Ascoli
Il presidente Fontana in visita a Palazzo Raffaello: "Lombardia e Marche condividono gli stessi obiettivi"
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha ricevuto questa mattina in visita a Palazzo Raffaello il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Un incontro istituzionale incentrato su temi all’ordine del giorno delle rispettive agende quali il turismo, l’internazionalizzazione e le filiere produttive. “Le nostre Regioni – ha detto Fontana – sono legate da un rapporto di amicizia e di collaborazione e da reciproci interessi che possiamo sviluppare e rendere utili per entrambe. Innanzitutto, elemento fondamentale è l’internazionalizzazione, per le piccole, piccolissime e medie imprese. Realtà che sono eccellenti ma che molte volte non hanno la capacità, se non accompagnate, di presentarsi sui mercati in tutto il mondo. In Lombardia abbiamo una solida organizzazione che promuove iniziative in molti Paesi emergenti e nei mercati in crescita. Questi sforzi stanno generando ottimi risultati. Poiché il tessuto imprenditoriale delle Marche presenta molte somiglianze con quello della Lombardia, abbiamo ritenuto opportuno lavorare insieme per creare collaborazioni concrete. Sostenendoci a vicenda, possiamo sviluppare sinergie in grado di offrire nuove opportunità alle nostre imprese nei mercati internazionali”. “I punti di incontro tra le nostre regioni – ha affermato Acquaroli - sono il tessuto economico e il tessuto sociale. Condividiamo gli stessi obiettivi e le stesse esigenze: crescita sui mercati internazionali, crescita in innovazione, ricerca e sviluppo. Due realtà omogenee e simili, se non per dimensioni, essendo la Lombardia molto più grande, certamente per vocazione, con l’obiettivo di tutelare quella piccola e media impresa che è il grande patrimonio che ha permesso alla nostra regione e all’Italia in generale di diventare protagonista al mondo. Per le Marche questa collaborazione è una grande opportunità. Fare squadra, fare sistema è fondamentale. Dobbiamo diventare complementari, ciascuno con le proprie specificità, perché diversamente in un'economia globale di scala il rischio è di restare isolati”. Fontana ha insistito su questi punti strategici: l’innovazione e la ricerca: “Rappresentano il futuro del nostro Paese, delle nostre regioni e credo che le iniziative da avviare potranno essere utili e positive”. Inoltre, d’accordo con il presidente Acquaroli, ha condiviso il valore della collaborazione: “Siamo i sostenitori della sussidiarietà che non è soltanto una parola intorno alla quale si organizzano convegni interessanti ma è il modo col quale approcciamo e affrontiamo i problemi legati all’economia e a ogni ambito della nostra attività politica e amministrativa. Le Marche con le sue 150 mila aziende in rapporto alla popolazione hanno un tessuto produttivo ancora più fitto rispetto alle nostre 800 mila imprese su 10 milioni di abitanti, per questo rappresentano un modello da seguire. Credo dunque che si possa lavorare in sinergia con la Regione Marche e con tutta la Giunta che apprezzo molto”. Lo scambio reciproco e la collaborazione tra Marche e Lombardia si consolida grazie anche alla disponibilità dei voli di continuità: “Stamattina sono arrivato qui – ha dichiarato Fontana - con un volo comodissimo. Le infrastrutture e i collegamenti rappresentano uno degli elementi basilari e l’opportunità offerta dal volo da e per Milano rende agevole i rapporti consentendo di lavorare e tornare comodamente in giornata”. E poi il turismo. Acquaroli ha detto che i turisti lombardi rappresentano un quinto del totale delle presenze registrate da gennaio a novembre 2024, che corrispondono a 2,5 milioni, mentre gli arrivi sono stati 450 mila. “La Lombardia – ha spiegato Acquaroli – è la prima regione italiana per numero di presenze nelle Marche. Questa leadership e questi numeri importanti vogliamo farli crescere e la disponibilità di un hub internazionale ci aiuta sia per arricchire il mercato turistico che per presentarci sui mercati esteri. Dobbiamo dunque tenere vicini i territori e soprattutto cercare di valorizzare quei punti di incontro che fanno la differenza”.
Elezioni regionali nelle Marche, Acquaroli esclude il rinvio al 2026: "Nessun slittamento"
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha escluso l'ipotesi di un rinvio delle elezioni regionali al 2026, rispondendo a un'interpellanza presentata dalla capogruppo dem Anna Casini durante il Consiglio regionale. Il tema centrale della discussione riguardava la possibilità di posticipare il voto, che per legge dovrebbe svolgersi entro cinque anni dalla scadenza dell'attuale mandato, fissata per la fine di settembre 2025. Acquaroli ha chiarito che, secondo le normative vigenti, le elezioni dovranno svolgersi nel primo periodo successivo alla scadenza dei cinque anni, con una data indicativa tra fine settembre e i primi di ottobre 2025. Il presidente ha anche sottolineato che,in assenza di aggiornamenti normativi o interventi dal governo centrale, la Regione seguirà questa tempistica che prevede il voto in autunno, evitando di posticiparlo oltre la stagione autunnale. "La stagione del freddo non è sicuramente di aiuto per un coinvolgimento nella campagna elettorale", ha dichiarato Acquaroli, spiegando la sua preferenza per una finestra elettorale non troppo distante dalla fine dell'estate. Riguardo al dibattito più ampio che sta coinvolgendo altre regioni italiane, Acquaroli ha precisato che, sebbene esistano discussioni a livello nazionale su possibili slittamenti elettorali in altre aree del Paese, "le Marche non sono interessate da queste vicende. Non ha infatti avuto interlocuzioni a livello nazionale che possano influire sulle tempistiche delle elezioni regionali nelle Marche". In conclusione, il presidente ha ribadito che l'intento della Regione è quello di uniformarsi alle scelte di altre regioni, "ma con la volontà di evitare qualsiasi ritardo che potrebbe compromettere la buona riuscita della campagna elettorale". Pertanto, se non ci saranno novità o modifiche normative, la data del voto rimarrà indicativamente tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre 2025.
Sciopero dei Metalmeccanici nelle Marche: "Partecipazione all'80%, segnale forte per rinnovo contratto"
Il 2025 è iniziato con una forte mobilitazione dei metalmeccanici nelle Marche, che hanno partecipato numerosi allo sciopero indetto per rivendicare il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per il settore metalmeccanico. L'adesione alla protesta è stata massiccia, con una partecipazione superiore all'80% e in alcune aziende si è registrato il picco del 100%. Questo dato evidenzia la determinazione dei lavoratori e il malcontento per l'inerzia nei negoziati con Federmeccanica. I lavoratori hanno manifestato la loro frustrazione davanti ai cancelli di molte aziende della regione, nonostante le rigide temperature invernali. I presidi si sono svolti in numerosi stabilimenti, tra cui Crn, Fincantieri, Omas, Emc Fime, Beko, Electrolux, Raicam, Peralisi, Ariston, Thermowatt, Faber, Antonio Merloni, Elica, Rivacold e Confindustria Macerata, con una partecipazione che ha messo in luce la forza del movimento sindacale. "Dopo sei mesi di trattative, la trattativa per il rinnovo del Ccnl Metalmeccanici si è interrotta a causa della posizione di Federmeccanica e Assistal, che hanno respinto molte delle richieste avanzate da Fim, Fiom e Uilm, si legge in una nota dei sindacati. Il principale motivo di frizione riguarda il salario, con i sindacati che chiedevano un aumento di 280 euro per i lavoratori del livello C3. Federmeccanica, però, ha rifiutato questa proposta, optando invece per un aumento legato esclusivamente all'andamento dell'inflazione. Inoltre, sono stati previsti peggioramenti nella clausola di salvaguardia, che posticiperebbe di sei mesi parte dell'aumento sui minimi contrattuali". "Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro non si è fermato solo alla questione salariale, ma ha sollevato una serie di problematiche che i lavoratori considerano fondamentali per garantire un futuro dignitoso e sicuro nel mondo del lavoro. Il tema centrale della trattativa era il salario, ma la situazione si è complicata quando Federmeccanica ha rifiutato la richiesta di un aumento significativo. La proposta sindacale prevedeva un incremento di 280 euro per i lavoratori del livello C3, ma Federmeccanica ha risposto con un’offerta che legava l’aumento all’andamento dell’inflazione, senza fornire una cifra definita. Questa risposta è stata considerata insoddisfacente, soprattutto per il fatto che non si è cercato di tutelare i lavoratori contro il deteriorarsi del loro potere d'acquisto in un contesto economico complesso". "Inoltre, la clausola di salvaguardia che i sindacati avevano chiesto per garantire gli aumenti salariali ha subito un importante peggioramento. Infatti, Federmeccanica ha proposto di posticipare di sei mesi una parte dell’aumento previsto sui minimi contrattuali. Questa proposta ha suscitato grande preoccupazione tra i lavoratori, che hanno visto in essa una forma di rinvio dei loro diritti economici, mettendo in evidenza la mancata attenzione ai bisogni immediati dei lavoratori, soprattutto in un periodo caratterizzato da forte inflazione". "Anche sul fronte dell'orario di lavoro e delle modalità di gestione del lavoro, le trattative sono state inconcludenti. I sindacati avevano chiesto una riduzione dell’orario di lavoro, ma questa proposta è stata ignorata da Federmeccanica. La questione dello smart-working è rimasta irrisolta, nonostante la crescente necessità di regolamentare questa modalità di lavoro che, sebbene diffusa, non ha trovato un adeguato riscontro nelle normative contrattuali. Inoltre, è emersa una forte esigenza di conciliazione tra vita lavorativa e familiare. I sindacati avevano chiesto di riconoscere permessi per permettere ai lavoratori di prendersi cura dei figli e dei genitori, ma anche su questo fronte non sono stati fatti passi avanti. In particolare, la proposta di fruizione collettiva dei permessi individuali non utilizzati (Par) è stata respinta, lasciando inalterata una situazione che non offre sufficiente flessibilità ai lavoratori". "Un altro nodo critico riguarda la situazione dei lavoratori impiegati con contratti precari. I sindacati avevano sollecitato il Contratto Nazionale di Lavoro per regolamentare e stabilizzare l’uso dei contratti precari, ma anche in questo caso Federmeccanica non ha preso alcuna posizione concreta. La precarietà continua a rappresentare un problema grave per molte persone che lavorano nel settore metalmeccanico, ma la risposta dei datori di lavoro non è stata adeguata a risolvere questa criticità". "Infine, uno dei temi più dibattuti è stato quello degli appalti. La posizione di Federmeccanica, infatti, non ha previsto alcuna garanzia economica e occupazionale per i lavoratori che si trovano ad affrontare cambi di appalto. In un contesto in cui i lavoratori sono spesso trasferiti da un appalto all’altro senza sufficienti tutele, questa mancata attenzione ha ulteriormente alimentato il malcontento". "Il risultato dello sciopero nelle Marche è chiaro: i metalmeccanici non sono disposti a cedere su questi temi fondamentali. La loro partecipazione massiccia è un segnale forte che l'industria metalmeccanica ha bisogno di un contratto giusto, che risponda alle necessità concrete dei lavoratori. La battaglia per il rinnovo del Ccnl continua, e i sindacati promettono di non fermarsi finché non otterranno risposte adeguate alle loro legittime richieste". "Con questo sciopero, i metalmeccanici hanno ribadito il loro impegno per un lavoro dignitoso e per il riconoscimento dei diritti fondamentali, tracciando una linea di demarcazione chiara rispetto a un contratto che, per troppo tempo, non ha saputo rispondere alle sfide moderne del settore. La mobilitazione è destinata a proseguire, con nuove azioni in programma, finché non si raggiunga un accordo che rispetti davvero le esigenze dei lavoratori".
Meteo Marche: un inizio anno primaverile, ma il tempo cambia da venerdì
L’anno 2025 si è presentato nelle Marche con un anticipo di primavera: le temperature, ben superiori alla media stagionale, hanno caratterizzato l’inizio di gennaio, regalando giornate di sole e clima mite. Le massime hanno toccato valori quasi primaverili: 14 gradi ad Ancona, Pesaro e Fermo, 16 gradi ad Ascoli Piceno, 13 a Macerata e 12 a Urbino. A Pesaro, addirittura, ieri si sono raggiunti i 19 gradi, un dato sorprendente per la stagione. Tuttavia, nonostante il bel tempo e le temperature gradevoli, il meteo nelle prossime ore si prepara a un cambiamento. Le previsioni per il venerdì 10 gennaio segnalano un peggioramento, con l’arrivo di nuvole che porteranno, soprattutto in serata, a deboli piogge isolate nelle zone montane. Il cielo sarà molto nuvoloso per gran parte della giornata, ma senza eccessive precipitazioni, se non per qualche rovescio sparso. Secondo i dati forniti dalla Regione Marche, il mare sarà mosso nella giornata di domani e le temperature rimarranno stabili nei valori minimi, ma le massime subiranno un lieve calo. I venti, inizialmente sud-occidentali, soffieranno moderati nelle zone montuose e come brezza tesa lungo la costa, per poi ruotare dai quadranti settentrionali già a partire dalla mattinata. L’intensità del vento lungo la costa sarà moderata, ma solo per brevi tratti. Per quanto riguarda le temperature, ad Ancona si prevedono minime intorno ai 10 gradi e massime che non supereranno i 13. Ad Ascoli Piceno, le minime saranno di 6 gradi, con massime che arriveranno a 14. A Fermo, le temperature oscilleranno tra 11 e 12 gradi, mentre a Macerata si registreranno minime di 10 e massime di 14. Pesaro vedrà temperature minime tra 6 e 10 gradi, e Urbino tra 8 e 10 gradi. Quindi, se da un lato il 2025 ha portato giornate dal clima piacevole, le Marche dovranno fare i conti con un meteo capriccioso: in arrivo un breve peggioramento che porterà nuvole e piogge leggere, ma senza sconvolgere completamente il quadro meteorologico. (Foto tratta dalla pagina Bolognola Ski)
A14 Bologna-Taranto, lavori sul viadotto San Biagio Nord: deviazione in corso
Sulla A14 Bologna-Taranto, nel tratto compreso tra Pedaso e Fermo in direzione Ancona, sono in corso lavori di ripristino del piano viabile in corrispondenza del viadotto San Biagio Nord, al km 283. La società Autostrade ha reso noto che, per consentire l’intervento, è stata attivata una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta, misura che è attualmente in fase di installazione. Il termine dei lavori è previsto entro la mattinata di sabato 11 gennaio. Durante tutta la durata dell'intervento, sarà comunque garantita una corsia per senso di marcia, al fine di mantenere il traffico fluido. Tuttavia, la società Autostrade avverte che, in ragione dei volumi di traffico previsti per venerdì 10 gennaio, soprattutto nella direzione di Pescara, si prevedono rallentamenti nelle fasce orarie del pomeriggio e della sera. In caso di accodamenti, agli utenti diretti verso Pescara si consiglia di uscire alla stazione di Fermo e rientrare in A14 a Pedaso, percorrendo la Strada Statale SS16. Per coloro che viaggiano verso Ancona, invece, è raccomandato il percorso inverso. Gli automobilisti sono invitati a prestare particolare attenzione e a pianificare eventuali percorsi alternativi per evitare disagi, soprattutto durante le ore di punta.
Perde il controllo dell'auto e si ribalta sulla carreggiata: conducente estratta dalle lamiere
Un incidente stradale si è verificato questa mattina, intorno alle 10:30, in via della Resistenza a San Benedetto del Tronto, dove un'auto è rimasta coinvolta in un ribaltamento sulla carreggiata. La dinamica dell'incidente ha richiesto l'intervento immediato dei vigili del fuoco del locale distaccamento, che sono giunti sul posto per gestire la situazione. I pompieri hanno provveduto a mettere in sicurezza il veicolo per evitare ulteriori rischi per la conducente e per tutti gli altri presenti sulla scena. Una volta garantita la stabilità della vettura, i vigili del fuoco hanno estratto la donna, che si trovava ancora all'interno dell'auto. Successivamente, la conducente è stata affidata alle cure dei sanitari, che l'hanno immediatamente trasportata all'ospedale cittadino per accertamenti e trattamenti medici. Le forze dell'ordine sono intervenute per gestire la viabilità e avviare le indagini sull'accaduto. Le cause del ribaltamento sono ancora in fase di accertamento, ma l'incidente ha comunque causato disagi alla circolazione per alcuni minuti.
Chiusura Giano, ricollocati 59 dei 173 lavoratori in cassa integrazione
“Diminuisce il numero dei lavoratori dell’azienda Fedrigoni che dovranno usufruire degli ammortizzatori. Ben 59 dei 173 addetti interessati dalla procedura di cassa integrazione sono già stati ricollocati in aziende del Gruppo nelle Marche”. Lo annuncia l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi che questa mattina ha partecipato alla riunione al Ministero del Lavoro per l’espletamento dell’esame congiunto per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per aree di crisi complessa nei confronti dei lavoratori dell’azienda Giano del gruppo Fedrigoni. Una vertenza complicata, cominciata il 3 ottobre 2024 sotto i peggiori auspici, ossia la chiusura dello stabilimento e il licenziamento di tutte le maestranze e che invece, grazie all’ impegno di tutte le parti, e con il sostegno del Ministero delle Imprese e del made in Italy, è riuscita a trovare un esito positivo il 16 dicembre scorso nella sede della Regione Marche dove è stato sottoscritto l’accordo a tutela dei lavoratori. Nonostante l’azienda abbia confermato la chiusura dello stabilimento produttivo, per i lavoratori si sono dunque aperte prospettive di reimpiego. Nel corso della riunione odierna l’azienda ha comunicato a tutti i presenti di aver già riassorbito 59 dei 173 addetti interessati dalla procedura. I lavoratori interessati dalla cassa integrazione ora ammontano a 114 unità, di cui 100 operai e 14 impiegati. “Un passaggio quello di oggi – commenta Aguzzi - che chiude il cerchio da un punto di vista normativo e amministrativo, ma che contemporaneamente rappresenta il punto di partenza incoraggiante per l’attuazione degli impegni che sono a monte di questo faticoso accordo che l’azienda sta rispettando. Fedrigoni inoltre ha confermato la disponibilità ad anticipare le somme della cassa integrazione, garantendo così un'erogazione puntuale mese per mese, senza ritardi per i lavoratori”. "Il periodo di ammortizzatore sociale di 12 mesi rappresenterà un periodo di protezione che, in assenza del reddito da lavoro, consentirà all’azienda di mettere in atto tutte le azioni possibili per favorirne una rapida e soddisfacente ricollocazione all’interno del Gruppo", si legge in una nota. "Allo stesso tempo la Regione Marche, che in questa prospettiva ha profuso il massimo impegno garantendo il finanziamento della cassa integrazione attraverso i fondi stanziati per le aree di crisi complessa, attiverà le misure di politica attiva del lavoro e della formazione disponibili per supportare i lavoratori a riqualificarsi nell’ottica di una loro più veloce ed agevole rioccupazione".
Da Jovanotti a Gianna Nannini: i migliori concerti del 2025 nelle Marche
Il 2025 si preannuncia come un anno straordinario per la musica live nelle Marche, con un programma ricco di eventi imperdibili. Dai teatri lirici ai grandi palazzetti, passando per le piazze più suggestive, artisti di fama nazionale e internazionale si alterneranno per regalare emozioni uniche al pubblico. Claudio Baglioni inaugura il 2025 con "Piano di Volo soloTris", il terzo capitolo del suo progetto live nei teatri lirici. Si esibirà al Teatro delle Muse di Ancona il 2, 3 e 4 febbraio, prima di tornare nelle Marche il 9 e 10 marzo al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Sempre al Teatro delle Muse, il 5 febbraio arriveranno i Rockets con il loro "The Final Frontier Tour". La storica band francese del rock spaziale presenterà il nuovo album di inediti, uscito a ottobre 2024. Pesaro ospiterà una delle tappe più attese del 2025: il "Palajova" di Jovanotti, che prenderà il via proprio dalla Vitrifrigo Arena con quattro date: il 4, 5, 7 e 8 marzo (le prime due già sold-out). Sempre a Pesaro, al Teatro Rossini, Elio porterà in scena il suo spettacolo "Quando un musicista ride" dal 20 al 23 marzo, un omaggio divertente e intelligente ai grandi artisti italiani degli anni ’60 e ’70, come Fo, Gaber e Jannacci. Ad aprile, il Teatro delle Muse di Ancona ospiterà il talento di Filippo Graziani il 16 aprile, con "Ottanta Buon Compleanno Ivan", un omaggio al padre Ivan Graziani. Due giorni dopo, il 18 aprile, sarà la volta di Ermal Meta, che porterà in scena i suoi successi e il nuovo album "Buona Fortuna". Il mese si chiude in grande stile con Zucchero, che il 19 giugno approderà allo Stadio del Conero di Ancona con il tour "Overdose D’Amore". L’estate 2025 sarà ricca di appuntamenti memorabili. Si parte il 2 luglio con Ultimo che ha già registrato il sold out per il suo concerto allo Stadio del Conero di Ancona. Gli Skunk Anansie si esibiranno il 6 luglio in Piazza Garibaldi a Senigallia per il Senigallia Festival. Ben Harper & The Innocent Criminals arriveranno il 16 luglio in Piazza del Popolo a Fermo. Tananai porterà il suo Calmocobra Live Estate 2025 al Parco della Pace di Servigliano il 18 luglio per il NoSound Fest. Il 21 giugno allo Stadio del Conero di Ancona arrivano invece I Pinguini Tattici Nucleari Macerata sarà protagonista con Sferisterio Live, che vedrà esibirsi Gianna Nannini il 13 agosto, Diodato il 14 agosto, Alessandra Amoroso il 6 settembre e Massimo Ranieri il 23 agosto. Sempre il 23 agosto, il Summerock di Marina d’Altidona ospiterà gli Stratovarius, icone del power metal mondiale, in quella che si preannuncia una serata indimenticabile. Un altro grande appuntamento estivo sarà il live di Ghali, che si esibirà il 29 agosto al Parco Nelson Mandela di San Benedetto del Tronto per il San.B Sound Summer Tour 2025. L’artista, celebre per i suoi brani innovativi e travolgenti, offrirà al pubblico un viaggio tra i suoi successi e i nuovi lavori discografici. Chiude il calendario Carmen Consoli, che sarà al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno il 28 novembre con il suo nuovo tour teatrale, pronto a incantare il pubblico con l’intensità che da sempre la contraddistingue. Prepariamoci a un anno di musica ed emozioni: le Marche sono pronte a ospitare artisti di primo piano, regalando serate indimenticabili agli amanti della musica.
Incidente sulla A14, scontro tra sette auto in galleria a San Benedetto: sul posto vigili del fuoco e 118
Poco dopo le 15, i vigili del fuoco del distaccamento rivierasco sono intervenuti sull'A14, direzione nord, all'interno della galleria Croce di San Benedetto, per uno scontro che ha coinvolto sette automobili nella corsia di sorpasso. Fortunatamente, tutti gli occupanti sono riusciti a uscire autonomamente dai veicoli. Gli operatori dei vigili del fuoco hanno messo in sicurezza i mezzi coinvolti, tra cui alcuni ibridi e altri alimentati a metano. Il traffico ha subito rallentamenti, ma la corsia di marcia è rimasta aperta. Sul posto sono intervenuti anche la polizia autostradale e gli equipaggi del 118.
Influenza, non raggiunto il picco nelle Marche: "È ancora possibile la vaccinazione"
I dati del sistema di sorveglianza nazionale che effettua il monitoraggio dell’epidemia influenzale, basato sulle segnalazioni dei medici sentinella che segnalano la frequenza di sindromi simil-influenzali tra i propri assistiti, evidenziano nella settimana dal 23 al 29 dicembre una lieve, ma attesa, diminuzione del numero di casi, dovuta alla chiusura delle scuole per le festività. L’incidenza a livello nazionale è pari a 9,9 casi per mille assistiti (10,5 nella settimana precedente). Nella stessa settimana della scorsa stagione influenzale l’incidenza raggiungeva il picco stagionale con 18,4 casi per mille assistiti. Va rilevato che il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori. Anche nella regione Marche la curva epidemica della sindrome influenzale sembra non aver ancora raggiunto il picco e l’intensità risulta ancora bassa, con l’incidenza stimata pari a 7,1 casi per 1.000 assistiti. I dati regionali evidenziano che anche nelle Marche risultano maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età con un’incidenza pari a 10,9 casi per mille assistiti. Per quanto riguarda la campagna vaccinale iniziata lo scorso 15 ottobre, al 31 dicembre nella regione Marche sono state somministrate 272.452 dosi di vaccino anti-influenzale: 242.143 dai medici di medina generale, 12.181 dai pediatri di libera scelta, 11.676 dosi sono state erogate dalle farmacie aderenti alla campagna vaccinale e 6.452 vaccinazioni sono state effettuate presso altre sedi di erogazione (servizi vaccinali, ospedali, ed altre strutture). Gran parte delle dosi (194.813) è stata somministrata a soggetti con 65 o più anni, che sono a maggior rischio di complicanze in caso di malattia. "Essendo la curva epidemica stimata dalle segnalazioni si sindrome influenzale dai medici sentinella, attualmente sopra la soglia basale, ma ancora bassa, non essendo ancora stato raggiunto il picco epidemico è ancora raccomandato ricevere la somministrazione del vaccino anti-influenzale", si legge in una nota della Regione. "La vaccinazione contro l'influenza rappresenta una grande opportunità di prevenzione, in particolare per le persone più fragili per età o per motivi di salute, nei confronti di una malattia che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è assolutamente una malattia banale e può portare gravi complicanze. È inoltre possibile vaccinarsi anche con il vaccino anti-Covid-19 aggiornato alle ultime varianti, possibilità che rappresenta una grande opportunità per prevenire un’infezione che resta ancora presente e può presentare complicanze gravi".
Cristian Bucchi pronto a rilanciarsi: l'ex allenatore della Maceratese nel mirino del Levski Sofia
Cristian Bucchi è pronto a tornare in pista. Dopo l'esonero di Stanislav Genčev e la breve conduzione della squadra da parte del vice Darko Tasevski, il Levski Sofia sembra aver deciso di guardare all'Italia per trovare il suo nuovo allenatore. Secondo quanto riportato dalla redazione di TuttoMercatoWeb.com, il club bulgaro ha avviato contatti serrati con Cristian Bucchi, ex allenatore della Maceratese, che potrebbe prendere in mano la guida della squadra per la seconda parte della stagione. Bucchi, personaggio ben noto nelle Marche, vanta una carriera ricca di esperienze sia da calciatore che da tecnico. La sua avventura nel calcio professionistico inizia nel 1995 con la Sambenedettese in CND, ma la svolta arriva grazie al procuratore Silvio Pagliari, che lo porta alla Settempeda in Promozione. Sotto la guida di Gianluca Fenucci, Bucchi si distingue per la sua prolificità realizzativa, contribuendo con caterve di gol alla promozione della squadra in Eccellenza. Il suo talento non passa inosservato e, nel 1998, è Luciano Gaucci a portarlo al Perugia in Serie A. In maglia biancorossa, Bucchi disputa 27 partite e segna 5 gol nella sua prima stagione nella massima serie, dando il via a una lunga carriera nei professionisti. Complessivamente, colleziona 59 presenze e 11 reti in Serie A, oltre a 266 presenze e 90 gol in Serie B, consolidandosi come uno degli attaccanti più prolifici della sua generazione. Terminata la carriera da calciatore, Bucchi si dedica alla panchina, guidando club come Pescara, Gubbio e Torres. Nel 2015 firma con la Maceratese, neopromossa in Lega Pro, e porta la squadra al terzo posto in campionato. Nonostante l'eliminazione ai play-off per mano del Pisa, quella stagione resta indimenticabile per la piazza biancorossa, che ha visto la squadra lottare ai vertici della terza serie nazionale. Il suo percorso lo porta poi a Perugia, Sassuolo, Benevento e Ascoli, con alterne fortune. In Serie A, Bucchi debutta come tecnico del Sassuolo nel 2017, ma l’avventura si conclude a novembre dello stesso anno. La sua ultima esperienza in panchina risale alla guida dell’Ascoli, dove colleziona 26 punti in 23 partite prima dell’esonero. Ora, il suo nome torna al centro dell’attenzione internazionale grazie all’interesse del Levski Sofia. Per Bucchi, si tratterebbe di una grande occasione per rilanciarsi, stavolta in un contesto europeo.
Sisma 2016: "Arrivano i risarcimenti per i beni mobili danneggiati"
Una novità importante arriva per i proprietari di beni mobili registrati, come automobili e altri mezzi di trasporto, danneggiati o distrutti dal sisma del 2016. A stabilirlo è l'ordinanza dell'ultima Cabina Sisma del 2024, su cui le Regioni hanno finalmente raggiunto un accordo. Una misura attesa da tempo, che ora offre nuove possibilità di risarcimento per chi ha subito danni a beni mobili a causa dei crolli provocati dalle scosse sismiche. “Con questo provvedimento andiamo a sanare finalmente una situazione di disparità per i proprietari di beni mobili distrutti dai crolli”, ha commentato Guido Castelli, commissario per la ricostruzione. “Abbiamo raccolto un’istanza molto sentita dal territorio ed ora assicuriamo procedure semplici e risposte rapide ai cittadini, anche grazie al quotidiano lavoro degli Uffici speciali ricostruzione”. Il contributo riguarda i proprietari di beni mobili registrati (automobili e altri mezzi di trasporto) che risiedevano nei Comuni inclusi nel cratere sismico alla data degli eventi del 2016. Per i beni completamente distrutti, il risarcimento coprirà l'80% del valore di mercato del bene alla data del sisma, valore che dovrà essere attestato tramite una perizia giurata o una polizza assicurativa. Per i beni gravemente danneggiati, il contributo sarà pari all'80% delle spese sostenute per il ripristino del bene, purché le spese siano documentate. Se la spesa per il ripristino supera il valore di mercato, il contributo sarà comunque pari all’80% di quest'ultimo. Il contributo, tuttavia, non può superare l'80% del valore del bene, tenendo conto di eventuali rimborsi assicurativi o altre compensazioni già ricevute. Per accedere al risarcimento, i proprietari interessati dovranno presentare una domanda tramite Pec all’Ufficio speciale per la ricostruzione competente, entro il 30 giugno 2025. La domanda dovrà essere corredata dai seguenti documenti: la perizia giurata che attesti il valore di mercato del bene distrutto o danneggiato; la dichiarazione di residenza nel Comune del cratere alla data del sisma; le fatture che comprovano le spese sostenute per il ripristino dei beni danneggiati. L'Ufficio Speciale per la Ricostruzione, entro 60 giorni dalla ricezione della domanda, verificherà i requisiti e procederà alla concessione e all’erogazione del contributo, che avverrà in un’unica soluzione tramite accredito sul conto corrente indicato dal beneficiario. “Questa iniziativa rappresenta un passo significativo nel processo di risarcimento e di recupero dei danni causati dal sisma del 2016, offrendo un sostegno concreto a chi ha visto i propri beni mobili distrutti o gravemente danneggiati, conclude Castelli. Con una gestione semplificata e risposte rapide, il Governo mira a dare un supporto tangibile alle persone che continuano a risentire degli effetti devastanti del terremoto”.
Da Tamberi portabandiera a Cocciaretto campionessa del mondo: il 2024 degli sportivi marchigiani
Il 2024 è stato un anno indimenticabile per lo sport marchigiano, segnato da imprese straordinarie, storici successi e qualche dolorosa delusione. Dalle luci scintillanti di Parigi ai campi da gioco di tutto il mondo, gli atleti marchigiani hanno dimostrato cuore, talento e determinazione, confermando ancora una volta l'importanza e la centralità della Regione Marche nello sport italiano. Alle Olimpiadi di Parigi, lo spirito delle Marche è stato portato in alto dal portabandiera Gianmarco Tamberi, che dopo l'oro europeo di Roma ha lottato fino all'ultimo contro gli infortuni e alla fine è riuscito a gareggiare. Accanto a lui, l'anconetano Tommaso Marini ha scritto una pagina d'argento nel fioretto a squadre, mostrando classe e coraggio contro i migliori schermidori del mondo. Ma il momento che ha fatto brillare gli occhi a tutti è stato il bronzo di Sofia Raffaeli nella ginnastica ritmica. "La farfalla di Chiaravalle" ha danzato con una grazia che sembrava sfidare la gravità, regalando un sogno a un'intera nazione. Se le Olimpiadi hanno emozionato, le Paralimpiadi hanno commosso. Rigivan Ganeshamoorthy , dell'Anthropos di Civitanova Marche, ha incantato tutti con un lancio che ha infranto il record mondiale, portandolo sul gradino più alto del podio nel disco categoria F52. Con lui, l'intramontabile Assunta Legnante ha aggiunto nuove medaglie al suo straordinario palmarès: un argento nel disco e un oro, il terzo della sua carriera paralimpica, nel getto del peso. Le loro storie sono la dimostrazione che i limiti esistono solo per essere superati. Il 20 novembre 2024 sarà una data che i marchigiani non dimenticheranno facilmente. La sangiorgese Elisabetta Cocciaretto, con la sua grinta e la sua tecnica impeccabile, ha portato l'Italia alla vittoria nella Billie Jean King Cup, laureandosi campionessa del mondo. Sul campo, la sua determinazione ha illuminato il cammino azzurro verso un traguardo che mancava da decenni. Le strade del Giro d'Italia hanno raccontato la favola di Giulio Pellizzari, il giovane ciclista di Camerino. Nella tappa regina sul Monte Grappa, Pellizzari ha affrontato il cannibale Pogacar con coraggio e tenacia, conquistando un secondo posto che sa di impresa. Per chi ha seguito la gara, è stata una lezione di sacrificio e amore per il ciclismo. Nella pallavolo, la Yuasa Battery Grottazzolina ha scritto un capitolo memorabile, centrando la sua prima storica promozione in Superlega. Un sogno lungo decenni si è finalmente realizzato, regalando al volley marchigiano due sue rappresentanti in massima serie. A vivere un anno di alti e bassi è stato invece il calcio marchigiano. L' Ascoli, unica rappresentante della regione in Serie B, ha conosciuto l'amaro sapore della retrocessione dopo nove anni, nonostante gli sforzi del corregionale Fabrizio Castori, subentrato in corsa e ora tornato in pista col Sudtirol in Serie B. Ma ci sono anche sorrisi: il loretano Davide Possanzini ha guidato il suo Mantova alla promozione in Serie B, mentre l'ascolano Riccardo Orsolini, capitano del Bologna, ha portato la squadra in Champions League, un traguardo storico. Emozionante anche il percorso dello jesino Alessandro Gabrielloni, che ha vissuto il sogno della Serie A con il Como, segnando il suo primo gol contro la Roma. Un anno difficile anche per la pallacanestro marchigiana, segnato dalla retrocessione della VL Pesaro dopo 18 anni in Serie A2. Una caduta dolorosa che, però, potrebbe essere il punto di partenza per una nuova rinascita. Tra successi che hanno fatto battere il cuore e sfide che richiedono nuove ripartenze, il 2024 dello sport marchigiano ci lascia un'eredità di emozioni indelebili. I suoi protagonisti, con le loro vittorie e il loro impegno, hanno dimostrato ancora una volta che lo sport non è solo competizione, ma una straordinaria metafora della vita.
Esplode una caldaia a Gpl sul balcone di un appartamento: pronto intervento dei vigili del fuoco
Un’esplosione di una caldaia a Gpl ha scatenato un incendio domenica sera a Force, in provincia di Ascoli Piceno. L’incidente è avvenuto intorno alle 21, quando una squadra dei vigili del fuoco della centrale è intervenuta tempestivamente in via Bramante, dove le fiamme hanno coinvolto il balcone di un appartamento situato al primo piano di una palazzina. All’interno dell’abitazione si trovavano due persone, che per fortuna non hanno riportato alcun danno. L’esplosione ha causato danni alle suppellettili presenti sul balcone e ha mandato in frantumi una vetrata, ma non ha avuto gravi conseguenze per la struttura dell'edificio. Nonostante l’incendio abbia generato inizialmente apprensione, le fiamme sono state rapidamente domate grazie all’intervento dei vigili del fuoco, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area coinvolta. Successivamente, i tecnici hanno effettuato una verifica approfondita per accertare la stabilità dell’appartamento e dell’intero edificio. Non sono emerse criticità che potessero compromettere l’agibilità dell'immobile.
Cane precipita in un pozzo di 15 metri: soccorso dai vigili del fuoco
Salvataggio a Cupra Marittima: cane recuperato da pozzo di 15 metri. Questa mattina, alle 9:30, un'operazione di salvataggio ha visto protagonisti i vigili del fuoco di San Benedetto del Tronto, che sono intervenuti prontamente in contrada Sant’Egidio, a Cupra Marittima, per recuperare un cane caduto in un pozzo profondo 15 metri. Il setter, intrappolato nel buco, era in evidente difficoltà, ma grazie all'intervento dei soccorritori è stato riportato in superficie sano e salvo. Ad affiancare i vigili del fuoco di San Benedetto, due unità specializzate in soccorso SAF (speleo, alpino, fluviale) provenienti da Ascoli Piceno. La complessità dell'intervento ha richiesto una serie di precauzioni, tra cui la verifica dell'aria all'interno del pozzo, per accertarsi della sua salubrità e garantire la sicurezza degli operatori. Solo dopo aver ricevuto conferma che l'aria fosse priva di gas pericolosi, è stato possibile far scendere un operatore sul fondo asciutto con gli strumenti adeguati. Una volta estratto dal pozzo, il cane è stato sottoposto a una visita veterinaria per verificare le sue condizioni di salute. L'animale non ha riportato ferite gravi ed è stato successivamente riconsegnato al suo proprietario, che ha potuto riabbracciarlo dopo il momento di paura.