Ancona

L'ANALISI - Dalla Russia alle Marche, ecco perché dobbiamo preoccuparci della crisi in Ucraina e della possibile guerra

L'ANALISI - Dalla Russia alle Marche, ecco perché dobbiamo preoccuparci della crisi in Ucraina e della possibile guerra

Per quanto la percezione reale di un possibile conflitto tra Russia e Occidente possa essere relativo, esistono varie ragioni per cui ci si dovrebbe cominciare a preoccupare seriamente della crisi in Ucraina e dei suoi prossimi sviluppi. Soprattutto perché, nell’ipotesi peggiore, a rimetterci saranno soprattutto le tasche degli italiani. Le conseguenze di un peggioramento dei rapporti fra Putin e l’Ue avrebbero, infatti, un grave impatto sull’economia nostrana, che molto dipende tanto da Kiev quanto dal Cremlino. Ad aggiungersi ci sarebbero anche le sanzioni “minacciate” dal presidente Ursula von der Leyen e - in maniera più timida - dallo stesso Mario Draghi. Sanzioni che, a conti fatti, farebbero solo male a noi. Basti considerare che la Russia possiede alcune delle più grandi riserve mondiali di gas naturale e fornisce dal 1968 (ovvero 50 anni) l‘Europa occidentale e il nostro Paese. Più precisamente, il nostro primo fornitore è il colosso pubblico Gazprom, proprietario del gasdotto da 11 mld di dollari "Nord Stream 2". Lo stesso che nelle ultime ore la Germania ha ben pensato di chiudere – come sorta di “avvertimento” - dopo che Putin ha voluto riconoscere l’indipendenza delle repubbliche separatiste del Donetsk e del Luhansk, oltre che del Donbass. Il problema è che, già all’alba della crisi Ucraina a fine gennaio, la fornitura di gas metano dalla Russia all’Italia era scesa del 43%, con conseguente impennata dei prezzi dell’energia e che ad oggi le famiglie italiane conoscono meglio come “caro bollette”. Non solo. Le nostre regioni – comprese le Marche – sono al primo posto in Europa per importazione di gas naturale: circa il 42,5%, a differenza ad esempio di Germania (26%) e Francia (17%). Il prezzo da pagare per essere in ritardo sulle energie rinnovabili rispetto ai cugini d’oltralpe. Soprattutto perché ad aggiungersi ci sono anche i circa 2 miliardi di spesa import per i prodotti siderurgici. E il paese principale dal quale dipendiamo per la fornitura di gas – dopo Azerbaijan (2%), Africa (5%), Paesi Bassi (5%) e Norvegia (19%) - è ancora una volta la Russia: circa il 30%, di cui il 26% passa direttamente dall’Ucraina. E non è ancora l’ultimo dei motivi per cui l’Italia non può permettersi una guerra mondiale – comunque la si guardi. L’ultima analisi di Coldiretti ha evidenziato come, nelle ultime ore, siano volate anche le quotazioni internazionali del grano: + 5% in una settimana. Un dato pesante, visto che dalla sola Ucraina (già al terzo posto a livello mondiale come esportatore) noi ne importiamo annualmente 120 mln, più altri 100 dalla Russia (che da sola copre circa 1/3 del commercio mondiale). Il tutto per sopperire a un Made in Italy che, di suo, copre a malapena il 36% della produzione. Un altro settore nel quale il nostro Paese si dimostra ancora una volta deficitario. Uno scenario economico drammatico, che nei prossimi giorni potrebbe persino peggiorare e costarci più di 40 mld di euro. Tutto dipende da come l’Ue deciderà di contrastare l’avanzata del Cremlino, deciso a compiere nuove azioni con l’intento conclamato di voler sgretolare la Nato. Insomma, l’ennesima guerra geopolitica combattuta – più che dai soldati sul campo – dalle Potenze Mondiali a colpi di prezzi, forniture e accordi.

23/02/2022 10:00
Strage Lanterna Azzurra, in 9 a processo: c'è anche il sindaco di Corinaldo

Strage Lanterna Azzurra, in 9 a processo: c'è anche il sindaco di Corinaldo

Andranno tutti a processo i 9 imputati del filone 'amministrativo' (relativo alle condizioni di sicurezza e ai permessi) per la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, avvenuta la notte tra il 7 e l'8 dicembre del 2018, quando morirono cinque minorenni e una mamma di 39 anni, schiacciati dalla calca.   La decisione – secondo quanto riferito dall’Ansa -  è arrivata nel tardo pomeriggio al termine dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Ancona, davanti al giudice Alberto Pallucchini: dopo la camera di consiglio, ha letto il dispositivo che rinvia tutti e 9 gli imputati a giudizio. Le accuse: cooperazione in omicidio colposo plurimo, lesioni, disastro colposo, falso ideologico e apertura abusiva di un locale (leggi qui per saperne di più). Oltre al sindaco Matteo Principi affronteranno il processo, che si aprirà il 3 giugno davanti al giudice monocratico Francesca Pizii, il geometra dello sportello Suap Massimo Manna, Quinto Cecchini, tra i gestori della discoteca, Rodolfo Milani, vigile del fuoco, Francesco Gallo dell'Area Vasta (Asl) 2, Massimiliano Bruni, esperto in elettronica, Stefano Martelli, responsabile servizio polizia locale e due ingegneri, Francesco Tarsi, consulente esterno della Magic e Maurizio Magnani, che ha lavorato per la famiglia proprietaria della discoteca. Per i familiari delle vittime un grosso passo in avanti. "Finalmente può iniziare il processo" ha commentato l'avvocato Irene Ciani, parte civile per i familiari di una delle vittime, Benedetta Vitali. In aula oggi, ad attendere la decisione, c'era anche i due fratelli della ragazza, Francesco Vitali e Alessandro Perugini. Per altri sette imputati dello stesso filone si sta già procedendo con rito abbreviato, con un altro gup, e l'accusa ha già chiesto cinque condanne e due assoluzioni. Altri due hanno scelto di patteggiare ma il rito si farà a conclusione degli abbreviati.  L'altro processo in piedi è quello in Corte di Assise di Appello per la banda dello spray, i sei giovani modenesi già condannati in primo grado, accusato di avere scatenato il panico nel locale con una sostanza urticante. Per questo processo è in programma un'udienza giovedì per le arringhe delle difese.

22/02/2022 19:32
Caterpillar, rinviata la procedura di licenziamento per 189 dipendenti: firmato il verbale dell'accordo

Caterpillar, rinviata la procedura di licenziamento per 189 dipendenti: firmato il verbale dell'accordo

È stato sottoscritto questo pomeriggio in Regione il verbale dell’accordo raggiunto ieri a Roma al termine dell’incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico sulla vertenza Caterpillar. A siglare il documento sono stati l’amministratore delegato di Caterpillar, Jean Mathieu Chatain, i rappresentanti sindacali dei lavoratori e i rappresentanti della Regione Marche.  Presenti alla firma, il presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli, e l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi che si è detto “molto soddisfatto per il risultato ottenuto”. “Si apre adesso una seconda fase – ha proseguito Aguzzi – e c’è ancora un lungo lavoro da fare”. Il presidente Acquaroli, condividendo la necessità di trovare la migliore soluzione possibile, ha ribadito l’esigenza di un impegno congiunto, poiché in gioco vi è il futuro di tante famiglie e di un intero territorio. L’accordo prevede la sospensione di 15 giorni della procedura di licenziamento per i 189 dipendenti della Caterpillar di Jesi. Entro questo termine la Caterpillar e la IMR-Industrialesud Spa dovranno definire e chiudere i termini dell’accordo. In particolare, IMR, la ditta subentrante, dovrà intraprendere incontri sindacali per definire le modalità di assunzione e reimpiego del personale. Il gruppo IMR, che fornisce prodotti e soluzioni per esterni e per interni auto e truck, con stabilimenti in Italia, Germania, Polonia e Spagna, ha dato inoltre la sua disponibilità a riportare una parte della propria produzione dalla Polonia nelle Marche. La Regione Marche, da parte sua, metterà a disposizione risorse per quel che riguarda le tematiche della formazione e l'orientamento dei lavoratori verso le nuove mansioni che saranno chiamati a svolgere.

22/02/2022 18:56
Assoluti indoor Ancona, cresce l'attesa per Marcell Jacobs

Assoluti indoor Ancona, cresce l'attesa per Marcell Jacobs

È l’appuntamento più atteso dell’inverno tricolore, una festa per tutta l’atletica italiana. Sabato 26 e domenica 27 febbraio le stelle azzurre si ritrovano al Palaindoor di Ancona, per l’edizione Numero 53 dei Campionati Italiani Assoluti indoor, la quindicesima nel capoluogo marchigiano e la prima dopo i trionfi memorabili dei Giochi Olimpici che hanno fatto innamorare tutta l’Italia. Ed è proprio uno degli eroi di Tokyo, il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4x100 Marcell Jacobs, l’uomo-copertina della rassegna che metterà in palio 28 titoli italiani in due giornate di gara. Nei 60 metri, lo sprinter delle Fiamme Oro celebrerà domenica la sua prima gara in Italia dopo il meraviglioso doppio oro a cinque cerchi (9.80 record europeo, 37.50 primato italiano), sulla scia di tre vittorie su tre gare fin qui disputate in questa stagione, a Berlino con 6.51, a Lodz con 6.49 e a Liévin con 6.50. Sul rettilineo di Ancona è a rischio il suo record italiano di 6.47 (a cinque centesimi dal record europeo di Dwain Chambers, 6.42), ottenuto in occasione dell’oro agli Europei indoor di Torun, poche settimane dopo aver conquistato il titolo italiano proprio ad Ancona con 6.55. Per “Crazylongjumper”, come per molti altri azzurri, gli Assoluti saranno una tappa fondamentale nell’avvicinamento ai Mondiali indoor di Belgrado (18-20 marzo), l’evento internazionale di punta della stagione al coperto.  “Ancona - afferma il sindaco Valeria Mancinelli - dà il benvenuto agli atleti, agli staff sportivi, alle famiglie e a tutti coloro che grazie a questa occasione agonistica così importante potranno conoscere o ritrovare la nostra città e soprattutto uno degli impianti indoor che è fiore all'occhiello non solo per noi ma per tutta Italia. Come già avvenuto nelle ultime settimane con eventi sportivi di portata nazionale, è veramente bello tornare ad accogliere il pubblico. Sarà sicuramente un altro ottimo fine settimana all'insegna dello sport”. “La nostra città - aggiunge l'assessore allo Sport Andrea Guidotti - è protagonista, ancora una volta, di un grande evento sportivo, in questo caso grazie a un impianto che, insieme con la struttura di Padova, è unico in Italia. Agli atleti in gara nel prossimo fine settimana auguriamo le migliori soddisfazioni agonistiche e ringraziamo FIDAL Marche: il lavoro condotto insieme è costante e ci consente di ottenere grandi risultati sportivi e di partecipazione. Questa è ancora una volta la dimostrazione del fatto che la collaborazione vivace e fattiva tra l'Amministrazione e le federazioni non può portare altro che buoni frutti. Grazie allo sport, Ancona guadagna occasioni importanti per il territorio, per il turismo e per l'economia”. “Siamo pronti - dice il presidente Comitato regionale FIDAL Marche, Simone Rocchetti - per vivere un evento di straordinaria importanza, perché gli Assoluti indoor rappresentano da sempre l’appuntamento principale della stagione al coperto, ma l’edizione di quest’anno è attesissima come non mai. Nel weekend ad Ancona è annunciata la prima gara in Italia da campione olimpico per il nuovo re della velocità mondiale, Marcell Jacobs. Stavolta per entrare al Palaindoor sono stati messi in vendita i biglietti, un esperimento che spero potrà essere ripetuto in futuro, senza gli attuali limiti di capienza. L’atletica a questo livello è uno spettacolo tra i più belli e ci arriviamo dopo gli eccellenti risultati dei giovani delle Marche nelle rassegne tricolori delle scorse settimane”.  Da Tokyo al Palaindoor, arrivano nelle Marche anche i finalisti olimpici della 4x400, nonché primatisti italiani della staffetta, Davide Re (Fiamme Gialle) e Vladimir Aceti (Fiamme Gialle), il finalista del lungo ai Giochi Filippo Randazzo (Fiamme Gialle), al debutto stagionale, ed è molto attesa anche la gara del peso maschile che presenta il quinto classificato delle Olimpiadi Zane Weir (Fiamme Gialle), il primatista italiano indoor Leonardo Fabbri (Aeronautica) e l’altro azzurro Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia), di rientro dagli Stati Uniti. Fari puntati anche sulla pedana del salto in lungo: è di casa Larissa Iapichino (Fiamme Gialle), che ad Ancona dodici mesi fa, proprio agli Assoluti indoor, ha stupito il pianeta a colpi di record mondiale under 20 indoor, con la misura di 6,91, eguagliando il primato italiano al coperto di mamma Fiona May del 1998. La giovane saltatrice torna al Palaindoor dove ha già gareggiato nelle prime due uscite stagionali. Sempre al femminile, sono iscritte alla massima rassegna tricolore tre fresche primatiste italiane: nei 60 metri Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) capace di pareggiare dopo 39 anni il primato italiano di Marisa Masullo con il 7.19 di Lodz, nelle prove multiple Sveva Gerevini (Carabinieri), autrice del primato italiano del pentathlon con 4434 punti a Aubière, e negli 800 Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) che sabato scorso a Birmingham ha ritoccato il primato dei 1000 metri (2:38.67). Qui incontrerà Elena Bellò (Fiamme Azzurre) che nello stesso pomeriggio di sabato è diventata la terza italiana di sempre negli 800 indoor con 2:02.12 a Padova.  E a proposito di primatisti italiani, a una settimana dal debutto di Düsseldorf con 7.64 tornerà in pista ad Ancona il recordman dei 60hs Paolo Dal Molin (Fiamme Oro), bronzo agli Europei indoor di Torun nel 2021. Ostacoli, al femminile, per Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) che può riscattarsi dalle ultime tre uscite non esaltanti. In gara anche il primatista dell’eptathlon Dario Dester (Carabinieri) tra i protagonisti della scorsa edizione con il record italiano di 6076 punti, e l’astista che ha saltato di più nella storia d’Italia, Roberta Bruni (Carabinieri), insieme all’altra specialista Elisa Molinarolo (Fiamme Oro). In pedana anche Dariya Derkach (Aeronautica) nel triplo e le saltatrici in alto Alessia Trost (Fiamme Gialle) ed Elena Vallortigara (Carabinieri). Nel peso, Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) va alla ricerca del 30esimo titolo italiano. Il pubblico di Ancona potrà applaudire anche l’idolo di casa Simone Barontini (Fiamme Azzurre) che negli 800 metri, sulla pista più cara, è imbattuto agli Assoluti indoor dal 2017: cinque titoli italiani consecutivi. Tutta da vivere la sfida con Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto), tra i migliori di interpreti di questa fase di rilancio del mezzofondo italiano, che si nutre anche del talento di Pietro Arese (Fiamme Gialle) impegnato nei 1500 metri dopo il sorprendente 3:37.86 di Metz. “Il campionato italiano indoor - ha detto questa mattina Simone Barontini durante la conferenza stampa di presentazione degli Assoluti - è uno dei motivi per cui faccio atletica. Quest'anno ci sarà di nuovo il pubblico. Non sentiremo, come lo scorso anno, solo il rumore dei nostri passi in gara e questo è molto motivante. Sono felice di riascoltare da domenica questo rumore del pubblico e di sentirlo sempre di più nei prossimi appuntamenti”.  “Le Marche - conclude il presidente Coni Marche, Fabio Luna - ospitano numerosi appuntamenti di livello nazionale e internazionale. Nel 2022 abbiamo già avuto eventi molto importanti che ci fanno ben sperare per la ripartenza. Ringrazio la FIDAL per l'organizzazione di questi Assoluti che ormai sono da anni un appuntamento fisso per le Marche e che oggi si svolgono in un momento storico per l'atletica. Ringrazio anche l'Amministrazione comunale di Ancona per la vicinanza che costantemente esprime nei confronti dello sport”. (Francesca Grana) 

22/02/2022 17:24
Covid, Acquaroli: "Marche con numeri quasi da zona bianca, ma schema colori è superato"

Covid, Acquaroli: "Marche con numeri quasi da zona bianca, ma schema colori è superato"

"Siamo tornati 'gialli', abbiamo i numeri quasi da zona bianca ma dobbiamo evidenziare il fatto che in questo momento è assolutamente superato lo schema dei colori". Lo ha ribadito il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rispondendo ai giornalisti a margine del Consiglio regionale. "Le terapie intensive, l'area medica e gli accessi nei pronto soccorso - ha aggiunto - sono assolutamente sotto controllo. Credo che dobbiamo restituire alla nostra popolazione, già sotto pressione sotto molti punti di vista, un po' di serenità, di tranquillità dopo due anni difficilissimi". "Sono stati due anni molto duri - ha aggiunto Acquaroli - nei quali, oggettivamente, in tante fasi, abbiamo visto una difficoltà nella quotidianità, negli accessi ai pronto soccorso, nelle strutture ospedaliere, nelle restrizioni, nelle difficoltà di tante attività economiche, nella socialità...però cerchiamo di guardare con ottimismo questa fase - ha detto ancora il presidente -, almeno per quanto riguarda la pandemia. Speriamo di aver lasciato alle spalle il periodo più brutto".   

22/02/2022 17:11
Si va verso il “freedom day” italiano. Dalle mascherine agli stadi, ecco cosa cambia dal 1° aprile

Si va verso il “freedom day” italiano. Dalle mascherine agli stadi, ecco cosa cambia dal 1° aprile

All’indomani de “il giorno della libertà” proclamato in Gran Bretagna dal premier Boris Johnson, anche l’Italia si prepara ad allentare ancora di più le ultime restrizioni. In molti domandano come nelle prossime settimane il governo Draghi – rispettando le direttive del Ministero della Salute – si comporterà nei confronti delle misure di sicurezza ancora vigenti e in fase di scadenza insieme allo stato di emergenza, fissato al 31 marzo. Al momento, l’attenzione resta ancora alta in tutte le regioni, per le quali la valutazione finale dell’ultima campagna vaccinale e il progressivo calo dei contagi saranno fondamentali rispetto alle nuove decisioni. Il 1° aprile, dunque, potrebbe a tutti gli effetti essere il “freedom day” italiano, e segnare il definitivo percorso di ritorno alla normalità che vedrebbe come termine ultimo il 15 giugno – giorno in cui scade l’obbligo vaccinale per gli over 50. Nel caso in cui il Consiglio dei Ministri non dovesse procedere al rinnovo dello stato di emergenza, ecco gli aggiornamenti sulle misure restrittive in scadenza il 31 marzo. L’ultima ordinanza del Ministro Roberto Speranza ha confermato l’obbligo della mascherina Ffp2 anche per i prossimi mesi. Questo vale principalmente per gli spettacoli al chiuso, i teatri, i cinema, le sale da concerto, tutti i locali di intrattenimento e ovunque si svolgano competizioni sportive (come piscine e palestre). L’obbligo, però, decade negli spazi all’aperto, soprattutto per quel che riguarda le consumazioni presso bar e ristoranti, per i quali il Ministero sta valutando l’ipotesi di abolire il green pass e di riconsiderare le misure in materia di distanziamento sociale. Dal 1° aprile gli stadi potranno tornare alla capienza massima del 100%, mentre per alberghi, strutture ricettive, sagre, fiere e centri congresso scadrà il vincolo della certificazione verde rafforzata. Con la possibilità – secondo l’ala paerturista del governo – di revocarla del tutto allo scopo di favorire il turismo locale e iinternazionale in vista dell'estate. La stessa formula, infine, potrebbe valere anche per il trasporto pubblico urbano e a lunga percorrenza (come i treni).

22/02/2022 11:10
Covid, 1858 nuovi casi oggi nelle Marche: il 21% è sintomatico, l'incidenza cala ancora

Covid, 1858 nuovi casi oggi nelle Marche: il 21% è sintomatico, l'incidenza cala ancora

Sono 1.858 i nuovi contagi oggi nelle Marche (ieri 560), con i tamponi del percorso diagnosi-screening che sono stati 4.549 (ieri erano stati 1.330). La percentuale di positività oggi è del 40,8% (da 41,9%) e il tasso di incidenza cumulativa scenda a 820,16 (da 888,30). Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio epidemiologico, che confermano il trend di discesa dei contagi, dopo il ritorno - a partire da ieri - delle Marche in zona gialla.  Resta sempre Ancona la provincia con il maggior numero di positivi: 497. Seguono nell'ordine quelle di Macerata con 362 casi, Fermo con 340, Pesaro Urbino con 319 e Ascoli con 263. Sono 77 i nuovi positivi di fuori regione. Le persone con sintomi sono 408; tra i casi 547 contatti stretti di positivi, 414 contatti domestici, 38 in ambiente scuola/formazione, 6 in ambiente di vita/socialità, 3 in ambito lavorativo, due ciascuno in ambito assistenziale e sanitario; su 429 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico. Permangono ancora le classi di età 25-44 e 45-59 anni quelle in cui il virus continua ad infettare di più. Nelle ultime 24 ore hanno registrato rispettivamente 513 e 455 nuovi contagi: più della metà del totale. Tra gli under 18, il maggior numero di positivi continua a registrarsi tra gli alunni delle scuole elementari (bambini dai 6 ai 10 anni) che contano 173 casi. Scende sotto quota 300 il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: nell'ultima giornata -9 degenti che porta il totale a 294 di cui 31 in Terapia intensiva (invariati), 65 in Semintensiva (+1) e 198 nei reparti non intensivi (-10); molto alto il numero di dimessi: 38.  Si registrano sette decessi correlati (persone con patologie pregresse) che fanno salire il totale di vittime nella regione a 3.568. Tre dei deceduti erano residenti in provincia di Ancona (un 69enne e una 98enne di Ancona, una 89enne di Camerano), due nel Maceratese (una 89enne di Civitanova Marche, un 92enne di Sant'Angelo in Pontano) e due in provincia di Pesaro Urbino (un 84enne di Fossombrone e un 87enne di Mondolfo). Gli ospiti di strutture territoriali sono 186 e 20 le persone in osservazione nei pronto soccorso. Sale di poco il totale di positivi (23.073; +5) mentre è sensibile il calo dei casi e contatti in isolamenti domiciliare (22.499; -932). Intanto i guariti/dimessi arrivano a 292.364 (+1.846).

22/02/2022 10:50
Fatture per forniture inesistenti e redditi omessi: imprenditore 51enne nei guai

Fatture per forniture inesistenti e redditi omessi: imprenditore 51enne nei guai

Fatture da un fornitore per operazioni inesistenti per oltre 120mila euro e omessa dichiarazione di elementi positivi di reddito per 160mila euro. Era quanto emerso dai controlli della Compagnia della Guardia di Finanza di Falconara Marittima a carico di una ditta attiva nel settore della fabbricazione di articoli in plastica relativamente al 2017: ora, su delega della Procura di Ancona, i finanzieri hanno eseguito qualche giorno fa un provvedimento di confisca di beni, emesso dal gup di Ancona nei confronti di un 51enne imprenditore cinese, tra i quali un immobile residenziale a Falconara Marittima per un valore pari a 61mila euro. Il provvedimento è seguito alla sentenza irrevocabile di condanna pronunciata dal Tribunale di Ancona a carico del 51enne (un anno e due mesi di carcere) nel procedimento per "dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti" e omissioni nella dichiarazione dei redditi. I finanzieri avevano accertato che un fornitore della ditta aveva emesso fatture per oltre 120mila euro, relative ad operazioni inesistenti, in quanto l'emittente aveva cessato l'attività da diversi anni, e registrate nella contabilità aziendale. Così era scattata la denuncia anche per aver indicato, nella dichiarazione Iva, elementi passivi fittizi per un importo di 128.600 euro, e per una corrispondente Iva pari ad 25.900 euro. La segnalazione era stata fatta anche per omissione della dichiarazione i fini delle imposte sui redditi, di elementi positivi di reddito per 160mila con conseguente imposta evasa pari a 53.200 euro. 

22/02/2022 10:31
Un imprenditore malese vuole l'Ancona Matelica: nuovo incontro in Comune, trattative in corso

Un imprenditore malese vuole l'Ancona Matelica: nuovo incontro in Comune, trattative in corso

Nuovi passi avanti per l'ingresso nell'Ancona Matelica dell'imprenditore malese Tony Tiong. Lo società dorica riferisce di un incontro avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì, presso il Comune di Ancona, al quale erano presenti il sindaco Valeria Mancinelli, l’assessore allo sport Andrea Guidotti, il patron Mauro Canil, la dg Roberta Nocelli, Tony Tiong e Roberto Ripa. Tiong è a capo di due multinazionali come la Owlsome Group e la Rh Mining Resources, entrambe con sede a Hong Kong. L’incontro è stato voluto dalla società per presentare l'imprenditore malese all’amministrazione comunale, in ottica di un suo possibile inserimento in seno all'Ancona Matelica. In ogni caso i dirigenti dorici puntualizzano come le trattative siano ancora in corso, ribadendo la volontà di tenere "costantemente informati la città e i suoi tifosi", nell'ottica "della trasparenza e serietà".   

22/02/2022 09:29
Pnrr,  nuove strutture e nuovi macchinari: in arrivo 61 milioni di euro per la sanità marchigiana

Pnrr, nuove strutture e nuovi macchinari: in arrivo 61 milioni di euro per la sanità marchigiana

Arrivano altri 61 milioni euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per la sanità marchigiana. Lo prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta Regionale che riguarda la Missione M6C2: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, che comprende Grandi Apparecchiature e Digitalizzazione. “La deliberazione della Giunta Regionale – ha detto l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – porta a completamento un processo di ammodernamento che proietta nel futuro il Sistema Sanitario Regionale: non solo strutture ma anche apparecchiature di ultima generazione e un sistema veloce in grado di supportarle”. Nel dettaglio 27 milioni euro andranno a finanziare l’acquisto di 57 apparecchiature di ultima generazione in grado di effettuare esami sempre più approfonditi non solo in termini di cura ma anche di prevenzione.  Altro capitolo importante è quello dei 33 milioni di euro destinati alla digitalizzazione: serviranno a creare sistemi che siano più fruibili ai cittadini anche da remoto come Cartelle Cliniche Elettroniche, Prescrizione e Somministrazione Farmaci, Telemedicina. Le interfacce utilizzate dai Sistemi Informativi Sanitari diversi saranno rese sempre in grado di comunicare tra di loro. Verranno introdotti ulteriori Sistemi Amministrativi Contabili anche per agevolare i pagamenti elettronici. A livello infrastrutturale verranno installati o potenziati Server, Network, Licenze, ma anche Sicurezza Informatica e Cybersecurity.  “Questi ulteriori investimenti serviranno a dare una risposta anche al problema delle liste di attesa per esami diagnostici e strumentali – conclude Saltamartini – uno degli impegni che abbiamo assunto con i cittadini marchigiani”.  

21/02/2022 18:20
Adotta un cane durante il primo lockdown per poi ridurlo allo stremo: denunciata proprietaria (FOTO)

Adotta un cane durante il primo lockdown per poi ridurlo allo stremo: denunciata proprietaria (FOTO)

Le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) del Nucleo di Ancona hanno sequestrato e messo in salvo un cane di circa due anni, forse adottato durante il primo lockdown, ridotto allo stremo e con il muso segnato da un cerchio senza pelo, con ogni probabilità il segno di una museruola stretta con un laccio. Chi lo deteneva è stato denunciato per detenzione incompatibile ai sensi dell’art. 727 comma 2 del Codice penale. "Muso, così lo abbiamo chiamato, è un cane molossoide derivato corso. Alla sua età dovrebbe pesare tra i 40 e i 45 chili, invece al nostro arrivo ne pesava appena 28", racconta Luana Bedetti, coordinatrice regionale delle guardie zoofile Oipa delle Marche. "Il cane era stato adottato da cucciolo, durante il primo lockdown, e poi ridotto in quelle condizioni - aggiunge Bedetti -. Presentava inoltre una cicatrice circolare attorno al muso che ci ha fatto subito pensare a un legaccio che gli impedisse di aprire la bocca. La proprietaria ha giustificato l’evidente magrezza del cane attribuendola a inappetenza, ma il cagnolone in nostra presenza è risultato molto vorace". Vista la situazione e lo stato del cane, le guardie Oipa hanno deciso procedere al sequestro dell’animale. Attualmente 'Muso' si trova presso un rifugio e si sta velocemente riprendendo.

21/02/2022 16:20
Vaccini bluff, ci sono nuovi indagati: una 52enne di Civitanova finisce ai domiciliari

Vaccini bluff, ci sono nuovi indagati: una 52enne di Civitanova finisce ai domiciliari

Falsi vaccini al centro Paolinelli di Ancona: l’inchiesta si allarga a macchia d’olio. Fin dalle prime ore della mattinata di oggi gli agenti della Squadra Mobile dorica e maceratese stanno notificando 35 misure cautelari a carico dei altrettanti soggetti. L’operazione fa parte del filone bis dell’indagine Euro Green Pass che aveva portato precedentemente agli arresti di cinque persone, coloro che erano considerati gli artefici dell’azione truffaldina (Leggi qui).  La seconda tranche dell’attività investigativa ha quindi consentito di delineare altre posizioni indiziarie rafforzando inoltre quelle già chiarite a carico dei principali indagati già sottoposti a misure cautelari. Gli sviluppi investigativi hanno accertato responsabilità di più soggetti, indagati in merito ai reati di corruzione, falso ideologico, peculato, continuati e in concorso, finalizzati ad ottenere, previo corresponsione di somme di denaro, l’indebito rilascio delle certificazioni Green Pass, attraverso la finta inoculazione del vaccino. Eseguiti provvedimenti cautelari 'fotocopia' per cinque persone (una custodia in carcere e quattro agli arresti domiciliari) già destinatarie di analoghe misure lo scorso 10 gennaio in relazione ad altre condotte emerse, nel frattempo, dalle indagini della Squadra mobile. A queste cinque si sommano due ordini di custodia ai domiciliari per una 52enne imprenditrice balneare di Civitanova Marche, già gravata di obbligo di dimora, e per un 73enne pensionato di Fabriano, per le medesime accuse di concorso in reati continuati di corruzione, falso ideologico, peculato.  Nella prima tranche delle indagini erano stati eseguiti anche 45 obbligo di dimora nei confronti di persone provenienti da varie parti d'Italia, 'beneficiarie' dei finti vaccini; in questa seconda parte d'inchiesta, sempre su ordine del gip di Ancona, emessi altri 28 obblighi di dimora, di presentazione alla polizia giudiziaria con divieto di uscire di casa nella fascia oraria 21-6. In corso altre quattro perquisizioni delegate dalla Procura di Ancona. Sequestrati in via 'digitale' e annullati, attraverso la piattaforma Asur, i Green pass indebitamente ottenuti. 

21/02/2022 10:21
Orgoglio marchigiano: gli Spinosini sbarcano all’Expo di Dubai (FOTO e VIDEO)

Orgoglio marchigiano: gli Spinosini sbarcano all’Expo di Dubai (FOTO e VIDEO)

La settimana dedicata alle eccellenze marchigiane è iniziata in anticipo questa sera, grazie a Marco Spinosi, AD dell’omonima azienda  di pasta marchigiana di Campofilone che - nella splendida location dello Shangri La Hotel di Dubai - alla presenza del Vice Presidente della Regione Marche Mirco Carloni e del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, ha omaggiato i suoi ospiti con uno show cooking dedicato alla promozione degli “Spinosini”, uno dei prodotti d’eccellenza della produzione Spinosi.  In una splendida coreografia di musica e colori, gli invitati sono stati trasportati in un suggestivo viaggio sensoriale durante il quale  il gusto della pasta, abilmente preparata davanti agli sguardi dei commensali, si è unito alla splendida cornice della magica Dubai, dove Spinosi è riuscito a coniugare sapientemente l’avanguardia ed il futuro con la tradizione e la storia.  L’evento è stato realizzato in collaborazione con le società YaYa, CEO Marco Virgili ormai da anni residente a Dubai ed Acanto, referenti in loco della Regione Marche per la settimana  che inizierà ufficialmente con la conferenza stampa di domani mattina al Padiglione Italia di Expo 2020.  Di seguito, il video:

20/02/2022 23:10
Giornata Nazionale del personale sanitario. Acquaroli: "Grazie per il sacrificio durante la pandemia"

Giornata Nazionale del personale sanitario. Acquaroli: "Grazie per il sacrificio durante la pandemia"

"Oggi è la Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, da due anni in prima linea nella lotta alla pandemia - si legge nell'ultimo post Facebook pubblicato dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.  Il numero uno di Palazzo Raffaello ha voluto in questa modalità rendere omaggio a tutti gli operatori sanitari che si sono distinti nell'arco della pandemia per l'assistenza e l'abnegazione nei confronti della società. Nonostante le molte difficoltà che hanno messo a dura prova la Sanità tutta. "Fin dai primi momenti pieni di incertezza e di paura, senza risparmiarsi, con grande impegno, professionalità e sacrificio, sono stati determinanti per assicurare assistenza alla popolazione - prosegue il messaggio di Acquaroli - A tutti loro vanno la nostra riconoscenza e la gratitudine".   

20/02/2022 21:24
Sisma - Sospensione mutui negato: il Pd pronto alla mobilitazione. "Il governo ci lascia in ginocchio"

Sisma - Sospensione mutui negato: il Pd pronto alla mobilitazione. "Il governo ci lascia in ginocchio"

"Se il governo non ascolta la richiesta dei territori andiamo a sbattere - ha dichiarato in un comunicato l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti -. Il parere negativo espresso all'emendamento inserito nel decreto milleproroghe in cui alcuni parlamentari del Pd (Morgoni, Morani, Pezzopane, Verini ecc.) chiedevano la sospensione dei mutui a carico degli enti locali lascia stupefatti e rischia di mettere in ginocchio definitivamente i comuni del cratere sismico. Il grido di allarme fatto proprio dai sindaci del cratere di ogni colore politico va preso per quello che è: un grido di dolore che non può cadere inascoltato. Non basta il rinvio del termine di presentazione (dal 31 marzo al 31 maggio) del bilancio di previsione. Se il governo non ascolta la richiesta che viene dal territorio, molti comuni si troveranno di fronte nelle prossime settimane, al dilemma di non chiudere i bilanci o di fare tagli con la conseguente riduzione dei servizi in in momento drammatico come quello che stiamo vivendo per famiglie ed imprese relativo soprattutto all'aumento delle bollette di  luce e gas.  Draghi e i suoi ministri debbono sapere che qui si rischia la rivolta sociale - conclude Sciapichetti -. Se la richiesta di inserire nel Decreto energia fatta dai nostri parlamentari locali circa la sospensione dei mutui a carico dei comuni per i prossimi tre anni non dovesse essere accolta il Pd è pronto alla mobilitazione perché non è pensabile  che i nostri territori vengano trattati in maniera differente da quelli colpiti da altre calamità naturali come quelli dell'Emilia Romagna.  Chiediamo quindi con forza che al nostro territorio venga riconosciuta  la stessa dignità".

20/02/2022 20:03
Cento giovani che ballano ma la discoteca è abusiva: scattano i sigilli

Cento giovani che ballano ma la discoteca è abusiva: scattano i sigilli

Operava come una discoteca, nonostante fosse un circolo privato: scattano i sigilli. La scorsa notte la Tenenza Carabinieri di Falconara Marittima e la Divisione P.A.S.I. della Questura di Ancona hanno chiuso una discoteca abusiva in zona Rocca Priora che esercitava l'attività di pubblico spettacolo. Si tratta di una struttura già stata sanzionata dagli stessi militari lo scorso luglio e, dopo un periodo di inattività, sembrava aver chiuso definitivamente i battenti. Anche questa volta l'esercizio, che altro non sarebbe che un circolo privato culturale, aveva organizzato una serata danzante con la partecipazione di un noto disc jockey di origini toscane. Quasi un centinaio i giovani accorsi dalla provincia, richiamati dal tam-tam sui social. Il passaparola è arrivato anche alle forze dell'ordine che hanno subito deciso di vederci chiaro. Dai controlli è emerso che la maggior parte degli avventori si era presentata nel locale effettuando il cosiddetto "tesseramento al volo", pratica non in linea con lo spirito del libero associazionismo che dovrebbe costituirsi in associazioni senza scopo di lucro e non in forme di "diversa" impresa. I circoli privati devono avere natura e scopi diversi dagli esercizi pubblici e come tali non essere assoggettabili, in via generale, alla disciplina di questi ultimi. Sono quindi stati apposti i sigilli con un sequestro preventivo anche perché il locale risultava sprovvisto di licenza, il cui rilascio è subordinato alla concessione dell'Autorità di pubblica sicurezza a seguito di verifiche effettuate da una commissione tecnica per la solidità dell'edificio e l'esistenza di idonee uscite di sicurezza, aspetti per cui sono tuttora in corso ulteriori accertamenti avviati dai vigili del fuoco del Comando provinciale di Ancona.  

20/02/2022 13:11
EDITORIALE - “No” all’eutanasia legale: la volontà popolare non basta. E la democrazia perde un’altra occasione

EDITORIALE - “No” all’eutanasia legale: la volontà popolare non basta. E la democrazia perde un’altra occasione

“Inammissibile”. Con questa espressione il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato ha voluto bocciare il referendum sull’eutanasia legale. Si temeva una depenalizzazione totale del reato di ‘omicidio del consenziente’. Detto altrimenti, in caso di approvazione “si sarebbe aperta la strada all’immunità penale  - sostiene Amato - per chiunque uccida qualcun altro con il consenso di quel qualcun altro, sia questo malato oppure no, che soffra oppure no”. Argomentazioni lapidarie e incontrovertibili, che vorrebbero far credere a un qualche inganno nascosto fra le righe del referendum, e magari sfuggito agli 1,2 milioni di cittadini italiani che lo hanno sottoscritto. Argomentazioni sulle quali il leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi non ha potuto che compiacersi, oltre che della débâcle in sé subita dai pro-eutanasia. Eppure, prendendo in esame il famigerato art. 579 del Codice Penale, il comma 3 recita: “Si applicano le disposizioni relative all’omicidio (art.575-577) se il fatto è commesso: contro una persona minore degli anni diciotto; contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un’altra infermità o per l’abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti; contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno”. Dunque, tutta una serie di casi che non rientrano nei parametri stabiliti della “buona morte” promosso in primis da Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. Inoltre, la cosiddetta “completa depenalizzazione dell’omicidio consenziente” addotta da Amato non sarebbe nemmeno possibile. La normativa, infatti, gode della vigenza della legge 219/2017 - secondo cui il consenso del richiedente deve rispondere alle caratteristiche nell’ambito di un percorso di fine vita – e della sentenza della Corte costituzionale 242/2019 - che individua le circostanze per le quali si possa legittimamente chiedere la morte volontaria. Strafalcioni e falsità, quelle del presidente Amato. Oggi si parlerebbe di “fake news”, di manipolazione della realtà, di discorso puramente politico. Si tratta di un errore di giudizio o di autentica malafede nei confronti del quesito referendario, considerando che la Corte Costituzionale ne avrebbe anche “rivisitato i titoli a livello interpretativo”? Una cosa è certa: l’abrogazione, seppur parziale, del referendum sull’eutanasia legale – insieme a quello sulla cannabis – segna di fatto una dura sconfitta per la volontà popolare. E un’altra occasione persa per la nostra democrazia, dato che i governanti hanno preferito voltarsi ancora una volta dall’altra parte, lasciando piuttosto che la Corte Costituzionale accogliesse senza indugio i quattro quesiti meno influenti relativi alla giustizia. Annullamento delle disposizioni in materia di incandidabilità, limitazione delle misure cautelari, la separazione delle funzioni dei magistrati e l’eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati Csm. Misure che non renderanno la giustizia più efficiente, ma piuttosto più controllabile e asservita. A questo punto bisognerebbe domandarsi: è da ritenersi buono un governo che tollera le manifestazioni non autorizzate dei no vax (fra i principali artefici della vaccinazione rallentata), e poi non esita a manganellare gli studenti, rei di voler rivendicare un futuro migliore? Un governo che si professa garante di un Paese democratico, ma di fatto priva chi soffre della possibilità di avere uno straccio di controllo sulla propria morte? E in ultimo, è sano un Paese politicamente fermo e il cui governo guarda al futuro solo in termini di produttività, senza considerare adeguatamente le possibilità di una nuova stagione di crescita umana e culturale?

20/02/2022 10:00
Vaccini, la quarta dose si farà. L’Aifa apre ai più fragili

Vaccini, la quarta dose si farà. L’Aifa apre ai più fragili

La quarta dose si farà. A confermarlo è l'Agenzia italiana del farmaco, che si è espressa in favore di Pfizer o Moderna. Con una nota inviata al Ministero della Salute, la commissione tecnico scientifica dell'Aifa ha evidenziato la necessità di ricorrere al doppio booster per soggetti gravemente immunodepressi.  Alla base della decisione, ci sarebbe la risposta bassa alla terza dose dei pazienti con patologie immuno-degenerative. Già nel mese di gennaio 2022, l’immunologo e divulgatore scientifico prof. Alberto Mantovani aveva dichiarato: «Per i pazienti fragili non responsivi, si pone il problema di una quarta dose, da valutare in un contesto di ricerca rigorosa e in relazione al trattamento poiché alcune terapie interferiscono con una corretta immunizzazione». Resta ancora da capire se sarà necessario anche per il resto della popolazione – ancora coinvolta nella campagna per la terza dose – ricorrere a un ulteriore richiamo nell’arco di 4 mesi o a cadenza annuale. A seguito dei dati raccolti due mesi fa sugli effetti del secondo booster in Israele – primo Paese al mondo ad aver adottato la soluzione per operatori sanitari, over 60 e fragili – è emerso che la protezione fornita da una quarta dose aumenterebbe ulteriormente i livello degli anticorpi, ma senza fornire sufficiente protezione contro i contagi da variante Omicron. «Non servirà la quarta dose di vaccino anti Covid, ma piuttosto un richiamo che auspichiamo annuale e con il quale dovremo fraternizzare» - aveva dichiarato a inizio febbraio il direttore generale di Aifa Nicola Magrini - Il dato con cui erano registrati i vaccini era del 95% di efficacia e questo dato è stato confermato, in molti Paesi, nel primo trimestre di uso reale. Poi c’è stata una graduale e lenta perdita di efficacia nel secondo trimestre che ha portato quindi alla dose booster, anche in presenza di una variante su cui il vaccino aveva perso efficacia. A livello globale la comunità scientifica ha concordemente visto lo straordinario beneficio dei vaccini». «Per le persone gravemente immunocompromesse che ricevono una serie primaria di tre dosi di vaccino a mRna, una quarta dose è già raccomandata» - aveva affermato gennaio il responsabile Vaccini e Prodotti Terapeutici dell’Ema Marco Cavaleri. In direzione opposta a inizio febbraio il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: «Escludo categoricamente che serva una quarta dose a breve». Stessa linea per Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico: «Immunologicamente non serve e non si sa quando servirà. Ad oggi è ragionevole dire che per anni non serviranno richiami».

19/02/2022 17:15
Gianmarco Tamberi si prende la scena al Celebrity All-Star Game: la sua schiacciata diventa virale (VIDEO)

Gianmarco Tamberi si prende la scena al Celebrity All-Star Game: la sua schiacciata diventa virale (VIDEO)

Gianmarco Tamberi vola a schiacciare sopra il ferro e si prende la scena al Celebrity All-Star Game di Cleveland. Il campione olimpico del salto in alto, grandissimo appassionato di basket, è stato tra i protagonisti della partita tra il Team Dominique (ex ala degli Atlanta Hawk) e il Team Walton, disputata nella notte italiana, nel corso del weekend dell'All Star Game, l'evento che porta a sfidarsi uno contro l'altro, sul parquet, tutti i più forti cestisti della lega americana.  Per Tamberi anche uno "score" niente male: 15 punti, 10 rimbalzi e, ciliegina sulla torta, una schiacciata divenuta virale e trasmessa persino su Espn. Schiacciata celebrata da 'Gimbo' mimando l'aeroplanino con le braccia. "Sono distrutto, sfinito - ha commentato poco prima di andare a dormire, in una stories su Instagram -. Vi rendete conto che cosa pazzesca è stata oggi? Allucinante. Dreams come true, sogni che si avverano".   Ecco il video della super schiacciata di Gianmarco Tamberi, a cui è restato l'amaro in bocca soltanto per la sconfitta per 65-51 della sua squadra (il Team Dominique): 

19/02/2022 13:00
Covid, i casi restano sotto soglia 2mila nelle Marche per il secondo giorno consecutivo

Covid, i casi restano sotto soglia 2mila nelle Marche per il secondo giorno consecutivo

Sono 1.813 (ieri erano 1.873) i nuovi positivi nelle Marche su 4.575 tamponi esaminati nel percorso diagnosi-screening (ieri 4.744). L'incidenza, oggi, si attesta a 953,77 casi settimanali ogni 100mila abitanti (ieri 989,47). Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche dopo la notizia del ritorno, da lunedì 21 febbraio, della regione in zona gialla.  Viene confermato, dunque, un calo costante e generalizzato dei contagi in tutte le province, sebbene le proporzioni cambino leggermente, con un incremento dei casi in provincia di Fermo. È sempre Ancona, comunque, quella che fa registrare il maggior numero di positivi (508), seguita da Macerata (395), per l'appunto Fermo (330), Pesaro Urbino (274) e Ascoli Piceno (259); sono 77, inoltre, contagi provenienti da fuori regione. Restano le consuete classi d'età intermedie le più colpite dai contagi, con quasi la metà del totale: 477 casi tra i 25-44enni e 447 tra i 45-59enni. Tra i più giovani si segnalano 489 contagi tra gli under 18: 180 casi tra i bambini delle scuole elementari (6-10 anni) e 110 per i ragazzi delle scuole superiori. I soggetti con sintomi sono 421, i contatti stretti di casi positivi 511, i contatti domestici 453, i positivi in ambito scolastico formativo 24, i casi in fase di approfondimento epidemiologico 391. Continuano a scendere i ricoveri legati al Covid nelle Marche: in 24 ore ne sono stati segnalati 10 in meno, facendo arrivare il totale a 308. I pazienti in terapia intensiva sono 32 (-1 su ieri), quelli in semi intensiva 64 (+1), quelli in reparti non intensivi 212 (‐12), e ci sono ben 38 dimessi. Dieci i decessi legati al Covid, che fanno salire il totale a 3.553: una 102enne di Porto San Giorgio, un 82enne di Monte San Pietrangeli, una 86enne di Monteprandone, una 89enne e un 93enne di San Benedetto del Tronto, una 87enne di Fermo, un 95enne di Fano, una 93enne di Pesaro, una 85enne di Osimo e un 63enne di Porto Recanati (si tratta di Leandro Scocco). 

19/02/2022 11:21
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.