L’Unione Montana Marca di Camerino è stata chiamata a gestire l’assegnazione di contributi a valere sul fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare.
“Si tratta di un intervento - sottolinea il presidente dell’Unione, Alessandro Gentilucci – che mira a potenziare sul territorio il valore sociale del caregiver familiare e a offrire a questa figura un supporto nell’attività di cura e assistenza di un proprio familiare. Troppo spesso si tratta di situazioni che rimangono sottotraccia, ed è importante invece attivare tutte quelle procedure e risorse che possano rendere più gestibili, per le famiglie, situazioni difficili che hanno ricadute sia sul piano sociosanitario che psicologico ed economico”.
Potranno fare domanda i caregiver familiari che assistano persone in possesso di disabilità gravissima attestata dalla Commissione Sanitaria Provinciale e residenti in uno dei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale XVIII. L’entità del contributo è di 1.200 euro e sarà erogato in un’unica soluzione.
Per reperire i modelli di domanda e conoscere in dettaglio i requisiti per poter accedere al fondo si può consultare il sito dell’Unione Montana al link https://www.unionemarcadicamerino.it/bandi-benefici-cms/.
La scadenza per la presentazione della domanda è il 5 novembre 2021 entro le ore 13.
Nell’ambito delle attività formative della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, diretta dal prof. Rocco Favale, è stato organizzato per il mese di ottobre un ciclo di tre seminari nel corso dei quali verranno trattate le tematiche della “Formazione e prevenzione del personale del servizio della protezione civile”.
I seminari, coordinati dal prof. Piergiorgio Fedeli, dal dott. Roberto Oreficini e dal dott. Giuseppe Losito, sono gratuiti e rivolti agli studenti Unicam, agli iscritti ad associazioni di volontariato, agli appartenenti alle Forze di Polizia e coloro che operano nell’ambito della protezione civile.
Gli incontri si terranno nel pomeriggio dei primi tre venerdì del mese: nel corso del primo seminario, che avrà luogo l’8 ottobre alle ore 15,00, il professor Federico Siotto, docente di Diritto del lavoro Unicam, relazionerà sullo “Stato giuridico del Volontario nell’ambito della Protezione Civile”, la dottoressa Chiara Garbin, Formatrice di Protezione Civile, affronterà la tematica del “Diritto dovere di formazione del Volontario della Protezione Civile” e quindi il dottor Marco Uggeri, Colonnello presso Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, chiuderà i lavori relazionando su “Idoneità psico attitudinale del Volontario e dell’Operatore di Protezione Civile”.
Gli altri due seminari si terranno venerdì 15 ottobre alle ore 15 presso l’Auditorium Politeama di Tolentino, mentre venerdì 22 ottobre si tornerà a Camerino presso la Scuola Giurisprudenza di Unicam.
Il monumento Vitalini si colora di rosa per la prevenzione del tumore al seno organizzata dalla Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori.
Ottobre è infatti il mese della prevenzione del cancro al seno e per sensibilizzare la popolazione sulla tematica sanitaria anche il Comune di Camerino ha deciso di illuminare uno dei monumenti della città aderendo all’iniziativa proposta da Lilt, che durerà per tutto il mese di ottobre.
Grazie ai risultati della ricerca in campo medico e alle diagnosi precoci la percentuale di guarigione dal tumore al seno si assesta oggi oltre l’80% dei casi, ma l’ampia incidenza della malattia rende importantissima la diffusione dello screening.
Per tutto il mese della campagna, telefonando al numero verde 800998877, sarà possibile prenotare una visita senologica gratuita negli ambulatori LILT aderenti presenti su tutto il territorio nazionale, oltre a ricevere informazioni, consigli e opuscoli dedicati.
Dallo scorso 1 ottobre il professor Guido Favia, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, è il nuovo Direttore del CIRM-IMN, il Centro Interuniversitario di Ricerche sulla Malaria-Italian Malaria Network, centro di ricerca finalizzato al potenziamento e al coordinamento degli studi che riguardano i principali aspetti della malattia, che vede la collaborazione tra ricercatori di diversi Atenei italiani e dell’Istituto Superiore di Sanità. L’Italian Malaria Network rappresenta in Italia il punto di riferimento per la ricerca sulla malaria.
Il professor Favia, che è stato vice direttore del Centro nel triennio 2018-2021, è un parassitologo e da molti anni è impegnato in attività di ricerca scientifica relative al controllo delle più pericolose malattie infettive che affliggono in particolare i paesi del terzo mondo, tra cui la malaria, zika e dengue.
“Sono estremamente orgoglioso – ha dichiarato il prof. Favia – per questa nomina, che rappresenta non soltanto una gratificazione personale, ma anche un importante riconoscimento della qualità e dell’eccellenza della ricerca e dei ricercatori di Unicam, in particolare nel settore della malaria che vede attivi in Ateneo ben due gruppi di ricerca, quello che coordino con la prof.ssa Irene Ricci e quello coordinato dalla prof.ssa Annette Habluetzel. Ringrazio l’Ateneo ancora una volta per le opportunità che offre ai propri ricercatori”.
“Sono anche un po’ intimorito dall’incarico – prosegue il professor Favia – ripensando ai miei predecessori, illustri scienziati del calibro del prof. Arese, del prof. Crisanti e della prof.ssa Taramelli, che ringrazio per quanto hanno fatto e l’esempio dei quali cercherò di seguire per questo incarico. Ci aspetta comunque un lavoro impegnativo, ma che sono sicuro sarà foriero di importanti risultati. Abbiamo già alcune idee per poter ampliare il centro e per avviare collaborazioni internazionali. L’impegno maggiore sarà senz’altro rivolto alle giovani ricercatrici ed ai giovani ricercatori, proseguendo il lavoro avviato dai miei predecessori mirato alla possibile attivazione di assegni di ricerca o di borse di dottorato che consentiranno la formazione e la crescita professionale e scientifica dei giovani. Continueremo a far progredire la tradizione della ricerca italiana sulla malaria, una delle più importanti in Europa, facendo sinergia tra i vari gruppi di ricerca per riuscire ad ottenere maggiori finanziamenti”.
Una gigantesca caccia al tesoro nel centro storico di Camerino alla scoperta delle sue bellezze. È l’iniziativa che si svolgerà domenica nella città ducale, organizzata all’interno del programma di promozione dei Paesi Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano, in collaborazione con il Comune di Camerino. Si tratta di un nuovo e divertente modo per scoprire l'antica bellezza dei centri storici, alla ricerca delle bellezze paesaggistiche. Per partecipare all’evento gratuito e aperto a tutti è necessario iscriversi a squadre al seguente indirizzo: https://www.bandierearancioni.it/eventi/caccia-ai-tesori-arancioni-di-camerino così da perdersi nei vicoli e intorno al cuore della città ducale. La manifestazione prevede che ciascuna squadra riceva degli indizi attraverso i quali andare alla scoperta in modo giocoso e divertente non solo di luoghi, ma anche di persone, tradizioni e sapori di Camerino. Un modo. L'avventurosa caccia al tesoro avrà inizio alle 15 davanti alla sede dell'associazione Pro Camerino al Sottocorte Village in via Ottaviani. Per accedere ad alcuni luoghi di cultura al chiuso tappa della caccia al tesoro, servirà il green pass, come previsto dalla normativa. Protagonista sarà anche la musica, con l'attività collaterale Caccia alle note: musica negli angoli del centro storico a cura dell'Istituto musicale Nelio Biondi di Camerino.
Ogni squadra che completerà il percorso riceverà un piccolo dono del territorio, che sarà consegnato al termine del percorso, ritornando al punto di partenza. La manifestazione si apre alla condivisione sui social, durante la giornata di domenica e soprattutto al termine della manifestazione, si potranno condividere foto ed immagini sui social con i tag @bandiere.arancioni e @touringclub e usando gli hashtag ufficiali: #tesoriarancioni #touringclubitaliano #bandierearancioni. La caccia al tesoro si svolgerà in contemporanea nei cento Borghi arancioni d'Italia, di cui fa parte anche Camerino.
Lavori in fase conclusiva per il ponte della strada provinciale 180 “Camerino - Tolentino”. La Provincia di Macerata, da inizio agosto, ha avviato il cantiere su questo impalcato per i primi lavori di ripristino e consolidamento sulla parte superiore e, da circa un mese, ha disposto la chiusura del tratto per effettuare gli interventi principali.
«Siamo perfettamente nei tempi che avevamo ipotizzato per la realizzazione dei lavori - afferma il Presidente Antonio Pettinari - ; entro la metà di ottobre saremo in grado di aprire il ponte dato che la ditta appaltatrice ha già realizzato la soletta e ora procederà con la stesura del tappetino».
Il ponte, situato nel Comune di Camerino, nei pressi dell’uscita della superstrada “Sfercia”, permette l’attraversamento del Rio San Luca, un affluente del fiume Chienti: per la sua collocazione e vicinanza con la Statale 77, è un’opera importante e soggetta a un notevole flusso di traffico, soprattutto in direzione Camerino. Composto in muratura mista di pietre e mattoni, presenta due arcate: è lungo circa 17 metri e largo 7,3 metri.
I lavori di consolidamento ammontano a 250 mila euro e rientrano nel programma di quelli individuati e pianificati dopo gli eventi sismici del 2016, per mettere in sicurezza e ripristinare la viabilità nei territori del cratere.
Nel dettaglio sono state effettuate delle iniezioni della muratura con malte cementizie; è stata rinforzata la muratura, anche con reti di fibra di carbonio, e l’intonaco strutturale; è stata rifatta la soletta in calcestruzzo, l’impalcato è stato impermeabilizzato e saranno installate nuove barriere di sicurezza.
Dal museo Venanzina Pennesi alla mostra al palazzo Castelli sono oltre 5mila i visitatori registrati nell’estate camerte. La prima mostra delle quattro regioni del cratere sismico dal 2016 “Camerino fuori le mura, prospettive d’arte dal ‘400 al ‘700” che si è conclusa solo pochi giorni fa, ha fatto registrare un grandioso successo di pubblico mettendo in esposizione le opere più rappresentative, importanti e di pregio presenti nella città ducale e nel suo territorio, dando il necessario risalto all'opera del Dosso Dossi, restaurata di recente e mai esposta, alla pala d'altare del Tiepolo, l’unica in tutto il centro Italia, all'Annunciazione di Giovanni Angelo d'Antonio, alla scultura del Bernini.
Scienza e arte si sono mescolate continuamente in un gioco tra tradizione e innovazione che si sono intersecate in una straordinaria sinfonia artistica. “Abbiamo cercato di valorizzare le opere recuperate nel territorio camerte e salvate dal sisma, provenienti da chiese e musei inagibili, ma non solo – ha spiegato l’assessore alla cultura Giovanna Sartori - Alcune di esse sono tornate in esposizione per il pubblico per la prima volta dal sisma, altre dopo il restauro, per altre si è trattato di riviverle attraverso le nuove tecnologie. La novità scientifica è costituita dal fatto che le opere sono state oggetto di indagini diagnostiche curate dallo spin off dell’Università di Camerino “Art & Co srl” e di valorizzazione attraverso una digitalizzazione eseguita dall'azienda Haltadefinizione i cui risultati sono stati a disposizione del pubblico attraverso appositi strumenti multimediali”.
L’esposizione ha riscontrato un interesse a livello internazionale facendo registrare la visita dell’onorevole e critico d’arte Vittorio Sgarbi, di Kan Kickert, ambasciatore della Repubblica d’Austria in Italia e dall'ex portavoce dell'ONU Andrea Angeli che hanno potuto ammirare la straordinaria bellezza delle opere di Bernini, Tiepolo, Dosso Dossi e degli artisti tra il Quattrocento e il Settecento che furono protagonisti a Camerino. Una mostra che è diventata ambasciatrice del patrimonio culturale della città ducale e del suo territorio: “È stato necessario un enorme lavoro – continua l’assessore Sartori – davvero impegnativo. La mostra è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale ed è stata realizzata grazie a un importante contributo economico della regione Marche e al sostegno di tanti partner, primi tra tutti l’Università di Camerino che ci ha messo a disposizione le aule di Palazzo Castelli e la Curia arcivescovile. L’esposizione ha confermato la centralità di Camerino nella zona dell’entroterra, ma non solo. Ha segnato una forte ripartenza dopo il sisma e il Covid, che aveva molto limitato le iniziative culturali. Una ripartenza all’insegna dell’arte con cui abbiamo iniziato l’estate, inaugurando lo scorso 28 maggio il restyling del Venanzina Pennesi, attuale sede dei musei civici e diocesani. Al suo interno è stata ospitata anche la mostra d’arte contemporanea di Ettore Frani che ha regalato una sua opera alla città di Camerino, a suggellare questo rapporto”.
I risultati scientifici di “Camerino fuori le mura, prospettive d’arte dal ‘400 al ‘700” sono stati raccolti in un volume in fase di realizzazione, che sarà presentato a novembre. Dunque, proprio l’arte continuerà ad essere la grande protagonista dei prossimi mesi fino alla fine dell’anno con la mostra “Rinascimento marchigiano” che, dopo essere in diverse città della Regione, chiuderà il suo ultimo capitolo proprio a Camerino.
“C’è un comitato che vuole salvaguardare l’ospedale di Camerino raccogliendo firme. Adesso? Come mai? C’entra forse la campagna elettorale? Le garanzie di potenziamento della sanità di territorio ci sono già e l’ospedale di Camerino è considerato presidio centrale”. Lo afferma il consigliere regionale Renzo Marinelli, in una nota in cui si ribadisce l’impegno della Regione Marche a favore dell’ospedale di Camerino.
“Insieme all’assessore alla Sanità Saltamartini sono state date rassicurazioni fin dai mesi scorsi durante l’incontro al Lanciano Forum - prosegue Marinelli - In più sono già in corso concorsi e assunzioni per dotare l’ospedale di specialisti, infermieri e nuovi primari. Possibile che nessuno del comitato se ne sia accorto?”
“Difficile crederlo, visto che tra loro ci sono anche ex amministratori comunali. Basta con le strumentalizzazioni di un tema serio come la sanità. Ci stiamo lavorando da un anno esclusivamente per ridare servizi ai cittadini. Chi tiene veramente a loro bada ai fatti, non a mettere firme sul nulla”. Così conclude il consigliere regionale Renzo Marinelli.
Va in onda domani giovedì 30 settembre nell’ambito di Tipicità in Blu 2021, la conferenza “COASTENERGY: ai confini dell’energia blu”. Alle ore 15.00 alla Mole Vanvitelliana l’evento verrà proposto in modalità phygital, per essere seguito sia in presenza fisica che da remoto.
“COASTENERGY – Blue energy in ports and coastal urban areas” è un progetto europeo finanziato nel 2019 dal Programma Interreg Italia-Croazia. È coordinato da IRENA, l’Agenzia Regionale Istriana per l’Energia, e raggruppa otto partner istituzionali, accademici ed economici, tra cui l’Università di Camerino - sezione di Geologia.
L’obiettivo principale del progetto, che si concluderà a dicembre 2021, è quello di creare un ambiente favorevole per lo sviluppo imprenditoriale nel settore delle Blue Energy, o energie rinnovabili marine su entrambe le sponde dell’Adriatico, e in particolare di promuovere sistemi per lo sfruttamento energetico del moto ondoso, delle correnti e del gradiente termico marino, con particolare attenzione ai sistemi integrati in porti e altre infrastrutture costiere.
Per raggiungere questo obiettivo, COASTENERGY ha lavorato molto sulla sensibilizzazione e il coinvolgimento di amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini, creando network internazionali e locali e organizzando incontri, eventi e workshop che hanno portato alla definizione di strategie condivise per favorire la crescita delle Blue Energy e di studi di fattibilità di impianti pilota, compatibili con i potenziali energetici delle coste italiane e croate, le esigenze di tutela ambientale e paesaggistica e le istanze delle comunità locali. COASTENERGY ha anche creato la piattaforma online dell’Osservatorio congiunto Italo-Croato sui sistemi costieri per la produzione di energia blu, che potrà supportare imprese, enti pubblici e ricercatori intenzionati a promuovere progetti imprenditoriali e di ricerca nel settore.
La conferenza “COASTENERGY: ai confini dell’energia blu!” servirà a presentare i risultati ottenuti e a discutere le opportunità future da cogliere per favorire la crescita di un settore in crescita, riconosciuto in ambito europeo come un driver di innovazione e occupazione.
Per maggiori informazioni: https://www.italy-croatia.eu/web/coastenergy
https://www.facebook.com/coastenergy.interreg/
Oggi, lunedì 27 settembre, è stato inaugurato il nuovissimo campo da padel degli impianti sportivi universitari di Camerino. Questo nuovo impianto va ad aggiungersi alle già numerose attività che si possono praticare al Centro Universitario Sportivo di Camerino.
Presenti il Presidente del CUS Stefano Belardinelli e il Rettore Unicam Prof. Claudio Pettinari che hanno entrambi sottolineato l’importanza dello sport per la salute e come veicolo fondamentale per l’aggregazione e inclusione. Presenti anche i tecnici ing. Gianluca Marucci, ing. Stelvio Calafiore e il geom. Bruno Mogliani, che hanno rimarcato l’elevata qualità tecnica del nuovo impianto.
“Nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo” sottolinea il Presidente del Cus Stefano Belardinelli “il CUS non si è mai fermato spingendo le attività sportive all’aperto. A ridosso del primo lockdown abbiamo subito continuato con i corsi fitness online e abbiamo implementato nuove strutture all’aperto: i campi da tennis sono stati ristrutturati, campi dove ogni tanto si allena anche la studentessa Unicam Elisabetta Cocciaretto numero 112 al mondo, nuova palestra e area calisthenics outdoor, una nuova sezioni sportiva degli e-sports e ora il padel. Ovviamente le novità non finiscono qua”.
Il Rettore prof. Claudio Pettinari “il padel è una disciplina che racchiude in sé un serie di altre attività come il tennistavolo, il tennis e lo squash. Ho provato il campo insieme al Presidente del CUS e siamo una compagine davvero resistente come sono resistenti sia Unicam che il CUS Camerino. La qualità tecnica dell’impianto è ottima e sono sicuro che sarà molto frequentato dalle ragazze e ragazzi Unicam”.
Il Campo da Padelì può essere prenotato chiamando il numero 0737.630047.
Il primo grande convegno nazionale sull’area di Frasassi, la sua storia e il suo ambiente ipogeo. Filo conduttore le Scienze Geologiche, senza trascurare gli altri importanti aspetti legati alle grotte, come l’archeologia e la speleologia. In occasione della giornata commemorativa del 50° Anniversario della scoperta delle Grotte di Frasassi il Comune di Genga, il Consorzio Frasassi e l’Università di Camerino hanno organizzato un convegno che ha l’obiettivo di raccontare a cittadini e turisti l’affascinante patrimonio naturale e scientifico presente nel cuore della Regione Marche.
Una risorsa naturale eccezionale che contempla diverse discipline scientifiche, a partire dalle Scienze Geologiche e settori collegati, come l’idrogeologia, la speleologia, la geomorfologia, la speleobiologia, la paleontologia e l’archeologia. Tutti temi che trovano esempi concreti e conferme nell’area di Frasassi, dove nel tempo sono stati rinvenuti reperti preziosi, molti dei quali accuratamente conservati nel Museo Speleopaleontologico di San Vittore di Genga. Dunque, il convegno intende offrire ai partecipanti un excursus sui principali temi in questione, ma con un taglio e un’apertura tale da poter essere partecipato anche da chi non proviene da studi scientifici e di settore.
Un viaggio attraverso una serie di considerazioni e approfondimenti che si susseguiranno grazie alla partecipazione e alle testimonianze di docenti universitari, autorità ed esperti, al fine di sviluppare una rete di competenze e conoscenze per rendere sempre più consapevoli cittadini e turisti, che ogni anno provengono da tutto il mondo, dell’enorme patrimonio naturale che hanno sotto i loro piedi.«Le Grotte di Frasassi rappresentano un patrimonio culturale e scientifico inestimabile - ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari - non solo per la nostra Regione, ma per l'intero Paese. Siamo davvero molto soddisfatti come Ateneo di poter collaborare con il Consorzio per attività e progetti di ricerca su tematiche di stringente attualità e che sono al centro delle attività di ricerca della nostra sezione di Geologia, attività che oltre ad essere importanti dal punto di vista scientifico, ci auguriamo potranno contribuire alla valorizzazione ed alla salvaguardia delle Grotte e ad incentivare ancora di più il turismo.»
«Il Convegno è organizzato nell’ambito di una convenzione sottoscritta nel 2020 tra Comune di Genga, Consorzio Frasassi e l’Università di Camerino – afferma Emanuele Tondi, responsabile della Convenzione - con l’obiettivo di valorizzare da un punto di vista scientifico il sito di Frasassi, permettendo e favorendo la fruizione di tali conoscenze a cittadini e turisti, nell’ambito della divulgazione delle Scienze della Terra e promozione del concetto di geodiversità».
«Da quando abbiamo sottoscritto la nostra convenzione ad ottobre dell’anno scorso - spiega il sindaco di Genga, l’avvocato Marco Filipponi - si è subito pensato al valore aggiunto che potrebbe essere acquisito dal trasformare informazioni tecniche e spesso inavvicinabili ai più in un racconto che possa essere fruito da tutti, ed in primis dalle migliaia di turisti che vengono a trovarci. La collaborazione con l’Università di Camerino ci è subito sembrata una prestigiosa occasione per lo sviluppo argomentativo del nostro territorio in un’ottica di arricchimento dell’offerta turistica».
«Quale migliore occasione per dare un contributo dal profilo scientifico alla celebrazione del 50° Anniversario della scoperta delle Grotte di Frasassi - commenta il Vicepresidente del Consorzio Frasassi, l’ingegnere Lorenzo Burzacca - un primo traguardo a cui abbiamo voluto donare una doppia veste: quella commemorativa che si svolgerà durante il pomeriggio del 25 settembre, e una più settoriale rappresentata, appunto, dal convegno. Ma sempre con un’attenzione rivolta a chi, in seguito, potrà usufruire delle conoscenze e dei progetti condivisi in questa giornata. Da sempre le Grotte di Frasassi sono meta anche di ricercatori provenienti dalle Università di tutto il mondo. E a livello nazionale siamo tra i primi siti di richiamo per il turismo scolastico-didattico. Dunque l’intervento e la collaborazione con l’Università di Camerino si configura quale opportuno incontro tra le Istituzioni in questione, ed orientato ad implementare il materiale informativo».
Il Convegno ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Geologi ed è stato organizzato in collaborazione con l'Ordine dei Geologi della Regione Marche, e prevederà l’acquisizione di crediti formativi per gli iscritti che parteciperanno.
Per ragioni strettamente legate alle misure di sicurezza legate alla pandemia da Covid19, la Sala Consiliare del Comune di Genga potrà ospitare in presenza un numero massimo di 50 partecipanti su prenotazione.
Sarà comunque possibile seguire gli interventi in modalità online sulla piattaforma webex: unicam.webex.com/meet/geologia.orienta.
L’Università di Camerino ha partecipato ad un importante convegno globale (ECSA58-EMECS13, Estuarine & Coastal Sciences Association) focalizzato sulle aree costiere esposte ai cambiamenti globali in atto. I ricercatori nel campo botanico-ecologico Luca Bracchetti, Stefano Chelli, Massimiliano Fazzini e Fabio Conti, hanno presentato alcuni dati preoccupanti relativi alla Riserva Naturale Sentina.
Durante la loro relazione orale, hanno discusso del fenomeno dell’erosione costiera in Riserva, delle sue variazioni nel corso degli anni e dei rischi per il prossimo futuro. Se non si interverrà per contrastare il fenomeno erosivo, il quadro che emerge è drammatico.
I dati derivati dalle foto aeree mostrano un arretramento della linea di costa di oltre 150 metri dagli anni ’60 con un trend di erosione che in alcuni periodi ha toccato la velocità media di 3,3 metri all’anno. Negli ultimi anni, la frequenza e l’intensità delle mareggiate straordinarie sono aumentate probabilmente a causa del cambiamento climatico in atto, con conseguenze rilevanti sugli ambienti costieri della Riserva.
Si è osservato che, delle 18 specie vegetali rare oggetto di reintroduzione negli ultimi 10 anni, ben 8 sono a rischio concreto di scomparsa entro pochissimi anni, mentre per 3 specie la reintroduzione è di fatto fallita a causa del repentino arretramento della linea di costa. Senza alcun tipo di intervento volto a mitigare l’erosione costiera, il rischio di perdere ecosistemi preziosi è imminente.
Persino le zone umide recentemente ripristinate grazie ad un progetto LIFE finanziato dall’Unione Europea potrebbero avere vita breve, così come l’edificio storico “Torre sul Porto” ormai a pochi metri dalla battigia.
In poche parole, ciò che rende la Riserva Sentina unica e preziosa rischia di scomparire in pochi anni.
“Unicam ce la sta mettendo tutta – sottolineano i ricercatori – e ci auguriamo che gli Enti preposti implementino nel breve termine le misure necessarie ad arrestare questa pericolosa tendenza”.
Il primo fine settimana dell’autunno assume i toni dell’arancione, quelli della XIII festa Nazionale del Plein Air alla scoperta dei Paesi bandiera arancione.
Sabato torna anche a Camerino, dopo un anno di interruzione dovuto all’emergenza sanitaria, l'evento tanto atteso che propone le mete dell’entroterra da scoprire all’insegna del turismo lento, che ogni anno celebra il rapporto privilegiato fra il turismo in libertà e i piccoli centri.
Gli amanti dell’abitar viaggiando sono portati a scoprire un’originale mappa d’Italia che li guiderà a conoscere tante località in quasi tutte le regioni. Un aperitivo gustoso composto dai sapori dell’entroterra maceratese farà da benvenuto nella città ducale per i visitatori che saranno accolti dall’Amministrazione comunale nell’area camper, dove saranno consegnati anche dei kit utili per il fine settimana. Arte, guide alla scoperta della città e musica accompagneranno i due giorni: sabato sera il concerto “Correnti e Correnti” note di clarinetto e marimba. La domenica mattina sarà dedicata alla visita del rinnovato edificio Venanzina Pennesi, sede dei musei civici e diocesani. “Abbiamo aperto l’estate proprio con la consegna della Bandiera Gialla della Federazione nazionale Associazione campeggiatori turistici d’Italia, per aver investito in accoglienza e servizi di qualità a favore del Turismo del movimento – spiega l’assessore Giovanna Sartori – un riconoscimento di qualità per Camerino, di cui siamo molto orgogliosi, destinato alle strutture o località che si distinguono per investimenti in accoglienza e servizi, a favore del “Turismo del movimento”. Ecco, iniziamo questa nuova stagione proseguendo quella strada, con un evento che valorizza il turismo en plein air”. (Per info e prenotazioni info@comune.camerino.mc.it). Sabato scorso alla Fiera di Parma, nel corso della XII edizione del Salone del Camper si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna a tutti i Comuni “Bandiera gialla” che in Italia sono 86.
La Notte Europea dei Ricercatori anche quest'anno a Camerino, con laboratori, seminari, incontri e spettacoli per tutte le età.
L’evento è in programma per l’intera giornata di venerdì 24 settembre.
Un evento per celebrare il minuzioso lavoro di ricerca che quotidianamente viene svolto da donne e uomini e spesso non valutato adeguatamente.
L’Ateneo camerte partecipa alla Notte europea dei Ricercatori tramite il progetto sostenuto dalla Commissione europea Sharper, coordinato dalla società di comunicazione scientifica Psiquadro, in collaborazione con un consorzio nazionale di istituto, musei e università.
Gli appuntamenti tornano in presenza, ma non mancheranno le attività online.
Nella sala riunione del rettorato c’è stata quest’oggi la presentazione del ricco carnet di eventi, alla presenza del rettore Claudio Pettinari e del consigliere comunale Riccardo Pennesi.
"È dal 2005 che Unicam aderisce alla Notte europea dei Ricercatori – ha esordito il rettore Pettinari - . Il messaggio che accogliamo dall’Unione Europea rappresenta la necessità di far conoscere la scienza e portarla nelle piazze .
Se comunicare è difficile – ha evidenziato Pettinari – comunicare la scienza lo è ancora di più. Spesso, come si è potuto notare anche durante la pandemia, i concetti chiari della scienza possono essere confusi dalle tante dichiarazioni fuorvianti, perciò è indispensabile comunicare bene e in maniera corretta. Ed è questa una delle mission dell’Ateneo”.
“Senza ricerca non c’è futuro – ha sottolineato il consigliere Pennesi – e per questo come Comune siamo orgogliosi di ospitare questo evento al fianco dell’Ateneo camerte”.
Nel fitto programma, di quella che sarà una vera e proria festa della scienza e della ricerca, un momento particolare è quello dedicato alla piantumazione di un ulivo nell’area verde del Campus. La pianta celebrerà il lavoro prezioso svolto da ricercatrici e ricercatori.
Da segnalare, tra i vari appuntamenti, la maratona dedicata a Dante a 700 dalla sua morte: “Quanta scienza c’è in un’opera letteraria come la Divina commedia”. Non potevano mancare, inoltre, temi di stretta attualità come “Attività di ricerca sul Covid-19: a che punto siamo?”. Ad incuriosire, inoltre, la platea sarà alle 18,00 la performance curata dai docenti della Sezione Botanica che guideranno gli spettatori alla presenza di "veleni, piante e società umane".
Grande chiusura di Sharper 2021 alle 21:15 con il Chemistry show, laboratorio – spettacolo a cura della sezione di Chimica Unicam.
L'amministrazione comunale di Camerino è entrata a gamba tesa nelle decisioni assunte da un'altra amministrazione mettendone in discussione la scelta. È quanto accaduto pochi giorni fa con il parere contrario espresso dalla giunta di Camerino nei confronti di quella di Fiastra, colpevole, secondo il sindaco Sandro Sborgia, di aver chiesto, per la propria scuola, di poter entrare a far parte dell'istituto comprensivo Monsignor Paoletti di Pieve Torina.
"Chi si comporta in questo modo - dichiara il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia - dimostra di non avere chiaro cosa significhi amministrare seguendo principi di democrazia. Dimostra un assoluto non rispetto della libera scelta di una comunità, quella che rappresento in qualità di sindaco, che ha espresso un chiaro intento per quanto riguarda la questione. Se abbiamo fatto questa scelta l'abbiamo fatta per buone ragioni e in modo ponderato, non per fare dispetto a qualcuno.
Il comune di Fiastra – prosegue Scaficchia - ha esigenze differenti rispetto a quelle di una cittadina come Camerino, e sono le medesime esigenze degli altri comuni che fanno parte della strategia per le aree interne, per i quali la scuola ha un valore fondamentale in ottica ripartenza post sisma. Non a caso, dell'istituto comprensivo di Pieve Torina fanno già parte le scuole di Muccia, Valfornace e Visso. Non tollereremo alcuna intromissione in scelte che riguardano i bambini di Fiastra e le loro famiglie, scelte fatte in modo responsabile per tutelarne la dignità come alunni oggi, e come cittadini domani".
Consegnata questa mattina l’area alla ditta che eseguirà i lavori per la realizzazione delI’Istituto comprensivo Ugo Betti, nel quartiere di San Paolo. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo che qualche mese fa ha anche ottenuto il parere positivo della Conferenza Permanente, questa mattina si è compiuto un altro passo per la realizzazione della nuova scuola.
“Si tratta di un passo al termine di un lungo e impegnativo lavoro iniziato due anni e mezzo fa: sono questi risultati che ci devono spingere a continuare il percorso che abbiamo iniziato – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - La realizzazione di questa scuola avrebbe dovuto essere una priorità per la città. Consapevoli di questo, fin da subito abbiamo fatto l’impossibile perché si arrivasse finalmente alla sua costruzione. Siamo arrivati alla consegna delle aree all’impresa che eseguirà i lavori da parte della struttura commissariale e credo che sia un passo fondamentale affinché si possa passare alla consegna vera e propria del cantiere che dovrebbe avvenire tra qualche settimana”.
Sempre questa mattina il sindaco Sborgia, insieme alla vice sindaco Lucia Jajani e all’assessore alla cultura Giovanna Sartori, ha anche ricevuto in sala consiliare i dirigenti scolastici Francesco Rosati e Maurizio Cavallaro per ringraziarli del lavoro svolto negli istituti scolastici fino a oggi, consegnando loro una targa realizzata proprio per l’occasione, alla presenza anche di Fabio Sargenti, presidente del Consiglio d’istituto dell’IC Ugo Betti. Francesco Rosati, ex dirigente dei licei di Camerino, da quest’anno è a capo dell’istituto Ugo Betti e reggente dell’istituto Antinori mentre il dirigente Maurizio Cavallaro, ex dirigenti dell’Istituto Betti oggi è a capo del plesso Strampelli di Castelraimondo.
“Sono persone impagabili – ha detto il primo cittadino consegnando le targhe - che amano il loro lavoro e che non smettono mai di esercitarlo. Essendo entrambi nostri concittadini tutta la città deve essere fiera di averli avuti come dirigenti scolastici. Volevamo testimoniare la nostra gratitudine con un piccolo gesto e abbiamo pensato fosse giusto farlo oggi, con l’augurio di un buon lavoro per il nuovo anno scolastico appena iniziato”.
Presentazione in piazza Dario Conti al Sottocorte Village per la squadra del Camerino calcio che sabato esordirà nel campionato di Prima categoria, girone C.
Il presidente Enrico Pupilli insieme allo staff tecnico-dirigenziale e il direttore sportivo Gabriele Mosciatti ha presentato le novità e i componenti della squadra che sarà allenata dal mister Andrea Tiburzi insieme al suo vice Sandro Foglia. Presenti anche il sindaco Sandro Sborgia e la vice sindaco, nonché assessore allo sport, Lucia Jajani che hanno sottolineato la proficua collaborazione con la società e la dirigenza. Non è mancato un particolare ringraziamento, da parte di Pupilli, a Domenico Quadraroli che per 27 anni è stato il patron dell’Asd Camerino Calcio consentendo un’importante continuità, con grandi sforzi.
Diverse le novità, prima tra tutte la collaborazione col Cus Camerino, illustrate dal presidente Stefano Belardinelli: sono previste delle agevolazioni e premi per gli studenti Unicam che non svolgono attività professionistica, ma che giocano a calcio e studiano. Saranno, infatti, bandite delle borse di studio in favore degli studenti che faranno parte della squadra. Presentati anche il rinnovato stemma e le maglie con il nuovo sponsor Coccia Costruzioni.
Una particolare attenzione è stata rivolta al settore giovanile, che dallo scorso anno è in unione con Castelraimondo in virtù della fusione dei vivai delle rispettive società, per creare una maggiore sinergia di risorse a vantaggio della crescita dei ragazzi.
Una rosa giovane e composta da ragazzi locali, capitanata da Alessandro Salvetti, si presenterà ai nastri di partenza di questa nuova stagione che riparte dopo quasi due anni di stop a causa della pandemia.
A tutti i ragazzi i migliori auguri.
“Il sistema agroalimentare italiano vivrà tempi duri e preoccupanti”. Non usa giri di parole Federico Maccari, Presidente della sezione agroalimentare e Vice Presidente di Confindustria Macerata.
Ai recenti aumenti dei costi energetici ovvero delle bollette di luce e gas di cui tanto si parla negli ultimi giorni, c’è un altro incremento ormai ineludibile, ma che per ora sembra riguardare e ricadere solo sui produttori, quello delle principali materie prime utili alla realizzazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari.
“Stiamo assistendo ad uno straordinario incremento di tante materie prime indispensabili per la realizzazione della maggior parte dei prodotti di prima necessità e con una velocità mai vista prima - sottolinea Maccari -. Un insieme di beni che sta coinvolgendo la maggior parte dei produttori italiani e che per le loro caratteristiche dimensionali e gestionali, per lo più di piccola dimensione e con attività artigianali, rischiano di non riuscire a compensare gli importanti aumenti dei costi con un adeguamento dei prezzi nei tempi utili al sostentamento e tutela delle proprie attività produttive".
"Prendendo ad esempio i produttori di pasta (il primo piatto più consumato in Italia), solo nel corso dell’ultimo mese il costo del grano duro è raddoppiato rispetto a 6 mesi fa. La causa risiede nello scarso raccolto in Canada e Usa (appena 3,5 milioni di tonnellate contro i tradizionali 6,5), che comportando una sensibile riduzione dell’offerta mondiale, purtroppo ha portato conseguenze indirette anche sulla quotazione e sul costo del grano duro italiano, che quest’anno, confermandosi come un prodotto che rispetta regole di sicurezza alimentare e ambientale superiore agli standard degli altri paesi, si è anche distinto per una ottima qualità complessiva del raccolto” aggiunge il Presidente della sezione agroalimentare di Confindustria Macerata.
Gli aumenti sono tali che i produttori da soli non riescono ad assorbire l’incredibile aggravio dei costi e per questo a breve assisteremo ad un inevitabile aumento dei prezzi al consumo.
“Come Confindustria – insiste Maccari – stiamo osservando e analizzando lo scenario complessivo per comprendere l’impatto che l’impennata dei costi di produzione avrà nei confronti dei nostri associati e quindi sui consumatori, che per effetto di una importante evoluzione inflattiva e in considerazione della maggiore propensione al risparmio a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni, potrebbero reagire con una preoccupante riduzione o riqualificazione dei consumi. La lista dei beni coinvolta è lunga e il rischio è quello di trovarci in una filiera strategica per il sistema economico italiano che si ritroverà progressivamente impoverita per effetto di una sicura riduzione dei margini economici di produzione e di un probabile calo della domanda causata da una diminuzione del potere di acquisto dei consumatori”.
A completare il quadro ci sono anche legno, acciaio, ferro, plastica, carta e tante altre materie prime indispensabili per il settore imballaggi.
“Come sistema confidustriale locale il confronto è costante ma la situazione è estremamente preoccupante, perché tante aziende del settore agroalimentare rischiano di andare seriamente in difficoltà e chiudere l’anno con bilanci in perdita e con tutte le conseguenze facilmente intuibili. Per questo sarebbe opportuno che i vari livelli di governo prendessero coscienza della criticità e sostenessero questo settore con misure immediate” conclude Maccari.
La diocesi di Camerino pronta ad ospitare tre famiglie afghane. Lo ha annunciato l'arcivescovo Francesco Massara, nel recepire la proposta della Prefettura di Macerata di comunicare eventuali disponibilità di soluzioni alloggiative finalizzate all’accoglienza di cittadini afghani così come fatto già da alcune Amministrazioni comunali della provincia di Macerata.
Una delle tre famiglie è già arrivata nelle Marche, mentre le altre due si sposteranno nei prossimi giorni. Ancora un gesto di solidarietà proveniente dal nostro territorio. Gli immobili che ospiteranno le tre famiglie appartengono all'istituto di sostentamento del clero.
Torna il premio letterario intitolato a Ugo Betti che la città di Camerino dedica a uno dei suoi figli più illustri fin dal decennale della sua morte, a Roma il 9 giugno 1953. Quella che si terrà nel 2022 sarà la XVIII edizione che vedrà le premiazioni l’8 e 9 giugno quale culmine di un lungo percorso che partirà con eventi già questo autunno.
A presentarlo in conferenza stampa il sindaco Sandro Sborgia, l’assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori e l’avvocato Giuseppe De Rosa, presidente del Centro Studi Ugo Betti.
“Abbiamo deciso di investire e puntare su cultura e turismo - ha sottolineato l’assessore Sartori - e il premio Betti s’inserisce in questa logica. È stato un cittadino illustre e importante che ha portato la città di Camerino in giro per il mondo. La scorsa settimana abbiamo ricordato la nostra concittadina Maria Grazia Capulli, a distanza di una settimana ricordiamo un altro illustrissimo cittadino a riprova di quanti personaggi di grande spessore sia capace di esprimere Camerino, vanno ricordati e celebrati nella maniera più giusta”.
In passato alcune edizioni sono state dedicate a forme letterarie diverse dal teatro, nelle quali Ugo Betti fu impegnato, come la novellistica, la letteratura per l’infanzia, la poesia.
La prossima edizione, come le ultime due precedenti, sarà invece incentrata sulla drammaturgia. Il tema prescelto è di strettissima attualità: «Teatro e giustizia: la responsabilità, la colpa, il perdono».
Stante il tema, la giuria sarà composta da esponenti del mondo della cultura teatrale e da due eminenti giuristi noti anche per apprezzate «incursioni» nel mondo della letteratura e della cultura umanistica. Questi i nomi della giuria al completo: Marco De Marinis, già ordinario di Discipline teatrali nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna (presidente); Pierfrancesco Giannangeli, docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Macerata; Natalino Irti, allievo di Emilio Betti e docente emerito dell’Università di Roma La Sapienza, dove ha insegnato Istituzioni di diritto privato, Diritto civile e Teoria generale del diritto; Vincenzo Luzi, magistrato a riposo, cultore di studi letterari; Massimo Marino, saggista, storico, giornalista e critico teatrale.
“Camerino è città di cultura e d'arte – ha detto il sindaco Sandro Sborgia -. È nel solco delle iniziative volte a restituire valore e vitalità ai valori e alle personalità che hanno caratterizzato e che hanno fatto grande la nostra Città che siamo lieti di annunciare la ripartenza, dopo una breve pausa, del prestigioso Premio Betti. Un premio dedicato alla drammaturgia importante e conosciuto a livello nazionale".
"Disponiamo di un patrimonio vastissimo e prezioso di intelligenze e opere da custodire gelosamente, ma al tempo stesso da valorizzare e far conoscere. Ringrazio l’avvocato De Rosa – ha concluso il primo cittadino - e quanti hanno lavorato affinché ripartisse il Premio Ugo Betti che non si limiterà a scegliere il vincitore, ma sarà caratterizzato da diversi eventi che già da questo autunno accompagneranno le serate camerti sino alla conclusione nel mese di giugno 2022”.
Tra le iniziative che precederanno il Premio si prevedono la rappresentazione a Camerino del dramma «Corruzione a Palazzo di giustizia», portato in scena dalla compagnia teatrale «Piccola Ribalta» di Civitanova Marche; in primavera l’organizzazione di uno o più «itinerari bettiani» nel centro storico di Camerino e nella campagna camerte, in particolare nei pressi della tenuta di Camorsciano (ovvero di quel che resta di essa); nell’autunno del 2022 sarà celebrato il centenario della pubblicazione della raccolta di poesie «Il re pensieroso», scritte da Ugo Betti in gran parte nel periodo della prigionia (1917-1919) a Celle Lager (Hannover), durante la Prima guerra mondiale.
La manifestazione pubblica prevedrà un’introduzione storico-critica e la recita di poesie tratte dal libro. Riprenderà il suo lavoro anche il rinnovato Centro studi teatrali e letterari «Ugo Betti», nominato dal comune di Camerino e composto dal sindaco o suo delegato, da Angela Amici, Carla Carotenuto, Giuseppe De Rosa e Donatella Pazzelli (segretaria), ha bandito un programma di iniziative «bettiane» per gli ultimi mesi del 2021 e per il 2022.
Non solo. Il Premio Betti si allarga alle scuole rivolgendosi ai piccoli “alunni” della scuola primaria fino agli studenti universitari. Questi ultimi potranno inviare, secondo quanto previsto dal bando, contributi culturali che possono variare dal disegno al componimento letterario alla ricerca scientifica, sempre aventi per oggetto l’opera di Betti. La giuria è composta da Massimo Fabrizi (presidente), Paola Porfiri, Giuseppina Santancini, Vincenzo Scuri e Paolo Verdarelli.
Il Premio Betti nacque nel 1963 per iniziativa dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo, presieduta dal prof. Domenico Cavallaro. Le giurie che si sono succedute negli anni hanno visto la partecipazione di eminenti studiosi, tra i quali critici, autori e registi teatrali come Mario Apollonio, Orazio Costa Giovangigli, Diego Fabbri; l’attrice Evi Maltagliati; il critico letterario Antonio Di Pietro; uomini di cultura del calibro di Carlo Bo, Leone Piccioni, Valerio Volpini, Libero Bigiaretti, Giorgio Zampa, Giorgio Barberi Squarotti; il giornalista Alberto Sensini e intellettuali camerinesi come Rosa Berti Sabbieti, Bruno Fabi, Angelo Antonio Bittarelli, Leonardo Mancino, Mario Pelosi.
I premi hanno pure conosciuto assegnazioni a eminenti personalità della cultura italiana, tra i quali lo scrittore marchigiano Plinio Acquabona, il noto regista Folco Quilici, il poeta Elio Fiore, lo studioso germanista Italo Alighiero Chiusano, il poeta e senatore a vita Mario Luzi.