Un'altra partita di cartello per Juan Luca Sacchi. Il fischietto maceratese domenica alle 12:30 arbitrerà Inter-Udinese, nel match valido per la 11ª giornata di andata del Campionato di Serie A 2021/22.
Dopo l'ottima direzione di gara di mercoledì scorso allo Juventus Stadium, per la partita tra i bianconeri e il Sassuolo (vittoria 2-1 per gli emiliani n.d.r.), l'arbitro originario di Appignano è atteso alla prova San Siro.
Sacchi sarà coadiuvato dagli assistenti Vivenzi e Rocca. Il quarto uomo sarà Paterna, mentre al Var siederà Di Paolo.
Si è conclusa una settimana fa, la 19° edizione di Leguminaria, la manifestazione culturale ed eno-gastronomica, eccellenza tra le feste tradizionali della nostra Regione Marche che, anche in questo 2021, ha condotto ad Appignano visitatori da tutta Italia
"Dopo un 2020 segnato fortemente dalla presenza del Covid-19 che ci ha costretti a rimodulare la Leguminaria, data l’importanza che riveste per tutti noi il tenere viva la tradizione e quanto essa rappresenta, quest’anno abbiamo adottato una formula differente – illustra il Sindaco Mariano Calamita - grazie ad una situazione epidemiologica migliore, ma sempre volendo garantire la massima tutela di tutti, siamo ritornati ad una parziale normalità".
"Il 2021 infatti per la manifestazione Leguminaria è stato l’anno della Ripartenza con la “R” maiuscola aggiunge la Presidente della Proloco Mariella Carnevali, che ormai, insieme al suo direttivo ed ai volontari, vanta una profonda esperienza. Ciò che maggiormente ha caratterizzato questa edizione è stata la forte coesione e sinergia che si è ritrovata con le molte associazioni del territorio che hanno compartecipato per rendere grande questa edizione. Infatti, in un momento dove il covid ci ha costretti a isolarci, a divenire più individualisti, la Leguminaria ha fatto da propulsore, rinvigorendo lo spirito delle persone con una nuova energia da mettere a disposizione della comunità e della promozione del territorio e così dando vita a tanti nuovi eventi che si sono uniti a quelli tradizionali di Leguminaria".
Vogliamo ricordare tra le novità di quest’anno gli eventi dedicati agli amanti della natura e del movimento all’aria aperta: oltre 60 sono stati i partecipanti alla passeggiata naturalistica alla fonte del Coppo lungo il torrente Monocchia, con turisti venuti da ogni parte della nostra Regione, ma anche da Roma e Amatrice; in circa 50 hanno partecipato alla Prima “Legu-Bike”, la passeggiata ciclo turistica organizzata in collaborazione con il Comitato Territoriale UISP di Macerata e con i volontari ed amatori bikers appignanesi che tanto si stanno dando da fare, per dare impulso anche nel nostro territorio a questo settore; infine oltre 60 sono stati i veicoli che hanno partecipato al raduno di auto e moto d'epoca organizzato dal Motoclub Appignano che, in una vera e propria rievocazione storica, hanno sfilato per le vie del paese.
Ulteriore riscontro dell’eccellente risultato di questa Leguminaria viene anche e soprattutto dai numeri forniti dai ristoranti che quest’anno hanno servito il menù a base dei legumi di Appignano. Al circuito Leguminaria hanno partecipato i ristoranti del Comune di Appignano e quelli che rientravano nei 5 km dai confini comunali, considerato l’alto numero di prenotazioni. Altro aspetto da sottolineare è che i ristoranti del circuito avevano libertà di proporre un menù a proprio piacimento purché con i legumi di Appignano, proprio per dare più rilevanza ai legumi locali e alle capacità degli Chef che hanno potuto mettere in campo il loro estro permettendo di gustare menu diversi a prezzi diversi.
I numeri di Leguminaria 2021 sono stati veramente importanti se si considera che il covid è ancora tra noi con le numerose prescrizioni e attenzioni imposte dalle relative normative. Infatti, la Presidente Mariella Carnevali con gioia elenca i dati forniti proprio dai ristoratori e dai coltivatori dei legumi: nei tre giorni della manifestazione i ristoranti che hanno aderito al circuito Leguminaria hanno servito un totale di quasi 4 quintali di legumi, con circa 2640 coperti complessivi ricompresi anche i ristoranti che non hanno aderito al circuito.
Insomma, sia pur non al pieno della sua formula, Leguminaria ha fatto grandi passi in avanti per ritornare ad una situazione di normalità pur in assenza delle tradizionali cantine, dimostrando di essere ancora una volta una manifestazione di qualità dagli eccellenti risultati che neanche la pandemia è riuscita a fermare.
<<Tutto ciò è stato possibile, affermano il Sindaco Mariano Calamita e l’amministrazione comunale, grazie all’eccellente lavoro sempre svolto dalla locale proloco e dai suoi volontari e all’intensa sinergia di forze che si è instaurata tra le tante associazioni ed i singoli volontari che, quest’anno più’ che mai, hanno contribuito alla riuscita della manifestazione Leguminaria, che è e resta un’eccellenza della nostra Regione Marche.>>
Il ringraziamento del Sindaco e della Presidente della Proloco va a tutti i volontari e quindi un grazie di cuore alle associazioni Uniauser , Mav – Associazione Maestri Vasai, Associazione Cacciatori, Cavalieri Alta Pinus , Corpo Bandistico Città di Appignano, ASD Mirror Sport Club, Associazione Gli Stronati, Associazione AppCreativa, i volontari de “il Coppo”, al Motoclub Appignano, ai volontari del Bike, alla locale Protezione civile, ai coltivatori dei legumi di Appignano, Azienda Agricola Mazzieri Enrico e Azienda Agricola Medei e a tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno dato il loro sostegno, sia pur con un pensiero di augurio, per la buona riuscita di un evento che tutti gli appignanesi amano e che non può che essere sostenuto.
La presidente della Proloco Mariella Carnevali aggiunge: "un ringraziamento va al Comune di Appignano che continua a sostenere la manifestazione ormai indubbio elemento identitario del territorio e, quest’anno, più che mai, un forte ringraziamento va a tutti gli sponsor che con la loro generosità hanno fortemente contribuito a rendere possibile questo evento mantenendo alta la promozione del territorio e delle tradizioni locali"
Chiaramente l’organizzazione della Leguminaria non si ferma…aggiunge da ultimo il Sindaco Calamita, "l’Amministrazione comunale e la Proloco già stanno pensando all’edizione “XX”; ebbene sì, nel 2022 la Leguminaria compirà venti anni e tanto soprese vi attendono. Quindi... vi aspettiamo per l’edizione “XX” della manifestazione Leguminaria dove, se la situazione pandemica lo permetterà, faremo del tutto per tornare alla formula tradizionale di Leguminaria 2022".
“Il sindaco Mariano Calamita dica se sta con il territorio o con il partito. Costruisca opportunità di rilancio sociale ed economico per Appignano anziché sperperare soldi pubblici svilendo eccellenze storiche come Leguminaria e le iniziative connesse”. Lo dichiara, Luca Buldorini, capogruppo di minoranza per la lista Su la Testa e responsabile organizzativo della Lega Marche, sottolineando come il flop dell’iniziativa fosse ampiamente annunciato.
“All’ Amministrazione comunale di Appignano mancano idee, attributi e persino il senso civico e il rispetto per suoi elettori. Per l’incapacità di andare oltre gli schemi di partito, il sindaco Calamita ha dimostrato, ancora una volta, che sta dilapidando quanto faticosamente costruito con l’impegno di tanti. – spiega – Uno spreco ancor più inaccettabile in un momento storico in cui si guarda all’economia della cultura e degli eventi come a un vero e proprio motore per il rilancio economico del territorio”.
Da sottolineare come non risultano presentate né la domanda per il consueto patrocinio della Regione, né quelle per i tanti contributi regionali di cui Leguminaria avrebbe potuto beneficiare nell’ambito degli incentivi per cultura, produzioni di qualità, artigianato.
“Un rifiuto che si ripercuote sulle tasche degli appignanesi che pagano le tasse e per di più immotivato visto che, ad oggi, Appignano ha in più occasioni beneficiato delle sinergie con la giunta regionale di centrodestra – spiega Buldorini entrando nei dettagli – Completamente opposto l’atteggiamento che Calamita e i suoi hanno avuto nei confronti di amici e collaboratori. Agli appignanesi non è sfuggito, ad esempio, che nella serata conclusiva si è esibito, dietro compenso, la band di un noto avvocato maceratese che segue le vicende della mancata ricostruzione della sede Inrca. Né sono ignari del rifiuto, motivato nero su bianco, di far esibire un’orchestra a scopo benefico e senza spesa alcuna, solo perché propiziata da persona non gradita alla presidenza della Pro Loco destinataria di 12800 euro circa di contributo comunale come da delibera di giunta numero 177 del 30/09/2021.
Piccinerie umane che fanno il paio con la mancanza di visione amministrativa – conclude Buldorini – Hanno spacciato per novità la convenzione per le degustazioni proposta ai ristoranti a prezzi imposti. Hanno aderito in pochi e, sostanzialmente, fuori dal centro storico e persino dal comune certificando l’assurdità di una scelta che ha, prevedibilmente, ridotto al minimo la partecipazione di pubblico alla programmazione nel suo complesso e determinato l’ennesima occasione persa da Appignano per la pervicace miopia dei suoi amministratori”.
Sabato 23 ottobre si alza il sipario al Teatro Gasparrini di Appignano. Al via la nuova stagione con Andrea Perroni, attore, comico, conduttore radiofonico e televisivo, attualmente impegnato su Radio 2 Social Club, trasmissione radiofonica di Rai Radio 2.
Sarà in scena con lo spettacolo “Dal vivo” con una doppia esibizione alle 17:30 ed alle 21:15: un insieme di sketch, imitazioni, improvvisazioni, estemporaneità, musica, duetti surreali si avvicendano in uno show dal ritmo serrato. Andrea Perroni veste i panni dello showman trasformandosi da cantante ad attore, da comedian a puro comunicatore: uno spettacolo fresco, allegro e divertente.
Ad annunciare il cartellone della stagione 2021-2022 è il sindaco Mariano Calamita unitamente all’Assessore alla Cultura Federica Arcangeli, all’Assessore al Turismo Stefano Montecchiarini e all’Associazione Culturale-Musicale-Artistica “Gli Stronati" di Macerata riconfermata alla gestione del Teatro G. Gasparrini che con grande professionalità ha ideato e messo a punto una stagione Teatrale d'eccezione caratterizzata da tante risate, buona musica e spettacoli per grandi e bambini. Insomma, tanti appuntamenti da non perdere all’insegna della cultura e del divertimento.
Ecco il cartellone completo degli spettacoli:
- 23 ottobre ore 17:30 e 21:15
Andrea Perroni con “Dal Vivo”
- 13 novembre ore 21:15
Silvia Querci con “Mina vagante” uno Spettacolo su Mina e la TV in bianconero
- 11 dicembre ore 21:15
Il grande Greg (del duo Lillo & Greg) con “Greg and the Frigidaires” – Spettacolo concerto
- 28 dicembre ore 17:30
“Alice e il Mago” – Spettacolo per bambini/e e famiglie
- 5 febbraio ore 21:15
Filippo Graziani con “Filippo Graziani canta IVAN” – Spettacolo concerto
- 6 marzo ore 17:30
“Le grandi fughe del mago Houdini” – Spettacolo per bambini/e e famiglie
- 9 aprile ore 21:15
“Il campanello dello Speziale” di G. Donizetti – Opera divertente
I biglietti sono in vendita sul circuito CiaoTickets al seguente link: clicca qui
Juan Luca Sacchi torna ad arbitrare in serie A. Sarà lui, infatti, a dirigere il match che vedrà opposto il Napoli capolista al Torino, domenica 17 ottobre alle ore 18:00, sul prato del "Diego Armano Maradona".
Per il fischietto maceratese si tratta della seconda direzione stagionale nel massimo campionato dopo la gara arbitrata lo scorso 29 agosto tra Sassuolo e Sampdoria, terminata zero a zero e valevole per la seconda giornata.
Sacchi sarà coadiuvato dagli assistenti Prenna e Zinfarelli, oltre che dal quarto uomo Santoro. Infine, come addetti al Var ci saranno Di Bello e Tolfo. Per lui si tratta di un ritorno in terra campana dopo la sfida diretta lo scorso 27 settembre 2020, quando i partenopei si imposero sul Genoa per 6-0 (leggi qui).
Non si è affatta attendere la risposta della Giunta Comunale, guidata dal sindaco Mariano Calamita, nei confronti del consigliere del Gruppo consiliare "Su la Testa Appignano", Luca Buldorini, in seguito alle dichiarazioni di alcuni giorni fa sulla questione della ricostruzione della sede INRCA.
"Questa volta - ha dichiarato l'amministrazione comunale - l'intervento di Buldorini è avvenuto dopo aver già presentato un’interrogazione nell’ultimo consiglio comunale nel corso del quale erano state date esaurienti risposte alle sue domande.
Tuttavia, nonostante ciò, il consigliere Buldorini, nel rivolgersi alle cronache è stato dimentico di enunciare tutti i termini della questione così come gli sono stati detti proprio durante il predetto Consiglio comunale, peraltro strumentalizzandoli al solo di fine di tentare di mettere in cattiva luce l’amministrazione comunale stessa e la persona del sindaco Calamita.
In primo luogo - continua l'amministrazione comunale - dobbiamo ricordare al Consigliere Buldorini che la procedura di ricostruzione dell’INRCA si è fermata solo ed esclusivamente a causa della dichiarazione di fallimento della ditta aggiudicataria dell’appalto avente ad oggetto la ricostruzione dell’INRCA e non per atti imputabili al Comune o al suo Sindaco, come invece lo stesso vorrebbe far credere.
Si ricorda anche che il Comune, che come in seguito si dirà non è parte contrattuale, ha sempre seguito attentamente e da vicino la questione, tant’è che si è giunti ad appaltare i lavori.
Ciò premesso, in estrema sintesi, in Consiglio comunale si è ribadito, per l’ennesima volta al consigliere capogruppo del gruppo consiliare Su la Testa, che il Comune di Appignano, a seguito della trasformazione dell’Ente Falconi da IPAB (ente di diritto pubblico) a ente di diritto privato, non ha più poteri e funzioni di controllo né di natura preventiva né di natura successiva sull’attività istituzionale e sugli atti della Fondazione Falconi.
Ed ancora, appare necessario ribadire, dato che il consigliere Buldorini non ha chiaro quali siano le parti contrattuali della vicenda sulla ricostruzione Inrca, che il Comune di Appignano non è parte contrattuale non avendo stipulato alcun contratto (di ricostruzione), per cui purtroppo lo stesso non ha poteri diretti di sindacare sull’attività in corso di svolgimento, né tantomeno ha la facoltà di presentare ricorsi o azioni in sede giudiziaria, non avendo alcuna legittimazione attiva al riguardo.
Tuttavia - tuona l'amministrazione - evidentemente per una sua troppa assenza dalle cronache, il capogruppo del Gruppo consiliare Su la Testa Appignano, torna a ripetere cose e fatti – in modo distorto – peraltro ampiamente trattati e discussi anche nell’assemblea aperta a tutta la cittadinanza del 13/02/2021, nel corso della quale si è trovato in seria difficoltà di fronte alla trattazione dei punti, che è avvenuta con documenti alla mano.
Si torna a ribadire che, nonostante gli aspetti formali della questione come sopra riferiti, il Comune continuerà a svolgere la sua competenza di tipo amministrativo riguardo la questione INRCA, come sempre fatto nel corso degli anni.Tanto è vero che l’INRCA con sua nota, già portata a conoscenza del consigliere Buldorini in sede di Consiglio Comunale, riferisce che <<esperiti infruttuosamente i tentativi di far proseguire nelle opere il secondo e il terzo soggetto in graduatoria per ragioni riconducibili alle attuali condizioni di mercato (…), in data 09/08/2021 è stata richiesta a tutti i partecipanti alla procedura di gara la disponibilità ad essere consultati per la formulazione di un’offerta ai sensi dell’art. 110 del D.Lgs. n. 50/2016. Rispetto ai 14 partecipanti alla gara originaria sono pervenute 4 manifestazioni di interesse. E’ in corso la procedura di valutazione del primo tra i soggetti interessati (4° nella graduatoria originaria) …>>
Palese è quindi che la procedura amministrativa e burocratica legata all’aggiudicazione dell’appalto non è ancora terminata, ma ancora in corso di esecuzione.
Da ultimo, ma di non minore importanza, si sta procedendo ad inviare una specifica richiesta alla Fondazione Falconi volta ad avere aggiornamenti in merito alle azioni che la stessa ha intrapreso o che ha intenzione di intraprendere, nonché volta a chiedere di esaminare la concreta possibilità di agire, anche per le vie legali, al fine di studiare e valutare la situazione inerente al cantiere INRCA, allo scopo di tutelare gli interessi dei cittadini Appignanesi in primis ed anche della Fondazione stessa.
In merito all’affermazione - conclude l'amministrazione - di Buldorini secondo cui il Sindaco Calamita non sarebbe un buon amministratore, si invita lo stesso a riflettere attentamente anche in considerazione dell'esito delle elezioni di oltre 2 anni fa in cui un la sua lista non ha portato a casa neanche i voti del loro potenziale bacino di preferenze.
Un buon amministratore non si giudica di certo per una questione, su cui non ha poteri decisionali, su cui non può intervenire perché non è parte contrattuale e non può essere legalmente coinvolto. Questione però che, da buon Primo cittadino, sta seguendo, insieme alla sua Amministrazione, in modo costante, preciso, attento. Sarebbe bene giudicare l’operato del Sindaco al termine del suo mandato, in base alla capacità di fare delle scelte lungimiranti, che accrescano il paese da un punto di vista economico, sociale, culturale, ambientale".
"Che fine farà la costruzione della sede Inrca di Appignano? Il comune dice di non essere tenuto a rispondere e lo mette nero su bianco dopo la mia interrogazione. Dopo il silenzio assordante quando l’aggiudicataria, Montagna costruzioni di Pesaro, aveva depositato i libri in tribunale, il sindaco Calamita e i suoi si chiamano fuori dalla questione, guarda caso, ora che le altre imprese concorrenti rinunciano all’appalto". Lo dichiara Luca Buldorini, capogruppo di 'Su la Testa' e coordinatore cittadino della Lega.
“Non è un buon amministratore pubblico chi si comporta come Calamita e la sua giunta - spiega Buldorini - La risposta alla nostra interrogazione certifica che avevamo ragione fin dal primo momento. Perché era chiaro che il cantiere dell’Inrca ha visto la luce solo per tagliare un nastro".
"Perché per raccattare voti la nuova Inrca è stata presentata come un successo della giunta e del PD e adesso che Appignano resta col cerino in mano giocano a scaricabarile? – si chiede con amarezza Buldorini – Hanno preso in giro gli appignanesi chiamando Genga in consiglio comunale per giustificare i ritardi con il lockdown e garantire la ripartenza veloce del cantiere bloccato per il fallimento dell’impresa aggiudicataria".
"Addirittura l’ex sindaco Messi, protagonista principale dell’operazione, in quel consiglio si sperticò in lodi per il direttore Genga volendo che tutti i cittadini lo riconoscessero come ‘la persona che si è impegnata e ha portato a questo risultato’ – cita testualmente Buldorini – Un risultato clamoroso, non c’è che dire: le giunte Messi-Calamita, hanno promesso la consegna dell’opera per ottobre 2020 mentre ora non c’è nemmeno chi la realizzi e bisogna ricominciare daccapo il percorso per l’assegnazione dei lavori. Per il bene della città abbiamo teso più volte la mano a quelli che ora scappano dalle responsabilità: chi di questi signori restituirà ad Appignano gli anni e la fiducia nelle istituzioni persi?”.
Maria Verdicchio ha tagliato il traguardo dei 100 anni.
Classe 1921, ieri 07 settembre, Maria Verdicchio di Appignano ha avuto la visita del primo cittadino, Mariano Calamita che le ha portato gli auguri, in occasione di questo importante traguardo, da parte di tutta l’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza. Scrive il Sindaco: “Ho voluto porgere personalmente gli auguri di buon compleanno alla nostra cittadina, una persona umile ma ancora vigorosa che certamente, ancor più in questo particolare contesto storico, può dare un segno di speranza all’intera comunità. Auguri per i suoi 100 anni alla signora Maria”.
Si è conclusa ieri sera la quinta edizione del trofeo Il Mastio che ha visto uscire vincitrice dall’ormai classica kermesse estiva l’undici di Chiesanuova agli ordini di mister Travaglini. La squadra del presidente Bonvecchi, unica superstite delle future partecipanti al campionato di Promozione, ha regolato l’Urbis Salvia e l’Appignanese nel triangolare finale issandosi sul gradino più alto del podio.
Un torneo che non è stato avaro di sorprese, soprattutto nelle fasi di qualificazione: la prima giornata di triangolari ha visto subito la netta imposizione del Portorecanati di mister Pavoni su San Ginesio con un 4-0 che lasciava presagire un cammino agevole per gli arancioni, anche a seguito della prestazione interlocutoria dell’Urbis Salvia nel secondo incontro di serata, dove sono serviti i calci di rigore per sbloccare lo 0-0 di partenza.
La sfida decisiva tra urbisalviensi e portorecanatesi ha regalato invece il primo shock di questa quinta edizione: con la rete dell’eterno Pietrella, Urbisaglia ha strappato i 3 punti e il ticket per l'accesso in finale.
Seconda giornata dominata da Chiesanuova che schianta subito l'Atletico Macerata con un 5-0 che non ammette repliche. A seguire anche la Settempeda regola i maceratesi per 1-0 e si gioca la qualificazione nel terzo e decisivo incontro. Per guadagnare la finale non basta la rete di Borioni ai settempedani che cadono sotto i colpi di Morettini e D’Amico. Chiesanuova guadagna l'accesso al triangolare decisivo a punteggio pieno.
Entusiasmo ed emozioni a non finire nella terza giornata di qualificazione: si comincia con il risultato a effetto del Montecassiano che liquida con un impressionante 3-1 Potenza Picena. I potentini sotto shock cadono per 1-0 anche contro l’Appignanese. Sfida decisiva con squadre abbottonate e guardinghe, inevitabili i calci di rigore per decidere l’ultima finalista del trofeo. Lunga serie di tiri dal dischetto che vede lo strappo decisivo dell’Appignanese all'ultima occasione a disposizione.
Il triangolare di finale si è aperto con la sfida tra Appignanese ed Urbis Salvia, ancora una volta è stato necessario affidarsi alla lotteria dei rigori per stabilire il vincitore, l'imposizione per 5-4 degli urbisalviensi issa gli arancio-blu al primo posto nella classifica parziale. Speranze appese ad un filo per i mobilieri di Appignano che si giocano il tutto per tutto con Chiesanuova nel secondo incontro di serata. 45 minuti ad alta intensità che vedono la squadra di mister Travaglini imporsi per 2-1. La finalissima offre un Urbis Salvia costretta a vincere per alzare il trofeo, ma Chiesanuova non lascia alcuna possibilità agli avversari e si impone con un netto e definitivo 4-0 che suggella il percorso netto della compagine treiese.
CLASSIFICA FINALE
6 CHIESANUOVA
2 URBIS SALVIA
1 APPIGNANESE
MIGLIOR GIOCATORE DEL TORNEO
MONGIELLO (CHIESANUOVA)
“Appignano investe nel futuro”: è questo il nome di una serie di iniziative, poste in essere dal Comune di Appignano, a supporto delle famiglie.
Oltre le misure già in essere, previste per i nuclei con maggiori fragilità, sono state emanate tre misure che vengono estese a tutti i nuclei familiari interessati.
La prima novità riguarda il bonus nuovi nati, un buono da 250 euro previsto a partire da gennaio 2021, per tutte le famiglie residenti nel Comune, i cui figli sono nati o adottati o in affido nell’anno di riferimento (la misura è estesa al 2022 e 2023). Il buono è spendibile per l’acquisto di prodotti per l’infanzia, nei negozi del Comune, aderenti all’iniziativa.
La seconda novità è rappresentata dal contributo Tari, un contributo pari al 20% della Tari, spettante ai nuovi nuclei che si formeranno e prenderanno residenza nel Comune di Appignano. Il contributo ha validità triennale, spetta cioè per i 3 anni successivi alla data di residenza, a decorrere dal 01/01/2021.
Infine la terza novità è rappresentata dall’istituzione di uno Sportello Pedagogico, in collaborazione con l’Associazione Lilliput Aps, gestita dalla Presidente, la Dottoressa Emily Mignanelli, pedagogista e formatrice a livello nazionale, le cui affermate professionalità e competenza unite ad una grande sensibilità umana saranno a disposizione delle famiglie appignanesi tramite uno sportello di consulenze pedagogiche individuali gratuite.
Lo sportello sarà attivo 1 sabato al mese dalle 8.30 alle 14.30 presso la Biblioteca Comunale da settembre 2021 a giugno 2022. Attraverso colloqui individuali e protetti, le famiglie dei bambini e ragazzi potranno porre, a titolo esemplificativo, tutte le questioni inerenti l’educazione dei propri figli, esporre dubbi e chiedere consigli riguardo i rapporti familiari e affettivi, confrontarsi sullo sviluppo emozionale del proprio figlio.
Questa misura si affianca ad una serie di approfondimenti sui temi legati all’educazione, ma anche alle problematiche di carattere medico o sanitario dei bambini e dei ragazzi, che il Comune sta portando avanti dall’anno scorso e che riprenderanno in autunno.
“E’ un modo per non far sentire soli i genitori nell’affrontare le tante molteplici situazioni con i propri figli, dalle più banali a quelle più delicate. Offrire stimoli di discussione con professionisti affermati, chi nel campo dell’educazione, chi in campo sanitario, può servire a dare risposte competenti. Le istituzioni ci sono e devono essere accanto alle famiglie, offrendo anche il supporto nella gestione delle relazioni, un supporto discreto, che offra la possibilità di riflessione per orientare le proprie scelte in modo consapevole e sereno”. Afferma l’assessore alle politiche sociali dell’età evolutiva Silvia Persichini
“Vogliamo essere accanto a tutte le famiglie, in questo momento sostenendo chi sceglie di risiedere nel nostro Comune e chi si trova a vivere un momento delicato, come quello dell’arrivo di un figlio. Appignano è un piccolo paese, un luogo accogliente e vogliamo che le famiglie possano vedere in questo luogo, un posto bello da abitare e in cui crescere, dove si senta il sostegno della comunità. Stiamo lavorando con questo obiettivo e cercheremo di raggiungerlo entro la fine del nostro mandato, quale dono per i nostri concittadini. Di qui la scelta di non dare solo un supporto economico, ma anche relazionale, proprio per incentivare il benessere emotivo delle famiglie" conclude il sindaco Mariano Calamita.
Per ogni tipo di informazione circa le misure adottate, le famiglie potranno rivolgersi all’ufficio dei servizi sociali del Comune di Appignano (0733.57521 interno 4 o servizisociali@comune.appignano.mc.it).
Alla scoperta del Convento di Forano: luogo del cuore e della pace, tra storia, tradizioni e musica.
Il Comune di Appignano e la Proloco organizzano “Borghi Aperti 2021”, evento alla scoperta del borgo.
Sabato 28 agosto torna l’iniziativa “Borghi Aperti”: una giornata di visite guidate alla scoperta delle bellezze del nostro Borgo. “Borghi Aperti” è un evento ormai consolidato che caratterizza i comuni che, insieme ad Appignano, fanno parte del progetto Noi Marche, Progetto di Promozione Turistica con la finalità di realizzare una rete di Comuni volta a migliorare l’accoglienza, l’informazione e la commercializzazione del prodotto turistico dei rispettivi territori.
Quest’anno vi portiamo alla scoperta del Convento di Forano: luogo meraviglioso di storia, cultura e spiritualità, luogo visitato anche dal Serafico Padre San Francesco d’Assisi che vi giunse nel lontano 1215. Testimonianza materiale della presenza di S. Francesco è costituita per tradizione da un’antica porta in legno di quercia inserita nella facciata della primitiva chiesa, che è ora inglobata nella struttura dell’attuale convento. Il Santo di Assisi avrebbe fatto il suo ingresso da tale porta e a memoria dell’avvenimento nell’architrave soprastante si legge: Haec est illa prisca janua dum hic adfuit S. Franciscus.
Per l’occasione, come guida turistica ci sarà Padre Ferdinando Campana, dell’Ordine dei Frati minori delle Marche, studioso e particolarmente dedito alla promozione del patrimonio storico del francescanesimo, con l’ulteriore presenza della dott.ssa Francesca Maggiori Laureata in Management dei beni culturali - Università degli Studi di Macerata e dell’artista locale Roberta Giuliani, Pittrice/Iconografa che per l’occasione allestirà una sua raccolta di opere. Ringraziamo, per la disponibilità del luogo, Padre Ferdinando Campana e il Padre Guardiano Luciano Genga.
Il ritrovo è alle ore 16.00 nel parcheggio del Convento di Forano per il check dei visitatori; seguirà la visita del Convento, del cortile interno, ove sarà possibile ammirare il pozzo di San Francesco e del Santuario della Madonna degli Angeli (dall’esterno). Alle ore 17.30 i visitatori potranno assistere ad un Concerto di musica classica con i Maestri Rosario Luciani, baritono; Gianni Cicciòli, violoncello; Guido Alici, pianoforte. Al termine del concerto, vi sarà un apericena organizzato ed offerto dalla Pro loco di Appignano.
L’evento è gratuito e si svolgerà nel pieno rispetto delle vigenti norme di sicurezza e del distanziamento fisico, dettati dal Protocollo anti Covid ed è richiesto il green pass. Evento a numero limitato e a prenotazione.
Dal 2 al 19 settembre le Marche si animeranno grazie agli eventi di MArCHESTORIE.
Il festival promosso dall’assessorato alla cultura della Regione Marche porterà in 56 comuni della regione, di cui 21 nella provincia di Macerata, spettacoli ed attività legate alla tradizione, il folklore e la storia locali.
Parteciperanno più di 850 artisti locali, che dalle ore 18 dal giovedì alla domenica coloreranno i borghi della regione.
Tra i comuni che saranno animati dal festival nella provincia di Macerata ci sono il comune di Visso, Civitanova Alta, Cingoli, Sarnano e San Ginesio.
Per anticipare il festival mercoledì 25 agosto in Piazza della Libertà a Macerata e mercoledì 1 settembre all’Arena Varco sul Mare di Civitanova alle ore 21 saranno presentati spettacoli e videoracconti legati alla tradizione locale.
Per partecipare è necessario prenotare ed esibire il Green Pass oppure un tampone con esito negativo effettuato entro le 48 ore prima dell’evento.
"In merito agli ultimi drammatici fatti verificatisi in Afghanistan e in risposta alla mozione presentata dal gruppo consiliare “Prima Treia”, mirante ad impegnare l’Amministrazione comunale a comunicare agli organi competenti (Ministero dell’Interno e Prefettura) la disponibilità del Comune di Treia ad accogliere almeno un nucleo familiare afghano in fuga dal suo Paese e ad adoperarsi affinché tale nucleo familiare sia inserito nella società treiese, anche in segno di ringraziamento per la collaborazione con le nostre Forze Armate, le Organizzazioni umanitarie e il Governo italiano - afferma il Sindaco Franco Capponi - concordiamo con quanto proposto".
Anzi, l’Amministrazione comunale di Treia plaude a tale innovato atteggiamento dell’opposizione e comunica di essersi già attivata nei giorni scorsi (disponibilità annunciata all’ANCI) ritenendo doveroso manifestare la massima attenzione nei riguardi della questione afghana, con l’impegno a far fronte alla grave crisi umanitaria che si sta consumando in Afghanistan.
In particolare, l’Amministrazione comunale di Treia ha già intrapreso il percorso mirato a realizzare l’obiettivo dell’accoglienza, mettendosi a disposizione per ospitare e integrare nuclei familiari in fuga dall’Afghanistan, in linea con quanto già espresso dall’ANCI nel comunicato stampa del 17 agosto, nel quale il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, delegato Anci per l’Immigrazione, ha annunciato che “i sindaci italiani” sono “pronti ad accogliere le famiglie afghane che il Governo deciderà di far entrare nel Paese”.
"Per questa grave crisi umanitaria dobbiamo subito essere molto concreti. Sarà la storia a dare un giudizio su questi 20 anni di presenza militare in Afghanistan, mentre oggi siamo consapevoli che è il momento di aiutare il nostro Governo a mettere in salvo quante più vite umane possibile" aggiunge il sindaco Capponi.
L’Amministrazione comunale di Treia sottolinea che, pur non essendo appartenente oggi alla rete Sai (Sistema Accoglienza Integrazione), è disponibile ad accogliere nel territorio treiese almeno due nuclei familiari (in relazione alla disponibilità di alloggi di edilizia economica e popolare o di alloggi che le famiglie treiesi vorranno mettere a disposizione) in fuga dall’oppressione talebana.
A questo proposito, ha già provveduto a comunicare all’ANCI Nazionale e Regionale il suddetto intendimento. Tale disponibilità e’ stata manifestata ufficialmente oggi anche alla Prefettura di Macerata e al Ministero dell’Interno.
Anche il Comune di Appignano, a seguito della mozione presentata dal referente di Fratelli d'Italia, Felice Munafò, facente parte del gruppo consiliare Su la Testa, al pari di quanto espresso dal Comune di Treia, altro ente coinvolto dalla mozione, ritiene la stessa assolutamente condivisibile e ne appoggia l'intento solidaristico di sostegno e supporto all'interno di un progetto di integrazione. Il Sindaco Calamita comunica di aver già preso contatti per sondare la disponibilità di un alloggio da destinare ad un nucleo familiare afghano e di aver avuto colloqui informali con la Prefettura in merito alla disponibilità del Comune di Appignano, continuando: "Siamo in contatto con i referenti del gabinetto prefettizio per monitorare e approfondire termini e necessità, anche in un'ottica futura di coinvolgimento di eventuali privati interessati e al più presto affronteremo concretamente le disponibilità. Appignano è un paese ospitale e saprà dimostrarlo anche in questa occasione."
Presentata dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Felice Munafò e Andrea Mozzoni, rispettivamente dei coordinamenti di Appignano e Treia, una mozione per l’accoglienza di nuclei familiari afghani cooperanti con le Forze armate italiane e ora in fuga dall’oppressione talebana. Un documento che ha visto la firma e la condivisione nella presentazione anche dei due capogruppo delle liste “Su la testa Appignano”, Luca Buldorini, e “Prima Treia”, Vittorio Sampaolo, oltre che dei consiglieri comunali Elisa Pelagagge e Gianluca Gagliardini. Non possono aver lasciato nell’indifferenza e suscitato sgomento e profonda amarezza le immagini del ritiro delle Forze armate della Nato dall’Afghanistan e il successivo riappropriarsi del potere, dopo venti anni, del gruppo criminale talebano. Contingente, quello occidentale, di cui faceva parte anche l’Esercito italiano che negli anni ha pagato col sangue di 54 vittime, oltre che di circa 700 feriti, il suo impegno per riportare e mantenere la giustizia nel Paese crocevia dell’Asia Centrale.
«È ormai noto come le operazioni di ritirata tutt’ora drammaticamente in corso abbiano determinato l’abbandono di personale civile e locale che ha collaborato fattivamente negli anni con le Forze armate italiane e che va posto in salvo il prima possibile, affinché non corra il rischio di ritorsioni da parte talebana - affermano Munafò e Mozzoni -, da più parti si è levato l’invito affinché tale personale, con le loro famiglie al seguito, sia accolto in Italia, così che proprio il sacrificio dei militari italiani venga onorato tramite l’accoglienza di persone che hanno lavorato per l’emancipazione della popolazione afghana con i nostri soldati impegnati in loco». A tale scopo, la mozione presentata impegna le Amministrazioni comunali dei due Comuni di Appignano e Treia a comunicare al Ministero degli Interni, tramite la Prefettura di Macerata, la disponibilità ad accogliere nei due territori almeno uno di questi nuclei familiari di cittadini afghani in fuga dal regime talebano. A ciò si aggiunge la necessità conseguente di operare affinché tali famiglie siano sostenute in un percorso di inserimento all’interno dei rispettivi contesti cittadini. Non ultimo, il testo riafferma la volontà di intendere tale gesto come ringraziamento per il lavoro svolto al fianco delle Forze Armate italiane, così come delle Organizzazioni umanitarie e delle Organizzazioni del Governo italiano operanti in Afghanistan, «al fine di poter sempre più onorare il sacrificio dei nostri connazionali che vi hanno perso la vita».
I carabinieri salgono sul pulpito per mettere in guardia sulle truffe ai danni degli anziani. Continua la campagna di prevenzione dei militari della Compagnia di Macerata, come già concordato nel corso del comitato di ordine e sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto di Macerata.
Nella giornata di ieri, i comandanti delle stazioni carabinieri di Cingoli, Montefano, Appignano e Treia, al termine delle celebrazione delle messe tenutati dai rispettivi parroci delle suddette località, si sono recati sull’altare per illustrare a tutti i presenti le modalità di prevenzione al fine di evitare raggiri ai danni di cittadini anziani da parte di truffatori che presentatosi sotto le mentite spoglie di operativi dell’Enel, operatori sanitari per la questione covid-19, impiegati dell’acqua o di vari enti pubblici, cercano di entrare in casa per farsi consegnare denaro e oggetti in oro.
Al termine di tale comunicazione sono stati distribuiti dei volantini, stampati a cura dei carabinieri della compagnia di Macerata, per illustrare le modalità di prevenzione ai reati di truffa. La popolazione presente ha molto apprezzato l’iniziativa.
Ci siamo incontrati nella sua bottega artistica ad Appignano, un piccolo borgo tra i centri più apprezzati in Italia per la ceramica, in cui la tradizionale lavorazione risale a prima del 1500.
Sono oltre 3000 gli oggetti artistici riposti con cura sugli scaffali del magazzino di “Ceramiche Bozzi”, che rendono caldo e colorato l’ambiente.
Ad ospitarci è il Sig. Luciano Bozzi, un maestro vasaio del posto molto conosciuto. Mentre inizia a raccontare della sua attività, con uno sguardo nostalgico osserva le sue creazioni che lo circondano; 89 anni il prossimo ottobre, una vita da tornitore, l’ultimo rimasto nella zona che presto chiuderà i battenti del suo negozio artigianale.
Tutto è iniziato nel 1941 quando grazie ai nonni e ad uno zio, il sig. Luciano ha imparato un mestiere che poi è diventato la passione di una vita: “Si andava a prendere la creta in una cava in campagna qui ad Appignano. Portavamo le zolle con un carretto sino alla bottega. Con l’ accetta si rompevano le zolle, si bagnavano e si lasciavano così per ammorbidirle sino alla mattina dopo, quando le riponevamo su banco di legno e con una verga di ferro le intagliavamo per renderle malleabili. L’argilla veniva riposta poi su di un laminatoio e poi si lavorarva con le mani e si passava al tornio. Quindi si metteva ad asciugare e poi in cottura nel forno a legna".
“All’inizio avevamo un piccolo laboratorio in paese per lavorare l’argilla, poi quando il lavoro è aumentato dopo tanti sacrifici, ci siamo ingranditi. Oggi, piano piano, stiamo vendendo gli ultimi oggetti, poi la bottega chiuderà. I miei figli hanno percorso altre strade, io e mia moglie non siamo più giovani come una volta, l’industrializzazione e la lavorazione in serie hanno dato un duro colpo alle botteghe di ceramiche artigianali della nostra zona".
Lo dice con enorme tristezza, Luciano, che racconta di aver vissuto come uno shock il progressivo calo della vista che non gli ha più consentito di portare avanti la sua passione. E’ ancora viva in lui l’emozione di sempre nel vedere un oggetto che dal nulla si forgia e prende forma tra le sue mani ammorbidite dall’argilla.
“Iniziavo il lavoro la mattina presto e terminavo la sera tardi, anche dopo cena. Non ho frequentato bar, circoli, ero sempre in bottega. Per tutta la vita. Ho incontrato mia moglie mi sono sposato ed anche lei ha iniziato a lavorare con me, con la mia stessa passione”.
Un’ arte antichissima quella della lavorazione dell’argilla, nata in età neolitica dall’esigenza di conservare e contenere i cibi, che poi si è evoluta con l’introduzione del tornio e di altre tecniche di lavorazione e cottura, sino alla creazione di manufatti artistici sempre più raffinati.
Un’arte che chissà, si chiede il signor Luciano, oramai i giovani forse non apprezzano più.
Eppure un servizio di piatti artistici, per quanto fragile e delicato da maneggiare, o un soprammobile unico, perchè forgiato a mano dalla creatività di un artigiano, sono oggetti che ancora oggi catturano anche lo sguardo più inesperto, per la loro stupenda unicità.
(FOTO DI LUCIA MONTECCHIARI)
Proseguono i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Macerata. Negli ultimi giorni i militari della Sezione Radiomobile hanno accertato, tra le altre, violazioni previste e sanzionate a norma dell’art.186 del Codice della Strada per la guida in stato di ebbrezza alcolica.
Attraverso l’alcol test tre giovani conducenti di veicoli, neopatentati, sono stati sorpresi con livelli di alcol superiori al limite consentito e per uno di essi è scattato anche il ritiro della patente e la segnalazione in Prefettura. Complessivamente sono state elevate sanzioni per un totale di oltre 3.500 euro.
Anche ieri sera la pattuglia in turno della Sezione Radiomobile ha proceduto al controllo di una 35enne di Pollenza, trovata in possesso di un coltello a scatto con lama di 12,5 centimetri, posto sotto sequestro.
Inoltre i carabinieri della Stazione di Appignano, impegnati nell’ambito di un servizio mirato al contrasto all’assunzione di sostanze stupefacenti, hanno controllato un ventenne maceratese sorprendendolo con una bustina contenente marijuana del peso di 0.6 grammi, che celava sotto un tappetino dell’auto che conduceva. Per il giovane, ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/90, è scattata la segnalazione al Prefetto di Macerata.
Infine, i carabinieri della Stazione di Cingoli hanno dato esecuzione all’ordine di aggravamento della misura cautelare personale emesso dal Tribunale di Macerata, ponendo agli arresti domiciliari un 49enne, disoccupato, risultato inottemperante alle prescrizioni imposte dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Cingoli.
Ciclista travolto da un'auto: interviene l'eliambulanza. L'incidente si è verificato ad Apppignano, in Contrada Verdefiore, intorno alle 10 della mattinata odierna. Ancora incerta la dinamica di quanto avvenuto.
Secondo la prima ricostruzione, un'auto avrebbe urtato la bicicletta provocando la caduta dell'uomo in sella alla due ruote. Dopo l'impatto, il velocipede è finito in una scarpata ai lati della carreggiata.
Lanciato l'allarme, immediato è stato l'intervento del personale del118. Gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione, hanno deciso di allertare l'eliambulanza. L'elicottero del soccorso, atterato nei pressi del luogo dell'incidente, ha poi trasportato il ciclista all'ospedale regionale di Torrette.
Appignano, comune riconosciuto come Città della Ceramica dal Consiglio Nazionale Ceramico nell’Aprile 2019, prosegue nel completamento dell’iter amministrativo connesso al riconoscimento ottenuto. Il percorso di accreditamento è stato avviato dalla precedente Amministrazione e portato avanti dall’attuale Amministrazione con sindaco Mariano Calamita, nell’ambito dell’assessorato alla cultura curato da Federica Arcangeli.
Si è provveduto, quindi alla stesura di un Disciplinare di produzione della ceramica artistica e tradizionale del Comune di Appignano curato dal ceramologo Paolinelli Claudio, contenente anche il marchio CAT. Il disciplinare è stato poi trasmesso alla Regione Marche che proprio in questi giorni, attraverso il suo Vice Presidente e Assessore all’artigianato Mirco Carloni, ci ha comunicato che con che con seduta di Giunta Regionale del 12 Luglio 2021, è stato approvato.
Una grande soddisfazione e motivo di orgoglio per tutti noi, poiché il riconoscimento di Appignano quale Città della Ceramica è uno stimolo forte per continuare a lavorare nell’ambito artistico, culturale, turistico e sociale per una sempre più incisiva valorizzazione del nostro territorio. Un incentivo per i nostri ceramisti locali, sempre attivi e disponibili a “raccontare” con passione la loro arte e la loro storia, dimostrando quanto sia importante e quanto lo sia stata nel passato, l’arte della ceramica per il nostro territorio.
La nostra Regione si impreziosisce a livello Nazionale nell’ambito dell’arte ceramica, grazie ad Appignano che, insieme ai comuni di Ascoli Piceno, Urbania e Pesaro sono entrati a far parte dell’AiCC, una rete che ci tiene uniti, che ha dato vita a relazioni anche umane oltre che artistiche, che ci stimola e ci motiva a fare sempre di più e sempre meglio, per attirare tanti turisti nei nostri territori.
Ci preme dire che grazie al nostro riconoscimento come Città della Ceramica e al conseguente ingresso nell’AiCC, Appignano sta partecipando con due sue opere di artigianato artistico tradizionale, al “GRAND TOUR-Alla scoperta della ceramica classica italiana”, una mostra itinerante, organizzata da AiCC con coordinatore Giuseppe Olmeti e curata da Jean Blanchaert, Viola Emaldi e Anty Pansera, omaggio al meglio della ceramica italiana secondo forme e decori che vanno dall’antichità all’età moderna. La mostra del GRAN TUOR ha fatto tappa a Firenze, dal 29 maggio al 6 giugno, ospitata per la prima volta da Artigianato e Palazzo nel Giardino di Palazzo Corsini.
Successivi adempimenti ci porteranno alla conclusione di questa lunga fase istruttoria che al termine ci riempirà di tante soddisfazioni. Aspettiamo quindi il riconoscimento da parte del Consiglio Nazionale Ceramico presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Un sincero ringraziamento a tutti coloro che, nello svolgimento delle attività in seno al proprio ruolo hanno permesso questa ulteriore valorizzazione del territorio marchigiano inserendo il Comune di Appignano nella cornice della Regione Marche quale leader nazionale all’interno dell’AICC Associazione Italiana Città della Ceramica.
Il Comune di Appignano ha proceduto la scorsa settimana all’acquisto dello stabile sito lungo la “Via dei Vasai”, sede di un ex mobilificio , in sede di asta fallimentare.
Lo stabile si trova collocato in una via di rilevante importanza storico-artistica nel panorama della tradizione appignanese e risulta essere l’eredità di quella storia di industrializzazione urbana, tipica del boom economico degli anni 70-80, che ha influenzato negli anni la qualificazione estetica e la non armonizzazione della struttura con l’ambiente circostante. Lo stabile, a seguito della sentenza di fallimento, era oramai da anni oggetto di aste deserte, che hanno portato ad un forte abbassamento del prezzo di acquisto. Quest’ultima asta è stata decisiva, poiché il forte ribasso del prezzo, unito all’importanza dello stabile, vuoi per la sua collocazione, vuoi per l’alto potenziale legato alla sua destinazione d’uso futura, hanno condotto in seno al gruppo di maggioranza, alla decisione di procedere alla partecipazione alla procedura giudiziaria.
Accertato con gli uffici comunali preposti, tecnici e amministrativi, che l’operazione di acquisto rispondeva a tutti i canoni di economicità, di sostenibilità e di fattibilità, il gruppo di maggioranza, considerato l’interesse collettivo dell’azione, ha voluto condividere con le minoranze in consiglio comunale, la decisione legata all’acquisto, trovando in esse una forte condivisione sulle motivazioni e un appoggio unitario all’operazione stessa. Operazione che, abbiamo detto, si è ormai ufficialmente conclusa positivamente.
“Questo è un primo passo verso un importante obiettivo di riqualificazione della zona, che tenga conto dell’interesse storico-culturale del luogo, dell’affezione popolare del sito, delle necessità socioculturali della popolazione, che abbia una destinazione che possa rispondere alle reali esigenze, ma anche alle aspirazioni dei nostri concittadini”, afferma l’amministrazione comunale in una nota.
“Il passo successivo all’acquisto – spiega la Giunta Calamita - sarà quello di procedere alle opere di messa in sicurezza dello stabile, che permetteranno di prendere con cautela e in modo approfondito tutte le decisioni sul futuro dell’immobile. Nei tempi tecnici necessari, considerando che il Comune sta lavorando al piano regolatore, verranno analizzate con ufficio tecnico comunale le variazioni tecnico-urbanistiche sulle quali ragionare per un’adeguata prospettiva di funzionalità e impiego dell’area e/o dello stabile. L’immobile in questione attualmente confina con un’area che è in mano ad un'altra procedura giudiziaria che per come risulta istruita, ne limita l’utilizzo specificatamente alla volumetria e alla destinazione d’uso esistente”.
Certo è che, così come si son volute coinvolgere le minoranze consiliari – sottolineano - prima di procedere ad un così importante intervento, con la stessa volontà di compartecipazione, con la stessa trasparenza e lo stesso obiettivo di collaborazione, il gruppo di maggioranza, guidato dal Sindaco, sarà ben disponibile, al momento opportuno, a condividere le proprie idee, ad ascoltare e valutare proposte altrui, vagliandone la fattibilità, la funzionalità e la concretezza, poiché, come abbiamo ribadito, questa parte di Appignano ritorna ai suoi concittadini, ritorna al nostro paese ed è per il paese che, rivalutandola, ne decideremo l’uso e la destinazione migliore, con uno sguardo che miri lontano, al domani, alle generazioni future, quale dono che nasce dal presente desiderio di cambiamento e di miglioramento”.