoli e i comuni della Vallesina, grazie al protocollo d’intesa sul cineturismo con Jesi capofila, stiano diventando sempre più attrattivi anche per il cinema", dichiara il sindaco Michele Vittori. "Il cinema è un potente strumento di promozione turistica, ma anche un’opportunità concreta per l’economia locale, grazie al coinvolgimento di strutture ricettive, professionisti e fornitori del territorio -, aggiunge l’assessore al turismo e spettacolo Cristiana Nardi -. È il primo risultato tangibile del protocollo siglato due anni fa tra i comuni della Vallesina".

Cinque anni dopo la scomparsa, un monumento e una giornata di ricordi per don Giuseppe Branchesi
"Lo pregai perche' offrisse la sua guida spirituale di parroco alla propria terra d'origine, alla nostra amata Cingoli. E lui? Sono ormai treiese -mi rispose - appartengo a questa amatissima gente. Poi con una delle proprie folgoranti battute, sorridendo: poi, sai, Cingoli e' sorta su uno scoglio della montagna ed ecco perche' noi cingolani siamo in fondo un po' scoglio...nati!". Cosi' ieri al 'don Peppe Day' il vicepresidente della Regione (assessore alla Sanita') ed ex sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini ha raccontato uno dei tanti episodi, uno dei piu' significativi probabilmente, che lo legarono al parroco di Santa Maria in Selva scomparso il 19 aprile 2020, prima vittima del Covid tra i sacerdoti (ed in senso assoluto tra la popolazione) nel Maceratese. E' stata una giornata memorabile per il piccolo centro al confine fra Treia e Macerata, perfettanente organizzata dal Comitato parrocchiale. Al Memorial c'era non solo tutta la citta' di Carlo Didimi, ma pure uno spaccato d'Italia con 12 tra le 18 delegazioni dell'associazione nazionale 'Polentari d'Italia' di cui don Branchesi fu co-fondatore e presidente per 12 anni. Non solo: c'erano l'Europa e il Mondo cui don Giuseppe guardava con spirito missionario. In particolare la sua ultima missione: il Togo, la terra degli Ultimi fra gli Ultimi dove a Lome' pure con i proventi di una pubblicazione a lui dedicata ('Grazie Fratello' curata da Maurizio Verdenelli, edizioni Marco Ilari) e' stata costituita la Biblioteca popolare 'don Giuseppe Branchesi'. In questa perdurante generosa prospettiva e' stata fatta una donazione a favore del centro missionario francescano del Togo da parte dei partecipanti alla messa concelebrata da un commosso mons. Nazzareno Marconi, vescovo della diocesi insieme con altri sacerdoti -tra i quali don Igino Tartabini, successore di don Giuseppe. Centinaia i presenti al 'Memorial don Peppe' a S.Maria in Selva - come ad una giornata di punta delle celebre Sagra della Polenta - concluso con l'inaugurazione del 'monumentino', benedetto dal vescovo, simboleggiante l'apostolato di don Branchesi. Il mappamondo e la Madre di Dio, l'albero d'Ulivo 'di San Francesco' tra i simboli 'segnaletici' in tale meritoria direzione. Tuttavia ancor prima, il sequel di testimonianze su un parroco la cui mancanza - è stato detto da Angelo Brenzan - non si e' attenuata in questo tratto quinquennale dalla sua scomparsa - distribuito un segnalibro con le ultime parole scritte in ospedale come eredita' spirituale. In memoria del parroco scomparso - in serrata successione sequel a fianco dell'altare all'aperto concluso da Saltamartini) - si sono alternati: Gabriele Soldini (Comitato parrocchiale), Franco Capponi (sindaco di Treia), Angelo Brenzan (presidente nazionale Polentari), Francesco Fucili (Coldiretti, di cui don Peppe fu assistente regionale), Mario Baroni (sindaco di Muccia nel cui comune don Peppe consacro' la chiesa post sisma), un rappresentante dei Corsi di Cristianità ed infine Mariapia Branchesi e il figlio Francesco Soldini, sorella e nipote primogenito del sacerdote. Al 'Memorial' con l'ex deputato Tullio Patassini hanno partecipato il presidente di Lube, Luciano Sileoni e l'ex presidente della Provincia, Tonino Pettinari, amici fraterni di don Peppe. Intanto in fieri ecco un'altra auspicata iniziativa: la scultura che possa tramandare l'immagine di quest'uomo straordinario. "Noi siamo da tempo pronti" dicono al Comitato dove magna pars e' anche Marina Domizi. E Gianni Savi che ha donato l'ulivo francescano a mons. Marconi e alla piccola folla radunata attorno al 'monumentino' ha rivelato emozionato: "Questa tipologia di pianta nota come 'di San Francesco' santo al quale don Peppe era devoto, non offre solitamente frutti. Eccetto questo: che ha fruttificato con abbondanza! Olive belle, grandi, segno di speranza e vicinanza. Grazie Fratello!".

Dal purgatorio al paradiso: la Cingolana ribalta il Ripe San Ginesio nello spareggio e torna in prima categoria
Un anno dopo la retrocessione, la Cingolana San Francesco torna in Prima Categoria e lo fa nel modo più emozionante possibile: vincendo lo spareggio promozione contro il Ripe San Ginesio al termine di una partita al cardiopalma. Al "Della Vittoria" di Tolentino succede davvero di tutto, ma alla fine sono i biancorossi di mister Giovagnetti a festeggiare, grazie a un'incredibile rimonta tra l’85’ e il 92’, firmata Pietrani e Giulianelli. L’inizio è tutto per il Ripe San Ginesio, che si presenta all’appuntamento da imbattuto in campionato e passa in vantaggio con Carducci. Ma la Cingolana reagisce da grande squadra: prima Faris pareggia i conti, poi Mendoza firma il sorpasso. Il Ripe non molla e trova il 2-2 con Moglianesi. Nella ripresa, Dikedzic rimette la testa avanti per i ripensi e sembra indirizzare la sfida. Sembra, appunto. Perché negli ultimi minuti accade l’impensabile: prima Pietrani ristabilisce la parità, poi Giulianelli, su assist di Faris, fa esplodere la festa biancorossa. Una vittoria che vale un’intera stagione e che la società ha celebrato con un messaggio sentito sui social: “La Cingolana San Francesco conquista il campionato e scrive una pagina indimenticabile della sua storia! Un traguardo raggiunto con sacrificio, determinazione e un cuore che non ha mai smesso di battere per questi colori.” Un grazie esteso a tutti: giocatori, staff tecnico, settore giovanile, società e tifosi, oltre che un pensiero sportivo e rispettoso al Ripe San Ginesio, definito “protagonista di un bellissimo campionato”, con l’augurio di centrare la promozione tramite i playoff. Per la squadra di Pagnanini, che ha visto sfumare l’imbattibilità proprio sul più bello, resta l’ultima chance: sabato prossimo lo scontro playoff contro il Sarnano, per continuare a inseguire il sogno Prima Categoria.