Restano alti i numeri della quarta ondata, spinti dalla variante Omicron, anche se la curva continua a mostrare una fase di stabilizzazione. Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio Epidemiologico delle Marche. Oggi il Gores ha segnalato 5.952 nuovi positivi (ieri erano 5.853), il 38,7% (il tasso di positività ieri era del 38%%) dei 15.362 (15.406) tamponi analizzati. L'incidenza scende a 2.609,65 (2.985,12) casi settimanali ogni 100mila abitanti.
Sono 633 persone con sintomi; i casi comprendono anche 3.004 contatti stretti di positivi, 1.199 contatti domestici, 59 in ambienti di scuola/formazione, 4 in ambiente di lavoro, 3 di vita/socialità, 1 in setting sanitario e 1 assistenziali; oltre mille (1.034) i contagi sui quali è in corso un approfondimento epidemiologico.ì
È ancora la provincia di Ancona la più colpita con 1.583 casi. Seguono: Pesaro-Urbino (1.456), Macerata (1.174), Ascoli (800), Fermo (704) e 235 da fuori regione. La fascia d’età fra 25-44 anni fa registrare 1.648 casi, quella 45-59 fa registrare 1.339 casi. Sono ben 1.642 quelli tra i ragazzi da zero a 18 anni, 334 tra 19-24enni, 989 tra over 60.
Nelle ultime 24 ore sono scesi a 349 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-4 rispetto a ieri), dei quali 53 in Terapia intensiva (+2 rispetto a ieri) e 293 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 75 (-1) e quelli in reparti non intensivi 218 (-4 rispetto a ieri) mentre 39 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano cinque decessi correlati al Covid: un 91enne di di Potenza Picena, una 94enne di Ripatransone, una 85enne di Porto Recanati, un 79enne di Monteprandone e una 83enne di Ancona.
Niente più passaggio in arancione: le Marche rimarrà anche per la prossima settimana in zona gialla. A comunicarlo è il presidente della Regione Francesco Acquaroli: "Alla luce dei dati degli ultimi tre giorni, l’andamento sta cambiando soprattutto nelle terapie intensive. Pur non trattandosi di un'inversione di tendenza netta, questa settimana siamo tornati al di sotto della soglia della zona arancione, considerando anche i parametri realtivi all'Area Medica. uindi per questa settimana restiamo in zona gialla".
Dietrofront dunque, nonostante le percentuali rese note solo due giorni fa (23% saturazione Intensive e 28,5% Area Medica), che avevano dato ormai per scontato il passaggio di colore entro il 24 di gennaio (leggi qui). Nel frattempo, proseguono le difficoltà in termini di tracciamento dei contagi e di assistenza medica - causa il deficit di risorse tecniche e umane conclamate.
Secondo i dati relativi alla settimana compresa fra il 12 e il 18 gennaio, la Regione Marche ha raggiunto quota 226 somministrazioni degli anticorpi monoclonali - 60 in più rispetto i giorni precedenti. Il risultato è stato accolto con plauso dall'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, accompagnando agli stessi numeri anche quelli relativi al Molnupiravir: nello stesso periodo, la pillola anti-Covid è stata ricevuta da 81 pazienti, dimostrando la diffusione capillare del farmaco presente sul mercato già dal 4 gennaio.
"Dopo la Valle D'Aosta, siamo tra i primi con il maggior numero di prescrizioni - ha dichiarato Saltamartini - I monoclonali hanno da tempo dimostrato la loro efficacia, e sono il contributo più valido per curare il Covid a livello ambulatoriale specie nei soggetti fragili". Per la prossima settimana - secondo quanto comunicato dalla Regione - sono già previste 229 prescrizioni: un aumento che va di pari passo anche con l'utilizzo del Remdesivir Precoce in somministrazione ambulatoriale, riducendo di conseguenza quello del farmaco utilizzato in regime ospedaliero.
"Da metà febbraio - ha aggiunto l'assessore - è atteso anche l'arrivo del nuovo vaccino Novavax basato su proteine ricombinanti, destinato a coloro i quali hanno avuto dubbi sui vaccini vettoriali e a base Rna. Questo ci permetterà di proseguire al meglio la campagna vaccinale".
“Dobbiamo salvaguardare la continuità delle imprese, il loro valore sociale, economico e di tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità”. Questo l’imperativo ad animare il vertice del Partito Democratico Regionale che si è tenuto ieri sera presso Il Veneziano di Civitanova Marche, ristorante rinomato del lungomare nord. Sul tavolo dell’incontro la tanto discussa direttiva Bolkestein promossa dall’UE: una manovra che rischia di penalizzare balneari e gestori di attività in aree demaniali marittime.
Durante il dibattito intitolato "Per superare la Bolkestein", sono intervenuti i rappresentanti del Pd Umberto Buratti e Mario Morgoni (responsabili in Parlamento), Maurizio Mangialardi (capogruppo Pd della Regione) e Francesco Micucci (componente dell’assemblea nazionale per il Pd di Civitanova). Fra i presenti, anche la candidata sindaco del centrosinistra Mirella Paglialunga.
«Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – hanno dichiarato i dem - dovrà impegnarsi di più nella prossima Conferenza Stato-Regioni affinché il Parlamento giunga quanto prima a una legge nazionale che tuteli il lavoro e gli investimenti di migliaia di piccole imprese a conduzione familiare operanti nel settore balneare. Stiamo parlando della ricchezza prodotta nel territorio e che deve restare nel territorio, a differenza di quanto accadrebbe qualora le future concessioni fossero assegnate a grandi gruppi di carattere nazionale e internazionale».
Pochi giorni prima era tornata ad esprimersi sull’argomento anche la rappresentanza di centrodestra delle Marche, nel corso dell’ultimo Consiglio Regionale tenutosi ad Ancona. «L’Europa pretende il rispetto del principio della concorrenza per le nostre micro concessioni balneari – ha dichiarato il consigliere Marco Marinangeli (Lega) -, ma poi non interviene quando si tratta di regolamentare quella dei giganti del web. La sentenza del Consiglio di Stato del 13 gennaio 2022 che prorogherebbe le concessioni a fine 2023 – e non più al 2033 come era stato richiesto – rischia di avere un serio impatto su tutto il settore interessato, con notevoli difficoltà economiche per gli operatori locali e la preclusione di ogni prospettiva imprenditoriale».
A fare da èco alle parole di Marinangeli quelle della forzista Jessica Marcozzi e del presidente del consiglio regionale Dino Latini (UDC). «Ci aspettiamo che la giunta Acquaroli a solleciti e supporti ogni azione a favore delle migliaia di attività marittime, piccole e medie imprese, in larga parte a conduzione familiare. Allo stesso tempo, il Governo e il Parlamento dovranno impegnarsi in termini sia legislativi, sia di forte dialogo a livello europeo».
Non si arrestano i contagi, in virtù della variante Omicron e del conteggio dei tamponi rapidi. Dopo i 5.850 casi di ieri, oggi si registrano 6.905 nuovi positivi. Il tasso di positività passa al 41,89% (ieri 39,1%) sui 16.528 tamponi analizzati. L'incidenza settimanale si attesta, invece, a 2.549,41 casi su 100mila abitanti: numero invariato rispetto a ieri.
Il virus continua a correre soprattutto in due province: Ancona (1.859) e Pesaro Urbino (1.713), seguite da Macerata (1.340), Ascoli Piceno (911) e Fermo (783); sono 299 i contagi provenienti da fuori regione. Per quanto riguarda le classi di età, le più colpite si confermano quelle tra i 25 e 44 anni con 1.985 casi e tra 45 e 59 anni con 1.564 nuovi casi.
Resta alta l'attenzione anche per i contagi tra i più giovani: nelle tre fasce che comprendono bambini e adolescenti tra 6 e 18 anni, infatti, sono stati registrati 1.856 casi. Nella sola fascia 0-2 si hanno ben 103 contagiati. I non vaccinati rappresentano il 75% dei ricoverati nelle terapie intensive, il 67% di quelli nell'area medica.
I soggetti con sintomi sono 699, i casi in fase di approfondimento epidemiologico 1.655, 72 i positivi in setting scolastico/formativo. Sono 2.703 i contatti stretti di casi positivi, 1.746 i contatti domestici, 9 i contatti in ambiente di vita socialità, 6 in setting lavorativo, 11 casi extra regione.
Nelle ultime 24 ore sono scesi a 342 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-7 rispetto a ieri), dei quali 50 in Terapia intensiva (-5 rispetto a ieri) e 292 in Area medica (-2); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 75 (+4) e quelli in reparti non intensivi 217 (-6 rispetto a ieri) mentre 26 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano tre decessi correlati al Covid: una 90enne di Fano, una 63enne di San Costanzo e una 72enne di Fermignano.
"Con i parametri attuali le Marche sono praticamente certe della zona arancione o da lunedì 24 gennaio o da quello seguente". Ne è convinto il presidente della Regione Francesco Acquaroli che ricorda come i numeri attuali diano un "margine ristretto" (attualmente 23% saturazione Intensive e 28,5% Area Medica) e a meno di "un'inversione di tendenza improvvisa nelle positività o nelle ospedalizzazioni" per le Marche sarà zona arancione.
"Difficile che si verifichi una inversione di tendenza netta - afferma Acquaroli - e in così poco tempo, il margine è ristretto. Se non avremo i numeri per la zona arancione questa settimana, quasi sicuramente li avremo per la prossima". D'altro canto, il governatore ribadisce la necessità di cambiare i parametri, partendo da quello dei "ricoveri", e le difficoltà di tracciamento con un numero di positivi "enorme".
"Ho sempre detto che il super Green pass non avrebbe prodotto un effetto calmierante rispetto alla curva epidemiologica, che si sarebbe arrivati comunque a restrizioni di questo genere. Confidiamo - aggiunge Acquaroli - sul fatto che sia l'ultimo passaggio che ci apprestiamo a fare e che non ce ne siano altri". "Tracciare i contatti di 7 mila persone - osserva il presidente - significa per le Marche ogni giorno tracciare città intere. Non abbiamo né le risorse umane né tecniche per affrontare un'azione di questo genere. Tante persone, magari inconsapevolmente, - conclude - sfuggirebbero in ogni caso al tracciamento. Stiamo alla responsabilità di tutti. Il governo ne prenda atto".
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Ha il Green Pass scaduto ma si rifiuta di scendere dal pullman e aggredisce l’autista. Una donna di 53 anni di origine polacca ma residente a Martinsicuro (TE) è stata trasportata in ospedale per un trattamento sanitario obbligatorio richiesto dalle Forze dell’Ordine giunte sul posto. Il fatto di cronaca si è verificato martedì a San Benedetto del Tronto, all’altezza dell’area di servizio Agip lungo la Statale 16. La donna, dopo essere stata a più riprese invitata a scendere dal mezzo, ha costretto l’autista a richiedere l’intervento degli agenti del locale commissariato, che hanno tentato di far calmare la 53enne insieme a una pattuglia della Polizia locale. All’arrivo delle Forze dell’Ordine la donna è però esplosa urlando e sbraitando contro il personale in servizio che l’aveva invitata a scendere dal mezzo dopo il controllo. Una situazione esplosiva a tal punto da richiedere l’intervento di un’ambulanza del 118 per trasportare la passeggera al “Madonna del Soccorso” di San Benedetto per un accertamento sanitario obbligatorio.
Molti operatori provincia di Ascoli Piceno non si sono sottoposti al vaccino obbligatorio anti-covid, per questo motivo, nonostante i solleciti, la presidente dell’Ordine provinciale dei medici, Fiorella De Angelis, si vede costretta a inviare nelle prossime ore una sessantina di diffide ai diretti interessati. Fra di loro anche medici anziani che in realtà non professano più da parecchio tempo.
Entro cinque giorni dovranno indicare la data nella quale sottoporsi alla profilassi, oppure spiegare i motivi dell’esonero. Qualora non lo facessero scatterebbe la procedura disciplinare che prevede la sospensione amministrativa fino al 15 giugno, mentre i certificati di esonero finora rilasciati scadranno a fine mese. Come purtroppo accade c’è anche chi per aggirare l’ostacolo ricorre al certificato di malattia che stoppa il provvedimento disciplinare. Si tratta di un fenomeno difficilmente controllabile, che rischia di espandersi
"Sono 645 attualmente le classi messe precauzionalmente in quarantena nelle Marche", un numero più che doppio rispetto alla situazione di una settimana fa (313), su un totale di 10.464 classi complessive. Lo riferisce l'assessore regionale all'Istruzione Giorgia Latini (Lega), a margine della seduta del Consiglio Regione.
"Però - osserva Latini - se pensiamo che nelle Marche abbiamo circa 10.500 classi ovviamente è una percentuale ancora bassa. I dati che abbiamo sono ancora in crescita - ammette l'assessore - però la stragrande maggioranza della popolazione scolastica è in presenza ed è il risultato che c'interessa perché sappiamo che le misure che abbiamo messo in campo sono volte a far sì che i nostri studenti quest'anno svolgano il più possibile le lezioni in presenza".
"Sappiamo quanto sono stati penalizzati purtroppo dalla didattica a distanza: ce lo dicono le prove Invalsi, i medici in merito all'aumento dei casi di depressione e le problematiche di tipo caratteriale che insorgono nelle nuove generazioni e per le quali in questi due anni hanno influito in negativo - afferma l'assessore Latini -. Anche in questo momento critico della pandemia dobbiamo andare avanti".
Nelle Marche nuovo record di contagi: sono 7.748 i casi positivi segnalati nelle ultime 24 ore, con il tasso di positività che sale al 40,5% su 19.138 tamponi testati (ieri era del 40,3%) mentre l'incidenza si attesta a 2.319,16 casi su 100mila abitanti (ieri 1.919,13). Questo quadro emerge dai dati rilasciati dall’Osservatorio Epidemiologico delle Marche. Si tratta anche dell'effetto dei nuovi criteri che sanciscono la diagnosi di positività anche con testa antigenici rapidi, effettuati in farmacie, laboratori e strutture convenzionate.
Non si arresta, dunque, la quarta ondata dominata dalla variante Omicron, che "si è già allargata a macchia d'olio nelle Marche, specie nella provincia di Ancona dove ha raggiunto la massima prevalenza". A dirlo è il virologo Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona. Nelle altre province delle Marche (Macerata, Pesaro Urbino e Ascoli Piceno) "la prevalenza è sopra il 90%", mentre "è più indietro" a Fermo.
La quota restante di infezioni "è ancora causata dalla variante Delta" presente in maniera residuale. Secondo il professor Menzo, questa differente distribuzione della prevalenza di Omicron potrebbe dipendere "dai maggiori rapporti commerciali che la provincia di Ancona detiene, rispetto alle altre, con la Lombardia, regione dove sappiamo che la variante è arrivata prima". "Nei prossimi giorni - aggiunge - mi aspetto una ulteriore risalita dei contagi per effetto della riapertura delle scuole".
Oggi è stata proprio la provincia di Ancona quella con più contagi (2.122), seguita da Pesaro Urbino (1.977), Macerata (1.392), Ascoli Piceno (1.097) e Fermo (859); sono 301 i contagi provenienti da fuori regione. Il contagio rimane più concentrato nelle fasce di età 25-44 anni con 2.100 casi, e 45-59 anni con 2.045 casi. Nelle fasce di età da zero a 18 anni si contano 2.109 casi, dei quali 704 tra i bambini 6-10 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 347 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+4 rispetto a ieri), dei quali 59 in Terapia intensiva (-5 rispetto a ieri) e 288 in Area medica (+9); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 72 (+9) e quelli in reparti non intensivi 216 (numero invariato rispetto a ieri) mentre 29 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano otto decessi correlati al Covid: una 90enne e un 57enne (si tratta di Roberto Verdenelli, il cui decesso è stato notificato dalla Regione soltanto oggi) di Recanati, una 56enne di San Costanzo, un 82enne di Penna San Giovanni, una 72enne di Ascoli Piceno, una 80enne di Senigallia, una 66 di Monte Urano e un 69enne di Montegiorgio.
Guardia di finanza: pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di concorso per l’arruolamento di 66 allievi ufficiali all’Accademia del corpo, per l’anno accademico 2022/2023.
I posti disponibili per allievo Ufficiale della Guardia di Finanza sono così ripartiti: 58 posti sono destinati al comparto ordinario; 8 posti sono destinati al comparto aeronavale. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che abbiano, alla data del 1° gennaio 2022, compiuto il diciassettesimo anno di età e non superato il giorno del compimento del ventiduesimo anno di età, vale a dire siano nati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 1° gennaio 2005, estremi inclusi.
Tutti i candidati devono possedere, inoltre, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute. Possono partecipare anche coloro che, pur non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2021/2022.
La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo «concorsi.gdf.gov.it», seguendo le istruzioni del sistema automatizzato, entro il termine perentorio del 14 febbraio 2022. Sul sito internet della Guardia di Finanza “gdf.gov.it” è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sui concorsi.
Sono 2.012 i nuovi positivi segnalati nelle ultime 24 ore nelle Marche, con il tasso di positività schizza al 40,3% su 3.995 tamponi testati (ieri era del 34,7% su 14.184) mentre l'incidenza si attesta a 1.919,13 casi su 100mila abitanti (ieri 1.459,83). Questo quadro emerge dai dati rilasciati dall’Osservatorio Epidemiologico delle Marche. Non si arresta, dunque, la quarta ondata dominata dalla variante Omicron nonostante (come ogni lunedì) non venga effettuato un numero elevato di tamponi.
Oggi è stata la provincia di Ancona quella con più contagi (622), seguita da Pesaro Urbino (445), Macerata (370), Ascoli Piceno (306) e Fermo (199); sono 90 i contagi provenienti da fuori regione. I soggetti con sintomi sono 311, 401 i casi per i quali sono in corso approfondimenti epidemiologici, mentre i positivi in setting scolastico/formativo 14.
Tra i nuovi casi ci sono 694 contatti stretti di casi positivi e 547 contatti domestici, 18 contatti in ambiente di vita socialità, 5 contatti in setting lavorativo. Contagio più concentrato nelle fasce di età 25-44 anni con 606 casi, e 45-59 anni con 455. Nelle fasce di età da zero a 18 anni si contano 594 casi, dei quali 239 tra i bambini 6-10 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 343 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+5 rispetto a ieri), dei quali 64 in Terapia intensiva (+2 rispetto a ieri) e 279 in Area medica (+3); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 63 (-2) e quelli in reparti non intensivi 216 (+5) mentre 10 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano tre decessi correlati al Covid: una 84enne di Senigallia, un 65enne di Porto Sant'Elpidio e un 66enne di Pesaro. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Sono 4.923 i positivi al coronavirus rilevati nell'ultima giornata nelle Marche, dove prosegue l'aggiornamento del bollettino della Regione con il nuovo metodo di conteggio in base alle nuove regole che hanno dato il via libera alla diagnostica con il solo test antigenico rapido senza conferma di un tampone molecolare, effettuata anche in farmacie, laboratori, strutture professionali. Il tasso di incidenza sale a 1.459,83 su 100mila abitanti.
Sono 17.126 i tamponi analizzati, 598 i positivi sintomatici e 1.255 in casi in fase di approfondimento epidemiologico secondo l'Osservatorio Epidemiologico Regionale, si sta recuperando il tracciamento, mentre dal punto di vista epidemiologico lo studio sull'andamento dell'incidenza (con la vecchia modalità) evidenzia "una prima flessione dell'incidenza (circa 17% sulla settimana passata), quindi il raggiungimento del plateau epidemico".
Occhi puntati sulla scuola per vedere se nella prossima settimana ci saranno variazioni a livello epidemico: i positivi in setting scolastico/formativo sono 32 nelle ultime 24 ore. I contatti stretti di casi positivi sono 1.642, i contatti domestici 1.355, 19 i contatti in ambiente di vita/socialità.
La provincia con il maggior numero di casi, 1.365, è Ancona, seguita da Pesaro Urbino con 1.192, Macerata con 895, Ascoli Piceno con 759, Fermo con 508, e 204 casi fuori regione. Il virus circola soprattutto nelle fasce d'età 25-44 anni con 1.348 casi e 45-59 con 1.335 . Sono invece complessivamente 1.180 i casi nelle fasce di età da zero a 18 anni: i gruppi più numerosi sono i 14-18 anni con 380 e 6-10 anni con 373.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 338 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+10 rispetto a ieri), dei quali 62 in Terapia intensiva (-3 rispetto a ieri) e 276 in Area medica (+13); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 65 e quelli in reparti non intensivi 211 mentre 18 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano sei decessi correlati al Covid: una 51enne di Sassoferrato, una 93enne di Pesaro, una 84enne di Fermo, una 80enne di Falconara Marittima, un 73enne di Offagna e una 47enne di Carassai. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Altro picco di casi di positività al coronavirus nelle Marche dovuto però anche al nuovo metodo di conteggio dopo il via libera alla diagnostica con il solo test antigenico rapido senza conferma di un tampone molecolare: i contagi registrati in un giorno sono 5.766, con l'incidenza a 1.257,42.
Sono dati in 'assestamento', non completamente indicativi, in quanto comprendono ancora parte dell'arretrato di contagi dei giorni scorsi, da considerare con il nuovo sistema. La Regione Marche sta dunque completando l'aggiornamento del bollettino giornaliero in cui, con le nuove norme in vigore dal 12 gennaio, confluisce ora tutta la diagnostica con tampone molecolare e antigenico anche da farmacie convenzionate, laboratori analisi e strutture e professionisti autorizzati e accreditati, e non solo nel caso di 'contatto di soggetto positivo' come avveniva in precedenza.
In ogni caso, dei 5.766 casi sono 1.720 quelli rilevati in provincia di Ancona, 1.430 in quella di Pesaro Urbino, 920 nel Maceratese, 779 in provincia di Ascoli Piceno, 639 nel Fermano e 278 i contagiati provenienti da fuori regione. Le persone con sintomi sono 624; i casi comprendono 2.002 contatti stretti di postivi, 1.456 contatti domestici, 59 in ambiente di scuola/formazione, 6 in ambito lavorativo, 33 in ambiente di vita/socialità, 1 in setting assistenziale e 2 sanitario; in corso approfondimenti epidemiologici su 1.541 contagi. Sono ben 2.060 i contagi nella fascia 6-10 anni: quasi la metà dei casi complessivi si riscontra tra gli under 18 (2.753 dei 5.766 complessivi).
Il totale dei tamponi esaminati è stato di 25.412 con una percentuale di positività al 25,6%. È la fascia d'età 6-10 anni quella in cui si sono rilevati più casi (2.060), seguita da 25-44 anni (1.149) e 45-59 anni (944). Nelle ultime 24ore sono scesi a 328 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche, dei quali 65 in Terapia intensiva (+7 rispetto a ieri) e 263 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 65 e quelli in reparti non intensivi 198 mentre 18 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano tre decessi correlato al Covid: una 93enne di Monte Vidon Corrado, una 74enne di Falconara Marittima e un 66 di San Benedetto del Tronto.
Si svolgerà questo fine settimana, tra sabato 15 e domenica 16 gennaio, lo screening gratuito volontario per gli studenti delle scuole superiori delle Marche. Saranno 15 le postazioni individuate nelle 5 Aree Vaste nelle quali si potrà avere accesso senza prenotazione.
"Un grande sforzo organizzativo di Regione e Asur, impegnate assiduamente con le altre aziende sanitarie a portare avanti la campagna vaccinale, per mettere in campo questa iniziativa volta ad offrire agli studenti uno strumento in più per poter frequentare la scuola in sicurezza" sottolinea l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
"Una risposta molto incoraggiante quella della fascia 14 – 18 anni, che supera il 90% di somministrazione di prime dosi e oltre l’81% dei casi ha ricevuto anche la seconda dose: lo screening ha comunque l’obiettivo di proseguire l’anno scolastico appena ripartito in sicurezza. Dove possibile il punto screening sarà organizzato in modalità Drive Through" ha aggiunto l'assessore.
Questo il programma:
Area Vasta 1
Sabato 15 gennaio
Pesaro 14.30 - 19.30 in via Lombardia,7
Domenica 16 gennaio
Fano 8 – 13 ex CODMA Via Tommaso Campanella,
Urbino 8 – 13 a Medicina Legale e del Lavoro in via Sasso 70
Area Vasta 2
Domenica 16 gennaio
Ancona 8 -20 Palarossini in via Cameranense
Fabriano 9-14 Protezione Civile di via Fornaci 108
Falconara 14-18 Pinacoteca Francescana in Piazza S.Antonio
Jesi 8.30 – 16.30 Zona Zipa in via Dell’Industria
Osimo 9-15 Pala Baldinelli in via Striscioni 82
Senigallia 8-13 Stadio Bianchelli in via Montenegro 21
Area Vasta 3
Sabato 15 gennaio
Matelica 10 – 12.30 Protezione Civile presso Località Cavalieri
Domenica 16 gennaio
Civitanova Marche 8.30-12.30 Piazzale antistante Covid Hospital in via San Costantino
Macerata/Piediripa 8-14 Via Teresa Noce 22
Area Vasta 4
Domenica 16 gennaio
Fermo 8-14 Fermo Forum in via Giovanni Agnelli
Area Vasta 5
Domenica 16 gennaio
Ascoli Piceno 8-14 Ospedale in via degli Iris
San Benetto del Tronto 8-14 vicino al Palazzetto in Viale dello Sport
Nuovo record di vaccini nelle Marche. Mercoledì 12 gennaio sono state somministrate 19.618 dosi: 1.800 le prime, 1.843 le seconde e 15.975 le terze. “Dopo il record di vaccini dell’11 gennaio ne abbiamo raggiunto uno più alto ieri – commenta l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. E’ la prova che la via da seguire è sempre la prenotazione nonostante la disponibilità di alcuni open day".
"Ieri sono partiti ben 7 mila sms a tutti quei soggetti col ciclo vaccinale in scadenza, che avevano una prenotazione assegnata per febbraio e marzo - aggiunge l'assessore -. Oggi il lavoro dell’Asur prosegue, così da dare una risposta a tutti i 60 mila marchigiani col green pass in scadenza. A questi ritmi siamo certi di raggiungere a gennaio tutti i 420 mila marchigiani che devono fare la terza dose”.
Delle 19.618 dosi totali, 5.867 sono state somministrate in provincia di Ancona, 3197 nell’ascolano, 2.595 nel fermano, 3.561 nel maceratese e 4.398 in provincia di Pesaro-Urbino. La fascia di età che ha ricevuto più prime dosi è stata ancora quella 0-16, con 708 somministrazioni, seguita dalla fascia 50-59 con 273 (dall’8 gennaio e fino al 15 giugno 2022 è stabilito l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 50 anni di età, e dal 15 febbraio tutti i lavoratori over 50 del settore pubblico e privato per accedere al luogo di lavoro saranno tenuti ad esibire il super green pass).
Aumentano gli infortuni nelle Marche: nel 2021 sono stati 15.000 e cioè 847 in più rispetto al 2020; i mortali sono 30. Nelle Marche, negli ultimi 10 anni, sono stati denunciati 212mila infortuni sul lavoro di cui 388 mortali. "Una vera e propria strage che va fermata" sottolinea la Cgil (ieri, purtroppo, un altro caso a Porto Recanati).
Dai dati elaborati dalla stessa Cgil Marche, nel periodo gennaio - novembre 2021, emerge l’aumento degli infortuni del 6% . Gli infortuni, in occasione di lavoro, sono aumentati del 3,7%, come quelli in itinere, in aumento del 22,3%. Gli infortuni mortali, sempre nel periodo gennaio-novembre 2021, sono stati 30.
“Il sistema produttivo marchigiano – dichiara Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil Marche - impegnato nella ripresa post-covid, nella ricostruzione post-sisma e nell’esecuzione degli appalti finanziati dal P.N.R.R. con crono programmi stabiliti, dovrà misurarsi con un forte intervento istituzionale e datoriale nella formazione dei lavoratori e nella conoscenza dei rischi connessi alle attività produttive. Ma soprattutto il sistema produttivo dovrà confrontarsi con modalità nuove, anche in vista della piena applicazione delle nuove norme in materia di salute e sicurezza sancite dal Decreto 146/2021 convertito dalla legge 215/2021”.
In tal senso, “confidiamo in una proficua collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali - aggiunge Galli - che sono chiamati alla vigilanza, alla formazione dei lavoratori e alla piena applicazione delle norme che tutelano i lavoratori, soprattutto per la fase di ripesa che si preannuncia dal 2022”. La Cgil poi chiede alla Regione di “mettere mano alla prevenzione con risorse e organici in numero adeguato per incrementare i controlli nelle aziende e nei cantieri” .
Per quello che riguarda il sindacato, conclude Galli, “il ruolo degli R.L.S (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) dovrà essere rilanciato in tutti i luoghi di lavoro. Un forte segnale di cambiamento è necessario sul fronte della precarietà del lavoro che determina la ricattabilità dei lavoratori. In questa direzione si dovrà procedere con confronti veri, con le imprese, sul tema dell’organizzazione del lavoro, precedendo dove è opportuno le necessarie stabilizzazioni ed una nuova e attiva partecipazione dei lavoratori al sistema di prevenzione".
"Dal 10 gennaio, i giovani non possono più partecipare alle attività sportive senza Green pass rafforzato, quindi con la certificazione di vaccino o guarigione da covid. Sono vicina alle società sportive, ai ragazzi e alle famiglie. Condivido le loro preoccupazioni". A scriverlo, in una nota, è l'assessore regionale Giorgia Latini, nel sottolineare come "sono i nostri adolescenti le vittime invisibili di questa pandemia".
"Negare la possibilità di fare sport e attività fisica insieme agli altri ragazzi avrà un impatto drammatico sulla loro crescita. Le restrizioni - aggiunge Latini - hanno avuto conseguenze drammatiche, con tanti giovani chiusi in casa, seduti su un divano o davanti ad uno schermo. Lo sport è un diritto, è salute ed ha un grande valore educativo". A lanciare un grido d'allarme sulle colonne del nostro quotidiano online, nei giorni scorsi, era stata anche l'Academy Civitanovese (leggi qui).
Diminuisce il numero di nuovi contagi nelle Marche, sebbene si resti su cifre molto elevate: rispetto ai 2.393 positivi ieri, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 1.955 casi. Anche la percentuale di positività scende dal 19,1% al 14,6%, così come il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti che passa da 890,63 a 813,04.
Corre sempre più delle altre province quella di Ancona che nelle ultime 24 ore conta 797 nuovi positivi al Covid- 19. A seguire le province di Pesaro Urbino con 340 casi, Fermo con 283, Ascoli Piceno con 259 e Macerata con 178. Si aggiungono poi 98 nuovi infetti di fuori regione. Sono 59 i positivi in setting scolastico/formativo, 22 i contatti in ambiente di vita socialità, 412 i casi per i quali sono in corso approfondimenti epidemiologici, per il resto come sempre le maggiori fonti di contagio sono contatti in casa o contatti stretti di casi positivi.
Sono due le fasce di età che da sole rappresentano ben oltre la metà dei nuovi positivi al Covid nelle Marche. Si tratta dei 25-44 anni (con 639 nuovi infetti) e 45-59 (con 504 nuovi positivi): complessivamente contano 1.143 dei 1.955 contagi complessivi di oggi. A seguire c'è la fascia dei giovani 19-24 anni, dove si registrano 195 nuovi casi, seguita da quella 6-10 anni con 103. Complessivamente i giovani da 0-18 anni che hanno contratto il virus oggi sono 331. Il 62% dei positivi risulta vaccinato con 2-3 dosi, il 38% non è vaccinato. Nelle terapie intensive il 27% dei pazienti è vaccinato con 2-3 dosi, il restante 73% non è vaccinato.
In diminuzione di una unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 325 pazienti, 59 dei quali in Terapia Intensiva (+1 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche tre decessi correlati al Covid: un 63enne di Montegranaro, un 71enne di Torre San Patrzio, un 94enne di Fermo.
Un pezzo per volta prende forma il puzzle messo su dalla Procura di Ancona che ha portato all’individuazione di 50 persone coinvolte nel giro dei Green Pass falsi e dei vaccini bluff nelle Marche. Nell’inchiesta, oltre a quello dell’infermiere anconetano Emanuele Luchetti, compaiono i nomi di un noto avvocato anconetano, un ristoratore di Civitanova e con loro anche il titolare di un’impresa edile e la dipendente di un supermercato. Professioni ed estrazioni culturali differenti ma un intento comune: ingannare la sanità pubblica e far ottenere ai no vax false certificazioni lascia passare in cambio di un pagamento. Per decisione del giudice per le indagini preliminari, Carlo Masini, a finire in carcere è stato l’infermiere 50enne Emanuele Luchetti, già attivo al Centro di salute mentale di Ancona. Una cinquantina le ordinanze di custodia cautelare per accuse a vario titolo per reati di corruzione, falso ideologico e peculato commessi in concorso.
Al momento sono 60 i pazienti che risultano coinvolti nell’inchiesta della procura all’Hub Paolinelli di Ancona, ma gli inquirenti ritengono che le persone coinvolte sarebbero molte di più, con Luchetti arrivato, in un solo giorno, ad attestare anche 18 vaccinazioni in realtà mai eseguite. A muovere l’infermiere solo un aspetto economico: nelle intercettazioni della Procura arrivava a dichiarare che «Tutto si poteva pensare tranne che in un anno compravo casa».
I quattro procacciatori, finiti adesso ai domiciliari, organizzavano il tutto telefonicamente. Tra questi spunta il nome dell’avvocato Gabriele Galeazzi, unico a non aver tratto profitto dalle finte vaccinazioni. Il procacciatore principale sarebbe stato invece Daniele Mecozzi, maceratese e contitolare del ristorante Casablanca di Civitanova Alta, già chiuso nel febbraio 2021 per la violazione delle norme anti Covid.
Con lui, che avrebbe intascato 50 euro per ogni finta certificazione e avrebbe rappresentato un punto di riferimento per tutto il Maceratese, anche l’imprenditore edile di Sappanico Stefano Galli per l’Anconetano. Un altro aggancio per Luchetti sarebbe arrivato dalla 41enne romena Daniela Maria Zeleniuschi, dipendente di un supermercato delle Brecce Bianche.
Indagata anche la dottoressa Liana Spazzafumo, 60enne dirigente regionale in servizio all’Agenzia regionale sanitaria e originaria di San Benedetto del Tronto. A lei vengono contestati i reati di corruzione, falso ideologico e peculato. Nel suo alloggio di Montemarciano, dove a volte alloggiava lo stesso Luchetti, sarebbero stati sequestrati migliaia di euro in contanti.
19 i maceratesi coinvolti nell’inchiesta, questi tutti i nomi: il penalista 47enne del Foro di Macerata, Gian Luigi Boschi; l’imprenditore civitanovese 52enne, Rossano Schiavoni; l’imprenditrice balneare civitanovese 52 enne, Maria Francesca Lattanzi. Con loro anche Mirko Bianchi, dipendente comunale di Civitanova ed ex membro dello staff di Ciarapica insieme al civitanovese Rossano Ciucci e al figlio Vittorio.
Questi i nomi degli altri maceratesi coinvolti fino a questo momento: Luca Marcolini (39 anni), Claudio Schiavoni (30 anni), Luca Pennesi (43 anni), Barbara Barucca (44 anni), Melissa Angeletti (48 anni), Giorgio Ferracuti (45 anni), Eleonora Scoponi (44 anni), Giorgia Lattanzi (30 anni), Jonathan Papapietro (29 anni), Roberto Tordelli (62 anni), Eleonora Tordelli (35 anni), Maria Cristina Cioti (64 anni), Maria Isabella Gentili (46 anni), Massimo Innaimi (28 anni).