Macerata, Lega sotto il 9%. Buldorini: "L'elettorato ha bocciato l'appoggio al governo Draghi"
Sentimenti contrastanti in casa Lega all'indomani del voto, anche in provincia di Macerata. Il partito guidato da Matteo Salvini si è trovato a far parte di una coalizione che ha raccolto in moltissimi comuni dell'entroterra maceratese oltre il 50% dei consensi (qui i dati nel dettaglio), ma al tempo stesso ha perduto - per quel che riguarda le preferenze espresse al 'Carroccio' - otto punti percentuali, passando dal 16,24% del 2018 all'8,23% di ieri.
"Una flessione legata inevitabilmente alla geopolitica nazionale - commenta Luca Buldorini, referente provinciale della Lega a Macerata -. È chiaro che il nostro elettorato ha bocciato la scelta di entrare a far parte del governo Draghi dopo e di quello Conte prima. Ne prendiamo atto e rifletteremo su questo. In ogni caso, se oggi abbiamo un governo di centrodestra stabile, è per il contributo che hanno dato tutti".
Il risultato della coalizione viene definito da Buldorini "stravolgente e stupefacente", sottolineando come quello conseguito nelle Marche sia stato il miglior risultato nel Centro Italia. "A livello provinciale non cambierà nessun equilibrio amministrativo", rassicura, visto che la flessione del partito, non "deve ripercuotersi su quelli che sono stati i risultati delle elezioni passate".
"È una regola che fa parte dell'abc della politica - spiega Buldorini -. Le espressioni di governo si conquistano con il voto e con la democrazia. Quello che la Lega ha fatto sul territorio marchigiano in tutte le province e quello che, nelle precedenti tornate elettorali ha ottenuto, rappresentano un sacrosanto diritto della Lega". Il riferimento è all'elezione in Parlamento di Giorgia Latini e Mirco Carloni, rispettivamente assessore e vicepresidente regionale, che per la Lega andranno sostituiti con altre figure in quota 'Carroccio' all'interno della Giunta Acquaroli.
Proprio commentando il risultato riportato da Carloni, Buldorini sottolinea come, nonostante la contrazione nei voti ricevuti, siano stati premiati quegli "amministratori Lega provenienti da un percorso di militanza. Vedasi il caso di Appignano, dove pur essendo io consigliere di minoranza, la Lega ha raggiunto il 12%, e quello dello stesso Carloni con il 9,35% a Pesaro, superiore alla media regionale".
Chiosa finale sul futuro dell'attuale segretario nazionale, Matteo Salvini. Buldorini non si sbilancia nelle previsioni: "L'eventuale promozione o bocciatura di Salvini va misurata da qui in avanti, in un arco temporale di un anno, e andrà pesata sulla sua capacità di portare avanti i veri temi della Lega nel percorso amministrativo, come lo stop al reddito di cittadinanza, l'abolizione della Legga Fornero, il nucleare pulito e il federalismo".
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