Il rogo si è originato a Selvazzano, nel territorio comunale di Camerino, nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:00.
I Vigili del Fuoco, giunti prontamente sul posto, sono stati impegnati nella spegnimento dell'incendio di sterpaglie che ha poi interessato una piccola legnaia.
Fortunatamente le fiamme sono subito state circoscritte e i pompieri hanno evitato che si estendessero oltre.
Nessuna persona è rimasta coinvolta.
Il tema della produzione di energia da fonti rinnovabili ha un’indubbia importanza al fine della limitazione delle emissioni globali di gas serra. Tuttavia, la realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia “pulita” possono entrare in conflitto con altre esigenze di utilizzo del territorio o di conservazione dell’ambiente.
L’Università di Camerino partecipa al progetto “Coastenergy”, che vedrà la sezione di Geologia occuparsi di questi temi dal punto di vista della cosiddetta “Blue Energy”, ovvero l’energia ricavata da fonti marine come le correnti, il moto ondoso e la geotermia marina, soprattutto tramite l’utilizzo di impianti realizzabili nell’ambito di infrastrutture portuali e aree costiere urbane.
A questo fine, il progetto promuoverà la creazione di una rete di attori a livello locale e transfrontaliero, funzionale all’elaborazione di studi di fattibilità e progetti pilota di impianti di produzione di energia da fonti marine. Gli attori da coinvolgere comprendono amministrazioni pubbliche locali e regionali, agenzie di sviluppo, camere di commercio, imprese e loro associazioni, università e centri di ricerca, associazioni non governative, e altri soggetti interessati a questo tema in termini di competenze istituzionali, opportunità di investimento, o interesse ai temi ambientali e di sviluppo sostenibile.
Il progetto, che avrà una durata di 30 mesi, è cofinanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia. Il programma è finalizzato allo scambio di conoscenze ed esperienze tra attori regionali e locali, allo sviluppo di azioni pilota, alla sperimentazione della fattibilità di politiche, prodotti e servizi, e al supporto agli investimenti.
L’area di cooperazione copre 33 province italiane e 8 contee in Croazia, tutte affacciate sull’Adriatico. Il programma cofinanzia con fondi FESR, per una quota dell’85%, progetti che coinvolgono partner di entrambe le sponde (www.italy-croatia.eu).
Lo scorso mese di marzo ha avuto luogo a Labin, in Croazia, il primo incontro del gruppo di lavoro, che comprende 8 partner coordinati dall’Agenzia dell’Energia della Regione Istriana: l’Agenzia di Sviluppo della città di Dubrovnik, il Centro SDEWES di Zagabria, l’Università di Camerino, l’Università di Udine, la Camera di Commercio di Pescara, il Comune di Ploče, e la Comunità delle Università Mediterranee.
Attualmente UNICAM, tramite i docenti coinvolti che sono la prof.ssa M. Chiara Invernizzi ed il dott. Marco Bello, sta portando avanti diversi aspetti del progetto, dalla creazione di una rete di stakeholder potenzialmente coinvolti nella buona riuscita del progetto, alla ricerca delle leggi amministrative in vigore che possono interessare l’installazione di questo tipo di impianti, al coinvolgimento di enti locali regionali che possano aiutare l’espansione di queste tecnologie nel nostro territorio.
Piccolo è ancora bello. Lo testimoniano i 23 borghi marchigiani premiati dal Touring Club Italiano con la 'Bandiera Arancione' per il 2019 e che domani 29 giugno, ad Amandola, festeggeranno il riconoscimento che il TCI assegna ai Comuni dell'entroterra con meno di 15 mila abitanti perchè hanno saputo distinguersi per un'offerta turistica di eccellenza e un'accoglienza di qualità.
Una cerimonia di premiazione proprio nella piazza principale della new entry di quest’anno, Amandola che accoglierà i 23 Sindaci con la fascia tricolore degli eventi ufficiali importanti. Tutti insieme dunque, Acquaviva Picena, Amandola, Camerino, Cantiano, Corinaldo, Frontino, Genga, Gradara, Mercatello sul Metauro, Mondavio, Montecassiano, Montelupone, Monterubbiano, Offagna, Ostra, Ripatransone, San Ginesio, Sarnano, Serra San Quirico, Staffolo, Urbisaglia, Valfornace, Visso, per testimoniare l’impegno quotidiano nel raggiungere questo ambito riconoscimento, come sottolinea l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni: “Questo risultato è il frutto del lavoro e dell’impegno delle Comunità dell’entroterra che hanno consentito alle Marche di raggiungere il prestigioso traguardo, che con Amandola quest’anno segna 23 Bandiere Arancioni. Un fatto che ci rende orgogliosi perché colloca la nostra regione nei primissimi posti per numero di vessilli conseguiti. Il merito di così tante bandiere non è solo il risultato di indicatori tecnici, non solo di una capacità propositiva che ci ha distinto nel tempo proprio in questo particolare riconoscimento, ma soprattutto della passione che ogni comunità esprime e delle persone che ogni giorno si impegnano nel preservare e valorizzare luoghi di infinita bellezza, ricchi di storia e cultura millenarie. L’unità e il lavoro di rete è la chiave che poi svela al turista questo inestimabile tesoro fatto di borghi incantevoli, natura rigogliosa e incontaminata, gente ospitale”.
“Si tratta di un cluster di grande importanza per la strategia turistica regionale – ricorda ancora Pieroni - su cui la Regione punta molto perché è in grado di declinare le eccellenze della comunità marchigiana, lo spirito dell’entroterra operoso e creativo in un’ottica sostenibile. Non solo il cluster delle Bandiere Arancioni si lega a quello delle Bandiere Blu in un’ideale connessione virtuosa tra costa e entroterra, ma concretamente diventa strategico per l’entroterra per una piena rinascita dopo le conseguenze negative del sisma del 2016. A tutto questo si collegano anche i cluster del Bike e Marche Outdoor , il turismo lento dei Cammini e le tante iniziative di promozione turistica e culturale di grande qualità su cui la Regione sta investendo".
La cerimonia delle consegna delle Bandiere arancioni avrà inizio dalle ore 17.00, in Piazza Risorgimento ad Amandola, per poi proseguire con un aperitivo “arancione” e concludersi alle 21,00 con il concerto del TRIO Dante con lo spettacolo musicale “Dall’Opera ai Beatles”.
Mercoledì, l’inaugurazione della nuova scuola di Muccia donata dalla Fondazione Andrea Bocelli, è stata l’occasione per potersi incontrare di nuovo e passare un momento di gioia e serenità insieme. Stiamo parlando di Max Schiavon e di Roberto Santacchi. Si sono conosciuti a Padova: Max proprietario di un truck food in Piazza della Frutta e Roberto uno studente universitario.
Con gli anni, tra loro, nasce una profonda amicizia e i due rimangono in contatto nonostante Roberto fosse tornato nelle sue Marche, dove ha ricoperto il ruolo di Presidente (fino a mercoledì) del Rotary Club di Camerino, dove è tornate per gestire l'Azienda di famiglia Santacchi Roberto srl e dove è un allevatore di pastori tedeschi e cavallo al salto ostacolo, e Max fosse diventato il secondo migliore truck dello street food (Classifica l’Oscar del Cibo di Strada) in Italia con “La Folperia” a Padova.
Le loro strade si sono incrociate di nuovo nell’ottobre del 2016, quando Max, dopo aver appreso della notizia degli eventi sismici che hanno devastato il Centro Italia, decide di dare una mano al suo amico Roberto e ai suoi concittadini.
“A dicembre – ci racconta Max – ho messo in pratica il mio progetto. Per tradizione i folpetti (polipi) e i bovoletti (lumachine) che vendiamo nel nostro truck dello street food si mangiano con lo stuzzicadente ma, molto spesso, capita che qualcuno chieda di poter avere delle forchette. È così che mi è venuta l’idea: ho messo in vendita, al prezzo di un euro, forchettine e salviette. L’interno ricavato sarebbe andato in beneficenza ai comuni di Muccia e Camerino.”
“Per noi è stato un progetto molto importante perché quando sono venuto a visitare questi luoghi e ho visto con i miei occhi tutto ciò che era successo, ho avuto una tristezza insoluta – ha proseguito Max -. Vedere la gente non poter rientrare nelle proprie case nemmeno per prendere un effetto personale mi ha spezzato il cuore.”
“Voglio ringraziare tutti i nostri fantastici clienti che sono stati solidali e hanno dimostrato un grandissimo cuore, donando 1700 euro ai due comuni del Maceratese – ha concluso Max -. Credo che di Muccia e Camerino, come di tante altre realtà, si sia sentito parlare molto poco sui mezzi di informazione nazionale, come se fossero un mondo a parte. In questo modo anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo riportato l’attenzione su queste comunità.”
Poter partecipare alla cerimonia di inaugurazione della Scuola di Muccia è stato un orgoglio per “Max che ha dimostrato una grandissima sensibilità verso l’amico di una vita – ha commentato Roberto -. A distanza di quasi tre anni, il comune di Muccia ha voluto invitare Max alla cerimonia del taglio del nastro della nuova scuola e sono contento di averlo rivisto e averlo potuto nuovamente ringraziare per il suo grandissimo gesto di vicinanza e per la sua umanità.”
Presso la Scuola di Giurisprudenza di Unicam, alla presenza del Rettore Claudio Pettinari, del professore Giuseppe Napolitano, titolare della cattedra di diritto del lavoro, e del direttore del corso Piergiorgio Fedeli, è iniziato il corso rivolto agli studenti Unicam ed agli appartenenti alle Forze Armate e a quelle di Polizia.
L’attività didattica ha ad oggetto lo studio della Sentenza del Corte Cost. 120/2018 che riconosce al personale “con le stellette” la possibilità di costituire associazioni a carattere sindacale. La portata innovativa della sentenza costituisce, come l’ha definita il prof. Napolitano nel suo intervento, “una svolta epocale” per le Forze Armate e per il personale in servizio presso le Forze di Polizia ad ordinamento militare la cui tutela “sindacale” è ora affidata ad Organismi interni.
L’Università di Camerino, che annovera tra i suoi iscritti un folto numero di studenti in servizio nelle Forze Armate e nel contesto di consolidati reciproci rapporti di collaborazione, ha voluto offrire una qualificata informazione e, stante l’autorevolezza dei relatori, spunti di riflessione in questo particolare momento in cui il contenuto della sentenza è in discussione presso le competenti commissioni parlamentari affinché sia data ad essa attuazione attraverso l’adozione dei relativi provvedimenti legislativi.
Il corso si svolge su tre incontri ai quali parteciperanno docenti Unicam, segretari generali e nazionali di associazioni di militari e di sigle sindacali di Forze di Polizia.
Presente inoltre al momento dell’apertura dei lavori il Colonnello Michele Roberti. Coordinatori del corso sono la prof.sa Giovanna Ricci ed il Dott. Giuseppe Losito.
Collaboreranno a stretto contatto col sindaco Sandro Sborgia e a titolo gratuito Vincenzo Luzi, ex procuratore della Repubblica e Sauro Tromboni, imprenditore agricolo. Entrambi non sono entrati in Consiglio comunale ed erano candidati alle elezioni appena trascorse con la lista che ha sostenuto il neo primo cittadino di Camerino che ha deciso di coinvolgerli convinto che la loro professionalità e preparazione possa essere un contributo per la città e il territorio.
Si occuperanno dei rispettivi incarichi a titolo gratuito, cosa resa possibile dal fatto che sono in pensione mentre, per legge, non è possibile sottoscrivere contratti gratuiti con chi non risulta in quiescenza. Vincenzo Luzi, 75 anni, è stato magistrato alla Procura della Repubblica di Ancona, dopo essere stato a Camerino e Macerata: si occuperà di consulenza non solo in materie giuridiche, ma anche in relazione alla legalità nell’ottica della ricostruzione. Sauro Tromboni, 65 anni, si occuperà invece di politiche agricole, manutenzione del verde e frazioni.
Gli incarichi escludono, comunque, ogni funzione dirigenziale o direttiva e non rappresentano un rapporto di pubblico impiego, così come non prevedono alcun trattamento previdenziale o assistenziale e non consentono la rappresentanza dell’ente a qualsiasi titolo.
Ancora un successo, per la ricerca targata UNICAM, al Congresso SISVet svoltosi ad Olbia la scorsa settimana dove in relazione al Bando dedicato a giovani ricercatori che avevano presentato, come comunicazione orale, un lavoro scientifico al Convegno SISVet di Torino 2018 e pubblicato su riviste internazionali indicizzate entro maggio 2019, è stato assegnato un premio alla Dott.ssa Elena De Felice, dell’Anatomia degli animali domestici della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, per la pubblicazione dell’articolo “The Case Study of Nesfatin-1 in the pancreas of Tursiops truncatus” sulla rivista scientifica Frontiers in Physiology.
La Nesfatina, una molecola anoressizzante individuata inizialmente nel cervello di ratto, promuove il rilascio dell’insulina dal pancreas ed è probabilmente implicata nell’insorgenza di disordini metabolici ed in particolare del diabete mellito di tipo 2 (T2D). Le similarità tra delfino ed uomo, come ad esempio una prolungata tolleranza ad alti livelli di glucosio circolante e il mantenimento durante il digiuno di uno stato di iperglicemia simile a T2D, ha portato alla possibilità di considerare il delfino come modello per lo studio del diabete di tipo 2.
Con questo fine si è deciso di caratterizzare la distribuzione della Nesfatina nel pancreas di Tursiops truncatus, in modo da ottenere una base comparativa per gli studi futuri sul ruolo di questa molecola nella patogenesi dei disturbi metabolici umani.
Per tutto il mese di giugno, un gruppo di studenti americani della George Mason University, in Virginia, sono ospiti dell’Università di Camerino in occasione del “Geology Field Camp”, organizzato dalla Sezione di Geologia di Unicam.
Grazie alla collaborazione con l'Università di Camerino, infatti, la George Mason University offre ai propri studenti un programma intensivo per acquisire specifiche competenze in diversi campi delle Scienze Geologiche. Durante questo mese gli studenti alloggiano presso la struttura Centro di Ricerca e Formazione Ambiente e Territorio (CRIFAT) di Camporotondo di Fiastrone e potranno acquisire competenze di base essenziali riguardanti la cartografia geologica e il rischio idrogeologico, vulcanico e sismico.
Grazie alla collaborazione dei docenti della sezione di Geologia di Unicam, gli studenti avranno l’opportunità di raccogliere i dati direttamente sul campo con escursioni mirate, come quella dei giorni scorsi nell’altopiano di Colfiorito, guidata dal prof. Emanuele Tondi; impareranno inoltre ad interpretare i problemi geologici, a creare mappe geologiche e a scrivere un lavoro scientifico.
Coordinatori del progetto sono il professor Randy McBride per la George Mason University ed i professori Emanuele Tondi e Claudio Di Celma e il dott. Alan Pitts per Unicam, in collaborazione con lo spinoff di Unicam “Geomore”.
Riparte il 2 luglio da Camerino "furgonCINEMA", terza edizione della rassegna cinematografica itinerante dell'Associazione ARISTORIA che porta il bel cinema nei comuni del cratere del sisma del 2016. Come lo scorso anno main sponsor della manifestazione saranno UNICAM e SPI Cgil, insieme agli sponsor tecnici FBT di Recanati e Gila Carni di Matelica.
Quest'anno saranno sei i comuni delle Marche interessati dalla manifestazione, tra cui Camerino, Gualdo, Sarnano, Colmurano, Fiastra e Muccia. I film proposti spazieranno dalle commedie italiane al cinema d'autore. Nelle varie tappe saranno inoltre registrate delle testimonianze della popolazione sul sisma di tre anni fa, per una raccolta dal basso di contributi video che possano aiutare la ricostruzione di una memoria condivisa del terremoto e del nostro territorio.
Il 27 giugno, alle ore 16.30, a Camerino, presso la Chiesa del Seminario, sarà presentata “La Madonna delle Rose” una scultura del 1500, che si trovava nella Frazione San Placido del Comune di Ussita, all’interno della chiesa di San Placido , gravemente danneggiata dal sisma. Il recupero di questo bene è stato molto travagliato, ma a seguito di una serie di circostanze è stato portato a termine.
Se di miracolo non si tratta, è comunque una serie di situazioni particolari e fortuite che hanno condotto una scultura di San Placido di Ussita a Roma, presso i Laboratori dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del MIBACT di Roma. A San Placido di Ussita all’interno della omonima chiesa che in precedenza era intitolata a sant’Eustachio, nell’altare di sinistra, in una nicchia, si trovava una scultura in terracotta della Madonna con in braccio il Bambino. La statua era contornata di rose di plastica con corone ed ex voto, segno di grande devozione per gli abitanti del minuscolo e bellissimo borgo.
Con la scossa del 30 ottobre del 2016, la chiesa ha riportato gravissime lesioni e la madonna in terracotta cade dalla nicchia e rovina a terra frantumandosi in molteplici pezzi alcuni dei quali di piccolissime dimensioni. In una fredda mattina di febbraio del 2017, la squadra di recupero inviata dall’unità di crisi e composta da storici dell’arte del MIBACT e Carabinieri, si reca nella chiesa per prelevare i beni mobili presenti (c’era infatti un antico Crocifisso delle tele e dei pregevoli altari). Il personale intervenuto non può fare a meno di notare i tanti frammenti di colore azzurro sparsi tra le macerie e il pavimento polveroso: tra questi frammenti il volto bello e martoriato della Vergine rivolto ai soccorritori come per chiedere aiuto.
Il dottore Pierluigi Moriconi della Soprintendenza di Ancona, funzionario di zona, seppur impegnato in altro sito, dispone il recupero dei frammenti. Quindi gli storici presenti dirigono e collaborano alle attività di recupero. I Carabinieri del TPC di Ancona e l’allora responsabile dei beni culturali dell'Arcidiocesi di Camerino, il Dott. Luca Cristini , iniziano il paziente e difficoltoso lavoro di recupero; alla fine i reperti prelevati superano il numero di 350 . Tutto viene schedato e imballato e insieme agli altri beni caricato in un camion del Battaglione Carabinieri di Bari.
I frammenti della statua vengono portati alla Mole di Ancona, dove i restauratori dell’ISCR fanno i primi lavori di messa in sicurezza, quindi si procede al nuovo imballo e con una fredda scheda di inventario vengono posizionati in uno scaffale. Ma la Madonna che a San Placido aveva chiesto aiuto ai soccorritori non ci sta a rimanere in un deposito.
Una associazione di geologi, per pubblicizzare un convegno, chiede all’Arch. Cristini di poter utilizzare una foto da lui scattata. Il manifesto viene notato dalla professoressa Francesca Capanna, docente e restauratrice del predetto Istituto che coglie nell’effige della Madonna martoriata la sua richiesta di aiuto e si fa portavoce di questa richiesta con la direttrice del proprio Istituto e la Madonna di Ussita viene presa in considerazione per un cantiere di restauro da effettuarsi a Roma. L’Arcidiocesi di Camerino, proprietaria del bene, acconsente immediatamente all’esecuzione del lavoro.
Tutto è pronto: dallo scaffale della mole gli oltre 350 pezzi della scultura partono per Roma. Qui il lavoro viene affidato al Professore Adriano Casagrande che, con tre allievi-restauratori, inizia il non facile lavoro di ricomposizione. Lo stesso docente dopo la prima fase di montaggio, torna a San Placido e in una calda giornata di agosto, accompagnato dai Carabinieri, rientra nel sito devastato dal terremoto alla spasmodica ricerca di altri piccoli pezzi mancanti e importati per la ricostruzione fedele della scultura. La sua perseveranza viene premiata e qui scavando insieme ai Carabinieri e al Cristini vengono trovati una parte del naso della Vergine, la mani del Bambino e altri piccoli frammenti che potevano sembrare inutili ai più ma no al Casagrande che ad ogni ritrovamento sembrava un bambino a cui vengono regalati dei balocchi. Tutti i frammenti ritrovati vengono imballati e partono per Roma a raggiungere gli altri reperti.
Il lavoro dei restauratori continua e il miracolo si realizza: in un laboratorio dell’ISCR la scultura viene rimessa in piedi. Il lavoro di restauro può dirsi completato e la Madonna che chiedeva aiuto tra le macerie è adesso in piedi e con il suo Bambino in braccio.
Questa è una delle tante storie del terremoto, che può definirsi a lieto fine, per una serie di circostanze, fortuite o volute. La Madonna stessa ritornerà tra le sue montagne dove sin dal 1500 è stata amata e venerata dalla sua gente con l’appellativo di Madonna delle Rose. Questa è la sua storia fatta di casi, di persone e di tanto cuore.
Anche il Rettore dell’Università di Camerino, prof. Claudio Pettinari, ha partecipato ieri lunedì 24 giugno al convegno “Bologna Process Beyond 2020”, il grande evento internazionale tenutosi all’Università di Bologna nel corso del quale sono stati celebrati i venti anni dalla firma della Dichiarazione di Bologna nel 1999 da cui partì la costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore.
Erano presenti oltre 200 Rettori provenienti da tutto il mondo, per discutere del futuro dell’università e per tracciare un nuovo volto dello Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore.
“Come ho avuto modo di sottolineare nel mio discorso in occasione dell’ultima inaugurazione dell’anno accademico - ha dichiarato il Rettore Pettinari – che ha avuto come filo conduttore proprio #universitasEuropa, abbiamo bisogno di una Università Europea ed è pertanto necessario accelerare e rilanciare lo Spazio Europeo della Formazione Superiore e delle Università. Le Università devono collaborare, mettendo a disposizione le proprie competenze a vantaggio di tutti, integrandosi tra loro, dando in base alle loro peculiarità, esattamente come dovrebbe avvenire tra discipline diverse per rafforzare la ricerca e la formazione e renderle interdisciplinari. Unicam vuole dunque continuare ad essere una istituzione di ricerca e formazione che svolge il proprio ruolo in una dimensione europea ed internazionale, aperta alla contaminazione dei saperi e delle culture: l’evento di Bologna ha voluto fissare proprio questi temi e sono molto orgoglioso di avervi preso parte per rappresentare il nostro Ateneo”.
Consegnata la Costituzione ai neo diciottenni di Camerino dal sindaco Sandro Sborgia. Nella domenica in cui sono stati ricordati gli eccidi del 1944 che segnarono profondamente la storia della città ducale, si è rinnovato l’importante appuntamento che coinvolge i neo maggiorenni.
“E’ un momento tanto sentito perché segna una parte importante della storia della nostra città – ha detto il sindaco Sandro Sborgia rivolgendosi ai ragazzi – in cui tanti uomini e giovani persero la vita. Non a caso è stata scelta questa giornata per la consegna della Costituzione, la carta sintesi dell’impegno di tanti uomini, anche per idee, sensibilità e orientamento diversi tra loro, ma accomunati dall’aver vissuto le criticità della guerra e dalla stessa volontà affinchè non fossero ripetuti gli errori del passato. Mi piace ricordare l’articolo 11, secondo il quale l’Italia ripudia la guerra. Il verbo ripudia fa capire il rifiuto netto e forte verso quanto ha generato forti criticità, paura, perdita della libertà e morte. Manifesta la volontà e la necessità di trovare soluzioni attraverso il dialogo senza mai lasciare il passo alle armi."
"È un passaggio importante della vostra vita – ha continuato Sborgia rivolgendosi ai ragazzi - siete maggiorenni e ufficialmente adulti quindi vogliamo celebrare questo momento regalandovi il documento che detta i principi a cui devono conformarsi le norme dello Stato: nella Costituzione troverete risposte, valori e strumenti di riflessione”.
Una giornata iniziata in viale Giacomo Leopardi, con la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti accompagnata dalle note della banda Città di Camerino, per poi continuare la celebrazione nella tensostruttura nel quartiere Le Mosse, sempre presenziata anche da Mario Mosciatti, presidente dell’Anpi Camerino e Lorenzo Marconi presidente del comitato provinciale dell’Anpi e coordinatore del comitato regionale.
Nei giorni scorsi si sono già svolte le commemorazioni serali nei luoghi in cui sono avvenuti gli eccidi: Pozzuolo, Letegge e Palentuccio. Stasera (lunedì) alle 20,30 si svolgerà la commemorazione a Capolapiaggia, con ritrovo ai Cappuccini di Renacavata.
Sono 27 i progetti approvati relativi alla riqualificazione o al completamento degli impianti sportivi del territorio, dislocati in 25 Comuni, per un finanziamento complessivo pubblico di quasi 7 milioni di euro (6.853.931). Sono i numeri del fondo “Sport e Periferie 2018” nelle Marche, del quale è stata pubblicata la graduatoria alla fine di maggio scorso, dopo che il bando si era chiuso lo scorso gennaio. Finanziamenti che si aggiungono agli oltre 11,8 milioni di euro del fondo 2017 attraverso il quale sono stati finanziati 34 interventi in 32 Comuni marchigiani.
Istituito dal precedente Governo, il fondo “Sport e Periferie” è volto a realizzare interventi edilizi per l’impiantistica sportiva tesi, in particolare, al recupero e alla riqualificazione degli impianti esistenti, e individua come finalità il potenziamento dell’agonismo, lo sviluppo della relativa cultura, la rimozione degli squilibri economico-sociali e l’incremento della sicurezza urbana. Gli interventi nascono dall’esigenza di dare un segnale immediato sul territorio, soprattutto a quei territori particolarmente degradati delle periferie delle città.
Nelle Marche, per la seconda tranche di finanziamento, saranno 27 i progetti finanziati, distribuiti in 25 Comuni di tutte e cinque le province, tra cui diversi Comuni del cratere sismico: un aiuto alla ricostruzione, ma anche alla ricucitura di relazioni sociali per favorire la quali lo sport è elemento privilegiato.
I beneficiari dei contributi sono: l'Asd San Marco e l'Associazione sportiva dilettantistica Le Muse di Petriolo (MC), il Comune di Terre Roveresche (PU), il Comune di Peglio (PU), il Comune di Urbisaglia (MC), il Comune di Sant'Angelo in Pontano (MC), l'Asd Ripaberarda di Castignano (AP), l'Unione dei Comuni di Castelbellino e Monteroberto (AN), il Comune di Colli del Tronto (AP), il Comune di Gualdo (MC), il Comune di Polverigi (AN), il Comune di Montecopiolo (PU), il Comune di Rapagnano (FM), il Comune di Montelupone (MC), il Comune di Venarotta (AP), il Comune di Camerino (MC), il Comune di Corridonia (MC), il Comune di Tavoleto (PU), il Comune di Ripe San Ginesio (MC), il Comune di Fiuminata (MC), il Comune di Castorano (AP), il Comune di Falconara Marittima (AN), che vede finanziati due diversi progetti, il Comune di Sarnano (MC), il Comune di Pergola (PU), il Comune di Castel di Lama (AP) ed il Comune di Smerillo (FM).
"Le Marche ricevono ancora dai livelli nazionali finanziamenti importanti per la riqualificazione della propria impiantistica sportiva – commenta il presidente del CONI Marche, Fabio Luna –, parliamo di quasi 7 milioni che si aggiungono ai corposi investimenti pubblici dello scorso anno, quando grazie al fondo nazionale “Sport e Periferie” ed ai fondi della Regione Marche, sono stati erogati finanziamenti per oltre 17 milioni che hanno generato investimenti (tra pubblico e privato) di quasi 34 milioni, utili anche alla ricostruzione delle strutture sportive nelle zone colpite dal sisma. Nel 2018 sono stati 150 in ambito regionale gli impianti interessati da progetti di riqualificazione sul territorio a cui ora se ne aggiungono altri 27. Ed ancora sono molti i progetti che attendono di essere finanziati e di prendere forma, segno che anche in tema di impiantistica sportiva le Marche non vogliono stare ferme, ma migliorare continuamente. Il nostro territorio è piccolo – prosegue Luna –, ma con un ricco patrimonio sportivo non solo in termini di campioni o di movimento sportivo di base, ma anche in termni di impiantistica. Parliamo di strutture prevalentemente pubbliche che hanno bisogno di manutenzione, ma anche di ampliamenti, messe a norma ed adeguamenti tecnici. Interventi ai quali spesso i Comuni, specie se piccoli, o le stesse associazioni sportive, non riescono a far fronte da soli. Per questo poter usufruire di finanziamenti statali è un elemento di estrema importanza".
Oltre 150 giovani jazzisti partecipanti, tre tappe, 3500 km percorsi, 23 musicisti semifinalisti e solo 10 talenti ad accedere alle serate finali del 29 e 30 giugno a Camerino presso la splendida Rocca Borgesca.
La 23^ edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani (PIMU), concorso per solisti jazz fondato dal talent scout e produttore discografico della Philology Records Paolo Piangiarelli, con la direzione artistica e organizzativa di Musicamdo Jazz, quest’anno gode della collaborazione del Comune di Camerino, della Regione Marche, dell’Università degli Studi di Camerino, di TAM – Tutta un’Altra Musica, di Marche Jazz Network, di I-Jazz, MIDJ, nonché del supporto di Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label,
Torino Jazz Club, Alexanderplatz Jazz Club di Roma, Associazione Culturale OltreTromba Jazz Club di Poggiardo (LE). Dopo le tappe semifinali nelle città di Torino, Roma e Lecce (Poggiardo), il Premio Urbani giunge alle sue ultime battute nel weekend di fine giugno, quando torna nella città ducale, sede storica della competizione. I dieci finalisti a contendersi il titolo della XXIII edizione sono Andrea Cardone (sax alto), Federico Calcagno (clarinetto basso), David Stingaciu (sax alto), Antonio D’Agata (chitarra), Elias Lapia (sax alto), Vittorio Cuculo (sax alto), Matteo Zecchi (sax tenore), Mattia Parissi (pianoforte), Simona Trentacoste (voce) e Federica Lorusso (pianoforte) selezionata da Nuoro Jazz e finalista senza necessità di passaggio eliminatorio, così come previsto da regolamento.
A presiedere la giuria tecnica della XXIII edizione il sassofonista Francesco Cafiso, già vincitore del Premio nel 2001, fiancheggiato anche dalla giuria critica formata dai giornalisti jazz delle maggiori testate nazionali di settore. Accanto al sassofonista Francesco Cafiso, presidente di giuria di questa edizione, anche il batterista Massimo Manzi, il contrabbassista Gabriele Pesaresi, il pianista Andrea Pozza, il sassofonista Maurizio Urbani, fratello di Massimo, Simone Graziano, musicista e presidente di MIDJ, Daniele Massimi, presidente di MusiCamDo Jazz, Enrico Moccia, direttore artistico Fara Music Festival.
Il concorso, che nasce con lo scopo di onorare la memoria del leggendario sassofonista romano e individuare giovani jazzisti emergenti, contribuendo allo sviluppo della loro carriera artistica, vedrà sabato 29 alle ore 21 l’esibizione dei finalisti accompagnati da Andrea Pozza al pianoforte, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Domenica 30 alle 21 invece, dopo il concerto del vincitore, alle 21.30 sul palco salirà il quartetto di Francesco Cafiso.
I premi per i quali concorreranno i partecipanti sono: il Premio Internazionale Massimo Urbani, con la registrazione, il mixing e il mastering presso il Tube Recording Studio e la promozione e distribuzione di un album a cura della Emme Record Label; il Premio Nuovo IMAIE secondo il quale, in ottemperanza ai requisiti di assegnazione del contributo concesso all’organizzazione da Nuovo IMAIE, al musicista sarà organizzato un tour di 8 concerti nei 12 mesi successivi; il Premio della Critica, al musicista individuato da una giuria di giornalisti specializzati e direttori artistici; il Premio Social, al musicista più votato dal pubblico del web; le borse di studio per i seminari di Nuoro Jazz e Fara Music Summer School.
Tante le attività in programma nella due giorni. Dal laboratorio per bambini sul tema dell’improvvisazione alle ore 17.30, all’apericena in musica alle 19 con i prodotti del territorio sino alle jam session di mezzanotte.
In caso di pioggia gli eventi si svolgeranno presso l’Auditorium Benedetto XIII in via Le Mosse.
Individuata la nuova sede per gli uffici comunali di Camerino. E’ il primo passo della nuova Giunta del sindaco Sandro Sborgia. Sarà l’area della Protezione civile nel quartiere Vallicelle, a ospitare la nuova sede temporanea comunale, trasferita dopo il sisma del 2016 nella struttura del Contram, in affitto, in via Le Mosse e poi ridistribuita in tre diversi edifici, a causa della mole di lavoro causata dall’emergenza, nonché all’arrivo di nuovo personale per svolgere le attività legate al sisma.
L’area, denominata “Vallicelle B”, è ora occupata da container in cui abitano alcuni studenti di Unicam che potranno continuare a usufruirne fino al termine dell’anno accademico (fine luglio), e saranno poi spostati in altri alloggi di cui dispone l’Ateneo, in accordo con l’Università, visto che il noleggio degli stessi container è in scadenza a luglio 2019. Dunque, dopo questa data saranno rimossi per liberare l’area dove sorgerà la nuova struttura comunale temporanea.
“Come avevamo già annunciato nel programma, abbiamo sempre ritenuto una priorità permettere ai dipendenti comunali di lavorare in condizioni più agevoli – ha spiegato il sindaco Sandro Sborgia – Un processo articolato e complesso come quello della ricostruzione della città non poteva essere governato da un quartier generale costretto a lavorare in condizioni estremamente sacrificate, quindi abbiamo subito cercato di trovare una soluzione più dignitosa".
"La nuova soluzione adottata consentirà un importante risparmio di risorse, dal momento che il Comune non dovrà più affrontare la spesa relativa all’affitto dei locali destinati agli uffici (svariate decine di migliaia di euro l’anno). L’importo per realizzare la struttura rientra tra le somme ammissibili nella gestione delle spese emergenziali e rimarrà a disposizione della cittadinanza anche una volta terminati i lavori di ricostruzione e tornati nella sede comunale definitiva. Inoltre, si va a riqualificare il quartiere Vallicelle che, purtroppo, è stato trascurato per troppo tempo” conclude Sborgia.
La nuova Giunta ha poi dovuto provvedere all’elaborazione di una nuova variazione urgente di bilancio, a causa della grave situazione in cui riversano le casse comunali che non avrebbe consentito operazioni di ordinaria amministrazione come il taglio dell’erba.
Avanzano i lavori di risanamento profondo della pavimentazione avviati da Anas (Gruppo FS Italiane) sulle strade statali nelle Marche.
In particolare, sulla strada statale 77 “della Val di Chienti”, a partire da domani sarà interessato un tratto in prossimità dello svincolo di Camerino/Sfercia. Il transito sarà consentito a doppio senso di marcia in corrispondenza del cantiere, mentre lo svincolo sarà temporaneamente chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Foligno. Il completamento di questa fase è previsto entro il 13 luglio.
Al contempo proseguono gli interventi anche in corrispondenza dello svincolo di Pollenza, che è chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Civitanova Marche. Anche in questo caso il completamento è previsto entro il 13 luglio.
L’agenzia nazionale per i giovani a Camerino per supportare l’associazione IoNonCrollo. È arrivata stamattina la rappresentante nazionale, che sarà ospitata dall’associazione camerte e Unicam, dando forma al progetto europeo di solidarietà per promuovere iniziative di volontariato, tirocinioe lavoro denominato YOUTHQUAKE – energies to rebuild. Una carica di energie, competenze, conoscenze portate da giovani volontari europei nel centro-Italia, dove il terremoto del 2016 ha colpito duramente, per aiutare la ricostruzione sociale, culturale e fisica dell’area.
Il progetto coinvolge associazioni, organizzazioni ed entità pubbliche e private di quattro regioni: Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Nelle Marche l’associazione capofila del progetto è “IoNonCrollo” nata a Camerino, all’indomani delle scosse del 26 e 30 ottobre. I volontari camerti hanno contribuito a diverse operazioni tra cui il recupero beni all’interno delle abitazioni, delle attività produttive e studi professionali in zona rossa e nelle altre strutture dichiarate inagibili, organizzate e coordinate dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione civile. Hanno accompagnato amici, parenti, conoscenti e i concittadini che hanno avuto bisogno di recuperare dalle proprie abitazioni distrutte i beni di prima necessità, i ricordi di una vita, ciò che è stato possibile portare in salvo dalla distruzione.
“Tutto è nato – spiega Marco Paniccià cofondatore dell’associazione IoNonCrollo – insieme al sostegno dei volontari tra cui Riccardo Pennesi, attuale consigliere alle politiche giovanili del Comune di Camerino - Abbiamo partecipato a un incontro a Macerata ed entrando in sinergia con Gruca onlus, associazione che già ospita volontari europei nell’ambito dello stesso progetto e coordinata da Arcs nazionale Roma, abbiamo iniziato ad accreditare IoNonCrollo al corpo di solidarietà europeo. Poi sono andato a Roma – continua Paniccià spiegando il progetto - per visitare la sede di Arcs nazionale e conoscere i coordinatori di persona, ufficializzando così il progetto. I volontari avranno principalmente la funzione di passare del tempo con gli anziani e gli abitanti delle Sae (soluzioni abitative d’emergenza), gestiranno la piattaforma informatica dell’associazione e promuoveranno attraverso idee e progetti, la cultura camerte e dell’entroterra, fuori dai confini italiani. Le diverse associazioni cittadine collaboreranno a loro volta al progetto supportando le iniziative che si svilupperanno nel corso dell’anno. A collaborare ed accogliere i rappresentanti nazionali anche Fiorella Paino, rappresentante dell’ufficio welcome, dell’Università di Camerino grazie alla quale saranno a disposizione i servizi Unicam Bus e il servizio ristorazione Erdis. “Una grande opportunità – conclude Paniccià - che speriamo possa portare il progetto ad ampliarsi sempre di più”.
Prima della sentenza del Tar, i sindaci previdenti e lungimiranti, che ogni anno riservano risorse per stipulare Polizze Assicurative a tutela del Patrimonio immobiliare Pubblico, si ritrovavano penalizzati rispetto a quelli che non avevano assicurato niente.
"Grande soddisfazione per la Sentenza del TAR LAZIO sulla destinazione dei ristori assicurativi riscossi da una quarantina di Comuni Marchigiani" - commenta l’allora Presidente della Commissione ANCI Terremoto Franco Capponi da poco rieletto Sindaco di Treia (seppur sospeso a causa dell’applicazione della Legge Severino) promotore allora del ricorso insieme a molti altri Sindaci.
"Molti Sindaci virtuosi tra i quali Treia, Apiro, Camerino, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Gualdo, Macerata, Mogliano, Monte San Giusto, Morrovalle, Pioraco, Pollenza, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Valfornace ed altri Ascolani e Fermani che avevano asscicurato i loro beni contro il danno da sisma, si sentirono allora beffati dall’ordinanza del Commissario per la Ricostruzione De Micheli (ORDINANZA N. 43 del 15 Dicembre 2017), in special modo da una norma contenuta all’Art. 5 ora completamente cassata, che prevedeva la decurtazione del finanziamento delle Opere Pubbliche finanziate dalla legge sulla ricostruzione delle somma percepite dai Comuni come ristoro dei danni subiti dal Sisma al proprio patrimonio pubblico - prosegue Capponi -. In pratica circa 60/70 milioni di Euro che venivano confiscati ai comuni senza tener conto che avevano sostenuto anche il costo delle polizze assicurative. A niente inoltre erano serviti gli incontri e le proposte di modifica avanzate dalla Commissione ANCI terremoto al Commissario della ricostruzione. Praticamente, i sindaci contestavano che le amministrazioni venivano beffate in quanto i primi cittadini previdenti e lungimiranti, che ogni anno riservano risorse per tutelare il patrimonio pubblico, si ritrovavano penalizzati rispetto a quelli che non avevano assicurato niente."
"Beffati, ma solo per due anni, perché ora è arrivata la giustizia - ha proseguito Capponi -. Il Tar del Lazio ha dato ragione a questi Sindaci, dichiarando nulla l'ordinanza del dicembre 2017 del Commissario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 nella parte in cui stabiliva che, in relazione agli interventi previsti ed ammessi a contributi pubblici, l'entità del contributo stesso fosse da considerarsi al netto dell'indennizzo assicurativo o di altri contributi pubblici percepiti per le stesse finalità. Certo, sarebbe stato meglio non dover ricorrere, perdendo così tempo e risorse, ma alla fine la vittoria è totale, visto che il Tar ha pure stabilito che le spese processuali spettano al Governo. Una sentenza molto articolata, di oltre 20 pagine che fa scuola e chiude una querelle in cui tornano a sorridere i sindaci più previdenti come ad esempio Treia, Sarnano, Amandola, Fermo, Servigliano, ed altri. Importante inoltre perché stabilisce un altro principio e cioè la necessità di una collaborazione stretta e concorde tra Commissario, regione ed Enti locali soprattutto quando trattasi di ricostruzione pubblica."
"La famosa INTESA sulle Ordinanze e sulle principali decisioni dei Commissari, ora azzoppata dal governo, doveva essere estesa anche alla rappresentanza dei COMUNI (ANCI) e non ridimensionata con l’esclusione, invece, addirittura delle REGIONI" ha concluso Capponi.
Intorno alle ore 16:00 di questo pomeriggio, un autocarro si è fermato causa avaria in galleria Varano, lungo la superstrada (SS 77), nel territorio comunale di Camerino. Il mezzo ha accusato un principio di incendio proprio mentre percorreva il tratto di galleria: a causa del fumo alzatosi dallo stesso si sono innescati i dispositivi antincendio.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco del Comando di Macerata, che hanno provveduto a ripristinare la normale circolazione.
Non si segnala alcun ferito, la situazione è sotto controllo.
(Foto di repertorio)
(SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO)
Sono trascorsi dieci anni dal sisma dell’Aquila e sono ancora vive le immagini dei terremoti che nel 2016 e 2017 hanno colpito quattro regioni del Centro Italia. Per dare un contributo concreto alla rinascita delle aree ferite dal sisma, una rete di organizzazioni ed enti promuovono la Lunga Marcia nelle Terre Mutate, un viaggio evento che partirà da Fabriano il 24 giugno per arrivare a L’Aquila il 7 luglio con l’obiettivo di promuovere il Cammino nelle Terre Mutate www.camminoterremutate.org, un percorso di conoscenza, solidarietà e incontro delle comunità locali.
14 giorni di marcia, 250 km di cammino per conoscere le storie, i protagonisti e i progetti di rinascita delle comunità locali che resistono e intendono ricostruirsi un proprio futuro. L’itinerario è immerso, per circa l’80%, in due delle aree protette tra le più interessanti d’Italia, sia dal punto di vista morfologico che per la biodiversità: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Un percorso altruistico che mette in rete 13 comuni di 4 diverse regioni del centro Italia (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) e vede il coinvolgimento di oltre 100 aziende e professionisti del settore turistico, nonché decine di associazioni che insieme lavorano a un progetto corale di rilancio turistico del territorio.
Il cammino tellurico, a un anno dalla sua nascita, vede già i primi camminatori e ciclisti avventurarsi in quello che viene definito il primo cammino solidale d’Italia. “Un percorso di turismo lento diverso dagli altri, per chi vuole incontrare le comunità locali tra sorrisi, disponibilità, dignità e perfino generosità da parte di chi sta ancora vivendo una situazione di grande disagio”, spiega Alberto Renzi di Movimento Tellurico. “In molti hanno deciso di attivarsi affinché le loro tradizioni e la loro storia possano fiorire e rinascere meglio di prima”.
“Questo cammino mi ha insegnato che esistono radici così forti che niente può estirparle, e anzi, che c'è gente, tanta, che vuole vivere vicino alla sua terra quasi per consolarla e non lasciarla sola”, racconta Franca Cossu dopo aver percorso l’intero cammino insieme al suo compagno e a tre piccoli beagle.
“Vite, percorsi, obbiettivi diversissimi che, al suo passaggio, il sisma ha uniformato. Una “livella tellurica” da cui tutti vogliono con ostinazione ripartire. Una resilienza infinita.” afferma Emilio Petri dopo aver concluso il cammino in bicicletta.
Dopo aver camminato per diversi giorni nel cratere sismico, le persone vivono un’esperienza di profonda trasformazione che li porta a essere dei veri “promotori delle terre mutate”, così li definisce Paolo Piacentini Presidente di FederTrek, “una volta ritornati a casa, le persone continuano a supportare e promuovere il cammino e i tanti progetti di rinascita, un moto di cittadinanza attiva che crea sinergie positive con le comunità locali".
L’interesse per le Terre Mutate è dimostrato anche dal grande successo avuto dalla guida ufficiale di Terre di mezzo Editore www.terre.it, tanto da essere appena arrivata alla seconda ristampa, nel giro di soli tre mesi dalla sua pubblicazione. La guida contiene tutte le informazioni utili per i camminatori: le cartine dettagliate, le altimetrie, i dislivelli, la descrizione del percorso, le possibili varianti, le ospitalità e i luoghi da visitare. E per ogni tappa una storia di resilienza e di rinascita dei territori attraversati dal Cammino.
La Lunga Marcia 2019, organizzata da Movimento Tellurico e APE Roma ha il supporto di Legambiente, Associazione Italiana Turismo Responsabile, Touring Club Italia e il patrocinio di FederTrek, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Comune dell’Aquila, Comune di Ussita, Comune di Norcia e Comune di Camerino e può contare anche sull‘adesione di numerose associazioni di carattere nazionale e locale.
Programma della Lunga Marcia 2019:
24 Giugno Fabriano (MC) – Matelica (MC)
25 Giugno Matelica (MC) – Camerino (MC)
26 Giugno Camerino (MC) - Fiastra (MC)
27 Giugno Fiastra (MC) – Ussita (MC)
28 Giugno Ussita (MC) – Campi di Norcia (PG)
29 Giugno Campi di Norcia (PG) – Norcia (PG)
30 Giugno Norcia (PG) - Castelluccio di Norcia (PG)
1 Luglio Castelluccio di Norcia (PG) – Arquata del Tronto (AP)
2 Luglio Arquata del Tronto (AP) - Accumoli (RI)
3 Luglio Accumoli (RI) - Amatrice (RI)
4 Luglio Amatrice (RI) – Campotosto (AQ)
5 luglio Campotosto (AQ) – Mascioni (AQ)
6 Luglio Mascioni (AQ) – Collebrincioni (AQ)
7 Luglio Collebrincioni (AQ) – L’Aquila (AQ)