Ascoli

Covid Marche, oltre 1700 casi e 8 decessi oggi: una provincia fa da traino, tra le vittime un 17enne

Covid Marche, oltre 1700 casi e 8 decessi oggi: una provincia fa da traino, tra le vittime un 17enne

I nuovi contagi da Covid nelle Marche, nelle ultime 24 ore, sono 1.745 (a fronte degli 879 di ieri). Il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti arriva a 874,65 (da 864,65), con una percentuale di positività che scende dal 20,9% al 12,5% di oggi. Questo quanto emerge dai dati diffusi dall’osservatorio epidemiologico regionale. Resta sempre Ancona la provincia delle Marche con il maggior numero di nuovi positivi: sono 824 degli oltre 1700 dell'intera regione. A seguire, nell'ordine, le province di Ascoli Piceno con 252, Fermo con 230, Macerata con 186 e Pesaro Urbino con 145 nuovi casi. Sono 108 i nuovi infetti di fuori regione.  Le classi d'età dove è più diffuso il contagio sono 25-44 anni con 584 casi, e 45-59 con 449. Le fasce da zero e 18 anni raccolgono 287 casi, mentre ci sono 199 casi tra i giovani 19-24 anni.  Nell'ultima giornata sono 405 i soggetti con sintomi, per 326 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici. I positivi in ambito scolastico/formativo sono diciannove. È in aumento di sei unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 310 pazienti, 57 dei quali in Terapia Intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche otto decessi correlati al Covid. Tra le vittime un 17enne di Montecassiano. Il giovane soffriva già di una grave patologia e non si era potuto vaccinare, poi si è scoperto che era anche positivo. Trasferito d'urgenza a Torrette, il suo cuore ha smesso di battere ieri sera. A perdere la vita sono stati anche una 84enne di Ancona, un 80enne di Roma, una 73enne di Fano, un 84enne e un 91enne di Pesaro, una 88enne di Fano e una 85enne di Pesaro. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse. 

11/01/2022 11:55
Emergenza Covid, oltre 14 milioni di fondi statali per le Marche: ecco come saranno distribuiti

Emergenza Covid, oltre 14 milioni di fondi statali per le Marche: ecco come saranno distribuiti

Oltre 14 milioni di euro di fondi statali e con destinazione vincolata: è la dotazione complessiva messa in campo dalla regione Marche per il sostegno alle attività produttive e turistiche a seguito dell’emergenza Covid. Si tratta di misure urgenti di indennità a fondo perduto, stanziate dallo Stato, a favore delle piccole e micro imprese di diversi settori colpiti dalla crisi pandemica e che sono state illustrate oggi nella prima conferenza dell’anno dal Presidente Francesco Acquaroli e dagli assessori Mirco Carloni e Guido Castelli. Presente all’incontro con la stampa, l’assessore Stefano Aguzzi. Le linee di intervento riguardano, in particolare, la ricapitalizzazione delle imprese a cui viene destinata, attraverso Confidi, la somma di 6 milioni di euro; gli aiuti ai settori di intrattenimento e organizzazione di cerimonie (2 milioni e 880 mila euro); il trasporto turistico 592 mila euro; i parchi tematici e divertimento 592 mila euro. Le domande per accedere ai contributi partono dal 17 gennaio prossimo, con termine l’11 febbraio 2022. Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli ha voluto sottolineare il buon lavoro svolto dal vicepresidente Carloni anche in veste di coordinatore delle attività produttive in seno alla Conferenza Stato-Regioni: “Un lavoro che si caratterizza anche per la qualità delle scelte e l’importante sforzo condotto: è la prima volta che si aiutano le imprese nella ricapitalizzazione e questo per ridare loro solidità e capacità competitiva. Ricordiamo tutti che le nostre imprese vengono da crisi ripetute: il sisma, quella degli istituti bancari e quindi la pandemia. Allora va dato uno spazio importante a queste misure che potremmo potenziare anche con la nuova programmazione europea per attuare le linee di indirizzo strategico che ci siamo dati e che verranno presto tradotte in leggi”.   Le diverse misure sono state illustrate dal vicepresidente della Giunta regionale Mirco Carloni: “Abbiamo distribuito 10 milioni di euro di trasferimenti statali vincolati a favore delle categorie produttive che hanno subito non solo un danno vigente, ma che hanno patito le restrizioni imposte dalla gestione dell’emergenza Covid. A queste misure, per circa 4 milioni, abbiamo aggiunto una dotazione di 6 milioni di euro, a disposizione dei Confidi marchigiani, per assegnare un contributo a fondo perduto destinato alla ricapitalizzazione e patrimonializzazione delle imprese, anche quelle cooperative che deliberano un aumento di capitale. Una misura veloce e di semplice erogazione, dedicata al variegato mondo delle piccole e medie imprese che vogliono investire per ripartire, rafforzando la propria attività o migliorando il rating aziendale per accedere a ulteriori finanziamenti bancari”.  “Va sottolineato – ha detto l’assessore al Bilancio, Guido Castelli – che si tratta di risorse la cui destinazione è il frutto di una interlocuzione tra Governo e Regioni per individuare i settori maggiormente fragili. Al sostegno alle attività turistiche – ha poi spiegato – va aggiunto anche quello alle attività connesse agli impianti sciistici per un importo di ulteriori 4 milioni e 475 mila euro. Vale a dire in aiuto a tutte quelle attività che hanno subito perdite a causa del Covid localizzate nelle zone di turismo e sport invernale. Vi è anche uno specifico parametro di valutazione per le aree del cratere sismico”. Quindi Castelli ha definito l’impianto dei sostegni alla capitalizzazione “decisivo e determinante, strategico in un momento in cui vanno a scadenza le moratorie. Abbiamo cercato di creare un contesto – anche se è solo il primo passo – in cui le aziende si possono rafforzare, un sistema quasi di sorveglianza attiva del debito, da parte della Regione, che deve stare al fianco del nostro patrimonio produttivo fatto di piccole e piccolissime aziende”.  

10/01/2022 19:08
Marche, il caos del ritorno a scuola tra Omicron e lezioni a distanza

Marche, il caos del ritorno a scuola tra Omicron e lezioni a distanza

Nonostante il rientro in classe per molti studenti già dal 7 gennaio, continuano a essere diversi i problemi evidenziati nella Regione Marche da presidi e personale scolastico. Abbastanza da spingere i sindacati di categoria a richiedere la convocazione di un tavolo per discutere col direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ugo Filisetti, della sicurezza fra i banchi. Filisetti per il quale "chiudere le scuole è inutile: stiamo affrontando i problemi".  L’escalation della variante Omicron nel periodo delle festività natalizie - unita alle precarie misure di contenimento finora adottate – ha costretto gli addetti ai lavori a fare i conti con alcune criticità fondamentali, come quella del tracciamento dei contagi. A questo si lega il tema delle assenze da parte dei docenti (molti dei quali in quarantena) e il rischio di tornare in Dad per gli studenti. Una situazione comune a tutto il territorio regionale, senza eccezioni. A Macerata è stato certificato negli ultimi giorni un tasso di alunni positivi pari al 7%: un dato rilevante, sebbene la percentuale dei professori contagiati risulti meno tangibile, al punto da costringere molte strutture a optare per la didattica a distanza. Fra queste, l’Istituto Agrario Garibaldi, il Liceo Scientifico, l’Istituto Tecnico Commerciale Gentili e il Liceo Classico Linguistico Leopardi. Nella provincia di Ascoli, invece, i sindaci delle maggiori città hanno ritenuto opportuno procedere di propria sponte con la sospensione momentanea dell’attività didattica in presenza, per scongiurare il rischio di contagi, mentre nel Pesarese il tasso di alunni contagiati ha superato il 10%. Quali sono, dunque, le regole da osservare per il rientro tra i banchi in sicurezza? Secondo la nota operativa emanata dal Ministero dell’Istruzione il 5 gennaio, ai bambini da 0 a 6 anni basterà un solo caso positivo per decretare la sospensione dell’attività didattica e la quarantena della durata di 10 giorni con test al termine. Per la scuola primaria, invece, la presenza di un solo caso farà scattare il regime di auto sorveglianza (con distanza interpersonale di 2 metri), mentre con almeno due casi si vedrà applicata la Dad per 10 giorni, anche qui test negativo al termine. Nelle classi medie e superiori, si mantiene la lezione in presenza con un solo caso di positività, previo utilizzo da parte di tutti della mascherina FFP2 e il rispetto della distanza interpersonale di 2 metri. Con almeno due casi, invece, le misure cambiano in base al percorso vaccinale. Chiunque non abbia terminato il primo ciclo, o abbia passato il periodo di scadenza dei 120 dallo stesso o dalla guarigione, passerà in Dad per 10 giorni. A parametri inversi, rimane la lezione in presenza con l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 per almeno 10 giorni. In tutti i casi in cui venisse applicato il regime di auto sorveglianza, la nota del ministero prevede tamponi gratuiti, da effettuarsi presso farmacie o strutture convenzionate. Per docenti e personale Ata, infine, rimane l’obbligo già previsto dal 15 dicembre di sottoporsi obbligatoriamente al vaccino, al quale vanno ad aggiungersi gli ultimi aggiornamenti del decreto legge valido anche per gli over 50. Con disposizioni ai presidi e responsabili delle varie strutture scolastiche di assicurarsi che ciascun professore presenti la dovuta certificazione.

10/01/2022 10:00
EDITORIALE - Multe per chi non si vaccina, a quanto ammonta davvero il prezzo della libertà?

EDITORIALE - Multe per chi non si vaccina, a quanto ammonta davvero il prezzo della libertà?

Senza coraggio. Questo è quello che ho pensato del governo appena filtrata la notizia dell’ammenda da 100 euro (una tantum) nei confronti degli over 50 che decideranno di non aderire alla campagna vaccinale a seguito dell’obbligatorietà introdotta da Palazzo Chigi.Un vespaio di polemiche per la scelta di non assumersi delle responsabilità reali nei confronti della propria popolazione. “Una grottesca buffonata”, l’ha definita il virologo marchigiano Roberto Burioni. “Il prezzo delle nostre vite” ha invece commentato Martina Benedetti, infermiera simbolo della lotta al Covid. E con lei migliaia di medici e infermieri ormai stremati da quasi due anni di pandemia.Una voce che ha alimentato parecchi malumori anche nella maggioranza e che, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore del provvedimento stesso, ha subito spinto il governo a una parziale rettifica. Generando, manco a dirlo, ancora più confusione. Tremila euro. Questa la cifra che rischierà di pagare all’Agenzia delle Entrate chi sceglierà di non aderire alla campagna vaccinale.E dell’ammenda da 100 euro tutto cancellato, dunque? Affatto. Arriverà direttamente a casa degli over 50 che non si vaccineranno. A questa si aggiungerà la sospensione dal servizio, senza stipendio, se l’over 50 è anche un lavoratore. L’ammontare della cifra si spingerà fino a una sanzione compresa tra 600 e 1500 euro se l'obbligato al vaccino è colto sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato (da vaccinazione o da guarigione). In caso di reiterata violazione la sanzione sarà raddoppiata arrivando a tremila euro. Sono però tante le domande di fondo che è lecito porsi. Sono giuste le multe per i no vax o si tratta di una ammissione di impotenza nel controllo da parte delle istituzioni? Ha senso introdurle adesso che impazza la variante Omicron? E’ corretto introdurle quando il sistema sanitario nazionale sta per saltare per aria e non sono previste chiusure all’orizzonte in nome del “whatever it takes” nei confronti dell’economia? La Sicilia, ad esempio, è una delle regioni che rischiano la zona rossa. Ha senso multare chi dal governo continua a ricevere solo cattiva informazione, confusione e paura? E ancora. Se davvero il governo vuole introdurre delle multe, ha senso far pagare solo 100 euro a chi, una volta entrato in terapia intensiva, rischia di far spendere allo Stato - e quindi ai contribuenti - fino a 2.800 euro al giorno? Il clima di improvvisazione generale sembra regnare sovrano a Palazzo Chigi. E con (non) decisioni che, giorno dopo giorno, allontanano sempre di più persone fragili, indecisi e no vax dall’adesione alla campagna vaccinale. Se al posto di Mario Draghi ci fosse stato Giuseppe Conte, l'ex premier, politicamente parlando, sarebbe già saltato per aria. L'eletto non era Neo e Matrix non era tutta un’altra storia…  

09/01/2022 09:10
Covid Marche, contagi di nuovo oltre quota 2mila: boom di ricoveri (+12), sono oltre 300

Covid Marche, contagi di nuovo oltre quota 2mila: boom di ricoveri (+12), sono oltre 300

Sono 2.318 i nuovi positivi al coronavirus rilevati nelle Marche nell'ultima giornata (ieri 1.033 ma con meno tamponi esaminati) e l'incidenza torna a salire a 761,75 (ieri 715,19) su 100mila abitanti. I nuovi casi rappresentano una positività del 17,3% su 13.408 tamponi processati nel percorso diagnostico screening (totale tamponi 17.280, a cui si aggiungono oltre 9.000 test antigenici). La provincia di Ancona si conferma come la più interessata dal contagio con 913 casi, seguita da Ascoli Piceno con 395, Macerata con 336, Pesaro Urbino con 324, Fermo con 244 e 106 casi fuori regione. Il virus continua a circolare soprattutto nelle fasce di età 25-44 anni (703 casi) e 45-59 (565 casi). Sono 497 i casi nelle fasce di età da zero a 18 anni. Secondo l'Osservatorio Epidemiologico Regionale, per quello che riguarda l'incidenza, l'andamento del contagio procede "come da previsione, nel range stimato di casi", ma "si nota un aumento dell'incidenza nella classe di età 6-10 anni". Sempre per incidenza "le Marche sono al diciottesimo posto in Italia, al sedicesimo per i ricoveri in area medica e al quarto posto per le terapie intensive, dove si nota "una tendenza ad un leggero plateau. Terapie intensive dove l'83% dei pazienti non è vaccinato, il 17% lo è con 2/3 dosi". Nell'ultima giornata sono 546 i soggetti con sintomi, per 553 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici. E rispuntano dopo la pausa festiva i positivi in setting scolastico/formativo: 16. È in aumento di dodici unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 307 pazienti, 56 dei quali in Terapia Intensiva (+4 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche otto decessi correlati al Covid: una 67enne di Campofilone, un 94nne di Colli al Metauro, un 90enne di Jesi, una 81enne di Arcevia, un 71enne di San Marcello, un 80enne di San Severino Marche, una 78enne di Rapagnano e un 80enne di Montesanpietrangeli. 

08/01/2022 13:12
Toto-Quirinale, ecco chi voterebbero i politici marchigiani come prossimo Presidente della Repubblica

Toto-Quirinale, ecco chi voterebbero i politici marchigiani come prossimo Presidente della Repubblica

Con la convocazione dei grandi elettori per lunedì 24 gennaio da parte del presidente della Camera, Roberto Fico, inizierà ufficialmente la procedura per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. Molti sono i nomi che si sono fatti nel corso degli ultimi mesi su chi sarà il successore di Sergio Mattarella: nella Regione Marche, in particolare, i vari politici hanno manifestato seri dubbi in proposito, invitando, allo stesso tempo, le parti ad un confronto sul tema saggio, ponderato e volto a preservare gli equilibri del territorio. Nel domandare ai diretti interessati "chi voterebbe come prossimo Presidente della Repubblica?" non sono mancate comunque le sorprese. «Sarebbe ora di eleggere un presidente donna - ha dichiarato, ad esempio, l'assessore Angelo Sciapichetti (Pd) - e secondo me chi metterebbe d'accordo sia destra che sinistra è la ministra della giustizia Marta Maria Carla Cartabia, secondo me molto preparata». Di tutt'altro parere è parso, invece, il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica (FI): «Sarei banale se proponessi Silvio Berlusconi, che è il capo del mio partito. Mi ha fatto piacere comunque vedere che il suo è uno dei nomi più gettonati, perché costituisce in qualche modo una forma di riscatto per una figura politica importante come lui. In generale, però è difficile fare previsioni: il Parlamento dovrà lavorare bene». «Di base non ne faccio un principio assoluto del fatto che il prossimo Capo dello Stato debba essere uomo o donna - ha commentato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei (Lista Civica) - e credo sia troppo presto ancora per avere un'idea chiara. Ma se dovessi scegliere fra i nomi finora discussi, preferirei che rimanesse Sergio Mattarella, perché abbiamo bisogno di una figura equilibrata come è stato lui soprattutto in questi ultimi anni così difficili». A fare da contraltare ai pareri più schietti sono stati quelli meno avventati, per esempio, dei deputati Tullio Patassini (Lega), Alessia Morani (Pd) ed Mirella Emiliozzi (M5s). «È una domanda importante - ha affermato Patassini - ci vuole una figura politica condivisa e concordata con il centrodestra. Oggi abbiamo l'occasione di scegliere un rappresentante dei cittadini italiani che prescinda una volta tanto dai vari partiti, il nome è solo una questione successiva». «Evito di rispondere, vista la delicatezza del tema - dichiara Morani - ma finora la mia idea non rientra in quella dei nomi più gettonati. Per il resto, auspico ad una figura come quella dell'uscente Mattarella, che secondo me ha svolto un lavoro straordinario». «Penso sia l'elezione più importante degli ultimi 80 anni - ha commentato Emiliozzi - e nonostante la mia idea personale, ci stiamo ancora confrontando con i colleghi del movimento. In un momento come questo, abbiamo bisogno di una guida forte che preservi il tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Il compito che siamo chiamati a svolgere è serio e deve prescindere dalle bandiere, perché la situazione è straordinaria, anomala». A chiudere l'elenco delle dichiarazioni non poteva mancare il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli (Lega), che si è voluto concedere per l'occasione una battuta: «Vista la situazione attuale, penso che mi potrei candidare anche io come prossimo Presidente della Repubblica».

08/01/2022 10:00
Covid, nelle Marche somministrate le prime due pillole antivirali: "Vaccino Novavax entro fine mese"

Covid, nelle Marche somministrate le prime due pillole antivirali: "Vaccino Novavax entro fine mese"

Prime due somministrazioni nelle Marche del farmaco anticovid in compresse Molnupiravir. Ad annunciarlo, in una nota condivisa sui social, è l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini: "Il 6 gennaio un medico Usca ha effettuato una visita domiciliare ad un paziente Covid di Roccafluvione (Ascoli Piceno) e, dopo aver verificato che esistevano i presupposti per il trattamento con il farmaco, ha attivato la prescrizione in Aifa e consegnato a casa del paziente il farmaco, prelevato dalla sede dell'Usca, con il foglio illustrativo in italiano". "Lo stesso giorno un'altra prescrizione è stata fatta, in serata, da un medico di medicina generale coordinatore Usca per un paziente di Ascoli Piceno, di cui aveva già a disposizione gli elementi clinici per attivare la prescrizione suo assistito" aggiunge Saltamartini, che sottolinea anche come "la somministrazione del Molnupiravir non prescinde dalla vaccinazione, e neppure dalle precauzioni igieniche, dall'uso della mascherina e dal distanziamento". Nelle Marche sono state consegnate nei giorni scorsi 600 confezioni del farmaco antivirale, già somministrato nel lazio, in Liguria e in Piemonte. Intanto l'Azienda ospedaliera Marche nord ha avviato un percorso sperimentale, scrive sempre Saltamartini, "prevedendo per i pazienti positivi che si recano al pronto soccorso il trattamento ambulatoriale con anticorpi monoclonali e Remdesivir". Quest'ultimo è "un farmaco a disposizione da tempo, ma la novità consiste nella sua nuova modalità di somministrazione (sempre endovena, ma tempestiva) su pazienti che si devono recare per tre giorni consecutivi in ambulatorio o in ospedale senza alcun ricovero. Un recente studio pubblicato dal New England Journal of Medicine - spiega l'assessore - dimostra che così somministrato il farmaco produce la riduzione dell'80% dell'evoluzione della malattia e del ricovero.". Infine, conclude Saltamartini, "dal Ministero della Salute trapela la notizia che il Novavax potrebbe essere disponibile entro la fine del corrente mese".      

08/01/2022 09:21
Provincia, tamponi gratuiti agli studenti. 43 i casi positivi e lezione in dad

Provincia, tamponi gratuiti agli studenti. 43 i casi positivi e lezione in dad

Nella giornata odierna si è svolto lo screening grautito per gli studenti in tutta la Regione Marche, utile a garantire il rientro nelle scuole in sicurezza. Solo nella provincia di Macerata si sono svolti in totale circa 423 tamponi, che hanno segnalato 43 casi positivi di Covid-19, di cui 14 a Civitanova Marche (su 185 tamponi) e 7 a Matelica (su 67). Domani sarà previsto per molti comuni il rientro nelle classi - fatta eccezione di quelli i cui sindaci hanno deciso di posticiparne la riapertura per la prossima settimana - ma nel Maceratese i centri di Tolentino, Petriolo e Mogliano saranno soggetti alla lezione in dad, come disposto dall'Ufficio scolastico regionale.  Nel resto della regione - secondo i dati finora riportati - i risultati dei tamponi sono stati 27 positivi per Ancona (su 365 test effettuati), 11 per Fabriano (su 149), 26 per Jesi (su 215), 27 per Senigallia (su 255), 21 per Osimo (su 245), 48 per Pesaro (su 512), 12 per Urbino (su 297), 39 per Fano (su 589, registrando il numero più alto di tamponi processati), 22 per Fermo (su 353, escluso Amandola) e 9 per Ascoli Piceno (su 108, escluso San Benedetto).  

06/01/2022 20:37
INTERVISTA - Saldi invernali 2022, Federconsumatori: “È il periodo più buio di sempre, nessuno compra più”

INTERVISTA - Saldi invernali 2022, Federconsumatori: “È il periodo più buio di sempre, nessuno compra più”

Non sono positive le aspettative sui saldi invernali partiti il 5 gennaio nella Regione Marche, e non solo per la pandemia ancora in corso che nel frattempo sta segnando nuovi record legati alla variante Omicron. L’idea di base è che a pesare in maniera decisiva negli ultimi vent’anni sia stata la crescente crisi del lavoro, che non solo ha aumentato il numero dei disoccupati ma anche quello dei piccoli consumatori in tutta Italia, oggi sempre più decisi a risparmiare piuttosto che a spendere. A confermare le deboli previsioni sui prossimi acquisti è stata la presidente regionale di Federconsumatori, Patrizia Massaccesi, che è intervenuta ai microfoni di Picchio News, chiarendo quella che è la situazione del settore in tutto il Paese. Che idea vi siete fatti rispetto a questi saldi di inizio anno? Saranno dei saldi poveri, visto il problema del lavoro che si sta espandendo sempre di più. La gente ha meno potere d’acquisto, anche per l’incremento delle bollette in questo periodo invernale. Le famiglie non riescono più a soddisfare i loro piaceri. Questa situazione esisteva già prima del Covid? È progressivamente peggiorata, al di là della pandemia. Una volta i saldi veri si facevano solo a inizio anno e al massimo a fine stagione estiva. Adesso ci si inventa tante altre formule per scontare la merce, quindi l’acquisto conveniente è disponibile un po’ tutto l’anno. Accade in tutta Italia. Paradossalmente, le file ci sono solo per i marchi più prestigiosi e costosi. Anche le formule come il “Black Friday” hanno sofferto nell’ultimo anno? I negozi fisici sicuramente, le piattaforme online no. La moda del “Black Friday”, è più simile a uno svuota magazzini di merce invenduta l’anno prima, e questo alimenta la diffidenza del consumatore rispetto alla merce e ai relativi prezzi. C’è un settore che soffre più di altri? Quello dell’abbigliamento soffre sempre più degli altri, soprattutto la fascia medio-bassa. Chi ha già poco preferisce fare  a meno di tutto, e i piccoli imprenditori e le famiglie ci rimettono, per paura del futuro: i risparmi degli italiani stanno aumentando, perché tutti si aspettano il peggio. Questo frena anche quel poco di economia, e le Marche stanno facendo molta fatica a riprendersi. Di chi è la responsabilità? Parliamo di una gestione complessiva del Paese che parte da 20 anni fa. In questo lasso di tempo abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, perché ci è stata data presuntuosamente l’idea di poter avere tutto spendendo poco per macchine, cellulari, televisori e altro. E cosi la gente si è indebitata. La responsabilità è anche di un Governo che ha avuto una visione dell’Italia troppo assistenzialista, invece di impegnarsi di più sul tema del lavoro. Questo vale indipendentemente dagli ultimi due anni di pandemia? La pandemia ha sicuramente inciso. Ma per esempio anche il discorso delle aziende che chiudono e delocalizzano avveniva già da tempo. Quale futuro prevede per i consumatori marchigiani? Non basta la buona volontà per far cambiare le cose, bisogna investire. Ora abbiamo una buona possibilità con i soldi del PNRR, ma vanno indirizzati in maniera saggia. Occorre investire nel lavoro, riqualificare il territorio, rilanciare del turismo, valorizzare la manifattura nostrana. Non bastano gli spot pubblicitari, bisogna andare fisicamente nei posti e sapere cosa agire. Senza lavoro non c’è potere d’acquisto, giusto? Ognuno di noi deve avere la possibilità di vivere bene e del proprio lavoro. Le Marche sono la regione più bella del mondo, ma non è accogliente. Vent’anni fa se se lasciavi un lavoro ne potevi trovare subito un altro. Oggi si finisce in mezzo alla strada.

05/01/2022 14:45
Covid, boom di contagi tra giovani e bambini: oggi 2147 casi

Covid, boom di contagi tra giovani e bambini: oggi 2147 casi

Nuovo picco di casi di coronavirus registrati nelle Marche in 24 ore: sono 2.147 e l'incidenza su 100mila abitanti si avvicina a 700 (697,87); record anche di tamponi/test (oltre 25mila). Lo fa sapere l'Osservatorio epidemiologico regionale. Ancora una volta il numero più alto di contagi è stato rilevato in provincia di Ancona (651), seguita da Fermo (469), Ascoli Piceno (356), Macerata (291), Pesaro Urbino (231); 149 i casi da fuori regione. Non cambia la 'graduatoria' di contagi tra le classi d'età guidata da 25-44 anni (746), 45-59 (482) e 19-24 anni (221); sono 352 i casi tra i più giovani (0-18 anni). Tra i nuovi positivi figurano addirittura 17 bambini tra 0 e 2 anni. Tra i contagiati 406 con sintomi, 618 contatti stretti di positivi e 563 contatti domestici, 24 in ambiente di vita/socialità, 11 in setting lavorativo, 2 sanitario, 1 assistenziale; per 509 casi in corso un approfondimento epidemiologico. Nel dettaglio sono stati eseguiti 16.856 tamponi (12.432 nel percorso diagnostico con il 17,3% di positivi; e 4.424 nel percorso guariti) a cui si aggiungono 8.361 test antigenici (3.444 positivi). Sono in aumento di otto unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 296 pazienti, 52 dei quali in Terapia Intensiva (-1 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche cinque decessi correlati al Covid: un 91enne di Civitanova, una 90enne di Corridonia, un 77enne di Jesi, un 77enne di Senigallia e una 93enne di Castelfidardo.   

05/01/2022 13:14
Incendio notturno in un'azienda di trasporto rifiuti: stop ai treni sulla ferrovia adriatica (VIDEO)

Incendio notturno in un'azienda di trasporto rifiuti: stop ai treni sulla ferrovia adriatica (VIDEO)

I vigili del fuoco sono stati impegnati tutta la notte per spegnere un violento incendio che si è sviluppato intorno a mezzanotte alla Italservizi di San Benedetto del Tronto, azienda che si occupa del trasporto di rifiuti lungo la zona industriale al confine con Monteprandone. Nel momento più critico è stato disposto in via precauzionale lo stop ai treni in transito nella vicina linea ferroviaria adriatica.  Sul posto sono intervenute squadre di Ascoli Piceno, San Benedetto, Fermo, Macerata e Ancona che hanno circoscritto le fiamme in una parte dell'azienda, evitando che si propagassero ai capannoni industriali adiacenti. Il grosso del lavoro è terminato intorno alle 4, poi è iniziata l'operazione di bonifica, tuttora in corso. Si indaga per capire quale è stata l'origine del rogo; le telecamere di sicurezza hanno ripreso l'avvio improvviso delle fiamme in un mucchio di rifiuti ma non è ancora chiaro cosa le abbia innescate. Nessuna persona è stata coinvolta nell'incendio. 

05/01/2022 11:04
No a proroga sospensione mutui sisma, il Pd al Governo: "Rischia di saltare tessuto economico"

No a proroga sospensione mutui sisma, il Pd al Governo: "Rischia di saltare tessuto economico"

“Dalla legge di bilancio dello Stato e dalla prima versione del decreto milleproroghe sono state tenute fuori misure importanti per i cittadini, le imprese ed i comuni del cratere sismico, in particolare quelle relative alla proroga della sospensione dei mutui; per questo sollecitiamo il governo e tutte le forze politiche, nessuna esclusa, affinché si dia immediata soluzione alla problematica”. Ad affermarlo sono i Segretari Provinciali del Partito Democratico delle aree del cratere Francesco Ameli (Ascoli), Luca Piermartiri (Fermo) e Angelo Sciapichetti (Macerata), che hanno inviato una missiva al Segretario nazionale del Partito Democratico e ai parlamentari eletti nella circoscrizione Marche. “Nel decreto milleproroghe” proseguono i segretari “ad oggi mancano il mantenimento delle altre misure legate allo stato di emergenza a cominciare dalla sospensione dei mutui per i cittadini, le imprese e i comuni, così come una modifica normativa che preveda il riconoscimento dell’Iva, per i contributi alle imprese connessi alla ricostruzione, come costo nel caso di rinuncia alla detrazione della stessa. Modifica condivisa anche dall’assemblea legislativa delle Marche grazie ad una iniziativa del Partito Democratico". "La mancata sospensione dei mutui, soprattutto in un tempo difficile come questo, rischia di far saltare il sistema socio economico delle nostre aree interne e far diventare vane tutte le azioni che verranno realizzate con il PNRR ed il fondo complementare sisma - aggiungono i segretari -. È grave in particolare l’assenza della Regione Marche su un tema così delicato: da un lato Acquaroli sembra essersi dimenticato delle problematiche dei territori colpiti dal terremoto, dall’altro Castelli è impegnato a curare i rapporti sul collegio elettorale piuttosto che dare aiuti concreti a chi non ne ha”.  “Altra questione importante e sentita nelle aree terremotate” concludono i segretari “riguarda la cosiddetta busta paga pesante, tematica che ad oggi non ha avuto una risposta adeguata da parte delle istituzioni nonostante pensionati e lavoratori dipendenti residenti nei comuni abbiano fatto domanda già appena dopo il sisma e la tematica sia stata oggetto di una mozione approvata dal consiglio regionale delle Marche nella passata consiliatura”.   

05/01/2022 10:25
Pillola contro il Covid, consegnate alle Marche 600 confezioni: ecco a chi sono destinate

Pillola contro il Covid, consegnate alle Marche 600 confezioni: ecco a chi sono destinate

La pillola anti covid è arrivata nelle Marche. Sono state consegnate oggi, infatti, alle 12, alla SOD Farmacia degli Ospedali Riuniti di Ancona le prime 600 confezioni di Molnupiravir, le capsule anti-covid della Merck per la cura domiciliare della malattia. Di queste, 70 confezioni rimarranno all’Ospedale di Torrette e 70 saranno destinate a Marche Nord, 20 all’Inrca di Ancona e il resto verranno consegnate all’Asur Marche. Saranno prescritte prevalentemente dalle Usca e dai Medici di Medicina Generale o dai medici che abbiano l’opportunità di entrare in contatto con il paziente entro i primi 5 giorni dalla comparsa dei sintomi nella malattia lieve o moderata. “Si tratta di un valido aiuto per la cura domiciliare – ha detto l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – che ci consentirà di ridurre le ospedalizzazioni. Ricordiamo infatti che l’Aifa ha autorizzato anche il Remdesivir che può essere somministrato per via endovenosa sia in ambiente domestico che in ambito ambulatoriale. Ogni confezione contiene 40 capsule da 200 milligrammi che costituiscono una cura completa: il farmaco va assunto due volte al giorno nella quantità di 4 capsule per 5 giorni e si conserva a temperatura ambiente". Anche chi è vaccinato potrà ricevere il trattamento, ma esistono criteri di selezione. L’uso è suggerito per i soggetti ad alto rischio. Sono, invece, esclusi per il momento gli under 18 e le donne in gravidanza o in allattamento. La determinazione Aifa relativa alle modalità di utilizzo è stata pubblicata il 29 dicembre 2021 sulla Gazzetta Ufficiale ed è efficace dal 30 dicembre. Il molnupiravir è stato distribuito dalla Struttura Commissariale alle Regioni dal 4 gennaio e per la sua prescrizione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che è accessibile online sul sito dell’Agenzia.    

04/01/2022 16:31
È ufficiale, in arrivo un mega centro logistica Amazon nelle Marche: “Ci saranno circa 1000 assunzioni”

È ufficiale, in arrivo un mega centro logistica Amazon nelle Marche: “Ci saranno circa 1000 assunzioni”

Amazon aprirà un nuovo centro logistica nelle Marche. E’ questa la notizia che emerge in seguito all’accettazione all’unanimità da parte dell’Ente Interporto di Jesi della manifestazione di interesse non vincolante estesa dalla Dorica Trasporti e Amatori e da Scannell (general contractor di Amazon). Le conferme filtrano direttamente dalla sede della Regione, dove sarà posta la firma sul contratto entro il mese di gennaio.Il mega centro di distribuzione logistica di Amazon si estenderà su 66mila metri quadrati e sorgerà in un’area di Jesi Est. Circa 1000 le assunzioni previste per un importo investito dal colosso statunitense per la concessione dell’area di una cifra compresa – ma non ancora confermata - tra i 4 e i 5 milioni di Euro. Prossimi step quelli burocratici, con il completamento della valutazione di impatto ambientale da parte del ministero e il parere favorevole da parte del consiglio comunale di Jesi per l’approvazione della variante urbanistica necessaria alla realizzazione dell’infrastruttura.Le parti in causa adesso dovranno concentrarsi sulla stesura contrattuale che dovrebbe richiedere circa tre settimane di lavoro da parte dei diretti interessati ma che sembra non mostrare nubi all’orizzonte. Un accordo storico sul quale sta per essere scritta la parola fine dopo 18 mesi di tira e molla. Un passaggio fondamentale per la valorizzazione economica del territorio che consentirà nei prossimi anni un vero e proprio boom infrastrutturale ed economico nel territorio marchigiano.

04/01/2022 12:45
Falsi Green Pass e vaccini "buttati": arrestato medico no vax

Falsi Green Pass e vaccini "buttati": arrestato medico no vax

Un medico di Ascoli Piceno è stato arrestato per aver falsamente attestato almeno 150 somministrazioni di vaccino anti-Covid. Le false inoculazioni hanno permesso il rilascio di Green pass nei confronti di 73 persone.  L'uomo è ora accusato di falso in atto pubblico oltre che di   di peculato in relazione a 120 dosi vaccinali anti Covid 19 ritirate dal centro vaccinale di Ascoli delle quali – secondo la Procura di Ascoli – si sarebbe disfatto invece di somministrarle. Un'altra persona è finita ai domiciliari. L'ordinanza del gip di Ascoli, che per il medico applica la custodia cautelare in carcere, interessa anche una delle 73 persone che hanno ottenuto i Green pass ritenuti falsi, per la quale è stata disposta invece la detenzione domiciliare. Accusati di falso i possessori del Green pass Tutti i 73 Green pass ritenuti falsi sono stati sequestrati; ai soggetti interessati sono stati sequestrati anche telefoni cellulari e altro materiale che per la Procura di Ascoli sono utili per la ricostruzione degli esatti confini della vicenda.    

04/01/2022 12:14
Lutto nel mondo dell'imprenditoria, si è spento Alessandro Fedrigoni: salvò due volte la Cartiera

Lutto nel mondo dell'imprenditoria, si è spento Alessandro Fedrigoni: salvò due volte la Cartiera

Lutto nel mondo imprenditoriale. Poche ore prima della fine del 2021 é morto, dopo una breve malattia all’età di 80 anni, Alessandro Fedrigoni, ex presidente dell’omonima multinazionale, colosso del settore carta. Il suo nome è legato fortemente alle storiche cartiere Milani di Fabriano e  Pioraco, che salvò due volte dal fallimento. La prima volta nel  2002 con l’acquisizione delle cartiere, in un momento di forte rischio chiusura per l’azienda, e la seconda nel 2016 in seguito al terremoto e al conseguente crollo di uno dei capannoni (quello della linea produttiva). Nel 2017 passò il timone dell’azienda a Equity Bain Capital, a 130 anni dalla fondazione della storica azienda veronese. Il gruppo Fedrigoni attualmente opera con dodici stabilimenti in tutto il mondo, di cui nove in Italia, due in Spagna e uno in Brasile. Alessandro Fedrigoni lascia le figlie Francesca ed Alessia.

04/01/2022 11:02
Covid, 519 casi oggi nelle Marche: in calo rapporto tamponi/positivi, ma sale ancora incidenza del virus

Covid, 519 casi oggi nelle Marche: in calo rapporto tamponi/positivi, ma sale ancora incidenza del virus

Nell'ultima giornata sono stati rilevati 519 casi di positività al coronavirus nelle Marche e l'incidenza su 100mila abitanti sale a 635,07 (ieri 699 contagi e incidenza a 621,08). Lo evidenziano i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale della Regione. Il numero più alto di casi si conferma in provincia di Ancona (206); seguono le province di Pesaro Urbino (160), Macerata (115), Ascoli Piceno (11) Fermo, oltre a 22 persone da fuori regione. In tutto sono stati eseguiti 4.498 tamponi (3.443 nel percorso diagnostico di screening con il 15,1% di positivi a fronte del 33,4% di ieri; 1.055 nel percorso guariti) e 2.549 test antigenici (772 positivi). È ancora la fascia d'età 25-44 anni quella più interessata da contagi (143 casi), seguita da 45-59 anni (117); 96 contagi tra giovani di età 0-18 anni, 48 nella fascia 19-24 anni, 45 tra i 60-69 anni, 33 casi tra persone di età compresa tra 70-79 anni, e 33 tra 80-89 anni. Tra i nuovi contagiati 119 persone con sintomi; i casi comprendono 116 contatti stretti di positivi, 142 contatti domestici, 4 in ambiente di vita/socialità, 1 ciascuno in setting sanitario, assistenziale e lavorativo; su 127 casi è in corso un approfondimento epidemiologico.  Sono in aumento di nove unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 286 pazienti, 54 dei quali in Terapia Intensiva (+4 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche tre decessi correlati al Covid: un 75enne di San Costanzo che ha perso la vita all'ospedale di Pesaro,  una 98enne di Fano e un 77enne di Pesaro che sono spirati alla Rsa Galantara. 

03/01/2022 11:45
Covid, meno tamponi a Capodanno: 699 casi oggi nelle Marche. Tre le vittime

Covid, meno tamponi a Capodanno: 699 casi oggi nelle Marche. Tre le vittime

Nelle Marche aumenta ancora l'incidenza di contagi da coronavirus su 100mila abitanti: 621,08 (ieri al 600,17), con i 699 casi rilevati nell'ultima giornata. Un numero in netto calo rispetto ai giorni scorsi, anche a causa del minor numero di tamponi effettuati a causa delle festività. In totale 3459 tra tamponi e test antigenici eseguiti in 24 ore (ieri erano stati 28.858). Lo evidenziano i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale.  Nel capoluogo di regione, Ancona, si registra nuovamente il maggior numero di casi in un giorno (397); seguono per numero di casi le province di Pesaro Urbino (185), Macerata (40), Ascoli Piceno (38), Fermo (10); 29 contagiati provenienti da fuori regione.  La fascia d'età più 'colpita' per numero assoluto di casi è sempre quella tra i 25-44 anni (177); poi 45-59 anni (164) e 60-69 anni (67). Sono 153 i nuovi contagi tra giovani di età compresa tra zero e 18 anni. Le persone con sintomi sono 158; i casi comprendono anche 134 contatti stretti di positivi; 221 contatti domestici, 1 in setting lavorativo, 3 in ambiente di vita/socialità, 1 in setting assistenziale, 2 in setting sanitario; su 168 casi in corso approfondimenti epidemiologici. Ancora un balzo di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: +7 in un giorno e il totale sale a 277 con particolare rilievo per i degenti in Terapia intensiva che raggiungono i 50 (+3). Un paziente in meno nelle Semintensive (54 degenti) e cinque ricoveri in più nei reparti non intensivi (173); 6 le persone dimesse in 24 ore. Intanto registrati altri tre morti correlati alla pandemia: il totale regionale di vittime che raggiunge 3.257. Gli ultimi deceduti risiedevano tutti nella provincia di Pesaro Urbino: un 41enne di Tavullia, una 49enne di Fano e un 84enne di Cagli. Tutti presentavano patologie pregresse. 

02/01/2022 15:15
Covid, il 2022 inizia con 1619 nuovi casi nelle Marche: il 30% di contagiati nella fascia 25-44 anni

Covid, il 2022 inizia con 1619 nuovi casi nelle Marche: il 30% di contagiati nella fascia 25-44 anni

Nelle Marche vola oltre 600 (600,17) l'incidenza di contagi da coronavirus su 100mila abitanti, con i 1.619 casi rilevati nell'ultima giornata. Il giorno precedente si era registrato il picco di contagi giornalieri (2.079) con incidenza che aveva raggiunto 551,61. Lo evidenziano i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale. Nel capoluogo di regione, Ancona, il maggior numero di casi in un giorno (503); seguono per numero di casi le province di Fermo (412), Ascoli Piceno (230), Macerata (225), Pesaro Urbino (135); 114 contagiati provenienti da fuori regione. In totale 28.858 tra tamponi e test antigenici eseguiti in 24ore. La fascia d'età più 'colpita' per numero assoluto di casi è sempre quella tra i 25-44 anni (496); poi 45-59 anni (365) e 19-24 anni (184). Sono 295 i nuovi contagi tra giovani di età compresa tra zero e 18 anni. Le persone con sintomi sono 307; i casi comprendono anche 334 contatti stretti di positivi; 414 contatti domestici, 1 in setting lavorativo, 8 in ambiente di vita/socialità, 1 in setting assistenziale, 3 in setting sanitario; su 533 casi in corso approfondimenti epidemiologici. Tra i positivi generali il 63% risulta vaccinato e il 37% non vaccinato; ma l'incidenza su 100mila abitanti è di 32,64 tra i vaccinati mentre quella sui non vaccinati è 148,64. Nel complesso sono stati eseguiti 18.277 tamponi (14.171 nel percorso di screening e 4.106 nel percorso guariti; 11,4% di positivi) e 10.581 test antigenici (1.558 positivi).  Ancora un balzo di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: +8 in un giorno e il totale sale a 270 con particolare rilievo per i degenti in Terapia intensiva che raggiungono i 47 (+5). L'occupazione di pazienti Covid in Intensiva schizza al 18,65% (ieri era al 16,66%). Invariata la situazione nelle Semintensive (55 degenti) e tre ricoveri in più nei reparti non intensivi (168) con l'incidenza in Area medica (223 pazienti) che sale al 22,7% (precedente 22,4%); 14 le persone dimesse in 24ore. Intanto registrati altri cinque morti correlati alla pandemia: il totale regionale di vittime che raggiunge 3.254. Sul fronte contagi 1.619 i casi in un giorno, l'incidenza di positivi su 100mila abitanti sale a 600,17. Nelle statistiche della Regione, il tasso di occupazione delle terapie intensive è dato per il 25% da vaccinati e per il 75% da non vaccinati: l'incidenza su 100mila abitanti, però, è di 0,82 tra le persone che hanno ricevuto almeno due dosi di vaccino e di 6,70 tra chi non si è vaccinato. Lo stesso tipo di statistica per i ricoveri in Area medica (42% vaccinati, 56% non vaccinati) evidenzia un'incidenza di 4,45 su 100mila abitanti tra i vaccinati e di 16,63 tra non vaccinati. In merito agli ultimi deceduti, quattro risiedevano della provincia di Pesaro Urbino (un 86enne di Gradara, una 88enne di Fano, una 97enne di Pesaro e un 90enne di Fano, quest'ultimo senza patologie pregresse) e una a Fermo, una 83enne. Il totale dei positivi nella regione sale a 7.761 (+126), le quarantene per contatto con positivi a 20.548 (+325); i guariti/dimessi sono 136.073 (+1.493). Gli ospiti di strutture territoriali sono 132 e 27 in osservazione nei pronto soccorso. 

01/01/2022 12:43
Botti di Capodanno: 22enne gravemente ferito nell'Ascolano

Botti di Capodanno: 22enne gravemente ferito nell'Ascolano

Nonostante i divieti di botti e petardi imposti in alcuni comuni, non sono mancati i feriti nella notte di San Silvestro. Il fatto più grave nelle Marche si è registrato nell'Ascolano. Allo scoccare della mezzanotte, un 22enne è rimasto gravemente ferito ad entrambe le mani dai petardi che, insieme ad alcuni amici, stava facendo esplodere nella piazza di Roccafluvione (Ascoli Piceno) per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo. Il giovane è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Mazzoni di Ascoli e lì valutato dai sanitari. Poi è stato trasferito ad Ancona per essere sottoposto, poco prima delle 5, a intervento chirurgico dagli specialisti del Centro di Chirurgia della mano. Secondo le prime informazioni, il 22enne avrebbe subito l'amputazione subtotale di alcune dita di entrambe le mani. 

01/01/2022 11:26
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