A partire dal 1° novembre 2024, il pagamento delle prestazioni sanitarie, prenotate tramite il CUP unico regionale, sarà garantito dal Sistema Sanitario Regionale mediante il servizio PagoPA, grazie all’intermediazione tecnologica di Mpay.
“L’inserimento nel circuito Mpay di tutti gli enti del Sistema Sanitario Regionale – spiega l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini - ha reso possibile integrare le tradizionali modalità di pagamento dei ticket sanitari, direttamente agli sportelli casse CUP o tramite conto corrente postale, con i pagamenti on line”.
Attualmente il sistema di pagamento dei ticket sanitari, che conta circa 2 milioni di pagamenti all’anno, è misto tra sistemi tradizionali, quali sportello CUP, banca, uffici postali, e pagamenti elettronici effettuati tramite una integrazione applicativa tra il CUP unico regionale e Mpay.
Per favorire il processo di innovazione organizzativa e tecnologica, la Regione Marche ha da tempo promosso l’utilizzo di infrastrutture tecnologiche abilitanti per l’erogazione di svariati servizi applicativi e telematici a cittadini e imprese. Tra questi è stato istituito il Sistema informativo regionale dei pagamenti elettronici Mpay, che consente l’interoperabilità tra le amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento (PSP) garantendo agli utenti il pagamento delle somme dovute alla Regione e alle amministrazioni per le quali la Regione Marche funge da intermediario.
Al momento della prenotazione, per chi si recherà presso gli sportelli Cup sarà fornito contestualmente il bollettino di pagamento PagoPA; per chi prenota telefonicamente, sarà possibile ottenere il bollettino recandosi successivamente presso gli sportelli CUP o presso le farmacie dotate di sportello CUP; in alternativa si può recuperare il bollettino accedendo al portale MyCupMarche oppure tramite la app Salute Marche.
“L’obiettivo – chiarisce Saltamartini - è quello di implementare nel Cup unico regionale la funzionalità che consenta di generare al momento della prenotazione delle prestazioni sanitarie l’Identificativo Univoco di Versamento (Iuv) ovvero il codice generato dall’Ente creditore che identifica univocamente il pagamento PagoPA effettuato dall’utente e lo associa alla richiesta di pagamento oppure alla posizione debitoria, fornendo contestualmente agli utenti il bollettino di pagamento PagoPA, avvalendosi di Mpay quale intermediatore tecnologico tra Cup e PagoPA, e consentire così agli utenti di poter usufruire di tutti i canali di pagamento previsti”.
Gli enti del Ssr dovranno provvedere a rendere disponibili, presso gli sportelli CUP/casse, idonei Point of Sale (Pos) abilitati ai pagamenti PagoPA. La piattaforma PagoPA, realizzata per semplificare e aumentare la qualità e la quantità di servizi di pagamento offerti da ogni Pubblica Amministrazione nella massima sicurezza, è una modalità standardizzata di pagamento che si può utilizzare attraverso numerosi strumenti e canali di pagamento sia fisici (banche, uffici postali, esercenti convenzionati quali bar, tabaccherie, supermercati, dove è presente il logo PagoPA) che virtuali (servizio homebanking, o altri servizi di pagamento digitali) grazie a cui possono essere effettuati tutti i pagamenti dovuti da cittadini e imprese verso qualsiasi tipologia di ente pubblico.
È spirato ieri, all'età di 99 anni, nella sua abitazione a Fabriano l'ingegner Francesco Merloni, presidente onorario di Ariston Group. Ne dà notizia la stessa azienda. Merloni, che è stato parlamentare, ministro e capitano d'industria, lascia la moglie Maria Cecilia Lazzarini e i figli Paolo, presidente di Ariston Group, Francesca e Claudia.
"Imprenditore e Cavaliere del Lavoro, Francesco Merloni - ricorda l'azienda - è stato uno dei protagonisti dell'industria italiana che, raccogliendo l'eredità del padre Aristide, ha dedicato la sua carriera allo sviluppo internazionale dell'azienda di famiglia".
Una vita multiforme, quella di Francesco Merloni: parlamentare, ministro, capitano d'industria. Ma tutte con le Marche come baricentro, Fabriano, in particolare. Il 17 settembre scorso aveva festeggiato i 99 anni circondato dall'affetto della sua famiglia. Era legato indissolubilmente anche alla Fondazione "Aristide Merloni", ente di ricerca di eccellenza nella promozione e nello sviluppo della cultura imprenditoriale territoriale, di cui era presidente.
Figlio di Aristide Merloni, fondatore dell'Ariston e delle Industrie Merloni si era laureato in Ingegneria industriale all'Università di Pisa. Negli anni '50 entrò a lavorare nell'azienda di famiglia. Entra in Parlamento, per la prima volta e come senatore, nel 1972 con la Democrazia Cristiana. È stato rieletto anche in altre sei legislature: cinque alla camera e un'altra al senato.
Nel primo governo presieduto da Giuliano Amato viene nominato Ministro dei Lavori pubblici, giurando il 28 giugno 1992 nelle mani del neo-Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Con la caduta di Amato e l'incarico al Governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi, Merloni è stato confermato Ministro fino alla fine del Governo Ciampi, 11 maggio 1994. Sua la cosiddetta Legge Merloni, una radicale riforma del sistema degli appalti pubblici, realizzando anche la trasformazione dell'Anas in Ente pubblico economico.
Con la scomparsa della Dc, Francesco Merloni si iscrisse al gruppo parlamentare dei Popolari democratici - l'Ulivo ha continuato. Alle elezioni primarie del Partito Democratico nel 2007 dichiarò di sostenere la candidatura di Enrico Letta, amico personale di lunga data di Merloni, a segretario del Pd. Grande amico anche dell'ex premier, Romano Prodi. Accanto alla sua esperienza politica, ha proseguito la sua seconda vita di successo, da capitano d'industria.
Nello stabilimento di Matelica ha iniziato a produrre bombole e serbatoi per il gas, quindi a Castelraimondo i pannelli fotovoltaici per scaldare l'acqua, a Fabriano gli scaldabagni. In pochi anni nasce Merloni Termosanitari, poi divenuta Ariston Group specializzata in impianti di riscaldamento e climatizzazione. Una multinazionale presente con siti in 17 nazioni, complessivamente sono 29, e che ha chiuso il bilancio 2023 con 3.1 miliardi di euro di ricavi, 212 milioni di euro di utile netto. Gruppo quotato alla Borsa di Milano dal 2021 e quel giorno Francesco Merloni, con suo figlio Paolo a cui nel 2011 aveva passato le redini di Ariston, era presente per suonare la campanella.
Probabilmente la vita che più amava Francesco Merloni era quella con la sua famiglia: la moglie Maria Cecilia Lazzarini e i figli Paolo, Francesca e Claudia. "Si chiude definitivamente un'epoca", il commento commosso dell'ex sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, storico collaboratore di tutta la famiglia Merloni.
Si unisce al cordoglio per la scomparsa del cavalier Francesco Merloni l'Amministrazione comunale di San Ginesio: "La scomparsa dell'ingegnere Francesco Merloni provoca un grande dispiacere e una grandissima perdita per la nostra Comunità. La vicinanza di Merloni con il borgo di San Ginesio coincide con uno dei momenti più difficili che abbiamo dovuto affrontare, il post sisma 2016. L’impegno profuso dalla Fondazione “Aristide Merloni” da Lui presieduta ha fatto si che iniziative di livello mondiale e progetti di rinascita sociale fossero calibrati sul nostro specifico contesto e sempre con l’occhio rivolto all’interesse della Comunità. Uno su tutti merita un’attenzione particolare: la creazione e l’attivazione del Punto di Telemedicina (Health Point) che è diventato un modello regionale di gestione della sanità sul territorio. Voglio esprimere anche a nome di tutta la comunità ginesina, le più sincere condoglianze e vicinanza a tutta la famiglia Merloni".
Anche la città di Matelica piange il presidente onorario di Ariston, ex ministro, originario di Fabriano. In quella che è la città di Mattei, Francesco Merloni contribuì a portare lavoro con l’apertura della fabbrica di produzione delle bombole, oggi la Antonio Merloni Pressure Vessels. C’era anche lui, lo scorso marzo, all’inaugurazione della nuova linea produttiva dello stabilimento matelicese. "
L’Italia intera piange un uomo visionario, degno erede del padre Aristide e grande protagonista dell’economia tricolore – commenta il sindaco Denis Cingolani – uno dei più grandi uomini che il nostro territorio ha partorito, sempre vicino alla nostra comunità e attento agli sviluppi dell’intera nazione. Ha lavorato per le sue aziende, ma anche per lo Stato essendo stato ministro dei Lavori Pubblici per ben due volte. Vero protagonista di quel miracolo economico che cambiò radicalmente la nostra nazione, trasformando l’economia locale da agricola in industriale. Saremo sempre grati per la sua opera e soprattutto per il grande amore dimostrato alla propria gente. Qualche mese fa lo abbiamo accolto per i festeggiamenti nella storica azienda della sua famiglia a Matelica, un vero onore averlo ascoltato con i suoi vivi ricordi di un tempo lontano, ma più che mai attuali. Grazie Ingegnere, Matelica la ricorderà per sempre”.
“Sul voto per rinnovare i Consigli provinciali nelle Marche "il risultato dal nostro punto di vista è un risultato soddisfacente". Hanno registrato un aumento in maniera forte della nostra rappresentanza nei rispettivi consigli".
Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Acquaroli sui risultati delle ultime votazioni provinciali. "Se si fosse votato per il rinnovo dei presidenti il centrodestra - ha aggiunto - avrebbe vinto su quattro delle cinque province, questo è un dato aritmetico molto importante".
"Era assolutamente impensabile solo qualche mese fa, qualche anno fa - ha sottolineato Acquaroli - significa che l'andamento delle elezioni amministrative comunque ha comportato un riequilibrio degli assetti istituzionali". "È un elemento che ci deve sicuramente soddisfare - ha commentato ancora Acquaroli - ma non ci deve illudere che in futuro tutto sarà semplice, legare ad esempio questo tipo di elezioni a altre elezioni che sono in futuro. Ogni elezione è una partita a sé stante - ha ammonito - bisogna continuare a lavorare sugli obiettivi da raggiungere per le nostre comunità, lavorare su quella che è la ricostruzione di una visione, cercando di rimettere le Marche, i marchigiani, al centro delle dinamiche del Paese".
"Questo credo che sia solo uno stimolo, - ha proseguito - perché, se da una parte bisogna lavorare, dall'altra parte bisogna riscontrare che su questa visione, su questo progetto, ci troviamo d'accordo in sintonia con tante amministrazioni provinciali anche di natura civica e questo è per noi una grande gratificazione".
Negli scorsi giorni, presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, per la prima volta nella regione Marche, è stato eseguito un intervento mini-invasivo su due pazienti affetti da tumore neuroendocrino del pancreas.
I due interventi sono stati eseguiti dal professor Marco Marzioni e dal dottor Giuseppe Tarantino, dello staff della clinica di Gastroenterologia Epatologia ed Endoscopia Digestiva D’urgenza, diretta dal professor Antonio Benedetti, con il supporto del professor Stefano Crinò, dell’ospedale universitario ed Università degli Studi di Verona.
“L’intervento – spiega il professor Marco Marzioni - è consistito nella ablazione con radiofrequenza sotto guida ecoendoscopica delle due lesioni tumorali che avevamo già precedentemente studiato. In sostanza, con una ecografia endoscopica si raggiunge la lesione del pancreas con una sonda dedicata; la sonda è collegata ad un generatore che surriscalda il nodulo, di fatto bruciando le cellule tumorali . Le radiofrequenze sono una forma particolare di corrente che consente di praticare incisioni molto precise e “bruciano” in maniera selettiva la lesione. Questa tecnologia consente, inoltre, il trattamento di lesioni non aggredibili mediante l’intervento chirurgico tradizionale”.
“I due pazienti – precisa il dottor Giuseppe Tarantino - erano affetti da una forma particolare di tumore neuroendocrino, l’insulinoma; questa neoplasia causava nei due pazienti delle pericolose crisi ipoglicemiche, per le quali dovevano seguire delle specifiche terapie e controlli. Già dopo poche ore dall’intervento tutti i sintomi e le anomalie di laboratorio erano sparite; dopo un paio di giorni di osservazione i pazienti sono stati dimessi. Siamo molto felici per i due pazienti, anche perché l’alternativa per loro sarebbe stata quella di una chirurgia maggiore del pancreas”.
L’insulinoma del pancreas generalmente viene trattato con l’intervento chirurgico ma in alcuni casi, come quelli dei pazienti trattati all’Aoum, è possibile offrire terapie alternative alla chirurgia altrettanto efficaci.
A questo proposito, il professor Antonio Benedetti – direttore della clinica di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva D’urgenza – commenta: “I due casi clinici dimostrano che l’innovazione tecnologica ha un effetto diretto nel migliorare la salute dei pazienti; dimostrano anche l’importanza e il valore aggiunto della gestione multidisciplinare, come abbiamo fatto in questo contesto con i colleghi della clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti e della Clinica di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo coinvolti nel nuovo trattamento di cui, in Italia, pochi centri dispongono”.
Esprime grande soddisfazione il direttore Generale Aoum – dottor Armando Marco Gozzini: “Questi interventi dimostrano la forza di una squadra, la grande professionalità medica , nonché l’impegno e la dedizione messi in campo per risolvere i problemi di salute dei pazienti a volte anche molto complessi”.
Il rettore Gian Luca Gregori congratulandosi con le equipe che hanno per la prima volta nelle Marche eseguito questo intervento sottolinea: “Investire sull’alta formazione, sulla ricerca scientifica e sulla transdisciplinarità ci permette di formare quelle competenze necessarie al progresso della medicina, fondamentali per mantenere l’eccellenza a beneficio di tutta la comunità”.
Dopo le dichiarazioni di ieri sul bilancio regionale espresse da Livi, capogruppo del consiglio regionale di Fratelli D'Italia, oggi il Partito Democratico delle Marche ha espresso forti preoccupazioni sulla relazione della Corte dei Conti riguardante la gestione della sanità marchigiana e dell’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche (ATIM).
"Le osservazioni sollevate dalla Corte dei Conti durante la parificazione del bilancio 2023 confermano quanto il nostro partito afferma da tempo, e questo non ci tranquillizza di certo" è il commento Segretaria regionale del PD Marche Chantal Bomprezzi.
Secondo i dem la relazione dell'organo costituzionale dello Stato italiano ha evidenziato come, nonostante alcune percentuali di recupero sui ricoveri programmati, persistano gravi difficoltà nella gestione delle liste d'attesa e delle prestazioni ambulatoriali. Un settore particolarmente critico è quello degli screening oncologici, con dati preoccupanti sul recupero delle prestazioni.
"La Regione deve affrontare con urgenza queste criticità. Non possiamo accettare che i cittadini marchigiani continuino a subire disservizi, specialmente in ambito sanitario", ha dichiarato la Segretaria PD. "Serve una strategia concreta per ridurre i tempi di attesa e garantire a tutti l’accesso a cure di qualità, altrimenti il sistema sanitario pubblico rischia il collasso. Ma non mi sembra, però, che questa maggioranza sia intenzionata ad andare in questa direzione".
"Tra i temi al centro della critica c’è la gestione dell’ATIM, che secondo la Corte presenta problemi legati al mancato rispetto di principi basilari di contabilità e programmazione. "Il fallimento dell'ATIM è sotto gli occhi di tutti", ha affermato Bomprezzi. "Sono stati spesi più di 8 milioni di euro senza che vi sia alcuna evidenza di risultati concreti per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche. È inconcepibile continuare a finanziare un doppione sperperando soldi pubblici, senza invece pensare a un progetto serio di rilancio del turismo e delle infrastrutture di questa regione. È tempo di voltare pagina e di restituire alla nostra regione un governo all’altezza delle sfide presenti e future", ha concluso Bomprezzi.
Giunta alla sua sesta edizione, la versione “diffusa” dell’evento Climbing for Climate, organizzato dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile – Rus e dal Club Alpino Italiano – Cai, cambia nome e prende il titolo di Action for Climate 2024, per sottolineare la varietà delle iniziative e dei luoghi in cui gli Atenei italiani aderenti si impegnano per la sensibilizzazione sui cambiamenti climatici.
Anche quest’anno, la Rus invita i propri Atenei aderenti a organizzare azioni simboliche e coordinate di sensibilizzazione sugli effetti dei cambiamenti climatici sul territorio, lanciando un appello per la lotta al cambiamento climatico (Sdg13) e la promozione della vita sulla terra/protezione della biodiversità (Sdg15), ma anche per la promozione di un turismo sostenibile (Sdg8), dell’inclusione sociale ed economica di chi vive in aree periferiche (Sdg10) e del supporto alle comunità sostenibili (SDG11). Gli Atenei organizzano attività di varia natura e in contesti differenti: camminate, escursioni, conferenze, laboratori, piantumazioni, azioni di clean-up e molto altro.
A quasi 5 anni dal Green Deal Europeo e a un anno dallo storico “transitioning away” di Cop28, le conseguenze del cambiamento climatico sui nostri territori e sulle nostre vite quotidiane divengono sempre più manifeste. Anche nel 2024, la tendenza al riscaldamento del pianeta ha continuato a crescere e numerosi record di temperature sono stati riscritti. Le politiche sulle emissioni prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili si sono dimostrate insufficienti a generare una tangibile inversione di tendenza. Così, ad oggi il percorso verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu sembra ancora lontano dalla sua meta. Alla luce di ciò, le Università aderenti all’iniziativa Action for Climate 2024, il CAI e la RUS rivolgono alle istituzioni regionali e nazionali l’appello a adoperarsi affinché il patrimonio territoriale venga preservato e arricchito, attraverso la protezione e il riequilibrio delle sue dotazioni finite e dei flussi di risorse rinnovabili.
L’Università di Macerata, in collaborazione con gli altri Atenei marchigiani – Università di Camerino, Università Politecnica delle Marche, Università di Urbino Carlo Bo – e con il supporto di Cai Marche, Cosmari, Legambiente Marche, Plastic Free e Civitanova Green Life, organizza una passeggiata lungo il fiume Chienti nella giornata di sabato 5 ottobre 2024 coinvolgendo studenti, docenti e personale amministrativo. La camminata, con ritrovo ore 9.30 alla Basilica di Santa Maria a piè di Chienti e rientro previsto alle ore 16, si snoda su un percorso pianeggiante prevalentemente lungo il fiume, dalla Basilica di Santa Maria a piè di Chienti nel Comune di Montecosaro alla Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti nel Comune di Sant’Elpidio a mare, per circa 7 km all’andata e altrettanti al ritorno. I partecipanti sono invitati a munirsi di guanti da lavoro perché durante la camminata verrà effettuata un’attività di clean-up e river litter monitoring insieme a Legambiente Marche. Nello specifico, oltre alla pulizia lungo il percorso, verrà svolto il monitoraggio della sponda del fiume utile nella raccolta dei dati sulla presenza e sulla tipologia di rifiuti abbandonati in loco o portati dalle correnti. Questo tipo di indagine, attraverso uno speciale protocollo standardizzato, aiuta a valutare l’inquinamento da rifiuti e a sviluppare strategie per la prevenzione e la salvaguardia degli ecosistemi fluviali.
Attraverso questa attività, i partecipanti avranno l’opportunità di comprendere direttamente l’origine e l’impatto dei rifiuti sulla biodiversità, e di contribuire concretamente alla conservazione dell’ambiente. Sono inoltre previsti approfondimenti sui temi dell’inquinamento della bassa valle del Chienti, della mobilità sostenibile e dell’economia circolare, oltre che sulle caratteristiche storico-artistiche e architettoniche delle Basiliche.
Gli Atenei marchigiani organizzano insieme un evento di condivisione di conoscenze per moltiplicare l’impegno concreto, a livello individuale e collettivo, nel ridurre le emissioni di gas climalteranti e nel conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
L’AFC nasce in seno all’evento Climbing for Climate. Giunto alla sua sesta edizione, il Cfc è nato nel 2019 su iniziativa dell’Università di Brescia la quale, quest’anno, insieme all’Università di Padova e in collaborazione con le Università RUS del Veneto, l’Università di Trento e le sezioni CAI di Brescia e di Padova, ha coordinato l’organizzazione di un evento di rilevanza nazionale sui ghiacciai del gruppo della Marmolada.
L’Action for Climate è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - MASE, dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – CRUI, dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS, dal Comitato Glaciologico Italiano – CGI e dal Club Alpino Italiano – CAI.
Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ancona, in collaborazione con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha messo a segno un'importante operazione antidroga a Falconara Marittima. L'intervento ha avuto inizio con il rinvenimento di un pacco sospetto contenente dosi di canapa sativa ad alto contenuto di THC, destinato a un'azienda del settore commercio di tartufi, inattiva da anni.
Il pacco, intercettato in un magazzino adiacente all'aeroporto di Falconara, ha insospettito i funzionari doganali e le Fiamme Gialle. Questo ha portato all'approfondimento delle indagini e alla perquisizione dei locali aziendali, situati in una sede esterna all'aeroporto. Durante l'ispezione, i finanzieri hanno scoperto un laboratorio completo, dotato di generatori di elettricità, un impianto di irrigazione e diverse attrezzature specifiche per la coltivazione, lavorazione e confezionamento della droga. All'interno dei locali sono stati rinvenuti 40 kg di sostanza stupefacente.
Le analisi del materiale sequestrato, condotte in collaborazione con il Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica per Marche e Abruzzo della Polizia di Stato, hanno rivelato che il THC presente nei campioni raggiungeva una concentrazione del 20%, circa 100 volte superiore al limite legale previsto per la coltivazione della cosiddetta "canapa light".
L'operazione è parte dei controlli intensificati presso l'aeroporto di Falconara, volti alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope. Al termine dell'intervento, i finanzieri hanno denunciato a piede libero una persona alla Procura di Ancona per spaccio di sostanze stupefacenti. Le autorità sottolineano che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza dell'indagato sarà accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.
Il capogruppo del consiglio regionale di Fratelli D'Italia, Simone Livi, si esprime sulla parifica del bilancio avvenuta oggi, giovedì 26 settembre: “Il giudizio di parifica della Corte dei Conti conferma il buongoverno della Regione a guida Francesco Acquaroli. Questa mattina è stato parificato il bilancio della Regione Marche per il 2023 con un giudizio positivo che evidenzia il buon andamento delle politiche e delle riforme messe in essere dal centrodestra e che proprio nell’anno preso in esame hanno iniziato a prendere corpo".
"Non possiamo non sottolineare con soddisfazione il giudizio della Corte sulla riforma sanitaria, che definisce le Marche come una regione modernissima nel percorso di riqualificazione e potenziamento della rete sanitaria nel suo complesso, con l’abolizione dell’azienda regionale Asur, la creazione delle cinque AST, l’ammodernamento degli istituti sanitari, l’impegno per il recupero delle liste d’attesa, azioni che nel loro complesso hanno ben assorbito le conseguenze della pandemia e del contesto generale. - continua Livi - La Corte ha confermato il mantenimento dell’equilibrio economico dell’intero settore sanitario che è quello che assorbe gran parte della quota del bilancio regionale. Così come ha attestato il buon andamento della ricostruzione post-sisma e dell’impegno delle numerose risorse a disposizione, a partire dal PNRR e dalla nuova programmazione europea 21-27. La Marche infatti si collocano tra le prime regioni in assoluto per avanzamento dei Fondi Europei, una leva importante per il tessuto economico e sociale, rafforzato anche dagli investimenti previsti nell’Accordo di Coesione. La Giunta Acquaroli con la sua politica del fare presto e bene sta trasformando le Marche, senza aumentare le tasse per i cittadini e rispettando gli equilibri dei conti, assicurando il finanziamento di nuovi investimenti, soprattutto in edilizia sanitaria, in infrastrutture, nel sostegno alle imprese, nel rilancio del turismo e dei territori, ma non solo".
Conclude: "L’obiettivo è, dunque, proseguire su questa strada: conti in ordine e porre tutte le azioni necessarie per garantire i servizi essenziali per tutti i cittadini, famiglie e imprese, favorendo lo sviluppo economico, sfruttando al meglio le cospicue risorse messe a disposizione dalle istituzioni nazionali ed europee, perché la tenuta dei conti pubblici è alla base della crescita economica sostenibili ed inclusiva che il centrodestra sta implementando in Regione”.
Camion si ribalta prima dell’ingresso dell’autostradale. I vigili del fuoco sono intervenuti, alle ore 15:00 circa a Falconara Marittima, alla rotatoria nei pressi del casello autostradale di Ancona nord, per un autoarticolato che si è parzialmente rovesciato appoggiandosi sul guardrail.
L’autista è uscito dalla cabina in autonomia. Nell’urto il serbatoio dell’automezzo si è danneggiato e la squadra dei vigili del fuoco sul posto ha tamponato la perdita di gasolio con apposita attrezzatura turafalle. La messa su strada è stata effettuata in collaborazione con una ditta privata. Sul posto la polizia locale e la polizia stradale.
Tragica mattinata a Fano, uno studente di 14 anni è morto dopo aver accusato un malore mentre era in classe. Aveva chiesto di uscire dall'aula per recarsi in bagno dicendo di sentirsi male e, al rientro, si è accasciato a terra privo di sensi, davanti ai compagni.
È accaduto all'istituto Olivetti, stamani. Sul posto sono arrivati subito i genitori del ragazzo, i sanitari del 118 che hanno tentato di rianimare il giovane anche con il defibrillatore, ma il tentativo è risultato vano. Alcuni compagni di classe, turbati dalla morte del compagno, sono tornati a casa con i propri genitori. Sul posto i carabinieri per gli accertamenti del caso e per ricostruire l'accaduto.
Il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, che ha espresso la sua vicinanza alla famiglia del giovane di soli 14 anni parla di "una giornata di grande dolore per la comunità" esprimendo la sua vicinanza alla famiglia del ragazzo "figlio di una dipendente comunale".
Il giovane aveva già manifestato patologie cardiache pregresse. È deceduto in ambulanza, durante il trasporto, inutili i tentativi di rianimazione effettuati dal personale sanitario. Non è stata disposta autopsia, in quanto la morte è sopraggiunta per un malore di cause naturali, come ha constatato anche il magistrato della procura di Pesaro, non predisponendo dunque ulteriori accertamenti. La salma è già stata restituita ai familiari.
Momenti di paura al pronto soccorso dell'ospedale regionale di Torrette ad Ancona, dove, nella notte, un colpo di pistola è partito accidentalmente dall'arma di una guardia giurata. Il colpo, esploso mentre l'uomo mostrava l'arma a un collega all'interno del gabbiotto di sorveglianza, ha perforato una parete e si è conficcato in una porta tagliafuoco. Fortunatamente, nessuno è stato colpito direttamente, ma i calcinacci causati dall'impatto lieve hanno graffiato il braccio di una ragazza che si trovava nella sala d'attesa.
Il metronotte, un 58enne, è stato condotto dalla polizia in Questura e deferito a piede libero per esplosioni pericolose e lesioni personali gravi. Sul posto anche la Scientifica per gli accertamenti.
Quando i poliziotti sono intervenuti, la guardia giurata in servizio, dalla cui pistola è partito il colpo, era in stato confusionale per quanto successo. Inizialmente l'uomo non è stato in grado di riferire cosa fosse successo ma in seguito ha ammesso ai poliziotti che, mentre mostrava l'arma ad un'altra guardia lì in servizio di portierato, accidentalmente è partito il colpo dalla sua pistola un colpo. La guardia giurata però non ha capito come sia accaduto.
In riferimento all’episodio avvenuto nella sala d’attesa del pronto soccorso, la direzione generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche "condanna fermamente l’incidente relativo all’"inadeguato uso" di armi da parte di un operatore della ditta a cui è appaltata la vigilanza per la sicurezza degli utenti e degli operatori sanitari. Si ritiene che le armi debbano essere custodite con la massima diligenza e caricate solo in caso di estrema necessità".
La direzione generale comunica, inoltre, di voler assumere "tutte le misure necessarie nel modo più rigido riguardo a responsabilità personali e contrattuali con il fornitore del servizio di vigilanza".
Un ragazzo 26enne di Jesi conosce una presunta estetista di Macerata attraverso Instagram. Si invaghisce di lei, entrano in intimità e si spogliano davanti alla webcam, "lei" però poi lo ricatta estorcendogli denaro. Il ragazzo, impaurito dalla possibile pubblicazione dei suoi video, paga 1700 euro.
La storia inizia a luglio, quando il 26enne inizia a scriversi con la presunta estetista di Macerata. La conversazione è continuata anche attraverso Telegram in maniera sempre più regolare.
Vista la sintonia hanno deciso di fare una videochiamata per entrare in intimità tra loro. La chiamata è durata pochi secondi, con il ragazzo che si è visto arrivare alcuni messaggi minatori: "Se mi blocchi – diceva lei – ti giuro che inizio a mandare il tuo video nudo a tutti i tuoi amici". E ancora: "Mio figlio è ammalato in ospedale, il medico mi ha chiesto 7.850 euro per salvarlo, quanti soldi puoi mandarmi ora? Ed io cancello tutto… non scherzo!".
Il giovane avrebbe versato inizialmente 400 euro, ma viste le continue minacce, il ragazzo ha versato altri 900 euro su paypal e 200 tramite un bonifico. Il ragazzo poi, sentendosi chiedere altri soldi, ha deciso di querelare il truffatore. Attraverso l'Iban si è risaliti all'identità della finta estetista: un 27enne della Guinea con precedenti per truffa e false attestazioni. Il conto era stato aperto tramite un permesso di soggiorno regolare ad Arezzo.
L'intelligenza artificiale a supporto della diagnosi precoce delle lesioni nodulari polmonari: la Pneumologia dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (Aoum) ha recentemente "implementato, con ottimi risultati", l'utilizzo di un sistema di navigazione broncopolmonare basato su algoritmi di intelligenza artificiale nella complessa diagnosi dei noduli polmonari.
In questo modo si incrementa la potenzialità diagnostica dell'approccio mini-invasivo endoscopico ai noduli polmonari (fino all'87%) e si dispone di "un'efficace arma in più per garantire l'ottimizzazione del profilo costo e rischio beneficio delle procedure".
"L'approccio diagnostico per via broncoscopica dei noduli polmonari periferici - spiega l'Aoum - rappresenta una sfida per la pneumologia interventistica. Al fine di incrementare la resa diagnostica di queste lesioni di difficile accessibilità, negli ultimi anni sono state sviluppate nuove metodiche di localizzazione e di navigazione endoscopica, tra le quali il BodyVision appare senza dubbio tra le più promettenti".
Si tratta di un "sistema di navigazione basato sulla fluoroscopia aumentata che, usando algoritmi di intelligenza artificiale, permette di migliorare la visualizzazione, la localizzazione e il campionamento dei noduli polmonari".
L'innovativa strumentazione è in dotazione presso la Pneumologia Interventistica dell'Aoum, che si configura come "uno tra i soli quattro centri in Italia a utilizzarla (Ospedale Policlinico Sant'Orsola di Bologna, Istituto Europeo Oncologico di Milano, ASST Spedali Civili di Brescia)".
Il riscontro di noduli polmonari alla Tac del torace è sempre più frequente nella pratica clinica, grazie anche all'adozione di progetti di screening del tumore del polmone, come il R.I.S.P. (Rete Italiana Screening Polmonare), al quale il nosocomio delle Marche partecipa nell'ambito di uno studio multicentrico nazionale.
"Identificare, diagnosticare e trattare precocemente con percentuali di successo ottimali una patologia neoplastica polmonare - sottolinea il direttore Generale dell'Apum Armando Marco Gozzini - ha un rilevante impatto sulla salute del cittadino ed ha importanti implicazioni anche sull'organizzazione del sistema sanitario, che deve essere sempre più incentrato sulla prevenzione delle patologie e la riduzione della cronicità".
"L'intelligenza artificiale applicata alla medicina ha un ruolo fondamentale nel processo che sta trasformando la sanità - afferma il rettore dell'Università politecnica delle Marche professor Gian Luca Gregori - ed è per questo che l'Ateneo, da sempre all'avanguardia nel campo della ricerca delle scienze applicate e in campo bio-medico, sulla spinta di un gruppo di Ricercatori operanti da tempo con sistemi di AI, ha costituito il Centro di Ricerca e Servizio di Intelligenza Artificiale & Sanità Digitale in Medicina e Biologia (Artificial Intelligence & Digital Health In Medicine And Biology - AIDH) con lo scopo di incentivare, potenziare e applicare le attività̀ di ricerca e supporto sperimentale sull'Intelligenza Artificiale e di "Digital Health" in ambito medico e biologico, svolgendo attività di sviluppo disseminazione delle conoscenze e applicazione per una sanità del futuro".
Gli pneumologi Dr. Michele Sediari e Prof. Federico Mei afferenti, rispettivamente alla Struttura operativa dipartimentale (Sod) Pneumologia e alla Sosd Diagnosi e Terapia delle Patologie Polmonari Infiltrative Diffuse, Pleuriche e Bronchiectasie dell'Adulto esprimono soddisfazione: "I risultati ottenuti nei primi pazienti sottoposti alla procedura presso la Pneumologia Interventistica dell'Aoum confermano il valore aggiunto di tale innovativa tecnologia nella resa diagnostica delle lesioni polmonari. In questo contesto, tale strumento innovativo, che consente un incremento significativo della potenzialità diagnostica dell'approccio mini-invasivo endoscopico ai noduli polmonari (che raggiunge valori fino all'87%), è un'efficace arma in più per garantire l'ottimizzazione del profilo costo- e rischio beneficio di queste procedure".
Perseguitava con messaggi e chiamate la collaboratrice di 30 anni che lo aveva accudito durante un periodo di malattia: il questore di Ancona Cesare Capocasa ammonisce un 80enne. Nelle decine di telefonate e numerosi sms le scriveva tra l'altro "mi sono innamorato di te ed ho perso la testa per te...vienimi a trovare" oppure "sono calmo, ma voglio sentire la tua voce".
La donna, che aveva interrotto il rapporto professionale con l'uomo, esasperata da questi atteggiamenti, aveva chiesto aiuto ai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura che, in tempi rapidi, l'hanno aiutata ad uscire da questa situazione, garantendole una tutela rapida ed efficace.
Vista la natura del provvedimento del questore se l'uomo, già ammonito, continua a vessare la donna, la sua condotta diventa perseguibile dall'Ufficio di Polizia, senza che occorra una specifica querela della vittima.
Il questore Cesare Capocasa ricorda che "la polizia c'è sempre ma il ruolo decisivo spetta alla comunità: tanto più una donna si sentirà protetta nel contesto in cui vive, tanto più capirà che uno schiaffo, un'offesa ricevuta, una minaccia sono solo i prodromi e rivolgersi alla Polizia non è un atto di cui aver timore o vergognarsi, ma la giusta, efficace soluzione a una spirale di violenza o di persecuzione subìta e che deve essere interrotta, prima che degeneri".
Furgoncino in fiamme mentre viaggia lungo l'autostrada. I vigili del fuoco sono intervenuti nel primo pomeriggio, intorno alle ore 15:00, lungo l'A14, in direzione sud, all'altezza del territorio comunale di Chiaravalle, a causa di un incendio che ha coinvolto un autofurgone alimentato a gasolio.
Il fatto è avvenuto mentre il veicolo era in marcia, la persona alla guida è scesa subito dal mezzo rimanendo incolume. Le squadre operative dei vigili del fuoco, giunte da Ancona e Arcevia con due autobotti, hanno domato le fiamme che avvolgevano il veicolo e si sono successivamente adoperate per spegnere alcuni focolai di sterpaglie lungo i margini della carreggiata.
Non si registrano persone coinvolte e la viabilità non ha subito significativi rallentamenti.
In una partita che ha visto il Fabriano Cerreto dominare il campo come un’orchestra ben diretta, il Montefano ha dovuto cedere il passo agli avversari, che hanno saputo sfruttare ogni occasione con precisione chirurgica.
Primo Tempo
Il match inizia con un lampo di genio di Pincini, che dalla sinistra mette un cross perfetto per Scocco. Il tiro di sinistro di quest’ultimo sfiora il palo, lasciando i tifosi con il fiato sospeso.
All’11’ Fabriano risponde con un’azione orchestrata da Conti, che serve Peluso. Il tiro di quest’ultimo è debole e Strappini non ha problemi a bloccare la palla.
Postacchini tenta poi la fortuna da lontano, ma la palla sorvola la traversa senza impensierire il portiere.
Al 36’ il Fabriano passa in vantaggio grazie a un passaggio filtrante di Proietti per Peluso. Il tiro di Peluso viene respinto da Strappini, ma Proietti è lesto a ribadire in rete, portando i suoi sull’1-0.
Trillini, al quarantesimo, recupera palla e serve Peluso, che calcia su Strappini. Il portiere del Montefano riesce a intercettare la sfera, mantenendo il risultato invariato fino all’intervallo.
Secondo Tempo
Il Fabriano raddoppia subito dopo l’inizio del secondo tempo. In una mischia in area del Montefano, Peluso è il più rapido a intervenire, e nonostante Strappini tenti di bloccare, la palla è già oltre la linea di porta.
Al 19’ Strappini si erge a protagonista con un miracolo su Nacciariti, servito splendidamente da Peluso. Sempre Peluso colpisce il palo dopo una bella triangolazione con Nicciariti, sfiorando il terzo gol per il Fabriano. Diballo, al trentottesimo, tenta la via del gol su punizione, ma la palla finisce alta sopra la traversa.
Nardacchione mette un cross perfetto per Bonacci, il cui colpo di testa viene respinto da Mazzoni.
Scatta il 50’; Monachesi si gira bene in area, ma il suo tiro è centrale e Mazzoni blocca senza difficoltà.
È l'ultima emozione del match, il Fabriano Cerreto espugna lo stadio dell'Immacolata, conquistando tre punti pesanti per il suo Campionato.
(Credit Foto: USD Fabriano Cerretto fb)
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Emilia-Romagna e le Marche a seguito delle calamità che hanno colpito il territorio negli scorsi giorni. La proposta, presentata dal ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, è stata approvata per fronteggiare le emergenze che stanno affliggendo le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, così come l'intera Regione Marche.
"Il provvedimento - ha detto il ministro Musumeci - riguarda le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e la Regione Marche. Assieme allo stato di emergenza, che durerà 12 mesi, il Cdm ha stanziato 20 milioni di euro per fare fronte ai primi interventi urgenti, il soccorso e l'assistenza alla popolazione e il ripristino della funzionalità dei servizi e delle infrastrutture".
Oltre 80 le volontarie e i volontari della Croce Rossa, impegnati sul campo e più di 30 i mezzi messi a disposizione. A distanza di poco più di un anno, la regione Marche si è trovata ad affrontare un'altra drammatica emergenza. La scorsa notte fino alle prime luci dell’alba, gli equipaggi della Cri hanno portato assistenza in varie zone del territorio marchigiano.
"Si è operato sulla criticità in località Aspio di Ancona e Osimo Stazione per l’esondazione dell’omonimo fiume che ha riversato fango e detriti nelle case e nelle attività industriali; stessa sorte anche a Castelferretti causata dalla fuoriuscita del torrente San Sebastiano, e sulle zone costiere delle province di Ancona e Macerata dove ancora si stanno cercando di ripulire cantine, garage ed alcuni appartamenti", si legge in una nota della Croce Rossa delle Marche.
"Al momento prosegue ancora l’attività di supporto alla popolazione colpita dall'alluvione, con oltre 80 volontarie e volontari impegnati sul campo, coordinati dal nostro Dtr Oes Emanuele Bajo e più di 30 mezzi messi a disposizione. Le squadre di soccorso sono occupate nel monitoraggio, nella logistica e nelle operazioni di aspirazione dell'acqua dai locali tramite l'uso di idrovore nella zona di Osimo, Numana, Castelferretti e Aspio. Inoltre, siamo stati attivati per offrire supporto sociale e psicosociale confortando le persone più vulnerabili.
"In seguito all'alluvione che ha colpito la nostra comunità, desidero esprimere la mia vicinanza e solidarietà a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tragedia. La Croce Rossa Italiana - comitato Regionale Marche è impegnata senza sosta nell'assistere gli sfollati, fornendo soccorso e supporto alle persone colpite da questa calamità naturale.” - ha dichiarato la presidente Regionale Marche della Croce Rossa Rosaria Del Balzo Ruiti - "Desidero inoltre rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i nostri volontari, che si sono dedicati con dedizione e impegno nell'assistenza alle persone colpite dall'alluvione. Il vostro altruismo e la vostra generosità hanno reso possibile portare sollievo e supporto a chi si trova in difficoltà in questo momento di emergenza. Grazie per il vostro straordinario spirito di solidarietà, per il vostro tempo, la vostra energia”.
"La fase più acuta delle perturbazioni è superata e la situazione è sostanzialmente sotto controllo - spiega il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli - . Ora si procederà con la valutazione dei danni e la richiesta dello stato di emergenza".
"Già ieri abbiamo inviato una prima comunicazione al ministro Musumeci e alla Protezione Civile nazionale. Ci tengo a fare un sentito ringraziamento a tutti coloro che, a vario titolo e nei rispettivi ruoli, hanno lavorato senza sosta giorno e notte e stanno continuando a farlo per riportare la situazione alla normalità".
Il Centro operativo regionale della Protezione Civile della Regione Marche si è riunito di nuovo venerdì mattina alla presenza dell'assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi e del direttore Stefano Stefoni per valutare la situazione.
I vigili del fuoco sono al lavoro in tutte le province per la rimozione di alberi pericolanti, per liberare le strade dal fango e le cantine dall'acqua. Erano 21 le persone momentaneamente sfollate e la maggior parte è rientrata nelle proprie abitazioni già da ieri.
In miglioramento anche le previsioni del meteo. Per la giornata di oggi è prevista un'instabilità pomeridiana nelle aree collinari e montane ma con intensità non preoccupante. Resta l'allerta gialla per rischio residuo per l'assetto idrogeologico nelle zone 2 e 4 (Pesarese, Anconetano e Maceratese aree collinari e costa).
"Le previsioni ci rassicurano e ci consentono di procedere con il ripristino della viabilità con l'auspicio di tornare al più presto alla nostra quotidianità - sottolinea l'assessore Aguzzi che nel pomeriggio di ieri è stato impegnato in un sopralluogo delle zone più colpite con il direttore Stefoni - . Lunedì abbiamo convocato in Regione tutti i sindaci delle località coinvolte dal maltempo, per avere un primo confronto e una stima di massima dei danni che dovranno poi far pervenire nei giorni successivi. Questo ci consentirà di procedere con la richiesta dello stato di emergenza".
Quasi 900 gli interventi effettuati nelle Marche per affrontare i danni causati dalle avverse condizioni atmosferiche che hanno colpito i territori delle cinque province. I maggiori disagi nell’Anconetano, nel Maceratese e nel Pesarese, dove i vigili del fuoco hanno dovuto provvedere principalmente a soccorrere la popolazione con evacuazioni effettuate con gommoni e mezzi anfibi.
Al lavoro, i mezzi movimento terra per liberare le strade da frane e detriti che avevano isolato abitazioni. Le esondazioni di alcuni corsi d’acqua hanno poi provocato allagamenti negli scantinati e nei piani bassi dei fabbricati dove i pompieri hanno effettuato prosciugamenti con motopompe ed elettropompe. Numerosi anche gli interventi per la rimozione di alberi caduti e per soccorrere automobilisti rimasti bloccati nei sottopassaggi e nel fango. In fase di rientro le sezioni operative con due moduli giunti dalla Lombardia, uno dalla Toscana ed uno dei sommozzatori da Napoli.
"Un'emozione bellissima, anche solo entrare nel villaggio. La gara poi è stata unica e indimenticabile. Dopo il nastro non pensavo di vincere la medaglia, quindi ho provato sia rammarico per non aver eseguito gli esercizi come speravo, che felicità per il bronzo ". Così Sofia Raffeli rivive le Olimpiadi di Parigi che le hanno regalato il bronzo: l'azzurra della ginnastica ritmica, con la compagna di nazionale Milena Baldassari (ottava ai Giochi), è stata ospite ai mondiali di ginnastica aerobica in corso alla Vitrifrigo Arena di Pesaro.
Nonostante la delusione per una prestazione che avrebbe voluto perfetta, il ritorno a casa è stato travolgente: "Le emozioni sono continuate anche al rientro, con la mia città, Fabriano, che ci ha accolto in festa, così come Chiaravalle, il comune dove abito ". Una calorosa accoglienza che ha sottolineato l'orgoglio e la stima nei confronti della giovane atleta, ormai punta di diamante della ginnastica italiana.
"La testa ora però è rivolta ai prossimi obiettivi - ha aggiunto Raffaeli -, siamo già tornate in palestra visto che l'anno prossimo ci saranno diverse gare tra World Cup, Europei e Mondiali". Le due atlete, tornate infatti ad allenarsi per i prossimi impegni, hanno firmato autografi e fatto foto con i tifosi, raccontando l'esperienza parigina e i loro obiettivi futuri.
"Dopo Tokyo non era facile rivivere le stesse emozioni, Parigi è stata un'esperienza bellissima, soprattutto perché questa volta c'era il pubblico - racconta Baldassarri - la cosa più bella era il loro sostegno, tutti sostenevano tutti, indifferentemente dalla nazione, sulla finale si può leggere la felicità che provavo guardandomi quando ho saputo di essere tra le prime dieci, l'obiettivo era quello di rientrare in finale, farlo con Sofia era il sogno". L'obiettivo di Baldassarri per il futuro è lo stesso di Raffaeli: "Ci stiamo già preparando alle prossime gare, quella più vicina ora è la Aeon Cup di Tokyo".
(Credit foto: Simone Ferraro Ph, Federazione Ginnastica d'Italia)