Domenica 30 ottobre 2016. Ore 7:40. La terra trema violentemente nel centro Italia con una scossa di magnitudo 6.5 tra i comuni di Norcia e Preci. Nessun morto, contrariamente a quanto era avvenuto invece il 24 agosto, ma danni ingenti con i quali ancora oggi dobbiamo fare i conti. Decine di migliaia gli sfollati, prevalentemente anziani, che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni.
Picchio News ha deciso, in occasione dei tre anni dalla scossa del 30 ottobre, di ripercorrere con una fotogallery quei drammatici momenti che hanno segnato la storia di ben quattro Regioni.
Grandissima partecipazione al convegno “Farmaceutica tra presente e futuro: strategie di governance per la sostenibilità", promosso nei giorni scorsi a Roma dalla Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam in collaborazione con la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e coordinato dal professor Carlo Cifani, dal Direttore della Scuola professor Francesco Amenta e dal Dottor Arturo Cavaliere. Molteplici sono i condizionamenti degli indicatori economici sui processi sanitari e spesso il paziente si trova al centro di situazioni di disomogeneità generate dalle diversità regionali e sociali, dalla maggiore o minore tensione nei diversi contesti, alla quadratura dei bilanci e alle autonome capacità di incidere sulle scelte che riguardano la sua salute.
Il quadro va letto anche per le ricadute e gli effetti che genera nei confronti di diversi sistemi produttivi che ruotano nell’ambito sanitario e dei condizionamenti e delle opportunità, a questo riguardo, legate alla recente evoluzione delle procedure d’acquisto, alla presentazione del nuovo Dossier sulla Farmaceutica, al crescente ruolo della centralizzazione regionale delle decisioni. In tutto ciò il farmaco può giocare un ruolo consistente, non solo per la quota di impatto sui costi sanitari, comunque ridotto rispetto alle medie continentali, ma soprattutto per le sue ricadute come tracciante dei modelli di cura e spinta allo sviluppo industriale del paese, di competenze e di capacità.
“Gli enormi (e spesso risolutivi) progressi realizzati dal farmaco in settori critici di cura – ha sottolineato il professor Cifani – ne dimostrano l’importante ruolo. Ma anche il dispositivo medico rappresenta un ineludibile strumento di cura in costante evoluzione, in grado di proporre sfide di valutazione, di place in therapy e di classificazione, in quanto non solo rappresenta un’area di costante progresso, ma spesso richiama la necessità di ammodernare i modelli organizzativi e i processi che sostengono le cure delle malattie croniche e gli interventi in acuto, prevalentemente chirurgici”.
Partendo dunque dal farmaco, dalla legge finanziaria e dai fondi per l’innovatività di aree terapeutiche di particolare interesse (malattie rare, immunoterapia, medicina di precisione), senza tralasciare un allargamento del dibattito alle sfide proposte dall’innovazione in campo dispositivi medici, l’evento ha voluto contribuire al dibattito nel quadro nazionale ed addentrarsi nelle successive sfide regionali e operative relative alle strategie utili per riuscire a risolvere l’equazione della sostenibilità. Un percorso che ha dato ai partecipanti, anche nel delicato ambito della responsabilità professionale, quegli strumenti per contribuire ad un quadro complessivo coerente con i principi e gli obiettivi del nostro Sistema Sanitario Nazionale.
Il convegno rientra nell’ambito di un percorso che l’Università di Camerino sta portando avanti da diversi anni, relativo alla formazione post-laurea altamente aggiornata per il farmacista ospedaliero e territoriale, attraverso master, corsi di perfezionamento e di aggiornamento e convegni monotematici.
“Fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito…” (M. Yourcenar). Così, da qualche giorno, un piccolo granaio è stato costruito per tutta la comunità camerte: la bibliocabina, una cabina telefonica trasformata in una biblioteca e destinata al bookcrossing (giralibro), una pratica già ampiamente diffusa nel Nord Europa che da qualche anno sta prendendo piede anche in Italia e che finalmente è arrivata a Camerino.
Ideatore del progetto è stato Mirko Mancinelli, presidente dell’Associazione Amore per Amore, nata dopo il sisma del 2016 con lo scopo, tra gli altri, di valorizzare e promuovere la cultura nel comune ducale. Con questa finalità Mancinelli ha proposto all’IPSIA “Gilberto Ercoli” di Camerino una collaborazione con la Scuola professionale “E. Mattei” di Bressanone per la realizzazione della bibliocabina da posizionare proprio di fronte all’Istituto di Camerino. L’IPSIA “Ercoli” ha accolto con entusiasmo la proposta dando inizio a una collaborazione proficua tra scuole. D’altra parte l’“Ercoli” non è nuovo a gemellaggi, come con l’Istituto “Don Milani” di Rovereto, che ha ospitato gli studenti marchigiani per un soggiorno di vacanza–studio, offerto interamente dalla scuola trentina.
Anche in questo caso il binomio Marche- Trentino-Alto Adige ha funzionato perfettamente, il 23 ottobre, infatti, sono giunti a Camerino il Dirigente Scolastico del “Mattei”, prof. Alberto Conci, due docenti, prof. Giovanni Spaccavento e prof. Florent Kabilo, e alcuni studenti; il sindaco della città ducale, Sandro Sborgia, e una rappresentanza dell’Associazione Amore per Amore li hanno accolti e accompagnati in una visita nella zona rossa della città.
Il giorno dopo è stato dedicato alla messa in opera della bibliocabina: in pochissimo tempo, infatti, i professori dell’IPSIA “Ercoli” sono riusciti a fornire e installare la cabina telefonica per renderla pronta all’allestimento, effettuato dalla delegazione del “Mattei”. Gli studenti altoatesini, dimostrando grande impegno e partecipazione, con l’aiuto dei loro docenti, hanno montato la scaffalatura per i libri, l’illuminazione interna e il pannello fotovoltaico con i relativi accumulatori. Tanta fatica è stata infine ripagata da una lauta merenda preparata dai docenti dell’”Ercoli”, come da tradizione per questa scuola. La bibliocabina è poi stata corredata di libri donati da varie associazioni no profit. Il pomeriggio alcuni docenti e studenti dell’”Ercoli” hanno accompagnato gli ospiti di Bressanone a visitare la LUBE di Treia e il museo della carta di Pioraco.
L’inaugurazione ufficiale si è tenuta il giorno 25 ottobre alla presenza dell’Assessore comunale Giovanna Sartori, di Mancinelli, di una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri di Camerino, della delegazione del “Mattei” e dei docenti e studenti dell’IPSIA “G. Ercoli”. Da ora in poi la popolazione camerte, che ha vissuto davvero “l’inverno dello spirito” a causa del tremendo sisma che ha sconvolto l’intera comunità, potrà trovare un piccolo sollievo grazie a questa bibliocabina che rappresenta anche l’inizio di una collaborazione tra scuole animate dagli stessi valori di solidarietà e amicizia.
Chiusa la scorsa settimana la campagna di indagini geologiche nell’area assegnata per la costruzione del “Quartiere delle Associazioni”, vicina all’area S.A.E. Cortine ampiamento di Camerino, dove sorgeranno le strutture che l’Associazione "Iononcrollo" vuole donare alla comunità di Camerino grazie ai fondi raccolti dalle associazioni e dai tanti volontari in questi tre anni dopo il terremoto.
“Aver iniziato la campagna di indagini geologiche - dice il presidente di Iononcrollo Claudio Cingolani - ci permette di credere, finalmente, di poter dare inizio, in tempi brevissimi, ai lavori per la realizzazione del Quartiere delle Associazioni, un sogno che Iononcrollo e le altre associazioni portano avanti con forza e determinazione da tempo, grande dimostrazione di come dal nulla si possa creare, con le giuste sinergie, qualcosa di veramente importante per la città che si trasforma”.
Il progetto, seguito dallo Studio Tecnico dell'ingegner Erika Gatti, prevede la realizzazione di due strutture in legno di circa 150 mq ciascuna. La principale, con funzione polifunzionale, è composta da un ampio ambiente, predisposto a ospitare spettacoli, concerti, conferenze. All'occorrenza, mediante strutture mobili, potranno essere ricavati due spazi indipendenti, sempre a disposizione delle attività della comunità. La seconda struttura si adatterà invece alle esigenze delle associazioni, prevedendo spazi più definiti.
Inizia a novembre inoltre una grande ulteriore sfida per Iononcrollo in collaborazione con UNICAM. Arriveranno infatti nella città di Camerino due ragazze che partecipano al progetto Youthquake, promosso dal Servizio Volontario Europeo in collaborazione con l’Agenzia Nazionale Giovani per promuovere la cultura solidale del volontariato, nelle zone colpite dal Sisma del 2016. Aina Grimalt dalla Spagna e Maïlys Mendousse dalla Francia, sono le due volontarie che rimarranno a Camerino per 4 mesi.
“Stiamo preparando alcuni progetti - dice Marco Paniccià, volontario di Iononcrollo e coordinatore dei volontari -: uno è la creazione di un ricettario speciale, “S.A.E che ricettario” ideato per integrare le volontarie con gli abitanti delle S.A.E. e creare opportunità ricreative a colpi di mestolo, uova e farina! Inoltre, organizzeremo nella sede di San Domenico di IoNonCrollo “In centro” attività per giovani e studenti che si svilupperanno in questi 4 mesi di volontariato”.
Nel progetto di volontariato sono state coinvolte anche altre associazioni, come il gruppo Unicam Erasmus ESN AURE Camerino che conferma la sua attenzione alla multiculturalità, impegnando l’attuale presidente come Mentore del progetto e il personale di Emergency Italia che garantirà professionalità e competenza specifica nel settore delle emergenze.
“È la prima esperienza - conclude Paniccià - di ospitalità da parte di IoNonCrollo Camerino, che vuole confrontarsi con istituzioni di livello nazionale ed europeo, allo scopo di tenere alta la concentrazione sulla catastrofe avvenuta nell’ottobre del 2016, che ha colpito, oltre ai beni materiali, lo spirito di intere generazioni che, nonostante ciò, vogliono ripartire seguendo un nuovo ordine di priorità e certezze tra le quali la buona volontà e il “sacrificio” del proprio presente in nome di un futuro migliore”.
Riparte il campionato serie B di calcio a 5 del CSI, e per il terzo anno consecutivo partecipa anche la squadra del Cus Camerino Europe c5. I gialloneri hanno esordito in casa lo scorso 17 ottobre contro il Calidarium FB, dando prova della loro abilità e grinta disputando una gara combattuta fino all’ultimo.
I padroni di casa, infatti, sono riusciti a recuperare lo svantaggio del primo tempo, che li aveva visti andare sotto per 3 a 1. Nella ripresa poi hanno riagguantato il pareggio portandosi sul 4 a 4, subendo però il goal che ha siglato la vittoria per 4 a 5 degli ospiti in un contropiede negli ultimi minuti di gioco.
Il campionato è, però, appena iniziato e i ragazzi sono ben lontani dallo scoraggiarsi, altrimenti verrebbero meno allo spirito con cui questa squadra si è costituita nella stagione 2017/18.
Il Cus Camerino Europe c5 infatti nasce in seguito al catastrofico sisma del 26 ottobre 2016, frutto dell’idea di alcuni degli atleti che si erano ritrovati senza casa e sparpagliati per la provincia, senza più ormai quei centri di aggregazione che frequentavano. Hanno trovato così nel calcetto e nelle partitelle tra amici sui campetti superstiti un modo per ritrovarsi e svagarsi. Pian piano nacque in loro il desiderio di provare a rendere regolari questi loro incontri e iniziare ad allenarsi seriamente per poter competere in un vero campionato.
Il presidente del C.U.S. Camerino Stefano Belardinelli capì subito l’importanza che aveva avuto lo sport per i giovani camerti e diede quindi l’opportunità di iniziare questa avventura, aiutato dagli entusiasti sponsor che sono stati ben lieti di aiutare.
In questi tre anni la squadra è cresciuta sia come qualità che come numero, attirando sempre più anche il pubblico, rimanendo sempre fedele ai suoi principi di amicizia e voglia di rivalsa.
Marcatori: Grasselli Denny 2, Santucci Simone, Autogol
Continuano ad arrivare premi per i risultati delle ricerche condotte dal gruppo di Anatomia veterinaria di UNICAM.
Infatti dopo il premio dedicato a giovani ricercatori vinto dalla Dottoressa Elena De Felice al Convegno della Società Italiana delle Scienze Veterinarie (SISVET) svoltosi ad Olbia questo giugno, il Comitato scientifico SISVET ha assegnato, due settimane fa, alla Professoressa Paola Scocco il premio poster della sessione Morfologia. Il poster illustrava i risultati delle ricerche che da anni il gruppo di anatomia veterinaria (in collaborazione con i ricercatori di botanica applicata, di fisiologia veterinaria e di chimica di UNICAM, con gli economisti di Bologna e con anatomici e zootecnici di Perugia) porta avanti focalizzando lo studio sulle modificazioni a livello molecolare, microscopico e macroscopico, dell’apparato digerente di ovini allevati sui pascoli seminaturali delle nostre montagne, comparando sia momenti funzionali del pascolo che andamento climatico.
Queste ricerche rivestono particolare importanza per lo sviluppo del territorio proprio perché l’approccio multidisciplinare con cui vengono impostate consente di offrire agli allevatori soluzioni per incrementare il reddito aziendale attraverso una gestione conservativa dei pascoli, anche in considerazione della crescente aridità estiva.
Infine, il 25 ottobre la Dottoressa Elena De Felice ha ricevuto dal Comitato scientifico dell’Associazione Italiana sullo Studio degli Animali da Laboratorio (AISAL) il premio per il miglior poster presentato al XXVI convegno nazionale AISAL di Bologna. Il poster trattava delle ricerche condotte, in collaborazione con gli anatomici della Federico II di Napoli, sull’espressione della Nesfatina nel nuovo animale modello emergente, il pesce Notobranchius furzeri. La nesfatina è una molecola anoressizzante, la cui espressione e regolazione sono note nei vertebrati ma di cui si sa ben poco di come vari durante l’età. Con questo fine si è deciso di caratterizzare la distribuzione della nesfatina nel cervello e nell’intestino di Notobranchius furzeri, il modello animale attualmente più utilizzato negli studi sull’invecchiamento. I risultati ottenuti in un animale così filogeneticamente distante dall’uomo pongono l’accento sul ruolo fondamentale che la nesfatina gioca nell’asse intestino-cervello e rappresentano la base morfologica utile per espandere gli studi riguardanti i disturbi dell’alimentazione, quali anoressia ed obesità.
Erano le 19:11 del 26 ottobre del 2016 quando una scossa di magnitudo 5.4, e successivamente, alle ore 21:18, una di magnitudo 5.9, colpirono nuovamente il centro Italia già martoriato dal terremoto del 24 agosto. Ma la terra non si sarebbe fermata lì. Una scossa di magnitudo 6.5, con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, è stata poi registrata quattro giorni dopo, la mattina del 30 ottobre, alle 7:40. Un sisma che il presidente dell'Anci Marche Maurizio Mangialardi ha definito "l'evento più distruttivo dalla Seconda Guerra Mondiale". Cosa è successo nel 2016, cosa sta succedendo oggi, cosa ci dobbiamo aspettare e cosa possiamo (e dobbiamo) fare per prevenire. A queste domande oggi, a tre anni esatti di distanza dalle prime scosse di ottobre, ha risposto il geologo Unicam Emanuele Tondi.
Professore, se da una parte la ricostruzione sembra essere ferma, dall'altra invece le scosse di terremoto, anche se di rado rispetto al primo anno, tornano a farsi sentire. Possiamo quindi supporre che lo sciame sismico (come lei stesso aveva già riferito alcuni mesi fa), non sia mai terminato?
Dopo un evento sismico principale chiamato "mainshock", segue una più o meno lunga sequenza di “aftershocks” (conosciuti come terremoti di “assestamento”), che può dirsi conclusa solo quando i terremoti, sia in termini di frequenza (numero) che di magnitudo (energia), tornano ai parametri pre-“mainshock”. La sequenza sismica in Italia centrale non è terminata. Infatti, anche se non percepiti perché di piccola magnitudo, i terremoti sono ancora più numerosi del periodo pre-24 agosto 2016.
Cosa è accaduto esattamente il 24 agosto del 2016 e poi il 26 e 30 ottobre?
Il nostro Appennino è sottoposto a sforzi tettonici che determinano, nei primi 10-15 km di spessore, la rottura fragile della crosta terrestre. Questa rottura si esplica con la formazione o la riattivazione delle faglie, che altro non sono che fratture degli ammassi rocciosi. Una di queste è la Faglia del Monte Vettore-Monte Bove. Il 24 agosto e poi il 26 e 30 ottobre 2016 la faglia ha ceduto, nel senso che è stata superata la forza di attrito che teneva fermi i due blocchi di roccia poi scivolati l'uno rispetto all'altro lungo la faglia stessa.
Professore, un fenomeno di portata epocale che ha coinvolto quattro Regioni e che qualcuno ha definito la più grande tragedia dalla Seconda Guerra Mondiale. Cosa di dobbiamo aspettare ora e cosa ci dobbiamo aspettare soprattutto a lungo termine. Si può parlare di un vero e proprio cambiamento della geografia del Centro Italia?
Quello che è successo nel 2016-2017 è di portata epocale solo se consideriamo il periodo storico attuale o, al massimo, contemporaneo. Già non lo è più per un periodo di tempo più lungo, in quanto eventi di simile intensità si sono verificati in centro Italia altre due volte nell’ultimo millennio, intorno al 1700 e al 1350. Se poi andiamo a considerare intervalli temporali tipici dei processi geologici diventa un fenomeno comune. La geografia dei territori muta, per fortuna, con “tempi geologici” e questo ultimo evento ne rappresenta solo una piccolissima frazione.
I terremoti non si posso prevedere, questo purtroppo lo sappiamo tutti. Ci sono però delle tecnologie che, in un futuro prossimo, potranno aiutarci nella prevenzione? Se si come? Di che strumenti si tratta?
Cosa si può sapere sui terremoti è più che sufficiente per la prevenzione. Sappiamo dove si possono verificare e con che intensità massima. Quello che manca è la volontà, da parte di tutti. Poi è vero che prima di un evento sismico importante ci possono essere dei fenomeni detti “precursori”, come la variazione della portata delle sorgenti e del chimismo delle acque, fuoriuscite anomale di gas dal sottosuolo, aumento della sismicità, etc. La ricerca scientifica è molto attiva al riguardo, anche grazie alle nuove tecnologie, ma sono fenomeni legati a numerose variabili e ancora non possono essere usati in termini di protezione civile. Nel senso che a volte si verificano questi fenomeni ma non si verifica il terremoto, o si verifica dopo anni. In altri casi questi fenomeni si verificano in un’area e il terremoto in un’altra.
Una domanda che forse ogni cittadino del Centro Italia le avrebbe fatto come prima: dobbiamo aspettarci (sempre rimanendo nel campo delle ipotesi) altre forti scosse?
Per quanto riguarda l'area epicentrale dei forti eventi sismici di tre anni fa, come detto, stiamo ancora nell'ambito della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016. Generalmente gli “aftershocks” più forti (che possono arrivare fino ad un grado, circa, di magnitudo in meno del “mainshock”) si generano subito e, con il passare del tempo, tendono ad essere sempre più piccoli e meno numerosi. Tuttavia, anche se poco probabile, una ripresa è possibile anche a distanza di anni. Nelle aree esterne a questa zona, si possono verificare eventi importanti sempre, come in tutte le zone in Italia ad alta pericolosità sismica.
I cambiamenti climatici sono dei fattori che possono aggravare la situazione di un Paese che, già da sé, vanta un elevato rischio sismico?
I cambiamenti climatici possono far aumentare il rischio idrogeologico che, sommato al rischio sismico, aggrava sicuramente la situazione.
Professore, ricostruire edifici antisismici e a norma può evitarci il dover parlare, tra alcuni anni, ancora di queste tragedie?
Se ci fosse la volontà di fare prevenzione in maniera efficace il lavoro da fare sarebbe comunque lungo e impegnativo, soprattutto per ridurre la vulnerabilità degli edifici storici ed esistenti. Ma se non c'è nemmeno la volontà, allora diventa impossibile.
IL VIDEO GIRATO DA PICCHIO NEWS LA NOTTE DEL 27 OTTOBRE 2016 A VISSO:
Domani, sabato 26 ottobre, al Palasport di Sarnano andrà in scena Viva La Gente, lo show internazionale di Up With People, rappresentato in tutto il mondo da oltre cinquant’anni.
Sarnano è l’unico piccolo comune inserito nel tour italiano di Up With People: l’adesione all’iniziativa è stata caldeggiata e supportata dalla Andrea Bocelli Foundation con cui il Comune di Sarnano ha stretto un intenso rapporto dopo la costruzione della nuova scuola secondaria.
Il tour di Up With People si è aperto il 16 ottobre a Potenza, riscuotendo un grandissimo successo e attirando l’attenzione dei media locali e nazionali.
La serata di domani è il culmine di una settimana di scambio culturale durante la quale 100 ragazzi tra i 18 e 29 anni di nazioni diverse sono stati ospiti presso le famiglie sarnanesi, coinvolgendo la popolazione in numerose attività sul tema della multiculturalità e della cooperazione tra popoli.
I 100 ragazzi di Up With People sono stati impegnati nelle scuole di ogni ordine e grado, non solo a Sarnano, ma anche in altri due Comuni del cratere come Camerino e Muccia; hanno svolto attività sociali come l’animazione presso la Casa di Risposo per anziani di Sarnano e la pulizia del Parco Urbano di Muccia, ma soprattutto hanno portato con entusiasmo un messaggio di solidarietà che ha emozionato tutta la popolazione.
L’accoglienza è stata calorosa e appassionata: trovare una collocazione per 100 ragazzi in un piccolo paese dove moltissime persone hanno perso la propria casa a causa del sisma sembrava un’impresa quasi impossibile, ma le famiglie sarnanesi hanno dato il massimo della loro disponibilità. Non è mancato neanche il sostegno di alcune realtà locali come la Cooperativa Pars Onlus e l’azienda Feel Blue, senza dimenticare anche la partecipazione delle associazioni del territorio che si sono impegnate ad organizzare attività rivolte ai ragazzi.
Lo show di domani sera, incentrato proprio su questi temi tanto cari a Up With People, sarà il climax di questa meravigliosa iniziativa che il Comune di Sarnano ha avuto il privilegio di ospitare. Gli oltre 1200 biglietti per la serata sono terminati in pochi giorni e domani sera il Palasport sarà gremito di persone provenienti da tutta la provincia per assistere a uno spettacolo che, ne siamo certi, susciterà una grandissima emozione in tutto il pubblico, proprio come è successo ieri, giovedì 24 ottobre, durante la rappresentazione destinata alle scuole.
Nel corso della serata si terrà anche una lotteria di beneficienza organizzata dall’AVULSS ricavato sarà devoluto alla realizzazione di un nuovo bagno per disabili nella Casa di Riposo del Comune di Sarnano.
Domenica 27 ottobre, infine, i ragazzi trascorreranno la giornata in famiglia e in molti approfitteranno per scoprire insieme il territorio, prima di ripartire alla volta della terza tappa del tour che si terrà nella città di Agrigento.
Si tratta di un’iniziativa di rilievo nazionale che ha coinvolto tre Comuni del cratere e che racconta la vitalità del nostro territorio, la disponibilità dei suoi abitanti e soprattutto l’entusiasmo di un gruppo di giovani che si fanno sostenitori di un dialogo tra popoli, oggi quanto più necessario.
Credit Foto: Profilo ufficiale "Up With The People"
Soddisfazione a Camerino, dopo l’incontro avvenuto in Prefettura a Macerata, per l'iter dell'assegnazione all’agenzia del Demanio di una parte del palazzo dell'Unione Montana Marca di Camerino da destinare alla caserma dei Carabinieri.
Proprio da parte del primo cittadino di Camerino, Sandro Sborgia, arriva un elogio all’operato di tutte le parti in causa e in particolare al presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci.
“Abbiamo definito le linee guida per l’accordo che prevedono prima di ogni cosa l’assegnazione dello stabile a titolo gratuito all’agenzia del Demanio per 60 anni. Siamo felici dell’esito e della definizione dell’accordo perché l’Unione Montana ha dimostrato che quando ci sono interessi comuni la cosa più importante è sempre remare nella stessa direzione - afferma Sborgia -. È stato dissipato ogni tipo di dubbio sulla volontà di cedere lo stabile e grazie a questo lungimirante accordo la struttura sarà messa a posto investendo 5 milioni di euro".
"Un ringraziamento particolare da parte mia va al Prefetto Iolanda Rolli per la sua azione di mediazione e per essersi spesa affinchè andasse tutto a buon fine. Non ultimo - prosegue Sborgia -, la città e l’intero territorio potranno contare sui servizi della Caserma. Prima di firmare la convenzione saranno necessari dei passaggi che spettano ai consigli comunali dei Comuni che fanno parte dell'Unione affinchè approvino la decisione e consentano di firmare un accordo condiviso e partecipato. Entro il 20 novembre, diciamo che potremo chiudere definitivamente l’accordo e sicuramente voglio porre l’accento sulla disponibilità e la collaborazione del presidente Alessandro Gentilucci capace di dimostrare grande sensibilità nei confronti di quello che è un servizio necessario per tutto il territorio camerte.”
“Il terremoto nel Centro Italia del 2016. La gestione delle emergenze a Camerino e nei territori limitrofi” è il tema del convegno in programma all’Università di Camerino dal 28 al 30 ottobre, organizzato nell’ambito di EmTASK, corso di perfezionamento in emergenze territoriali, ambientali e sanitarie dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Obiettivo del corso EmTask, diretto dal prof. Mauro Soldati di Unimore, è quello di fornire una solida preparazione di base e competenze interdisciplinari che possano favorire un approccio olistico nella prevenzione, gestione e superamento delle emergenze al fine di operare in modo consapevole in caso id eventi calamitosi.
L’evento di Camerino, reso possibile dalla collaborazione tra Unicam e l’Ateneo emiliano, rappresenta, dunque, una sorta di laboratorio sul campo per gli iscritti al corso.
Il convegno si aprirà lunedì 28 ottobre alle ore 15.00 presso la Sala Convegni del rettorato con i saluti delle autorità e seminari su tematiche quali la gestione delle emergenze nel comparto Difesa, aspetti normativi, giuridici e sanitari nella gestione delle emergenze, pericolosità geologiche ed effetti sismoindotti. La giornata di martedì 29 ottobre sarà invece dedicata alla visita nelle zone rosse dei principali Comuni colpiti dal sisma, quali Visso, Norcia, Arquata del Tronto, Castelluccio di Norcia.
Nella giornata conclusiva di mercoledì 30 ottobre sono previsti gli interventi del Prefetto, del Direttore Generale Unicam, del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, cui seguirà la visita alla zona rossa di Camerino accompagnati dal Sindaco Sandro Sborgia.
Per Unicam, l’organizzazione della giornata è a cura del dott. Domenico Aringoli della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie.
Intitolata alla memoria di Sandro Taddei la gara di campionato interregionale indoor di tiro con l'arco organizzata dal CUS Camerino il prossimo 27 ottobre al palazzetto “Drago-Gentili” in località Le Calvie. Due gare in una, con prove sia dai 25 che dai 18 metri (ognuna con punti validi per il campionato nazionale), con la somma dei punti ottenuti dalle due distanze a sancire il vincitore, degli assoluti per categoria maschile e femminile, del torneo in onore dello storico dirigente della sezione di tiro con l'arco del CUS Camerino, venuto a mancare lo scorso mese di maggio.
“Per noi si tratta della prima gara a livello di assoluti organizzata nella stagione – ha spiegato Luca Sgriccia, dirigente della sezione tiro con l’arco del CUS –. Abbiamo rinunciato alla gara all'aperto in seguito alla scomparsa di Sandro e abbiamo tenuto a dedicare alla sua memoria questa gara”.
Il ritrovo è domenica 27 alle ore 9 per il raduno e il ritiro accrediti. Dopo le due sessioni di tiro (alle 9.30 l'inizio dai 25 metri, alle 14.15 dai 18 metri), le premiazioni secondo le norme della FITARCO. Il 1° Trofeo Sandro Taddei sarà dunque assegnato ai migliori punteggi maschili e femminili nelle categorie dell’arco nudo, olimpico e compound. Agli arcieri partecipanti, al momento dell’iscrizione (scadenza il 24 ottobre), il comitato organizzatore dà la possibilità di richiedere la visuale tripla per l'arco olimpico (uguale per le due distanze).
Si è svolto stamattina, presso la Prefettura di Macerata, l'incontro da tempo programmato per proseguire l'iter per l'assegnazione di parte del Palazzo dell'Unione Montana Marca di Camerino all'Agenzia del Demanio per la collocazione della caserma della Compagnia Carabinieri di Camerino.
"È stata una riunione positiva ed utile a definire gli aspetti tecnici mancanti necessari per perfezionare una volontà politica di disponibilità verso l'Arma già espressa nello scorso dicembre dall'Unione Montana" queste le parole a caldo del Presidente dell'ente, Alessandro Gentilucci. "Adesso, prima di firmare la convenzione con l'Agenzia del Demanio, occorrono passaggi che competono ai consigli comunali dei Comuni che fanno parte dell'Unione, perché approvino la decisione odierna e consentano al sottoscritto di firmare un accordo condiviso e responsabilmente partecipato. Sono lieto di poter dire che, conclusi questi ultimi atti, l'Agenzia del Demanio metterà a disposizione fino a 5 milioni di euro per la sistemazione di quella parte di immobile destinata alla caserma per un numero di anni predefinito".
Di nuovo dunque l’Unione Montana Marca di Camerino manifesta una volontà chiara e concreta di disponibilità e collaborazione candidandosi ad ospitare la nuova sede della Compagnia Carabinieri di Camerino dando così continuità ad un servizio fondamentale per la sicurezza dell’intero territorio camerte.
Una giornata di grande festa al circolo anziani “Tiburzio Vergelli” di Camerino, che ha ospitato il pranzo sociale con la vice sindaco Lucia Jajani e l’Arcivescovo Francesco Massara. In tanti hanno partecipato a quella che è stata un’occasione per vivere insieme la nuova sede in via Medici e ringraziare nuovamente la generosità di coloro che hanno voluto dimostrare la propria vicinanza subito dopo il sisma.
In particolare, Valentina Vissani, presidente del circolo, ha ringraziato la delegazione del Trentino di cui era presente il Coordinatore dei circoli del Trentino, Angelo Riganti, per l’offerta che è stata destinata a Camerino.
Presente anche don Mariano Ascenzo Blanchi, vicario del Vescovo. Un gradito pensiero è stato anche quello di Emilia Grasselli, camerte d’origine e membro del Circolo “Madonna del latte” di Città di Castello, gemellato con quello di Camerino, che col ricavato di una festa organizzata nei mesi scorsi ha donato agli anziani una macchina per il caffè. La giornata si è conclusa con un regalo pensato per l’Amministrazione e ritirato dal vicesindaco Lucia Jajani, per l’Arcivescovo Massara e il suo vicario don Mariano.
Un momento per iniziare nel migliore dei modi l’impegno preso dall’associazione di volontariato di garantire alla popolazione della terza età un punto di riferimento diurno dinamico e vivo.
Due città montane, due città universitarie, due città sfortunate dal punto di vista sismico. A tre anni dalle scosse più devastanti, quelle di fine ottobre 2016, Camerino e L'Aquila si incontrano nell’appuntamento organizzato dal Comitato Concentrico di Camerino venerdì 25 ottobre all’auditorium Benedetto XIII nella città camerte a partire dalle ore 16.
Il sisma allo specchio, con le due università e le due città a confronto. Sarà presente, a dieci anni dal sisma aquilano, il sindaco simbolo dell’emergenza e poi della ricostruzione del capoluogo abruzzese Massimo Cialente che presenterà il suo libro “L’Aquila 2009: una lezione mancata”. Da questo scaturisce l’amara riflessione di come, di fronte alle emergenze continue in un Paese meraviglioso quanto fragile, “ogni volta sia sempre la prima volta”.
Concentrico, nel titolo dell’evento, mette un punto di domanda al titolo del libro con la volontà di riflettere su come si possa raddrizzare il tiro andando verso il futuro, contando sulla realtà di riferimento del territorio ovvero l’Università, ma anche sugli amministratori e soprattutto sulla società civile che dovrebbe essere la protagonista di questo grande processo, all’interno di quello più volte definito come “il cantiere più grande d’Europa” che diventa anche luogo di idee e progetti.
Dopo i saluti istituzionali, tra cui quello dell’attuale rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse, ci sarà la tavola rotonda coordinata dalla giornalista di E’tvMarche Linda Cittadini con un confronto tra le due realtà attraverso il dialogo tra l’ex sindaco Cialente ed il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, la rettrice del terremoto aquilano Paola Inverardi, il rettore di UNICAM Claudio Pettinari, la cooperativa abruzzese Mètis Community Solutions l’Aquila con la rappresentante Valeria Baglione e l’associazione di Camerino “Io non crollo” con il presidente Claudio Cingolani. Nel corso dell’appuntamento le letture di alcuni passaggi del libro di Cialente saranno affidate a Maria Sole Cingolani, direttrice di “Etra-Accademia delle arti sceniche e visive” di Camerino.
Camerino si prepara al terzo anniversario del sisma che il 26 ottobre 2016 colpì il Centro Italia e che ha segnato profondamente la città ducale cambiando la vita dei suoi abitanti e non solo. Proprio simbolicamente è stata scelta la data di sabato per inaugurare la scultura commemorativa “Albero della speranza” realizzata dall’artista Nazzareno Rocchetti a ricordo dei cittadini onorari che sono stati vicini alla popolazione dopo il terremoto.
Una cerimonia che inizierà alle 16:00 al Sottocorte Village con la Banda Città di Camerino che con le sue note accompagnerà il pomeriggio. Non solo. Nello stesso pomeriggio, infatti, sarà intitolata la piazza del centro commerciale all’aperto all’ex sindaco di Camerino, Dario Conti, che tanto si è battuto per la città e il territorio, parlando anche per primo dell’esigenza di una legge speciale per la ricostruzione, dopo il terremoto.
“Il 26 ottobre non sarà mai una data come le altre per tutti noi – ha detto Sandro Sborgia, primo cittadino della città ducale –. Abbiamo scelto questa data non a caso perché possa essere anche un simbolo di rinascita della nostra città nonostante i danni causati dal terremoto. L’Albero della speranza per noi sta a simboleggiare il forte senso di appartenenza al nostro territorio, ma anche la speranza che mai verrà meno in ognuno di noi per un ritorno alle abitudini che il terremoto ha purtroppo modificato. Contestualmente sarà intitolata la piazza a Dario Conti, una figura che tanto si è spesa per la montagna e per Camerino e che tanto bene ha fatto per la nostra terra” ha concluso Sborgia.
Si è svolta nella giornata di ieri la finale di “Start Cup Marche”, la Business Plan competition riservata a studenti e ricercatori che abbiano brillanti idee imprenditoriali a contenuto innovativo e aspirino a costituire un’impresa, anche di tipo spin-off universitario. La StartCup è organizzata dall’Università di Camerino in collaborazione con UBI Banca, Uni.Co e ODCEC, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili di Macerata - Camerino
La cerimonia di premiazione dei tre progetti vincitori, ai quali sono stati assegnati i tre premi da 9.000, 7.000 e 5.000 euro (tutti sotto forma di contributo per l’innovazione da utilizzare esclusivamente per la realizzazione del progetto presentato) si è svolta presso la sala convegni del Rettorato del Campus Universitario.
Ad aggiudicarsi il primo premio il progetto ITD Lab, al secondo posto EUROCAM e al terzo posto Viracity. A conclusione della mattinata “Viracity” ha ricevuto il premio speciale UBI Banca come miglior progetto per la sostenibilità, “per aver meglio rappresentato, nel progetto proposto, la tematica della sostenibilità sociale ed ambientale.”
I lavori sono stati aperti dai saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari, dal professor Daniele Rossi, Delegato del Rettore per Start-up, spin-off e incubatore tecnologico e dai rappresentanti degli enti promotori della Start Cup Marche successivamente i finalisti hanno presentato i loro progetti.
“È una grande soddisfazione effettuare questa premiazione di Start Cup Marche, fortemente voluta dall’Università di Camerino e resa possibile anche grazie alla collaborazione con moltissimi attori del nostro territorio – ha dichiarato il Rettore Pettinari –. La nostra Università crede molto nelle potenzialità di studenti, laureati e ricercatori e per tale motivo crediamo che aiutarli nel settore dell’auto-imprenditorialità, per generare occupazione giovanile e creativa sia fondamentale”.
"Da anni siamo a fianco dell'università di Camerino in questa manifestazione perché riteniamo che valorizzare i giovani talenti e favorire la nascita di nuove imprese sia uno dei compiti di una banca del territorio come la nostra - ha dichiarato Paolo Galli, responsabile della direzione territoriale Macerata Ovest di UBI Banca -. Abbiamo scelto di premiare quelle idee imprenditoriali che, oltre ad avere un solido business plan, vanno nella direzione di sviluppare un'economia sempre più sostenibile".
La Start Cup Marche è l’unica della nostra Regione ad essere accreditata dal Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall’Associazione PNI-Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane. Le tre idee progettuali vincitrici entreranno dunque in competizione con i vincitori delle Start Cup di altri atenei italiani, partecipando di diritto all’edizione 2019 del Premio Nazionale dell'Innovazione, che si terrà a Catania a fine novembre.
Secondo incontro pubblico sulla raccolta differenziata a Camerino dove domani, mercoledì 23 ottobre, alle 18:00, al circolo Acli di Vallicelle si svolgerà l’assemblea con la cittadinanza per discutere delle novità che riguarderanno la città a partire da novembre. L’assessore all’ambiente Marco Fanelli illustrerà le norme di una buona pratica per la differenziata, con un focus particolare sulla raccolta porta a porta che sarà nuovamente predisposta anche nell’area Sae (Soluzione abitative d’emergenza).
Un incontro in collaborazione col Cosmari che sarà presente con Luca Romagnoli e Paolo Domizi che affronteranno la parte più tecnica che interesserà Camerino, dopo i recenti dati che hanno registrato un dato in forte calo riguardo proprio alla differenziata. Lunedì prossimo, 28 ottobre, si svolgerà a San Paolo l’ultimo degli incontri in programma, pensati per fare in modo che ottobre possa essere un mese di formazione.
Con la firma della convenzione tra la Andrea Bocelli Foundation ed il Comune di Camerino, è stato dato ufficialmente il via al progetto di ricostruzione della locale Accademia Musicale. Ieri, martedì 22 ottobre, il primo cittadino Sandro Sborgia ha incontrato i vertici della Fondazione intitolata al celebre tenore e filantropo.
Sottoscrivendo l’accordo, già annunciato nelle scorse settimane, il Sindaco e ABF hanno ufficialmente dato il via al progetto, per restituire alla cittadina universitaria una adeguata “casa” della musica all’Associazione “Adesso Musica” e alle tante iniziative culturali degne della nobile tradizione didattica e artistica che da secoli caratterizza la vita culturale di Camerino.
La tempistica auspicabile prevede già in novembre la consegna del terreno individuato e dunque la posa della prima pietra. A quel punto l’apertura del cantiere segnerà il principio di quei 150 giorni di lavori che è la tempistica con cui ABF – forte di esperienze simili e vincenti, presso Sarnano e Muccia – si prefigge di realizzare il progetto e consegnare la struttura alla comunità.
La nuova Accademia Musicale sarà realizzata su due livelli, collegati da un ascensore interno. Architettonicamente sarà una costruzione sicura e classificata come strategica (Edificio di Calsse IV) e proporrà, nella sequenza di aperture verso l’esterno, un riferimento visivo stilizzato alle peculiari “chiavi” degli strumenti a fiato. La superficie dell’Accademia sarà pari a 350 metri quadrati per piano, per un totale di 700 mq. Al piano seminterrato troverà spazio un auditorium di oltre 200 posti. Al piano sovrastante, l’edificio prevede 10 aule per l’insegnamento (di cui una dedicata ai laboratori musicali 0-6 anni) oltre ad uno spazio connettivo che raccoglierà l’entrata principale e l’accesso alle aule.
La raccolta fondi, iniziata con la campagna con numerazione solidale “Con Te” dei mesi di luglio e settembre scorsi e che ha avuto culmine con la trasmissione Rai “Andrea Bocelli - Ali di Libertà”, continua. È possibile donare sui canali della fondazione: andreabocellifoundation.org o contattando gli uffici al 055/295475.
Giovedì 24 ottobre, con inizio alle ore 18:30, l’ERDIS Marche (Ente Regionale per il Diritto allo Studio universitario), organizza una Festa dell’Ambiente “ECO-ERDIS” a Camerino, al Servizio Ristorazione del complesso residenziale di Colle Paradiso, alla quale sono invitati tutti gli studenti universitari e parificati.
L’iniziativa s’inquadra in una campagna promozionale di sensibilizzazione degli studenti al rispetto dell’ambiente che comprende: l’eliminazione completa della plastica nei servizi di ristorazione (per circa un milione di pasti all’anno); la raccolta differenziata dei rifiuti nelle residenze universitarie (circa 4.000 posti letto).
“ERDIS, in questi anni, ha fatto un ottimo lavoro sotto tanti punti di vista, grazie alle borse di studio e ai contributi dati agli studenti meritevoli – ha sottolineato il Presidente della Regione, Luca Ceriscioli -. Ora fa un altro passo in avanti importante: ha deciso di eliminare la plastica da tutta l’attività di ristorazione e di mensa, dando testimonianza di una sensibilità vera. Una Regione che dimostra con i fatti e non solo con le parole, la sua vicinanza a tutti quelli che vogliono un mondo con una qualità ambientale superiore”.
Il Presidente dell'ERDIS, il professor Giovanni Di Cosimo, il consigliere ERDIS di Camerino professor Andrea Spaterna e il Direttore Generale, l'avvocato Angelo Brincivalli, hanno ringraziato tutto il personale dell’ERDIS e tutti gli studenti per aver portato il loro contributo in questa battaglia di civiltà e di progresso nell’intera regione Marche.
L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la prossima campagna di comunicazione dell’ERDIS Marche che verrà sviluppata in tutti i Saloni dell’orientamento italiani, basata sul concetto di “Campus Marche”, ossia di una Regione che si presenta unita e con uniformità di trattamento per tutti gli studenti universitari e parificati.
È Ahmed Abdelwahed il “Camerte dell’anno” 2018, campione italiano assoluto dei 3000 siepi, 23 anni, che difende i colori delle Fiamme Gialle, del Cus Camerino e fa parte della nazionale azzurra di atletica leggera. L’atleta, studente dell’Università di Camerino è stato “incoronato” nel corso del Varietà nel Ducato, all’auditorium Benedetto XIII da Donatella Pazzelli, padrona di casa della serata sul palco insieme a Massimo Marchetti. Un momento di grande emozione in cui Ahmed è stato accolto da applausi scroscianti dal numerosissimo pubblico presente.
Un atleta che è stato letteralmente adottato da Camerino e che è allenato dal camerte doc Roberto Scalla, sportivo nel cuore di tutti i camerti, che lega ulteriormente le sue vittorie alla città ducale. Ahmed è stato votato all’unanimità dalla commissione che ha riconosciuto in lui un rappresentate dello sport in Italia e nel mondo, grazie ai tanti successi ottenuti in pista: l’oro ai 3000 siepi ai Campionati italiani universitari ad Isernia, per l’argento nella gara 1500 nei Campionati italiani assoluti di Pescara, per il bronzo nei giochi del Mediterraneo a Jesolo. Inoltre ha gareggiato sempre con la maglia del Cus Camerino alle Universiadi di Taipei (in Cina) classificandosi nella gara dei 3000 siepi e agli Europei di Camerino con la maglia della Nazionale. È l’attuale campione in carica dei 3000 siepi nella gara di Bressanone.
Un legame con la città di Camerino che è diventato sempre più forte, anche a seguito del sisma quando non ha mai smesso di ricordare con vanto la sua provenienza sportiva. Accanto a lui un emozionato Roberto Scalla, suo coach a cui Ahmed è legato da un rapporto di profondissima stima e amicizia. “Grazie perché non me l’aspettavo – ha detto Ahmed – solitamente cerco di trattenere l’emozione invece in questo caso l’ho vissuta in maniera fortissima, davvero col cuore in gola, a riprova di quanto mi senta legato a Camerino. Sono felice perché tengo tantissimo a questa città, l’ho sempre detto e continuerò a dirlo. Sono arrivato a Camerino iniziando dal nulla e sono diventato un atleta. Roberto ha fatto un lavoro incredibile, ma non posso dimenticare tutti coloro che quotidianamente o in caso di necessità si sono prodigati nei miei confronti. La vita dell’atleta presuppone un lavoro immane”.
Il coach Roberto Scalla ha parlato delle Olimpiadi in programma sottolineando come “ce la metteremo tutta per essere all’altezza di questo premio”. Ha presenziato con grande trasporto al suo primo “Camerte dell’anno” anche il sindaco Sandro Sborgia. “Questa credo che sia l’anima della comunità di Camerino: una città aperta e siamo orgogliosi di aver adottato da quattro anni Ahmed. Un atleta dal grandissimo spessore umano e ovunque andrà porterà la bandiera di Camerino, tenendo alto il suo nome. Un premio questo che siamo sicuri custodirà con responsabilità e vanto. Un ringraziamento particolare va di vero cuore a Roberto Scalla suo coach, uomo e sportivo da esempio per tutti noi”.