Femminicidi più che raddoppiati (da 3 a 7) nell'ultimo anno nelle Marche dove sono aumentati anche i reati connessi ad atti persecutori (da 461 a 478). I dati sulla cosiddetta violenza di genere sono contenuti nella relazione del procuratore generale della Corte d'appello di Ancona Roberto Rossi che intervenendo all'inaugurazione dell'Anno giudiziario nelle Marche ha parlato di "piaga".
Su questo fronte, ha riferito, che gli Uffici requirenti si sono "prontamente adeguati a livello di organizzazione interna" alle nuove normative riguardanti anche i termini entro i quali sentire le persone offese e valutare se applicare una misura cautelare.
Anche in termini di "tempestività dell'azione", ha osservato, "non si registrano criticità nel distretto e il numero di misure richieste (282) testimonia l'attenzione che viene data al fenomeno". "Nondimeno - osserva - i dati statistici riferiscono di come la situazione complessiva, lungi dal registrare una qualche flessione appare in costante aumento".
Elementi da cui, conclude il pg, "non può che trarsi la considerazione di come la mera azione repressiva, pur doverosa e necessaria, non sia da sola adeguata e sufficiente a contrastare il fenomeno ove non si agisca in modo incisivo e pressante sulla componente culturale ed educativa, in modo da sradicare la mentalità più diffusa di quanto probabilmente siamo disposti ad ammettere, che interpreta il rapporto sentimentale con la donna in termini proprietari e di dominio".
Preoccupazione destano anche i "fenomeni di criminalità minorile caratterizzati da un sempre crescente diffusione dell'uso di modalità violente". Tra i reati connessi: 39 rapine, 20 estorsioni, 264 procedimenti per violazioni di norme sugli stupefacenti, 16 per violenza sessuale anche di gruppo, 20 per reati di pedofilia e pedopornografia.
"Dati preoccupanti - commenta Rossi - se si considerano le dimensioni demografiche e le condizioni socio-economiche complessive del Distretto, che mostrano l'urgenza di interventi che vadano ben al di là di quelli della mera repressione penale". Su questo fronte, il pg segnala, una "clamorosa inadeguatezza dell'organico della Procura minorile composto da un Procuratore e un solo sostituto
Fuggita da Mantova, vagava in stato confusionale nei pressi della stazione di Ancona: ritrovata 40enne. Il fatto è avvenuto nella serata di ieri (26 gennaio), intorno alle 20, quando alcuni passanti hanno notato una donna in evidente stato confusionale.
Immediata la segnalazione alla centrale operativa del 112. Sul posto, la sala emergenza ha inviato gli uomini delle Volanti e i sanitari del 118. Una volta individuata, i militi della Croce Gialla di Ancona si sono occupati di stabilizzare la signora e di tranquillizzarla.
Nel frattempo, gli agenti l’hanno identificati e da un controllo incrociato è emerso che la 40enne era scomparsa proprio pochi giorni fa da Mantova. I genitori, preoccupati per la figlia, avevano denunciato la sparizione. In tutto ciò, la donna pare si sia limitata a lamentare un leggero malessere.
La Croce Gialla l’ha, quindi, trasportata al pronto soccorso del nosocomio regionale di Torrette. Qui, la 40enne mantovana è stata raggiunta dai genitori, prontamente avvisati dalla polizia, che si è occupata di rassicurare la famiglia. Sembrerebbe che la donna si sia allontanata volontariamente dalla propria abitazione.
Anas ha consegnato oggi alle imprese appaltatrici le attività di progettazione esecutiva, monitoraggio ambientale ed esecuzione dei lavori per la costruzione del nuovo collegamento stradale tra la strada statale 16 "Adriatica" e il porto di Ancona, il cosiddetto 'Ultimo Miglio', opera attesa da oltre 30 anni non solo dal capoluogo regionale, ma dalle Marche. L’opera è considerata di rilevanza strategica nazionale e per questo affidata dal governo a un commissario straordinario.
L'atto di consegna, che costituisce la conclusione delle procedure di appalto e affidamento dei lavori, è stato al centro della conferenza stampa svoltasi a Palazzo Li Madou della Regione Marche, alla presenza del presidente Francesco Acquaroli, dell’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, dell’amministratore delegato Anas Aldo Isi, del commissario straordinario dell'opera Paolo Testaguzza, del sindaco di Ancona Daniele Silvetti, delle categorie economiche e professionali regionali e della provincia di Ancona, della Camera di Commercio e delle massime autorità civili e militari delle Marche.
"La realizzazione di questo nuovo collegamento, prosecuzione del raddoppio della Statale16, offre una prospettiva nuova alla città di Ancona e a tutta la regione. Completa e unisce quelle che sono le nostre grandi infrastrutture rappresentate da porto, interporto e aeroporto - ha detto il presidente Acquaroli -. Un investimento strategico anche sul fronte della sostenibilità perché agevola con maggiore fluidità il deflusso delle merci dallo scalo dorico. Un'opera attesa da tanto tempo che finalmente vediamo concretizzata, ridisegnando Ancona e le Marche come una piattaforma importante della vasta area rappresentata dal Corridoio europeo".
"Questo intervento - ha affermato l'amministratore delegato di Anas, Aldo Isi - rientra in un piano di investimenti di oltre 4 miliardi di euro che Anas ha attivato nelle Marche, dove gestiamo una rete stradale di oltre 1.500 chilometri. Oltre al collegamento tra il Porto di Ancona e la SS16 stiamo realizzando il raddoppio della variante di Ancona, la variante alla Salaria in provincia di Ascoli Piceno e stiamo avanzando con la progettazione della E78 nel pesarese (mentre il 12 febbraio avverrà la consegna dei lavori per l’apertura della Galleria della Guinza). Oltre 1 miliardo è dedicato invece alla manutenzione e ammodernamento di tutta la rete stradale esistente, un’attività strategica per migliorare il livello di servizio, la sicurezza stradale e la durata delle opere nel tempo".
"Con l’Ultimo Miglio fissiamo un tassello per sbloccare i collegamenti tra il capoluogo regionale, la piattaforma logistica delle Marche Porto di Ancona-Aeroporto di Falconara-Interporto di Jesi, il Centro Italia e l’Europa - ha rimarcato l'assessore Baldelli -. Siamo di fronte a un’infrastruttura chiave di un corridoio europeo di trasporto, che collega l’Oriente, la Turchia e i Balcani con la Penisola Iberica, avendo come snodo il Porto dorico che si connette con quelli del Tirreno, viaggiando lungo la Orte-Falconara e la Fano-Grosseto. Le Marche si candidano a diventare un attrattore per i traffici commerciali internazionali, in una fase in cui le tensioni nel Mar Rosso e Suez suggeriscono direttrici più sicure per gli operatori economici".
Nei prossimi giorni saranno avviate le attività propedeutiche ai lavori: il monitoraggio ambientale ante operam, che ha una durata di 180 giorni, e la progettazione esecutiva che sarà ultimata entro 120 giorni. Il progetto esecutivo dovrà quindi essere approvato e validato secondo le procedure previste.
L'avvio del cantiere è previsto dopo l’estate e i lavori avranno una durata di 3 anni (1080 giorni). L’intervento, per un investimento complessivo di 148 milioni di euro, riguarda in particolare la realizzazione di una nuova infrastruttura stradale lunga 2,5 km che collegherà in modo diretto la SS16 con la via Flaminia nei pressi del porto, bypassando il centro abitato di Torrette e l’area ospedaliera, con tempi di percorrenza stimabili in 3 minuti.
Il tracciato, con una sezione a due corsie, si innesterà sulla statale Adriatica in corrispondenza dello svincolo di Torrette (in fase di adeguamento nell’ambito dei lavori di raddoppio della variante di Ancona) e sulla via Flaminia con una rotatoria di nuova realizzazione. Comprende un viadotto di 285 metri e due gallerie rispettivamente di 650 metri e 470 metri.
L'opera consentirà di eliminare dall’area urbana il traffico in ingresso e uscita dal porto, caratterizzato da una forte componente di mezzi pesanti, che oggi utilizzano esclusivamente la rete viaria comunale condizionando fortemente la mobilità.
I lavori saranno eseguiti dal raggruppamento temporaneo di imprese "Donati SpA – NV Besix SA", con sede a Roma, mentre la progettazione esecutiva è affidata a un raggruppamento di progettisti guidato dallo studio Prometeoengineering Srl.
Ammonta a 904 milioni di euro per le Marche il valore di prodotti trasportati via mare attraverso il Mar Rosso. È quanto emerge dai dati elaborati da Confartigianato relativamente ai danni per il commercio estero italiano causati dall'attuale situazione, con un focus sull'impatto della crisi di Suez sulle esportazioni delle regioni italiane nel periodo ottobre 2022-settembre 2023.
Le Marche sono dodicesime per esposizione, dopo la Sicilia (export per 975 milioni di euro) e prima della Puglia (830). La regione più esposta è la Lombardia con 12,9 miliardi di euro, seguita da Emilia Romagna (9,4 miliardi), Veneto (5,7 miliardi), Toscana (4,7 miliardi), Piemonte (4,1 miliardi). A chiudere la graduatoria Calabria (139 milioni), Molise (76 milioni) e Valle d'Aosta (50 milioni).
Complessivamente, per Confartigianato, ammontano a 8,8 miliardi, 95 milioni al giorno, i danni per il commercio estero italiano tra novembre 2023 e gennaio 2024 a causa della crisi nel Mar Rosso; 35 milioni al giorno per impatto sull'export e 60 milioni per mancati approvvigionamenti.
(Foto Ansa)
Scontro tra due auto e un furgone: caos in galleria e traffico in tilt. È quanto avvenuto, poco dopo le 12:00, all'interno della galleria della Montagnola, lungo la strada statale 16 "Adriatica", ad Ancona. Sul posto, una volta lanciato l'allarme, sono immediatamente intervenuti i sanitari della Croce Gialla che hanno prestato soccorso ai conducenti.
Ad avere la peggio è stato un uomo di 44 anni, estratto dall'abitacolo con attrezzature specifiche dai vigili del fuoco della sede centrale di Ancona e consegnato per le cure del caso al personale del 118. È stato successivamente trasferito in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona.
In ospedale anche un 94enne. Tutti i mezzi coinvolti sono stati messi in sicurezza dai pompieri, inevitabili disagi si sono registrati alla circolazione stradale durante il completamento delle operazioni. Ai rilievi procede la polizia locale.
Dal 23 gennaio nelle Marche ci si può iscrivere al liceo del made in Italy: la Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, ha integrato l’offerta formativa e approvato lo schema di accordo tra l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche e la Regione per l'attivazione dell’indirizzo ‘liceo del made in Italy’, già a partire dall’anno scolastico 2024/2025, nei licei che ne hanno fatto domanda.
“Un’importante novità nell'ambito dell’offerta formativa a beneficio dei nostri studenti – dichiara l’assessore all’Istruzione Chiara Biondi - Il nuovo percorso liceale promuove l'acquisizione degli strumenti necessari per la ricerca e l'analisi degli scenari storico-geografici e artistico-culturali, la dimensione storica e lo sviluppo industriale ed economico dei settori produttivi del made in Italy".
"Un nuovo indirizzo liceale che consentirà agli studenti di sviluppare, sulla base della conoscenza dei significati, dei metodi e delle categorie interpretative che caratterizzano le scienze economiche e giuridiche, competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy”. In sintesi un percorso “che offre le giuste competenze per promuovere e valorizzare le nostre eccellenze e la bellezza italiana nel mondo”, conclude Biondi.
L’attivazione di prime classi del liceo del made in Italy per l’anno scolastico 2024/2025 è possibile esclusivamente per quelle istituzioni scolastiche che nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa già erogano il percorso del liceo delle scienze umane – opzione economico sociale.
Nelle Marche, il liceo di Ascoli Piceno Francesco Stabili, l’Istituto Istruzione Superiore ‘Matteo Ricci’ di Macerata, il liceo Mamiani a Pesaro e il liceo Scientifico e delle Scienze Umane Laurana – Baldi ad Urbino, sono le istituzioni scolastiche statali, aventi diritto, che hanno fatto richiesta di attivazione dell’indirizzo liceo del made in Italy.
In poco più di 5 minuti sono stati prenotati tutti i posti disponibili per l’evento di Popsophia “La Banalità del male”, in programma sabato 27 gennaio all’Auditorium della Mole Vanvitelliana Ancona.
“Un risultato da guinness dei primati”. Commenta la direttrice artistica di Poposophia Lucrezia Ercoli. “Solo chi è riuscito a collegarsi da subito alla piattaforma è stato in grado di prenotarsi. Sapevamo di doverci far trovar pronti dopo 'l’assalto' ricevuto per lo spettacolo filosofico musicale dedicato a Raffaella Carrà. Siamo così ricorsi a una soluzione tecnica che ha funzionato alla grande ed è stata in grado di reggere l’urto”.
Popsophia metterà nuovamente in atto le proprie formidabili idee all’Auditorium della Mole Vanvitelliana, dopo il successo ottenuto nei tre spettacoli precedenti. “E se domani…” ha permesso, in un primo momento, di rileggere in chiave inedita il senso e la tradizione del Natale, grazie anche al genio cinematografico di Tim Burton; e poi di celebrare attraverso i brani e le immagini la grandezza di Lucio Dalla.
“Tanti Auguri…” invece ha ripercorso le tappe più significative della carriera iconica di Raffaella Carrà, in quello che è stato uno show pirotecnico di luci e colori. “La Mole Vanvitelliana è un gioiello architettonico”. Afferma la direttrice artistica di Popsophia. “È uno spazio perfettamente attrezzato per ospitare un festival multidisciplinare come il nostro. In più gode di un’acustica che non ha nulla da invidiare a quella di una sala da registrazione. Stiamo lavorando ad un progetto in grado di coinvolgerne tutti i meravigliosi spazi. Presto sveleremo tutte le novità”.
Alla domanda sul come si possa spiegare il successo che sta contraddistinguendo ogni singolo evento targato Popsophia, Lucrezia Ercoli invece risponde. “Al di là dei meriti propri, credo che gli spettacoli che realizziamo siano unici ed esclusivi. Sono spettacoli organizzati per quel preciso giorno, per quella specifica ricorrenza e per quello specifico luogo. È questo ciò che rende i nostri philoshow irripetibili”.
Appuntamento dunque al 27 gennaio con “La banalità del male”, l’evento che concluderà le celebrazioni per la Giornata della Memoria. Nelle due ore di spettacolo la direttrice artistica, attraverso gli strumenti della filosofia e della cultura visuale proveniente dal cinema, proverà a raccontare come la filosofia abbia pensato l’impensabile e come il cinema, dal kolossal hollywoodiano di Spielberg, “Schindler’s List” fino a “La vita è bella” sia riuscito, più o meno efficacemente, a raccontare la Shoah.
“Vogliamo indagare sugli aspetti che hanno portato il male, rappresentato in questo caso dall’olocausto, ad essere reso spettacolo di massa, sia nella musica che nel cinema”.
I fortunati 500 che sono riusciti a prenotarsi, potranno godere sicuramente di uno spettacolo sensazionale. Chi non ci è riuscito invece, potrebbe consolarsi grazie all’eventualità di un “piano B”. “Stiamo cercando delle soluzioni tecniche per cercare di rendere lo spettacolo fruibile a più persone possibili. Faremo del nostro meglio per cercare di soddisfare questa grande domanda”.
Le recenti votazioni in Parlamento sull'autonomia differenziata suscitano gravi preoccupazioni all'interno del Pd Marche, che denuncia le ricadute negative, in particolare per il settore della sanità nella regione.
Il senatore Pd Francesco Verducci ha dichiarato in aula come questo provvedimento violi il diritto all'uguaglianza, il principio di solidarietà alla base della nostra Costituzione e incida pesantemente sui diritti fondamentali rendendoli diseguali. Analogamente, l'onorevole Marina Sereni, responsabile salute del Pd, ha sottolineato le disuguaglianze attuali nella tutela della salute tra Nord e Sud del Paese, evidenziando come il voto sull'autonomia differenziata possa accentuare ulteriormente questi divari.
Il Pd Marche da tempo critica la Giunta regionale sul fronte della sanità, portando dati ufficiali che mostrano una significativa flessione nelle prestazioni diagnostiche e nelle visite specialistiche.
La segretaria regionale Chantal Bomprezzi specifica la reale situazione: "La giunta Acquaroli non ha approvato nemmeno una Delibera sulle liste di attesa. Ad oggi solo vane dichiarazioni di intenti sulla riduzione delle liste di attesa che non trovano però alcun riscontro nella realtà dei fatti concreti".
A una situazione non certo efficiente si aggiunge ora la mannaia della autonomia differenziata: "Servirebbe - sottolinea la segretaria Pd - anziché una differenziazione nelle competenze regionali, maggiore governance nazionale del Servizio Sanitario Nazionale. La destra sta scardinando la parità di accesso ai beni comuni, su tutti la sanità, rendendo definitivi e irrecuperabili i divari tra territori, con conseguenze drammatiche per i cittadini e intere comunità destinate alla marginalità".
Qui, i fondi del Pnrr rappresentano un passaggio fondamentale: "Non possiamo permetterci di rinunciare a queste risorse preziose né di distoglierle dalla sanità pubblica - ribadisce Bomprezzi. Come partito democratico continueremo a mobilitarci per dire no a 20 diversi sistemi sanitari regionali e sì a un Servizio Sanitario Nazionale che garantisca a tutti, in tutta Italia, prevenzione, cura e prestazioni appropriate".
Entra in casa della nonna con la forza, la spintona facendola cadere a terra e poi le ruba un piccolo salvadanaio. Un 30enne osimano, con problemi di tossicodipendenza, che prima dell'aggressione aveva più volte minacciato la donna e distrutto suppellettili in casa, ha ripetuto l'ennesima condotta violenta ed è stato poi arrestato dagli agenti delle Volanti del Commissariato di Osimo per il reato di rapina pluriaggravata ai danni dell'anziana nonna.
La vittima dell'aggressione da qualche tempo aveva deciso di non far più entrare nella sua casa il nipote tossicodipendente, disoccupato e più volte aggressivo in preda ai fumi dell'alcool o sotto l'effetto di droghe. Impietosita dal tono della richiesta del 30enne di voler parlare con lei, aveva appena socchiuso l'uscio dell'appartamento quando l'uomo ha spalancato con veemenza, l'ha spintonata, dirigendosi in camera da letto per prendere i risparmi della donna.
Con fatica, la nonna, in seguito medicata in pronto soccorso, si era rialzata e aveva chiesto aiuto a gran voce, richiamando l'attenzione dei vicini che hanno allertato le forze dell'ordine. All'arrivo dei poliziotti, la donna era sotto shock e il nipote si trovava in camera da letto dopo essere rientrato in casa. Il salvadanaio è stato trovato vuoto; sono in corso indagini per recuperare il denaro. il 30enne è stato arrestato e trasferito nel carcere anconetano di Montacuto a disposizione del pm, dopo la convalida dell'arresto.
Il Tribunale ha confermato la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistente il pericolo della reiterazione di condotte violente e predatorie ai danni dei parenti più prossimi per la necessità di conseguire il denaro necessario ad acquistare droga o alcool.
Scontro violento tra due auto: la strada rimane chiusa al traffico. È quanto avvenuto questa mattina, poco prima di mezzogiorno, lungo la provinciale 360 "Arceviese", nel territorio comunale di Ostra Vetere. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica del sinistro, ai cui rilievi procedono gli agenti della polizia locale.
Fortunatamente per gli occupanti delle vetture, soccorsi in loco e in maniera tempestiva dai sanitari del 118, non c'è stata alcuna grave conseguenza fisica. Notevoli, invece, sono stati i disagi alla circolazione con l'arteria che è rimasta chiusa al traffico sino al completamento della messa in sicurezza del tratto, operata dai vigili del fuoco del distaccamento di Senigallia, e alla rimozione dei veicoli incidentati.
Almeno 15 furti d'auto in un mese a partire dalla seconda decade di settembre 2023. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo, insieme ai militari della Compagnia di Cerignola, hanno arrestato tre giovani di Cerignola, di età compresa tra i 22 e 25 anni, in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Ancona e di Ascoli Piceno, su richiesta delle rispettive Procura.
Contestato il furto aggravato in concorso di numerose vetture asportate in tutte le province delle Marche (tre i furti registrati a Civitanova). L'indagine è partita dopo alcuni furti d'auto, commessi ad Ancona e Falconara Marittima, dalla seconda decade del settembre scorso.
Dalle verifiche è emerso che un gruppetto degli autori dei colpi, composto da non meno di quattro persone, partiva in tarda serata da Cerignola, avvalendosi di staffette, per compiere furti nelle Marche. Dopo un sopralluogo, rubavano di notte le auto, con effrazione e sostituzione delle centraline.
Uno degli indagati, alla guida del veicolo staffetta, apriva la strada al conducente del veicolo rubato, avvertendolo, con telefoni dedicati, dell'eventuale presenza delle forze dell'ordine lungo il tragitto.
Nella notte del 20 settembre 2023, a Sirolo, gli indagati erano stati fermati da un equipaggio del Norm di di Osimo e identificati. Nella notte del 24 ottobre successivo, i carabinieri avevano seguito l'auto con a bordo gli odierni indagati fino a Fano: grazie al contributo della locale Compagnia, la squadra era stata fermata e trovata in possesso di 4 centraline per auto e di attrezzi creati appositamente per l'apertura dei veicoli. Le auto asportate, una volta giunte nel Foggiano, venivano smontate e i ricambi messi in vendita sul mercato illecito.
Il valore delle auto rubate ammonta a circa 350mila euro. I tre arrestati sono stati trasferiti nella Casa Circondariale di Foggia; per una quarta persona indagata, si procede in stato di libertà. Il provvedimento eseguito è "misura cautelare disposta in sede d'indagini preliminari, contro cui è ammesso mezzo d'impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva".
“Rinnoviamo lo stanziamento di 432 mila euro per il prossimo triennio per la dialisi riservata ai turisti” lo fa sapere il vice presidente e assessore alla sanità Filippo Saltamartini rimarcando che nel 2023 il turismo è tornato ai livelli pre-covid per cui si rende ancora più necessario finanziare questo importante servizio che rende la nostra Regione più accessibile.
Si tratta di 144 mila euro per ciascuna delle tre annualità: 2024, 2025 e 2026 da ripartire tra gli Enti del SSR proporzionalmente al numero di prestazioni effettuate e che saranno erogate sulla base di apposita rendicontazione consuntiva.
“La nostra prima decisione nel 2020 è stata di rimodulare l’offerta estendendola all’intero anno e non solo limitatamente al periodo che va dalle festività pasquali ai mesi estivi come accadeva in passato – ricorda l’assessore -. Inoltre il servizio viene erogato anche con turni serali per agevolare coloro che trascorrono le vacanze nella nostra regione, ma anche il personale che svolge turni aggiuntivi al di fuori dell’orario di lavoro”.
A dimostrazione dell’importanza del servizio: nel 2023 le richieste nel periodo 1 gennaio - 30 settembre sono state 1093. Erano state 743 nell’intero 2022, 575 nel 2021. Quelle notturne nei primi 9 mesi dell’anno appena concluso sono state 595. Nel 2019, prima del covid, le prestazioni effettuate erano state 1301 nell’intero anno, di cui 509 notturne.
Le Marche hanno accolto l’appello dell’Associazione nazionale emodializzati (Aned) che chiedeva di garantire al dializzato il diritto di spostarsi sul territorio nazionale per motivi non clinici a partire dal 2009. “Per andare ulteriormente incontro alle esigenze dei dializzati abbiamo esteso il servizio in modo che fosse disponibile 365 giorni l’anno – rimarca l’assessore – il contributo maggiore è stato offerto dalle località costiere”.
Un corpo ridotto allo stato scheletrico è stato rinvenuto nel pomeriggio di sabato in un casolare nel territorio di Castelplanio, in provincia di Ancona.
Il cadavere potrebbe essere verosimilmente quello di Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa nella zona di Montecarotto, a circa un chilometro dal luogo dove è stato rinvenuto il corpo. A consolidare l'ipotesi che si tratti di Andreea sono i resti dell'abbigliamento: un giubbotto e le scarpe.
Per l'identificazione ufficiale ci vorrà però l'esame del Dna. La ragazza si era allontanata a piedi all'alba del 12 marzo del 2022, dopo una serata trascorsa con amici e il fidanzato Simone Gresti, con cui aveva litigato, in una roulotte.
Ma di lei si erano perse completamente le tracce: inutili gli appelli della madre e degli amici, sui social o su 'Chi l'ha visto?', vari gli avvistamenti a Milano o Roma, finiti però nel nulla.
Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco, la pm della Procura di Ancona Irene Bilotta e l'avvocato Emanuele Giuliani, legale di Simone Gresti che è l'unico indagato per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti.
Per quasi due anni la zona circostante è stata battuta da carabinieri e soccorritori, ma il corpo è stato trovato a meno di un chilometro di distanza, in un fabbricato fatiscente che si trova sullo stesso lato della strada Montecarottese lungo la quale la ragazza, secondo il racconto degli amici e del fidanzato Simone Gresti, si era allontanata a piedi.
Pochi giorni dopo la scomparsa le ricerche si sarebbero svolte anche nel casolare, dove però nessuno aveva visto il corpo. Che peraltro forse si trovava in una parte dell'immobile inagibile e quindi non controllata. Trra le ipotesi, tutte ancora da verificare, è che il cadavere sia stato portato lì in un secondo momento.
È uno dei tanti interrogativi della vicenda di Andreea: resta l'interrogativo principale, cioè le cause del decesso. Ma anche in questo caso saranno necessari ulteriori accertamenti e l'autopsia, anche se il cadavere è ridotto quasi allo stato scheletrico.
Il fidanzato Simone Gresti "è distrutto", ha detto la scorsa notte il suo legale, l'avvocato Emanuele Giuliani che ha assistito agli accertamenti di polizia scientifica nel fabbricato.
Il silenzio per partecipare al dolore delle famiglie delle vittime degli ultimi due tragici infortuni sul lavoro nelle Marche, ma subito dopo l'azione per dire che la prevenzione e la sicurezza sul lavoro sono priorità". Così i sindacati Cgil, Cisl e Uil Marche in un comunicato unitario.
"Certamente il giorno dopo le ennesime tragedie sul lavoro serve soltanto unirsi al dolore di quanti hanno perso i propri cari - si legge nella nota -. Poi, però ci deve essere il tempo della riflessione e della condivisione di principi e di regole. Il principio è che il lavoro è un diritto e uno strumento per realizzare i propri sogni e partecipare alla crescita di una intera società - sottolineano i sindacati - la regola è che non si può morire per il lavoro, sicuramente quasi sempre basterebbe rispettare le norme esistenti. Ci stiamo abituando a quello che è invece un bollettino di guerra, morti e feriti sul lavoro non possono essere considerati una normalità, non ci deve essere assuefazione".
LEGGI ANCHE: Precipita dal tetto di un'azienda: muore operaio 50enne
"Nel 2023 ci sono stati nelle Marche 15.714 infortuni e 21 morti . scrivono Cgil, Cisl, Uil Marche -. I numeri servono per la statistica, ma dietro i numeri ci sono cittadini marchigiani che sono morti o hanno subito gravi infortuni. Continuiamo a chiedere alla Regione di investire in prevenzione, di potenziare i controlli, di avviare una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e di condizionare alla realizzazione di investimenti in sicurezza la concessione di risorse alle imprese". "Alle imprese . aggiungono - chiediamo di fare piani reali, e non di facciata, sulla sicurezza veri, chiediamo loro di investire in formazione.
Il silenzio per partecipare al dolore delle famiglie private dei loro affetti, poi l'azione e per questo chiediamo alla Regione di convocare urgentemente le parti sociali per decidere insieme azioni concrete. Azioni per mettere fine a un bollettino di guerra indegno del nostro Paese e del vivere civile" è la conclusione.
LEGGI ANCHE: Tragedia sul lavoro, fabbro muore avvolto dalle fiamme nel suo laboratorio
Incidente coinvolge due autovetture e un furgone: tre feriti al pronto soccorso. È quanto avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 18:30, lungo la strada provinciale 2, nel territorio comunale di Offagna. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 con due ambulanze della Croce Gialla di Camerino e un'automedica di Osimo. Il bilancio complessivo è stato di tre feriti, condotti in ospedale con codici di media gravità. Alla messa in sicurezza dei veicoli e del tratto interessato dal sinistro hanno provveduto i vigili del fuoco di Osimo. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, ai rilievi del caso procedono i carabinieri.
Scontro tra un tir e una bisarca: un uomo liberato dalla lamiere dai vigili del fuoco e condotto all'ospedale Torrette. È quanto avvenuto in tarda mattinata, intorno alle 13:00, in via San Bernardo, a Chiaravalle.
Ad avere la peggio è stato il conducente della bisarca, che trasportava auto nuove, rimasto incastrato all'interno dell'abitacolo ed estratto dalle lamiere soltanto grazie all'intervento dei vigili del fuoco di Senigallia, con l’ausilio di divaricatore e cesoie idrauliche.
L'uomo è stato adagiato sulla tavola spinale e poi affidato alle cure dei sanitari del 118 che lo hanno trasferito al nosocomio dorico. Non si troverebbe in pericolo di vita. La strada è stata interdetta al traffico sino alla messa in sicurezza dell'intera zona dell’intervento: sul posto, per i rilievi di rito, sono intervenuti gli agenti della polizia locale.
Un operaio di 50 anni è morto questa mattina nello stabilimento della Cnh di Jesi dove si producono trattori. Secondo le prime informazioni si tratta di un dipendente di una ditta esterna: era impegnato in lavori di manutenzione della copertura del tetto, quando è precipitato.
Immediatamente è stato chiamato il 112 e sul luogo sono arrivati i soccorsi sanitari e i carabinieri oltre agli addetti ala sicurezza dello stabilimento. È arrivata anche l'eliambulanza: il medico e un infermiere si sono calati con il verricello sul piazzale, ma hanno solo potuto constatare il decesso dell'uomo.
A fronte 300 euro di droga non pagati, i pusher pretendevano la restituzione di un importo di 4mila euro e hanno costretto il debitore a recarsi con loro in un centro commerciale per accendere a garanzia un finanziamento per acquistare un televisore 75 pollici e due consolle Play Station 5.
E' solo uno dei casi di estorsione contestati nell'ambito di un'operazione portata a termine dalla Squadra Mobile di Ancona. Gli agenti hanno eseguito stamattina una misura cautelare di custodia in carcere disposta dal gip di Ancona a carico di tre italiani - un 54enne e due 26enni - ritenuti responsabili di estorsione, tentata estorsione, lesioni personali e spaccio plurimo e continuato di cocaina e marijuana.
Con l'attività investigativa sono stati accertati numerosi episodi di spaccio (oltre 20) in centro ad Ancona, attribuiti al 54enne arrestato, alcuni dei quali in concorso con un 33enne che è stato deferito alla Procura in stato di libertà.
L'attività di indagine è scattata il primo settembre scorso quando una pattuglia delle Volanti era intervenuta per soccorrere un 40enne straniero, vittima di aggressione, ricoverato poi in ospedale a Torrette, con prognosi di 30 giorni per una frattura orbitaria, ferite lacerocontuse e lesione dentaria secondaria.
L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Ancona, ha ricondotto l'aggressione ad un presunto mancato pagamento per una cessione di una partita di droga. Il prosieguo delle indagini, anche con l'ausilio di presidi tecnici, ha consentito di acclarare altri due episodi di estorsione e una tentata, perpetrati dagli arrestati, sempre per le medesime motivazioni, in danno di altre vittime.
All'esito delle investigazioni, la Procura ha chiesto al gip adeguati provvedimenti cautelari di custodia che sono stati eseguiti sin dalle prime ore della mattinata, insieme a quattro perquisizioni domiciliari finalizzate alla ricerca di droga ed oggetti estorti. I tre indagati sono stati trasferiti nella casa circondariale di Montacuto ad Ancona a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Durante l'udienza in Tribunale per la separazione dalla moglie, ha cominciato a dare in escandescenze, urlando "Sono il guerriero di dio!" e facendosi più volte il segno della croce. È successo stamane in un'aula al quinto piano del Palazzo di Giustizia di Ancona. Protagonista un 37enne moldavo. Sul posto è intervenuta la polizia, poi personale sanitario, che è riuscito a portare l'uomo fuori dal Tribunale e a caricarlo su un'ambulanza della Croce Rossa per trasportarlo in ospedale.
Ancora due Daspo Willy emessi dal questore di Ancona, Cesare Capocasa, a seguito di istruttoria della polizia anticrimine. I provvedimenti, che sono stati notificati nei giorni scorsi, vanno a colpire due giovani, originari della provincia di Macerata, ma residenti con le famiglie nella provincia di Ancona, i quali si sono resi responsabili di una grave aggressione all’interno di un locale di pubblico intrattenimento, ai danni di altri due giovani, ai quali venivano procurate lesioni con prognosi superiori a 30 giorni, per trauma cranico commotivo a un ragazzo e frattura alla mandibola all’altro.
A seguito dell’attività svolta il questore di Ancona, valutata la condotta dei giovani e i loro precedenti specifici, ha ritenuto di emettere le misure dei D.Ac.Ur, inibendo ai giovani di accedere per un anno al locale di pubblico intrattenimento in cui si sono verificati i fatti, con divieto di stazionare anche nelle immediate vicinanze dello stesso.
Ricordiamo che il Daspo urbano, o anche chiamato “Willy” in memoria di una giovane vita spezzata proprio in occasione di una rissa tra giovani scoppiata per futili motivi, rappresenta una misura volta a frenare i comportamenti violenti e pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, che avvengano nei centri cittadini.
Il questore di Ancona ha emesso, nel solo 2023, ben 59 provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane, colpendo inesorabilmente con la misura di prevenzione tutti i soggetti che si sono resi responsabili di condotte violente in ambito cittadino, i quali sono stati individuati e denunciati all’autorità giudiziaria competente.