Terremoto elezioni nelle Marche, che svoltano verso il centrodestra, in modo ancora più netto rispetto alle regionale del 2020, da cui uscì un presidente di regione di Fratelli d'Italia. Ora Fratelli d'Italia è il primo partito della regione e il centrodestra si aggiudica entrambi i rami del Parlamento. Ma scendono i consensi di Lega e Forza Italia.
Sul fronte del centrosinistra anche il Pd perde consensi (ma resta il secondo partito delle Marche), così come il Movimento 5 stelle, mentre il Terzo Polo di Calenda e Renzi si attesta su un dato complessivo del 7%.
A scrutinio pressoché completato Fdi è al 29,40 per la Camera, (nel 2018 era al 4,86), la Lega precipita dal 17,28 del 2018 al 7,97%, Forza Italia scende dal 9,92% del 2018 al 6,85%. In calo, più moderato, anche il Pd, con 20,29% (nel 2018 aveva avuto il 21,33%), mentre M5s frana da 35,55% a 13,56%.
Stesso scenario per il Senato con Fdi che sfiora il 30%, Lega che passa da 17,60 a 7,99%, Forza Italia da 9,92 a 6,55. Il Pd si ferma a 19,94% (nel 2018 era 21,91), il Movimento 5 stelle, che aveva 35,22% nel 2018 cala a 13,79%.
Complessivamente il centrodestra alla Camera raccoglie 336.382 voti, pari al 44,66%, il centrosinistra totalizza 201.347 consensi, pari al 26,73. Il centrodestra inoltre si aggiudica tutti i collegi uninominali: il presidente dell'Udc (Noi moderati) Antonio De Poli batte il candidato del centrosinistra Marco Bentivogli, ex segretario della Fim Cisl.
Nel collegio senatoriale di Marche Nord. La coordinatrice regionale di Fdi Elena Leonardi viene eletta nel collegio senatoriale di Marche Sud, sconfiggendo l'imprenditrice agricola Mirella Gattari (centrosinistra). Per la Camera l'assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini (Lega), prevale sull'ex rettore di Unicam Fulvio Esposito (centrosinistra) a Macerata, l'assessore regionale alle Attività produttive Mirco Carloni batte il coordinatore della segreteria nazionale di +Europa nel collegio di Pesaro, l'esponente di Fdi Giorgio Benvenuti Gostoli sconfigge l'ex presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo (Pd) nel collegio di Ancona. Infine il commissario regionale di Forza Italia Francesco Battistoni prevale sulla sindaca del piccolo Comune di Monterubbiano Meri Marziali.
Sono oltre 50 milioni gli italiani chiamati oggi a votare per rinnovare il Parlamento: seggi aperti dalle 7 fino alle 23. Alle ore 12 l'affluenza alle urne si registra in tutto lo Stivale intorno al 19,02% (un calo del 44% rispetto alle ultime elezioni del 2018).
Per la regione delle Marche, il tasso di partecipazione si attesta al 19,87% (sui 187 comuni che finora hanno votato), dato che - se confrontato con l'ultima tornata elettorale - evidenzia un incremento dello 0,31%. Dato positivo che si rispecchia nelle singole province marchigiane con Ancona al 20,46% (19,75 nel 2018), Fermo al 20,08% (19,39% nel 2018), Macerata al 19,87% (19,31 nel 2018) e Ascoli al 17,70% (16.85% nel 2018).
In trend negativo, invece, la zona di Pesaro Urbino, dove si segnala un calo di affluenza dello 0,64%.
Pioggia a tratti intensa in tutte le Marche nell'ultima notte pioggia, ma che non ha creato finora criticità idrogeologiche o altre problematiche su fiumi e torrenti. Nel Senigalliese e nel Pesarese - zone colpite dall'alluvione del 15 settembre scorso che ha causato devastazione, 12 morti e una dispersa - è stata particolarmente alta l'attenzione anche in virtù dell'allerta gialla scattata per temporali e vento fino a tutta la giornata di oggi. Stamattina si sono anche aperti, regolarmente, i seggi per le elezioni politiche compresi quelli speciali con moduli per le zone alluvionate tra cui uno a Pianello di Ostra vicino al campo sportivo.
Finora, tra ieri e oggi, non ci sono stati particolari fenomeni temporaleschi, raffiche di vento o grandine: la situazione è rimasta regolare. Le precipitazioni hanno fatto salire le acque il Misa e del Nevola, ma a un livello ancora nella norma, e senza che vi siano state situazioni di emergenza o tali da richiedere interventi di vigili del fuoco o di altri soccorritori.
In ogni caso, tre squadre hanno monitorato Misa e Nevola tutta la notte, con i sub pronti a intervenire. In questo contesto, seppure con la pioggia, sono proseguite le ricerche dell'unica persona rimasta dispersa durante l'ondata di piena, nello specifico del Nevola: Brunella Chiù, 56 anni, di Barbara (Ancona) travolta dalla furia delle acque mentre lasciava casa, con due auto, insieme al figlio Simone (23 anni, sopravvissuto) e alla figlia Noemi (17 anni, che invece è morta).
L'auto della donna (una Bmw Serie 1), dove sono stati ritrovati i documenti di Brunella, era stata recuperata nei giorni scorsi nel Nevola in zona San Domenico di Corinaldo: dopo giorni di ricerche, ancora nessuna traccia della 56enne. I soccorritori continuano senza sosta a cercarla 'a terra' e nei fiumi per il decimo giorno consecutivo.
Nuova allerta meteo nelle Marche. Per oggi e per tutta la giornata di domani, lunedì 26 settembre, è stato esteso l'allertamento meteo per criticità idrogeologica, idraulica e temporali con un codice giallo, che interessa tutto il territorio regionale.
A Senigallia la pioggia è cominciata nel primo pomeriggio di sabato. Dopo una riunione con la Prefettura di Ancona e la Regione Marche, il Comune ha invitato a mantenere una "vigile allerta". Alla cittadinanza residente in zona rossa è stato suggerito, in via precauzionale, di "evitare i locali seminterrati e piano strada e di trascorrere la notte ai piani alti, muovendosi solo per effettive e improrogabili necessità".
Anche quest’anno torneranno a svolgersi le prove il conseguimento della Certificazione linguistica del latino (CLL), che intende concorrere ad arricchire il curriculum degli studenti marchigiani, attestando il possesso di conoscenze, abilità e competenze acquisite nei diversi percorsi liceali.
Si tratterà della terza sessione dell’iniziativa, frutto di un protocollo d’intesa tra l’Ufficio scolastico regionale per le Marche e la Consulta universitaria di studi latini (CUSL), dopo la prima, svoltasi nel 2019, e la seconda del 2022. Tra le due, la sospensione per due anni a causa dell’emergenza pandemica. Iniziativa che peraltro ha fatto registrare un lusinghiero successo e un crescente interesse tra i giovani marchigiani. Dalla prima alla seconda edizione, infatti, gli iscritti sono quasi raddoppiati, passando da 222 a 438 candidati al conseguimento del titolo.
Utili ragguagli sulla prossima sessione saranno forniti dall’Ufficio scolastico regionale nel corso di una manifestazione informativa e formativa rivolta a docenti e studenti dei licei della regione, intitolata “Vivida Verba. I giovani e l’esperienza del mondo classico”, che avrà luogo il 28 settembre nell’aula magna dell’Università Politecnica delle Marche. Una collaborazione, quella con l’ateneo anconetano, che testimonia l’alto valore formativo della lingua latina, ampiamente riconosciuto anche nel settore tecnico scientifico, a cui approda una parte considerevole degli iscritti ai diversi percorsi liceali.
Le scuole saranno invitate a presentare un elaborato avente a oggetto una parola chiave, un’espressione o una massima tra quelle che gli alunni avranno giudicato più rappresentative della loro esperienza del mondo classico. Con l’occasione sarà annunciato l’avvio di una prossima analoga iniziativa riguardante la certificazione linguistica del greco. La mattinata si concluderà con la consegna degli attestati agli studenti che hanno superato le prove nella precedente edizione
La certificazione prevede, in analogia con quelle relative alle lingue moderne, diversi livelli sulla base della procedura in uso per l’accertamento delle competenze linguistiche (Common European Framework of Reference for Languages), con gli specifici adattamenti richiesti dalle peculiarità della lingua antica. In accordo con quanto stabilito dalla stessa CUSL (ente certificatore), la definizione dei criteri delle prove, insieme alla predisposizione, all’organizzazione e alla valutazione delle stesse, è stata affidata a un Comitato regionale di coordinamento in cui figurano docenti delle università marchigiane individuati dalla medesima Consulta e docenti dei licei marchigiani selezionati dall’Ufficio scolastico regionale.
La Protezione Civile Regionale ha pubblicato il rapporto di evento relativo alla alluvione che ha colpito le Marche tra il 15 e il 16 settembre. Sono descritti i fenomeni meteorologici avvenuti, che evidenziano l'eccezionalità delle caratteristiche di un evento atmosferico di tale portata, che ha una probabilità di accadimento una volta oltre 1000 anni.
“I tempi di ritorno delle cumulate di pioggia negli intervalli di tempo 3 ore e 6 ore hanno raggiunto valori che potremmo definire “fuori scala” rispetto alle metodologie utilizzate, sicuramente superiori a 1000 anni”, si legge nella nota di sintesi del rapporto .
“Tale fatto è confermato dall’estensione delle aree alluvionate dal fiume che hanno occupato anche terreni deposti come minimo in epoca medioevale”. “A livello puntuale la stazione pluviometrica di Colle situata tra Montecarotto e Serra de Conti ha superato negli intervalli 3 e 6 ore con 162,4 mm e 186,4 mm i record storici di precipitazione di tutta la serie registrata nelle Marche a partire dal 1929.”
“A questo si aggiunga che è noto che le precipitazioni registrate ai pluviometri, essendo puntuali, potrebbero sottostimare i quantitativi areali. Gli idrometri della rete di monitoraggio installati nei bacini di Misa e Nevola per seguire l’andamento dei livelli idrici, eccettuato quello di Bettolelle, situato a valle della confluenza tra i due fiumi, sono stati danneggiati o spazzati via da una improvvisa ondata di piena che ha sormontato i sensori senza dargli neanche il tempo di segnalare l’aumento dei livelli registrati”.
“Questo ha reso impossibile il monitoraggio strumentale di quanto si stava verificando. In un intervallo di un’ora all’incirca tra le 20,30 e le 21,30 si è in pratica passati da una situazione misurata di pochi centimetri di acqua in alveo, ad una situazione di assenza del dato”.
Un volontario che stava lavorando nell'Anconetano in seguito all'emergenza alluvione è stato investito da un automobilista che ha forzato un posto di blocco ed è poi fuggito.
Secondo quanto si apprende dall’Ansa, il volontario (residente in Toscana) è stato trasportato in ospedale, dove è stato valutato in codice verde, e ora sta bene.
Tutto sarebbe nato dalla pretesa dell'automobilista di procedere oltre il blocco. Al divieto del volontario, l'uomo ha forzato il posto, lo ha investito ed è fuggito. Solo più tardi si è costituito.
"Chi opera per il bene comune non può essere un bersaglio", si legge in un tweet della Protezione civile che commenta quanto accaduto. "Massima solidarietà al volontario della VAB, intenzionalmente investito da un automobilista. E a tutti gli operatori impegnati nell'assistenza alla popolazione va la nostra riconoscenza".
Dopo il ritrovamento ieri pomeriggio del corpo del piccolo Mattia Luconi, 8 anni, a Passo Ripe di Trecastelli in un campo a 150 metri dal fiume Nevola, che ha fatto salire a 12 il bilancio della vittime accertate, proseguono oggi le ricerche dell'unica persona ancora dispersa dopo l'alluvione del 15 settembre scorso, Brunella Chiù, 56 anni, di Barbara.
Ieri, verso le 15:30, era stata una collaboratrice di un asilo di campagna della zona a notare il corpo del bambino nel fango, mentre si recava sul posto di lavoro in via Santissima Trinità vicino al civico 44: la donna aveva avvertito il proprietario del terreno, Alessandro Bedetta, che a sua volta aveva allertato i carabinieri, facendo confluire i soccorritori sul posto: ora dovranno essere svolti gli accertamenti ufficiali per l'identificazione di Mattia, che al momento del ritrovamento avrebbe indossato una maglietta gialla e verde.
Nel frattempo vigili del fuoco, protezione civile, soccorso alpino, carabinieri e guardia di finanza continuano a battere le zone dei fiumi (Nevola e Misa, verso la foce), con sub, squadre di terra, droni, cani e il sorvolo di elicotteri. L'area di ricerca delle squadre, dopo la consueta assegnazione delle zone all'Unità di comando locale a Barbara, è ancora vasta.
In azione ancora sub, sia nella zona di Corinaldo, vicino a dove era stata trovata l'auto Bmw serie 1 della 56enne dispersa, e anche dopo la confluenza del Nevola nel Misa, verso la foce quasi raggiunta dai soccorsi.
Il 21 settembre la squadra sub che cercava nel letto del fiume aveva "sfiorato" la zona in cui poi è stato ritrovato Mattia: i sommozzatori erano risaliti su un ponte a Passo Ripe, dopo un percorso di circa 7 km, non distante dal campo dove la furia del fiume aveva trascinato il bambino.
Il luogo si trova a circa 15 km, a valle, dal punto in cui l'auto su cui viaggiava Mattia con la madre Silvia, che invece si è salvata, era stata travolta dal Nevola e a 13 km da dove i due erano usciti dal finestrino mentre l'abitacolo si riempiva d'acqua, a Castelleone di Suasa
"Piena e totale solidarietà alle forze di polizia che oggi, con poche unità, hanno saputo garantire con enorme professionalità il rispetto della legalità davanti alla sede della regione Marche”. Lo dichiara l'assessore alla sicurezza urbana e polizia locale della Regione Marche Filippo Saltamartini alla luce dei fatti che si sono consumati questa mattina di fronte alla sede della giunta regionale ad Ancona.
Circa 300 persone tra giovani, studenti e attivisti hanno manifestato nell’ambito dei Fridays for Future dei movimenti ambientalisti, ma una frangia di partecipanti ha sporcato scale e pareti del palazzo rendendosi protagonista di lanci di fango portato dalle zone alluvionate del senigalliese, "anche contro le forze dell’ordine presenti per presidiare la manifestazione", precisa Saltamartini.
“Anche alla luce di questa circostanza rinnovo la richiesta avanzata ieri al Ministro dell'Interno di potenziare il personale delle forze dell'ordine e del corpo dei vigili del fuoco nella Regione Marche - chiosa l'assessore -. Tale urgente necessità si manifesta non solo nelle aree alluvionate, ma in tutte le zone che più in generale devono veder garantito il soccorso pubblica e la sicurezza".
La giunta regionale ha deliberato oggi la costituzione di un fondo straordinario di 4,2 milioni di euro per il sostegno alla liquidità delle imprese danneggiate dall’alluvione del 15 settembre scorso. Si tratta di fondi regionali, in attesa dei rimborsi del Governo, spiega il presidente Francesco Acquaroli, “condivisi con la Camera di Commercio delle Marche - che ha messo a disposizione un milione di euro per raggiungere il plafond - individuati allo scopo di garantire una prima, immediata, risposta alle necessità e alla ripartenza del tessuto commerciale produttivo compromesso dall’alluvione”.
Il contributo regionale sarà garantito da Confidi su finanziamento bancario, a sostegno della liquidità, per sanare i danni subiti dall’alluvione e per riaprire le attività. Potranno richiederlo le piccole e medie imprese fino a 250 addetti e 50 milioni di fatturato o 43 milioni di attivo. Il finanziamento bancario massimo sarà di 150 mila euro, con durata di 8 anni, di cui fino a 2 anni di preammortamento (con interessi zero e garanzia totale), e potrà essere estinto da eventuali contributi statali per i danni subiti. I contributi potranno essere concessi entro la data della cessazione dello stato di emergenza.
“Questo provvedimento – ha dichiarato il presidente della Cccia Marche, Gino Sabatini – si inserisce nelle azioni di Camera Marche in collaborazione permanente con Regione e Associazioni di categoria nel segno della rapidità e concretezza delle risposte alle imprese danneggiate dalla calamità che hanno quale priorità proprio il bisogno di liquidità immediata per non fermarsi”.
“Lo sciacallaggio politico e mediatico dell'ultima settimana nei confronti del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e di alcuni componenti della sua Giunta come l'assessore Stefano Aguzzi è semplicemente inaccettabile”. Questo quanto dichiara in una nota Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia.
“Di per sé, sarebbe già vile e irrispettoso sollevare polemiche mentre ancora si stanno cercando i dispersi, ma per di più attaccare in piena campagna elettorale un'amministrazione regionale su di un evento definito da tutti gli esperti come eccezionale è vergognoso e strumentale”.
“Non ultimo, il tentato servizio - poi non andato in onda - in cui un giornalista millantava falsità e brandiva documenti che avrebbero attestato una scarsa attenzione della giunta Acquaroli nei confronti del dissesto idrogeologico, documenti peraltro inesistenti”.
“La Giunta ha, sin dall'inizio del mandato, dedicato molta attenzione al tema idrogeologico, curando gli argini dei fiumi e ben consapevole dell'importanza di garantire la totale sicurezza ai cittadini: i fondi stanziati dalla Regione Marche negli anni 2021 e 2022 superano i 100 milioni di euro, toccando quota 106”.
“Per dare un'idea dell'interesse della giunta Acquaroli nei confronti di questo tema, il Pd nel quinquennio 2016-2020 ne stanziò in totale 98: presto detto che la Giunta Acquaroli ha stanziato in due anni più di quanto abbia fatto il centrosinistra in tutto il mandato”.
“Un capitolo a parte merita la vicenda che lega Senigallia al Misa: i lavori per la realizzazione della vasca di contenimento del Misa sono stati sbloccati solo dalla giunta Acquaroli, che ha dato l'appalto a febbraio 2022 dopo quasi 40 anni di rimessa in discussione dell'opera da parte del Pd”.
“Questo accanimento fatto di falsità e mistificazioni porta a uno scontro incivile e irrispettoso della memoria di chi purtroppo è scomparso nell'alluvione. I cittadini marchigiani non meritano di essere presi in giro in questo modo da un Pd in palese difficoltà di temi e dedito unicamente alla diffusione di fake news volte a colpire il centrodestra senza interessarsi minimamente dei problemi concreti delle persone e dei territori”.
Nel corso della sua maratona sui social, Matteo Salvini ha lanciato un'iniziativa di solidarietà per le Marche alluvionate. Dopo il collegamento con il vicepresidente della Regione Marche, il leghista Mirco Carloni, Salvini, grande tifoso del Milan, ha messo all’asta due memorabilia di sua proprietà per darne il ricavato in beneficienza ai comuni alluvionati delle Marche. Si tratta delle maglie originali e autografate dello storico capitano rossonero Beppe Baresi e di Zlatan Ibrahimovic.
“Diamo una mano alle Marche che stanno vivendo un brutto momento - ha detto Matteo Salvini nella diretta social - Tengo tantissimo a queste due maglie, soprattutto a quella storica di Baresi, ma se insieme possiamo dare un aiuto ad una famiglia, a qualche comune delle Marche che sta vivendo un momento bruttissimo, lo faccio volentieri”.
Per l’asta estemporanea, seguita al racconto di Carloni sul momento difficile che stanno vivendo i marchigiani travolti dalle piene di fiumi e torrenti, Salvini ha chiesto di inviare mail a lega@matteosalvini.it con la causale "Per le marche alluvionate" innescando subito una gara di solidarietà.
"Siamo stati i più attenti alle problematiche del terremoto nel corso dell’ultima legislatura, lo saremo anche per i disastri dovuti al dissesto idrogeologico - commenta il commissario Riccardo Augusto Marchetti, capolista della Lega Marche nel collegio plurinominale alla Camera - La Lega è pronta a rimettere in sesto l’Italia e le Marche".
"Dove governiamo otteniamo ovunque ottimi risultati - conclude Marchetti - sono certo che domenica 25 settembre gli italiani dimostreranno con il voto la grande fiducia che hanno nelle competenze e capacità dei nostri amministratori, che hanno dato prova con i fatti di essere all’altezza di governare il Paese”.
Trovato il corpo del piccolo Mattia Luconi, in un campo nel territorio di Trecastelli, nei pressi di via Ss. Trinità. A trovare il corpo è stata una dipendente che lavora in un asilo di campagna: la donna l'ha individuato a circa 200 metri dall'alveo del fiume Nevola e ha avvisato il proprietario del terreno, che ha poi chiamato i carabinieri. I resti sono in avanzato stato di decomposizione. Per l'identificazione saranno necessari autopsia ed esame del Dna, che la Procura avrebbe già disposto.
"Ormai le speranze sono finite" ha detto all'Ansa Tiziano Luconi, il padre di Mattia, disperso nell'alluvione del 15 settembre. "So che trovarlo in vita è impossibile ma almeno voglio una tomba su cui piangere". Così la mamma, Silvia Mereu, si era rivolta ai cronisti nel punto in cui si erano concentrare le ricerche del figlio negli stessi attimi in cui in un'altra zona veniva ritrovato il corpo del piccolo. La donna era arrivata nel punto dove i soccorritori stavano cercando il bambino proprio per chiedere che le ricerche non si interrompessero.
Il corpo del piccolo Mattia è stato rinvenuto a circa 13 chilometri di distanza da Farneto, la località di Castelleone di Susa in cui la sera del 15 settembre abbandonò l'automobile, trascinata dalla piena, insieme alla madre Silvia Mereu, uscendo dal finestrino. I due erano poi stati separati dalla violenza dell'acqua: la madre è stata trovata infreddolita e ferita a un paio di chilometri di distanza.
Al momento del ritrovamento, il piccolo indossava una maglietta gialla e verde. Nella zona sono confluiti anche vigili del fuoco, guardia di finanza, polizia locale, protezione civile e 118. La salma è stata già prelevata da un furgone delle onoranze funebri e l'autopsia potrebbe essere eseguita domani. Sul luogo del ritrovamento sono rimasti ora solo i carabinieri per i rilievi.
Sarà un weekend all'insegna del maltempo nelle Marche. A prevederlo è il bollettino meteo della Protezione Civile che, in vista di sabato 24 settembre, ha diramato un'allerta meteo di livello giallo valida sull'intero territorio regionale, ad eccezione della fascia sud, compresa tra le province di Ascoli Piceno e Fermo.
"Un'avvezione dal Mar Tirreno di aria mite e umida determinerà sul medio versante adriatico un graduale peggioramento delle condizioni meteo a partire dal pomeriggio di sabato", si legge nella nota previsionale rilasciata dalla Protezione Civile.
Proprio durante la seconda parte della giornata sono attese precipitazioni sparse sui settori settentrionali della regione e più deboli e locali sui settori centrali; i fenomeni potranno assumere carattere di rovescio o temporale. Le temperature saranno in aumento nei valori massimi, mentre le minime resteranno stazionarie. Piogge sono previste anche nella giornata di domenica 25 settembre.
Imbrattata la sede della Regione Marche ad Ancona con il fango dell'alluvione. È la protesta per la gestione dell'ondata di maltempo che ha provocato 11 vittime e ingenti danni e soprattutto la fase della mancata allerta, scaturita durante una manifestazione di Fridays For Future.
Circa 300 i giovani, gli studenti e gli attivisti che sono arrivati sotto Palazzo Raffaello, sede della Giunta regionale. L'edificio è stato sporcato con il fango portato da Senigallia per protestare contro le politiche ambientali della Regione.
L'iniziativa rientra nell'ambito dello sciopero globale per il clima promosso da Fridays for Future, dai movimenti ambientalisti regionali a cui hanno partecipato anche decine di attivisti dei centro sociali delle Marche per chiedere alla classe politica "una forte trasformazione dei modelli economici e sociali" con l'obiettivo di contrastare gli effetti del cambiamento climatico . Secondo alcuni manifestanti, il fango è il risultato del cambiamento climatico, "contro il quale la politica non sta facendo nulla”.
“Noi sporchi di fango, voi sporchi di sangue”, le manifestanti e gli attivisti scesi in piazza oggi ad Ancona nella giornata di sciopero globale per il clima hanno voluto indicare i responsabili istituzionali, colpevoli del ritardo nei soccorsi e negli aiuti post alluvione, del mancato intervento contro il dissesto idrologico, di scelte politiche che approfondiscono la crisi climatica e ambientale.
(Foto tratte dal profilo Facebook Csa Sisma)
Si intensificano le ricerche dei due dispersi - Mattia Luconi, 8 anni e Brunella Chiù, 56 anni – da parte dei sommozzatori, parallelamente a quelle a terra intorno agli argini e nei campi adiacenti, sia verso la foce del fiume Misa a Senigallia sia nella parte più a monte, sul fiume Nevola, già battuta, tra Castelleone di Suasa e Barbara.
I sub di vigili del fuoco (5 unità anche dalla Toscana), guardia di finanza e carabinieri, sono divisi in due squadre da dieci: una da Bettolelle di Senigallia forse arriverà già oggi alla foce del Misa; l'altra tornerà a ispezionare la zona dov'era stata trovata la Mercedes Classe A bianca di Silvia Mereu – la mamma di Mattia che è riuscita a salvarsi ed è stata dimessa ieri dall’ospedale - .
Dopo il briefing all'unità di comando locale a Barbara, sono state assegnate le zone di ricerca. I sommozzatori vogliono approfondire anche più a monte, approfittando della discesa del livello dell'acqua, considerata una nuova perturbazione che è prevista per la giornata di domenica.
Nel frattempo vigili del fuoco, soccorso alpino, protezione civile stanno proseguendo i controlli a pettine interno agli argine del fiume in una vasta zona tra Castelleone, Barbara e Corinaldo, in particolare vicino all'azienda agraria Patti Vanocci a Castelleone dov'erano state trovate Silvia e la sua auto. Tra loro anche cinofili, da Jesi e Ancona. Gianluca, del Conero Rescue Dogs di Ancona, cercherà con la sua cagnetta Nina.
"Per lei è come un gioco – racconta Gianluca, coccolando Nina - è un pastore belga Malinois di 6 anni, aspetta sempre con entusiasmo le giornate di addestramento, nel fine settimana. Oggi ci hanno assegnato una zona vicino a un vigneto: siamo in una squadre di dieci persone con i vigili del fuoco e il supporto dei droni. L'area è vasta".
Sono arrivate alla confluenza tra il fiume Nevola e il Misa, in frazione Bettolelle di Senigallia le ricerche in acqua di Mattia Luconi, 8 anni, e Brunella Chiù, 56 anni, dispersi dalla sera del 15 settembre, travolti dall'esondazione del Nevola che ha portato devastazione e 11 vittime accertate.
I sommozzatori di carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco stanno continuando a scandagliare i fiumi ed, entro 2-3 giorni, potrebbero arrivare alla foce del Misa. Le ricerche per ora non hanno dato esiti e proseguono parallelamente a quelli a terra, a pettine, lungo il greto e gli argini del Nevola.
Queste ultime si concentrano in particolare nella zona del Ponte Burello, a Corinaldo, e Trecastelli. Oggi non c'erano i cani molecolari, svizzeri e di San Marino, per la necessità di alternare ore di ricerche ad altrettante di riposo per gli animali appositamente addestrati.
I quindici sub (alcuni dei Vigili del fuoco da Firenze e Livorno e carabinieri da Pescara) hanno controllato un tratto di Nevola lungo circa 7 km tra il ponte di Passo Ripe e il ponte di Bettolelle di Senigallia, zona dove si tuffa nel Misa.
Si tratta di un percorso impervio, pieno di vegetazione e tronchi, che ha messo a dura prova i soccorritori. In alcuni punti l'acqua si è abbassata molto, e il fiume è un rigagnolo, in molte parti l'alveo è quasi un canneto, con cumuli di legname o vegetazione depositata, in mezzo al quale i sommozzatori hanno cercato senza successo i due dispersi. Le ricerche in acqua continueranno domani.
Si deciderà il prossimo 20 ottobre se e chi mandare a processo tra 19 persone fisiche e 15 aziende per le presunte irregolarità su appalti e subappalti delle casette d'emergenza per i terremotati, le Sae (Soluzioni abitative di emergenza), per il sisma del Centro Italia.
Stando alle accuse, i lavori sarebbero andati a ditte impegnate nella ricostruzione post terremoto, senza però verificarne i requisiti come la certificazione antimafia. Coinvolti anche vertici ed ex vertici della Protezione Civile regionale come l'ex capo del servizio David Piccinini e il dirigente attuale Stefano Stefoni (per l'inchiesta terremoto era, all'epoca, responsabile unico del procedimento).
Oggi, al Tribunale di Ancona, si è aperta l'udienza preliminare davanti alla gup Francesca De Palma: la Procura, con la pm Irene Bilotta, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti. È seguita la discussione delle difese, non tutte, tanto che l'udienza è stata rinviata al 20 ottobre per concludere le discussioni ed eventuali repliche della Procura. Società (tre sono marchigiane, della provincia di Pesaro Urbino) e persone sono accusate, a vario titolo, di truffa, falso, abuso di ufficio e frode nelle pubbliche forniture.
(Fonte Ansa
La Regione Marche istituirà "una Commissione tecnica" per svolgere un'indagine finalizzata all'accertamento della regolarità e dell'appropriatezza delle procedure adottate e dei comportamenti assunti da parte delle competenti strutture organizzative della Protezione civile regionali" per l'alluvione del 15 settembre. Lo annuncia il presidente Francesco Acquaroli via Facebook.
La commissione dovrà evidenziare "eventuali disfunzioni e responsabilità". Il governatore ha chiesto al segretario generale dell'ente di istituire l'organismo. "È un atto necessario a garanzia di tutti", conclude.
Non si è fatta attendere la replica da parte dell'esponente PD Romano Carancini, comparsa sul proprio profilo facebook e rivolta direttamente al presidente della regione e alla sua giunta. "Prima delle Commissioni tecniche, prima delle inchieste della magistratura, prima di ogni indagine ci sono le responsabilità politiche, caro presidente Francesco Acquaroli. Avrebbe dovuto sentire il dovere dell’autocritica pubblica, esplicita, semplice, senza se e senza ma, perché è stato evidente fin da subito che qualcosa non ha funzionato".
"Invece di fare lo 'scaricabarile' - continua il post - dando in pasto ai cittadini il messaggio che le responsabilità non sono le sue e dei suoi dipendenti, Acquaroli avrebbe dovuto avere il coraggio e la personalità di chiedere al proprio assessore Stefano Aguzzi (dopo le dichiarazioni di quest'ultimo) di fare immediatamente un passo indietro perché, sopra ogni altra cosa, non è accettabile leggere che lo stesso assessore, per esercitare le proprie importanti responsabilità di protezione civile, nella consapevolezza dei minuti drammatici in cui si stavano decidendo le vite delle persone, dal dibattito elettorale a Senigallia prima è tornato a Fano per indossare il giaccone della protezione civile e solo dopo è andato nella sala operativa di Ancona".
"Francesco Acquaroli è un Governatore che non è capo - conclude Carancini - che scappa dalle responsabilità, che non riconosce l’onere e l’onore di governare tutta la struttura regionale e quando un’Istituzione, quella che lui stesso incarna, prende le distanze dai propri dipendenti, non è un’Istituzione. Questo è solo l'ultima storia, la più drammatica, di un governo regionale che da quasi 2 anni ha imposto questa filosofia. Il modello delle destre nelle Marche è questo".
A Pianello di Ostra c’è stato l’ultimo saluto a quattro delle undici vittime dell'alluvione. La cerimonia funebre per Andrea e Giuseppe Tisba, padre e figlio, Diego Chiappetti e Ferdinando Olivi, si è svolta nel pomeriggio sul manto verde del campo sportivo della piccola frazione dell'Anconetano.
Tanta la gente accorsa, la tribuna e il campo sportivo si sono gremiti di parenti e amici delle vittime. I feretri sono stati accolti con compostezza. Tra le numerose autorità istituzionali, presente il governatore delle Marche Francesco Acquaroli.
"Ti ho fatto attendere tante volte, ma adesso sono io ad aspettare te e non dovrai avere fretta, perché io ti aspetterò per sempre": sono state le parole di Emma, la fidanzata di Andrea Tisba, il 25enne morto insieme al padre Giuseppe, di 65 anni, nell'alluvione.
Emma si è rivolta ai presenti e ha parlato di Andrea con il tempo del presente, come se quel ragazzo di cui era ed è profondamente innamorata, fosse ancora accanto a lei. La ragazza ha raccontato piccoli aneddoti della loro vita insieme. E se all'inizio del suo discorso ha detto di aver "conosciuto l'amore" grazie a questo ragazzo, ha concluso ringraziandolo per averle dato il loro "piccolo infinito".
(Foto Ansa)
“Abbiamo deciso di utilizzare i camper che vaccinavano la popolazione nei picchi pandemici come ambulatori itineranti di supporto psicologico e sociale nelle zone alluvionate”. Lo comunica l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini, rilevata la necessità dei cittadini dei comuni del pesarese e dell’Anconetano più colpiti dall’alluvione del 15 e 16 settembre. “Ci sono persone che hanno perso familiari e amici – prosegue – ma anche che hanno visto gravemente danneggiate abitazioni, aziende: il tutto in pochi minuti, temendo per la loro stessa vita”.
Il servizio di supporto psicologico è stato attivato da subito in postazioni fisse, ma per raggiungere le località più piccole la soluzione dei camper è sembrata la più adeguata. I mezzi utilizzati per le vaccinazioni da Asur erano tornati nella disponibilità della Protezione Civile Regionale, che li ha messi a disposizione in comodato d’uso gratuito”.
Sui pulmini saranno disponibili un assistente sociale e uno psicologo, dotati di opuscoli informativi differenziati per bambini, anziani, adulti, soccorritori. In campo ci saranno una cinquantina di operatori tra volontari delle associazioni di riferimento (Ares, Sipem, Anpas, Cisom, Cri, Asproc ) e personale Asur a fare anche da coordinamento, ai quali si aggiungono psicologi arrivati da fuori regione.
Il programma verrà deciso in accordo coi sindaci del territorio, a conoscenza delle situazioni più specifiche, e verrà comunicato in anticipo ai cittadini che potranno così decidere di usufruire di questo importante servizio di ascolto e sostegno.
“Si tratta di una idea condivisa con il dottor Massimo Mari, Responsabile del reparto ssichiatrico di diagnosi e cura Spdc dell'ospedale Principe di Piemonte di Senigallia” – ha detto la direttrice generale Asur Nadia Storti – i camper che utilizzavamo per le vaccinazioni covid oggi sono certamente il mezzo più efficace per raggiungere le località più piccole devastate dall’alluvione. Intanto oggi le attività del distretto di Senigallia sono tornate totalmente fruibili dopo l’allagamento di venerdì scorso che aveva danneggiato anche ascensori e sistema informatico”.