Quattro Comuni si uniscono con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione urbana e la riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. L’occasione è stata la Legge di Bilancio 2022 che prevede un canale di risorse per il sostegno di progetti di rigenerazione urbana dedicato ai comuni con meno di 15.000 abitanti che, mettendosi insieme per la stipula di accordi finalizzati alla realizzazione di un progetto integrato, superino lo stesso limite di popolazione residente.
È stato così che i comuni di Montecassiano, come ente capofila, Appignano, Montefano e Montelupone hanno deciso di tracciare insieme un percorso di promozione di sviluppo, mettendo a sistema e valorizzando risorse ed elementi del patrimonio fisico e immateriale dei territori coinvolti.
L’elemento trainante del progetto è la cultura: un asset prezioso per lo sviluppo dei luoghi e delle comunità, capace di alimentare e promuovere l’attrattività e l’incremento dei flussi di visitatori.
Proprio l’eredità culturale viene messa a fattor comune nella traiettoria di una strategia condivisa di rigenerazione urbana in grado di creare sviluppo e, al tempo stesso, di contribuire a contrastare fenomeni di marginalità e degrado sociale (creando occasioni di aggregazione socio-culturale anche per le comunità residenti), con un contestuale miglioramento della sostenibilità ambientale.
Il patrimonio culturale associato alle presenze consolidate di artigianato artistico, alle forme riconosciute e qualificate di espressione fotografica, oltre che alla ormai irrinunciabile tendenza al recupero di forme di fruizione turistica accessibile e sostenibile, hanno permesso l’individuazione di ruoli ben definiti per i quattro comuni.
Nello specifico l’intervento integrato avrà un valore di 5 milioni di euro che i quattro comuni destineranno, una volta confermata l’assegnazione delle risorse, ad altrettanti interventi strettamente correlati: Montecassiano che, come comune capofila, destinerà le risorse di propria competenza (2 milioni e 150 mila euro) al restauro e al recupero di Palazzo Baroni, per la realizzazione di nuove residenze turistiche (ostello) ed ospitare un ampliamento della biblioteca e ulteriori attività di animazione culturale.
Montefano avrà in dotazione risorse per 850.000 euro per realizzare un intervento nell’immobile dell’ex scuola elementare, finalizzato anche a valorizzare il comune come importante polo regionale della fotografia d’autore.
Montelupone contribuirà al potenziamento dell’offerta di accoglienza turistica del territorio con un intervento nella frazione di San Firmano, capace di configurarsi come elemento di valorizzazione della “Via Lauretana”, a cui saranno dedicati 900.000 euro e infine Appignano, contribuendo alla matrice culturale del progetto con la sua tradizione nella produzione di ceramica artistica, realizzerà un intervento di ristrutturazione dell’immobile di Palazzo Accorsi da destinare ad iniziative ed attività di aggregazione culturale. Il valore attribuito è pari a 1 milione e 100 mila euro.
Domenica 24 torna ad Appignano la tradizionale “Fiera d’aprile” che da tantissimi anni intrattiene gli appignanesi e i cittadini dei paesi vicini. Dopo gli anni più complessi del Covid, che hanno costretto i Comuni ad annullare tanti eventi, anche questi piccoli momenti di svago diventano importanti per una comunità che torna a vivere.
Le bancarelle presenti saranno circa 90 e come ogni anno offriranno ai visitatori diverse tipologie merceologiche tra cui fare shopping: ci saranno stand di abbigliamento, articoli per la casa, giochi per bambini, materiale per pet e tanto buon cibo. Non mancheranno infatti le bancarelle di street food e quelle dove acquistare i prodotti agro-alimentari del territorio.
La Fiera si svolgerà dalle 8.00 alle 20.00 e le bancarelle saranno disposte nelle vie che circondano il Centro del Paese. Nel corso della giornata saranno aperti e a disposizione dei visitatori i ristoranti del Paese, dove si potranno gustare le specialità locali.
Vi ricordiamo che per partecipare alla classica Fiera d’Aprile ad Appignano è necessario il Green pass di base: ci saranno controlli a campione e i dispositivi di sicurezza saranno obbligatori dove sussiste assembramento.
“Nelle scorse settimane sono iniziati i lavori di bonifica dell’intera copertura in amianto del capannone che fu sede del Mobilificio Furiasse, ubicato all’interno del centro abitato di Appignano a poche decine di metri dalle abitazioni e che pone a rischio di esposizione il vicino il polo scolastico, come accertato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asur”.
A denunciarlo sono Simone Marincioni e Ruggero Mosca, portavoce del Comitato “Appignano senza Amianto”, che dal 2013 è attivo con segnalazioni e solleciti agli Enti preposti per far luce su quanto sta avvenendo.
“Vista l’inerzia della proprietà e i diversi solleciti dell’Asur dovuti alla vicinanza delle scuole – sottolineano Mosca e Marincioni -, nel 2017 inducemmo il Comune ad effettuare un primo intervento di rimozione di una parte della copertura dell’immobile che aveva subito un crollo e che, per come era ridotta, si palesava come un agente cancerogeno certo”.
“A quell’intervento in tempi più recenti è seguito, com’era dovuto, il recupero del credito da parte del Comune in danno della proprietà – aggiungono - e ciò a garanzia di un principio di legittimazione dei diritti dei cittadini: la salute pubblica assicurata dall’Ente Locale competente ma senza costi per la comunità”.
“Sullo stesso principio, l’intervento attualmente in corso viene effettuato dal Comune di Appignano, che interviene anche in questo caso dopo i solleciti dell’Asur e dopo che la proprietà non ha adempiuto all’ennesima Ordinanza – ricordano dal comitato -, l’ultima a firma della vice sindaco, con la quale è stata intimata la bonifica dell’estesa copertura contenente amianto”.
“Stavolta verrà realizzato il solo intervento di incapsulamento, perciò siamo compiaciuti di aver finalmente ottenuto ancora l’intervento da parte del Comune ma non siamo soddisfatti per il tipo di soluzione adottata”, puntualizzano Marincioni e Mosca.
“Più volte abbiamo esortato gli Enti preposti a intimare la rimozione delle lastre contenenti amianto quale unica azione da intraprendere, coscienti che un intervento, soprattutto se pubblico, debba essere risolutivo e definitivo - si precisa -. La copertura del vecchio mobilificio ormai abbandonato e in disuso da decenni risulta precaria, addirittura fissata alle esili murature da solo fil di ferro e ha perso da tempo la sua funzione impermeabilizzante”.
“La valutazione dello stato della copertura in amianto ha dato un esito che è appena sotto il limite che ne avrebbe sancito la rimozione definitiva – proseguono Mosca e Marincioni -, non tenendo conto di fattori pratici ed economici come lo stato di degrado degli elementi strutturali del fabbricato e il controllo periodico di tenuta dei materiali di trattamento che dovrà essere effettuato da qui a venire”.
Il Comitato “Appignano senza Amianto” sottolinea come “sulla questione è venuta meno l’azione coercitiva del Comune sia nella fase di redazione della perizia, sia nell’adottare una soluzione definitiva a garanzia della salute dei cittadini alla quale doveva essere data assoluta priorità”.
“Auspichiamo e vigileremo affinché venga avviata quanto prima, come già compiuto per il primo intervento realizzato nel 2017, la procedura di recupero del credito anticipato dal Comune pari a circa 38.000,00 €, somma complessiva di affidamento dei lavori formalizzato con Determina 166/2021” concludono Mosca e Marincioni.
“Difficile rispondere ad uno sproloquio accusatorio senza fondamento alcuno, di fronte all’elevato momento di incontro vissuto con tutta la comunità e con tutte le istituzioni presenti, nel quale si sono sottolineate parole che ci lasciano sperare in un futuro anche politico, in cui possano esistere lealtà, sincerità, trasparenza e soprattutto impegno politico serio e di servizio verso la popolazione rappresentata”.
Così, il sindaco di Appignano, Mariano Calamita, in risposta al consigliere comunale Luca Buldorini, il quale aveva accusato la Giunta di aver escluso il gruppo Lega, unitamente ai rappresentanti della Provincia e della Regione, dalla foto della cerimonia ufficiale, in occasione della serata per la cittadinanza onoraria conferita alle sorelle Bucci e a Edith Bruck (leggi qui).
“La serata dedicata alla testimonianza delle sorelle Andra e Tatiana Bucci ha visto l’attuale Amministrazione comunale impegnata anche nel dar risalto all’unione del Consiglio Comunale che ha fortemente sostenuto la cittadinanza onoraria delle Signore Bucci e della signora Bruck, quale opportunità per l’intera comunità di rendere indelebile il rifiuto assoluto delle atrocità del passato, quale testimonianza per la nostra e le future generazioni dell’impegno a preservare la pace, la solidarietà, l’uguaglianza e la giustizia, affinché non si ripetano gli errori del passato, spiega Calamita in una nota.
“Tutto questo, pur consapevoli che in sede di Consiglio comunale del 27 dicembre scorso, il gruppo “Su la testa” rappresentato dallo stesso Buldorini, si astenne nella votazione, giudicando la questione della cittadinanza onoraria non prioritaria per la nostra comunità e non rispettosa nei confronti dei cittadini”.
“La presenza, durante l’evento del 6 aprile, in platea e poi sul palco, immortalata da foto e ringraziamenti presenti nella pagina ufficiale del Comune di Appignano, sono un sincero atto di riconoscenza verso la Regione, nella figura della consigliera Elena Leonardi e verso la Provincia, nella figura del delegato del presidente, il consigliere provinciale Luca Buldorini, così come verso la dirigente scolastica Filomena Maria Greco, il tenente Augusto Soccionovo, in rappresentanza del comando provinciale Guardia di Finanza di Macerata, il tenente D’Antonio del comando provinciale Carabinieri di Macerata, verso la consigliera di minoranza del gruppo Vivere Appignano Vittoria Trotta, verso il Luogotenente Cesare Proietti, comandante della stazione Carabinieri di Appignano, il comandante della Polizia Locale Stefano Compagnucci e tutte le autorità invitate e presenti, perché hanno dimostrato l’unità politica e sociale nei confronti di un evento significativo e di grande spessore sia culturale che sociale".
"In questa unità dimostrata, fotografata, esibita, attestata, stonano le parole del Consigliere Luca Buldorini, stonano come un fulmine a ciel sereno, perché sono il grido una persona che non è stata in grado di rendersi parte attiva, coinvolta dall’evento. Non bastano le foto, non servono le parole sui post nei social ad identificare l’animo di una persona. Contano i fatti. E nei fatti troviamo questo articolo, incomprensibile nelle sue richieste, offensivo nei suoi modi espressivi, insulso nei suoi obiettivi”.
“La foto inserita nel profilo Facebook privato del consigliere Rolando Vitali, citato dal Buldorini, è una foto scattata dal cellulare di un privato cittadino e che il consigliere Vitali ha avuto il piacere di pubblicare, incalza Calamita. Questo rientra nelle libertà personali di ciascuno, dato che non risultano né offensive né lesive di altrui libertà”.
“Confidiamo – prosegue il sindaco di Appignano - in una presa di coscienza da parte del consigliere Buldorini nei confronti del momento vissuto insieme, delle parole che sono state dette dal palco, ringraziamenti ufficiali compresi, affinché si renda conto che lo sfogo polemico pubblicato non ha significato concreto”.
“Confidiamo – conclude - nella figura dei referenti regionali e provinciali, a cui va la nostra riconoscenza per la partecipazione e la stima per l’aver condiviso con la comunità appignanese un momento di grande insegnamento e di grande emozione. Un momento che non va assolutamente sfregiato o pretestuosamente utilizzato”.
"Il sindaco Calamita continua ad ignorare che il ruolo istituzionale non serve a perpetrare scorrettezze da ripicche elettorali. Lo dimostra quanto accaduto nel corso della cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria alle sorelle Bucci, sopravvissute alla Shoah". A denunciarlo è il consigliere comunale di Appignano, Luca Buldorini, presente alla cerimonia come rappresentante della provincia di Macerata.
"Ignorando qualsiasi tipo di protocollo, ha letteralmente tagliato fuori il sottoscritto e la rappresentante ufficiale del presidente della Regione Marche, la consigliera Elena Leonardi", spiega Buldorini.
"Impossibile pensare ad un equivoco - aggiunge - sia per le comunicazioni ufficiali, sia perché indossavo la fascia distintiva, sia perché anche nel post pubblicato sui social dal consigliere Rolando Vitali, capogruppo di maggioranza, la foto dei partecipanti al completo, scattata nell’occasione, è stata pubblicata con un taglio che esclude i delegati di Provincia e Regione (qui sotto il confronto, ndr)".
“È triste che in una giornata in cui Appignano ha orgogliosamente concesso la cittadinanza a testimoni preziose degli effetti devastanti dell’odio, il sindaco Calamita e la sua maggioranza si siano fatti travolgere, per l’ennesima volta, dal fuoco del risentimento personale che cova sotto la cenere delle sconfitte politiche" commenta Buldorini.
"Quanto accaduto nel corso della cerimonia non solo rappresenta in pieno la pochezza politica di sindaco e maggioranza, ma è ancor più grave in quanto ha negativamente segnato un momento corale emblematico e toccante", puntualizza ancora il consigliere comunale e provinciale".
"Si deve solo al senso delle Istituzioni, del dovere e alla visione di prospettiva della filiera di governo provinciale e regionale se questa chiusura non penalizza territorio e cittadini. Il sindaco e tutta la maggioranza si scusino non solo con le Istituzioni, ma anche con l’intera comunità appignanese che hanno così indegnamente rappresentato" conclude Buldorini.
Le sorelle Bucci, sopravvissute all’Olocausto della Seconda Guerra Mondiale, saranno le attese protagoniste, in presenza, delle celebrazioni del Giorno della Memoria, rinviate lo scorso gennaio per motivi di salute di una delle signore, in programma per mercoledì 6 aprile al Teatro Gasparrini, evento aperto al pubblico.
“Un evento che abbiamo dovuto rinviare nel gennaio scorso ma che siamo riusciti a recuperare grazie alla grande disponibilità delle sorelle Bucci e di Edith Bruck che ringrazio personalmente.- Ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita – . Un incontro per non dimenticare, ma soprattutto per far capire e far riconoscere in tempo ai più giovani i segni della brutalità che purtroppo si annidano da sempre nella parte più buia dell’animo umano. La forza della testimonianza diretta di chi ha subito le atroci violenze, risulta oggi più che mai importante visti i tempi oscuri che stiamo vivendo.”
Tatiana e Andra Bucci, le sorelle autrici di memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz, insieme a Edith Bruck, la scrittrice e poetessa ungherese naturalizzata italiana in collegamento da Roma, saranno le importanti testimoni dell’olocausto, l’orribile genocidio perpetrato contro l’umanità.
Un viaggio nella memoria, che si aprirà mercoledì 6 aprile alle ore 10 con un incontro con gli studenti delle scuole dell’Istituto Comprensivo “Luca Della Robbia” e vedrà il suo apice alle ore 21 con la conferenza aperta al pubblico condotta dal professor Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea all’Università di Macerata.
L’appuntamento si concluderà con il conferimento da parte del sindaco Calamita della Cittadinanza Onoraria del Comune di Appignano alle donne sopravvissute all’olocausto per il loro grande impegno nel divulgare la terribile memoria, un monito fondamentale per non dimenticare.
“Nei mesi scorsi la scuola ha preparato gli studenti a questo importante incontro con un percorso storico formativo. -Ha aggiunto l’Assessore alla Cultura Federica Arcangeli – Per crescere adulti migliori di noi è fondamentale educare i giovani alla consapevolezza e il valore della testimonianza diretta delle sorelle Bucci e di Edith Bruck contro odio e razzismo è un patrimonio unico che vogliamo condividere con i ragazzi e con l’intera comunità.”
Le sorelle Tatiana, all'anagrafe Liliana e Andra, diminutivo di Alessandra Bucci nascono nella città di Fiume rispettivamente nel 1937 e nel 1939, figlie di Giovanni Bucci fiumano, cattolico e Mira Perlow, ebrea. Andra e Tatiana Bucci, all’età di quattro e sei anni furono deportate nei campi di sterminio, scambiate per gemelle, vengono tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Josef Mengele e sono tra le poche a sopravviverne. Proprio la loro presenza in tale contesto ne fa dei testimoni cruciali sul funzionamento del campo di Auschwitz e sugli pseudo-esperimenti scientifici compiuti.
Oggi le sorelle Bucci, autrici di numerose memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz, rappresentano tra le più importanti testimonianze dello sterminio degli ebrei, rilasciano numerose interviste in Italia e nel mondo poiché ritengono che le persone debbano essere informate su ciò che è successo dalla viva voce dei sopravvissuti, affinché non venga mai cancellato il ricordo di milioni di persone morte nei campi di concentramento e sterminio a causa della follia umana.
Edith Bruck, nome d'arte di Edith Steinschreiber, è una scrittrice, poetessa, traduttrice regista e testimone della Shoah, nata in Ungheria a Tiszabercel, il 3 maggio 1931, l'ultima dei sei figli di una povera famiglia ebraica. Conosce, fin dall'infanzia, l'ostilità e le discriminazioni che nel suo Paese, come nel resto d'Europa, investono gli ebrei. Nella primavera del 1944, a tredici anni, dal ghetto di Sátoraljaújhely viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi tedeschi: Kaufering, Landsberg, Dachau, Christianstadt e, infine, Bergen-Belsen, dove verrà liberata, insieme alla sorella, nell'aprile del 1945. Edith Bruck ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue famose opere, in cui si confronta con la propria infanzia e la Shoah.
Sarà Juan Luca Sacchi ad arbitrare il "derby" tosco-emiliano Fiorentina-Bologna, match valevole per la 29^ giornata di Serie A. L’incontro è in programma domenica 13 marzo, alle ore 12:30, allo stadio Artemio Franchi di Firenze.
Un’altra sfida di rilievo, dunque, per il fischietto maceratese. L’ultima partita diretta da Sacchi in questo 2022 è stata quella tra Verona e Venezia del 27 febbraio scorso (match terminato 3-1 per i padroni di casa).
Il fischietto di Appignano ha già diretto la Fiorentina nel derby con l’Empoli del 27 novembre scorso, prima stagionale, invece, per il Bologna. Juan Luca Sacchi sarà coadiuvato dagli assistenti Rossi e Del Giovane e dal quarto ufficiale Maggioni. Gli addetti VAR saranno Banti e Zufferli.
In occasione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’Autismo, le Amministrazioni Comunali di Appignano e Montefano realizzeranno un percorso di sensibilizzazione sulla tematica dell’autismo, rivolto a tutte le categorie della cittadinanza, dai bambini agli adulti: “Se sono diverso non avere paura - Un viaggio nel mondo dell’autismo".
Ed è così che, dall’impegno e dalla grande forza emotiva di un gruppo di insegnanti dell’Istituto Comprensivo Luca della Robbia, che hanno coinvolto gli enti locali, prenderanno vita una serie di eventi, che dal 13 marzo al 3 aprile, animeranno i due territori con mostre, concerti, visioni di film e letture di libri.
Le iniziative avranno il fine benefico di sostenere l’Associazione "Omphalos. Autismo & famiglie", OdV nata per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini presi in carico presso il Centro Autismo Età Evolutiva di Fano, che si pone come punto di riferimento importante per le famiglie di minori e giovani affetti da autismo.
Domenica 13 marzo, alle 17, presso il Teatro la Rondinella di Montefano e domenica 3 aprile - alla stessa ora - presso il Teatro Gasparrini di Appignano si esibirà il gruppo musicale "I Vociferando" con lo spettacolo “Musica nel cuore” (ingresso ad offerta libera).
Il concerto darà l’occasione anche all’Associazione di far conoscere i propri progetti, le attività, che non solo si pongono a supporto delle famiglie, ma creano nei bambini e nei ragazzi la possibilità di vivere in un ambiente ricco di stimoli e opportunità di crescita, che contribuiscono a migliorare la loro quotidianità, i loro rapporti, le loro abilità.
Presso i foyer dei teatri verrà allestita una mostra fotografica a cura dell’associazione “Effetto Ghergo”, i cui scatti, ad opera di fotografi sia professionisti, sia amatoriali, potranno essere acquistati dai visitatori e il ricavato sarà destinato sempre all’associazione "Omphalos. Autismo & famiglie".
Importante sarà poi il coinvolgimento degli studenti dell’ I.C. Luca della Robbia nelle sedi di Appignano e Montefano, che avranno l’opportunità di assistere alla proiezione del cortometraggio “Il mio amico delle stelle” e approfondire la conoscenza della realtà vissuta dai loro coetanei affetti da autismo, con la lettura dei libri “Lo specchio di Lorenzo”, “Le parole che non riesco a dire” e “La valigia Aran” di Andrea Antonello, curato dallo scrittore Fulvio Ervas. E sarà proprio Fulvio Ervas, accompagnato dalla professoressa Paola Nicolini a coinvolgere i ragazzi in un confronto sul tema del libro.
La Presidente dell’Associazione "Omphalos. Autismo & famiglie", Maria Mencoboni, esprimendo ringraziamento per il lavoro di tutti coloro che si sono prodigati per la realizzazione delle iniziative, spiega che l’associazione stessa “insegue tenacemente il supporto materiale ed intellettuale dei nostri bambini e ragazzi colpiti da una disabilità così terribile ed invalidante e cerca di dare visibilità e dignità a cose che non si vedono o che troppo spesso non si conoscono".
I sindaci di entrambi i Comuni, Mariano Calamita per Appignano e Angela Barbieri per Montefano, sostengono fortemente l’iniziativa, che dà la possibilità di aprire la società alla conoscenza di un mondo in cui talvolta si ritrovano chiuse e isolate le famiglie e in cui i ragazzi stessi non hanno possibilità di vedersi inseriti in contesti sociali, perché spesso la parola autismo crea soggezione, pregiudizio, distacco.
Tre kg di marijuana in casa pronta per essere spacciata.I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Appignano hanno tratto in arresto un 36enne Maceratese per detenzione di sostanze di stupefacenti ai fini di spaccio. Nella mattinata dello scorso lunedì 31 gennaio, i militari della Stazione Carabinieri di Appignano, nel corso di uno dei consueti servizi di controllo del territorio finalizzati a contrastare l’uso ed il commercio di sostanze stupefacenti, hanno sorpreso nel comune di Appignano un giovane con a bordo della propria autovettura un involucro contenente 25 grammi di marijuana.
I militari, ricorrendone le condizioni, hanno dato corso alle attività previste dalla procedura eseguendo la perquisizione personale estesa poi all’abitazione ove risiede sita a Macerata, recuperando ulteriori 14 involucri contenenti la medesima sostanza stupefacente per un peso totale di circa 2960 grammi pronta per essere spacciata, materiale per il confezionamento, bilancino di precisione e denaro contante per euro 250.
Il giovane, indiziato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, è stato quindi dichiarato in stato di arresto e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria posto ai domiciliari nell’abitazione di residenza, in attesa di giudizio direttissimo fissato per la mattinata di oggi.
Il Comune di Appignano celebra il 27 gennaio, Giorno della Memoria, con il ricordo eroico della famiglia Mancinelli di Appignano che nel 1944 riuscì a salvare la vita di Ivo Lowenthal dalle persecuzioni antisemite della Seconda Guerra Mondiale.
“In occasione del Giorno della Memoria vogliamo rendere omaggio a Maria Mancinelli che, con straordinario coraggio rischiò la sua vita e quella dei propri familiari, per salvare Ivo Lowenthal dall’olocausto - ha dichiarato il Sindaco Mariano Calamita -. L’accoglienza, la solidarietà, l’inclusione e il senso della responsabilità nei confronti di chi è meno fortunato, sono da sempre valori fondanti della comunità appignanese e la nostra illustre concittadina ne rappresenta con onore l’esempio più alto”.
Un evento, realizzato in collaborazione con l’ANPI di Appignano, che vedrà protagonista dell’incontro con le scuole di Montefano alle 8:30 e con le scuole di Appignano alle 10:30 Alessandra Mancinelli, pro nipote di Maria Principi in Mancinelli, la donna che a disprezzo del pericolo per sé stessa e per la sua famiglia, riuscì a nascondere per ben due volte ai rastrellamenti fascisti Ivo Lowenthal.
“In un periodo tanto oscuro della storia mondiale in cui l’assassinio era diventato legge di stato e il genocidio parte di un progetto politico, Maria Mancinelli ha dato lustro alla nostra comunità proteggendo il valore e la dignità dell’uomo a rischio della propria vita – ha affermato l’Assessore alla Cultura Federica Arcangeli - un grande valore da trasmettere ai giovani studenti, con la potenza del racconto orale per formare coscienze consapevoli negli uomini e nelle donne di domani.”
Durante le persecuzioni, i Lowenthal, famiglia ebrea fuggita da Ancona, vennero accolti e protetti dalla comunità di Appignano fino al 19 febbraio 1944, quando una retata della polizia al servizio del governo di Salò, catturò Guido e la moglie Eugenia Carcassoni nel giorno del matrimonio del loro figlio Ivo. I coniugi Lowenthal furono deportati e morirono pochi mesi dopo ad Auschwitz.
Il figlio Ivo riuscì a scappare e trovò accoglienza nella casa di Maria Mancinelli che con grande rischio per sé stessa e per la sua numerosa famiglia, lo nascose per ben due volte dai rastrellamenti fascisti. La famiglia Mancinelli si prese cura di Ivo e lo mise in contatto con i partigiani nascosti nelle montagne. Finita la guerra, Ivo Lowenthal continuò a vivere a lungo ad Appignano con sua moglie.
Le celebrazioni cittadine del Giorno della Memoria raggiungeranno l’apice nell’intera giornata di sabato 29 gennaio al Teatro Gasparrini di Appignano, con l’incontro della mattina dedicato agli studenti dell’Istituto Comprensivo “Luca Della Robbia” e quello aperto al pubblico del pomeriggio alle 16:30 con l’attesa testimonianza di tre grandi donne sopravvissute all’olocausto: Tatiana e Andra Bucci in presenza ed Edith Bruck on line, alle quali il Sindaco Calamita conferirà la Cittadinanza Onoraria di Appignano. L’evento vedrà la partecipazione del professor Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Macerata.
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
Una domenica segnata, sin dalle prime ore della mattina, da una tragedia ad Appignano. Poco dopo le 8:30, in uno scantinato in via Raffaello Sanzio, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un uomo di 81 anni.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118, unitamente ai vigili del Fuoco. Una volta all'interno dell'abitazione gli operatori dell'emergenza hanno trovato il corpo ormai privo di vita dell'anziano. Intorno al collo si era stretto una corda, impiccandosi. Presenti sul luogo anche i carabinieri per gli accertamenti del caso, ma non sembrano esserci dubbi sulla volontarietà del gesto.
Appignano si prepara a celebrare il Giorno della Memoria, il prossimo 27 gennaio per ricordare la Shoah, una data simbolo a cui il Comune dedica un programma di attesi appuntamenti che si estendono nei giorni precedenti e successivi, con l’importante testimonianza di tre grandi donne sopravvissute all’olocausto: Tatiana e Andra Bucci, le sorelle autrici di memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz ed Edith Bruck la scrittrice e poetessa ungherese naturalizzata italiana.
Nel culmine delle celebrazioni dedicate al Giorno della Memoria, il 29 gennaio prossimo il sindaco Mariano Calamita conferirà la Cittadinanza Onoraria di Appignano a Tatiana e Andra Bucci in presenza e ad Edith Bruck on line. “Il valore della Memoria cresce quanto più diminuiscono le preziose voci di coloro che hanno vissuto uno dei momenti più bui della storia dell’Umanità. – Ha dichiarato il sindaco di Appignano Mariano Calamita – È con profondo orgoglio che la nostra Amministrazione conferirà la Cittadinanza Onoraria di Appignano a Tatiana e Andra Bucci e ad Edith Bruck per il loro grande impegno nel raccontare ciò che molti non hanno creduto che fosse avvenuto, un vero patrimonio da condividere con i giovani e con l’intera comunità.”
Un importante programma di eventi che prende il via domani pomeriggio 11 gennaio, alle ore 16,30, con l’incontro di avvicinamento online per la formazione per i docenti dell’I. C. “Luca Della Robbia”, tenuto dal professor Angelo Ventrone, docente di storia contemporanea presso UNIMC, sul tema “È possibile spiegare la Shoah? La storia di fronte al Male Assoluto”.
“Le celebrazioni del Giorno della Memoria si aprono con un primo incontro dedicato ai docenti per approfondire la propria formazione storica e didattica sulla Shoah - ha affermato l’Assessora alla Cultura Federica Arcangeli – un’iniziativa accolta con successo dagli insegnanti chiamati al difficile compito di tramandare la Memoria e stimolare lo studio del passato, per rafforzare l’educazione al rispetto ed abbattere gli stereotipi educativi e culturali che alimentano ogni tipo di discriminazione e violenza .”
Il prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria, data dell’entrata nel 1945 delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa ad Auschwitz, il programma prevede due incontri in presenza nella mattinata con le scuole di Montefano e Appignano, in ricordo dei Lowenthal, gli ebrei anconetani nascosti ad Appignano dalla famiglia Mancinelli.
Un evento realizzato in collaborazione con l’ANPI che vedrà la partecipazione e il racconto della Signora Alessandra Mancinelli di Appignano. Il 29 gennaio al Teatro “G. Gasparrini” di Appignano saranno i toccanti racconti in presenza di Tatiana e Andra Bucci e on line di Edith Bruck a ricordare i momenti della terribile infanzia trascorsa nel campo di concentramento ad Auschwitz agli studenti e alla cittadinanza. La personale esperienza di Andra e Tatiana Bucci che rispettivamente all’età di quattro e sei anni e quella di Edith Bruck a tredici anni, furono deportate nei campi di sterminio. Nell’arco della giornata l’Amministrazione comunale conferirà la Cittadinanza Onoraria alle sorelle Bucci e ad Edith Bruck.
Approvata in via definitiva la nuova Legge di Bilancio 2022 con 355 voti a favore. Tante le modifiche introdotte dal testo, dalla riforma fiscale all'intervento sul caro bollette. E non sono mancate le polemiche.
La nuova legge prevede per il 2022 l’impiego di 37 miliardi di Euro, con risorse pari a 13,7 mld e un aggravamento del deficit nazionale di 23,3 mld. Saranno principalmente la riforma fiscale (con il taglio di Irpef e Irap), il caro-bollette (con un intervento di 1,8 mld), il reddito di cittadinanza (confermato) e il Superbonus (fino al 110%) le misure di intervento maggiormente interessate dalla manovra “espansiva”.
Nello specifico, 8 mld saranno destinati al taglio delle tasse a alla cancellazione dell’Irap per autonomi e professionisti, operazione che dovrebbe in un secondo momento avviare la riforma fiscale: passaggio delle aliquote da 5 a 4 e detrazioni del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, 25% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% tra 28 mila e 50 mila euro, 43% oltre i 50 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro rimane il bonus Irpef da 100 euro, rimodulato fino ai 28 mila.
Per contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, la manovra taglierà le bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 (fino al raggiungimento dell’importo di 912 milioni di euro) per i redditi bassi con Isee sotto sotto gli 8.265 euro oppure con 20 mila euro lordi annui e almeno quattro figli. Per le famiglie con redditi maggiori ci sarà invece l’opportunità di rateizzare (senza interessi aggiunti) il pagamento dei primi 4 mesi di bollette fino a 10 mesi. Nel primo trimestre, inoltre, verranno annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, oltre a una riduzione dell’Iva al 5% sul metano da riscaldamento. Non ultimo, la possibilità di pagare nell’arco di 180 giorni (anziché 60) le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, senza pagare interessi di mora o sanzioni ulteriori. Sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza, anche se dal 2022 osserverà regole più rigide e controlli più severi prima della concessione del sostegno, facendo decadere la richiesta dopo il secondo rifiuto.
Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, la novità più rilevante è rappresentata dalla conferma del Superbonus in aggiunta all’eliminazione del tetto ISEE per i lavori di ristrutturazione degli edifici monofamiliari (purché il 30% dei lavori sia ultimato entro il 30 giugno 2022). Il Sisma-bonus sarà invece prorogato al 2025 e salirà dal 50 all’85%, con interessamento di tutti i centri colpiti da un evento sismico, a partire dal terremoto dell’Aquila del 2009. La legge di bilancio 2022 prevede, in questo senso, lo stanziamento di 6 miliardi di Euro aggiuntivi per la ricostruzione privata nelle aree colpite dal sisma, con 200 milioni di Euro per l’assistenza alla popolazione. Il Sisma-bonus, va ricordato, consente ai contribuenti di eseguire interventi per l’adozione di misure antisismiche beneficiando di detrazioni, il cui valore si lega alla riduzione del rischio sismico e alla realizzazione dei lavori sulle parti comuni di edifici condominiali.
“Il sindaco di Appignano Calamita è il dottor Jekyll e Mister Hyde della politica. Da candidato alla provincia avalla le dichiarazioni del Pd che dà del bugiardo al centrodestra sull’ospedale di Macerata; con la sua maggioranza comunale non solo subisce, ma continua ad avallare le bugie che il Pd ha rifilato agli appignanesi per anni sulla ricostruzione dell’INRCA. Un vero cortocircuito che sarà cura del centrodestra interrompere alle imminenti elezioni provinciali”. Lo dichiara Luca Buldorini, coordinatore della Lega Appignano e candidato alle elezioni provinciali di Macerata sottolineando il paradosso di un sindaco-candidato che vorrebbe rappresentare tutto il territorio provinciale senza essere stato in grado di fare il suo dovere di primo cittadino difendendo la sanità appignanese.
“Calamita e la maggioranza continuano a seguire il faro del Pd sbattendoci contro come falene invece di stare, una volta per tutte, dalla parte di Appignano – aggiunge Buldorini – Sconcertante che sieda alla mensa del padre nobile della lista di centrosinistra per le provinciali, il sindaco di Treia Capponi. Lo stesso sindaco - conclude Buldorini - che ha beneficiato delle scelte disastrose sull’INRCA, trasferita proprio a Treia, e i cui rappresentanti siedono nel CdA dell’Ente Falconi, coinvolto a doppia chiave nelle vicende della mancata ricostruzione? Lega e centrodestra non lasceranno che questa politica perniciosa continui imperterrita a fare danni in Provincia a sanità, infrastrutture e rifiuti”.
Sarà Juan Luca Sacchi ad arbitrare il match tra Verona-Atalanta, in programma la prossima domenica12 dicembre, allo stadio 'Bentegodi'. Il direttore di gara maceratese è stato designato per una delle due partite pomeridiane con fischio d'inizio alle ore 15.
Sacchi sarà coadiuvato dagli assistenti Raspollini e Berti e dal IV uomo Volpi. Alla postazione Var ci sarà Massa, Avar De Meo. Per il fischietto di Appignano si tratta della settima presenza stagionale in serie A.
Nel marsupio nasconde una dose di hashish: patente ritirata ad un operaio ventenne. Il giovane è stato fermato nella tarda serata di mercoledì dai carabinieri della stazione di Appignano, impegnati in un posto di blocco in via IV Novembre. Il ragazzo, alla guida di una Peugeot di colore nero, ha subito insospettito i militari per via del nervosismo, degli occhi lucidi e del forte odore di marijuana proveniente dall’abitacolo dell’auto.
A seguito della perquisizione effettuata all’interno della vettura, i carabinieri hanno rinvenuto – in una tasca del marsupio appoggiato sul sedile posteriore – una bustina in cellophane trasparente, con all’interno una dose di hashish del peso di un grammo circa. Il ragazzo è stato pertanto segnalato al Prefetto di Macerata per i provvedimenti del caso, con particolare riguardo al programma terapeutico e socio-riabilitativo definito dal servizio pubblico per le dipendenze.
Mariano Calamita è ufficialmente il candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Macerata.
E’ stata, infatti, consegnata nel pomeriggio di ieri la lista dei dieci candidati consiglieri, denominata "Una Provincia in Comune" in appoggio al primo cittadino di Appignano. Calamita si è posto come figura di unione: "Nel nostro campo vogliamo partire dal programma da realizzare per la nostra Provincia di Macerata - ha sottolineato il candidato del centrosinistra per il post Pettinari -, mettendo da parte personalismi, lavorando e confrontandosi sulle scelte da fare”
A sostegno del primo cittadino appignanese ci sono i seguenti candidati consiglieri: il sindaco di Treia Franco Capponi, Tania Paoltroni di Recanati, Narciso Ricotta di Macerata, Graziano Bravi di Recanati, Cristina Arrà di Urbisaglia, Stefania Settimi di Corridonia, Domenico Luciani di Petriolo, Ulderico Orazi di Macerata, Fabiola Santini di Matelica e Valentina Campugiani di Potenza Picena.
Il centrodestra, invece, correrà con Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata: leggi qui la lista completa dei candidati consigliere che sostengono la sua candidatura.
Presidenza della Provincia: Mariano Calamita si candida "in rappresentanza di un campo largo che tiene unite le forze moderate, civiche". Il centrosinistra rompe gli indugi, dopo che il centrodestra sembra aver raggiunto l'intesa sul nome di Sandro Parcaroli come prossimo candidato presidente della Provincia di Macerata per il post Pettinari.
“Sono circa 25 i sindaci che sostengono la candidatura del sindaco di Appignano che nasce dopo il rifiuto della destra di avanzare una proposta unitaria nell'interesse del nostro territorio”, si legge in una nota diffusa dallo stesso Calamita. “La scelta di declinare la proposta unitaria, così come è invece avvenuto in alcuni passaggi che hanno riguardato il Cosmari o l'Ato, mostra la scarsa lungimiranza amministrativa e di coagulo della destra che con la sua scelta rischia di produrre una ulteriore frattura in un territorio che dopo la crisi economica, il sisma e la pandemia aveva bisogno di unità e di rimboccarsi le maniche per risollevarsi”.
“La destra - prosegue la nota - con questa scelta produrrà una divisione dei territori, divisione che andava evitata lavorando insieme alle idee e alle proposte ponendo attenzione ai programmi e alle tante cose da fare per la nostra Provincia. Nel nostro campo vogliamo partire dal programma da realizzare per la nostra Provincia di Macerata, mettendo da parte personalismi, lavorando e confrontandosi sulle scelte da fare”.
Il Comune di Appignano ha partecipato a due bandi. Uno, con progetto sulla manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi della lottizzazione di via Falconi. L'altro, riguarda il mondo delle biciclette,
Il 5 novembre scorso presso la Sala Consiliare della Provincia di Macerata l’assessore regionale alle infrastrutture e ai lavori pubblici Francesco Baldelli ha illustrato i bandi emessi dalla Regione Marche per la realizzazione di interventi finalizzati alla sicurezza stradale e alle aree attrezzate di sosta. Ha partecipato all’incontro anche il sindaco Mariano Calamita in quanto il Comune di Appignano ha partecipato ad entrambi i bandi presentando progetti importanti per la comunità.
Per il bando sulla sicurezza stradale il comune di Appignano ha presentato un progetto sulla manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi della lottizzazione di Via Falconi risultandone vincitore. Il Comune di Appignano riceverà dalla Regione marche 100.000 (centomila) euro. Questo intervento è programmato in finanziamento da parte della Regione Marche nei primi mesi del 2023 e nell’attesa di questa erogazione, sono stati già pianificati, a breve termine e per alcuni specifici tratti, dei lavori urgenti per il mantenimento della sicurezza stradale della lottizzazione medesima.
Lo stesso Comune si è aggiudicato, inoltre, il bando sulla realizzazione di un ciclo parcheggio e attrezzaggio area sosta per biciclette presentando un progetto legato ad una fermata del Trasporto Pubblico Locale (TPL) localizzata in Borgo XX Settembre, luogo questo ove ad oggi non è presente alcun servizio di sosta e attrezzature correlate per gli utenti che si avvalgono della “bicicletta o mezzi simili” per la mobilità urbana.
L’intento dell'amministraqzione è quindi quello di dotare le vicinanze di detta fermata del TLP, di servizi destinati ai suddetti utenti che si avvalgono della “bicicletta o mezzi simili” per la mobilità urbana. Si intende a tale scopo realizzare un ciclo parcheggio riservato ai ciclisti con vari sevizi annessi.
È anche prevista la realizzazione di una ciclo stazione dotata di una colonnina di ricarica per auto elettriche. La struttura nel suo complesso sarà dotata anche di Hot spot Wifi ad ampio raggio che garantirà a tutti gli utenti l’accesso alla rete internet che permetterà, tra le altre cose, di individuare anche i vari tracciati cicloturistici presenti nel territorio.
La postazione di ciclo parcheggio ospiterà una tettoia, una rastrelliera con 8 ciclo posteggi, infissa a terra, i punti di ricarica per bici elettriche e la colonnina di ricarica elettrica per autovetture. Avrà inoltre la funzione di piazzola di sosta riservata, sia allo stallo delle biciclette, che al posteggio per le auto elettriche in ricarica. Verrà realizzato un intervento di adeguamento dell’area che ospiterà la piazzola in modo da poter installare la suddetta struttura ed agevolare l’utilizzo della stessa anche a persone con disabilità motorie. Per questo bando il Comune di Appignano riceverà dalla Regione Marche 80.000 (ottantamila) euro previsto nell’annualità 2022.