L’emittente radiofonica Multiradio di Tolentino ancora in prima fila nelle battaglie a favore degli animali.
Oggi pomeriggio alle 15.30 è stato infatti lanciato, unitamente all’associazione animalista Amici di Fido di Montegranaro e Civitanova Marche un appello alla solidarietà nei confronti degli animali al freddo.
Per quanto riguarda i canili, già per effetto del nostro articolo di ieri (qui) sono già stati raccolti 100 kg di crocchette presso il negozio Zampe e Baffi di Montecosaro e altro cibo e coperte si trovano presso il punto di raccolta prontamente attivato da una cittadina di Tolentino.
L’appello di Multiradio si aggiunge a quello di Picchio News ed è rivolto a tutti i cittadini che vogliano aiutare i canili, ma anche a chi possa ospitare presso garage o cantine cani e gatti vaganti.
Il fatto gli animali vivano fuori non significa infatti che ci stiamo bene quando le temperature scendono così tanto come in questi giorni, oltre al fatto che anche l’acqua e il cibo congelano subito.
L’associazione Amici di Fido ricorda poi che detenere gli animali in condizioni incompatibili con la loro natura integra il reato di maltrattamento di animali previsto dall’articolo 544 bis del codice penale.
Multiradio ed Amici di Fido promuovono infine l’adozione dei cagnolini anziani, quelli che soffrono maggiormente nei canili.
Se avete intenzione di adottare un cane o un gatto, fatelo ora che hanno davvero bisogno.
Il 13 gennaio 2017 nella nuova sede del Polo Scolastico Provinciale in località San Paolo di Camerino, il Liceo Classico “Alfonso Varano” organizzerà un evento culturale: “La Notte Nazionale Del Liceo Classico III Edizione”.
La scuola rimarrà aperta dalle 18:00 alle 24:00, in queste ore tutti i ragazzi saranno coinvolti in spettacoli di diversa natura, dalla recitazione (tra cui quella di una tragedia), al canto e alla danza, oltre alla simulazione di un processo giuridico. Sarà inoltre allestito un ricco simposio Greco nel quale sarà possibile degustare cibi tradizionali di questa antica cultura ed altri tipici della zona donati dalle piccole aziende del posto gravemente colpite dal sisma del 26 ottobre. I ragazzi, strappati alla loro vita dall'evento sismico di due mesi fa, hanno deciso di non arrendersi e far conoscere di sé attraverso questa manifestazione.
L'ingresso è libero,accorrete numerosi!
A partire da domenica 11 dicembre 2016 è stata annullata la convenzione Trenitalia - Contram s.p.a. che garantiva il collegamento attraverso bus sostituitivi Contram s.p.a. nei vari tratti non coperti dai treni Trenitalia.
Gli utenti potevano salire a bordo bus direttamente con il biglietto del treno e continuare il loro viaggio. Dall’11 dicembre tale convenzione non è più attiva ed in effetti sul sito Trenitalia tali collegamenti non sono più visibili. Contram s.p.a. ha deciso di continuare a garantire ugualmente il servizio ai tanti viaggiatori che lo utilizzano, ma non essendo più una corsa sostitutiva a bordo bus non saranno più ammessi i biglietti ferroviari: tutti gli utenti dovranno essere muniti di titoli di viaggio CONTRAM MOBILITA’. Per consultare gli orari e verificare l’effettiva validità del servizio: www.contram.it, sezione: “orari e itinerari”
“Diciamo ADDIO a Yorchi, Ugo, Giosuè e Haicn, cani anziani, ammalati, che non hanno resistito alla grave ondata di gelo che ha colpito inesorabilmente anche il CANILE DI MORROVALLE.
In un box del canile, dove si ha solo una cuccia come riparo, senza coperte, senza una mano calda a riscaldare, è facile lasciarsi andare.
E loro, cani invisibili, invisibilmente se ne sono andati.
Non pubblichiamo le foto per non turbare la sensibilità di chi ci legge ma quei corpi senza vita, avvolti nel ghiaccio, alcuni vicini ai loro compagni ancora vivi, resteranno impresse nei nostri cuori per sempre”.
Non siamo in Puglia. Né ad Amatrice. Ma a Morrovalle. A un passo da casa nostra. Non possiamo voltarci dall’altra parte comodamente al calduccio nelle nostre case mentre dei poveri innocenti muoiono in modo atroce ed ingiusto.
Questo l’accorato appello dei volontari dell’associazione Amici Animali di Osimo che ieri in canile con grande determinazione, sotto choc hanno ricacciato indietro le lacrime e con il gelo nel corpo e nell’anima hanno cercato di portare conforto a chi è ancora lì, in cerca di speranza.
L’associazione ha urgente bisogno di VOLONTARI.
E’ ora il momento di dare una mano.
I recapiti da contattare sono :
335/8048623 – 333/8607575
www.amicianimali.orginfo@amicianimali.org
Al CANILE DI CAMERINO non ci sono stati decessi, ma tanti cani anziani hanno bisogno, come quelli ancora vivi a Morrovalle, di uno stallo temporaneo: un garage, una cantina, una stanza che non utilizzate. Temporaneo vuol dire soltanto finchè non passerà l’ondata di freddo. I cani anziani sono tranquilli, dormono per la maggior parte del tempo, richiedono un minimo impegno.
Inoltre a Camerino le scorte di cibo per i cani sono esaurite e c’è bisogno di crocchette e pappe.
Chi può porti del cibo direttamente al canile oppure per il ritiro contatti l’associazione Amici di Fido al 338/1198455 o al 334/2448739 o ancora si rechi presso il punto di raccolta del negozio Zampe e Baffi di Montecosaro.
Infine chi fosse più vicino alla costa, può dare una mano presso il CANILE DI RECANATI aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 o contattando il numero 3663017481.
E ricordate: gli animali non stanno bene di fuori al freddo. Anche se ce li avete abituati fateli entrare in casa o in garage in queste gelide notti.
Questo è nonno Gerry. Ora in stallo presso l’associazione Amici di Fido.
Incidente fortunatamente senza gravi conseguenze questa sera presso l'hotel Miramare di Civitanova, quando un'anziana di Camerino, residente in città per via del terremoto, è scivolata mentre si trovava in camera.Poco prima delle 19, l'arrivo dell'ambulanza a sirene spiegate, ha messo comprensibilmente in allarme le molte persone che affollavano il centro, nell'ora di massimo afflusso. Dalla reception dell'hotel hanno però rassicurato sulle condizioni dell'anziana: si è trattato solo di una piccola contusione ma vista l'età della signora, classe 1936, il figlio che era con lei, per precauzione, ha preferito richiedere l'intervento dei sanitari.Alla ripartenza, l'ambulanza ha avuto un piccolo rallentamento nel percorrere il vialetto nord di piazza XX Settembre, ma grazie alla prontezza dei guidatori e soprattutto a lampeggianti e sirene, è riuscita in pochissimo tempo a riprendere la strada verso l'ospedale cittadino.
Di notte il termometro segna anche -10 gradi sui Monti Sibillini coperti di neve, e ''nei territori colpiti dal sisma la situazione degli animali è drammatica. Gli allevatori non sanno dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti a stare fuori al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti''.
E' l'allarme lanciato da Acquasanta Terme (Ascoli Piceno) dal presidente della Coldiretti di Ascoli Fermo Paolo Mazzoni, che ha incontrato agricoltori e allevatori nella tradizionale Giornata del Ringraziamento. La notte scorsa a Bolognola e Ussita la colonnina di mercurio è scesa a -8 gradi. "Dobbiamo recuperare i ritardi nella consegna delle stalle mobili e salvare gli animali che rischiano di morire per il freddo, con le temperature scese ampiamente sotto lo zero" ha detto. L'iter burocratico per l'accertamento degli allevatori che hanno diritto diritto alle strutture mobili e i ritardi nella posa di quelle già approvate stanno causando gravi disagi (ANSA).
L'ondata di freddo e gelo non si arresta e temperature sono glaciali in tutt’Italia. Nelle Marche, battute dalla neve e dal vento nei giorni scorsi, le temperature sono precipitate sotto lo zero, in alcuni Paesi toccando vette davvero gelide.
E' il caso di Camerino dove, ieri sera come mostrato dalla foto, si è arrivati ad una temperatura di -14 gradi.
Anche il volontariato nell’ambito del Servizio Civile Nazionale riguarderà le zone colpite dal terremoto 2016. Il Bando “Avviso agli Enti: Presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per 1599 volontari da impiegare nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria” pubblicato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale prevede l’impiego di 1.599 volontari nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
I progetti dovranno essere trasmessi dagli enti esclusivamente alle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria entro le ore 14,00 del 10 marzo 2017.
Il bando si riferisce alla presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite dagli eventi sismici ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla normalità.
I destinatari del bando sono:
gli enti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, aventi sedi
di attuazione progetto nei comuni colpiti dal sisma 2016, di cui all’Allegato 1 del Bando
e nei Comuni costieri che ospitano temporaneamente i terremotati.
I volontari saranno così ripartiti:
Abruzzo 207 volontari;
Lazio 453 volontari;
Marche 617 volontari;
Umbria 322 volontari.
Le Regioni interessate, una volta sentite le strutture del Commissario straordinario per le zone terremotate, coordinano i progetti per ciascun settore/ambito di intervento individuati dal bando, promuovendo la cooprogettazione degli stessi tra i diversi enti presenti sul territorio.
Ciò può avvenire anche attraverso appositi incontri con i Sindaci dei comuni colpiti e con i responsabili degli enti, in modo da redigere uno, al massimo due progetti per ogni settore/ambito di intervento individuato.
Per ogni raggruppamento di enti, che darà luogo alla cooprogettazione, dovrà essere individuato un ente capofila avente una capacità organizzativa sufficiente a supportare la complessità degli interventi proposti.
La cooprogettazione è possibile tra enti appartenenti allo stesso Albo, ovvero tra enti iscritti all’Albo nazionale e ad uno degli Albi regionale e delle Province autonome.
I progetti dovranno realizzarsi esclusivamente in una singola Regione e nei seguenti settori/aree di intervento:
a) Assistenza, con particolare riguardo alle fasce deboli
b) Protezione Civile
c) Patrimonio Artistico e Culturale
d) Educazione e Promozione culturale, con particolare riferimento al supporto alle Amministrazioni Locali impegnate nei processi di ricostruzione e di ritorno alla normalità.
I progetti devono essere redatti secondo il modello di cui all’allegato 1 del Prontuario (parag. 3.3 e 4.6 del “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi” approvato con D.M. 5 maggio 2016) , concernente i progetti da realizzarsi in Italia, essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’ente capofila o dal responsabile del servizio civile nazionale del predetto ente indicati in sede di accreditamento e devono essere presentati esclusivamente in modalità online.
Ogni progetto deve indicare un capofila, essere redatto per uno solo dei settori/aree intervento innanzi indicati e per una singola Regione.
Tutti i progetti presentati saranno esaminati dalle Regioni competenti e sottoposti ad una valutazione di idoneità riguardante la conformità degli stessi alle finalità stabilite dall’art. 1 della Legge 6 marzo 2001, n. 64, nonché alle modalità di redazione degli stessi previste dal Prontuario.
I progetti risultati idonei sono pubblicati in appositi bandi regionali per la selezione dei volontari.
Questo il link a cui trovare il bando: http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/progetti-scn/2016_bandoprogsisma/
Gradito ringraziamento degli sportivi del Cus Camerino al Parma Calcio 1913, agli Amici della Rata ed ai biancorossi della Maceratese, autori della splendida performance, alla 13^ giornata, all’Helvia Recina (fu uno spettacolare nulla di fatto contro la quotata corazzata gialloblù), in opposizione ai generosi parmensi che hanno dato vita ad un’iniziativa di beneficenza, mettendo all’asta le maglie personalizzate dei “Crociati per Macerata”, parte del cui incasso è stata devoluta al Cus Camerino.
“Inutile dirvi – scrivono il presidente Stefano Belardinelli ed il segretario generale Roberto Cambriani - che stiamo attraversando un momento terribile che ha messo alla prova ogni nostra energia fisica, mentale e psichica. La terra che continua a tremare sotto i nostri piedi mina quotidianamente ogni nostra certezza, togliendoci ogni punto di riferimento per indirizzare il nostro futuro, tenendoci inchiodati ad un presente incerto che sembra non finire mai. In questo periodo per noi tragico, che non auguriamo a nessuno di vivere, vi siamo particolarmente grati per la vostra vicinanza e per quanto avete fatto per noi, che ci sta aiutando a gestire il presente e ci dà qualche speranza per il futuro. In attesa di incontrarci in momenti migliori, vi salutiamo cordialmente”.
Necessario di nuovo, a distanza di due mesi dal sisma, un chiarimento sui sopralluoghi, non ancora conclusi(!), di agibilità degli edifici nelle zone colpite dal terremoto.
Stavolta interviene il coordinatore della Dicomac, Immacolata Postiglione, con una circolare datata 28 dicembre 2016 recante chiarimenti “sulle attività connesse ai sopralluoghi di agibilità coordinati dalla Dicomac”.
Occorre però fare prima un passo indietro.
Con l’entrata in vigore dell’OCDPC n.422 del 16/12/2016 dal 27 dicembre 2016 il sopralluogo con scheda Fast, da cui scaturisce un esito di “non utilizzabilità”, diventa presupposto indispensabile per l’accesso alla procedura Aedes/GL-Aedes.
Ai sensi dell’articolo 1 comma 5 della predetta ordinanza, la DiComaC continua a provvedere al coordinamento delle attività di rilievo mediante la scheda AeDES, ai sensi dell'art. 3 c. 1 dell'OCDPC 392 del 6 settembre 2016, esclusivamente con riferimento:
a) agli edifici pubblici;
b) al completamento dei rilievi nei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata;
c) agli edifici con scheda FAST con esito "sopralluogo non eseguito" per contestuale richiesta di approfondimento mediante scheda AeDES;
d) ai sopralluoghi ripetuti su richiesta, con perizia asseverata di un tecnico di parte, sia su edifici già classificati con scheda AeDES che su edifici dichiarati agibili a seguito di sopralluogo FAST.
e) ai sopralluoghi da ripetere in relazione all'esito "D" di scheda AeDES rilasciato da tecnici coordinati dalla DiComaC.
Con questa circolare vengono dunque ora date indicazioni sulla gestione ed il prosieguo delle attività relative ai sopralluoghi di agibilità coordinati dalla stessa Dicomac, con particolare riferimento alle modalità di presentazione delle istanze.
Aree 1 e 2
Innanzitutto nel territorio delle Regioni interessate vengono individuate due aree:
un’Area 1, costituita da tutti i Comuni di cui agli allegati 1 e 2 alla legge n.229/2016
un’Area 2, costituita dagli altri Comuni nei quali si sono registrati danni agli immobili in conseguenza degli eventi sismici di cui all’oggetto.
In relazione all’appartenenza ad una delle due aree viene poi indicata una specifica procedura:
Per i Comuni in Area 1
i sopralluoghi di agibilità (sia con scheda Fast, sia - per le fattispecie previste all’articolo 1 comma 5 della citata OCDPC n.422/2016 - con scheda Aedes) vengono autorizzati ed organizzati secondo quattro differenti modalità:
per gli edifici per i quali è già stata presentata un’istanza di sopralluogo alla data del 27/12/2016, giorno di pubblicazione dell’ordinanza 422/2016, ma non è stato effettuato ancora alcun sopralluogo, rimane valida la precedente istanza (sopralluogo Fast, ovvero Aedes/GL-Aedes per i casi di cui all’articolo 1 comma 5, lettere a) e b) dell’OCDPC 422/2016);
per gli edifici per i quali non è stata presentata alcuna istanza alla data del 27/12/2016, giorno di pubblicazione dell’ordinanza 422/2016, può essere presentata un’istanza semplice di sopralluogo da parte del richiedente avente diritto, oppure una richiesta da parte del Sindaco (sopralluogo Fast, ovvero Aedes/Gl-Aedes per i casi di cui all’articolo 1 comma 5, lettere a) e b) dell’OCDPC 422/2016);
per gli edifici già ispezionati prima del 30 ottobre che riportavano esito A (con o senza F), laddove si riscontrino danni che potrebbero compromettere l’agibilità, può essere presentata un’ulteriore istanza semplice di sopralluogo da parte del richiedente avente diritto, ovvero richiesta da parte del Sindaco (sopralluogo Fast);
per gli edifici già ispezionati riportanti esito D il sopralluogo viene effettuato d’ufficio (sopralluogo Aedes/GL-Aedes).
Per i comuni in Area 2
i sopralluoghi di agibilità (sia con scheda Fast, sia - per le fattispecie previste all’articolo 1 comma 5 della citata OCDPC n.422/2016 - con scheda Aedes) vengono autorizzati ed organizzati secondo tre modalità diverse:
per gli edifici per i quali è già stata presentata un’istanza di sopralluogo alla data del 27/12/2016, giorno di pubblicazione dell’ordinanza 422/2016 (fa fede la data di protocollo presso il Comune/COC, 27 dicembre incluso), ma non è stato effettuato ancora alcun sopralluogo, rimane valida la precedente istanza (sopralluogo Fast);
per gli edifici per i quali non è stata presentata alcuna istanza alla data del 27/12/2016, giorno di pubblicazione dell’ordinanza 422/2016, il richiedente avente diritto può presentare un’istanza di sopralluogo corredata da perizia asseverata che comprovi la presenza di danni nell’edificio e il nesso di causalità diretto tra i danni e l’evento oppure da ordinanza sindacale di sgombero, conseguente agli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 (sopralluogo Fast)
per gli edifici già ispezionati riportanti esito D il sopralluogo viene effettuato d’ufficio (sopralluogo Aedes/GL-Aedes).
Revisioni
Richiesta con perizia asseverata
Per i comuni di entrambe le aree, in merito ad una eventuale richiesta di ripetizione del sopralluogo, fatti salvi i casi indicati in precedenza, la revisione dell’esito Fast di edificio agibile o di revisione di un esito Aedes/GL-Aedes già emesso necessitano della presentazione di un’istanza accompagnata da perizia asseverata di un tecnico di parte.
Doveri del Coc
La circolare specifica poi che per tutti i sopralluoghi ripetuti, il Comune/COC deve informare la squadra dell’esito del precedente sopralluogo e deve fornire alla stessa tutta la documentazione disponibile, inclusa la scheda compilata nel precedente sopralluogo
Nuova scheda e sopralluogo ripetuto
Nel caso di un ulteriore sopralluogo autorizzato sullo stesso edificio, la precedente scheda è da ritenersi superata e la nuova scheda la sostituisce completamente, salvo eventuali incongruenze che richiedano approfondimenti da parte del centro di coordinamento sovraordinato.
La squadra deve indicare sulla scheda l’ulteriore sopralluogo in intestazione la dicitura “sopralluogo ripetuto” ed indicherà nelle note il riferimento della precedente scheda, allegandone copia, se disponibile.
Termine
Per tutti i Comuni, sia di Area 1, sia di Area 2, il termine di scadenza per la presentazione delle istanze è fissato inderogabilmente al 16 gennaio 2017 (fa fede la data di protocollo presso il Comune/Coc).
Zone rosse
Fanno eccezione degli edifici ricadenti nelle zone rosse ufficialmente definite e delimitate da ordinanza sindacale.
Dove vanno a finire le schede?
Ma dopo tutte queste verifiche in molti si chiedono dove vanno a finire le schede compilate.
La circolare chiarisce che le squadre di rilevatori consegnano
le schede Fast in originale presso i centri operativi regionali di competenza e ne lasciano copia al Comune/Coc),
le schede Aedes/GL-Aedes in originale si consegnano
presso la Dicomac
oppure presso i centri operativi regionali di competenza (con rilascio del modello riepilogativo GE1 e, se necessario, del modello GP1 al Comune/Coc).
Una verifica di completezza della documentazione presentata e ad una sintetica analisi sulla coerenza dei dati viene effettuata
presso la Dicomac
oppure presso i centri operativi regionali di competenza
Ogni settimana le schede recepite presso i centri operativi regionali devono essere da questi recapitate alla Dicomac, accompagnate da specifico verbale di consegna, per essere informatizzate e scannerizzate.
Doveri dei sindaci
La circolare rammenta poi che è compito dei Sindaci
adottare tutti i necessari provvedimenti in funzione dell’esito dei sopralluoghi eseguiti sia con schede Fast, sia con schede Aedes/GL-Aedes.
E anche nel caso in cui il fabbricato abbia un esito “agibile” (sia con schede Fast, sia con schede Aedes/GL-Aedes), è opportuno che il Sindaco lo comunichi ai cittadini interessati.
Doveri delle Regioni
Infine le Regioni devono
veicolare l’informativa a tutte le proprie strutture interessate ed agli Enti locali
effettuare d’intesa con la Dicomac un efficace monitoraggio ai fini della corretta applicazione della procedura.
E' stata una giornata particolare, sicuramente emozionante. Sono arrivati in tanti e da tutte le zone del centro Italia, colpite dalle forti scosse di terremoto di agosto e ottobre.
Papa Francesco ha ricevuto tutti nell’aula Paolo VI, in Vaticano. "Una parola che è stata usata come un ritornello è ricostruire. Ricostruire i cuori ancor prima delle case": così Bergoglio durante l’udienza con le popolazioni giunte da Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. E poi ha aggiunto: "Il vostro è un dolore grande".
L'udienza straordinaria di Papa Francesco è stata anche l'occasione per consegnargli una copia del calendario 2017 realizzato da Picchio News con le immagini dei luoghi del sisma. E' stato il sindaco di Monte Cavallo, Pietro Cecoli, a regalare al Pontefice il calendario di Picchio News, mostrato al Papa anche dal rettore di Unicam, Flavio Corradini.
L'associazione Adesso Musica di Camerino comunica che, a causa delle avverse condizioni metereologiche, il Concerto dell'Epifania del 6 Gennaio 2017 in programma alle ore 17,45 presso il centro culturale Benedetto XIII di Camerino è annullato.
La banda ospite di Buja (UD) sarà ospite dell'associazione camerte la prossima primavera.
"Ricostruire, ricominciare, ricominciare da capo, ma anche ricominciare senza perdere la capacità di sognare, sognare, avere il coraggio di sognare una volta di più". Lo ha detto il Papa a migliaia di terremotati del centro Italia - dalle diocesi di Rieti, Spoleto-Norcia, Macerata e Ascoli Piceno, accompagnati dai loro vescovi - ricevuti in aula Paolo VI, dopo aver ascoltato le testimonianze di due di loro.
Bergoglio si è quindi detto orgoglioso dei suoi parroci "che non hanno lasciato la terra, è buono avere pastori che se vedono il lupo non corrono". Ricordando di aver già ringraziato sia autorità che vigili del fuoco che volontari, il Pontefice ha, infine, rivolto un grazie anche a "tutti quelli che si sono immischiati in questo dolore vostro perché quando uno fa la lista sempre si vede chi non ha detto, no, a tutti". (Ansa)
Nota del Comune di Castelraimondo
Il sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, accompagnato dall’assessore Elisabetta Torregiani e da una delegazione di cittadini ha partecipato oggi all’udienza speciale per i terremotati di Papa Francesco, che si è svolta questa mattina in Vaticano. Il sindaco ha portato in dono al Pontefice una copia del libro che narra la storia dei 700 anni dalla fondazione di Castelraimondo, consegnato nelle sue mani al momento del saluto. Con grande sorpresa, il Santo Padre ha subito ricordato di aver conosciuto, quando si trovava in Argentina, un padre cappuccino originario proprio di Castelraimondo. Si tratta di Padre Giuseppe Gaggiotti, uomo di chiesa nonché storico della cittadina, autore del primo libro su Castelraimondo la cui prima edizione fu scritta a metà degli anni Settanta. “Una forte emozione – ha affermato il sindaco Marinelli – e una inaspettata sorpresa la lucidità con cui il Santo Padre ha immediatamente ricordato il nostro concittadino, conosciuto quando entrambi si trovavano in Argentina, un incontro che secondo alcune memorie deve essere avvenuto verso la fine degli anni Ottanta”.
Con la neve che è caduta sulle zone terremotate occorre accelerare per garantire l'arrivo dei moduli abitativi e delle stalle a tutte le aziende e gli allevamenti danneggiati. Lo afferma la Coldiretti delle Marche. ''Con le temperature a picco e l'aumentare dei disagi per le aziende è importante l'arrivo e il completamento delle strutture previste dal decreto varato dal Governo, risolvendo anche i problemi dell'allaccio di energia e acqua, così da permettere la continuità dell'attività di allevamento e, con essa, la ripresa dell'economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo'' dice l'associazione in una nota. La neve aggrava la situazione degli animali, che hanno bisogno di ricoveri con le stalle distrutte o inagibili. Intanto continuano le iniziative per dare opportunità di mercato alle aziende terremotate. Fino a domenica 8 gennaio i produttori marchigiani saranno ospitati nel mercato di Campagna Amica in piazza Navona, a Roma. (Ansa)
Non ci sarà una ''spoliazione'' dei beni culturali dai centri terremotati delle Marche a favore di un unico deposito temporaneo in attesa della ricostruzione, ma le opere ''resteranno nei territori, in tre-quattro o forse più depositi, adeguatamente sicuri, in modo che possano essere conservate, restaurate e possibilmente fruite dai residenti e dai turisti''.
E' il punto di mediazione raggiunto oggi in un incontro a Macerata fra i sindaci, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, il dirigente generale del Mibact Antonia Pasqua Recchia, Fabrizio Curcio e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. La sintesi di quanto emerso da un confronto definito ''schietto, ma anche molto costruttivo'' la fa il sindaco di Macerata Romano Carancini, primo firmatario del 'manifesto' dei primi cittadini contro l'ipotesi che dipinti, sculture, arredi salvati dal sisma nelle chiese e nei palazzi storici delle province più colpite venissero trasferiti tutti ad Ancona.
(Fonte Ansa)
Ritorna anche quest’anno il tradizionale Concerto dell’Epifania della Banda Musicale Città di Camerino.
Nonostante le difficoltà legate all’emergenza del terremoto, l’associazione Adesso Musica nella quale confluisce l’istituto musicale Biondi e la Banda continua a proporre la propria attività e a cercare di rialzarsi e riprendere quanto prima tutta l’offerta formativa e culturale programmata per la stagione 2016/2017.
Come spesso sottolineato dal M° Vincenzo Correnti, direttore artistico dell’associazione “siamo gravemente feriti ma vivi” per cui cercando di proiettare lo sguardo a un futuro di ripresa soprattutto per tutti i giovani che gravitano attorno all’associazione (allievi, componenti banda, docenti) vogliamo in qualche modo continuare a vivere.
Dunque ecco programmato il concerto dell’Epifania che si terrà nel Centro Culturale Benedetto XIII di Camerino , gentilmente concesso dall’Ersu e Unicam venerdì 6 Gennaio alle ore 17,45.
Il concerto di quest’anno si arricchisce grazie alla presenza della Banda Cittadina di Buja (UD) che parteciperà al concerto e per l’occasione porterà un contributo che verrà donato all’associazione Adesso Musica per la costruzione di una nuova scuola di musica.
Infatti da alcuni giorni è partita ufficialmente una gara di solidarietà per una raccolta fondi finalizzata alla realizzazione di una struttura prefabbricata di 400 m quadrati che possa ospitare l’istituto musicale Biondi e la stessa Banda Città di Camerino.
L’istituto Musicale fino al 26 Ottobre operava all’interno del Palazzo della Musica una bellissima struttura inaugurata nell’aprile 2015, nella quale aveva la sua sede anche l’accademia italiana del clarinetto.
Tutti coloro che volessero contribuire a tale causa possono fare una donazione usando il seguente conto corrente.
COORDINATE BANCARIE PER DONAZIONI ADESSO MUSICA - Ass.Musica Sez. Istituto Musicale N. Biondi codice Iban : IT 71 Q 08456 68830 000020155054 Banca dei Sibillini - Filiale di Camerino. CAUSALE Donazione libera Emergenza Terremoto
Riceviamo e pubblichiamo la mail di ringraziamento a firma dell'Associazione Io Non CrolloGrazie. È ciò che ci sentiamo di esprimere dopo questo Capodanno. Grazie intanto all’associazione Pro Camerino che ha condiviso con noi l’organizzazione del Veglione e grazie all’amministrazione comunale che ci ha supportato. Ma un ringraziamento particolare va a tutti quelli che hanno scelto di festeggiare il Capodanno insieme e fare, tutti insieme, questo salto nel 2017.Eravamo oltre cinquecento persone presso i locali che Contram ci ha messo a disposizione. Con i volontari di IoNonCrollo e della Pro Loro e i tantissimi cittadini, tante famiglie e tanti bambini, sia di Camerino che dei comuni limitrofi hanno voluto festeggiare il nuovo anno anche i Vigili del Fuoco. Una presenza che ha riempito il nostro cuore e quello di tutti i presenti, che da oltre due mesi vivono affianco ai soccorritori e alle forze dell’ordine che stano gestendo con grande professionalità ed umanità l’emergenza e le fasi che ne seguiranno.Un Capodanno fortemente voluto, organizzato grazie all’aiuto di tante persone e di tante aziende che ci hanno dato una grossa mano a far sì che la notte più speciale dell’anno lo fosse anche per chi oggi sta vivendo il dramma lasciato dal terremoto.Un grazie quindi al Ristorante Pizzeria Etoile, Recchioni, Ibalt, Contram, Abaco, Romcaffè, DPM Service, Tiberi Distribuzione, Giampaoli, Edil Caldarelli, La Bottega della Birra, Pandi s.n.c., Ristorante Rocca del Borgia, Pop Cafè, DQuadro Ristorante e Pizzeria. Assieme a loro il nostro ringraziamento va alle associazioni che ci hanno aiutato, Musicamdo, Terziero di Sossanta, Agesci e Free Monkey Events e non da ultimi, agli Old Boys, Music e Passion, che hanno scaldato la notte con la loro musica e la loro irripetibile energia.Una festa che ha significato molto di più per la nostra comunità, che ha contrapposto al silenzio che imperversa sulla nostra città la voglia di fare rumore, di gridare a gran voce che “ci siamo” nonostante tutto, assieme alle comunità che in questo momento stanno attraverso come Camerino la tragicità del terremoto e l’incertezza per il futuro. Al futuro, comunque e sempre, brindiamo! “A questo inizio e ad ogni nuovo inizio che la vita ci porrà di fronte, l’augurio di saper cogliere sempre tutto il bello che c’è”.
Visita informale, questa mattina, dell'on. Emanuele Lodolini nelle zone colpite dal terremoto. Una promessa che il parlamentare aveva fatto alla fine dell'anno scorso e che ha voluto subito mantenere. Lodolini è stato accompagnato dal Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Ancona, ing. Giovanni Di Iorio.
"Il mio primo pensiero di questo 2017" ha affermato "è andato ai marchigiani e alle popolazioni colpite dal terremoto. Ma ho detto che quello sarebbe stato anche il mio impegno primo. Stamani, in maniera del tutto informale, ho effettuato una ricognizione nelle zone del territorio marchigiano devastate dal sisma.
Siamo stati ad Arquata del Tronto e nelle sue frazioni e nel maceratese a Visso, Ussita e Camerino. Un conto è vedere le immagini di devastazione alla tv, un conto è vederle con i propri occhi per capire ancora più e meglio qual è il contributo che può dare il Parlamento dopo l’approvazione del decreto terremoto e delle norme presenti nella Legge di bilancio. Con l’osservazione delle criticità nell’ambito di interventi che hanno funzionato e attraverso il confronto con i vigili del fuoco e con quanti stanno gestendo questa difficile fase di emergenza, potremo affinare le norme che devono essere calate in realtà particolari come quelle dell’Appennino centrale. Il lavoro in Parlamento è stato buono e i provvedimenti hanno dato respiro ai territori colpiti. Insieme alla presenza, all’ascolto e all’osservazione è necessario continuare con i fatti. Ringrazio i vigili del fuoco che hanno dimostrato come sempre efficienza e tempestività nelle operazioni di soccorso e continuano a dimostrarla anche in questi giorni: occorre ricordare sempre il loro lavoro al servizio dei cittadini, in contesti spesso rischiosi e nelle piccole e grandi emergenze di ogni giorno. A partire dai territori colpiti dal sisma".
Non bastano le enormi problematiche e le ingenti spese dovute a traslochi improvvisati per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del terremoto. Per chi si è trovato una autonoma sistemazione (e chi ha l'inagibilità da novembre ancora deve vedere arrivare un centesimo del contributo previsto), c'è anche il (costoso) rebus delle utenze. Un mare magnum dove la chiarezza appare una chimera e dove le uniche certezze sembrano gli oneri a carico di chi, non certo per scelta, ha dovuto cambiare casa.Partiamo da un dato di fatto oggettivo. Nelle ordinanze di inagibilità viene chiaramente indicato di procedere "alla chiusura della erogazione delle forniture di acqua e gas". Difficile interpretare l'ordinanza in maniera diversa da quella di provvedere presso i distributori a staccare le utenze. Sarebbe stato sufficiente, invece, chiudere in autonomia i rubinetti? Forse. Di certo, chi ha provveduto presso i singoli gestori a staccare le utenze, nel momento in cui potrà fare rientro nella sua abitazione dovrà pagare nuovamente l'allaccio, per un importo stimato intorno ai 200 euro. La domanda è lecita: era obbligatorio staccare le utenze? Se sì, è normale che poi l'utente debba pagare nuovamente l'allaccio?Non basta. A chi ha staccato l'utenza del gas è arrivata anche un'altra beffa: 30 euro di spese per la chiusura del contatore. Oltre a tutto questo, chi è riuscito a trovare una nuova sistemazione, di certo non poteva pensare di andare ad abitare in una casa senza corrente elettrica. Così, ben prima che sui conti correnti dei terremotati venga accreditato un solo centesimo di contributo autonoma sistemazione, nelle nuove cassette della posta sono arrivate le bollette. Sì. Bollette con una 50ina di euro da pagare per l'allaccio della corrente elettrica (anche se questa è una semplice ipotesi, visto che la voce viene indicata sotto un generico "altri importi"). Curioso anche come venga indicato come periodo di fatturazione il mese di ottobre, quando in realtà i terremotati sono andati ad abitare nei nuovi domicili solo a novembre. Insomma, non bastano le traversie e i disagi per chi ha la casa inagibile. Ci sono anche tutte queste altre peripezie burocratiche da attraversare, con l'unica certezza che a rimetterci è sempre e comunque il cittadino.
Da Pietro Tapanelli, consigliere comunale indipendente di Camerino, riceviamoIl 27 dicembre si è tenuto a Camerino un consiglio comunale sul tema “terremoto” che, alla luce del discorso del Presidente Mattarella e della recente proposta dell’amico Mario Cavallaro che suggerisce maggiore sinergia tra i comuni dell’entroterra, ha portato all’attenzione il fatto che le aree interne terremotate potranno riprendersi solo se la politica metterà al centro della propria agenda la priorità del lavoro.Da anni ormai noi cittadini “montanari” stavamo percorrendo una china che lasciava poche speranze ad un futuro prospero e ricco di successi economici, ma precipitare così repentinamente nel burrone dell’oblio, francamente, pensavo non potesse mai accadere. Personalmente ho sempre creduto in un andamento ciclico dei trend economici e sociali, che avrebbe, prima o poi, fatto ritornare in auge i nostri territori martoriati dalla crisi, dallo spopolamento e dall’abbandono di una politica sempre troppo attenta solo ai problemi di zone più densamente popolate. Dal profondo del cuore spero che qualche politicante non approfitti della situazione per spolpare, ancora di più, i nostri territori, ma purtroppo già vedo qualche avvoltoio aleggiare nei cieli plumbei delle nostre aree interne.Parlare di ricostruzione privata, come stiamo facendo oggi, non ha senso senza il primo passo della ripresa economica del territorio. La priorità, in questa fase, deve essere quella di rimettere in piedi le attività industriali, commerciali, artigianali e le partite iva, affinché la popolazione non sia costretta ad abbandonare la propria terra per assenza di prospettive occupazionali: problema già esistente ed acuito dalla catastrofe sismica. Anche mons. Battisti, arcivescovo di Udine, all’indomani della scossa di maggio del ’76 che colpì il Friuli, disse: “Prima le fabbriche, poi le case e poi le chiese.”Camerino, Castelraimondo, San Severino, Matelica e Tolentino devono ora camminare insieme per fare da esempio agli altri centri più piccoli devastati (Visso, Pievetorina, Pievebovigliana, Ussita, Castelsantangelo, ecc.). Occorre abbandonare rivalità e campanilismi consunti ed unire, almeno politicamente, 55.000 cittadini che, insieme, faranno la differenza nelle decisioni politiche. Bisogna tornare ad essere attori veri e non meri esecutori di decisioni calate dall’alto.Questa sinergia deve portare ad un documento ufficiale di sviluppo condiviso, che dia le linee guida per la ripresa da qui ai prossimi 15 anni, votato da tutti i consigli comunali e presentato agli organi di governo regionale e nazionale. Una “No tax” area per le imprese per 20 anni, il potenziamento della sanità e nuove facoltà per l’Università di Camerino, l’Università del territorio, sono solo alcuni punti focali da ufficializzare. Sempre dall’esperienza Friuli è bene ricordare che l’Università di Udine nacque proprio nel ’78 con i fondi stanziati dal Governo per la ricostruzione.È il momento di pretendere e non di mendicare. Noi cittadini delle aree interne abbiamo diritto di vivere la nostra terra e non dobbiamo elemosinare le briciole del pantagruelico piatto delle decisioni politiche nazionali e regionali. I soldi si trovano solo per salvare le banche o anche per rilanciare le aree interne?