Dal 10 al 12 ottobre torna il Marche Trail, l’evento di bikepacking che ogni anno porta ciclisti da tutta Europa alla scoperta della regione. La ottava edizione presenta una novità: il One Shot Social Gravel, percorso giornaliero di 100 chilometri dedicato agli amanti della gravel bike.
L’evento, organizzato dall’associazione Marche Bikepacking, prenderà il via dal Marche Trail Village, situato nella riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, tra Tolentino e Urbisaglia. Il villaggio base offre sentieri immersi nella natura, aree pic-nic e camper attrezzati, percorsi ciclistici e ippici, oltre a spazi per parcheggi e servizi.
I partecipanti del Marche Trail avranno a disposizione tre campi base: a Colmurano, dove pernotteranno la sera prima della partenza; ad Ascoli Piceno, per ammirare la città di notte; e al Natural Village Resort di Porto Potenza Picena. Gli organizzatori ricordano che ognuno può scegliere di pernottare anche in strutture ricettive locali, valorizzando così il turismo e l’economia del territorio.
Due i percorsi principali dell’evento: il Classic 300, che attraversa borghi, campagne e scorci marini, e il Wild 400, più impegnativo, che tocca le aree isolate dei Sibillini e dell’Appennino marchigiano. Lo spirito rimane “unsupported”: ogni partecipante sceglie la propria andatura, senza tempo limite.
Il Marche Trail attraverserà quattro province e oltre trenta città, da Urbisaglia a Monte Ascensione, passando per borghi storici, la costa adriatica e parte del Cammino Lauretano. Si tratta di uno dei maggiori eventi bikepacking d’Italia, supportato da numerosi partner tra cui Radio Linea, Cingolani Bike Shop, Pasol, MSP Italia, Sete Track, IBeer, Miss Grape e Krono.
La novità 2025, One Shot Social Gravel, partirà il 12 ottobre dall’Abbadia di Fiastra: un percorso ad anello di un solo giorno, lungo circa 100 chilometri tra le strade bianche e le colline del Maceratese, pensato per chi non può affrontare l’intero Marche Trail. L’iniziativa è aperta a tutti, con iscrizioni entro il 10 ottobre sul sito www.machetrail.it sezione One Shot. Il finale sarà animato dal concerto del gruppo Jupiter all’Abbadia di Fiastra, per chiudere la giornata di avventura in musica.
Gli organizzatori ricordano: “Il Marche Trail non è una gara, ma un’avventura. La vera sfida è con se stessi, tra natura, borghi e tradizioni locali, in una delle stagioni più suggestive dell’anno”.
Un intervento tempestivo della Squadra Mobile di Ascoli Piceno ha permesso di sventare una truffa ai danni di un’anziana del capoluogo, alla quale erano stati sottratti 91.700 euro in contanti. L’operazione si è conclusa con l’arresto del responsabile, fermato mentre tentava la fuga verso il Sud Italia.
La truffa
Il raggiro, noto come “truffa del finto nipote”, è iniziato lo scorso 30 settembre. Nel primo pomeriggio, la donna ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è spacciato per un parente, chiedendo con urgenza 80.000 euro per pagare una presunta sanzione della Guardia di Finanza, minacciando l’arresto in caso di mancato pagamento.
Pochi minuti dopo, il malvivente si è presentato a casa della vittima e, approfittando della fiducia della donna, si è fatto consegnare l’intera somma, appropriandosi anche dei restanti risparmi custoditi nello stesso cofanetto. Solo in seguito la vittima si è resa conto dell’inganno e ha richiesto l’intervento della Polizia.
La Squadra Mobile, sezioneeati contro il Patrimonio, ha avviato immediatamente le indagini. In poche ore è stata individuata l’auto con cui il truffatore stava fuggendo. Grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine lungo l’autostrada A1, il veicolo è stato fermato in direzione sud. All’interno, nascosta tra gli effetti personali, è stata recuperata l’intera somma sottratta.
Il sospettato è stato arrestato per truffa aggravata su disposizione della Procura competente. Dopo la convalida da parte del gip di Cassino, nei suoi confronti è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Napoli.
Arquata del Tronto, 30 settembre 2025 – Poco dopo le 11:30 di oggi, i Vigili del Fuoco del presidio di Arquata del Tronto sono intervenuti in località San Martino per soccorrere un operaio rimasto gravemente ferito durante lavori di montaggio delle reti di protezione su un costone.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo è scivolato da un’altezza di circa 15 metri in una zona particolarmente impervia. Non essendo possibile un verricello diretto fino all’eliambulanza, il personale dei Vigili del Fuoco, in collaborazione con il personale sanitario, ha stabilizzato l’operaio su una barella e lo ha trasportato a mano fino al punto d’incontro con il velivolo. Successivamente, l’uomo è stato trasferito in sicurezza a bordo dell’eliambulanza per il trasporto in ospedale.
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri e il personale del Servizio di Prevenzione e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro dell’AST di Ascoli Piceno, per accertare le cause dell’incidente e verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.
L’intervento ha richiesto grande coordinamento tra i Vigili del Fuoco e il personale sanitario, data la difficoltà del terreno e l’altezza da cui l’operaio è caduto. Le condizioni dell’uomo sono al momento in fase di valutazione presso la struttura ospedaliera di destinazione.
Si sono concluse le operazioni di voto per eleggere il presidente e i consiglieri della dodicesima legislatura della Regione Marche. L’affluenza definitiva è stata del 50,01%, in calo di oltre 9 punti rispetto 59,74% registrato nel 2020.
L’affluenza definitiva nella circoscrizione di Ancona è stata del 50,41%, in calo di dieci punti rispetto al 60,50% registrato nel 2020. Ad Ascoli Piceno ha votato il 48,97% degli aventi diritto (contro il 57,70% di cinque anni fa), a Fermo il 51,22% (61,40% nel 2020), a Macerata il 47,02% (56,60% nel 2020, qui tutti i dati comune per comune), mentre a Pesaro e Urbino si è raggiunto il 52,38% (62,30% nel 2020).
Nei capoluoghi, invece, l’affluenza si è attestata al 51,16% ad Ancona, al 52,19% ad Ascoli Piceno, al 56,30% a Fermo, al 50,91% a Macerata e al 54,07% a Pesaro. Alle urne si sono recati 662.845 marchigiani.
È ora iniziato lo scrutinio delle schede per l’elezione dell’undicesimo presidente della Regione Marche e dei trenta consiglieri della dodicesima legislatura. Al voto erano chiamati 1.325.689 marchigiani, che hanno potuto esprimersi nei 1.572 seggi allestiti sul territorio, compresi quattordici seggi ospedalieri, distribuiti nei 227 Comuni della regione.
La sfida per la presidenza vede in campo sei candidati: l’uscente Francesco Acquaroli, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, Claudio Bolletta per Democrazia Sovrana Popolare, Francesco Gerardi con Forza del Popolo, Lidia Mangani in rappresentanza del Partito Comunista Italiano, Beatrice Marinelli per la lista Evoluzione della Rivoluzione e Matteo Ricci, candidato della coalizione di centrosinistra.
Sono invece 526 i candidati che si contendono i trenta seggi da consigliere. La legge elettorale marchigiana prevede che la circoscrizione di Ancona elegga nove rappresentanti, quella di Pesaro sette, Macerata sei, Fermo quattro e Ascoli Piceno altri quattro.
Domenica 28 e lunedì 29 settembre i cittadini delle Marche saranno chiamati alle urne per l’elezione del presidente della Giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio regionale. Le urne saranno aperte domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.
I candidati alla presidenza della Regione sono sei: il governatore uscente Francesco Acquaroli (FdI, centrodestra), l’europarlamentare del Pd ed ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci (centrosinistra), poi Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana e Popolare), Lidia Mangani (Partito Comunista italiano), Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione) e Francesco Gerardi (Forza del Popolo).
Sono 18 le liste presentate, con un totale di 526 candidati in corsa per i 30 seggi del Consiglio regionale. Gli elettori marchigiani aventi diritto al voto sono circa 1 milione e 300 mila (1.263.236 per la precisione).
Come si vota
L’elettore può:
Votare solo per il candidato presidente, tracciando un segno sul nome. In questo caso il voto si intende espresso anche a favore della lista collegata al candidato.
Votare per il candidato presidente e per una lista collegata, tracciando un segno sul simbolo della lista prescelta.
Votare solo per una lista, in tal caso il voto si intende valido anche a favore del candidato presidente collegato alla lista.
Non è ammesso il voto disgiunto. Voti espressi per una lista provinciale e un candidato presidente non collegato saranno considerati nulli.
Per quanto riguarda le preferenze dei consiglieri regionali, l’elettore può indicare uno o due nomi della lista scelta, scrivendo cognome o nome e cognome in caso di omonimia. Se si esprimono due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Il voto per le liste provinciali permette di esprimere fino a due preferenze e segue le stesse regole di genere. Se si vota solo per la lista provinciale, il voto è valido anche per il candidato presidente collegato.
La ripartizione dei seggi per provincia è la seguente:
Ancona: 7 seggi
Pesaro-Urbino: 7 seggi
Macerata: 6 seggi
Ascoli Piceno: 4 seggi
Fermo: 4 seggi
Ultima iniziativa elettorale in grande stile per Matteo Ricci, europarlamentare del PD e candidato alla presidenza della Regione Marche. Il 26 settembre Ricci percorrerà la regione in treno, provincia dopo provincia, in quella che lui stesso definisce “un viaggio verso la vittoria”.
La partenza è prevista alle 12:00 dalla stazione di San Benedetto del Tronto, seguita da tappe a Civitanova Marche-Montegranaro (13:30), Falconara (15:30) e conclusione a Pesaro (18:15).
“Venerdì 26 settembre ci sposteremo in treno attraverso tutte le province marchigiane, per ascoltare i pendolari, gli studenti e i lavoratori, e confrontarci sui temi del trasporto pubblico e della mobilità”, spiega Ricci. “Racconteremo le nostre proposte stazione dopo stazione, per portare un cambio di Marche anche nei trasporti. Uniti per la vittoria, ridiamo speranza ai marchigiani e cambiamo le Marche insieme”.
Prima dell’ultima tappa elettorale, giovedì 25 settembre alle 19:00, Matteo Ricci incontrerà i cittadini in Piazza Roma ad Ancona, insieme a Stefania Proietti e Alessandra Todde, con l’esibizione dei Modena City Ramblers.
Incidente durante un raduno di jeep questa mattina in contrada Colle Guardia, nel territorio comunale di Ripatransone. Poco prima di mezzogiorno un fuoristrada ha perso aderenza lungo un crinale, scivolando per circa 15 metri e ribaltandosi due volte prima di fermarsi in un vigneto.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di San Benedetto del Tronto, che hanno collaborato con i sanitari del 118 per prestare soccorso ai quattro occupanti. Uno di loro, in condizioni più gravi, è stato stabilizzato su una barella e trasportato fino al punto d’incontro con l’eliambulanza, che lo ha condotto in ospedale.
Gli altri feriti hanno ricevuto le prime cure sul posto. I vigili del fuoco hanno poi provveduto alla messa in sicurezza del mezzo e dell’intera zona interessata dall’incidente. Le cause della perdita di controllo del veicolo sono ancora in fase di accertamento.
“Dicono che Acquaroli non sia bravo nella comunicazione. Fidatevi più di un politico più bravo nel fare che nel parlare”. Con queste parole la premier Giorgia Meloni ha lanciato dal palco di Piazza Roma uno dei messaggi più forti della serata, durante l’evento di punta della campagna elettorale del centrodestra a sostegno della candidatura di Francesco Acquaroli alla presidenza della Regione Marche (LEGGI QUI).
Nell’era dei social, la comunicazione politica passa sempre più da video brevi, slogan e post capaci di raggiungere in tempo reale milioni di utenti. Ma un comizio resta il terreno più autentico: il contatto diretto con la piazza, senza filtri. E ad Ancona, tra flash e applausi, il nostro direttore Guido Picchio, nonché fotoreporter, ha immortalato con i suoi scatti le espressioni più emblematiche dei protagonisti, che raccontano meglio di tante parole il tono e l’intensità dell’evento.
Nle suo intervento Acquaroli ha scelto un avvio “soft”, con dati e risultati concreti dell’operato di governo a fare da apripista al suo discorso. Poi, progressivamente, ha alzato i decibel fino a concludere con un appello deciso: “Cogliete la straordinaria opportunità del 28 e 29 settembre, per completare riforme attese da dieci anni e portare al termine il lavoro iniziato cinque anni fa”.
Un profilo che i cittadini presenti in piazza riconoscono e apprezzano: “Caratterialmente un po’ mite. Parla poco ma lavora molto”, dice una signora. “Umano, preparato, molto corretto”, aggiunge un’amica, ricordando il suo impegno in situazioni di forte disagio nell’entroterra anconetano. Un giudizio che di fatto anticipa e conferma le parole della Meloni.
La premier, al contrario, non lascia spazio a interpretazioni. Si presenta sul palco accolta dal coro “Giorgia, Giorgia”, mimando un piccolo balletto che strappa applausi e sorrisi alla piazza.
La sua comunicazione è carismatica, fortemente gestuale, carica di pathos. Rivendica il ruolo dell’Italia in Europa – “arrancavamo in fondo alla fila, ora siamo noi a dettare il passo” – e non risparmia toni duri contro gli avversari, salvo poi stemperare con battute e selfie dal palco che accorciano la distanza con il pubblico. “Giorgia è una grande, Giorgia For Ever”, dichiarano nelle nostre interviste, segno tangibile di un rapporto diretto che si alimenta nella piazza.
Toni più istituzionali per il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che alterna richiami alla piazza – “Libertà, Libertà” scandito a gran voce – a riferimenti alla figura di Silvio Berlusconi, il fondatore di Forza Italia, capace ancora di accendere gli animi con la sola evocazione del suo nome.
Sul conflitto in Medio Oriente resta cauto, ribadendo la condanna ad Hamas ma anche la critica alle azioni dell’esercito israeliano. La diplomazia resta la sua cifra, confermata anche davanti alla piazza di Ancona.
Infine, Matteo Salvini. Si presenta sul palco tra cori da stadio, “Matteo, Matteo”, e ringraziamenti con le mani giunte. Il suo discorso è scandito da attacchi al centrosinistra e a Ricci, avversario diretto di Acquaroli: “Fatevi sentire per Ricci che pensava di vincere queste elezioni”. Dice di non volere parlare delle indagini della magistratura sul candidato di centrosinistra, ma di fatto ne parla.
Non manca il tema sicurezza – “ancora troppi balordi in giro, rimandiamoli a casa loro” – marchio di fabbrica del leader leghista. Immancabile il riferimento al ponte sullo Stretto, “il più importante al mondo”. Poi un momento di raccoglimento: Salvini ricorda l’attivista americano Charlie Kirk, ucciso durante un dibattito pubblico, e invita la piazza a un minuto di silenzio prima di chiudere con un appello al voto per Acquaroli.
Dal pragmatismo di Acquaroli alla grinta di Meloni, passando per l’equilibrio di Tajani e la provocazione di Salvini, il comizio di Ancona ha mostrato come la comunicazione dei leader politici sia sempre più centrale per rafforzare identità, consenso e fiducia. I social restano il megafono quotidiano, ma la piazza – con le sue sensazioni, cori e applausi – rimane il banco di prova più autentico della politica italiana.
La Photogallery Completa di Guido Picchio
Migliaia di persone, una piazza strapiena. Così viene accolto a Pesaro, Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche, assieme alla segretaria nazionale PD, Elly Schlein, al presidente nazionale PD, Stefano Bonaccini, e ai candidati dell’Alleanza del Cambiamento.
“Fino alla Vittoria. Sta crescendo un'onda, giorno dopo giorno, che ci porterà a vincere il 28 e il 29 settembre. Questa piazza è la dimostrazione che i marchigiani vogliono cambiare, vogliono uscire dalla mediocrità di questi anni e vogliono ridare una speranza alla nostra regione", dichiara Ricci. "Dobbiamo investire sulla sanità pubblica, perché in questi cinque anni la sanità è peggiorata drammaticamente, l'economia marchigiana è ferma per cui dobbiamo aiutare le nostre imprese, e dobbiamo tenere qui i nostri ragazzi perché abbiamo bisogno di loro per il futuro delleMarche", prosegue Ricci. "Dobbiamo ridare una speranza a tutti. Questa è la campagna che stiamo facendo, giorno dopo giorno, fino alla vittoria, per cambiare le Marche ad avere finalmente una regione protagonista e conosciuta in Europa”, conclude.
ANCONA – Piazza Roma si è riempita già dalle prime ore del pomeriggio di mercoledì 17 settembre per quello che è stato il momento clou della campagna elettorale del centrodestra nelle Marche. Sul palco, al fianco del candidato presidente e governatore uscente Francesco Acquaroli, sono arrivati i vertici della coalizione: il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
A fare gli onori di casa il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, che ha ricordato come “una piazza così mi fa venire in mente il maggio 2023, quando le Marche decisero di cambiare il proprio destino”, e non ha mancato di sottolineare la giornata speciale, coincidente con il suo compleanno.
Dopo i saluti istituzionali, hanno preso la parola i rappresentanti delle liste che sostengono Acquaroli. Giacomo Rossi (Civici Marche) ha rivendicato il ruolo del movimento come “il più grande della regione”, invitando a “non tornare nelle buie e sinistre tenebre” e riconoscendo al governatore di aver riportato le Marche “al centro dell’azione politica nazionale”.
Arnaldo Giorgi (I Marchigiani per Acquaroli) ha ricordato la recente nascita del gruppo, “per valorizzare ciò che è stato fatto per migliorare la vita dei marchigiani”.
A seguire, l’intervento del segretario nazionale Udc Antonio De Poli, che ha ricordato le “70 pagine di programma, con centinaia di opere realizzate: non parole ma fatti”.
Il presidente nazionale di Noi Moderati Maurizio Lupi ha invece insistito sul tema della visione unitaria del centrodestra: “Da oltre 30 anni lavoriamo per cambiare l’Italia. Oggi le Marche hanno già raccolto risultati importanti – dall’aeroporto rilanciato alla crescita del Pil – ma serve un nuovo patto per completare le riforme”.
Accolto dal coro “Francesco, Francesco”, è salito poi sul palco Acquaroli. Il presidente uscente ha rivendicato i risultati del quinquennio: “Siamo la prima regione in Italia per utilizzo dei fondi sociali europei, sopra la media nazionale per occupazione giovanile e femminile, e la seconda per crescita del Pil. Cinque anni fa eravamo tra le ultime, oggi i numeri parlano chiaro”.
Sul turismo ha sottolineato: “Abbiamo registrato oltre un milione e 300mila presenze in più ogni anno. Le Marche meritano sviluppo e competitività”. Poi l’affondo: “Chi ci dà lezioni oggi sono gli stessi che dieci anni fa, quando falliva Banca Marche, hanno girato la faccia dall’altra parte. Il 28 e 29 settembre tocca a voi darci la spinta per completare questo lavoro”.
A salire poi sul palco il ministro degli esteri Antonio Tajani. Il segretario di Forza Italia ha insistito su infrastrutture ed economia: “Abbiamo voluto che Marche e Umbria entrassero nella ZES unica, per dare alle imprese nuove opportunità di crescita. Stiamo lavorando per la Freccia Rossa e collegamenti moderni. Nessuna impresa sarà lasciata sola".
Tajani ha rivendicato l’impegno del governo per il ceto medio: “Meno tasse per tutelare la spina dorsale del Paese, che non deve trasformarsi in ceto povero”. E ha lanciato un attacco al centrosinistra: “Si è sciolto come neve al sole. Oggi c’è solo la sinistra estremista di Schlein e Conte. Noi siamo il centro del centrodestra, e difendiamo libertà e moderazione”.
Da ministro degli Esteri, ha affrontato anche i temi di politica internazionale, con un riferimento al conflitto in Medio Oriente: “Non siamo complici di nessun genocidio e di nessun crimine. Vogliamo difendere il diritto della Palestina a rimanere dov’è, ma non siamo alleati con Hamas, che è soltanto un’organizzazione terroristica. Condanniamo quello che fa Hamas, ma non siamo d’accordo con le azioni dell’esercito israeliano”.
Dopo Tajani, è stato il turno di Matteo Slavini. Il leader della Lega ha ricordato le ultime opere inaugurate: “Sono stato a Jesi per aprire il nuovo Interporto delle Marche. Stiamo progettando un ponte che sarà il primo al mondo. C’è chi parla e chi fa: noi lavoriamo”.
Sul tema della sicurezza e immigrazione ha ribadito: “Ancora troppi balordi in giro, troppi immigrati irregolari che devono tornare velocemente a casa loro”. E sulle elezioni: “Non vinceremo perché il candidato del centrosinistra è indagato, ma perché i marchigiani sanno chi lavora meglio”.
A chiudere il comizio il presidente del consiglio Giorgia Meloni. La premier ha ripercorso i risultati ottenuti: “Cinque anni fa le Marche erano una regione in declino. Oggi hanno basi solide: infrastrutture, sanità, ricostruzione. Sono tra le più virtuose d’Italia. Le Marche sono tornate a farsi valere”. Sulla comunicazione politica ha lanciato un messaggio chiaro: “Dicono che Acquaroli non sia bravo a comunicare. Fidatevi di un politico più bravo a fare che a parlare”.
Meloni ha anche difeso le scelte del governo: “In Italia si entra solo legalmente. Non saranno gli scafisti a decidere chi può venire a casa nostra”. E ancora: “Ci vuole coraggio a parlare di salario minimo: in dieci anni di governo, se fosse stata la soluzione, avrebbero potuto farlo loro”.
Infine l’appello finale alla piazza: “Abbiamo invertito la rotta, ma ora servono tutte le energie per questi ultimi dieci giorni. Mettetecela tutta”.
Il comizio si è chiuso con l’Inno di Mameli, intonato da una folla gremita che ha accompagnato con bandiere e applausi la conclusione della giornata.
(Foto Guido Picchio)
La quinta edizione di Asculum Festival si è conclusa domenica 14 settembre con uno straordinario successo di pubblico. Tre giornate piene di emozioni, energia, ispirazione. Un viaggio intenso che ha trasformato Ascoli Piceno in un crocevia di idee, pensieri e riflessioni profonde.
“È stata l’edizione più bella di sempre – commenta il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti – e questo me lo hanno detto i partecipanti, ma anche gli esercenti. Un ringraziamento va a Giorgia Latini, che ha promosso questo evento che cresce ogni anno ed è ormai un appuntamento di carattere nazionale. Siamo riusciti a creare un evento alto, senza ideologia e con tanti punti di vista, una contaminazione che porta valore e crescita a tutti noi”.
“Asculum Festival - spiega Marcello Mancini, presidente e CEO di Roi Group - rappresenta un’opportunità unica per valorizzare il territorio e promuovere le eccellenze locali. Oltre 7.000 partecipanti sono venuti da tutta Italia, a testimonianza di quanto il Festival riesca ad attrarre visitatori che non solo invadono piazze, teatri e musei, ma che riempiono ristornati, bar, attività commerciali e strutture recettive, uno splendido connubio tra crescita culturale ed economica”.
30 i protagonisti del Festival per 25 appuntamenti, più di 7.000 partecipanti per un programma ricco di spunti e di riflessioni sul tema messo al centro di questa edizione, ovvero le relazioni.
Spunti provenienti dal mondo della psicologia, della psichiatria e della pedagogia, con Roberta Bruzzone, Daniele Novara, Stefano Rossi, Leonardo Mendolicchio, Antonino Tamburello e Stefano Bartoli; dallo sport, come Simone Pianigiani, Riccardo Pittis, Rachele Sangiuliano, Luciano Sabbatini; della comunicazione, come Paolo Borzacchiello, Patrick Facciolo, Simone Tempia, Marcello La Matina e Francesco Fabiano.
“In un’epoca segnata da molte intelligenze, resta uno spazio non piccolo, ma nemmeno tanto grande – afferma Sara Pagnanelli, co-fondatrice e vicepresidente di Roi Group – in cui l’uomo conserva ancora il suo dominio: la relazione, quella con noi stessi e quella con gli altri. In questa tre giorni di stimoli e confronto, grazie al contributo di tanti esperti che abbiamo voluto portare in questa splendida città, abbiamo imparato a valorizzare questo spazio, per divenire soggetti sani della relazione e valorizzare l’altro”.
“È davvero incredibile quanto questo Festival cresca anno dopo anno, – afferma Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati - grazie al sostegno delle Istituzioni e delle Associazioni, grazie all’impegno di Roi Group che ha il merito di intercettare questo forte interesse che i partecipanti, sempre più numerosi, manifestano per la crescita personale. Crescita personale è anche crescita della società, un valore che si può mettere a fattor comune”.
Evento organizzato da Roi Group
Roi Group è un ecosistema del sapere nato per aiutare persone e organizzazioni nel loro percorso di crescita, nutrendo il loro sviluppo professionale e personale. Da sempre impegnato nella diffusione di idee e conoscenze, Roi Group opera attraverso quattro brand distintivi. Performance Strategies organizza business event ispirazionali per formare i leader di domani. InSpeaker supporta le aziende nell’individuare il testimonial e le tematiche ideali per realizzare eventi aziendali, kick-off e convention. Life Strategies crea corsi, eventi e festival di crescita personale con i maggiori esponenti delle scienze umane e sociali. Roi Edizioni pubblica le voci dei pensatori più autorevoli e innovativi a livello mondiale. Un know-how poliedrico in grado di produrre sinergie uniche al servizio della trasformazione personale e professionale.
Grave incidente stradale la scorsa notte lungo la Statale Adriatica, all’altezza dell’incrocio con via San Vincenzo. Erano circa le 1:45 quando, per cause ancora in corso di accertamento, si sono scontrati violentemente uno scooter e un fuoristrada.
L’impatto ha avuto conseguenze drammatiche per i due occupanti del motoveicolo, rimasti gravemente feriti. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco di San Benedetto del Tronto, che hanno collaborato con i sanitari del 118 nelle difficili operazioni di estrazione, soccorso e stabilizzazione dei feriti.
Vista la gravità delle condizioni, è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza, che ha raggiunto il campo sportivo poco distante dal luogo del sinistro. I due motociclisti sono stati trasferiti d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona. I vigili del fuoco, dopo aver assistito i soccorritori, hanno messo in sicurezza i mezzi coinvolti.
Fondamentale anche il supporto dei carabinieri, che hanno effettuato i rilievi utili a ricostruire la dinamica e hanno gestito la viabilità lungo il tratto, particolarmente trafficato anche nelle ore notturne.
Le Marche registrano una delle migliori performance economiche a livello nazionale. Secondo i dati diffusi dall’Istituto di ricerca Prometeia di Bologna, la regione è la seconda in Italia per crescita del PIL, con un aumento previsto dello 0,8% nel 2025 e una proiezione positiva anche per il 2026.
Così Francesco Acquaroli, presidente uscente e candidato del centrodestra a presidente della Regione Marche, che traccia i passi futuri: “Cresce il PIL nelle Marche. Secondo i dati diffusi dall’Istituto di ricerca Prometeia di Bologna, la nostra regione è la seconda in Italia per crescita del PIL, con un tasso dello 0,8% nel 2025 e una proiezione positiva anche per il 2026. Un risultato che non arriva per caso. È il frutto delle concrete politiche di visione che abbiamo messo in campo, a partire dai 130 milioni di euro per il cofinanziamento regionale che hanno permesso l'avvio di tutta la programmazione europea. Scelte che hanno permesso alle Marche di essere prime in Italia nell’utilizzo dei Fondi Sociali Europei e terze per l’impiego del FESR, dimostrando capacità, serietà e visione. Grazie a questo lavoro, la nostra regione ha potuto rafforzare occupazione, formazione, sviluppo, inclusione, innovazione, ricerca, internazionalizzazione e sostegno al credito per le piccole e medie imprese, cuore pulsante della nostra economia”.
Il presidente uscente ha sottolineato l’importanza di proseguire su questa strada: “Non ci fermiamo qui: la sfida dei prossimi anni sarà quella di cogliere appieno le opportunità della Zona Economica Speciale, di continuare nel lavoro fatto per le infrastrutture, indispensabili per attrarre investimenti e consolidare la competitività del nostro sistema manifatturiero. Questi dati sono l’ulteriore conferma che le Marche stanno crescendo e che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. Non lo dice Francesco Acquaroli, non lo dice il centrodestra: lo certifica un istituto di ricerca indipendente”.
Acquaroli ha poi ricordato come le Marche abbiano invertito la rotta rispetto al quinquennio 2015-2020: “Oggi le Marche dimostrano che con una visione forte e determinata si può cambiare passo, si può crescere, si può competere. Lo stiamo facendo, invertendo la rotta del quinquennio 2015-2020, che ci aveva portato nel 2018 ad essere una ‘regione in transizione’ secondo le regole europee attraverso l'analisi del PIL degli anni 2015, 2016 e 2017. Le Marche non meritano di essere una regione in transizione, ce lo dimostra ogni giorno la determinazione, la tenacia, la passione dei nostri imprenditori, e vogliamo continuare a lavorare per tornare ad essere quel modello che aveva fatto grande la nostra regione”.
Ascoli Piceno – Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana e Popolare, torna nelle Marche per una serie di appuntamenti a sostegno della candidatura di Bolletta a presidente della Regione. L’iniziativa itinerante, dal titolo “Contro l’UE e i distruttori dei territori, delle identità e dello Stato sociale”, prenderà il via sabato 13 settembre ad Ascoli Piceno, in Piazza del Popolo, alle ore 11.
Rizzo ha puntato il dito contro le politiche regionali e nazionali che, a suo dire, hanno lasciato sole le famiglie. “Il 62% delle persone con disabilità e il 75% delle persone anziane non autosufficienti non ricevono alcun sostegno. È una vergogna: la famiglia è diventata l’unico vero argine alla povertà, ma viene sistematicamente colpita tanto dalla destra quanto dalla sinistra”, ha dichiarato.
Il leader sovranista ha rivendicato le proprie origini popolari, ricordando di essere nato a Torino da una famiglia umile, con il padre battilastra alla Fiat Mirafiori e la madre operaia poi casalinga. “Grazie ai loro sacrifici ho potuto studiare. Oggi posso dire che se non ci fossero le famiglie, in Italia ci sarebbero milioni di poveri in più”, ha sottolineato, aggiungendo che le politiche europeiste hanno “distrutto lo Stato sociale”, mentre la sinistra “odia la famiglia e predica un finto accoglientismo funzionale alle multinazionali”, e la destra guidata dal presidente Acquaroli “la impoverisce ulteriormente”.
Rizzo ha annunciato che Democrazia Sovrana e Popolare intende rafforzare le misure di sostegno diretto alle famiglie e incrementare le pensioni di invalidità, con l’obiettivo di portarle a 800 euro per chi ha un’invalidità tra il 74 e il 99 per cento e a 1200 euro per chi è riconosciuto invalido al 100 per cento, attraverso una integrazione regionale valida per due anni e da estendere a livello nazionale.
Il tour proseguirà alle 13:30 a San Benedetto del Tronto, con un incontro al Caffè Madame in piazza Giorgini, per poi spostarsi a Macerata dove è prevista la presentazione delle liste locali di DSP presso la Pasticceria I Fabbricanti d’Arte in via Valadier. La giornata si chiuderà a Corridonia, con il comizio finale in piazza Palazzo Simac alle ore 17.
Una perturbazione atlantica è in transito sulle Marche. La Protezione Civile regionale ha emesso un avviso di allertamento di livello giallo, valido dalle 00:00 alle 24:00 di mercoledì 10 settembre, per criticità idraulica nelle zone di allertamento 1, 2, 3 e 4 e per criticità idrogeologica da temporali su tutto il territorio regionale.
Le previsioni indicano precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o di temporale, con fenomeni più intensi nel settore interno. Nel corso del pomeriggio le piogge tenderanno a una graduale attenuazione, anche se non si escludono fenomeni locali nelle aree montane e collinari. A fine giornata le cumulate di pioggia saranno abbondanti.
Le temperature subiranno un calo sensibile, soprattutto nei valori massimi. La tendenza per le successive 48 ore è verso un progressivo esaurimento dei fenomeni. Secondo gli esperti, per un deciso miglioramento bisognerà attendere il weekend, quando l’anticiclone tornerà a rinforzarsi garantendo condizioni di stabilità atmosferica.
Un uomo è stato soccorso nel primo pomeriggio a Macchignano, nel comune di Roccafluvione, nei pressi del bivio per Montegallo, dopo essere scivolato in una scarpata per circa 30 metri. L’allarme è stato lanciato intorno alle 12:50, quando i vigili del fuoco di Ascoli sono intervenuti sul luogo dell’incidente. L’uomo era cosciente e rispondeva alle sollecitazioni dei soccorritori, ma l’operazione di soccorso è risultata particolarmente difficile a causa della folta vegetazione e della conformazione del terreno.
Sul posto sono intervenuti anche gli operatori del nucleo Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto dei vigili del fuoco, che con i droni hanno fornito indicazioni fondamentali sulla posizione dell'uomo, e personale specializzato in tecniche Speleo-Alpino-Fluviali, utilizzate per il soccorso in ambienti impervi.
Intorno alle 14, grazie alle tecniche di derivazione Speleo-Alpino-Fluviali, un operatore dei vigili del fuoco si è calato nel dirupo, stabilizzando l’uomo su una barella e riportandolo in sicurezza sul piano strada, dove è stato preso in consegna dal personale sanitario per ulteriori accertamenti.
Oltre 52mila articoli contraffatti, tra borse, scarpe, valigie e accessori vari, per un valore stimato di circa 3 milioni di euro. È il bilancio della maxi-operazione condotta nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica.
Le indagini sono scattate dopo la denuncia di un noto brand nazionale, che ha segnalato la presenza di prodotti falsi in vendita in un negozio di San Benedetto del Tronto. Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di ricostruire un vasto giro di contraffazione che coinvolgeva più regioni.
Nel mirino sono finiti due imprenditori campani, entrambi 50enni, denunciati per violazioni agli articoli 473 e 474 ter del Codice Penale, che disciplinano i reati legati alla contraffazione e alle relative aggravanti. Su richiesta della Procura, i finanzieri hanno eseguito 13 decreti di perquisizione in sedi aziendali dislocate nelle province di Ascoli Piceno, Fermo, Pesaro e Urbino, Macerata, Pescara, Chieti, L’Aquila e Napoli.
All’operazione hanno preso parte 40 militari del Comando Provinciale, che hanno sequestrato la merce falsificata, tutta recante il marchio “Rocco Barocco”.
Secondo le Fiamme Gialle, l’attività investigativa non punta soltanto a smantellare la cosiddetta “catena del falso”, ma anche a colpire i profitti illeciti generati da queste attività criminali. La contraffazione, sottolineano i finanzieri, rappresenta infatti un vero e proprio “moltiplicatore di illegalità”, alimentando fenomeni paralleli come lavoro nero, evasione fiscale, riciclaggio, immigrazione irregolare e infiltrazioni della criminalità organizzata.
Hanno tentato il collaudato raggiro del “finto maresciallo dei Carabinieri”, riuscendo a sottrarre denaro e gioielli per un valore di circa 25mila euro a una donna di 75 anni. Ma la fuga è durata poco: due uomini di origine campana, di 43 e 22 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Ascoli Piceno con l’accusa di truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale.
Il raggiro si è consumato lo scorso 1° settembre. Poco dopo mezzogiorno l’anziana è stata contattata telefonicamente da un uomo che, fingendosi maresciallo dell’Arma, le ha riferito che il figlio aveva causato un grave incidente stradale utilizzando il cellulare alla guida e investendo una ragazza. Per evitare l’arresto, spiegava il falso militare, serviva denaro contante da consegnare immediatamente a un incaricato.
Preoccupata e convinta dalla messinscena, la donna ha consegnato circa 500 euro e diversi monili in oro a un giovane che si è presentato a casa sua. Solo al rientro del marito si è resa conto della truffa.
Nel frattempo i Carabinieri, impegnati in controlli mirati, hanno notato il ragazzo uscire dal palazzo con una busta in mano e salire su una Lancia Y guidata dal complice. Intimato l’alt, i due hanno tentato di fuggire prima in auto e poi a piedi, liberandosi durante la corsa della refurtiva gettata dal finestrino. L’inseguimento è terminato poco dopo con il loro arresto. Recuperati gioielli e denaro, i militari hanno sequestrato l’auto e i telefoni cellulari.
Su disposizione della Procura di Ascoli Piceno, i due sono stati condotti nel carcere di Marino del Tronto. Dopo l’interrogatorio di garanzia, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.
Domenica 31 agosto a Pesaro si è aperta ufficialmente la campagna elettorale di Democrazia Sovrana Popolare per le regionali del 28 e 29 settembre. Al fianco del candidato presidente Claudio Bolletta, il coordinatore nazionale Marco Rizzo.
“Un caffè amaro e sovranista al piddino Ricci, a casa sua”: così Rizzo ha lanciato l’evento. Poi, intervistato da Picchio News, ha aggiunto: “Ricci non è venuto perché teme il confronto”. Lo abbiamo contattato per approfondire i temi centrali della campagna elettorale di DSP nelle Marche.
La sanità è da sempre uno dei temi più caldi nelle Marche e anche DSP ha messo questo punto in cima al programma. Quali sono le prime misure che proponete per la sanità pubblica?
Rizzo: “Acquaroli non ha fatto altro che proseguire i danni lasciati da Ricci a Pesaro. Ricci è l’esempio di ciò che accade nelle Marche: ha votato per la guerra in Europa e, insieme al suo partito, ha ridotto il numero degli ospedali. Prima del Covid i presidenti di Regione del centrosinistra festeggiavano quando chiudevano strutture: la chiamavano razionalizzazione. Oggi la sanità privata in Italia vale 50 miliardi l’anno, concentrati in poche grandi catene. È ipocrisia pura. Noi vogliamo togliere la sanità dalle mani dei presidenti di Regione e restituirla all’universalismo: la salute è un diritto, non un affare".
Oggi l’80% dei bilanci regionali è speso in sanità, ma gestito male e frammentato in 20 centri di potere. Vogliamo riportarla ai medici, per dare finalmente un diritto reale alla salute dei cittadini”.
Altro pilastro del programma DSP è il lavoro, insieme alla piena autonomia dalle politiche europee. In che modo queste idee possono tradursi in cambiamenti concreti per i marchigiani?
Rizzo: “Il mondo si muove: Turchia, India, Russia, Cina. Noi invece restiamo prigionieri dell’Europa. Bisogna cambiare rotta. Serve dialogare con gli Stati Uniti – chiedendo a Trump di togliere i dazi – e con tutti gli altri attori globali, senza lasciarci guidare dalla Von der Leyen che vuole la guerra o dalla Germania che difende la propria industria a spese delle nostre PMI".
Il 27 settembre saremo a Roma con una grande manifestazione per l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea. È il cuore della nostra proposta politica. Le Marche dimostrano la necessità di questo cambiamento: un ceto medio impoverito, piccole imprese che chiudono, interi settori in crisi. Se non agiamo subito, molte aziende collasseranno in pochi anni”.
Il sovranismo popolare è un progetto politico per il paese, non solo una lista elettorale. Un progetto più ampio e profondo di una tornata elettorale. Quando gli italiani lo capiranno, e spero in fretta, avremo un successo dirompente. Non so se sarà nelle Marche adesso o in Calabria la settimana dopo, ma stiamo arrivando".
Il candidato alla presidenza delle Marche sarà Claudio Bolletta. Perché i marchigiani dovrebbero sceglierlo come presidente?
Rizzo: “Perché è uno di loro. Non è un politico di professione, ma un imprenditore che conosce bene la forza delle piccole imprese e anche le difficoltà della crisi. Rappresenta il ceto medio e la classe lavoratrice: insieme sono il 90% del popolo, contrapposto all’élite a cui destra e sinistra si inchinano. Bolletta è la voce concreta di questo popolo".
Nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 15, un grave incidente stradale si è verificato al chilometro 387 della strada statale Adriatica (SS16), nel territorio comunale di San Bendetto del Tronto, dove una moto e un’automobile sono entrate in collisione per cause ancora in fase di accertamento.
Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento rivierasco, insieme al personale sanitario del 118. Nonostante i tempestivi soccorsi, per il conducente della moto non c’è stato nulla da fare: l’uomo è deceduto a causa delle gravi ferite riportate nell’impatto.
Dopo le operazioni di soccorso, i Vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dei mezzi coinvolti, per consentire il ripristino della viabilità in sicurezza.
Le forze dell’ordine stanno conducendo gli accertamenti per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente.