Non ce l'ha fatta Nicolò Ceselli. Il sedicenne di Caldarola, nipote del consigliere comunale di Tolentino Carmelo Ceselli, è morto nel tragico incidente accaduto nel pomeriggio di oggi in contrada Rosciano a Tolentino.
La moto che guidava, a bordo della quale c'era anche una giovane ora ricoverata all'ospedale di Macerata non in pericolo di vita, è finita fuori strada. Il ragazzo è andato a finire contro una struttura metallica e l'impatto è stato devastante.
Le condizioni sono apparse subito gravissime: il ragazzo è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona, ma per lui non c'è stato niente da fare. E' deceduto poco dopo il ricovero, malgrado i disperati tentativi dei sanitari di salvargli la vita.
Lascia i genitori Fabrizio e Maura. La salma si trova ora nell'obitorio dell'ospedale dorico a disposizione dell'autorità giudiziaria per tutti i rilievi di rito in situazioni come questa.
Sonia in cucina a preparare manicaretti e suo marito Gianluca in sala tra vini e clienti. Per 25 anni, si sono presi cura anima e corpo della loro creatura, l’hotel ristorante “Tesoro” di Caldarola. Poi un bel giorno è arrivato il terremoto, l’edificio è stato dichiarato inagibile, la storia sembrava finita. E invece no.
Dopo mesi trascorsi a immaginare un modo per ricominciare, finalmente i coniugi Seghetti possono iniziare un nuovo capitolo. Una nuova avventura, con la passione di sempre, in un locale preso in affitto in città.
“Il terremoto ci ha portato via tutto. Il ristorante, la nostra casa al piano di sopra, le camere dell’albergo. Lo stabile è nuovo, in cemento armato, eppure non ha retto” racconta Sonia. “Il giorno successivo alla scossa – ricorda commossa – mio marito ha aperto le porte dell’attività per offrire da mangiare a chiunque passasse, perché non riusciva a staccarsi da lì. Ha continuato fin quando il freddo non ha avuto la meglio. Allora, prima siamo stati in un camper parcheggiato davanti al ristorante. Ce lo ha messo a disposizione un nostro storico cliente. È venuto da Mantova appositamente per portarcelo, un gesto impagabile. Poi siamo stati in Abruzzo e verso la metà di gennaio siamo tornati a Caldarola, perché il Comune ci ha dato la possibilità di lavorare nel tendone mensa, dove vengono preparati i pasti per chi è qui”.
“Dal 21 gennaio – va avanti Sonia – abbiamo lavorato ininterrottamente: colazione, pranzo e cena, senza fermarci mai. Le persone che frequentavano il tendone ci hanno sempre sostenuto, sempre con il sorriso. A un certo punto però ci siamo resi conto che avevamo bisogno di riprendere l'attività di tutta una vita. C’era un locale chiuso, l’ex ristorante I Cinque Castelli. Verificata l’agibilità, abbiamo sistemato le carte e ora siamo pronti a ricominciare da lì”.
Ripartono dalla nuova sede del "Tesoro": Sonia ai fornelli e Gianluca tra i tavoli o a sperimentare nuove ricette per infusi e liquori. “Ripartiamo da lì, nell’attesa – conclude Sonia – che il nostro ristorante sia pronto. Sappiamo che per tornare a casa serviranno non meno di due o tre anni, ma siamo contenti e stiamo organizzando una festa di inaugurazione".
“Uno dei tanti tasselli per ripartire. Un punto di aggregazione non solo per i più giovani, restituito alla cittadinanza”. È con queste parole che il sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti ha inaugurato il nuovo campo da tennis “Futura 85”. Un angolo di verde di cui tornare a godere grazie al contributo di quanti hanno voluto dimostrare la loro vicinanza ai cittadini di uno dei comuni più colpiti dal sisma.
La cerimonia del taglio del nastro si è svolta nella mattinata di oggi, sabato 3 giugno, alla presenza dell’assessore all’Ambiente della Regione Marche Angelo Sciapichetti, dell’assessore alla Difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia Romagna Paola Gazzolo, del presidente dell’Associazione Futura Tennis di Caldarola Sebastiano Giuseppetti e di alcuni associati.
“Ringrazio – ha detto il presidente Sebastiano Giuseppetti – tutti quelli che con le loro donazioni e la loro solidarietà hanno permesso la realizzazione di questo campo da tennis. Da un po’ avevamo palesato la necessità di intervenire per sistemarlo, poi è arrivato il terremoto che lo ha reso impraticabile. Adesso finalmente è rinato, grazie alla sensibilità dimostrata dalla Federazione Italiana Tennis e al contributo di Panathlon International di Cesenatico e del Comune di Cesena”.
“La manifestazione di oggi – ha commentato l’assessore Sciapichetti – ha un valore simbolico: vogliamo ripartire e stiamo ripartendo, questa è una delle tante pietre per la ricostruzione della città. Voglio ringraziare gli amici dell’Emilia Romagna che hanno adottato la Regione Marche e Caldarola in particolare”.
“Siamo qui – ha tenuto a precisare l’assessore Gazzolo – per restituire tutta la generosità che abbiamo ricevuto dalla Regione Marche nel 2012. Mai dimenticarsi degli impianti sportivi, luoghi di socialità e aggregazione che consentono di andare oltre il ripristino della normalità per il mantenimento di una grande comunità”.
Si chiama 'Marca Futura' ed è una birra ''solidale'', prodotta e commercializzata a cura dell'associazione produttori Marche di birra che ha scelto di realizzare un prodotto ad hoc per sostenere le comunità di Caldarola e Force, Ascoli Piceno, colpite dal terremoto.
Fatta con orzo esclusivamente di provenienza regionale, "Marca Futura" è realizzata nel birrificio Laurus di Recanati, ma alla sua produzione hanno contribuito tutti e 19 i birrifici soci dell'associazione. E' una birra chiara Golden Ale, di basso grado alcolico (4,5% vol.), disponibile sia in fusto sia in bottiglia, che si potrà acquistare presso i birrifici soci di "Marche di birra" e durante gli eventi a cui l'associazione parteciperà. Il ricavato delle vendite sarà destinato in particolare ad iniziative per le scuole.
(Fonte ANSA)
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'ex sindaco di Caldarola Fabio Lambertucci:
Sono state presentate al Comune di Caldarola altre due richieste per l’impianto di pale eoliche sotto i 60 KW.
Anche in occasione della precedente richiesta, che ha portato all’impianto di una pala di 59,9 KW, i Consiglieri di minoranza, Sciamanna, Fortuna e Roselli, avevano sollevato una serie di obiezioni sull’opportunità di consentire la realizzazione di tale opera nel territorio comunale.
Queste nuove richieste, però, cominciano a prefigurare uno scenario che altererebbe completamente il territorio e le caratteristiche paesaggistiche delle colline intorno a Caldarola, apportando un danno irreparabile alla qualità del paesaggio. In un momento di grande difficoltà per il Comune di Caldarola, fortemente colpito dal sisma, soprattutto nel suo centro storico, il danno paesaggistico si andrebbe a sommare a quello provocato dal sisma, e questo non può essere consentito. Non perché si sia pregiudizialmente contro le energie rinnovabili, tutt’altro, ma perché si ritiene che i progetti non debbano rappresentare interessi speculativi di privati e perché si ritiene che gli impianti per le energie rinnovabili debbano essere realizzati nel rispetto delle caratteristiche del paesaggio, dei vincoli naturalistici e delle zone di pregio. La zona circostante all’impianto già esistente è soggetta a diversi vincoli e riteniamo che sarebbe necessario estendere tali tutele anche alle aree che ancora non le possiedono.
Al di là del danno estetico e paesaggistico con il conseguente danno economico per la collettività locale, tali impianti eolici determineranno un incremento del rischio idrogeologico sulla montagna che sovrasta Caldarola ; tale rischio, testimoniato dal vincolo espresso dall’ufficio tecnico del comune di Caldarola è legato alle caratteristiche geomorfologiche del sito interessato e dalla vastità della manomissione della crosta di suolo interessato dai lavori di sbancamento per far arrivare gli elettrodotti dalla località Piani bianchi dove si localizzerebbero gli aerogeneratori sino all’allaccio nei pressi del ripetitore; infatti è prevista una trincea di 1m di profondità, 0,5 di larghezza per una lunghezza di 3,7 km solo per uno dei due impianti…la strada comunale dovrebbe assorbire molto di tale percorso e quindi facilmente immaginabile che tale imponente manomissione non può non aumentare il rischio idrogeologico. Non aggiungiamo danni potenziali ai danni già provocati dal sisma.
Il nostro paesaggio può, e dovrebbe, soprattutto in questo momento, rappresentare una risorsa da sfruttare a livello turistico, permettendone l’utilizzo per attività sportive (deltaplano, parapendio), così come, essendo rotta di uccelli migratori, e classificato come area sensibile, potrebbe dare un’opportunità di interesse per il bird-watching. E’ necessario tutelare il paesaggio, impegnarsi a sostenere le attività già esistenti che ne beneficiano, come le gare di cani da caccia o le gare di mountain bike e favorire lo sviluppo di altre, per sostenere la nostra economia.
Crediamo sia necessario tutelare l’integrità del paesaggio proprio in questo momento di perdita, seppur temporanea, del nostro centro storico con l’inevitabile ricaduta sull’attività turistica e la conseguente penalizzazione economica di tutta la comunità caldarolese.
Speranza, ma anche amarezza. In un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook, il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti ha fatto il punto della situazione sul suo paese, ma ha anche sottolineato come spesso i sindaci siano impotenti.
"Domenica 14 maggio a Caldarola si è celebrata la prima comunione" dice Giuseppetti "Oggi domenica 21 si è celebrata la cresima. Sono state occasioni per riabbracciare e rivedere alcuni miei cittadini che purtroppo ancora sono lontani da Caldarola ma che qualsiasi occasione si presenti ritornano al proprio paese e questo è un segnale che Caldarola è viva vivace e non vuole mollare.
Segnali positivi si possono notare anche nella riapertura della tabaccheria, del ristorante Tesoro e prossimamente anche della pizzeria "Pizza in piazza". Si è giunti anche alla conclusione, dopo varie richieste alla regione, per l'autorizzazione di un piccolo centro commerciale per far ripartire tutte le attività chiuse dopo il terremoto senza dimenticare chi già si era attivato e ha già iniziato da tempo la propria attività presso degli immobili disponibili agibili.
Ci stiamo organizzando anche con le varie Associazioni per poter trascorrere insieme il periodo estivo come abbiamo sempre fatto con varie manifestazioni che non vogliamo di certo dimenticare o annullare. Anzi, saranno momenti di condivisione, momenti di divertimento per stare insieme perché dobbiamo sempre far vivere la nostra Caldarola.
Noi di Caldarola purtroppo siamo uno dei paesi del territorio tra i più colpiti, ma questo non ci deve di certo scoraggiare. Dobbiamo pensare positivo. andare avanti tutti insieme non mollare mai e ricostruire il nostro tessuto sociale prima possibile. È per questo che già abbiamo in regione concluso da diverso tempo le pratiche per le casette abitative, le famose SAE, che mi auguro prima dell'inverno siano consegnate a chi ne ha fatto richiesta e ne ha diritto.
A giorni organizzeremo un incontro con i cittadini per parlare appunto della dislocazione di queste casette insieme all'architetto Giovanni Marinelli che progettò il piano regolatore del nostro comune. Vorrei anche comunicarvi che si sta organizzando una gita a Firenze per la visita al palazzo degli Uffizi dove sono esposte alcune opere del nostro paese salvate dal terremoto, probabilmente la gita si effettuerà domenica 25 giugno ma saremo più precisi nei prossimi giorni. Sarebbero tante le cose da fare in modo particolare per quello che riguarda la ricostruzione ma purtroppo mi sto accorgendo che noi sindaci non abbiamo nessun potere ma solo responsabilità.
Io insieme alla mia amministrazione cercheremo sempre di lavorare per il nostro paese per il nostro tessuto sociale e in modo particolare per i nostri giovani che sono il nostro futuro a cui vorremmo lasciare una Caldarola non solo bella ma sicura dove vivere consapevoli che eventi sismici come questi ultimi non disgregheranno mai più il nostro paese".
Luca Giuseppetti, il sindaco farmacista di Caldarola (Macerata), è il 'farmacista dell'anno' per l'attività svolta, come tanti altri farmacisti del terremoto, anche sotto le scosse e durante i mesi difficilissimi del post sisma.
Il riconoscimento gli è stato assegnato dalla presidente di Federfarma Annarosa Rocca, a Cosmofarma, la fiera del settore svoltasi nei giorni scorsi a Bologna.
Sessant'anni, farmacista di seconda generazione, padre di tre figli che stanno seguendo le sue orme, Giuseppetti da ottobre lavora in un container e fa il sindaco. ''Faccio quello che tanti miei colleghi farmacisti dei paesi sconvolti dal terremoto non hanno mai smesso di fare: stare vicino alla popolazione, nel mio caso con un doppio ruolo. Il premio è condiviso con loro''.
(ANSA)
Un incendio è scoppiato intorno alle 19 a Caldarola in via Buscalferri nella zona dove stazionano da diversi anni una ventina di roulotte.
Per cause ancora in corso di accertamento, le fiamme sono partite da una delle case mobili, rischiando di espandersi a tutto il campo. La ruolotte da cui sarebbe scaturito l'incendio ha riportato danni ingenti. Non ci sono persone ferite.
Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco di Tolentino e Macerata che stanno accertando la causa del rogo.
La società calcistica APD di Caldarola è stata ospite, la scorsa settimana, del Comune di Urgnano (BG) su invito di tre famiglie, originarie proprio di Caldarola, che da diversi anni hanno trovato accoglienza, lavoro e famiglia in questa comunità di circa 10.000 abitanti.
Angelucci, Saltalamacchia e Gratani, ognuno con una storia diversa, ognuno lontano da Caldarola da decenni ma ognuno legato affettivamente al paese di origine tanto da aver organizzato diverse manifestazioni con l'unico fine di far sentire l'affetto di tutta la comunità al comune natìo.
Uno spettacolo musicale, la vendita di torte, una lotteria, un progetto di supporto psicologico e un mini torneo di calcio con le squadre del settore giovanile allo scopo di raccogliere fondi da donare a Caldarola.
E proprio il primo maggio la giornata clou delle varie manifestazione, dove una delegazione di Caldarola è stata ospitata da Maria Luisa Angelucci, custode degli impianti sportivi di Urgnano, per raccontare gli eventi che hanno segnato il comune dell'entroterra maceratese ma soprattutto per ringraziare di tanto affetto e riconoscimento. Si è svolto un torneo tra le squadre dei “pulcini” del circondario e dell'Isola di Malta, comunità da diversi anni gemellata con Urgnano.
Al termine le autorità presenti, tra queste anche la campionessa di Sci Lara Magoni recentemente nominata Presidente Regionale del Coni e già nota al territorio maceratese per aver organizzato una corposa raccolta fondi in favore di Tolentino, hanno illustrato ai presenti le finalità degli eventi organizzati e permesso ai caldarolesi di presentarsi e spiegare i progetti che ancora sono operativi grazie al buon cuore delle persone.
Ne è scaturito uno scambio di doni e la promessa di organizzare in breve un incontro di calcio amichevole tra le squadre dei giovanissimi atleti. Otre ai soldi raccolti durante le diverse iniziative la società sportiva di Urgnano ha anche donato ai “colleghi” di Caldarola una muta da calcio completa con la scritta “Urgnano ama Caldarola”.
Il Presidente dell’Associazione Calcistica Caldarolese ringrazia la città di Urgnano per l’ammirevole opera di sostegno ricevuta e si rende disponibile a futuri gemellaggi.
Il recente sisma ha creato problemi e situazioni drammatiche, sia in ambito privato che pubblico. Tra le realtà più colpite, le scuole hanno pagato un prezzo elevato: oltre ai disagi logistici, con intere scolaresche spostate in aule di fortuna, spesso gli istituti scolastici hanno visto azzerato il proprio patrimonio culturale rappresentato da intere biblioteche andate perdute.
In quest’ottica si inserisce la lodevole iniziativa messa in atto dalla prestigiosa collana per ragazzi “Il battello a vapore” edita da Piemme, che attraverso Alberto Cola, autore tolentinate della stessa casa editrice, ha deciso di donare decine di libri per cominciare, con un piccolo passo, a ricostituire quel patrimonio fondamentale. La scuola scelta è stata l’istituto De Magistris di Caldarola e giovedì 27 aprile Alberto Cola ha personalmente consegnato i libri a una scolaresca festante e partecipativa per la quale, con un bel po’ di storie da leggere, l’estate sarà un po’ più piena di avventure e fantasia.
Sono partiti da San Severino Marche, dove faranno ritorno il primo maggio dopo aver percorso a piedi un anello di 65 chilometri, i camminatori dell’iniziativa “In cammino per Camerino” messisi in strada per far sentire tutta la propria vicinanza e la propria solidarietà alla popolazione e alle imprese colpite dal terremoto.
Dopo una breve presentazione dell’iniziativa, ospitata all’interno del cortile del chiostro di San Domenico, la manifestazione ha ufficialmente preso il via con la prima tappa da San Severino a Camporotondo di Fiastrone passando per Serrapetrona. Domenica passaggio successivo fino a Camerino, passando per Caldarola, e poi lunedì 1 maggio rientro attraverso un suggestivo percorso, scelto con la collaborazione del Cai settempedano, fra boschi e gole del territorio.
“Siamo paesi colpiti soprattutto moralmente – ha detto il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, portando il proprio saluto e tenendo a battesimo l’iniziativa, per aggiungere subito dopo - Dobbiamo andare avanti e lottare per ricostruire. Abbiamo bisogno di uscire, cambiare aria e ritrovarci. Ripartiamo da San Severino con il vostro aiuto e con l’aiuto di tutti”.
Alla presentazione della camminata, ideata da Francesca Pucci con il patrocinio dei Comuni di San Severino, Camerino, Serrapetrona, Camporotondo di Fiastrone e dell’Università degli Studi di Camerino e la collaborazione dell’associazione “Io non crollo”, ha preso parte anche l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni.
“A passo lento si abita un paesaggio e sono le cose più semplici a diventare le più importanti - ha spiegato Francesca Pucci, ideatrice dell’evento, alla vigilia della partenza –
Dalla similitudine tra la metafora del cammino e la vita di chi è ripartito da zero nasce l’idea di questa iniziativa”.
L’evento è assolutamente gratuito e chiunque lo vorrà potrà aggregarsi in questi tre giorni di cammino ma anche contribuire attraverso l’acquisto dei prodotti dell’enogastronomia locale in vendita nei locali presenti lungo tutto il percorso.
''La ricostruzione non c'è, e non ci sono neanche i presupposti perché ci sia in futuro, se le premesse continueranno a essere queste''. E' quanto 13 sindaci del maceratese scrivono in una mail inviata al premier Paolo Gentiloni. L'hanno firmata i sindaci di Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Bolognola, Camporotondo, Caldarola, Castelraimondo, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Pieve Torina, San Severino, Serravalle del Chienti.
Nella lettera i sindaci affermano che ''la questione riveste carattere di particolare urgenza. Si confida - dicono - in un tempestivo riscontro, necessario per un corretto e rispettoso rapporto tra le istituzioni''. Oltre ai ritardi e a quelle che definiscono ''inefficienze'' nella gestione dell'emergenza, i primi cittadini mettono l'accento sui servizi che ancora mancano, le macerie che restano dove stanno. Spiega all'ANSA il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci: il territorio sta morendo. Non siamo più disposti ad accettare contentini o mediazioni''.
''Pensavamo di averla perduta per sempre, invece la statua del Cristo Morto l'abbiamo ritrovata intatta sotto le macerie della Chiesa di San Gregorio, e ieri sera abbiamo potuto fare la processione del Venerdì Santo, che qui è molto sentita. C'erano un migliaio di persone, come se il Cristo ci avesse detto 'io ci sto, fatela sta' processione'''. Così il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti, orgoglioso di aver salvato una delle celebrazioni tradizionali della Pasqua nel paese terremotato.
''La messa di Pasqua di domani mattina - spiega - dovremo purtroppo farla nella tensostruttura 'Piemonte', sperando che non piova. Lunedì di Pasquetta invece faremo la processione della Madonna del Monte, nel giorno della festa, con il Gonfalone del Comune e tutto il resto. Ma nella 'Caldarola 2', la zona industriale, visto che il centro storico è ancora tutto zona rossa, è previsto anche il mercatino''.
(Si ringraziano per la foto Mario Staffolani e Radio C1)
Il terremoto ha portato distruzione e ''disgregato e diviso intere comunità: per questo è ancora più necessario impegnare le energie che ci vengono dall'insegnamento della Resistenza e dell'antifascismo nella costruzione di una concreta solidarietà, nella vicinanza a coloro che sono stati maggiormente colpiti e in una ricostruzione deve che sia anche sociale e culturale''. Lo afferma l'Anpi delle Marche, impegnata a organizzare le manifestazioni del 25 aprile.
L'Associazione dei partigiani invita tutti a partecipare il 23 aprile alla Marcia della Memoria Caldarola-Montalto, nel cuore del cratere, e all'assemblea con i sindaci dei Comuni terremotati. Sono stati invitati il presidente della Regione Marche e il commissario straordinario per la ricostruzione, perché, conclude l'Anpi, ''le conseguenze del terremoto non sono limitate ai soli territori colpiti ma riguardano l'insieme del contesto economico, sociale, culturale, politico ed istituzionale delle regioni appenniniche''. (Ansa)
Questa mattina, martedì 11 aprile, alle ore 12 l’associazione Namaste onore a te Onlus sarà a Caldarola per consegnare ai ragazzi dell’Istituto “De Magistris” libri e strumenti musicali in gran parte andati distrutti col sisma.
L’iniziativa è frutto di una raccolta fondi di Namaste Onlus realizzata attraverso una lotteria e un crowdfunding (sul portale www.eticarim.it) intitolato Millecolori_Lab, come la struttura che attualmente accoglie la scuola.
Alla presenza della dirigente Fabiola Scagnetti e delle autorità locali verranno consegnati strumenti musicali per un importo di 3mila euro: 20 tastiere per i ragazzi e 2 per i docenti, 5 chitarre classiche, maracas, triangoli, cimbali, e altri strumenti a percussione come proposto dal prof. Franco Tiberi, docente di musica dell’Istituto. Potranno così riprendere regolarmente i laboratori musicali di gruppo ma anche lo studio individuale dei ragazzi che hanno perso i propri strumenti.
Oltre agli strumenti saranno consegnati libri dell’Editore Rrose Sélavy di Tolentino utili per le attività integrative come laboratori di scrittura e storytelling, per un importo di 2mila euro.
Per l’associazione Namaste Onlus sarà presente il vicepresidente dott. Gabriele Burnazzi.
L'associazione Namaste Onlus (www.namaste-adozioni.org) si occupa prevalentemente di adozioni a distanza nelle zone più povere del sud dell’India (Kerala e Tamil Nadu), ma anche in Moldova. Sono circa un migliaio i bambini sostenuti a distanza, in gran parte attraverso aiuti alle famiglie o con l’accoglienza in case famiglia. L’associazione interviene anche a sostegno dello studio e della salute, nella gestione di asili, doposcuola, squadre sportive, dispensari medici, progetti di informazione igienico sanitaria, aiuto ad anziani e disabili e con progetti di formazione e sviluppo, rivolti particolarmente alle donne che abitano in comunità di particolare disagio sociale ed economico.
In Italia opera nelle scuole con iniziative di educazione alla pace e alla solidarietà e porta concrete azioni di aiuto dopo calamità (come il terremoto dell'Emilia e ora nella Marche).
La casa madre è a Bologna con sezioni a Rimini e Ferrara e presenze importanti a Modena, Imola, in Veneto.
"Questo è un ultimatum al governo: o entro una settimana incontreremo a un tavolo il governo, i capigruppo di Camera e Senato e il commissario Vasco Errani oppure bloccheremo l'Italia: basta parole, vogliamo dei fatti". E' il messaggio lanciato nel corso di un presidio davanti a Montecitorio dai comitati delle zone terremotate del centro Italia, tra cui 'Quelli che il terremoto' e 'La terra trema noi no'. Arrivati con fischietti e striscioni, dicono, dalle 4 regioni colpite in rappresentanza di 131 comuni, i portavoce del presidio lamentano scarsa concretezza nella macchina della ricostruzione: "Ci manca una casa, ci manca una prospettiva, non c'è informazione. Nulla è operativo, i decreti non sono attuativi - spiegano - manca la volontà. In sette mesi hanno portato 25 container travestiti da casette, e hanno fatto pure la sfilata. Non ci sono gli aiuti alle imprese. La scorsa settimana Gentiloni ha parlato di cose che non esistono: il miliardo l'anno nel decreto non c'è. Siamo stanchi di parole: se non otterremo risultati concreti bloccheremo il Paese".
La manifestazione (dal titolo 'La ri-scossa dei terremotati'), riferiscono i portavoce, si è svolta in contemporanea in 10 Comuni del cratere: "Tutta Italia è solidale con noi, vogliamo un cronoprogramma ufficiale - dicono ancora al microfono - Non ci dite che non ci stanno i soldi, perché per le banche i miliardi sono stati trovati in una notte. Hanno assunto 30 persone alla presidenza del Consiglio. Queste persone non meritano più rispetto, noi non vi amiamo, vi vogliamo mandare a casa, ridateci i nostri soldi". Tra le felpe di Amatrice e Accumoli e le magliette 'Daje Marche', c'erano striscioni contro la rivista Charlie Hebdo (che pubblicò una discussa vignetta sul terremoto), o 'Abbandonati da 37 mesi senza casa, lavoro e soldi'. In piazza anche dei figuranti in abiti dell'Antica Roma: "Noi - si legge nel loro cartello, abbiamo costruito il Pantheon in 330 giorni: voi in 7 mesi che avete fatto?".
I manifestanti hanno bloccato la SS 'Salaria' a Trisungo, frazione di Arquata del Tronto, dove c'erano circa 200 persone. Oltre ai terremotati del luogo e di Acquasanta Terme erano presenti delegazioni di Castelluccio, Cascia, Samugheo. Rispettate il nostro dolore e le vostre promesse", "Non molliamo", "Arquata vive", "Arquata non muore" le scritte su striscioni e cartelli. I manifestanti hanno portato un trattore, ma qualcuno ha collocato lungo la strada anche un tavolo con delle sedie. Sul luogo polizia, carabinieri e polizia municipale.
"Sono solidale con la protesta in corso in queste ore nei luoghi del cratere sismico". Lo dice all'ANSA il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci -. Una protesta che condivido, contro un'eccessiva burocratizzazione del sistema che è alla ricerca di una procedura perfetta e, intanto, la mia terra muore". Una protesta - aggiunge - "contro la miriade di procedure per i moduli commerciali, che non possono essere evase. Contro l'enormità degli atti necessari per procedere alle demolizioni". In qualità di presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino (Comuni di Fiastra, Serravalle del Chienti, Muccia, Pieve Torina e Camerino), Gentilucci intanto ha scritto al prefetto di Macerata Roberta Preziotti per evitare l'ulteriore spostamento degli sfollati dai camping e hotel della costa.
Intanto, proprio stamattina è iniziata la demolizione della scuola di Pieve Torina, dove si si comincia a pensare alla ricostruzione. "C'è speranza che la nuova scuola possa essere pronta per il 12 settembre, ospiterà 120 ragazzini - dice il sindaco Alessandro Gentilucci -. Intanto stiamo lavorando per il primo step della nuova sede. Abbiamo anche iniziato a ridurre la zona rossa".
"Invito i colleghi sindaci dei Comuni veramente terremotati della provincia di Macerata a restituire insieme a me le fasce tricolori al prefetto perché è impossibile pagare le ditte che hanno eseguito per le amministrazioni comunali lavori anche importanti". E' l'appello di Luca Giuseppetti, primo cittadino di Caldarola (Macerata), il cui territorio "è zona rossa al 60%, di cui il 90% pesantemente danneggiato". "Ci siamo sobbarcati i problemi dei cittadini e anche delle imprese - si sfoga con l'ANSA nel giorno della protesta dei comitati dei terremotati -. Qui ci sono delle aziende locali che hanno fatto lavori importanti per la preparazione delle aree per le casette". "Il Comune ha fatto delle anticipazioni di cassa, ma le nostre risorse sono limitate - spiega -, avremo dato sì e no il 10% delle somme dovute. Se lo Stato non interviene, queste ditte andranno 'a zampe all'aria. Finora ci sono stati soldi solo il Cas e per l'ospitalità degli sfollati".
Gli agenti della Municipale di Riccione donano cibo per gli animali delle zone terremotate„
Solidarietà anche per gli animali colpiti dal sisma. L'iniziativa, partita lo scorso febbraio, coinvolge la polizia Municipale di Riccione che aveva chiesto la collaborazione di tutti i cittadini per raccogliere cibo e altro materiale da destinare alle diverse colonie feline e cani abbandonati nel comune di Caldarola, colpito dal sisma.
Una raccolta nata dopo pochi giorni dalla conclusione della missione di supporto che aveva visto gli agenti intervenire proprio a Caldarola. Lunedì scorso, 27 marzo, gli agenti Laura, Nadir e Stefano sono tornati a Caldarola con un furgone pieno di cibo e materiale che hanno consegnato direttamente nelle mani del sindaco Giuseppetti che ha ringraziato a nome di tutta la comunità. (foto Rimini Today)
La Fondazione Carima fa ritorno “Sulle strade della Solidarietà”, che stavolta la conducono verso l’entroterra maceratese duramente colpito dai recenti eventi sismici.
Stamattina, all’Abbadia di Fiastra, ha infatti donato dieci automezzi ad altrettanti Comuni del cratere, che sono: Bolognola, Caldarola, Camerino, Matelica, Monte Cavallo, Muccia, Penna San Giovanni, Sefro, Treia e Valfornace.
“Dopo il contributo per la ripartenza di UNICAM – ha spiegato la Presidente Del Balzo – o la Fondazione Carima risponde concretamente ad un’altra esigenza ritenuta prioritaria, con un investimento significativo di circa 150.000 euro. Abbiamo deciso di riunirci qui, perché anche questo luogo tanto caro a tutti noi porta le ferite del terremoto, ma sta gradualmente tornando a vivere, dandoci la speranza nella futura ripresa dell’intera area colpita”.
Il Presidente della Provincia Pettinari ha ringraziato i Sindaci, che stanno affrontando con il coraggio e la tenacia propri di questa terra una situazione difficilissima, e la Fondazione Carima, che continua a dimostrare vicinanza e sostegno al territorio, ricordando quanto sia determinante nella fase attuale l’unità tra le istituzioni.
L’Assessore Sciapichetti ha ricordato come i Sindaci siano i primi volontari che dal 24 agosto combattono senza sosta contro gli effetti devastanti del terremoto, ribadendo poi che solo lavorando senza divisioni e polemiche sarà possibile dare un futuro alla comunità maceratese, la quale ha bisogno di essere ricostruita nei luoghi, a livello economico, ma anche di persone che si sentono smarrite perche hanno perso tutto.
La cerimonia si è conclusa con la benedizione solenne del Vescovo di Macerata, il quale ha riconosciuto alla Fondazione il merito di essersi relazionata direttamente con i Sindaci per capire cosa di semplice e concreto servisse loro.
La Fondazione Carima proseguirà quindi il percorso intrapreso destinando i fondi per il 2017 agli interventi post sisma più urgenti da realizzare, che sono oggetto di un’accurata valutazione da parte degli organi istituzionali, nella consapevolezza di costituire un punto di riferimento per la comunità locale nella fase di grave difficoltà che sta attraversando il nostro territorio.
“Sulle strade della solidarietà” è una delle principali iniziative promosse dalla Fondazione Carima in favore delle categorie sociali deboli, con l’obiettivo di supportare il periodico rinnovo del parco macchine di enti pubblici e privati non profit che prestano assistenza ai soggetti più fragili del proprio territorio di riferimento.
Il decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, la cui legge di conversione è stata approvata in prima lettura alla Camera dei Deputati il 23 marzo 2017, parte con l'obiettivo di introdurre regole più snelle e aiuti per i cittadini e le imprese delle zone terremotate di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, "modificando e novellando in vari punti il decreto legge 189/2016, con l’obiettivo di semplificare e accelerare le varie fasi della ricostruzione.
Tra le novità, c'è un punto in cui si afferma "Al fine di impedire ogni attività di tipo speculativo, il decreto è stato emendato su proposta del Governo stabilendo il divieto di vendita delle case riparate con contributi pubblici prima di 2 anni dalla fine dei lavori, pena la decadenza dei contributi e l’obbligo di restituzione con relativo pagamento degli interessi. Rimane comunque possibile vendere l’immobile al coniuge, ai parenti o affini fino al quarto grado e alle persone legate da rapporti giuridicamente rilevanti".
"Questa norma" racconta l'avvocato Giorgio Di Tomassi, residente a Caldarola "laddove confermata in Senato, creerebbe enormi problemi a chi (come me) nel frattempo aveva provveduto ad acquistare una nuova prima casa, facendo affidamento sulla norma fiscale che consente di mantenere l'aliquota impositiva minima (4%) per l'acquisto, purché l'immobile precedentemente acquistato con le agevolazioni prima casa sia rivenduto entro un anno dall'acquisto della nuova abitazione che ha fruito delle stesse agevolazioni, oltre a tutte le altre penalizzazioni derivanti dal fatto di non poter acquistare come prima casa quella che, di fatto, lo è.
Nel mio caso specifico esiste anche mandato di vendita all'agenzia, conferito prima del sisma, e contratto di acquisto (appalto) della nuova casa che è attualmente in costruzione, anch'esso antecedente la data del sisma, atti entrambi stipulati per scrittura privata non autenticata né registrata.
Sarebbe doveroso, in estrema sintesi, emendare la norma evidenziata almeno nel senso di prevedere che essa non si applica in tutti i casi in cui la vendita dell'immobile riparato con contributi pubblici sia strettamente connessa all'acquisto di altra abitazione da adibire a prima casa".
Di Tomassi e la sua famiglia, dopo il 30 ottobre hanno vissuto in albergo un mese a Martinsicuro, poi a San Ginesio, quindi a Sarnano per decidere alla fine di acquistare una roulotte (a proprie spese ovviamente), dove alloggia da tre mesi, parcheggiata davanti alla sua abitazione (in condominio) danneggiata e classificata Aedes di tipo “b”. L'avvocato e la sua famiglia non percepiscono un euro di contributo autonoma sistemazione, usufruendo della mensa comunale.
"Per non perdere le agevolazioni della prima casa" conclude il legale "l'unica soluzione che ora avrei sarebbe di riparare integralmente a mie spese gli interni ed accollarmi la quota delle riparazioni esterne che il condominio andrà a fare avvalendosi del contributo, il che mi sembra estremamente penalizzante".
Non si spengono a Civitanova i i riflettori sui quei territori colpiti duramente dal sisma e che con fatica, giorno dopo giorno, sono alla ricerca di una normalità. Dopo il carnevale organizzato a Pievetorina che ha visto ben quattro pullman partire dalla costa verso l’entroterra, i mercatini dei prodotti dei Sibillini e altro ancora, ora è la volta di Caldarola. L’ appuntamento è con il buonumore. Per portare un po’ di spensieratezza, l'amministrazione comunale ha organizzato per domani, domenica 26 marzo alle ore 17, al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta una rappresentazione teatrale con la compagnia “Nuovo Oratorio Cristo Re” di Caldarola.
Andrà in scena “Lu Varbiere de Siviglia”, commedia dialettale in due atti con la regia di Adriano Marchi. L’ingresso è libero e il Comune -Assessorato alla Cultura - ha messo a disposizione anche un servizio navetta, anche questo gratuito, per dare la possibilità a quanti non possono muoversi autonomamente, di raggiungere la città alta. La partenza è dalle ore 16 davanti al Palazzo Comunale.