L’Università Iuav di Venezia ha consegnato nei giorni scorsi al Commissario Straordinario per la ricostruzione Vasco Errani il progetto per la scuola di Caldarola, realizzato in un solo mese.
Si tratta di una scuola antisismica e ad impatto energetico pari quasi a zero.
Il nuovo fabbricato prenderà il posto di quello distrutto dal terremoto, lungo il Viale Umberto I e sarà inaugurata in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico secondo il piano Sisma 2016-Le Scuole: la scuola rientra nel programma di aiuto che alcune Università italiane sono state chiamate a mettere in atto a favore dei Comuni colpiti dal terremoto.
Ricordiamo che questo progetto è stato coordinato dalla prof.ssa Fernanda De Maio dello Iuav e rappresenta la sintesi di diverse competenze: dalla progettazione architettonica, al calcolo strutturale, dal progetto impiantistico al calcolo estimativo.
Venendo alle caratteristiche della nuova scuola, la stessa si estenderà per una superficie utile lorda di 1700 mq per un costo complessivo previsto di 2.550.000 euro. Ha una struttura in acciaio e caratteristiche termiche rispondenti alla classe energetica a4 grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici e l'utilizzazione di una centrale a biomasse. All'apparenza la scuola ricorda il precedente edificato su due piani, ma a differenza dell'altro si caratterizza per doppie altezze e ampie pareti vetrate lungo i fronti. Lo scopo di tale architettura è quello di realizzare una maggiore connessione tra il paesaggio storico e il nuovo edificio scolastico.
Lo stabile ospiterà tre sezioni della scuola dell'infanzia e cinque classi della primaria.
Messaggi di speranza e rinascita quelli trasmessi ieri nel corso della consueta Festa di San Giuseppe Artigiano, organizzata da Confartigianato Imprese Macerata presso l’Agriturismo Villa Ninetta di Caldarola.
L‘iniziativa è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione post-sisma con una tavola rotonda in cui si è discusso delle aspettative delle imprese per il rilancio economico e sociale del territorio, alla presenza del Presidente Provinciale di Confartigianato Renzo Leonori, il Vice Presidente Provinciale Giuseppe Mazzarella, il Vice Segretario Giorgio Menichelli e il Consigliere Regionale Luca Marconi.
“Anche se la maggior preoccupazione è rivolta alla tante imprese che purtroppo sappiamo, non riusciranno a ripartire nel breve periodo – afferma il Presidente Renzo Leonori - in queste tragiche avversità, è necessario cercare di leggere prospettive di speranza e di rinascita. La situazione del nostro sistema produttivo è preoccupante, ma occorre impegnarsi per riportare progressivamente alla normalità le attività dell'artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo in armonioso accompagnamento con quelle di ricostruzione”.
Proprio con questo spirito l’Associazione ha voluto rendere merito a quelle imprese che hanno dimostrato tenacia e caparbietà e sono riuscite con le loro forze a far ripartire la loro attività. E’ il caso del Motel Carnevali (Muccia), il cui titolare Dino Casoni ha scelto di delocalizzare l’attività proprio presso l’Agriturismo Villa Ninetta, location scelta per la Festa, della Pasticceria Arte Bianca snc di Albani Lina (Visso), della Lavanderia Di Antonio Daniela (Muccia), e di Fidoka srl (Ripe San Ginesio). Un riconoscimento speciale anche al Presidente Renzo Leonori che con la sua forza di volontà e grinta sta affrontando tutte le difficoltà conseguenti al terremoto, dai danni all’abitazione a quelli alla sua attività di carrozzeria, un esempio per tutte le piccole imprese artigiane del territorio.
Una giornata, inoltre, all’insegna della solidarietà che ha potuto contare sulla generosità degli oltre 130 partecipanti, che hanno acquistato prodotti per la casa e l’igiene personale del negozio Bolle Blu di Visso e i prodotti agroalimentari della Norcineria Altonera, Regina dei Sibillini, Azienda Agricola Angeli, Azienda Agricola Montecastello, Le Spiazzette, Il Pane di Cessapalombo e Birrificio Le Fate, dando così un piccolo aiuto alle aziende colpite dal sisma.
Un gradito ritorno quello dei volontari della Protezione Civile di Gualtieri che insieme ai colleghi di Novellara e al loro sindaco, Elena Carletti, sono tornati a Caldarola per verificare il percorso che lentamente sta portando ad un accenno di normalità e per consegnare nuove donazioni.
Una piccola nota di colore che riguarda il sindaco Carletti, il cui cognome si collega a quello di uno dei fondatori dei Nomadi, Elena è infatti la figlia di Beppe, e nel salutare i caldarolesi ha dichiarato che farà da tramite con la band per organizzare un concerto in beneficenza proprio a Caldarola.
Tra i vari beni donati in favore dei cittadini numerosi erano i giochi e fondi raccolti dall'Oratorio e dalla Parrocchia “Cristo Re” per i bambini caldarolesi in un pomeriggio animati da due mascotte d'eccezione, un Minion e Olaf, il pupazzo di neve del cartone animato Frozen. Un piacevole momento di svago allietato da diversi giovanissimi componenti della Protezione Civile di Novellara cresciuta notevolmente dopo il sisma che ha colpito l'Emilia Romagna nel 2012.
Sono stati consegnati anche altri fondi raccolti dal Cral di Reggio Emilia e dall'Azienda Bucher Hydraulic che, come già riferito anche nel mese di gennaio, ha deciso di devolvere nuovamente soldi raccolti dai dipendenti che hanno donato un ora del loro lavoro e raddoppiati dal titolare di quest'importante colosso del settore Pompe Idrauliche e affini.
Ma la sensibilità del popolo italiano si è palesata anche attraverso la visita degli amministratori di Fiumicello (UD). Alcuni assessori e insegnanti hanno incontrato gli alunni della scuola di Caldarola. Con loro hanno affrontato la triste storia del loro compaesano Giulio Regeni, brutalmente torturato e ucciso in Egitto e poi hanno consegnato le donazioni raccolte in favore della scuola.
Infine domenica si è svolto l'incontro convocato dal Sindaco Giuseppetti per fare il punto della situazione in merito alla consegna delle casette di legno, alle decisioni prese in merito alle attività commerciali e alla necessaria programmazione delle iniziative estive per mantenere viva e attiva la tradizione popolare. E' stato un momento importante di confronto con i cittadini.
Resta forte il rammarico del Sindaco Giuseppetti in merito alla decisione di smantellare la postazione dei Vigili del Fuoco. La crisi non è finita, molti sono ancora i cittadini che hanno necessità di recuperare le proprie cose nelle case inagibili e nella zona rossa purtroppo ancora molto ampia. Il primo cittadino di Caldarola auspica almeno di avere la disponibilità del personale dei vigili del fuoco 2 o 3 giorni a settimana.
Quest'oggi a Villa Ninetta di Caldarola, in occasione della Festa di San Giuseppe Artigiano, sono state premiate alcune aziende dei territori colpite dal sisma che sono riuscite, grazie alla proprie forze e alla voglia di non arrendersi, a rialzarsi e reinventarsi.
Infatti, in seguito agli eventi del terremoto che ha distrutto la struttura del Motel Carnevali di Muccia, i gestori hanno deciso di rimettersi in gioco utilizzando i locali dell'agriturismo Villa Ninetta di Caldarola per proseguire la loro attività. E ciò che rileva è la circostanza che non si siano delocalizzati fuori dal cratere, ma abbiano al contrario reinvestito in un altro comune colpito dal sisma.
Per l'occasione sono stati presenti il sindaco e i presidenti di Provincia e Regione. Per la Confartigianato sono intervenuti Menichelli Giorgio e il presidente Leonori. Presente inoltre il consigliere regionale Luca Marconi che ha posto l'accento sulla necessità di unità tra le varie associazioni di categoria per beneficiare degli incentivi per la ricostruzione.
"Abbiamo bisogno di buoni esempi e di buone notizie, altrimenti stiamo uccidendo il settore turistico che a sua volta si trascina dietro il commercio". Questo il messaggio congiunto dei presenti. Buoni esempi certo, e poca burocrazia per permettere alle attività economiche di ripartire velocamente, aggiungiamo.
Le altre aziende premiate per la loro capacità di riorganizzazione post terremoto sono: Fidoka telecomunicazioni, la pasticceria di Visso che ha già riaperto ed una lavanderia.
Dopo la benedizione del parroco don Vincenzo Finocchi è seguito un pranzo sociale di buon augurio.
“Ho un'azienda che va bene, una bella famiglia, non mi manca nulla, posso ritenermi fortunato ma quando penso ai territori terremotati e a tante famiglie che all'improvviso hanno perso tutto non posso restare indifferente. Non siete voi a dovermi ringraziare, sono io che lo faccio per le emozioni che venendo qui mi avete fatto vivere”.
Sono state queste le commosse parole dell'imprenditore parmense Roberto Ferraroni, titolare dell'omonima maglieria fondata a Parma nel 1970, durante la cerimonia di consegna dell'ultima donazione fatta in ordine di tempo, il Pedibus.
La ditta Ferraroni è una delle aziende più qualificate e all’avanguardia nel settore dell’ingrosso abbigliamento e maglieria. Il signor Ferraroni aveva già conosciuto, attraverso la Protezione Civile Emiliana, la realtà caldarolese e già aveva fatto diverse donazioni molto importanti come due moduli di grandi dimensioni da destinare alle attività ricreative, unDdigiquadro per la scuola e altro materiale.
Proprio in quell'occasione si era reso ancora una volta disponibile con il sindaco Luca Maria Giuseppetti ad effettuare una nuova donazione rivolta ai bambini. Da lì è nata l'idea del Pedibus, una struttura telonata per consentire ai bambini di spostarsi a piedi in tutta sicurezza. Il Pedibus è stato inventato dall'imprenditore Patrizio Merelli, presente alla consegna. E' un principio semplice ed ecologico, usato in molti paesi europei, può essere usato negli spostamenti da casa a scuola o alla palestra e viceversa e serve per fare movimento, socializzare, spostare i bambini su strada in tutta sicurezza e permette, soprattutto la mattina presto di svegliare la mente. Durante la cerimonia di consegna fatta direttamente ai bambini delle scuole era presente anche il dott. Ippolito La medica, urbanista e membro della “commissione città a misura di bambino” dell'Unicef. Il dottor La medica ha fatto i complimenti al sindaco per la sua sensibilità rivolta ai bambini e alle loro necessità.
Il sindaco Giuseppetti non ne fa un segreto del fatto che ogni proposta di aiuto che arriva a Caldarola viene da lui dirottata verso le nuove generazioni. Quindi avendo già visto in azione il pedibus ha pensato potesse essere una risorsa anche per i bambini di Caldarola.
E' quindi forte la riconoscenza verso questo importante ma soprattutto generoso imprenditore che tanto sta facendo per l'intera comunità di Caldarola.
Un grande ringraziamento va anche a Giovanni Ciarlantini che ha organizzato una festa solidale devolvendo l'incasso in favore del suo paese, i soldi sono stati utilizzati per acquistare i teli di copertura per la pavimentazione della ristrutturata palestra gestita dall'associazione di pallavolo AdUs Caldarola Volley. Associazione che a sua volta ha ideato l'iniziativa della vendita di T-shirt con lo slogan “Schiacciamo la paura” la cui vendita, arrivata addirittura sul parquet del Trentino Volley, ha permesso di raccogliere 6000 euro donati al Comune di Caldarola.
A tutti va dunque il più sentito ringraziamento da parte del Sindaco Giuseppetti.
La scuola primaria di Caldarola, allestita nei container per l’emergenza del recente sisma, è improvvisamente diventata un punto di riferimento per tante altre scuole con la dotazione di un’attrezzatura unica al mondo: il merellipedibus, donato generosamente dall' azienda Ferraroni Uomo Donna srl di Parma con la presenza gradita del titolare Roberto Ferraroni, che ha ringraziato i bambini della Scuola per avergli regalato un'emozione che neanche le grandi aziende possono darti,con una cerimonia a cui hanno partecipato bambini ed insegnanti.
Il merellipedibus è una forma particolare di pedibus (un autobus a piedi, in cui i bambini si recano a scuola in fila accompagnati da due o più adulti lungo linee e con fermate come quelle degli autobus) che utilizza un’attrezzatura brevettata che li ripara dalle intemperie, dai pericoli della strada, da determinate polveri sottili creando una barriera artificiale per i bambini stessi,che a differenza del "solito" pedibus che siamo abituati a vedere nelle città italiane garantisce loro sicurezza e salute. Tutto cio' e' stato magistralmente illustrato e rimarcato da un altro gradito ospite,intervenuto alla cerimonia di consegna, nel persona del Dott. Ippolito Lamedica.Questa attrezzatura può essere usata in qualsiasi spostamento dei bambini da e verso la scuola, in modo sicuro e sostenibile.
Così la scuola di Caldarola si è trovata ad essere una delle prime in Italia ad avere a disposizione tale attrezzatura.
Per questa occasione era presente addirittura il Dott. Marco Iacchetta, responsabile ANCI Regione Emilia Romagna e Responsabile Protezione Civile e Uncem Nazionale che, in questo modo, ha voluto esprimere la sua vicinanza e la sua grande sensibilità a queste comunità colpite così duramente dal terremoto. Ha preso la parola il sindaco di Caldarola, Dott. Luca Maria Giuseppetti, ha ringraziato lo sponsor con parole che venivano veramente dal cuore.
I bambini hanno detto il loro grazie, a modo loro, cantando una canzone che ormai accompagna le consegne dei merellipedibus in modo sistematico; inoltre, i bambini hanno declamato una poesia del famoso scrittore Giovanni Paolo Carlino Giuliani, un poeta milanese con radici marchigiane, intitolata “Il sogno”.
La conclusione è spettata al Dott. Ippolito Lamedica, creatore della rete Nazionale Pedibus-Italia, che da oltre venticinque anni si occupa di accompagnare, passo dopo passo, le Amministrazioni locali che, essendo attente alla sicurezza e alla salute dei loro più piccoli concittadini, vogliono dedicarsi a questi progetti.
La manifestazione si è conclusa con il momento tanto atteso dai bambini e cioè quello di “salire” a bordo e guidare il merellipedibus: inutile descrivere l’entusiasmo e la gioia degli alunni che non avrebbero più voluto “scendere”. Tra pochissimi giorni il merellipedibus vi aspetta al Comune di Pieve Torina: anche in quell’occasione ci sarà, inevitabilmente, una grandissima festa.
''Abbiamo il 70% del patrimonio abitativo danneggiato, metà paese è ancora in zona rossa, e cosa fanno? Ci tolgono la postazione dei 2 vigili del fuoco che fino ad oggi ha consentito alle persone rimaste fuori casa di andare a recuperare beni o comunque di entrare in zona rossa senza rischiare la vita''.
Caldarola è uno dei comuni maceratesi che ha avuto più danni dal terremoto, e il sindaco Luca Giuseppetti denuncia ''ritardi e confusione nella gestione del post emergenza''. ''I comuni del cratere - dice all'ANSA - non sono tutti uguali, ma dove si decide non lo vogliono capire''. Le 114 casette ordinate sono ''di là da venire, aspettiamo da novembre la realizzazione di una bretella viaria, la scuola doveva essere abbattuta dall'Esercito per ricostruirne una nuova, e invece le procedure sono cambiate in corsa: ora dobbiamo fare noi una gara per la demolizione''. Ma più di tutti pesa l'addio dei vigili del fuoco, ''la mazzata finale'' per Giuseppetti.
(Fonte Ansa)
La bozza di ordinanza per la ricostruzione cosiddetta pesante (vale a dire per gli edifici gravemente danneggiati) consegnata ai sindaci del cratere dal Commissario Errani e anticipata da Sibilla on line (qui), segna di nuovo un distinguo tra il trattamento riservato ai territori del Centro Italia colpiti dal recente sisma e quello invece previsto ed applicato nel 2012 nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna.
Infatti i costi parametrici degli interventi di ricostruzione sono molto più bassi oggi di quelli previsti ben cinque anni fa in Emilia fino ad arrivare a un rapporto pari quasi alla metà.
Risultano poi maggiormente penalizzati gli interventi di rafforzamento locale dove si scende addirittura al di sotto della metà concessa nel 2012. Ridotto rispetto all’Emilia è anche il contributo per gli edifici di valore storico e culturale.
Complessivamente si tratta di costi datati e fuori mercato che non corrispondono alle reali esigenze ricostruttive locali e che potrebbero scoraggiare gli interventi con il rischio di un ulteriore abbandono dei territori.
Sia per il tempo trascorso, che per l’estensione notevole dell’area colpita dal sisma che infine per la cattiva gestione con gli enormi ritardi che ha portato ad uno spopolamento dei paesi terremotati, ci saremmo aspettati una virata consistente del Commissario nella direzione non di tagli ma di incrementi significativi del costi parametrici ai fini di una vera e propria partenza di una ricostruzione che ad oggi ancora è un fantasma.
Si ricorda che nel 1997 la gestione della fase post sisma è avvenuta completamente a livello locale tra Regione Marche, provincia e amministrazioni locali. E dall’esito positivo di quella esperienza se ne deduce che il Commissario per la Ricostruzione deve essere il Presidente della Regione colpita dal terremoto: su questo ormai non dovrebbero più esserci dubbi. Oltre alla conoscenza del territorio e delle sue esigenze ciò che fa la differenza è infatti l’amore per una terra dilaniata ma ricca che deve ripartire.
Ci spieghi ora Errani i motivi di un tale discrimine rispetto a un sisma di molto più piccolo quanto a danni ed estensione.
La Regione Marche ha messo a disposizione nel proprio sito i dati relativi ai contributi di autonoma sistemazione erogati fino al mese di gennaio/febbraio 2017 sotto la rubrica “Contributi autonoma sistemazione - Nuclei familiari soggetti a ordinanza di sgombero di prima unità abitativa dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici Agosto Ottobre 2016 (O.C.D.P.C. 388/2016) - pagati al Comune fino all'ultimo rendiconto”.
Questa la situazione che emerge da un’analisi delle informazioni relative ai comuni della provincia di Macerata maggiormente colpiti dal terremoto: Camerino vanta il numero più alto di persone “sfollate”, ben 4059 e 2336 nuclei familiari nel mese di gennaio 2017 che si sono ridotte a 3908 individui e 2258 nuclei a febbraio e per un importo complessivo che da euro 1.355.516,09 è sceso a euro 1.338.675,01.
Il secondo comune con più persone fuori dalle proprie abitazioni ed in autonoma sistemazione è Tolentino: 3248 persone a gennaio e 3206 a febbraio per una cifra che si aggira intorno a un milione di euro. Quindi non c’è stata alcuna diminuzione significativa.
Nel comune di San Severino non è ancora stato rendicontato il mese di febbraio e a gennaio le persone fuori casa erano 2454 ed il contributo erogato è stato di euro 757.174,19 mentre Caldarola a gennaio ha ricevuto 192.316,13 euro per 640 individui.
A Macerata invece a febbraio il comune ha ricevuto 118.864,29 euro, cifra pressoché analoga a quella conferita nel mese di gennaio, per i 185 sfollati presenti .
A Pieve Torina, San Ginesio, Visso e Muccia ancora non è stato liquidato il contributo di febbraio e a gennaio risultavano, rispettivamente, 791, 488, 442 e 413 persone senza casa.
Infine il piccolo comune di Ussita conta ben 95 persone che usufruiscono del Cas per un contributo nel mese di febbraio di circa 30 mila euro.
Complessivamente, quindi, la cifra che ogni mese viene erogata per i contributi di autonoma sistemazione in provincia di Macerata, si aggira sui sei milioni di euro. Fatti due conti, e moltiplicata questa cifra per i mesi già trascorsi e per quelli che trascorreranno prima che gli sfollati possano far rientro nelle proprie abitazioni, ci si rende conto dell'enormità della mole di denaro necessaria a gestire il post sisma. E i ritardi, alla luce di questo, sono ancora più inammissibili, visto che ogni giorno lasciato trascorrere senza fare qualcosa per riportare la gente a casa, significa un fiume di soldi pubblici da spendere.
(In calce la tabella con i Cas erogati da ogni singolo Comune)
Se le istituzioni danno l'idea di essere poco presenti nei confronti dei comuni terremotati altrettanto non si può dire a Caldarola, se non altro sul fronte delle Associazioni più o meno pubbliche. Infatti anche in questi giorni tante sono state le testimonianze di vicinanza e sensibilità nei confronti della popolazione caldarolese. Ieri mattina, sabato 4 marzo, alcune rappresentanti della Fondazione"Marisa Bellisario" hanno fatto visita a Caldarola per donare banchi e sedie studiati con una tecnologia e un design di ultima generazione proprio per permettere ai bambini di fare lavori di gruppo supportati dalle più moderne tecnologie, questi tavoli componibili possono formare una sorta di margherita, e quindi una forma circolare, proprio per permettere loro di lavorare in gruppo con al centro computer o tablet.
Erano presenti alla consegna la Presidente della fondazione Lella Golfo ed alcune rappresentanti nazionali. La promessa, dopo aver visitato il centro storico e fatto pranzo insieme, è di tornare nuovamente a Caldarola con altri progetti. Sentiti ringraziamenti sono arrivati dal Primo Cittadino Luca Maria Giuseppetti e dalla Dirigente Scolastica Fabiola Scagnetti. Nel pomeriggio invece c'è stata la presentazione di un bellissimo programma, sempre in favore dei bambini delle scuole di Caldarola, promosso da una mamma, Paola Magrini, in collaborazione con la consigliera Roberta Rovelli.
Verrà realizzato in breve un progetto dal titolo "La terra tiene",un percorso espressivo di arteterapia. Finanziato dall'imprenditore Sandro Parcaroli, Amministratore Unico della Med Store, in collaborazione con l'Associazione di Fermo Spazio Insieme e gli educatori di Artemide di Assisi, il progetto è rivolto per il momento e 30 bambini, ma sarà ripreso probabilmente anche a settembre per tutti gli altri frequentatori della scuola "de Magistris" per esplorare la creatività di ogni studente attraverso dei laboratori di pittura, disegno, di gesti, di movimenti e di racconti attraverso la fantasia e l'immaginazione. I laboratori inizieranno sabato 11 marzo e proseguiranno per 12 lezioni.
Il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha ringraziato calorosamente tutti i collaboratori dell'imprenditore Parcaroli per questa felice iniziativa che attraverso l'arteterapia permetterà ai bambini di riacquisire una dimensione di naturalità dopo lo sconvolgimento causato dal terremoto.
Nella giornata di oggi invece, domenica 5 marzo, è partita un'altra iniziativa che ha visto ancora una volta coinvolti i bambini delle scuole, questa volta della prima e seconda media.Hanno raggiunto Caldarola il sindaco del Comune di Pedrengo (BG)Gabriele Gabbiadini, insieme al dirigente scolastico Luigi Airoldi per dar vita ad un progetto di gemellaggio del titolo "Diamoci una mano"in collaborazione con l'Oratorio del comune bergamasco, l'Associazione degli Alpini e il comitato dei genitori. I bambini della 1A e della 2° e B della scuola media saranno per tutta la settimana ospiti delle famiglie dei coetanei che hanno aderito all'iniziativa, trascorrendole giornate di scuola in classe insieme a loro. Una settimana di gemellaggio culturale che sicuramente farà tornare i bambini arricchiti di nuove esperienze.
Ci sono anche il piviale, due stole e la pianeta del cardinale Pallotta, che nel XVII secolo fece di Caldarola, la sua città natale, un paese-gioiello disseminato di tante opere d'arte, fra i 600 beni fra dipinti, statue lignee e documenti d'archivio messi in salvo nell'arco dell'ultima settimana dai comuni terremotati delle Marche: Caldarola appunto, Camerino, San Ginesio, Acquasanta Terme, Ussita.
L'Unità di crisi dei beni culturali ha operato insieme a carabinieri, vigili del fuoco, Protezione civile e funzionari delle Diocesi di Camerino, Ascoli Piceno e Fermo. Fra i recuperi più importanti, 29 fra dipinti e statue di 'Scene religiose e santi', databili fra il XVI e il XVII secolo, prelevati delle chiese delle frazioni di Mergnano e Agnano di Camerino, dalla chiesa camerte della Madonna delle Carceri, e da Santa Maria in Vepretis a San Ginesio (Macerata). Un crocifisso cinquecentesco in legno policromo è stato portato via dalla Chiesa del Santissimo Crocifisso a Quintodecimo di Acquasanta. (Ansa)
Oggi a Caldarola, nel maceratese, è stata inaugurata dal sindaco, Luca Giuseppetti, l'area container destinata a ospitare temporaneamente circa 20 persone. Lo comunica la Protezione civile. Sono dieci i comuni tra le province di Macerata e Perugia che hanno chiesto questa soluzione temporanea. Nelle Marche i comuni che hanno fatto richiesta dell'installazione di aree alloggiative in container, per un fabbisogno complessivo di quasi mille posti, sono otto.
L'area di Caldarola si aggiunge a quelle già completate e consegnate nei comuni di Petriolo, Pieve Torina, Amandola, Tolentino, Camerino e Visso per una disponibilità alloggiativa di oltre 850 posti letto, utilizzati, attualmente, per ospitare circa 480 persone. Sempre nelle Marche sono in corso le operazioni di predisposizione dell'area di San Ginesio che potrà ospitare più di 40 persone (ANSA).
Provano a costruire "Un mondo migliore". Arrivano da tutta Italia, si sono conosciuti su Facebook ed hanno deciso di aiutare le popolazioni terremotate. Unico comun denominatore la passione per la musica di Vasco Rossi.
Otto persone, provenienti da Modena, Avellino, Bari, Roma, Foligno si sono incontrate a Caldarola per portare solidarietà, aiuti economici e materiali al paese dell'entroterra maceratese tra i più colpiti dal sisma del 30 ottobre. Insieme hanno creato un gruppo su Facebook: Quelli Che Si Muovono Per L'Italia Che Si Muove, e in circa due settimane hanno raccolto tra amici, conoscenti o semplicemente persone di buon cuore, 1.000 euro in contanti e numerose derrate alimentari consegnate domenica mattina nelle mani del sindaco Luca Maria Giuseppetti e del consigliere Roberta Rovelli. Hanno scelto Caldarola attraverso i racconti di una volontaria modenense della Protezione Civile che ha svolto servizio proprio nel paese dell'entroterra maceratese, Valentina Golinelli.
A far parte dell'eterogeneo gruppo, nato senza alcun scopo di lucro sono :
Giuseppe Anzalone, Deborah Tropia, Nicoletta Bruni, Sergio Vistocco, Annamaria Cionci, Italo Roberto, Patrizia Morganti e Valentina del Ieso.
Hanno deciso di attivare una carta di credito Post-Pay Evolution col nr: 5333 1710 3355 3799
subordinata al Codice Fiscale: VST SRG 63A10 A509Z,
con IBAN: IT 20O0 7601 0513 8284 3692 84371 intestata a Sergio Vistocco. Causale: "FAN DI VASCO PER CALDAROLA".
Ma la solidarietà non si esaurisce con la donazione di domenica, il gruppo vorrebbe organizzare un concerto per il mese di Aprile magari coinvolgendo band locali o cover band di Vasco Rossi, con il nobile fine di continuare a raccogliere fondi in favore di Caldarola.
Un post al vetriolo e l'ex sindaco di Caldarola Fabio Lambertucci apre un fronte di ampia discussione sul futuro di Caldarola, uno dei paesi dell'entroterra maceratese maggiormente colpiti dal terremoto.
"Cosa si potrebbe fare per far ricominciare a vivere Caldarola?" questo è l'interrogativo che pone e si pone Lambertucci ampliando il discorso anche ai suoi concittadini. "Questo è cosa si chiedono i suoi abitanti. Quali saranno i tempi? Far ritornare le famiglie facendogli trovare i servizi essenziali e riaprire le attività commerciali chiuse da mesi! Mettiamo in sicurezza le case inagibili per via delle quali molte famiglie che hanno la casa agibile non possono far rientro nelle loro abitazioni. Acceleriamo sulle case che hanno bisogno di pochi lavori. Per le attività commerciali dal momento che il palazzo comunale è inagibile (su tale argomento ci sarebbe da parlare una settimana e chiederei una contro perizia per verificare), non portiamole in periferia! Sarebbe la fine del paese.
Bocciata l'idea di mettere delle casette lungo il viale, perché non provare a creare un accordo con i proprietari dell'ex molino, un idea di un cittadino caldarolese e non mia che appoggio in pieno. Questo significa che chiunque potrebbe dare un suggerimento utile al paese. Potrebbe ospitare la cartolibreria ad un passo dalla scuola che verrà ricostruita per settembre, il negozio di alimentari comodo per la spesa di mamme che portano e riprendono i figli da scuola, frutta e verdura, un bar e tanto altro: sono circa 300 metri quadrati. Sarebbe vicino al nostro centro storico! Risanerebbe l'edificio anche da un punto di vista ambientale eliminando il tetto in amianto! Ridarebbe vita al paese. Attenzione: se le decisioni non si condividono, chi decide se ne assume direttamente le responsabilità! Solo insieme si può far rinascere la nostra Caldarola".
Profondo cordoglio nel mondo sanitario maceratese per la prematura scomparsa, ad appena 52 anni dell'infermiere Giuseppe Pinzi.
Originario di Caldarola, Pinzi si è spento all'ospedale di Macerata dove si trovava ricoverato da qualche giorno. Conosciutissimo per aver esercitato per anni la professione a Tolentino, successivamente ha lavorato a Macerata. Era andato in prepensionamento per problemi di salute.
Grande successo di pubblico ieri per il torneo di minivolley #schiacciamolapaura, dedicato ai bambini e allo sport, organizzato da Erika Carassai in collaborazione con A.d.U.s. Caldarola Volley.
La campionessa della pallavolo Maurizia Cacciatori ha portato nella palestra comunale di Belforte Del Chienti il sorriso e la sua grande energia: “Sono felice di passare il pomeriggio qui e giocare con i bambini. Vorrei trasmettere loro forza e coraggio: voglio veramente schiacciare con loro la paura del terremoto, per cominciare a ricostruire il futuro con fiducia e positività.”
Maurizia Cacciatori ha giocato a volley con i bambini, firmato autografi e risposto alle domande dei piccoli sportivi che le hanno strappato una promessa: presto tornerà a Belforte Del Chienti per una nuova iniziativa.
Impegnati nelle gare circa 100 bambini dai 5 ai 10 anni delle Società Volley di Caldarola, Camerino, Castelraimondo, Matelica, San Severino Marche, Esanatoglia, Pieve Torina e Tolentino.
Il pomeriggio è stato aperto dal Sindaco di Belforte del Chienti Roberto Paoloni, che ha dato il benvenuto ai bambini, alle famiglie e a Maurizia Cacciatori, per poi passare la parola al Presidente della A.d.U.s. Caldarola Volley Simone Cataldi. Presenti anche Tiziana Ferretti, Responsabile Scuola e Promozione della FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo), e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo S. De Magistris di Caldarola, Fabiola Scagnetti.
Tutti hanno espresso la centralità dei bambini, dello sport e della scuola nel percorso di ricostruzione del territorio e della comunità, dopo i traumi causati dal terremoto; come pure l’importanza di manifestazioni all’insegna dell’amicizia e della solidarietà, come quella di ieri.
Durante la manifestazione la A.d.U.s. Caldarola Volley ha venduto le t-shirt #schiacciamolapaura, il cui ricavato sarà devoluto all’Istituto Comprensivo “S. De Magistris” di Caldarola, per l’acquisto di materiale utile alle attività didattiche, sportive e ricreative che si svolgeranno nelle scuole dei Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo, Serrapetrona, Cessapalombo, duramente colpiti dal sisma.
Una strage in piena regola. Un gesto tanto vile quanto malvagio, messo a segno da qualcuno che non ha trovato di meglio da fare che sterminare una nutrita famigliola di gatti rimasti "orfani" dopo il terremoto.
A raccontare quanto accaduto è Valentino Lampa, referente per Pievefavera dell'O.I.P.A - Organizzazione Internazionale Protezione Animali. "Un simpatico gruppetto di miagolosi fagotti di pelo animavano in questi ultimi mesi la zona rossa del Castello di Croce nel Comune di Caldarola, altrimenti deserta. Dopo la grande scossa sismica di fine ottobre, la colonia felina di Croce composta da 18 esemplari tra adulti e cuccioli, si è trovata improvvisamente anch'essa terremotata e senza quella che era una vera e propria "mamma umana" che, sfollata, non poteva più provvedere alle necessità dei diciotto gatti.
Trovai un giorno" racconta Lampa "un messaggio della responsabile per la provincia di Macerata dell'O.I.P.A - Organizzazione Internazionale Protezione Animali di verificare la presenza e le condizioni di una colonia felina vicino a quella di cui io sono il referente a Pievefavera, appunto quella di Croce. Da quel giorno, oramai sono trascorsi oltre tre mesi, tutti i giorni salvo eccezioni mi reco ad accudire i mici. In questo tempo, loro hanno imparato a conoscermi ed io a conoscere loro. Al mio arrivo, presso il loro territorio c'e' chi richiede a gran voce e senza preamboli del cibo, chi prima vuole una bella dose di carezze chi un po' più in disparte e timoroso prima osserva un po' e poi si lascia andare.
Naturalmente le gatte fanno le gatte e vengono a strofinarsi, tutti fanno le fusa, un bel concerto, che è il loro modo per ringraziare. In questi mesi ne hanno passate tante: il terremoto, la fame, il gran freddo, la tanta neve. Tante avversità che con l'aiuto di volontari, comprese le varie squadre della Polizia Municipale dell'Emilia Romagna che settimanalmente si sono avvicendate, sono state superate. Fiduciosi della mano amica dell'uomo in questi ultimi giorni da questa stessa mano sono stati traditi. Una mano, non più amica, ha vigliaccamente somministrato loro del veleno. Sì, del veleno che ha colpito i più fiduciosi i piccoli, i mezzi gatti come mi piace chiamarli. Tutti i giovani esemplari sono dispersi, sicuramente morti ad eccezione di uno morente insieme ad un adulto. Un gesto vile, difficilmente giustificabile che, da quanto abbiamo saputo, non è neanche il primo. Tutte le autorità competenti sono state allertate per rintracciare l'autore di questo gesto e sicuramente tutti vigileranno affinchè l'episodio non si ripeta". Alla fine, della colonia restano appena cinque esemplari, due sono moribondi, gli altri morti. E con loro la parvenza di umanità di chi ha compiuto questo gesto atroce.
E' stata pubblicata l'ordinanza n.14 del Commissario per la Ricostruzione Vasco Errani che disciplina la "Approvazione del programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018".
Nell'ordinanza vengono elencate le scuole da ricostruire e molte di queste ricadono nel territorio della provincia di Macerata.
Nell'elenco delle scuole da ricostruire ci sono: a San Ginesio le scuole di via Roma, l'istituto magistrale "Gentili" e l'Ipsia "Frau"; a Macerata il comprensivo "Mestica" e le medie "Alighieri"; le elementari "Santini" di Loro Piceno; l'istituto "De Magistris" di Caldarola; l'Itis "Divini" di San Severino; il comprensivo "Betti" di Camerino; la scuola primaria "Giacomo Leopardi" di Sarnano.
L'ordinanza prevede la "costruzione di nuovi edifici scolastici definitivi, in sostituzione delle scuole che non possono essere oggetto di adeguamento sismico secondo la disciplina delle Norme Tecniche per le Costruzione per gli edifici strategici di classe d’uso IV, in ragione dell’esistenza di vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i., ovvero dell’eccessiva onerosità degli interventi a tal fine necessari, da realizzarsi, per l’inizio dell’anno scolastico 2017-2018, con tecnologia a secco (strutture lignee, acciaio, cassero a perdere, calcestruzzo prefabbricato) nel rispetto della vigente disciplina di settore in materia di edilizia scolastica, con particolare riferimento alla disciplina delle Norme Tecniche per le Costruzioni per gli edifici strategici di classe d’uso IV, alla normativa in materia di risparmio energetico e di sicurezza antincendio;
b) riparazione, con adeguamento sismico, degli edifici scolastici che hanno avuto un esito di agibilità “E” che consenta il riutilizzo delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018;
c) affitto, montaggio e smontaggio di moduli scolastici provvisori per quelle scuole che verranno riparate, con adeguamento sismico, entro il settembre 2018".
"Forse a tutti noi non è ancora chiara l'eccezionalità di questa emergenza con centinaia di Comuni da raggiungere in un contesto mai riscontrato prima. A fronte di tutto ciò, non abbiamo mai mollato il tema della ricostruzione. Abbiamo elaborato un piano per 21 nuovi complessi scolastici" ha detto Errani.
Il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli ga firmato anche una circolare che proroga i termini per le domande di pensionamento per i docenti delle aree del terremoto al 13 febbraio.
Intanto, tutti i comitati Scuole Sicure del centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) sorti spontaneamente dopo i terremoti che hanno devastato questi territori dal 24 agosto 2016 ad oggi, raccordandosi, hanno dato vita oggi a una pagina su Facebook, il "Comitato Scuole Sicure Centro Italia". L'obiettivo comune è ottenere la sicurezza di tutte le scuole e ''quello che, per legge, doveva essere fatto già dal 2003, ossia la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici e il loro eventuale adeguamento sismico o eventuale ricostruzione''. C'è apprensione dopo l'allarme lanciato dalla Commissione Grandi Rischi sulla possibilità che ci sia un nuovo sisma di magnitudo fra 6 e 7, e l'invito a monitorare dighe e scuole in quest'area del centro Italia, e il Comitato chiede che vengano installati subito in tutta l'area Moduli ad uso scolastico provvisorio, i Musp.
Tre frazioni del comune di Caldarola sono senza corrente elettrica dal 17 gennaio: ''l'allerta meteo è arrivata una settimana fa, non è il terremoto, che non puoi prevedere, eppure a Caldarola siamo rimasti senza luce e riscaldamento per 48 ore, e il black-out interessa ancora stamani parte del capoluogo e le tre frazioni''.
Luca Maria Giuseppetti è il sindaco di Caldarola, uno dei comuni del terremoto sul versante maceratese. Anche a Caldarola ''c'è un metro e mezzo di neve - spiega il sindaco - ma ieri siamo riusciti a raggiungere tutte le frazioni. Ma non sono i sindaci a poter portare la luce, o ripristinare le linee telefoniche, non abbiamo la bacchetta magica''.
(Fonte: Ansa)
ASSM SpA segnala che nelle giornate di domenica 8 e lunedì 9 gennaio ha constatato un notevole aumento dei consumi di acqua potabile nella rete di distribuzione nei comuni di Tolentino, Caldarola e Belforte del Chienti.
I consumi anomali sono probabilmente da attribuire all’ondata di freddo che ha provocato la rottura dei contatori e delle tubazioni di acqua potabile non protette dal gelo; al fine di evitare uno spreco di acqua si invitano i cittadini a controllare il vano contatore della fornitura di acqua potabile segnalando prontamente eventuali guasti al numero 0733-956030 in modo da permettere un immediato intervento da parte dei tecnici ASSM SpA che provvederanno a mettere in sicurezza l’impianto evitando la dispersione di acqua potabile.