La Fondazione Wanda Di Ferdinando di Pesaro dedica al 2017 al tema della ripartenza e dona 25.000 euro per le zone colpite dal sisma, precisamente all'associazione IoNonCrollo, nata proprio con l'intento di far ripartire e rinsaldare il tessuto sociale di Camerino e dell'intero territorio circostante.
"Tanto nelle situazioni di disagio personale legate a una fragilità o a una malattia, quanto nelle situazioni di disagio collettivo causato disastri naturali come il terremoto – ha affermato l'avvocato Federica Maria Panicali, presidente della Fondazione Wanda Di Ferdinando – riuscire a immaginare un nuovo inizio costituisce di per sé un passo fondamentale.
Partendo da questa riflessione, e da una conseguente e necessaria azione culturale, abbiamo deciso di dedicare il 2017 della Fondazione al tema della Ripartenza e di sostenere, allo stesso tempo, in maniera concreta il progetto di IoNonCrollo. Solo lavorando in maniera partecipata ed efficace si potrà dare un senso all'impegno filantropico, ci auguriamo di cuore che il nostro piccolo intervento sia comunque un contributo importante per la comunità".
La somma andrà ad aggiungersi alle donazioni che l'associazione IoNonCrollo ha raccolto sin dai primi giorni di novembre e che servirà per finanziare il Quartiere delle Associazioni, un centro polifunzionale che ridarà una sede alle realtà associative e ai gruppi cittadini. L'aggiornamento sulla raccolta fondi e la pianificazione dei nuovi eventi sono tra i punti all'ordine del giorno dell'assemblea dei soci dell'associazione, in programma domani, 13 luglio, alle 18,30 alla geostruttura del City Park.
“Un altro gesto che ci riempie il cuore – ha affermato il presidente di IoNonCrollo, Claudio Cingolani – è una continua ed importantissima dimostrazione e non possiamo fare altro che essere orgogliosi che l'associazione Di Ferdinando abbia scelto IoNonCrollo nel suo progetto annuale”.
LA FONDAZIONE
La Fondazione Wanda Di Ferdinando nasce per volontà del Dottor Renato Di Ferdinando, illustre medico e ricercatore marchigiano, docente di clinica oculistica presso l’Università di Roma, primario oftalmologo dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro, autore di numerose e importanti pubblicazioni scientifiche, socio fondatore della Società Oftalmologica Italiana. La Fondazione è intitolata alla memoria della sua consorte, Wanda Di Ferdinando. Dare continuità all’impegno civile dei coniugi Di Ferdinando tramite azioni concrete a favore della comunità, costituisce la priorità di coloro che lavorano all’interno della Fondazione. Dal 2014 l’Ente ha sostenuto 20 progetti di cooperazione tra la Regione Marche e l’Estero (Tanzania, Senegal, Siria) e in autunno sarà pubblicato il Bando 2017 (www.fondazionediferdinando.org)
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha incontrato il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e la giunta comunale per fare il punto sulle casette per gli sfollati, la rimozione delle macerie e la delocalizzazione attività commerciali. E' già in gara il progetto per le 32 Sae delle Cortine, ed è stato appena validato, ha ricordato il presidente, il progetto per l'area di Valicelle, per altre 40 casette, per un importo a base di gara di 3.878.399 euro.
Per due delle altre quattro aree, ubicate nelle frazioni, sono in corso di realizzazione i layout, mentre per altre due aree (58 Sae) si sta definendo la consegna. Le imprese commerciali sorgeranno a Vallicelle (9) e San Paolo, dove verranno collocate circa 68 aziende. Il Comune ha affidato il progetto all'Università di Camerino. (Ansa)
Il maresciallo Junio Faiazza fa tris. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza e quella triennale in Scienza dell'Amministrazione, il comandante della Stazione dei carabinieri di Camerino oggi ha conseguito il suo terzo alloro ottenendo all'Università di Macerata la laurea magistrale in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni e delle Organizzazioni Complesse.
Un'altra grande soddisfazione per l'ex comandante della Stazione di Serravalle di Chienti, oggi accompagnato dai familiari per festeggiare questo ennesimo traguardo raggiunto.
Al maresciallo Faiazza le sincere congratulazioni anche dalla redazione di Picchio News.
"Alcune storie sono belle da raccontare. Altre sono bellissime. Oggi abbiamo l'onore di raccontare una di quelle bellissime".
Così i volontari de "La via del sale onlus" introducono nella loro pagina facebook la toccante storia della signora Claudia, "una dolcissima signora di Camerino", affetta dal morbo di Parkinson, alla quale l'associazione aveva donato una casetta su ruote il 3 gennaio 2017. Qualche giorno fa non ne ha avuto più bisogno in quanto ha ricevuto dallo Stato il MAPRE, il modulo abitativo provvisorio per gli allevatori.
Claudia ha quindi chiamato i volontari per riconsegnare la casetta in modo da destinarla ad una famiglia sfollata ancora priva di un alloggio.
Una, in particolare, ha colpito i responsabili della onlus: quella dell'unico medico di base residente ad Amatrice, che in seguito al terremoto ha perso casa e ambulatorio e che era costretta a fare la spola da L'Aquila tutti i giorni.
"Non c'è stato molto di cui discutere, confrontandoci con Claudia, abbiamo deciso subito di portare la casetta appunto al medico di base di Amatrice, in maniera tale che potesse tornare ad esercitare in maniera efficiente la sua professione. Abbiamo pensato che fosse un progetto che andava al di là della solidarietà verso la singola famiglia, ma avrebbe beneficiato l'intera comunità amatriciana. In più ci piaceva l'idea che un paziente aiutasse un medico, come se fosse una sorta di chiusura del cerchio...".
E qualche giorno fa la casetta è stata consegnata al medico di Amatrice dai membri dell'associazione. Non prima però di aver degustato come ospiti della signora Claudia, alle cinque del mattino, due vassoi di pasticcini e dei panini col ciauscolo fatto in casa.
"Siamo fieri, onorati, felici, di esser stati parte di un gesto d'amore che ha attraversato gli Appennini da Camerino ad Amatrice".
Perché il rame e l’argento tendono a legarsi così fortemente all’oro? Quale energia li lega? È dall’osservazione di questi legami apparentemente “particolari” e dalle intense emissioni di luce che ne derivano, che ha preso il via il progetto di ricerca condotto dalla prof.ssa Rossana Galassi, docente della sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, i cui risultati sono stati appena pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences, organo ufficiale dell’Accademia nazionale delle Scienze degli Stati Uniti).
Il lavoro riguarda lo studio della chimica di particolari composti trinucleari ciclici, ossia una sorta di mattonelle triangolari con ai vertici atomi metallici che si impilano e interagiscono tra di loro mostrando proprietà chimiche che sono uniche nel panorama della chimica di coordinazione dei metalli da conio.
“Nel corso dello studio, iniziato dal prof. Bonati e proseguito dal prof. Burini – ha dichiarato la prof.ssa Rossana Galassi – abbiamo sintetizzato e caratterizzato composti sia di oro che di argento e di rame con strutture molecolari molto eleganti e simmetriche, con distanze intermolecolari tra atomi dei metalli molto corte, ma sull’origine della loro reattività e delle loro proprietà emissive non molto si era capito. Con questo ultimo lavoro, dove sono stati riportati composti stabili trinucleari ciclici bimetallici, cioè contenenti sia oro che rame, abbiamo dimostrato che i legami coinvolti nella formazione di questi composti, che fino ad adesso venivano chiamati interazioni secondarie di tipo metallofilico, ossia non molto forti, sono invece legami covalenti, esattamente alla stregua di tutti gli altri legami chimici; i legami fra rame e oro in questi composti sono quindi della stessa natura di quelli che legano tutti i composti chimici che sono intorno a noi”.
Come moderni alchimisti, quindi, i ricercatori coinvolti nello studio sono riusciti a scoprire il perché di questa tendenza del rame ad unirsi all’oro (piuttosto che l’oro al rame) e che il legame tra di loro risponde alle leggi del legame covalente polare, lo stesso esistente nella molecola di glucosio, di acqua o di anidride carbonica per intenderci.
“Non solo, – ha proseguito la prof.ssa Galassi – abbiamo inoltre verificato una resa quantica di fosforescenza vicina all’unità, caratteristica niente affatto comune: ciò significa che questi composti che contengono il legame oro-rame, proprio in virtù di questo legame, hanno la capacità di convertire quasi tutti i fotoni che sono in entrata, quindi la luce assorbita, in fotoni in uscita, quindi luce emessa. Si tratta di un lavoro di ricerca della chimica di base, ma degno di notevole attenzione per le applicazioni che potrebbe avere nel settore delle tecnologie avanzate tipo negli OLED.
“Sono davvero molto soddisfatta – ha affermato la prof.ssa Galassi – per questo importante risultato che mi ripaga del lavoro svolto da diversi anni. Abbiamo studiato molti aspetti in sequenza per arrivare, attraverso molte collaborazioni multidisciplinari, fino ad un prototipo di un OLed, con una resa quantità pressoché inalterata quindi molto promettente per futuri sviluppi applicativi di questi composti”
La ricerca è stata svolta soprattutto in collaborazione con il gruppo di ricerca del prof. Mohammad A. Omary della University of North Texas negli Stati Uniti.
“Ringrazio molto il prof. Omary – ha concluso la prof.ssa Galassi – che pur non conoscendomi personalmente fino alla sua visita in UNICAM, ha sempre attivamente e costruttivamente sostenuto una discussione scientifica attraverso una corrispondenza via mail, ha creduto in questo progetto e lo ha arricchito di aspetti teorici fondamentali. Inoltre mi ha inserita in un finanziamento della National Science Foundation, grazie al quale abbiamo potuto sostenere studenti PhD UNICAM nella loro mobilità verso l’università del North Texas proprio per approfondire gli studi di luminescenza”.
Grande successo per lo studente UNICAM Ahmed Abdelwahed, che ha conquistato la medaglia d’argento ai Campionati Italiani Assoluti di Atletica leggera, tenutisi a Trieste lo scorso 2 luglio.
La soddisfazione è ancora maggiore dal momento che Ahmed è stato poi designato a far parte a far parte della nazionale che rappresenterà i colori dell’Italia in occasione dei Campionati Europei U23 in programma a Bydgoszcz (Polonia) dal 10 al 17 luglio prossimi.
Grandissima la prestazione per Ahmed, atleta del Cus Camerino allenato da Roberto Scalla, che ha centrato l’argento nei 3000 siepi, battendo tutti gli atleti militari, dietro solamente ad Ala Zoghlami di soli 3 centesimi di secondo.
Studente Unicam, Ahmed, che sta dando lustro alla città di Camerino da 2 anni da gennaio, ha ottenuto sotto la guida di Roberto Scalla ben 5 medaglie ai Campionati Italiani di categoria, universitari e assoluti.
Grande soddisfazione è stata espressa non solo da parte di tutto lo staff del Cus Camerino, del presidente, dei dirigenti e dei collaboratori della sezione atletica, ma anche dal Rettore Unicam Flavio Corradini e dal Rettore eletto Claudio Pettinari
“Le nostre congratulazioni ad Ahmed – hanno sottolineato Corradini e Pettinari – per questo eccellente risultato, che riempie di orgoglio l’intera comunità universitaria. Unicam ha sempre posto particolare attenzione alle attività sportive per i propri iscritti, anche grazie alla collaborazione con il Cus Camerino. I moderni e funzionali impianti sportivi a disposizione dell’Università di Camerino rappresentano certamente un valore aggiunto per gli atleti che volessero iscriversi al nostro Ateneo, ma anche per tutti gli studenti che, usciti da lezioni e laboratori, sentano il bisogno di ritemprare mente e corpo con una sana attività sportiva”.
I grandi cavalli di battaglia e le stupende musiche di Henghel Gualdi oggi pomeriggio alle ore 19,00 presso il City Park aprono la manifestazione Sapori da Ricordare organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Camerino.
"Il mio Henghel" un progetto musicale fortemente voluto dal clarinettista camerte Vincenzo Correnti che per oltre un decennio ha collaborato e composto brani insieme a Gualdi, rende omaggio e ricorda questo grande artista da molti ritenuto il miglior clarinettista jazz italiano di tutti i tempi.
Un rilettura molto raffinata con arrangiamenti curati da Vincenzo Correnti cattureranno sicuamente tutti quanti vorranno ascoltare della buona musica d'autore.
Accompagneranno questa sera il clarinettista camerte Chiara Ercoli al pianoforte, Andrea Passini al contrabasso e Giacomo Correnti alla batteria.
E' stato approvato il progetto esecutivo dell'area Le Cortine del Comune di Camerino, per 132 casette destinate ad ospitare gli sfollati del terremoto. Il progetto è stato suddiviso in tre lotti, per accelerare i tempi di realizzazione: lotto 1 Zona Ovest per un importo di gara di 2.539.643; lotto 2 Zona Centro per 3.345.887 euro: lotto 3 Zona Est, per un importo di gara di 3.492.885 euro.
Le Marche hanno anche trasmesso al commissario Errani l'elenco dei primi 15 interventi che autorizzano la collocazione in appartamenti in sostituzione delle Sae e degli alloggi con contributi Cas. Si tratta di 50 appartamenti di proprietà pubblica che verranno ristrutturati dai Comuni e messi a disposizione dei terremotati: a Montegallo 9, Roccafluvione 3, Amandola 16, Montefortino 6, Bolognola 10, Muccia 4, Pioraco 2.
"I progetti partiranno a breve con le ristrutturazioni - spiega Cesare Spuri, direttore dell'Ufficio della ricostruzione -, un lavoro importante che permetterà di recuperare diversi immobili". (Ansa)
Dal Partito Democratico di Camerino riceviamo
Si nota un attivismo costante del Sindaco di Camerino su tutti i mezzi di comunicazione, volto a screditare la minoranza e ora, dopo le ultime legislative, anche le Istituzioni Regionali (di cui non ha più bisogno per il torna conto personale futuro) e Nazionali (visto il ritorno di Berlusconi), creando in alcuni casi anche del panico ingiustificato, una strategia chiaramente volta a dirigere verso altri la propria inefficienza e quella della sua giunta.
Invito il Sindaco a lavorare seriamente, e a non perdere tempo a scrivere. Proceda, e anche speditamente, nel risolvere le innumerevoli problematiche della città. Ho letto che ad Ottobre inizieranno i lavori per il plesso Betti, bene! Era ora! Faccio però notare che nello stesso mese, o forse anche prima, a San Severino Marche (giunta dello stesso colore del Sindaco) i bambini entreranno nella nuova Scuola; quindi da noi si inizieranno i lavori (forse) mentre a San Severino Marche la scuola sarà già stata costruita.
Altro capitolo scottante le casette provvisorie, i cantieri per le SAE nelle altre cittadine sono partiti da tempo e in molteplici casi sono terminati, mentre nella nostra Camerino è ancora tutto fermo. Anzi, proprio tutto fermo no! Perché pare si siano volatilizzati i fascicoli più scottanti della gestione della Chiesa di Santa Maria in Via.
Abbiamo ascoltato innumerevoli parole e ancora parole durante i Consigli comunali, dove il Sindaco si auto elogiava della nomina a rappresentante unico dei Sindaci del cratere. Beh, a distanza di tempo spero che tale nomina non sia operativa visto che da primi, sulla carta, siamo ultimi nella pratica, dovessimo mai influenzare negativamente anche i comuni virtuosi che ci sono vicini!
Il Rettore Flavio Corradini ed il Rettore eletto Claudio Pettinari hanno presentato stamattina in Ateneo la nuova campagna di comunicazione dell’Università di Camerino in vista dell’apertura delle iscrizioni all’anno accademico 2017/2018. Presenti anche il prorettore vicario designato Graziano Leoni e la presidente del Consiglio degli Studenti Francesca Borghetti, nonché quasi tutti gli studenti che hanno partecipato.
“Voi: il nostro sguardo più bello” è il pay off scelto quest’anno dall’Ateneo camerte, che vede protagonisti ancora una volta, come di consuetudine negli ultimi anni, gli studenti iscritti all’Ateneo che si fanno “testimonial” della loro positiva esperienza, di studio e di vita. Protagonista è lo sguardo di Unicam, metaforicamente rappresentato da un paio di occhiali a specchio, che riflette l’immagine degli studenti, immagine fondamentale per l’Ateneo camerte, immagine fulcro dell’Ateneo. E’ per gli studenti e con gli studenti che Unicam ha reagito subito dopo il sisma, con grinta e determinazione. E’ sempre guardando agli studenti che Unicam è riuscita anche quest’anno a mantenere il primo posto nelle classifiche Censis, è guardando avanti, al futuro e cioè agli studenti, che Unicam si migliora ogni anno nella didattica e nella ricerca. Ma in questo pay off c’è anche il ringraziamento di Unicam alle studentesse e agli studenti, colonne portanti della comunità universitaria, sostenendo tutte le scelte ed apprezzando tutti gli sforzi profusi dall’Ateneo.
E’ uno sguardo che riflette l’immagine più bella di ogni Ateneo: le donne e gli uomini del nostro domani.
Uomini e donne come Alessio, Andrea, Ferdinando, Andrea, Giorgia, Alessandro, Giulia, Sara, Sabrina, Angelica, Silvia, Carmela, Jennifer, Matteo Simone, che, come moltissimi altri loro colleghi, hanno scelto Unicam per la loro formazione universitaria.
Lo sguardo di Unicam per il futuro degli studenti significa per questi ultimi beneficiare, oltre ad attività didattiche di qualità, anche di tutti i servizi e le agevolazioni che l’Ateneo mette a disposizione quali conoscenze, stage, internazionalizzazione, borse di studio, formazione in toto della persona anche attraverso attività extracurricolari e competenze trasversali.
“Anche quest’anno – ha dichiarato il Rettore Corradini – abbiamo voluto che fossero ancora i nostri studenti, coloro che stanno trascorrendo in Unicam e con Unicam un periodo molto importante della loro vita, a farsi promotori dell’Ateneo che hanno scelto. Li voglio ringrazio davvero molto per la loro disponibilità e per aver sempre sostenuto l’Ateneo, affrontando il periodo di difficoltà con grande coraggio e determinazione”.
Il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al Commissario Straordinario per il Terremoto Vasco Errani, al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, per chiedere chiarimenti e certezze in merito al Contributo Autonoma Sistemazione. Ecco il testo integrale
“Gentilissimi, siamo ormai in prossimità della scadenza dello stato di emergenza seguito al sisma che ha devastato il centro Italia, previsto per la fine del prossimo mese di agosto.
Al di là delle tante problematiche ancora da risolvere, per le quali posso personalmente garantire che lo stato di emergenza è ancora ben lungi dall'essere terminato, c'è forte preoccupazione nella popolazione vittima del sisma in merito alla prosecuzione del contributo di autonoma sistemazione, grazie al quale migliaia di cittadini sono riusciti a trovare una locazione alternativa alla loro casa danneggiata dal terremoto.
Premesso che lo stato di emergenza, per quanto riguarda nello specifico il territorio della provincia di Macerata, in realtà dovrebbe coincidere con il mese di ottobre e non con quello di agosto, i cittadini non hanno visto ad oggi ancora nessun provvedimento che, di fatto, proroghi fin dopo il termine dello stato di emergenza, la concessione del Cas agli aventi diritto. Di fatto, si percepisce il timore che alla scadenza del 24 agosto, il contributo non possa essere più concesso.
A fronte di tali, motivate e comprensibili preoccupazioni, ad oggi si poteva rispondere con quanto riportato sul sito della Protezione Civile nazionale: il Cas sarà concesso fino a revoca dell'ordinanza sindacale di inagibilità dell'abitazione principale.
Nulla, però, e nessuna delle autorità preposte finora si sono espresse in merito per tranquillizzare i cittadini sulla proroga del contributo di autonoma sistemazione che, comunque, in assenza di nuovi provvedimenti, sembrerebbe scadere al termine dei 180 giorni + 180 giorni previsti dalla normativa in vigore.
A fronte di tali preoccupazioni, sono a chiedere un Vostro intervento ufficiale che vada nella direzione di tranquillizzare i cittadini sul fatto che il contributo di autonoma sistemazione non sarà sospeso ma verrà prorogato secondo quanto previsto ovvero fino alla revoca dell'ordinanza sindacale di inagibilità dell'abitazione principale.
Per quanto personalmente non nutra dubbio alcuno sulla volontà di continuare a sostenere economicamente chi ha perso in parte o tutta la propria abitazione a causa del sisma, mi permetto di chiedere una risposta in termini estremamente rapidi, dato che i cittadini chiedono a noi Sindaci del territorio di dare delle risposte che troppo spesso non riusciamo a fornire per l'assenza di norme certe. Il trauma causato dal terremoto ha già provocato e sta provocando enormi disagi: cerchiamo, almeno, di evitarne di nuovi.
Certo di un Vostro celere ed esaustivo riscontro
Gianluca Pasqui
Sindaco di Camerino”
Il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui interviene duramente su Sciapichetti e risponde agli attacchi che gli sono stati mossi dall'assessore regionale:
"Preciso che da ora in poi rimarrò lontano da stucchevoli polemiche e mi limiterò ad intervenire solo a garanzia della verità. Purtroppo non posso rimanere zitto di fronte a un assessore regionale che invece di pensare a risolvere le enormi difficoltà in cui ci troviamo come amministratori e come cittadini, continua ad attaccare il sottoscritto sparando nel vuoto solo fini politici".
E rincara la dose: "L'assessore Sciapichetti è talmente vicino a Camerino che non si è neanche accorto che all'ultima riunione della governance, in rappresentanza del nostro Comune, era presente il consigliere comunale di maggioranza Leo Marucci: questo indica quanta competenza e quanto conosca il territorio Sciapichetti. In merito alle altre riunioni, il Comune di Camerino è stato sempre rappresentato o da consiglieri comunali o assessori o da colleghi Sindaci ai quali ho delegato la presenza: forse Sciapichetti non comprende che il sindaco di Camerino non può riuscire ad essere sempre presente a causa dei molteplici impegni e soprattutto non è a lui noto, oppure fa finta, che un sindaco ha il diritto di farsi rappresentare. Inoltre vorrei sottolineare che i risultati di tali riunioni sono sotto gli occhi di tutti: riunioni dalle quali non è mai scaturito nulla di concreto".
Ed in merito all'Ufficio Ricostruzione il sindaco invoca una riunione per trovare una soluzione: "Devo anche dire che in queste riunioni non mi risulta si sia mai parlato dell' Ufficio Ricostruzione. Colgo ancora una volta l'occasione, quindi, per invitare l'assessore Sciapichetti a convocare un tavolo con i sindaci dei Comuni più colpiti dal terremoto per parlare di tale ufficio e cercare di trovare insieme una soluzione diversa da quella per la quale andremo a spendere oltre 350mila euro di denaro pubblico.
Sorrido amaramente, poi, quando leggo l'intervento dell'assessore Sciapichetti e non trovo una sola riga nella quale risponda concretamente alle domande che gli ho posto e alle quali deve dare una risposta. Per prima cosa, assessore, è vero o no che i locali che avete individuato per l'Ufficio Ricostruzione a Caccamo sono inagibili? E secondo: in che tempi certi verranno recuperati i locali dell'Unione Montana a Camerino, come da lei affermato pochi giorni fa?
Sono risposte che deve fornire non a me, ma alla collettività e in tempi rapidi. E lo potrebbe fare, magari venendo a fare un giro a Camerino dove, purtroppo, da mesi non la vedo più tornare".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del sindaco Pasqui
"È l'ultima volta che intervengo sulla questione che riguarda la Chiesa di Santa Maria in Via. Lo faccio ancora una volta con la volontà di ribadire e fare ulteriore chiarezza in merito a quello che continua ad essere affermato a mezzo stampa. Già diversi giorni fa ho fatto pubblicare una dettagliata relazione dell'Ufficio Tecnico Comunale che ripercorre tutte le tappe che si sono susseguite in questi mesi fino alla messa in sicurezza dell'edificio. Ma per chiunque voglia approfondire ulteriormente la questione, per tutti i cittadini che abbiano a cuore quanto me le sorti della Chiesa di Santa Maria in Via, mi metto a disposizione personalmente, assieme agli uffici competenti, a fornire tutta la documentazione relativa nella massima trasparenza. La stessa documentazione, del resto, che è già stata fornita alla minoranza.
Leggo in vari articoli, che l'ingegnere del nostro Comune, Marco Orioli, a seguito del terremoto del 24 agosto avrebbe rilevato “potenziale pericolosità dal campanile” a causa della quale “era dovuta l'inagibilità dell'abitazione del parroco”. Questo non è assolutamente vero. In data 27 agosto, in qualità di tecnico incaricato dal Comune, l'ingegner Orioli ha effettuato un sopralluogo per verificare l'agibilità della Chiesa e della casa parrocchiale. A conclusione dell'ispezione, redigeva un verbale di sopralluogo nel quale si legge, testualmente, che “la Chiesa e la Canonica NON SONO AGIBILI, da rivedere. La Canonica (casa Parroco) inagibilità indotta dalla Chiesa”. La casa parrocchiale dunque al 27 agosto risultava inagibile a causa dei danni subiti dalla Chiesa che ricordo fosse stata duramente colpita dalla scossa del 24 agosto, e non dal campanile, sul quale non erano stati evidenziati danni e su cui si sono poi espressi diversi esperti il 18 ottobre.
In quella data, il 18 ottobre, infatti è stata redatta la Scheda per il rilievo del danno dei Beni Culturali, quella che il parroco sostiene di non averne avuta copia. Il documento, disponibile presso gli uffici del Comune, è stato sottoscritto dal prof. Casapolla Claudia e dall'Arch. Maione Alessandra dell'Università Federico II di Napoli, dell'arch. Borelli Fabrizio del Segretariato Regionale Mibact e anche dall'Arch. Giovanni B. Falaschi dell'Arcidiocesi di Camerino.
Questa scheda riporta l'elenco dei danni riscontrati nei diversi elementi che costituiscono il corpo di fabbrica; ovvero rileva un danno da moderato a grave alla facciata, un danno lieve agli archi trionfali, grave alla cupola, moderato nella zona delle cappelle. Ma non sono stati rilevati danni agli altri macro-elementi che costituiscono la chiesa: navate, aula, transetto, abside, aggetti e il campanile.
Non solo quindi, al 18 ottobre, non sono stati rilevati danni al campanile, ma tra gli architetti sottoscriventi figura anche l'architetto incaricato proprio dalla stessa Arcidiocesi di Camerino, che quindi aveva tutta la documentazione che lo attestava. Mi risulta assai strano quindi, che il parroco, verso il quale nutro profonda stima e al quale mi sento molto vicino, non abbia ricevuto dalla sua stessa diocesi copia del verbale del sopralluogo.
Per quanto concerne invece “l'inerzia del Comune”, ribadisco ancora una volta che il Comune ha fatto tutto quello che poteva fare per la Chiesa di Santa Maria in Via, sia dopo il sisma del 24 agosto che dopo i terremoti di ottobre.
Viene citato dalla minoranza l'articolo 15-bis del il decreto legge 189. Lo stesso decreto, datato 17 ottobre, viene pubblicato il giorno successivo, 18 ottobre, (convertito in legge il 15 dicembre). L'articolo citato prevede che i Comuni “...possono effettuare interventi indispensabili.. per evitare ulteriori danni ai beni culturali..”. È vero che il Comune “avrebbe potuto”, così come avrebbero potuto intervenire il proprietario e il Mibact, ma voglio ricordare che solo dopo 8 giorni da quel decreto legge la nostra vita è cambiata per sempre, con le scosse tremende del 26 ottobre che non solo hanno provocato i danni gravissimi che tutti conosciamo ma hanno anche azzerato tutto quanto valeva fino al giorno prima, facendo ricominciare tutto da zero.
A causa della fortissima scossa del 30 ottobre e del susseguente sciame sismico che si è protratto delle settimane seguenti, poi, i sopralluoghi sono stati sospesi per garantire l'incolumità dei tecnici e ripresi la seconda metà di novembre e i primi giorni di dicembre. Il 7 dicembre il Coc del Comune di Camerino con una nota ha richiesto al CCR Regione Marche un sopralluogo GTS per valutare le condizioni della Chiesa, sopralluogo che è stato effettuato tre giorni dopo, il 10 dicembre, durante il quale si prendeva atto dell'elevato stato del danno e la necessità urgente di interventi di messa in sicurezza che richiedevano un'apposita progettazione e non potevano essere eseguiti dai Vigili del Fuoco. A questo sopralluogo hanno partecipato anche il parroco, don Mariano Blanchi e l'ingegner Roberto Gagliardi, consulente della Parrocchia, i quali in quella data ribadivano verbalmente la volontà e la disponibilità di presentare un progetto di messa in sicurezza per la Chiesa di Santa Maria in Via.
Successivamente, il 22 dicembre il Dipartimento della Protezione Civile ha pubblicato la circolare sulle “procedure per la realizzazione delle opere provvisionali (puntellamenti e demolizioni)” nella quale si afferma, brevemente, che il Comune deve intervenire nei casi in cui si ravvisa la necessità di eseguire opere provvisionali finalizzate alla salvaguardia della pubblica incolumità (non nel caso di Santa Maria in Via, quindi, perché compresa in piena Zona Rossa), mentre invece quando l'opera provvisionale non è finalizzata alla salvaguardia della pubblica incolumità, ma è rivolta ad evitare ulteriori danni al Bene, l'intervento può essere realizzato dal proprietario, possessore o detentore dello stesso.
Tanto è vero che solo cinque giorni dopo, con una nota del 27 dicembre, protocollata il 30 dicembre, la Parrocchia di Santa Maria in Via ha trasmesso il progetto preliminare delle opere per la messa in sicurezza della Chiesa a firma dell'ingegner Gagliardi. Trattandosi di edificio sottoposto a tutela del D.lgs 42/2004 l'intervento è sottoposto alla superiore approvazione del Mibact.
Il Comune, quindi, non era l'organo predisposto a rispondere, ma nonostante questo da quel momento e per diverse volte in questi mesi sono state inoltrate diverse richieste di sollecito e di richiesta di informazioni circa lo stato di attuazione dell'intervento, come riportato dalla nota dettagliata dell'Ufficio Tecnico Comunale.
Riguardo invece allo smarrimento del fascicolo, esso era relativo ai sopralluoghi speditivi di agibilità effettuati su alcuni edifici pubblici e di culto dopo gli eventi sismici del 24 agosto. Fascicolo precedente ai terremoti di ottobre, quindi, e che era tra la documentazione presente negli uffici in centro, al Palazzo Comunale. Le scosse del 26 ottobre hanno poi fortemente danneggiato anche la sede comunale, anch'essa in pienissima zona rossa, e dalla quale si è provveduto nei giorni immediatamente successivi a recuperare il materiale necessario a consentire l'Attività d'ufficio. È stato presumibilmente ai primi giorni del mese di novembre che il fascicolo è andato perso, nella concitazione di quei momenti nei quali si effettuavano a più riprese accessi presso la danneggiata sede comunale. Ma non appena i tecnici se ne sono resi conto, hanno in primo luogo denunciato lo smarrimento del fascicolo alla Stazione dei Carabinieri di Camerino, il 16 gennaio. Il giorno successivo, il 17 gennaio, è stata fatta richiesta al Segretariato Regionale del Mibact di copia dei verbali e delle schede di rilevamento danni relative alla Chiesa di Santa Maria in Via. Alla suddetta richiesta il Segretariato Regionale rispondeva tre giorni dopo, il 20 gennaio, trasmettendo la documentazione richiesta. Chiaramente, ciò che nel fascicolo era stato redatto dai tecnici comunali (rapporto di sopralluogo allegato al fascicolo insieme alle ordinanze di inagibilità) è sempre stato disponibile tra la documentazione agli atti.
Ho voluto anche questa volta ripercorrere i passi, citando tutti i documenti e le normative, raccontando ai cittadini la realtà dei fatti. La stessa realtà contenuta nella documentazione che loro stessi, lo ribadisco, possono in qualunque momento consultare recandosi in Comune. Li invito a farlo, perché è ora che qualcuno la smetta di dire “sciocchezze” e di fare becera politica in un momento nel quale la mera lotta politica, basata tra l'altro su questioni che non trovano fondamento nella realtà, dovrebbe essere messa in disparte per concentrarci sull'unico interesse della nostra città e del nostro territorio. Comprendo l'indignazione del parroco, che da sindaco, da cittadino e da parrocchiano è la stessa indignazione che provo io nell'apprendere dei gravissimi ritardi che stanno gravando sulla situazione di Santa Maria in Via, luogo che ci è tanto caro e legato fortemente alla nostra tradizione cittadina.
Anche l’Università di Camerino è attivamente coinvolta nella manifestazione “RIVE Festival” in programma a Civitanova Marche dal 7 al 9 luglio.
La Scuola di Architettura e Design di Unicam ha infatti realizzato, in collaborazione con GAM Giovani Architetti Macerata, la mostra “TERRA MARE: spazio pubblico e rigenerazione urbana”: nel Lido Cluana saranno quindi esposti i progetti condotti dalla Scuola di Architettura e Design su Piazza XX Settembre e sull'area portuale.
Il rinnovamento delle pratiche del tempo libero conduce ad un sostanziale ripensamento dell'idea di spazio pubblico nella città contemporanea.
Una sperimentazione didattica condotta all'interno della Scuola di Architettura e Design di Unicam offre dunque spunti di riflessione per la riconfigurazione di due importanti spazi aperti della città di Civitanova Marche: l'area portuale e la piazza XX Settembre. Disegni, modelli e video, definiscono un sistema di nuove relazioni tra terra e mare, prefigurando nuovi scenari urbani.
Gli elaborati in mostra sono il risultato di tesi di laurea triennale, workshop e laboratori progettuali condotti dai docenti Sara Cipolletti, Luigi Coccia, Marco D'Annuntiis, Alessandro Gabbianelli, Massimo Perriccioli, Laura Ridolfi. Saranno esposti anche lavori di tesi dell'Arch. Alessandro Perini e Marco Illuminati.
La mostra sarà visitabile dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 fino alla mezzanotte.
Da Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, riceviamo
È un peccato dover constatare ancora una volta che l’assessore regionale Angelo Sciapichetti interviene solo quando gli vengono contestate situazioni che sono sotto gli occhi di tutti.Mi accusa di fare sterile polemica riguardo ai rilievi che io e il collega Alessandro Gentilucci abbiamo mosso in merito alla decisione della Regione di affittare dei locali da un privato per collocare a Caccamo di Serrapetrona l’Ufficio Ricostruzione.
In primo luogo, Sciapichetti dovrebbe spiegarci per quale motivo, se i locali che noi avevamo proposto per spostare a Camerino l’Ufficio Ricostruzione non sono sufficienti ad ospitare abbastanza personale, non ce lo ha mai comunicato. Forse ho smarrito la sua lettera… L’assessore è certo che non si possa trovare una soluzione pubblica per l’Ufficio Ricostruzione?A Sciapichetti a questo punto chiedo una cosa che non ha mai fatto ma che appare imprescindibile: aprire, su questa questione, un tavolo di discussione con i sindaci della montagna, con la parte del territorio che ha subito le conseguenze più devastanti dal terremoto. Aprendo un tavolo di confronto con i sindaci di Visso, Castelsantangelo sul Nera, Pievetorina, Muccia, Camerino e tutti gli altri primi cittadini dell’entroterra maceratese sarà possibile capire se c’è o meno la possibilità di trovare altre soluzioni.
Da ultimo, mi si vuole far passare come “asso pigliatutto”, quando in realtà io non ho mai chiesto che l’Ufficio Ricostruzione fosse portato a Camerino. Io ho chiesto che venisse collocato in una delle zone più colpite dal sisma: Visso, Muccia, Pieve Torina. Poi è arrivata la disponibilità del presidente dell’Unione Montana Alessandro Gentilucci per i locali dell’ente a Camerino e ci siamo messi a disposizione.
Ciò che maggiormente mi meraviglia è che a parlare sia chi si riempie sempre la bocca della parola “collaborazione” senza poi metterla mai in pratica. Assessore Sciapichetti, visto che siamo in tema e lei afferma testualmente “ho già effettuato una verifica con gli uffici, e come opera pubblica verrà finanziata, con le priorità attribuitagli dall’ente, attraverso il piano delle opere pubbliche e così restituita alla collettività”, vorrei sapere con certezza quali saranno i tempi della sistemazione dei locali dell’Unione Montana che il presidente Gentilucci aveva individuato quale potenziale sede dell’Ufficio Ricostruzione. Perché oltre alle parole, è ora di passare ai fatti.
Infine chiederei pubblica conferma o smentita sulla notizia della presunta inagibilità dei locali di Caccamo da voi individuati quali nuova sede dell’Ufficio Ricostruzione.
E' stato solo un periodo di calma apparente, di sostanziale pietismo per la tragedia del terremoto e verso chi si trova ancora oggi costretto a fare chilometri su chilometri avanti e indietro per andare a lavorare. Ma è tutto finito.
Gli autovelox lungo la superstrada 77, incubo degli automobilisti, sono nuovamente attivi. La comunicazione arriva ufficialmente dai diversi Comuni che si sono accordati per riattivare quelli che vengono definiti "servizi di polizia stradale" lungo la Superstrada 77 Valdichienti. I Comuni di Montecosaro, Corridonia, Tolentino, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Caldarola e Camerino informano quindi che torneranno i controlli attraverso la strumentazione dell'autovelox per garantire il rispetto dei limiti di velocità.
E in tempi di vacanze, in tempi in cui c'è traffico diretto soprattutto verso la costa, non è difficile immaginare che le casse dei Comuni saranno corroborate decisamente dall'utilizzo degli autovelox. Azzardiamo un suggerimento, visto che quasi tutti i Comuni sono nel cratere sismico: perchè non destinare una parte degli introiti alla ricostruzione?
A presidio delle zone colpite dal terremoto, il col. Fabrizio Pianese ha lasciato al col. Marco Iovinelli la guida della Task Force Sicurezza 1 dell'Esercito, nell'ambito dell'Operazione Strade Sicure. Dopo circa dieci mesi, la responsabilità e il coordinamento dell'attività nelle aree colpite dal sisma delle province di Rieti, Ascoli Piceno e Fermo, e di Macerata, quest'ultima solo nel mese di novembre, è passata dal comandante del 235mo Reggimento "Piceno" al comandante del nono Reggimento Alpini.
Cominciata il 5 settembre 2016, l'Operazione Strade Sicure ha visto alternarsi numerosi reparti dell'Esercito, per prevenire e reprimere eventuali atti di sciacallaggio attraverso il presidio delle aree di accesso alle 'zone rosse' di Arquata, Pescara del Tronto, Accumuli, Amatrice e Camerino, e il pattugliamento delle zone montane delle province di Ascoli e Fermo. Nel corso di questa attività sono state identificate circa 70.000 persone, controllati 42.000 mezzi e percorsi circa 800.000 chilometri.
(Fonte e foto: ANSA)
Con il 97,2% l'ateneo di Camerino si conferma al primo posto nella classifica Censis dei piccoli Atenei. L'università di Macerata si colloca invece al terzo posto.
Tra le piccole università, che hanno fino a 10mila iscritti, Camerino si distanzia dalla seconda, Teramo, di ben 8 punti.
Lo studio del Censis è un'articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei - statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione - facendo riferimento ai parametri delle strutture disponibili, dei servizi erogati,il livello di internazionalizzazione e la capacità di comunicazione 2.0.Da quest'anno tutte le classifiche sono disponibili in formato interattivo. Se si clicca sul punteggio del singolo ateneo si possono visualizzare i punteggi ottenuti per ciascuno degli indicatori.
Nel dossier del Censis disponibile sul sito www.censis.it sono 40 le classifiche stilate, in cui emergono ancora una volta tra le mega statali l'ateneo di Bologna, la Bocconi di Milano tra le università private, Perugia tra i grandi atenei, Siena tra i medi e Camerino tra i piccoli.
“La conferma per il quattordicesimo anno consecutivo del primo posto tra gli atenei di pari dimensioni – sottolinea il Rettore professor Flavio Corradini – non può che riempirci di soddisfazione: è evidente che il risultato ottenuto conferma il forte impegno del nostro ateneo nel mantenere sempre elevata, nonché migliorare dove è possibile, la qualità dei servizi e della didattica offerta agli studenti. Quest’anno poi il risultato ha una valenza ancora più significativa, perché malgrado tutto ciò che è successo, Unicam c’è, ci abbiamo creduto fino in fondo, ripartendo subito anche grazie alla magnifica collaborazione dei nostri studenti, è con loro e per loro che #ilfuturononcrolla”.
Ottimi risultati anche per quanto riguarda la didattica. Unicam è infatti prima a livello nazionale per il gruppo geo-biologico che per l'Ateneo comprende i corsi di laurea triennali negli ambiti della biologia, delle biotecnologie e delle scienze geologiche, naturali e ambientali, con il punteggio di 101, e terza sempre a livello nazionale per il gruppo di materie scientifiche, che comprende nello specifico i corsi negli ambiti dell’informatica, della fisica e della matematica, con un punteggio di 103 (+2 rispetto allo scorso anno).
Più che positivi, sono inoltre i piazzamenti negli ambiti disciplinari cui fanno capo gli altri corsi di laurea attivati dalle Scuole di Unicam.
Anche per quanto riguarda l'Università di Macerata grande soddisfazione è espressa dal rettore Francesco Adornato per il risultato raggiunto: “Si tratta di una dimensione sempre più preponderante per la nostra Università che attraverso l’internazionalizzazione porta il mondo a Macerata e Macerata nel mondo.
Da anni, inoltre, l’Università di Macerata offre ai proprio studenti tre corsi di laurea in inglese in scienze politiche, in management del turismo e in economia, che richiamano studenti da tutto il mondo, e corsi di laurea internazionale a doppio titolo, che permettono di studiare giurisprudenza, scienze filosofiche o lingue in Francia, management del turismo in Spagna, scienze politiche internazionali in Russia o in Ucraina, ottenendo un doppio titolo di studio valido in Italia e nel Paese dell’Ateneo partner. Quest’anno la nostra offerta internazionale si arricchisce ulteriormente con un percorso di laurea magistrale a titolo multiplo in finanza ed economia internazionale con l’Università Nicolaus Copernicus di Torun di Polonia e con l’Università di Angers in Francia”.
Oltre alle graduatorie generali, il Censis ha elaborato la classifica dei corsi di classi di laurea triennali e dei corsi a ciclo unico, rispetto alle possibilità di fare passi avanti nella carriera e alle opportunità di spendere il proprio titolo di studio all'estero.
Per quanto riguarda la didattica, quindi, Unimc è seconda in Italia per i corsi in beni culturali, lettere, storia e filosofia; si colloca in terza posizione per il corso di laurea in scienze dell’educazione e della formazione e al sesto posto per i corsi in scienze del turismo, scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione, scienze della comunicazione, scienze politiche e delle relazioni internazionali, servizio sociale.
“La reputazione circa la qualità dei nostri corsi cresce di anno in anno – specifica il rettore – e ci ha portato a una crescita costante delle iscrizioni al primo anno, che, anche quest’anno, hanno conosciuto un aumento di quasi il 3% e per un totale di circa 3.300 nuovi iscritti”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ricevuto dal capogruppo di Comunità e Territorio Fabio Trojani in risposta al sindaco Pasqui:
"Il Sindaco Pasqui negli ultimi tempi si sta abbandonando a giudizi pesanti sulle persone, attaccandoci in modo scomposto perché osiamo presentare interrogazioni o promuovere il dibattito sulle questioni relative al futuro della nostra città e dei nostri figli.
L’invito alle dimissioni non è degno di un politico di lunga esperienza come il nostro Sindaco: mi viene il dubbio che sia il tentativo di nascondere la mancanza di argomenti seri per replicare a quanto da noi chiesto e alle argomentazioni che portiamo avanti e che esponiamo in consiglio, o sui media.
Del resto, sulla questione Santa Maria in Via, la riprova delle omissioni e dei gravi ritardi da noi denunciati è confermata dai recenti interventi del parroco don Mariano Blanchi, il quale è ritornato in questi giorni sull’intera vicenda.
Conosciamo tutti l’onestà, la pacatezza e la correttezza di don Mariano, per cui non possiamo dubitare della sua buona fede e della veridicità di quanto da lui dichiarato.
È grave che il Sindaco di Camerino ripeta e dichiari pubblicamente che il Comune abbia fatto tutto quanto fosse di propria competenza.
Non siamo di questo avviso e ci associamo a quanto dichiarato e riferito da don Mariano, che denuncia i ritardi e le gravi inadempienze, chiedendo conto agli enti e alle autorità competenti.
Credo sia opportuno richiamare il testo dell’art. 15-bis, comma 2 del D.L. 189/2016 (cd. decreto terremoto), il quale dispone che “In applicazione degli articoli 27 e 149 del citato decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, anche in deroga all'articolo 146 del medesimo decreto legislativo, i Comuni interessati possono effettuare gli interventi indispensabili, ivi inclusi quelli di messa in sicurezza degli edifici, per evitare ulteriori danni ai beni culturali e paesaggistici presenti nei propri territori, dandone immediata comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”.
La disposizione è molto chiara ed è stata inserita proprio su richiesta dei Sindaci affinché potessero intervenire per garantire la tutela dei beni culturali da parte dei comuni. Per cui quanto dichiarato da Pasqui sia a mezzo stampa, sia nel corso della scorsa assemblea del 22 giugno, secondo cui il Comune potesse intervenire solo in caso di pubblica incolumità, non è assolutamente vero.
Oltretutto, l’ing. Marco Orioli, che lavora per conto del Comune di Camerino, già all’indomani del terremoto del 24 agosto 2016, come riferito dal parroco don Mariano, aveva percepito subito la potenziale pericolosità del campanile; purtroppo, sempre secondo quanto riferito dal parroco, a tale valutazione “non sono seguiti adeguati provvedimenti da parte dell’amministrazione”.
Non solo: lo stesso don Mariano riferisce che la parrocchia voleva incaricare il prof. Roberto Gagliardi e che in data 27 dicembre 2016 inviava il progetto preliminare alla Sovrintendenza e al Comune di Camerino. Nessuna risposta è stata fornita nel corso di questi mesi, per cui i ritardi sono stati gravi e incomprensibili.
Al fine di vederci più chiaro abbiamo richiesto ed ottenuto di recente copia degli atti relativi alla Chiesa di Santa Maria in Via: siamo venuti a conoscenza che in data 16 gennaio 2017 è stata presentata dal Comune di Camerino ai Carabinieri della nostra città una denuncia di smarrimento di un fascicolo contenente sopralluoghi speditivi relativi a verifiche di agibilità di edifici pubblici e di culto a seguito del sisma del 24 agosto 2016.
Lo smarrimento, secondo quanto riferito nella denuncia, “si ritiene che possa risalire ai primi giorni del mese di novembre 2016”.
Riteniamo che sia grave che sia andato smarrito un intero fascicolo sui sopralluoghi speditivi, con tutte le ovvie conseguenze che ciò possa comportare: speriamo che lo smarrimento del fascicolo non abbia determinato ritardi negli interventi e nelle azioni da svolgere.
Non è nostra intenzione buttarla in “caciara” o fare facili illazioni, per cui vogliamo replicare alle provocazioni del Sindaco promuovendo un dibattito serio, pacato e costruttivo basato sui fatti e sugli atti. Non resteremo sicuramente in silenzio di fronte ad informazioni incomplete o fuorvianti.
Abbiamo il dovere di continuare a svolgere il nostro mandato, poiché riteniamo che in questo momento ci sia bisogno di dialettica e di momenti di confronto basati sulla pluralità di posizioni e di confronto.
Vorrei chiudere con una frase di Walter Lippmann: “Laddove tutti pensano allo stesso modo, nessuno pensa un gran che.
Comunità e Territorio
Il capogruppo – Fabio Trojani".
Era stata quasi una premonizione quella del sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, che nel corso della conferenza stampa di presentazione del Camerino Music Festival di venerdì scorso, si era posto la domanda sul dove sarebbe stato sistemato l'Ufficio Ricostruzione provinciale, attualmente localizzato a Piediripa di Macerata.
E aveva fatto presente che il Comune di Camerino e l'Unione Montana si erano da tempo dichiarati disponibili a fornire i locali a Camerino, nella sede dell'Unione Montana. Locali da ristrutturare ma che non sarebbero costati un euro di affitto.
La notizia che l'Ufficio Ricostruzione sarà, invece, spostato a settembre definitivamente a Caccamo di Serrapetrona, in locali affittati dalla Regione Marche al costo di 54mila euro l'anno per sei anni, scatena l'ira del primo cittadino di Camerino.
"E' una scelta scellerata. Noi come Comune, insieme all'Unione Montana del presidente Alessandro Gentilucci, avevamo messo a disposizione della Regione i locali dell'Unione Montana che sarebbero stati soltanto da ristrutturare. In questo caso, si sarebbe messa a posto una struttura pubblica, si poteva avere la sede dell'Ufficio Ricostruzione e si sarebbe restituito un patrimonio ai cittadini. Senza buttare letteralmente denaro come invece avviene in questo caso. Oltretutto, Camerino è il centro delle zone più disastrate dal terremoto e portare qui l'Ufficio Ricostruzione avrebbe avuto sicuramente una valenza diversa.
Non riesco davvero a comprendere con quali criteri si sia scelto di spendere oltre 300mila euro di denaro pubblico per prendere in affitto una struttura da un privato. Sono scelte che qualcuno dovrà spiegare e in maniera dettagliata, perchè oggettivamente siamo stanchi di continuare a subire scelte che penalizzano ulteriormente un territorio già disastrato da una situazione che non accenna a sbloccarsi".
Dello stesso avviso anche il presidente dell'Unione Montana, Alessandro Gentilucci: "Sono basito. Sono situazioni che continuano a penalizzarci. Davvero si vuole far ripartire questo territorio o lo si dice solo a parole?".