Si è tenuto ieri martedì 28 ottobre, presso la sede della Simonelli Group a Belforte del Chienti, il meeting finale del progetto INSILICOFFEE, coordinato dall’Università di Camerino e finanziato nell’ambito del bando a cascata dello SPOKE 9 dell’Università di Napoli. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati di un percorso di ricerca che unisce matematica, intelligenza artificiale e scienza del caffè, con l’obiettivo di rendere la preparazione dell’espresso sempre più personalizzata, sostenibile e perfetta.
L’iniziativa nasce dalle attività sviluppate grazie alla consolidata collaborazione tra Unicame Simonelli Group, che negli anni ha già portato alla registrazione di diversi brevetti, tra cui Customizable Coffee Dispensing System (IT201900017582 – codice europeoEP3797654B1). Il progetto INSILICOFFEE rappresenta un nuovo passo avanti in questa sinergia tra università e impresa, capace di coniugare competenze scientifiche e capacità tecnologiche al servizio di un prodotto simbolo del Made in Italy.
L’idea alla base del progetto è semplice ma rivoluzionaria: applicare la matematica e l’intelligenza artificiale alla preparazione del caffè, modellando in modo preciso tutti i parametri che determinano la qualità dell’espresso. Il gruppo di ricerca Unicam, coordinatodal prof. Pierluigi Maponi della Sezione di Matematica della Scuola di Scienze e Tecnologie,ha sviluppato modelli matematici in grado di simulare e ottimizzare il processo dipercolazione, cioè il passaggio dell’acqua attraverso la polvere di caffè, analizzando variabili come la granulometria, la pressione, la temperatura e il tempo di estrazione.
L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare un’applicazione software che in futuro permetterà ai consumatori di avere un caffè personalizzato e ai baristi di ottimizzare la preparazione in base alle richieste dei clienti. Le componenti centrali del sistema sono due Digital Twin, rispettivamente, per la torrefazione e percolazione del caffè ed una Artificial Neural Network per ottimizzare i vari processi.
E’ stata realizzata una prima versione della Digital Twin per la torrefazione, che affiancherà quella già sviluppata per la percolazione, e la Artificial Neural Network per la personalizzazione della preparazione del caffè espresso.
Il progetto è frutto di un approccio fortemente multidisciplinare, che ha coinvolto matematici, informatici, geologi, chimici e biologi dell’Ateneo, insieme ai tecnici e ai ricercatori della Simonelli Group. La ricerca, oltre a migliorare l’esperienza sensoriale del caffè, mira anche a rendere più sostenibile la filiera, riducendo sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse.
“Il progetto INSILICOFFEE è un esempio perfetto – ha dichiarato il Rettore Unicam prof.Graziano Leoni – di come la ricerca scientifica possa dialogare con il mondo produttivo per generare innovazione reale e valore per il territorio e rappresenta una testimonianza concreta della capacità dell’Università di Camerino di mettere le proprie competenze al servizio delle imprese e della società”.
Dieci progetti, quattro università, cinque sponsor e un obiettivo comune: trasformare le idee dei giovani marchigiani in impresa. Si è conclusa oggi, nella Sala Convegni della Scuola di Studi Superiori "C. Urbani" dell'Università di Camerino, l’edizione 2025 di Start Cup Marche, la business plan competition che premia le migliori idee imprenditoriali a contenuto innovativo proposte da studenti, ricercatori e laureati delle università marchigiane.
A conquistare il primo posto è stato "Agrifish", progetto che punta a trasformare gli scarti agricoli in mangime per l’acquacoltura, arricchito con sostanze bioattive estratte da vinacce e vinaccioli. L’idea, nata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Camerino, ha convinto la giuria per sostenibilità e innovazione.
Il secondo premio è andato a “Coffee Glow”, altro progetto made in Unicam, che intende valorizzare i fondi del caffè trasformandoli in cosmetici naturali e sostenibili, efficaci e dal profumo unico. Sul terzo gradino del podio si è classificato “SAM – Software Automatic Multitransport”, ideato da un laureato dell’Università di Macerata, una piattaforma digitale per rendere più efficiente e sostenibile il trasporto merci su ferrovia, abbattendo costi ed emissioni. Ai tre vincitori sono andati premi da 6.000, 4.500 e 3.000 euro, da reinvestire nello sviluppo dei progetti.
Oltre ai tre riconoscimenti principali, la giuria ha assegnato diverse menzioni speciali. La menzione speciale ‘Climate Change’ è stata assegnata ad Agrifish per l’impatto ambientale positivo, mentre la menzione ‘Social Innovation’ è andata a Spreky. Coffee Glow ha ricevuto la menzione ‘Imprenditoria Femminile’ per il team a maggioranza femminile, mentre al progetto Tipicità in tavola è stata assegnata la menzione ‘Intellectual Property’ da Rubino&Partners e al progetto Clari la menzione ‘Connessioni’ da CarpeDiem Business Agency.
La competizione è promossa da tutte e quattro le università delle Marche - Camerino, Politecnica delle Marche, Macerata e Urbino – con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Studio Rubino&Partners, Ordine dei Commercialisti di Macerata e Camerino e CarpeDiem Business Agency. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il rettore di Unicam Graziano Leoni, il delegato ai rapporti con le imprese Fabio Marchetti, la delegata Serena Gabrielli e i rappresentanti degli enti partner.
“L’Università di Camerino crede fortemente nelle potenzialità dei giovani – ha dichiarato il rettore Leoni – e nel valore dell’autoimprenditorialità come strumento per generare occupazione e innovazione sul territorio. Dalle idee dei nostri studenti sono nate imprese di successo, e ci auguriamo che anche i vincitori di quest’anno possano contribuire a far crescere le Marche”.
Start Cup Marche è l’unica competizione regionale accreditata dal Premio Nazionale dell’Innovazione promosso da PNI Cube. Le tre idee vincitrici rappresenteranno quindi le Marche alla finale nazionale del 4 e 5 dicembre a Ferrara, dove si confronteranno con i migliori progetti universitari italiani. Come ha sottolineato Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, “innovazione e nuova imprenditorialità sono fattori chiave per la crescita del Paese. Sostenere Start Cup Marche significa credere nei giovani e nel futuro del territorio”.
Dopo i terremoti del 2016, il Palazzo Arcivescovile “Mons. Giacomo Boccanera” e il Museo diocesano sono tornati accessibili dal 16 ottobre 2025, restituendo alla città un presidio di arte e memoria. La riapertura, a nove anni dal sisma, segna un passaggio chiave nel percorso di ricostruzione culturale e civile di Camerino.
Il nuovo allestimento valorizza capolavori provenienti dalle chiese del territorio, con firme come Giovan Battista Tiepolo, il Baciccio e Valentin de Boulogne, in un percorso “tipologico” che dialoga con gli spazi storici dell’episcopio restaurato. Dal 16 ottobre a oggi oltre mille sono stati i visitatori di cui il 50% da fuori Camerino nonché dalla Danimarca, Canada, Polonia e Australia.
All’inaugurazione hanno preso parte istituzioni civili e religiose; la giornata è stata raccontata anche dalla stampa nazionale e da testate locali, che hanno sottolineato la portata simbolica dell’evento per l’intero cratere sismico.
A sottolineare il valore comunitario della riapertura, le parole di Monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche:
"Un momento importantissimo per la nostra comunità perché finalmente, dopo nove anni dal terremoto, riapriamo questo luogo, che è un luogo di bellezza, un luogo di speranza, un luogo dove ognuno di noi ritrova la propria identità. E' un momento veramente di rinascita per tutto il territorio, dove si potranno ammirare le tante opere d'arte di importante bellezza non solo per noi ma anche per l'Italia e per il mondo intero".
Valorizzare la lana prodotta nelle aree interne e marginali italiane attraverso un approccio sostenibile e innovativo che coniughi tradizione, ricerca scientifica e sviluppo territoriale. È questo l’obiettivo del progetto Revallate – Recupero e valorizzazione della filiera della lana prodotta in aree marginali attraverso la modernizzazione della produzione, gestione e innovazione dei prodotti finiti nel settore tessile (abbigliamento/arredamento), coordinato dall’Università di Camerino sotto la guida del prof. Carlo Renieri, in collaborazione con il Consorzio Biella The Wool Company, rappresentato da Mr. Nigel Andrew Thompson.
Il progetto mira, infatti, a valorizzare la filiera della lana ovina attraverso un approccio integrato che parte dalla gestione sostenibile dei pascoli e del benessere animale fino alla creazione di manufatti tessili e non tessili innovativi, giungendo alla definizione di standard per la gestione degli allevamenti, la tosatura e la raccolta della lana e per la creazione di un modello replicabile di produzione sostenibile.
È stata svolta anche una valutazione dell’impatto ambientale e socioeconomico del processo, per puntare alla riduzione delle emissioni e al rafforzamento del legame tra produttori e mercato, affinché il progetto possa avere anche una forte valenza sociale che contrasti lo spopolamento delle aree marginali.Sono state coinvolte tre regioni, Basilicata, Abruzzo e Marche, con particolare attenzione alle aree dei Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e dei Monti Sibillini. Per ciascuna area sono stati individuati allevatori ovini dove sono state messe a punto e testate procedure standard che garantiscano allo stesso tempo: la qualità del prodotto, il benessere animale e la sostenibilità del sistema.Nel progetto è stato anche testato il recente Standard UNI/CT 46 Tessile e abbigliamento (progetto UNI1613298 “Tessili – Benessere animale nella filiera produttiva – Requisiti generali per la produzione, preparazione, commercializzazione e tracciabilità della lana italiana, incluse le informazioni di supporto, le asserzioni etiche e ambientali”) e messo a punto un nuovo standard per raccolta, selezione, valorizzazione, promozione e commercializzazione dei lotti di lana italiana.territori caratterizzati da una forte vocazione pastorale ma anche da fenomeni di spopolamento che il progetto intende contrastare promuovendo nuove opportunità economiche e sociali.Un ulteriore risultato del progetto è la realizzazione di manufatti innovativi per l’arredamento, ottenuti utilizzando filati prototipo di lana italiana forniti da Loro Piana S.p.A.
I risultati e i prodotti del progetto saranno presentati lunedì 28 ottobre 2025, nell’ambito dell’evento di chiusura che si terrà presso la Sala della Mura del Rettorato dell’Università di Camerino, alla presenza dei partner di progetto, dei rappresentanti istituzionali e delle realtà produttive coinvolte.
Dal 2022, l’Università di Camerino ha attivato il “Citizen Interactive Sustainability Lab” (CIS Lab), un presidio dedicato alla divulgazione scientifica e alle attività di citizen science, pensato per favorire la conoscenza, la consapevolezza e il coinvolgimento dei cittadini su temi di grande attualità. Tra le aree di interesse: sostenibilità ambientale, gestione del territorio e delle risorse naturali, conoscenza degli organismi animali e vegetali, transizione energetica e inclusione sociale.
Il CIS Lab, coordinato dalla prof.ssa Paola Scocco e inserito nel progetto di public engagement “ViceVersa”, ha già organizzato diverse iniziative come “Lettere botaniche”, “La sostenibilità ambientale delle azioni quotidiane” e “Vola, nuota, galleggia: alla scoperta delle zone umide e della loro avifauna”.
Il prossimo 5 novembre prenderà il via il corso online “Testi per l’inclusione: proposte di scrittura accessibile tra linguistica e neuropsicologia”, che offrirà spunti di riflessione su accessibilità e inclusività linguistica, leggibilità e comprensibilità dei testi, strumenti digitali per valutare la leggibilità, disturbi del neurosviluppo e strategie per la (ri)scrittura di testi inclusivi.
Il corso sarà tenuto dalla dott.ssa Roberta Caddeo, linguista e docente di Linguistica generale all’Università di Bergamo, e dalla dott.ssa Silvia Stanga, psicologa e neuropsicologa, coautrice del volume “Scrivere bene… per includere meglio”. La scadenza per le iscrizioni è fissata al 25 ottobre.
Nell’ambito delle attività di orientamento promosse dalla Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell'Università di Camerino, alcune classi del Liceo Scientifico di Civitanova Marche hanno partecipato nei giorni scorsi a una giornata di approfondimento scientifico presso le strutture dell’Ateneo, nell’ambito del Progetto Lauree Scientifiche "Biologia e Biotecnologie", coordinato dal professor Daniele Tomassoni.
L'iniziativa aveva l’obiettivo di avvicinare gli studenti alle tematiche trattate nei corsi di laurea triennali in "Biosciences and Biotechnology" e in “Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali”, stimolando curiosità e consapevolezza verso i percorsi di studio e di ricerca in ambito biologico e ambientale.
Durante la visita, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di svolgere attività laboratoriali e all’aperto. Nei laboratori della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, hanno potuto osservare da vicino l’applicazione di un metodo spettrofotometrico per la determinazione delle proteine su matrici biologiche, comprendendo le basi sperimentali di una delle tecniche più utilizzate nella ricerca biotecnologica.
Successivamente, presso l’Arboreto Unicam, le studentesse e gli studenti sono stati guidati dal dottor Marco Cervellini in un percorso dedicato alla biodiversità e al ruolo delle foreste nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e nella fornitura dei servizi ecosistemici essenziali per l'uomo.
L’iniziativa proseguirà nei prossimi giorni, con il coinvolgimento di altre classi del Liceo Scientifico, confermando l’impegno di Unicam nel promuovere la divulgazione scientifica e l’orientamento attivo come strumenti per avvicinare i giovani al mondo della ricerca e delle scienze della vita.
A cento anni dalla nascita della meccanica quantistica, le Nazioni Unite hanno proclamato il 2025 "Anno Internazionale delle Scienze e Tecnologie Quantistiche" (IYQ). In questo contesto, l’Università di Camerino ha inaugurato oggi la mostra itinerante "Quantum: la fisica quantistica è per tutti", un percorso divulgativo e interattivo per avvicinare il pubblico, in particolare studenti e studentesse delle scuole secondarie, a uno dei capitoli più affascinanti della scienza moderna.
L’iniziativa, promossa nell’ambito delle attività di public engagement dello Spoke 9 del Consorzio "National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI)", di cui Unicam è partner, intende far conoscere il fondamentale contributo della meccanica quantistica alla comprensione del mondo microscopico, sottolineandone al tempo stesso il crescente impatto nella vita quotidiana, grazie alle sue straordinarie applicazioni tecnologiche.
Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il rettore Unicam Graziano Leoni, il direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie David Vitali, il presidente del Consorzio NQSTI Claudio Pettinari, Irene Marzoli e Biagio Ambrosio della Sezione di Fisica di Unicam.
Allestita presso la Scuola di Studi Superiori "Carlo Urbani" in via D’Accorso a Camerino, la mostra accompagna i visitatori in un viaggio attraverso pannelli illustrativi ed exhibit interattivi, che raccontano la nascita e l’evoluzione della fisica quantistica, dalle sue intuizioni teoriche fino alle più recenti innovazioni in computazione e crittografia quantistica.
Tra gli elementi più coinvolgenti del percorso figurano attività sperimentali e giochi didattici, come il QTris, una versione quantistica del classico gioco del tris, che aiuta a comprendere in modo divertente i principi di sovrapposizione e correlazione.
La mostra si articola in tre sezioni tematiche: la fisica pre-quantistica, dedicata alla scoperta del mondo microscopico; la teoria quantistica, che illustra esperimenti, concetti chiave e fenomeni come l’entanglement; le tecnologie quantistiche, con un focus su computer quantistici, simulatori e crittografia.
“L’Università di Camerino è da anni riconosciuta come un’eccellenza nazionale nel campo della fisica quantistica – ha sottolineato il professore David Vitali – tanto da aver guidato, in qualità di capofila, il partenariato esteso, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che riunisce alcuni tra i più prestigiosi atenei, centri di ricerca e imprese italiane e che ha dato vita al Consorzio NQSTI. Essere parte attiva di questo percorso significa contribuire a costruire il futuro delle tecnologie quantistiche e, al tempo stesso, aprire la scienza a tutti, rendendola accessibile, concreta e appassionante”.
L'esposizione sarà visitabile su prenotazione, dal lunedì al venerdì, dal 20 ottobre al 14 novembre 2025. L’esperienza completa, visita guidata e attività ludico-sperimentali, ha una durata di circa due ore ed è gratuita, ma è necessaria la prenotazione tramite il modulo online dedicato. Le info sono disponibili alla pagina https://nqsti.it/events/quantum-la-fisica-quantistica-e-tutti.
La città di San Severino Marche si stringe nel profondo cordoglio per la scomparsa di sua eminenza il cardinale Edoardo Menichelli, figura straordinaria della Chiesa e figlio illustre della comunità settempedana.
Il cardinale Menichelli è tornato alla Casa del Padre questa mattina, lasciando un vuoto incolmabile nella sua città natale, dove era nato nella frazione di Serripola il 14 ottobre 1939 e dove aveva fatto ritorno nel 2017, dopo aver concluso il suo ministero episcopale.
Una vita dedicata alla Chiesa e alla comunità
Ordinato presbitero il 3 luglio 1965, Menichelli iniziò il suo ministero come vice parroco della parrocchia di San Giuseppe a San Severino Marche e come insegnante di religione. La sua lunga carriera ecclesiastica lo ha visto impegnato tra la Curia Romana e diverse diocesi italiane: dal 1968 al 1991 è stato officiale presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, dal 1992 al 1994 collaboratore e segretario particolare del cardinale Achille Silvestrini presso la Congregazione per le Chiese Orientali, dal 1994 al 2004 arcivescovo di Chieti – Vasto e dal 2004 al 2017 arcivescovo Metropolita di Ancona – Osimo, dove ha lasciato un ricordo indelebile.
Papa Francesco lo ha nominato cardinale il 14 febbraio 2015, a coronamento di una vita interamente dedicata alla Chiesa. Il suo motto era “Sub lumine Matris” (Sotto la luce della Madre).
La sua formazione iniziò nel seminario settempedano e proseguì al Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Fano. Ha conseguito la licenza in Teologia Pastorale alla Pontificia Università Lateranense di Roma, dove ha svolto una intensa attività pastorale, seguendo la pastorale familiare e prestando assistenza spirituale presso la clinica Villa Mafalda per oltre venti anni. Ha inoltre collaborato con il Consultorio familiare del Policlinico Gemelli, insegnando Etica Professionale.
In seno alla Conferenza Episcopale Italiana, è stato vice presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e membro della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università. Ha ricoperto anche l’incarico di Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani), distinguendosi per la sua riflessione etica sul fine vita e sull’accoglienza della vita.
Il cordoglio della città
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha espresso il dolore della comunità: “Oggi piangiamo la perdita di un concittadino straordinario. Il cardinale Edoardo Menichelli, il nostro ‘Don Edoardo’, ha sempre mantenuto un legame profondo con Serripola e con l’intera città. La sua umiltà, il sorriso e la saggezza resteranno un patrimonio spirituale inestimabile. Ci stringiamo con affetto attorno alla sua famiglia e a quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.
Le esequie si svolgeranno presso il santuario della Madonna dei Lumi dove da oggi pomeriggio (lunedì 20 ottobre), a partire dalle ore 17, la salma del cardinale sarà esposta per l'omaggio e la preghiera dei fedeli. La camera ardente resterà aperta oggi fino alle ore 24.
Domani, martedì 21 ottobre, la camera ardente tornerà ad essere riaperta dalle ore 8 alle ore 20 con orario continuato consentendo così a tutti coloro che lo desiderano di rendere omaggio e raccogliersi in preghiera.
Le solenni esequie si terranno mercoledì 22 ottobre alle ore 10 presso il santuario della Madonna dei Lumi.
La cerimonia sarà presieduta da sua eccellenza monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana.
Al termine del rito funebre, il feretro partirà per la Cattedrale di Ancona, dove il cardinale Edoardo Menichelli verrà sepolto, come da sue volontà e in onore del lungo e intenso ministero svolto come arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo.
In occasione della camera ardente e della cerimonia delle esequie, la polizia locale della città di San Severino Marche ha emesso un'ordinanza che introduce modifiche alla circolazione stradale in via Madonna dei Lumi, da e per il santuario, al fine di garantire la sicurezza pubblica e la gestione del traffico.
Le modifiche alla viabilità saranno in vigore dalle ore 16 di oggi (lunedì 20 ottobre) alle ore 12:30 di mercoledì 22 ottobre. Le principali disposizioni prevedono il divieto di accesso in via Madonna dei Lumi dall'intersezione con via Scampoli e porta San Francesco, l’istituzione del senso unico di marcia a saire in via Madonna dei Lumi, nel tratto dal civico 16 fino a via San Francesco e via Scampoli, l’obbligo di svolta a destra per i veicoli provenienti dal piazzale del Santuario in uscita verso via San Francesco e via Scampoli. Sono esclusi dalle limitazioni i mezzi delle forze dell'ordine e i mezzi di soccorso.
Questa mattina, Camerino ha vissuto un momento carico di emozione e significato con la cerimonia ufficiale di riapertura del Museo diocesano “G. Boccanera” e del Palazzo arcivescovile, chiusi dal 2016 a causa dei gravi danni subiti durante il sisma. L’evento si è svolto in una gremita piazza Cavour, divenuta per l’occasione simbolo di rinascita e ritrovata vitalità per l’intera comunità.
Alle 10 ha preso il via l’inaugurazione con gli interventi delle autorità civili, religiose e tecniche che, a vario titolo, hanno contribuito a rendere possibile questa riapertura. Tra i protagonisti, l’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e vescovo di Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara, ha definito la giornata “molto importante per la storia della nostra comunità diocesana e civile”, sottolineando l’impegno corale e il valore simbolico della restituzione alla collettività di due luoghi fondamentali per la vita culturale e spirituale della città. “Il museo oggi è uno scrigno prezioso, completamente rinnovato, che custodisce opere dal grande valore storico, cultuale e affettivo”, ha dichiarato il presule.
Il sindaco Roberto Lucarelli ha parlato di “una giornata di festa”, ricordando l’immagine drammatica del 26 ottobre 2016, quando la piazza si riempì di studenti in fuga con i trolley. “Oggi – ha aggiunto – quell’immagine viene finalmente cancellata da questa folla gioiosa”.
Il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, ha evidenziato il risultato ottenuto grazie alla sinergia tra istituzioni, politica e università. “Abbiamo restituito un elemento che fa tornare viva questa città”, ha detto, citando anche una frase significativa ricevuta da mons. Massara: “Per ogni problema c’è una soluzione. E se non c’è una soluzione, non è un problema”.
Di grande rilievo anche gli interventi tecnici: l’ingegner Carlo Morosi, che ha seguito i lavori di recupero, ha descritto il progetto come “delicato e complesso”, mirato a restituire al palazzo la sua forma originale, eliminando interventi successivi. Il sovrintendente Pierluigi Moriconi ha invece ricordato il difficile lavoro di messa in sicurezza delle opere d’arte, che oggi tornano finalmente visibili dopo un importante restauro.
Barbara Mastrocola, curatrice del nuovo allestimento del museo, ha raccontato l’emozione personale di vedere rinascere Camerino, la città in cui ha mosso i primi passi professionali. “Abbiamo ripensato il museo secondo un percorso tipologico – ha spiegato – non si tratta solo di una restituzione delle opere, ma di una nuova narrazione culturale”.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha parlato di “un messaggio concreto di speranza”, rimarcando il ruolo decisivo delle istituzioni per “restituire ai giovani questi territori, affinché possano tornare a viverli pienamente”.
La giornata si concluderà con un concerto di solidarietà dell’Orchestra di fiati “Insieme per gli altri”, alle 18 nella basilica di San Venanzio. Il ricavato sarà devoluto alla Caritas diocesana, a suggellare un evento che unisce memoria, arte, comunità e speranza nel futuro.
Nei giorni scorsi il Rettore dell’Università di Camerino, prof. Graziano Leoni, ha preso parte a Changchun (Cina) alla cerimonia per il ventesimo anniversario della collaborazione tra Unicam e la Jilin Agricultural University (JAU), accolto dal Rettore della JAU, prof. Li Qiyun.
L’evento ha rappresentato un momento di grande valore istituzionale e accademico, confermando il ruolo della Jilin Agricultural University come uno dei partner internazionali più importanti per l’ateneo camerte. Durante la celebrazione si è svolta anche la “Teaching Contribution Award”, una speciale cerimonia di riconoscimento che ha reso omaggio ad alcuni docenti italiani e cinesi che hanno contribuito al successo di questo lungo percorso di collaborazione.
Per Unicam erano presenti il prof. Attilio Massimo de Cosmo, la prof.ssa Sandra Pucciarelli, il dott. Dario Gentili, la dott.ssa Laura Alessandroni e il dott. Kesava Ramasamy. La partnership tra Unicam e JAU ha avuto un punto di svolta con l’avvio ufficiale del corso di laurea in Biotecnologie, promosso congiuntamente dai due atenei.
Il corso, attivo tuttora, è tenuto interamente in lingua inglese in Cina, parallelo a quello erogato a Camerino, e offre agli studenti la possibilità di conseguire un doppio titolo di laurea. Si tratta di un progetto di cooperazione internazionale di grande successo, considerato tra i più significativi e innovativi dell’Ateneo.
«Questa ricorrenza – ha dichiarato il Rettore Graziano Leoni – testimonia la solidità e il valore del nostro percorso comune con la Jilin Agricultural University. In vent’anni di collaborazione abbiamo costruito un modello di cooperazione accademica che rappresenta una straordinaria opportunità di crescita e di apertura internazionale per studentesse, studenti e docenti, rafforzando al tempo stesso il ruolo di Unicam nello scenario globale».
Unicam conferma così il proprio impegno per l’internazionalizzazione, consolidando rapporti di lungo periodo e sviluppando nuove opportunità di formazione, ricerca e scambio culturale che proiettano l’Ateneo sempre più verso il mondo.
Una giornata di emozioni, spiritualità e allegria ha scandito la festa dei sessantenni di Camerino, celebrata domenica 12 ottobre 2025. Ben 52 festeggiati, tutti nati nel 1965, si sono ritrovati per condividere un traguardo importante, tra ricordi, sorrisi e un forte senso di comunità.
Il programma si è aperto in un luogo dal fascino unico: la Chiesa del Convento dei Cappuccini di Renacavata, culla dell’Ordine Cappuccino. L’atmosfera raccolta e accogliente ha offerto lo sfondo perfetto per un momento di intensa spiritualità, dando inizio alla giornata con una messa dedicata.
A presiedere la celebrazione è stato Padre Damiano, quasi coetaneo dei festeggiati, che ha emozionato tutti con un’omelia profonda e toccante sul perdono e la gratuità. Le sue parole, semplici ma ricche di significato, hanno invitato a vivere con gratitudine, ad aprirsi agli altri senza aspettative e ad accogliere con serenità il tempo che passa, trasformando l’età in occasione di rinnovata speranza.
La cerimonia è stata accompagnata dalla musica e dal canto di Padre Fabio, che con la sua chitarra ha saputo creare un clima di gioia e condivisione, unendo le voci dei presenti in un autentico momento di comunione.
Conclusa la celebrazione, la festa è proseguita a Villa Fornari, dove buon cibo, musica e tanta allegria hanno trasformato il pranzo in un convivio indimenticabile. Tra brindisi, abbracci e ricordi, i festeggiati hanno rinnovato il piacere di stare insieme, testimoniando il valore dei legami che resistono al tempo.
Quella dei sessantenni di Camerino non è stata soltanto una festa di compleanno, ma un inno alla vita, all’amicizia e alla comunità: un’occasione per celebrare il passato con gratitudine e guardare al futuro con speranza.
Una delegazione dell’Università di Camerino, guidata dal rettore Graziano Leoni e composta dal prorettore vicario Emanuele Tondi e dai professori Alessandro Delpriori e Graziella Roselli, ha partecipato nei giorni scorsi agli incontri internazionali organizzati dall’Università “Valahia” di Târgoviște (Romania) nell’ambito dell’Alleanza Europea KreativEU.
KreativEU è una rete universitaria sostenuta dalla Commissione Europea, nata per promuovere la cooperazione accademica, l’innovazione educativa e la valorizzazione culturale tra le università partner. Le giornate di confronto hanno visto la partecipazione dei rettori e dei rappresentanti delle undici università che compongono l’Alleanza, offrendo un’importante occasione per discutere strategie comuni per lo sviluppo dell’istruzione superiore europea, con particolare attenzione a sostenibilità, innovazione e diversità culturale.
Durante l’iniziativa, la Commissione Nazionale della Romania per l’UNESCO ha evidenziato le sinergie tra KreativEU e il programma UNITWIN, volto a rafforzare la cooperazione accademica internazionale. L’Università di Camerino, partner di UNITWIN, conferma così la propria vocazione alla collaborazione globale nella ricerca e nella formazione.
In occasione della cerimonia, è stato inoltre conferito il titolo di Dottore Honoris Causa al professor João Paulo Pereira de Freitas Coroado, presidente del Politécnico di Tomar (Portogallo) e dell’Alleanza KreativEU, per il suo impegno nel promuovere un modello europeo di università aperta, inclusiva e culturalmente radicata.
“La partecipazione dell’Università di Camerino agli incontri di Târgoviște rappresenta un momento significativo nel consolidamento della nostra presenza in KreativEU – ha sottolineato il rettore Leoni –. L’Alleanza ci permette di sviluppare progetti comuni, scambi formativi e iniziative di ricerca che rafforzano la cooperazione accademica e culturale in Europa, in linea con i valori promossi da Umesco e Unitwin”.
Con questa partecipazione, Unicam conferma il proprio ruolo attivo nelle reti europee e internazionali di eccellenza, contribuendo a costruire un futuro dell’università fondato su creatività, innovazione e sostenibilità.
Grande soddisfazione all’Università di Camerino anche per l’assegnazione del Premio Nobel per la Chimica 2025 al professor Omar M. Yaghi, docente all’Università della California, Berkeley, tra i massimi esperti internazionali nel campo dei Materiali a Struttura Metal-Organica (MOF).Il professor Claudio Pettinari, ordinario di Chimica Generale e Inorganica presso la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, e il suo gruppo di ricerca, infatti, collaborano da tempo con il professor Yaghi, condividendo interessi di ricerca sullo sviluppo e sull’applicazione dei MOF, materiali innovativi con straordinarie potenzialità nei settori dell’energia sostenibile, della cattura della CO₂ e della purificazione dell’acqua.
Il legame tra il professor Yaghi e l’Università di Camerino risale al 2015, quando fu ospite d’onore del Congresso Nazionale della Divisione di Chimica Inorganica della Società Chimica Italiana, organizzato proprio a Camerino dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Pettinari.
Successivamente, nel 2021, il professor Yaghi è intervenuto online nell’ambito di un incontro scientifico della Scuola di Chimica Organometallica, offrendo ai giovani ricercatori e ricercatrici partecipanti una lectio magistralis sui più recenti sviluppi dei reticoli cristallini porosi. Due giovani ricercatori Unicam in Chimica, poi, Alessia Tombesi e Giorgio Mercuri, sono stati di recente ospitati nel gruppo di ricerca del professor Yaghi in California.
La dottoressa Tombesi, in particolare, è risultata vincitrice di una selezione nazionale indetta dal Ministero dell’Università e della Ricerca e grazie all’accordo tra Unicam e la University of Californi, ha avuto l’opportunità di svolgere un periodo di ricerca di sette mesi, dal febbraio all’agosto 2023, presso i laboratori del prof. Yaghi, per una attività focalizzata sulla sintesi di Metal-Organic Frameworks (MOFs) e Covalent-Organic Frameworks (COFs) per l’assorbimento di gas (quali anidride carbonica) e la loro conversione in prodotti chimici di interesse industriale.
“La notizia del Nobel al professor Yaghi mi ha profondamente emozionato – ha dichiarato il professor Claudio Pettinari — perché premia uno scienziato straordinario, con cui abbiamo avuto il privilegio di collaborare e condividere esperienze scientifiche di grande valore. È una soddisfazione anche personale vedere riconosciuto il suo contributo alla chimica dei metal-organic frameworks, un ambito che continua a ispirare molte delle nostre ricerche a Camerino. La collaborazione e il dialogo con scienziati del calibro del professor Yaghi sono stati fondamentali per ampliare le prospettive di ricerca del nostro Ateneo e per favorire l’internazionalizzazione delle nostre attività nel campo della chimica dei materiali innovativi. A lui vanno le mie più sincere congratulazioni, insieme all’augurio di poter proseguire su questa strada di collaborazione e amicizia scientifica che ci unisce da anni”.
Questa mattina presso la sede dell'Università di Camerino, è stato rinnovato per la durata di tre anni, un importante protocollo d’intesa tra il Comando regionale Marche della Guardia di Finanza, rappresentato dal generale di brigata Nicola Altiero, e l'Università degli Studi di Camerino, rappresentata dal rettore Graziano Leoni.
L'accordo, che nasce dalla comune volontà di promuovere la diffusione del sapere e la valorizzazione delle competenze, mira a favorire l’elevazione culturale e professionale del personale della Guardia di Finanza attraverso la partecipazione alle attività didattiche dell’Ateneo, con particolare riferimento ai corsi di laurea attivi presso la Scuola di Giurisprudenza.
Grazie a questa intesa, gli appartenenti al Corpo – in servizio e in congedo – nonché i loro familiari, potranno usufruire di percorsi formativi personalizzati. L’Università si impegna, in particolare, a fornire un servizio di tutoraggio dedicato per agevolare le procedure di iscrizione e a riconoscere, nei limiti previsti, i crediti formativi universitari (CFU) già acquisiti in precedenti percorsi di studio o attività professionali pertinenti.
La collaborazione tra il Comando Regionale Marche e l’Università di Camerino rappresenta un significativo passo avanti nella sinergia tra mondo accademico e istituzioni, ponendo le basi per future attività di approfondimento e ricerca condivisa in ambiti di interesse comune, con l’obiettivo di accrescere la qualità e la professionalità del personale della Guardia di Finanza e di promuovere una cultura giuridica e sociale sempre più diffusa.
È stata accolta con grande soddisfazione anche all’Università di Camerino la notizia del conferimento del Premio Nobel per la Fisica 2025 a John Clarke, Michel Devoret e John Martinis, per i loro fondamentali contributi alla comprensione della meccanica quantistica su scala macroscopica.
Con i loro esperimenti, condotti a partire dagli anni Ottanta, i tre scienziati hanno dimostrato che le “stranezze” del mondo quantistico non si manifestano solo nel microscopico regno di atomi e particelle, ma anche in circuiti elettronici superconduttori, visibili persino a occhio nudo. Questi circuiti, raffreddati a temperature prossime allo zero assoluto (-273 °C), possono mostrare fenomeni quantistici come correnti che scorrono simultaneamente in direzioni opposte e livelli energetici quantizzati, analoghi a quelli degli atomi.
"Oggi, le loro scoperte – sottolinea David Vitali, fisico e direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie – costituiscono la base dello sviluppo dei dispositivi quantistici di nuova generazione, dai sensori ultrasensibili ai computer quantistici, che promettono di rivoluzionare la ricerca scientifica e la tecnologia, con importanti applicazioni già sviluppate da colossi come Google e IBM, oltre che da centri di ricerca in Europa e in Cina".
Da oltre trent’anni, la Sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di Camerino è riconosciuta a livello internazionale come centro di eccellenza per la ricerca nel campo della Fisica Quantistica.
Per avvicinare il grande pubblico a questi temi, UNICAM promuove la mostra divulgativa “Quantum: la fisica quantistica è per tutti”, che sarà aperta al pubblico dal 20 ottobre al 14 novembre 2025 presso il Campus universitario di via D’Accorso a Camerino.
L’ingresso alla mostra è gratuito, ma è necessaria la prenotazione attraverso il modulo online disponibile al link: https://tinyurl.com/55vf5y22. L'iniziativa si inserisce tra le attività di public engagement del National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI), la principale infrastruttura italiana dedicata alle scienze e tecnologie quantistiche, promossa proprio dall’Università di Camerino.
Si è svolto oggi presso l’Università di Camerino il meeting finale del progetto europeo LIFE Mercury-Free, coordinato dalla professoressa Roberta Censi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che negli ultimi tre anni ha visto Unicam svolgere un ruolo di primo piano nella sensibilizzazione della cittadinanza sull’uso e sul corretto smaltimento dei prodotti contenenti mercurio.
Grazie a questionari, eventi e collaborazioni con enti locali, scuole, associazioni e ONG, l’Ateneo ha saputo coinvolgere in maniera capillare il territorio, ottenendo numerosi sostenitori ed avviando un percorso che apre la strada a future iniziative di public engagement anche su altri metalli pesanti.Nel corso della mattinata è stata presentata la guida ufficiale redatta dai membri del consorzio, contenente 5 Manuali di Buone Pratiche, uno dei quali realizzato in lingua italiana e adattato alle esigenze e possibili replicazioni in altre città del nostro Paese.
“La scelta di Camerino come sede del meeting conclusivo – ha affermato Roberta Censi – conferma il ruolo strategico di Unicam, non solo come luogo di condivisione dei risultati raggiunti, ma anche come laboratorio di idee per delineare nuove prospettive di ricerca e sensibilizzazione oltre il tema del mercurio. Questo progetto ci ha permesso di lavorare su un tema di grande rilevanza scientifica e sociale. Abbiamo unito ricerca, formazione e sensibilizzazione, contribuendo a diffondere conoscenza e buone pratiche di tutela ambientale e sanitaria".Il progetto LIFE Mercury-Free ha, infatti, posto l’attenzione su un problema spesso sottovalutato: la contaminazione ambientale da mercurio derivante dall’uso e dal cattivo smaltimento di oggetti obsoleti ma ancora diffusi nella vita quotidiana, come batterie, lampadine, termometri e sfigmomanometri.Il mercurio, oggi riscontrabile a concentrazioni significative nell’atmosfera, nelle acque e nel sottosuolo, è riconosciuto come un potente neurotossico.
L’esposizione a questo metallo pesante è stata associata a un incremento del rischio di patologie neurodegenerative, quali Alzheimer e Parkinson, la cui incidenza è in costante aumento e che costituiscono tra le principali cause di disabilità e mortalità a livello globale. Attraverso attività di comunicazione e disseminazione, tra cui piattaforme digitali informative, maratone internazionali e Summer Schools, il progetto ha perseguito l’obiettivo di sensibilizzare società civile, comunità scientifica e istituzioni, favorendo la consapevolezza, il cambiamento delle abitudini e la diffusione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L’impatto atteso, a medio e lungo termine, è la riduzione della contaminazione da mercurio e il miglioramento della salute e del benessere dei cittadini.
Al progetto hanno preso parte, oltre a Unicam, istituti di ricerca e aziende europee e internazionali: la Lodz University in Polonia, coordinatore del progetto, l’Akademia Gorniczo-Hutnicza Im. Stanislawa Staszica W di Cracovia sempre in Polonia, l’Università di Evora in Portogallo, la Lviv Polytechnic National University e la Ivano-Frankivsk Academy of Ivan Zolotoustoy University in Ucraina e Innovation Hive in Grecia.“La partecipazione al progetto – ha aggiunto la dottoressa Cristina Casadidio, componente del gruppo di ricerca – ha rafforzato la capacità di Unicam di collaborare in rete con partner internazionali, consolidando il ruolo dell’Ateneo come punto di riferimento per l’innovazione scientifica e la responsabilità sociale".Il team di ricercatori e ricercatrici Unicam coinvolti comprende, oltre alla professoressa Roberta Censi e alla dottoressa Cristina Casadidio della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, la professoressa Rita Giovannetti, Marco Zannotti e il Stefano Ferraro della Scuola di Scienze e Tecnologie.
L’Università di Camerino compie un nuovo passo verso la didattica del futuro con l’inaugurazione del laboratorio immersivo di Chimica, presentato oggi presso il Polo didattico Sant’Agostino. Il laboratorio rappresenta un ambiente di apprendimento innovativo che combina tecnologia, realtà virtuale e formazione scientifica, offrendo agli studenti un’esperienza pratica e interattiva in totale sicurezza.
All’evento di presentazione hanno partecipato il rettore Graziano Leoni, la prorettrice alla Didattica Giulia Bonacucina, il docente e presidente dell’associazione PA Social Francesco Di Costanzo, la delegata all’Orientamento Isolina Marota, il direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Gianni Sagratini, il docente del corso di Chimica generale Fabio Marchetti e i docenti responsabili del progetto, Claudio Pettinari e Daniele Rossi.
“Il laboratorio immersivo – ha spiegato il rettore Leoni – rappresenta un esempio quasi unico in Italia di come la tecnologia possa diventare un alleato della formazione scientifica. Gli studenti potranno comprendere e vivere la Chimica in prima persona, un’esperienza utile anche come orientamento per le scuole superiori. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, dimostrando quanto la collaborazione tra discipline e generazioni possa produrre risultati di grande valore per la comunità universitaria”.
Il professor Claudio Pettinari ha aggiunto: “Questa metodologia fungerà da addestramento virtuale: gli studenti entreranno poi in laboratorio reale con maggiore sicurezza, consapevoli dei materiali e degli strumenti che incontreranno”.
Il progetto è stato sviluppato grazie al contributo di giovani ricercatrici della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, coordinate dal professor Daniele Rossi, in collaborazione con l’azienda Open Comunicazione e i docenti dei corsi di Chimica.
All’interno del laboratorio virtuale, gli studenti potranno eseguire esperimenti reali in realtà virtuale, manipolando strumenti e reagenti digitali e osservando fenomeni chimici in totale sicurezza. L’esperienza è guidata da un’interfaccia interattiva che accompagna passo dopo passo, stimolando osservazione, riflessione e sperimentazione. L’aspetto visivo è studiato per rendere l’esperienza chiara e coinvolgente, con colori più accesi per indicare gli oggetti potenzialmente pericolosi.
“La nostra finalità – ha sottolineato la prorettrice Bonacucina – è rendere l’apprendimento della Chimica più accessibile e stimolante, promuovendo al contempo la collaborazione tra diverse aree scientifiche e progettuali dell’ateneo”.
Con questa iniziativa, Unicam conferma la sua vocazione all’innovazione didattica, puntando a stimolare curiosità, partecipazione e consapevolezza scientifica tra le nuove generazioni di studenti.
Si è svolta questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Camerino, la presentazione ufficiale della XX edizione del Premio Ugo Betti per la drammaturgia, uno dei più importanti riconoscimenti italiani per il teatro contemporaneo. Il bando è stato predisposto dal Centro studi teatrali e letterari Ugo Betti, organo di studio, programmazione e organizzazione nell’ambito delle attività teatrali e culturali in genere che opera per conto dell’Amministrazione comunale e approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 135/2025.
Dopo i saluti del vicesindaco e assessore alla Cultura Antonella Nalli, che ha sottolineato l’importante lavoro svolto dal gruppo di lavoro, Francesco Rosati, direttore tecnico-scientifico del Centro studi, ha illustrato le novità dei premi, unitamente ad Angela Amici e Sonia Cavirani, componenti del Centro studi unitamente a Carla Carotenuto.
“Questa Amministrazione ha sempre sostenuto le attività volte alla riscoperta di un personaggio straordinario qual è Ugo Betti – ha detto il vicesindaco Antonella Nalli - e attraverso il Centro studi a lui dedicato, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto in questi anni, crea opportunità di conoscenza e approfondimento della sua immensa produzione letteraria. Nel corso dell’anno sono state organizzate e continueremo ad organizzare iniziative rivolte alla cittadinanza, e con questi importanti Premi, che coinvolgono gli autori di teatro e i giovani delle scuole delle Marche, portiamo l’autore ben oltre i confini della sua amata Camerino”.
Il Premio, intitolato al celebre drammaturgo e magistrato camerte Ugo Betti, è aperto ad autori italiani e stranieri viventi e prevede un unico vincitore, che riceverà un premio in denaro di 3.000 euro e la pubblicazione dell’opera nella collana bettiana.
Il tema scelto per questa edizione è “La Solitudine”, suggestione centrale nella produzione letteraria di Betti, che gli autori dovranno sviluppare attraverso opere teatrali inedite. La scadenza per l’invio dei testi è fissata al 16 marzo 2026.
La giuria, composta da esponenti di spicco del panorama teatrale e accademico, è presieduta da Paolo Quazzolo, professore associato di Storia del Teatro presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste e ne fanno parte anche Anna Sica, docente ordinario in Discipline dello Spettacolo – Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, Maddalena Giovannelli, docente di Storia del Teatro e Comunicazione Teatrale presso l’Università della Svizzera Italiana, Graziano Graziani, scrittore, critico teatrale e conduttore di Fahrenheit (Rai Radio 3), Sergio Lo Gatto, docente di Teatro e Scrittura – Metodologie della critica del teatro e dello spettacolo presso l’Università Sapienza di Roma, critico teatrale, direttore responsabile della testata Teatro e Critica, drammaturgo e Gilberto Santini, presidente dell’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali).
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Camerino il 6 giugno 2026.
Nel corso della conferenza è stato inoltre presentato il “Premio Ugo Betti per i Giovani”, concorso parallelo dedicato alle scuole della Regione Marche, nato per valorizzare la creatività delle nuove generazioni attraverso la scrittura, l’arte e i linguaggi multimediali.
Gli studenti, con la guida dei docenti, dovranno ispirarsi al tema “La Città”, sviluppato attraverso tre suggestive citazioni tratte dagli scritti di Betti, differenziate per grado scolastico (primaria, secondaria di I e secondaria di II grado).
Ciascun partecipante (individualmente o in gruppo) potrà concorrere con una sola opera inedita, scegliendo tra produzione letteraria, artistica o multimediale.
La scadenza per la presentazione dei lavori è fissata al 28 febbraio 2026. La cerimonia di premiazione si terrà a Camerino il 4 giugno 2026.
I premi assegnati consisteranno in una targa e un assegno di €250,00 per ciascun ordine di scuola. Sarà inoltre conferita la menzione speciale “Domenico Cavallaro”, in memoria del promotore del Premio per i giovani.
La FIGeST Marche Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali ha concluso la sua partecipazione al Trofeo Coni Estate 2025, tenutosi a Lignano Sabbiadoro, in Friuli Venezia Giulia, con risultati di altissimo livello che ne confermano la vitalità e la diffusione sul territorio.
La formazione marchigiana, composta dagli atleti Alessandro Aquili, Andrea Menghini, Andrea Micarelli di Camerino e Mattia Mosciatti di Castelraimondo, ha conquistato un brillante terzo posto assoluto nella "combinata" FIGeST, la stimolante sfida che ha visto impegnati oltre 50 giovani Under 14 di 13 regioni nel lancio della ruzzola, nelle freccette e nel flying disc (specialità disc golf). Il team marchigiano si è piazzato subito dietro a Lazio (primo) e Umbria (secondo), ma ha lasciato alle spalle regioni storicamente attive come Trentino, Valle d'Aosta, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Campania, Abruzzo, Sicilia e Puglia.
Le Marche hanno letteralmente dominato la classifica a squadre del lancio della ruzzola, conquistando il primo posto tra tutti i team partecipanti. Un risultato eccezionale è arrivato anche a livello individuale: Alessandro Aquili si è classificato secondo assoluto in questa specialità, dimostrando talento e precisione, alle spalle solo di Lorenzo Passeri (Umbria) e precedendo Matteo Ballocchi (Emilia Romagna).
La squadra ha mostrato la sua versatilità ottenendo piazzamenti significativi anche nelle altre discipline: ha conquistato un eccellente terzo posto tra tutti i team partecipanti nella classifica a squadre del flying disc (disc golf), dietro solo a Lazio e Trentino.
Ad accompagnare gli atleti marchigiani, tutti tesserati con l'Asd Ruzzola Camerino e che frequentano anche l'EduCamp e l'Asd Camerino Castelraimondo Calcio, sono stati i tecnici Corrado Straini e Catia Luciani i quali hanno espresso grande soddisfazione non solo per i risultati in campo ma anche per il comportamento esemplare tenuto dai ragazzi fuori campo, in termini di educazione e rispetto delle regole, valori fondamentali promossi dalla Federazione.
Il successo della partecipazione FIGeST al Trofeo Coni Estate 2025, vetrina fondamentale per la valorizzazione degli sport tradizionali in questa fascia d’età, è stato sottolineato anche a livello nazionale.
Valerio Vitellozzi, vicepresidente vicario della FIGeST che rappresentava la Federazione a Lignano Sabbiadoro, ha commentato: “Il Trofeo Coni è una vetrina fondamentale che ci ha permesso ancora una volta di valorizzare gli sport tradizionali in questa fascia d’età. La formula della combinata è stata vincente perché ha incoraggiato i ragazzi Under 14 a praticare differenti discipline sportive. Riteniamo che questo approccio sia cruciale per lo sviluppo e per aiutare i giovani a scoprire diverse attitudini fisiche e mentali, in un contesto di sana competizione e crescita”.
Enzo Casadidio, presidente nazionale FIGeST, ha aggiunto: “La performance di tutti i giovani atleti e la conquista dei titoli nella combinata dimostrano la vitalità e la diffusione dei nostri sport su tutto il territorio nazionale. Portare i giochi e gli sport tradizionali in un evento di respiro nazionale come il Trofeo Coni è da sempre un tassello chiave della nostra missione per preservare il patrimonio culturale sportivo italiano e garantire un futuro di crescita per le nuove generazioni”.
Sulla scia di questi successi, il presidente regionale FIGeST Marche, Matteo Capeccia, ha dichiarato: “Questi risultati sono la dimostrazione che la passione e il lavoro dei nostri circoli e dei nostri tecnici stanno dando frutti eccellenti. Essere i migliori d'Italia nel lancio della ruzzola a squadre e salire sul podio nella combinata è un orgoglio immenso per le Marche. Ringrazio Alessandro, Andrea, Andrea e Mattia per aver onorato la nostra regione con il loro impegno e la loro sportività, e i tecnici Corrado e Catia per la dedizione non solo sportiva ma anche educativa. Continueremo a investire sulla formazione giovanile, pilastro del futuro dei nostri giochi tradizionali".
La carezza del vento di Camerino ha accolto, domenica 5 ottobre, l’arrivo della Peregrinatio Mariae, ultima tappa marchigiana lungo la Via Lauretana. Ad attendere la statua della Madonna di Loreto sul sagrato della Basilica di San Venanzio Martire c’erano il parroco don Marco Gentilucci, un nutrito gruppo di fedeli e i rappresentanti delle tre confraternite locali: Santa Maria in Via, San Venanzio e Santissimo Sacramento-Sant’Ansovino. Presenti anche i volontari dell’Unitalsi.
La giornata è iniziata con un momento di preghiera e la recita del Santo Rosario, che ha preceduto la Messa domenicale delle 11.30, gremita di partecipanti.
«Il passaggio della statua della Madonna di Loreto rappresenta un momento di speranza per tutta la nostra comunità e per tutti i paesi toccati da questo pellegrinaggio – ha detto don Marco Gentilucci –. Tutti noi stiamo ancora vivendo la fatica del terremoto del 2016 e occasioni come questa ci spingono a ritrovarci e ci donano un senso di appartenenza. La Vergine di Loreto è anche un segno di vicinanza dei fedeli delle Marche a questa terra che vive questa esperienza di resilienza alimentata dai segni della fede e della nostra storia. Accogliere la Madonna Pellegrina è per noi un rimettersi in cammino».
A portare il saluto del sindaco Roberto Lucarelli e dell’amministrazione comunale è stata l’assessore Silvia Piscini, che ha sottolineato: «Iniziative come queste sono segnali continui di ripartenza. Camerino ha aderito a tutti i cammini religiosi e sappiamo bene quanto sia importante continuare a credere in questi percorsi per favorire un turismo religioso verso il quale c’è un interesse sempre più crescente. Gli sforzi della Regione, della struttura commissariale, delle varie Fondazioni e, in questo caso, della Fondazione Bandini contribuiscono a far crescere la città e tutto il territorio».
La Peregrinatio Mariae prevede venti tappe fino a Roma. Dopo aver attraversato Recanati, Macerata, Tolentino, Camerino, Colfiorito, Foligno, Montefalco, Spoleto, Terni, Narni, Otricoli, Magliano Sabina, Gallese, Civita Castellana, Castel Sant’Elia, Rignano Flaminio, Castelnuovo di Porto, Riano e Prima Porta, la statua raggiungerà l’11 ottobre la Chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma. La Peregrinatio Mariae si concluderà domenica 12 ottobre con la Santa Messa presieduta dal Santo Padre in Piazza San Pietro, culmine del Giubileo della Spiritualità Mariana.
L’evento giubilare è promosso dalla Regione Ecclesiastica Marche e organizzato dalla Fondazione Giustiniani Bandini, in collaborazione con il Tavolo di Concertazione per il Recupero e la Valorizzazione della Via Lauretana e con tutte le Diocesi lungo il percorso. La Peregrinatio Mariae rappresenta una delle iniziative più significative previste per il Giubileo 2025 dalla Regione Marche, nell’ambito del progetto “Pellegrini di Speranza”, e rientra nel Calendario dei Grandi Eventi della Santa Sede.