E' stato pubblicato oggi, sul sito istituzionale del Comune di Camerino, l'elenco degli assegnatari di strutture abitative di emergenza (S.A.E.).
L'assegnazione è avvenuta in seduta pubblica lo scorso lunedì 11 dicembre.
Il documento è consultabile presso gli uffici comunali, sul sito web dell'ente e al link diretto http://www.comune.camerino.mc.it/wp-content/blogs.dir/11/files/assegnazione-sae.pdf.
Dal consigliere comunale di Camerino Andrea Caprodossi riceviamo
Il Sindaco Pasqui due giorni fa a Roma ha portato avanti una linea condivisibile riguardo la situazione dei comuni nel cratere, infatti non è possibile mettere nello stesso piano città fortunatamente meno colpite con cittadine completamente distrutte come la nostra, speriamo che da coordinatore dei Sindaci del cratere riesca a far passare tale giusta visione.
Passando ad un argomento meno positivo non posso non segnalare che i ritardi nelle costruzione delle SAE nel nostro Comune sono riconducibili anche al fatto che l'Amministrazione rispetto ad altri centri come ad esempio San Severino Marche o Pieve Torina abbia indicato tardivamente le aree dove costruire le casette. Il sindaco Pasqui in un comunicato stampa del 7 di settembre oltre a denigrare il sottoscritto, parlava di frasi per creare allarmismo e di lotta politica e soprattutto affermava della consegna delle prime SAE entro novembre, siamo già ai primi giorni di dicembre e i lavori sfortunatamente sono in alto mare.
Qui nessuno vuole fare lotta politica ma bisognerebbe dire la verità ai cittadini, bisognerebbe spiegare perché si sono individuate 13 zone per lo più inadatte, invece di sviluppare la cittadina verso una direttiva unica come la via di comunicazione che porta a castelraimondo, o meglio la strada SP 17 che porta a morro dove ci sono spazi molto più abili all’insediamento oppure verso la strada che va alla direttiva Civitanova-foligno. Si potevano ridurre il numero delle zone da urbanizzare, infatti si stanno spendendo soldi pubblici per costruire in luoghi poco adeguati facendo rallentare la fine dei lavori, poiché le lentezze sono dovute anche alla tipologia delle zone scelte e dai poderosi lavori di stabilizzazione dei terreni.
San Severino Marche avrà le SAE molti mesi prima di noi, il Comune è guidato da un’amministrazione di centro destra come la nostra, ma ha indicato le aree dove erigere le casette a Dicembre 2016, non a primavera 2017 come Camerino.
Concludo affermando che non è più accettabile lasciare la Farmacia comunale in questa situazione indegna dopo un anno, dopo che le altre farmacie della cittadina si sono sistemate adeguatamente. Inoltre è prioritario individuare uno spazio idoneo per il Comune e suoi dipendenti come hanno già fatto tutti gli altri comuni per la dignità del Comune stesso e per mettere i dipendenti in condizione di lavorare decorosamente.
Rinnovo la mia volontà a dare una mano all’amministrazione attraverso idonei strumenti, prima di ogni cosa vi è il bene della nostra sfortunata cittadina e di noi abitanti.
Un caso quello di "Wagner, il truffatore" - raccontato dalla trasmissione Rai "Chi L'ha Visto?" mercoledì sera - che coinvolge anche le Marche, in particolare Camerino e Tolentino.
Lorenzo, Giovanni, Giuseppe, Juan Josè. Tanti nomi per un uomo, accomunati dal cognome Wagner, che ha raggirato e truffato decine di donne dopo aver dichiarato loro il suo (finto) amore. Il modus operandi sempre il solito: convincere le donne di essere un uomo facoltoso, imprenditore alberghiero con strutture non solo in Italia ma anche in Austria e in Portogallo. Convincerle ad investire nei suoi affari che definiva come sicuri e poi scappare con il malloppo e sparire.
Durante la puntata è comparso un agriturismo di Trevi, in Umbria, che all'ultima vittima aveva detto addirittura esser suo, con tanto di documentazione video. "Chi L'ha visto?" è andata a chiedere e i proprietari, oltre a smentire che Wagner fosse il titolare, hanno denunciato l'uomo per non aver pagato quasi due mesi di permanenza. "E' uscito una mattina per andare in lavanderia e non è più tornato" hanno raccontato i gestori dell'agriturismo. "Wagner diceva di possedere una casa a Camerino che ha subìto danni dal terremoto dello scorso anno". In effetti la casa c'è, come ha documentato lui stesso in uno dei numerosi video mandati alle sue vittime. C'è persino la targa "Fam. Wagner", ammesso e non concesso che non si tratti di omonimia.
Ma la trasmissione Rai ha parlato anche di "conoscenze politiche nella Lega Nord" - con tanto di foto insieme a Salvini - e di "investimenti" che l'uomo aveva promesso di fare sul progetto del rinnovo delle Terme di Santa Lucia a Tolentino.
Abbiamo indagato, chiedendo all'assessore Giovanni Gabrielli del Comune di Tolentino e al coordinatore provinciale Lega Nord l'avvocato Stefano Migliorelli, e ci hanno raccontato com'è andata davvero.
"Ci siamo conosciuti con Wagner perchè c'erano in ballo degli interessi per Tolentino - ha spiegato Gabrielli - il finanziamento di un progetto di riqualificazione delle Terme di Santa Lucia. Siamo stati qualche volta a pranzo e a cena. Si parlava di politica per lo più. Per quanto riguarda la foto, è stato lui a chiedermi di venire a Visso ad assistere alla visita di Salvini e, trattandosi di un incontro pubblico, non ho visto motivi per negarglielo. La foto, col senno del poi, credo gli servisse unicamente per dargli credibilità di fronte alle vittime".
"I sospetti sono cominciati ad arrivare dopo il primo incontro con il sindaco - ha continuato l'assessore - dove si era parlato della possibilità di investire nel progetto delle terme. Un primo meeting assolutamente informativo e nel quale ovviamente non sono state chieste le credenzialità effettive e non è stata accertata la liquidità del soggetto ma si era parlato concretamente di prossimi incontri per concludere. Dopo di allora, quando c'erano incontri a Tolentino, il signor Wagner continuava a mettere scuse e non si è più presentato. Dopo un po' di tempo, mi ha chiamato RaiTre per la trasmissione dicendomi che sarebbe venuta a fare un servizio alle Terme di Santa Lucia, in quanto la signora truffata di Camerino - una delle vittime a cui aveva portato via gioielli per un valore di 40mila euro - aveva dichiarato che l'uomo si era dimostrato interessato ad investire. Mi sono anch'io recato là. Ho mostrato agli operatori televisivi la struttura e ho spiegato loro il progetto: riqualificare la struttura al momento attiva con un importante centro medico termale per farla diventare di ribalta nazionale e ristrutturare il vecchio Hotel Marche oggi in disuso".
"RaiTre ha contattato l'assessore Gabrielli a seguito delle indagini su Wagner - ha detto l'avvocato Stefano Migliorelli, coordinatore provinciale Lega Nord - L'uomo aveva raccontato alla truffata di Camerino di voler investire sul progetto delle terme e gli diedero appuntamento lì. Andai anch'io in veste di avvocato ma soprattutto come persona a conoscenza dei fatti. Diversamente da quanto si possa pensare, non è facile accreditarsi nel nostro partito o all'interno del Comune di Tolentino. Gabrielli si è semplicemente fidato di una raccomandazione fatta da un medico conosciuto che ha dichiarato essere il medico di famiglia del Wagner e inoltre, un imprenditore facoltoso che vuole investire nel progetto che dichiaratamente il Comune di Tolentino può attuare solo con capitali privati, non mi sembra da scartare come ipotesi. Ma quando Wagner ha incontrato assessore e sindaco di Tolentino e ha capito che ai prossimi incontri, fatte le presentazioni, ci sarebbe dovuta essere più concretezza, non si è fatto più vedere millantando scuse varie".
"Dopo la visita di Salvini a Visso e la foto ormai famosa fatta con Wagner - ha continuato Migliorelli - siamo andati a pranzo e lui si è addirittura offerto di pagarlo per tutti. Noi non abbiamo accettato perchè per noi era un estraneo. E' tornato alla carica chiedendo un incontro con il Commissario Provinciale Maria Letizia Marino, nel quale si sarebbe parlato di Lega Nord e terremoto. L'incontro c'è stato, ma nulla di fatto".
"Avendo constatato - conclude l'avvocato - che nè nel Comune di Tolentino nè all'interno della Lega Nord sarebbe stato possibile aprire un varco, il Wagner si è dato alla fuga".
Grande successo dalla sinergia tra l’Università di Camerino e l’Università di Urbino nell’ambito di un importante progetto di cooperazione internazionale avviato qualche anno fa: lo scorso 24 novembre il Presidente della Repubblica del Camerun ha firmato il Decreto che istituisce la Facoltà di Medicina e Scienze Farmaceutiche di Dschang.
Tale risultato è l’esito auspicato del Progetto portato avanti congiuntamente dalle Scuole del Farmaco dei due Atenei di Camerino ed Urbino, che aveva come obiettivo finale proprio tale istituzione.
“Si tratta di un risultato estremamente importante – ha dichiarato con soddisfazione il prof. Claudio Pettinari, Rettore dell’Università di Camerino – perché vede realizzato un grande progetto di cooperazione internazionale reso possibile dalla sinergia dei due Atenei, in collaborazione con l’Università di Dschang, che hanno voluto integrare le proprie competenze nello specifico campo della Farmacia proponendo un progetto innovativo, unico a livello nazionale”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal prof. Sauro Vittori, che insieme al collega Cantoni di Uniurb, hanno coordinato il progetto, nel sottolineare il forte entusiasmo e l’impegno profuso da parte dei docenti e dei tecnici di Camerino e di Urbino, che hanno prestato attività di insegnamento a Dschang, senza contare i numerosi aiuti esterni al sistema universitario, che hanno avuto comunque un ruolo importante nell'aiutare dal punto di vista economico e dal punto di vista organizzativo il Progetto.
Il Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, prof. Vilberto Stocchi, in sintonia con quanto dichiarato dal Rettore dell’Università di Camerino, ha molto apprezzato la felice evoluzione del progetto. “Un bel esempio di sinergia tra i due Atenei marchigiani – secondo il prof. Stocchi - un grazie di cuore a tutti i colleghi Urbinati e Camerti che hanno conseguito questo importantissimo risultato”.
Nella prima fase di questo complesso progetto, i 20 migliori laureati del Corso di Laurea in Professioni Sanitarie dell’Università di Dschang sono stati iscritti rispettivamente 10 al terzo anno del Corso di Laurea in Farmacia di Camerino e 10 al corso di Laurea in Farmacia dell’Università di Urbino. Alcuni insegnamenti sono stati tenuti in lingua inglese in Camerun da docenti dei due atenei italiani. E’ seguito un periodo di due anni a Camerino o Urbino durante il quale gli studenti Camerunesi hanno completato il loro percorso di studio e svolgeranno il tirocinio professionale. Dopo la laurea ed eventuali ulteriori periodi di studio (Master, PhD, ecc) in Italia, i Dottori Camerunesi sono rientrati a Dschang e, con il supporto dei docenti degli Atenei Marchigiani, daranno ora inizio alla strutturazione della nuova facoltà di Farmacia.
Il progetto vanta l’apprezzamento del Presidente della Repubblica, che ha definito virtuoso l’esempio di cooperazione tra i tre Atenei; ha inoltre il convinto sostegno del Distretto 2090 del Rotary Club e degli Ordini Professionali dei Farmacisti della Regione Marche.
Nella seduta del 12 dicembre, con propri decreti, il Presidente Pettinari ha approvato cinque progetti esecutivi predisposti dall'ufficio tecnico della Provincia per un importo complessivo di €. 1.180.000,00.
Si tratta di interventi di manutenzione e risanamento delle strade provinciali Cervidone per 250.000 euro e della Santa Croce per 280.000.
Nella stessa seduta è stato approvato un ulteriore progetto di manutenzione di alcuni tratti stradali fortemente danneggiati per un importo complessivo di 200.000 euro.
Oltre ai progetti sulla viabilità, ne sono stati approvati altri due di edilizia scolastica: il primo, che ammonta a 250.000,00 euro, è inerente ai lavori di adeguamento di nuovi spazi scolastici all'interno del polo di Camerino e l'altro di 200.000 euro riguardante l'efficentamento energetico mediante la sostituzione degli infissi del Liceo Scientifico di Recanati.
“Nei prossimi giorni – aggiunge Pettinari – verranno approvati altri importanti progetti realizzati dal nostro ufficio tecnico ed inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche che è parte integrante del Bilancio di Previsione 2017.”
Anche alcuni docenti della Scuola di Architettura e Design “E. Vittori” dell’Università di Camerino prenderanno parte alla X° Giornata di studio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, che avrà come tema “Crisi e rinascita delle città”, in programma domani 15 dicembre a Napoli.
L’evento prevede una Sessione Speciale dal titolo “Migliorare la salute migliorando le città: nuovi percorsi per l’urbanistica” a cura dei professori Rosalba D’Onofrio ed Elio Trusiani della Scuola di Architettura e Design.
La Sessione vuole promuovere una nuova alleanza tra salute e urbanistica incentrata sulla “qualità dell’abitare”, quale esito di un insieme coordinato di azioni integrate di carattere trasversale e transdisciplinare, finalizzate al miglioramento delle condizioni di salute e di benessere nelle città. Con l’aiuto di alcune esperienze europee e italiane e con il supporto di ricercatori provenienti da diverse discipline (medici, urbanisti, fisici ambientali, architetti, ecc.) e di amministratori, la sessione si propone di far emergere i possibili conflitti e le possibili innovazioni che una nuova declinazione dell’alleanza salute-urbanistica può generare ai fini della costruzione di approcci più “human-friendly”.
Tra i relatori, anche altri docenti della Scuola di Architettura e Design, le professoresse Maria Federica Ottone, Roberta Cocci Grifoni e Chiara Camaioni ed il professor Michele Talia.
La Sessione segue di qualche settimana la presentazione del Libro “Città, salute e benessere. Nuovi percorsi per l’urbanistica” di Rosalba D’Onofrio e Elio Trusiani, nell’ambito di UrbanPromo 2017- Triennale di Milano, 23 novembre.
Un anno il 2017 che si avvia alla conclusione per la banda/orchestra Città di Camerino.
La mancanza di una sede stabile dove poter svolgere regolarmente la preparazione e lo studio settimanale di nuovi brani, lo spostamento continuo del materiale da un luogo all’altro a seconda delle varie necessità , ancora il non rientro abitativo nel territorio di molti giovani componenti hanno reso questo anno particolarmente difficile.
Nonostante tutto con umiltà e tenacia si è cercato ugualmente di andare avanti, provando quando possibile in luoghi di fortuna o all’aperto e così riuscire a portare avanti le varia attività artistiche anche se in forma più ridotta. Non sono mancati momenti di un certo rilievo che hanno gratificato tutti i componenti, (concerto per il Camerino Music Festival con Gianluca Scipioni come solista, il concerto a Mosciano S.Angelo in Abruzzo e a Lido di Fermo).
Adesso rimangono gli ultimi appuntamenti per questo anno. Domenica 17 dicembre la banda/orchestra Città di Camerino sarà impegnata in abruzzo per due concerti. Alla mattina a Teramo presso la Sala polifunzionale della provincia di Teramo e il pomeriggio a Mosciano Stazione presso il Blu Palace. Il 26 dicembre non può mancare il tradizionale Concerto di Natale che la banda con il contributo del Comune di Camerino offrono oramai da oltre 20 anni alla città. Quest’anno come lo scorso anno si terrà presso l’auditorium Benedetto XIII in località Le Mosse di Camerino e sarà un momento piacevole da trascorre insieme con piacevole sorprese.
Questa mattina, in occasione della 7^ Conferenza organizzativa degli archivi delle università e degli enti di ricerca, svoltasi presso l’Università degli Studi di Padova è stato presentato il libro su "I procedimenti amministrativi delle università italiane”.
E’ un'opera comprendente diversi contributi di analisi e di ricerca sulle tematiche della gestione documentale e procedimentale: all’interno del libro viene affrontato, in una visione interdisciplinare, il tema dei procedimenti amministrativi delle università italiane, con diversi punti di vista sul diritto amministrativo, sulla diplomatica, sul controllo di gestione, sull’informatica giuridica e sul ciclo delle performance. Dopo un excursus sui profili generali, viene focalizzata l’attenzione, in ambito universitario, sul procedimento amministrativo proponendone una nuova definizione. Inoltre, sono esaminate con grande lucidità le tematiche e i problemi inerenti all’applicazione delle nuove normative sulla trasparenza nel rapporto anche con la privacy, sull’anticorruzione, sulla performance organizzativa e sul controllo di gestione.
Nel libro ci sono interventi, tra gli altri, di Alberto Domenicali, Direttore Generale dell’Università Iuav di Venezia, Gianni Penzo Doria, Direttore Generale dell’Università degli Studi dell’Insubria, Vincenzo Tedesco, Direttore Generale dell’Università̀ degli Studi di Camerino e Gaetano Telesio, Direttore Generale dell’Istituto nazionale di astrofisica – INAF.
In particolare, il dott. Tedesco ha curato il capitolo su “Performance, valutazione e procedimenti amministrativi nelle Università”, tracciando prima un quadro generale sulla valutazione della performance nel settore pubblico e soffermandosi dettagliatamente poi sui processi, sugli ambiti di azione e sugli indicatori della misurazione delle performance in ambito universitario.
“L’importanza della misurazione in ambito pubblico, e in particolare nelle università, - sottolinea Tedesco – è anche accresciuta dalla particolare missione istituzionale che caratterizza le realtà appartenenti al settore. La funzione di soddisfacimento di bisogni individuali e collettivi e di promozione del benessere sociale ed economico della comunità servita, la molteplicità di interessi che gravitano intorno alle pubbliche amministrazioni, la cui tutela implica un adeguato livello di conoscenza, rendono la misurazione delle performance fattore indispensabile”.
“L’esigenza di accountability e, per contro, la possibilità di svolgere efficacemente il ruolo di cittadino nell’esercizio dei propri diritti, impongono la progettazione di sistemi di misurazione e valutazione delle performance solidi dal punto di vista concettuale, condivisi e chiari nel funzionamento”.
"Come si fa la pasta all’uovo? Quali sono i segreti per prepararla al meglio? Quante uova rompete?"
Ecco alcune delle domande che gli studenti delle classi 3’ C e 4’ D dell’indirizzo Cucina dell’Istituto Alberghiero “G.Varnelli” hanno posto a Federico Maccari, Direttore de La Pasta di Camerino nel corso della visita al pastifico. Accompagnati dagli insegnanti, i ragazzi hanno ascoltato la presentazione dell’azienda che oggi è diventata ormai la più importante azienda privata del territorio di Camerino e terzo attore nazionale nel settore della pasta secca all'uovo davanti a nomi storici del settore.
Quindi i ragazzi hanno visitato i 10.000 mq coperti del pastificio nei quali si producono circa 450 quintali di pasta al giorno su 6 linee di produzione con 60 referenze di pasta all’uovo, pasta di semola, di farro ed integrale in chiave artigianale e di alta qualità, prodotta con materie prime 100% italiane lavorate con triplo impasto lento a bassa temperatura, lenta estrusione, trafilatura al bronzo, essiccazione lenta a bassa temperatura. Oggi l’azienda ha 58 dipendenti, tutti del territorio di Camerino e per il 60% donne.
“Siamo particolarmente lieti di questa visita – ha detto Federico Maccari ringraziando i 33 studenti presenti – perché è importante che i giovani siano consapevoli dell’importanza della qualità del prodotto che mangiano, a maggior ragione se questi ragazzi si stanno preparando per diventare i futuri cuochi ed operatori della ristorazione”.
Un momento conviviale e di condivisione ma anche uno operativo e di lavoro insieme alla presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini.
È la sintesi della giornata vissuta da una folta delegazione di camerti che hanno risposto presente all'invito della terza carica dello Stato. C'erano una rappresenanza di tutte le scuole camerti, delle associazioni, di Unicam e della vita cittadina in genere oltre, chiaramente, al sindaco Gianluca Pasqui, agli assessori Roberto Lucarelli e Antonella Nalli e al segretario comunale Angelo Montaruli. Il sindaco ha potuto prendere parte alla riunione del comitato legislativo avendo così l'occasione di sottoporre alcune importanti questioni riguardanti la città. Poi la giornata si è trasformata in un momento conviviale con l'intera delegazione camerte che è stata ricevuta nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio.
“Quello che ho visto nelle vostre terre – ha dichiarato la presidente, on. Laura Boldrini – non lo dimenticherò mai, anche perché la vostra terra è anche la mia terra. Abbiamo fatto molto e sono consapevole che molto di più c'è ancora da fare. Siamo arrivati a fine legislatura, ma io, qualunque sarà il mio ruolo in futuro, continuerò a esservi vicini. Questa è la mia promessa”. Il sindaco Pasqui ha invece ringraziato per l'occasione concessa, ricordando che se davvero si vuole fare il bene dei Comuni terremotati bisogna entrare nello specifico delle singole realtà. Un tema questo approfondito più direttamente nel corso della riunione del comitato legislativo. “Ho chiesto di andare a rivedere il cratere sismico – ha detto Pasqui – Non è possibile che ogni Comune venga curato alla stessa maniera, che a più malati venga data la stessa medicina. Dobbiamo intervenire con decisione affinché il cratere venga rivisto, senza escludere nessuno, intervenire con le necessarie indicazioni in base alle necessità. Da questo bisogna partire per costruire gli interventi. Le differenze ci sono e le istituzioni le devono evidenziare affinché parta quella ricostruzione che oggi sembra ancora un miraggio”.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Roberto Cola - Sezione Camerino LNDC
"Invitato dalla carissima Federica Mandozzi di Verde Caffè, sono stato a Macerata l’8 dicembre per l’intera giornata ed il 10 di pomeriggio, con lo stand della sezione di Camerino Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Avevo con me due esemplari da proporre per l’adozione, un adulto ed un cucciolo, qualche gadget ed i nostri calendari per il 2018. Un sandwich illustrava la nostra attività, specie nel periodo del terremoto durante il quale anche da sfollati, come personalmente sono, siamo stati sempre in prima linea accogliendo più di quaranta cani di proprietari che non erano più in grado di tenerli, nutrendo molte colonie feline in zona rossa, gestendo insieme all’Asur ed all’OIPA il tendone con mangimi e farmaci per ogni emergenza a Maddalena di Muccia. Nel retro si illustrava il nostro progetto di costruire una casa di legno per cani anziani, parzialmente finanziata dalla LAV.
Fatte salve le poche persone che ci hanno mostrato la loro generosità, e che ringrazio di cuore, debbo a posteriori registrare uno spettacolo squallido e deprimente. Un passeggio triste, alienato ed assente. Alcuni sembravano forzati, come fosse una fatica! Tanti si fermavano nei pressi del nostro banchetto frugando nella borsa, nel borsello, per estrarre subito dopo il pacchetto di sigarette, più spesso il cellulare, senza il quale non si vive, e trent’anni fa si viveva senza, per andarsene subito dopo! E sì che molti avevano cani con sé, più spesso di razza, alcuni incappottati ed infiocchettati come per una mostra. Ho visto passare anche qualche pelliccia autentica (credevo ormai obsoleto questo macabro genere di abbigliamento), tante firme, tanti sorrisi di circostanza. Alcuni si fermavano da noi, guardavano, leggevano, poi facevano un sorrisetto e se ne andavano. A prescindere dal fatto che io porto avanti questa attività da ventotto anni e che spesso partecipo a fiere e manifestazioni di vario genere, quindi in tanti dovrebbero conoscermi od aver sentito parlare di me, ma non capivo il senso di questi sorrisi, a qualcuno l’ho anche detto: “state leggendo la sintesi di una tragedia, i nostri circa 230 cani sono frutto dell’abbandono, del terremoto, alcuni di essi vivono in canile da molti anni, hanno estremo bisogno di una famiglia che restituisca loro parte della felicità irrimediabilmente perduta! Ma hanno anche bisogno di una vostra offerta per poter continuare a mangiare ed essere curati, con la miseria che ci danno i Comuni. C’è poco o niente da ridere!” Se ogni passante avesse lasciato cinquanta centesimi avremmo potuto acquistare cibo per un mese…
Concludendo, spero che in questi due giorni sia passata tutta la Macerata scettica, qualunquista, sensibile soltanto ai propri bisogni, la Macerata “globalizzata d’indifferenza”, come felicemente disse Papa Francesco tempo fa stigmatizzando le reazioni di tanti a proposito dei disperati che sbarcano. E siccome tornerò il 16 ed il 17 dicembre prossimi, sempre in Corso della Repubblica, mi auguro d’incontrare in quelle date la Macerata sensibile non solo a parole, la Macerata generosa ed attenta al problema dei cani abbandonati e di tutti gli altri animali che soffrono, la Macerata che ama gli animali non arrosto o in salmì, quella che incontravo circa vent’anni fa, alla fiera di San Giuliano, quando il nostro stand era gremito di persone che facevano a gara per chiedere, per donare, per aiutarci a crescere. Noi siamo cresciuti anche grazie a loro".
E’ sempre stato desiderio dell’Arcivescovo Francesco Giovanni che i beni artistici e culturali presenti nelle chiese e nelle cappelle della diocesi di Camerino – San Severino Marche restassero, nei limiti del possibile, in diocesi in quanto opere appartenenti al popolo, testimonianza di fede, storia e tradizione tramandata nel corso dei secoli, ad esclusione delle opere gravemente danneggiate che sono state trasferite direttamente alla Mole Vanvitelliana di Ancona per il necessario restauro.
Questo è stato fin dai primi giorni successivi al devastante sisma del 2016 poiché a causa gli innumerevoli danni subiti dagli edifici in cui tali beni da secoli si trovavano, si è reso necessario il loro trasferimento in sedi più sicure.
Sono stati, così, individuati dai competenti uffici diocesani, primo fra tutti l’ufficio per i beni culturali, alcuni luoghi ritenuti idonei per la conservazione, nei quali sono stati fatti i lavori necessari per rendere tali ambienti dotati delle condizioni necessarie per il deposito delle opere stesse.
Una decisione quella dell’arcivescovo che ha trovato anche la condivisione dei sindaci dell’intero territorio, consapevoli che soltanto in tal modo il patrimonio presente nelle chiese e nelle cappelle “ferite” potesse essere tutelato evitandone il trasferimento altrove.
Questa scelta ha ricevuto nella giornata di giovedì 7 dicembre anche il placet delle competenti autorità. Ricevuti dall’Arcivescovo e dal responsabile dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, mons. Cherubino Ferretti, la dottoressa Francesca Furst, coordinatrice del Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per le Marche, il Maggiore Carmelo Grasso, comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, l’architetto Gisella Capponi, Direttore dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, insieme a tre restauratori tra cui l’architetto Scarpitti che ha curato il progetto di allestimento dei depositi dell’arcidiocesi, hanno visitato il Palazzo Vescovile di San Severino, i sotterranei medievali del Palazzo Arcivescovile e il deposito Pennesi di Camerino, e hanno espresso parere favorevole in merito alle condizioni ambientali e di sicurezza predisposte per a conservazione delle opere che potranno così rimanere nella diocesi.
Dal prossimo mese di gennaio, infatti, grazie anche all’aiuto assicurato dal Ministero, tali opere saranno posizionate in rastrelliere e soppalchi attrezzati per la loro conservazione e l’eventuale esposizione al pubblico.
Dal Gruppo Consiliare Comunità e Territorio riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa relativo all'incontro con un gruppo di cittadini in ordine alla convenzione tra Comune di Camerino e Parrocchia di San Venanzio.
A seguito della richiesta di un incontro al nostro gruppo consiliare di minoranza giovedi 7 dicembre abbiamo incontrato, presso la sede della Contram dove solitamente si svolge il Consiglio Comunale, un gruppo di cittadini che sta cercando di convincere l’Amministrazione a cambiare idea sulla destinazione dell’area verde di Montagnano, parte della quale dovrebbe essere ceduta alla Parrocchia di San Venanzio (circa 1000 mq) così come previsto nella proposta di delibera n. 43 approvata in sede di Consiglio Comunale il 28/9/2017.
I cittadini intervenuti hanno fatto presente che hanno già consegnato in Comune circa 350 firme ed hanno incontrato il Sindaco per rappresentargli le loro perplessità in ordine alla scelta fatta, invitandolo nel contempo a trovare un’altra area da mettere a disposizione della Parrocchia al posto di quella dove attualmente vi è un parco a verde pubblico. Ci hanno fatto presente che la raccolta firme sta continuando e sono state quasi raggiunte le 600 adesioni.
Come prima cosa hanno tenuto a precisare che non hanno nulla contro la costruzione dell’asilo della Parrocchia ma pretendono che venga individuata un’altra area. Tra le motivazioni per cui chiedono al Sindaco di ritornare sui suoi passi vi è il fatto che quell’area è l’unica area verde a disposizione di un quartiere intero, quartiere che ultimamente ha visto aumentare in modo importante la presenza di servizi e di persone con conseguente difficoltà nel trovare un posto auto e ripercussioni sulla viabilità.
Nel Consiglio Comunale del 28 settembre, come gruppo di minoranza, avevamo precisato che pur essendo concordi sul fatto di mettere a disposizione della parrocchia di San Venanzio un’area per costruire l’edificio che avrebbe ospitato il Nido e la scuola Materna, avevamo avanzato grosse perplessità in ordine all’opportunità di prevedere di costruire in quell’area, rinunciando ad una parte dell’area a verde attrezzato sulla quale si erano investiti soldi pubblici.
E’ vero che l’area era tenuta abbastanza male, ma questa è un’aggravante e non una scusante, per l’amministrazione, che avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione. Secondo noi sarebbe stato più opportuno individuare un'altra area affinché nessuno, soprattutto gli abitanti di Montagnano, venisse privato di niente.
In sede di consiglio avevamo anche precisato che la rinuncia a parte di quell’area verde avrebbe comportato l’individuazione di altre aree verdi, per rispettare gli standard urbanistici, le quali, per venire attrezzate, avrebbero richiesto un’ulteriore dispendio economico.
Oltretutto le modalità con le quali è stata approvata la delibera a colpi di maggioranza, bocciando una mozione di rinvio della minoranza, senza il parere del funzionario dell’urbanistica, senza le indicazioni delle varianti urbanistiche nonchè degli atti che avrebbero garantito la correttezza legislativa dell’atto, oltre ad esporre il Comune ad eventuali contenziosi non tutelano nemmeno la Parrocchia ed i benefattori.
I cittadini ci hanno anche riferito i contenuti dell’incontro avuto con il Sindaco il quale non ha assicurato loro che la restante parte di area verde resterà tale, per cui capiamo benissimo le preoccupazioni. Da una verifica in loco abbiamo inoltre potuto appurare che effettivamente le aree verdi rimaste nel quartiere sono veramente esigue.
Noi crediamo che 500 - 600 cittadini che esprimono delle perplessità, considerando che molti sono fuori città, rappresentano una percentuale rilevante e debbano essere presi seriamente in considerazione anche perché le osservazioni che vengono fatte sono molto pertinenti.
La scelta non è obbligata perché abbiamo altre aree di proprietà comunale che potrebbero essere utilizzate e gli strumenti normativi a disposizione del Sindaco per fronteggiare l’emergenza sono molteplici. Non possiamo tuttavia non far notare, ancora una volta, come dietro alle scelte fatte dell’amministrazione non vi sia una benché minima attività di programmazione e pianificazione strategica.
Più di due settimane fa abbiamo richiesto un accesso agli atti per poter leggere le varianti urbanistiche che hanno riguardato l’area negli anni e gli atti che nel Consiglio risultavano mancanti. Sono passati ormai quasi 20 giorni, ma al di là di un incontro con il funzionario dell’Urbanistica che si è dimostrato disponibile, l’amministrazione non ha prodotto ufficialmente alcun tipo di documento.
Abbiamo comunque deciso di richiedere direttamente un parere all’ufficio urbanistica del Comune per fugare ogni dubbio sulla possibilità di costruire in quell’area e sulla completa conformità legislativa. Questo a garanzia di tutti, in primis della Parrocchia, degli insegnanti e delle famiglie che dovranno usufruire della struttura.
In ultimo dobbiamo dire che abbiamo accolto con molto favore l’interessamento dei cittadini dimostrato su questa vicenda, Camerino può riprendersi solo se si risveglia la coscienza sociale. I cittadini devono pretendere che le scelte vengano fatte pensando al futuro della città. Ci auguriamo che l’interesse mostrato su questa vicenda venga dimostrato anche su altri aspetti che sono di fondamentale importanza per la città di Camerino.
"Due giorni di importanti risultati per il nostro Comune: mercoledì abbiamo incontrato il commissario per la ricostruzione, on. Paola De Micheli e, ieri, in videoconferenza, il capo della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli. Grazie alla sua vicinanza, abbiamo potuto fare un significativo passo in avanti su cinque problematiche che stavano creando difficoltà lungo il percorso di gestione dell’emergenza".
Così il vicesindaco di Camerino Roberto Lucarelli
"In primo luogo - continua Lucarelli - si è infatti trovato l'accordo per riprendere tutte le messe in sicurezza nel centro storico dopo che la Regione aveva negato, in prima battuta, il riconoscimento del 10% spettante ai professionisti che avevano progettato le opere. Si è trovato un accordo che sostanzialmente riconosce il dovuto e permette di pianificare con maggiore chiarezza i prossimi progetti di messa in sicurezza. Sul tavolo anche il tema del potenziamento degli impianti fognari e di scarico lungo il fosso dello “Scarico” con l'impegno da parte della protezione civile nazionale a coprire una spesa di circa 3,2 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, la costruzione del nuovo carcere e della nuova caserma dei carabinieri si faranno carico delle opere il Ministero di grazia e giustizia e il Ministero della difesa, mentre le strutture che ospitavano fino al sisma il carcere e la caserma rientreranno nel piano della ricostruzione, chiaramente con destinazioni da ridefinire. Relativamente alla struttura provvisoria che attualmente ospita la compagnia dei carabinieri, le spese sostenute dal nostro Comune saranno interamente rimborsate così come sarà rimborsato quanto speso per l'allestimento del Camerino City Park. Una cifra significativa, quest'ultima, che in un primo momento era stata lasciata interamente sulle spalle del Comune di Camerino. In considerazione dei nuovi assetti cittadini abbiamo sottoposto alla protezione civile Nazionale e alla Regione, anche la problematica relativa alla necessaria realizzazione di un nuovo terminal bus (nei pressi del polo scolastico provinciale in zona Madonna delle Carceri) e di un percorso pedonale sulla Ex S. P. 256 che colleghi la nuova area commerciale in corso di realizzazione con il campus universitario. Un progetto complessivo, quello del terminal e dell’attraversamento, che costerà indicativamente 1 milione e 700 mila euro, e per il quale abbiamo già ottenuto importanti rassicurazioni, oltre che l'invito a procedere con una prima progettazione di massima. Grazie, dunque, alla protezione civile nazionale per averci dato modo di spiegare nello specifico le nostre istanze e averci così consentito di dimostrare che non stavamo chiedendo la luna ma solo la risoluzione di problematiche che rischiavano di bloccare un percorso di uscita dall'emergenza che certamente non è terminato. Siamo convinti che l'opportunità dataci dal commissario De Micheli e dal dottor Borrelli di incontri settimanali (o comunque con cadenza regolare) specifici su Camerino (a Roma o a Camerino) rappresenti una reale volontà di aiutarci a trovare soluzioni concrete e operative".
Un'emozione per tutti, tanto affetto e una famiglia che nasce in un territorio che rinasce. Così il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui (Fi) ha sintetizzato l'unione civile di Franco Verdarelli e Marco Dolci già annunciata da Picchio News nei giorni scorsi (leggi l'articolo), primo matrimonio gay della città. La sala della sede comunale provvisoria, era gremita. Il primo, di Civitanova Marche, ha 40 anni e lavora in un'azienda di Corridonia. Franco, invece, 60 anni, di Camerino, da tanti anni è addetto all'ufficio Anagrafe del Comune. Emozionate le testimoni (le sorelle degli sposi Monica e Patrizia), e raggiante la mamma di Franco, Clara, con i suoi 96 anni.
"Caro Franco sono veramente contento per voi, per tutti noi e per quello che rappresentate. È stata una emozione vera e vi ringrazio per avermi permesso di viverla, soprattutto in questo momento storico per un territorio che ha tremendamente bisogno di simboli di speranza nel futuro. È un giorno di festa per una intera comunità, Franco è un amico da tanti anni ed è persona di grandi valori".
(Fonte Ansa)
La scuola Primaria Salvo D’acquisto di Camerino nell’ambito del progetto “Alla Corte dei Da Varano” propone un percorso ludico-teatrale: un laboratorio, un’officina teatrale dove garantire la piena espressione delle singole personalità degli alunni.
"In questo modo - dicono le insegnanti - i ragazzi quali sviluppano capacità collaborative con compagni e insegnanti per raggiungere un fine comune, potenziando il ragionamento e l’analisi delle situazioni tramite la pratica delle capacità recitativa, acquisendo un comportamento rispettoso di tempi e regole, valorizzando il momento socializzante delle principali festività e il dialetto camerte per farlo conoscere a chi non lo sa e gratificare chi lo sente tutti i giorni nelle proprie famiglie. Il tutto in un’ottica di continuità con la scuola d’infanzia, nel caso specifico, con i bambini di cinque anni del plesso “L’Aquilone” con cui lo scorso anno abbiamo condiviso per un po’ di tempo la struttura scolastica iniziando insieme un percorso collaborativo. Lo scopo di tutto questo è far si che i nostri allievi si divertano nella realizzazione dello spettacolo finale, il quale rappresenta un semplice momento conclusivo di un percorso e non lo scopo fondamentale".
Per Camerino l'ultimo anno è stato un anno difficilissimo ma nonostante i disagi le insegnanti della scuola hanno voluto condividere le belle emozioni, per stringersi ancora una volta, e fare due risate sdrammatizzando laddove si potesse. Per questo la sera del 6 dicembre 2017 alle ore 21:00 presso il Centro Culturale Benedetto XIII la città di Camerino ha potuto assistere a: “Natale è sempre Natale...quest’anno ancor di più”
"Un insolito viaggio nella città ducale. Un’eccezionale avventura - continuano le insegnanti - fuori dalle storiche mura, Camilla, Bellafiore, Galatea, Rinaldo, Guidobaldo ci portano nel medioevo dove a causa di un inaspettato salto nel tempo si susseguono una serie di fraintendimenti che ci conducono a conoscere lo strano spazzino di nome Angelo, don Mariano, i piccoli tamburini, Sveva, la suonatrice di chiarina, i nobili, lo zampognaro, il mercato con i prodotti tipici, le lavandaie; tutto e tutti si mischiano, si mescolano per dar vita al vero quadro del Natale, dello spirito di fratellanza, di solidarietà che lo contraddistingue, di immensa generosità da parte di coloro che non ci hanno lasciati soli, donne e uomini dal cuore immenso. I protagonisti della vicenda ricevono in fine un aiuto decisivo da coloro sono stati i nostri angeli in quest’ultimo anno. Grazie a loro abbiamo ricevuto un sostegno e una guida: la Protezione Civile; grazie a loro abbiamo potuto recuperare i nostri ricordi più cari: i Vigili del Fuoco; grazie a loro abbiamo fatto un pasto caldo e avuto un luogo dove ritrovarci: la Croce Rossa Italiana; grazie a loro le nostre case sono state e sono sorvegliate e tutti ci sentiamo più protetti: l’esercito".
Risorse certe nella prossima legge di bilancio per la costruzione del nuovo carcere di Camerino. Questo l'obiettivo dell'emendamento presentato dall'on. Irene Manzi alla legge di bilancio 2017, insieme ai parlamentari marchigiani del Pd, al capogruppo Pd in Commissione Giustizia Walter Verini e al deputato socialista Oreste Pastorelli.
L'emendamento presentato intende estendere anche agli istituti penitenziari le risorse del fondo, già previsto in legge di bilancio, istituito dal Ministero della Giustizia, per il finanziamento di interventi urgenti per assicurare la funzionalità degli uffici giudiziari, in particolare delle aree colpite dal sisma.
"Nei mesi successivi al sisma il Ministero della Giustizia, attraverso il sottosegretario Cosimo Ferri, in collaborazione anche con il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e con le istituzioni locali, ha seguito attentamente i problemi derivanti dall'inagibilità del carcere di Camerino a seguito del sisma del 2016 - evidenzia l'on. Manzi - prospettando anche possibili soluzioni alternative per l'edificazione di una nuova struttura carceraria. A questo punto è importante, come ha evidenziato anche nella sua recente visita a Camerino il Commissario straordinario Paola de Micheli, la messa a disposizione di risorse per la realizzazione di un'opera che rappresenta, per molteplici motivazioni, un elemento importante per la ripresa della comunità camerte."
La Commissione bilancio della Camera inizierà, a partire dalla prossima settimana, l'esame degli emendamenti presentati.
" Sarà importante - conclude la Manzi - l'impegno ed il sostegno di tutte le forze politiche e delle istituzioni locali per il buon esito dell'emendamento. Da parte nostra, come gruppo parlamentare Pd alla Camera, ci impegneremo per seguire tutto l'iter del provvedimento e cercare di assicurare un risultato importante e determinante".
Sabato 9 dicembre si svolgerà l’ultimo dei cammini programmati nelle Marche, lungo l’antico tracciato della via romano lauretana che ha collegato per secoli le due “città sante” dello Stato pontificio - Roma e Loreto - prima che sul finire del Cinquecento venisse realizzata la via nova, o postale, lungo il Chienti.
Si tratta della tappa più significativa per la mèta finalmente raggiunta, la Santa Casa lauretana, dopo i tanti percorsi realizzati, con entusiasmo e partecipazione: il 17 ottobre da Serravalle di Chienti a Camerino; il 25 giugno da Camerino a San Severino Marche; l’8 ottobre da San Severino Marche a Treia; il 5 novembre da Treia e Montefano.
Sabato 9 si partirà puntualmente alle 7,30 dalla piazza Bracaccini di Montefano e si arriverà a Loreto alle 12,30, lungo un tratto particolarmente interessante sotto il profilo storico-culturale che attraversa il Castello di Montefiore, Bagnolo, Castelnuovo di Recanati, Piaggia di Castelnuovo, Recanati, Archi di Loreto, Monteciotto, Porta Romana di Loreto: tappa suggestiva e coinvolgente, alla riscoperta di un patrimonio straordinario di arte e storia, cultura e fede per pellegrini, studiosi, cultori, molti dei quali provenienti dal cuore dell’area più colpita dal sisma, che nella Basilica della Santa Casa verranno accolti da S.E. l’Arcivescovo di Loreto Fabio Dal Cin.
Alla base del progetto è una lunga stagione di studi promossa dalla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, che ha consentito la riscoperta dell’antico tracciato, di origine medievale, che collegava Roma a Loreto per la via di Spoleto sul versante umbro, Camerino, San Severino, Treia, Recanati in quello marchigiano: una via frequentata costantemente da pellegrini e mercanti, viaggiatori e uomini d’arme, che nella piena età moderna viene dapprima affiancata, poi gradualmente sostituita dalle vie poste lungo le aree vallive dei due versanti appenninici.
Nella primavera del 2018 l’itinerario religioso-culturale si concluderà con i cammini che attraverseranno l’Umbria e il Lazio, fino a Roma, nel contesto di un progetto di recupero e valorizzazione promosso dall’Università di Camerino, in collaborazione con le Sezioni Cai di Camerino, San Severino Marche, Spoleto, sostenuto dalle Amministrazioni di Spoleto, Serravalle di Chienti, Camerino, San Severino Marche, Treia, Montefano e condiviso dai Comuni di Serrapetrona, Castelraimondo, Pioraco, Appignano, Montecassiano, Recanati, dalle Unioni montane “Marca” di Camerino, Alti valli del Potenza, Monti Azzurri, e da numerose Associazioni locali (Scouts, Pro Loco, Legambiente) e Lauretane.
Grandi passi in avanti per il comune di Camerino in merito alle unioni civili. La prima di queste avrà luogo venerdì 8 dicembre alle ore 11 presso il comune di Camerino tra Franco Verdarelli e il compagno Marco Dolci.
I due stanno insieme da 8 anni ed entrambi non avrebbero mai pensato che prima o poi sarebbe giunta questa giornata: un sogno che diventa realtà.
"Siamo davvero felici - ha affermato Franco Verdarelli - E' un traguardo che non avremmo mai pensato di raggiungere: fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile".
"E' un momento di festa per la nostra comunità - ha commentato il sindaco Gianluca Pasqui - e ne approfitto per porgere i migliori auguri a Franco e Marco per un percorso di vita felice e ricco d'amore perchè è solo quando l'amore ha un senso reale e concreto come in questo caso che si supera qualsiasi barriera. Rinnovo i miei più sinceri auguri alla coppia come sindaco, come amico, e come persona che stima molto Franco Verdarelli che è un ottimo collaboratore del comune di Camerino".
Per l’iniziativa “Gli incontri di Unicam”, il prossimo mercoledì 6 dicembre sarà ospite in Rettorato Franco Arminio, uno dei poeti e scrittori più importanti del nostro Paese, che ha saputo raccontare in maniera egregia il terremoto, da quello dell’Irpinia a l’Aquila, per poi battersi attraverso i suoi scritti per evitare l’abbandono dell’Appennino dopo il sisma dello scorso anno.
“Bellissima l’Italia annidata sull’Appennino. E’ la mia Italia, (...) Bisogna ripartire da qui, qui c’è il sacro che ci rimane: può essere una chiesa, una capra, un soffio di vento, qualcosa che non sa di questo mondo nè di questo tempo”: recita una sua bellissima poesia tratta dalla sua ultima opera “Cedi la strada agli alberi. Poesie d’amore e di terra” (Chiarelettere, 2017).
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Si occupa anche di documentari e fotografia. Come paesologo scrive da anni sui giornali e in rete a difesa dei piccoli paesi. Attualmente è il Referente tecnico del Progetto Pilota della Montagna Materana nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne.
Introdotto dal Rettore Unicam Claudio Pettinari, Franco Arminio dialogherà con la comunità universitaria e la cittadinanza. L’incontro si terrà presso la Sala convegni del Rettorato a partire dalle ore 17:30