Monsignor Francesco Massara si è insediato oggi alla guida dell'Archidioscesi di Camerino e San Severino. Dopo aver pregato davanti all'urna di San Venanzio, accompagnato dal vescovo emerito Brugnaro, ha visitato la cattedrale colpita dal sisma per poi incontrare le autorità nella sede di Contram. Ad accoglierlo, insieme alla collega di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il sindaco Gianluca Pasqui: "Benvenuto don Franco, benvenuto arcivescovo Francesco Massara! Oggi posso pronunciare questa frase. Qualche giorno fa, preparando la trasferta a Mileto in occasione della sua ordinazione, riflettevo sul fatto che, qualora fossi stato chiamato a parlare, non avrei potuto dire “benvenuto”. Ma avrei dovuto trovare altri termini per testimoniare la gioia di una comunità che si preparava ad accoglierla. Accogliere, un verbo meraviglioso, che, appunto, accoglie e raccoglie innumerevoli significati. Ma anche un verbo che per noi, oggi, è difficile da pronunciare. Perché se è vero che l’accoglienza è nella nostra tradizione, nella nostra storia e nel nostro animo, è altrettanto vero che oggi, per questioni che purtroppo sono evidenti anche ad uno sguardo superficiale, accoglienti non possiamo esserlo. Almeno materialmente, visto lo stato dei nostri edifici.
Avremmo voluto, quindi, accoglierla come Lei e la sua comunità avete accolto noi a Mileto, ma oggi questi sono i nostri spazi, oggi questi sono i nostri luoghi. L’animo, però, il cuore, non tengono conto dei danni materiale e, quindi, il sentimento è quello della gioia e dell’apertura assoluta.
Soprattutto oggi, soprattutto adesso, che ci troviamo a fare i conti con una inevitabile disgregazione o, se vogliamo, che ci troviamo a combattere una vera e propria guerra contro la disgregazione. Abbiamo più che mai bisogno di punti di riferimento. Penso, in particolare, ai nostri giovani e ai nostri anziani, verso i quali sono certo sapremo trovare, insieme e con l’impegno di tutti, una nuova forza aggregante. Per i primi, che oggi hanno perso anche quelli che un tempo erano i luoghi di ritrovo dove tutti noi siamo cresciuti e ci siamo formati al di fuori delle famiglie e della scuola, e per i secondi, che alla mancanza di luoghi aggiungono pure l’amara consapevolezza che forse non ci sarà abbastanza tempo per vedere il futuro verso il quale si sono spesi e per il quale hanno investito in termini umani e non solo. Ecco, quello che le chiedo, è di aiutarci a prenderci cura delle nostre fragilità". E di accoglienza ha parlato anhce l'arcivescovo Massara durante la messa di insediamento che si è svolta nel centro culturale Benedetto XIII: "Grazie per questa calorosa accoglienza, la vera accoglienza è quella del cuore, senza non si può fare nulla. Vi invito a camminare insieme perché nell'aiuto e nell'accoglienza si crea sempre qualcosa di buono".
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