L’AEEGSI, a seguito degli eventi sismici del 26 e 30 di ottobre del 2016 che hanno colpito tutto il maceratese, ha disposto la sospensione del pagamento delle bollette per la fornitura di energia elettrica, gas e quelle relative al servizio idrico integrato.“Mi preme ringraziare tecnici e operai – dice il Presidente dell’AAto 3 Francesco Fiordomo – che in questi giorni drammatici stanno lavorando incessantemente per garantire il servizio idrico. Le aziende di gestione operanti nel territorio montano (ASSEM di San Severino Marche e ASSM di Tolentino), in stretto coordinamento con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione Civile si sono prontamente attivate per garantire un adeguato livello dei servizi idrici, non solo nei comuni direttamente gestiti ma in tutte le realtà duramente colpite dal terremoto”.Dal 31 ottobre è stato messo fuori servizio l’Acquedotto del Nera per un eccessivo intorbidimento delle acque, in attesa che l’acqua torni limpida. Tra oggi e domani l’Acquedotto verrà ripristinato. Questa è la situazione nei vari comuni I Comuni di Tolentino, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona non rilevano problemi di approvvigionamento idrico né sono state emesse ordinanze di non potabilità dell’acqua.Non si riscontrano criticità di approvvigionamento idrico né di non potabilità nei Comuni di Montecavallo e Fiordimonte e Serravalle del Chienti.Nei Comuni di Castelsantangelo sul Nera ed Ussita è stato chiuso l’acquedotto pubblico ma i Comuni risultano totalmente evacuati.Nel Centro storico del Comune di Camerino (comunque totalmente evacuato), per ordine del COC (centro operativo comunale) è stata sospesa la distribuzione idrica al fine di evitare rotture ed allagamenti. Non si rilevano ulteriori criticità negli altri quartieri del Comune.Per i Comuni di Belforte del Chienti e Pievetorina si riscontrano criticità nell’approvvigionamento a causa di perdite che ancora non sono state identificate e quindi non è stato possibile ripararle. I serbatoi sono vuoti (per Pievetorina n. 3 serbatoi risultano anche lesionati) e nelle prossime ore potranno presentarsi casi di assenza di acqua nelle abitazioni. Attualmente la risorsa idrica è assicurata alla popolazione tramite la fornitura di acqua imbustata e bottiglie di acqua minerale.Nel Comune di Visso è stata emessa un’ordinanza di non potabilità. L’acqua è garantita nel campo di accoglienza da n. 2 autobotti e da una fornitura di acqua imbustata e bottiglie di acqua minerale.Nei Comuni di Fiastra, Pievebovigliana e Sefro non si riscontrano criticità di approvvigionamento ma si riscontrano problemi di qualità dell’acqua. La distribuzione è assicurata dalla fornitura di acqua imbustata e bottigliette di acqua minerale.Nei comuni di San Severino Marche, Castelraimondo, Fiuminata, Gagliole e Pioraco non si riscontrano problemi di approvvigionamento. Si evidenzia un intorbidimento dell’acqua proveniente dalla sorgente San Chiodo che tuttavia, a seguito delle analisi del 31.10, non ha compromesso la potabilità dell’acqua.
Sembra che tutto si sia fermato. Neanche il sole non riesce a scaldare il centro di Camerino senza la sua gente.Il centro storico è tutto zona rossa, con macerie lungo le vie e transenne ovunque. Solo i vigili del fuoco posso entrare e cercare di mettere in sicurezza una zona che continua a tremare. I pompieri hanno fatto volare un drone sopra la cittadina per capire le reali condizioni in cui si trovano i palazzi. Purtroppo il tempo sembra destinato a peggiorare con l'arrivo di piogge: l'obiettivo è provare a dare la possibilità alle persone di poter recuperare alcune cose dalle proprie abitazioni, come abbigliamento per superare le freddi notti e qualche oggetto per avere la sensazione che non tutto è perduto.Il Comune di Camerino ha attivato un Conto Corrente per l’emergenza terremoto a cui si possono effettuare donazioni. (UBI><BANCA POPOLARE DI ANCONA – AGENZIA DI CAMERINO. IBAN: IBAN: IT 86 C 05308 68830 000000004280 ). Bisogna far di tutto per non abbandonare la perla dell'entroterra maceratese.La gente inizia a crollare psicologicamente, ci sono scosse di continuo e la speranza è che siano solo di assestamento. Gli studenti se ne sono andati e anche se le lezioni ripartiranno, in molti hanno paura di tornare. Bisogna risorgere dalle macerie e l'Amministrazione, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e i volontari ce la stanno mettendo tutta per ripartire e non perdere lo slancio socio culturale che Camerino aveva acquisito negli ultimi anni.Il presidente della Repubblica Mattarella sarà nelle zone terremotate, passerà a Camerino, ma non vedrà probabilmente la zona rossa. Però incontrerà i terremotati, gli sfollati, gli uomini e le donne che hanno sul volto i segni della paura di non avere un futuro.
Continua senza sosta il lavoro per gestire l'emergenza post-terremoto guidato dal Centro Operativo Comunale con i funzionari della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana, le Forze dell'Ordine ed i numerosi volontari che stanno operando sul nostro territorio.Il Comune di Camerino ha attivato un Conto Corrente per l'emergenza terremoto a cui si possono effettuare donazioni. (UBI><BANCA POPOLARE DI ANCONA – AGENZIA DI CAMERINO. IBAN: IBAN: IT 86 C 05308 68830 000000004280 )I Vigili del Fuoco hanno consegnato questa mattina la mappatura completa della città, il triage del capoluogo e di tutte le frazioni con l'obiettivo di consentire gli interventi di messa in sicurezza e di rimozione dei pericoli incombenti sulle strade e sulle aree aperte al pubblico. Il lavoro è in continua evoluzione perché la terra continua a tremare e non è possibile eliminare definitivamente i pericoli di crollo o di distacco delle parti sospese nei tetti e nei balconi delle case per via del continuo riproporsi dello sciame sismico. In queste ore non è possibile accedere alle abitazioni lesionate per recuperare beni di prima necessità o oggetti personali di valore perché il valore delle persone non si può anteporre a nessun'altra priorità. La prudenza esige di non andare a creare situazioni che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza e l'incolumità dei cittadini e degli addetti ai lavori.In ogni caso, presso i locali della Contram in Via Le Mosse 19, dove è attivo il Centro Operativo Comunale, si possono continuare a presentare le richieste di recupero beni e di sopralluogo. I sopralluoghi e le verifiche per l'agibilità delle abitazioni inizieranno non appena la fase acuta dello sciame sismico si sarà quietata. È possibile invece, per chiunque sia titolare di un'attività commerciale, iniziare a presentare le richieste per i moduli prefabbricati che saranno consegnati successivamente.Risultano effettuati tutti gli sgombri di merci reperibili o elementi che compromettono la salubrità o l'igienicità dagli esercizi pubblici e nelle attività commerciali.Nei prossimi giorni sarà rimodulata la zona rossa rendendola se possibile più ristretta e meglio rispondente alle effettive esigenze della salvaguardia della pubblica e privata incolumità.Saranno altresì programmate nei prossimi giorni le verifiche interne agli alloggi lesionati e per questo è necessario che i richiedenti indichino anche un riferimento per essere successivamente contattati al momento dell'accesso nei locali. Le verifiche speditive saranno eseguite da tecnici comunali e da professionisti che volontariamente rendono le loro prestazioni con il coordinamento dei rispettivi ordini professionali e collegi di appartenenza. Diffidate da tutti coloro che si presentano da soli o che non hanno un tesserino di riconoscimento riconducibile agli addetti sopra citati.
"In un momento - si legge in una nota del sindaco Gianluca Pasqui in merito all'Università di Camerino - nel quale tutto è una priorità, non posso non considerare l'Università la priorità per la ripartenza della nostra città.Ritengo pertanto di dover incontrare il prima possibile il Commissario Straordinario Vasco Errani ed il Presidente della Regione Luca Ceriscioli, congiuntamente al Magnifico Rettore Flavio Corradini, per riuscire a concretizzare l'impegno preso durante la visita a Camerino del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: quello di riuscire a riprendere al più presto la vita universitaria del nostro Ateneo nella nostra Città. Non posso infatti in alcun modo immaginare che l'anno accademico, le attività amministrative e la vita accademica dell'Università di Camerino possano riprendere in un luogo diverso dalla città che porta il suo nome. Già ci siamo attivati richiedendo tecnici agibilitatori Aedes al fine di verificare le strutture universitarie così da avere i numeri certi sui quali discutere e ragionare, oltre ad identificare altre aree che serviranno ad ospitare strutture idonee ad accogliere i nostri studenti".
In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata.
Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”).
“Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio.
In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente.
Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “
Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno.
In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”.
La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola.
Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it)
Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater).
Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)
"Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)
Già attivi diversi Uffici Postali mobili dalle ore immediatamente successive alle scosse telluriche nei centri maggiormente colpiti. In particolare Poste Italiane è intervenuta nelle località di Visso e Castelraimondo (orario 8.20-13.35 ed il sabato 8.20-12.35), Pieve Torina, Ussita, Pievebogliana, Muccia (orario 8.20-13.45 ed il sabato 8.20-12.45). Nelle prossime ore sarà servita da struttura mobile anche la località di Castelsantangelo sul Nera. Gli uffici mobili osserveranno i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35Per quanto riguarda la città di Camerino, è stato riaperto l’ufficio postale di Camerino1. L’ufficio postale è stato potenziato con uno sportello aggiuntivo l’ufficio postale. Aperto già da oggi (31 ottobre) con i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35. Poste Italiane d’intesa con Inps ha disposto la circolarità del pagamento delle pensioni erogate dall’Istituto e dal Ministero dell’Economia e Finanze. I pensionati residenti nelle zone colpite dal sisma potranno quindi riscuotere le somme in un qualsiasi Ufficio postale attivo sul territorio nazionale. L’agevolazione riguarda anche chi percepisce l’assegno di disoccupazione, che potrà perciò essere riscosso ovunque in Italia. Poste Italiane ha stabilito per i residenti nelle aree colpite dal sisma – e in accordo con le banche partner – la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti in corso su esplicita richiesta degli interessati. Saranno inoltre bloccate tutte le attività di recupero crediti e di sollecito dei pagamenti indirizzate a persone che vivono nei centri terremotati. La sospensione è operativa per i pagamenti futuri, non ancora addebitati sul conto. Tra le altre misure imminenti ci sarà anche l’eliminazione delle commissioni sui prelievi da sportelli automatici postali e bancari della zona e dell’azzeramento delle commissioni relative a prelievi eseguiti con carte riconducibili agli uffici postali presenti nell’area del sisma, a prescindere dal luogo in cui sia avvenuta l’operazione. Poste ha poi predisposto l’attivazione del servizio “Seguimi” che prevede la consegna della corrispondenza al recapito delle persone temporaneamente trasferiti anche attraverso il Dipartimento della Protezione Civile o le strutture che si occupano delle gestione dell’emergenza. I cittadini interessati potranno fornire il loro indirizzo provvisorio telefonando al numero verde gratuito di Poste Italiane 803160, che invierà tutte le informazioni alla Centrale operativa. I portalettere e le strutture operative di Poste Italiane daranno tutte le indicazioni sulla raccolta delle informazioni relative al nuovo domicilio dei cittadini. Poste Italiane, attraverso l’operatore telefonico PosteMobile, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, ha riattivato la numerazione solidale 45500 per la raccolta fondi a favore della popolazioni di Umbria e Marche colpite dal terremoto.Tutti i clienti PosteMobile possono donare 2 euro tramite l’invio di un SMS.
Dopo l’evento di ieri mattina, 30 ottobre, alle 07:40 ora italiana di magnitudo M 6.5, sono stati localizzati complessivamente circa 560 eventi sismici in tutta l’area interessata dalla sequenza di questi mesi. Alle ore 11:00 sono 207 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 18 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dopo il forte terremoto di ieri mattina. L’area interessata dalle scosse successive al terremoto di ieri alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (l’epicentro è la stella rossa). Le scosse più forti (magnitudo uguale o maggiore di 4.0) dalle 07.40 di ieri mattina sono riportate in tabella: In mappa la situazione complessiva di tutta la sequenza iniziata il 24 agosto 2016.
Il rettore dell’Università di Camerino, Falvio Corradini, ancora una volta dà voce al suo ateneo esprimendo la voglia di non lasciarsi andare in questo momento così drammatico per la città, per i suoi studenti e tutto il suo ateneo.''Mi sono confrontato anche con i miei colleghi dell'Aquila e la conclusione è che dobbiamo fare di tutto per dare continuità all'anno accademico” dichiara Corradini. “In qualunque luogo dove questo sia possibile, a Camerino o fuori Camerino''.È difficile cancellare la paura degli studenti, le immagini dei ragazzi con i loro trolley che salgono nei pullman per fare ritorno a casa è un pugno allo stomaco a tutti questi anni in cui Unicam ha costruito un’offerta formativa di altissimo livello in Italia. Ma “Il futuro non crolla” come cita il nuovo slogan lanciato dal rettore subito dopo il sisma del 26 agosto.“Dove avremo troveremo disponibilità, andremo.” continua nelle sue dichiarazioni Corradini “Presto per dire dove, anche perchè la zona rossa del centro si è allargata, ma è anche vero che i 2/3 delle nostre strutture sono fuori il centro storico. Ciò che conta è dare continuità all'anno accademico per i nostri studenti, proseguire le lezioni, in un modo o in un altro''.
Si comunica che per la distribuzione di farmaci sarà attivato un ulteriore punto presso il Palazzetto Polivalente delle Calvie, che si aggiunge a quello già attivo e operativo nei locali di Contram Spa, in via Le Mosse 19.Si fa presente, inoltre, che a scopo cautelativo i Vigili del Fuoco hanno prolungato di altre 12 ore il divieto di accesso alla zona rossa per il recupero dei beni. I cittadini che hanno già fatto richiesta nei giorni scorsi rimangono in lista, mentre è sospesa fino a nuovo ordine la registrazione di nuove richieste. Questo per consentire la messa in sicurezza di alcuni punti strategici per la viabilità, così da poter ridurre nel minor tempo possibile il perimetro della zona rossa.Si ricorda, infine, che per segnalare la necessità di recuperare animali domestici bisognerà rivolgersi al 3666582674
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui:Il dato più importante è che non siamo a piangere vite umane. Il Pronto Soccorso ha registrato 26 accessi, con 18 persone già dimesse; tutti per traumi lievi, contusioni e crisi di panico. Possiamo quindi tirare un forte sospiro di sollievo anche se, chiaramente, la situazione a Camerino è notevolmente peggiorata per quanto riguarda i danni alle cose. Abbiamo assistito a diversi crolli e riteniamo che anche nella zona rossa se ne siano verificati altri. Ci siamo trovati costretti a rivedere i confini della zona rossa che ora è molto più estesa e ricomprende ormai tutto il centro storico ed alcune zone a ridosso delle mura cittadine. Una decisione questa dettata principalmente dalla cautela poiché anche quegli edifici che non hanno riportato danni fanno ora i conti con la cosiddetta inagibilità indotta dovuta a strutture pericolanti vicine e alla nuova viabilità cittadina. I quartieri non fanno parte della zona rossa e chi ha l'abitazione agibile può utilizzarla. A questo proposito smentisco categoricamente le voci secondo cui l'intera città di Camerino è stata o sarà sgomberata. Oggi hanno trovato ospitalità nei centri di accoglienza circa 600 persone e altrettante sono state trasferite negli alberghi della costa convenzionati con la Regione Marche. Le richieste per trasferirsi negli hotel possono essere compilate al Centro Operativo Comunale che si trova in via Le Mosse 19. Voglio chiarire che si tratta di soluzioni assolutamente provvisorie e che c'è piena volontà di riportare nel minor tempo possibile cittadini e studenti nel territorio comunale. A questo proposito abbiamo già richiesto soluzioni adeguate che garantiscano dignità. Rimane anche la possibilità di richiedere il Contributo di Autonoma Sistemazione per quelle persone che vorranno provvedere autonomamente a trovare una collocazione. Università e attività economiche sono la nostra assoluta priorità: Camerino vuole ripartire ancora una volta e con maggiore determinazione nonostante la scossa di ieri mattina ha ulteriormente minato il morale di tutti noi. Vedere lo spirito e la forza di volontà che molti cittadini oggi mi hanno manifestato è per me motivo di grande orgoglio e sono convinto che insieme ripartiremo ancora più determinati. Faccio presente, inoltre, che per garantire un migliore presidio dei territori abbiamo rinnovato la richiesta già avanzata nei giorni scorsi di ulteriori risorse umane da mettere a disposizione della città. Nella giornata di ieri, infine, sono state sospese tutte le attività di recupero di beni dalle abitazioni inagibili, su disposizione dei Vigili del Fuoco, poiché è necessario che trascorrano almeno 24 ore dall'ultimo significativo evento sismico.
Il sindaco Gianluca Pasqui invita gli operatori dell'informazione alla Conferenza Stampa fissata per le 19 di oggi (domenica 30 ottobre 2016) presso la sala del Centro Operativo Comunale (locali Contram s.p.a. Via Le Mosse 19, Camerino).È opportuna la presenza dei tanti giornalisti che oggi hanno raggiunto Camerino, per avere l'opportunità di fare il punto della situazione, ma anche per aiutarci ad informare nella maniera più diretta l'intera popolazione.
Per garantire la continuità dei servizi nelle località dove il sima ha reso inagibili gli uffici postali, da questa mattina (29 ottobre), sono già operativi gli Uffici postali Mobili a Visso e Pievetorina, in provincia di Macerata, ubicati proprio nelle adiacenze della sede originaria, ora inagibile.Aperti tutti i giorni, dotati di collegamento satellitare alla rete, gli Uffici Mobili offrono i principali servizi: il versamento o il prelievo da conto corrente e libretto postale, l’invio o il ritiro di vaglia e bonifici, il pagamento di bollettini e la riscossione della pensione.Intanto Poste Italiane sta lavorando in stretta collaborazione con la Protezione Civile e le altre Istituzioni per assicurare la continuità dei servizi postali e finanziari ai cittadini dei comuni colpiti. I tecnici di Poste Italiane sono impegnati a verificare l’efficienza delle strutture e delle tecnologie per ripristinarne la piena funzionalità in tempi brevi. Poste Italiane ha attivato immediatamente tutte le azioni necessarie a garantire il recapito ai cittadini della corrispondenza ordinaria e a firma, anche in caso di loro trasferimento dal comune di residenza ad altro domicilio o ricovero temporaneo. Poste ha predisposto infatti l’attivazione gratuita del servizio “Seguimi”, che prevede la consegna della corrispondenza al nuovo recapito delle persone trasferite dai comuni colpiti dal sisma per via della dichiarazione di inagibilità delle proprie abitazioni. Il servizio sarà applicato ai residenti nei comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Tolentino, San Severino Marche, Castel Raimondo, Fiordimonte e Camerino, in provincia di Macerata.I cittadini interessati potranno fornire il loro nuovo indirizzo telefonando al numero verde gratuito 803.160 di Poste Italiane. Le informazioni saranno inviate alla Centrale operativa che provvederà a sua volta al reindirizzamento della corrispondenza. Saranno inoltre i portalettere e le strutture operative di Poste a poter dare indicazioni riguardanti la raccolta delle informazioni relative al nuovo domicilio dei cittadini.
Sono iniziati questa mattina i sopralluoghi Aedes presso le cosiddette strutture strategiche cittadine di Camerino."Nessun problema per l'Ospedale Santa Maria della Pietà, - dice il sindaco Pasqui - che è rimasto sempre operativo. In queste ore i tecnici stanno visionando gli edifici scolastici poiché riteniamo che insieme alle attività di Unicam sarebbe importante riavviare anche l'anno scolastico, compatibilmente alle necessarie garanzie di sicurezza. Continuano a crescere, intanto, le richieste di accesso alla Zona Rossa da parte di quei cittadini che hanno bisogno di recuperare beni di prima necessità dalle abitazioni. Le richieste vanno effettuate sempre presso la sede della Contram. Nella Zona Rossa sono stati istituiti due varchi. (http://www.comune.camerino.mc.it/avvisi-cms/sisma-del-26-ottobre-2016-attive-due-postazioni-dei-vigili-del-fuoco-per-il-recupero-beni-di-prima-necessita-nella-zona-rossa/ )Un servizio, questo, garantito dai Vigili del fuoco, giunti a Camerino da ogni parte d'Italia con il loro bagaglio di umanità per il quale non smetteremo mai di esprimere la nostra gratitudine. Un ringraziamento che estendo, chiaramente, ai meravigliosi funzionari e volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa e agli uomini delle Forze dell'Ordine. Insieme a loro voglio ringraziare la Polizia Municipale e tutti i dipendenti comunali che ormai da tre giorni lavorano senza sosta nella sede che Contram s.p.a. ci ha messo a disposizione. Ieri sera abbiamo incontrato i cittadini che hanno trovato ospitalità presso i centri di accoglienza comunicando loro le indicazioni che ci arrivano dalla Protezione Civile Nazionale e Regionale. I centri di accoglienza non resteranno aperti ancora per molti giorni poiché è doveroso passare ad una fase successiva rispetto a quella della prima emergenza.In questa seconda fase, destinata a durare fino all'individuazione di soluzioni più stabili, si prospettano due opportunità: il trasferimento presso gli alberghi della costa (da Civitanova Marche a Porto Recanati), oppure la richiesta del Contributo per l'Autonoma Sistemazione che sarà concesso a chiunque in autonomia individuerà una nuova dimora (INFORMAZIONI: 3666582674).Questa mattina con il vicesindaco Roberto Lucarelli abbiamo effettuato un giro di sopralluoghi presso alcune delle frazioni cittadine più popolose. Intanto questa sera presso la sede del Coc incontreremo commercianti e artigiani per un confronto sull'immediata ripresa delle attività, nella convinzione che il futuro del nostro territorio non potrà prescindere dall'Università di Camerino e dalle partite iva".
Una lettera aperta agli studenti dell'Università di Camerino quella che ha inviato oggi il rettore Flavio Corradini. Parole di vicinanza e di incoraggiamento che parlano di ripartenza e coraggio."Carissime Studentesse e Carissimi Studenti,anzitutto voglio ringraziarvi per la vicinanza e l’affetto che avete manifestato tutti al vostro Ateneo. Avete dimostrato di essere donne e uomini coraggiosi e Unicam è orgogliosa di voi. Premetto che è dovere dell’Università garantire a chi può di seguire le attività didattiche, pertanto comunico che il 2 novembre le attività di Unicam riprenderanno all’interno degli edifici situati al di fuori del centro storico che sono stati controllati tutti, uno ad uno, dai tecnici. Le residenze universitarie sono agibili, così come la mensa che riprenderà l’erogazione dei pasti a partire dal 31 ottobre, per la sede di Colle Paradiso e dal 2 novembre per la sede del D’Avack. Le singole Scuole di Ateneo comunicheranno gli orari e il calendario delle lezioni nelle pagine dei siti web il giorno 31 ottobre.Per tutti gli studenti che non potranno frequentare le attività didattiche, stiamo mettendo in campo soluzioni che agevolino al massimo la possibilità di seguirle, come ad esempio la replica degli insegnamenti del primo semestre, il potenziamento del tutorato didattico, la trasmissione delle stesse in modalità telematica per permetterne temporaneamente la fruizione a distanza. Inoltre abbiamo organizzato corse autobus gratuite giornaliere, che collegano Camerino con i principali snodi della regione. Gli orari e le fermate saranno presto pubblicati nel sito web di Ateneo.Ci stiamo anche attivando per far estendere agli studenti che avevano preso in locazione alloggi lesionati dal terremoto, gli stessi benefici già previsti per le famiglie residenti.Il rettorato e la direzione generale sono operativi presso il campus universitario. Vi invito a far riferimento esclusivamente al sito web d’Ateneo e ai singoli siti delle Scuole d’Ateneo, per tutti gli aggiornamenti e le informazioni ufficiali. Comprendo che questa situazione comporti dei disagi per ognuno, ma vi assicuro che stiamo lavorando per ridurli al massimo e giungere ad una situazione di stabilità e normalità quanto prima.Il vostro rettore".
Sono le 19.10 di mercoledì 26 ottobre quando il centro Italia ripiomba nell'incubo del sisma a soli due mesi da quello del 24 agosto. Le prime scosse, quelle più intense, sono di magnitudo ML 5.4 e di magnitudo 5.9 alle ore 21.18 e hanno devastato i comuni di Castelsantangelo, Visso e Ussita.Dopo le prime violente scosse la Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato oltre mille eventi sismici. Tanti i paesi devastati, tra i quali anche Camerino, Muccia, Pievebovigliana, Caldarola, Pieve Torina, Serrapetrona, Castelraimondo. Siamo stati in alcuni dei luoghi più duramente colpiti, dove regna un'atmosfera di smarrimento e preoccupazione.Gli scatti di Camerino.Gli scatti di Visso.Le foto di Muccia e dei danni di un paese che non c'è più.Le foto dei danni riportati da Castelsantangelo sul Nera. (Foto di Guido Picchio)
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'onorevole Emanuele Lodolini (Pd):"Massimo sostegno alle comunità colpite dalle scosse, ai Sindaci.Spero che in Europa si rendano conto di quanta cura abbia bisogno il nostro Paese. Il piano #CasaItalia del Governo ci fa fare un salto culturale perché per la prima volta un Governo riconosce che "prevenire è meglio che curare". Deve partire subito. La sicurezza non può aspettare un minuto di più.Mettere finalmente in sicurezza le nostre scuole, le case, gli ospedali, gli edifici pubblici, per noi non è una "spesa improduttiva", per noi è una necessità.Mentre l'Europa è impegnata a scrivere lettere noi ancora una volta abbiamo avuto paura e i vigili del fuoco e tutto il sistema della Protezione civile hanno dato nuova e ulteriore prova di efficienza e tempestività nelle operazioni di soccorso.In un Paese dal suolo fragile e a rischio sismico come il nostro, è necessaria una politica di prevenzione sul lungo periodo che deve partire dall’estensione e dal rafforzamento del sisma bonus e dell’ecobonus per i privati, gli interi edifici, e le imprese. Accanto alla necessaria azione di ricostruzione, su cui un decreto è all’esame del Parlamento, vanno rinforzate le misure che il Governo ha già previsto nella Legge di Bilancio e legate al progetto Casa Italia. Un’occasione per rilanciare anche un’edilizia legata alla sicurezza, all’innovazione, alla qualità".Le dichiarazioni dell'on. Lodolini sono state riportate anche dal Financial Times.
Nell'economia del territorio maceratese colpito dal terremoto di ieri rischia di subire un "trauma importante" una delle 'aziende' più rilevanti, se non la più rilevante: l'Università di Camerino, uno degli Atenei con più antica tradizione in Italia e nel mondo (fu fondata come studium generale nel 1336). La preoccupazione l'ha espressa il rettore Flavio Corradini nell'incontro con il premier Matteo Renzi, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani.Corradini ha preso la parola per ribadire la necessità che l'Università riparta subito: "L'obiettivo è ricominciare quanto prima, mi piacerebbe che si potesse fare addirittura in una settimana. Questa mattina ho fatto un giro di tutti i dipartimenti e credo si possa fare. Se non ce la facciamo subiamo un trauma importante, non solo per i nostri ragazzi e le nostre ragazze, ma per tutto il territorio. Fermare l'università significa rallentare tutta l'attività economica di un territorio". (Ansa)
Il premier Matteo Renzi, insieme al commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, nel primo pomeriggio è arrivato a Camerino.Renzi ha voluto sincerarsi personalmente di quanto accaduto dopo le tremende scosse di mercoledì e, accompagnato dal sindaco Gianluca Pasqui, ha svolto un sopralluogo nel centro storico della città ducale.""Chiediamo al Parlamento, nel pieno rispetto dei ruoli, di fare più veloce possibile per approvare il decreto sul terremoto perchè lì ci sono le risorse e gli strumenti per mettersi a lavorare subito" ha detto Renzi."Per Camerino e gli altri comuni coinvolti dal sisma di ieri l'impegno del governo "è no alle tende, non ci prendiamo in giro" ha aggiunto Renzi. Nei centri colpiti dal sisma del 24 agosto "abbiamo messo un po' di tempo a convincere tutti a lasciare le tende, ma ora non possiamo immaginare di fare l'inverno in tenda", si devono trovare subito soluzioni alternative, come alberghi o casette di legno". (In aggiornamento)
I comuni interessati dal nuovo sisma sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, San Ginesio, Tolentino, Fiuminata, Castel Sant'Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco.
E' la prima rilevazione del Cor (Centro operativo regionale), che ha dato questa informazione al Dicomac. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al commissario per la ricostruzione Vasco Errani sta incontrando gli amministratori dei Comuni colpiti per valutare l'esatto numero degli sfollati che da una prima stima risultano diverse migliaia e organizzare al meglio le risposte alle esigenze più immediate di assistenza alla popolazione. Manca acqua a Sefro, Camerino e Pievetorina e i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il servizio. (Ansa)
Danni enormi alla cartiera di Pioraco: una prima stima parla di circa 10 milioni di euro di danni. Gli impianti produttivi sono andati completamente distrutti. Decine le persone rimaste senza lavoro.
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A Camerino sono ingenti i danni che la scossa della 21.18 di ieri sera ha provocato, ma non ci sono, almeno per il momento, notizie di dispersi o di persone rimaste sotto le macerie."Non abbiamo notizia di dispersi o di persone rimaste sotto le macerie, - afferma il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui - ci sono circa 40 persone che sono ricorse alle cure dei sanitari, alcuni per ferite non particolarmente gravi e altri per malori dovuti allo shock. Non ci risultano, per fortuna, vittime e feriti gravi. Questo è quello che conta. Chiaramente la scossa delle 21,18 ha provocato ingenti ferite nella nostra cittadina, sin dai minuti immediatamente successivi alla scossa si è messa in moto la macchina dei soccorsi, nonostante il centro storico è rimasto accessibile dalla sola via Filzi, con gli altri accessi rimasti interdetti a causa dei crolli. L'Ospedale non ha subito danni, mentre la Casa circondariale è stata evacuata con i detenuti trasferiti a Rebibbia. Ad ora i danni più significativi si sono registrati proprio nel centro storico, in particolare con il crollo del campanile di Santa Maria in Via. Crolli hanno interessato anche la chiesa di San Filippo e altri palazzi del centro, ma in questa fase si tratta solo di prime stime, purtroppo destinate a crescere"."Sono stati allestiti - continua Pasqui - due punti per l'accoglienza, uno presso il palazzetto polivalente delle Calvie e l'altro presso la sede di Contram Spa, in via Le Mosse, dove hanno trovato ospitalità circa 800 persone. Sempre presso la sede Contram è stato allestito il Centro Operativo Comunale fino al termine delle emergenze e ha attivato il numero 366.6582674 per tutte le eventuali segnalazioni da parte dei cittadini".