Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita.
In provincia di Macerata, le Giornate di Primavera 2022 offriranno la possibilità di scoprire il borgo di Montecassiano, rimasto pressoché inalterato dal Medioevo a oggi e circondato da una campagna ben conservata.
Arroccato su una collina, le radici della sua fondazione risalgono al 400 d.C. quando, a causa delle guerre gotiche, i pochi scampati dalle battaglie si rifugiarono attorno al preesistente castrum Montis Sancte Marie.
Qui i discendenti delle prime famiglie crearono una comunità di “conti rurali”, i cassiani, che governarono per secoli le alture, insediandosi intorno all'attuale piazza Unità d'Italia. Il trascorrere del tempo non ha compromesso l'originale morfologia del borgo. Il centro storico è racchiuso dalla cinta muraria quattrocentesca.
Ancora oggi si accede nel borgo attraversando tre porte e il circuito viario si snoda seguendo un andamento a cerchi concentrici, caratteristico dell'urbanistica medioevale. Il percorso con il FAI partirà da piazza Unità d'Italia, delimitata da palazzo dei Priori, da palazzo Compagnucci, dalla chiesa di san Marco e dall’ex convento degli Agostiniani, ora sede municipale.
Tra il palazzo dei Priori e il palazzo Compagnucci si sviluppa una suggestiva scalinata, incorniciata da un’arcata che conduce alla chiesa Collegiata dedicata a santa Maria Assunta, ricostruita nel 1234 dai monaci cistercensi dell'abbazia di Chiaravalle di Fiastra e modificata nel 1402.
Conserva una monumentale pala d’altare in terracotta invetriata e dipinta, alta oltre sette metri e risalente al XVI secolo, opera del fiorentino fra’ Mattia della Robbia: un’opera importante perché è l’unica certa di uno degli ultimi esponenti della bottega fiorentina dei Della Robbia, famosissima per la produzione di maioliche e terrecotte.
Uscendo dalla chiesa si potrà accedere a palazzo Compagnucci, sede della Pinacoteca civica, dove si ammireranno le splendide pareti decorate a grottesche e opere come tra cui spicca la rara Madonna di Johannes Hispanus, raffinato pittore attivo tra Quattro e Cinquecento. Infine, si giungerà alla Chiesa di San Marco, detta anche di sant’Agostino, e rimaneggiata nel Settecento, notevole esempio di barocchetto marchigiano. Apertura sabato 26, dalle ore 15 alle 18, e domenica 27 marzo, dalle ore 14 alle 18
Previsti eventi anche a Macerata e Recanati. L’elenco completo qui: cosa vedere nelle Marche
(Credit foto: Katia Camplone)
Inaugurazione della scuola di ciclismo Michele Scarponi per i bambini e i loro genitori all'Acquapark Verde Azzurro di Cingoli (3 aprile), presentazione del libro "Caro Michele, una vita alla Scarponi" al Palarossini di Ancona (9 aprile), Gara Juniores Nazionale Primo Trofeo Michele Scarponi, Filottrano-Camerino (30 luglio) e Granfondo Michele Scarponi-Strade Imbrecciate a Filottrano (24 settembre.
Sono le prossime iniziative della "Fondazione Michele Scarponi", ricordate oggi in Regione da Marco, fratello del campione di ciclismo vincitore di Tirreno-Adriatico 2009 e Giro d'Italia nel 2011, morto il 22 aprile 2017, travolto da un furgone mentre si allenava vicino casa a Filottrano.
"La strada è di tutti, soprattutto dei più fragili e il sorriso di Michele salverà molte vite", ha detto Marco Scarponi. Stamattina, insieme al presidente Francesco Acquaroli, ha illustrato un progetto per le scuole dedicato alla sicurezza stradale.
In sala la presidente dell'Associazione Manuel Biagiola (travolto in moto e ucciso da un'auto il 29 luglio 2019), la moglie Silvia, la mamma di Marco e Michele Scarponi, l'architetto Matteo Donde e l'avvocato Andrea Colombo collaboratori della Fondazione Scarponi, Paolo Fedrigo, responsabile del progetto.
"La Fondazione - ha spiegato Marco - lavora sul territorio per una mobilità giusta e sicura nel nome di Michele per cambiare la nostra cultura stradale. Abbiamo presentato un progetto di educazione alla mobilità sostenibile e alla sicurezza stradale rivolto agli studenti, ma anche a insegnanti e educatori perché pensiamo sia necessaria tanta formazione".
Scarponi ha ricordare iniziative europee come le "città30" (limite 30 km/h sulle strade urbane), la redistribuzione dello spazio urbano partendo dai più fragili: il bambino, il disabile, l'anziano, il pedone, il ciclista. Ridurre la velocità significa avere una mobilità più sicura per tutti, città più belle, spazi per la socialità e migliore qualità della vita".
"Oggi parliamo di temi importanti - ha detto Acquaroli - che ci coinvolgono sia in una veste pubblica che in quella privata, ognuno nella propria quotidianità. Creare una cultura della sicurezza stradale è fondamentale ed in Italia finora è stato fatto pochissimo"
Tra le molte opportunità per gli enti locali e regionali che il Governo sta creando con bandi e misure del Pnrr, c’è anche una quella per il ’restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici’ con risorse complessive per 190 milioni di euro. Il Comune di Cingoli coglie l'occasione e presenta un progetto da 775.000 euro per valorizzare le proprie aree verdi e storiche. Questo in virtù del Bando del Ministero della Cultura, scaduto il 15 marzo scorso.
“Si tratta di una grande opportunità per restituire valore a parchi che sono già molto belli - ha dichiarato il sindaco Michele Vittori - luoghi che sono nel cuore non solo dei cittadini di Cingoli, ma di tutte le Marche. E per questo meriterebbero di entrare a far parte del Patrimonio dell’Unesco”.
Il progetto prevede interventi nel Giardino del Ragno d’Oro (il parco storico di piazzale Carducci), nel Parco delle Pietre Vive e lungo Viale Valentini che li collega. Ciascuno ha le sue peculiarità: il Giardino del Ragno D’Oro è infatti un elemento di separazione tra il sistema dei parchi e lo sviluppo urbano, mentre quello delle Pietre Vive - nato nel 2002 nel Parco della Portella situato a ridosso delle mura castellane - deve il suo nome alle sculture di pietra realizzate da artisti contemporanei.
Inoltre, l’obiettivo a breve termine del Comune è la manutenzione della vegetazione e la valorizzazione degli spazi, puntando poi ad ampliare l’offerta culturale. Nel lungotermine, invece, l'attenzione sarà rivolta alla promozione del patrimonio naturale e culturale anche a scopo turistico.
“La nostra amministrazione sfrutterà al meglio questa occasione – ha spiegato anche l’assessore Pamela Gigli – grazie a un progetto che contempla, in linea con quanto previsto dal bando, la riqualificazione funzionale ed architettonica dei siti indicati con le sue componenti vegetali, scultoree ed architettoniche. Nonché le opere impiantistiche e le azioni tese alla valorizzazione e promozione di tale patrimonio.
Per noi è anche la possibilità di rilanciare il decoro urbano e del tessuto socio-ambientale, oltre al rafforzare l'identità dei luoghi, i valori ambientali e il miglioramento della qualità paesaggistica del nostro territorio”.
Entro fine giugno si conoscerà il nome dei vincitori del bando.
La Giunta Municipale di Cingoli ha deliberato l’acquisto di tre opere d’arte del pittore cingolano Donatello Stefanucci (1896-1987) quale arricchimento della collezione di opere dello stesso Stefanucci che costituisce la raccolta più importante della Civica Pinacoteca.
I tre dipinti sono stati di recente rinvenuti sul mercato da Iwan e Yuri Fortunato della Casa d’Aste e Galleria d’Arte Picenum di Cingoli e proposti al Comune di Cingoli. “Quella di Donatello Stefanucci - ha dichiarato il sindaco Michele Vittori - è una figura prestigiosa dell’arte marchigiana del Novecento, la cui fortuna, critica e commerciale, si è andata ampliando costantemente negli anni. Una personalità che va annoverata tra i figli più illustri di Cingoli. Questa acquisizione – ha continuato il primo cittadino – si pone all’interno di un’azione di valorizzazione della figura e dell’arte di Donatello Stefanucci che l’Amministrazione comunale ha avviato e porta avanti da tempo”.
“Trattasi di tre dipinti – ha spiegato Luca Pernici, curatore della quadreria comunale - in stato di buona conservazione, di grande interesse, in quanto relativi a quel gruppo di opere del periodo cingolano (anni ’20 e ’30 del Novecento) e di soggetto cingolano (rappresentano rispettivamente: un’en-plein-air nella zona del Rio Lacque, un scorcio di via Orazio Avicenna e una veduta del cortile di Palazzo Puccetti), tra i più rari, interessanti, ricercati e quotati di Stefanucci”.
“Uno di questi in particolare – ha continuato Pernici – è di grande interesse anche documentario, per la ricostruzione della vicenda artistica e biografica del pittore, in quanto presenta ancora i cartigli originali che attestano l’invio e l’esposizione del dipinto alla prestigiosa 2^ Quadriennale d’Arte di Roma, del 1935” (a cui parteciparono artisti quali, solo per citarne alcuni, oggi celebri: Balla, Caffè, Cagli, Cascella, Licini, Mafai, Sironi).” Le tre opere – ha annunciato il sindaco - saranno a breve presentate al pubblico in una esposizione dedicata che sarà allestita in città”.
Gli studenti dell’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli e quelli dell’Istituto Comprensivo “Enrico Mestica”, guidati rispettivamente dalle Dirigenti Antonella Canova ed Emanuela Carascio, hanno dato vita ad una manifestazione nella piazza centrale del “balcone delle Marche” per ribadire in maniera forte il no al conflitto che in questi giorni sta insanguinando l’Occidente.
Gli studenti e le studentesse hanno letto delle poesie e dei pensieri, famosi e autoprodotti, inneggianti alla pace; un tripudio di colori, di gioia e di gioventù che è stato intervallato da numerose testimonianze di cittadini ucraini residenti a Cingoli o nella provincia maceratese, come quella di una signora che ha attraversato l’Europa per portare in Italia i propri figli rimasti in Ucraina.
Questi ragazzi, ora, inizieranno una nuova vita partendo proprio dalla scuola, poiché verranno inseriti nelle classi del “Varnelli” e del “Mestica” e, per incrementare la loro socialità, avranno la possibilità di alloggiare presso il Convitto “L. Calabresi”. In un periodo così difficile per tutti, il cambiamento parte proprio dalle nostre “teste ben fatte”.
Da Cingoli all’Ucraina nel segno della solidarietà. La Giunta del comune del maceratese, guidata da Michele Vittori, ha deciso di istituire una raccolta fondi come prima iniziativa solidale a sostegno della popolazione colpita dalla guerra.
Il denaro sarà destinato ad iniziative rivolte ai bambini in età scolare. "Sono infatti loro a trovarsi nella situazione più difficile, costretti a rinunciare all’istruzione - sottolinea il sindaco Michele Vittori -. Senza contare che in questi 8 anni di conflitto latente nel Paese case, asili, scuole e persino ospedali sono stati già colpiti e lesionati".
I cittadini possono aderire all'iniziativa tramite l’IBAN IT 15 G 08549 68860 0000 3016 2066, intestato a Comune di Cingoli, con causale: "donazione Cingoli per l'Ucraina", a cui cittadini e aziende potranno donare per dare il loro sostegno.
"La scelta è dettata dalla consapevolezza della necessità di risorse economiche per aiutare i civili. Donne e bambini, in molti casi, cercano infatti di lasciare l’Ucraina ma anche chi resta ha bisogno di aiuto e di protezione. Si tratta di un gesto simbolico - ha aggiunto il primo cittadino - che vuole essere di stimolo. In questo momento, migliaia di bambine e di bambini hanno bisogno urgente di assistenza umanitaria e tutto ciò non può lasciarci indifferenti”.
Essere "la migliore filiera in Europa per il benessere di persone e animali" è l'ambizioso obiettivo al quale punta Fileni, primo produttore italiano ed europeo di carni avicole da allevamento biologico e terzo player nel settore avicunicolo nazionale. Il Gruppo con sede a Cingoli a gennaio 2022 ha ottenuto la certificazione B Corp, il 'bollino' riconosciuto alle aziende che a livello mondiale si distinguono per l'adozione dei più alti standard di performance ambientali e sociali.
Nel mondo se ne contano oltre 4.000 (più di 120 solo in Italia), ma Fileni è il primo produttore di carne ad aver ricevuto il riconoscimento, rilasciato dall'ente no profit statunitense B Lab. Il percorso sostenibile dell'azienda marchigiana - fondata nel 1970 da Giovanni Fileni e che oggi può contare su 500 milioni di fatturato, 1800 dipendenti e circa 300 allevamenti - è stato raccontato durante l'evento 'Scegliamo di difendere il futuro' organizzato alla Fondazione Feltrinelli di Milano.
"Nella definizione delle nostre purpose, abbiamo portato alla luce una linea che passa dalla sostenibilità, dall'economica circolare e arriva naturalmente a un terzo concept ancor più evoluto: quello di 'rigenerazione', intesa come la capacità di generare più valore economico, sociale e ambientale di quello utilizzato per produrre", ha spiegato Massimo Fileni, vice presidente del Gruppo insieme alla sorella Roberta. "Siamo diventati una B Corp, la prima nell'industria della carne - ha aggiunto Roberta Fileni - perché sentiamo l'urgenza di agire e operare avendo un impatto positivo sull'ambiente e sulla società".
Tra i nuovi impegni di Fileni per il futuro, l'obiettivo di estendere la propria carbon neutrality - già raggiunta a livello aziendale - sull'intera filiera entro il 2040, aderendo al comunità The Climate Pledge, oltre a rispettare i migliori standard di benessere animale nell'allevamento dei polli da carne, seguendo - prima azienda italiana - i criteri Ecc (European Chicken Committement).
Cingoli rinnova l'adesione per il terzo anno consecutivo, al progetto NoiMarche e NoiMarche BikeLife, ideato della Miconi srl. Si è svolta giovedì 3 marzo a Civitanova Marche presso la sala Consiliare del comune, la cerimonia della Firma del Protocollo d’Intesa NoiMarche.
Presente per Cingoli l'assessore al turismo Cristiana Nardi. "In questo momento di grande risalto e rilancio della nostra Regione, grazie anche e soprattutto alle azioni messe in campo dalla Regione Marche pensiamo che unire idee, forze e collaborare tra le amministrazioni e gli operatori del settore turistico di territori diversi e distanti, sia davvero importante per una promozione intelligente e coesa."
Presente all’incontro, oltre ai comuni soci, il governatore Francesco Acquaroli che si è complimentato con tutti gli amministratori di NoiMarche per la testimonianza data a tutta la Regione dicendo: “La vostra unione dimostra che si può e si deve andare oltre i campanilismi per far conoscere le nostre meravigliose Marche.”
Aderenti al progetto sono 26 comuni tra la zona del maceratese, del fermano e dell’anconetano: Civitanova Marche - comune capofila, Apiro, Appignano, Castelplanio, Cingoli, Cupramontana, Falerone, Fiastra, Genga, Grottazzolina, Gualdo, Jesi, Magliano di Tenna, Maiolati Spontini, Matelica, Monsano, Montegiorgio, Montegranaro, Morrovalle, Penna San Giovanni, Ponzano di Fermo, Potenza Picena, Rosora, Sarnano, San Severino Marche, Treia.
Lo scorso anno, grazie alla sinergia con Mauro Fumagalli della MarcheBikeLife, si è realizzato il progetto NoiMarcheBikeLife: un percorso cicloturistico permanente che abbraccia tutti i comuni appartenenti e una rete tra tutte le realtà legate al bike. Ad oggi le strutture che hanno aderito e diventare Bike Friendly o Bike Hotel sono 205 e saranno oggetto di corsi di formazione e aggiornamento per tutto il 2022. L’intenzione è quella di creare un territorio attrezzato ad accogliere al meglio il cicloturista.
Auto finisce fuori strada e si schianta contro un albero adiacente alla carreggiata: grave un uomo. L'incidente è avvenuto, poco prima delle 10:45, lungo la strada provinciale 25, in località Grottaccia, nel comune di Cingoli.
Le cause dell'incidente sono ancora in corso di accertamento e al vaglio delle forze dell'ordine. Seconda una prima ricostruzione, al volante dell'auto (una Fiat Punto di colore bianco, vecchio modello) era presente un uomo di 86 anni, subito soccorso dai sanitari del 118, e successivamente trasferito in codice rosso - tramite eliambulanza - al pronto soccorso dell'ospedale Torrette di Ancona.
Presente sul posto anche una squadra di Macerata dei Vigili del Fuoco, intervenuta con un'autobotte e un mezzo 4x4, che ha provveduto alla messa in sicurezza dell'area dell'intervento.
“Nessuna porcilaia potrà essere realizzata nel Comune di Cingoli, un territorio che già ospita una discarica provinciale e altri allevamenti avicoli, per non compromettere il giusto equilibrio territoriale”. È quanto ha dichiarato il sindaco di Cingoli Michele Vittori.
Il primo cittadino ha comunicato, al riguardo, l’adozione di una delibera di giunta municipale rafforzativa del PRG Comunale, mediante una variante all’art.26 delle NTA. Il tema è stato sollevato in relazione al ventilato progetto di costruzione di un allevamento, che in ogni caso non avrebbe avuto la possibilità di essere realizzato, proprio in virtù delle linee programmatiche dell’attuale Giunta comunale.
“Rassicuro tutti – ha aggiunto il primo cittadino - che mi sento primo interprete del bisogno di tutela ambientale e dell’ecosistema, senza creare confusione o falsi allarmi sulla stampa o sui mezzi di comunicazione. Cingoli ha già dato sul campo degli allevamenti e non vi è alcuna possibilità aggiuntiva” ha concluso.
Una nuova carica per Simone Santini: già CCO (Chief Commercial Officer) di Fileni, da inizio anno è stato nominato anche Direttore Generale dell’azienda marchigiana tra i leader nel mondo delle carni avicole e per le carni biologiche. Un riconoscimento per il lavoro di questi ultimi anni che ha portato la società con headquarter a Cingoli, in provincia di Macerata, a rafforzare la sua leadership nel mondo delle proteine animali BIO e crescere la propria notorietà di Brand.
Una carriera sempre ai vertici quella di Santini. Dopo gli studi all’Università Politecnica delle Marche e un master in Bocconi, ha cominciato a sedere sulle poltrone chiave delle più importanti società europee. Dopo i primi passi proprio in Fileni agli inizi della sua esperienza professionale, Simone Santini entra a far parte del gruppo L’Oreal come Business Development VICHY per poi, dopo un anno, divenire Sales Director La Roche posay.
In seguito ha ricoperto importanti ruoli durante la sua lunga esperienza in Adidas, tra cui anche ruoli internazionali, per poi arrivare a ricoprire il ruolo di vice presidentedella filiale italiana, confermando nel tempo le sue doti di leadership e di people management.
Oggi la nuova sfida nel gruppo Fileni, un’azienda all’avanguardia con un fatturato di oltre 500 milioni di euro, che solo poche settimane fa è stata certificata B-Corp. In particolare, si tratta della prima azienda a livello mondiale che opera nel settore delle carni a conquistare la certificazione. Il gruppo marchigiano si è così aggiunto a un network globale di oltre 4.000 aziende virtuose che si distinguono per l’impegno a coniugare profitto, creazione di valore per la società e attenzione all’ambiente.
Dopo la presentazione delle liste e dei rispettivi candidati di martedì 15 febbraio 2022, questa mattina si sono svolte le elezioni del sindaco e dei componenti il consiglio comunale dei ragazzi. Le votazioni hanno coinvolto tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado e gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria dei tre plessi di Cingoli, Villa Strada e Grottaccia.
Potevano essere eletti consiglieri gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado. Otto le liste impegnate nella formazione del futuro consiglio comunale dei ragazzi, che si sono cimentate nella presentazione dei candidati e dei loro programmi, coadiuvati dalla Dirigente scolastica e dal personale docente.
Al termine dello scrutinio di questa mattina il risultato elettorale ha visto eletta come sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi l’alunna Vanessa David della classe 2° C, di anni 12. Vanessa, candidata con la lista “Insieme per Cingoli”, ha ottenuto 75 preferenze su 281 voti.
Presente il sindaco Michele Vittori il quale esprime grande soddisfazione per l’elezione del primo baby sindaco in assoluto per la storia di Cingoli, frutto della collaborazione tra amministrazione e scuola e dell’impegno di tutti, della Dirigente, dei professori e degli stessi alunni.
“Vorrei sottolineare la preparazione degli studenti candidati delle altre liste che in occasione della presentazione hanno dimostrato sensibilità e attenzione alle necessità della scuola, intesa come ambiente di vita al fine di renderlo il più confortevole possibile, alle necessità della Città e lo hanno fatto con proposte serie, concrete e impegnate”.
Spiega il sindaco Vittori che nella prima seduta utile del Consiglio Comunale, successiva appunto alla conclusione dello scrutinio proclamerà ufficialmente il nuovo consiglio comunale dei ragazzi che, nell’occasione, presenterà il proprio programma e la Giunta.
La dirigente Emanuela Tarascio ringrazia tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione e la concretizzazione di questo importante progetto che ha richiesto molto lavoro, ma che ha dato una soddisfazione sicuramente maggiore. Augura buon lavoro alla nuova baby sindaca e a tutti i ragazzi e le ragazze eletti nel consiglio comunale dei ragazzi.
La costruzione del Nuovo Polo Scolastico di Cingoli compie un ulteriore passo in avanti: durante la Conferenza dei Servizi preliminare convocata dalla Provincia di Macerata è stato infatti presentato il progetto definitivo, che ha visto registrare il parere favorevole di tutta la Soprintendenza.
"Si tratta di un importante risultato per l’iter relativo alla realizzazione della struttura - ha dichiarato il sindaco di Congoli, Michele Vittori - Per noi è un'opera fondamentale e strategica per il futuro dell’attività formativa degli Istituti Superiori e dei nostri studenti".
Nella stessa giornata, si è svolta anche la Conferenza dei Sindaci dei Comuni dell’Area Vasta 2 presenziata dall’Assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, del direttore Giovanni Guidi e del direttore generale dell’Asur Marche, Dott.ssa Nadia Storti.
L'incontro è stato fondamentale per presentare squelle che saranno le azioni di intervento previste con il PNRR Sanità Marche – prossimo alla presentazione il 28 febbraio 2022 - e nello specifico per ciò che riguarda gli ospedali e le case di comunità dell'Area Vasta 2.
"Il provvedimento riguarda anche il nostro nosocomio - ha aggiunto Vittori - con un intervento di manutenzione straordinaria che interesserà il tetto e la palestra per la fisioterapia. Gli interventi e le azioni collegate al Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza sono molto importanti in un’ottica di rafforzamento di questi fondamentali presidi territoriali".
È stata presentata oggi alla stampa presso la sala dell’IRCR di Piazza Mazzini la nuova mostra culturale dal titolo “Macerata e il suo Territorio. Antiche mappe e vedute dal XVI secolo all’Unità d’Italia”, e che sarà aperta al pubblico gratuitamente da venerdì 11 fino a lunedì 21 febbraio presso gli Antichi Forni – in osservanza delle norme anti Covid. Una raccolta unica, inedita di 50 antiche mappe originali d’epoca, incise e stampate su carta, che raccontano l’evoluzione urbanistica di Macerata e di altre città della provincia: Camerino, Cingoli, Civitanova, Recanati-Loreto, San Severino, Tolentino, Treia e Visso.
La mostra è stata realizzata dall’architetto e collezionista Enzo Fusari - sostenuto dall’associazione LUTES, con il patrocinio del Comune, dell’IRCR e dell’Ordine degli Architetti – che da oltre 30 anni conduce le proprie ricerche sulla storia e la geografia della Regione Marche, arrivando nel tempo a raccogliere ben 200 carte di grande pregio e valore, alcune rare e mai pubblicate, di ottima conservazione e non presenti nelle biblioteche locali e regionali.
“Avrei voluto realizzare questa esposizione già due anni fa – ha dichiarato Fusari – ma la pandemia e il cambio di amministrazione comunale non l’hanno permesso. Sono felice oggi di mettere a disposizione di tutti questa mia passione: penso sia di fondamentale importanza conoscere il nostro passato per sapere dove siamo diretti. Queste mappe fanno emergere una storia che non è scritta, ma disegnata, e raccontano quella che è la nostra grandezza culturale e politica. Un punto di partenza molto importante per conoscere le radici della propria identità”.
Al tavolo della conferenza si sono succedute anche le parole di apprezzamento e soddisfazione rispetto all’iniziativa da parte del presidente LUTES Massimo Crucianelli, dell’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi, del presidente dell'Ordine Arch. Vittorio Lanciani e del presidente IRCR Giuliano Centioni.
“Il nostro obbiettivo è sostenere tutte le attività culturali che hanno a che fare con la nostra storia e il tessuto urbano – ha commentato Lanciani – in modo che si alimenti in maniera sempre più naturale la consapevolezza di chi lavora e di chi vive nel territorio marchigiano”.
“Quando mi fu proposta questa iniziativa – ha aggiunto l’assessore Iommi – ho aderito subito, perché ero certo della sua qualità. Una mappa è come il palcoscenico per un attore: se si conosce il contesto in cui una storia viene raccontata se ne percepisce meglio anche il senso e il messaggio”.
INTERVISTA
Dottor Fusari, qual è il messaggio nascosto nel suo lavoro? La mia è una ricerca di verità. La geografia non può fare a meno della storia e viceversa: l’errore da sempre è quello di trattare le due materie separatamente, quando invece dovrebbero rappresentare un unicum. Per dimostrare determinati fatti non basta conoscere la storia, e allo stesso tempo saper solamente leggere una cartina non è sufficiente.
C’è un problema di identità storica oggi secondo lei? Sì, soprattutto tra i giovani. Molti di loro pensano che Macerata sia una città noiosa, dove non si fa niente. E invece c’è tanto da scoprire se si ha la curiosità di farlo.
In quest’incontro si è detto che “bisogna conoscere il proprio passato per sapere dove siamo diretti”. Enzo Fusari dove è diretto? Io abito qui a Macerata da più di 60 anni e ne sono innamoratissimo. Desidero che questa città torni ad essere viva culturalmente, e per farlo abbiamo bisogno soprattutto di chi la abita. Sono le persone che fanno la storia. Ciò detto, mi piacerebbe aprire presto un Museo dove esporre tutte le mie mappe: non nascondo che mi siano arrivate delle proposte da parte di altri Comuni, ma il mio sogno rimane Macerata.
Incidente mortale a Cingoli. Il tragico episodio è avvenuto poco prima delle 21 e 30 di venerdì sera. Un furgone che transitava tra Cingoli e Jesi, per ragioni in corso di accertamento, ha sbandato finendo oltre il guardrail prima di ribaltarsi più volte in una scarpata, in località Cerrete Collicelli.
A bordo cinque operai edili, provenienti da fuori regione: due di loro sono stati estratti dalle lamiere dell'abitacolo dai vigili del fuoco. Per un 25enne, però, non c'è stato nulla da fare. I sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Un secondo ferito è stato, invece, trasportato d'urgenza all'Ospedale Torrette di Ancona per un trauma cranico. Non si trova, in ogni caso, in pericolo di vita.
Gli altri tre operai sono riusciti ad uscire dall'abitacolo sfondando i finestrini dell'autocarro. Uno di loro sembra essersi allontanato dal luogo dell'incidente. I Carabinieri della locale stazione sono sulle sue tracce.
Per provvedere alla messa in sicurezza del tratto della provinciale 502 interessato da sinistro i Vigili del Fuoco sono intervenuti con una squadra di Macerata in collaborazione con gli uomini del distaccamento di Apiro. Necessario anche l'ausilio di un'autogru proveniente dal Comando di Ancona.
Fileni Alimentare Spa, è ufficialmente una B Corp. Un traguardo di quelli importanti, in quanto è la prima azienda al mondo, che alleva e produce carne, a conquistare l’ambita certificazione. L’azienda marchigiana si aggiunge dunque al network globale di oltre 4000 aziende certificate dalla non profit B Lab che si distinguono per l’impegno a coniugare profitto, creazione di valore per la società e attenzione all’ambiente.
Le B Corp, che in Italia sono più di 130, integrano e promuovono un nuovo paradigma economico che vede il business come strumento fondamentale per la creazione di benessere per le persone e il pianeta. Il Gruppo Fileni, stimolato dall’urgenza di agire e operare avendo un impatto positivo, ha scelto di abbracciare questa visione consapevole di come solo la creazione di valore sociale e ambientale, insieme al biologico come punta più avanzata della transizione ecologica italiana, possano rafforzare la competitività del sistema agroalimentare e contribuire alla ripresa del Paese e alla risoluzione dei grandi problemi del XXI secolo.
Questo traguardo storico, raggiunto con il supporto di Nativa, Regenerative Design Company che accelera l’evoluzione delle aziende verso paradigmi rigenerativi, rappresenta il riconoscimento di un percorso di innovazione sostenibile ventennale coronato da numerosi successi: l'impegno nel biologico, l’utilizzo di energia 100% rinnovabile all’interno degli stabilimenti, la conversione di quasi la totalità della produzione in antibiotic free, la redazione del Bilancio di Sostenibilità esteso a tutta la filiera, l’adozione della qualifica di Società Benefit.
Ora, con una rinnovata motivazione come B Corp, Fileni proietta nel futuro altri ambiziosi progetti per contribuire a trasformare in maniera positiva l’economia globale, impegnandosi a realizzare un modello di filiera rigenerativa, aperta, interdipendente e replicabile, capace di ispirare lo sviluppo di imprese responsabili, delle comunità locali e del territorio.
L’azienda Fileni ha fatto dell’innovazione, della qualità, del capitale umano, del benessere animale e della sostenibilità ambientale i principali driver di competitività, declinandoli nella mission strategica e di sviluppo, in linea con gli obiettivi delle B Corp. La prima pietra è stata posta da Giovanni Fileni nel 1978 a Jesi, dando vita ad un’azienda attiva da oltre 40 anni nel settore dell’allevamento e vendita di prodotti avicoli.
“Il nostro approccio alla sostenibilità è - di fatto - basato sul rispetto per la natura e per i suoi tempi- sottolinea Roberta Fileni, Vicepresidente del gruppo Fileni - Lo spirito di innovazione è sempre stato una parte fondamentale del nostro DNA di impresa, ma - ne siamo consapevoli - non esiste innovazione senza attenzione all'ambiente. Non è un caso che trasparenza, rispetto e coraggio, siano i valori che stanno alla base della filosofia Fileni".
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
Sabato 22 gennaio alle ore 10.30 il MarC (Museo Archeologico Statale di Cingoli) apre nuovamente le porte ai visitatori per presentarsi con un allestimento rinnovato. Il progetto di riallestimento è stato coordinato da Luigi Gallo, direttore della Direzione Regionale Musei Marche e curato dall’architetto Cecilia Carlorosi – Soprintendente Sabap per le province di Ancona, Pesaro e Urbino - con la direzione scientifica di Sofia Cingolani, funzionaria archeologa Mic e direttrice del Museo.
Il Museo Archeologico di Cingoli è d’interesse per i forti legami con il territorio di cui racconta la storia millenaria.” In questa prima fase i lavori si sono concentrati, in particolare” – afferma Sofia Cingolani – “sul miglioramento dei percorsi con l’obiettivo di ampliarne la fruizione con contenuti aggiornati dal punto di vista scientifico e, al tempo stesso, più accessibili al grande pubblico, con una particolare attenzione rivolta ai giovani. Molto presto il Museo si doterà anche di un catalogo e di contenuti multimediali”. Il riallestimento del Museo rappresenta, infatti, solo una prima tappa nell’ambito di più ampi obiettivi strategici a lungo termine, prefissati dalla Direzione Regionale anche con la finalità di allinearsi agli standard del Sistema Museale Nazionale.
“La collaborazione tra la Direzione Regionale Musei Marche e Soprintendenza archeologia belle arti paesaggio delle Marche, l’Università di Macerata e Comune di Cingoli”- conclude Luigi Gallo – “ha rappresentato un ottimo esempio di come la partecipazione di diversi attori istituzionali sia non solo possibile ma sempre auspicabile per la valorizzazione del patrimonio”.
All’inaugurazione, che sarà aperta dal saluto del Sindaco di Cingoli Michele Vittori, saranno presenti Luigi Gallo (Direttore Regionale Musei Marche), Pierluigi Moriconi (Soprintendente Sabap per le province di AP-MC-FM), Cecilia Carlorosi (Soprintendente Sabap per le province di Ancona, Pesaro e Urbino), Sofia Cingolani (Direttrice del Museo di Cingoli), Stefano Finocchi (funzionario Mic) e Roberto Perna (docente di Archeologia Classica presso l’Università di Macerata).
“È di questi giorni la sollecitazione che mi è arrivata da parte di diversi cittadini sulla chiusura al sabato dell’Ufficio Anagrafe che copriva le esigenze di molte persone che lavorano durante la settimana. Ma non poteva essere altrimenti, considerato l’esiguità dell’organico e la delicatezza dei compiti dell’ufficio in questione. Problematiche sopperite in parte fino ad oggi da chi ci lavora e dal responsabile del servizio”. È quanto afferma il capogruppo di "Uniti per Cingoli", Raffaele Consalvi.
"Due anni e mezzo fa (il 13 settembre 2019), con una interpellanza al Sindaco, sollecitavo una presa di posizione da parte dell’Amministrazione Comunale - ricorda Consalvi - in merito alla carenza di personale su alcuni settori strategici per un Comune come Urbanistica, settore viabilità e ufficio anagrafe. La risposta ve la potete immaginare: stiamo lavorando, tutto sotto controllo".
"Nell'ultimo Consiglio Comunale sono ritornato sul tema, auspicando la creazione di un settore ad hoc per la predisposizione di progetti al fine di essere pronti per ogni bando sui fondi del Pnrr, Contratti Istituzionali di Sviluppo, sisma, Regionali ed Europei - aggiunge Consalvi -. Una mole di finanziamenti impressionante su tutti i settori che vanno intercettati e possono cambiare il volto della nostra Cingoli. Una visione proattiva e non a rimorchio degli eventi, considerando anche che il bilancio comunale offre ampie capacità di spesa allo scopo. La risposta dell’assessore al ramo è stata disarmante: gli uffici sono già in difficoltà e non possono lavorare su progetti per poi tenerli dentro il cassetto". "Ogni commento credo sia superfluo" conclude.
Non rispondeva al telefono da giorni ed è stata trovata riversa senza vita nel bagno della propria abitazione di Cingoli colpita da un malore. Così è morta Graziella Sdrubolini, 60enne originaria di San Severino Marche, conosciuta in paese perché moglie di Stefano Fabrizi, gestore per diversi anni di uno dei principali distributori di carburante della zona.Il corpo è stato rinvenuto grazie alla segnalazione della sorella, che non riusciva più a mettersi in contatto con lei e per questa ragione ha avvisato il locale comando dei Carabinieri. I militari dell’Arma hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione nel centro del paese ma per la 60enne non c’è stato nulla da fare.Graziella Sdrubolini, che viveva in quello stabile da circa un anno e si occupava nello stesso stabile di assistenza domiciliare ad alcune anziane, sarebbe dovuta andare a caccia di funghi in compagnia di un’amica nei primi giorni dell’anno, ma aveva disdetto l’invito all’ultimo istante a causa di alcuni fastidi.