Sono oltre 900 le studentesse e gli studenti delle scuole superiori che, nella giornata di oggi venerdì 24 ed in quella di domani sabato 25 febbraio, sono giunte e giungeranno a Camerino per “Porte Aperte in Unicam”, il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta degli studi universitari, che rappresenta ormai un momento importante per conoscere da vicino i corsi di laurea e i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’ateneo.
Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, sono stati a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione. Le registrazioni dei partecipanti si sono tenute presso il Centro di Ricerca ChIP, dopodiché per tutta la mattinata si sono svolte le attività dei corsi di studio attivati da tutte le cinque Scuole di Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie), dislocate nei diversi poli didattici. Nella giornata di domani 25 febbraio saranno ripetute le stesse attività.
“Questa iniziativa rappresenta sempre – ha sottolineato la professoressa Valeria Polzonetti, delegata del rettore per l’orientamento – un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, i servizi, le opportunità e le agevolazioni messi a disposizione da Unicam, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro ateneo, un ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, che le studentesse e gli studenti continuano a scegliere tanto da farci registrare un +13% nelle immatricolazioni rispetto allo scorso anno. Anche per il prossimo anno accademico, inoltre, ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per porre l’attenzione su tematiche sempre più attuali e richieste dal mondo del lavoro, che sono anche tra i punti di forza e di eccellenza di Unicam”.
“Terzo settore, cultura e territori” è il tema del percorso di formazione avanzata per l’innovazione di servizi, processi e modelli organizzativi, rivolto a volontari e operatori del Terzo settore, avviato dall’Università di Camerino a conclusione del progetto "C'entro. Insieme per le terre del sisma" promosso dal Csv Marche in collaborazione con Fondazione Carima, Arci Macerata, Bottega del Terzo Settore e Comune di Amandola.
Lo sviluppo di sistemi territoriali resilienti e sostenibili implica la necessità e capacità degli operatori pubblici e privati di rispondere in tempi rapidi alle richieste di innovazione di servizi, processi e modelli organizzativi per rispondere alle istanze dei cittadini, degli stakeholder e dei finanziatori.
Ecco, dunque, un percorso formativo altamente qualificante per tutti gli operatori del Terzo settore, al fine di preparare figure professionali aperte all’innovazione ed alla sperimentazione, capaci di creare e governare “spazi aperti” alle idee che diventano progetti finanziabili, sostenibili e realizzabili in tempi brevi, con risorse adeguate e supportate da reti di conoscenza e istituzioni locali, regionali, nazionali ed anche internazionali. Obiettivo generale dell’intervento è fornire gli elementi conoscitivi minimi per lo sviluppo di competenze di base e specialistiche, in uno schema di azione che deriva direttamente dal principio del “think globally, act locally”.
Il percorso formativo, di cui è referente scientifico il professor Francesco Casale della Scuola di Giurisprudenza Unicam, si articola in cinque incontri, che hanno avuto inizio lo scorso 7 febbraio e che si svolgono ad Ascoli Piceno e ad Amandola. I primi due incontri hanno trattato i temi di “Innovazione, cultura e territorio” e “Terzo settore, economia circolare e sostenibilità” e sono stati tenuti dal professor Casale.
Prossimi incontri: “Management della cultura ed economia della condivisione” tenuto da Davide Pellegrini ed in programma il 27 febbraio presso la Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno; “Progettazione e marketing territoriale” tenuto da Alberto Monachesi ed in programma il 28 febbraio sempre presso la Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno. Il 7 marzo è invece in programma il workshop conclusivo presso la Sala Consiliare Comune di Amandola
Domenica 26 febbraio, alle ore 11.30, l'arcivescovo Francesco Massara - presso la Basilica di San Venanzio di Camerino - officerà la santa messa "una preghiera per tutte le donne del mondo". Un appuntamento ormai annuale organizzato dalla consigliera di Parità Deborah Pantana con il patrocinio della Provincia di Macerata e della presidente della Commissione Pari Opportunità delle Marche Maria Lina Vitturini, per aprire le giornate dedicate alla donna per l’8 marzo.
La celebrazione sarà aperta da un momento di preghiera con la lettura dei messaggi di vicinanza, inviati dal Cardinale Zuppi, dal presidente del Senato Ignazio la Russa, dalla ministra Maria Elisabetta Alberta Casellati, dalla ministra Eugenia Roccella, dal ministro Matteo Salvini e dal presidente del Dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio.
"L'iniziativa è stata condivisa anche dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e con lui tutti i sindaci della provincia di Macerata e tutti i presidenti delle Comunità Montane della Provincia di Macerata" sottolinea la consigliera Deborah Pantana.
È stato firmato stamattina in ateneo l’accordo di collaborazione tra l’Università di Camerino e la Fondazione Lions per la Solidarietà del distretto 108A. A sottoscrivere il documento il rettore Unicam Claudio Pettinari e la presidente della Fondazione Lions clubs per la solidarietà Francesca Romana Vagnoni, alla presenza tra gli altri del direttore generale Unicam Andrea Braschi e del governatore del distretto 108A Francesca Ramicone.
“Lions Clubs International – sottolinea la presidente della fondazione Vagnoni – associazione Internazionale per la solidarietà, la sussidiarietà, la promozione sociale e civile, particolarmente apprezzata per efficienza ed efficacia nei suoi interventi in tutto il mondo nelle cause globali quali vista, giovani, attività umanitarie, diabete, cancro infantile, fame, ambiente pone sempre al centro attività umanitarie intese a migliorare le condizioni di vita nel mondo. In questo caso, i Lions intendono dare un contributo fattivo alla ricostruzione del centro storico della città di Camerino e al contestuale ripopolamento della città da parte degli studenti universitari che da sempre sono il motore vivace e dinamico delle attività camerti”.
Proprio per questo, grazie alla raccolta fondi mondiale promossa nel 2016 dalla sua fondazione Internazionale e coordinata dal comitato nazionale Lions per il terremoto centro Italia, Lions Clubs International finanzierà la costruzione di una nuova sala studio, un progetto di grande e concreto valore del costo di oltre 600.000 euro, nell’aria cortiliva dell’ex dipartimento di Chimica, attualmente in corso di ristrutturazione, che ospiterà i laboratori didattici e le aule dei corsi di laurea di Chimica e Farmacia.
“Ringrazio di cuore, anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha dichiarato il rettore Claudio Pettinari – la Fondazione Lions per il fattivo contributo a sostegno del nostro Ateneo con particolare attenzione alla componente studentesca. Le nostre studentesse ed i nostri studenti sono posti sempre al centro delle nostre attività e delle scelte strategiche: sono molto contento che con questo accordo possiamo dare loro un altro spazio per quei momenti di aggregazione e di socialità che sono necessari per una formazione completa”.
Lunedì 20 febbraio, presso il campus universitario di Camerino, sede della facoltà di Giurisprudenza dopo il sisma del 2016, sono state affisse gigantografie raffiguranti la sede storica della facoltà, situata nel palazzo ducale di Camerino in piazza Cavour, l’annesso quadriportico, l’originario stemma di Unicam, il cancello d’ingresso della facoltà, la biblioteca giuridica e alcune tra le varie aule, quali: la Sala della Muta, la Sala degli Stemmi, l’aula Scialoia e l’aula Allara e Grosso.
Il progetto, ideato e fortemente voluto da un gruppo di ragazzi della facoltà di Giurisprudenza (Carlo Alberto Pierdominici, Nicoletta Imperatori, Simone Remigi, Giovanni Bova, Davide Schiavone e Giacomo Cantiello) approvato e patrocinato dall’Università di Camerino, ha lo scopo non solo di valorizzare l’attuale nuova sede, ma soprattutto di far rivivere, seppur, per ora, tramite le riproduzioni fotografiche, l’antico edificio situato in piazza Cavour, facendolo apprezzare a tutti quei ragazzi che non hanno avuto l’occasione di poterlo vivere e visitare in seguito ai gravi danni e diversi crolli riportati con la sequenza sismica dell’ottobre 2016.
Altra significativa iniziativa dello stesso progetto è l’intitolazione delle sei aule dell’attuale facoltà in memoria dei sei presidenti della Repubblica italiana che hanno conseguito la laurea in Giurisprudenza, quali: Luigi De Nicola, Oscar Luigi Scalfaro, Giovanni Leone (docente in Diritto e Procedura Penale presso l'Ateneo camerte negli anni 30 del secolo scorso) Antonio Segni, Sandro Pertini, Francesco Cossiga. Un progetto sicuramente di auspicio in attesa della riapertura della sede storica della facoltà
Tutto pronto in Ateneo per accogliere le centinaia di studentesse e studenti delle scuole superiori che i prossimi 24 e 25 febbraio arriveranno a Camerino per "Porte Aperte in Unicam", il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta degli studi universitari, che rappresenta ormai un momento importante per conoscere da vicino i corsi di laurea e i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’ateneo. Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione.
Le registrazioni dei partecipanti inizieranno alle ore 9.00 presso il Centro di Ricerca ChIP in Via Madonna della Carceri, mentre alle ore 9.30 si avvieranno le attività dei corsi di studio attivati da tutte le cinque Scuole di Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie), che dureranno per tutta la mattinata, dislocate nei diversi poli didattici.
“Questa iniziativa rappresenta sempre – ha sottolineato Valeria Polzonetti, delegata del Rettore per l’Orientamento – un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, i servizi, le opportunità e le agevolazioni messi a disposizione da Unicam, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, che le studentesse e gli studenti continuano a scegliere tanto da farci registrare un +13% nelle immatricolazioni rispetto allo scorso anno. Anche per il prossimo anno accademico, inoltre, ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per porre l’attenzione su tematiche sempre più attuali e richieste dal mondo del lavoro, che sono anche tra i punti di forza e di eccellenza di Unicam”.
Il programma completo di tutte le giornate ed il modulo di partecipazione sono disponibili nel sito dell'Università di Camerino (clicca qui).
L’Università di Camerino ha inaugurato il suo 687° anno accademico in una giornata all’insegna della scienza e del suo impatto sociale. La celebrazione si è tenuta presso l’Auditorium Benedetto XIII alla presenza del rettore Claudio Pettinari (al suo ultimo anno da rettore), delle varie autorità - fra cui l'Arma dei carabinieri, la guardia di finanza, la questura, il presidente di regione Francesco Acquaroli e i sindaci della provincia – e dell’ospite d’onore Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica nel 2021 insignito per la prima volta nella storia dell’ateneo camerte del Dottorato Honoris Causa.
“Con i social siamo in grado di comunicare dall’altra parte del mondo, ma dimentichiamo di parlare con il nostro vicino di banco – ha sottolineato il presidente del consiglio studenti, Yari Ferroni, in merito al tema dei suicidi degli studenti universitari, citando per l’occasione il testo ‘Elogio alla lentezza’ di Lamberto Maffei – . Vogliamo veramente anteporre le questioni economiche a quelle morali? Come direbbe Tiziano Terzani, le cause della guerra sono dentro di noi, non al di fuori”.
A ribadire l’importanza della conoscenza per la conoscenza, e non per utilità esterne, è la rappresentante del personale tecnico e amministrativo Catia Re: “È nostro compito partecipare responsabilmente alla formazione dei giovani, consci dell’importanza e del valore della cultura. La scienza è il ponte che permette di passare dal ‘pressappoco’ alla ‘precisione’, sta a noi fare in modo che tutti possano attraversarlo”.
Concetto messo in evidenza anche da Angela Trapananti, rappresentante dei docenti e ricercatori Unicam: “La scienza è un elemento centrale della società, in quanto fonte di risposte, strumenti e soluzioni. Per questo è importante divulgare al di fuori del contesto accademico”.
Il direttore generale Andrea Braschi ha messo in luce l’importanza della collaborazione, troppo spesso messa in secondo piano in favore della tanto acclamata competizione a tutti i costi: “Credo sia importante riscoprire l’importanza della preposizione latina ‘cum’, prefisso di 3 parole chiave da riscoprire: compassione, competere e conclusione nella loro accezione etimologica originale (rispettivamente sentire/soffrire insieme, chiedere insieme e chiudere insieme, unire piuttosto che includere ndr).
Con l’intervento a seguire del rettore Pettinari, Unicam ripercorre quelli che sono stati i grandi obbiettivi centrati, conseguiti grazie agli sforzi congiunti di ogni persona dell’ateneo nel rispetto del proprio ruolo e delle proprie possibilità: “La scienza non è certezza, piuttosto dubbio in evoluzione, un incessante ‘non so’ che acquisisce valore solo quando è condiviso con gli altri. La nostra università mette al centro l’apprendimento e accompagna le nuove, fragili, generazioni nel mondo. Questo è comprovato dall’aumento in iscrizioni e immatricolazioni che continuiamo a registrare, nonostante il reinserimento della tassazione dopo il sisma del 2016 e le varie difficoltà che la pandemia ha comportato”.
Si è dunque proceduto con l’intervento del professor Parisi, introdotto dallo studente Antonino Marino come "un esploratore e un artista della scienza" e subito insignito di toga e onorificenze per il dottorato honoris causa con la laudatio del docente David Vitali. Parisi ha ricordato la natura mutevole e collaborativa della ricerca scientifica e l’importanza di continuare a investire a livello statale in ricerca e sviluppo.
“La scienza è come un mosaico a cui ogni scienziato aggiunge un tassello, il suo punto di vista personale. Ogni scoperta che facciamo permette di formulare sempre nuove domande e più andiamo avanti a conoscere, più diventiamo consapevoli della nostra ignoranza”.
“La scienza di per sé non ha finalità pratiche, solo dalla Prima Guerra mondiale in poi la così detta Grande Scienza è diventata oggetto d’interesse da parte degli Stati per uso bellico -continua -. Ora, in un momento di crisi antiscientista parallela ad un vorace consumismo tecnologico, la scienza ha bisogno di tornare ad essere considerata per il suo valore culturale e di ottenere finanziamenti da parte della società civile”.
“I limiti sono nei cattivi divulgatori, che si mostrano arroganti, superiori e portatori di una verità unica e indiscutibile – conclude Parisi -. Credo sia invece importante sensibilizzare la popolazione per permettere a tutti di poter apprezzare la bellezza della scienza, pur non conoscendo la matematica. Si può apprezzare una poesia cinese anche dalla sua traduzione in italiano, pur perdendo il valore pittorico e unico della lingua originale”.
Di seguito il servizio:
Di seguito, il servizio:
Donatella Pazzelli è la nuova presidente dell’Associazione Corsa alla Spada e Palio di Camerino. È stata eletta nei giorni scorsi quando si è riunito il Consiglio direttivo dell'Associazione Corsa alla Spada e Palio per approvare il bilancio e per nominare il nuovo presidente.
Un nome che ha trovato l’approvazione del sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, del parroco di San Venanzio don Marco Gentilucci e dei presidenti dei tre terzieri da cui è pervenuta la proposta: Marco Gagliardi per Di Mezzo, Paola Ticani per Muralto e Paolo Paternesi per Sossanta. Il nuovo presidente resterà in carica per i prossimi due anni.
Intanto sono state rese note le date dei principali della rievocazione storica della Corsa alla Spada e Palio, giunta quest’anno alla 42° edizione:
- 15 maggio 2023: Cena dei mille
- 17 maggio 2023: Offerta dei Ceri
- 21 maggio 2023: Palio di Santa Camilla
- 28 maggio 2023: Corda alla Spada e Palio
Nel 2022 in Italia sono aumentate le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche. Ecco quanto emerge dal report 2022 del Centro Nazionale Trapianti (CNT) e anche dall’Ospedale di Camerino si pone in linea con tali dati visti gli atti di grande solidarietà degli ultimi giorni.
“Sono stati effettuati espianti di organi a seguito di due decessi e sono già stati tutti impiantati”, commenta il Direttore dell’U.O.C Anestesia e Rianimazione di Camerino, Angelo Leo che insieme a Tiziana Ciccola, coordinatrice locale donazione, hanno gestito il complesso e delicato intervento realizzato da un’equipe multidisciplinare giunta dall’Ospedale Torrette di Ancona.
Si è trattato di un paziente di 73 anni di Camerino deceduto a causa di un evento cerebrovascolare acuto, i cui parenti hanno acconsentito alla donazione, in questo caso il fegato è stato trapiantato a Milano, mentre i reni a Genova presso l’Ospedale San Martino.
Il secondo paziente, invece, di Potenza Picena è deceduto a 68 anni per un’emorragia cerebrale e sono statiprelevati i reni, di cui uno è stato trapiantato ad Udine e l’altro a Vicenza, mentre il fegato è stato trapiantato ad Ancona e le cornee sono state destinate alla Banca degli Occhi di Fabriano, che provvederà di conseguenza sulla base delle richieste.
“E’ straordinario come attraverso la donazione di organi si realizzi un servizio alla vita - sottolinea Antonio Draisci, Commissario Straordinario dell’AST di Macerata - per questo porgo la mia riconoscenza ai donatori e alle loro famiglie che permettono, in questo modo, di tutelare il bene più prezioso della persona”.
L’Assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini ha rimarcato come “I marchigiani si sono dimostrati particolarmente generosi nel 2022: abbiamo superato quota 100 trapianti, a breve comunicheremo i dati definitivi, e molti degli organi arrivavano proprio dalla nostra regione. E la provincia di Macerata sta dando molto al sistema: è di pochissimi giorni fa anche la notizia del decesso di una 73enne a Civitanova, che ha regalato una speranza a ben tre persone donando fegato e reni. Mi sento di ringraziare le famiglie per il grande gesto di generosità, amore e altruismo che compiono, e poi tutto il personale sanitario che contribuisce a realizzare il miracolo di salvare vite mettendo a frutto tanta solidarietà”.
Firmato l’accordo quadro tra la struttura commissariale e le Università di Camerino e Politecnica delle Marche allo scopo di individuare gli interventi prioritari per rendere più sicure le aree colpite dall’alluvione del 15 settembre 2022.
L’accordo quadro è stato voluto dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e dal vicecommissario all’emergenza alluvione, Stefano Babini per promuovere studi scientifici di sintesi ricorrendo alle tecnologie più moderne e giungere a una rapida valutazione di fattibilità di tutte quelle opere urgenti che possono comunque essere realizzate anche in attesa della definizione di un piano complessivo per la sicurezza del bacino del Misa Nevola, in cui si integreranno.
“È una iniziativa importante – ha affermato il presidente Francesco Acquaroli – che conferma che si sta lavorando anche sulla programmazione degli interventi per la mitigazione dei rischi, per realizzare opere che possano mettere in sicurezza in maniera strutturale il territorio con un approccio scientifico”.
“Al centro dell’accordo con le due università marchigiane, eccellenze a livello nazionale, c’è una collaborazione di natura tecnico-scientifica - spiega il vicecommissario Stefano Babini - Si tratta di una sinergia finalizzata a individuare con urgenza tutte le misure che possono essere tradotte in progetti per rendere più sicuro nell’immediato un territorio che ha mostrato grande fragilità anche in relazione alla frequenza elevata degli eventi calamitosi che lo colpiscono”.
Nell’immediato si avvieranno i sopralluoghi con i tecnici di Unicam e Unipvm, per individuare gli ambiti specifici di indagine cui seguiranno le singole convenzioni, nell’ottica di promuovere azioni in parallelo per contrarre i tempi.
“Le competenze dell’Università sono messe a sistema per offrire un supporto completo e multidisciplinare - afferma Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche - a conferma della vocazione dell’Ateneo di fare squadra con gli altri Enti e Amministrazioni del territorio, mettendo la migliore ricerca scientifica al servizio della comunità e dei cittadini”.
“L’Università di Camerino - sottolinea il rettore Claudio Pettinari - ha prontamente accolto la richiesta della Struttura Commissariale mettendo ancora una volta a disposizione del territorio le competenze, le tecnologie, il know-how dei propri ricercatori e delle proprie ricercatrici, nei settori inerenti gli obiettivi dell’accordo, per poter effettuare valutazioni del rischio, individuare le criticità, proporre la pianificazione di eventuali azioni di mitigazione del rischio stesso”.
Oltre 12 milioni di euro per l’adeguamento sismico del polo scolastico in via Madonna delle Carceri, dei licei “Varano” e dell’Ipia, la costruzione di una palestra e il completamento dell’auditorium a servizio delle scuole. Questi i fondi complessivi, in parte arrivati dal Ministero, in parte dall’Ufficio Ricostruzione che si aggiungono ai residui dei fondi sisma del 1997, che la Provincia sta investendo in questi anni sugli istituti di Camerino.
Nei giorni scorsi, in particolare, sono entrati nel vivo i lavori per la copertura della palestra del nuovo polo scolastico che prevede un investimento di 940mila euro (fondi Miur e Usr). “A seguito del terribile sisma del 2016, per evitare ulteriore consumo di suolo, la Provincia ha previsto il trasferimento dei licei dalla sede del centro storico (dichiarata inagibile) al nuovo polo scolastico – spiega il presidente Sandro Parcaroli – decidendo di sopraelevare la palestra esistente, prevedendo la chiusura dell'attuale campetto all’aperto posto in copertura. La struttura portante è costituita da pilastri controventati in acciaio e copertura in legno lamellare, con travi portanti lunghe 36 metri e alte 2.50. Prevista anche una chiusura laterale a mezzo di pannelli sandwich e infissi performanti”.
"Il progetto definitivo è stato redatto internamente al settore Ricostruzione, patrimonio ed edilizia scolastica della Provincia, mentre i lavori sono stati aggiudicati, con un appalto integrato, alla ditta Torelli e Dottori, in collaborazione con l’ingegner Alessandro Balducci per la progettazione esecutiva della nuova struttura della palestra e l’adeguamento sismico di quella esistente. I lavori sono diretti dal personale interno della Provincia e la fine del cantiere è prevista per settembre 2023".
Accanto a questo importante intervento proseguono i lavori per l’adeguamento sismico e il completamento dell’auditorium, per cui è previsto un finanziamento di 800mila euro (fondi Usr), mentre altri 3.866.500 euro serviranno per l’adeguamento sismico del liceo classico-scientifico “Varano” e 2.670.000 euro per l’adeguamento sismico del polo scolastico (progettazione definitiva già in corso).
Sono in corso le progettazioni anche per i lavori di adeguamento sismico dell’Ipia (intervento a cui è destinato un milione di euro) e per l’adeguamento sismico dei laboratori con demolizione e ricostruzione del corpo B (1.055.880 euro). Tra i lavori che si stanno portando avanti, ulteriori 900mila euro sono stati investiti per le opere interne ed esterne del nuovo polo scolastico, altri 100mila per la prevenzione incendi, mentre 857.850 euro per l’adeguamento sismico dei laboratori del corpo A.
“Questi progetti dimostrano che la Provincia sta intervenendo per garantire sicurezza e spazi adeguati agli studenti e a tutto il personale che lavora negli istituti di Camerino – conclude Parcaroli -. Non ci siamo dimenticati del territorio, siamo consapevoli delle difficoltà che ha affrontato e che continua ad affrontare e non c’è alcuna volontà da parte mia o dell’Ente, come mi è capitato invece di sentire, di ridimensionare l’offerta formativa o voler penalizzare l’entroterra”.
Anche l’Università di Camerino partecipa al progetto per la sperimentazione del badge elettronico per il monitoraggio dei flussi della manodopera impiegata nei lavori di ricostruzione, avviato dalla Prefettura di Macerata.
Nel 2019, infatti, in attuazione della normativa sulla legalità, trasparenza e tutela dei lavoratori contenuta in uno dei decreti post-sisma, la Prefettura di Macerata ha istituito il tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera, presieduto dal Prefetto.
Le imprese coinvolte nella ricostruzione sia privata che pubblica hanno l'obbligo di tenere dei registri settimanali dei lavoratori presenti in cantiere e di comunicarne i dati alle Casse Edili. Tramite un badge, simile a quelli comunemente usati per registrare la propria presenza in luoghi di lavoro fissi, i dati del lavoratore vengono rilevati all'ingresso del cantiere e registrati automaticamente su di una piattaforma digitale che è stata predisposta dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione e gestita dalla Casse Edile di Macerata e dalla Cassa Edile delle Marche.
"L'Università di Camerino - ha sottolineato il prorettore vicario con delega alla ricostruzione, professor Graziano Leoni - ha diversi cantieri di ricostruzione: alcuni aperti, altri da avviare molto presto. Ci siamo resi subito disponibili a supportare questa fase di sperimentazione che consentirà di verificare eventuali problemi e criticità dell’uso del badge. In particolare, parteciperemo alla sperimentazione con tre siti: il cantiere già aperto dell’edificio che ospitava le segreterie studenti, per il quale abbiamo concordato con l'impresa esecutrice di partecipare all'iniziativa, ed i cantieri da avviare del Palazzo Battibocca e del collegio Fazzini per i quali l'adozione del badge da parte delle imprese esecutrici sarà inserito nel capitolato della gara d’appalto".
"#Universitas: l’impatto sociale della Scienza" sarà il tema dell’inaugurazione del 687mo anno accademico dell’Università di Camerino che si terrà il prossimo 16 febbraio. Ospite d'onore quest’anno sarà il professor Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica nel 2021, al quale l’Ateneo conferirà il dottorato di ricerca honoris causa in "Physics, Earth and Materials Sciences".
"Oltre ad illustrare quanto fatto dal nostro Ateneo nel corso dell’anno - sottolinea il rettore Claudio Pettinari - focalizzeremo la nostra attenzione sull'importanza della divulgazione e della comunicazione della scienza, sull’impatto sociale che le attività realizzate dall’Ateneo, in particolare quelle di ricerca e innovazione, hanno sulla comunità e sulla società civile e anche per far comprendere sempre di più all’opinione pubblica quanto sia importante investire sulla ricerca. Per questo ringrazio il professor Parisi per aver accettato il nostro invito e per averci dato l’onore di ascoltare la sua lectio magistralis su 'Il valore della Scienza'”.
L’evento si aprirà con i saluti del Presidente del Consiglio studentesco Yari Ferroni, della Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Catia Re, della Rappresentante del personale docente e ricercatore Angela Trapananti e del Direttore Generale Andrea Braschi. Il Magnifico Rettore, Claudio Pettinari, terrà poi la relazione al termine della quale sarà dichiarato ufficialmente aperto l’anno accademico.
Si inizierà poi la cerimonia di conferimento del dottorato honoris causa con la laudatio tenuta dal professor David Vitali, Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie e un ringraziamento della comunità studentesca al professor Parisi da parte dello studente Antonino Marino. Il professor Parisi chiuderà la cerimonia con la sua lectio magistralis.
Angelo Montaruli va in pensione. “A far data dal 1° febbraio sarò collocato, come recita la formula, a riposo, dopo 46 anni di servizio. Un passo inevitabile che, però, sancisce la consapevolezza di aver raggiunto i traguardi professionali che mi ero posto”.
Una lunga carriera quella di Montaruli, iniziata negli anni ’80 dopo aver conseguito la laurea in scienze politiche ed aver vinto il concorso per la nomina a segretario comunale. Originario di Giovinazzo in provincia di Bari, ha lavorato in diversi enti della provincia di Como fino ad approdare, nel 1993, al Comune di Morrovalle in qualità di segretario generale e direttore generale.
È stato segretario in vari comuni della provincia di Macerata: San Severino Marche, Gagliole, Serravalle di Chienti, Fiuminata per citarne alcuni, ed attualmente lo è anche dell’Unione Montana Marca di Camerino. Per il suo lavoro e le sue capacità organizzative ha ricevuto un encomio solenne da parte del Ministero dell’Interno ed è stato nominato Commendatore della Repubblica dal presidente Mattarella.
Particolarmente intensa la sua attività nel periodo sisma e post sisma dove ha svolto l’incarico di segretario generale presso il Comune di Camerino. Ma il suo non sarà un ritiro definitivo dall’ambito professionale che ha percorso in questi anni: “Continuerò nell’incarico di responsabile della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) Alto Maceratese e collaborerò gratuitamente con la governance dell’Unione Montana Marca di Camerino e con alcuni Comuni dove ho svolto le funzioni di segretario comunale. Infine, sarò ancora Segretario - Direttore dell’Asp Opera Pia Antonio Gatti di Montecosaro per un anno in modo gratuito”, tutti incarichi compatibili con il nuovo status di lavoratore in quiescenza.
“A Montaruli vanno i miei più fervidi e sinceri auguri” ha dichiarato il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci. “È stato e continuerà ad essere un collaboratore prezioso, grazie alla sua esperienza e alle sue doti organizzative che gli hanno valso il plauso e l’apprezzamento di tutti coloro che hanno avuto l’onore di lavorare con lui. Sono orgoglioso di potermi annoverare tra questi”.
"Maestri e allievi nel Medioevo. Alle origini dell’Università di Camerino" è il titolo del volume, edito da Edizioni Scientifiche Italiane (Napoli, 2022) e di cui è autrice la professoressa Emanuela Di Stefano, che sarà presentato in Ateneo il prossimo 30 gennaio alle ore 11 presso la Sala Convegni del Rettorato.
L’incontro si aprirà con i saluti del rettore Claudio Pettinari e del direttore della Scuola di Giurisprudenza Rocco Favale, ai quali seguirà l’intervento del professor Gian Paolo Brizzi, professore emerito dell’università di Bologna e Presidente del Comitato scientifico del Centro Interuniversitario Storia Università Italiane – Cisui. Sarà presente anche l'autrice.
"Promossa dal Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, che ringrazio calorosamente - ha affermato la professoressa Di Stefano - si è conclusa con la pubblicazione del volume una intensa ricerca biennale che ha consentito di far luce sulle sue radici più remote, di individuarne il momento fondativo e il movimento culturale da cui è nata, la presenza di maestri e allievi, le condizioni politiche, sociali ed economiche che ne hanno favorito l’instaurarsi e l’evolversi nel lungo periodo".
Nonostante l'estrema carenza e dispersione delle fonti comunali duecentesche, attraverso l’analisi serrata di ciò che resta della documentazione locale, integrata dallo spoglio sistematico di numerose fonti esterne, regionali ed extraregionali, l'autrice ha individuato elementi che riconducono al primo nucleo di uno studium camerte già attivo nel 1220 e presumibilmente in una data anteriore: non promosso né fondato da autorità laiche o ecclesiastiche, lo Studium di Camerino si colloca dunque tra i più remoti Studia italiani ed europei, sorti prima che la nozione di Studio generale inteso come istituzione fondata o confermata da un’autorità di natura universale divenisse "d'uso corrente", per usare le parole di Gian Paolo Brizzi - che ha generosamente letto e commentato il lavoro - e Jacques Verger.
Il contesto in cui si inserisce la sua nascita va visto nel clima di conflittualità che caratterizza lo Studio di Bologna e con il quale permarranno contatti plurimi, da cui si originano migrazioni e secessioni: la nota diaspora dall’Alma Mater Studiorum di maestri e studenti da cui emergono i più antichi Studia italiani (Vicenza 1204; Arezzo 1215; Padova 1222; Vercelli 1228). Per Camerino ne sono testimonianza, attorno al 1220, la presenza di più autorevoli giuristi, fra i quali il magister, iudex et professor iuris Rodolfo da Varano, che dopo quattro anni sarebbe stato chiamato da Federico II in qualità di docente nel nuovo, istituendo Studio di Napoli, ove sarebbe giunto già insignito della qualifica di professor iuris magnae scientiae et virtutis.
"L’idolo delle origini", ricordando il monito di Marc Bloch - conclude la professoressa Di Stefano – non poteva assorbire ogni attenzione, e l’indagine storiografica ha inteso coprire un lungo arco di tempo, dalle lontane radici duecentesche fino al Cinquecento inoltrato, consentendo di individuare i nodi fondamentali: i rapporti della nuova istituzione con il potere, laico ed ecclesiastico; un vivace ambiente urbano in cui la cultura universitaria si integra con la cultura dei ceti diversificati - sia produttivi e mercantili, sia nobiliari - che lo caratterizzano; la continuità dello Studio e il suo articolarsi in più discipline (diritto civile e canonico, medicina e scientia grammaticalis), confermati dai più remoti Statuti comunali, come sottolineano gli importanti studi di Pier Luigi Falaschi. Talora è stato possibile, grazie ad alcune preziose fonti sottrattesi alla dispersione, rilevare il bacino di reclutamento degli studenti e i luoghi concreti dello Studio, che sin dalla metà del Cinquecento si dota di uno specifico edificio universitario”.
L'abbondante nevicata che ha colpito i Monti Sibillini nelle ultime ore ha reso estremamente difficili i collegamenti, soprattutto per la popolazione più anziana. L'Arma dei carabinieri, da sempre in prima linea nel prestare soccorso ai cittadini, ha risposto impiegando uomini e mezzi per soccorrere automobilisti in difficoltà e garantire la sicurezza.
Capillarmente sono state battute, casa per casa, tutte le frazioni più isolate dell'entroterra maceratese per ascoltare i bisogni di ogni singolo abitante e far percepire loro la presenza palpabile dello Stato. L'episodio più significativo - tuttavia - l’hanno vissuto i militari della stazione carabinieri di Visso che si sono recati nella frazione montana di Fematre a consegnare il pane ad un ottantenne solo in casa.
Lo sguardo commosso e sorpreso del signore alla vista dei militari e il suo successivo ringraziamento sono state le migliori ricompense possibili per gli uomini in divisa.
"Comunità energetiche e cittadini: stato dell’arte, opportunità e sostenibilità", è stato il tema del convegno tenutosi nei giorni scorsi a Roma presso la sede del Cnel, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, organizzato da Consumers’ Forum, associazione indipendente composta da importanti associazioni di consumatori, istituzioni, numerose imprese industriali e di servizi e loro associazioni di categoria, in collaborazione con il gruppo di ricerca "Enabling Consumer to become prosumer" (ECPE Project) dell’Università di Camerino coordinato dalla professoressa Lucia Ruggeri della scuola di Giurisprudenza, e con EnSiEL - Consorzio Interuniversitario Nazionale "Energia e Sistemi Elettrici”.
Obiettivo dell’evento è stato quello di promuovere l’incontro tra diversi saperi e competenze, nella consapevolezza che soltanto un dialogo tra consumatori, imprese e istituzioni può rendere effettivo il diritto ad una energia pulita e accessibile.
Proprio per questo è stato creato ECT Lab-Energy Community Training Lab, laboratorio di competenze promosso da consumatori, imprese, università e istituzioni, per fare rete, condividere esperienze, fare informazione e formazione nei territori, sul tema delle Comunità Energetiche.
"Le comunità energetiche – ha affermato il presidente di Consumers’ Forum Sergio Veroli – rappresentano per i cittadini una grande opportunità per essere protagonisti attivi nei territori di appartenenza, in quanto prosumer. Il nuovo quadro normativo offre la possibilità di trasformare i consumatori in produttori, rende possibile, in una logica comunitaria di tipo non profit, benefici sociali, economici e ambientali e può ridurre le povertà energetiche e le vulnerabilità".
"Per questo è fondamentale - ha aggiunto - il rapporto con il mondo accademico e per questo Consumers’ Forum, associazione che rappresenta consumatori e imprese, ha organizzato questa iniziativa con l’Università di Camerino, che grazie all’attività della professoressa Lucia Ruggeri e al suo team rappresenta un’eccellenza in questo settore, e con EnSiEL, che è il consorzio interuniversitario nazionale per energia e sistemi elettrici di cui il professor Domenico Villacci è il presidente".
"Siamo davvero molto soddisfatti – ha sottolineato la professoressa Ruggeri – di essere tra i promotori del laboratorio di competenze Ect Lab, che rientra tra le iniziative auspicate dal progetto Ecpe, incentrato sulla transizione energetica e sullo studio del fenomeno del “prosumerismo”. Il prosumer è, infatti, un consumatore di energia che a sua volta è in grado di produrre energia. Grazie al confronto ed allo scambio di competenze ed esperienze si favorirà, quindi, la creazione di comunità energetiche in grado di produrre energia pulita attraverso l’uso integrato di tecnologie innovative".
Moderato dal presidente di Consumers’ Forum Sergio Veroli, l’incontro si è aperto con i saluti di benvenuto del Presidente del Cnel Tiziano Treu. Sono poi seguiti gli interventi di docenti, professioni ed esperti, tra i quali la professoressa Lucia Ruggeri.
Incidente sul lavoro a Pontelatrave di Camerino: interviene l’elisoccorso. Un operaio, per cause in corso di accertamento, è rimasto ferito dalla caduta di un rullo che gli avrebbe schiacciato l'addome e una gamba. Il fatto è avvenuto poco dopo le 14. In base a una ricostruzione, il lavoratore stava scaricando del materiale edile da un camion.
Scattato l'allarme, sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 che, considerata la dinamica, hanno allertato l'eliambulanza.
Una volta atterrato nei pressi del luogo dell’incidente, l’elicottero del soccorso ha poi trasportato l’operaio all'ospedaleTorrette di Ancona. L’uomo non si troverebbe in pericolo di vita.
Sul posto è intervenuto anche il personale dello Spsal dell'Asur, per svolgere tutti gli accertamenti di rito e ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.
"Con questa convenzione stipulata con l’Università di Camerino, la Strategia Nazionale Aree Interne (Snai) dell’Alto Maceratese si proietta al futuro: capacità di progettazione in ambiti strategici per il territorio, stimolo per chi fa impresa, per gli enti pubblici e per la cittadinanza in generale".
È Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, soggetto capofila della Snai, a sottolineare l'importanza di questo accordo per lo sviluppo locale. Prosegue Gentilucci: "Occorre la capacità tecnica di intercettare, su temi portanti come ad esempio l’energia, efficaci canali di finanziamento: penso al Pnrr, al Fesr, alle opportunità reperibili direttamente attraverso bandi europei. È questo l'obiettivo della convenzione sottoscritta con Unicam".
La firma è stata apposta presso la sede universitaria di Camerino alla presenza, oltre che del presidente Gentilucci, del rettore e del pro-rettore della stessa Università, Claudio Pettinari e Andrea Spaterna. "Unicam è un partner fondamentale per le competenze che può mettere a disposizione affiancando i tecnici dell’Ufficio Comune Snai che stanno seguendo i vari progetti della strategia aree interne, attuata a livello nazionale per tutelare e sostenere i territori più fragili".
"Questo accordo" conclude Gentilucci "consolida un rapporto in atto da tempo e rinforza quella logica di condivisione e di rete che può essere una delle carte vincenti, se non l’unica, per rilanciare il territorio". A breve si terrà l'incontro operativo per dare attuazione concreta alla convenzione.
È stata riaperta questa mattina la strada provinciale 141 “Cimitero-Palentuccio-Seppio”, nella zona di Camerino, chiusa il 18 settembre scorso dopo l’ondata di maltempo che in quei giorni aveva colpito anche la provincia di Macerata.
La strada, in particolare dal km 3+700 al km 3+900, era stata invasa da fango e detriti provenienti dal canalone di monte e non era più percorribile ma adesso, dopo gli interventi di messa in sicurezza, sono state ristabilite le normali condizioni di transitabilità.
“Dopo le consistenti piogge di settembre, i tecnici e gli operai della Provincia sono intervenuti tempestivamente per chiudere alcune strade invase dal fango e per garantire le condizioni di sicurezza – commenta il vicepresidente della Provincia, Luca Buldorini -.
“Solo per gli interventi di somma urgenza, infatti, sono stati anticipati oltre 500mila euro. Adesso, dopo i lavori fatti, con la riapertura della provinciale 141 ‘Cimitero-Palentuccio-Seppio’ non ci sono più strade interrotte da fango o detriti ed è stata ripristinata la normale viabilità su tutto il territorio provinciale”.
In questi giorni i tecnici della Provincia provvederanno all'adeguamento della relativa segnaletica verticale e alla rimozione della segnaletica di cantiere.