Il viaggio più pop nell’Italia delle meraviglie con la serie tv dedicata ai viaggi e al lifestyle: su Sky, in prima visione, un episodio dedicato ad Appignano nella stagione 4 di Una gita fuoriporta.
In una delle regioni più apprezzate d’Italia, le Marche, prosegue il viaggio di “Una gita fuoriporta”, la serie tv original portavoce di quelle località dallo straordinario fascino, di un’Italia che merita di essere scoperta con le sue bellezze, di far emozionare il visitatore e di essere raccontata con i suoi paesaggi mozzafiato, attraverso la storia, l’arte e le eccellenze di ciascun luogo.
Una vera e propria (ri)scoperta del Bel Paese, promuovendo iniziative ecoso- stenibili, percorsi enogastronomici, turismo lento-esperienziale e l’esplorazione, da veri turisti, di quelle mete accoglienti note anche per il buon vivere quotidiano.
Martedì 12 luglio alle 22.30 andrà in onda l’imperdibile episodio dedicato ad Appignano in provincia di Macerata; nota fin dall’antichità per la produzione di terrecotte e per essere divenuto negli anni un importante centro produttivo legato al mobile e al settore dell’abbigliamento.
Per la ricchezza dei luoghi dell’arte e della cultura, oltre che per il fascino degli ambienti naturali, Appignano è un luogo da scoprire a poco a poco, per trovare lungo le vie o dentro le chiese e i palazzi storici, emozioni fuori dall’ordinario!
La quarta stagione porterà David Romano, giornalista e conduttore della serie tv, a praticare le innumerevoli escursioni tipiche e caratteristiche di ciascun territorio, senza tralasciare le antiche tradizioni locali e scorci da cartolina per un’indimenticabile gita fuoriporta.
Il programma tv è fruibile su tutte le piattaforme unendo il mondo della TV lineare e on demand a quello digitale: Sky canale 511 BFC Forbes, canale 61 della piattaforma tivùsat, sul canale 260 del nuo- vo digitale terrestre ed in live streaming su bfcvideo.com.
Il nostro viaggio inizierà da Piazza Umberto I, simbolo romantico e senza tempo di questo ammaliante borgo; ci addentreremo in un dedalo di vie, vi- coli fioriti e saliscendi dove incontreremo il primo cittadino di Appignano Mariano Calamita.
Visiteremo Chiese, Musei, ed entreremo con il Vice Sindaco Stefano Montecchiarini in una delle caratteristiche cantine di Leguminaria, un evento che richiama ogni anno nel mese di ottobre migliaia di visitatori.Arte, storia e vedute mozzafiato in un itinerario perfetto per un’indimenticabile gita fuoriporta: dalla Scuola di Ceramica MAV al sentiero lungo il torrente Monocchia fino ad arrivare a Villa Tusculano.
L’episodio si concluderà con una speciale visita al Convento San Francesco di Forano.
La Banda Musicale della città di Appignano festeggia i 140 anni dalla sua fondazione con una intensa due giorni di grande musica domani sabato 9 luglio e domenica 10 luglio alle ore 21,15 nella centralissima Piazza Umberto I.
“Il Corpo Bandistico di Appignano ha da sempre espresso nel territorio un’attività culturale di grande valore e qualità è una parte viva della comunità che rende onore alla città – ha dichiarato il Sindaco Mariano Calamita – generazioni di appignanesi si sono formati alla musica ascoltandone le esecuzioni e molti hanno partecipato al suo successo. La Banda è radicata nel cuore della nostra gente e ancor oggi, a 140 anni dalla sua nascita è attiva e vitale più che mai e cresce nuove generazioni di appassionati e musicisti.”
Si parte sabato 9 luglio con il concerto del Corpo Bandistico Giuseppe Verdi di Parma diretto dal Maestro Alberto Orlandi una banda che vanta altrettante radici antiche dall’unificazione d’Italia e offrirà al pubblico un programma incentrato sulle opere più famose di Verdi.
Domenica 10 luglio sarà proprio il Corpo bandistico di Appignano diretto dal Maestro Mirco Barani ad esibirsi con ben 47 elementi in un programma che spazia dal “The Second Waltz” di Shostakovich’, passando attraverso le più celebri musiche del film di Ennio Morricone (“C’era una volta in America”), fino all’esecuzione di brani di autori contemporanei tra cui “Man in the Ice” - il brano scritto da Otto M. Schwarz per far risorgere musicalmente con un'opera sinfonica la mummia di 5.300 anni fa rinvenuta nel 1991 nel ghiacciaio della Val Senales e famosa nel mondo con il nome di Ötzi.
La Banda sarà accompagnata anche dal coro “Scuola di Musica 1882” diretto dal Maestro Carlo Ripanti.
Allarme siccità. A causa del persistente stato di scarsità idrica, il sindaco di Appignano, Mariano Calamita, ha emesso due ordinanze per limitarne l’uso. Divieto di utilizzo dell’acqua domestica per usi che non siano quelli relativi alle utenze e divieto di utilizzo per innaffiare orti e giardini o usi non indispensabili. Per quanto concerne l’acqua pubblica, invece, il prelievo massimo pro-capite dalle fontanelle, può essere di 5 litri al giorno e solo per uso potabile.
L’amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza al rispetto e all’uso responsabile di un bene così prezioso. Un provvedimento simile è stato emesso in giornata anche nel Comune di Morrovalle (leggi qui).
Tanti eventi da non mancare, in questo fine settimana, ad Appignano: musica, spettacolo, sport, storia e natura saranno protagonisti negli eventi organizzati dal Comune di Appignano in collaborazione con diverse associazioni locali.
Si inizia sabato sera con un compleanno importante: Il Corpo Bandistico Città di Appignano festeggia i 140 anni dalla sua fondazione e lo farà in Piazza Umberto I alle 21:15 con il primo concerto della stagione diretto dal Maestro Mirco Barani.
Domenica 12 giugno, al mattino, ritorna un importante evento dedicato agli appassionati delle due ruote, organizzato dall’ A.S.D. Giuliodori Renzo: la Appignano Transubike. Per tutti i partecipanti il ritrovo e le iscrizioni saranno alle 8 al Giardino dei Tigli, dove poi si rientrerà per mangiare insieme con un ricco buffet offerto.
Saranno disponibili due percorsi di diversa lunghezza, intervallati da un ristoro a metà percorso. Sempre domenica 12 giugno, dalle 16:30, protagoniste storia e natura della campagna appignanese, con una passeggiata curata da "Girastorie - Racconti in Cammino" di Matteo Petracci, che guiderà i presenti in un percorso storico, dalle orme del famoso brigante appignanese Bellente, fino al governo papale.
La passeggiata avrà inizio nei pressi dell’Agriturismo La Colombaia in contrada Carreggiano. In serata, alle 21, in Piazza Umberto I, si spegneranno le luci e si accenderanno i riflettori sul palco per “La Notte di San Giovanni”, nottata emblematica per il maceratese che vide l’insurrezione del primo moto carbonaro in Italia.
L’Associazione Culturale La Torre che Ride di Potenza Picena porta in scena le gesta e gli ardori di quella notte concitata, ne svela i retroscena e catturerà gli spettatori in un vortice di emozioni e sentimenti, gli stessi che infiammarono gli attori dell’epoca. L’evento, gratuito, è patrocinato oltre che dal Comune di Appignano, anche dalla Regione Marche e dal Garante dei Diritti della Persona.
La Regione Marche, con il percorso cicloturistico ''Strade di Marca'' realizzato da NoiMarcheBikeLife, sale sul podio dei vincitori dell’Oscar Nazionale del Cicloturismo aggiudicandosi il secondo posto.
NoiMarcheBikeLife è un protocollo d’intesa di 26 comuni tra la zona del maceratese, del fermano e dell’anconetano di cui Civitanova Marche è comune capofila (Civitanova Marche, Apiro, Appignano, Castelplanio, Cingoli, Cupramontana, Falerone, Fiastra, Genga, Grottazzolina, Gualdo, Jesi, Magliano di Tenna, Maiolati Spontini, Matelica, Monsano, Montegiorgio, Montegranaro, Morrovalle, Penna San Giovanni, Ponzano di Fermo, Potenza Picena, Rosora, Sarnano, San Severino Marche, Treia). La Miconi srl e Mauro Fumagalli sono incaricati della gestione del progetto tramite il patrocinio con Marche Outdoor.
L’itinerario vincitore è uno dei tanti percorsi cicloturistici realizzati da NoiMarche-BikeLife e precisamente: “Strade di Marca, pedalando tra antiche tradizioni”, un percorso che si snoda toccando solo alcuni comuni del progetto lungo 114 km su asfalto, strade a bassa percorrenza, strade sterrate e strade bianche.
I comuni coinvolti sono: Appignano, il paese delle “Cocce”, centro noto per la ceramica, per i mobili, i legumi e la manifestazione Leguminaria; Cingoli, il famoso "Balcone delle Marche" perché offre al suo visitatore una incredibile veduta su tutte le colline che degradano a mare; Apiro, incastonato tra il lago di Cingoli e il Monte San Vicino; Treia, uno dei borghi più antichi delle Marche e nota per essere la città della "Disfida del Bracciale.
Le tracce GPX dell’itinerario potranno essere scaricate dal sito www.noimarchebikelife.it , per pooter conoscere anche tutti gli altri 500 km di percorsi mappati da NoiMarcheBikeLife che attraversano tutti i comuni del progetto.
Inoltre dal sito si possono trovare bike hotel, punti ristoro Bike Friendly, noleggio bici, transfer e punti di soccorso in caso di emergenza. Infatti NoiMarcheBikeLife ha messo in rete e adeguato ben 205 operatori in grado di accogliere e soccorrere un cicloturista in difficoltà. Un bel momento per le Regione Marche che, grazie al progetto Marche Outdoor, sta creando una Regione a misura di ciclista.
A ritirare il premio nella bellissima città di Matera Alberto Mazzini, funzionario della Regione Marche e responsabile del progetto Marche Outdoor, Stefano Montecchiarini, Vice Sindaco del Comune di Appignano, Cristiana Nardi, Assessore al Turismo del Comune di Cingoli, Loredana Miconi e Mauro Fumagalli, responsabili del progetto NoiMarcheBiekLife.
Si è tenuto presso la Villa Verdefiore di Appignano l’assemblea dei soci Confidi Macerata, nella quale sono stati presentati i dati di Bilancio 2021 e, in seconda battuta, analizzate quelle che sono le aspettative per l’anno in corso a fronte delle crisi energetica e del rincaro delle materie prime. Fattori che, soprattutto negli ultimi mesi, stanno mettendo a dura prova la salute di piccole e medie imprese.
Ad aprire la conferenza sono stati in successione il presidente di Confidi Gianluca Pesarini e il direttore Leonardo Ruffini, che al cospetto dei circa 30 affiliati in sala – fra questi, l’ex viceministro di economia e finanze Mario Baldassarri, l’On. Tullio Patassini, e il presidente di BCC Recanati Colmurano Sandrino Bertini insieme al neo direttore Davide Celani – hanno illustrato i punti salienti del rendiconto 2021.
In particolare, il consorzio ha segnato nell’ultimo anno un utile di 2.494 euro, raggiunto quota 493 iscritti, un patrimonio immobiliare di oltre 4 mln di euro, garantito in bonis un credito pari a 7.386.399 euro e coperture sulle perdite di circa 1 mln e 400 euro. Successivamente, l’attenzione si è spostata sullo “scenario di rilancio” a fronte della attuale crisi economica e geopolitica, rispetto alla quale Confidi ha già messo in piedi risorse pari a 1,9 mld di euro di fondi propri, e strutturato la graduale sostituzione delle garanzie pubbliche con quelle private (discorso legato tanto alle banche quanto alle imprese nel amceratese).
“Abbiamo evidenziato nel bilancio 2021 criticità legate all’emergenza Covid, che rendono ancora oggi difficile una ripresa lungimirante – ha dichiarato il presidente Pesarini. “Come Confidi puntiamo oggi più che mai a sostenere le piccole e medie imprese in crisi (come il manifatturiero), attraverso confronti e consulenze opportune. Sarà necessario in questo senso anche generare valore aggiunto a livello finanziario”.
“In questo 2022 così incerto le imprese dovranno cercare di innovarsi, crescere e riorganizzarsi – ha aggiunto il direttore Ruffini – sebbene l’aspetto finanziario risulti una leva economica imprescindibile. Il nostro compito sarà dare manforte durante questo percorso di rinascita”.
“Ci troviamo oggi in questa fase di incertezza socio economica – ha spiegato il professore di UNIVPM Marco Cucculelli, fornendo in chiusura di assemblea un’analisi economico finanziaria dell'attuale sistema produttivo marchigiano – anche se paradossalmente il bilancio del primo trimestre 2022 è stato buono. Nel futuro però dovremo fare i conti con il rincaro e la scarsa disponibilità delle materie prime. Anche il quadro generale di import/export non è dei migliori: una tale incertezza e instabilità economica è quanto di peggio possa capitare sul fronte degli investimenti”.
Profondo cordoglio a Treia per la scomparsa di Pietro Petrani. L'uomo si è spento nella serata di mercoledì, all'età di 80 anni, dopo un malore. Conosciutissimo e stimato in tutta la città per essere stato, per 53 anni, il titolare dell'omonima pizzeria pasticceria, "Da Pietro", in via C.Didimi, gestito insieme alla moglie Rosa, alla figlia Beatrice e al genero Sestilio. La sua attività rappresenta un punto di ritrovo per i tifosi e per i giocatori, vista la vicinanza con il campo sportivo.
I funerali si svolgeranno venerdì 29 aprile, alle 10, nel Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia, muovendo dalla sala del commiato Bracalante di Montecassiano dove è stata allestita la camera ardente, in via Montale, nella zona industriale Villa Mattei.
Quattro Comuni si uniscono con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione urbana e la riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. L’occasione è stata la Legge di Bilancio 2022 che prevede un canale di risorse per il sostegno di progetti di rigenerazione urbana dedicato ai comuni con meno di 15.000 abitanti che, mettendosi insieme per la stipula di accordi finalizzati alla realizzazione di un progetto integrato, superino lo stesso limite di popolazione residente.
È stato così che i comuni di Montecassiano, come ente capofila, Appignano, Montefano e Montelupone hanno deciso di tracciare insieme un percorso di promozione di sviluppo, mettendo a sistema e valorizzando risorse ed elementi del patrimonio fisico e immateriale dei territori coinvolti.
L’elemento trainante del progetto è la cultura: un asset prezioso per lo sviluppo dei luoghi e delle comunità, capace di alimentare e promuovere l’attrattività e l’incremento dei flussi di visitatori.
Proprio l’eredità culturale viene messa a fattor comune nella traiettoria di una strategia condivisa di rigenerazione urbana in grado di creare sviluppo e, al tempo stesso, di contribuire a contrastare fenomeni di marginalità e degrado sociale (creando occasioni di aggregazione socio-culturale anche per le comunità residenti), con un contestuale miglioramento della sostenibilità ambientale.
Il patrimonio culturale associato alle presenze consolidate di artigianato artistico, alle forme riconosciute e qualificate di espressione fotografica, oltre che alla ormai irrinunciabile tendenza al recupero di forme di fruizione turistica accessibile e sostenibile, hanno permesso l’individuazione di ruoli ben definiti per i quattro comuni.
Nello specifico l’intervento integrato avrà un valore di 5 milioni di euro che i quattro comuni destineranno, una volta confermata l’assegnazione delle risorse, ad altrettanti interventi strettamente correlati: Montecassiano che, come comune capofila, destinerà le risorse di propria competenza (2 milioni e 150 mila euro) al restauro e al recupero di Palazzo Baroni, per la realizzazione di nuove residenze turistiche (ostello) ed ospitare un ampliamento della biblioteca e ulteriori attività di animazione culturale.
Montefano avrà in dotazione risorse per 850.000 euro per realizzare un intervento nell’immobile dell’ex scuola elementare, finalizzato anche a valorizzare il comune come importante polo regionale della fotografia d’autore.
Montelupone contribuirà al potenziamento dell’offerta di accoglienza turistica del territorio con un intervento nella frazione di San Firmano, capace di configurarsi come elemento di valorizzazione della “Via Lauretana”, a cui saranno dedicati 900.000 euro e infine Appignano, contribuendo alla matrice culturale del progetto con la sua tradizione nella produzione di ceramica artistica, realizzerà un intervento di ristrutturazione dell’immobile di Palazzo Accorsi da destinare ad iniziative ed attività di aggregazione culturale. Il valore attribuito è pari a 1 milione e 100 mila euro.
Domenica 24 torna ad Appignano la tradizionale “Fiera d’aprile” che da tantissimi anni intrattiene gli appignanesi e i cittadini dei paesi vicini. Dopo gli anni più complessi del Covid, che hanno costretto i Comuni ad annullare tanti eventi, anche questi piccoli momenti di svago diventano importanti per una comunità che torna a vivere.
Le bancarelle presenti saranno circa 90 e come ogni anno offriranno ai visitatori diverse tipologie merceologiche tra cui fare shopping: ci saranno stand di abbigliamento, articoli per la casa, giochi per bambini, materiale per pet e tanto buon cibo. Non mancheranno infatti le bancarelle di street food e quelle dove acquistare i prodotti agro-alimentari del territorio.
La Fiera si svolgerà dalle 8.00 alle 20.00 e le bancarelle saranno disposte nelle vie che circondano il Centro del Paese. Nel corso della giornata saranno aperti e a disposizione dei visitatori i ristoranti del Paese, dove si potranno gustare le specialità locali.
Vi ricordiamo che per partecipare alla classica Fiera d’Aprile ad Appignano è necessario il Green pass di base: ci saranno controlli a campione e i dispositivi di sicurezza saranno obbligatori dove sussiste assembramento.
“Nelle scorse settimane sono iniziati i lavori di bonifica dell’intera copertura in amianto del capannone che fu sede del Mobilificio Furiasse, ubicato all’interno del centro abitato di Appignano a poche decine di metri dalle abitazioni e che pone a rischio di esposizione il vicino il polo scolastico, come accertato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asur”.
A denunciarlo sono Simone Marincioni e Ruggero Mosca, portavoce del Comitato “Appignano senza Amianto”, che dal 2013 è attivo con segnalazioni e solleciti agli Enti preposti per far luce su quanto sta avvenendo.
“Vista l’inerzia della proprietà e i diversi solleciti dell’Asur dovuti alla vicinanza delle scuole – sottolineano Mosca e Marincioni -, nel 2017 inducemmo il Comune ad effettuare un primo intervento di rimozione di una parte della copertura dell’immobile che aveva subito un crollo e che, per come era ridotta, si palesava come un agente cancerogeno certo”.
“A quell’intervento in tempi più recenti è seguito, com’era dovuto, il recupero del credito da parte del Comune in danno della proprietà – aggiungono - e ciò a garanzia di un principio di legittimazione dei diritti dei cittadini: la salute pubblica assicurata dall’Ente Locale competente ma senza costi per la comunità”.
“Sullo stesso principio, l’intervento attualmente in corso viene effettuato dal Comune di Appignano, che interviene anche in questo caso dopo i solleciti dell’Asur e dopo che la proprietà non ha adempiuto all’ennesima Ordinanza – ricordano dal comitato -, l’ultima a firma della vice sindaco, con la quale è stata intimata la bonifica dell’estesa copertura contenente amianto”.
“Stavolta verrà realizzato il solo intervento di incapsulamento, perciò siamo compiaciuti di aver finalmente ottenuto ancora l’intervento da parte del Comune ma non siamo soddisfatti per il tipo di soluzione adottata”, puntualizzano Marincioni e Mosca.
“Più volte abbiamo esortato gli Enti preposti a intimare la rimozione delle lastre contenenti amianto quale unica azione da intraprendere, coscienti che un intervento, soprattutto se pubblico, debba essere risolutivo e definitivo - si precisa -. La copertura del vecchio mobilificio ormai abbandonato e in disuso da decenni risulta precaria, addirittura fissata alle esili murature da solo fil di ferro e ha perso da tempo la sua funzione impermeabilizzante”.
“La valutazione dello stato della copertura in amianto ha dato un esito che è appena sotto il limite che ne avrebbe sancito la rimozione definitiva – proseguono Mosca e Marincioni -, non tenendo conto di fattori pratici ed economici come lo stato di degrado degli elementi strutturali del fabbricato e il controllo periodico di tenuta dei materiali di trattamento che dovrà essere effettuato da qui a venire”.
Il Comitato “Appignano senza Amianto” sottolinea come “sulla questione è venuta meno l’azione coercitiva del Comune sia nella fase di redazione della perizia, sia nell’adottare una soluzione definitiva a garanzia della salute dei cittadini alla quale doveva essere data assoluta priorità”.
“Auspichiamo e vigileremo affinché venga avviata quanto prima, come già compiuto per il primo intervento realizzato nel 2017, la procedura di recupero del credito anticipato dal Comune pari a circa 38.000,00 €, somma complessiva di affidamento dei lavori formalizzato con Determina 166/2021” concludono Mosca e Marincioni.
“Difficile rispondere ad uno sproloquio accusatorio senza fondamento alcuno, di fronte all’elevato momento di incontro vissuto con tutta la comunità e con tutte le istituzioni presenti, nel quale si sono sottolineate parole che ci lasciano sperare in un futuro anche politico, in cui possano esistere lealtà, sincerità, trasparenza e soprattutto impegno politico serio e di servizio verso la popolazione rappresentata”.
Così, il sindaco di Appignano, Mariano Calamita, in risposta al consigliere comunale Luca Buldorini, il quale aveva accusato la Giunta di aver escluso il gruppo Lega, unitamente ai rappresentanti della Provincia e della Regione, dalla foto della cerimonia ufficiale, in occasione della serata per la cittadinanza onoraria conferita alle sorelle Bucci e a Edith Bruck (leggi qui).
“La serata dedicata alla testimonianza delle sorelle Andra e Tatiana Bucci ha visto l’attuale Amministrazione comunale impegnata anche nel dar risalto all’unione del Consiglio Comunale che ha fortemente sostenuto la cittadinanza onoraria delle Signore Bucci e della signora Bruck, quale opportunità per l’intera comunità di rendere indelebile il rifiuto assoluto delle atrocità del passato, quale testimonianza per la nostra e le future generazioni dell’impegno a preservare la pace, la solidarietà, l’uguaglianza e la giustizia, affinché non si ripetano gli errori del passato, spiega Calamita in una nota.
“Tutto questo, pur consapevoli che in sede di Consiglio comunale del 27 dicembre scorso, il gruppo “Su la testa” rappresentato dallo stesso Buldorini, si astenne nella votazione, giudicando la questione della cittadinanza onoraria non prioritaria per la nostra comunità e non rispettosa nei confronti dei cittadini”.
“La presenza, durante l’evento del 6 aprile, in platea e poi sul palco, immortalata da foto e ringraziamenti presenti nella pagina ufficiale del Comune di Appignano, sono un sincero atto di riconoscenza verso la Regione, nella figura della consigliera Elena Leonardi e verso la Provincia, nella figura del delegato del presidente, il consigliere provinciale Luca Buldorini, così come verso la dirigente scolastica Filomena Maria Greco, il tenente Augusto Soccionovo, in rappresentanza del comando provinciale Guardia di Finanza di Macerata, il tenente D’Antonio del comando provinciale Carabinieri di Macerata, verso la consigliera di minoranza del gruppo Vivere Appignano Vittoria Trotta, verso il Luogotenente Cesare Proietti, comandante della stazione Carabinieri di Appignano, il comandante della Polizia Locale Stefano Compagnucci e tutte le autorità invitate e presenti, perché hanno dimostrato l’unità politica e sociale nei confronti di un evento significativo e di grande spessore sia culturale che sociale".
"In questa unità dimostrata, fotografata, esibita, attestata, stonano le parole del Consigliere Luca Buldorini, stonano come un fulmine a ciel sereno, perché sono il grido una persona che non è stata in grado di rendersi parte attiva, coinvolta dall’evento. Non bastano le foto, non servono le parole sui post nei social ad identificare l’animo di una persona. Contano i fatti. E nei fatti troviamo questo articolo, incomprensibile nelle sue richieste, offensivo nei suoi modi espressivi, insulso nei suoi obiettivi”.
“La foto inserita nel profilo Facebook privato del consigliere Rolando Vitali, citato dal Buldorini, è una foto scattata dal cellulare di un privato cittadino e che il consigliere Vitali ha avuto il piacere di pubblicare, incalza Calamita. Questo rientra nelle libertà personali di ciascuno, dato che non risultano né offensive né lesive di altrui libertà”.
“Confidiamo – prosegue il sindaco di Appignano - in una presa di coscienza da parte del consigliere Buldorini nei confronti del momento vissuto insieme, delle parole che sono state dette dal palco, ringraziamenti ufficiali compresi, affinché si renda conto che lo sfogo polemico pubblicato non ha significato concreto”.
“Confidiamo – conclude - nella figura dei referenti regionali e provinciali, a cui va la nostra riconoscenza per la partecipazione e la stima per l’aver condiviso con la comunità appignanese un momento di grande insegnamento e di grande emozione. Un momento che non va assolutamente sfregiato o pretestuosamente utilizzato”.
"Il sindaco Calamita continua ad ignorare che il ruolo istituzionale non serve a perpetrare scorrettezze da ripicche elettorali. Lo dimostra quanto accaduto nel corso della cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria alle sorelle Bucci, sopravvissute alla Shoah". A denunciarlo è il consigliere comunale di Appignano, Luca Buldorini, presente alla cerimonia come rappresentante della provincia di Macerata.
"Ignorando qualsiasi tipo di protocollo, ha letteralmente tagliato fuori il sottoscritto e la rappresentante ufficiale del presidente della Regione Marche, la consigliera Elena Leonardi", spiega Buldorini.
"Impossibile pensare ad un equivoco - aggiunge - sia per le comunicazioni ufficiali, sia perché indossavo la fascia distintiva, sia perché anche nel post pubblicato sui social dal consigliere Rolando Vitali, capogruppo di maggioranza, la foto dei partecipanti al completo, scattata nell’occasione, è stata pubblicata con un taglio che esclude i delegati di Provincia e Regione (qui sotto il confronto, ndr)".
“È triste che in una giornata in cui Appignano ha orgogliosamente concesso la cittadinanza a testimoni preziose degli effetti devastanti dell’odio, il sindaco Calamita e la sua maggioranza si siano fatti travolgere, per l’ennesima volta, dal fuoco del risentimento personale che cova sotto la cenere delle sconfitte politiche" commenta Buldorini.
"Quanto accaduto nel corso della cerimonia non solo rappresenta in pieno la pochezza politica di sindaco e maggioranza, ma è ancor più grave in quanto ha negativamente segnato un momento corale emblematico e toccante", puntualizza ancora il consigliere comunale e provinciale".
"Si deve solo al senso delle Istituzioni, del dovere e alla visione di prospettiva della filiera di governo provinciale e regionale se questa chiusura non penalizza territorio e cittadini. Il sindaco e tutta la maggioranza si scusino non solo con le Istituzioni, ma anche con l’intera comunità appignanese che hanno così indegnamente rappresentato" conclude Buldorini.
Le sorelle Bucci, sopravvissute all’Olocausto della Seconda Guerra Mondiale, saranno le attese protagoniste, in presenza, delle celebrazioni del Giorno della Memoria, rinviate lo scorso gennaio per motivi di salute di una delle signore, in programma per mercoledì 6 aprile al Teatro Gasparrini, evento aperto al pubblico.
“Un evento che abbiamo dovuto rinviare nel gennaio scorso ma che siamo riusciti a recuperare grazie alla grande disponibilità delle sorelle Bucci e di Edith Bruck che ringrazio personalmente.- Ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita – . Un incontro per non dimenticare, ma soprattutto per far capire e far riconoscere in tempo ai più giovani i segni della brutalità che purtroppo si annidano da sempre nella parte più buia dell’animo umano. La forza della testimonianza diretta di chi ha subito le atroci violenze, risulta oggi più che mai importante visti i tempi oscuri che stiamo vivendo.”
Tatiana e Andra Bucci, le sorelle autrici di memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz, insieme a Edith Bruck, la scrittrice e poetessa ungherese naturalizzata italiana in collegamento da Roma, saranno le importanti testimoni dell’olocausto, l’orribile genocidio perpetrato contro l’umanità.
Un viaggio nella memoria, che si aprirà mercoledì 6 aprile alle ore 10 con un incontro con gli studenti delle scuole dell’Istituto Comprensivo “Luca Della Robbia” e vedrà il suo apice alle ore 21 con la conferenza aperta al pubblico condotta dal professor Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea all’Università di Macerata.
L’appuntamento si concluderà con il conferimento da parte del sindaco Calamita della Cittadinanza Onoraria del Comune di Appignano alle donne sopravvissute all’olocausto per il loro grande impegno nel divulgare la terribile memoria, un monito fondamentale per non dimenticare.
“Nei mesi scorsi la scuola ha preparato gli studenti a questo importante incontro con un percorso storico formativo. -Ha aggiunto l’Assessore alla Cultura Federica Arcangeli – Per crescere adulti migliori di noi è fondamentale educare i giovani alla consapevolezza e il valore della testimonianza diretta delle sorelle Bucci e di Edith Bruck contro odio e razzismo è un patrimonio unico che vogliamo condividere con i ragazzi e con l’intera comunità.”
Le sorelle Tatiana, all'anagrafe Liliana e Andra, diminutivo di Alessandra Bucci nascono nella città di Fiume rispettivamente nel 1937 e nel 1939, figlie di Giovanni Bucci fiumano, cattolico e Mira Perlow, ebrea. Andra e Tatiana Bucci, all’età di quattro e sei anni furono deportate nei campi di sterminio, scambiate per gemelle, vengono tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Josef Mengele e sono tra le poche a sopravviverne. Proprio la loro presenza in tale contesto ne fa dei testimoni cruciali sul funzionamento del campo di Auschwitz e sugli pseudo-esperimenti scientifici compiuti.
Oggi le sorelle Bucci, autrici di numerose memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz, rappresentano tra le più importanti testimonianze dello sterminio degli ebrei, rilasciano numerose interviste in Italia e nel mondo poiché ritengono che le persone debbano essere informate su ciò che è successo dalla viva voce dei sopravvissuti, affinché non venga mai cancellato il ricordo di milioni di persone morte nei campi di concentramento e sterminio a causa della follia umana.
Edith Bruck, nome d'arte di Edith Steinschreiber, è una scrittrice, poetessa, traduttrice regista e testimone della Shoah, nata in Ungheria a Tiszabercel, il 3 maggio 1931, l'ultima dei sei figli di una povera famiglia ebraica. Conosce, fin dall'infanzia, l'ostilità e le discriminazioni che nel suo Paese, come nel resto d'Europa, investono gli ebrei. Nella primavera del 1944, a tredici anni, dal ghetto di Sátoraljaújhely viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi tedeschi: Kaufering, Landsberg, Dachau, Christianstadt e, infine, Bergen-Belsen, dove verrà liberata, insieme alla sorella, nell'aprile del 1945. Edith Bruck ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue famose opere, in cui si confronta con la propria infanzia e la Shoah.
Sarà Juan Luca Sacchi ad arbitrare il "derby" tosco-emiliano Fiorentina-Bologna, match valevole per la 29^ giornata di Serie A. L’incontro è in programma domenica 13 marzo, alle ore 12:30, allo stadio Artemio Franchi di Firenze.
Un’altra sfida di rilievo, dunque, per il fischietto maceratese. L’ultima partita diretta da Sacchi in questo 2022 è stata quella tra Verona e Venezia del 27 febbraio scorso (match terminato 3-1 per i padroni di casa).
Il fischietto di Appignano ha già diretto la Fiorentina nel derby con l’Empoli del 27 novembre scorso, prima stagionale, invece, per il Bologna. Juan Luca Sacchi sarà coadiuvato dagli assistenti Rossi e Del Giovane e dal quarto ufficiale Maggioni. Gli addetti VAR saranno Banti e Zufferli.
In occasione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’Autismo, le Amministrazioni Comunali di Appignano e Montefano realizzeranno un percorso di sensibilizzazione sulla tematica dell’autismo, rivolto a tutte le categorie della cittadinanza, dai bambini agli adulti: “Se sono diverso non avere paura - Un viaggio nel mondo dell’autismo".
Ed è così che, dall’impegno e dalla grande forza emotiva di un gruppo di insegnanti dell’Istituto Comprensivo Luca della Robbia, che hanno coinvolto gli enti locali, prenderanno vita una serie di eventi, che dal 13 marzo al 3 aprile, animeranno i due territori con mostre, concerti, visioni di film e letture di libri.
Le iniziative avranno il fine benefico di sostenere l’Associazione "Omphalos. Autismo & famiglie", OdV nata per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini presi in carico presso il Centro Autismo Età Evolutiva di Fano, che si pone come punto di riferimento importante per le famiglie di minori e giovani affetti da autismo.
Domenica 13 marzo, alle 17, presso il Teatro la Rondinella di Montefano e domenica 3 aprile - alla stessa ora - presso il Teatro Gasparrini di Appignano si esibirà il gruppo musicale "I Vociferando" con lo spettacolo “Musica nel cuore” (ingresso ad offerta libera).
Il concerto darà l’occasione anche all’Associazione di far conoscere i propri progetti, le attività, che non solo si pongono a supporto delle famiglie, ma creano nei bambini e nei ragazzi la possibilità di vivere in un ambiente ricco di stimoli e opportunità di crescita, che contribuiscono a migliorare la loro quotidianità, i loro rapporti, le loro abilità.
Presso i foyer dei teatri verrà allestita una mostra fotografica a cura dell’associazione “Effetto Ghergo”, i cui scatti, ad opera di fotografi sia professionisti, sia amatoriali, potranno essere acquistati dai visitatori e il ricavato sarà destinato sempre all’associazione "Omphalos. Autismo & famiglie".
Importante sarà poi il coinvolgimento degli studenti dell’ I.C. Luca della Robbia nelle sedi di Appignano e Montefano, che avranno l’opportunità di assistere alla proiezione del cortometraggio “Il mio amico delle stelle” e approfondire la conoscenza della realtà vissuta dai loro coetanei affetti da autismo, con la lettura dei libri “Lo specchio di Lorenzo”, “Le parole che non riesco a dire” e “La valigia Aran” di Andrea Antonello, curato dallo scrittore Fulvio Ervas. E sarà proprio Fulvio Ervas, accompagnato dalla professoressa Paola Nicolini a coinvolgere i ragazzi in un confronto sul tema del libro.
La Presidente dell’Associazione "Omphalos. Autismo & famiglie", Maria Mencoboni, esprimendo ringraziamento per il lavoro di tutti coloro che si sono prodigati per la realizzazione delle iniziative, spiega che l’associazione stessa “insegue tenacemente il supporto materiale ed intellettuale dei nostri bambini e ragazzi colpiti da una disabilità così terribile ed invalidante e cerca di dare visibilità e dignità a cose che non si vedono o che troppo spesso non si conoscono".
I sindaci di entrambi i Comuni, Mariano Calamita per Appignano e Angela Barbieri per Montefano, sostengono fortemente l’iniziativa, che dà la possibilità di aprire la società alla conoscenza di un mondo in cui talvolta si ritrovano chiuse e isolate le famiglie e in cui i ragazzi stessi non hanno possibilità di vedersi inseriti in contesti sociali, perché spesso la parola autismo crea soggezione, pregiudizio, distacco.
Tre kg di marijuana in casa pronta per essere spacciata.I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Appignano hanno tratto in arresto un 36enne Maceratese per detenzione di sostanze di stupefacenti ai fini di spaccio. Nella mattinata dello scorso lunedì 31 gennaio, i militari della Stazione Carabinieri di Appignano, nel corso di uno dei consueti servizi di controllo del territorio finalizzati a contrastare l’uso ed il commercio di sostanze stupefacenti, hanno sorpreso nel comune di Appignano un giovane con a bordo della propria autovettura un involucro contenente 25 grammi di marijuana.
I militari, ricorrendone le condizioni, hanno dato corso alle attività previste dalla procedura eseguendo la perquisizione personale estesa poi all’abitazione ove risiede sita a Macerata, recuperando ulteriori 14 involucri contenenti la medesima sostanza stupefacente per un peso totale di circa 2960 grammi pronta per essere spacciata, materiale per il confezionamento, bilancino di precisione e denaro contante per euro 250.
Il giovane, indiziato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, è stato quindi dichiarato in stato di arresto e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria posto ai domiciliari nell’abitazione di residenza, in attesa di giudizio direttissimo fissato per la mattinata di oggi.
Il Comune di Appignano celebra il 27 gennaio, Giorno della Memoria, con il ricordo eroico della famiglia Mancinelli di Appignano che nel 1944 riuscì a salvare la vita di Ivo Lowenthal dalle persecuzioni antisemite della Seconda Guerra Mondiale.
“In occasione del Giorno della Memoria vogliamo rendere omaggio a Maria Mancinelli che, con straordinario coraggio rischiò la sua vita e quella dei propri familiari, per salvare Ivo Lowenthal dall’olocausto - ha dichiarato il Sindaco Mariano Calamita -. L’accoglienza, la solidarietà, l’inclusione e il senso della responsabilità nei confronti di chi è meno fortunato, sono da sempre valori fondanti della comunità appignanese e la nostra illustre concittadina ne rappresenta con onore l’esempio più alto”.
Un evento, realizzato in collaborazione con l’ANPI di Appignano, che vedrà protagonista dell’incontro con le scuole di Montefano alle 8:30 e con le scuole di Appignano alle 10:30 Alessandra Mancinelli, pro nipote di Maria Principi in Mancinelli, la donna che a disprezzo del pericolo per sé stessa e per la sua famiglia, riuscì a nascondere per ben due volte ai rastrellamenti fascisti Ivo Lowenthal.
“In un periodo tanto oscuro della storia mondiale in cui l’assassinio era diventato legge di stato e il genocidio parte di un progetto politico, Maria Mancinelli ha dato lustro alla nostra comunità proteggendo il valore e la dignità dell’uomo a rischio della propria vita – ha affermato l’Assessore alla Cultura Federica Arcangeli - un grande valore da trasmettere ai giovani studenti, con la potenza del racconto orale per formare coscienze consapevoli negli uomini e nelle donne di domani.”
Durante le persecuzioni, i Lowenthal, famiglia ebrea fuggita da Ancona, vennero accolti e protetti dalla comunità di Appignano fino al 19 febbraio 1944, quando una retata della polizia al servizio del governo di Salò, catturò Guido e la moglie Eugenia Carcassoni nel giorno del matrimonio del loro figlio Ivo. I coniugi Lowenthal furono deportati e morirono pochi mesi dopo ad Auschwitz.
Il figlio Ivo riuscì a scappare e trovò accoglienza nella casa di Maria Mancinelli che con grande rischio per sé stessa e per la sua numerosa famiglia, lo nascose per ben due volte dai rastrellamenti fascisti. La famiglia Mancinelli si prese cura di Ivo e lo mise in contatto con i partigiani nascosti nelle montagne. Finita la guerra, Ivo Lowenthal continuò a vivere a lungo ad Appignano con sua moglie.
Le celebrazioni cittadine del Giorno della Memoria raggiungeranno l’apice nell’intera giornata di sabato 29 gennaio al Teatro Gasparrini di Appignano, con l’incontro della mattina dedicato agli studenti dell’Istituto Comprensivo “Luca Della Robbia” e quello aperto al pubblico del pomeriggio alle 16:30 con l’attesa testimonianza di tre grandi donne sopravvissute all’olocausto: Tatiana e Andra Bucci in presenza ed Edith Bruck on line, alle quali il Sindaco Calamita conferirà la Cittadinanza Onoraria di Appignano. L’evento vedrà la partecipazione del professor Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Macerata.
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
Una domenica segnata, sin dalle prime ore della mattina, da una tragedia ad Appignano. Poco dopo le 8:30, in uno scantinato in via Raffaello Sanzio, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un uomo di 81 anni.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118, unitamente ai vigili del Fuoco. Una volta all'interno dell'abitazione gli operatori dell'emergenza hanno trovato il corpo ormai privo di vita dell'anziano. Intorno al collo si era stretto una corda, impiccandosi. Presenti sul luogo anche i carabinieri per gli accertamenti del caso, ma non sembrano esserci dubbi sulla volontarietà del gesto.
Appignano si prepara a celebrare il Giorno della Memoria, il prossimo 27 gennaio per ricordare la Shoah, una data simbolo a cui il Comune dedica un programma di attesi appuntamenti che si estendono nei giorni precedenti e successivi, con l’importante testimonianza di tre grandi donne sopravvissute all’olocausto: Tatiana e Andra Bucci, le sorelle autrici di memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz ed Edith Bruck la scrittrice e poetessa ungherese naturalizzata italiana.
Nel culmine delle celebrazioni dedicate al Giorno della Memoria, il 29 gennaio prossimo il sindaco Mariano Calamita conferirà la Cittadinanza Onoraria di Appignano a Tatiana e Andra Bucci in presenza e ad Edith Bruck on line. “Il valore della Memoria cresce quanto più diminuiscono le preziose voci di coloro che hanno vissuto uno dei momenti più bui della storia dell’Umanità. – Ha dichiarato il sindaco di Appignano Mariano Calamita – È con profondo orgoglio che la nostra Amministrazione conferirà la Cittadinanza Onoraria di Appignano a Tatiana e Andra Bucci e ad Edith Bruck per il loro grande impegno nel raccontare ciò che molti non hanno creduto che fosse avvenuto, un vero patrimonio da condividere con i giovani e con l’intera comunità.”
Un importante programma di eventi che prende il via domani pomeriggio 11 gennaio, alle ore 16,30, con l’incontro di avvicinamento online per la formazione per i docenti dell’I. C. “Luca Della Robbia”, tenuto dal professor Angelo Ventrone, docente di storia contemporanea presso UNIMC, sul tema “È possibile spiegare la Shoah? La storia di fronte al Male Assoluto”.
“Le celebrazioni del Giorno della Memoria si aprono con un primo incontro dedicato ai docenti per approfondire la propria formazione storica e didattica sulla Shoah - ha affermato l’Assessora alla Cultura Federica Arcangeli – un’iniziativa accolta con successo dagli insegnanti chiamati al difficile compito di tramandare la Memoria e stimolare lo studio del passato, per rafforzare l’educazione al rispetto ed abbattere gli stereotipi educativi e culturali che alimentano ogni tipo di discriminazione e violenza .”
Il prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria, data dell’entrata nel 1945 delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa ad Auschwitz, il programma prevede due incontri in presenza nella mattinata con le scuole di Montefano e Appignano, in ricordo dei Lowenthal, gli ebrei anconetani nascosti ad Appignano dalla famiglia Mancinelli.
Un evento realizzato in collaborazione con l’ANPI che vedrà la partecipazione e il racconto della Signora Alessandra Mancinelli di Appignano. Il 29 gennaio al Teatro “G. Gasparrini” di Appignano saranno i toccanti racconti in presenza di Tatiana e Andra Bucci e on line di Edith Bruck a ricordare i momenti della terribile infanzia trascorsa nel campo di concentramento ad Auschwitz agli studenti e alla cittadinanza. La personale esperienza di Andra e Tatiana Bucci che rispettivamente all’età di quattro e sei anni e quella di Edith Bruck a tredici anni, furono deportate nei campi di sterminio. Nell’arco della giornata l’Amministrazione comunale conferirà la Cittadinanza Onoraria alle sorelle Bucci e ad Edith Bruck.