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SIIPaC: Servizi di Consulenza Per i Giocatori

SIIPaC: Servizi di Consulenza Per i Giocatori

Quando si parla di gioco d’azzardo è doveroso anche approfondire l’argomento che riguarda le problematiche strettamente legate all’eccessiva esposizione al gioco definito non responsabile. Per tale motivo ci concentreremo sul GAP, ovvero il gioco d’azzardo compulsivo, tematica che è ancora troppo poco conosciuta nel nostro Paese. Tale comportamento si riconosce nei soggetti che smettono di vivere il gioco a distanza in modo consapevole e controllato, sfociando in comportamenti che raccontano una vera dipendenza.    Si smette di giocare per piacere, di scommettere in modo responsabile e si continua a rischiare pur avendo già collezionato altissimi debiti o perdite. In che modo può chiedere aiuto un giocatore patologico? E ancora, come possono intervenire i suoi parenti o amici più cari? Lo scopriremo parlando della SIIPaC, Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive. Vediamo insieme di cosa si tratta e perché è diventata negli anni una realtà così importante.   Informazioni generali su SIIPaC La S.I.I.Pa.C è nata in Italia con uno scopo preciso: poter studiare da vicino il fenomeno delle dipendenze, nello specifico del Gioco d’Azzardo Patologico per prevedere così un programma di prevenzione e una terapia. Questo chiama in causa non solo il soggetto interessato, ma anche i familiari o partner che sono al suo fianco. Tratta diverse tipologie di dipendenze che non riguardano direttamente l’uso di sostanze, ma che si concentrano piuttosto sul comportamento errato di un soggetto.    Quotidianamente gli atteggiamenti di queste persone possono ripercuotersi non solo sulla sfera personale, ma anche a livello sociale, lavorativo ed economico. E’ quindi un centro specializzato che propone programmi per curare e riabilitare le persone che soffrono di dipendenza dal gioco. Gli studi e le ricerche effettuate hanno permesso di tracciare i seguenti profili di giocatori:   1. I giocatori patologici per azione: quelli che vivono la propria vita in relazione alla possibilità di scommettere; 2. Giocatori per fuga: che trovano sollievo dalle sensazioni di stress o ansia giocando; 3. I sociali costanti: amano divertirsi con il gioco ma in secondo piano rispetto a lavoro e famiglia; 4. Giocatori sociali adeguati: che giocano per passatempo; 5. Gli antisociali: che utilizzano le scommesse per fare guadagni illegalmente; 6. I professionisti: tutti coloro che riescono a considerare il gioco come una professione e si mantengono con esso.   Connessione tra l’autoesclusione AAMS e SIIPAC Giocare attraverso casinò italiani certificati AAMS permette di affacciarsi su portali sicuri, trasparenti che tutelano sempre il giocatore. E’ doveroso ricordare anche che ogni casinò offre ai suoi utenti la possibilità di utilizzare ulteriori strumenti di tutela, come per esempio l’autoesclusione dal casinò. Questa scelta può essere temporanea o permanente, con la possibilità di rimuovere l’autoesclusione AAMS in qualsiasi momento.    Ma non è tutto: tutti i casinò che hanno ottenuto una licenza e che vogliono quindi puntare sulla promozione del gioco responsabile, consigliano direttamente di interfacciarsi con il SiiPaC come ente di riferimento. In questo modo ogni persona potrà sempre trovare il giusto supporto davanti a ogni eventuale problematica di dipendenza. Doveri e servizi I trattamenti offerti per limitare e migliorare le condizioni di una persona che soffre di GAP permettono di arrivare a una guarigione completa e soddisfacente, manifestandosi attraverso diverse tipologie di programmi. Il primo è quello terapeutico che porta alla disattivazione del comportamento patologico attraverso diverse forme.    Un altro è legato a colloqui motivazionali che permettono di innescare un cambio radicale di comportamento. Oppure sono previsti incontri di psicoterapia individuale, di coppia o con i familiari. E infine si considerano le terapie di gruppo per portare il soggetto a incontrarsi con altre persone che si trovano nella sua stessa situazione, cercando così appoggio non solo dai propri cari, ma anche da giocatori che hanno vissuto problematiche simili a quelle che lo hanno condotto verso il baratro.        

11/02/2021 16:02
Giornata europea del 112, ecco 'Where are U': l'app che “può davvero salvarti la vita”

Giornata europea del 112, ecco 'Where are U': l'app che “può davvero salvarti la vita”

Accessibile, veloce e gratuita: è l’unica app che “può davvero salvarti la vita”. In occasione dell’11 febbraio, Giornata europea del 1-1-2 Nue, la Regione Marche, insieme alla Regione Umbria, con cui è condivisa la Cur (Centrale di risposta) di Ancona, promuove, con un video divulgativo, l’applicazione “112 Where are U”, strumento che implementa la fruizione del numero unico di emergenza 112.  Oltre alla possibilità di chiamare i soccorsi, da rete fissa e mobile, digitando il numero "112", si può utilizzare una app, scaricabile su tutti i dispositivi mobili, da cui con un click allertare i soccorsi, anche se non si è in grado di parlare: gli operatori localizzano immediatamente la richiesta e inviano, in modo rapido e preciso i soccorsi. Gli operatori possono anche gestire la richiesta via chat. Il video divulgativo è stato pubblicato sui canali istituzionali e da Siems (Società italiana emergenza sanitaria), che, in collaborazione con SOS Emergenza, ha promosso un evento Social che si svolgerà oggi, giovedì 11 febbraio, alle 17.00: una diretta facebook/youtube, che ha per argomento "112 day, il NUE 112 in Italia: come ha gestito l'emergenza Covid e quali sono le sfide del futuro". Le Marche e l’Umbria hanno attivato una Centrale unica di risposta (Cur), localizzata ad Ancona, nella cittadella della Giunta regionale. La Cur Marche e Umbria gestisce le richieste di soccorso e smista le chiamate ai Carabinieri (112), alla Polizia (113), ai Vigili del fuoco (115), al soccorso sanitario (118). È operativa, per fasi, dal 10 dicembre 2020, a partire dalla provincia di Ancona. Dallo scorso mese di gennaio copre l’intera Umbria, mentre le restanti province marchigiane saranno coperte secondo il seguente calendario: Macerata dal 16 febbraio 2021 – Ascoli Piceno e Fermo dal 9 marzo 2021 – Pesaro e Urbino dal 30 marzo 2021. A oggi la Cur Marche e Umbria ha gestito 78.320 chiamate: 33.011 sono state inoltrate alle centrali di emergenza (soccorso sanitario, Vigili del fuoco, Forze dell’ordine), 45.309 non inoltrare in quanto sono risultate improprie. Il tempo di attesa, da parte dei cittadini, per la risposta della centrale, è stato di 3 secondi (al di sotto dei tempi medi di gestione previsti dal ministero dell’Interno). A regime saranno servite dal Nue 112 Marche-Umbria: 5 Centrali Operative dell’Emergenza Sanitaria, 19 Sale Operative della Polizia di Stato, 27 Centrali Operative dell’Arma dei Carabinieri, 6 Sale Operative dei Vigili del Fuoco, 1 Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto. (Foto: ANSA)  

11/02/2021 15:10
Villa Musone, fiamme in un appartamento: estratte due persone dai Vigili del Fuoco

Villa Musone, fiamme in un appartamento: estratte due persone dai Vigili del Fuoco

Incendio in un appartamento in località Villa Musone a Loreto: intervengono i Vigili del Fuoco. È quanto si è verificato nella tarda mattinata odierna, intorno alle 11:30, in un appartamento sito al primo piano di una palazzina.  Sul posto è giunta una squadra dei Vigili del Fuoco di Osimo con due autobotti e con l'ausilio dell'autoscala proveniente dalla Centrale di Ancona. I pompieri oltre a domare le fiamme, così da impedire che l'incendio si propagasse ad altri appartamenti vicini, hanno anche estratto  due persone dall'abitazione, mentre altre due sono uscite autonomamente. Presenti anche gli operatori sanitari del 118 che hanno prestato le cure del caso ai soggetti coinvolti nel rogo, congiuntamente agli agenti della Polizia Locale che stanno effettuando i rilievi di rito.

11/02/2021 11:56
Cammina di notte a torso nudo per il corso, ma si difende: "Sono un influencer". Denunciato

Cammina di notte a torso nudo per il corso, ma si difende: "Sono un influencer". Denunciato

Camminava scalzo, a torso nudo, parlando ad alta voce al cellulare e si riprendeva, per dare consigli ai suoi followers su Instagram. Almeno questa è la giustificazione fornita ai poliziotti delle Volanti di Ancona da un 36enne notato dagli agenti verso le 23 in Corso Carlo Alberto. È stato avvicinato e identificato. Alla richiesta dei poliziotti di spiegare i motivi della passeggiata notturna, anche in violazione delle norme anti-Covid sul coprifuoco, il 36enne, con numerosi precedenti di Polizia, ha detto di essere un influencer e che stava registrando consigli per i suoi numerosi followers, che poi avrebbe postato sul social.  L'influencer è stato denunciato per aver violato le norme anticovid e sanzionato: ritornato a casa e ha riferito che avrebbe fatto altre riprese la mattina perché alla luce del giorno i followers lo avrebbero visto meglio.   (Fonte Ansa)   

11/02/2021 09:30
Coronavirus Marche, 8 decessi nelle ultime 24 ore: due vittime nel Maceratese

Coronavirus Marche, 8 decessi nelle ultime 24 ore: due vittime nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19. Due vittime sono state registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 83enne di Valfornace e un 88enne di Tolentino,entrambi spirati nel nosocomio civile del Capoluogo di Provincia. Altri due decessi si sono verificati all'Ospedale di Jesi, dove hanno perso la vita due 73enne jesini mentre una 95enne di Castelfidardo si è spenta all'INRCA di Ancona. Una vittima segnalata anche al noscomio di Pesaro: si tratta di una 91enne di Acqualagna. Al "A.Murri" di Fermo hanno invece trovato la morte una 93enne di Porto San Giorgio e una 80enne di Sant'Elpidio a Mare. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2078 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (824), mentre sono 351 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.  

10/02/2021 18:01
Vaccini over 80 al via, ma Italia Viva bacchetta: "Marche in netto ritardo rispetto alle altre Regioni"

Vaccini over 80 al via, ma Italia Viva bacchetta: "Marche in netto ritardo rispetto alle altre Regioni"

"Finalmente la giunta guidata da Francesco Acquaroli potrà vantarsi di un primato. Siamo tra le ultime regioni a partire e ad organizzarsi per il piano vaccinale over 80". È quanto afferma in una nota il gruppo Italia Viva Marche, dopo l'annuncio fatto ieri dall'assessore alla sanità Filippo Saltamartini (leggi qui).  "Nella situazione in cui siamo il tempismo è fondamentale - aggiungono i Renziani -. A livello regionale chi prima uscirà da questa crisi, per primo ripartirà e questo darà un indubbio vantaggio sia da un punto di vista sanitario che economico. Vaccinare gli over 80, in una delle regioni più longeve d’Italia e d’Europa, doveva essere una priorità assoluta, così come ancora noi chiediamo a gran forza la vaccinazione prioritaria di tutti quei soggetti più deboli con particolare riferimento ai disabili, ai loro conviventi e a tutti coloro che per motivi professionali si trovano a contatto con questi soggetti fragili". "Ma la cosa tragica e veramente preoccupante per la nostra comunità è che il centro destra vive questo suo ritardo e immobilismo sul piano vaccinale come un trofeo, tanto da annunciare con toni trionfalistici un piano che parte con un ingiustificato ritardo e proprio in una regione dove il servizio sanitario e i medici di base attraverso le USCA, hanno sempre dato prova di grandissima professionalità e spirito di servizio - evidenzia il coordinamento Marche di Italia Vivia -. Si muova presidente Acquaroli, lei e tutta la sua giunta". "Il nostro partito sarà vigile su un tema così sensibile e darà il proprio fattivo contributo di idee come è dimostrato dagli accadimenti di politica nazionale. Troppe sono state le disattenzioni e le anomalie in questa sua gestione della pandemia. Poca trasparenza, troppi focolai covid nei nostri ospedali e totale assenza di comunicazione con i territori" concludono i Renziani.  

10/02/2021 15:55
Giorno del Ricordo, Mangialardi: "Valori della solidarietà, rispetto e diversità non vengano mai meno”

Giorno del Ricordo, Mangialardi: "Valori della solidarietà, rispetto e diversità non vengano mai meno”

“Il Giorno del Ricordo rappresenta un’importante occasione di riflessione per ciascuno di noi, sulla nostra storia e sul nostro presente, che ci permette di prendere coscienza dei lutti, delle sofferenze e delle violenze che migliaia di italiani, sradicati a forza dalle terre in cui erano cresciuti, furono costretti a subire di fronte al crudele destino della storia alla fine della Seconda guerra mondiale”.  A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico; Maurizio Mangialardi, in occasione del Giorno del Ricordo. “Se oggi questa data ha finalmente raggiunto il suo pieno e legittimo valore istituzionale – continua il capogruppo dem - lo si deve si deve in particolare all’impegno di due straordinarie figure come Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, che durante le loro rispettive presidenze hanno contribuito a dissipare gran parte delle divisioni ideologiche che pesavano su di essa, restituendo a tutti noi il suo più profondo e autentico significato. Un impegno che da tempo ho scelto di fare mio, anche grazie all’annuale raduno dei Dalmati che Senigallia e Ancona hanno più volte ospitato nel corso degli ultimi anni, al fine di dare voce a coloro che non si sono mai arresi all’oblio della memoria e di rendere il giusto omaggio alle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata”. “Il mio auspicio – conclude Mangialardi - è che quelle tragedie possano finalmente trovare la giusta collocazione nella nostra storia nazionale e che, dai tanti errori commessi, ciascuno di noi possa  trarre anche una lezione per il presente, affinché i valori della solidarietà, della tolleranza e del rispetto della diversità non vengano mai meno di fronte a quanti, ancora oggi, sono costretti a scappare da guerre, violenze e persecuzioni”.  

10/02/2021 11:38
Coronavirus Marche, 421 casi in 24 ore: 60 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 421 casi in 24 ore: 60 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5583 tamponi: 3477 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1220 nello screening con percorso Antigenico) e 2106 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 12,1%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 421: 60 in provincia di Macerata, 224 in provincia di Ancona, 83 in provincia di Pesaro-Urbino, 12 in provincia di Fermo, 27 in provincia di Ascoli Piceno e 15 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (52 casi rilevati), contatti in ambito domestico (93 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (145 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (23 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (19 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).  Per altri 79 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1220 test e sono stati riscontratin 94 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 8%. Diminuiscono di 10 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 606, di cui 72 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 32  le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 122 pazienti: 49 all'ospedale di Macerata, 55 al Covid Hospital e 16 a Camerino. Altri 7 sono ospitati nei Pronto soccorso degli ospedali di Macerata, Civitanova Marche e Camerino. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,10% oggi, rispetto all'8,17% di ieri.

10/02/2021 10:30
Chiusi al buio in una porcilaia per anni: Stella e Billy salvati dalle guardie zoofile, ora cercano casa

Chiusi al buio in una porcilaia per anni: Stella e Billy salvati dalle guardie zoofile, ora cercano casa

Chiusi tutto il giorno al buio per anni in uno spazio ristretto, trascurati, malandati, costretti muoversi sopra i propri escrementi, ridotti a un ammasso di peli. Stella e Billy vivevano così prima della salvezza arrivata grazie alle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Ancona. È accaduto nella campagna Montemarciano, in provincia di Ancona. I due cagnolini hanno 12 anni, sono di piccola taglia e ora cercano una famiglia per vivere i loro ultimi anni serenamente, accuditi e amati. «Siamo intervenuti a seguito di una segnalazione e la scena che ci si è presentata era quella di un degrado estremo. I due cagnolini erano costretti a vivere in una piccola porcilaia adibita a magazzino per il letame, nell’oscurità, senza cuccia, senza aria respirabile», racconta Luana Bedetti, coordinatrice provinciale delle guardie zoofile Oipa di Ancona. «Stella e Billy erano in una prigione degli orrori. Stella, più agile di Billy, riusciva ad arrampicarsi su una grata di ferro arrugginito e a ricavarsi un posticino sospeso dove potersi sedere evitando l’ammollo costante, ed era strozzata da un collarino talmente vecchio da esser diventato rigido e stretto. Billy invece rimaneva costantemente sul pavimento pieno dei loro bisogni, così il suo corpo si è ridotto a un agglomerato di pelo e feci che gli causava dolore anche nei movimenti più semplici». Una condizione di estremo degrado e dolore toccata a due cani prigionieri di una persona che pensava di fare il meglio per loro, non rendendosi conto dello stato in cui li aveva ridotti, una persona che forse avrebbe avuto bisogno di maggiore attenzione e aiuto da parte di familiari, amici e vicini. «Questo è solo uno dei tantissimi esempi d’indifferenza in cui spesso chi può aiutare si volta altrove, ignorando il problema e lasciando che a rimetterci ci siano delle vite innocenti», continua Luana Bedetti. «È in questi scenari che spesso ci troviamo a intervenire. Speriamo che raccontando queste storie possiamo smuovere le coscienze. Nel caso si sia a conoscenza di situazioni di maltrattamento di animali, noi siamo a disposizione. Chiediamo di segnalarcele, poiché a volte i controlli servono anche ad aiutare le persone che hanno bisogno di rendersi conto di ciò che stanno facendo». Billy e Stella ora hanno bisogno di tornare a vivere, sono stati visitati e ripuliti, avranno ancora esami da fare e dovranno esser sterilizzati. L’Oipa di Ancona cerca per loro una buona casa nelle Marche o in una Regione limitrofa. «Saremmo felici di lasciarli insieme, sono due cagnolini con tanta voglia di cominciare a vivere. Chi è interessato può contattare il nostro nucleo di guardie zoofile al numero 3518861520, lasciando un messaggio su WhatsApp, o scriverci all’email ancona@oipa.org».

10/02/2021 09:24
Bolzano, arduo il recupero di un corpo per i vigili del fuoco. Potrebbe essere quello di Peter Neumair

Bolzano, arduo il recupero di un corpo per i vigili del fuoco. Potrebbe essere quello di Peter Neumair

Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.  Per il buio i sommozzatori hanno sospeso le ricerche. Potrebbe essere il corpo di Peter Neumair quello avvistato qualche ora fa nell’Adige, se pur si attende l’ufficialità della notizia perchè il corpo non sarebbe ancora stato recuperato, a causa delle forti correnti e dell’acqua torbida in quel punto. Determinante l’ausilio dei vigili del fuoco che con l’ecoscandaglio avrebbero intravisto il corpo a poca distanza da dove sabato scorso, avevano recuperato il corpo della moglie, Laura Perselli, ad un metro di profondità in un’ansa del fiume. Il riconoscimento della donna era stato fatto anche attraverso gli indumenti: un cappotto in tessuto loden color panna e un paio di stivali grigi di camoscio, proprio quelli che il figlio Benno aveva indicato come indossati dalla madre, quando aveva raccontato dell’ allontanamento dei genitori da casa, il 4 gennaio scorso. I due corpi sarebbero stati individuati proprio nei pressi delle zone dove gli inquirenti avevano concentrato le indagini. Qualche giorno fa i vigili del fuoco avevano ritrovato gli scarponi di Peter e sembrerebbe che proprio nelle vicinanze, l’ecoscandaglio abbia rilevato, poche ore fa, una macchia scura che ha attirato l’attenzione delle squadre impegnate nelle ricerche. Si sarebbe fissata una fune d’acciaio tra le rive per assicuravi il sommozzatore dei vigili del fuoco che poi si è immerso, ma le due ispezioni prima di sospendere le ricerche per il buio non hanno permesso il recupero del corpo per le notevoli difficoltà create dalla forte corrente. Il ritrovamento dei due cadaveri confermerebbe la tragica fine simultanea dei coniugi. Determinanti saranno gli esiti dell’esame autoptico che stabiliranno le ragioni della morte.  Sul corpo della donna ci sarebbero segni evidenti, ma solo all’esito dell’autopsia il medico legale potrà riferire se siano conseguenti a colpi mortali inferti in vita o se siano stati provocati accidentalmente dalla lunga pemanenza nel fiume del cadavere. Certamente verranno effettuati esami tossicologici per confermare o escludere l’ipotesi dell’avvelenamento. Il figlio Benno resta in custodia cautelare in carcere per duplice omicidio e occultamento di cadavere. Il legale del figlio della coppia, l’avvocato Flavio Moccia, in occasione del ritrovamento del corpo della madre di Benno  aveva dichiarato: "Quando gli ho detto del ritrovamento del cadavere di sua madre, Benno ha pianto tantissimo, ha solo detto "la mia mamma" e neppure ha terminato la frase che si è messo a piangere. Ha sempre sperato che i genitori fossero vivi".  

09/02/2021 19:30
Covid-19, per le Marche i 'pericoli' arrivano dall'Umbria: l'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Covid-19, per le Marche i 'pericoli' arrivano dall'Umbria: l'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori benvenuti a questa nuova puntata, dove non ci sono particolarità rispetto all’ultima volta (leggi l’articolo) in quanto l’indice di contagio continua a rimanere stabile. Nella regione Marche si registra, a fronte di un lieve incremento del numero dei positivi al covid-19, una riduzione dei sintomatici che sono stati circa l'11.5% dei casi rilevati. I dati che abbiamo visto erano derivanti ancora dagli effetti della zona arancione a conferma che fondamentalmente che questo tipo di fascia non sortisce  un particolare effetto sui contagi rispetto alla gialla. Oltre ai contagi si stanno stabilizzando anche ricoveri e decessi  ma rimaniamo comunque su numeri non certo bassi. Questa settimana è più interessanti concentrarsi sulle regioni che sono quasi tutte gialle e penso che anche Sicilia e Puglia presto lo diventeranno. Ci sono però 2 anomalie: la prima ,più grave, è Bolzano. Non sappiamo se abbiano effettivamente abusato del loro status di regione autonoma ma oggi si registra oltre l'1 per mille di popolazione contagiata al giorno e l'1% della popolazione totale che tutt’ora risulta positiva. Possiamo anche dedurre che quella realmente positiva sia almeno il doppio visto che lo screening è saltato, molto probabilmente una persone su 50 o 30 è positiva al covid: sorprende come questi numeri mostruosi non si riflettano troppo sui ricoveri anche se bisogna aspettare almeno una settimana per vedere gli effetti.  robabilmente si è diffusa una variante estremamente contagiosa ma forse meno aggressiva. La situazione non è rosea nemmeno per i nostri vicini umbri dove la provincia di Perugia insieme ad altri comuni sono stati posti in zona rossa. Sembra vi siano focolai di variante Inglese e Brasiliana, ovvero le più contagiose del ceppo originale e probabilmente riescono a sfuggire più facilmente alla protezione del vaccino. Un grosso problema invece della situazione Umbra sono gli 87 ricoverati in terapia intensiva per milione di abitanti, significa che il sistema ospedaliero è in grave difficoltà- Lato positivo abbiamo le prime due regioni che vanno sotto i 100 casi per milioni di abitanti al giorno Valle d'Aosta e Sardegna.

09/02/2021 19:15
Porto Sant'Elpidio, focolaio Covid al centro per anziani  'La finestra sul mare': 13 contagiati

Porto Sant'Elpidio, focolaio Covid al centro per anziani 'La finestra sul mare': 13 contagiati

Focolaio Covid al centro per anziani di Porto Sant’Elpidio “La finestra sul mare”: sono 13 i positivi (12 ospiti e un operatore). Si registra un solo caso di ospedalizzazione mentre gli altri pazienti risultano fortunatamente asintomatici o paucisintomatici. “Abbiamo attivato immediatamente le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e insieme al nostro servizio infermieristico-sanitario riusciamo a dare un’assistenza h 24 per i contagiati”, spiega il responsabile della struttura . “La maggior parte degli ospiti che hanno contratto il virus – continua -  non presentano sintomi importanti, solo per uno di loro è stata necessaria l’ospedalizzazione. I pazienti fortunatamente non hanno patologie gravi e la saturazione viene controllata loro tutti i giorni”. La situazione è sotto controllo e se riusciamo a tamponarla così è positivo". Per quanto concerne gli operatori sanitari, vi è un caso di positività: “un’infermiera della struttura in degenza nella propria abitazione – afferma il responsabile del centro -. Dopo che l’operatrice è risultata positiva (il 27 gennaio scorso ndr) abbiamo attivato il protocollo di prevenzione facendo tamponi a tappeto e accorciando le tempistiche (ogni 3 giorni anziché ogni 6). Dopodichè alcuni ospiti hanno accusato dei sintomi lievi che si sono poi rivelati essere legati al Coronavirus, ma per quanto concerne il personale sanitario non ci sono stati ulteriori casi di positività”. Da chiarire ancora l’origine del contagio, qualsiasi visita agli ospiti della struttura da parte dei familiari è ovviamente esclusa.  “Con l’aiuto dei medici e infermieri Usca stiamo facendo tutto il necessario per mantenere sotto controllo la situazione”, conclude il responsabile.

09/02/2021 18:50
Coronavirus Marche, 12 decessi nelle ultime 24 ore: quattro le vittime nel Maceratese

Coronavirus Marche, 12 decessi nelle ultime 24 ore: quattro le vittime nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19. Quattro le vittime registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 81enne di Civitanova Marche spirata al Covid-Hospital, un 95enne di Tolentino e una 85enne di Montegranaro che hanno perso la vita all'ospedale del capoluogo, un 89enne di Esanatoglia è deceduto presso l'ospedale di Camerino.  Sei decessi si sono verificati nel territorio anconetano: presso il presidio di Jesi hanno perso la vita un 86enne e una 73enne di Cupramontana, una 85enne di Ancona e una 82enne di Loreto sono spirate all'INRCA di Ancona, una 95enne di Osimo ha trovato la morte all'ospedale Torrette e un 93enne di Ostra Vetere al nosocomio di Senigallia.  Una vittima segnalata anche all'ospedale di Pesaro: si tratta di una 80enne di Fossombrone, mentre un centenario di Lapedona è spirato presso il proprio domicilio.  Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2070 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (823), mentre sono 349 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.  

09/02/2021 18:30
Marche, al via il 20 febbraio i vaccini anti-Covid agli over 80: "previste 2886 dosi al giorno"

Marche, al via il 20 febbraio i vaccini anti-Covid agli over 80: "previste 2886 dosi al giorno"

“Il piano vaccinale anti-Covid over 80 nella nostra regione riguarderà 133mila persone, di cui 9mila già vaccinate in quanto ospiti delle RSA, e stimiamo che il target di chi farà la domanda sarà del 70%”. A dirlo è stato l’assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini che durante la conferenza stampa odierna ha illustrato l’ultimo step della campagna vaccinale dopo le dosi somministrate al personale sanitario e operatori delle residenze protette Dal 12 febbraio alle ore 14  le prenotazioni potranno essere effettuata tramite il sito delle poste https://accesso.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/ e per chi non avesse possibilità di agire per via informatica potrà chiamare il numero verde 800 00 99 66. “All’atto della prenotazione l’utente conoscerà il luogo dove si dovrà dirigere per sottoporsi al vaccino” Ha spiegato Saltamartini che ha anche comunicato  che saranno 15 i punti vaccini individuati all’interno del territorio regionale Nel maceratese i centri designatati saranno: il Seminario vescovile di Macerata, il Centro Civico di Civitanova Marche ed i distretti sanitari di Camerino e San Severino Per le altre province: Palazzetto dello Sport di San Benedetto del Tronto, Casa della Gioventù di Ascoli Piceno, Fermo Forum di Fermo, ex scuola elementare di Amandola, PalaRossini di Ancona, nei palasport di Jesi e Senigallia, Fabriano, a Fano al Centro Ortofrutticolo Codma, al PalaCarneroli di Urbino e a Pesaro presso la Vitfrigo Arena. L’orario di vaccinazione sarà su turni e inizierà da giorno 20 febbraio dalle 8 alle 20: “il sistema di somministrazione sarà simile a quello visto nello screening e tutta l’operazione richiederà 19 giorni in quanto il vaccino prevede una dose di richiamo – ha continuato l’assessore regionale alla sanità -  il piano prevede complessivamente 2886 vaccini al giorno, sia Pfizer-Biontech che Moderna, e questo sarà il trend fino al 5 marzo dove sostanzialmente termineremo la fornitura che abbiamo attualmente in dote –  ha specificato - c’è un eccezione per le persone che non possono deambulare o non hanno la possibilità di essere accompagnati. Per questo casi nei prossimi giorni allestiremo una piattaforma di prenotazione ad hoc e la vaccinazione sarà seguita dall’Asur mediante i Medici di medicina generale ovvero dalle altre strutture territoriali ADI". “Oggi sono stati consegnati anche 6.300 dosi del vaccino AstraZeneca che saranno destinate al personale scolastico e dei servizi pubblici essenziali – ha annunciato Saltamartini -  “In relazione alle varianti del virus – ha aggiunto l’assessore-  stiamo monitorando i campioni dei tamponi che sono all’esame del laboratorio di Torrette per sequenziare il virus. Stiamo effettuando anche un monitoraggio a Tolentino, Pollenza e Castelfidardo per tutti i bambini delle scuole. Al momento la situazione è sotto controllo e costantemente monitorata: se dovesse espandersi adotteremo tutte le misure necessarie”. “Questa è una fase importante che tutti noi stiamo seguendo con molta attenzione dedicando inoltre  molto risorse – ha dichiarato il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli - oltre ad essere prioritaria per la messa in sicurezza delle fasce deboli è anche essenziale per alleggerire il peso del virus sulle nostre strutture ospedaliere e cercare di tornare alla normalità al più presto possibile”

09/02/2021 17:38
Sisma, al via gli studi delle aree dissestate del cratere per capire dove si può ricostruire subito

Sisma, al via gli studi delle aree dissestate del cratere per capire dove si può ricostruire subito

Il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini e il Segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino centrale Erasmo D'Angelis hanno siglato oggi a Roma l’accordo di collaborazione per gli studi di approfondimento ed il monitoraggio di 295 aree franose e interessate dai dissesti idrogeologici che bloccano la ricostruzione di diversi centri urbani nei 138 comuni del cratere sisma 2016. È la prima volta che nell’ambito di una ricostruzione post sisma di vasta portata, come quella dell’Italia Centrale, viene pianificato un lavoro di analisi sistematica, con controlli sul campo e l’uso di tecnologie più avanzate, su tutte quelle aree di dissesto che, se non studiate nel dettaglio o eventualmente non contenute con interventi e opere, rappresentano un ostacolo insormontabile al reinsediamento della popolazione.  Gli studi di approfondimento, in questa prima fase di analisi che durerà all’incirca sei mesi, serviranno a ridefinire il quadro delle aree a pericolosità “elevata” e “molto elevata”, e individuare quelle dove, invece, la ricostruzione può partire subito nella massima sicurezza. La mappa delle aree interessate ai dissesti, oggetto degli studi dell’accordo, è accessibile da questo link www.restartgis.it . L’Accordo tra la struttura commissariale e l’Autorità, con il coinvolgimento e il supporto scientifico dell’ISPRA e di cinque Università dell’Italia centrale, con la messa in campo di una task force di oltre 100 docenti, tecnici e professionisti, è finanziato con 3 milioni di euro da parte del Commissario, e fa perno sulla piattaforma tecnologica satellitare WebGIS predisposta dall’Autorità di Bacino e già attiva nell’ambito del progetto ReSTART. Nei 138 comuni colpiti dal sisma del 2016-2017, compresi nelle regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, si effettueranno rilievi e sopralluoghi sulle 295 aree già individuate e vincolate, utilizzando le più moderne tecnologie oggi disponibili, dalle reti di sensori a terra ai telerilevamenti da aereo, drone e da satellite. ISPRA affiancherà l’Autorità fornendo il suo supporto tecnico e scientifico di altissimo livello, e nelle indagini saranno mobilitate le aree tecniche delle Università degli Studi di Perugia, l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", l'Università degli Studi di Camerino, l'Università degli Studi "G. D'Annunzio" Chieti-Pescara e l'Università di Roma "La Sapienza". L'Accordo è stato presentato oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa trasmessa in videoconferenza da Palazzo Valentini. Ha dichiarato il Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini: "La ricostruzione in sicurezza è la priorità per l’Italia Centrale e questo accordo, come quello fatto con l’Ingv per gli approfondimenti sulle faglie attive, dà piena sostanza a questo principio. Dal sisma sono ormai passati oltre quattro anni: il metodo di lavoro che ci siamo dati punta ad accelerare questi studi per arrivare nel più breve tempo possibile ad accertare, sulla base delle migliori conoscenze e prassi scientifiche, quelle aree oggi indicate a rischio sulle carte, dove è invece possibile avviare la ricostruzione. Ringrazio fin d’ora l’Autorità, l’Ispra e le Università per il lavoro che si apprestano a fare, nella certezza che questi studi forniranno le risposte attese da tempo da molti cittadini colpiti dal sisma". Ha dichiarato il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale Erasmo D'Angelis: "È partita finalmente la pianificazione della ricostruzione più veloce e sicura. Abbiamo deciso di investire il nostro personale tecnico e, per la prima volta, anche il meglio della tecnologia a disposizione per raggiungere insieme al Commissario e alle istituzioni l’obiettivo di una ricostruzione sicura. Le attività di monitoraggio da satellite e l'enorme mole di informazioni già raccolte e messe a disposizione con la Piattaforma tecnologica ReSTART garantiscono una conoscenza del territorio in dettaglio. Lavorare insieme ai centri universitari di eccellenza e all’Ispra ci permette di accelerare nella riduzione dei rischi idrogeologici". I 434 fenomeni censiti, suddivisi per provincia, sono relativi ai “poligoni” che compongono i “perimetri” delle 295 frane oggetto dello studio.  

09/02/2021 15:59
Marche, realizzazione opere strategiche: "Chiesti al Governo altri 2 commissari straordinari"

Marche, realizzazione opere strategiche: "Chiesti al Governo altri 2 commissari straordinari"

Altri due commissari straordinari per altrettante opere strategiche per le Marche: il collegamento tra la Statale Adriatica e il porto di Ancona, noto anche come Ultimo miglio, e l’arretramento alta velocità della linea ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce. È quanto chiede la Regione Marche al governo. “Abbiamo accolto con soddisfazione l’inserimento della Salaria, della E78 Fano-Grosseto e del potenziamento della Orte-Falconara tra le opere inserite nello schema del Decreto del presidente del consiglio dei ministri e la nomina dei rispettivi commissari straordinari per sbloccare la loro realizzazione – commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli -. Peraltro, i commissari nominati (Fulvio Soccodato, Massimo Simonini e Vincenzo Macello) sono figure di alto profilo che sapranno instaurare un rapporto proficuo con tutti gli interlocutori istituzionali. Ma consideriamo strategiche per lo sviluppo della regione anche il cosiddetto Ultimo miglio e l’arretramento e l’alta velocità della linea ferroviaria Adriatica. Per questo abbiamo chiesto di valutare l’inserimento anche di tali due importanti infrastrutture, con la nomina di altrettanti commissari straordinari”. La richiesta è stata inoltrata ieri alla Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni, che poi la invierà alle Commissioni Ambiente e Infrastrutture della Camera dei Deputati insieme alle richieste delle altre Regioni. “L’Ultimo miglio – spiega l’assessore Baldelli – consiste in una bretella di 3,3 chilometri tra il porto di Ancona e l’Adriatica. Un collegamento celere e diretto tra porto e Statale che, oltre a ridurre i tempi di percorrenza per il trasporto di passeggeri e merci, produrrebbe l’ulteriore beneficio di bypassare completamente Torrette. Tutto ciò si tradurrebbe in enormi vantaggi socio-economici e ambientali: miglior afflusso verso l’ospedale; diminuzione dell’inquinamento; maggiore sicurezza stradale; crescita degli scambi di merci”. L’opera è in fase di progettazione: Anas sta infatti elaborando il progetto definitivo. Il costo dell’infrastruttura ammonta a 99,61 milioni di euro. “L’arretramento e l’alta velocità della linea ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce – continua l’assessore Baldelli – migliorerebbe i collegamenti tra le regioni del versante adriatico e consentirebbe di ridurre i tempi di percorrenza del corridoio adriatico. Quindi, stimolerebbe l’uso del treno da parte dei cittadini al posto delle auto, con conseguente riduzione delle emissioni di inquinanti”. Il costo della progettazione, per cui si chiede il finanziamento, è stimato in 305 milioni. Mentre la realizzazione del potenziamento dell’asse ferroviario supera i 9 miliardi. “Lo scorso ottobre – ricorda l’assessore Baldelli – la Regione Marche ha firmato un protocollo d’intesa con le Regioni Abruzzo, Molise e Puglia per favorire lo sviluppo e l’incorporazione nella Rete Ten-T (Rete TransEuropea dei Trasporti) dell’intero sistema trasportistico della dorsale adriatica. L’obiettivo è quello di incrementare le potenzialità dell’asse ferroviario adriatico nord-sud per il trasporto passeggeri e merci, realizzando anche infrastrutture di collegamento tra i porti, la rete ferroviaria e stradale”. La richiesta di ulteriori due commissari per queste due opere è dunque funzionale alla visione d’insieme che sta guidando le scelte dell’assessore Baldelli nel programmare il futuro del settore delle infrastrutture, e che segna un cambio di passo rispetto alla passata legislatura: “Il nostro obiettivo è quello di creare un sistema intermodale e interconnesso in cui rete stradale, ferroviaria e ciclabile siano tra loro collegate e intercambiabili e coprano l’intero territorio regionale, da nord a sud, da est a ovest”.

09/02/2021 14:49
La Regione Marche celebra il  Giorno del Ricordo: "Imparare dalla storia per costruire il futuro"

La Regione Marche celebra il Giorno del Ricordo: "Imparare dalla storia per costruire il futuro"

“Solo raggiungendo la piena consapevolezza di ciò che è stato, solo imparando dalla storia riusciremo a creare una memoria condivisa e a costruire un futuro nel quale non si commettano più i medesimi, tragici errori”. Assente il Presidente Dino Latini per un lutto familiare, è stato il Vicepresidente dell’Assemblea Gianluca Pasqui, con queste parole, ad aprire la seduta celebrativa del Giorno del Ricordo. Sempre secondo il Vicepresidente del Consiglio “il ricordo è un atto di responsabilità e deve essere il cardine di una società sempre più aperta e democratica, capace di offrire alle prossime generazioni un futuro di pace, dialogo e libertà”. A Pasqui hanno fatto seguito gli interventi di due rappresentanti dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD) Franco Rismondo, Presidente del comitato provinciale di Ancona, e Orazio Zanetti Monterubianesi, Presidente del Comitato Marche sud. Spazio, poi, alle emozioni in musica grazie alla fisarmonica di Christian Riganelli e al sassofono di Massimo Mazzoni in una performance sulle note evocative di Sperling, Iturralde e Pansera. Lo spartito ha successivamente ceduto il passo alle parole, quelle di Cesare Catà in una lettura teatrale dal titolo “Ciò che non puoi togliere dal cuore: Ulisse, il ricordo, La storia”. Molto significativa, nel contesto della celebrazione tenutasi in Aula, la presenza degli studenti della classe terza B dell’Istituto di istruzione superiore Polo 3 di Fano che si sono aggiudicati il secondo premio al concorso nazionale “10 febbraio” indetto dal Miur con il progetto “Cara Pola…a Mai più”. Il riconoscimento ministeriale è stato consegnato ai ragazzi dal Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, che, precedentemente, era anche intervenuto in Aula. Toccanti, in chiusura di programma, le testimonianze di due esuli istriani, Piero Tarticchio e Livilla Sivocci che hanno ricordato, il primo in collegamento Skype, la seconda presente in Aula, le tristi vicende che li hanno visti protagonisti. “Conservare il ricordo e curare il presente - ha detto nelle conclusioni il Presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli – per guardare al futuro con rinnovata speranza”

09/02/2021 13:16
Coronavirus Marche, 270 nuovi in casi in 24 ore: 32 sono nel Maceratese

Coronavirus Marche, 270 nuovi in casi in 24 ore: 32 sono nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5108 tamponi: 3302 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1824 nello screening con percorso Antigenico) e 1806 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari all'8,2%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 270 (32 in provincia di Macerata, 145 in provincia di Ancona, 37 in provincia di Pesaro-Urbino, 19 in provincia di Fermo, 24 in provincia di Ascoli Piceno e 13 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (33 casi rilevati), contatti in setting domestico (57 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (87 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (13 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (21 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati). Per altri 52 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1824 test e sono stati riscontrati 107 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 8,17% oggi, rispetto al 25,56% di ieri.

09/02/2021 11:12
Scuole aperte anche d'estate? Mario Draghi valuta l'ipotesi per recuperare i 'numerosi giorni persi'

Scuole aperte anche d'estate? Mario Draghi valuta l'ipotesi per recuperare i 'numerosi giorni persi'

Secondo giro di consultazione per Mario Draghi. Secondo le attese, nel round apertosi oggi, il premier incaricato non si è limitato all'ascolto ma ha iniziato a tratteggiare i confini programmatici di un "governo europeista con un forte richiamo all'atlantismo", incardinato su "necessarie riforme della Pubblica amministrazione, del fisco e della giustizia civile".  Tra i punti salienti di quanto ha illustrato ai partici ci sarebbero la scuola, il piano vaccinale e il fisco. In merito al futuro della scuola il Governo dovrà "rimodulare il calendario scolastico" dell'anno in corso, per recuperare i "numerosi giorni persi". E' quanto avrebbe detto il presidente incaricato Mario Draghi ai gruppi parlamentari finora incontrati. "Lavorare da subito perché a settembre tutte le cattedre siano assegnate e i docenti siano in classe dal primo giorno del nuovo anno scolastico". E' uno dei punti che Mario Draghi avrebbe posto in cima all'agenda di governo, nei colloqui con i partiti. Il premier incaricato avrebbe sottolineato che bisogna evitare che ci siano quest'anno molte migliaia di cattedre vacanti come lo scorso anno, alla ripresa dopo l'estate. (Fonte: ANSA)

08/02/2021 19:23
Coronavirus Marche, 8 decessi nelle ultime 24 ore: una civitanovese tra le vittime

Coronavirus Marche, 8 decessi nelle ultime 24 ore: una civitanovese tra le vittime

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19. Una vittima è stata registrata nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 79enne di Civitanova Marche spirato al Covid-Hospital. Tre decessi si sono verificati presso il presidio Torrette, dove hanno perso la vita un 74enne di Cupramarittima, una 78enne di Falconara e un 86enne di anconetano. Una 90enne di Castelfidardo è spirato all'Ospedale di Jesi così come all'INRCA di Ancona dove ha perso la vita una 91enne originaria del capoluogo dorico mentre un 59enne jesino ha trovato la morte alla Residenza Villa Serena. Una vittima segnalata anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto: si tratta di una 90enne di Ascoli Piceno. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2058 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (822), mentre sono 346 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.

08/02/2021 17:59
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