Lunedì 22 ottobre scorso, nella sede di Fermo dell'Università Politecnica delle Marche, Francesca Moscato ha conseguito la laurea triennale in Ingegneria gestionale. Un primo importante traguardo per il suo futuro lavorativo!
Gli auguri più sentiti da parte della famiglia e degli amici per un futuro roseo e colmo di successi e soddisfazioni.
Le sue idee le aveva palesate sin dal giorno immediatamente successivo alla sua nomina. E, ora, le ha messe nero su bianco in una lunga intervista rilasciata a Repubblica. Piero Farabollini, successore di paola De Micheli nel ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione, usa l'eleganza e un po' di "politichese imparato in fretta" per sottolineare la necessità di cambiare rotta, anche bocciando, se dovesse servire, un modello (quello dell'Emilia Romagna) che a quanto pare non é applicabile al cratere del sisma del 2016.
La strada da seguire, secondo il geologo di Unicam chiamato al difficile compito di avviare concretamente la ricostruzione, appare ben consapevole delle tante difficoltà a cui dovrà andare incontro e sembra aver già scelto "il suo esercito": i sindaci. Il primo nemico da combattere é la burocrazia, ossia tutto quel sistema di norme e carteggi che, di fatto, sta paralizzando un territorio già fin troppo sofferente e seriamente a rischio sotto il profilo dello spopolamento. l'idea appare quella di ricalcare, con le dovute modifiche, l'organizzazione della ricostruzione nelle Marche e nell'Umbria dopo il sisma del 1997. Clicca qui per l'intervista integrale pubblicata da Repubblica.
A due anni dal terremoto che ha investito il territorio si è svolta a Camerino nel pomeriggio di sabato 27 ottobre la cerimonia di premiazione del Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018, organizzato dal Comune di Camerino con la collaborazione dell’Università che ha ospitato l’iniziativa e che ha consegnato, per la prima volta dall’istituzione del concorso letterario, un Premio assegnato dagli studenti.
La sinergia con l’Università di Camerino è andata oltre il premio, facendo sì che il pomeriggio divenisse un momento di riflessione sui fratelli Betti, Emilio e Ugo.
“Emilio e Ugo Betti: giustizia e teatro” è stato il titolo del convegno in cui illustri professori della Scuola di Giurisprudenza Unicam (Pier Luigi Falaschi, Felice Mercogliano, Carlotta Latini, Rocco Favale, Lucia Ruggeri, Maria Pia Gasperini e Luca Petrelli) subito dopo i saluti istituzionali del rettore Claudio Pettinari e del vicesindaco Roberto Lucarelli, hanno trattato dei vari aspetti legati alla figura di Emilio, esimio giurista e padre della teoria dell’interpretazione del diritto, di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo della morte, per passare a “Ugo Betti e il Novecento teatrale italiano” dove sono intervenuti il presidente della giuria del Premio Ugo Betti Marco De Marinis, il coordinatore del Premio Ugo Betti Pierfrancesco Giannangeli e Massimo Marino, anch’esso membro della giuria del Premio Ugo Betti. Presente alla cerimonia anche Gilberto Santini, il quarto membro della giuria.
A seguire la giuria di questa XVII edizione ha proclamato il vincitore del Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018 e la giuria degli studenti Unicam il vincitore del Premio Ugo Betti Unicam 2018.
Il Premio dedicato a Betti prese il via nel 1963 in occasione del decennale della morte dell’autore.
Non è stato sempre lineare il suo percorso, infatti si svolse a cadenza biennale fino al 1967, poi subì un’interruzione e venne ripreso nel 1988 e da allora, seppure senza una continuità regolare, è arrivato fino ad oggi.
Un’edizione particolare quella di quest’anno, la diciassettesima: gli autori che hanno partecipato (18 in totale) dovevano presentare un testo ispirato al tema del “terremoto”, inteso come movimento tellurico ma anche come stravolgimento dell’anima, evento fisico e/o emotivo imprevedibile e incontrollabile.
Su proposta del coordinatore prof. Giannangeli, condivisa dall’intera Amministrazione comunale, il contributo di partecipazione versato dai partecipanti in questa edizione verrà destinato al recupero dell’ottocentesco teatro Filippo Marchetti, un gioiello posto nel cuore della città e ora inagibile per i danni provocati dal terremoto.
Vincitore del Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018 è il testo “Scosse in famiglia” di Paolo Puppa a cui l’assessore Roberto Mancinelli ha consegnato la medaglia del Comune di Camerino e un assegno di 1.500 euro (è prevista anche la pubblicazione dell’opera nella Collana bettiana).
Segnalata l’opera “La lotteria del libero scambio” di Filoreto D’Agostino.
Vincitore del Premio Ugo Betti Unicam 2018 il testo “Nello spazio” di Giovanni Martucci a cui i ragazzi hanno consegnato la pergamena con la motivazione mentre il magnifico Rettore ha consegnato la medaglia Unicam.
La lettera del nuovo commissario straordinario alla ricostruzione che chiede di rivedere le perimetrazioni fin qui presentate dai comuni del cratere sta facendo discutere e non poco il territorio. Perché é chiaro da più parti che questa revisione potrebbe comportare ulteriori slittamenti sull'avvio della ricosruzione e rendere inutile il lavoro fin qui fatto da quei comuni che avevano presentato le perimetrazioni più velocemente di altri.
Chi, invece, non sembra dover fare i conti con questa problematica è il Comune di Visso, che già da tempo, controcorrente rispetto a tutti gli altri, aveva scelto di non adottare lo strumento delle perimetrazioni. Lo ha ribadito anche ieri, in un post su Facebook. il sindaco e sendatore della Lega, Giuliano Pazzaglini, che scrive: "Ho letto molte polemiche al riguardo dopo la lettera del commissario. Personalmente ritengo legittimo il suo operato visto che, preso atto di un problema si è immediatamente attivato - afferma Pazzaglini - Evidenzio però che il comune di Visso, seppur destinatario della lettera, non è interessato al problema vista la rinuncia alle perimetrazioni. Siamo stati i primi ad adottarle insieme al comune di Castelsantangelo, ma capito che sarebbero diventate un problema siamo stati i primi a rinunciarvi. Rassicuro tutti quindi che questo ennesimo problema, di certo non creato dall'attuale commissario, non ci riguarda".
La commozione per aver potuto rimettere i piedi su quelle che solo due anni fa erano le vie dove si era trascorsa una vita. E tanta rabbia, per una situazione che non si sblocca e una ricostruzione che, tra mille intoppi burocratici, non parte. Sono i due sentimenti che accompagnano da due anni i camerti. Due anni dopo le scosse di fine ottobre 2016 che l'hanno devastato, il centro storico di Camerino è ancora una città fantasma, la 'zona rossa' più grande del cratere, dove si entra solo autorizzati, altrimenti si viene cortesemente respinti dai militari dell'Esercito che presidiano le vie di accesso. Dentro, per strade e piazze, regna il silenzio, rotto solo dal vento e da qualche porta che affaccia all'interno dei palazzi lesionati. Sbatte o cigola in maniera spettrale. Ma la gente di Camerino, abitanti e commercianti, in occasione del secondo anniversario delle scosse del 26 e 30 ottobre 2016 hanno voluto ridare vita al cuore ferito della città, tornando in centro a gruppi accompagnati, muniti di casco, e affiggendo sulle vetrine dei negozi un cuore rosso con scritto un pensiero. "Abbiamo pensato che fosse importante far rivedere la città ai nostri cittadini, agli studenti ed in tanti sono venuti" racconta il consigliere comunale Leo Marucci. (Ansa)
"Non vogliamo lamentarci, né fare capricci, abbiamo dimostrato che vogliamo lavorare, ma oggi a un mese e mezzo dall'inaugurazione del nuovo polo sociocommerciale di Camerino, abbiamo bisogno di certezze per il nostro futuro”
È così che stamattina i commercianti del centro storico di Camerino, sfollati da ottobre di due anni fa, hanno fatto sentire la loro voce durante la conferenza stampa indetta per portare alla luce problematiche che interessano chi sta per insediarsi nella nuova area commerciale "City Park". Al tavolo di confronto, insieme ai titolari di attività, era presente anche il primo cittadino Gianluca Pasqui.
"Il punto - ha spiegato Broglia, portavoce dei commercianti - è che le strutture non vengono consegnate del tutto rifinite, o meglio, quello che garantiscono i moduli come misura standard per tutti, non riesce a soddisfare le esigenze della tipologia naturalmente diversa degli articoli di vendita e i locali come assegnati non sono appetibili".
"I negozi - continuano - necessitano di migliorie e adeguamenti, ad esempio nell’impianto elettrico o nella pavimentazione che, a seconda della tipologia commerciale, ci obbligherà a dover sopportare un investimento medio di 15 mila euro a testa e che, se rapportato al totale delle attività, supera il milione di euro. Per noi che dovremmo affrontare una spesa è auspicabile conoscere chi sarà l’effettivo proprietario del locale, al fine di valutare la convenienza dell' investimento. Altro problema su cui desideriamo saperne di più, è come dovrà comportarsi chi dovrà rientrare in centro una volta che sia dichiarata agibile la sua attività, inoltre, volessimo un giorno cedere l'attività, vorremmo avere certezze su che fine farà l'investimento che andremo a fare”.
Ieri con i commercianti anche il sindaco di Camerino, che li ha appoggiati in questa richiesta. “Ho chiesto un ufficio distaccato dell'Urs qui a vostra disposizione – ha detto Pasqui – che vi aiuti a capire cosa è compreso nell'ordinanza 9 della delocalizzazione e cosa no. È bene che le parole diventino fatti”.
Si terrà domani, sabato 27 ottobre 2018 a partire dalle ore 09.00 presso l’ Università di Camerino il convegno: "La ricostruzione a due anni dal sisma".
Il convegno organizzato e promosso dal periodico free-press Case & Cose Più, fa parte di una serie di tre incontri programmati, il primo si è tenuto il 22 seettembre scorso presso l’ Università di Macerata (gli interessati possono rivederlo collegandosi a YouTube e digitando Sisma 2016: Riflessioni ed idee a due anni dal terremoto), per fare il punto sulla ricostruzione a due anni dagli eventi sismici analizzando lo stato e lo sviluppo della ricostruzione nei vari territori del maceratese. Il terzo incontro si terrà a Visso entro la fine di novembre prossimo.
All’incontro di Camerino, moderato da Alberto Montebello editore del giornale Case & cose Più, interverranno :
- per il Comune di CAMERINO, il Sindaco Gianluca Pasqui
- Il nuovo Commissario straordinario per il terremoto prof. Piero Farabollini
- per l’UNICAM Prof. Graziano Leoni, Pro Rettore Vicario con delega alla Ricostruzione
- per l’Ordine dei Geologi Marche dott. Daniele Mercuri
- per l’Ordine degli Architetti della prov. Di Macerata arch. Vittorio Lanciani
- per l’Ordine degli Ingegneri della prov. Di Macerata Ing. Nicola Gobbi
- per “CANTIERE SISMA” dott. Sergio Ferranti
Successivamente ci saranno interventi tecnici delle aziende che relazioneranno sulla base delle loro competenze:
- GEACO srl Energy & Environment: Tecnologie alternative di costruzione e Sisma Bonus – Avv. Di Stasio
- FINTEL Gas e Luce srl: Il fotovoltaico per le utenze domestiche e pubbliche – Ing. D. Bozzi
- L.A. COST srl Costantini Legno: Progettare e Costruire in X-LAM - Tecnologia e caratteristiche del sistema costruttivo - Ing. A. Costantini
- BANCA REALE SpA: Finanziamento Condomini per la finanziabilità di opere straordinarie e di innovazione tecnologica – dott. R. Pensini
Camerino, 26 ottobre 2018 – Il laboratorio di Disegno Industriale 3A e 3B del Corso di Laurea in Disegno Industriale e Ambientale dell'Università di Camerino, coordinato dai professori L. Pietroni, M. Elia, P. Ceregioli, G. Romandini, A. Di Stefano, M. Amurri parteciperà alla mostra-convegno "Design&Territori. Università e aziende tra sperimentazione e innovazione", che si terrà a Palermo, Capitale italiana della Cultura 2018, dal 3 novembre al 3 dicembre prossimi
La mostra “Design & Territori” è un progetto condiviso da 12 laboratori di 12 Università in tutta Italia, i cui docenti coinvolgono nella ricerca e nella didattica aziende che investono sugli studenti – ovvero su ricerca e sperimentazione – in vista di risultati concreti sul territorio.
L’intento è anche quello di un confronto tra metodi, temi e progetti diversi, per presentare modelli d’innovazione e valorizzazione del Made in Italy, a beneficio sia del tessuto economico-produttivo sia delle competenze culturali e progettuali che l’Università forma.
17 sono i prototipi di prodotti, sviluppati negli ultimi due anni accademici dagli studenti durante il Laboratorio sul tema "Design di prodotti per nuovi stili di vita e nuove forme di convivialità in cucina", in collaborazione con l'azienda marchigiana Fratelli Guzzini, sono stati infatti selezionati per partecipare all’evento: Qubi di Anna Cantarini e Mirco Di Gialluca, Dioniso di Graziano Iannoli, Bubbowl di Marco Maranesi, Lella e Nino di Silvio Pompei, Yoggie di Linda Raffaeli e Federica Nisi, Taste, Prepare & Serve di Davide Biancucci e Roberto Capozucca, Steamer di Juan Torres Ramirez, Marinello di Mirko Formiconi, SaladTrio di Lucia Borroni e Maria Francesca Zerani, Manhattan di Nadia Iachini e Francesca Lanciotti, Round_Up di Yvan Ferdinando Nisii e Marika Troiano, Greengrocer di Gregorio Firmani e Marco Autunni, Set Crepês di Mattia Massetti, Turn&Take di Chiara Carucci e Francesca D’Aprile, Danny e Sally di Alessandro Caramalli, Dry Out di Alessio Sbarbati e Andrea Marziali, Seed di Emily Mandolesi e Emi Pierangeli.
La provincia di Macerata è il territorio marchigiano che ha riportato maggiori danni in seguito al sisma del 2016. Un evento che nei suoi risvolti inevitabili ha messo in ginocchio l’economia dell’intero comparto provinciale. Una situazione che ha spinto i senatori Leu Laforgia, Grasso, De Petris e Errani a presentare un’interrogazione al Senato per chiedere al Ministro del Lavoro se intenda attuare politiche industriali e di sviluppo, volte al rilancio delle aree colpite dal terremoto. Oggetto dell’interrogazione anche il job act, dopo che ne è stata più volte ventilata l’ipotesi di cancellazione da parte del Governo.
Una iniziativa supportata anche da alcune notizie apparse sulla stampa in questi giorni che non fanno altro che confermare ed evidenziare questo quadro di preoccupante crisi economica. Il 22 ottobre è uscito sul quotidiano “Il Resto del Carlino”, nelle pagine di Macerata, un articolo che sottolinea come in provincia di Macerata su 1200 assunzioni previste, l’86% di esse risultino essere a tempo determinato e solo il 14% a tempo indeterminato. Assunzioni che nel 56% dei casi riguardano il settore dei servizi e le imprese con meno di 50 dipendenti che si confermano comel’ossatura dell’apparato produttivo del territorio.
In un altro articolo uscito sulla stessa testata, a firma di un’altra giornalista, viene denunciata la cancellazione di diecimila posti di lavoro e la chiusura di oltre duemila imprese, con un tasso di disoccupazione stimato all’8%, che arriva a toccare punte del 15,4% nel caso dei giovani.
Un quadro critico che ha spinto i senatori Leu a sollecitare il Governo sul rilancio industriale e occupazionale della zona.
Si è tenuta il 24 ottobre, nella sede della Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto, la riunione della Conferenza Episcopale Marchigiana.
In apertura dei lavori, i Vescovi hanno accolto per un primo incontro il nuovo Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione, Piero Farabollini. Mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano e Segretario generale della CEI, ha illustrato la situazione concernente i danni provocati dal terremoto agli edifici di proprietà ecclesiastica. Il Presule ha fatto unexcursus su quanto le Diocesi sono finora riuscite a realizzare per gli interventi di messa in sicurezza. Il Commissario ha assicurato la massima collaborazione per la soluzione delle problematiche manifestate e avviare l’auspicata ricostruzione. «Le risorse e coperture economiche e finanziarie per la ricostruzione al momento ci sono - ha detto il Dott. Farabollini - anche se dovranno essere ulteriormente incrementare in futuro».
Il Presidente della CEM, mons. Piero Coccia, arcivescovo di Pesaro, a nome dei presenti, ha ringraziato il Commissario per aver accolto l'invito e auspicato che il dialogo prosegua nel clima di reciproca collaborazione e condivisone.
L'Arcivescovo di Ancona, mons. Angelo Spina ha fatto il punto sulla situazione del Pontificio Seminario Regionale di Ancona, che accoglie 30 seminaristi provenienti dalle diverse diocesi e affidato alla cura del Rettore, don Claudio Marchetti coadiuvato da don Francesco Savini e don Daniele de Angelis. Mons. Mons. Spina ha anche parlato della progettazione dell'Anno Francescano in Ancona per l'ottavo centenario della presenza di San Francesco in Ancona, dal cui porto partì per recarsi a San Giovanni d'Acri, oggi Akko e poi a Damietta in Egitto dove avvenne lo storico incontro con il Sultano.
Su proposta dell'Arcivescovo di Fermo, mons. Rocco Pennacchio, l’assemblea ha nominato come secondo patrono stabile del Tribunale Ecclesiastico Inter- diocesano di Fermo l'avv. David Andrea Ciarrocca.
Mons. Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli Piceno e delegato della CEM per la comunicazione e cultura, riallacciandosi al tema della precedente Assemblea Generale dei Vescovi Italiani del maggio scorso, ha presentato una prima bozza di proposta organica per rendere la comunicazione della Chiesa delle Marche più condivisa, efficace e rispondente alle attuali esigenze dell’evangelizzazione, avviando una riflessione che proseguirà nei prossimi mesi.
A conclusione dell’incontro i componenti della Conferenza Episcopale Marchigiana hanno espresso vivo apprezzamento per il lavoro svolto che proseguirà in futuro al dr. Renato Poletti, Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha illustrato gli obbiettivi del Tavolo di Concertazione per il “recupero e la valorizzazione della Via Lauretana”. I vescovi hanno anche ringraziato per l’impegno profuso l’Arcivescovo di Loreto, mons. Fabio Dal Cin, presidente dello stesso tavolo di concertazione.
I presuli auspicano che il progetto dei “Cammini Lauretani” possa proseguire in quella necessaria armonia di intenti tra Comunità religiosa e Comunità civile indispensabile a valorizzare il percorso di fede che la storia e la devozione popolare hanno assegnato alla “Via lauretana”.
Sarà una cerimonia formale, ma piena di emozione e di riconoscenza, quella che si svolgerà domani pomeriggio alle 16,30 all'Auditorium Benedetto XIII, per il conferimento della cittadinanza onoraria della città di Camerino alle istituzioni che hanno operato sul territorio nei difficili mesi del post-terremoto. Dopo il saluto delle autorità, alla presenza del sottosegretario del Ministero dell'istruzione, università e ricerca, Salvatore Giuliano, saranno 12, tra forze dell'ordine, enti e associazioni, a ricevere la cittadinanza onoraria.
Che nello specifico sarà consegnata all'Ammiraglio Divisione Alberto Bianchi, Comandante delle Scuole della Marina Militare, per l'Esercito Italiano; al Questore di Macerata Dott. Antonio Pignataro per la Polizia di Stato; al Comandante della Legione Carabinieri "Marche" Generale di Brigata Fernando Nazzaro, per l'Arma dei Carabinieri; al Comandante Regionale Marche Generale di Brigata Fabrizio Toscano per la Guardia di Finanza, al Provveditore regionale Amministrazione Penitenziaria per Emilia Romagna e Marche dott.ssa Gloria Manzelli per il Corpo di Polizia Penitenziaria; al Direttore regionale dei VVF Dott. Ing. Antonio La Malfa per il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, al Capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Dott. Angelo Borrelli; al Consigliere Nazionale Dott.ssa Paola Fioroni per la Croce Rossa Italiana; all'Ispettore Regionale Generale di Brigata Tito Baldo Honorati per l'Associazione Nazionale Carabinieri; al Vicepresidente Vicario Alfonsino Ercole per l'Associazione Nazionale Alpini, al Presidente sig. Roberto Trucci per la Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia, e all'Agesci, Associazione Guide e Scouts Cattolini Italiani. La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.
Le due giornate del 26 e del 30 ottobre del 2016 colpirono un territorio già gravemente ferito dalle scosse di due mesi prima arrivando ad interessare un’area imponente in quattro regioni diverse, l’intero Appennino centrale si era letteralmente spaccato in due.
Sono trascorsi due anni da quelle tragiche giornate e questo eterno post terremoto che forse non è mai veramente iniziato non riempie più le cronache dei giornali e delle televisioni, che salvo qualche rara eccezione, tornano stancamente sull’argomento solo in occasione di ricorrenze particolari. Nel frattempo la ricostruzione e la rassegnazione hanno andamenti opposti: la prima è immobile come le pietre su cui è oramai cresciuta rigogliosa l’erba, mentre la seconda aumenta associata ad una frustrazione che rischia di distruggere il patrimonio umano e immateriale di questi luoghi. [...] Tutto questo in un contesto politico in cui il governo precedente ha lasciato macerie (e non in senso metaforico), mentre per quello attuale la ricostruzione sembra l’ultimo dei problemi [...]
Ma perché proprio Due? Perché non sono solamente gli anni trascorsi da quelle scosse, due sono anche gli schieramenti politici che si sono avvicendati nella gestione di quanto è accaduto, due sono gli eventi sismici (agosto e ottobre 2016) che ci hanno stravolto la vita, due sono le giornate di quell’autunno 2016 che nessuno di noi dimenticherà, due sono gli scenari possibili che il nostro territorio si trova davanti, ma soprattutto due sono le possibili reazioni tra cui scegliere: accettare lo stato delle cose come ineluttabile e inamovibile o provare a riprendere in mano il proprio futuro e quello del nostro Appennino. Il messaggio che vorremmo trasmettere è chiaro: non vogliamo arrenderci agli anni e ai governi che passano! Per questo crediamo sia necessaria una presa di parola collettiva, perché abbiamo il dovere di provare a smuovere questo immobilismo perenne che ci avvolge tutti. Per questo ogni incontro, ogni singola parola, ogni iniziativa non può prescindere da una forte critica della gestione passata e presente. [...]
In lingua inglese due si traduce con “dovuto”, forse dovremmo far riferimento anche a questo per ricordarci che quando pretendiamo una ricostruzione ed un futuro degno non facciamo altro che chiedere qualcosa che ci spetta, che è doveroso, come collettività.
Vi aspettiamo quindi, dal 26 al 30 ottobre, dalla costa adriatica che ha visto l’esodo forzato di migliaia di uomini e donne fino ai Sibillini, per raccontare il recente passato ma soprattutto per immaginare e riprendersi un futuro.
Nel link il programma integrale delle iniziative http://terreinmotomarche.blogspot.com/2018/10/due-non-arrendersi-agli-anni-e-ai.html
Hanno agito nelle prime ore di buio, portando via un bottino di diverse migliaia di euro e risvegliando la paura in un territorio che non è abituato a fare i conti con i reati contro il patrimonio. I ladri hanno preso di mira due abitazioni, una a Castelraimondo e l'altra a Camerino. Nel primo caso hanno fatto irruzione in un appartamento forzando la finestra di una cucina e, una volta dentro, hanno portato via denaro e oggetti di valore, oltre che violato la serenitá di una casa. Tra gli oggetti rubati anche un Rolex del valore di circa 5000 euro.
Tecnica analoga anche per quanto riguarda il furto di Camerino, con i malviventi che sono entrati in azione in una abitazione di via Tiepolo, approfittando dell'assenza dei proprietari e portando via soldi e oggetti per un valore di oltre 2000 euro.
I carabinieri, dopo i dovuti rilevamenti, stanno passando al setaccio tutti i nominativi di persone con precedenti specifici residenti nella zona, ma l'impressione è che ad agire possa essere una banda di professionisti, probabilmente in trasferta. In particolare a Castelraimondo, infatti, nei giorni scorsi era stata più volte segnalata un'autovettura con a bordo facce poco raccomandabili che sembrava effettuare "ronde" per tenere d'occhio alcune vie. Una donna aveva anche segnalato gli strani movimenti su Facebook, nel gruppo "Sei di Castelraimondo".
"Camerino: due anni senza". Nell'occasione del secondo anniversario delle scosse che hanno colpito duramente la città e il territorio, l'amministrazione comunale di Camerino, di concerto con l'Arcidiocesi di Camerino – San Severino e la collaborazione dell'associazione turistica Pro Camerino ha pensato ad una serie di iniziative volte a mantenere viva l'attenzione su quello che è accaduto. Il programma si aprirà giovedì pomeriggio alle ore 16,30 all'Auditorium Benedetto XIII con la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria alle istituzioni che hanno operato sul territorio nei difficili mesi del post-terremoto e che risultano dal documento ufficiale redatto dal Dipartimento di protezione civile. Sono l'Esercito italiano, la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo di Polizia penitenziaria, il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, lo stesso Dipartimento della protezione civile, la Croce Rossa italiana, l'Associazione nazionale Alpini, la Conferenza nazionale delle Misericordie d'Italia e l'Agesci.
Venerdì 26 ottobre, a cura dell'associazione IoNonCrollo, alle 18,30 ci sarà una fiaccolata con partenza da Piazza San Venanzio fino ai piedi di Piazza Cavour e conclusione a San Domenico, con un aperitivo e gli intermezzi musicali a cura del maestro Vincenzo Correnti. Sabato 27 ottobre, dalle 14,30, nella sede del rettorato di Unicam in via D'Accorso, “Emilio e Ugo Betti: giustizia e teatro”, convegno e Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018. Contestualmente, dal 26 al 30 ottobre, dalle ore 15 alle ore 18, in gruppi di massimo 25 persone sarà possibile visitare la zona rossa della città, con prenotazione obbligatoria alla Pro Loco (0737.632534 o 345.8855294). Negli stessi orari inoltre la Chiesa del Seminario sarà aperta per poter visitare le opere d'arte esposte dopo il sisma (via Macario Muzio, 8, sotto al parcheggio meccanizzato).
“Incentivi per la competitività delle filiere produttive colpite dal terremoto”: è questo il titolo dell’incontro tecnico informativo sul nuovo bando regionale per sviluppare progetti innovativi in filiera per le imprese del Cratere (POR Marche Asse 8 – Int. 23.1.1), organizzato da Confindustria Macerata, Università di Camerino e Fondazione Cluster, in programma a Macerata domani martedì 23 ottobre con inizio alle ore 14.30.
Il bando ha una dotazione di 15.000.000 e la scadenza è stata prorogata al 30 novembre 2018. Si tratta di un’importante agevolazione con contributi a fondo perduto fino al 50% per progetti sviluppati in collaborazione tra MPMI (almeno 3 aziende), di cui almeno i due terzi con sede nel cratere; i raggruppamenti possono essere costituiti sotto forma di ATI o RETE.
L’intervento è rivolto alle imprese dei seguenti comparti produttivi: Pelle, cuoio e calzature; Tessile, abbigliamento; Legno e mobile; Agroindustria; Salute e benessere; Edilizia e costruzioni; Meccanica ed Elettronica aggregate nell’ambito di sistemi innovativi (sistema casa e arredo, sistema agroalimentare, sistema moda etc).
Al termine dell’incontro saranno organizzati dei tavoli tecnici con le aziende che hanno progetti da proporre o che sono interessate a partecipare come partner in filiera.
L’incontro si aprirà con i saluti del Presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini, al quale seguiranno gli interventi di Emanuele Petrini, Responsabile Procedimento, regione Marche – PF Innovazione, Ricerca e Competitività, Rosaria Ercoli, Presidente Fondazione Cluster Marche e del Rettore Unicam Claudio Pettinari, che illustrerà le competenze che UNICAM può mettere a disposizione in favore del progetto, e su quanto finora è stato fatto.
Incidente, questa mattina, lungo la strada provinciale Varanese, all'altezza dell'incrocio per Sfercia. Un camioncino adibito alla raccolta dei rifiuti é finito fuori strada, con il conducente che verosimilmente ne ha perso il controllo a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Camerino, che hanno provveduto a tutti i rilevamenti del caso e a regolare il traffico in attesa che il mezzo venisse rimosso. Il conducente, stando a quanto é dato sapere, non ha riportato traumi di particolare gravità.
Il corso di laurea in Matematica dell’Università di Camerino festeggia i suoi primi cinquant’anni!
Dal 24 al 26 ottobre infatti Unicam organizza il convegno “COMunicare la Matematica”, volto a celebrare i primi 50 anni del corso di laurea, istituito nell’anno accademico 1968-69.
Tre giorni in cui non solo saranno ricordati i docenti che hanno dato vita al Corso e che con professionalità, impegno e dedizione lo hanno fatto crescere, fino a raggiungere la qualità che ormai da tempo lo caratterizza, ma saranno presenti anche studenti e laureati che racconteranno la loro esperienza universitaria in Unicam, nella Sezione di Matematica in particolare.
Sarà anche una occasione importante per discutere, anche grazie alla presenza di esperti del settore, su come comunicare al meglio la matematica ad un pubblico più ampio possibile, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alle scienze, per scoprire tutto il bello della ricerca scientifica.
E’ prevista, tra gli altri, la partecipazione di esperti e docenti di spicco quali Michele Emmer dell’Università La Sapienza di Roma, Marco Andreatta Presidente MUSE- Museo delle Scienze di Trento, Gian Marco Todesco, informatico e divulgatore, Angelo Guerraggio dell’Università Bocconi, Roberta Fulci giornalista di Radio3 Scienza, Stefano Pisani giornalista e autore umoristico.
Il programma completo è disponibile all’indirizzo http://convegni.unicam.it/comunicamat
Monsignor Francesco Massara si è insediato oggi alla guida dell'Archidioscesi di Camerino e San Severino. Dopo aver pregato davanti all'urna di San Venanzio, accompagnato dal vescovo emerito Brugnaro, ha visitato la cattedrale colpita dal sisma per poi incontrare le autorità nella sede di Contram. Ad accoglierlo, insieme alla collega di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il sindaco Gianluca Pasqui: "Benvenuto don Franco, benvenuto arcivescovo Francesco Massara! Oggi posso pronunciare questa frase. Qualche giorno fa, preparando la trasferta a Mileto in occasione della sua ordinazione, riflettevo sul fatto che, qualora fossi stato chiamato a parlare, non avrei potuto dire “benvenuto”. Ma avrei dovuto trovare altri termini per testimoniare la gioia di una comunità che si preparava ad accoglierla. Accogliere, un verbo meraviglioso, che, appunto, accoglie e raccoglie innumerevoli significati. Ma anche un verbo che per noi, oggi, è difficile da pronunciare. Perché se è vero che l’accoglienza è nella nostra tradizione, nella nostra storia e nel nostro animo, è altrettanto vero che oggi, per questioni che purtroppo sono evidenti anche ad uno sguardo superficiale, accoglienti non possiamo esserlo. Almeno materialmente, visto lo stato dei nostri edifici.
Avremmo voluto, quindi, accoglierla come Lei e la sua comunità avete accolto noi a Mileto, ma oggi questi sono i nostri spazi, oggi questi sono i nostri luoghi. L’animo, però, il cuore, non tengono conto dei danni materiale e, quindi, il sentimento è quello della gioia e dell’apertura assoluta.
Soprattutto oggi, soprattutto adesso, che ci troviamo a fare i conti con una inevitabile disgregazione o, se vogliamo, che ci troviamo a combattere una vera e propria guerra contro la disgregazione. Abbiamo più che mai bisogno di punti di riferimento. Penso, in particolare, ai nostri giovani e ai nostri anziani, verso i quali sono certo sapremo trovare, insieme e con l’impegno di tutti, una nuova forza aggregante. Per i primi, che oggi hanno perso anche quelli che un tempo erano i luoghi di ritrovo dove tutti noi siamo cresciuti e ci siamo formati al di fuori delle famiglie e della scuola, e per i secondi, che alla mancanza di luoghi aggiungono pure l’amara consapevolezza che forse non ci sarà abbastanza tempo per vedere il futuro verso il quale si sono spesi e per il quale hanno investito in termini umani e non solo. Ecco, quello che le chiedo, è di aiutarci a prenderci cura delle nostre fragilità". E di accoglienza ha parlato anhce l'arcivescovo Massara durante la messa di insediamento che si è svolta nel centro culturale Benedetto XIII: "Grazie per questa calorosa accoglienza, la vera accoglienza è quella del cuore, senza non si può fare nulla. Vi invito a camminare insieme perché nell'aiuto e nell'accoglienza si crea sempre qualcosa di buono".
"Spero non sia una rottura, c'è la volontà mia e della struttura commissariale e penso del Governo di collaborare e di colloquiare: serve una condivisione adeguata che non è per chi governa ma per i cittadini". Con queste parole il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma Piero Farabollini ha commentato lo scontro tra il governo e le Regioni terremotate che si sono sentite declassate dall'emendamento del decreto Genova. Secondo quanto afferma una nota congiunta emessa dai governatori di Marche, Umbria e Lazio, i vertici regionali verrebbero esautorati dal potere di condivisione circa le ordinanze commissariali e la loro funzione "declassata a potere consultivo". Riguardo, invece, le polemiche che hanno alimentato il dibattito politico nazionale circa un maggiore aumento di difformità e abusi causato dall'emendamento, il neo commissario straordinario ha osservato che il suo compito tecnico è quello di rilanciare la ricostruzione snellendo la burocrazia, mentre spetta al governo assumersi l'onere e l'onore di prendere decisioni politiche. (fonte ANSA)
"Accolgo con grande apprezzamento gli emendamenti proposti dagli onorevoli Patassini e Terzoni al Decreto Genova che mirano al superamento delle cosiddette difformità anche per quanto riguarda l'avvio della ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 2016".
Lo dichiara il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, coordinatore Anci nazionale dei sindaci del 'cratere'. "È opportuno - prosegue - agire con buon senso e prendere coscienza che 'difformitá' e 'abusi' sono termini che esprimono contenuti sostanzialmente diversi. Nessuno ha la pretesa di violentare il territorio o di assolvere chi ha violentato il territorio - conclude Pasqui - ma c'è la necessità di superare, velocemente, tutti quegli ostacoli (in questo caso difformità nella maggior parte dei casi lievi e commesse in tempi lontani) che si frappongono tra i cittadini e l'avvio della ricostruzione".