Marta Capuani, Silvia David e Chiara Potenza, tre ginnaste dell’Asd Promosport Camerino, hanno partecipato al Campionato nazionale serie A di specialità di ginnastica ritmica, che si è tenuto nel fine settimana appena trascorso a Santa Croce dell’Arno (PI). Brillante prestazione per Marta Capuani, che venerdì ha conquistato ben due medaglie d’oro, nell’individuale nastro e nell’individuale cerchio, ottenendo anche la qualificazione per la gara internazionale di Monsummano Terme.Ottima gara anche per Silvia David che però non è stata fortunata nella classifica.Sabato è stata la volta di Chiara Potenza, che nella categoria Allieve è salita per ben due volte sul gradino più alto del podio (oro nell’individuale corpo libero e oro nell’individuale fune) ottenendo anche lei la anche la qualificazione per la gara internazionale di Monsummano Terme.Grande soddisfazione per l’allenatrice Dimka Ratcheva, che è pronta per la gara di fine maggio a Pesato (Gold e Grand Prix) e che si avvia alla conclusione di un anno sportivo con un medagliere davvero straordinario!
Due incidenti per fortuna dalle conseguenze non gravi questa mattina nell'entroterra camerte. Il primo è avvenuto poco prima delle 11 tra Muccia e Pontelatrave, poco prima dello svincolo della nuova superstrada, durante la Granfondo Terre dei Varano - gara ciclistica dai 1400 partecipanti organizzata dal gruppo Avis Frecce Azzurre di Camerino. Coinvolti tre veicoli. Un ciclista che partecipava alla gara è stato urtato su un fianco da una moto, e nell'impatto è stata coinvolta anche un'automobile. Ferito lievemente l'atleta che è stato trasportato subito al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino. Sul posto per i rilievi la Polizia Stradale di Camerino. Ha fatto tutto da solo invece un motociclista che è uscito di strada mentre percorreva il tratto della statale 77 tra Muccia e Gelagna Bassa, frazione di Serravalle del Chienti. Il giovane, D.P., 25 anni, di San Severino, era in sella a una Triumph Daytona 675. È stato soccorso dai sanitari e trasportato anche lui al presidio camerte, dove è stato visitato e per le lesioni riportate ha avuto 40 giorni di prognosi. Si sono occupati dei rilievi i Carabinieri di Camerino.
La salute dei cani ospitati nel canile comunale di Macerata continuerà a essere monitorata dagli esperti della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell'Università degli studi di Camerino. Con la firma ufficiale avvenuta questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sala consiliare del Comune, è stato infatti rinnovato l'accordo, per altri tre anni, tra Meridiana Cooperativa Sociale, gestore della struttura insieme l'associazione di volontariato Argo, Comune di Macerata e ateneo camerte che prevede la presenza degli studenti, ricercatori e docenti dell'UNICAM all’interno del canile comunale per accertare la salute degli animali presenti.“La firma del primo protocollo - come ha ricordato nel suo intervento l’assessore all’Ambiente, Mario Iesari - è avvenuta nel 2011 e, dopo sei anni di collaborazione, il gestore del rifugio "Gli amici del cane" l' Amministrazione comunale e l'Università di Camerino hanno deciso di proseguire il progetto. Tutto questo è un esempio importante di come possiamo produrre risultati interessanti e importanti in grado di sviluppare progetti di eccellenza”.Il nuovo accordo, a partire da quest’anno, prevede anche il monitoraggio delle malattie neoplastiche, che colpiscono gli ospiti del canile comunale di Macerata, anche in riferimento al Registro tumori animali, recentemente istituito dall’ Ospedale Veterinario Universitario Didattico. Il rifugio maceratese, dunque, darà il suo contributo a un registro che avrà una ricaduta di straordinaria importanza anche per la salute pubblica. Infatti, molti tumori animali, segnatamente quelli del cane e del gatto, hanno caratteristiche biologiche simili (se non sovrapponibili) a quelli dell’uomo, potendo riconoscere gli stessi agenti mutageni e cancerogeni. Il registro tumori animali rappresenta, come ha ricordato il dottor Andrea Spaterna, direttore sanitario dell’ospedale veterinario universitario didattico dell’Università di Camerino, uno strumento necessario per gli studi epidemiologici finalizzati a rilevare ed elaborare i dati relativi alle neoplasie degli animali che vivono a stretto contatto con l’uomo (cani e gatti in particolare) e che, quindi, ne condividono gli stessi fattori di rischio; gli animali diventano così una sorta di sentinella, in quanto oltre a sviluppare malattie neoplastiche simili o sovrapponibili a quelle dell’uomo, hanno una vita molto breve, cosa che consente di ottenere dati epidemiologici sui fattori di rischio, relativi a determinate aree territoriali, in un periodo temporale molto più ristretto rispetto a quelli che possono scaturire dallo studio statistico delle neoplasie dell’uomo.Per quanto riguarda i cani adottati al canile comunale di Macerata, dal 2011 al mese di aprile scorso sono stati affidati o riconsegnati ai propri padroni 508 cani. A ricordarlo Giuseppe Spernanzoni, presidente della Meridiana: “Un dato importante - ha proseguito - che vede anche una notevole riduzione del numero degli animali in ingresso che oggi si registra inferiore quello delle uscite, frutto delle moltissime campagne di sensibilizzazione contro l'abbandono e a favore dell'adozione realizzate negli ultimi anni da Meridiana ed Argo. Infine, tra i dati più importanti che si registrano al canile di Macerata c’è anche quello del fronte occupazionale che vede impegnate 6 persone a tempo indeterminato nelle quotidiane attività di cura e tutela degli animali ospitati.
Il Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini sarà il prossimo 13 maggio alla Scuola di Giurisprudenza di Unicam per la presentazione del libro “Il fuoco dentro. Oriana e Firenze”, di cui è autore. L’incontro si aprirà con i saluti del Rettore Unicam Flavio Corradini, poi il direttore della sede Rai Marche Giovanni Iannelli presenterà il volume e ne discuterà con l’autore. Il libro accosta frammenti della vita adolescente della Fallaci negli anni di guerra e della liberazione, al rapporto tempestoso con la sua città natale e alle polemiche con gli amministratori fiorentini.A dieci anni dalla scomparsa della Fallaci, Riccardo Nencini, che le fu accanto fino alla morte, ricostruisce la storia dell’amore tradito tra la scrittrice e la città di Firenze con testimonianze inedite e documenti mai pubblicati prima d’ora.Al termine il Direttore della Scuola di Giurisprudenza Antonio Flamini ed il Presidente Unione Montana Alte Valli del Potenza e dell’Esino Gianluca Chiappa consegneranno le borse di studio donate dall’Unione Montana agli studenti del Corso di Laurea in Scienze sociali per gli enti non profit e la cooperazione internazionale.
Saranno Gaetano Maccari e sua moglie Mara Mogliani i prossimi “Signori da Varano” della Corsa alla Spada e Palio di Camerino. Il programma 35esima edizione della rinomata rievocazione storica che riporta la città ducale ai tempi magnifici dei Da Varano è stato presentato ufficialmente questa mattina durante una conferenza stampa che si è svolta in comune. “È un'edizione dedicata al nostro territorio, alle eccellenze ed ai prodotti tipici – così il presidente della Corsa alla Spada Giuseppe Corridoni ha introdotto il calendario degli appuntamenti – questa volontà è ricaduta soprattutto nella scelta dei prossimi Signori da Varano, che saranno i proprietari di Entroterra s.p.a, produttori della La Pasta di Camerino, una realtà vivace, florida e di successo, mentre la Spada di quest'anno è stata offerta dalla Cantina “Podere sul Lago”, di Borgiano di Serrapetrona, una realtà emergente che produce vini di qualità nel massimo rispetto dell'ambiente. Una menzione anche per la Distilleria Varnelli di Pievebovigliana, che collaborerà durante la Cena dei Mille offrendo un delizioso “cicchetto di cioccolato” a tutti i partecipanti”. Corridoni ha poi voluto ringraziare tutti quanti quelli che collaborano alla realizzazione della manifestazione. “I volontari sono tanti, più di quelli che si crede – ha aggiunto – e lavorano per tutto l'arco dell'anno togliendo tempo alle proprie famiglie per la Corsa alla Spada. Io ne sono testimone, avendo iniziato ben 33 anni come lavapiatti, fino ad oggi che mi hanno scelto ed eletto come presidente”.Tante le novità di quest'anno, per un'edizione che intende sempre rispettare l'aspetto storico e rievocativo delle festività dedicate al Santo Patrono Venanzio. Si inizia mercoledì 11, un giorno in anticipo rispetto a sempre, con la oramai imperdibile “Cena dei Mille” in Piazza Cavour, domenica 15 gli Arcieri de Varano organizzano la Prima Contesa del Ducato dei Varano, una gara nazionale Fitast di Arco Storico, l'Offerta dei Ceri, tradizionale cerimonia e corteo storico in notturna con celebrazione solenne nella Basilica di San Venanzio è come da tradizione la sera del 17 maggio, martedì, vigilia della giornata del Santo Patrono. Sabato 21 si svolgeranno per le vie del centro storico sia la Corsa dei Bambini che la Staffetta Rosa, alla quale quest'anno per la prima volta è stato abbinato un Palio. Giornata clou, la domenica della Corsa alla Spada, il 22 maggio. Dalle prime ore del pomeriggio il corteo storico dei tre terzieri si muoverà e raggiungerà Santa Maria In Via, dove dopo le ore 18 arriveranno di corsa i trenta atleti a caccia degli ambiti trofei, il Palio e la Spada. Quest'ultima, sarà presentata durante la conferenza stampa dedicata agli atleti e alla gara, che si terrà martedì 17 maggio alle ore 18 nella sala consiliare del Palazzo Comunale. Ma gli appuntamenti non termineranno con la giornata della Corsa. Sabato 28 sarà riproposta la rievocazione dell'Incoronazione del Duca Giovanni Maria da Varano, alla quale seguirà il tradizionale banchetto rinascimentale nel quadriportico del Palazzo Ducale che sarà duplicato con un banchetto per il popolo in Piazza Cavour. “Questa è una festa che la città custodisce quasi gelosamente – ha detto l'assessore Antonella Nalli, presente alla conferenza stampa – e sono felice di poterla presentare. Senza le associazioni, che lavorano tutto l'anno, la città sarebbe morta. E l'amministrazione comunale è ben lieta di contribuire a tutte le manifestazioni, nonostante le ristrettezze economiche e i tagli imposti dall'alto, il contributo anche quest'anno è stato confermato nella sua totalità. Per il grande lavoro che fanno devo ringraziare i volontari dell'associazione e gli operai del comune, che si adoperano al 100% affinché tutto vada nel migliore dei modi”.Dal 12 maggio apriranno anche le taverne dei tre terzieri, Sossanta, di Mezzo e Muralto, dalle ore 20 fino a domenica 22. Saranno aperte a pranzo nelle giornate di domenica 15 (Mezzo e Sossanta), mercoledì 18 (Muralto), e domenica 22.
Dal 28 al 30 aprile presso il Palazzetto dello Sport “Don Guerrino Rota” di Spoleto si è disputato il Campionato nazionale serie B di specialità di ginnastica ritmica, al quale hanno partecipato oltre 450 ginnaste in rappresentanza di 61 società ed associazioni sportive dilettantistiche provenienti da diverse Regioni d’Italia: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Marche, Lazio, Campania e Puglia.Naturalmente in pedana c’erano anche le ragazze dell’ASD Promosport Camerino che hanno dato del filo da torcere alle loro colleghe, ottenendo risultati eccezionali. Nella categoria Giovanissime Cecilia Cicconi medaglia d’argento nell’individuale a corpo libero e medaglia di bronzo nell’individuale palla; Maria Gabriella Lucarini medaglia d’argento nell’individuale palla.Nella categoria Allieve: Martina Di Mauro medaglia d’argento nell’individuale a corpo libero e medaglia di bronzo nell’individuale fune; Alessandra Pavoni medaglia di bronzo nell’individuale cerchio; Sofia Santarelli e Alessandra Pavoni medaglia d’oro nella coppia a corpo libero.Ottimi piazzamenti anche per Martina Ciciani 10° posto nell’individuale a corpo libero e 13° posto nell’individuale cerchio.Nella categoria Junior: Anastasia Bonfili medaglia d’oro nell’individuale palla e 4° posto nell’individuale nastro.Inoltre, sempre a Spoleto, il 1° maggio si è tenuto il Trofeo Nazionale Arcobaleno che ha visto in pedana le più piccole dell’ASD Promosport Camerino che così si sono piazzate: squadra allieve cerchio, medaglia di bronzo per Sara Fattinnanzi, Chiara Severini, Ambra Lana e Anna Carucci; 14° posto per Giorgia Gubinelli, Giada Giordani, Marina Conversini e Sophia Menghi Cerrà; squadra allieve a corpo libero 13° posto per Lidia Grasso, Lucrezia Benedetti, Lucrezia Giannini, Ilaria Marocchi e squadra giovanissime palla 14° posto per Aurora Sava, Lavinia Giannini, Helena Menghi Cerrà.Nel prossimo fine settimana le ragazze di Dimka Ratcheva saranno a Santa Crocve dell’Arno (PI) per il Campionato nazionale serie A di specialità.
Lo scorso sabato 30 aprile, l'Università di Camerino in collaborazione con la A.S. Volley Lube, ha organizzato un convegno rivolto ai genitori ed atleti del settore giovanile, in cui è stato presentato il progetto "Scendiamo in campo" che ha interessato l'università ed i ragazzi nati dal 1998 al 2002.Il convegno, al quale hanno partecipato il Rettore Unicam prof. Flavio Corradini, la responsabile del team del laboratorio/ambulatorio nutrizionale di ricerca “NUTRICAM Food & Health” prof.ssa Valeria Polzonetti e gli allenatori Federico Belardinelli e Massimo Pistoia, ha puntato ad indicare ai ragazzi la corretta e sana alimentazione dello sportivo, iniziando anche un nuovo approccio di insegnamento della pallavolo.Sono stati inoltre eseguiti dei test specifici dal personale UniCam insieme ai ragazzi, utili per conoscere il loro stato di forma e le loro abitudini alimentari, per costruire quindi una base su cui lavorare per migliorare qualità di vita e prestazioni sportive.
Il generale Tullio Del Sette, comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, è stato insignito ufficialmente della cittadinanza onoraria di Camerino.L'emozionante cerimonia si è svolta questa mattina al teatro Filippo Marchetti, alla presenza delle autorità militari, civili, religiose e di tanti cittadini e giovani delle scuole, che hanno salutato il nuovo illustre cittadino. Del Sette è arrivato nella città ducale, dove si laureò in giurisprudenza, accompagnato dalla moglie Paola Marchetti, camerte di origine e di famiglia, e con la figlia Margherita. Accolto dal sindaco Gianluca Pasqui e dal consiglio comunale, alla presenza del presidente della provincia Antonio Pettinari, del prefetto di Macerata Roberta Preziotti, dell'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, degli onorevoli Irene Manzi e Emanuele Lodolini, del Comandante Interregionale dell'Arma e del Comandante della Legione Marche Salvatore Favarolo.“Oggi per me è una grande emozione – ha detto il sindaco Gianluca Pasqui – non solo per la solennità della cerimonia, ma per il significato che questa cittadinanza onoraria assume. Un'emozione cresciuta in da quando più di un anno fa il generale Del Sette è stato chiamato a dirigere l'Arma dei Carabinieri, raggiungendo il massimo della carriera. Conoscevo la sua storia, e il legame che lo lega alla nostra città, e ho pensato subito che sarebbe stato bellissimo poterlo celebrare con l'assegnazione di questa cittadinanza onoraria, votata all'unanimità dal nostro consiglio comunale”. Il sindaco ha poi donato al comandante le chiavi della città.Il prorettore dell'Università di Camerino, Claudio Pettinari, ha portato il saluto dell'ateneo camerte, dove Del Sette conseguì con il massimo dei voti la laurea in Giurisprudenza, e nell'occasione ha donato al generale l'originale del suo libretto universitario.“Questo è uno dei giorni più belli e importanti della mia vita – le parole di Tullio Del Sette – accolgo con gioia, onore e gratitudine questa cittadinanza. Amo Camerino e trascorro qui il mio tempo, non appena posso, insieme alla mia adorata moglie Paola, da sempre al mio fianco, alla quale dedico questo riconoscimento”. Un pensiero durante gli interventi è stato rivolto anche ai due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre e a tutti i militari che danno e hanno dato la vita per il tricolore. Il capogruppo Alberto Pepe ha letto in apertura della giornata la delibera con la quale il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza al comandante Del Sette, mentre la Banda Città di Camerino ha suonato la Fanfara, l'Inno di Mameli e l'Inno alla Gioia.
Allarme fra i commercianti di Camerino per banconote false. Pare, infatti, che siano state rinvenute banconote da 10 euro contraffatte nei dispositivi cambiamonete. Le banconote in questione sono peraltro falsificate in maniera grossolana e facilmente identificabile, tanto che nel biglietto viene addirittura riportata la dicitura "Fac - simile".Il problema – stando alle notizie diffuse – è che alcune apparecchiature cambiamonete non riconoscendo bene la reale autenticità della banconota inserita, funzionino pure con le false banconote ed eroghino soldi buoni.Il fatto è accaduto come già detto a Camerino in una lavanderia self service e prontamente segnalato dalle vittime dal raggiro sui social network.Solo pochi giorni fa un ventenne di Montecassiano (leggi l'articolo) era stato fermato dalla polizia e trovato in possesso di tremila euro in banconote false.
E' scomparso la notte scorsa all'ospedale di Perugia ad appena 47 anni il maresciallo capo dei carabinieri Massimo Massaccesi. Da tempo combatteva contro la leucemia.Il maresciallo Massaccesi era a capo della Stazione dei carabinieri di Nocera Umbra, ma in provincia di Macerata era conosciutissimo e amato per la sua sensibilità e gli straordinari tratti umani. Per tanti anni, infatti, Massimo Massaccesi ha prestato servizio per la Compagnia dei carabinieri di Camerino, dove era operativo anche nelle tremende giornate del terremoto del settembre 1997.Lascia i genitori, la moglie Annalisa e due figli Giacomo e Massimo Maria di 8 e 5 anni. Poche settimane fa ad Assisi si era visto con il Comandante Generale dell’Arma Tullio Del Sette. Si era detto fiducioso, era convinto di farcela, voleva tornare al suo posto. Amava il suo lavoro, adorava la divisa e si sentiva di servire con fedeltà l’Arma dei Carabinieri. Stamattina è arrivato in visita all’obitorio dell'ospedale Silvestrini il sottosegretario al Ministero dell’Interno Gianpiero Bocci. Ha portato le condoglianze ai famigliari, stringendo in un commosso abbraccio i genitori. I funerali si svolgeranno lunedì 2 maggio, alle ore 15, presso la Chiesa di Santa Apollinare in Capodacqua di Assisi.
“Pioggia” di Marco Pezza, autore trentacinquenne di Milano, è il testo che si aggiudica il Premio Ugo Betti per la drammaturgia edizione 2016. La giuria, composta dal presidente Marco De Marinis e da Gilberto Santini, Massimo Marino e Pierfrancesco Giannangeli, ha valutato i lavori pervenuti ed è giunta all’unanimità a tale decisione nel corso della riunione che si è tenuta a Bologna il 21 aprile scorso. Marco Pezza vince un assegno di 1.000 euro e la pubblicazione del suo testo. La giuria ha deciso anche di segnalare due testi che si sono distinti sugli altri: “Il ciclo dell'atropo” di Rino Marino, autore di Castelvetrano (TP), e “La gabbia elastica” di Riccardo Leonelli, di Terni.Pioggia.Pioggia è forse il solo copione quasi del tutto immune dai limiti segnalati dalla giuria e provvisto di una certa originalità nell'impianto e nello sviluppo del soggetto. Scritto bene, in un linguaggio secco, scarno, privo di fronzoli, immune insomma dalla verbosità che affligge invece, come si diceva, molti altri copioni. Una drammaturgia d'attore o comunque per l'attore, già predisposta alla scena e forse messa a punto o comunque collaudata proprio su di essa.Cinque operai addetti alla manutenzione delle strade, quattro italiani più Osman, un immigrato turco, in una casa cantoniera lungo una statale dell'hinterland milanese. La vicenda si svolge di notte con la pioggia che batte incessantemente dall'inizio alla fine, vera e propria, martellante colonna sonora della pièce. Ci è sembrato appunto originale, esente da debiti evidenti verso autori noti o modelli correnti, il modo in cui l'autore (un trentenne, come abbiamo scoperto dopo) tratta temi scabrosi dell'attualità: la difficile convivenza multietnica, il sempre più complicato rapporto intergenerazionale, le xenofobie e i fascismi continuamente risorgenti. Si tratta di argomenti sui quali è facile prendere una piega scontata e di maniera. Qui invece il testo trasuda una violenza sottotraccia, trattenuta anche se sempre pronta a esplodere, mentre in realtà succede poco o niente in scena (il pestaggio del neofascista non è mostrato), come in certi drammi di Pinter o, diversamente, di Koltès. E l'autore non giudica mai i suoi personaggi, tantomeno intende lanciare facili messaggi.Il ciclo dell'atropo.Lo segnaliamo come un notevole esercizio di stile, un copione à la manière de, che riscrive Fin de partie con esiti iperbeckettiani, non esenti ovviamente da ironia anche se non immuni da un compiaciuto virtuosismo un po' fine a se stesso.La gabbia elastica.Lo segnaliamo per una confezione drammaturgica abilmente pluristilistica (compresi mascherate ed echi barocchi dal Siglo de oro spagnolo, ma forse anche da Kubrick) e piuttosto originale nel modo in cui tratta un tema scontato e teatralmente ingrato quale quello di poteri forti, lobby segrete e massonerie varie e del successo che dipenderebbe unicamente dal sottomettersi ad essi senza condizioni. Tuttavia il lavoro non è esente da scadimenti, soprattutto nel finale che manca sostanzialmente, e soluzioni effettistiche.I nomi del vincitore e dei due segnalati sono stati resi noti nel corso della cerimonia di premiazione che si è tenuta ieri pomeriggio a Camerino.“Mi congratulo con i vincitori – ha detto il sindaco Gianluca Pasqui – ma mi congratulo anche con ognuno degli oltre settanta lavori pervenuti perché da una chiacchierata con i membri della giuria ho appreso con grande soddisfazione che la loro scelta non è stata affatto facile. La qualità e la quantità dei testi partecipanti dimostrano che il nostro Premio Betti, nonostante uno stop di qualche anno, non è mai stato dimenticato nell’ambiente. Abbiamo operato una buona scelta, quindi, nel riproporlo, e colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta il professor De Marinis, che ha accettato di presiedere la giuria, il professor Giannangeli, che ha assunto il ruolo di coordinatore del Premio, e tutti gli altri membri della giuria”. La cerimonia di premiazione, che si è tenuta nella Sala Consiliare di Palazzo comunale Bongiovanni, è stata preceduta dal convegno dal titolo “L’autore teatrale: dalla tradizione dialettale alla scena 2.0”, organizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. Tra i relatori Fabio Macedoni, autore; Francesca Chiusaroli, docente dell’Università degli studi di Macerata; Maria Laura Pierucci, docente dell’Università degli studi di Macerata e Pierfrancesco Giannangeli, nella veste di moderatore.A conclusione del convegno è stato proiettato un lavoro curato delle classi terze A/B della scuola primaria – plesso Ugo Betti di Camerino – dal titolo “Ugo Betti. La poesia racconta momenti di vita… e descrive il nostro territorio”.“Il progetto didattico che si è sviluppato durante l’anno scolastico – spiega l’insegnante Viviana Viviani – ha visto la poesia di Betti come strumento per conoscere il territorio di appartenenza, come veicolo educativo e formativo per leggere, con occhi diversi, la propria città come luogo geografico, ma soprattutto come luogo delle emozioni”.
Una chiave in argento, con inciso lo stemma della Città di Camerino. È il dono che il Comune di Camerino ha ricevuto dall’azienda Dora Lombardi Gioielli in vista della cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria al generale Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. Il significativo oggetto è stato realizzato dai laboratori artigiani di Dora Lombardi e sarà consegnato nelle mani del generale Del Sette il prossimo 2 maggio. La cerimonia, lo ricordiamo, avrà luogo presso il Teatro Filippo Marchetti, con inizio alle ore 10,30.“Questa chiave é un simbolo – ha detto il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui – Un simbolo a cui abbiamo lavorato insieme all’amico Enzo Martusciello, amministratore delegato della Dora Lombardi, e che vuole rappresentare non solo la chiave della nostra Camerino. La vita e lo straordinario percorso professionale del generale Del Sette rappresentano, infatti, una chiave per il futuro. E’ un uomo, un carabiniere, che ha raggiunto il massimo raggiungibile tenendo sempre al primo posto principi e valori come l’integrità e l’onestà. Tutti mirano alla realizzazione, ognuno nel proprio settore. Il generale Del Sette ci è riuscito, dimostrandoci quindi che esiste la chiave giusta per aprirci al futuro. Con la chiave che il Comune di Camerino donerà il prossimo 2 maggio, quindi, sentiamo di ricambiare attraverso un simbolo l’esempio che il nostro illustre concittadino ci fornisce”.
Investimenti per un milione e trecentomila euro, di cui appena un quarto a carico dei Comuni, garanzie di assistenza per oltre 4mila persone: dagli anziani soli ai minori disabili, a chi ha problemi di salute mentale. Dai sindaci dell’Unione Montana delle Alte Valli del Potenza e dell’Esino di San Severino Marche è arrivato il via libera al nuovo Piano dei servizi sociali.“Nessun taglio è stato fatto rispetto al 2015 - annuncia con soddisfazione il presidente dell’Unione, Gian Luca Chiappa, che sottolinea – L’aver lavorato bene in passato ci ha fatto risparmiare risorse che sono per tutti una importante eredità ma anche una vera garanzia. Non andiamo ancora una volta nemmeno a pesare sulle casse dei Comuni dell’Unione visto che a questi chiediamo solo una piccola compartecipazione per la gestione di servizi indispensabili per chi è solo, per chi è disabile, per chi ha problemi e necessità di avere un’assistenza – prosegue Chiappa, che spiega – Il sistema dei servizi sociali come era un tempo, con il trasferimento di fondi da parte del Governo centrale sul territorio, sta ormai scemando. Già oggi ma sempre più nell’immediato futuro il sistema verterà su bandi nazionali cui si sarà chiamati a partecipare per intercettare risorse ed erogare tipologie diverse d’assistenza ai cittadini. Il cambiamento in atto è sicuramente culturale ma anche, e soprattutto, amministrativo. Siamo preoccupati e consapevoli, non possiamo attendere oltre, dobbiamo anticipare le mosse che ci vengono chieste. Di sicuro deve rimanere l’Ambito Sociale che continua a fare un gran lavoro. I Comuni dell’Unione devono continuare a ragionare uniti e senza divisioni e l’ente che rappresento – conclude Chiappa – deve operare nel bene facendo da capofila”.“Le risorse previste per la sanità e i fondi europei – gli fa eco Valerio Valeriani, coordinatore degli Ambiti Sociali - sono i nuovi capitoli della gestione dei servizi sociali. Un tempo c’era il contributo dello Stato che, più o meno certo, garantiva comunque i servizi. Adesso dobbiamo noi attivare risorse e attendere i finanziamenti che arrivano poi, eventualmente, a consuntivo. La logica della legge 328/2000 nazionale e 32/2014 regionale era ben diversa: il territorio programmava quello che gli serviva, utilizzando un fondo unico, e il Comitato dei sindaci decideva cosa fare. Le leggi ci sono ancora ma nei fatti è tutto cambiato perché la programmazione locale è molto ridotta visto che oggi il Ministero detta legge e i soldi, se va bene, vengono restituiti a livello comunitario comunque una volta spesi. La situazione a livello di cassa è molto complessa – sottolinea lo stesso Valeriani che con soddisfazione si unisce al coro dei sindaci che hanno dato via libera al Piano senza tagliare né fondi né prestazioni. Poi però continua - I fondi europei possono andare bene per le sperimentazioni, i servizi aggiuntivi, di sicuro non per l’ordinario. Il sociale merita risposte certe. Speriamo che i decisori tornino sui propri passi”.
Da Andrea Caprodossi, segretario del Pd di Camerino, riceviamoLa questione che oggi poniamo all’attenzione del Sig. Sindaco e di tutta la cittadinanza riguarda la musica come attività culturale del nostro Comune. In particolare, l’attività dell’Accademia del Clarinetto, beneficiaria in poco tempo di ingenti risorse economiche e materiali, che l’attuale amministrazione comunale ha voluto prendere a paradigma di tutta la musica a Camerino, come dimostrano anche i ripetuti (e spesso stucchevoli) comunicati che occupano la stampa locale.La questione è duplice: economica e culturale.Appare innanzitutto sproporzionata la cifra concessa dall’amministrazione comunale all’Accademia del Clarinetto, vale a dire 105.000€ più spese teatrali e annessi in due anni, rispetto a quanto percepiscono le altre associazioni culturali camerti, musicali e non.Riguardo al secondo aspetto, strettamente legato al primo, l’attività dell’Accademia consiste, di fatto, nella realizzazione di concerti di clarinetto. A partire dal gennaio 2015 c’è stata a Camerino una raffica di concerti dedicati a questo strumento, mentre non si è sentito più parlare dei corsi pre-accademici: che fine hanno fatto questi ultimi ? Come vengono utilizzati gli ampi ambienti del Palazzo della Musica, scuola di musica “N. Biondi” a parte, originariamente destinati a questo scopo ? Molte associazioni camerti non hanno nemmeno la sede in violazione dell'art. 6 comma 2 dello Statuto comunale, che obbliga il Comune a garantire a tutte le associazioni pari opportunità!Inoltre, queste pur rispettabili iniziative, hanno contestualmente causato la perdita di un evento consolidato a livello internazionale (il festival internazionale di musica e teatro da camera), snaturato e fagocitato dai clarinetti.I comunicati stampa parlano di attività didattiche. I corsi di clarinetto, programmati nell’estate 2015, secondo le previsioni dei promotori avrebbero dovuto portare a Camerino 1.500 studenti (poi il tiro fu aggiustato nei successivi comunicati). Invece, ci risulta che non ci sia stata un’apprezzabile ricaduta a livello commerciale, vera motivazione di questa operazione, che proprio per questo aspetto aveva incontrato all’inizio il favore di molti. Sarebbe andato bene anche un evento legato a qualunque strumento (persino l’ottavino!), per intenderci, se ciò fosse stato utile a ridare ossigeno alle casse degli operatori economici camerti.E allora, viste le ingenti risorse messe in campo, non sarebbe stato opportuno investire su una tematica più legata alla cultura e alla storia della città? Scegliere la natura dell’investimento in maniera condivisa, ad esempio in sede di Consiglio piuttosto che di Giunta comunale? Pensiamo ad esempio, per rimanere in campo musicale, all’immenso patrimonio organario delle nostre terre che andrebbe valorizzato con concerti conferenze convegni e rassegne, oppure ad eventi collegati alla rievocazione della Corsa alla Spada (che quest’anno godrà di finanziamenti di gran lunga inferiori a quelli sopra citati), al premio Betti (che dopo anni di silenzio avrà fondi ridotti) o a manifestazioni a carattere nazionale da organizzare in collaborazione con Unicam: in ogni parte d’Italia si sprecano i festival di letteratura, scienza, filosofia, della mente… che richiamano tantissima gente, dagli interessi più vari, e che hanno risalto sulla stampa nazionale.Con tutto il rispetto per il clarinetto, si poteva ragionare su un’offerta culturale di livello superiore.
Martedì 26 aprile alle ore 10 nel corso della trasmissione di RaaiTre “Mi manda RaiTre”, diretta dalla giornalista Elza Di Gatti, sarà coinvolto il partigiano Carlo Manente, uno dei cinque superstiti dell'Eccidio di Montalto del 1944.Carlo racconterà una parte della sua vita e soprattutto l’evento storico dove venne coinvolto con i suoi compagni nella fucilazione di Montalto, quando 27 ragazzi ventenni vennero fucilati dai nazifascisti.La maggioranza di quei ragazzi era di Tolentino, senza dimenticare coloro che venivano da Montelupone, Potenza Picena, Villa Potenza, Camerino, Pesaro, Recanati, Montecassiano, Chiaromonte Gulfi, Ragusa, Terrasini e altre città."Storicamente" dice il presidente dell'Anpi di Tolentino, Lanfranco Minnozzi "l’evento televisivo ci riporterà indietro di 71 anni e, con il racconto del protagonista, potremo rivivere per un momento una tragedia che colpì profondamente nell’animo la popolazione maceratese".
Alcuni giorni fa, il personale del Comando Stazione di Camerino del Corpo Forestale dello Stato, a seguito anche di esposti ricevuti da parte dei cittadini, è intervenuto in località “Falde di Monte Capolapiaggia” dell’omonimo comune, presso un sito di una cava dismessa, dove hanno accertato l’abbandono di varie tipologie di rifiuti, costituiti da materiale da demolizione, vecchi mobili, materiali elettrici, pneumatici, pannelli isolanti catramati e lastre presumibilmente di Amianto. I rifiuti presenti, aventi un volume di circa 3 metri cubi, sono classificati dalla vigente normativa come “urbani”, “speciali non pericolosi” e “speciali pericolosi”.Il personale dell’Arpam, intervenuto sul posto, ha eseguito alcuni prelievi sulle lastre rinvenute e su altri materiali presenti, al fine di appurare l’effettiva presenza di Eternit o di eventuali altre sostanze pericolose. L’area è stata sottoposta a sequestro penale, immediatamente convalidato dal Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Macerata. I proprietari dell’area, immediatamente informati, si sono dichiarati estranei ai fatti e hanno sporto denuncia contro ignoti. Sono in corso specifiche attività investigative per risalire all’autore del gesto e saranno posti in essere i necessari, periodici controlli affinché la zona, isolata ma prossima ad importanti vie di comunicazioni, non si presti a diventare una sorta di discarica abusiva.Il responsabile dell’abbandono, qualora individuato, rischia una pena da sei mesi a due anni di arresto ed un ammenda da 2.600 a 26.000 euro.In tale contesto, qualsiasi contributo dei cittadini, segno di civiltà e collaborazione istituzionale, è sempre auspicabile e ben accetto.
Giovedì universitario a Camerino caratterizzato da una operazione dei carabinieri che, come infiltrati fra i giovani studenti e non, hanno denunciato sette ragazzi trovati in possesso di stupefacenti. I militari in borghese si sono, appunto, infiltrati tra gli studenti al fine di capire quali fossero e come avvenissero i contatti finalizzati al consumo ed allo spaccio della droga e, attraverso appostamenti e pedinamenti, hanno rilevato infatti specifici segni convenzionali che i ragazzi usavano per avvicinare i potenziali spacciatori; una pacca sulla spalla, il chiedere una sigaretta o semplicemente l’ora serviva a richiamare l’attenzione di quest’ultimi che successivamente stabilivano un incontro nelle strette stradine del centro storico.E così sono finiti nella rete dei militari 7 studenti trovati in possesso di hashish. Un 20 enne di Matelica, C.G., è stato trovato con cinque grammi di hashish e cinque di marijuana che, suddivisa in dosi, aveva occultato in una fessura del muro di una casa dove sistematicamente si recava per prelevarla; L.A., 22 enne di Fabriano, è stato sorpreso con addosso cinque grammi di hashish; C.A., 26enne di Bari, è stato trovato con alcuni grammi di hashish e successivamente, nella sua abitazione in uso a Camerino, i carabinieri hanno sequestrato ulteriori 30 grammi della stessa sostanza, un bilancino di precisione ed altro materiale per il confezionamento delle dosi. Inoltre, nella medesima abitazione sono stati trovati altri quattro studenti, di età compresa tra i 20 ed i 24 anni, intenti a consumare hashish. Per i primi tre è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per detenzione e spaccio di stupefacenti mentre gli altri quattro giovani sono stati segnalati alla competente Prefettura in qualità di assuntori. I controlli dei Carabinieri della Compagnia di Camerino, che hanno pattugliato a piedi le strade del centro cittadino, hanno riguardato anche alcuni locali pubblici, dove si concentrano i ragazzi il giovedì sera e successivamente le aree periferiche effettuando controlli con l’etilometro agli utenti della strada. Sono stati controllati circa cento veicoli condotti da giovani senza fortunatamente rilevare infrazioni significative. Un altro studente 23 enne è stato multato poiché colto in stato di manifesta ubriachezza e dovrà ora pagare una sanzione amministrativa di 102 euro.
Ha chiuso i battenti domenica scorsa, ma il Salone del Mobile di Milano continua a far parlare di sé. Sì, perché quella appena trascorsa è l'edizione dei record: la 55esima edizione è stata, infatti, la più visitata di sempre, superando le 370.000 presenze, di cui un 67% rappresentato da operatori esteri.Un'affluenza ravvisata anche nello show room Lube, dove in molti si sono messi in fila per provare l'esperienza virtuale di realtà aumentata immersiva offerta dagli Oculus Rift. Il progetto– coordinato dal prof. Daniele Rossi, docente della Scuola di Architettura e design “Eduardo Vittoria” di Unicam– nasce da una sinergia tra l’Ateneo camerte, Lube cucine ed e Lios, spinoff Unicam che opera nel campo dell’Information Technology, con servizi professionali dedicati al mondo della Pubblica Amministrazione e delle aziende. Lo stesso è stato sviluppato da Alessandro Olivieri, architetto laureatosi in Unicam, vincitore di una borsa di ricerca finanziata dalla casa d'arredo marchigiana.Indossando gli Oculus Rift, nello stand Lube è stato possibile muoversi all'interno di unambiente virtuale dove tutto poteva essere toccato con mano, cambiato, utilizzato, proprio come se si stesse vivendo l'esperienza dal vivo. Niente scelta del mobile nel catalogo, dunque, bensì la realizzazione diretta della cucina desiderata."Molteplici sono state le competenze utilizzate per realizzare questo progetto con Lube, ha dichiarato il rettore Unicam Flavio Corradini dall'Architettura, al Computational Design passando per l'Informatica, la Matematica e la Fisica, tutte discipline presenti nel nostro Ateneo".
Anche il ProRettore Vicario dell’Università di Camerino prof. Claudio Pettinari ha preso parte nei giorni scorsi alla missione in Cina guidata dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che ha portato alla stipula di numerosi accordi.Si è iniziato a Pechino con l’incontro con Zhang Junhua (Deputy Director del National Health and Family Planning Commission of the People's Republic of China Health Human Resources Development Center) che ha portato all’ampliamento del progetto di formazione di manager, medici e operatori sanitari cinesi nelle Marche e per lo sviluppo della cooperazione scientifica in ambito medico tra la Cina e le Marche, anche con il coinvolgimento delle Università marchigiane che hanno dipartimenti e scuole che operano in ambiente sanitario. Sempre a Pechino il prof. Pettinari ha avuto l’opportunità di illustrare all’Ambasciatore Italiano in Cina Francesco Sequi le attività dell’Ateneo in Cina con l’Università di Ji Lin.La delegazione si è poi spostata nello Shandong, dove in occasione di un incontro con il dipartimento di istruzione al quale erano presenti oltre 15 università cinesi della regione, il prof. Pettinari ha avuto l’opportunità di presentare le Scuole e l’offerta formativa di Unicam, nonché le linee di sviluppo della ricerca, sottolineando i progetti di eccellenza che riguardano i corsi di laurea e di dottorato realizzati in collaborazione con prestigiosi atenei stranieri che consentono il conseguimento del double degree. Il Pro Rettore Pettinari ha poi firmato due importanti accordi quadro di cooperazione scientifica e di collaborazione per lo scambio di studenti, professori e programmi di ricerca congiunti con la Shandong University of Technology e la Yuelushan University Science & Technology Park. Ha inoltre coordinato un tavolo di cooperazione universitaria, scientifica e culturale per interscambi docenti e studenti, titoli doppi e progetti di congiunti di studio e ricerca, nonché presieduto sia un workshop sulla cooperazione interuniversitaria al quale hanno partecipato sia la Ocean University che altre due università dello Shandong, che un workshop presso l’Accademia di Scienze Forestali della provincia dell’Hunan per la costituzione di un Low Carbon Technology Center. “Sono molto soddisfatto - ha dichiarato il Prof. Pettinari – per il successo ottenuto da questa missione in Cina e ringrazio la Regione Marche per avere voluto come partner anche l’Università di Camerino, che da tempo ha attivi diverse collaborazioni e progetti con alcuni dei più prestigiosi Atenei cinesi. Sono state poste le basi non solo per ulteriori proficui scambi di docenti e studenti, ma anche per la partecipazione a bandi per il finanziamento della ricerca o addirittura a progetti finanziati dal ministero cinese. Si sono inoltre poste le basi per la realizzazione di un network relativamente alla creazione di reti italo-cinesi nell’ambito di tematiche riguardanti la sanità, le tecnologie avanzate e l’ambiente”.
Compirà sessantacinque anni da cittadino onorario di Camerino. Il generale Tullio Del Sette, attuale comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, sarà infatti insignito della cittadinanza onoraria il prossimo 2 maggio. Due giorni prima del suo sessantacinquesimo compleanno. Lo ha ufficialmente stabilito il Consiglio Comunale di Camerino, che ha favorevolmente votato, all’unanimità, la proposta formulata dalla giunta.La volontà del sindaco Gianluca Pasqui di proporre il riconoscimento al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri era nota da diversi mesi, ma il percorso burocratico ha richiesto tempi non brevissimi. Fino al Consiglio Comunale di ieri, che ha chiuso un percorso cominciato pochi mesi dopo la nomina di del generale Del Sette alla guida dell’Arma. Ieri, dopo il voto dei consiglieri presenti, nell’aula consiliare di Palazzo Bongiovanni è partito un lungo applauso da parte degli stessi rappresentanti delle forze politiche cittadine. “E’ in assoluto, da quando sono sindaco, l’atto che porto a conclusione con maggiore emozione, per la persona del generale Del Sette, ma anche e soprattutto per quello che l’Arma dei Carabinieri rappresenta per la nostra Nazione. Non avevo dubbi sul fatto che il consiglio si sarebbe espresso all’unanimità sulla proposta della giunta e, anzi, ringrazio i consiglieri di opposizione per aver sostenuto concretamente questa iniziativa.Una iniziativa che, quindi, non è dell’amministrazione comunale, ma della Città di Camerino e di un territorio intero”. Il sindaco, nel presentare la proposta al consiglio ha ricordato il profondo legame del generale Del Sette con Camerino, dalla laurea in Giurisprudenza conseguita nel locale ateneo, fino alle origini della famiglia della moglie e, quindi, ai frequenti soggiorni in città. “Ho ritenuto doveroso – ha aggiunto Pasqui – coinvolgere l’Università per la cerimonia del prossimo 2 maggio ed il rettore Corradini si è detto onorato di esserci”. Per le opposizioni hanno preso la parola il consigliere Tapanelli, che ha annunciato il suo voto favorevole ricordando la figura del nonno materno, carabiniere, e il capogruppo di Comunità e Territorio, Fabio Trojani, che ha suggerito al sindaco di invitare alla cerimonia del 2 maggio anche l’amministrazione comunale di Bevagna, città natale del generale Del Sette. Sia Tapanelli che Trojani hanno anche affermato di aver particolarmente apprezzato la presa di posizione pubblica del generale Del Sette sul “caso Cucchi”.