E' l'ora della resa dei conti. Qualcosa alle provinciali non ha funzionato. La vittoria di Pettinari apre un problema politico per il Partito Democratico e quattro sindaci e 40 amministratori chiedono "una seria verifica della maggioranza regionale" ma soprattutto stigmatizzano e condannano "l'atteggiamento ancora più grave tenuto da alcuni amministratori del PD, che avevano acclamato senza distinguo la scelta di Ornella ma che poi sono stati protagonisti di numerose defezioni, indice di mero calcolo politico, volto ad anteporre la salvaguardia delle carriere personali al perseguimento dell'interesse pubblico". Insomma, si chiede un nuovo Partito Democratico. Questo il testo della nota con in calce tutti i firmatari:Dopo più di una settimana dalle elezioni per il presidente e per il consiglio dell'area vasta, come amministratori del PD e di amministrazioni civiche che con il PD collaborano nelle esperienza amministrative delle nostre comunità, vogliamo esprimere la nostra profonda delusione per l’inatteso esito. Abbiamo con convinzione sostenuto la candidatura di Ornella Formica e desideriamo oggi ringraziarla ancora una volta per essersi spesa con determinazione, forza e generosità in questa sfida, peraltro tenutasi in un clima quasi surreale in seguito al drammatico terremoto che ha scosso anche la nostra provincia.Considerato che nella nuova realtà dell'area vasta non si dovrebbe esprimere più il primato della politica dei partiti ma la gestione amministrativa collegiale dei Sindaci del territorio, continuiamo a pensare che la scelta del Sindaco di Colmurano fosse la più coerente e lineare. Le sue caratteristiche di Sindaco di un piccolo comune dell'entroterra largamente rappresentativo della realtà del territorio maceratese, di una persona quotidianamente alle prese con le difficoltà e i problemi concreti dei cittadini, avrebbero fatto di Ornella Formica un'ottima guida del nuovo organismo. Per di più la sua candidatura non è stata frutto di compromessi, calcoli o designazioni dall'alto, non è stata certo cercata ma accolta con molte difficoltà, ha fatto sì che attorno alla sua figura si siano stretti tanti amministratori molti dei quali fuori dal perimetro classico del PD.Purtroppo, per sbarrare la strada a questa possibilità' di scrivere una bella pagina di trasparenza e di rinnovamento per una nuova visione del governo locale, hanno fatto fronte comune tutte le energie trasversali di ogni colore interessate a far sopravvivere la vecchia politica, i suoi calcoli e le sue convenienze. Infatti, abbiamo assistito alla presentazione di liste di centrodestra senza alcuna indicazione sul candidato presidente ma confluite poi con grande tempestività e furbizia su Pettinari. Tra l'altro un centrodestra che vota "contro e non per", non propone un candidato ma si coalizza e si aggrega unicamente per far perdere il PD, conferma la sua estrema debolezza, il profondo disorientamento e una certa inadeguatezza ad assumere un ruolo di governo.Allo stesso modo ci sentiamo di stigmatizzare e condannare l'atteggiamento ancora più grave tenuto da alcuni amministratori del PD, che avevano acclamato senza distinguo la scelta di Ornella ma che poi sono stati protagonisti di numerose defezioni, indice di mero calcolo politico, volto ad anteporre la salvaguardia delle carriere personali al perseguimento dell'interesse pubblico. Lo stesso atteggiamento ha caratterizzato con ogni evidenza alcuni alleati del PD che, pur dichiarando lealtà e sostegno alla Formica, in realtà, come nelle peggiori pagine della vecchia politica, si preparavano a consumare un tradimento che è sotto gli occhi di tutti. Questa vicenda ci insegna che non si può più sopportare questo teatrino della politica e noi vogliamo denunciare questo scandalo e fare la nostra parte per cancellare dalla politica comportamenti che la rendono ogni giorno di più insopportabile, alimentando il consenso di forze antisistema.In questo senso appare inevitabile, a nostro avviso, anche una seria verifica della maggioranza regionale, perché è chiaro che si apre un problema tutto politico: Tonino Pettinari segretario regionale dell'UDC, alleata del PD nel governo regionale, diventa presidente dell'area vasta di Macerata contro il PD. È evidente una clamorosa contraddizione, a meno che non si voglia teorizzare che ogni posizione è legittima purché garantisca dei benefici. Gli altri alleati del PD, presenti al tavolo regionale, si sono dimostrati nella vicenda maceratese ambigui e inaffidabili.Riteniamo sia giunto, non più rinviabile, il momento di mettere al bando questa politica. Per cambiare bisogna fermare questo comportamento da parte di chi vive l'impegno più come opportunità personale che non come servizio perché, così facendo, contribuisce in modo determinante alla perdita di credibilità e fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche. Crediamo che la chiarezza, la linearità dei percorsi e delle decisioni siano scelte che paghino sempre. Il resto sono dinamiche che non ci appartengono.Infine, vogliamo anche ringraziare il segretario provinciale del PD che ha anteposto l'ascolto delle esigenze provenienti dagli amministratori e dai cittadini alle analisi strategiche dei calcolatori di mestiere e così facendo ha ben interpretato il senso di questa elezione di area vasta. Da ogni parte veniva una richiesta forte di rinnovamento che pur non collimando con calcoli strategici avrebbe avuto i numeri se ci fossero stati lealtà e senso di appartenenza ad una comunità politica. Purtroppo questo tentativo serio di imboccare la strada del rinnovamento, che di certo non poteva essere affidata alla ricandidatura di Pettinari, a cui auguriamo comunque un buon lavoro, è stata strumentalizzata ed ostacolata come dimostrano i numeri da una parte dello stesso PD. Sono quantomeno grotteschi i richiami all’unità nel post-elezioni alla luce dell’assenza di unità nel momento cruciale del voto.Ora è più che mai necessario che si riapra immediatamente una nuova fase congressuale per fare chiarezza sui troppi lati oscuri che questo passaggio ha messo in evidenza. C’è bisogno di rimettere al centro la buona politica, concentrandoci sui problemi reali delle persone, a partire innanzitutto dalla ricostruzione post-terremoto, e affrontando il tema dalle riforme con l’avvicinarsi del referendum costituzionale.Resta l'amarezza per non essere riusciti ad eleggere Ornella ma da questa esperienza è emersa una rete di amministratori che ha lavorato con passione e tenacia e che rappresenta sicuramente un primo bel segnale sulla strada del rinnovamento dal quale ripartire".Andrea Gentili (sindaco Monte San Giusto), Leonardo Catena (sindaco Montecassiano), Osvaldo Messi (sindaco Appignano), Paolo Teodori (sindaco Ripe San Ginesio), Giovanni Giri (capogruppo Porto Recanati), Fausto Cavalieri (capogruppo Potenza Picena), Tonino Nardi (capogruppo Mogliano), Luca Longo (capogruppo Montefano), Sara Simoncini (sindaco Poggio San Vicino) e gli amministratori di comunali Valentina Campugiani, Giulia Foglia e Tommaso Gaballo (Potenza Picena), Mauro Spinelli, Claudia Re e Simona Scopetta (Monte San Giusto), Katia Acciarresi, Simone Fogante, Cinzia Paolucci, Paolo Carnevali, Graziano Paparelli, Marco De Marchis e Fiorella Perugini (Montecassiano), Alessio Gianfelici, Rolando Vitali, Vittoria Trotta, Mariano Calamita, Alessia Tarabelli, Natascia Compagnucci e Lucia Feliziani (Appignano), Paolo Monina e Massimo Sparapani (Montefano), Massimo Candria (Mogliano), Anselmo Bordi (Belforte del Chienti), Alfio Verdicchio e Robertino Paoloni (Loro Piceno), Fabio Pierucci (Urbisaglia), Alberto Bevilacqua e Giovanni Piersigilli (Apiro), i segretari di circolo Sante Basilli (Ussita, Visso e Castel Sant’Angelo sul Nera), Tobia De Felice (Appignano), Sarah Gigli (Montecassiano), Benso Antonini (Montelupone), Sandro Nardi (Treia), Enrico Garofolo (Potenza Picena), Domenico Mucci (Urbisaglia), Tonino Di Giulio (Penna San Giovanni) e il segretario Pd di Montefano Francesco Giubileo.
Appello all'unità e a votare compatti Ornella Formica e i candidati nella lista del Partito Democratico. Il segretario regionale Francesco Comi e quello provinciale Settimio Novelli hanno scritto una lettera aperta a tutti gli amministratori del Partito Democratico, in vista della scadenza del 28 agosto, quando in base alla nuova legge, si andrà a rinnovare il consiglio provinciale e ad eleggere il nuovo presidente."Il prossimo 28 agosto 2016" scrivono Comi e Novelli "si terranno le elezioni per il rinnovo degli organi di governo della Provincia di Macerata, le prime a svolgersi dopo la legge 07/04/2014 n.56, la così detta riforma Del Rio. Questo appuntamento segna il passaggio della vecchia alla nuova Provincia ovvero ad un ente di area vasta di secondo livello a suffragio ristretto. Al suo rinnovo concorreranno infatti i soli consiglieri comunali ed i sindaci, in totale 726 amministratori, dei 57 comuni della nostra Provincia. A questo appuntamento il PD delle Marche e della Provincia di Macerata sono giunti dopo un autentico e schietto confronto interno finalizzato a garantire il miglior governo possibile del territorio e soprattutto la nostra attiva partecipazione alla stagione delle riforme avviata dal governo nazionale. Da mesi il partito provinciale e quello regionale sono impegnati a dare corpo e anima a questa straordinaria stagione di riforme. Non è stato un percorso semplice dovendo tentare di conciliare insieme l’auspicato cambiamento voluto dalla base del partito con la politica delle alleanze di governo nazionali e regionali. In molti si aspettavano, e probabilmente si auguravano, su questa vicenda, l’implosione del partito democratico provinciale. Ma il PD ha saputo ricercare e trovare una sintesi facendo prevalere il progetto di cambiamento e di unità del partito. La candidatura di un giovane Sindaco donna, espressione di un piccolo comune e sostenuta da una lista di amministratori di centro sinistra, è stata la sintesi finale. Ornella Formica è stata scelta da tutti noi unanimemente e lei ha accolto la corale richiesta mettendosi a disposizione e offrendo la sua capacità di rappresentare i problemi dei piccoli comuni dell’entroterra ma soprattutto la sua volontà di dialogo con tutte le amministrazioni indipendentemente dall’assetto politico. Il PD, accanto al candidato presidente, ha presentato una lista di amministratori di centro sinistra rappresentanti di tutto il nostro territorio; in essa sono presenti 6 amministratori PD (Leonardo Catena, Massimo Montesi, Lidia Iezzi, Paolo Micozzi, Mirco Scorcelli, Stefania Tamburrini). I nostri “avversari” politici hanno sperato fino all’ultimo che al nostro interno ci fosse una rottura con la conseguente “tutti contro tutti” che avrebbe portato il PD a perdere le elezioni. Ma il Partito Democratico, contrariamente alle loro attese, ha dimostrato di saper discutere, di saper approfondire e di sapere trovare una sintesi unitaria dimostrando compattezza e una vera democrazia interna. Ciò, siamo sicuri, ci darà la forza e la compattezza necessaria per affrontare le sfide che ci aspettano a cominciare dalle elezioni Provinciali, al prossimo referendum e alle altre che verranno. Siamo certi che tutti voi contribuirete con un voto compatto per dimostrare la forza e la coesione di tutto il partito, in particolare nei momenti dove occorre fare delle scelte che guardano al futuro della nostra Società e del paese. Per queste ragioni Vi rinnoviamo l’invito per il 28 agosto a dare un forte segnale all’esterno e tramite il voto eleggere gli organi di governo della Provincia, sostenendo compatti la nostra candidata a Presidente Ornella Formica".
Cinquantotto auto d'epoca costruite fra il 1905 e il 1953 arriveranno dal 25 al 27 agosto a Macerata, Apiro, Appignano, Civitanova Marche e Montecosaro. Tante sono le tappe della 9a edizione di Sibillini e dintorni, raduno organizzato dalla Scuderia Marche-Club Motori Storici e premiato con undici manovelle d'oro, una ad honorem, dall'Automotoclub Storico Italiano per l'organizzazione e l'alta qualità delle auto partecipanti, tutte omologate come veicoli di interesse storico riconosciuto dall'ASI.La tre-giorni di raduno maceratese è stata presentata questa mattina nella sala consiliare del Comune di Macerata dall'assessore allo sport Alferio Canesin, da Massimo Serra della Scuderia Marche-Club Motori Storici, da Enrico Ruffini, presidente Automobile Club Macerata, Rosaria Del Balzo Ruiti, presidentessa Croce Rossa Italiana comitato locale di Macerata e Roberto Rossetti, direttore artistico della Compagnia della Marca.L'assessore Canesin ha sottolineato come 'Sibillini e dintorni' sia entrata nel cuore della cittadinanza ma anche di chi nell'amministrazione comunale collabora all'organizzazione perché è un insieme di elementi, un'iniziativa sportiva che coniuga promozione del territorio con cultura di livello e solidarietà.Per Massimo Serra si tratta di un evento unico in Italia che raccoglie la stima degli amministratori dei Comuni della Provincia: quest'anno la carovana di auto d'epoca andrà dalla montagna al mare per mostrare come le Marche siano davvero una regione al plurale. La partnership con AC Macerata e CRI comitato locale di Macerata consente di assistere i partecipanti in modo puntuale e costante nei tre giorni di raduno. Un ringraziamento speciale è andato a Banca Mediolanum ufficio di Macerata, rappresentata in conferenza stampa da Paolo Petrini e Alessandro Rosati, per il sostegno alla manifestazione.Come sottolineato da Enrico Ruffini, la ferma volontà di fare bene le cose porta a mettere la massima cura nell'organizzazione e nella logistica e quanti vengono per le manifestazioni di automobilismo, come 'Sibillini e dintorni' e 'Mille Miglia', premiano Macerata come destinazione di assoluta qualità e grande capacità di accoglienza.Protagoniste di questa 9a edizione sono rari gioielli che hanno scritto la storia dell'automobile, esemplari unici di eleganza d'antan: fra gli altri, una Peugeot Tipo 69 Bébé del 1905, una delle poche rimaste in Italia, proviene dal Museo dell'Automobile di Torino e appartiene alla collezione Righini; una Buick D 44 Roadster del 1916, fra le prime vetture ad essere costruita per le competizioni, ha partecipato alle corse guidata da Maria Antonietta Avanzo da Contarina, pioniera dell'automobilismo sportivo italiano, aviatrice e giornalista; una Fiat 508 CS del 1934, detta Coppa d'Oro per aver vinto il 1° giro automobilistico d'Italia, una gara di 6.000 km in Tripolitania; una Fiat 508 Sport Rossi del 1935, una Balilla 4M trasformata Sport Barchetta dal preparatore Tommaso Rossi, attivo in Francia a Nizza e a Roma dove realizza quest'unico esemplare; una Lancia Stabilimenti Farina del 1939, che fu acquistata dalla città di Teramo per l'occasione della visita di Benito Mussolini in quello stesso anno; Alfa Romeo 6C 2500 T del 1939, modello di cui furono costruiti solo 280 esemplari al prezzo di vendita di 59.500 lire.Vengono da tutta Italia - da Milano a Roma, da Bolzano a Caserta, da Torino a Pisa, da Pescara a Rieti - i partecipanti a questa 9a edizione, che vede per la prima volta nella storia di Sibillini e dintorni anche la presenza di un equipaggio straniero, che - viaggiando su strade ordinarie - arriva dalla Francia a bordo di una Delahaye 135 MS Cabriolet del 1947.Tutti insieme, grazie all'organizzazione e alla logistica curate dalla Scuderia Marche, andranno per borghi e colline del maceratese: è questo infatti il fil rouge scelto quest'anno per la kermesse di automobilismo storico.Il programma prevede per giovedì 25 agosto la visita alla patria del folklore, Apiro, al Museo del Sidecar e al lago di Castreccioni, dove le auto d'epoca sfileranno specchiandosi nella superficie d'acqua; quindi ad Appignano per conoscere l'antica arte dei maestri vasai e i sapori della tradizione culinaria dopo la visita al Convento dei Frati di Forano. Venerdì 26 rotta su Civitanova Marche per far visita alla città nella duplice veste di meta culturale, che ha dato i natali ad Annibal Caro, e meta turistica, col porto e i suoi murales; in serata, sempre venerdì, gli equipaggi daranno vita nel capoluogo di provincia alla Rievocazione storica del Circuito della Vittoria per la gioia di grandi e piccini, appassionati e semplici curiosi; sabato 27 agosto sarà la volta di Montecosaro con la visita alla suggestiva abbazia di Santa Maria a Piè di Chienti e allo scrigno in cui è racchiuso il centro storico.La manifestazione si chiude col tradizionale spettacolo a favore della CRI comitato locale all'Arena Sferisterio, sabato 27 agosto con inizio alle 21.30. Promette di essere una fine estate spumeggiante, ha assicurato Rosaria Del Balzo Ruiti, presidentessa CRI comitato locale, che ha raccontato come, grazie alla collaborazione con la Scuderia Marche, siano stati raccolti negli anni poco meno di sessantamila euro. Stavolta, l'esigenza è quella di aiutare quelle famiglie, specialmente con problemi di disoccupazione, che non riescono a sostenere le spese scolastiche dei propri figli. Dai libri al computer, dai vocabolari agli strumenti necessari, assicurare l'istruzione delle future generazioni è un passaggio fondamentale per la società odierna.Quest'anno sul palcoscenico del meraviglioso teatro all'aperto cittadino si esibirà la Compagnia della Marca con Salvatore Giuliano, il musical di Dino Scuderi candidato agli Oscar Italiani del Musical. Ad accomunare Roberto Rossetti, che cura la regia dello spettacolo, e gli attori della Compagnia a Massimo Serra e a 'Sibillini e dintorni' è la passione, quella per il proprio lavoro. La Compagnia della Marca, realtà produttiva nata nelle Marche, ha raccolto la sfida entusiasmante di fare del teatro, e del musical in particolare, la propria professione. Sul palco saranno 48 attori, assistiti da tecnici marchigiani.Lo spettacolo Salvatore Giuliano scritto da Dino Scuderi, Pierpaolo Palladino e Franco Ingrillì, con liriche aggiuntive di Stefano Curina, va in scena allo Sferisterio il 27 agosto e racconta un periodo poco conosciuto della storia dell'Italia del secondo dopoguerra. Un concentrato di cultura e splendida musica completamente ripensato nella regia e nella struttura tecnica dello show, disegno luci, fonica e regia artistica.Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria chiamando al 346-4736631 o scrivendo a sibilliniedintorni@gmail.com.
E per fortuna che le provincie erano state abolite e non contavano più niente... Spettacolo puro stamattina di fronte all'ufficio del segretario della provincia di Macerata, Silvano Marchegiani, per la presentazione delle liste e delle candidature alla presidenza dell'ente. Ma partiamo dalla cronaca spicciola e dai numeri: i candidati alla presidenza sono due, il sindaco di Colmurano Ornella Formica e il presidente uscente Antonio Pettinari. Le liste presentate, invece, sono quattro: una di riferimento al Partito Democratico in appoggio alla Formica, una di riferimento all'Udc in appoggio ad Antonio Pettinari, una bipartisan dei sindaci dell'Alto Maceratese e una "identitaria" che fa riferimento ad amministratori del centrodestra.Lista "Sindaci Insieme"Capolista Pasqui Gianluca (sindaco di Camerino), Baroni Mario (Muccia), Castelletti Claudio (Fiastra), Cecoli Pietro (Monte Cavallo), Citracca Massimo (Fiordimonte), Falcucci Mauro (Castelsantangelo Sul Nera), Gentili Cristina (Bolognola), Gentilucci Alessandro (Pieve Torina), Luciani Sandro (Pievebovigliana), Pazzaglini Giuliano (Visso), Ricottini Giancarlo (Acquacanina), Santamarianova Gabriele (Serravalle del Chienti).Lista "Per la nostra terra delle armonie"Antognozzi Tarcisio (San Severino), Ceresani Francesco (Tolentino), Ghezzi Valeriano (Monte San Martino), Elisei Giordano (Montecassiano), Lippi Leonardo (Cingoli), Marinelli Renzo (Castelraimondo), Massi Gentiloni Silverj Alessandro (Tolentino), Tacconi Ivano (Macerata), Torresi Giovanni Battista (Pioraco), Ubaldi Rosalba (Porto Recanati).Lista "Territori Maceratesi"Catena Leonardo (Montecassiano), Iezzi Lidia (Civitanova), Micozzi Paolo (Macerata), Marcolini Enrico (Macerata), Acquaroli Francesco (Morrovalle), Montesi Massimo (Matelica), Tamburrini Stefania (Corridonia), Scorcelli Mirco (Recanati).Lista "Civica di centrodestra"Zura Flavio (Mogliano), Bracaccini Francesco (Montefano), Brugnola Debora (Esanatoglia), Farina Giulio (Montecassiano), Leoni Giampiero (Mogliano), Renna Paolo (Macerata), Zura Puntaroni Luigi (San Severino). Ma cosa è successo fra le 11.55 e le 12.30 di oggi negli uffici della provincia? Pare che, ma la cosa sarebbe praticamente certa, in ballo ci fosse una quinta lista capitanata dal sindaco di Treia Franco Capponi. Che però - che sfiga - non sarebbe stata presentata in tempo. Anzi, non sarebbe stata presentata affatto perchè chi doveva portarla entro le dodici in provincia sarebbe arrivato in ritardo. Una lista "fantasma" dunque? Neanche troppo, perchè sembra che a farne parte erano Capponi Franco (Treia), Castellani Edi (Treia), Savi Alessia (Treia), Spolentini Adriano (Treia), Palmieri Fernando (Treia), Roselli Leonardo (Camporotondo). Sei candidati. Il numero minimo per presentare una lista. Al che sorge una domanda: ma perchè la lista di riferimento al Partito Democratico è composta da soli otto nomi? Ma lasciamo gli interrogativi alla fine. Si racconta, per i corridoi della provincia tramutati nel castello di Canterville, che aleggi ancora la presenza di questa fantomatica lista di cui tutti sanno ma nessuno parla. Nessuno, a parte i cavalieri, novelli ghostbusters, dell'Udc. Sì, perchè si mormora neanche troppo a bassa voce, che alle 11.59 nel corridoio antistante l'ufficio del segretario, si sia materializzato il senatore Mario Morgoni (Pd) il quale avrebbe, con una busta in mano, fatto capolino alla porta di Marchegiani come a dire "guarda che sono qua...". Malignità. Senza dubbio. Ma lasciamo il racconto, nella sua versione, all'assessore provinciale Leonardo Lippi."Noi abbiamo presentato la lista abbondantemente nei termini previsti. A quel punto, siamo rimasti per salutare i componenti delle altre liste. In fondo, è una competizione elettorale dove non ci sono nemici ma avversari. Sono arrivati i presentatori della lista di centrodestra, poi la lista dei sindaci della montagna e infine quella del Pd. Alle 12 meno un minuto, la funzionaria della provincia ha chiesto se fossero presenti altre persone che dovevano presentare delle liste, in quanto avrebbe fatto fede l'orario in cui il segretario avesse verificato la loro presenza all'interno della provincia. Alla porta ha bussato il senatore Morgoni chiedendo non so cosa al segretario ed è uscito con una busta in mano. Poi si è messo in un ufficio adiacente quello del segretario con altre due persone che conosco personalmente: l'assessore di Treia Davide Buschittari e il dipendente del Comune di Treia Francesco Foglia che sono arrivati intorno alle 12.10 circa (trafelati, ndr). Nel mentre, il consigliere comunale del Pd di Macerata, Alessia Scoccianti, faceva avanti e indietro dall'ufficio del segretario a quello in cui si trovavano Morgoni e i due treiesi. Posso affermare, anche perchè a sostengo c'è una documentazione fotografica difficilmente confutabile, che all'interno della stanza si stesse facendo attività burocratica come timbrare fogli e mettere firme. Insieme a lei c'era anche il nostro capogruppo Massimo Montesi. Poi è arrivato l'architetto Montalboddi della direzione provinciale del Pd. A un certo punto, la delegata presentatrice dell'Udc, Rosalba Ubaldi, ha fatto protocollare una lettera-esposto al segretario e alla Questura, nella quale si faceva presente che essendo trascorso il termine per la presentazione delle liste, qualsiasi altra presentazione sarebbe arrivata fuori tempo massimo e che non c'era nessuno titolato a presentarne altre. Devo sottolineare che il senatore Morgoni, non essendo consigliere comunale nè tantomeno sindaco, non avrebbe avuto alcun titolo a presentare nessuna lista. Una volta che la Ubaldi ha protocollato il suo esposto, l'assessore Buschittari ha bussato alla porta del segretario chiedendo se poteva presentare la lista, ma essendo trascorsi i termini e non essendoci nessuno prima di mezzogiorno, il segretario non poteva far altro che rispondere che avrebbe accolto la presentazione della lista che, però, poi sarebbe stata inevitabilmente non ammessa essendo decorsi i termini. E' evidente che questa lista faceva capo a Franco Capponi, altrimenti non si spiegherebbe la presenza dell'assessore Buschittari che, fra l'altro, è un iscritto Udc. Saranno loro, non certo io, a dover spiegare cosa sia successo. Però, vedendo che il Pd ha otto candidati, forse viene da pensare che quattordici dentro una lista da dodici non ci sarebbero entrati, quindi era meglio spacchettarla in due... Adesso bisognerà vedere quali teste di serie sono rimaste fuori".Ovviamente, ben diversa la versione del senatore Mario Morgoni, uscito dalle sale della provincia dopo le 13.30. Prima, lo stesso Morgoni era stato protagonista di un vivace faccia a faccia con Lippi che gli chiedeva conto della sua presenza negli uffici della provincia, chiedendo che la porta restasse aperta e arrivando ad invitare il senatore ad uscire, chiedendo l'intervento della Polizia Provinciale. "Io non devo rendere conto a nessuno. Stavo discutendo con delle persone nel rispetto delle regole, mentre qualcuno pretende di sapere quali erano i motivi e l'oggetto dell'incontro aprendo le porte e addirittura chiedendomi di uscire. Finchè si scherza va bene, ma non bisogna superare certi limiti. Io mi sono dato da fare e messo in prima linea per sostenere la lista del Pd e la candidatura alla presidenza dell'area vasta. Non devo spiegare niente: io mi confronto con tutti dal funzionario del Comune di Treia al segretario di Civitanova. Se un senatore della Repubblica del Pd non può parlare con un assessore dell'Udc è una nuova regola. Io non ho messo nè firme nè timbri. La candidatura di Ornella Formica alla guida dell'area vista, insieme alla lista guidata da un sindaco come Leonardo Catena rappresentativo del territorio, esprime il senso più profondo di questa realtà fatta di piccoli Comuni, di questo cambiamento importante che c'è stato dalla provincia all'area vasta. Meno politica e più rappresentazione diretta degli interessi dei territori: noi abbiamo cercato di farlo con le candidature. Ornella Formica, sindaco di Colmurano, capace di portare quelle problematiche che in provincia di Macerata sono le più importanti, diffuse e anche molto serie, è l'emblema di quella che è la nostra idea di area vasta: costruire dentro questo nuovo organismo una collaborazione che sia anche più ampia di quelli che sono i confini di partito. Chi tende ad esasperare la questione sotto l'aspetto politico, ignora che questo cambiamento normativo ha ridimensionato fortemente la connotazione politica della provincia e ha dato invece alla nuova area vasta una configurazione di carattere amministrativo-istituzionale. Ragionare in termini di una realtà che non c'è più, potrebbe essere molto dannoso per il nostro territorio. Bisogna lavorare in termini di collaborazione sui problemi, al di là di quella che è la dialettica politica".
Un uomo di 64 anni, Rosilio Zamponi, è stato trovato morto nella sua abitazione questa mattina ad Apiro.Da quanto si è appreso, a stroncarlo sarebbe stato un malore. Il decesso risale alla serata di ieri, molto probabilmente mentre era in corso la partita fra Italia e Germania: quando sono arrivati i soccorsi la tv era ancora accesa. A dare l'allarme sono stati alcuni amici della vittima che questa mattina non lo hanno visto in giro come di consueto e si sono preoccupati. Sul posto, una casa fuori dal centro abitato dove Zamponi abitava da solo, sono arrivati i carabinieri e i sanitari del 118 che però non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso.