"Il primo fine settimana di luglio, le Marche sono state tra le regioni con più alto tasso di occupazione nelle strutture ricettive (81%) secondo Assoturismo, con un aumento significativo delle prenotazioni dei turisti stranieri". Ad annunciarlo il presidente della regione, Francesco Acquaroli, in un post sulla sua pagina facebook.
"Anche il dato dei primi mesi dell'anno è positivo - prosegue il presidente -, registra un +72,69 sugli arrivi e +39,63 sulle presenze rispetto al 2021". Dati, relativi a turisti italiani e stranieri, che "confermano che la nostra regione sta riprendendo i livelli pre-pandemia. Questo pomeriggio sono a Marina di Altidona per l'inaugurazione della Ciclovia Adriatica e del nuovo tratto di spiaggia reso possibile dalla posa in opera delle nuove scogliere, opera finanziata daIl'amministrazione che mi ha preceduto e attuata ora".
"Una Regione che cresce - sottolinea Acquaroli - e che punta molto sul territorio, a confermarlo ci sono anche i primi dati dei turisti che mostrano una tendenza positiva e di ripresa per le Marche. Noi che conosciamo la nostra regione sappiamo che non può essere altrimenti - aggiunge - ma dobbiamo costruire sempre di più un'offerta attrattiva che sappia intercettare flussi che finora non ci conoscevamo. Siamo sulla buona strada!".
Impennata di ricoveri legati al covid nelle Marche: +15 in 24 ore, secondo i dati della regione. Complessivamente sono 159, di cui 6 in terapia intensiva, 17 in semintensiva, 136 in reparti non intensivi. Sono 2.827 i nuovi positivi rilevati nell'ultima giornata, mentre il tasso di incidenza continua a salire e arriva a 1.230,98 su 100mila abitanti (ieri 1.179,72).
Nelle ultime 24 ore ci sono stati 3 decessi, che fanno salire il totale delle vittime a 3.953, Negli ospedali ci sono anche 34 persone in osservazione nei pronto soccorso, sono 6 invece gli ospiti di strutture territoriali di area post critica. Continua salire anche il numero delle persone in isolamento domiciliare o quarantena: sono 25.826 (ieri 25.024), di cui 298 con sintomi.
Potrebbe risalire alle prime ore della mattinata di ieri il decesso di Maria Teresa Maurella, la 80enne di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) trovata morta il 7 luglio nella sua abitazione, e per il cui omicidio è accusata la figlia Daniela Multari di 48 anni (ora in stato d'arresto e ricoverata in psichiatria).
Nella giornata odierna, è stata eseguita presso l'ospedale "Madonna del Soccorso" l'autopsia sul corpo dell'anziana. All'accertamento hanno preso parte i sanitari di Medicina legale dell'Area vasta 5, mentre la difesa della donna accusata di omicidio volontario - dopo l'arresto disposto dalla procura di Ascoli ed eseguito dagli agenti del locale commissariato di Polizia - non ha nominato alcun perito.
Ci vorrà tempo per completare l'accertamento con le analisi sui campioni prelevati durante l'esame autoptico volto a rivelare l'esatta causa del decesso, gli oggetti utilizzati per infierire sulla vittima e la tempistica dei colpi che le sono stati inferti dalla figlia - rea confessa e ancora in stato di choc -, a sua volta ferita non gravemente.
Maria Teresa è stata trovata in un lago di sangue nell'abitazione di edilizia popolare in via della Pace (leggi qui); a dare l'allarme era stata la stessa figlia Daniela con due telefonate molto confuse fatte al numero delle emergenze 112 e al 118. Dai primi elementi raccolti, l'aggressione è risultata molto violenta con colpi sferrati certamente con rabbia attraverso un oggetto o un'arma ancora non identificati.
Domani la Procura rinnoverà la richiesta di custodia cautelare sulla quale dovrà pronunciarsi la settimana prossima il gip di Ascoli.
Gli investigatori del Compartimento Polizia Postale di Ancona, insieme a personale della Sezione di Ascoli Piceno, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 53 anni, residente nella provincia di Ascoli per la detenzione di oltre 4.500 files e video pedopornografici. Il materiale rinvenuto ritraeva minori tra i 6 e i 12 anni coinvolti in atti sessuali con adulti. L'indagine, attivata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online, è partita da una segnalazione presentata da un organismo internazionale.
Oltre al materiale per cui sono proceduti glia genti, durante delle perquisizioni sono stati rinvenuti ulteriori files e video pedopornografici sui telefoni dell'indagato. Gli operatori hanno scoperto un vero e proprio archivio, catalogato per genere, dei files memorizzati. Da qui è scattato l'arresto in flagranza, con trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Fermo, competente per territorio, in relazione alla residenza dell'indagato.
Il pm ha disposto la misura degli arresti domiciliari, confermata dal gip nei giorni scorsi nell'udienza di convalida. In questo periodo di emergenza epidemiologica, caratterizzato da un aumento esponenziale dei crimini informatici legati anche alla pedopornografia online, la Polizia Postale consiglia ai genitori, al fine di garantire una navigazione sicura e consapevole dei minori su internet, “di non lasciare mai i propri figli in tenera età soli in un ambiente popolato da adulti come la rete”.
Pagare il bollo auto con un click. Tutto questo è ora possibile grazie ad AppIO, l'applicazione che permette a tutti i cittadini di avere un unico accesso telematico ai servizi della pubblica amministrazione e ricevere notifiche, promemoria e avvisi relativi a tributi, con la possibilità di provvedere al pagamento direttamente dal telefonino in modo semplice, rapido e sicuro.
La Regione Marche ha aderito ad AppIO e il primo servizio reso disponibile sulla piattaforma sono gli avvisi di scadenza del bollo auto con la possibilità di pagamento: i cittadini marchigiani possessori di veicoli che avranno scaricato l'applicazione sul proprio smartphone potranno ricevere notifiche inerenti la tassa automobilistica ed essere tempestivamente informati su scadenze, procedimenti di rateizzazione, avvisi bonari e avvisi di accertamento, scegliendo di procedere al pagamento direttamente da app. Sono stati già inviati più di 50.000 messaggi relativamente a questo nuovo servizio.
La ricezione della notifica consente al cittadino di non dimenticarsi del bollo, senza dover verificare ogni volta la data di scadenza, ed evitare la fila allo sportello per effettuarne il saldo. “Tutto è a portata di app – dichiara l'assessore regionale ai Servizi pubblici locali, Guido Castelli - questo è il valore aggiunto del servizio che diventa strumento rapido e utile per poter accedere a informazioni, documenti e metodi di pagamento, rendendo il contatto con la Pubblica Amministrazione più facile e veloce”.
Con l'ingresso in AppIO, la Regione Marche compie un ulteriore passo avanti verso servizi sempre più evoluti, sfruttando le tecnologie digitali e confermando la propria centralità nel processo di trasformazione digitale del territorio. “La Regione Marche procede speditamente sulla via della digitalizzazione – dice Castelli – Migliorano le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese, attraverso un impiego utile ed efficace delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
Dopo avere accompagnato, attraverso il progetto DigiPalm, l’ingresso di 187 Comuni marchigiani sull'AppIO nazionale, ora è la stessa Regione Marche ad essere presente con il primo servizio di notifica ai cittadini. Dalla sua attivazione, a gennaio 2022, tramite l'utilizzo della piattaforma IOService, sono stati già inviati oltre 90 mila messaggi: di questi, 63.382 sono stati inoltrati dall’Ufficio Speciale Ricostruzione per la notifica di avanzamento delle pratiche di ricostruzione privata e 52.114 dai Comuni marchigiani in relazione ai servizi demografici, tributi, cultura, tutela ambiente, politiche educative, SUAP. Numeri che riflettono un sempre maggiore utilizzo a livello locale di IoService e che confermano la Regione Marche nel ruolo di intermediario tecnologico e di facilitatore alla transizione digitale degli enti territoriali.
Nei prossimi anni le nascite continueranno a diminuire mentre gli over 65 aumenteranno insieme alla domanda stimata di prestazioni legate a patologie croniche come ipertensione e diabete. È quindi necessario un adeguamento del sistema di offerta di servizi da parte del sistema sanitario regionale. Su questo assunto si basa il nuovo approccio della Regione Marche alla programmazione sanitaria: le scelte vengono impostate attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi basati sull’evidenza scientifica.
È stato dunque definito un modello, in partnership con la Facoltà di Economia della Politecnica delle Marche, di analisi del fabbisogno di prestazioni di assistenza sanitaria (ospedaliera e ambulatoriale), sviluppato attraverso un monitoraggio dettagliato dei percorsi di mobilità sanitaria: percorsi di mobilità sanitaria in uscita (extra-regionale/intra-regionale) e percorsi di mobilità sanitaria in entrata (mobilità attiva: di attrazione).
Lo studio è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Francesco Acquaroli insieme all’assessore Filippo Saltamartini e al rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori. Sono intervenuti anche il professor Stefano Marasca dell’Univpm, il professor Claudio Travaglini dell’Università di Bologna e il dirigente del Dipartimento Salute Armando Gozzini.
“I numeri ci raccontato lo stato della nostra sanità. In particolare – ha spiegato Acquaroli - abbiamo sviluppato un percorso pianificato sui fabbisogni reali della popolazione, attraverso l’analisi e lo studio delle caratteristiche della domanda di assistenza in modo da scoprire punti forti e punti deboli. Le indicazioni che emergono sono precise, le cure di prossimità vanno ad incidere meno dell’ospedalizzazione, e di fronte a poche risorse e all’invecchiamento della popolazione che ha bisogno di assistenza, vanno ponderate con i numeri le scelte più efficaci ed efficienti riportando i servizi sui territori come intendiamo fare con la riorganizzazione delle aziende sanitarie”.
“Allo stesso tempo vanno analizzati i dati della mobilità attiva e passiva valutandone cause e conseguenze e l’incidenza dei privati. La scelta di un modello decisionale basato sui bisogni della popolazione, e non sulla spesa storica dei servizi, ci dà la possibilità di orientare meglio le risorse verso le prestazioni più utili ai cittadini e di evitare sprechi. Potremo fare scelte a ragion veduta al di là dei campanilismi”.
“I dati a consuntivo sulle performance sono sicuramente importanti – ha detto il rettore – ma non ci dicono cosa fare. Come Università ci siamo focalizzati su un’analisi di contesto in chiave prospettica e multidisciplinare che tenga conto degli aspetti evolutivi, economici, demografici, delle nuove tecnologie e del capitale umano che è determinante per realizzare le cose. Su questo aspetto ci siamo particolarmente concentrati con l’incremento delle borse di studio (110) e i corsi di formazione (42), con i corsi di laurea magistrali a ciclo unico che sono passati dai 212 del 2020 ai 355 del 2022/2023 dei corsi triennali per le professioni sanitarie che da 535 sono diventati 750”.
“I numeri spazzano via le opinioni e sono oggettivi – ha sottolineato Saltamartini - e a quelli dobbiamo rispondere i termini di scelte. Grazie a questo studio ora abbiamo la possibilità di impegnare le risorse in modo più coerente per garantire i servizi più appropriati. Si tratta di un dovere etico oltre che politico. L’obiettivo è arrivare ad un modello con una corretta offerta Comune per Comune”.
La programmazione basata sui bisogni è partita dalla conoscenza dettagliata del territorio, della sua complessità e variabilità da un punto di vista demografico e socioeconomico. I fattori rilevati come modificanti la domanda di salute, sono innanzitutto in una prima fase di tipo demografico: il numero di anziani (con distribuzione territoriale e con analisi temporali), il numero di anziani che vivono soli o con coniuge non autosufficiente, il numero di anziani non autosufficienti, il numero di anziani non autosufficienti (con patologie degenerative: demenze), la tipologia di struttura della rete familiare e i contesti di assistenza territoriale (formali e informali)”.
“Attraverso lo studio del fabbisogno espresso e latente e attraverso lo studio delle dinamiche demografiche è stato possibile calcolare il fabbisogno di assistenza ospedaliera e ambulatoriale, stimando la domanda di assistenza per patologie croniche (valutate con i percorsi di PDTA), al fine di raggiungere i livelli di fabbisogno predefiniti e supportare la Regione nella pianificazione dell’offerta territoriale. L’analisi offre chiare indicazioni per la riorganizzazione della rete dell’assistenza territoriale in funzione della stima del bisogno di salute nei prossimi 10 anni”.
Performance in peggioramento sul fronte covid nelle Marche nella settimana dal 29 giugno al 5 luglio per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (981) e aumento del 59,2% dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Il dato emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe.
Sopra media nazionale i posti letto in area medica (13,8%) occupati da pazienti covid, mentre sono sotto media nazionale i posti letto in terapia intensiva (3,5%). La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 8,3% (media Italia 7,1%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 6,5%.
La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 11,4% (media Italia 11,4%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 6,1%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 31% (media Italia 44,2%).
Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (over 80, ospiti Rsa e fragili fascia 60-79) è del 10,2% (media Italia 21,1%). La popolazione 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,3% (media Italia 34,9%) a cui aggiungere un ulteriore 2,2% (media Italia 3,3%) solo con prima dose. L'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia: Ascoli Piceno 1.068 (+71,4% rispetto alla settimana precedente); Ancona 1.008 (+51,3%); Macerata 984 (+63,2%); Fermo 959 (+66,5% ); Pesaro Urbino 746 (+58,2%).
Una donna di 80 anni è stata uccisa oggi nella sua abitazione in via della Pace San Benedetto del Tronto. A dare l'allarme è stata la figlia in stato di shock e probabile responsabile dell'omicidio: l'anziana, secondo le prime ricostruzioni, aveva delle ferite alla testa provocate probabilmente da un oggetto contundente che ha causato la morte.
La figlia, in stato confusionale, è stata trasportata in ospedale. È in stato di fermo. Sul posto, in via della Pace, sono intervenuti agenti del commissariato di Polizia di San Benedetto. In arrivo il procuratore capo di Ascoli Piceno Umberto Monti e il medico legale.
Dopo la positiva esperienza del 2021, si rinnova la collaborazione tra RisorgiMarche e FurgonCinema, progetto ideato dall'associazione Aristoria. Le proiezioni programmate in 6 Comuni del cratere sismico, tutte ad ingresso libero.
“Siamo subito rimasti colpiti dalle proposte e dal dinamismo delle ragazze e dei ragazzi di FurgonCinema - rimarca Giambattista Tofoni, ideatore di RisorgiMarche insieme a Neri Marcorè -. Le loro proiezioni itineranti dello scorso anno, di cui una ospitata all'interno del format ‘Festival in un giorno’ tenutosi a Monte San Martino, hanno avuto un ottimo riscontro, anche da parte della popolazione locale. Riproporre questa formula del cinema solidale, quindi, era per noi una delle priorità di questa sesta edizione”.
"Anche quest'anno il viaggio di furgonCINEMA riparte - spiega Lorenzo Montesi Pettinelli, presidente di Aristoria -. Orgogliosi di essere arrivati alla sesta edizione della nostra rassegna itinerante, non possiamo che ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto. In primis Spi Cgil Marche e Macerata che hanno sempre creduto nel progetto e nel gruppo di Aristoria. Inoltre, RisorgiMarche che ci ha accolto a braccia aperte dalla collaborazione dello scorso anno, permettendoci di continuare il viaggio in alcuni dei Comuni più piccoli e terremotati delle Marche. Sappiamo bene come negli ultimi due anni sia successo davvero di tutto nel mondo, ma altrettanto bene sappiamo che le difficoltà derivanti dal sisma del 2016 non si sono risolte. Per questo crediamo fortemente nella missione sociale di un cinema libero, condiviso e solidale, in particolar modo in territori fragili come quelli dell'Appennino. In ultimo, un ringraziamento speciale ai nostri volontari che rappresentano il vero motore della rassegna."
“Per il 6° anno consecutivo - aggiunge Massimo Girolami della segreteria regionale Spi Cgil - un gruppo di splendidi ragazzi si rimette in ‘moto’, su un piccolo furgone, prestato dallo Spi Cgil, per portare una manciata di sere al ‘cinema’ dove il cinema, come luogo fisico, non c’è neanche mai stato. Ma noi pensionati dello Spi Cgil cosa c’entriamo? C’entriamo, c’entriamo. In quei territori popolati quasi esclusivamente da gente anziana, il Sindacato dei pensionati della Cgil, sin dalle prime ore della devastazione del 2016, si era mobilitato per portare aiuto e conforto alla sua gente. È stato proprio in quel momento che ci siamo ‘visti’ e ‘piaciuti’. Come potevamo non trovare un percorso comune? Lo abbiamo trovato e sostenuto, con forza e convinzione ed ora, a 6 anni dal sisma, siamo ancora insieme. Ancora motivati, ancora convinti di poter fare la differenza.”
Ecco il programma completo:
Venerdì 15 Luglio ore 21:30: TOLO TOLO, Area Sae - Pescara del Tronto (AP); Domenica 17 Luglio ore 22:00: IL CAPO PERFETTO, Fonte di San Martino - Esanatoglia (MC); Sabato 23 Luglio ore 21:30 TROPPA GRAZIA, Piazza Vittorio Emanuele II - Gualdo (MC); Domenica 24 Luglio ore 21:30: FIGLI, Giardini Pubblici “L. Bigiaretti - Matelica (MC); Venerdì 29 Luglio ore 21:30: BENTORNATO PRESIDENTE, Piazza San Marco - Camporotondo di Fiastrone (MC); Sabato 30 Luglio ore 21:30: DRAGONHEART, Area commerciale - Fiastra (MC)
Approvato il bilancio della Svem, la Società Sviluppo Marche che ha preso il posto della Svim dopo la riforma voluta dalla Regione Marche. “Abbiamo chiuso con un utile di 2,4milioni di euro”, sottolinea Andrea Santori, presidente del Cda composto da Monica Mancini Cilla e Tablino Campanelli.
Tale risultato oggi permette alla società di guardare con fiducia al futuro e a un percorso che vede la Svem impegnata su più fronti: gestione pratiche della Regione; gestione del fondo complementare sisma destinato alle imprese (Linea B) insieme con Regione, Invitalia e ufficio del commissario Giovanni Legnini; consulenza per Comuni e privati sui bandi europei.
“Sono questi – riprende Santori – alcuni dei compiti che su indicazione del presidente della regione Francesco Acquaroli, e degli assessori Guido Castelli e Mirco Carloni, svolgeremo in questo 20220 e negli anni a seguire. Di certo fondamentale è il tema della Linea B, misura all’interno del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Attraverso un accordo con le altre agenzie di sviluppo di Umbria e Abruzzo cercheremo di pianificare, sui temi strategici, dei progetti condivisi per rilanciare il centro Italia”.
Il quadro economico approvato dall’assemblea conferma che la strada del risanamento dei conti intrapresa è quella giusta. “Questo ci permette di pianificare missioni all’estero e di riprendere progetti che meritano di essere migliorati e completati, come Appennino outdoor per cui già è uscita una pubblicazione. Il tutto, riorganizzando gli uffici, che stiamo potenziando internamente e anche a livello di consulenze”, chiarisce il presidente del Cda.
“Nel corso di quest’anno – prosegue Santori – abbiamo già iniziato a lavorare sulla comunicazione della società, investendo anche sul sito internet. È determinante che le persone, pubblico e privato, comprendano il potenziale della Svem. Noi possiamo davvero fornire servizi fondamentali in maniera gratuita al pubblico, o a prezzi competitivi al privato, in modo da non far perdere occasioni di finanziamento. Il nostro compito è anche quello di fare da raccordo tra la Regione, che avoca a sé la gestione dei fondi europei, e le imprese, così da evitare perdite di tempo e bandi non legati a vere necessità”.
In questo campo, stretta la collaborazione tra Svem e Regione per la programmazione dei fondi Por Fesr 2021/2027. Nel dettaglio, in merito alla Linea B del Pnrr, la Svem si occuperà di orientamento e consulenza tecnica durante la fase di attuazione degli interventi, ma anche per partecipare ai bandi e avvisi grazie a uno sportello accessibile a titolo gratuito per il settore pubblico. “Per questo organizzeremo in autunno eventi informativi - aggiunge il n.1 di Svem - inclusi seminari e workshop anche per favorire progetti unitari tra operatori locali differenti”.
Il prossimo step, inoltre, sarà la scelta del direttore generale della Svem, una figura chiave per l’operatività della società. Uno dei criteri chiave è di aver maturato almeno cinque anni di esperienza nella pubblica amministrazione o in enti di diritto privato se con mansioni dirigenziali.
“Abbiamo deciso di non limitarci all’esperienza nel pubblico, proprio per non precludere la possibilità d intercettare figure competenti che provengono dal privato. L’importante – conclude Santori – è che il candidato abbia competenze nel campo dei fondi europei e nazionali nel settore della cooperazione agricola, dell’innovazione e dello sviluppo. per la Svem sarà la persona capace di predisporre gli atti diprogrammazione negoziata, con una predisposizione a sviluppare azioni anche all’estero, in ogni caso dove serve assistenza agli investitori e dove si possono intercettare risorse poi da mettere in campo per il bene di aziende e Comuni”.
Aumentano del 30,6% gli infortuni sul lavoro nelle Marche nel periodo gennaio-maggio 2022 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A crescere soprattutto gli infortuni di under 19 (+116,5%) e donne 41,9%, rispetto agli uomini con un +23,1%. Gli infortuni con esito mortale nelle Marche sono stati nove, in aumento rispetto all'anno precedente.
E' il quadro che emerge dai dati Inail elaborati dalla Cgil Marche, relativi a gennaio-maggio 2022. L'aumento degli infortuni più consistente nel settore dei trasporti e nel magazzinaggio (+241%), ma anche in sanità e assistenza sociale (+61%), nelle Costruzioni (+51,9%).
Nell'industria, la Meccanica registra un aumento del 26% mentre nella chimica e nella gomma plastica l'aumento è del 14,4%, nella lavorazione del legno e mobili +10,8%. In calo, -13,2%, gli infortuni nel calzaturiero e nell'abbigliamento, conseguente alla crisi del settore (anche per gli effetti delle sanzioni che hanno colpito l'export nelle aree interessate dal conflitto russo-ucraino) e nel settore del commercio -9,9%.
Per le denunce di malattie professionali, si registra nel complesso una riduzione del 3% tenendo conto che la flessione riguarda la popolazione maschile (-4,8%); nell'occupazione femminile le denunce di malattia professionale sono in aumento del 1,4%. "Occorre accelerare i controlli da parte degli organi ispettivi, ma soprattutto - ha dichiarato Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil Marche - va ricercata una nuova collaborazione tra tutti gli attori della sicurezza in azienda per migliorare gli ambienti di lavoro e renderli più sicuri".
Prosegue l'ondata di contagi da coronavirus nelle Marche dove, nell'ultima giornata, si sono rilevati 2.885 casi di positività che hanno fatto schizzare l'incidenza ogni 100mila abitanti oltre quota mille (da 999,73 a 1.062,70).
Notizie migliori, però, comunica la Regione, sul fronte ricoveri (ieri +13), dove invece si è registrato un calo: in un giorno -8 degenti che ora sono 136 di cui sei in Terapia intensiva (-2), 12 in Semintensiva (-11) e 118 in reparti non intensivi (+5).
Quattro i decessi correlati al Covid-19 e il totale regionale di vittime sale a 3.946. I 2.885 positivi (il dato settimanale è di 15.983) sono emersi da 6.126 tamponi. Oltre ai ricoverati ci sono 52 persone in osservazione nei pronto soccorso e sei ospiti di strutture per post-critici. Ancora un'impennata di isolamenti domiciliari che passano da 20.197 a 21.869 (+672).
“Fare impresa sta diventando sempre più un atto eroico. Ogni giorno - afferma Daniele Zucchini presidente del settore Benessere di Confartigianato Marche - dobbiamo combattere contro costi che ormai stanno arrivando a situazioni non sopportabili. Basti pensare al caro energia. Le nostre aziende sono sottoposte a balzelli di ogni tipo".
Il Pos per esempio (dal 30 giugno sono entrate in vigore delle sanzioni per chi non consente i pagamenti con la moneta elettronica), è un sistema al quale guardiamo con favore ma per le piccole imprese il costo è troppo elevato. Le banche devono fare la loro parte perché il peso delle commissioni ricade solo sugli artigiani. È necessario, dunque, un impegno di Governo e Istituti di credito nel rivedere l’impatto di questi oneri che appaiono ingiustificati. Se la moneta elettronica è come quella cartacea, perché caricarci di costi?
Quello che serve per incentivare – prosegue Zucchini - i pagamenti elettronici non sono le multe, ma una netta riduzione delle commissioni e degli oneri a carico di consumatori ed imprese. Siamo favorevoli al pagamento elettronico ma occorre difendere la correttezza, combattendo abusivismo ed evasione. Dal lockdown in poi sono proliferati nel nostro settore - rimarca il Presidente Daniele Zucchini - l’abusivismo e il lavoro nero. Chiediamo che il Governo sia attento a salvaguardare le imprese oneste”.
Le Marche dichiarano lo stato d’emergenza. La siccità e la conseguente crisi idrica hanno portato il Consiglio regionale ad approvare all’unanimità l’ordine del giorno, seguendo le sorti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. L'atto è stato sottoscritto da tutte le forze politiche, primi firmatari Fabrizio Cesetti (Pd) e Renzo Marinelli (Lega).
L'odg sollecita inoltre sostegni e ristori per i danni subiti dal comparto agricolo, oltre che azioni utili per una migliore ottimizzazione delle risorse idriche. Di seguito l'Aula ha approvato all'unanimità i cinque atti di indirizzo, condivisi anche dall'assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi. Le mozioni impegnano ad investire sulla manutenzione degli invasi e degli acquedotti e ad adottare comportamenti virtuosi e tecniche di raccolta sostenibili.
Le mozioni, presentate tra il settembre del 2021 e il luglio 2022, erano a firma delle consigliere Marta Ruggeri (M5s) e Simona Lupini (Gruppo misto): "Programmazione e tutela della risorsa idrica", del Gruppo Pd, primo firmatario Andrea Biancani, "Interventi per contrastare la riduzione della disponibilità di acqua potabile nelle Marche ed in particolare nella provincia di Pesaro e Urbino", dei consiglieri Dino Latini (Udc), Gianluca Pasqui e Jessica Marcozzi (FI), Giacomo Rossi (Civici Marche), Luca Santarelli (Rinasci Marche) "Provvedimenti per superare la crisi idrica delle Marche", quest'ultimo firmatario anche della mozione "Contrasto alla siccità", e la mozione presentata dal consigliere Latini "Crisi idrica nelle Marche". Al termine del confronto via libera unanime del Consiglio.
Potenziamento dei servizi sanitari sul territorio e centralità dei cittadini per il riequilibrio dell'offerta sanitaria regionale. Ha preso il via, con l’approvazione della revisione dell'organizzazione degli enti del servizio sanitario regionale, approvata ieri in giunta, l’iter che porterà entro la fine dell’anno alla soppressione della Azienda sanitaria unica regionale, alla valorizzazione delle aree vaste attraverso la creazione di cinque AST, Aziende Sanitarie Territoriali, ciascuna con propria personalità giuridica e alla riconfigurazione dell'Agenzia Sanitaria Regionale (ARS).
Di questo si è parlato oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Leopardi con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e il dirigente del Dipartimento Salute Armando Gozzini, durante la quale è stata presentata la riforma: ”Ritorniamo ad un modello più vicino ai territori – ha spiegato Acquaroli -. Nel 2003 quando venne istituita l’Asur si effettuò un’opera di centralizzazione: un’unica grande azienda da Ancona gestiva tutta la regione. Oggi vediamo la redistribuzione in cinque aziende sanitarie territoriali che avranno la possibilità di individuare la governance migliore in base al loro contesto, e di sviluppare una trasversalità e una sinergia tra la rete ospedaliera e i servizi territoriali.
Si tratta di un’azione moto importante che rende protagonisti i territori - continua il presidente delle Marche -. È un’inversione di tendenza per cui ovviamente non basta solo una legge, sarà un iter che ci porterà nei prossimi mesi a porre le basi del nuovo modello di sanità che vogliamo, che abbia come presupposto il miglioramento delle risposte nei confronti dei cittadini anche in vista del nuovo piano socio-sanitario e di una seria spending review. L’approccio di questa riforma è programmatico e scientifico, si basa sugli studi di settore in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e vuole riorganizzare le risorse evitando doppioni in funzione delle reali esigenze di una comunità che negli ultimi venti anni è profondamente cambiata dal punto di vista demografico (bassa natalità e allungamento della vita media) sviluppando nuove esigenze e bisogni per cui dobbiamo programmare soluzioni in termini di servizi e personale”.
"Dopo 20 anni una riforma significativa dell’assetto sanitario della nostra Regione. Abbiamo previsto una riorganizzazione del sistema sanitario in base alla domanda – ha proseguito Saltamartini –. Avremo aziende sanitarie più aderenti ai rispettivi territori con disponibilità di risorse finanziarie, strumentali e personale e che saranno chiamate ad essere autosufficienti in base al principio di prossimità delle cure. Nel modello che perseguiamo è previsto anche un intervento sul sistema delle prenotazioni: dal medico di medicina generale direttamente al presidio ospedaliero. Questo richiede un ammodernamento del sistema che potremo avviare con le risorse del PNNR. Obiettivo, prestazioni adeguate e abbattimento delle liste d’attesa. Mettiamo in campo tutte le risorse del nostro sistema per giocare una partita che speriamo possa cambiare la sanità che abbiamo conosciuto finora”.
Nella nuova organizzazione sono Enti del Servizio sanitario regionale: - le 5 Aziende Sanitarie Territoriali (AST): AST Ancona; AST Ascoli Piceno; AST Fermo; l’Ast Macerata; l’AST di Pesaro-Urbino - l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche; - l'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per anziani (INRCA) di Ancona. Ciascuna AST si articolerà in: - distretti: articolazioni territoriali delle AST che assicurano il coordinamento e l’erogazione dei servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e socio-sanitarie; - dipartimenti, tra cui il Dipartimento di prevenzione per l'organizzazione e la promozione della tutela e della salute della popolazione e il miglioramento della qualità della vita (funzioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica, veterinaria e sicurezza alimentare); - uno o più presìdi ospedalieri. Per ciascuna AST è prevista una delimitazione territoriale che riprende l’articolazione delle precedenti Aree Vaste. Le AST subentrano in tutti i rapporti e le competenze in precedenza facenti capo all’ASUR.
L'Azienda ospedaliera "Ospedali Riuniti Marche Nord" viene incorporata nell’AST di Pesaro e Urbino. Gli organi degli Enti del SSR sono: il direttore generale; il collegio di direzione; il collegio sindacale. Il Direttore Generale è coadiuvato Il direttore generale è coadiuvato nell’esercizio delle proprie funzioni dal direttore amministrativo e dal direttore sanitario. Nelle AST il direttore generale è coadiuvato anche da un direttore socio-sanitario con compiti di direzione e di coordinamento delle attività di integrazione socio-sanitaria. Gli Enti hanno una organizzazione in forma dipartimentale e integrata in reti. Per ottimizzare ed efficientare la spesa riconducibile agli Enti del SSR, si prevede di costituire all’interno dell’Agenzia Regionale Sanitaria, una apposita unità organizzativa, altamente specializzata, a supporto del soggetto aggregatore regionale (SUAM) nell’espletamento delle procedure di acquisto da avviare nell’interesse di uno o più Enti del SSR.
Nuova impennata di nuovi casi covid nelle Marche: sono 3.686 in un giorno rispetto ai 1.017 di ieri (nei giorni corsi circa 2.000 ogni 24 ore), mentre continua a salire il tasso di incidenza cumulativo che arriva 999,73 su 100mila (ieri 917,22). Questo quanto emerge dai dati resi noti della Regione Marche.
Torna a salire anche il numero di ricoverati. Sono 144, +13 su ieri: 8 in terapia intensiva, 23 in semi intensiva, 113 in reparti non intensivi. Ci sono inoltre 41 persone in osservazione nei pronto soccorso, 6 ospiti in strutture territoriali di area post critica. Nelle ultime 24 ore non sono stati segnalati altri decessi legati legati al covid e il totale resta quindi fermo a 3.942. Boom infine di quarantene e isolamenti domiciliari che schizzano a 20.197, di cui 236 sintomatici.
Registrato il primo caso di vaiolo delle scimmie accertato nelle Marche. Dopo il falso allarme scattato a fine maggio per la sospetta infezione di una donna dell’Anconetano, questa volta il laboratorio di Virologia degli Ospedali riuniti di Ancona, guidato dal dottor Stefano Menzo, ha certificato che si tratta proprio di Monkeypox. A contrarlo, un uomo residente lungo la costa dell’Ascolano, che ha mostrato i sintomi tipici di questo virus.
“Le sue condizione di salute sono comunque buone – afferma l’Area Vasta 5 - tanto da non rendere necessario il ricovero nel reparto di Malattie infettive. S si trova già a casa e qui verrà monitorato il decorso dell’infezione. “Il vaiolo delle scimmie – ricorda l’Aur - si trasmette infatti il contatto diretti, il che significa vicinanza stretta: la pelle della persona infetta contro la pelle o il sangue di chi viene contagiato. Ma anche tramite contatto con le mucose, genitali o orali, e con la saliva. A differenza del Covid, dunque, non bastano piccole goccioline per trasmetterlo. Questo sta limitando la sua diffusione. Nella rilevazione fatta dall’Organizzazione mondiale della sanità e aggiornata allo scorso 8 giugno, i casi di Monkeypox accertati in Italia erano 29”.
“Nella fase iniziale, compaiono sintomi simili a quelli di una forte influenza. Si va dalla febbre al mal di testa, passando per dolori muscolari, lombalgia, stanchezza e malessere generale. Poi compaiono le pustole. L’incubazione dura da una a tre settimane prima che si manifestino le vescicole, ovvero lesioni cutanee che si riempiono di liquido, fino a evolversi, in giorni o settimane, verso la crosta. Chi ha già fatto il vaccino contro il vaiolo, obbligatorio fino al 1981, può contare su una protezione che dovrebbe assestarsi sull’85%”. Incrociando l’anagrafe vaccinale con una stima della popolazione regionale, emerge come nelle Marche siano circa 650 mila le persone già immunizzate”.
Nel mese di giugno oltre 60 mila turisti stranieri, soprattutto olandesi e inglesi, hanno trascorso le vacanze nelle Marche, per un totale di 280 mila pernottamenti, con una media di quattro giorni di presenza, importante per la spesa turistica sul territorio.È quanto si apprende da un’indagine di Cna Commercio e Turismo.
I dati, superano quelli registrati nell'anno pre-Covid 2019. Per i turisti stranieri, non solo alloggi ma anche ristorazione, visite a città e borghi d'arte. Notevole anche la presenza di turisti italiani, per un giugno da tutto esaurito, dopo due estati anomale a causa delle restrizioni pandemiche. Due terzi dei turisti hanno privilegiato gli alberghi mentre il restante terzo si è diviso tra bed & breakfast e agriturismi.
Nelle Marche, ricorda Cna , le imprese impegnate nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione sono 9.738 (8.378 nella ristorazione, 1.400 nell'alloggio). Gli addetti sono 48.462 (oltre 40 mila nella ristorazione e 8.400 nell'alloggio.
Gradimento in calo per il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (FdI), secondo il sondaggio Noto effettuato per la governance poll del Sole 24ore sui presidenti di regione. Acquaroli è al 13/o posto con il 45% di consensi: -4% rispetto alla stessa rilevazione del 2021, e -4,1% rispetto al giorno delle elezioni per le regionali del 2020.
“I marchigiani bocciano Acquaroli e il centrodestra", ha commentato il Commissario regionale del Pd Marche, Alberto Losacco. "I dati del Sole 24 ore sul gradimento dei presidenti di regione collocano Acquaroli in piena zona retrocessione, con il 55% dei cittadini che esprime insoddisfazione per l'operato della sua giunta. Ma che non si tratti solo di sondaggi lo dimostrano i risultati delle amministrative, con il forte segnale lanciato in particolare dagli elettori di Jesi e di Fabriano. Sono bastati pochi mesi per dimostrare l'inadeguatezza del centrodestra rispetto al governo del territorio. Le Marche meritano di meglio”.
Nuovo balzo di ricoveri per Covid-19 nell'ultima giornata nelle Marche, dove i degenti sono saliti a 121 (+9 rispetto al giorno precedente): raddoppiati i ricoverati in Terapia intensiva (da 3 a 6), stabile il numero in Semintensiva (11) e 104 nei reparti non intensivi (+6). I positivi rilevati in un giorno, fa sapere la Regione, sono 1.997 su 4.809 tamponi, mentre l'incidenza ormai sfiora i 900 ogni 100 mila abitanti (in 24ore è passata da 848,20 a 895,68).
Un decesso nell'ultima giornata, e il totale regionale di vittime si è portato a 3.941. Ci sono 24 persone in osservazione nei pronto soccorso e 19 ospiti in strutture territoriali per post-critici. Aumenta il numero di isolamenti domiciliari (17.827; +764). Il totale di positivi registrati in una settimana ha superato quota 13mila (13.471).