Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Pietro Tapanelli, consigliere comunale di Camerino:
"Negli ultimi giorni ne abbiamo letteralmente viste di tutti i colori. Ovviamente il giallo delle magliette renziane ha monopolizzato l’attenzione cromatica degli analisti locali e nazionali, ma i successivi comunicati dei politici regionali hanno avuto un ulteriore impatto mediatico che ha fatto virare la scala dei colori più sul verde, se facciamo riferimento alla rabbia dei cittadini, o sul nero, se alla rabbia sostituiamo qualche termine meno nobile. Certo è che tutta questa attività cerebrale dei politici d’alto bordo ha scatenato, nei comuni cittadini, i carissimi inferiori di fantozziana memoria, un tripudio di insulti. Guai però a svilire il ruolo di questa arte, che lo stesso Schopenhauer ha teorizzato nell’intramontabile 'L’arte di insultare', perché le invettive e gli improperi, lanciati dai comuni mortali, sono andati a costituire una silloge di nobilissime ingiurie indirizzate contro un obiettivo ben specifico: il Governo. Nazionale o regionale, talvolta comunale, non ha importanza. L’insulto ha trovato terreno fertile, come nelle antiche scuole di pensiero, grazie all’esercizio della pratica.
Effettivamente i momenti per dare spazio all’allenamento, della nobile arte citata, non sono mancati. Dicevo delle magliette gialle, ma qui è stato come sparare sulla croce rossa: troppo facile. Andando oltre però ci siamo imbattuti nelle goffe prese di posizione dei vari rappresentanti del Pd marchigiano. Procedendo ancora per gradi, siamo perfino arrivati ai comunicati stampa della Regione Marche. Bellissimo è stato quello del 18 maggio dove, in un solo colpo, quel buontempone del presidente Ceriscioli ha tirato pubblicamente le orecchie al sindaco di Visso, cittadina annientata dal sisma che è ancora nella stessa identica situazione di sette mesi fa, e ha dato a tutti la solita boriosa lezioncina sulla complessità della procedura amministrativa. Il tutto condito da una sequela di numeri da capogiro degni dell’intramontabile 'L’allenatore nel pallone'. Tutti ricorderanno la celebre scena del calciomercato quando Oronzo Canà (Lino Banfi) e il presidente della Longobarda dissertavano sugli acquisti da fare. Riassunto. Il presidente, della Longobarda, non della Regione, inizia a sciorinare numeri e frazioni da vertigini: 'La metà di Giordano da girare all’Udinese per un quarto di Zico e tre quarti di Edinho'. Ovviamente il genuino Canà replica: 'Ma quindi, chi abbiamo preso?'. Il presidente, a questo punto, crolla con un arrendevole 'nessuno'. Ecco, sulle casette, siamo a questi livelli. Numeri da far girare la testa con annessi anglicismi e acronimi altisonanti. Risultato? Zeru tituli.
E poi non se ne può più del refrain della procedura complessa. Basta! Che la procedura è complessa lo sappiamo. In Italia è da sempre così. Ma se nell’ordinario la complessità della procedura ha il fine indiretto di rendere prudente la spesa di denari pubblici, nelle catastrofi questo non può essere tollerato. Qualche sindaco prova a dirlo, vedasi Visso, e subito viene rimproverato perché colpevole di alimentare polemiche. La Regione dovrebbe invece farsi portavoce delle lamentele legittime dei primi cittadini; dovrebbe rappresentare i sindaci del territorio e prendere per le orecchie (in claris non fit interpretatio) i parlamentari marchigiani e imporre loro di portare a Roma modifiche normative serie e realmente snellenti le procedure di ricostruzione. Invece ci troviamo a fare i conti con mirabolanti provvedimenti legislativi, più numerosi delle scosse di terremoto, con le magliette gialle e con le lezioncine di procedura (complessa) amministrativa.
Ok, ci arrendiamo. Trovateci casa lungo la costa, preferibilmente pesarese, e la chiudiamo qui".
Luca Ceriscioli risponde alle polemiche sulle casette che continuano insistenti dai sindaci dei comuni terremotati, soprattutto, nelle ultime ore, da parte del sindaco di Visso.
Il problema delle casette non ha “radici complottistiche o polemiche” ma, secondo il Presidente della Regione, un iter burocratico lungo e complesso. Il 22 maggio si aprirà la busta delle offerte delle ditte per la realizzazione di opere di urbanizzazione per la costruzione di 70 casette, che verranno ubicate in zone già individuate e messe in sicurezza.
In tante parole dette, o meglio presumibilmente dette, Ceriscioli ha voluto sottolineare che si è strumentalizzato anche il caso del comune di Camerino e soprattutto del sindaco Pasqui che non ha nessuna colpa riguardo al questione dell’area Vallicelle.
Il progetto per l’ubicazione di casette in questa zona non è ancora stata approvata non per errori di invio e per mancata documentazione, ma è ancora al vaglio dell’elaborazione dell’amministrazione sia comunale che regionale in quanto sembra non abbastanza capiente per contenere tutte le Sae e garantire i gli spazi necessari per eventuali accessi per soccorsi e mezzi di emergenza.
Scendendo nel particolare, nell’Area Vallicelli c’è stata un’errata comunicazione sulla metratura a disposizione, al comune di Pasqui serve uno spazio in cui sia possibile costruire almeno 40 casette per evitare la dispersione della comunità di quella zona. “Se non avessi tenuto conto del valore sociale e comunitario del rimanere insieme” spiega il primo cittadino camerte “Avrei approvato il layout per 20 casette ma, così facendo avrei distrutto per la seconda volta una comunità che ora più che mai ha bisogno di ritrovarsi”.
Era stata individuata anche una seconda area per le Sae ma l’amministrazione non ha potuto neanche in questo caso approvare nulla perché il layout non è mai arrivato.
Pasqui non vuole puntare il dito contro nessuno o accusare chi in questo momento cerca di fare il massimo per i territori devastati dal sisma. Al contrario alcuni consiglieri del suo comune ha postato la lista del cronoprogramma Sae senza dare la giusta spiegazione del perché l’assenza di Vallicelli, “ Mi meraviglia che un consigliere non sappia, mi meraviglia che un altro metta mi piace, mi meraviglia che qualcuno invece di gettare benzina sul fuoco non faccia il proprio lavoro, o meglio non sappia come è la reale situazione” continua Pasqui “invece di dare una mano in un momento così difficile, questo mi sembra cattiva informazione che alimenta il malcontento di chi ha perso tutto”.
A seguito del sisma che ha colpito in ottobre la provincia di Macerata, ActionAid ha deciso di intervenire e mettersi al fianco delle popolazioni per favorire il loro protagonismo nel processo di ricostruzione.
Il progetto SIS.M.I.CO - Sistema di Monitoraggio, Informazione, Collaborazione prevede il supporto alla piattaforma informativa web Terremotocentroitalia.info (http://terremotocentroitalia.info/) e la realizzazione di interventi nei territori colpiti per monitorare bisogni, supportare le aggregazioni di cittadini (comitati, associazioni, etc.) e le scuole.Ed è proprio nelle scuole che ActionAid ha scelto di intervenire in quanto ritiene che esse costituiscano la base per ricostruire le comunità e il tessuto sociale, così profondamente segnati dall’evento sismico. In particolare, nelle scuole di Camerino, Pieve Torina e Pievebovigliana ActionAid ha avviato il progetto “METE - Percorso di riscoperta della Memoria e dell’idEntità Territoriale localE” che coinvolge studenti, docenti e genitori in attività extra-curriculari finalizzate proprio al recupero della memoria e del significato dei luoghi della propria quotidianità e alla costruzione di una nuova identità in un contesto differente. Questo percorso è stato realizzato con la collaborazione dell’associazione di promozione sociale Praxis di Macerata.Lunedì 22 maggio e giovedì 1 giugno, alle ore 16.45, presso la Geostruttura di Madonna delle Carceri di Camerino, saranno presentanti a genitori e docenti i risultati dei primi laboratori effettuati con gli studenti.In particolare, con i 210 alunni dell’Istituto comprensivo U. Betti di Camerino, di cui sono parte le scuole primarie S. D’Acquisto e U. Betti e la scuola secondaria di primo grado G. Boccati, ActionAid ha realizzato 8 incontri nei quali gli studenti hanno potuto, attraverso una mappa calpestabile, condividere con la classe “i luoghi del cuore” e, tramite interviste, raccontare la storia di persone che come loro amano quel luogo. I bambini e le bambine delle scuole elementari hanno invece illustrato il luogo amato attraverso dei disegni. Tutto questo materiale è stato raccolto in un giornalino i cui estratti saranno presentati agli incontri con genitori e docenti del 22 maggio e del primo giugno, insieme alle proposte dal tema “Il territorio e la scuola che vorrei” elaborate dagli stessi studenti. Tali occasioni costituiranno un primo momento di confronto con gli adulti, genitori e cittadini, affinché possano dare spunti per una ricostruzione attenta ai reali bisogni delle persone e che preveda un necessario monitoraggio civico dell’intero processo.Anche l’Istituto Comprensivo di Pieve Torina “Mons. Paoletti” è coinvolto nel progetto METE. Nello specifico, gli studenti di primo e secondo grado della scuola secondaria di Pieve Torina e Pievebovigliana sono chiamati a elaborare proposte per la ricostruzione dei nuovi plessi scolastici, realizzando dei plastici. La scuola SOS-School of Sustainability guidata dall’architetto Mario Cucinella ha offerto a ragazze e ragazzi un importante contributo in merito alla fattibilità delle proposte emerse, orientando i partecipanti ai laboratori verso scelte architettoniche adatte al contesto in cui vivono. Durante il mese di giugno sarà organizzato anche per genitori e docenti di Pieve Torina e Pievebovigliana un laboratorio che inizierà con un momento di restituzione delle attività realizzate, con la presentazione dei plastici elaborati da ragazze e ragazzi.
“Ambiente e rifiuti. Innovazione, esperienze e opportunità dalla progettazione europea”: questo il tema del convegno organizzato dall’Università di Camerino e dall’azienda Grandinetti srl, nell’ambito delle attività del progetto Europeo LIFE denominato “ECO-TILES” (ECO innovative methodologies for the valorisation of construction and urban waste into high grade TILES), coordinato proprio dalla sezione di Geologia di Unicam con l’azienda Grandinetti srl come partner industriale.
L'evento, che si terrà il prossimo 23 maggio a partire dalle 10.30 a Camerino presso il Polo di Geologia, è stato promosso in occasione della settimana dedicata alle celebrazioni per i 25 anni del Programma LIFE con iniziative organizzate in tutta Europa.
“Parteciperanno al convegno – dichiara la professoressa Eleonora Paris, docente della sezione di Geologia Unicam e coordinatrice del progetto – aziende e stakeholders, esperti di progettazione, altri promotori di progetti LIFE, ricercatori e studenti, con lo scopo di evidenziare esperienze positive di sinergie tra università e industria, pubblicizzare i nuovi bandi del progetto LIFE nonchè favorire nuove collaborazioni.
Lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione (CDW) – prosegue Paris – è un problema particolarmente sentito su cui si sta investendo molto in Europa, visto il volume dei materiali coinvolti e la necessità di ridurre l’estrazione di risorse naturali da cava e l’emissione di anidride carbonica. Nel progetto Ecotiles vogliamo dimostrare che sommando le conoscenze scientifiche, le competenze e l’inventiva delle nostre aziende, è possibile ottenere risultati promettenti anche in questo ambito, partendo proprio dalle Marche”.
"Vergognoso! Queste le macerie della chiesa di Santa Maria in Via, inagibile e lesionata dal 24 agosto 2016, dove per pochissimo passando con la macchina là sotto non ci lascio le penne e per un altrettanto fortunato destino di quella maledetta sera del 26 ottobre 2016 non ce le hanno lasciate le studentesse universitarie che occupavano le abitazioni andate distrutte con il crollo del campanile, che per inerzia delle competenti autorità si è andata via via sgretolando e ha subìto ulteriori devastanti crolli anche a metà febbraio 2017, mai coperta, mai protetta lasciata in balia non solo delle scosse successive ma anche del cattivo tempo, di pioggia, umidità e abbondanti nevicate... ad oggi sta ancora così senza alcuna messa in sicurezza... lascio a voi ogni considerazione. Ecco come in Italia stanno gestendo il terremoto ed ecco come ci stanno trattando!!!".
Con queste parole, affidate a un post pubblicato sul suo profilo Facebook, l'avvocato e blogger Rosella Gaeta richiama l'attenzione delle autorità sulla situazione post terremoto a Camerino. Quella di stamattina, mercoledì 17 maggio, è solo una delle tante pagine della storia che ha deciso di raccontare agli amici del social network: la storia di una donna che si sente "miracolata" perché scampata alla morte quella maledetta notte del 26 ottobre e che, da quel giorno, segue il cammino verso la ricostruzione della sua città senza risparmiare richiami anche severi alle autorità.
A quasi sette mesi dalla scossa delle 21.18 del 26 ottobre torna a parlare del campanile della chiesa di Santa Maria in Via, crollato a pochi passi da lei. Un miracolo: qualche secondo in meno e sarebbe stata vittima di questa chiesa di cui ora chiede il recupero.
"Condivido - prosegue Gaeta su Facebbok - il testuale sfogo del parroco che grida aiuto sin dall'evento sismico dell'agosto 2016. Dalla lettera del 03/05/2017 riguardante la chiesa di S. Maria in Via: «Questa Soprintendenza è in procinto di avviare le procedure di affidamento per la selezione dell'impresa che realizzerà la messa in sicurezza della chiesa…».
Inaugurata a Recanati la seconda tappa della mostra itinerante “Super Natural, quando la realtà supera la fantasia!”, ospitata presso il Palazzo Comunale di Recanati all’interno della Galleria “Guzzini”, nei locali messi a disposizione dall’Associazione “Il Paesaggio dell’Eccellenza”.
Presenti all’inaugurazione, il 12 maggio scorso, il pro rettore vicario Unicam Claudio Pettinari, il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, il presidente dell’associazione Il Paesaggio dell’Eccellenza Giuseppe Casali, la direttrice del Sistema Museale di Ateneo Chiara Invernizzi, il direttore Il Paesaggio dell’Eccellenza Alessandro Carlorosi, l’assessore alle Culture del comune di Recanati Rita Soccio, il responsabile del Museo delle Scienze di Unicam Alessandro Blasetti, alcuni imprenditori delle imprese aderenti a Il Paesaggio dell’Eccellenza.
Sono intervenute anche le classi del I circolo didattico scuole primarie e le scuole medie Patrizi di Recanati.
“I supereroi - ha dichiarato il pro rettore vicario Unicam Pettinari - rappresentano quel progresso che è fondamentale per essere migliori domani, per essere persone che agiscono per il bene della società. Molte delle innovazioni immaginate e rappresentate nei fumetti di oltre 70 anni fa oggi fanno parte della nostra quotidianità: gli ideatori di queste storie erano dunque menti geniali con la giusta visione importante per il futuro”. Rivolgendosi poi agli alunni delle classi presenti, il professor Pettinati li ha esortati a “non abbandonare mai la fantasia e immaginare il futuro”.
“L’associazione Il Paesaggio dell’Eccellenza - ha dichiarato il presidente Casali - è lieta di proseguire la collaborazione con Università di Camerino che si è sviluppata in questi 14 anni partendo dalla fondazione dell’associazione che vede la stessa Università tra i protagonisti. In questo momento in cui il Sistema Museale dell'Ateneo, a causa del terremoto, non può ospitare iniziative e realizzare attività, mettere a disposizione questi spazi ci è sembrato uno dei modi per sostenere e far proseguire la bellissima attività che il Sistema stesso realizza”.
I banchi sperimentali e le postazioni interattive consentiranno al pubblico di mettersi in gioco in prima persona ed entrare in contatto con le meraviglie della Natura, insieme alle similitudini con i “Supereroi”, e riflettere quindi sulle strategie con cui gli organismi hanno risposto alle sfide ambientali, trovando soluzioni straordinarie per la sopravvivenza: tutto ciò rende la mostra davvero unica ed eccezionale nel suo genere, adatta a un pubblico di tutte le età, un appuntamento quindi da non perdere! La mostra sarà visitabile a Recanati fino al prossimo 28 maggio.
La mostra, che è stata concessa in prestito dal Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna in provincia di Treviso avrà carattere itinerante nel territorio della Regione Marche in quanto, a causa dei recenti eventi sismici che hanno colpito la città di Camerino, sede del Sistema Museale, non è attualmente possibile realizzare un allestimento presso la sede stessa, che purtroppo ha subito alcuni danni strutturali.
Dopo Recanati, dal 31 maggio al 14 giugno 2017, la mostra sarà ospitata a Macerata presso la “Galleria degli Antichi Forni”. Sono previste tappe estive presso due città della costa marchigiana e infine l’ultimo allestimento sarà organizzato nella sede dell’Istituto Superiore “Leonardo Da Vinci” di Civitanova Marche.
Tutte le informazioni sono disponibili nel sito sma.unicam.it
L'Euregio di Bolzano, Trento e Innsbruck realizzerà entro l'estate uno studentato a Camerino, una delle zone più colpite dal terremoto nelle Marche. La struttura in legno sarà costruita secondo gli standard Casaclima e darà posto a 457 studenti, ha annunciato il governatore altoatesino Arno Kompatscher.
Le Province autonome di Bolzano e Trento parteciperanno alla spesa con 4,5 milioni di euro ciascuna, mentre il Land austriaco del Tirolo metterà a disposizione 333 mila euro.
L'ostello sarà inaugurato in tempo per il nuovo anno universitario.
(ANSA)
La Lunga Marcia nelle terre del sisma è un trekking solidale che partirà da Fabriano il 28 giugno per arrivare a L’Aquila l’8 luglio. Un cammino che attraverserà i territori duramente colpiti dagli eventi sismici degli ultimi mesi. La Marcia di solidarietà, organizzata da Movimento Tellurico, APE Roma e FederTrek, in collaborazione con la Regione Lazio, ha ottenuto il patrocinio di numerosi Enti, tra cui: Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Corso di Laurea in Scienze del Turismo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Comune dell’Aquila, Comune di Fabriano, Comune di Camerino, Comune di Matelica, Comune di Fiastra e può contare anche sull‘adesione di numerose associazioni di carattere nazionale e delle zone colpite dal sisma. Il cammino, lungo oltre 200 chilometri, si snoderà attraverso i sentieri e gli itinerari escursionistici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, mettendo in risalto territori ad alta valenza naturalistica. La Lunga Marcia attraverserà le 4 Regioni ferite dal sisma con l’obiettivo di incontrare e dar voce ai protagonisti della ricostruzione, ai progetti e all’impegno di chi si sforza per resistere e ricostruire una nuova prospettiva di vita. Camminare in questi territori significherà calarsi in uno scenario di "Terre-Mutate", nel quale amministrazioni, associazioni e cittadini stanno lavorando per ricostruire il proprio futuro: è proprio a loro che si intende esprimere solidarietà, unendo idealmente, con una lunga sequenza di passi, le zone colpite dagli ultimi eventi sismici con L’Aquila, ora impegnata in una lunga e complessa ricostruzione del proprio tessuto sociale. Una volta arrivata a L’Aquila, la Lunga Marcia sarà ospite del Festival della Partecipazione, che si terrà nel Capoluogo abruzzese dal 6 al 9 luglio. Si tratta di un evento promosso da “Italia, Sveglia!”, organizzazione nata grazie all'alleanza di tre organizzazioni - ActionAid, Cittadinanzattiva, Slow Food Italia - e che collabora attivamente con il Comune dell'Aquila. “Italia, Sveglia!” è nata con lo specifico scopo di contribuire alla trasformazione del Paese attraverso un ruolo attivo dei cittadini, la cui partecipazione ai processi decisionali è premessa imprescindibile per la tutela dei loro diritti e il soddisfacimento dei loro bisogni.
Un matrimonio che s’ha da fare. L’Università di Camerino e l’azienda marchigiana leader nel settore agroalimentare Fileni si mettono insieme per contribuire alla crescita del territorio regionale, duramente colpito dal sisma. L’esperienza maturata nel campo della ricerca accademica e le conoscenze di un’impresa dalla storia decennale: un connubio tra eccellenze che genererà futuro.
Un tempo a cui sia Unicam sia Fileni nelle loro attività dedicano da sempre particolare attenzione. L’hashtag #ilfuturononcrolla, lanciato dall’Università marchigiana all’indomani del terremoto, è stato infatti adottato anche dall’azienda con un chiaro riferimento nei suoi prodotti. Una visione d’intenti condivisa che ha portato a una collaborazione concreta: la Fileni darà infatti un contributo economico alla costruzione di “Innovation Lab”, un insieme di laboratori di ricerca e sviluppo in cui fare scienza applicata per studiare il mondo della zootecnia e dell’agroalimentare che sorgerà nel futuro polo didattico delle Scienze di Camerino. Progetto presentato nella mattinata di oggi, lunedì 15 maggio, presso la Sala convegni del Rettorato Unicam alla presenza del Rettore Flavio Corradini, del Ministro alle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, della vicepresidente e assessore regionale all’Agricoltura Anna Casini e degli imprenditori Giovanni e Roberta Fileni.
“L’Ateneo di Camerino, colpito al cuore nei mesi scorsi, ci ha dimostrato – ha affermato Roberta Fileni, che ha seguito il progetto per l’azienda di Cingoli – con quanta grinta ci si può rimboccare le maniche e accettare la sfida lanciata da eventi tragici. Fare ricerca è fondamentale e oggi ci troviamo qui perché abbiamo scelto di sostenere Unicam con un importo pari a 100mila euro per il 2017: una cifra che contribuirà alla realizzazione di un laboratorio dedicato all’innovazione, in cui fare ricerca. I nostri professionisti insieme ai professori e agli studenti dell’Università svilupperanno progetti all’avanguardia in materia di packaging e modalità di cottura degli alimenti”.
“Un investimento – lo ha definito Luca Ceriscioli, governatore delle Marche – che è un aiuto e allo stesso tempo un elemento di rilancio del sistema. La Fileni è un’azienda che ha scelto una strada giusta, quella dell’innovazione, e che ha trovato il modo più bello per dare il suo contributo nell’ambito del percorso di rinascita e di rilancio del nostro territorio iniziato all’indomani del terremoto. A marcare quel carattere di grande capacità che hanno le imprese quando interagiscono con l’università. Ringrazio – ha aggiunto Ceriscioli – l’azienda Fileni per quello che fa ogni giorno per la nostra Regione e Unicam che, nonostante il terremoto, continua nei suoi progetti di ricerca e che quest’anno è cresciuta di ben 711 iscritti: un messaggio fortissimo da un motore per la crescita della Regione”.
“Penso che una buona pratica come questa – ha commentato il ministro Martina, plaudendo all’iniziativa – sia da raccontare perché meglio di tante parole spiega in che modo si possa costruire concretamente un percorso di futuro in un territorio straordinario come questo, che ha sofferto e che sta soffrendo ma che non ha perso la capacità di guardare in prospettiva, con fiducia, impegno, passione, cercando di far interagire sempre più e sempre meglio le sue potenzialità. Un’esperienza che vorrei fosse replicata. Perché è così che si costruiscono concretamente prospettive di futuro, al netto delle doverose responsabilità e dei doverosi interventi pubblici, da garantire sempre meglio. Sono qui – ha proseguito – anche per confermare che il governo c’è, fa la sua parte, lavora con costanza accanto alle istituzioni del territorio. Sappiamo noi per primi che non basta, che bisogna fare sempre meglio, fare di più. Ma è solo con la collaborazione e con il lavoro di squadra che noi lasceremo nei territori quelle tracce di futuro che serviranno a chi arriverà dopo di noi. E credo che, al netto di tante difficoltà, la passione, la forza, l’impegno che abbiamo respirato questa mattina nelle parole del Rettore e nella capacità di un’impresa di rimanere e anzi di rilanciare la sua scommessa sul territorio, dimostrano quanto queste tracce di futuro si stanno già seminando".
“È con grande soddisfazione e con un sincero ringraziamento – ha affermato il Rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini – che abbiamo accolto la notizia dell’iniziativa fortemente voluta da Fileni per sostenere il nostro Ateneo. Ci auguriamo che anche altre aziende vogliano condividere con noi questa iniziativa, lavorando in sinergia per proseguire nello sviluppo del territorio attraverso l’innovazione tecnologica”.
Avevamo pensato di stare su Scherzi a Parte dopo che due parlamentari del Partito Democratico hanno promosso l'emendamento per inserire la provincia di Pesaro fra quelle destinatare di contributi per "danni indiretti" dal terremoto.
Non eravamo su Scherzi a Parte. E non lo siamo neanche stavolta. L'ex premier Matteo Renzi, infatti, ha chiamato a raccolta i suoi e le magliette gialle si preparano ad "invadere" domenica prossima le zone colpite dal terremoto. Leggiamo il post su Facebook di Renzi:
"Vorrei ringraziare i volontari del PD romano che ieri hanno indossato una maglietta gialla e si sono messi a pulire Roma.Il PD continuerà a fare iniziative come questa. Del resto ricordo che la prima volta in cui abbiamo “sperimentato” le magliette gialle è stato due anni fa a Milano. Ma adesso lo faremo più spesso, non solo a Roma. Anche per questo domenica prossima, 21 maggio, le magliette gialle torneranno in azione.Sto chiedendo a tutti i parlamentari di utilizzare questa domenica per andare – insieme ai volontari dei circoli, ai consiglieri regionali di tutta Italia, agli amministratori locali, ai cittadini che vogliono darci una mano – nelle zone del terremoto. Abbiamo oltre trecento parlamentari, centinaia di consiglieri regionali, migliaia di circoli. La giornata di domenica la passeremo ciascuno in un comune diverso di quelli colpiti dal sisma. Il PD sarà in tutti i comuni. Ad ascoltare, a fare il punto, a portare la testimonianza di un impegno concreto.Non si tratta in questo caso di pulire, come abbiamo fatto a Roma, ma di ascoltare, di capire, di condividere. E ciascuno da lunedì riporterà a Roma lo stato dell'arte. Il Governo ha fatto moltissimo per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto ad agosto, a ottobre, a gennaio. Ma la burocrazia è sempre in agguato per bloccare, fermare, rimandare, rallentare. Questa delle magliette gialle di domenica prossima, nelle zone del terremoto, è una buona opportunità. Chi vuole darci una mano lo faccia anche se non è parlamentare: magliettegialle@partitodemocratico.it Non dobbiamo lasciare nessun comune da solo. Dobbiamo andare ovunque, anche nei territori più piccoli che giustamente temono l'abbandono. Se ce la mettiamo tutta riusciamo a coprire ciascun comune. Avanti, insieme".
Non dobbiamo lasciare nessun Comune da solo. La burocrazia è sempre in agguato. Ma veramente? Ma, ci scusi Renzi, chi governa l'Italia? Chi governa le Marche? Non è il suo partito? In casi come questo, francamente, servirebbe solo un po' di buon senso. E a quello del segretario regionale Francesco Comi e dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti ci appelliamo: se può, si adoperino per evitare un gesto di cattivo gusto. Anche perchè gli animi da quelle parti sono già sufficientemente esasperati. Delle magliette gialle proprio non se ne sente il bisogno: non è una questione politica. Le difficoltà sono innegabili, ma ritardi e stop dati da rigide norme burocratiche arrivano solo dalla politica. Non andate nelle zone terremotate: è solo buon senso.
L'idea è quella di riportare il benessere della comunità e contribuire alla ricostruzione. A tale scopo, l'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale mette insieme le quattro Università delle Marche per realizzare "Nuovi sentieri per le aree interne dell'Appennino marchigiano" e creare nuovi percorsi di prospettive di sviluppo. A coordinare i lavori, Massimo Sargolini dell'Università di Camerino.
L'iniziativa sarà realizzata in sei mesi in collaborazione con il Dipartimento di economia Marco Biagi dell'Università di Modena e Reggio Emilia, che ha curato un progetto simile per il post sisma 2012 dell'Emilia Romagna da un gruppo multidisciplinare coordinato proprio da Sargolini e formato da docenti e otto laureati, con un investimento di quarantamila euro del consiglio regionale e da parte degli atenei.
"La ricostruzione materiale, che comunque si farà, rischia di essere sganciata dallo sviluppo reale di questi luoghi - ha detto Sargolini - non sappiamo per chi costruiamo e se e quante persone torneranno a vivere in questi posti. Un altro rischio è quello di stare fra passato, presente e futuro, e non nella necessaria contemporaneità, pensando di ricostruire tutto com'era prima. È necessario lavorare in questo momento storico avendo la memoria del passato ma con la visione del futuro". "L'obiettivo è lavorare insieme per mettere a disposizione della rinascita delle comunità le competenze e le tecnologie delle nostre Università - ha detto il presidente dell'Assemblea legislativa Antonio Mastrovincenzo - che realizzeranno una mappatura delle condizioni territoriali, economiche, sociali degli 87 Comuni colpiti".
Ennesimo gravissimo incidente in moto questa mattina lungo la strada che da Gelagna Bassa porta verso Camerino.
Intorno alle 11 e 50 un motociclista, un 27enne di Tolentino, E.M., ha perso il controllo del mezzo ed è finito fuori strada, precipitando in un burrone profondo almeno quindici metri.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e l'eliambulanza Icaro 2 che attraverso un verricello hanno portato i soccorsi al ferito. Le sue condizioni sono gravi.
(In aggiornamento)
Sarà una giornata inedita, ma piena di sorprese: domani, domenica 14 maggio, appuntamento con la Corsa alla Spada e Palio di Camerino. In programma, la prima edizione di “Bandiere e tamburi nel Ducato”, un grande raduno di 15 delegazioni di sbandieratori e tamburini che presenteranno uno spettacolo itinerante da Piazza San Venanzio fino alla Rocca Borgesca. Nel piazzale superiore, aperto al pubblico, gran finale con gli spettacoli di tutti i gruppi.
Saranno presenti i Tamburini Emma Magini e gli Arcieri de Varano, le delegazioni della Militia Bartholomei di Castelraimondo, Sbandieratori e musici Combusta Revixi Città di Corinaldo, Tamburine e Tamburini e Sbandieratori Montecassiano (Palio dei Terzieri), Sbandieratori musici e spadaccini San Severino (Palio dei Castelli), Sbandieratori e musici Montefalco (Fuga del Bove), Tamburini Sarnano (Castrum Sarnani), Sestriere Piazzarola (Quintana Ascoli Piceno), Rione La Mora (Quintana Foligno), Sbandieratori e musici Jesi (Palio San Floriano), Tamburini Corridonia (Contesa della Margutta). Una giornata fortemente voluta per celebrare i fasti del Medioevo e l'amicizia tra i gruppi storici, certi che la manifestazione sarà chiave per un sodalizio durevole negli anni.
Nella giornata, anche la cerimonia dell'Accensione della Lampada Votiva. Arriveranno a Camerino i rappresentanti dei Comuni di Raiano (Aq) e San Venanzo (Tr) che, come da antica tradizione, accenderanno la lampada votiva del Santo Patrono e attingeranno l'acqua dalla fonte di San Venanzio per portarla come reliquia nelle proprie comunità. Appuntamento in Piazza San Venanzio alle 16,30.
Ancora un recupero di beni culturali dalle strutture danneggiate dal sisma. L'Unità di crisi regionale per i Beni culturali ha pianificato e diretto il recupero dei beni contenuti all'interno della Pinacoteca Civica di Camerino e della chiesa Madonna del Sole di Capodacqua di Arquata Del Tronto. L'attività è stata diretta dal funzionario di zona, storico dell'arte, Pierluigi Moriconi, che con l'ausilio di carabinieri, vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e funzionari del Comune di Camerino e della Diocesi di Ascoli Piceno hanno messo in sicurezza i beni.
Nella Pinacoteca civica di Camerino sono custodite tra l'altro opere di Simone De Magistris, Pietro di Giovanni D'Ambrogio, Giovanni Angelo di Antonio, scuola di Tintoretto (XV-XVII). Ad Arquata Del Tronto sono stati prelevati i pezzi di affresco che si erano staccati a causa del sisma. La chiesa è di pianta ottagonale e all'interno ci sono affreschi attribuiti a Nicola Filotesio detto Cola dell'Amatrice.
(Fonte e foto: ANSA)
Unicam ha ricevuto un importante riconoscimento internazionale per la ricerca di eccellenza. Anche il professore Claudio Di Celma, docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, ha preso parte al team internazionale di ricerca che ha rinvenuto nel deserto costiero del Perù, già noto per aver restituito fossili straordinari come quello del Leviatano, lo scheletro di un misticeto all’interno di rocce più antiche di 36 milioni di anni: si tratta quindi della più antica balena fino ad oggi ritrovata.
La scoperta, fatta da un gruppo di paleontologi e geologi dei musei di storia naturale di Parigi, Bruxelles e Lima e delle università di Pisa e, appunto, di Camerino, è stata pubblicata sulla rivista internazionale Current Biology.
“Uno degli aspetti cruciali di questa ricerca – spiega Di Celma, che ha curato lo studio stratigrafico dell’area di ritrovamento del fossile – è stato quello di fornire un’età più precisa possibile del reperto. Per questo motivo sono stati raccolti numerosi campioni di roccia nei diversi strati affioranti, compreso quello che conteneva lo scheletro della balena. In questi campioni sono stati trovati dei microfossili che hanno permesso al collega Etienne Steurbaut di datare a 36 milioni di anni fa i resti del cetaceo”.
La balena rinvenuta era molto diversa da quelle che conosciamo, dal momento che conservava caratteri primitivi, come la presenza delle zampe posteriori, seppure estremamente ridotte (è stato trovato il bacino molto piccolo), e denti robusti che gli hanno valso il nome di “Mystacodon”, che sta a significare “misticeto con i denti”.
Il nome della specie “selenensis” evoca invece Selene, la dea della Luna, in riferimento a Media luna, la località in cui è stato scoperto il fossile.
Dallo studio del suo scheletro i ricercatori sono giunti alla conclusione che Mystacodon selenensis probabilmente si nutriva su fondali sabbiosi aspirando piccole prede. Questo tipo di alimentazione è supportato dalla peculiare usura dei denti dovuta all’accidentale ingestione di sabbia durante la cattura delle prede.
I cetacei sono i mammiferi marini meglio adattati alla vita acquatica. Nel corso della loro lunga evoluzione, iniziata circa 50 milioni di anni da progenitori terrestri, le loro zampe anteriori si sono trasformate in piccole pinne pettorali e quelle posteriori sono scomparse, sostitute dalla pinna caudale che è il principale organo di propulsione di questi grandi nuotatori. Pertanto, oggi, il corpo dei cetacei è più simile a quello di un pesce che di un animale terrestre. Ma adattarsi a vivere in un ambiente completamente diverso comporta diversi problemi nella ricerca e cattura del cibo. Per questo motivo alcuni cetacei (gli odontoceti: delfini, orche e capodogli) hanno sviluppato un biosonar che permette loro di individuare le prede, come pesci e calamari, anche con poca luce, mentre altri cetacei (i misticeti: balene e balenottere) hanno sviluppato i fanoni per filtrare piccoli organismi nella massa d’acqua o nei fondali sabbiosi. Queste due importanti ‘innovazioni’ hanno permesso ai cetacei di diversificarsi e di colonizzare tutti gli ambienti marini. Ma in quale preciso momento della storia evolutiva di questi mammiferi marini abbiano avuto origine questi due grandi gruppi è ancora un mistero: gli studi genetici condotti sui cetacei attuali suggeriscono che questo importante evento si sia verificato intorno a 40 milioni di anni fa, ma i reperti fossili in rocce di età simile sono molto rari e, di fatto, il più antico odontoceto fossile conosciuto fino ad oggi ha ‘solo’ 29 milioni di anni mentre il più antico misticeto ‘solo’ 34 milioni di anni.
Questa eccezionale scoperta porta nuova luce in questo mistero, almeno per quanto riguarda l’origine degli antenati delle balene e delle balenottere.
Nel corso della notte appena trascorsa, i Carabinieri della Compagnia di Camerino, diretta dal Capitano Vincenzo Orlando, hanno attuato specifici controlli nell’ambito delle manifestazioni collegate alla XXXVI edizione della Corsa alla Spada e Palio che hanno avuto inizio proprio ieri, finalizzati al contrasto del consumo di alcol e droghe da parte dei giovani.
Diverse pattuglie di militari hanno istituito strategici posti di controllo sulle vie di accesso alle aree e ai locali pubblici maggiormente frequentati dai giovani in questo periodo di feste. Un centinaio sono stati i veicoli fermati ed i cui conducenti sono stati sottoposti alla verifica con l’etilometro.
Di questi, 10 sono risultati positivi con valori di alcol nel sangue superiori ai limiti consentiti. In particolare, 4 persone, tre uomini e una donna, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, sono risultati positivi con valori di alcol nel sangue superiori allo 0,80 g/l e pertanto sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per guida in stato di ebbrezza alcolica e rischiano sei mesi di arresto. Per tutti è scattato il ritiro della patente, che ora sarà sospesa da 6 mesi ad un anno, nonché un’ammenda compresa tra gli 800 e 3200 euro.
Per altri 6, invece, di età compresa tra i 21 e i 35 anni, poiché positivi al controllo con un tasso alcolemico compreso tra lo 0,50 e lo 0,80 g/l è scattata la violazione amministrativa che prevede una sanzione compresa tra i 500 ed i 1500 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. I controlli resteranno serrati per tutta la durata delle manifestazioni per scongiurare eventuali pericoli per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindaco di Matelica Alessandro Delpriori in merito alla questione dell’Hotel Agorà:
“Mi trovo a dover rispondere ad una serie di articoli comparsi sulla stampa riguardo la destinazione dell’ex Hotel Agorà a Matelica, struttura mai finita di costruire e però, in potenza, capace di ospitare parecchie persone, oltre 100.
Da subito dopo i giorni del sisma di ottobre, la nostra Amministrazione Comunale ha sentito il curatore fallimentare per studiare la possibilità di utilizzare l’Agorà per ospitare sfollati e, di concerto, abbiamo messo a disposizione l’Hotel alla Protezione Civile che ha visionato i progetti e ha fatto anche i sopralluoghi necessari.
Nello stesso senso, visto che il centro storico di Matelica ha subito danni ingenti al patrimonio abitativo, andando anche a colpire abitazioni utilizzate dagli studenti della Scuola di Veterinaria di Unicam, si è pensato di poter ospitare quegli studenti nella stessa struttura. Abbiamo perciò proposto in maniera informale la questione a tutti gli organi preposti, Unicam, ovviamente, ma anche la Regione Marche. E questa era la notizia. Si trattava certamente degli studenti dell’Università di Camerino, ma di quelli che frequentano i corsi a Matelica.
L’idea non nasce dal nulla ma dalla consapevolezza che avere due corsi di laurea in città sia una risorsa inestimabile, non solo strettamente economica, ma anche e soprattutto sociale. Lavoriamo con Unicam in maniera stretta e sinergica dall’inizio del nostro mandato e con loro stiamo valutando investimenti da fare insieme in termini di progettazione di assi di sviluppo (fondi GAL e Master in Wine Export Management), ma anche di possibili aperture di nuovi corsi di laurea, sempre all’interno della Scuola di Medicina Veterinaria. L’Agorà perciò potrebbe diventare un luogo fondamentale per tutte le attività di Unicam a Matelica e noi siamo prontissimi a sostenerle.
Fa un po’ tristezza discutere di queste cose, di un particolare caso specifico che viene, tra l’altro, da un malinteso, quando tutto un territorio sta soffrendo per la più grossa tragedia della nostra storia dopo la seconda guerra mondiale.
Fa tristezza soprattutto perché non si riesce mai a fare squadra, ognuno pensa al proprio comune e il confine diventa un muro invalicabile. Così non si va da nessuna parte, così non riusciremo mai a rialzarci, non avremo alcun futuro e la responsabilità sarà soltanto la nostra, di amministratori che non hanno voluto parlare tra loro. Il problema vero della ricostruzione post sisma è chiaramente di governance delle problematiche comuni: dobbiamo fare un lavoro di sistema che possa dare risposte dirette e immediate alla popolazione. Ricostruiremo, tutto, ne sono certo. Ma per chi? Come? E quando? Queste sono le domande vere, i problemi su cui dovremmo dibattere, su cui incentrare le analisi politiche. I nostri figli dove vivranno? Avranno i nostri stessi servizi? Ma non ci accorgiamo che più passa il tempo e più le persone faranno fatica a tornare a vivere nelle nostre zone? Chi dobbiamo aspettare? Gli amministratori oggi siamo noi. Dobbiamo fare una progettazione a medio e lungo termine e farci forza, insieme, sulle nostre specificità migliori. Per essere chiari, dobbiamo tirare fuori i muscoli e farlo tutti. Sarebbe opportuno affidare un tavolo di concertazione e dibattito su tutti questi temi proprio all’Unicam che da tutti è riconosciuta sinonimo di qualità e di professionalità. E anche io, che sono sindaco a Matelica, sarò felice di avere consigli e proposte, anche se per ascoltarli dovrò salire su un colle che non è del mio comune”.
Squillo di chiarine per la Corsa alla Spada!
Inizia domani, venerdì 12 maggio, con la Cena dei Mille ed il concerto dei Mortimer Mc Grave il ricco programma della rievocazione storica di Camerino, che resta in piedi nonostante le ferite profonde del terremoto e con la forza di tutti i cittadini e i volontari che stanno dando il massimo per mantenere accesa questa suggestiva tradizione. Sono ancora disponibili gli ultimi biglietti al Camerino City Park, presso i negozi Broglia Sport e Ferramenta del Duomo. Partner dell'evento sarà la Distilleria Varnelli, che al termine della cena offrirà a tutti un mitico “cicchetto”.
Servizio gratuito navetta e bus camerino – costa
Per le principali manifestazioni è stato organizzato un servizio navetta e collegamento gratuito.
Per il 12 (Cena dei Mille), il 17 (Offerta dei Ceri) e il 21 (Corsa alla Spada e Palio) maggio
SERVIZIO NAVETTA URBANA DALLE 24,00 ALL'1,00 – Deposito Contram, Campus Universitario, Madonna delle Carceri, Vallicelle
SERVIZIO DI COLLEGAMENTO CAMERINO – COSTA con partenza dal Deposito Contram alle ore 24,00 (effettua tutte le fermate delle normali corse per le strutture costiere)
Per il 14 (Bandiere e Tamburi nel Ducato) e il 21 maggio (Corsa alla Spada e Palio)
PARCHEGGIO MANIFESTAZIONE: CALVIE/IMPIANTI SPORTIVI
Sarà attivo un SERVIZIO NAVETTA URBANA DALLE 13 ALLE 22 (cadenza ogni 30 minuti c.a)
(Parcheggio Calvie – Deposito Contram – Campus Universitario – Madonna delle Carceri – Vallicelle)
Apertura taverne – dal 13 al 21 maggio
Apriranno i battenti sabato 13 alle ore 20 le taverne dei tre Terzieri, quest'anno tutte insieme al Gioco del Pallone (Viale Oberdan), raggiungibile da Viale Giacomo Leopardi. Per prenotate è sufficiente telefonare a Sossanta 335455922, Di Mezzo 3343188751, Muralto 3381439324 – 3664916798. Tutte le sere nel palco allestito sono i programma spettacoli e animazione. Grande apertura, sabato 13, con lo spettacolo del Teatro all'Improvviso e la musica degli Old Boys Music & Passion.
Grande spettacolo domenica 14 con “Bandiere e Tamburi nel Ducato”, 15 delegazioni da tutta Italia per uno spettacolo itinerante da Piazza San Venanzio alla Rocca Borgesca, aperta al pubblico, per il gran finale! In Piazza San Venanzio invece, intorno alel 16,30, i rappresentanti dei Comuni di San Venanzo (TR) e Raiano (AQ) come da antica tradizione, accenderanno la lampada votiva del Santo Patrono e attingeranno l’acqua dalla fonte del santo e la porteranno come reliquia nei propri Comuni
VI ASPETTIAMO!
Il prof. Claudio Pettinari, attuale Pro Rettore Vicario con delega all’Internazionalizzazione, sarà l’unico candidato nella corsa alla guida dell’Università di Camerino per i prossimi sei anni.
La candidatura è stata ufficializzata nel corso dell’assemblea della comunità universitaria tenutasi nella mattinata di oggi a Camerino presso il Centro Culturale Benedetto XIII. Durante l’Assemblea, presieduta dal Decano prof. Paolo Melotti, non sono emerse altre candidature.
“L’essenza del mio programma rettorale - ha dichiarato il prof. Pettinari, nel corso del suo intervento – si sintetizza nel titolo che ho scelto “Lavoriamo insieme, per Unicam”. L’Università di Camerino deve continuare a svolgere con forza quel ruolo propulsivo al servizio dello sviluppo culturale ed economico delle comunità che ad essa si rivolgono. Per questo ha scelto alcuni punti cardine su cui concentrare tutte le nostre energie e le nostre attività, per riuscire ad affrontare al meglio le sfide del futuro: la ricerca, per anticiparle; il trasferimento tecnologico, per realizzarle; la didattica, per formare chi le affronterà; la terza missione, per esserne consapevoli; l’internazionalizzazione, per vincerle; organizzazione, monitoraggio e valutazione, per essere rigorosi; trasparenza e pari opportunità, per approcciarle correttamente; territorio, per affrontarle insieme; ricostruzione e sviluppo perché ci sia un futuro; gli studenti: la nostra sfida più grande, il loro futuro”.
Claudio Pettinari, chimico inorganico specializzato nella chimica organometallica e dei polimeri di coordinazione, è professore ordinario di Chimica Generale ed Inorganica, associato CNR e responsabile della Unità di ricerca di Camerino dell’Istituto CNR di Chimica dei composti Organometallici (ICCOM) di Sesto Fiorentino. E’ componente del comitato per la Cooperazione Internazionale della Regione Marche, delegato per Unicam di UNIADRION, Alliance for Materials (A4M) e dell’Istituto Nazionale Scienze e Tecnologie dei Materiali. Vincitore del premio Bonati 1998 e della Medaglia Nasini 2004, Dottore honoris causa dell’Università di Galati, membro dell’accademia di Lisbona, Chairman della scuola Internazionale di Chimica Organometallica dal 2005, segretario permanente dell’Euchem Conference “Nitrogen Donor Ligands in Catalysis and Organometallic Chemistry”, coordinatore di numerosi progetti nazionali ed internazionali, autore di oltre 350 pubblicazioni su riviste internazionali, 5 brevetti e 4 libri e relatore a decine di congressi nazionali ed internazionali: questo, in estrema sintesi, il suo percorso professionale.
Il prof. Pettinari ha designato come Pro Rettore Vicario il prof. Graziano Leoni, docente della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” ed attuale Pro Rettore alla Valutazione, programmazione e qualità.
Graziano Leoni è professore ordinario di Progettazione delle Strutture Architettoniche e Problemi Strutturali dell’Edilizia Storica. La sua attività di ricerca scientifica si focalizza su tematiche di interesse per le costruzioni tra le quali interazione sismica terreno-struttura, sistemi innovativi di protezione antisismica, vulnerabilità sismica di costruzioni esistenti. E’ autore di pubblicazioni su molteplici riviste internazionali, di presentazioni a congressi e riunioni scientifiche internazionali e nazionali. Partecipa alle attività di varie commissioni internazionali come membro effettivo e studioso corrispondente e svolge inoltre attività di revisione di articoli scientifici per numerose riviste internazionali.
Nei prossimi giorni il candidato Rettore ha in programma di proseguire gli incontri con il personale delle diverse strutture, sia didattiche e di ricerca che amministrative, nonché con gli studenti e le rappresentanze sindacali.
La prima votazione si terrà mercoledì 14 giugno a Camerino presso il Campus universitario dalle ore 10 alle ore 18. Sono chiamati a votare il personale docente e ricercatore di ruolo, i ricercatori a tempo determinato in servizio alla data della consultazione, il personale tecnico e amministrativo, i rappresentanti degli studenti negli organi accademici.
Il nuovo rettore entrerà in carica il 1° novembre 2017 per sei anni e non potrà essere rieletto consecutivamente per un secondo mandato
Il sindaco di Matelica Alessandro Delpriori ipotizza sulla stampa di restaurare e destinare l'ex albergo Agorà ai terremotati del posto e agli studenti dell'Università di Camerino, ma il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui non apprezza ''l'aiuto non richiesto del collega'', che, spiega, allontanerebbe gli studenti di Unicam dalla città ducale.
Pasqui ha scritto al rettore, al Consiglio dell'Ersu e al presidente della Regione per chiedere chiarimenti. Matelica ospita il corso di laurea magistrale di Veterinaria di Unicam, e, dice Pasqui all'ANSA, ''se Delpriori vuole davvero aiutare i comuni montani devastati dal sisma potrebbe chiedere di delocalizzare Veterinaria a Muccia, Visso, Castelsantangelo sul Nera o Pieve Torina, luoghi che sono l'ambiente ideale per quel tipo di studi, con i loro immensi spazi verdi''. Camerino, ''la città più colpita dalle scosse di ottobre'', ha già rialzato la testa e garantito degna accoglienza agli universitari fuori sede.
(Ansa)