"E' intollerabile che la richiesta di intervento alle forze dell'ordine, dopo aver sorpreso dei ladri nella propria abitazione, sia stata evasa con grande ritardo per la mancanza di personale": con queste parole inizia una lettera inviata dal sindaco di Cingoli al prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, in relazione alla catena di furti che si è registrata nel vasto Comune di Cingoli.
Saltamartini sottolinea che "si tratta di criminalità organizzata che richiede interventi di prevenzione e repressione ben mirati".
"Sono stato l'unico sindaco 3 anni fa - aggiunge il primo cittadino - ad aver lanciato l'allarme sicurezza, ma ancora oggi nessuno ha fatto nulla per riportare l'organico dei carabinieri e della polizia, neppure dopo i tragici fatti di Macerata, alla norma".
"Queste bande di stranieri e di nomadi dediti alle rapine - continua ancora il sindaco di Cingoli - in cui è capitato che le vittime siano state imbavagliate e sottoposte a violenza, scorrazzano indisturbati la nostra regione, per mancanza di controlli e di prevenzione, dalla provincia di Pesaro a quella Ascoli passando per quella di Macerata. In questo stesso momento in tutta la nostra Regione sono solo una decina le pattuglie in servizio, assolutamente incapaci di prevenire e reprimere queste forme di criminalità che hanno determinato anche l'omicidio delle vittime com'è accaduto, recentemente, nel Fermano e a Senigallia.Occorre rivendicare il diritto alla sicurezza, partendo dalle sedi istituzionali".
"Annuncio un'azione determinata su questo fronte e invito le Autorità competenti a comunicare le misure che intendono adottare, in modo permanente e non frammentario, per garantire libertà e sicurezza ai nostri cittadini" conclude Saltamartini.
La Polisportiva Cingoli vince la semifinale delle Final8 Promozione di Serie A2 di pallamano femminile e torna in Serie A1 a 20 anni di distanza dall’ultima apparizione. Le ragazze di Analla hanno stradominato la gara contro il Brunico per 22-32 al Pala San Nicolò di Teramo. Domani 6 maggio la Finale per l’attribuzione della Coppa Italia di A2 contro il Bolzano.
Le cingolane partono subito al massimo. Dopo 5 minuti di stallo, due gol di Lenardon piazzano lo 0-2. Troier sbaglia dai 7 metri, Velieri punisce e fa 0-3. Moritz interviene su Sara Bartolucci, dall’altra parte Stefanie Santi colpisce un palo. Cristina Lenardon prima colpisce il legno poi fa 0-4. Velieri e Faris terminano il break di sei reti di fila in 10 minuti. Ylenia Battenti cede l’involabilità in porta a Troier, Purdeller fissa il 2-6 dopo la traversa di Cipolloni. Sofia ristabilisce il +6 (2-8). Brunico torna a -4 con Petra e Stefanie Santi, a seguito della traversa di Sara Bartolucci (4-8). Cingoli continua a macinare punti: Velieri, Cipolloni e ancora Velieri piazzano il +7 (4-11). Zingherle accorcia, ma Velieri ribadisce il 5-12. Cipolloni e Velieri rispondono alle due Santi, risultato sul 7-14. Faris allunga, tuttavia Stefanie Santi porta Brunico sul 9-15, dopo il palo di Cristalli. Lenardon e Cipolloni chiudono il primo tempo con il 9-17 in favore della Polisportiva; la traversa di Sara Bartolucci e la parata di Kolhaupt su Cipolloni negano il +9.
Nella ripresa Cingoli riesce a gestire tranquillamente il risultato, con le avversarie che non riescono mai ad avvicinarsi. Sara Bartolucci e Sofia Cipolloni controllano il +9 (11-20). Purdeller e Zingherle piazzano il 13-20. Kolhaupt è attenta su Lenardon, Battenti reattiva su Petra Santi. Cipolloni colpisce un palo, Petra Santi imbatte sulla traversa. Cipolloni e Velieri segnano le reti per il 14-23. Innerhofer risponde a Sara Bartolucci, si resta sul 15-24. Quest’ultima realizza poi altri due gol in risposta a Santi (17-26). Lenardon e Cristalli piazzano il +10 (18-28), dopo una bella doppia parata di Kolhaupt su Cristina e su Velieri. Nel finale, Nicolas Analla da spazio alle ragazze che hanno giocato meno, in particolare Barcaioni, Chiara Bartolucci e le ragazze del Chiaravalle Spartà, Lombardelli e Manfredi, con quest’ultime a segnare le due reti conclusive della gara.
Cingoli batte Brunico 22-32 e torna in Serie A1 Femminile di pallamano. Una soddisfazione immensa per la Polisportiva, che riesce a piazzare, dopo il team maschile, anche la squadra femminile nella massima serie, unica società insieme a Bolzano e Conversano a possedere questo primato. Dopo una stagione trionfale, caratterizzata da 21 vittorie su 22 partite, Cappelli e compagne hanno conquistato con un grande gioco di squadra questa semifinale; il break iniziale sullo 0-6 ha di fatto deciso il match. Top scorer della gara una sensazionale Sofia Cipolloni con 9 reti, seguita a 7 da Cristina Lenardon, da Roberta Velieri e da Petra Santi. Grandissima prestazione anche di Sara Bartolucci (4 reti), Fatima Faris (2) e di Waida Turki. Le uniche a non aver giocato sono Chiara Ciattaglia, infortunatasi ieri, e Giorgia Gianlorenzi, la quale, tra le protagoniste delle annate in Serie A1 degli anni ’90, ha vissuto il sogno del ritorno in Serie A1 dopo 21 anni. Una grande soddisfazione per la società del presidente Gastone Corti e del segretario Mirco Mazzieri. Domani le Final8 di Teramo termineranno con la finalissima tra Bolzano e Cingoli alle ore 11.00, valida per l’assegnazione della Coppa Italia di A2 tra le due squadre già promosse.
Brunico: Kolhaupt, Santi P. 7, Zingherle 3, Aichner E., Innerhofer 4, Neumair, Aichner K., Volgger, Mutschlechner, Gatterer, Purdeller 2, Troier 1, Moritz, Santi S. 6. All. Durnwalder
Cingoli: Battenti Y., Spartà, Turki, Bartolucci S. 4, Cappelli, Faris 2, Ciattaglia, Lenardon 7, Velieri 7,Bartolucci C., Cipolloni 9, Cristalli 1, Lombardelli 1, Manfredi 1, Gianlorenzi. All. Analla
Ancora un incidente sui circuiti della provincia. Questa volta, teatro della caduta è stato il crossodromo di Cingoli, dove questo pomeriggio un centauro di circa 30 anni è stato soccorso dai sanitari del 118. Stando a quanto è dato sapere, il pilota ha perso il controllo della sua moto cadendo rovinosamente a terra e riportando diversi traumi. In un primo momento si era temuto il peggio, tanto che per soccorrere il giovane motociclista è stato richiesto l'intervento di Icaro. Le condizioni del pilota sono gravi, a causa del trauma toracico provocato dall'impatto con il manubrio della moto, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita.
Il mondo che vorrei dipende da noi: questo il messaggio che ieri gli studenti del progetto La mia scuola per la pace dell’ IPSEOA “Varnelli” di Cingoli hanno ricevuto dai ragazzi di San Patrignano
Una giornata straordinaria passata in comunità con i ragazzi di San Patrignano, un modo per conoscere una realtà unica in Italia e nel mondo, un’occasione per scoprire un luogo che ha fatto e fa la storia del sociale e del contrasto alle dipendenze. A fare da guida ai visitatori attraverso i settori di formazione, gli stessi ragazzi che vivono la comunità ogni giorno, per i quali San Patrignano è rinascita, è casa, è famiglia.
Sono stati loro a far respirare agli studenti il clima e il calore del luogo, a introdurli nei settori e toccare con mano l’anima e il cuore di San Patrignano. Li hanno accolti in un posto davvero speciale, in una comunità di recupero che si estende su 300 ettari, che ospita gratuitamente 1300 ragazzi dando loro la possibilità di formarsi in oltre 50 ambiti lavorativi differenti. E’ stato possibile visitare vari settori, da quelli della filiera agroalimentare a chilometro zero a quelli artigianali dove i ragazzi apprendono mestieri che vanno scomparendo, fino ad arrivare al laboratorio tessile o a strutture particolari come il centro studi, il centro medico e i centri minori. Anche il palato ha avuto il suo momento di piacere, infatti, nel grande salone i ragazzi hanno pranzato assieme all’intera comunità, il tutto per vivere appieno un’esperienza personale molto coinvolgente alla scoperta di valori veri e decisivi per la vita di ciascuno.
In seguito sono andati tutti in teatro, dove è stato organizzato un momento di dibattito e confronto in cui i ragazzi della comunità hanno raccontato le loro storie, spiegando le motivazioni che li hanno portati a sbagliare nella vita e anche come siano usciti dalla dipendenza, nel silenzio di un pubblico attento e coinvolto.“Non vogliamo insegnare niente a nessuno, ma pensiamo che raccontando le nostre esperienze, possiamo far nascere un dubbio, o un pensiero su quella che può essere la realtà delle droghe e della tossicodipendenza, che spesso è una strada scelta senza nessuna consapevolezza. E magari far sorgere quel dubbio, può aiutare qualcuno a fermarsi a pensare per un attimo.” queste le parole rivolte agli studenti che direttamente o indirettamente vengono ogni giorno a contatto con la droga o vivono disagi tipici dell’adolescenza che sono intervenuti cercando la risposta alle tante domande che in quel momento frullavano loro in testa. Alla base di tutto c’è la mancanza di consapevolezza e di quanto si può essere meravigliosi, amandosi ed accettandosi per ciò che si è senza la necessità di rifugiarsi in un qualcosa che vada ad alterare la propria natura. Alla domanda quando ti senti veramente te stesso la risposta di uno studente è stata MAI… Una parola che è rimasta impressa nella mente e nel cuore di tutti i presenti.
Si apre martedì 8 maggio con un corso di formazione culinaria gratuito per tutti i ristoratori l’anteprima de La Trota e il Verdicchio, manifestazione tappa del Gran Tour delle Marche di Tipicità, a Sefro domenica 13 maggio.
Il celebre matrimonio tra il pesce d’acqua dolce e il nobile vino bianco di Matelica continua il suo percorso che mette insieme enogastronomia e promozione del territorio.
La mattinata dell’8 presso l’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli accoglierà tutti i ristoratori che vogliono apprendere nuovi metodi di preparazione della trota. La scuola di cucina esplorerà i piatti a base di trota. Accanto alla trota della più importante azienda troticola d’Europa, Erede Rossi con sede proprio a Sefro e al Verdicchio di Matelica si rinnova anche quest’anno il sodalizio con Pasta di Camerino che va a completare la rosa delle eccellenze gastronomiche.
La prima tappa della Borghi Photo Marathon partirà dalle Marche e si svolgerà tra i vicoli dei comuni di Cingoli, Montecassiano e Treia. Sono tutti borghi appartenenti al circuito dei Borghi più Belli D’italia e in effetti non mancheranno gli scorci, i vicoli e le viste mozzafiato da fotografare.
Con il patrocinio de "I Borghi più belli d’Italia" nasce Borghi Photo Marathon, concorso di fotografia che invita a cogliere i migliori scorci, le vedute, i panorami e le inquadrature più suggestive dei borghi più belli d’Italia e dei piccoli centri storici. Organizzato dalla rivista Borghi Magazine con l’Associazione di promozione sociale della fotografia, Yallers, Borghi Photo Marathon è una vera e propria maratona di fotografia divisa in quattro tappe, che vedrà impegnati circa seicento partecipanti per ogni tappa.
Il primo start, fissato al prossimo 13 maggio, avrà per obiettivo tre borghi nelle Marche: Cingoli, Montecassiano e Treia. La seconda tappa, nel Lazio, il prossimo 3 giugno con i borghi di Arpino, Ferentino e Veroli per proseguire, il 24 giugno, con i borghi di Presicce, Specchia e Tricase in Puglia. La maratona fotografica si concluderà il 15 luglio, con i Borghi lombardi di Gardone Riviera, Gargnano e Tremosine sul Garda.
La borghi photo marathon in sintesi
Tempo 9 ore per realizzare le fotografie in base ai 5 temi che verranno rilasciati il giorno dell’evento. Due temi saranno di carattere generale e uno per ciascun borgo. Per partecipare basta essere dotati di macchina fotografica digitale (reflex o compatta), smartphone, tablet o action cam.
Ogni tappa del concorso vedrà i ‘maratoneti correre con calma’ utilizzando le nove ore a disposizione (dalle ore 10 alle 19). All’inizio di ogni giornata saranno assegnati cinque temi: due a carattere generale e tre a carattere specifico, per ogni singolo borgo e scelti dai Comuni ospitanti. Le iscrizioni sono aperte a tutti, cittadini, turisti, appassionati di fotografia, gli scatti saranno esposti e premiati in occasione del prossimo TTG (Travel Experience) di metà ottobre a Rimini. Le opere fotografiche saranno visibili in una galleria permanente sul sito dell’evento, costituiranno un originale mosaico visivo del territorio.
Tutte le informazioni occorrenti per iscriversi e partecipare sono disponibili sul sito di Borghi Foto Marathon.
Una BMW nera, o comunque di colore scuro, é l'unico elemento in mano ai Carabinieri che ormai da giorni stanno tentando di contrastare una serie di raid nelle abitazioni tra Cingoli ed Apiro. Ladri esperti, probabilmente, capaci di non lasciare tracce. L'ultimo colpo é stato messo a segno nella notte di ieri ed ha fruttato un bottino di circa 12000 Euro tra denaro contante, gioielli e oggetti di valore in un appartamento del quartiere Cerquatti. Hanno utilizzato una fune, legata al balcone di un edificio antistante a quello in cui è stato messo a segno il raid, ed hanno utilizzato quella fune per raggiungere la terrazza della casa scelta. Probabilmente tenevano d'occhio quella casa e gli orari dei proprietari ormai da tempo, tanto che qualcuno aveva notato la BMW nera aggirarsi con fare sospetto. Ma senza dargli troppo peso. Solo dopo l'ennesimo episodio quell'auto é stata collegata ai furti.
I carabinieri, ora, stanno passando al setaccio i nominativi di persone con precedenti specifici di reati contro il patrimonio che hanno frequentato Cingoli e Apiro negli ultimi giorni, oltre alle immagini dei circuiti di videosorveglianza di alcune aziende e abitazioni private della zona, nel tentativo di risalire all'identità dei malviventi.
La settimana scorsa Tony Cairoli a Esanatoglia (qui il nostro articolo) e, oggi, Scott Redding, che da anni é uno dei piloti di punta della MotoGP, a Cingoli. I motociclisti di mezzo mondo sembrano amare sempre di più il Maceratese. L'ex pilota Ducati e oggi portabandiera di Aprilia, infatti, ha scelto Cingoli per una domenica di allenamento sui pedali. Scott Redding é, come molti piloti, un grande appassionato di ciclismo e sul Balcone delle Marche ci é arrivato proprio in bicicletta, come dimostra la storia che ha appena pubblicato sul suo profilo Instagram.
L’IPSEOA “G. Varnelli”, venerdì 27 aprile, ha riservato una calorosa accoglienza al giornalista Paolo Borrometi in occasione dell’incontro che si è tenuto presso l’auditorium di Santo Spirito di Cingoli e che ha visto la partecipazione anche della Dirigente scolastica Maria Rosella Bitti e dell’ avvocato Alessandra Antonelli, coordinatrice e portavoce del movimento “Agende rosse” della sezione di Ancona e provincia.
L’evento si inserisce nell’ambito del progetto “Cultura e legalità: responsabilità e diritti”curato dalle docenti Paola Tempestini, Emma Varcasia, Elena Schiavoni e Roberta Compagnucci , progetto che rappresenta un’importante opportunità formativa volta alla cittadinanza attiva, alla cultura della giustizia e del merito, al rispetto dei dettami costituzionali.
La testimonianza del giornalista Paolo Borrometi, protagonista della scena culturale italiana degli ultimi tempi per l’impegno profuso nella lotta contro la mafia, è stata toccante e significativa: costretto a vivere sotto scorta dal 2013, Borrometi con la sua unica ma potente arma, il giornalismo, si è battuto alacremente contro quella cultura mafiosa che ha martoriato la terra siciliana, favorendo un humus e un contesto sociale fertili per l’omertà, l’ipocrisia, la corruzione. Il suo impegno e il suo coraggio lo hanno reso, agli occhi dei clan mafiosi, un bersaglio, una pedina scomoda, una “voce di troppo”; di qui l’intercettazione della tentata azione omicida da parte della mafia, un attentato sventato che fa paura e spaventa, ma che non ha fermato e non fermerà la sua lotta. Tanti sono i riconoscimenti istituzionali assegnati a Borrometi per il suo operato, ad iniziare dall’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana che nel 2015 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito con motu proprio.
La sua testimonianza, il racconto delle intimidazioni subite,le parole dalle quali sono trapelati la paura insieme al coraggio e alla forza di lottare, l’angoscia accanto alla fervida convinzione in una realtà libera dai soprusi mafiosi, hanno saputo rapire l’attenzione dei ragazzi e hanno toccato profondamente l’animo della giovane platea rivolgendo messaggi positivi a difesa della legalità e delle giustizia. “Se sono vivo lo devo ai Magistrati della Direzione Antimafia di Catania e agli inquirenti di Siracusa e Ragusa, ai quali va il mio più grande ringraziamento. Se io sono qui oggi è perché c’è uno Stato che funziona; lo Stato è forte, molto più forte” ha riferito Paolo Borrometi.
In occasione poi della celebrazione del 70° anniversario della nostra Carta costituzionale, è stata donata agli alunni una copia della Costituzione, un gesto pregnante, volto a ribadire con estrema convinzione il valore dell’appartenenza ad una società civile. Significativo è stato il riferimento all’articolo 21 che sancisce il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, mezzi non vincolati dalla paura e dall’omertà, tramite i quali si è liberi di denunciare e di far luce su ciò che degrada la vita sociale, nella piena convinzione che c’è uno Stato che si fa garante della tutela dei nostri diritti. Una copia della Costituzione è stata firmata da tutti i ragazzi presenti e poi donata all’illustre ospite con la dedica: “Siamo tutti con te!!”.
L’occasione è quella fornita dalle lezioni alternative alla religione cattolica previste dalla normativa vigente quali momenti di formazione rivolti agli studenti che non professano la religione cattolica. Le finalità educative sono molteplici, come l’integrazione religiosa, la valorizzazione delle differenze etniche e sociali, il superamento della tendenza all’omologazione culturale. Secondo le direttive ministeriali le tematiche da affrontare devono riguardare principalmente i valori della vita e della convivenza civile: questa la scelta proposta dalla prof.ssa Paola Mazzuferi, referente all’Ipseoa “G. Varnelli” delle ore alternative alla religione cattolica. L’attività conseguita sin dall’inizio dell’anno scolastica è stata molto ricca e ha previsto anche l’approfondimento di un tema di grande interesse civile e culturale: la pena di morte e il rispetto dei diritti imprescindibili di ogni essere umano. La prof.ssa Mazzuferi insieme ai suoi alunni hanno organizzato un interessante convegno in collaborazione con l’associazione Amnesty International, tenutosi di recente a Cingoli presso il teatro Farnese. L’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco dott. Filippo Saltamartini, della Dirigente scolastica prof.ssa Maria Rosella Bitti, del referente dell’associazione Amnesty International, dott. Giorgio Marcolini.
Parlare ai giovani della pena di morte è di forte impatto civile ed emotivo e lo è ancora di più se a farlo è anche un ragazzo straniero della loro età che ha raccontato la sua vita in Cina prima di arrivare in Italia, ha ripercorso i suoi ricordi, le paure,le perplessità di fronte alla cruda violenza messa in atto.
Non è solo un sogno quello di un mondo libero dalla pena di morte, ma un impegno concreto che negli ultimi anni ha visto soggetti della società civile e importanti istituzioni, come Amnesty International, dialogare con gli Stati per riconoscere pienamente il diritto più importante, quello alla vita, troppo spesso messo in discussione da una realtà efferata e violenta.
Il convegno, attraverso poesie, musiche, immagini e racconti dei ragazzi , ha rappresentato un importante momento di riflessione sul rispetto dei diritti dell’uomo, sulle atrocità che vengono inflitte ai condannati, sull’insensatezza delle esecuzioni. Gli alunni con questo interessante progetto hanno voluto testimoniare quanto sia grande nei giovani il desiderio di amare la vita in ogni sua forma e inseguire un sogno di cambiamento, di libertà, di uguaglianza.
In occasione poi del settantesimo anniversario dell’approvazione della “Dichiarazione universale dei diritti umani” approvata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, sono state proposte nel corso dell’anno scolastico attività curriculari ed extracurriculari volte a fornire significativi spunti di riflessione sui diritti inalienabili dell’uomo, mirando a quella formazione globale in termini civili e sociali auspicabile per i nostri studenti, i futuri cittadini del mondo.
Violento frontale questa mattina intorno alle 6.30 a Cingoli, in via San Giuseppe.
Per cause ancora in corso di accertamento, sono entrate in collisione una Fiat Punto e una Peugeot 206. Nell'urto, i due mezzi sono andati praticamente distrutti e sul posto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Macerata e Apiro per mettere in sicurezza i veicoli.
Oltre ai vigili del fuoco, sul posto anche i carabinieri e i sanitari del 118.
Due le persone rimaste ferite nello scontro. Si tratta di due donne, entrambe del posto: una 32enne alla guida della Punto trasportata in eliambulanza all'ospedale di Torrette e una 21enne, al volante della Peugeot, ricoverata invece all'ospedale di Jesi. Nessuna delle due è in pericolo di vita.
Tre mezzi sono rimasti coinvolti oggi pomeriggio, intorno alle 18, in un incidente stradale a Troviggiano di Cingoli. Non si conoscono ancora le dinamiche dello scontro ma sono tre i feriti.
Sul posto è intervenuto il 118 e l'auto medica e le tre persone coinvolte sono state trasportate all'ospedale di Macerata in codice giallo.
servizio in aggiornamento
Cingoli - Bolzano 25-33 (p.t.13-16) – articolo di Giacomo Grasselli
Cingoli: Gentilozzi, Nuccelli, Grasselli, Ilari 5, Gambini 1, Nocelli 6, Arcieri 7, Camperio, Trillini, Campana 1, Mangoni 1, Strappini 3, Russo 1, Matijasevic. All: Nando Nocelli
Bozen: Dapiran 7, Gaeta 6, Innerebner 3, Kammerer, Mbaye, Waldner, Moretti 1, Riccardi, Sonnerer 9, Sporcic 2, Stricker 2, Turkovic 3, Mitterersteiner, Bertagnoli, Volarevic. All: Alessandro Fusina
Arbitri: Amendolagine – Potenza
I campioni d’Italia del Bolzano battono 25-33 il Cingoli al PalaQuaresima nella 8^ giornata della Poule Play-off di Serie A Maschile di pallamano e proseguono l’inseguimento play-off alle prime della classe Fasano e Conversano. La squadra di Nando Nocelli esce dal palazzetto comunque soddisfatta per essere rimasta in partita fino al 50’, con una difesa attenta e una discreta freddezza sotto porta. Le singolarità alto-atesine hanno fatto la differenza.
Gli ospiti provano subito a prendere il largo nel primo tempo. Sonnerer, Innererben e Gaeta portano il Bolzano sul 2-4, con Ilari e Arcieri a resistere ad un’ulteriore fuga. Un altro break di tre reti firmato Dapiran e Innererben fissa il +5 (2-7). Cingoli si sveglia ed inizia a combattere punto su punto contro un Volarevic in gran forma. Arcieri e Nocelli accorciano, rispondono Sporcic e Gaeta per il 4-9. Dapiran realizza il +6, ma i locali tornano a -4 con Nocelli e Strappini, 6-10. Moretti colpisce prima una traversa, poi ristabilisce il +5. Ilari avvicina nuovamente il parziale, Dapiran e Sonnerer ribadiscono il 7-13. In un momento delicato, Cingoli si rialza e realizza un break di quattro reti con Nocelli, doppio Ilari e Arcieri, rimettendo la squadra di casa a -2 (11-13). Arcieri risponde a Gaeta, poi Mangoni colpisce un palo (12-14). Volarevic è attento su Mangoni, così Sonnerer realizza il 12-15. Gentilozzi neutralizza a Turkovic un tiro dai 7 metri. Arcieri e Dapiran chiudono la frazione sul 13-16.
Nella ripresa, le squadre continuano a darsi battaglia punto punto, poi Bolzano prende il largo negli ultimi dieci minuti. Turkovic va a segno riscattando l’errore del primo tempo, Nocelli e Mangoni infiammano il PalaQuaresima e fanno restare Cingoli a -2 (15-17). Sonnerer e Dapiran provano ancora la fuga sul 15-19, ma Arcieri e Gambini ristabiliscono i due punti di distacco (17-19). Sporcic firma il +3, poi Volarevic para tutto il possibile su Nocelli e Gambini. Anche Gentilozzi è reattivo, però non può nulla sul gol di Sonnerer che vale il 17-21. Nocelli accorcia, Gaeta ribadisce il +4, parziale sul 18-22. Matijasevic colpisce la traversa, Volarevic è attento su Strappini. Turkovic imbatte sul palo, dall’altra parte Nocelli e Campana fanno tornare la Polisportiva a -2 (20-22). Arcieri risponde a Turkovic, poi non supera Volarevic. Stricker e Sonnerer riportano il +4, ma Ilari segna la rete del 22-25. Il punto-punto continua fino al 24-27, grazie alle parate di Gentilozzi su Dapiran e Sporcic, insieme a uno Strappini mai domo. A questo punto, Bolzano decide di chiudere la pratica. Un break di 5 reti firmate Gaeta, Sonnerer, Dapiran, ancora Gaeta e Stricker fissano il 24-32 negli ultimi minuti, grazie anche agli interventi decisivi di Volarevic. Prima di alzare definitivamente bandiera bianca, Russo segna la rete dell’orgoglio cingolano, poi replicata da Stricker.
Bolzano vince 25-33 in casa del Cingoli e continua l’inseguimento alle capoliste pugliesi, anche se i campioni d’Italia sembrano aver perso la lucidità delle grandi squadre. La Polisportiva Cingoli esce comunque con gli applausi del PalaQuaresima per una partita combattuta dal primo all’ultimo minuto. Indubbiamente, Volarevic è il man of the match per le tante parate effettuate. Top scorer di giornata Sonnerer con 9 reti, seguito da Dapiran e Arcieri a 7; buon rientro in campo per Lorenzo Nocelli, fermo a quota 6 marcature insieme a Gaeta. Prova di carattere per Strappini ed Ilari, mentre, a sorpresa, ha brillato meno del solito la stella Turkovic.
La classifica della Poule vede in testa Fasano e Conversano con 12 punti, vincenti rispettivamente contro Bologna e Pressano; questi ultimi seguono al terzo posto a 10, in coabitazione con il Bolzano. Chiudono la graduatoria Bologna a 4 punti e Cingoli ancora a 0. Nella prossima giornata, ci sarà il turno infrasettimanale del 25 aprile, quando la Polisportiva sarà di scena in Puglia per la sfida alla Junior Fasano. Sabato prossimo 28 aprile, poi, il congedo dal campionato con la partita casalinga contro il Pressano.
“Quel giorno sono morto anch’io” Queste le parole con cui Angelo Corbo ieri 20 aprile, ha aperto il suo intervento all’Auditorium Santo Spirito di Cingoli, alla presenza della Dirigente scolastica prof.ssa Maria Rossella Bitti, del Sindaco di Cingoli dott.Filippo Saltamartini, del presidente dell’ Associazione Agende Rosse avv. Alessandra Antonelli , del comandante dei Carabinieri della sezione di Cingoli e degli alunni classi seconde dell’ Istituto Ipseoa Varnelli.Una toccante testimonianza quella di Angelo Corbo, poliziotto della scorta del giudice Giovanni Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci, che ha raccontato prima la sua infanzia in un quartiere difficile di Palermo, poi la scelta di entrare in polizia che per lui significava dare qualcosa di concreto al suo ideale, quello di cercare di portare la sua città a ritrovare dignità in quegli anni di piombo. A soli 23 anni, senza alcuna specifica preparazione o esperienza, gli venne chiesto di entrare nella scorta di Falcone: « ho accettato perché per me il giudice era un’ icona e perché pensavo l’ incarico fosse provvisorio». Corbo ha rievocato gli anni con Falcone, i turni di lavoro estenuanti, l’impossibilità di avere una vita privata, il sentirsi invincibile, quasi un supereroe. E poi il giorno della strage, di cui Corbo ricorda ogni particolare: un bellissimo sabato di maggio, l’arrivo all’aeroporto di Capaci, l’attesa nel bar della caserma dei Vigili del Fuoco dell’arrivo da Roma di Falcone su un aereo militare, la sua strana euforia perché aveva giocato una schedina del Totocalcio e la convinzione che avrebbe fatto una grossa vincita che gli avrebbe cambiato la vita… e così purtroppo è stato. Troppo grande da sopportare il peso di quelle morti, del trauma subito: essere sopravvissuto dall’attentato di Capaci, costato la vita al giudice anti-mafia Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta, e non capirne il motivo.In un certo senso era morto anche lui. La sua vita è ricominciata solo quando ha capito che la sua missione era quella di continuare a dare voce ai compagni di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e al giudice Falcone , ed è per questo che da alcuni anni Corbo incontra i ragazzi delle scuole e parla loro di mafia.“Giovanni Falcone – ha aggiunto – è stato un grande uomo, ha tentato di ridare dignità ai siciliani combattendo i mafiosi, ma è stato lasciato solo dalla società. La mafia infatti si combatte facendo squadra, dicendo “no” e denunciando, cambiando la mentalità. I mafiosi hanno più paura della scuola che della giustizia»Corbo ha inoltre ricordato ai ragazzi che il mafioso non è solo chi uccide, anche il bullismo è un comportamento mafioso perché il bullo, come il mafioso, calpesta i più deboli con il sostegno dei suoi “soldatini” che lo incitano e proteggono con un atteggiamento omertoso e ha raccontato come lui stesso sia stato vittima di atti di bullismo in età adolescenziale.“Sento il dovere di ringraziare questo servitore dello Stato – ha aggiunto il Sindaco – che oggi, con la sua drammatica testimonianza, ha rivolto a tutti noi una bellissima lezione di educazione civica e di legalità.” La Dirigente ha concluso l’incontro sottolineando che parlare direttamente ai ragazzi, che rappresentano il nostro futuro, scuotendo le loro coscienze, è uno dei modi più efficaci per fare cittadinanza attiva e vincere la mafia. Solo attraverso la conoscenza, infatti, è possibile essere liberi.Un momento di grande commozione è stata la proiezione di un monologo di un’attrice siciliana, una riflessione sul valore della vita degli uomini della scorta che rischiano ogni giorno: “uomini comuni …ma con qualcosa in più, persone che stanno sempre un passo indietro rispetto alle personalità che proteggono, ma che soffrono e rischiano come loro.”
Mancano solo 10 giorni alla ventunesima edizione della Gran Fondo per Mountain Bike "9 Fossi" di Cingoli, l'evento ormai diventato un punto di riferimento per tantissimi appassionati delle ruote grasse che in più di mille ogni anno affollano la griglia di partenza. Il secondo ventennio inizia all'insegna di alcune piccole modifiche sul percorso, che rendono la gara più tecnica, più mountain bike avendo tolto alcuni pezzi asfaltati che già erano poco presenti nelle scorse edizioni. Un percorso di circa 49,5 km quindi un km più corto rispetto al passato e 1750 metri di dislivello ovvero 100 metri in meno rispetto al 2017, ma non per questo da sottovalutare, l'inserimento infatti di un tratto in salita nella seconda parte del percorso si farà certamente sentire. Previsto anche il percorso corto come sempre per Allievi, Esordienti e Cicloturisti e quest'anno anche per e-bike, queste ultime potranno scegliere una volta in gara di fare una versione hard del percorso corto.
Come sempre un occhio anche all'enogastronomia, pasta party ormai nel segno della tradizione. La partenza della manifestazione di domenica 29/4/2018 avverrà come sempre dalla strada parallela ai Viali Valentini. Il percorso sostanzialmente si suddivide in due parti, quella settentrionale che gravita nella zona del Monte Nero/Panicali più tecnica, mentre il tratto settentrionale caratterizzato da una maggiore panoramicità e scorrevolezza, si caratterizza principalmente per il tratto cronometrato di Fosso Vareno dove verranno premiati il biker uomo e la biker donna più veloci nel tratto cronometrato in discesa. I passaggi al Tetto delle Marche, al Petto delle Piane, Cima Mastro Luca e Cristo delle Marche rappresentano i punti più panoramici del percorso con un panorama che spazia dalla costa romagnola fino alla Majella. Il comitato organizzatore come sempre si è adoperato per rendere la manifestazione sempre più sicura, circa 140 persone saranno dislocate lungo il percorso, due ambulanze a disposizione, una motoambulanza, una e bike attrezzata per il soccorso, un punto di primo soccorso vicino alla partenza che ricordiamo si trova a circa 500 metri dall'Ospedale Cittadino. Riprese aeree della manifestazione con elicottero e con un drone, riprese anche in gara a bordo di un quad e la presenza dell'emittente locale Tv Centromarche. Quattro i ristori previsti lungo il percorso.Nel corso degli anni la 9 FOSSI è entrata a far parte di numerosi circuiti e combinate che permettono un risparmio sulla quota di iscrizione con le numerose proposte di abbonamento e anche possibilità in più di premiazione.
Le iscrizioni chiuderanno il 25 aprile a mezzanotte dopodichè riprenderanno sabato 28 aprile dalle 16.00 alle 20.00 con quota maggiorata, sarà possibile iscriversi anche domenica mattina dalle 7.30 alle 9.00 al prezzo di € 40 per il percorso lungo ed € 35 per il corto. L'edizione 2017 è stata vinta dall'ex professionista su strada Francesco Casagrande Cicli Taddei, mentre in campo femminile si è affermata la marchigiana Daniela Stefanelli del Cicli Cingolani. Numerosi gli stand espositivi lungo i Viali Valentini. Importanti le premiazioni che prevedono oltre l'assoluta maschile e femminile, anche il premio per il miglior discesista uomo e donna, numerosi premi ad estrazioni per i cicloturisti, una city bike ad estrazione, premi per i primi 10 gruppi per numero di partecipanti, e premi per i primi 12 di categoria fino alla Master 8.
Sicurezza sismica e design moderno e accattivante. La rinascita dal dramma del terremoto passa attraverso la sicurezza, materiali e forme innovative e tempi di costruzione non procrastinati. A Cingoli è nata “Villa Giada”, un’abitazione elegante, realizzata con una tecnica costruttiva di ultima generazione, che si integra armoniosamente con il territorio circostante donando estrema raffinatezza. Non una casa qualunque, ma la prima residenza di “Borgonovo”.
Nel comune dell’entroterra maceratese, una delle realtà colpite dal terremoto del 2016, sta prendendo forma “Borgonovo”, l’area residenziale di ultima generazione - che già nel nome racchiude il senso di rinascita alla base del piano - progettata garantendo sicurezza antisismica e tempi rapidi in risposta alle esigenze dell’emergenza ricostruttiva. Il progetto è nato alcuni anni fa da un’idea del cingolano Luciano Rapaccini, dell’ingegnere Ottavio Mercuri e del geometra Riccardo Maggiori che, in collaborazione con altri tecnici del territorio, credevano e volevano fortemente lo sviluppo di un complesso residenziale all’avanguardia. A distanza di anni, la famiglia Rapaccini ha voluto riprendere quel sogno, mai abbandonato, vestendolo di innovazione e sicurezza per rappresentare l’abitare contemporaneo, forti anche dell’apporto progettuale dell’architetto Alessia Scarpeccio che alla loro intuizione ha applicato i risultati di studi e ricerche sulle nuove tecnologie e sul design contemporaneo. La famiglia Rapaccini ha messo a disposizione una porzione della proprietà personale per progettare un quartiere residenziale da alte performance tecnologiche di sicurezza e comfort.
“È un progetto ambizioso – ha commentato l’architetto – che mi auguro possa divenire un punto di partenza in questa area per una profonda innovazione progettuale dalla veste contemporanea”. Un contributo importante in questo senso è stato dato dall’azienda scelta per la realizzazione delle residenze “Borgonovo”, la Mengucci Costruzioni di Castelfidardo che da anni promuove la tutela del territorio regionale e la diffusione di una cultura ecosostenibile nell’edilizia. Indispensabile, inoltre, è stato il supporto dato dall’amministrazione comunale che sin da subito ha dimostrato la propria sensibilità e disponibilità, affinché il progetto venisse avviato in tempi celeri. Così “Borgonovo” ha iniziato a prendere forma. Oggi, la prima residenza, Villa Giada, è pressoché ultimata.
Ancora un meritato primo premio per il "Varnelli" di Cingoli con la partecipazione al concorso “Brodetti dell’Adriatico a confronto”, una sfida culinaria tra Marche e Abruzzo all’insegna di una ricetta tipica della costa adriatica, il “Brodetto”, un piatto che ha in sé il profumo del mare accanto a quello dei prodotti stagionali dell’orto, con una precisa declinazione dettata dal territorio di riferimento che tramanda antiche tradizioni marinare e sapienti arti contadine.
La finalità del concorso, che si è tenuto il 16 aprile a Giulianova presso l’istituto alberghiero “V. Crocetti”, è stata quella di confrontare le differenti realtà del brodetto, tipica ricetta della costa adriatica ed emblema dell’identità marinara delle Marche, proponendone una rivisitazione fedele alle radici della propria terra, con una nota di consapevole rinnovamento.
Il concorso ha previsto inoltre il gemellaggio tra gli allievi degli istituti alberghieri con i migliori chef dei ristoranti del territorio: il "Varnelli" ha proposto un’interessante rivisitazione della ricetta del brodetto alla portorecanatese e ha partecipato con le alunne Giada Scarpecci e Alessandra Marini della classe 5 CB per l’indirizzo di cucina, Rachele Sebastianelli della classe 4 SB per l’indirizzo di sala e vendita, accompagnate dal prof. Bruno Spaccia e dallo chef patron Alessandro Campetella del Ristorancia di Tolentino.
La perfezione del grado di cottura del pesce, la morbidezza del gusto arricchita dalla genuinità dei prodotti a Km 0 provenienti dall’orto scolastico, il tocco di freschezza dettato dal lime, hanno decretato la piena vittoria; nella semplicità del piatto i giudici hanno trovato una “musica” di sapori coerenti e ben misurati, il tutto accompagnato da un’eccellente maestria mostrata dalle ragazze nell’esecuzione della ricetta.
Per la prima volta alcune studentesse dell’Ipseoa Varnelli di Cingoli hanno partecipato ad un importante una gara di ginnastica, il Gymfestival, presso il Palazzetto dello sport di Senigallia.
Una competizione nazionale di ginnastica aerobica e artistica e altre specialità riservata alla Scuola Secondaria di I e II grado, organizzata dall’Asd Libertas Marotta con il Patrocinio del Comune di Senigallia e del Coni Regionale Marche, in collaborazione con la Federazione Ginnastica d’Italia, che ha visto la partecipazione di più di trecento ginnaste provenienti da tutta Italia.
Le ginnaste dell’Ipseoa (Marica Mogetta 3at, Elena Governatori 3at, Erika Passeri 3at, Emily Amico 5b, Giulia Sileoni 3sb, Anna Formentini 3ap, Sean Raffaello Andreucci 4at) hanno partecipato alla prova di acrobatica in cui si sono classificate settime, al corpo libero di squadra femminile con raggiungendo l’ ottimo risultato di ottave, al corpo libero individuale ed infine alla nuova disciplina del "rope skipping" con la corda nella specialità dello "speed" nella quale hanno raggiunto il quinto posto .
Gli atleti preparati dalla prof.ssa Tiziana Falleroni ed accompagnati dalla prof.ssa Rosella Ottaviani hanno rappresentato egregiamente l’istituto a testimonianza della grande attenzione che l'Ipseoa rivolge a tutti gli sport sia individuali che di squadra.
Grande soddisfazione da parte sia degli alunni che delle insegnanti per i risultati ottenuti e l'impegno dimostrato, anche perché i Giochi Sportivi Studenteschi ormai non prevedono più fasi nazionali per la Ginnastica e le occasioni significative per finalizzare il lavoro scolastico di conseguenza sono drasticamente ridotte. Oltre alle gare di ginnastica aerobica ed artistica è prevista un’importante attività di sport unificato con l’integrazione di alunni con disabilità accompagnati, sostenuti e guidati da compagni di classe o di istituto, all’ insegna dello sport inclusivo.
In questo periodo nell’imminenza della stagione estiva tra i cittadini, ma soprattutto tra gli operatori turistici e commerciali ritorna la discussione su una Cingoli che di anno in anno perde presenze turistiche, movimento, in particolar modo nel centro città rispetto ad altre località.
"Crediamo che nessuno abbia la bacchetta magica per invertire la tendenza - scrive il Pd di Cingoli - ma allo stesso tempo alcune riflessioni vanno fatte se vogliamo invertire la china. Chi opera nel settore può far molto ma allo stesso tempo l’Amministrazione Pubblica deve stimolare, accompagnare e cogliere tutte le opportunità che le leggi e altri enti offrono. Oggi il turismo ha diverse sfaccettature tutte importanti e da cogliere, ma a a nostro avviso con una sottolineatura: bisogna avere idee progetti che in modo sinergico vanno inseriti all’interno di una rete più ampia fatta di altri Comuni , associazioni , soggetti privati che concorrono alla riuscita del progetto e al suo finanziamento .
In questo contesto chi va da solo risulta perdente . Cercherò di abbozzare alcune considerazioni che non hanno la pretesa di essere esaustive ma una riflessione va fatta.
Il centro storico, uno dei Borghi più Belli D’Italia, sempre più svuotato. Ma sono state messe in atto misure come una fiscalità di vantaggio per negozi, artigiani, giovani coppie? C’è un progetto di riqualificazione urbana? Turismo è anche cultura, un binomio vincente, perché non integrare maggiormente e mettere in rete museo – pinacoteca – archivio storico. biblioteca per farli diventare organismi vivi , parlanti , capaci di narrare il territorio e le identità culturali locali?
Come ci siamo inseriti di fronte ai Grandi Attrattori del territorio regionale come ad esempio il turismo religioso e spirituale fatto di monasteri , cammini e vie lauretane ? Con quali idee siamo arrivati dentro il Distretto Culturale Evoluto e oggi su Marche Creative sulla scia di Fabriano città UNESCO 2013?Con quale progettualità è stato affrontato il turismo ambientale e rurale in particolar modo nella zona lago anche attraverso un centro di educazione ambientale per intercettare anche il turismo scolastico?".
E ancora: "Quali azioni sono state rivolte verso Il turismo sportivo con i raduni pre-campionato di squadre di calcio professionistiche oppure implementando e promuovendo itinerari per tutti gli appassionati di mountain bike? Che dire poi di tutto ciò che è legato al turismo enogastronomico. Perché non inserirsi sulle vie del vino o dell’olio come fattore di crescita di tutta una filiera di prodotti che rappresentano l’eccellenza del nostro territorio?"
"Sicuramente protremmo continuare - conclude il Partito Democratico - ma quello che preme sottolineare è che questi spunti progettuali sono stati o sono per la maggior parte finanziabili attraverso risorse regionali o fondi strutturali europei aumentati anche dopo la crisi sismica. A questo punto la domanda è doverosa, la città queste opportunità le ha colte o le ha lasciate cadere? Se le ha lasciate cadere, crediamo obbiettivamente che sarà difficile invertire la tendenza, potremo al massimo organizzare anche con lodevole impegno qualche manifestazione che lascia il tempo che trova ; ma non si raggiungerà mai quei cluster turistici che possono cambiare le sorti della città".
Esce per andare a pesca, ma non fa più rientro a casa. Il corpo senza vita, trovato dai parenti che lo avevano cercato disperatamente per tutta la notte, viene ripescato nel lago dai vigili del fuoco.
La tragedia si è materializzata questa mattina all'alba, quando i vigili del fuoco di Macerata intorno alle 5.45 a Cingoli, in località Castreccioni 48 nei pressi della Baia Popeye, hanno ripescato il corpo di P. V., 61 anni, di Apiro, uscito a pesca nel pomeriggio di ieri e non rientrato a casa dove era atteso in serata.
I pompieri hanno recuperato il corpo dell'uomo privo di vita, ritrovato in acqua dai familiari presso la sua postazione di pesca. Sul posto anche i sanitari del 118 e i carabinieri.