Ancona

Eccellenza Marche, il pagellone di metà anno: chi brilla e chi rischia il debito (calcistico)

Eccellenza Marche, il pagellone di metà anno: chi brilla e chi rischia il debito (calcistico)

Con il campionato di Eccellenza Marche in pausa per la sosta natalizia, è il momento ideale per tirare le somme su questa prima parte di stagione. Se il rettangolo verde si è preso una pausa, il nostro "registro di classe" è invece aperto, pronto a valutare il rendimento delle 16 squadre protagoniste del torneo. Tra chi ha sorpreso con prestazioni da ottimi voti e chi, invece, ha bisogno di un ripasso intensivo, assegniamo le pagelle di metà anno. Prima che suoni di nuovo la campanella, premiamo gli "studenti modello" e indichiamo le lacune da colmare per chi dovrà affrontare il girone di ritorno con un altro piglio. Insomma, tra promossi, rimandati e "da rivedere", ecco i voti di questo primo quadrimestre calcistico. Maceratese - 9 Girone di andata chiuso al primo posto e con 5 punti, poi diventati 2 di vantaggio sul K-Sport Montecchio Gallo che ha vinto il ‘turno anticipato’ con il Fano. Miglior attacco del torneo con 26 gol fatti (la media di quasi 2 gol a partita) e seconda miglior difesa con 10 gol subiti. Dopo un leggerissimo periodo di difficoltà, conciso con l’unica sconfitta in campionato contro la Sangiustese e l’eliminazione dalla coppa da parte del Chiesanuova, la formazione di Possanzini ha trovato il giusto equilibrio e, in modo particolare nelle ultime uscite, è riuscita ad abbinare risultati al bel gioco. Per una squadra che è stata completamente rifondata in estate, un rendimento ai limiti della perfezione sin qui, che potrà solo che essere migliorato nel girone di ritorno.  K Sport Montecchio Gallo - 8,5  Non il miglior avvio per i pesaresi, partiti per stare in vetta ma con 2 sconfitte nelle prime 3 giornate. Giusto il tempo di prendere le misure al navigato Beppe Magi per poi infilare 9 risultati utili consecutivi, di cui 7 vittorie. Piccola sbandata prima del giro di boa, con i due ko consecutivi contro Monturano e Maceratese. Barca subito rimessa in piedi con i due successi netti contro Urbino e Fano e inseguimento già ripartito.  Chiesanuova - 8,5  “Vogliamo migliorare il grande campionato dello scorso anno, anche se non sarà facile”. Queste le premesse di inizio stagione in casa biancorossa. In effetti quella scorsa è stata un’annata da sogno, ma il Chiesanuova si sta confermando una realtà super consolidata nel massimo torneo regionale, grazie ad uno staff con grandi competenze e un allenatore che sa tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi. Miglior difesa del torneo con sole 8 reti subite e l'imbattibilità conservata per ben 17 partite fra campionato e coppa. Proprio quella coppa sfuggita proprio in finale, al minuto 108’ dei supplementari. La vittoria sarebbe valsa sicuramente un voto in più, ma la sconfitta non cancella affatto un 2024 da favola.  Tolentino - 8 Zona playoff sempre accarezzata e alla fine girone di andata chiuso al quarto posto. Anche il Tolentino, dopo un avvio un po’ a singhiozzo, soprattutto fra le proprie mura, è riuscito a trovare continuità di risultati. La rabbia per la sconfitta interna nel derby con la Maceratese alla settima giornata è stata trasformata in energia positiva da Mister Passarini, che ha dato gioco e certezze alla sua squadra. Con qualche rinforzo nella sessione invernale, i cremisi potranno giocarsi sicuramente le loro carte nel girone di ritorno, magari non solo in ottica playoff.  Osimana - 8  Una squadra quasi da primato in casa, ma da zona playout in trasferta. Anche i giallorossi però hanno chiuso il 2024 in zona playoff, a pari punti con il Tolentino. Trovare maggiore equilibrio fra casa e trasferta sarà un punto chiave per Mister Labriola nel girone di ritorno. Poi la sua squadra, col grande arsenale che ha in attacco (ha anche ritrovato Triana dopo il brutto infortunio), potrà giocarsela con chiunque.   Urbania - 9 Un punto in meno dell’Osimana ma un voto in più per la vittoria della Coppa Italia. Dopo il campionato di assestamento dello scorso anno che ha segnato il ritorno in Eccellenza, i durantini sono tornati ai vertici del calcio regionale, alzando al cielo l’ambito trofeo che gli consentirà ora di giocarsi gli spareggi nazionali per la Serie D. Nel frattempo la strada playoff attraverso il campionato rimane più che aperta.  Urbino - 7  Anche l’Urbino era nel lotto delle squadre favorite ai nastri di partenza, dopo essersi aggiudicata uno degli allenatori più appetiti della categoria. Mister Marani ha fatto fatica ad ingranare all’inizio, ma dopo il derby perso con l’Urbania ha ritrovato la strada maestra, infilando 4 vittorie consecutive e rimettendosi in carreggiata. La pesante, ma forse anche bugiarda, sconfitta per 3-0 contro il Montecchio ha rappresentato un’altra sbandata, ma le qualità ai ducali non mancano. Nel girone di ritorno state certi che sarà vera bagarre per quei tanto desiderati primi 5 posti.  Montegranaro - 6,5 Il cambio di guida tecnica, con la panchina affidata a Mengo, aveva aperto la stagione all’insegna della ricerca di nuovi stimoli e obiettivi. Pur confermandosi fra le squadre più dure da affrontare, anche in questa prima parte di stagione il Montegranaro non ha trovato quella continuità per andare a lottare in zona playoff. Va comunque sottolineato che è stato avviato un progetto con al centro tanti giovani, che possono assolutamente rivelarsi una sorpresa nel girone di ritorno.  Sangiustese - 6  Sicuramente la salvezza arrivata grazie ai playout la scorsa stagione ha fatto capire alla Sangiustese dove non vuole stare. Dopo una campagna acquisti importante i rossoblù si sono rivelati fra le formazioni più sorprendenti in avvio di stagione, con il grande exploit di Macerata che ne ha fatto l’unica squadra a battere la capolista in campionato. Poi i ragazzi di Giandomenico non sono riusciti a confermarsi sugli stessi livelli e piano piano hanno perso terreno rispetto alle zone di testa. La sosta aiuterà a ritrovare energie e certezze.  Montefano - 5,5  Probabilmente la più grande sorpresa in negativo di questa prima parte di stagione. Dopo i due playoff centrati in maniera consecutiva, quest’anno sarà un campionato diverso per i viola, che sembrano però già essersi messi alle spalle il periodo negativo che ha portato all’esonero di Mister Manisera. L’arrivo di Amadio ha portato più efficacia e punti alla squadra, col ritorno di Alla che ha invece ripreso subito in mano il centrocampo. Le tre vittorie consecutive con cui ha chiuso il 2024, specie quella allo scadere con la Sangiustese, hanno dato ossigeno puro e fiducia al Montefano, da cui dovrò ripartire in vista del nuovo anno.  Matelica - 5  Presentarsi alla griglia di partenza con un organico importante come quello biancorosso, seppur da neopromossa, non poteva non far pensare al Matelica come a una seria pretendente per la vittoria finale. I biancorossi non sono però riusciti a esprimersi al meglio e a pagarne le spese è stato Mister Santoni. Squadra ora affidata a Ettore Ionni e mini-rivoluzione invernale in corso. Non è troppo tardi per riprendere in corsa questa stagione, ma servirà un cambio di passo netto nel girone di ritorno.  Monturano - 5,5  Squadra che ha un budget inferiore rispetto alla maggior parte delle sue avversarie, ma che nonostante ciò ha chiuso il girone di andata a -2 dalla salvezza diretta. Fondamentale il ritorno in panchina di Mister Cuccù, che ha trovato 7 punti in 3 partite contro Montecchio, Fano e Maceratese. Magari quest’anno la salvezza potrà richiedere un’impresa meno impegnativa rispetto allo scorso anno.  Fabriano - 5 Tornato in Eccellenza, il Fabriano ha ritrovato le difficoltà che due anni fa le costarono la retrocessione. L’esonero di Caporali e l’arrivo in panchina di Mariotti basterà per evitare un’altra discesa in Promozione? Portuali Dorica - 5  Confermato in blocco il gruppo che lo scorso anno aveva eroicamente conquistato la Promozione. L’impressione però è che ai ‘dockers’ serva qualche giocatore ‘di categoria’ per provare ad agguantare una salvezza che però, visto comunque lo spirito sempre vivo della squadra, non risulta affatto improbabile.  Atletico Mariner - 4 Altra neopromossa che ha pagato il salto di categoria, ma che con il cambio di allenatore ha fatto qualcosina in più. Il fatto di giocare sempre a porte chiuse le partite casalinghe probabilmente non aiuta, ma il successo esterno col Fabriano al giro di boa ha dato sicuramente fiducia.  Alma Juventus Fano - 3 Voto 3, come i punti conquistati. Zero vittorie in campionato e peggior difesa con addirittura 40 gol subiti in 15 giornate. Una situazione ai limiti della disperazione, con la tifoseria che non riconosce continuità con la propria gloriosa storia all’attuale proprietà. Una situazione peraltro, a giudicare dalle ultime vicende, mal gestita dalla società, che sembra non saper più che pesci prendere. Dispiace perché in un altro caso avrebbe consegnato a questa Eccellenza 2024/25 derby storici e stadi pieni di passione.   

27/12/2024 17:51
Emergenza maltempo nelle Marche: forte vento, alberi abbattuti e neve, vigili del fuoco al lavoro senza sosta

Emergenza maltempo nelle Marche: forte vento, alberi abbattuti e neve, vigili del fuoco al lavoro senza sosta

Non si ferma l'ondata di maltempo che sta flagellando le Marche da ieri, con forti venti, neve e una serie di eventi atmosferici estremi che stanno mettendo a dura prova la regione. In particolare, le province centrali e meridionali sono quelle maggiormente colpite, dove i vigili del fuoco sono al lavoro senza sosta per fronteggiare le numerose emergenze. Finora, gli interventi dei pompieri hanno superato quota 350, e la situazione non accenna a migliorare. Per far fronte all'emergenza, sono giunte in supporto tre squadre da altre regioni, a testimonianza della gravità della situazione. La Protezione Civile è stata mobilitata per supportare le operazioni di soccorso, mentre le forze locali stanno cercando di arginare i danni provocati da alberi e rami caduti, che hanno bloccato strade, danneggiato auto e case. Ancona è una delle province maggiormente coinvolte dal maltempo, con il vento che ha provocato gravi danni strutturali e la caduta di alberi nelle aree urbane e rurali. La macchina dei soccorsi è stata messa a dura prova, con i vigili del fuoco impegnati in interventi incessanti. Nel Maceratese, le squadre di soccorso si sono concentrate lungo la costa, in località come Civitanova Marche, Porto Recanati e Potenza Picena, dove numerosi alberi abbattuti hanno ostacolato la viabilità. Anche nel territorio comunale di Recanati si è registrato un incidente significativo: un albero è crollato sulla provinciale 77, bloccando completamente la strada e causando disagi alla circolazione. Nelle zone dell'entroterra, i vigili del fuoco sono stati chiamati a liberare i tetti delle Sae (Soluzioni Abitative di Emergenza) dalla neve accumulatasi, una situazione che ha reso ancora più complessa la gestione del maltempo. Con la situazione che non mostra segni di miglioramento, sono giunti rinforzi da altre regioni per supportare i vigili del fuoco marchigiani. La squadra di Forlì-Cesena, già attiva dal giorno precedente nel Fermano, è stata affiancata da due squadre provenienti dal Veneto e dalla Toscana, che stanno operando nel Pesarese. Inoltre, due nuove squadre stanno per arrivare da Ravenna e dal Lazio per intensificare gli interventi nell'area di Ancona. Gli interventi continuano a riguardare principalmente la rimozione di alberi e rami caduti su strade e abitazioni. La situazione è particolarmente critica in alcune aree, dove il vento ha provocato danni significativi alla viabilità e alle infrastrutture locali. Un altro fronte critico è rappresentato dalla neve che ha interessato i Monti Sibillini, dove una tormenta ha imbiancato completamente la zona. Le temperature sotto zero e la forte nevicata hanno costretto alla chiusura degli impianti di risalita sulle piste da sci, creando disagi per i turisti e per le attività locali legate al turismo invernale. La neve sta complicando ulteriormente le operazioni di soccorso, in particolare nelle zone più isolate dell'entroterra. Le previsioni meteo indicano che il maltempo continuerà a imperversare sulle Marche anche nelle prossime ore, con il rischio di nuovi intensi fenomeni atmosferici. Il forte vento, la neve e le temperature rigide potrebbero causare ulteriori danni, rendendo necessari ulteriori interventi di emergenza. Le autorità locali invitano la popolazione a prestare attenzione e a seguire le indicazioni della Protezione Civile per evitare situazioni di pericolo. Il bilancio complessivo della tempesta è ancora provvisorio, ma i danni causati sono ingenti. Le squadre di soccorso continueranno a operare senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini e ridurre i disagi provocati da questa ondata di maltempo che sta colpendo duramente la regione.  

24/12/2024 12:00
Fiamme in un appartamento a San Severino: intervengono i vigili del fuoco

Fiamme in un appartamento a San Severino: intervengono i vigili del fuoco

Incendio a San Severino: vigili del fuoco spengono le fiamme in un appartamento, nessun coinvolto. Alle ore 3.00 di questa notte, i vigili del fuoco sono intervenuti in via Salimbeni, a San Severino, a causa di un incendio che ha coinvolto un appartamento al primo piano di un edificio. Le fiamme, che avevano preso piede all'interno dell'abitazione, sono state prontamente domate dalla squadra dei vigili del fuoco di Tolentino, che ha anche messo in sicurezza l'edificio per evitare ulteriori danni. Fortunatamente, non si segnalano persone coinvolte nell'incendio. Al momento dell'intervento, l'appartamento era vuoto, e non si registrano feriti né tra i residenti né tra i soccorritori. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che stanno coordinando le indagini per determinare le cause del rogo. Le operazioni di messa in sicurezza si sono concluse senza particolari difficoltà, ma l'incendio ha causato danni significativi all'interno dell'appartamento. Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire l'origine delle fiamme, anche se al momento non è possibile escludere nessuna ipotesi.  

23/12/2024 11:30
Il maltempo flagella la costa maceratese, rami e alberi caduti: vigili del fuoco in azione

Il maltempo flagella la costa maceratese, rami e alberi caduti: vigili del fuoco in azione

I vigili del fuoco sono al lavoro da questa mattina presto a causa di un'intensa ondata di vento che sta imperversando su diverse zone della regione Marche, in particolare sulle alture e lungo la fascia costiera. In totale, sono stati svolti circa un centinaio di interventi, prevalentemente legati a alberi caduti sulle strade e a qualche allagamento. Al momento, non sono segnalate situazioni di particolare gravità, ma il forte vento ha comunque causato notevoli disagi. Nel Maceratese, la zona più colpita è quella costiera, dove i pompieri sono stati particolarmente impegnati a Civitanova Marche. Qui, un grosso albero è caduto in viale Matteotti, nei pressi del bar La Ternana, bloccando di fatto la circolazione. Altri interventi si sono registrati in via dei Mille, dove un abete è crollato su una Bmw posteggiata, e in altre zone della città. Il forte vento ha colpito anche le strade che conducono verso la città alta, in particolare nei pressi del ristorante Orso, dove sono stati necessari ulteriori interventi. Le condizioni meteo hanno causato disagi anche in comuni limitrofi e non solo. A Recanati, Potenza Picena e Numana, i sindaci hanno disposto la chiusura dei cimiteri e dei parchi pubblici per motivi di sicurezza. Al momento non si registrano feriti, ma i vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione, intervenendo dove necessario per ripristinare la sicurezza nelle zone più colpite. Le autorità raccomandano prudenza alla popolazione, invitando a evitare spostamenti non necessari e a prestare attenzione alle condizioni delle strade, dove si potrebbero verificare ulteriori cadute di alberi o rami a causa del vento.

23/12/2024 10:20
Red carpet per Siani e Pieraccioni ad Ancona: "Le Marche protagoniste nel cinema e nella fiction"

Red carpet per Siani e Pieraccioni ad Ancona: "Le Marche protagoniste nel cinema e nella fiction"

"Ad Ancona c'è una grande magia! L’arco Clementino, l’arco di Traiano, Piazza del Plebiscito, il Passetto.. li portiamo nel cuore e il murales del porto con l'immagine di Monica Vitti è stato di buon auspicio” ha detto Alessandro Siani alla presentazione pubblica del film da lui diretto "Io e te dobbiamo parlare" girato ad Ancona che lo vede protagonista per la prima volta insieme a Leonardo Pieraccioni. A condurre lo show con Siani e Pieraccioni, nelle gremitissime sale del Cinema Goldoni, l’avv. Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura - Marche Film Commission che ha promosso il film, girato tra le principali vie e piazze di Ancona e le città di Osimo e Jesi, impiegando 600 persone tra attori locali e comparse, con una produzione al seguito di cento professionisti, per sette settimane. “Mai come in questo momento le Marche sono protagoniste nel cinema e nella fiction, oggi nel film di Siani e Pieraccioni, il 7 e 8 gennaio su Rai 1 nella Miniserie di Sergio Rubini “Leopardi. Il poeta dell’Infinito” e subito dopo nel  film internazionale “Leopardi & Co.” con il Premio Oscar Whoopi Goldberg e la star Jeremy Irvine che verrà presentato a Los Angeles, ed è solo l’inizio.. – Ha commentato Andrea Agostini - Il cinema è un forte attrattore turistico che valorizza la straordinaria bellezza del nostro territorio e stimola l’economia locale. In questi ultimi due anni abbiamo portato nelle Marche e seguito ben 26 produzioni cinematografiche e televisive italiane ed internazionali.  Il nostro impegno è quello di attirare sempre più produzioni per far conoscere al grande pubblico del cinema e della tv le straordinarie bellezze della nostra Regione”. Siani e Pieraccioni hanno ringraziato la città di Ancona e le Marche offrendo un vero e proprio show al gremitissimo pubblico delle sale del Cinema Goldoni. I due attori, appena entrati, si sono seduti nei posti sbagliati: Siani si è seduto davanti alla scritta che assegnava il posto per Pieraccioni e Pieraccioni in quella di Siani. Quando sono stati avvertiti, Pieraccioni ha iniziato a spostare i grandi cartelli con i loro nomi in giro per tutta la sala fra le grandi risate della platea.  "Volevamo fare questo film per divertirci e divertirvi", hanno detto i due protagonisti e, a giudicare dal box office, ci sono ben riusciti: il 19 dicembre giorno dell’uscita nelle sale italiane “Io e te dobbiamo parlare" era già al secondo posto con oltre 60mila spettatori e al 21 dicembre le presenze sono aumentate ad oltre 128mila. Pieraccioni ha definito Ancona una "piccola Los Angeles": “Alessandro l’ha immortalata nel suo splendore, con ville e luoghi straordinari. Non ho parole per esprimere quanto mi sia trovato bene qui. È una regione che non frequento spesso, noi toscani tendiamo a muoverci poco e restiamo nella nostra Maremma. Ma le Marche sono molto simili alla Toscana”  E parlando della grande accoglienza ricevuta e delle specialità gastronomiche della Regione  Pieraccioni ha proseguito: “Mi sono trovato proprio bene con voi, mi invitavano sempre. Ho preso 12 chili, ho scoperto la bontà dei moscioli che mi seguivano fin dentro la stanza dell’Hotel”. Uno spassoso tormentone quello dei “moscioli” (cozze selvatiche di Portonovo) che ha animato tutto lo show dei due comici, confermato dalla dichiarazione di Siani che da questa esperienza "ha portato a casa il colesterolo". Per un'ora, Siani e Pieraccioni hanno fatto vibrare la sala con il loro irresistibile talento, improvvisando una serie di battute, barzellette e scherzi che hanno strappato risate a tutti, compresi il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, e il sindaco di Ancona Daniele Silvetti. Non è mancato un esilarante scambio di regali sul tema “moscioli”, dove la comicità si è intrecciata con l’affetto per il territorio. Al termine dello spettacolo, un’ondata di applausi ha riempito la sala, seguita dai ringraziamenti sinceri di Acquaroli e Silvetti. Entrambi hanno sottolineato come queste occasioni contribuiscano a promuovere la bellezza delle Marche e far conoscere la straordinaria accoglienza della sua comunità, un tesoro che merita di essere celebrato.  

22/12/2024 16:20
Chiude la fabbrica della carta Fabriano: alcune considerazioni controvento

Chiude la fabbrica della carta Fabriano: alcune considerazioni controvento

È purtroppo finita l'avventura della storica fabbrica di carta marchigiana Fabriano. "La storica produzione di carta Fabriano termina dopo 50 anni", leggiamo ad esempio su "Il resto del Carlino". Ben 173 lavoratori si trovano ora senza impiego e l'Italia – non solo le Marche – perde un altro marchio storico di grande rilievo, che ha fatto la storia del nostro Paese. Effetti della cosiddetta transizione digitale o della competitività globale? Probabilmente un combinato disposto delle due istanze. Il mondo del tecnofeudalesimo digitalizzato sta sostituendo i libri con gli schermi: gli schermi rappresentano al meglio l'essenza del mondo liquido, dove tutto scorre, e dove la lettura stessa diventa fluida e smart (il mondo delle "non cose" evocato dal filosofo Han). Tra i tanti fenomeni che si possono interpretare come peculiari della civiltà liquida e tecnomorfa, v’è anche il transito dalla forma-libro alla forma-schermo: il libro è un oggetto stabile, che rende disponibile un mondo compiuto e ordinato, là dove lo schermo fluidifica il reale e lo sottrae a ogni stabilità. L’ordinamento digitale mette, dunque, in congedo il nomos della terra, per dirla con Carl Schmitt. La globalizzazione neoliberale produce in forma parossistica quella che Marx nel "Capitale" chiamava la "centralizzazione del capitale", la quale si lascia esprimere iconicamente nella raffigurazione di Bruegel il Vecchio che mostra il pesce grande che mangia quello piccolo. Infatti, la legge della concorrenza capitalistica fa sì che i grandi gruppi divorino quelli piccoli e che il capitale si concentri nelle mani di pochi: tale concentrazione del potere economico si porta appresso la concentrazione del potere politico, come è sempre più evidente dal fatto che i grandi gruppi del capitale amministrano anche il potere politico, con pressioni sempre più massicce sui governi a loro volta sempre più subalterni al potere del capitale no border. Big tech, big Pharma, big food, ecc. Il capitolo XXIV del primo libro di Das Kapital, dedicato all’“accumulazione originaria”, ove Marx affronta il nodo della "centralizzazione capitalistica" (Zentralisation der Kapitale): "con la produzione capitalistica si forma una potenza assolutamente nuova, il sistema del credito, che ai suoi inizi s’insinua furtivamente come modesto ausilio dell’accumulazione (bescheidne Beihilfe der Akkumulation), attira mediante fili invisibili i mezzi pecuniari, disseminati in masse maggiori o minori alla superficie della società, nelle mani di capitalisti individuali o associati, diventando però ben presto un’arma nuova e terribile (eine neue und furchtbare Waffe) nella lotta della concorrenza e trasformandosi infine in un immane meccanismo sociale per la centralizzazione dei capitali". Il capitale finanziario favorisce la centralizzazione, nella forma di una nuova e "terribile" arma nella concorrenza: "I capitali più grossi sconfiggono quelli minori" scrive Marx, rendendo la concorrenza e il credito "le due leve più potenti della centralizzazione". La contraddizione non è più solo quella tra il capitale e il lavoro, ma anche quella interna alle fazioni differenti e antagonistiche del capitale stesso. I capitalisti più piccoli soccombono, precipitando nell’inferno del proletariato. E immani quantità di capitale e di potere connesso si concentrano nelle mani di sempre meno soggetti, generando un contesto sempre più marcatamente oligopolitistico. Peraltro, tali colossi globocratici – veri 'padroni del mondo' – non inverano soltanto la tesi marxiana della "centralizzazione dei capitali" ma, in pari tempo, dimostrano come essa trapassi anche, senza soluzione di continuità, in una conseguente centralizzazione del potere politico: la potenza economica di tali istituti finanziari è tale da mutarsi in forza politica in grado di porsi al di sopra degli Stati e di condizionarli, assai frequentemente rendendoli semplici esecutori della loro voluntas economica, alla stregua di docili e zelanti maggiordomi. Anche questa è una delle cifre fondamentali della globalizzazione finanziaria: gli Stati sono soggiogati dalla potenza dell’economia finanziaria – il nuovo superiorem non recognoscens –, rispetto alla quale si trovano a svolgere una funzione prettamente ancillare. La tesi marxiana della "centralizzazione" del capitale risulta, ancora una volta, aderente alla realtà fattuale, se si considera che la classe turbocapitalistica dominante, liquida e post-borghese, conta attualmente una decina di milioni di persone in tutto il pianeta. D’altro canto, è noto che il mercato finanziario occidentale risulta signoreggiato da tre colossi americani, che rispondono ai nomi di Black Rock (che gestisce circa 10 trilioni di dollari), Vanguard (che ne amministra circa sette trilioni) e State Street (che ne controlla circa quattro trilioni). Non si contano, in effetti, le piccole e medie imprese italiane che in questi decenni hanno definitivamente abbassato la serranda, non riuscendo più a sopravvivere nel mondo della competitività planetaria. La legge della competitività capitalistica fa sì che, come usa dire, la moneta cattiva cacci quella buona e, dunque, le eccellenze come Fabriano vengano spazzate via da gruppi e da marchi che riescono a produrre la merce a prezzi più bassi, magari anche sfruttando il lavoro e l'ambiente senza limiti. Il capitalismo potrebbe con diritto essere inteso come la guerra di tutti contro tutti di hobbesiana memoria, una giungla in cui vince chi riesce a produrre al costo più basso, quelli che siano le conseguenze. Non per caso Hegel parlava di "regno animale dello spirito" in relazione al sistema dei bisogni dell'atomistica concorrenziale: nei cui spazi, appunto, lo spirito smarrisce la sua umanità e si fa ferino, producendo quello che Hegel stesso chiamava lo smarrimento dell'idea etica. Già questo peraltro basterebbe a mettere criticamente in discussione la sempre decantata globalizzazione, la quale, lungi dall'essere un campo neutro e magari anche encomiabile, rappresenta semplicemente l'humus ideale per il trionfo del dominio capitalistico e delle sue sempre più palesi malefatte su scala globale. Con la fine dell'avventura di Fabriano l'Italia perde un'altra sua eccellenza. Non è la prima e purtroppo temo non sarà neppure l'ultima. Questo aspetto, oltretutto, giova a mostrare come il conflitto non sia più solo, genericamente, tra capitale e lavoro: la nuova figura dello scontro è quella del capitale contro tutto e tutti, dall’ambiente alla vita umana, secondo una dinamica folle e irrazionale destinata a generare sempre nuove catastrofi di ogni genere. La si potrebbe idealmente raffigurare, in forma iconica, con La parabola dei ciechi (1568) di Bruegel il Vecchio, l’opera che immortala una colonna di ciechi che segue un altro cieco in direzione dell’abisso: non v’è immagine che meglio descriva la folle marcia nel baratro del nulla a cui la cosmopoli si è consegnata aprendo la via a quel nuovo capitalismo finanziario, che – contraddizione in movimento – sta trascinando nell’abisso la vita umana e del pianeta.

22/12/2024 11:30
Smarriscono il sentiero: coppia recuperata dal soccorso alpino

Smarriscono il sentiero: coppia recuperata dal soccorso alpino

Due escursionisti in difficoltà sono stati soccorsi in località Valgiubola, nella suggestiva Gola della Rossa, dopo aver perso l'orientamento durante una gita nel pomeriggio di sabato. L'intervento è stato coordinato dalla stazione di Ancona del Soccorso Alpino e Speleologico Marche. La coppia, uscita accidentalmente dal sentiero principale, non è riuscita a ritrovare la direzione di marcia a causa della presenza di ghiaccio e delle difficili condizioni del terreno. In preda all'incertezza, i due hanno deciso di allertare il Numero Unico di Emergenza 112. In risposta alla chiamata, la centrale operativa ha inizialmente mobilitato l'elicottero Icaro 02 per un'accurata perlustrazione aerea della zona. Contemporaneamente, una squadra di soccorritori del Soccorso Alpino è stata inviata a terra per raggiungere la coppia, localizzata in un'area impervia grazie alle coordinate fornite dall’elicottero. Una volta raggiunti, i due escursionisti sono stati messi in sicurezza e accompagnati a piedi fino al parcheggio dove avevano lasciato l'auto, concludendo l'intervento senza ulteriori complicazioni.

22/12/2024 10:00
Estorsione e minacce di morte alla ex compagna: arrestato 30enne

Estorsione e minacce di morte alla ex compagna: arrestato 30enne

Un episodio di estorsione si è verificato ieri pomeriggio ad Ancona, dove un uomo di 30 anni è stato arrestato dai carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia  dorica, in flagranza di reato, dopo aver minacciato di morte la sua ex compagna, una 29enne. L'arrestato, già noto alle forze dell'ordine, ha cercato di costringere la donna a restituirgli una somma di denaro, probabilmente legata a problemi di natura legati all'acquisto di sostanze stupefacenti. L'incidente è avvenuto in Piazza d'Armi, dove la giovane stava passeggiando quando è stata avvicinata dall'uomo. L'uomo, con toni violenti e minacciosi, ha intimato alla donna di restituirgli i soldi che le pretendeva, minacciandola di morte. In preda al panico e per difendersi, la donna ha reagito con prontezza, spruzzando dello spray al peperoncino contro il suo aggressore, permettendole di guadagnare il tempo necessario per fuggire. La 29enne si è rifugiata in un esercizio commerciale nelle vicinanze, dove ha immediatamente chiamato il numero unico di emergenza 112 per chiedere soccorso. I carabinieri, prontamente intervenuti, sono riusciti a rintracciare l'aggressore proprio sul posto. Dopo un breve accertamento della situazione, l'uomo è stato arrestato e successivamente posto ai domiciliari in attesa del rito direttissimo, che si è tenuto nella mattinata di oggi. L’arresto del 30enne è stato reso possibile grazie alla rapida reazione della vittima e all’efficace intervento delle forze dell'ordine. L'uomo dovrà rispondere del reato di estorsione e delle minacce di morte. La vicenda, ancora in fase di approfondimento, potrebbe anche portare a nuove indagini per chiarire eventuali legami con il traffico di sostanze stupefacenti.

21/12/2024 15:24
Giada e l'intervento ortopedico durante la gravidanza: "Una storia di competenza e collaborazione tra reparti"

Giada e l'intervento ortopedico durante la gravidanza: "Una storia di competenza e collaborazione tra reparti"

La storia di Giada, una giovane donna di 31 anni di Senigallia, è un racconto di coraggio, competenza medica e collaborazione tra specialisti. A 35 settimane di gravidanza, Giada inizia a provare un dolore intenso alla coscia che, nel giro di pochi giorni, peggiora progressivamente, fino a causare un cedimento spontaneo dell'arto. Il suo viaggio inizia con un'emergenza al Pronto Soccorso, dove la diagnosi arriva rapida e perentoria: frattura scomposta del collo del femore. Un trauma che la sua condizione di gravidanza rende ancora più complesso. La situazione è particolarmente delicata, ma grazie alla collaborazione tra i reparti di Ginecologia e Ortopedia degli Ospedali di Senigallia e Aoum (Ospedali Riuniti di Ancona), si decide per il trasferimento di Giada alla clinica di Ginecologia ed Ostetricia del Salesi, diretta dal professor Andrea Ciavattini, in accordo con il professor Antonio Gigante, direttore della clinica di Ortopedia Adulta e Pediatrica. Gli approfondimenti diagnostici, attraverso una serie di esami specialistici, rivelano che Giada è affetta da una rara condizione di osteoporosi transitoria della gravidanza, una sindrome che indebolisce lo scheletro nelle ultime settimane di gestazione, rendendo le ossa particolarmente fragili e vulnerabili a fratture. Nel suo caso, questa condizione ha causato la frattura spontanea del femore, una situazione che ha reso inevitabile l’intervento chirurgico per la sostituzione protesica dell'anca. Le opzioni terapeutiche sono limitate, poiché l'ortopedia non prevede altre soluzioni praticabili senza rischi significativi per la salute di Giada e del feto. Ma la determinazione della giovane paziente e la sua fiducia nei medici si rivelano cruciali nel pianificare un intervento tempestivo. Il piano chirurgico prevede prima il parto cesareo programmato e successivamente, una volta garantita la salute della neonata, l’operazione di protesi d’anca. L’intervento di protesi d’anca è eseguito con successo all’ospedale di Torrette dal dottor Nicola Giampaolini, ortopedico giovane e brillante, coadiuvato dal dottor Leonard Meco, dal dottor Luca Pecora, anestesista, e dal medico in formazione specialistica ortopedica Gianluca Clementi. Il dottor Giampaolini descrive la tecnica utilizzata, una via anteriore mini-invasiva che ha permesso una sostituzione totale dell’articolazione senza danneggiare i muscoli, riducendo così il rischio di complicanze come la lussazione dell'anca e le differenze di lunghezza degli arti. Grazie a questa tecnica, il recupero post-operatorio è stato significativamente più rapido, un fattore fondamentale nel caso di Giada. "Nonostante la marcata fragilità ossea della paziente, siamo riusciti a impiantare la protesi senza difficoltà", afferma il dottor Giampaolini, sottolineando come la tecnica mini-invasiva, introdotta nella clinica di Ortopedia di Torrette tre anni fa, sia stata determinante per il successo dell'operazione. Nel pomeriggio dello stesso giorno, dopo l'intervento chirurgico, Giada viene trasferita di nuovo alla clinica di Ginecologia ed Ostetricia del Salesi, dove può finalmente riunirsi con la sua piccola, nata da pochi giorni. Nei giorni successivi, la paziente inizia subito a mettersi in piedi e ad avviare il suo percorso riabilitativo, un passo decisivo verso il ritorno alla normalità e alla sua nuova vita da mamma. "Il lavoro di squadra tra il prof. Andrea Ciavattini e il prof. Antonio Gigante è stato determinante per gestire questo caso complesso con successo", sottolinea quest’ultimo. Il dottor Armando Marco Gozzini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona, esprime la sua soddisfazione per il buon esito del caso: “Questa storia è un esempio della grande professionalità e capacità della nostra sanità pubblica. In situazioni complesse come questa, l’importanza del lavoro di squadra e dell’approccio multidisciplinare è fondamentale. La centralizzazione dei casi complessi nelle grandi strutture ospedaliere garantisce al paziente le migliori opportunità di cura”. A conclusione di questa straordinaria esperienza, Giada e il suo compagno esprimono il loro ringraziamento a tutti i medici e a tutto il personale sanitario che ha contribuito al successo di questa difficile operazione. “Questa mia storia, così difficile e articolata, si sta risolvendo grazie alla professionalità, precisione e disponibilità di tutti”, afferma Giada con un sorriso di gratitudine. “Ringrazio in particolare il reparto di ortopedia di Torrette, e il dottor Nicola Giampaolini, per avermi rimesso in piedi in pochissimi giorni".    

20/12/2024 10:04
"Fondi per la continuità territoriale, ricostruzione e nuove scuole. Opportunità cruciali per le Marche"

"Fondi per la continuità territoriale, ricostruzione e nuove scuole. Opportunità cruciali per le Marche"

Nella notte, la Commissione Bilancio della Camera ha approvato tre emendamenti fondamentali per la regione Marche. Gli emendamenti, proposti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, riguardano il rafforzamento della continuità territoriale, il sostegno alla ricostruzione post-terremoto e il supporto per la costruzione di nuove scuole. A commentare questi sviluppi, il capogruppo di Fratelli d'Italia, Simone Livi. Livi  ha dichiarato: "L'approvazione di 6 milioni di euro per il triennio 2025-2027 per i voli della continuità territoriale è una notizia straordinaria. Questo raddoppio rispetto alla cifra inizialmente prevista permetterà di consolidare e potenziare l'Aeroporto delle Marche, un'infrastruttura fondamentale per la regione. Grazie all'impegno del presidente Francesco Acquaroli, l'aeroporto sta rinascendo con bilanci in attivo, nuove rotte e il mantenimento della continuità territoriale, il che rappresenta un beneficio per i marchigiani, il turismo e le imprese locali". Sui fondi destinati alla ricostruzione post-terremoto, Livi ha affermato: "Il Governo ha destinato 5 milioni di euro per il 2025 e 7 milioni per il 2026 per la progettazione e l'avvio dei lavori di ricostruzione, un passo fondamentale per restituire speranza e dignità ai territori colpiti dal terremoto del 2022. A partire dal 2027, saranno messi a disposizione oltre 1 miliardo di euro per completare gli interventi. Inoltre, l'esenzione dell'IMU per il 2025 sulle abitazioni inagibili nei comuni di Ancona, Fano e Pesaro allevierà il carico fiscale delle famiglie colpite, un'ulteriore misura concreta per aiutare i marchigiani a risollevarsi". Per quanto riguarda le nuove scuole, Livi ha dichiarato: "Lo Stato si farà carico dei canoni di locazione dei contratti sottoscritti con INAIL per la costruzione di nuove scuole nei comuni di Morrovalle e Monteprandone. Questa decisione alleggerirà i bilanci comunali e garantirà che i nostri ragazzi abbiano strutture moderne e sicure per il loro percorso educativo. L'intervento va a integrare i fondi già previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), confermando l'impegno del Governo a supporto delle comunità locali". Simone Livi ha concluso: "Queste decisioni sono il risultato di un lavoro coordinato e capillare del centrodestra marchigiano che ha saputo portare all'attenzione nazionale le istanze più urgenti della nostra regione. Grazie alla costante attenzione del Governo, possiamo continuare a progredire su temi cruciali come la continuità territoriale, la ricostruzione post-terremoto e l'educazione. Questo è un segno concreto che, quando il Governo e le istituzioni regionali lavorano insieme, i risultati per i marchigiani sono reali, tangibili e significativi".  

19/12/2024 19:50
Jesi, perde il controllo dell'auto e finisce in un canale: donna estratta dai vigili del fuoco (FOTO)

Jesi, perde il controllo dell'auto e finisce in un canale: donna estratta dai vigili del fuoco (FOTO)

Questa mattina, intorno alle 10, si è verificato un incidente stradale a Jesi, lungo via Tabano. Una donna di 76 anni, al volante di un'auto, ha perso il controllo del veicolo - una Ford Focus vecchio modello - per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia locale. La vettura è uscita di strada in prossimità di un ponte finendo in un canale asciutto.  L'auto è andata completamente distrutta e la conducente è rimasta incastrata all'interno dell'abitacolo. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco di Arcevia, che hanno messo in sicurezza il veicolo ancorandolo per evitare il ribaltamento. I soccorsi sanitari sono stati garantiti dall'automedica della Croce Gialla di Falconara e dalla Croce Verde di Jesi. Con non poche difficoltà, i pompieri hanno estratto la donna dall'auto utilizzando attrezzature speciali. Una volta stabilizzata sul posto, la paziente è stata caricata in eliambulanza e trasportata al pronto soccorso dell'ospedale regionale Torrette di Ancona in codice rosso. Fortunatamente, nell'incidente non sono rimasti coinvolti altri veicoli. 

19/12/2024 13:28
Flat Tax al 7% nell'Appennino centrale: "Attiriamo cittadini pensionati provenienti dall’estero"

Flat Tax al 7% nell'Appennino centrale: "Attiriamo cittadini pensionati provenienti dall’estero"

"Una leva per il ripopolamento e lo sviluppo, attraendo cittadini pensionati provenienti dall’estero, che potranno usufruire di una tassazione semplificata e ridotta sul reddito". Questo l’obiettivo che può contribuire a realizzare la flat tax al 7%, strumento fiscale già attivo in Italia e dedicato ai cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, percettori di un reddito da pensione da un soggetto straniero, che vogliono venire a vivere dell’Appennino centrale. Le potenzialità di questa misura e gli strumenti utili per diffonderne le caratteristiche tra i soggetti potenzialmente interessati sono state descritte a Palazzo Chigi nel corso di una conferenza stampa, organizzata dal commissario straordinario al sisma 2016, Guido Castelli a cui ha partecipato il viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Il viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli: “Come Farnesina siamo molto interessati a questa iniziativa del Governo perché c’è una proiezione estera di questa norma interna. Il nostro ruolo è quello di presentare, attraverso la rete delle Ambasciate e dei Consolati che sostiene l’azione del Governo e di tutti i Ministeri, le prospettive e le opportunità che le leggi italiane offrono alle persone che vivono all’estero: sia agli iscritti all’AIRE, che possono così mantenere un richiamo alle loro origini, sia a chi è attratto dalla nostra bella Italia. In particolare, l’Appennino centrale, con i suoi piccoli centri ricchi di fascino e una qualità di vita invidiabile, rappresenta un’opportunità unica. Un progetto che la Farnesina prenderà a cuore.”. Il commissario straordinario al sisma 2016, Guido Castelli: “Storia, arte, cultura, piccoli borghi immersi in una bellissima natura. Il miglior biglietto da visita per l’Appennino centrale risiede proprio nel suo patrimonio unico e nella qualità della vita che è in grado di garantire. Siamo convinti che queste caratteristiche abbiamo un potenziale attrattivo anche nei confronti di quella platea estera che è alla ricerca di uno stile di vita ‘slow’. A ciò si vanno ad aggiungere anche i vantaggi fiscali della Flat Tax al 7%, una misura il cui potenziale non è ancora stato attivato in misura sufficiente. Oggi, con la presenza e il sostegno del viceministro Cirielli e del Ministero degli Esteri Il commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 diamo un segnale concreto del condiviso impegno per la valorizzazione dei nostri territori. Il Governo Meloni, infatti, accanto alla ricostruzione materiale post-sisma, mi ha anche affidato la riparazione economica e sociale di queste comunità e la Flat Tax al 7% si inserisce a pieno titolo all’interno di questa strategia di rilancio e sviluppo. Questa misura può suscitare interesse soprattutto, ma non solo, tra i pensionati di origine italiana che vivono in Nord America, Germania, Francia e Inghilterra. Facendo rete, l’obiettivo è quello di raggiungere una platea sempre più ampia”. La misura: è prevista la possibilità di assoggettare tutti i redditi con la formula della Flat Tax (compresi i redditi da pensione estera), le persone fisiche che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia, in un comune con meno di 20 mila abitanti situato all’interno delle zone colpite dai terremoti del 2009 e del 2016-2017. Inoltre, i soggetti interessati non devono essere stati residenti in Italia nei cinque periodi d’imposta precedenti al trasferimento e devono provenire da Paesi con i quali esistono accordi di cooperazione amministrativa in materia fiscale. L’imposta è calcolata in modo forfettario, con un’aliquota del 7% sui redditi esteri per i nove anni successivi a quello in cui diviene efficace l’opzione.  Gli incentivi fiscali hanno già confermato in più occasioni la loro funzionalità ed efficacia in diversi campi di applicazione, anche al fine di realizzare obiettivi di rilevanza sociale. Il fisco, dunque, può rappresentare un acceleratore delle politiche sociali e la Flat Tax al 7% è uno degli strumenti operativi adottati per incentivare lo sviluppo economico dei territori dell’Appennino centrale colpiti dagli eventi sismici del 2016-2017 e, al contempo, mitigare il processo di spopolamento in corso in queste aree interne (secondo i dati Istat, tra il 1° gennaio 2016 e il 1° gennaio 2022, la popolazione residente nel cratere 2016 si è ridotta del 6,3%). L’Appennino centrale si candida dunque a diventare un punto di riferimento per l’economia della terza età: quella “silver economy” che si rivolge prioritariamente ai cittadini over 65 in buona salute, con solide posizioni patrimoniali e la propensione a investire tempo e risorse nella qualità della vita.  

18/12/2024 17:42
Carabinieri, al via il concorso per per 65 allievi ufficiali: come fare domanda

Carabinieri, al via il concorso per per 65 allievi ufficiali: come fare domanda

Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 65 allievi Ufficiali dell’Arma dei carabinieri in servizio permanente. Gli aspiranti potranno presentare la domanda online da oggi fino al 15 gennaio attraverso il sito www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito iter e sostenendo le prove previste dal bando (scritte di preselezione, di composizione italiana e di conoscenza della lingua inglese, di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali, la prova orale e, infine, il tirocinio). "Decidere di arruolarsi nell’Arma significa entrare a far parte di un’organizzazione al completo servizio della comunità, il cui motto distintivo 'nei secoli fedele', racchiude tutti quei valori che devono contraddistinguere ogni uomo e donna che indossa la sua prestigiosa uniforme". "Al concorso possono partecipare i cittadini italiani in possesso del titolo di diploma o che siano in grado di conseguirlo nell’anno scolastico 2024/2025 che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il 22° anno di età", si legge in una nota. "I vincitori del concorso, ammessi al 207° Corso dell’Accademia Militare di Modena, frequenteranno un corso di formazione della durata di cinque anni, seguendo corsi militari e universitari, ad indirizzo giuridico-amministrativo presso l’Accademia Militare di Modena e, successivamente, alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, finalizzati al conseguimento della laurea magistrale in giurisprudenza". Una volta completato il ciclo di studi, i giovani Ufficiali con il grado di tenente ricopriranno incarichi di comando e responsabilità nelle varie Organizzazioni dell’Arma dei carabinieri.

18/12/2024 17:00
Fabriano, si chiude un'era: prodotta l'ultima risma di carta per fotocopie

Fabriano, si chiude un'era: prodotta l'ultima risma di carta per fotocopie

Chiunque sia andato a scuola, in ufficio o abbia semplicemente posseduto una stampante, ha probabilmente utilizzato almeno una risma di Fabriano Copy 2. Bianca, precisa, affidabile: un’icona della carta per fotocopie. Ieri pomeriggio, però, quella storia lunga quasi mezzo secolo si è ufficialmente conclusa. Nello stabilimento Giano Srl di Rocchetta di Fabriano è stata prodotta, tagliata e confezionata l’ultima risma di Fabriano Copy 2, segnando la fine di un’epoca per l’industria cartaria locale. Un momento carico di emozioni per i lavoratori del secondo turno, che, tra lacrime e un senso di vuoto, hanno svuotato gli armadietti e detto addio al proprio posto di lavoro. "Tantissime lacrime e anche un senso di vuoto e disperazione", racconta Valerio Monti, dipendente di Giano Srl e segretario Uilcom. La produzione della carta per fotocopie a Fabriano era iniziata nel 1976, portando il nome della città marchigiana in scuole, uffici e case di tutto il mondo. L’11 dicembre scorso era stata spenta la F3, la storica macchina dedicata alla produzione, e ieri, con la confezione dell’ultima bobina, si è chiuso definitivamente il ciclo produttivo. La chiusura di Giano Srl è frutto dell’accordo raggiunto nell’ambito della vertenza Fedrigoni, che prevede la dismissione della società entro la fine dell’anno. "Fabriano non produce più carta per fotocopie. Il famoso Fabriano Copy 2 non sarà più acquistabile", ha confermato Monti, evidenziando la portata simbolica di questa perdita per il territorio. La chiusura interessa 173 dipendenti, distribuiti tra i siti di Vetralla e Fabriano, che saranno posti in cassa integrazione straordinaria per un anno. Durante questo periodo, l’azienda proporrà opportunità di ricollocamento, tra cui 31 posizioni legate ai servizi nello stabilimento di Fabriano, 48 legate al business sicurezza, sempre a Fabriano, e 10 posizioni legate al business Fabriano Colore e affini nel sito di Rocchetta. Sono previste anche 16 posizioni negli altri stabilimenti marchigiani, suscettibili di incremento grazie ai prepensionamenti nel 2025, e 55 posizioni disponibili negli stabilimenti del Nord Italia (Trentino, Friuli e Veneto), accompagnate da benefit e facilitazioni per chi accetterà il trasferimento. L’azienda, in collaborazione con la Regione Marche, ha inoltre previsto attività di formazione e riqualificazione per i lavoratori che cambieranno mansione.  Con l’ultima risma di Fabriano Copy 2, sparisce uno dei simboli dell’industria cartaria locale. Fabriano, città da sempre sinonimo di eccellenza nella produzione di carta, perde un altro pezzo importante della propria tradizione industriale. Ora resta la speranza che i lavoratori coinvolti possano trovare nuove opportunità e che il territorio sappia trasformare questa crisi in un’occasione di rinnovamento. Ma per molti, la fine della Fabriano Copy 2 rappresenta la chiusura di una pagina irripetibile della storia industriale italiana.

18/12/2024 11:25
Trenitalia potenzia i servizi nelle Marche: 169 treni al giorno e oltre 2 mila posti in più per il 2025

Trenitalia potenzia i servizi nelle Marche: 169 treni al giorno e oltre 2 mila posti in più per il 2025

Trenitalia, in accordo con la Regione Marche, committente e programmatrice dei servizi ferroviari, annuncia importanti novità per il trasporto regionale del 2025. La nuova offerta prevede 169 treni al giorno e un incremento di oltre 2 mila posti a sedere rispetto al passato, una scelta strategica per rispondere in maniera efficace alle esigenze dei pendolari e dei viaggiatori occasionali. Per gli amanti delle due ruote, il 2025 porta ulteriori benefici con 1.100 posti bici disponibili ogni giorno sui treni regionali, con un incremento di 200 posti rispetto all’offerta invernale del 2024. Il trasporto delle biciclette resta gratuito nelle Marche, nei limiti dei posti disponibili, grazie al Contratto di Servizio sottoscritto tra Trenitalia e Regione Marche. Un impegno concreto per favorire la mobilità sostenibile e il turismo lento. L’offerta ferroviaria verrà ulteriormente arricchita nei fine settimana e in specifiche giornate festive, con tre nuovi treni in circolazione il venerdì e nelle giornate precedenti le principali festività, tra cui Natale, Pasqua, 25 aprile, 1° maggio e 1° novembre. La dorsale adriatica verrà ulteriormente potenziata con servizi già apprezzati durante l’estate, in collaborazione con Trenitalia TPER. Il sabato è previsto un treno in partenza da Ancona alle 8:15 con arrivo a Bologna alle 10:48 e un treno in direzione opposta da Bologna alle 11:12 con arrivo a San Benedetto del Tronto alle 15:07. Nei giorni festivi, un nuovo collegamento partirà da Ancona alle 9:45 per Bologna con arrivo alle 12:34 e un treno di ritorno da Bologna alle 13:50 con arrivo ad Ancona alle 16:40. Per garantire ulteriori opportunità di spostamento in occasione di ponti festivi e nei weekend, Trenitalia ha previsto due nuovi treni il lunedì e in alcune giornate successive alle festività, con partenza da Ancona alle 8:15 e arrivo a Bologna alle 10:48 e ritorno da Bologna alle 12:12 con arrivo ad Ancona alle 15:04. Per migliorare i collegamenti con l’Aeroporto di Ancona-Falconara e l’Ospedale Regionale, due nuovi treni festivi circoleranno in tarda mattinata, con partenza da Ancona alle 10:55 e arrivo a Fabriano alle 12:15, e ritorno da Fabriano alle 12:30 con arrivo ad Ancona alle 13:40. Entrambi i servizi effettueranno fermate strategiche ad Ancona Torrette, per l’Ospedale, e Castelferretti Aeroporto. Un'ulteriore novità riguarda i viaggiatori con animali domestici. Dall'8 dicembre all'8 gennaio, cani, gatti e altri animali domestici di qualsiasi taglia potranno viaggiare gratuitamente a bordo delle Frecce e degli Intercity. Sui treni regionali, gli animali di piccola taglia possono salire a bordo sempre gratuitamente, purché trasportati in un apposito trasportino.        

17/12/2024 20:10
Uccise l'infermiera Concetta Marruocco: ergastolo per Franco Panariello

Uccise l'infermiera Concetta Marruocco: ergastolo per Franco Panariello

Condanna all'ergastolo per Panariello, l'omicida di Cerreto d'Esi. Franco Panariello, 56 anni, originario di Torre del Greco, è stato condannato all'ergastolo dalla Corte di Assise di Ancona per l'omicidio della moglie, Concetta Marruocco, avvenuto il 24 ottobre 2023 a Cerreto d'Esi, in provincia di Ancona. La sentenza è stata emessa oggi, dopo due ore di Camera di consiglio, sotto la presidenza del giudice Roberto Evangelisti.  Panariello era accusato di omicidio volontario pluriaggravato, con aggravanti legate al vincolo di parentela, alla minorata difesa della vittima (poiché l'omicidio è stato commesso di notte) e per l'uso dell'arma. Inoltre, la condanna è stata pesantemente influenzata dalla violazione del divieto di avvicinamento alla vittima, poiché l'imputato, nonostante fosse soggetto a un braccialetto elettronico a causa di una denuncia precedente per maltrattamenti, non fu intercettato durante l'ingresso nella casa della moglie.  Il pubblico ministero Paolo Gubinelli aveva chiesto la condanna a vita per Panariello, e la richiesta è stata accolta dalla corte. Durante il processo, l'avvocato difensore, Ruggero Benvenuto, ha rivelato un episodio inquietante. Al termine dell'udienza, un parente dei familiari della vittima gli si è avvicinato, minacciandolo in dialetto napoletano con la frase "abbi paura perché io t'accido". L'avvocato ha dichiarato di voler sporgere denuncia per il grave episodio.  Nonostante la condanna, la difesa di Panariello ha annunciato che presenterà ricorso in appello, riservandosi di contestare la sentenza non appena saranno rese note le motivazioni del giudizio, che saranno disponibili tra 90 giorni. La tragedia che ha sconvolto la comunità di Cerreto d'Esi continua a far discutere, non solo per la gravità dell'omicidio, ma anche per il contesto familiare e il precedente di maltrattamenti che ha segnato la relazione tra l'imputato e la vittima.        

17/12/2024 19:56
La Pizza Gabrielloni conquista il TG1: omaggio al bomber marchigiano dopo il gol alla Roma

La Pizza Gabrielloni conquista il TG1: omaggio al bomber marchigiano dopo il gol alla Roma

Grande sorpresa ieri sera durante l’edizione delle 20 del TG1. La 'Pizza Gabrigol', creazione dedicata ad Alessandro Gabrielloni, attaccante marchigiano del Como, ha conquistato i riflettori della principale testata giornalistica nazionale. L’omaggio culinario, lanciato a maggio scorso per celebrare la storica promozione del Como in Serie A e il percorso straordinario del bomber jesino dalla Serie D fino alla massima serie, è tornato sotto i riflettori in grande stile. Non poteva essere altrimenti, considerando il momento straordinario che sta vivendo Alessandro Gabrielloni. L’attaccante, originario di Jesi ed ex Maceratese, è infatti sulla bocca di tutti dopo la brillante prestazione contro la Roma, sigillata con un gol e un assist che hanno steso la squadra di Ranieri. Un risultato che ha acceso l’entusiasmo non solo tra i tifosi del Como, ma anche nella sua terra natale, le Marche, dove Gabrielloni è considerato un esempio di sacrificio e successo. In particolare, tra Jesi, sua città natale, e Porto Recanati, è esploso l’entusiasmo. Proprio a Porto Recanati, nel locale Zia Emilia di Danilo Capitanelli – già noto per accogliere abitualmente l’altro bomber marchigiano, Walid Cheddira – è stata creata la Pizza Gabrigol. Un’iniziativa che unisce sport e cucina, esaltando l’eccellenza Made in Marche. L’idea della pizza celebrativa è nata grazie al giornalista e pluripremiato food manager Daniele Bartocci, storico cliente del locale e giudice del talent-show King of Pizza. Bartocci, già ex addetto stampa della Jesina Calcio, società che ha lanciato proprio Alessandro Gabrielloni, ha voluto rendere omaggio al calciatore marchigiano attraverso una creazione culinaria che simboleggia il suo lungo percorso verso il successo. Per chi volesse rivivere il momento, è possibile rivedere l’edizione del TG1 di ieri sera al seguente link: clicca qui.

17/12/2024 12:53
Fedrigoni, c'è l'accordo con la regione Marche: niente licenziamenti e cassa integrazione nel 2025

Fedrigoni, c'è l'accordo con la regione Marche: niente licenziamenti e cassa integrazione nel 2025

È stato sottoscritto oggi, nella sede regionale, l’accordo definitivo per Fedrigoni a tutela dei lavoratori. Il documento, siglato dall’assessore regionale al lavoro Stefano Aguzzi, i responsabili del Gruppo e i rappresentanti dei sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Chimici Carta e Stampa e la Rappresentanza Sindacale Unitaria, in presenza dell’assessore regionale Chiara Biondi, prende spunto dall’intesa firmata al Ministero del Made in Italy il 9 dicembre scorso. Prevede la revoca delle lettere di licenziamento per 173 dipendenti e l’utilizzo della cassa integrazione per l'anno 2025 con fondi residui della Regione Marche per le aree di crisi complessa pari a circa 3 milioni. "Evitare i licenziamenti - ha affermato il presidente Francesco Acquaroli - era il primo obiettivo fondamentale da raggiungere. Ora non dobbiamo abbassare la guardia. Continua il nostro impegno per trovare soluzioni strutturali tese a difendere i lavoratori e il patrimonio che il settore della carta rappresenta per Fabriano e l'intera comunità marchigiana".  “Non ci saranno licenziamenti - spiega Aguzzi – nel documento viene esplicitato che l'azienda Fedrigoni ritira tutte le procedure di licenziamento precedentemente annunciate, ci sarà successivamente una richiesta di cassa integrazione straordinaria per la riorganizzazione finanziata da fondi che abbiamo a disposizione per le aree di crisi che consentirà quindi un anno di cassa integrazione a tutti i dipendenti. Sempre nello stesso accordo si prevede che quasi la completezza dei dipendenti attualmente in forza a tempo indeterminato alla società Giano di Fabriano, quindi Fedrigoni, dovranno essere ricollocati entro il prossimo anno". La procedura è già iniziata, aggiunge l’assessore: "Per la maggior parte dei dipendenti l'impegno è il ricollocamento nelle aziende Fedrigoni della nostra regione. La Regione Marche seguirà passo passo le procedure nei prossimi mesi per capire lo stato di avanzamento e accompagneremo le ricollocazioni tramite corsi di formazione e progetti formativi. È purtroppo una situazione seria, perdiamo un'attività importante legata alla Carta, il comparto ufficio, però manteniamo sul nostro territorio tutte le altre attività legate alla Fedrigoni, quindi alle cartiere sia di Pioraco che di Castelraimondo e quanto rimane anche a Fabriano. Abbiamo soprattutto la consapevolezza di aver mantenuto una opportunità per tutti quei lavoratori che oggi dal 31 dicembre cesseranno le loro attività, entreranno in cassa integrazione, ma a mano a mano, scorrendo le settimane e i mesi, dovranno essere ricollocati".     

16/12/2024 19:17
Popsophia celebra Luigi Einaudi e Black mirror: alla Mole Vanvitelliana un viaggio tra filosofia, musica e tecnologia

Popsophia celebra Luigi Einaudi e Black mirror: alla Mole Vanvitelliana un viaggio tra filosofia, musica e tecnologia

Applausi ieri sera alla Mole Vanvitelliana di Ancona per “Il mio canto libero”, il philoshow tra Einaudi e Black mirror. Un coinvolgente ed emozionante viaggio nel concetto di libertà, una serata speciale che ha unito mondi apparentemente lontani in un unico linguaggio: un pensatore liberale come Luigi Einaudi ad un tema senza tempo come quello della libertà.  Lo spettacolo, per la regia di Riccardo Minnucci, ha coniugato la musica dal vivo, con brani iconici eseguiti dalla band Factory come “I Want to Break Free” dei Queen, Karma Police dei Radiohead e “Resistance” dei Muse, a frammenti visivi tratti da serie distopiche come Black Mirror a classici del cinema e della letteratura come Arancia Meccanica e 1984. Le citazioni filosofiche hanno arricchito il dialogo: dal pensiero libertario di Einaudi alle riflessioni di Platone su La Repubblica confrontate con l’immaginario distopico di Divergent.  “Questi brani non sono solo il grido di una generazione, ma un desiderio senza tempo – ha esordito Lucrezia Ercoli – È possibile ripercorrere la storia dell’uomo come un percorso di liberazione dalle catene verso la libertà”. Le suggestioni offerte da serie tv distopiche e dal cinema hanno saputo offrire spunti di riflessione attorno al tema ogni volta differenti. E c’è stato spazio anche per un accostamento fra il pensiero di Platone sulla società ideale de La Repubblica riletto da Karl Popper. “Secondo Popper tre filosofi sono antagonisti della libertà e sono Platone Hegel e Marx. Il governo dei migliori non consente l’alternanza. Il filosofo re assomiglia ad un dittatore moderno. Alla fine l’idea di costruire un mondo conforme ad un modello comprime le libertà di tutti – sottolinea Ercoli - e rende impossibile l’elasticità che l’individuo necessita. Ogni società chiusa dà vita ai peggiori incubi totalitari. Portiamo con noi l’elogio del dissenso e della critica come citava Einaudi perché la libertà non è una conquista stabile, ma un desiderio che deve rimanere attivo come bussola delle nostre azioni individuali e collettive”. A dividere il palco con Lucrezia Ercoli il segretario della Fondazione Einaudi, Andrea Cangini: “Tra gli uomini di Stato del suo tempo solo Luigi Einaudi ha avuto fiducia nei giovani. Ritenne di mettere al centro di tutto la persona. Lo sviluppo di una società dipende dallo sviluppo degli individui e non il contrario come si ritiene spesso oggi. Il metodo einaudiano “Conoscere dibattere deliberare” è la chiave per l’analisi dei fenomeni complessi e chi ha responsabilità pubbliche ha il dovere di dedicare tempo e risorse mentali allo studio dei fenomeni”.  La serata si era aperta con i saluti istituzionali dell’assessore regionale al bilancio Goffredo Brandoni che ha sottolineato come dopo il debutto a Palermo lo spettacolo non poteva non fare tappa ad Ancona, dell’assessore alla cultura Anna Maria Bertini che ha ricordato i tanti appuntamenti con Popsophia nel corso del 2024, da quelli natalizi a dicembre 2023, alla giornata della memoria, arrivando al festival nazionale di marzo e all’inaugurazione della riapertura dell’anfiteatro romano. L’assessore al turismo Daniele Berardinelli ha anticipato inoltre come nel 2025 lo spazio predisposto per gli appuntamenti di Popsophia saranno più capienti per consentire a tutti di partecipare.  Dalle prenotazioni emerge infatti un pubblico sempre più variegato proveniente da ogni angolo della regione Marche ma sono solo: ieri sera erano presenti spettatori dall’Abruzzo, dal Veneto, dalla Toscana, dall’Umbria e dal Lazio, a dimostrazione del fatto che gli spettacoli del festival sono non solo appuntamenti culturali, ma un volàno turistico capace di attrarre pubblico e presenze.  Ad un anno dall’arrivo di Popsophia nel capoluogo dorico il bilancio è di soddisfazione culturale e di gratitudine per la città di Ancona. Il 2025 annunciato da Lucrezia Ercoli sarà ancor più coinvolgente e prevederà l’approdo di Popsophia in uno spazio culturale più capiente per consentire a tutto l’affezionato pubblico del festival di partecipare.

14/12/2024 17:10
Uil Poste Marche in sciopero: "Precariato e dispositivi di protezione insufficienti"

Uil Poste Marche in sciopero: "Precariato e dispositivi di protezione insufficienti"

Blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive per i lavoratori di Poste Italiane, circa 2800 nelle Marche, da oggi fino al 9 gennaio. Lo sciopero che ha impattato maggiormente su recapito e uffici postali, è stato proclamato da Slc Cgil e Uilposte contro una riorganizzazione che rischia di danneggiare lavoratori e cittadini. “Abbiamo escluso il 16 dicembre per via della scadenza Imu e a salvaguardia dei servizi essenziali - fa notare Michele Spettatori, segretario generale UILposte Marche - ma non voltiamo le spalle ai lavoratori. Carenze di organico, pressioni, precariato e dispositivi di protezione insufficienti sono problemi che non possiamo ignorare. Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare attivamente allo sciopero”. Proprio la Uilposte, ieri, ha incontrato i lavoratori delle Marche alla presenza dei segretari nazionali Silvia Cirillo e Giuseppe Franchina. Ne è nato un confronto ricco di contenuti con uno scambio che ha coinvolto anche la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli, la quale ha sottolineato il ruolo strategico di Poste Italiane per il Paese e l’importanza di un sindacato vicino alle persone. Un settore vitale che vive in un contesto di continue riorganizzazioni aziendali e precarietà lavorativa. “È inaccettabile - ha detto la segretaria Cirillo - che in un’azienda così strategica si firmino accordi di riorganizzazione in tempi record, escludendo Uil e Cgil, sindacati confederali storicamente rappresentativi. Questo ha ricadute pesanti sui posti di lavoro, mentre il precariato dilaga, lasciando ventimila persone in attesa nelle graduatorie e senza risposte concrete per i lavoratori in emergenza abitativa e familiare. I precari sono costretti a lavorare in condizioni difficili, temendo per il loro futuro, con mezzi inadeguati e dispositivi di protezione spesso insufficienti. Con la privatizzazione, l’intelligenza artificiale e l’incertezza del servizio universale, il rischio è un abbassamento della qualità del lavoro che coinvolgerà ogni settore. È necessario agire con fermezza per evitare questo scenario”. Secondo Franchina siamo di fronte a “riorganizzazioni approssimative, che avrebbero richiesto mesi di trattativa in condizioni normali. Non condividiamo né il metodo né le risposte in termini di organico, che rischiano di portare a una mobilità collettiva coatta negli Uffici Postali. Inoltre, l’indennità di relazione non valorizza le professionalità e risulta inadeguata rispetto al costo della vita. Per questo non le abbiamo firmate”. Franchina ha anche denunciato la mancanza di una progettualità chiara nella divisione DTO e l’assenza di un confronto sindacale efficace. L’incontro ha ribadito l’impegno della UILposte a essere al fianco dei lavoratori, affrontando le sfide con coraggio e determinazione. Il messaggio è chiaro: il sindacato deve restare sul territorio, sempre tra le persone e con le persone, per difendere diritti, dignità e condizioni di lavoro.

14/12/2024 16:20
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