"Sono 645 attualmente le classi messe precauzionalmente in quarantena nelle Marche", un numero più che doppio rispetto alla situazione di una settimana fa (313), su un totale di 10.464 classi complessive. Lo riferisce l'assessore regionale all'Istruzione Giorgia Latini (Lega), a margine della seduta del Consiglio Regione.
"Però - osserva Latini - se pensiamo che nelle Marche abbiamo circa 10.500 classi ovviamente è una percentuale ancora bassa. I dati che abbiamo sono ancora in crescita - ammette l'assessore - però la stragrande maggioranza della popolazione scolastica è in presenza ed è il risultato che c'interessa perché sappiamo che le misure che abbiamo messo in campo sono volte a far sì che i nostri studenti quest'anno svolgano il più possibile le lezioni in presenza".
"Sappiamo quanto sono stati penalizzati purtroppo dalla didattica a distanza: ce lo dicono le prove Invalsi, i medici in merito all'aumento dei casi di depressione e le problematiche di tipo caratteriale che insorgono nelle nuove generazioni e per le quali in questi due anni hanno influito in negativo - afferma l'assessore Latini -. Anche in questo momento critico della pandemia dobbiamo andare avanti".
Nelle Marche nuovo record di contagi: sono 7.748 i casi positivi segnalati nelle ultime 24 ore, con il tasso di positività che sale al 40,5% su 19.138 tamponi testati (ieri era del 40,3%) mentre l'incidenza si attesta a 2.319,16 casi su 100mila abitanti (ieri 1.919,13). Questo quadro emerge dai dati rilasciati dall’Osservatorio Epidemiologico delle Marche. Si tratta anche dell'effetto dei nuovi criteri che sanciscono la diagnosi di positività anche con testa antigenici rapidi, effettuati in farmacie, laboratori e strutture convenzionate.
Non si arresta, dunque, la quarta ondata dominata dalla variante Omicron, che "si è già allargata a macchia d'olio nelle Marche, specie nella provincia di Ancona dove ha raggiunto la massima prevalenza". A dirlo è il virologo Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona. Nelle altre province delle Marche (Macerata, Pesaro Urbino e Ascoli Piceno) "la prevalenza è sopra il 90%", mentre "è più indietro" a Fermo.
La quota restante di infezioni "è ancora causata dalla variante Delta" presente in maniera residuale. Secondo il professor Menzo, questa differente distribuzione della prevalenza di Omicron potrebbe dipendere "dai maggiori rapporti commerciali che la provincia di Ancona detiene, rispetto alle altre, con la Lombardia, regione dove sappiamo che la variante è arrivata prima". "Nei prossimi giorni - aggiunge - mi aspetto una ulteriore risalita dei contagi per effetto della riapertura delle scuole".
Oggi è stata proprio la provincia di Ancona quella con più contagi (2.122), seguita da Pesaro Urbino (1.977), Macerata (1.392), Ascoli Piceno (1.097) e Fermo (859); sono 301 i contagi provenienti da fuori regione. Il contagio rimane più concentrato nelle fasce di età 25-44 anni con 2.100 casi, e 45-59 anni con 2.045 casi. Nelle fasce di età da zero a 18 anni si contano 2.109 casi, dei quali 704 tra i bambini 6-10 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 347 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+4 rispetto a ieri), dei quali 59 in Terapia intensiva (-5 rispetto a ieri) e 288 in Area medica (+9); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 72 (+9) e quelli in reparti non intensivi 216 (numero invariato rispetto a ieri) mentre 29 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano otto decessi correlati al Covid: una 90enne e un 57enne (si tratta di Roberto Verdenelli, il cui decesso è stato notificato dalla Regione soltanto oggi) di Recanati, una 56enne di San Costanzo, un 82enne di Penna San Giovanni, una 72enne di Ascoli Piceno, una 80enne di Senigallia, una 66 di Monte Urano e un 69enne di Montegiorgio.
Guardia di finanza: pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di concorso per l’arruolamento di 66 allievi ufficiali all’Accademia del corpo, per l’anno accademico 2022/2023.
I posti disponibili per allievo Ufficiale della Guardia di Finanza sono così ripartiti: 58 posti sono destinati al comparto ordinario; 8 posti sono destinati al comparto aeronavale. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che abbiano, alla data del 1° gennaio 2022, compiuto il diciassettesimo anno di età e non superato il giorno del compimento del ventiduesimo anno di età, vale a dire siano nati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 1° gennaio 2005, estremi inclusi.
Tutti i candidati devono possedere, inoltre, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute. Possono partecipare anche coloro che, pur non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2021/2022.
La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo «concorsi.gdf.gov.it», seguendo le istruzioni del sistema automatizzato, entro il termine perentorio del 14 febbraio 2022. Sul sito internet della Guardia di Finanza “gdf.gov.it” è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sui concorsi.
Sono 2.012 i nuovi positivi segnalati nelle ultime 24 ore nelle Marche, con il tasso di positività schizza al 40,3% su 3.995 tamponi testati (ieri era del 34,7% su 14.184) mentre l'incidenza si attesta a 1.919,13 casi su 100mila abitanti (ieri 1.459,83). Questo quadro emerge dai dati rilasciati dall’Osservatorio Epidemiologico delle Marche. Non si arresta, dunque, la quarta ondata dominata dalla variante Omicron nonostante (come ogni lunedì) non venga effettuato un numero elevato di tamponi.
Oggi è stata la provincia di Ancona quella con più contagi (622), seguita da Pesaro Urbino (445), Macerata (370), Ascoli Piceno (306) e Fermo (199); sono 90 i contagi provenienti da fuori regione. I soggetti con sintomi sono 311, 401 i casi per i quali sono in corso approfondimenti epidemiologici, mentre i positivi in setting scolastico/formativo 14.
Tra i nuovi casi ci sono 694 contatti stretti di casi positivi e 547 contatti domestici, 18 contatti in ambiente di vita socialità, 5 contatti in setting lavorativo. Contagio più concentrato nelle fasce di età 25-44 anni con 606 casi, e 45-59 anni con 455. Nelle fasce di età da zero a 18 anni si contano 594 casi, dei quali 239 tra i bambini 6-10 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 343 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+5 rispetto a ieri), dei quali 64 in Terapia intensiva (+2 rispetto a ieri) e 279 in Area medica (+3); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 63 (-2) e quelli in reparti non intensivi 216 (+5) mentre 10 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano tre decessi correlati al Covid: una 84enne di Senigallia, un 65enne di Porto Sant'Elpidio e un 66enne di Pesaro. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Sono 4.923 i positivi al coronavirus rilevati nell'ultima giornata nelle Marche, dove prosegue l'aggiornamento del bollettino della Regione con il nuovo metodo di conteggio in base alle nuove regole che hanno dato il via libera alla diagnostica con il solo test antigenico rapido senza conferma di un tampone molecolare, effettuata anche in farmacie, laboratori, strutture professionali. Il tasso di incidenza sale a 1.459,83 su 100mila abitanti.
Sono 17.126 i tamponi analizzati, 598 i positivi sintomatici e 1.255 in casi in fase di approfondimento epidemiologico secondo l'Osservatorio Epidemiologico Regionale, si sta recuperando il tracciamento, mentre dal punto di vista epidemiologico lo studio sull'andamento dell'incidenza (con la vecchia modalità) evidenzia "una prima flessione dell'incidenza (circa 17% sulla settimana passata), quindi il raggiungimento del plateau epidemico".
Occhi puntati sulla scuola per vedere se nella prossima settimana ci saranno variazioni a livello epidemico: i positivi in setting scolastico/formativo sono 32 nelle ultime 24 ore. I contatti stretti di casi positivi sono 1.642, i contatti domestici 1.355, 19 i contatti in ambiente di vita/socialità.
La provincia con il maggior numero di casi, 1.365, è Ancona, seguita da Pesaro Urbino con 1.192, Macerata con 895, Ascoli Piceno con 759, Fermo con 508, e 204 casi fuori regione. Il virus circola soprattutto nelle fasce d'età 25-44 anni con 1.348 casi e 45-59 con 1.335 . Sono invece complessivamente 1.180 i casi nelle fasce di età da zero a 18 anni: i gruppi più numerosi sono i 14-18 anni con 380 e 6-10 anni con 373.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 338 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+10 rispetto a ieri), dei quali 62 in Terapia intensiva (-3 rispetto a ieri) e 276 in Area medica (+13); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 65 e quelli in reparti non intensivi 211 mentre 18 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano sei decessi correlati al Covid: una 51enne di Sassoferrato, una 93enne di Pesaro, una 84enne di Fermo, una 80enne di Falconara Marittima, un 73enne di Offagna e una 47enne di Carassai. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Altro picco di casi di positività al coronavirus nelle Marche dovuto però anche al nuovo metodo di conteggio dopo il via libera alla diagnostica con il solo test antigenico rapido senza conferma di un tampone molecolare: i contagi registrati in un giorno sono 5.766, con l'incidenza a 1.257,42.
Sono dati in 'assestamento', non completamente indicativi, in quanto comprendono ancora parte dell'arretrato di contagi dei giorni scorsi, da considerare con il nuovo sistema. La Regione Marche sta dunque completando l'aggiornamento del bollettino giornaliero in cui, con le nuove norme in vigore dal 12 gennaio, confluisce ora tutta la diagnostica con tampone molecolare e antigenico anche da farmacie convenzionate, laboratori analisi e strutture e professionisti autorizzati e accreditati, e non solo nel caso di 'contatto di soggetto positivo' come avveniva in precedenza.
In ogni caso, dei 5.766 casi sono 1.720 quelli rilevati in provincia di Ancona, 1.430 in quella di Pesaro Urbino, 920 nel Maceratese, 779 in provincia di Ascoli Piceno, 639 nel Fermano e 278 i contagiati provenienti da fuori regione. Le persone con sintomi sono 624; i casi comprendono 2.002 contatti stretti di postivi, 1.456 contatti domestici, 59 in ambiente di scuola/formazione, 6 in ambito lavorativo, 33 in ambiente di vita/socialità, 1 in setting assistenziale e 2 sanitario; in corso approfondimenti epidemiologici su 1.541 contagi. Sono ben 2.060 i contagi nella fascia 6-10 anni: quasi la metà dei casi complessivi si riscontra tra gli under 18 (2.753 dei 5.766 complessivi).
Il totale dei tamponi esaminati è stato di 25.412 con una percentuale di positività al 25,6%. È la fascia d'età 6-10 anni quella in cui si sono rilevati più casi (2.060), seguita da 25-44 anni (1.149) e 45-59 anni (944). Nelle ultime 24ore sono scesi a 328 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche, dei quali 65 in Terapia intensiva (+7 rispetto a ieri) e 263 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 65 e quelli in reparti non intensivi 198 mentre 18 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano tre decessi correlato al Covid: una 93enne di Monte Vidon Corrado, una 74enne di Falconara Marittima e un 66 di San Benedetto del Tronto.
Si svolgerà questo fine settimana, tra sabato 15 e domenica 16 gennaio, lo screening gratuito volontario per gli studenti delle scuole superiori delle Marche. Saranno 15 le postazioni individuate nelle 5 Aree Vaste nelle quali si potrà avere accesso senza prenotazione.
"Un grande sforzo organizzativo di Regione e Asur, impegnate assiduamente con le altre aziende sanitarie a portare avanti la campagna vaccinale, per mettere in campo questa iniziativa volta ad offrire agli studenti uno strumento in più per poter frequentare la scuola in sicurezza" sottolinea l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
"Una risposta molto incoraggiante quella della fascia 14 – 18 anni, che supera il 90% di somministrazione di prime dosi e oltre l’81% dei casi ha ricevuto anche la seconda dose: lo screening ha comunque l’obiettivo di proseguire l’anno scolastico appena ripartito in sicurezza. Dove possibile il punto screening sarà organizzato in modalità Drive Through" ha aggiunto l'assessore.
Questo il programma:
Area Vasta 1
Sabato 15 gennaio
Pesaro 14.30 - 19.30 in via Lombardia,7
Domenica 16 gennaio
Fano 8 – 13 ex CODMA Via Tommaso Campanella,
Urbino 8 – 13 a Medicina Legale e del Lavoro in via Sasso 70
Area Vasta 2
Domenica 16 gennaio
Ancona 8 -20 Palarossini in via Cameranense
Fabriano 9-14 Protezione Civile di via Fornaci 108
Falconara 14-18 Pinacoteca Francescana in Piazza S.Antonio
Jesi 8.30 – 16.30 Zona Zipa in via Dell’Industria
Osimo 9-15 Pala Baldinelli in via Striscioni 82
Senigallia 8-13 Stadio Bianchelli in via Montenegro 21
Area Vasta 3
Sabato 15 gennaio
Matelica 10 – 12.30 Protezione Civile presso Località Cavalieri
Domenica 16 gennaio
Civitanova Marche 8.30-12.30 Piazzale antistante Covid Hospital in via San Costantino
Macerata/Piediripa 8-14 Via Teresa Noce 22
Area Vasta 4
Domenica 16 gennaio
Fermo 8-14 Fermo Forum in via Giovanni Agnelli
Area Vasta 5
Domenica 16 gennaio
Ascoli Piceno 8-14 Ospedale in via degli Iris
San Benetto del Tronto 8-14 vicino al Palazzetto in Viale dello Sport
Nuovo record di vaccini nelle Marche. Mercoledì 12 gennaio sono state somministrate 19.618 dosi: 1.800 le prime, 1.843 le seconde e 15.975 le terze. “Dopo il record di vaccini dell’11 gennaio ne abbiamo raggiunto uno più alto ieri – commenta l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. E’ la prova che la via da seguire è sempre la prenotazione nonostante la disponibilità di alcuni open day".
"Ieri sono partiti ben 7 mila sms a tutti quei soggetti col ciclo vaccinale in scadenza, che avevano una prenotazione assegnata per febbraio e marzo - aggiunge l'assessore -. Oggi il lavoro dell’Asur prosegue, così da dare una risposta a tutti i 60 mila marchigiani col green pass in scadenza. A questi ritmi siamo certi di raggiungere a gennaio tutti i 420 mila marchigiani che devono fare la terza dose”.
Delle 19.618 dosi totali, 5.867 sono state somministrate in provincia di Ancona, 3197 nell’ascolano, 2.595 nel fermano, 3.561 nel maceratese e 4.398 in provincia di Pesaro-Urbino. La fascia di età che ha ricevuto più prime dosi è stata ancora quella 0-16, con 708 somministrazioni, seguita dalla fascia 50-59 con 273 (dall’8 gennaio e fino al 15 giugno 2022 è stabilito l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 50 anni di età, e dal 15 febbraio tutti i lavoratori over 50 del settore pubblico e privato per accedere al luogo di lavoro saranno tenuti ad esibire il super green pass).
Aumentano gli infortuni nelle Marche: nel 2021 sono stati 15.000 e cioè 847 in più rispetto al 2020; i mortali sono 30. Nelle Marche, negli ultimi 10 anni, sono stati denunciati 212mila infortuni sul lavoro di cui 388 mortali. "Una vera e propria strage che va fermata" sottolinea la Cgil (ieri, purtroppo, un altro caso a Porto Recanati).
Dai dati elaborati dalla stessa Cgil Marche, nel periodo gennaio - novembre 2021, emerge l’aumento degli infortuni del 6% . Gli infortuni, in occasione di lavoro, sono aumentati del 3,7%, come quelli in itinere, in aumento del 22,3%. Gli infortuni mortali, sempre nel periodo gennaio-novembre 2021, sono stati 30.
“Il sistema produttivo marchigiano – dichiara Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil Marche - impegnato nella ripresa post-covid, nella ricostruzione post-sisma e nell’esecuzione degli appalti finanziati dal P.N.R.R. con crono programmi stabiliti, dovrà misurarsi con un forte intervento istituzionale e datoriale nella formazione dei lavoratori e nella conoscenza dei rischi connessi alle attività produttive. Ma soprattutto il sistema produttivo dovrà confrontarsi con modalità nuove, anche in vista della piena applicazione delle nuove norme in materia di salute e sicurezza sancite dal Decreto 146/2021 convertito dalla legge 215/2021”.
In tal senso, “confidiamo in una proficua collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali - aggiunge Galli - che sono chiamati alla vigilanza, alla formazione dei lavoratori e alla piena applicazione delle norme che tutelano i lavoratori, soprattutto per la fase di ripesa che si preannuncia dal 2022”. La Cgil poi chiede alla Regione di “mettere mano alla prevenzione con risorse e organici in numero adeguato per incrementare i controlli nelle aziende e nei cantieri” .
Per quello che riguarda il sindacato, conclude Galli, “il ruolo degli R.L.S (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) dovrà essere rilanciato in tutti i luoghi di lavoro. Un forte segnale di cambiamento è necessario sul fronte della precarietà del lavoro che determina la ricattabilità dei lavoratori. In questa direzione si dovrà procedere con confronti veri, con le imprese, sul tema dell’organizzazione del lavoro, precedendo dove è opportuno le necessarie stabilizzazioni ed una nuova e attiva partecipazione dei lavoratori al sistema di prevenzione".
"Dal 10 gennaio, i giovani non possono più partecipare alle attività sportive senza Green pass rafforzato, quindi con la certificazione di vaccino o guarigione da covid. Sono vicina alle società sportive, ai ragazzi e alle famiglie. Condivido le loro preoccupazioni". A scriverlo, in una nota, è l'assessore regionale Giorgia Latini, nel sottolineare come "sono i nostri adolescenti le vittime invisibili di questa pandemia".
"Negare la possibilità di fare sport e attività fisica insieme agli altri ragazzi avrà un impatto drammatico sulla loro crescita. Le restrizioni - aggiunge Latini - hanno avuto conseguenze drammatiche, con tanti giovani chiusi in casa, seduti su un divano o davanti ad uno schermo. Lo sport è un diritto, è salute ed ha un grande valore educativo". A lanciare un grido d'allarme sulle colonne del nostro quotidiano online, nei giorni scorsi, era stata anche l'Academy Civitanovese (leggi qui).
Diminuisce il numero di nuovi contagi nelle Marche, sebbene si resti su cifre molto elevate: rispetto ai 2.393 positivi ieri, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 1.955 casi. Anche la percentuale di positività scende dal 19,1% al 14,6%, così come il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti che passa da 890,63 a 813,04.
Corre sempre più delle altre province quella di Ancona che nelle ultime 24 ore conta 797 nuovi positivi al Covid- 19. A seguire le province di Pesaro Urbino con 340 casi, Fermo con 283, Ascoli Piceno con 259 e Macerata con 178. Si aggiungono poi 98 nuovi infetti di fuori regione. Sono 59 i positivi in setting scolastico/formativo, 22 i contatti in ambiente di vita socialità, 412 i casi per i quali sono in corso approfondimenti epidemiologici, per il resto come sempre le maggiori fonti di contagio sono contatti in casa o contatti stretti di casi positivi.
Sono due le fasce di età che da sole rappresentano ben oltre la metà dei nuovi positivi al Covid nelle Marche. Si tratta dei 25-44 anni (con 639 nuovi infetti) e 45-59 (con 504 nuovi positivi): complessivamente contano 1.143 dei 1.955 contagi complessivi di oggi. A seguire c'è la fascia dei giovani 19-24 anni, dove si registrano 195 nuovi casi, seguita da quella 6-10 anni con 103. Complessivamente i giovani da 0-18 anni che hanno contratto il virus oggi sono 331. Il 62% dei positivi risulta vaccinato con 2-3 dosi, il 38% non è vaccinato. Nelle terapie intensive il 27% dei pazienti è vaccinato con 2-3 dosi, il restante 73% non è vaccinato.
In diminuzione di una unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 325 pazienti, 59 dei quali in Terapia Intensiva (+1 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche tre decessi correlati al Covid: un 63enne di Montegranaro, un 71enne di Torre San Patrzio, un 94enne di Fermo.
Un pezzo per volta prende forma il puzzle messo su dalla Procura di Ancona che ha portato all’individuazione di 50 persone coinvolte nel giro dei Green Pass falsi e dei vaccini bluff nelle Marche. Nell’inchiesta, oltre a quello dell’infermiere anconetano Emanuele Luchetti, compaiono i nomi di un noto avvocato anconetano, un ristoratore di Civitanova e con loro anche il titolare di un’impresa edile e la dipendente di un supermercato. Professioni ed estrazioni culturali differenti ma un intento comune: ingannare la sanità pubblica e far ottenere ai no vax false certificazioni lascia passare in cambio di un pagamento. Per decisione del giudice per le indagini preliminari, Carlo Masini, a finire in carcere è stato l’infermiere 50enne Emanuele Luchetti, già attivo al Centro di salute mentale di Ancona. Una cinquantina le ordinanze di custodia cautelare per accuse a vario titolo per reati di corruzione, falso ideologico e peculato commessi in concorso.
Al momento sono 60 i pazienti che risultano coinvolti nell’inchiesta della procura all’Hub Paolinelli di Ancona, ma gli inquirenti ritengono che le persone coinvolte sarebbero molte di più, con Luchetti arrivato, in un solo giorno, ad attestare anche 18 vaccinazioni in realtà mai eseguite. A muovere l’infermiere solo un aspetto economico: nelle intercettazioni della Procura arrivava a dichiarare che «Tutto si poteva pensare tranne che in un anno compravo casa».
I quattro procacciatori, finiti adesso ai domiciliari, organizzavano il tutto telefonicamente. Tra questi spunta il nome dell’avvocato Gabriele Galeazzi, unico a non aver tratto profitto dalle finte vaccinazioni. Il procacciatore principale sarebbe stato invece Daniele Mecozzi, maceratese e contitolare del ristorante Casablanca di Civitanova Alta, già chiuso nel febbraio 2021 per la violazione delle norme anti Covid.
Con lui, che avrebbe intascato 50 euro per ogni finta certificazione e avrebbe rappresentato un punto di riferimento per tutto il Maceratese, anche l’imprenditore edile di Sappanico Stefano Galli per l’Anconetano. Un altro aggancio per Luchetti sarebbe arrivato dalla 41enne romena Daniela Maria Zeleniuschi, dipendente di un supermercato delle Brecce Bianche.
Indagata anche la dottoressa Liana Spazzafumo, 60enne dirigente regionale in servizio all’Agenzia regionale sanitaria e originaria di San Benedetto del Tronto. A lei vengono contestati i reati di corruzione, falso ideologico e peculato. Nel suo alloggio di Montemarciano, dove a volte alloggiava lo stesso Luchetti, sarebbero stati sequestrati migliaia di euro in contanti.
19 i maceratesi coinvolti nell’inchiesta, questi tutti i nomi: il penalista 47enne del Foro di Macerata, Gian Luigi Boschi; l’imprenditore civitanovese 52enne, Rossano Schiavoni; l’imprenditrice balneare civitanovese 52 enne, Maria Francesca Lattanzi. Con loro anche Mirko Bianchi, dipendente comunale di Civitanova ed ex membro dello staff di Ciarapica insieme al civitanovese Rossano Ciucci e al figlio Vittorio.
Questi i nomi degli altri maceratesi coinvolti fino a questo momento: Luca Marcolini (39 anni), Claudio Schiavoni (30 anni), Luca Pennesi (43 anni), Barbara Barucca (44 anni), Melissa Angeletti (48 anni), Giorgio Ferracuti (45 anni), Eleonora Scoponi (44 anni), Giorgia Lattanzi (30 anni), Jonathan Papapietro (29 anni), Roberto Tordelli (62 anni), Eleonora Tordelli (35 anni), Maria Cristina Cioti (64 anni), Maria Isabella Gentili (46 anni), Massimo Innaimi (28 anni).
I nuovi contagi da Covid nelle Marche, nelle ultime 24 ore, sono 1.745 (a fronte degli 879 di ieri). Il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti arriva a 874,65 (da 864,65), con una percentuale di positività che scende dal 20,9% al 12,5% di oggi. Questo quanto emerge dai dati diffusi dall’osservatorio epidemiologico regionale.
Resta sempre Ancona la provincia delle Marche con il maggior numero di nuovi positivi: sono 824 degli oltre 1700 dell'intera regione. A seguire, nell'ordine, le province di Ascoli Piceno con 252, Fermo con 230, Macerata con 186 e Pesaro Urbino con 145 nuovi casi. Sono 108 i nuovi infetti di fuori regione.
Le classi d'età dove è più diffuso il contagio sono 25-44 anni con 584 casi, e 45-59 con 449. Le fasce da zero e 18 anni raccolgono 287 casi, mentre ci sono 199 casi tra i giovani 19-24 anni.
Nell'ultima giornata sono 405 i soggetti con sintomi, per 326 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici. I positivi in ambito scolastico/formativo sono diciannove. È in aumento di sei unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 310 pazienti, 57 dei quali in Terapia Intensiva (numero invariato rispetto a ieri).
Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche otto decessi correlati al Covid. Tra le vittime un 17enne di Montecassiano. Il giovane soffriva già di una grave patologia e non si era potuto vaccinare, poi si è scoperto che era anche positivo. Trasferito d'urgenza a Torrette, il suo cuore ha smesso di battere ieri sera. A perdere la vita sono stati anche una 84enne di Ancona, un 80enne di Roma, una 73enne di Fano, un 84enne e un 91enne di Pesaro, una 88enne di Fano e una 85enne di Pesaro. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Oltre 14 milioni di euro di fondi statali e con destinazione vincolata: è la dotazione complessiva messa in campo dalla regione Marche per il sostegno alle attività produttive e turistiche a seguito dell’emergenza Covid. Si tratta di misure urgenti di indennità a fondo perduto, stanziate dallo Stato, a favore delle piccole e micro imprese di diversi settori colpiti dalla crisi pandemica e che sono state illustrate oggi nella prima conferenza dell’anno dal Presidente Francesco Acquaroli e dagli assessori Mirco Carloni e Guido Castelli. Presente all’incontro con la stampa, l’assessore Stefano Aguzzi.
Le linee di intervento riguardano, in particolare, la ricapitalizzazione delle imprese a cui viene destinata, attraverso Confidi, la somma di 6 milioni di euro; gli aiuti ai settori di intrattenimento e organizzazione di cerimonie (2 milioni e 880 mila euro); il trasporto turistico 592 mila euro; i parchi tematici e divertimento 592 mila euro. Le domande per accedere ai contributi partono dal 17 gennaio prossimo, con termine l’11 febbraio 2022.
Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli ha voluto sottolineare il buon lavoro svolto dal vicepresidente Carloni anche in veste di coordinatore delle attività produttive in seno alla Conferenza Stato-Regioni: “Un lavoro che si caratterizza anche per la qualità delle scelte e l’importante sforzo condotto: è la prima volta che si aiutano le imprese nella ricapitalizzazione e questo per ridare loro solidità e capacità competitiva. Ricordiamo tutti che le nostre imprese vengono da crisi ripetute: il sisma, quella degli istituti bancari e quindi la pandemia. Allora va dato uno spazio importante a queste misure che potremmo potenziare anche con la nuova programmazione europea per attuare le linee di indirizzo strategico che ci siamo dati e che verranno presto tradotte in leggi”.
Le diverse misure sono state illustrate dal vicepresidente della Giunta regionale Mirco Carloni: “Abbiamo distribuito 10 milioni di euro di trasferimenti statali vincolati a favore delle categorie produttive che hanno subito non solo un danno vigente, ma che hanno patito le restrizioni imposte dalla gestione dell’emergenza Covid. A queste misure, per circa 4 milioni, abbiamo aggiunto una dotazione di 6 milioni di euro, a disposizione dei Confidi marchigiani, per assegnare un contributo a fondo perduto destinato alla ricapitalizzazione e patrimonializzazione delle imprese, anche quelle cooperative che deliberano un aumento di capitale. Una misura veloce e di semplice erogazione, dedicata al variegato mondo delle piccole e medie imprese che vogliono investire per ripartire, rafforzando la propria attività o migliorando il rating aziendale per accedere a ulteriori finanziamenti bancari”.
“Va sottolineato – ha detto l’assessore al Bilancio, Guido Castelli – che si tratta di risorse la cui destinazione è il frutto di una interlocuzione tra Governo e Regioni per individuare i settori maggiormente fragili. Al sostegno alle attività turistiche – ha poi spiegato – va aggiunto anche quello alle attività connesse agli impianti sciistici per un importo di ulteriori 4 milioni e 475 mila euro. Vale a dire in aiuto a tutte quelle attività che hanno subito perdite a causa del Covid localizzate nelle zone di turismo e sport invernale. Vi è anche uno specifico parametro di valutazione per le aree del cratere sismico”.
Quindi Castelli ha definito l’impianto dei sostegni alla capitalizzazione “decisivo e determinante, strategico in un momento in cui vanno a scadenza le moratorie. Abbiamo cercato di creare un contesto – anche se è solo il primo passo – in cui le aziende si possono rafforzare, un sistema quasi di sorveglianza attiva del debito, da parte della Regione, che deve stare al fianco del nostro patrimonio produttivo fatto di piccole e piccolissime aziende”.
Nonostante il rientro in classe per molti studenti già dal 7 gennaio, continuano a essere diversi i problemi evidenziati nella Regione Marche da presidi e personale scolastico. Abbastanza da spingere i sindacati di categoria a richiedere la convocazione di un tavolo per discutere col direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ugo Filisetti, della sicurezza fra i banchi. Filisetti per il quale "chiudere le scuole è inutile: stiamo affrontando i problemi".
L’escalation della variante Omicron nel periodo delle festività natalizie - unita alle precarie misure di contenimento finora adottate – ha costretto gli addetti ai lavori a fare i conti con alcune criticità fondamentali, come quella del tracciamento dei contagi. A questo si lega il tema delle assenze da parte dei docenti (molti dei quali in quarantena) e il rischio di tornare in Dad per gli studenti.
Una situazione comune a tutto il territorio regionale, senza eccezioni. A Macerata è stato certificato negli ultimi giorni un tasso di alunni positivi pari al 7%: un dato rilevante, sebbene la percentuale dei professori contagiati risulti meno tangibile, al punto da costringere molte strutture a optare per la didattica a distanza. Fra queste, l’Istituto Agrario Garibaldi, il Liceo Scientifico, l’Istituto Tecnico Commerciale Gentili e il Liceo Classico Linguistico Leopardi.
Nella provincia di Ascoli, invece, i sindaci delle maggiori città hanno ritenuto opportuno procedere di propria sponte con la sospensione momentanea dell’attività didattica in presenza, per scongiurare il rischio di contagi, mentre nel Pesarese il tasso di alunni contagiati ha superato il 10%.
Quali sono, dunque, le regole da osservare per il rientro tra i banchi in sicurezza? Secondo la nota operativa emanata dal Ministero dell’Istruzione il 5 gennaio, ai bambini da 0 a 6 anni basterà un solo caso positivo per decretare la sospensione dell’attività didattica e la quarantena della durata di 10 giorni con test al termine. Per la scuola primaria, invece, la presenza di un solo caso farà scattare il regime di auto sorveglianza (con distanza interpersonale di 2 metri), mentre con almeno due casi si vedrà applicata la Dad per 10 giorni, anche qui test negativo al termine.
Nelle classi medie e superiori, si mantiene la lezione in presenza con un solo caso di positività, previo utilizzo da parte di tutti della mascherina FFP2 e il rispetto della distanza interpersonale di 2 metri. Con almeno due casi, invece, le misure cambiano in base al percorso vaccinale. Chiunque non abbia terminato il primo ciclo, o abbia passato il periodo di scadenza dei 120 dallo stesso o dalla guarigione, passerà in Dad per 10 giorni. A parametri inversi, rimane la lezione in presenza con l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 per almeno 10 giorni. In tutti i casi in cui venisse applicato il regime di auto sorveglianza, la nota del ministero prevede tamponi gratuiti, da effettuarsi presso farmacie o strutture convenzionate.
Per docenti e personale Ata, infine, rimane l’obbligo già previsto dal 15 dicembre di sottoporsi obbligatoriamente al vaccino, al quale vanno ad aggiungersi gli ultimi aggiornamenti del decreto legge valido anche per gli over 50. Con disposizioni ai presidi e responsabili delle varie strutture scolastiche di assicurarsi che ciascun professore presenti la dovuta certificazione.
Senza coraggio. Questo è quello che ho pensato del governo appena filtrata la notizia dell’ammenda da 100 euro (una tantum) nei confronti degli over 50 che decideranno di non aderire alla campagna vaccinale a seguito dell’obbligatorietà introdotta da Palazzo Chigi.Un vespaio di polemiche per la scelta di non assumersi delle responsabilità reali nei confronti della propria popolazione. “Una grottesca buffonata”, l’ha definita il virologo marchigiano Roberto Burioni. “Il prezzo delle nostre vite” ha invece commentato Martina Benedetti, infermiera simbolo della lotta al Covid. E con lei migliaia di medici e infermieri ormai stremati da quasi due anni di pandemia.Una voce che ha alimentato parecchi malumori anche nella maggioranza e che, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore del provvedimento stesso, ha subito spinto il governo a una parziale rettifica. Generando, manco a dirlo, ancora più confusione. Tremila euro. Questa la cifra che rischierà di pagare all’Agenzia delle Entrate chi sceglierà di non aderire alla campagna vaccinale.E dell’ammenda da 100 euro tutto cancellato, dunque? Affatto. Arriverà direttamente a casa degli over 50 che non si vaccineranno. A questa si aggiungerà la sospensione dal servizio, senza stipendio, se l’over 50 è anche un lavoratore. L’ammontare della cifra si spingerà fino a una sanzione compresa tra 600 e 1500 euro se l'obbligato al vaccino è colto sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato (da vaccinazione o da guarigione). In caso di reiterata violazione la sanzione sarà raddoppiata arrivando a tremila euro. Sono però tante le domande di fondo che è lecito porsi. Sono giuste le multe per i no vax o si tratta di una ammissione di impotenza nel controllo da parte delle istituzioni? Ha senso introdurle adesso che impazza la variante Omicron? E’ corretto introdurle quando il sistema sanitario nazionale sta per saltare per aria e non sono previste chiusure all’orizzonte in nome del “whatever it takes” nei confronti dell’economia? La Sicilia, ad esempio, è una delle regioni che rischiano la zona rossa.
Ha senso multare chi dal governo continua a ricevere solo cattiva informazione, confusione e paura? E ancora. Se davvero il governo vuole introdurre delle multe, ha senso far pagare solo 100 euro a chi, una volta entrato in terapia intensiva, rischia di far spendere allo Stato - e quindi ai contribuenti - fino a 2.800 euro al giorno?
Il clima di improvvisazione generale sembra regnare sovrano a Palazzo Chigi. E con (non) decisioni che, giorno dopo giorno, allontanano sempre di più persone fragili, indecisi e no vax dall’adesione alla campagna vaccinale. Se al posto di Mario Draghi ci fosse stato Giuseppe Conte, l'ex premier, politicamente parlando, sarebbe già saltato per aria. L'eletto non era Neo e Matrix non era tutta un’altra storia…
Sono 2.318 i nuovi positivi al coronavirus rilevati nelle Marche nell'ultima giornata (ieri 1.033 ma con meno tamponi esaminati) e l'incidenza torna a salire a 761,75 (ieri 715,19) su 100mila abitanti. I nuovi casi rappresentano una positività del 17,3% su 13.408 tamponi processati nel percorso diagnostico screening (totale tamponi 17.280, a cui si aggiungono oltre 9.000 test antigenici).
La provincia di Ancona si conferma come la più interessata dal contagio con 913 casi, seguita da Ascoli Piceno con 395, Macerata con 336, Pesaro Urbino con 324, Fermo con 244 e 106 casi fuori regione. Il virus continua a circolare soprattutto nelle fasce di età 25-44 anni (703 casi) e 45-59 (565 casi). Sono 497 i casi nelle fasce di età da zero a 18 anni.
Secondo l'Osservatorio Epidemiologico Regionale, per quello che riguarda l'incidenza, l'andamento del contagio procede "come da previsione, nel range stimato di casi", ma "si nota un aumento dell'incidenza nella classe di età 6-10 anni". Sempre per incidenza "le Marche sono al diciottesimo posto in Italia, al sedicesimo per i ricoveri in area medica e al quarto posto per le terapie intensive, dove si nota "una tendenza ad un leggero plateau. Terapie intensive dove l'83% dei pazienti non è vaccinato, il 17% lo è con 2/3 dosi".
Nell'ultima giornata sono 546 i soggetti con sintomi, per 553 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici. E rispuntano dopo la pausa festiva i positivi in setting scolastico/formativo: 16. È in aumento di dodici unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 307 pazienti, 56 dei quali in Terapia Intensiva (+4 rispetto a ieri).
Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche otto decessi correlati al Covid: una 67enne di Campofilone, un 94nne di Colli al Metauro, un 90enne di Jesi, una 81enne di Arcevia, un 71enne di San Marcello, un 80enne di San Severino Marche, una 78enne di Rapagnano e un 80enne di Montesanpietrangeli.
Con la convocazione dei grandi elettori per lunedì 24 gennaio da parte del presidente della Camera, Roberto Fico, inizierà ufficialmente la procedura per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. Molti sono i nomi che si sono fatti nel corso degli ultimi mesi su chi sarà il successore di Sergio Mattarella: nella Regione Marche, in particolare, i vari politici hanno manifestato seri dubbi in proposito, invitando, allo stesso tempo, le parti ad un confronto sul tema saggio, ponderato e volto a preservare gli equilibri del territorio.
Nel domandare ai diretti interessati "chi voterebbe come prossimo Presidente della Repubblica?" non sono mancate comunque le sorprese. «Sarebbe ora di eleggere un presidente donna - ha dichiarato, ad esempio, l'assessore Angelo Sciapichetti (Pd) - e secondo me chi metterebbe d'accordo sia destra che sinistra è la ministra della giustizia Marta Maria Carla Cartabia, secondo me molto preparata».
Di tutt'altro parere è parso, invece, il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica (FI): «Sarei banale se proponessi Silvio Berlusconi, che è il capo del mio partito. Mi ha fatto piacere comunque vedere che il suo è uno dei nomi più gettonati, perché costituisce in qualche modo una forma di riscatto per una figura politica importante come lui. In generale, però è difficile fare previsioni: il Parlamento dovrà lavorare bene».
«Di base non ne faccio un principio assoluto del fatto che il prossimo Capo dello Stato debba essere uomo o donna - ha commentato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei (Lista Civica) - e credo sia troppo presto ancora per avere un'idea chiara. Ma se dovessi scegliere fra i nomi finora discussi, preferirei che rimanesse Sergio Mattarella, perché abbiamo bisogno di una figura equilibrata come è stato lui soprattutto in questi ultimi anni così difficili».
A fare da contraltare ai pareri più schietti sono stati quelli meno avventati, per esempio, dei deputati Tullio Patassini (Lega), Alessia Morani (Pd) ed Mirella Emiliozzi (M5s). «È una domanda importante - ha affermato Patassini - ci vuole una figura politica condivisa e concordata con il centrodestra. Oggi abbiamo l'occasione di scegliere un rappresentante dei cittadini italiani che prescinda una volta tanto dai vari partiti, il nome è solo una questione successiva».
«Evito di rispondere, vista la delicatezza del tema - dichiara Morani - ma finora la mia idea non rientra in quella dei nomi più gettonati. Per il resto, auspico ad una figura come quella dell'uscente Mattarella, che secondo me ha svolto un lavoro straordinario».
«Penso sia l'elezione più importante degli ultimi 80 anni - ha commentato Emiliozzi - e nonostante la mia idea personale, ci stiamo ancora confrontando con i colleghi del movimento. In un momento come questo, abbiamo bisogno di una guida forte che preservi il tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Il compito che siamo chiamati a svolgere è serio e deve prescindere dalle bandiere, perché la situazione è straordinaria, anomala».
A chiudere l'elenco delle dichiarazioni non poteva mancare il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli (Lega), che si è voluto concedere per l'occasione una battuta: «Vista la situazione attuale, penso che mi potrei candidare anche io come prossimo Presidente della Repubblica».
Prime due somministrazioni nelle Marche del farmaco anticovid in compresse Molnupiravir. Ad annunciarlo, in una nota condivisa sui social, è l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini: "Il 6 gennaio un medico Usca ha effettuato una visita domiciliare ad un paziente Covid di Roccafluvione (Ascoli Piceno) e, dopo aver verificato che esistevano i presupposti per il trattamento con il farmaco, ha attivato la prescrizione in Aifa e consegnato a casa del paziente il farmaco, prelevato dalla sede dell'Usca, con il foglio illustrativo in italiano".
"Lo stesso giorno un'altra prescrizione è stata fatta, in serata, da un medico di medicina generale coordinatore Usca per un paziente di Ascoli Piceno, di cui aveva già a disposizione gli elementi clinici per attivare la prescrizione suo assistito" aggiunge Saltamartini, che sottolinea anche come "la somministrazione del Molnupiravir non prescinde dalla vaccinazione, e neppure dalle precauzioni igieniche, dall'uso della mascherina e dal distanziamento".
Nelle Marche sono state consegnate nei giorni scorsi 600 confezioni del farmaco antivirale, già somministrato nel lazio, in Liguria e in Piemonte. Intanto l'Azienda ospedaliera Marche nord ha avviato un percorso sperimentale, scrive sempre Saltamartini, "prevedendo per i pazienti positivi che si recano al pronto soccorso il trattamento ambulatoriale con anticorpi monoclonali e Remdesivir".
Quest'ultimo è "un farmaco a disposizione da tempo, ma la novità consiste nella sua nuova modalità di somministrazione (sempre endovena, ma tempestiva) su pazienti che si devono recare per tre giorni consecutivi in ambulatorio o in ospedale senza alcun ricovero. Un recente studio pubblicato dal New England Journal of Medicine - spiega l'assessore - dimostra che così somministrato il farmaco produce la riduzione dell'80% dell'evoluzione della malattia e del ricovero.". Infine, conclude Saltamartini, "dal Ministero della Salute trapela la notizia che il Novavax potrebbe essere disponibile entro la fine del corrente mese".
Nella giornata odierna si è svolto lo screening grautito per gli studenti in tutta la Regione Marche, utile a garantire il rientro nelle scuole in sicurezza. Solo nella provincia di Macerata si sono svolti in totale circa 423 tamponi, che hanno segnalato 43 casi positivi di Covid-19, di cui 14 a Civitanova Marche (su 185 tamponi) e 7 a Matelica (su 67). Domani sarà previsto per molti comuni il rientro nelle classi - fatta eccezione di quelli i cui sindaci hanno deciso di posticiparne la riapertura per la prossima settimana - ma nel Maceratese i centri di Tolentino, Petriolo e Mogliano saranno soggetti alla lezione in dad, come disposto dall'Ufficio scolastico regionale.
Nel resto della regione - secondo i dati finora riportati - i risultati dei tamponi sono stati 27 positivi per Ancona (su 365 test effettuati), 11 per Fabriano (su 149), 26 per Jesi (su 215), 27 per Senigallia (su 255), 21 per Osimo (su 245), 48 per Pesaro (su 512), 12 per Urbino (su 297), 39 per Fano (su 589, registrando il numero più alto di tamponi processati), 22 per Fermo (su 353, escluso Amandola) e 9 per Ascoli Piceno (su 108, escluso San Benedetto).